Il Nuovo Pensiero. Le Origini Della Legge Di Attrazione - William W. Atkinson - OCR

8/9/2019 Il Nuovo Pensiero. Le Origini Della Legge Di Attrazione - William W. Atkinson - OCR

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IL NUOVO PENSIERO



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William Walker Atkinson

Il Nuovo Pensiero

Le origini della Legge di Attrazione

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Titolo originale: The New Thought

coordinamento e revisione Romina Rossiediting e impaginazione Nicolas Campagnari -Odoya srlcopertina Claudia Gigliottistampa Tipografia Lineagrafica, Città di Castello (PC)

I edizione novembre 2009

Collana "I Classici della Scienza della Mente"

© 2009 BIS Edizioniun marchio del GRUPPO EDITORIALE MACRO www.bisedizioni.itvia Bachelet 65 47522Cesena (FC) ISBN88-6228-071-8La Celluiosa utilizata per la produzione delta carta sucui sono stati scampati gli interni di questo libro ® ©proviene da foreste amministrati;.La Cellulosa utilizzata per la produzione della carta sucui sono srati stampati ali interni di questo libro èsbiancata senza utilizzi) di cloro (ECF). Questa carta è questo lib

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CHE COS'È IL "Nuovo PENSIERO"?





Il Nuovo Pensiero

uante volte abbiamo sentito la domanda: «Che

Q cos'è il "Nuovo Pensiero"?». Eppure quanto è diffìcile rispondere a una simile domanda! L'argomento è così vasto e il "Nuovo Pensie-rista", uomo o donna che sia, si è così gradualmenteincamminato nelle proprie verità che appare quasiimpossibile spiegare in poche parole il significato deltermine "Nuovo Pensiero". Ciò è reso in particolarmodo difficile dal fatto che il "Nuovo Pensiero" non hacredo. Vi sono molti culti e scuole che vantano legamicon il Nuovo Pensiero e che differiscono so-stanzialmente fra loro in dottrina e dettagli; però vi sonoalcuni principi fondamentali ai quali tutti obbediscono,sebbene li asseriscano in modi diversi, usando anche,apparentemente, termini contraddittori. Rispondere alladomanda che dà il titolo a questo capitolo, non ècompito facile; ma vediamo in che modo si può tentareun chiarimento. Prima di tutto, il Nuovo Pensiero è ilpiù antico pensiero che esista. È stato conosciuto dai

pochi eletti in tutti i tempi, non essendo le massepopolari ancora mature per carpire i suoi insegnamenti.E stato chiamato con tutti i nomi, ed è apparso in tutte leforme. Ogni religione ha in sé certi insegnamentiesoterici, non afferrati dai più, ma compresi da pochi,che contengono molto di ciò che viene ora insegnatocome Nuovo Pensiero.

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Che cos'è il "Nuovo Pensiero"?

Il Nuovo Pensiero contiene certi accenni a potenti veritàannidate in seno agli insegnamenti esoterici di tutte lereligioni, in tutte le filosofie del passato e del presente,nei templi dell'Oriente, nelle scuole dell'antica Grecia.Si può trovarlo nel canto dei poeti e negli scritti deimistici. La progredita scienza dei nostri tempi lo toccasenza però riconoscerlo pienamente.Non è cosa da potersi trasmettere a parole, non è facilecomprenderlo con il puro processo intellettuale; ma èqualcosa che deve essere sentito e vissuto da coloro chesono pronti a comprenderlo; per coloro per cui ne ègiunta l'ora. Il Nuovo Pensiero era noto ai pochi in tutti itempi e in tutte le latidutini. Tutte le razze lo hannoconosciuto. Dall'alba dei tempi si trasmette da Maestroa discepolo. Contiene la Verità a cui allude EdwardCarpenter1 quando canta:

Oh, fate che non muoia la fiammaVenerata in tutti i tempi

1 Edward Carpenter (1844-1929) fu scrittore e poeta inglese,co-fondatore della Fabian Society di stampo socialista (attraverso laquale si chiedeva un miglioramento delle condizioni della classelavoratrice), è ricordato soprattutto per le sue battaglie in favore deidiritti sessuali. Ancora oggi è considerato uno degli eredi di WaltWithman. [N.d.R.]

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Il Nuovo Pensiero

Nelle oscure caverneNei sacri templiNutrita dai ministri dell'AmoreOh, fate che non muoia la fiamma.

E la fiamma fu tenuta viva con tenerezza e trasmessanei secoli; molte lampade ne illuminarono il ta-bernacolo e si sono portate via una piccola scintilla delfuoco sacro. I pochi eletti di tutti i tempi hannomantenuto la fiamma aggiungendovi l'olio spirituale,quello che viene dagli intimi recessi dell'anima. Perproteggere questa fiamma molti hanno sofferto lamorte, la persecuzione, l'avvilimento, la disgrazia.Alcuni hanno dovuto assumere un'aria di mistero o diciarlatanismo per distrarre l'attenzione delle masse, epoter tenere la sacra fiaccola al riparo. Antichi scrittorihanno accuratamente sparso briciole di questi esotericiinsegnamenti in scritti di vasta diffusione, sapendo checoloro che ne possiedono la chiave li avrebberodecifrati, mentre la moltitudine non sospetta nemmenola presenza del chicco di grano nella loppa. Se il

moderno e colto pensierista prendesse gli scritti di tutti itempi, vi leggerebbe profonde verità enunciate inlinguaggio a lui chiaro, mentre per il lettore comune nonsono che un seguito di parole. I libri sacri di tutte lereligioni possono essere letti da chi possiede la chiave e

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i filosofi, da Platone in poi, acquistano un altrosignificato quando se ne comprendono i principinascosti. Anche gli scrittori moderni possono essereletti in chiave intimista, una volta che si è venuti incontatto con i principi che racchiudono. Shakespeare,Bacone, Pope, Browning, Emerson, Whitman eCarpenter hanno molti passaggi oscuri e ardue sentenzeche sono chiari e resi comprensibili a chi abbia ottenutoil possesso del pensiero fondamentale - l'Unità di Tutto.Da un'epoca all'altra attraverso i tempi, questa verità èarrivata fino a noi, ma sembra che solo al giorno d'oggisia largamente diffusa fra la gente. Tuttavia su moltepersone il suo messaggio non ha influenza. Alcuni neafferrano qualche sparsa verità credendo di averlecomprese tutte, ma non scorgono l'insegnamentofondamentale dell'Unità. Altri, non essendo ancoramaturi per la comprensione, lo respingonocompletamente. Quelli, invece, che sono pronti sembrache lo afferrino istintivamente come se l'avesserosempre conosciuto; lo riconoscono come una cosa loro,che a loro è ritornata.

Il semplice richiamo dell'attenzione su qualche veritàsembra destare in loro il primo bagliore di conoscenza;altri provano la necessità di riflettere su quell'ideaavvicinandosi più lentamente alla conoscenza dellaverità. Per altri ancora, non è ancora giunto il tempo

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Il Nuovo Pensiero

della grande conoscenza, sebbene sia già stato piantatoil seme; con il tempo, tuttavia appariranno la pianta e ilfiore. Ciò che oggi a loro sembra una cosa priva disenso, un giorno, quando sarà il momento, apparirà lorocome la più incontestabile delle verità. Fino a quelmomento si crea un desiderio che sarà causa diirrequietezza mentale finché non si riesca a fare piùluce. Come scrisse il vecchio Walt Whitman2: «Le mieparole vi pruderanno negli orecchi finché non le avretecomprese» 3 . E come dice il grande trascendentalistaamericano Emerson4 : «Non potete sfuggire al vostrobene». Coloro che ancora non comprendono,porteranno dentro di loro il pensiero che, come il loto,sboccerà naturalmente e gradatamente. Una volta rag-giunta la Verità non si può più perderla. Non esiste lostato d'inerzia in Natura.

2 Walt Whitman (1819-1892) è stato poeta e scrittore statunitense.[N.d.R.]

3 Tratto da "Il canto di me stesso", in: Le foglie d'erba [N.d.R.].4 L'americano Ralph Waldo Emerson ( 1803-1882) è stato scrittore,saggista e filosofo. Oggi è considerato una delle figure centrali dellacultura americana. Pur essendo considerato uno dei maggioriesponenti del trascendentalismo (la corrente filosofica e poetica deiprimi dell'Ottocento che esaltava l'individuo nei rapporti con lanatura e la società in contrapposizione al razionalismo) in realtà eramolto critico verso certi suoi aspetti [N.d.R.].

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E difficile trasmettere un barlume di questa verità a chinon è pronto per riceverla. A questi appare spesso comeuna follia inveterata. Ben disse Emerson: «Le parole diogni uomo che parli a nome di quella Vita, suonanovane per chi non vive, parte sua, in quei pensieri. Io nonoso parlare per Essa. Le mie parole non ne portanol'augusto senso; cadono brevi e fredde. È solo quellaVita Stessa che può ispirare chi Essa vuole... Eppure iodesidero con parole profane, se sacre non posso usarne,riferire quali suggerimenti ho raccolto sullatrascendente semplicità ed energia della LeggeSuperiore»5.

CHE COS'È IL NUOVO PENSIERO? In primo luogo èil nome con il quale è nota quella grande ondata dipensiero psichico e spirituale che sta attraversando ilmondo, travolgendo antichi dogmi, credi, materialismi,bigottismo, superstizione, assenza di fede, intolleranza,persecuzione, egoismo, timore, odio, tiranniaintellettuale e dispotismo, pregiudizio, strettezza,malattia, e forse perfino la morte. E l'ondata che ci porta

libertà, indipendenza, aiuto in noi stessi, amorefraterno, risolutezza, coraggio, confidenza, tolleranza,avanzamento, sviluppo di poteri latenti, successo, salute

5 Tratto da: SelfRelìance. [N.d.R.]

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Il Nuovo Pensiero

e vita. Sostiene tutto ciò che è per il Miglioramentodell'Uomo: Libertà, Indipendenza, Successo, Salute eFelicità. Porta lo stendardo della Tolleranza, dellaGrandezza, della Fratellanza, dell'Amore, della Carità edell'Aiuto a noi stessi. Insegna all'uomo a stare in piedisulle proprie gambe, a operare la propria salvezza, asviluppare i suoi poteri latenti, ad affermare il suo verostato di Uomo, a essere forte, misericordioso e buono.Predica la dottrina del «Lo posso e lo voglio» e ilvangelo dell'«Io opero». Ingiunge all'uomo di cessare ipropri lamenti e rammarichi e10 spinge a vivere rettamente affermando il propriodiritto di essere felice. Gli insegna a essere coraggioso,dimostrandogli che non vi è motivo di provare timore.Gli insegna a bandire il pensiero della paura e dellapreoccupazione e tutta la progenie di pensieri negativicome l'odio, la gelosia, la malizia, l'invidia e lamancanza di carità che, fino ad ora, lo hanno tenuto nelfango della disperazione e della rovina. Gli insegnaqueste cose e molte altre ancora. Il Nuovo Pensierosostiene la dottrina della Paternità di Dio, dell'Unità di

Tutto, della Fratellanza degli Uomini, e della Sovranitàdell'Uomo su se stesso.11 Nuovo Pensiero non ha né credi né dogmi. Ècomposto da Individualisti che si riservano il diritto diguardare le cose con i propri occhi e vedere la Verità

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come si presenta a loro, interpretandola con la luce dellapropria ragione, intuizione e discernimento spirituale,lasciando che attraverso di loro si manifesti e si esprimaa suo modo. Un uomo simile non si cura delleistituzioni: trova internamente quello che cerca. Pensacon la propria testa e non riconosce a nessuno il dirittodi fare da interprete a ciò che può essere interpretatosoltanto dalla sua anima. I Nuovopensieristi sidifferiscono molto, nella forma, gli uni dagli altri suipunti minori, sui termini e sui modi di espressione, maal di là di tutto si intendono uno con l'altro e un'accurataanalisi dimostra che sono tutti fortemente ben saldi sullaroccia della Verità fondamentale. Tutti loro hannoqualche particella della verità, ma nessuno di loropossiede la Verità intera. Ognuno cammina verso ilCentro seguendo la propria via, il proprio sentiero.Eppure visti dall'alto sembra che ognuno di lorocammini sulla grande strada che conduce allo stessofine.Voglio gettare un rapido sguardo a ciò che io consideroi principi fondamentali del Nuovo Pensiero, senza però

tenere conto delle vie laterali preferite da molti di noi.La mia spiegazione dovrà necessariamente essere crudae imperfetta, ma farò del mio meglio per chiarire,almeno in parte, il principio fondamentale del NuovoPensiero. In primo luogo, il Nuovo Pensiero insegna

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Il Nuovo Pensiero

che dietro a tutto, sotto a tutto, in tutte le cose è celatoun Potere Supremo. Questo Potere Supremo è Infinito,Illimitato, Eterno e Immutabile. Esso E, è sempre stato esempre sarà. E Onnipresente (presente ovunque);Onnipotente (può tutto, possiede tutto il potere); On-nisciente (sa tutto, conosce tutto). Il Potere Supremo, laPresenza Universale, la Mente del Tutto, può avere ilnome di MENTE, SPIRITO, LEGGE, ASSOLUTO,CAUSA PRIMA, NATURA, PRINCIPIOUNIVERSALE, VITA o qualsiasi altro nome che piùpiaccia alla persona che se ne serve, ma qualunque sia ilnome, il significato è sempre Potere Supremo, Centro.Personalmente preferisco la parola Dio, e l'ho quindiadottata in questo libro, ma quando dico Dio vogliosignificare la grande Presenza Universale e non ilconcetto limitato con cui l'uomo comunemente loconcepisce. A me non soddisfa alcuna concezione diDio che lo limiti fortemente. Per me Dio deve^ essereillimitato e tutto l'Universo deve essere una) suaemanazione. Io non posso accettare nessuna ideaparziale di Dio. Per me Dio deve essere TUTTO. E io

credo che un attento studio rivelerà che questo è ilprincipio fondamentale su cui si regge il NuovoPensiero, tenendo sempre presente che le parole noncontano nulla, mentre le idee contano tutto, e che coloroche dicono di avere superato il concetto di "Dio" e

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parlano di Natura, Vita, Legge o che so io, con questotermine esprimono sempre il concetto di ciò che la miaintima coscienza mi dice ESSERE, e che io intendoquando parlo di "Dio". Il Nuovo Pensiero ritiene chel'Uomo diventi sempre più cosciente e che moltiabbiano già raggiunto quel grado di coscienza spiritualeper cui sono divenuti coscienti dell'esistenza edell'immanenza di Dio, e più che coltivare una fedefondata sull'autorità, vera o presunta, di altri uomini,sanno. Questa coscienza di Dio, verso cui la specietende rapidamente, è il risultato dello sviluppo edell'evoluzione umana che, quando sarà completamenteposseduta dalla specie, sconvolgerà completamente ilnostro attuale concetto di vita, la nostra etica, i nostricostumi, le condizioni e l'economia. Il Nuovo Pensieroinsegna che Dio non è un essere lontano da noi, pienod'ira e di risentimento, ma che è proprio qui con noi,intorno a noi, perfino in noi; che ci comprende fin dalprincipio e conosce le nostre limitazioni, e, pienod'amore, segue pazientemente la nostra gradualecrescita e sviluppo che ci portano a una Sua più chiara

comprensione. Il Nuovo Pensiero non conosce l'ira diDio; qualsiasi concetto simile è messo al bandodall'abbagliante e sopraffacente vista dell'amore di Dio.Il Nuovo Pensiero non pretende di essere a conoscenzadei piani e delle leggi di Dio, poiché ritiene che questi

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Il Nuovo Pensiero

non possano essere noti all'uomo nel suo stadio attualedi sviluppo, sebbene con la ragione e l'intuito cominci acomprendere che tutto è Bene e a riconoscere l'evidenzadi un piano amorevole, buono, perfetto, giusto e saggio,in tutte le esperienze della vita. E avendo quella FedeIntelligente che deriva dalla coscienza di Dio, si riposacontento sul pensiero che «Dio E e che tutto, dunque,tutto è bene». Il Nuovo Pensiero insegna che Tutto èUno, e che tutto l'Universo in alto e in basso, sviluppatoe non sviluppato, manifesto e non manifesto, è UNO eche tutto è emanazione di Dio. Questo porta con sé laconseguenza che tutte le cose nell'universo sono acontatto fra loro, e che tutto è connesso al Centro, Dio.Sostiene, con la scienza moderna, che ogni atomo èparte di un grandioso tutto e che tutto ciò che si verificain un atomo scatena un effetto corrispondente in ognialtra parte del tutto. Ritiene che il senso di separazionesia un'illusione delle coscienze non sviluppate, maun'illusione pur sempre necessaria, in certi stadi, per losvolgimento del piano o, come disse un recentescrittore: «il senso di sconnessione è una finzione

operosa dell'Universo». Quando un uomo ha unnotevole sviluppo spirituale, o piuttosto quando lacoscienza si è talmente sviluppata da sapere riconoscerecerte facoltà la cui percezione gli era ignota fino adallora, quell'uomo diviene cosciente dell'Unità di Tutto

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e della sua relazione con tutto ciò che E. Non è soltantoconcezione intellettuale, quanto la crescita di unacoscienza nuova. L'uomo che la possiede,semplicemente sa.L'uomo che non la possiede, la reputa un'idea pazza. LaConoscenza Cosmica per molti appare comeun'illuminazione; per altri, invece, è il risultato di unlento e graduale sviluppo.L'idea dell'Unità del Tutto spiega molti problemi chel'uomo considerava privi di soluzione. È alla base diogni insegnamento esoterico. E il centro di ogniinsegnamento religioso, ma rimane oscuro finché nonse ne trovi la chiave. E la Chiave che apre tutte le porte.Spiega tutte le contraddizioni, tutti i paradossi. Fondetutte le discrepanze, tutte le teorie opposte, tutti i diversipunti di vista. Tutto è UNO, nulla può essere escluso daquesta Unità, tutto e ogni cosa vi sono inclusi.Qualunque tentativo l'uomo faccia, non può sfuggirealla sua Unità con il Tutto. La separazione e l'egoismosono considerati unicamente come il risultatodell'ignoranza da cui l'uomo sta lentamente emergendo.

Ogni uomo fa meglio che può, a seconda il suo stadio disviluppo. E ogni uomo progredisce, lentamente macertamente. Il peccato è solo l'ignoranza della verità.L'egoismo e il senso di separazione sono alla radice ditutto quello che chiamiamo "peccato". E sotto la Legge,

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Il Nuovo Pensiero

quando volontariamente offendiamo un altro, l'offesaricade su di noi, e su di noi influiscono i pensieri e leazioni cattive ed egoistiche. Non è necessario che Dio cicastighi, siamo noi che castighiamo noi stessi. Quandola specie finalmente comprenderà e sarà coscientedell'Unità del Tutto, quando avrà conoscenza dellaLegge, quando avrà una coscienza delle cose comesono, allora il senso di separazione e l'egoismo ca-dranno come un mantello consunto, e quello chechiamiamo peccato e ingiustizia non esisteranno più perl'umanità. Quando la Paternità di Dio e la fratellanzadell'Uomo diventeranno reali nella coscienzadell'Uomo, invece di bellissimi e cari ideali consideratinon pratici e impossibili a realizzarsi, finalmente la Vitasarà quella immaginata dai tempi dei tempi. QuestaUnità del Tutto è una delle verità fondamentali delNuovo Pensiero e sebbene molti dei suoi seguacisembrino aver solo una vaga concezione di quello cheveramente significa, vanno comunque lentamenteallargando il loro concetto del significato che avrà per ilmondo.

Il Nuovo Pensiero insegna che l'uomo è immortale. Isuoi esponenti differiscono nelle loro teorie riguardo alcome e al dove egli vivrà nel futuro, e io non vogliodilungarmi troppo su queste supposizioni. Dirò tuttaviaquesto: quando l'Uomo consegue quella meravigliosa

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sicurezza di immortalità grazie al risveglio delle propriefacoltà spirituali, percepisce di non doversi piùpreoccupare del "come" e del "dove". Egli sa che è e chesarà. E talmente pervaso dal senso dell'esistenza e dellanon morte che tutte le speculazioni umane gli appaionoteorie oziose, utili, s'intende, in qualche caso, ma cheper lui non hanno alcuna importanza. Egli sa che lepossibili manifestazioni della vita sono senza limite; sache «infinito più infinito» non basterebbe neppure aesprimere tutte le possibilità davanti a lui, e non se nepreoccupa. Impara a vivere ADESSO, perché sa diessere, già ora, nell'Eternità, né più né meno di quantoegli vi sarà mai, e procede a Vivere. Si occupa dellaVita, non della Morte, e quindi Vive. Ha fiducia in Dio enel piano divino, ed è soddisfatto. Sa che se anchel'intero sistema solare e ogni altro sistema simile nonvisibile all'Uomo dovessero dissolversi, egli esisterebbeancora e sarebbe ancora parte dell'Universo. Sa chel'Universo è grande, e che egli ne è parte, che non puòessere escluso o bandito dall'Universo. Se egli èdistrutto, l'Universo è distrutto. Sa che Dio sa cosa fare

di lui, altrimenti non sarebbe qui, e sa che Dio nonsbaglia, non cambia idea e non distrugge alcuna animada Lui creata. Dice: «Sono un figlio di Dio; ciò che iodovrò essere non appare ancora, ma, avvenga ciò chevuole, sarò ancora Figlio di Dio; di ciò che può essere il

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Il Nuovo Pensiero

mio futuro non mi importa, non è affar mio; io porrò lamia mano in quella del Padre e gli dirò: "Tuconducimi"».L'idea dell'Immortalità dell'anima che l'Uomo è unessere spirituale - è anche un principio fondamentale delNuovo Pensiero, sebbene i suoi seguaci abbiano ideediverse sui metodi e piani della vita futura. Io,personalmente, non posso vedere la Vita se non comeuna scala ascendente che si erge dal gradino più basso alpiù alto, e quindi sempre più in alto finché la vista siperde. Io credo che vi siano individui nell'Universo chesono molto al disotto di noi nella scala spirituale,mentre altri sono molto più progrediti, molto piùaltamente sviluppati di noi stessi, veri dèi in confronto anoi: noi procediamo sul Sentiero finché un giorno citroveremo al punto dove sono loro, mentre nelasceremo altri al punto dove siamo noi adesso, e così diseguito. Questa non è che la mia visione finita di unargomento infinito, e non conosco tanto queste cose,come, invece, so i fatti fondamentali che rappresentano.Questi modi di vedere non sono fondamentali, dato che

non sono che una velata percezione, aiutata in un certomodo da sorgenti esterne; quindi non accettateli finchénon sentite che per voi hanno un significato di verità:formano, se preferite il vostro concetto. Il principiofondamentale varierà in nulla. Se voi possedete la

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coscienza del principio fondamentale dell'immortalità,le teorie, i modi di vedere e le concezioni non avrannopeso. Non accontentatevi di teorie, mie o di altri: nonesiste soddisfazione finché i vostri piedi non sarannosolidamente piantati nella roccia. Allora, quandosentirete sotto di voi la solida roccia, potrete divertirvi eimparare a costruire case, che potrete buttar giù domaniper erigerne delle altre più in accordo coi vostri moderniideali. Ma la roccia sarà sempre lì, e voi su di essa.Il Nuovo Pensiero ci insegna che l'Uomo è in via dievoluzione spirituale, che cresce sviluppando edespandendo le sue tendenze spirituali che, nello svi-lupparsi, la sua mente sviluppa nuove facoltà dalle qualisarà condotto sulle vie più alte del conseguimento.Insegna che la Ragione Superiore si sta manifestando.Insegna che la specie si va avvicinando al piano dellaConoscenza Cosmica. I maestri enunciano in modidiversi la Verità usando parole diverse, ma la cosa in séè un principio fondamentale del Nuovo Pensiero.Il Nuovo Pensiero insegna anche che "i pensieri sonocose6", che ogni pensiero che formiamo, parte portando

6 È il principio alla base della legge di attrazione, uno dei puntiprincipali su cui si fonda il Nuovo Pensiero: ciò che pensiamo è ciòche otteniamo. Il nostro pensiero ha infatti un potere immensopoiché vagando nel grande oceano dei pensieri attira a sé quelli a lui

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Il Nuovo Pensiero

con sé una forza che influisce su altri più o menosecondo il loro atteggiamento mentale. E insegna che ilsimile attrae il simile nel mondo del pensiero, chel'uomo attira a sé pensieri in armonia con i suoi, gente inarmonia coi suoi pensieri, e che perfino le cosesubiscono, relativamente, l'influenza del pensiero.Insegna che «ciò che un uomo pensa nel suo cuore, cosìegli è 7 », e che un uomo può cambiare, anzi spessocambia interamente il suo carattere e la sua naturacambiando i pensieri, e attraverso un diversoatteggiamento mentale. Insegna che i pensieri di Paura ePreoccupazione e tutta quella progenie di pensierinegativi attraggono pensieri persone e cose affinidall'esterno, e abbassano l'uomo al livellodell'immagine dei suoi pensieri. Invece un uomo con unpensiero sano può sollevarsi dal fango, circondarsi dipersone e di cose in armonia con i suoi stessi pensieri.Insegna che i pensieri prendono forma nell'azione, e che

affini che gli permettono di attirare la cosa voluta. "I pensieri sono

cose" è anche il titolo di un saggio di Prentice Mul- ford (1834-1891)pioniere, insieme a William Atkinson, Wallace D. Wattles e CharlesHaanel del Nuovo Pensiero o Scienza della mente. Per maggioriinformazioni cifra: P. Mulford, Il segreto per esprimere il meglio dite, Bis Edizioni, 2008 [N.d.R.].definita e diversa, scegliendo quali pensieri pensare, diventando cosìi creatori di noi stessi e gli autori di ciò che ci circonda. [N.d.R.]

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la Mente è positiva rispetto al Corpo, e che un uomo puòdiventar malato o sano, infermo o libero dal male, inrelazione ai suoi pensieri e al proprio atteggiamentomentale 8 . Insegna che la mente dell'Uomo ha forzelatenti in sé, riposte, dormienti, che aspettano il giornodel proprio sviluppo, che può essere assecondato,condotto e usato in modo meraviglioso. Insegna chel'Uomo, per quanto riguarda all'uso dei suoi poterimentali, non è che all'infanzia. Queste e altre cosesimili, espresse in molte forme, a seconda del modo divedere dei vari maestri, sono i principi fondamentali delNuovo Pensiero.Devo qui limitarmi alla sola nomenclatura.Nei seguenti capitoli cercherò di approfondire dipiù ogni aspetto dell'argomento. Ma ricordatevi che10 vi do solo la mia particella di Verità. Ogni altrouomo o donna ne ha una sua parte, in questo modo lamia porzione è solo come un granello di sabbia sullaspiaggia del mare.11 Nuovo Pensiero non è una "moda" come moltipossono aver creduto, sebbene certi se ne siano serviti

8 Per maggiori informazioni su come la legge di attrazione e lapotenza del nostro pensiero riescano a influire sula nostra salute siveda Wallace D. Wattles, La scienza dello star bene, Bis Edizioni,2009. [N.d.R.]

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Il Nuovo Pensiero

come passatempo in qualche ora oziosa. Non è unanuova religione come altri hanno creduto: contienesoltanto ciò che si può trovare in qualsiasi grandereligione del mondo, ma che è generalmente cosìaccuratamente celato da poter esser trovato solo da chiha cercato con cura. Non è una nuova religione, macontribuirà a gettar luce su tutte le religioni e sfumaturedi pensieri religiosi. Non ha chiese né templi, permetteai suoi seguaci di mantenere il culto degli avi, o sepreferiscono di pregare in un campo, sull'oceano, in unaselva, nella propria stanza, ovunque, giacché non si puòfuggire dall'Universo, e Dio è ovunque, e ognuno è incostante contatto con lui, e può sentire la stretta dellasua mano se soltanto lo vuole, e udire il mormorio dellasua voce se soltanto vuole udirla. L'uomo o la donna incui si desta la coscienza dei veri principi su cui èfondato il Nuovo Pensiero, troverà una pace che superain benessere tutto quello che avrà provato fino ad allora,sentirà una gioia al di là di qualunque altra sognata, avràacquistato un sapere maggiore rispetto a quello che egliha creduto possibile. Le parole non possono esprimere

questo: bisogna vederlo, sentirlo, viverlo per afferrarnela realtà.Questa, amici miei, è la risposta alla domanda: «Checos'è il Nuovo Pensiero?». Che non vi risponda, io loriconosco, ma vedo anche che a una simile domanda

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non si può rispondere in poche parole, e forse a questonon basterebbero altrettanti volumi quante sono le frasidi cui mi sono servito. È cosa troppo grandiosa. Ha unsignificato particolare per ogni uomo o donna che adesso sia attratto, ognuno prende da esso quello che più siconfà al suo bisogno e lascia il resto per gli altri. E perquanto vi si attinga, il patrimonio non diminuisce mai.Come vedete, ho risposto alla domanda soltantodicendovi un poco di quello che il Nuovo Pensierosignifica per me; soltanto un poco. Se per voi ha unsignificato diverso, qualcosa di più di quanto honominato, qualcosa di diverso da quanto ho asserito,non biasimate né voi né me. Il liquore del vostro calice èbuono quanto quello del mio; non disputiamoceli, néconfrontiamone la quantità. Beviamo, invece, questofluido sfavillante e vivificatore, e gridiamo forteaffinché quelli che hanno sete sappiano che è statatrovata la sorgente. Non è mia, non è vostra, ma èproprietà di Tutti.

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I PENSIERI SONO COSE

O gni pensiero che abbiamo mette in moto onde di pensiero, o vibrazioni, che partono con una velocità e intensità che variano a seconda dellaforza del pensiero originale, e che vengono sentite dapersone più o meno lontane da coloro che hannoemanato il pensiero. Costantemente mandiamoinfluenze di Pensiero e costantemente riceviamo ondedi Pensiero da altri. Non alludo ai pensieri inviati conintenzione alla mente di un altro, o ricevuti in modosimile, secondo le ben note e ben stabilite leggi dellaTelepatia, o trasmissione del pensiero, ma al non menoreale ma più incompreso invio e alla ricezione incosciadi pensieri, che continuamente avviene in noi. Tuttequeste, s'intende, sono varie manifestazioni dellaTelepatia, o trasmissione del pensiero, un termine cheviene generalmente usato per indicare l'invio e laricezione volitiva di messaggi mentali. Questo potere ditrasmissione del pensiero viene esercitatoincessantemente da tutti, generalmente in modoindiretto e inconscio. I nostri pensieri creano vibrazioni



I Pensieri sono Cose

che si allontanano da noi come onde in tutte le direzioni,e influiscono più o meno sulle persone con la cui mentevengono a contatto. Possiamo vedere testimonianze diquesto nella vita di ogni giorno. L'uomo subiscel'influenza di pensieri altrui, negli affari, a teatro, inchiesa, ovunque, insomma. Si forma facilmentel'opinione pubblica per mezzo dei pensieri di un numerodi pensatori vigorosi e positivi, inviati in onde dipensiero, che influenzano rapidamente tutto il Paese,perché l'onda-pensiero acquista forza mentre prosegueessendo raggiunta dalle vibrazioni del pensiero di tutticoloro che ne sono affetti. Grandi ondate di sentimentopopolare passano sui Paesi influenzando tutti fuorchécoloro che comprendono le leggi dell'influenza mentalee si sono protetti dalle impressioni esterne. La forzadell'onda di pensiero della maggioranza investe lamente degli individui ed esercita un'influenza quasiirresistibile. Vi è un fatto molto importante, nello studiodella potenza delle vibrazioni del pensiero, che ognunodovrebbe costantemente tener presente. Alludo al fattoche la legge "il simile attrae il simile" è sostenuta nelle

teorie del Nuovo Pensiero. L'uomo attira a sé i pensieridi altri che corrispondono ai suoi. Colui cheOdia attirerà a sé tutte le Odiose e Maliziose onde dipensiero di una vasta cerchia, che aggiunte ai suoipensieri serviranno da combustibile al fuoco dei suoi

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Il Nuovo Pensiero

vili sentimenti, e lo renderanno più Odioso e Odiato chemai. Colui che pensa Amore e ha superato i pensierinegativi che dà lo sviluppo imperfetto, non attirerà a séquei pensieri negativi. Questi gli passeranno accanto,affrettandosi verso qualche punto più attraente nellamente di altri con pensieri della stessa natura. L'uomoche pensa Amore attirerà a sé tutti gli amorevolipensieri, entro la sua cerchia d'influenza. Gli uominiriconoscono istintivamente questa forza quando siritrovano con altri con lo stesso ordine di idee. Lecomunità hanno la loro individualità proprio come cel'hanno le singole persone. Ogni villaggio, città emetropoli ha i suoi caratteri particolari, avvertiti da chivi entra. Gli stranieri che si muovono in questecomunità ne prendono gradatamente le caratteristiche, ameno che il luogo non sia a loro alieno, nel qual casofanno di tutto per venire via il prima possibile, e nonhanno pace finché vi restano. E sempre bene circondarsidi persone i cui pensieri hanno affinità con i nostri,perché in tal modo ci accresciamo a vicenda il potere, esiamo relativamente immuni da nocive influenze

esteriori. Però si può, a forza di pratica e discernimento,rendersi positivi ai pensieri altrui, circondarsiimpunemente di persone di indole completamentediversa dalla nostra e, facendo questo, attirare a noi, damaggiori distanze, i pensieri che sono in armonia con i

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nostri. Ogni persona è costantemente circondata daun'atmosfera o aura di pensiero alla quale chi vi viene acontatto è sensibile. Vi sono persone che ci attraggonosenza proferire parola, mentre altre ci respingonoappena siamo in contatto con la loro aura. L'aura checirconda un uomo è composta dell'essenza dei suoipensieri dominanti e riflette il suo atteggiamento ge-nerale. Quest'aura è avvertita non solo dagli uomini maanche dagli animali. I bambini sono molto sensibili aquest'influenza, e molte loro incomprensibili simpatie eantipatie non si spiegano altrimenti. Certe persone sonomolto sensibili all'atmosfera del pensiero di coloro con iquali vengono a contatto. Alcuni sensitivi arrivano avedere quest'aura e asseriscono che varia in densità aseconda delle qualità di pensiero che prevalgononell'individuo. Quando si arriva a comprendere l'azionemeravigliosa della legge dell'attrazione nel pensiero, sicomprende anche l'importanza di governare i nostripensieri in modo da attrarre solo i pensieri migliori e piùutili del mondo, invece dei pensieri deprimenti, irritantie negativi che continuamente vengono formati da tante

menti. Un uomo che coltiva un atteggiamento mentalepieno di speranza, fiducia e coraggio, attirerà a sé similipensieri altrui, attingerà maggior forza dall'influenzadel pensiero esterno, e camminerà di successo insuccesso aiutato dalle forze combinate dei pensieri che

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Il Nuovo Pensiero

ha chiamato a sé. Egli diventerà come una calamita pertutto ciò che può dargli forza e aiuto. È altrettanto veroche l'uomo che persiste in un atteggiamento mentalenegativo, dubbioso e smarrito, attirerà a sé, dal grandecampo dei pensieri, pensieri affini, che lo farannoscender sempre più giù nell'abisso delloscoraggiamento. Tenete presente che "il simile attrae ilsimile" nel mondo del pensiero, e potete essere certi chequalunque cosa voi pensiate attrae un pensierocorrispondente formato dalla mente altrui.Avete mai osservato il potere d'attrazione del pensieronel caso di stranieri che vengano a contatto fra di loro?Ognuno attrae a sé quelli della propria specie.Conducete in una stanza un centinaio di uomini o donnee vedrete che in un'ora si saranno già divisi in gruppi,ognuno dei quali rappresenterà un tipo, unatteggiamento mentale a sé. Ciascuno è attratto a vi-cenda dalle qualità simili dell'altro. Se voletesvilupparvi verso una certa tendenza, il piano migliore èdi pensare alla cosa desiderata il più possibile,coltivando più che potete i relativi pensieri. Facendo

questo, non solo svilupperete la mente conl'autosuggestione, ma attirerete, dal vasto oceano delpensiero, i pensieri formati da altri e avrete, con ilvostro, il beneficio del loro pensiero. E capitato a tutti diconcentrarsi fortemente su un determinato pensiero e

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avere una brillante idea venuta non si sa da dove e la cuicreazione, utile all'argomento al quale pensiamo, cisorprende quasi. Pensare in modo vigoroso, positivo,fiducioso, pieno di aspettative e concentrazionequalsiasi cosa non può che aggiungere a questo ideealtrui utili e preziose. Non vi è alcun dubbio che moltiuomini abbiano sviluppato un grande potere in loro, e sisiano messi in contatto con le più alte menti sulla stessalunghezza d'onda. Avviene spesso che degli inventoriproducano la stessa invenzione e che le opere di duescrittori, in paesi diversi, abbiano fra di loro unanotevole somiglianza. D'altra parte, la maggior parte delpensiero opprimente proviene dal non comprenderel'azione della legge del pensiero.

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Ho ampiamente parlato di questo tema in un'operaprecedente intitolata La straordinaria forza di attra-zione dei nostri pensieri mentre in questo volume possosolo accennarvi. Questa Legge ha una parte importantenello studio del Nuovo Pensiero, e lo studioso nontarderà a riconoscere il suo meraviglioso influsso sullevicende quotidiane della vita. Non è il caso però diallarmarsi sulla possibilità di venire indebitamenteinfluenzati dai pensieri altrui. Il rimedio è porsi nellagiusta chiave adottando un sano atteggiamento mentalein modo da ricevere soltanto le vibrazioni in armoniacon i nostri principali pensieri. Ogni uomo è padronedella propria mente, e nulla può entrarvi senza che eglilo permetta. L'influenza interiore è più forte di quellaesterna. Tutto quello che si deve fare è tener libera lamente da pensieri vili e negativi e i pensieri indesideratidi altri non troveranno attrazione. Soltanto i pensieri inarmonia con i nostri troveranno asilo nella nostramente. Se stabiliamo il nostro tono mentale, la mentenon risponderà ad altro tono. Se pensiamo l'Amore,l'Odio non verrà a noi; se pensiamo la Verità, i pensieri

menzogneri non troveranno rispondenza in noi. "Ciòche un uomo pensa in cuor suo, così, egli è", è unaverità che si esplica in questo concetto.L'uomo ha meravigliose possibilità se sviluppa la suamente in modo da attrarre a sé tutto ciò di cui ha

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bisogno attingendo alle immense riserve del pensieroinespresso. Egli troverà, cercandole, un'infinità di ideeinespresse e desiderose di esserlo, che si riverserannonella sua mente, impazienti di avere quell'espressioneche fu loro negata dalla mente che le generò. I pensierianelano a essere espressi e vengono a frotte a quellementi che posseggono sufficiente energia da esprimere ipensieri che ricevono. Molti uomini sono troppo pigriper esprimere le loro grandi idee, così il loro uso èriservato ad altri. Nulla si perde: ciò che un uomo nonadopera sarà utile a un altro che saprà valersene. Ipensieri inespressi si vanno aggiungendo alle riserve,per servire ai bisogni di coloro che sapranno attrarli.La nostra mente è una calamita che attira pensieri inarmonia con le nostre aspirazioni e desideri consci oinconsci. Coltivando il giusto atteggiamento, possiamoattrarre quello che vi è di meglio nel pensiero altrui.Non vale forse la pena provare?LA LEGGE DI ATTRAZIONE

I nizialmente, quando cominciai a interessarmi al Nuovo Pensiero, mi apparve parecchio difficile



Il Nuovo Pensiero

comprendere come operasse la Legge di Attrazione1, eritengo che anche per altri possa essere difficile riusciread afferrarla. È abbastanza facile comprendere glieffetti della mente sul corpo, della mente sulla mentealtrui, del potere della volontà sulla mente, e il fatto cheun pensiero attrae pensieri affini ecc. Ma sentire cheesiste una Legge di Attrazione con la quale possiamoattrarre a noi le cose - esercitare un controllo sullecircostanze grazie al carattere dei nostri pensieri - puòrisultare difficile afferrare il concetto o comprendere laLegge che opera in questo senso. C'è apparentementeuna grande differenza fra l'effetto del pensiero sullepersone e sulle cose. Ma quando ci siamo impadronitidell'idea dell'Unità del

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Il Nuovo Pensiero -- m NI» LI

Tutto, ci sarà chiaro come una parte del tutto possa influire sopra un'altra parte, sia questa una persona o una cosa. Non ho mai sentito una spiegazione chiara ed esaustiva sui meccanismi nascosti della Legge di Attrazione, sebbene molti ne comprendano il mecca- nismo generale, e ci si possa fare un'idea abbastanza esaustiva ragionando per analogia. Ma che questa Legge di Attrazione esiste e ed è in piena efficienza è risaputo per esperienza personale, e il principiante che non può comprenderla dovrà inizialmente crederci sulla fiducia, finché non si convincerà della sua reale esistenza, grazie ai risultati da lui stesso ottenuti. Sembra che vi sia una grande legge di Natura, secondo la quale un atomo attrae a sé ciò che è necessario al suo sviluppo. E la forza che porta verso questi risultati si manifesta con il Desiderio. Possono esservi parecchi Desideri, ma quello predominante è quello che avrà il maggior potere di attrazione. Questa legge è

riconosciuta in tutti i regni della Natura, ma soltanto ora comincia a farsi strada la percezione che la stessa Legge prosegue anche nel regno della mente. Il nostro atteggiamento mentale fa sì che attiriamo a noi cose corrispondenti ai nostri desideri e ai nostri pensieri predominanti. Un pensiero fermamente sostenuto nella mente, attirerà, a chi lo possiede, le cose rappresentate da quel pensiero, a meno che altre influenze mentali in

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Il Nuovo Pensiero

atto ne neutralizzino il potere. Per esempio, se dueuomini desiderassero ardentemente la stessa cosa, essaverrà conquistata da colui che possiede la forza dipensiero maggiore. Ma non è sempre meglio voler unadeterminata cosa, poiché questa potrebbe anche nonessere quello che vi è di meglio per noi al nostro attualestadio di sviluppo. È meglio coltivare il pensiero delsuccesso finale, lasciando i dettagli alla Legge,approfittando di ciò che si manifesta per usarlo a nostrovantaggio, senza lasciarsi scappare le buone occasioneche si presentano. Ognuno potrà sperimentare che laLegge funziona così. Ho visto gente ambire e aspirare auna determinata cosa, e accorgersi, dopo averla ottenu-ta, che non era assolutamente ciò che faceva al casoloro. La migliore strategia, come ho detto, è coltivare ilpensiero del successo già ottenuto, lasciando che idettagli si elaborino giorno per giorno, traendo van-taggio da ogni nuovo aspetto che si presenta via via, econfidando sempre che tutto quello che avviene èquanto vi è di meglio e di più propizio per il successofinale.

Io ritengo che la maggior parte dell'azione della Leggedi Attrazione si compia grazie all'attrazione di ideesimili di uomini che si interessano agli stessi progetti,idee, affari, e che contemporaneamente ne attraggonoaltri che possono fare al caso loro. E una questione di

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La Legge di Attrazione

mutua attrazione e non di influenza unilaterale di unamente su un'altra. Due uomini dagli atteggiamentimentali affini si attireranno ed entreranno in contattoper un comune vantaggio. Sebbene il risultato apparentesembri l'attrazione delle cose, vedremo che queste sonomosse dagli uomini. Molti importanti risultati siottengono dall'attrazione esterna di pensieri e idee, iquali messi in pratica, portano alla realizzazione di queldato desiderio. Ma ci sono casi in cui è evidente che lamente ha un effetto positivo sulle cose. Vi sono, peresempio, persone che sembrano immuni alle disgrazie;mentre altre ci sguazzano. Gli uomini forti e audaci pernatura sembrano esenti da molte delle cose checolpiscono altri uomini pieni di timore. Alcuni di lorosembrano immortali nelle battaglie, mentre altririmangono sempre feriti. Ho sentito di certi casi in cuialcuni hanno, per così dire, cercato la morte senzapoterla trovare. A prima vista sembrava che avesseroottenuto quanto avevano desiderato, ma un'analisi piùattenta ci mostra che in realtà ciò che volevanoveramente era sbarazzarsi della paura.

La stessa cosa è valida nelle vicende della vita quo-tidiana. L'uomo che osa, e non ha timore, accettaqualunque rischio ma alla fine trionfa. Se fallisce, ègeneralmente perché non conserva il suo sangue freddofino alla fine. Il Timore è una delle maggiori forze

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Il Nuovo Pensiero

d'attrazione della nostra mente. Si equivaleall'Aspettativa Fiduciosa: infatti il Timore è una speciedi fiduciosa aspettativa del male che verrà, la cuiintensità varia a seconda del grado del nostro Timore.I nostri pensieri ci mettono in relazione con il mondoesterno e le sue forze, e attiriamo e respingiamo lepersone o le cose a seconda del carattere dei nostripensieri. Siamo attratti a vicenda perché i nostri pensierisono sintonizzati sulla stessa lunghezza. Siamo instretta relazione con ogni parte del Tutto, ma attiriamo anoi solo quelle parti che corrispondono al nostroatteggiamento mentale. Se pensiamo al Successo, ciaccorgeremo di aver messo in moto le forze che ciguidano al successo, e se conserveremo taleatteggiamento mentale ogni volta si presenteranno casipropizi ad assecondare i nostri sforzi. Sembrerà chetutto venga a noi nel modo più stupefacente, mentre sipresenteranno molte opportunità, che se ben sfruttate, ciassicureranno il successo. Incontreremo persone che cisaranno d'aiuto in molti modi: con i suggerimenti, conle idee o con l'aiuto pratico. Ovviamente, il lavoro che

spetta a noi stessi non può esser fatto da altri, ma laLegge ci aiuterà e ci assisterà costantemente, farà inmodo che occasioni e opportunità bussino alla nostraporta, ma starà a noi farle entrare. E se a volte prenderàstrade non dirette per condurci a una meta, non

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preoccupiamocene, perché a quella meta giungeremo,anche se la via sarà tortuosa.Qualche volta ci porterà oltre il punto che credevamo divoler raggiungere e, sorpassandolo, sorrideremo alpensiero che quel punto, ora poco importante, ci erasembrato la nostra destinazione, la ragione del viaggio.Qualche volta la cosa che per noi rappresenta il benesupremo e che ci ha motivati a fare lo sforzo fino aquesto momento, perderà tutto il suo interesse nelmomento in cui ci avvicineremo ad essa e laoltrepasseremo senza avere voglia di conquistarla,attratti dalle forze irresistibili che abbiamo messo inmoto.La fede nella Legge e il suo riconoscimento sembranoricompensati da un immediato avanzamento, mentre lamancanza di fede e la sua negazione sono un freno alnostro percorso, nonostante la Legge sia sempreall'opera, poiché se non ci permette di avanzare, cidirige in qualche altra direzione, guidata dalle forze diattrazione che abbiamo, consciamente oinconsciamente, messo in moto. Sembra che la

Legge lavori in due modi, ma questi sono entrambi lastessa manifestazione dello stesso principio. La cosache temiamo ha la stessa forza di attrazione di quellache speriamo.

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Il Nuovo Pensiero

Se uno cerca i guai, li trova quasi sempre; se invece sisente capace di sostenere e superare qualunqueavversità, i guai non lo cercheranno più. Si ottiene, piùche altro, quello di cui si va in cerca. Il vecchio adagioche dice che il mondo considera un uomo per il valoreche egli dà a se stesso, se pure non strettamente corretto,si basa sul riconoscimento di questa Legge. Un uomoche si aspetta sgarbi e rimproveri, in generale li riceve ecolui che pretende rispetto è, in generale, rispettato.Come ho già detto, la Legge non fa il nostro lavoro, maci fornisce gli strumenti e i materiali con cui lavoraresenza lasciarci sprovvisti. La Legge ci porta sempredelle occasioni, ma sta a noi sfruttarle e non lasciarcelesfuggire. Pensieri, cose, persone, idee, occasioni,fortuna e altre cose che attiriamo, ci passano vicino ognimomento. Ci vuole coraggio per afferrarle. L'uomofortunato è colui che sa come trarre vantaggio dallefortune che ad altri sfuggono. Egli ha fiducia in sestesso e nella propria abilità di dar forma alla materiagrezza che ha fra le mani; non pensa mai che leoccasioni siano esaurite per lui, e che tutte le cose buone

siano già avvenute. Egli sa che arriveranno tante altrecose buone da dove ne sono già arrivate: tienesemplicemente gli occhi aperti, e afferra ciò entro brevegli si presenta davanti. La Legge di Attrazione è inpiena azione. Costantemente, inconsciamente e in ogni

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minuto della vita ne facciamo uso. Che tipo di coseattiriamo a noi? Di quali cose abbiamo specialmentebisogno? I nostri pensieri corrispondono alle cose chedesideriamo o a quelle che temiamo? Quali? La Legge èsia il nostro Padrone che il nostro Servo. Facciamo lanostra scelta, subito.

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COSTRUZIONE DELLA MENTE

A ll'uomo evoluto è riservato l'alto privilegio di modellare coscientemente la propria mente e plasmarla nella forma voluta; il privilegio dimutare, riparare e arricchire la propria struttura mentale.Negli animali, nell'uomo primitivo e perfino nellamaggioranza degli uomini di oggi, il lavoro dicostruzione della mente è largamente prodotto dalleforze esteriori - ambiente, circostanze, suggerimentiecc. - e anche l'uomo più evoluto è soggetto a questeinfluenze. L'uomo mentalmente sviluppato sa che eglistesso concorre alla costruzione della propria mente.Questo sviluppo, ovviamente, avviene interamente alivello subcosciente: il pensiero conscio fornisce ilmateriale, mentre l'Ego è il muratore. La mentesubconscia viene arricchita giorno per giorno dai nostripensieri coscienti, dai pensieri di altri, dalle suggestioniecc. La mente subconscia si può paragonare a unostagno nel quale affluisce un limpido ruscello e lapurezza dell'acqua dello stagno dipende dalla qualità di

quella che vi affluisce.



Costruzione della Mente

La mente subconscia può anche essere paragonata a ungrande deposito, nel quale vengono portate e conservatele merci. Si potrà prontamente notare che il tipo dicontenuto di questo deposito è determinato dal grado edalla qualità della merce che giorno per giorno vi vienedepositata. È quindi evidente che la merce mentale cheammassiamo vada selezionata con cura. La mentesubconscia è un immenso deposito in cui vengonocontinuamente portate merci da conservare per un usofuturo. Inoltre, queste merci vengono costantementeusate. Gran parte del nostro pensiero avviene a livellosubconscio, e la mente subconscia può non puòavvalersi di altro materiale ali'infuori di quelloimmagazzinato nei suoi spazi. La mente si muove lungole strade in cui trova minore resistenza, e quandoabbiamo la necessità di pensare a un determinatooggetto, istintivamente prendiamo la via più comoda,quella percorsa più frequentemente in passato. Efaticoso seguire un ordine di idee nuovo, mentre seguirel'ordine abituale richiede uno sforzo minimo, quindiistintivamente seguiamo la via più facile. Nella mente

subconscia sono conservate numerose opinioni giàplasmate, idee già formate alle quali non abbiamo maiseriamente pensato. Qualche volta, in passato, abbiamoaccettato queste idee e opinioni provenienti da qualchesorgente, senza indagare e osservare il rovescio della

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Il Nuovo Pensiero

questione. Eppure, quando questi argomenti emergonoin una conversazione o durante la lettura, ci accorgiamodi avere al riguardo delle opinioni già formate, riguardoalle quali molto spesso abbiamo un atteggiamentoipocrita. Solo quando siamo costretti ad analizzare indettaglio queste vecchie opinioni ci rendiamo conto chesono senza senso e ci irritiamo al pensiero di averetenuto così a lungo vecchie opinioni inutili. Così lescartiamo e le rimpiazziamo con nostre personali buoneidee. Una buona pulizia mentale potrà rivelarci quantecose inutili e imperfette sono stipate nel magazzinodella nostra mente inconscia. Fra le tante cianfrusaglieche si possono trovare nella mente della maggior partedelle persone, ci sono pensieri di Paura,Preoccupazione, Gelosia, Odio, Malizia, Invidia ecc.Un rigoroso esame di questa mercanzia ci indurrà agettarli nel cassonetto dei rifiuti, mettendo al loro postoarticoli migliori. Nessuno di questi potrà reggerel'esame della Ragione Superiore. Oltre a questi, ci sonole vecchie credenze come ad esempio che l'uomo è unverme della polvere, un miserabile peccatore degno

solo dell'eterna dannazione, un figlio dell'oscurità, chesono passate di generazione in generazione e sono stateconservate nel magazzino della mente inconscia e usatecontinuamente.

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Come può credere l'uomo di essere un verme dellapolvere e un figlio dell'oscurità se allo stesso tempocrede di essere Figlio di Dio, con un destino così grandee radioso che la mente non riesce nemmeno aimmaginarlo? Come si può, se si è dominati da tali idee,togliersi i vestiti che stanno ormai stretti e immergersiin una coscienza più luminosa e spirituale? E poi cisono le idee di Fallimento, Paura, Ansia, e altre simili.Sono state stillate nell'uomo fino allo sfinimento, inmodo che ogni suo atto, ogni suo pensiero ne fosseinfluenzato. E più percorre queste vecchie strade, più èprobabile che in futuro continui ad avere gli stessipensieri e azioni. Viaggia sulla stessa strada fino a chequesta diventa per lui un'abitudine ma diventa difficiletrovare la via d'uscita o la volontà di trovare un nuovopercorso. Ci dovremmo convincere che siamo comepensiamo di essere. Se coltiviamo pensieri dicontentezza, di buon umore, di fiducia, di felicità e dicoraggio, ci costruiamo una mentalità intonata a questipensieri. È altrettanto vero che se coltiviamo pensieri ditimore, preoccupazione, tristezza e disperazione, la no-

stra mentalità si intonerà a questi sentimenti e i nostriatti ne subiranno l'influenza.Nella mia precedente opera, intitolata Thoughi Force,dedico un lungo capitolo a "La Formazione del

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Il Nuovo Pensiero

Carattere per mezzo del Controllo Mentale", nel qualedimostro come un uomo possa, in un certo senso,rinnovarsi completamente coltivando un dato pensiero eintroducendolo nel piano della mente subconscia. Sipuò, fissando continuamente il pensiero su un datoatteggiamento, educare e sviluppare le facoltà chepresto diventeranno nuove abitudini di pensiero e divolere, in modo da seguire senza sforzo i nuovi sentierimentali che sono stati tracciati. Ogni pensiero pensato,o ogni esecuzione di un pensiero in atto, rende più facileper la mente fare le stesse cose senza sforzo.Se vogliamo diventare energici e attivi, pensiamopensieri quanto più energici e attivi possibili e sfor-ziamoci di metterli in atto. Facciamo sì che i nostripensieri indugino sempre in queste considerazioni ecerchiamo il più possibile di manifestarli con l'azione.Seguendo questa via potremo rinnovarci del tuttogradualmente e prendere quelle nuove abitudini chediventeranno sempre più spontanee mentre quellevecchie cadranno in disuso. Allo stesso modo possiamoeducare la nostra mente in qualunque altra direzione

vogliamo o riteniamo necessario. Bisogna tenerpresente che è la mente cosciente a modellare e aformare la mente sub-cosciente. Noi stessi riempiamo ilmagazzino della mente subconscia con il materiale chedesideriamo usare e quando sarà il momento di tirare

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fuori le idee e le credenze della nostra mente, dovremoaspettarci di trovare solo quello che abbiamoselezionato. Possiamo educare la nostra mentesubconscia come se fosse un bambino o un animaledomestico e plasmarla e modellarla secondo la nostravolontà. Questo richiede perseveranza, s'intende, ma èdi fondamentale importanza farlo.Siamo stati così a lungo schiavi della nostra mente checi siamo assuefatti a considerare questo stato di cosesenza rimedio e, pur essendo insoddisfatti, ci siamorassegnati all'inevitabile. Il Nuovo Pensiero portaall'uomo il messaggio della libertà mentale e cidimostra che la mente è soltanto uno strumento delVero Sé - uno strumento da adoperare - una macchinache si può guidare. Se c'è il Desiderio in noi, possiamoportare la nostra mente al punto di farle eseguire i nostridesideri e le nostre aspirazioni. Se in noi mancano certequalità, possiamo svilupparle e coltivarle, tenendolesempre in mente, e mettendole in azione il più spessopossibile. Allo stesso modo, passiamo superare ipensieri e le tendenze nocivi, avendo sempre in mente la

qualità opposta al difetto che vogliamo eliminare.Otterremo il controllo della mente quando sapremofarci valere: solo allora saremo padroni del magazzino eavremo il potere di lasciarvi entrare solo quei beni cheriteniamo di valore.

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Il Nuovo Pensiero

L'autosuggestione e l'affermazione sono, in pratica, lastessa cosa: consistono in una costante ripetizione dicerte frasi che saranno la causa della crescita interioreche si manifesterà per mezzo di queste affermazioni.Per un uomo timido, esitante e dubbioso l'affermazione«LO POSSO E LO VOGLIO» si dimostrerà un potentericostituente mentale. Se la ripete a sè stesso dicontinuo, non a pappagallo, ma avendo una chiarapercezione del suo significato, si renderà conto moltopresto che le vibrazioni del "lo posso e lo voglio"iniziano a manifestarsi su di lui. Quando si troveràfaccia a faccia con una proposta, o un compito, eglitroverà il pensiero «lo posso e lo voglio» mettersi inmoto e l'azione verificarsi di conseguenza. Prima dellapropria trasformazione i suoi pensieri personaliriguardo a una nuova situazione, erano «Non posso» e«Ho paura», mentre adesso è un uomo nuovo. E così perogni linea di pensiero. Prendiamo l'abitudine di pensaree vedere noi stessi come vorremmo che fossimo e inbreve tempo ci renderemo conto di aver realizzato ilnostro desiderio.

Costruiamo la nostra mente in ogni momento, co-struiamo il nostro carattere di giorno in giorno. Comefacciamo e che materiali usiamo? Ci serviamo delmigliore materiale morale possibile - i pensieri piùpositivi, fiduciosi e illuminati possibili? Oppure usiamo

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del materiale difettoso, imperfetto, negativo e paurosocome tanti hanno fatto? Se dobbiamo costruire la mentee il carattere perché non farlo bene? Perché noninsistere a usare il migliore materiale, lasciando da partetutto ciò che è inutile e malvagio? Dirigiamo noi ilavori; siamo noi il muratore. Se il risultato saràmediocre, non sarà che colpa nostra. Anche oggi siamoall'opera: che materiale stiamo usando?

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IL GUARDIANO DELLA SOGLIA

A molti lettori sarà noto il romanzo occulto di Edward Bulwer Lytton9, Zanoni10, e ricorde- ranno il Guardiano della Soglia, quel mostrospaventoso che il neofita Glyndon dovette affrontarenella segreta stanza del maestro, Mejnour, e del quale lostesso Mejnour così parla: «Fra i Guardiani della Sogliave n'è Uno che oltrepassa in malignità e odio tutti quellidella sua tribù, uno i cui occhi hanno impietrito i piùcoraggiosi, e la cui malignità aumenta in misura deltimore da cui lo spirito stesso è invaso». In un altrocapitolo, Glyndon, cercando di penetrare i misteri della

9 II barone Edward Bulwer Lytton (1803-1873) fu uno scrittore,drammaturgo e politico inglese. Svolse diversi incarichi politici e fuSegretario di Stato per le Colonie. Amico di Charles Dickens, fra isuoi interessi c'erano la storia antica e l'archeologia, nonché lescienze occulte e l'esoterismo. Uno dei suoi romanzi più famosi, Gli

ultimi giorni di Pompei gli fa ispirato dal quadro del russo KarlBriullon che Bulwer Lytton ebbe modo di ammirare durante il suosoggiorno a Milano nel 1833 [N.d.R.].10 Edito da Tea Edizioni, 2006. [N.d.R.]



Il Guardiano della Soglia

stanza segreta, incontra l'orribile guardiano della sogliache così vien descritto: «.. .11 vano venne oscurato dauna presenza dapprima impercettibile all'occhio ma chebastava, con la sua misteriosa potenza, a trasformare interrore la felicità della quale era stato fino allorapervaso. A poco a poco, quella presenza assunse unaforma tangibile: la forma di una testa umana, ricopertada un fìtto velo, attraverso il quale due occhi di fuocodardeggiavano uno sguardo livido, infernale, cheghiacciava il midollo nelle ossa. Null'altro sidistingueva in quel volto, nulla all'infuori di quellepupille dallo sguardo insostenibile. Parve strisciarecome un amorfo rettile, poi, finalmente, si fermò,chinandosi sulla tavola che reggeva il volume mistico, enuovamente attraverso il velo fissò lo sguardo sultemerario evocatore. Questi aggrappandosi al muro conun gesto di agonia, i capelli irti, gli occhi fuori dalleorbite, fissava quelle pupille terrificanti. La Cosa gliparlò, ma più che l'orecchio fu l'anima che ne intese leparole: "Sei penetrato nella regione incommensurabile,ed io sono il Guardiano della Soglia"». Coloro i quali

hanno familiarità con i simboli e le figure occulte,riconoscono nel guardiano della soglia di Lytton quelnemico del progresso dell'uomo, quella figura che stasulla porta della libertà: la paura. La paura è il primogrande nemico da superare per colui o colei che vuole

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Il Nuovo Pensiero

liberarsi della schiavitù e conseguire la libertà. A coluiche cerca la libertà ne viene indicata la porta, anche se ètrattenuto dalla malefica visione del Guardiano dellaSoglia, la paura. Lytton non lo ha dipinto più orrendodel vero, le parole sono insufficienti a descrivere l'orroredi quel mostro. Sulla via di qualunque progresso, diqualunque avanzamento, c'è la paura, e la paura si trovain fondo a ogni insuccesso, dolore e infelicità umana. Èla paura che tiene la specie soggiogata in uno stato diservitù, il timore nell'individuo fa di lui uno schiavo.Finché non è sopraffatta la paura, non vi può essereprogresso né per l'individuo né per la specie: per trovarela via d'uscita bisogna prima sopraffare la paura. E puòessere sopraffatta da coloro i quali l'affrontano concalma e audacia. Se si guarda la paura francamente negliocchi, essa abbassa i suoi e si ritira. Se si asserisce che ilnostro Io È, e abbiamo piena coscienza, in fondo allanostra anima, che il nostro vero Io non può ricevereoffesa di sorta, la paura fuggirà davanti a noi, nel timoredi essere conquistata e incatenata poiché conosce lapotenza della coscienza dell'essere.

Se permettiamo alla paura di entrare nel nostro cuore,attiriamo a noi tutti gli oggetti del nostro timore. Lapaura è una potente calamita ed esercita un meravi-glioso potere d'attrazione. Inoltre paralizza gli sforzidell'uomo, e gli impedisce di fare ciò che potrebbe

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facilmente adempiere se fosse libero da quel mostro. Ilsuccesso è proporzionato alla liberazione di noi stessidalla paura. Indicatemi un uomo di successo e io vimostrerò l'uomo che in lui ha osato e ha voltato le spallealla paura.Prendete come esempio la vostra stessa vita. Aveteavuto molte buone occasioni, ma le avete, per paura,lasciate sfuggire. Siete magari giunti a buon punto, nelsuccesso, ma all'ultimo momento, quando la meta eragià in vista e il premio quasi conseguito, avete ritirato lamano e siete fuggiti. Perché? Perché avete perso ilsangue freddo e nel vostro cuore è entrata la paura.Quando il virus della paura entra nel nostro sistema,tutto il corpo ne è infetto. La paura è la genitrice di tuttala progenie dei pensieri negativi che tengono l'uomoschiavo. Dal suo grembo escono le cattive stirpicomposte dall'ansia, la gelosia, l'odio, la malizia,l'invidia, il bigottismo, l'intolleranza, il biasimo, l'ira.Siete scettici di quanto sto asserendo? Ebbene, vediamoun poco. Non si è ansiosi di qualche cosa se non quandotemiamo per questa cosa, non si è gelosi senza la

presenza di un timore; l'odio è sempre misto al timore enasce da questo perché non si odia un oggetto che siaprivo del potere di nuocere; l'invidia mostra già la suaorigine; il bigottismo, l'intolleranza, e il biasimo hannoorigine dal timore della cosa stessa. Un'analisi accurata

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Il Nuovo Pensiero

dimostrerà come l'ira nasca da un vago timore di quelloche ci adira: una cosa non temuta causa disprezzo oderisione piuttosto che ira. Analizzate accuratamentetutti questi pensieri dannosi e negativi e vedrete qualechiara parentela hanno con la paura. E se vi mettete allavoro e bandite la paura, tutta la cattiva progeniemorirà per mancanza di nutrimento. La paura haipnotizzato gli uomini per un tempo immemorabile, eda sempre se ne vedono gli effetti. Ci siamo nutriti dellapaura con il latte materno, anzi, fin da prima dellanascita ne siamo stati afflitti. Ci è stata inculcata findall'infanzia. I "se", i "badiamo", i "ma", i "ma se", i"non temete che...?" sono sempre stati con noi. Ci èstato insegnato di temere tutto, dai cieli sopra di noi,dalla terra sotto di noi, alle acque più sotto ancora. Ibabau dei bambini - le cose da temere dai grandi - sonotutti della stessa matrice; siamo avvertiti continuamenteche "se non facciamo attenzione andremo in malora".Guardiamoci intorno, e ovunque noteremo chericeviamo impulsi di paura.L'animosa schiera dei Nuovopensieristi - coloro che

non hanno paura di nulla - e altre persone nello stessoordine d'idee, fanno molto per ingrossare il fiume conuna limpida e vivida acqua per ripulire il fangoso stagnodei pensieri di paura che il mondo ha lasciato

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accumulare, altri ingrossano il fiume ogni giorno: ma lostagno è immenso.La paura non ha mai fatto nulla di buono, né mai lo farà.È un pensiero negativo che ha trascinato la sua viscidaforma attraverso i tempi, cercando di divorare tutto ciòche il bene prometteva al genere umano. La paura è lapeggior nemica del progresso, la nemica giurata dellalibertà. Il grido "ho paura" ha sempre echeggiato, ed èsolo quando qualcuno ha osato ridere in faccia allapaura che qualche atto audace che ha permesso almondo di fare un passo avanti, è stato compiuto. Sepermettiamo che qualcuno avanzi una nuova idea di cuitutto il mondo può beneficiare, udiremo subito il gridodella paura, accompagnato dagli urli dell'odio e dell'ira,che riempirà l'aria e sveglierà tutti quegli altri cucciolifigli della paura. Lasciamo che qualcuno facciaqualcosa in un nuovo modo, migliorato secondo unpiano approvato, o provi a insegnare la verità in unmodo insolito, l'urlo non cesserà. La paura è lamaledizione della specie.L'uomo posseduto dalla paura è veramente uno schiavo,

e nessun padrone più crudele è mai esistito. L'uomoaffonda nel pantano in proporzione alla propria paura. Eil lato compassionevole, e un po' ironico, di tutto questoè che l'uomo ha sempre un potere sufficiente persollevarsi e colpire quel padrone in piena fronte e

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Il Nuovo Pensiero

costringerlo a ritirarsi. L'uomo è come un giovaneelefante che non si è ancora accorto della propria forza.Nel momento in cui riconoscerà che nulla puònuocergli, la paura fuggirà dal suo fianco. Colui che hatrovato completamente se stesso, e sa qual è il suo postonell'Universo, si separa per sempre dalla paura; e primache egli giunga a questo stadio, la paura allenterà lamorsa su di lui, via via che egli avanza sul sentiero dellaconoscenza. La paura può essere sconfitta non solo aquesto stadio, ma ce ne possiamo liberare anche sulpiano inferiore dell'interesse personale e del proprioprogresso. Appena l'uomo si accorgerà che la paura èuna specie di fantoccio, o vano spauracchio, e non ilnotturno mostro dagli occhi di fuoco come credeva, laaffronterà e la butterà di là dalla siepe da dove si eraalzata per spaventarlo. Si accorgerà che gli avvenimentinon sono mai così tremendi come la loro timorosaprevisione. Riconoscerà che avere timore di una cosa èpeggiore della cosa stessa. Imparerà che, come le cosedesiderate sono più grandi nell'attesa che nelconseguimento, così le cose paventate sono più

tremende alla nostra attesa di come realmente ac-cadono. Egli vedrà, inoltre, che la maggior parte dellecose paventate non avvengono, o che, quando av-vengono, gli avvenimenti si aggiustano in modo chepossiamo portarne il peso molto meglio di quanto ci

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aspettavamo. Il Signore non solo mitiga il vento perl'agnello tosato, ma mitiga l'agnello tosato al vento. Èfacile osservare che, spesso le cose accadono perché letemiamo, mentre un atteggiamento mentale impavido lafa fallire all'ultimo momento. Questo è il lamento diGiobbe: «Mi è sopraggiunto ciò di cui avevo paura».C'è chi ha detto, e io stesso l'ho ripetuto: «Non vi è nullada temere se non la paura». Ebbene, io vado al di là diquesto, e dico che è assurdo perfino temere la pauraperché, sebbene appaia sotto terribili spoglie, la suastruttura è della materia più inconsistente. È di cartonetinto per sembrare ferro. Due buone spinte laatterreranno; è un inganno, un cane giallo camuffato daleone. Affrontatela, guardatela negli occhi sorridendo -non fate caso alla sua forma spaventosa, alla suamaschera orrenda - è una perdente di fronte al coraggioe alla fede. Così pure sono dei vinti tutti i pensierinegativi davanti ai loro opposti sul piano positivo.Vorreste liberarvi dalla paura? Allora ascoltate. Il modomigliore per liberarvene è di ignorarne l'esistenza, e ditener sempre presenti gli ideali di coraggio e di fede nel

grande piano di cui fate parte. Fede nella vostra forzacome parte del Tutto. Fede nell'operare della legge.Fede nella vostra abilità di operare a seconda di quellalegge. Fede nel vostro destino. Coraggio nella vostraconoscenza della realtà del Tutto e dell'illusione, della

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Il Nuovo Pensiero

separazione. Coraggio e Fede provenienti dalla Leggedi Attrazione e dal potere della forza mentale. Coraggioe Fede nella conoscenza che il positivo supera sempre ilnegativo. Molti dicono che i principi del NuovoPensiero sono inaccessibili, che non riescono adafferrarli, e che hanno bisogno di qualcosa che servaloro nella vita di ogni giorno. Ebbene, ecco qualcosa perloro. Quest'idea dell'abolizione della Paura darà lorouna pace mentale mai provata fino ad allora. Renderàdolce il loro riposo dopo ore agitate, darà loro unamente equa negli affari; appianerà loro la viaeliminando gli attriti; e ben presto questo stato d'animoservirà a far andar le cose "per il loro verso". E nel fareciò, li renderà degli uomini migliori. Sarà unapreparazione per la loro comprensione di verità più alte.Voi neofiti, che siete davanti alla porta della stanzasegreta, impazienti di varcarne la soglia e quindi rag-giungere conoscenza, libertà e potere, non vi sconcertatealla vista del Guardiano. È una forma «messa su perl'occasione». Sorridetegli in faccia, incontratefermamente il suo sguardo, e vedrete che vana impo-

stura è. Spingetelo via ed entrate nella stanza dellaconoscenza e, dopo averla attraversata, ne troverete altrein cui entrare. Lasciate il Guardiano della Soglia aitimidi mortali che vedono la paura ovunque. In questomondo i cuori deboli non conquistarono mai né una

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bella dama né altro di cui valga la pena. Solo gliimpavidi meritano la conquista. Abbandonate, dunque,il vostro lamentevole "Non posso" o il vostro ridicolo"Ho paura", e gridate audacemente: "Lo posso e lovoglio». Spazzate via il Guardiano della Soglia,schiacciatelo al muro con una spallata, ed entrate nellastanza.

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olti hanno l'impressione che la guarigione CORPO E MENTE dalle malattie sia l'oggetto principale e lo scopo fondamentale del Nuovo Pensiero,

e può darsi anche che in questo aspetto molti abbianotrovato un primo interesse per questo vasto movimento.Questi, però, non tarderanno a ricercare le più profondeaspirazioni del pensiero stesso, e se la guarigione è, per unlato, importantissima, diventerà di minore interesse inconfronto agli altri temi. Molti incominciano ricercando lacura da qualche professionista della guarigione mentale (oguarigione spirituale, come alcuni preferiscono dire), e daqui trovano da soli la via per inoltrarsi verso le fasi piùalte; alcuni si interessano alle verità più elevate, mentrealtri diventano più forti fisicamente senza fare alcunosforzo.Non mi propongo un'analisi delle teorie riguardanti leguarigioni con la mente, o l'influenza della mente sul



Corpo e Mente

corpo; posso soltanto toccare l'argomento in manieragenerica. Vi sono molti libri su questo tema,

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Il Nuovo Pensiero

e la maggioranza dei miei lettori sa per esperienza propriaquale successo abbia ottenuto questo metodo di cura.Ogni scuola di guarigione mentale ha le proprie teoriepreferite e i propri specifici modi di trattare i casi. Alcunepreferiscono la cura personale diretta, altre la cura adistanza, interagendo telepaticamente con l'infermo, chesi trova lontano anche di parecchie miglia. Personalmente,io credo che queste varie forme siano tutte uguali al fine dirichiamare in opera la forza, il potere meraviglioso dellamente sul corpo. Io ritengo che il miglior metodo di curasia di educare l'infermo a riconoscere i meravigliosi poteridella sua mente per risanare se stesso, e credo anche chenessuna cura permanente possa essere effettuata, némalattie future possano essere prevenute, se egli non sipersuade pienamente di questo fatto. Ma, siccome primadi sapere camminare bisogna strisciare, è spessonecessario che il malato, debilitato nella mente e nelcorpo, sfiduciato nei propri poteri, riceva aiuto sottoforma di qualche cura che provenga dal di fuori.Spesso sentiamo le varie scuole declamare il propriomezzo come il migliore, e apostrofare sbagliati tutti gli

altri, o per lo meno incompleti. Può esserci del vero, inquesto, ma prendendoci la briga di osservare piùattentamente si può riconoscere che ogni sistema ha unamedia molto simile di cure raggiunte. Io so che tuttiottengono ottimi risultati, ma credo soprattutto, come hogià detto, che i risultati, migliori e persistenti, siano

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Corpo e Mente

ottenuti da quei praticanti che, nel sottoporre l'infermoalla cura, gli insegnino gradualmente ad aiutarsi da sé, areggersi con i propri mezzi, asserendo di possedere ildono divino del potere di manifestare la salute.Ritengo che i diversi praticanti di Scienza Cristiana 11 ,Scienza Mentale, Terapeutica Suggestiva, Cura di Fede,Scienza Divina12 e tutte le altre si valgano della stessa

11 La Christian Science, o Scienza Cristiana, è il movimento spiritualeportato avanti da Mary Baker Eddy (1821-1910) che nel 1892 darà vitaalla prima Chiesa del Cristo Scientista. La Baker aveva sperimentato inprima persona la validità della Scienza Cristiana dopo essersicompletamente rimessa da una brutta caduta da bambina in soli tregiorni, convincendosi che la salute e la guarigione non dipendono dallascienza medica ma dalla fede. La Christian Science si fonda sulconcetto che Dio è l'amore supremo e che la materia e le sueconseguenze (malattia, peccato e morte) non vengono da Lui e nonhanno alcuna realtà. Questi sono semplicemente il frutto della nostramente e allo stesso modo in cui abbiamo formato pensieri di malattia li

possiamo dissolvere. [N.d.R.]è potente quanto Lui. Dio è il creatore di tutte le cose, ad eccezionedelle cose brutte e cattive che sono invece espressione dell'ignoranzadell'uomo e dell'errata applicazione delle leggi divine nella vitaquotidiana. Vi è però una rottura fra la Scienza Divina e la religionetradizionale: la prima infatti non si basa su credo, dogmi, rituali o abitiecclesiastici, ma si basa sull'accettazione di tutte le religioni con laconvinzione che ci sia del buono in ognuna di queste e nei loroinsegnamenti. Per gli esponenti di questo movimento, la mente è inconnessione con Dio o Mente Divina ed ha il potere di influire sul 63



Il Nuovo Pensiero

grande forza, e che la differenza stia solo nel modo diapplicarla. Io so anche, per esperienza personale, che èpossibilissimo, riconoscendo in noi il potere di risanarenoi stessi, ridonare al nostro corpo completo ristoro disalute ed energia senza l'assistenza di nessuno.Io ritengo che il potere di guarire sia latente in ogni in-dividuo il quale, mentre è curato da un altro, guarisceperché questo potere di guarigione viene chiamato in vitae attivato dal praticante. Il risveglio di questo potereinteriore può essere effettuato con qualunque metodo dicura personale o di cura ricevuta da altri. In quest'ultimocaso, le onde-pensiero positive del praticanteraggiungono la mente dell'infermo (nella mentesubconscia) risvegliando la forza latente, e la cura vieneeffettuata. L'effetto dalla mente del praticante, sia checomunichi per telepatia o per suggestione verbale, agiscecome la potente e ripetuta autosuggestione che potrebbeavere l'infermo da sé. L'una e l'altra raggiungono ilsubconscio dell'infermo e ripristinano quella parte dellamente connessa alle funzioni fisiche. E la mente, tornatacosì in condizioni normali, esercita un impulso sul

sistema nervoso-simpatico verso la parte inferma,fornendo ai tessuti maggiori correnti nervose e unamigliore circolazione del sangue in modo da rinnovarli

corpo e sulle circostanze. Molta attenzione è data al potere che ognipensiero o sentimento ha nella vita di ognuno di noi. [N.d.R.]64



Corpo e Mente

insieme alle cellule logore, facendo sì che l'organo torni afunzionare come deve.In altre parole, io ritengo che il risultato si ottenga ancheattraverso la mente dell'infermo per mezzo del potere dirisanarsi chiamato in azione in uno dei vari modi eoperante attraverso il cervello e i sistemi nervosi. L'uomoe la donna hanno latente in molti casi e inattivo in altri, uncerto potere di far recuperare le forze agli organiammalati. Questo potere può essere azionato sia dalpraticante per mezzo di consigli, cure, riti e rimedi ecc.,che dal malato stesso attraverso la forza di volontà. Ma inogni caso, l'azione risanatrice è data da quella stessa forzae quello stesso potere che compiono. Io ritengo possibileche una persona trasmetta la "forza vitale" dal proprioorganismo a quello di un malato indebolito, ma questavitalità è della stessa natura di un tonico il quale altro nonfa se non aggiungere forza a quella dell'infermo e portarloavanti finché le forze mentali arriveranno a compiere illoro lavoro. Nel caso di un malato molto debilitato, èimpossibile che la mente di questo possa trasmettere alcorpo le correnti adatte, perché il cervello si è indebolito acausa della dispersione di potere, quindi diventa

necessario che il paziente si avvalga dell'assistenza che glipuò garantire un praticante dalla vitalità molto spiccata,fino a che non riesca a recuperare abbastanza forze daavvalersi della propria forza mentale. In molti casi dimalattia, e specialmente nei casi di disordini organici, le

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Il Nuovo Pensiero

forze risanatici dell'ammalato sono neutralizzate dalla suastessa mente che coltiva pensieri di Paura che non soloagisce come causa di malattia ma impedisce anche chel'infermo si avvalga delle forze risanatrici donategli dallaNatura. La Paura è un veleno che ha ucciso milioni diesseri, e la Preoccupazione, primogenita della Paura, faogni sforzo per battere il record del suo genitore. Hosempre sostenuto, e questo contrariamente ad altriscrittori, che una larga percentuale delle cure effettuate daguaritori del Nuovo Pensiero sono state compiute non peraver imposto ai malati qualche cura speciale, ma peraverli semplicemente indotti a frenare i loro pensieripaurosi e negativi. Quando il malato riesce a "togliere ilfreno" che lui stesso ha imposto alle proprie forzerisanatrici, queste si mettono subito in moto, fanno il lorolavoro, e la guarigione avviene. E questo si fonda sullostesso principio che per togliere il buio bastasemplicemente aprire la finestra lasciando entrare un po'di sole. Quando le finestre sono aperte e si permette che laSperanza e il Coraggio entrino, la Paura, laPreoccupazione e tutti gli altri mostri dell'oscurità se ne

vanno, e i lieti pensieri distruggono i microbi cheinfestavano la stanza della mente.Il modo con cui si effettuano le cure secondo il NuovoPensiero non contiene nessun mistero, né ha nulla dimiracoloso o sorprendente per chi sa qualcosa dei processidella Natura. Quando le forze risanatrici sono state messe

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Corpo e Mente

in moto, la Natura provvede a trasmettere una maggiorecorrente alla parte affetta. Questo lavoro avviene permezzo del subconscio e agisce sui grandi centri delsistema nervoso simpatico. Questa corrente nervosa ècome una corrente elettrica distribuita alle varie parti dauna grande dinamo: il Cervello. Questa stessa correntevitalizza l'organo o la parte lesa, causando anche una piùattiva circolazione del sangue. La Natura costruisce icorpi per mezzo del sangue che, scorrendo nelle arterie,porta carne liquida e nutrimento a ogni parte del corpo e aogni organo, costruendo, riparando, riempiendo,ristorando, rinnovando e nutrendo. Il sangue, nel suoviaggio di ritorno attraverso le vene, porta con sé i tessutidistrutti, i rifiuti e altri detriti del sistema che a contattocon l'ossigeno, che il sangue trova nei polmoni, vengonodistrutti. Nessuna parte del corpo può essere bene nutrita estimolata senza una corrente nervosa normale o unadeguato rifornimento di sangue. Quando un uomo ha lamente piena di pensieri negativi, paurosi e timorosi, ocoltiva odio, malizia o invidia, è impossibile che possatrasmettere nel proprio corpo la giusta corrente nervosa,quindi la circolazione del sangue ne risente, mentre si

manifestano i primi sintomi della malattia. L'azione delcuore è spesso intensificata da certe emozioni; il volto sifa rosso o pallido sotto l'influsso di certi pensieri; certipensieri influiscono anche sulla digestione, e così via. Lastessa cosa, su più vasta scala, avviene quando uno stato

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Il Nuovo Pensiero

d'animo e di pensiero sbagliato diventano abituali. Ilpensar male ha come risultato il vivere male; le due cosevanno a braccetto. Mostratemi ciò che un uomo pensa e iovi mostrerò come agisce il pensiero su di lui e qual è il suostato di salute. Non ho spazio sufficiente per descrivere inche modo ogni pensiero turbi il nostro organismo, maposso dire senza timore di sbagliare che il miserabilepensiero della Paura è il genitore di tutta una discendenzadi pensieri negativi, e che, liberandosi di lui, si distruggetutta la progenie, perché egli solo la nutre e la mantiene.Abolite subito questo pensiero.

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LA MENTE E I SUOI PIANI

M olti scrittori moderai hanno tentato di spiegare l'apparente dualità della mente umana, costruendo complicati edifici teoretici sullasolida base del suo duplice funzionamento. Alcuni di lorosi sono ampiamente dilungati nel tentativo di risolvere,con le teorie della dualità della mente, tutti i problemidell'esistenza. Hanno concluso che, siccome la mentedell'uomo può funzionare in due diverse forme di attività,deve necessariamente avere due menti, che hannodenominato Mente oggettiva e Mente soggettiva. Altrihanno preferito i due termini Conscio e Subconscio. Altriancora hanno pensato che Mente Volontaria e MenteInvolontaria rendessero meglio l'idea. Ma tuttigeneralmente hanno ritenuto che l'uomo avesse due mentidistinte, alcuni, anzi, che queste menti fossero entitàdiverse. Scartarono a priori l'ipotesi di separare le duementi, non riconoscendo che le qualità attribuite loro sifondono e sfumano l'una nell'altra. Essi non ci hannodetto dove esattamente finisca la Mente oggettiva e dove,invece, cominci la Mente soggettiva. Queste teorie si sono

dimostrate valide come ipotesi utili a condurci a migliori



Il Nuovo Pensiero

conclusioni, ma hanno fallito come soluzione permanenteai problemi mentali. Mentre i novizi della NuovaPsicologia le accettarono ciecamente, credendo in questomodo di avere risolto la questione, coloro che si sonoaddentrati nella questione hanno concluso che sia meglioconsiderare queste teorie al massimo come delle ipotesiimperfette sulle quali basare un lavoro ulteriore.L'idea che l'uomo abbia due menti è considerata daglistudiosi più accurati di oggi come una funzione operante.Essi concludono che l'uomo ha una sola mente, che operasotto due impulsi di natura diversa. Io mi sforzerò dispiegare quale ipotesi, a mio avviso, sia la piùragionevole. Sono costretto a usare quei termini tantofamiliari a coloro che sostengono la teoria della dualitàdella mente, ma si noti che io ne faccio uso solo perindicare forme differenti della funzione della stessa mentee non per indicare due menti diverse dell'uomo. Preferiscodire pensiero Conscio e pensiero Subconscio, anzichéadoperare i termini usati da altri scrittori, perché a mesembrano più prossimi a rappresentare la verità. Al lettoreabituato a considerare la mente Subconscia come supe-

riore - l'Anima, cioè - questo capitolo sembrerà unpo'sconcertante, ma a lui chiedo di voler trattenersi daldare un giudizio finché non avrà, oltre a questo capitolo,letto attentamente anche il prossimo. E Io farà tanto più dibuon grado se ricorderà come gli stessi autori, che hannoesaltato la mente Subconscia al di sopra della sua sorella

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La Mente e i suoi Piani

Conscia, hanno anche sostenuto che è quella mente chepuò ricevere in uno stato ipnotico le suggestioni piùassurde da un'altra mente conscia che agisce sulla prima.Questi stessi scrittori che parlano della mente subconsciacome dell'anima dell'uomo, nelle pagine che seguono ciinformano di come un individuo, nel quale la menteSubconscia si è sviluppata alle spese della mente Conscia,sia diventato pazzo. Se ciò fosse vero, nel momento in cuil'anima umana si separa dalla mente Conscia e passa alpuro stato di Subconscio si potrebbe dire che impazziscementre che l'aldilà è il Regno dei matti. Questi scrittorihanno preso per verità assolute delle mezze verità. Al disopra di ciò che chiamiamo Coscienza e Subconscio vi èuna cosa più alta dell'una e dell'altra, che si può chiamareSuper-coscienza. Di questa parlerò dopo aver discusso lefunzioni Consce e Subconscie della mente.L'uomo ha una mente sola ma molte facoltà mentali,ognuna delle quali può funzionare sotto due diversiimpulsi. Non esiste una linea divisoria fra le due funzionidi una stessa facoltà; ma si fondono e sfumano l'unanell'altra come i colori dello spettro. Un pensiero Consciodi qualsiasi facoltà mentale è il risultato di un impulso

diretto impartito al momento dello sforzo. Un pensieroSubconscio di qualsiasi facoltà è il risultato di un pensierocosciente precedente, o di un pensiero Conscio altrui, permezzo della suggestione, o di vibrazioni di pensiero dauna mente all'altra; o di impulsi di pensiero di antenati 73



Il Nuovo Pensiero

trasmessi dalle leggi dell'eredità (comprendendo fraquesti impulsi quelli trasmessi da una generazioneall'altra, impartiti dalla Causa Primaria, i cui impulsi sisono gradualmente svolti e scoperti finché non è stato rag-giunto nell'evoluzione lo stadio evoluto). Il pensieroConscio, allora, è quello appena nato, nuovo di zecca,mentre il pensiero Subconscio è meno recente, anzi,spesso è il risultato di impulsi vibratori impartiti inepoche lontane. Il pensiero Conscio si fa strada da sé,superando gli ostacoli. Il pensiero Subconscio cammina,in genere, su sentieri già battuti.Un impulso di pensiero, originato da un pensiero Conscio,può diventare automatico per abitudine, a forza di essereripetuto, e perché il pensiero Conscio gli ha dato una fortespinta che lo manda avanti sulle vie del subconscio finchénon sarà fermato o non subirà un cambio di direzione daun altro pensiero Conscio.D'altra parte, gli impulsi di pensiero avviati per le vie delSubconscio possono essere trasformati dal pensieroConscio. Il pensiero Conscio crea, trasforma e distrugge.Il pensiero Subconscio prosegue il lavoro datogli dal

pensiero Conscio, e ubbidisce agli ordini e allesuggestioni.Il pensiero Conscio produce l'abitudine di pensare chediviene tendenza abituale; in tal modo impartiscevibrazioni che spingono avanti il pensiero sulle vie delSubconscio. Il pensiero Conscio ha anche il potere di

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emettere vibrazioni che neutralizzano Io slanciodell'abitudine di pensiero e può anche promuovereun'abitudine nuova o una tendenza con vibrazioni più fortitanto da sopraffare e assorbire le primarie abitudini otendenze, e soppiantarle con delle nuove. Tutti gli impulsidi pensiero, una volta emessi, continuano a vibrare per levie del Subconscio finché altri impulsi impartiti dalpensiero Conscio, o da altre forze determinanti, nonarrestino o modifichino il loro percorso, che è reso peròpiù diffìcile dal persistere dell'impulso originale, perchéquesto vi aggiunge forza. Questo spiega ciò chegeneralmente si chiama "forza di abitudine". Credo chequesto sarà facilmente compreso da coloro che moltevolte dovettero lottare per vincere un'abitudine contrattacon facilità. Questa legge vale sia per le abitudini buoneche per quelle cattive, e la morale è ovvia. Spesso sicombinano parecchie facoltà della mente per produrre unasingola manifestazione. Un compito da assolvere puòrichiedere l'esercizio collettivo di più facoltà, alcune dellequali possono manifestarsi con il pensiero Conscio e altrecon il pensiero Subconscio.L'incontro di casi nuovi, di nuovi problemi, richiama

l'esercizio del pensiero Conscio, mentre un caso o undovere abituale possono facilmente essere sbrigati dalpensiero Subconscio, senza l'aiuto del suo fratello piùcompetente.

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Il Nuovo Pensiero

C'è, nella Natura, una tendenza istintiva degli esseriviventi a compiere certi atti: la tendenza, cioè, di cercareciò che soddisfa i loro bisogni. Questa tendenza si chiamaqualche volta Appetenza. È in realtà un impulso mentaleSubconscio originato dall'impulso della Causa Prima etrasmesso attraverso lo sviluppo evolutivo, il quale nelprogredire, nel crescere e nello svilupparsi acquista forzae potere.Nell'uomo, la forma di vita più evoluta prodotta finora sulnostro pianeta, si trova la forma più elevata di mentalitàSubconscia, e anche un maggiore sviluppo della mentalitàConscia rispetto invece agli animali; eppure le gradazionidi questo potere variano enormemente anche fra lediverse razze degli uomini. Anche fra gli uomini dellanostra razza i diversi gradi di mentalità Conscia sonochiaramente palesi, e queste gradazioni non dipendono inalcun modo dalla vastità di cultura, dalla posizionesociale o dai vantaggi di educazione di cui un individuogode. Cultura Mentale e Sviluppo Mentale sono due coseben diverse.Basta guardarsi intorno per riconoscere i vari stadi di

sviluppo nella mentalità Conscia dell'uomo. Ilragionamento di molti uomini è poco più che unamanifestazione di mentalità Subconscia, che mostra benpoco delle qualità del pensiero volitivo. Tali uominipreferiscono che altri facciano per loro la fatica dipensare; per loro il pensiero Conscio è faticoso, e trovano

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assai più facile l'automatico e istintivo processoSubconscio. La loro mente viaggia per le strade sullequali incontra meno resistenza. Questi individui peròsono poco più che pecore umane. Fra gli animali e gliuomini selvaggi, la mentalità Conscia è largamentelimitata alle facoltà più grossolane, al piano più materiale,poiché le facoltà mentali più elevate operano lungo le vieistintive e automatiche della funzione Subconscia. Mentrele forme inferiori di vita hanno progredito sulla scalaevolutiva, hanno anche sviluppato delle nuove facoltàlatenti. Queste facoltà si svilupparono dapprima in formadi rudimentale pensiero Subconscio, quindi si avviaronoverso più alte manifestazioni di pensiero Subconscio,finché non è entrato in azione il pensiero Conscio. Così,continua il processo dell'evoluzione, la cui invariabiletendenza va verso il fine di una mentalità Coscientealtamente sviluppata.La legge dell'evoluzione è sempre in pieno svolgimento, el'uomo comincia a sviluppare nuovi poteri mentali, iquali, si intende, si manifestano prima per le vie delpensiero Subconscio. Alcuni sono riusciti a sviluppare insé queste nuove facoltà a un grado considerevole ed è

possibile che fra non troppo tempo l'uomo possaesercitarle in forma di funzioni Coscienti. Sta di fatto cheun piccolo numero di uomini ha già raggiunto tale potere.Questo è il segreto degli occultisti Orientali e di alcuni

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Il Nuovo Pensiero

loro fratelli in Occidente. Mi dilungherò di più su questoargomento nel capitolo prossimo.La rispondenza della mente alla Volontà può essereaccresciuta da esercitazioni mirate appositamente. Ciòche noi chiamiamo "rinforzare la volontà" non è in realtàche lo sforzo che si suol fare per educare la mente ariconoscere il Potere che è in noi. La Volontà è forte perse stessa, non ha bisogno di rinforzarsi; è la mente che habisogno di essere educata a riceverne i suggerimenti. LaVolontà è la manifestazione palese dell'Essere. Lacorrente della Volontà passa a tutta forza per i filiconduttori dello Spirito, ma bisogna imparare a metterlain contatto con i congegni della mente perché la macchinadi questa si metta in moto. Queste osservazionidifferiscono forse da quelle che il lettore avrà trovatonegli scritti di altri studiosi sul Potere della Volontà ecc.,ma sono giuste, e ognuno può dimostrarlo per propriasoddisfazione, facendo seguire all'argomento esperimentirazionali. L'attrazione dell'Assoluto fa tendere l'uomo inalto e la forza vibratoria dell'Impulso Primo non si è an-cora esaurita. Quando l'uomo comincia ad aiutarsi giunge

il tempo dello sviluppo evolutivo. L'uomo che conosce lalegge può compiere cose meravigliose per mezzo dellosviluppo dei poteri mentali, mentre colui che volta lespalle alla verità soffrirà per mancanza di conoscenzadella legge.

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Colui che comprende le leggi del proprio essere mentale,sviluppa i propri poteri latenti e se ne serveintelligentemente. Non disprezza le espressioni mentalidel Subconscio, ma ne fa buon uso, dando loro queicompiti per i quali sono più adatte, ed è capace, dal lorolavoro, di ottenere risultati ottimi essendo diventatocapace di farle ubbidire ai comandi del Proprio EssereSuperiore. Quando queste facoltà falliscono nel lavoro,egli le mette a punto, e il suo sapere gli impedisce,intelligentemente, di confondersi con loro e quindi dilasciarsi danneggiare. Egli impara a sviluppare le facoltàe i poteri latenti e a manifestarli per le vie della mentalitàConscia come per quelle della Subconscia. Sa che il verouomo in lui è il padrone, per cui Conscio e Subconscionon sono che strumenti. Egli ha bandito la Paura, e ap-prezza la Libertà. Ha trovato se stesso. Ha imparato ilsegreto di Essere.

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IL PIANO SUBCONSCIO

S iamo così abituati a credere che il pensiero della nostra mente sia effetto di un lavoro cosciente che ci sorprende rivolgere l'attenzione verso il fattoche la maggior parte del nostro lavoro mentale simanifesta nel subconscio. Noi siamo coscienti di moltinostri pensieri e azioni, ma incoscienti di migliaia di altreazioni, e pensieri che compiamo abitualmente.Quando ci nutriamo con il cibo, lo facciamo coscien-temente, ma il processo della digestione e dell'assi-milazione si compie inconsciamente. Il cuore batte, lostomaco digerisce, il fegato e i reni compiono le lorofunzioni, tutto inconsciamente. Il lavoro però è compiutocon la voluta cura e precisione, sotto la direzione dellamente che opera con i mezzi del subconscio. Questeazioni non si regolano da sole. La mente le controlla conla stessa sicurezza di un'azione svolta consciamente.Così avviene di molte azioni che inizialmente abbiamocompiuto con grande cura e difficoltà, ma che siamo poiriusciti a eseguire quasi automaticamente. La donna chefa andare la propria macchina da cucire, il pittore che

adopera il pennello, l'operaio che adopera i suoi arnesi,



Il Piano Subconscio

l'operatore che fa andare la macchina, si resero conto dicome, sulle prime, il loro lavoro richiedesse tutta la loroattenzione e cura; ma poi, quando acquistarono sicurezza,questo è stato eseguito quasi automaticamente,involontariamente, come se si eseguisse da sé. A chi non èsuccesso, astratto nei propri pensieri, camminando senzabadare a dove andava, di ritrovarsi davanti alla porta dicasa, avendo così seguito inconsciamente la stradaabituale? Ho visto persone, nello stato che si suolechiamare di "completa distrazione", attraversare stradeaffollate di gente e veicoli con la più grande accortezza,ma completamente inconsapevoli di ciò che facevano,tanto da rimanere sorpresi sentendo a quali rischi si eranoesposti. Ho sentito dire da operai molto esperti che nessunartefice comprende completamente il proprio lavorofinché non arriva a compierlo quasi automaticamente. Unuomo che faccia ogni giorno lo stesso lavoro "ci fa lamano", senza quasi fare alcuno sforzo conscio o prestareattenzione conscia. Eppure nessuno potrebbe affermareche le sue dita o le sue mani possiedano tanta destrezza dapoter eseguire il lavoro senza essere dirette dal cervello.L'impulso cosciente parte dal cervello operando per le vie

del subconscio e il lavoro è diretto con altrettantaintelligenza come se l'intera coscienza mentale fosseconcentrata qui. Questo, s'intende, può avvenire soltantodopo che la mente abbia acquistato l'abitudine di eseguirequel tal lavoro; ma mettiamo che la macchina s'impunti e

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Il Nuovo Pensiero

commetta qualche errore, ecco che la mente conscia tornasubito al suo posto e rimette l'ordine.Il piano subconscio è dunque il piano dell'abitudine.Come ho detto nel precedente capitolo, il piano mentalesubconscio può manifestarsi solo come segue:L'abitudine più comune di pensiero e di moto puòavvenire per le vie subconscie e lo stesso è per alcunemanifestazioni di facoltà supercoscienti recentementerisvegliate (e di cui parleremo in seguito). Il subconscio èuno strano insieme di cose superiori e inferiori di sapienzae di stoltezza, di superstizione e di alta filosofia. E comeun emporio di ogni sorta di mobili e soprammobilimentali. Su questo piano si può trovare il più curiosoinsieme di saggezza e di follia, qui trasmesso dalla mentecosciente, ereditato dai nostri antenati, o acquistato daaltri con i quali veniamo a contatto.E questo non è tutto. Ogni tanto si desta qualche facoltàsupercosciente, magari soltanto temporaneamente, laquale non essendosi ancora sviluppata abbastanza daessere considerata una mentalità cosciente, devemanifestarsi per mezzo del subconscio. Questo fenomeno

ha indotto alcuni scrittori a riferirsi al piano subconsciodella mente chiamandolo "Anima", "Mente superiore"ecc. Vedendo il genio e l'ispirazione manifestarsiattraverso il subconscio, hanno opinato che vi fosse unamente staccata che possedesse tutte le più alte facoltàdella mente, che chiamarono "Mente Soggettiva", "Mente

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Il Piano Subconscio

Subconscia" ecc. Erano talmente rapiti dallemanifestazioni superiori che non tennero conto del fattoche anche lì vi fossero stipate scempiaggini e stoltezze,dimenticando assolutamente che la loro cosiddetta"Mente Superiore" era costantemente soggetta allasuggestione e all'autosuggestione della mente coscientedel suo possessore o di quella di altri con cui fosse acontatto. Sembra che essi non notassero che le facoltàinferiori della mente si manifestano tanto nel subconscioche nel piano più elevato. Il piano della mente subconsciaè, quindi, in gran parte come lo hanno modellato i passatipensieri coscienti. Un noto scrittore, Henry Wood13, l'haparagonato a «un serbatoio o cisterna ove affluisca unpiccolo getto di pensiero cosciente». Se così è, sicomprenderà quale importanza abbia la limpidezza e lapurezza del piccolo getto. Se in una mente è statopermesso a un getto di pensieri negativi di riversar- visi,vi si potrà porre rimedio cambiando la qualità di questotributario. Se questo avrà una purezza cristallina, l'acquacontenuta nella cisterna diverrà gradatamente più chiara,

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Henry Wood (1834-1908) è considerato uno dei primi maestri delMovimento del New Thought, che ha poi ampiamente influenzato lacerchia dei nuovi pensieristi, le sue istituzioni e non solo. È stato ilprimo a rendere pubbliche le idee del Nuovo Pensiero. Nel suo libropiù famoso, New Thought Simplified: how to gain harmony and healthfa una chiara e semplice presentazione di che cosa sia il NuovoPensiero. [N.d.R.]

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Il Nuovo Pensiero

finché raggiungerà la limpidezza dell'acqua del gettoaffluente. E più sarà la quantità di chiari pensieri che viverseremo tanto più rapida sarà la purificazione.Ecco perché l'autosuggestione ha una parte importantenella riforma del carattere e nello sviluppo dell'uomo. Leautosuggestioni formano un costante e impetuoso ruscelloche si riversa nelle acque fangose della mente e le rinnova.Che le chiamiamo autosuggestioni, affermazioni,asserzioni o dichiarazioni, poco importa: sono la stessacosa sotto nomi diversi.Vi fu una polemica fra studiosi per stabilire se il saperefosse venuto all'uomo attraverso la mente conscia passatoa sua volta alla mente inconscia: entrambe le partiportarono validissime tesi a supporto dell'argomento. Ame, personalmente, sembra che entrambe le parti abbianoragione. Molte delle cose che un uomo sa, gli sono venutedall'uso delle facoltà coscienti della sua mente, che, inseguito, furono trasmesse alla mente subconscia o pianodell'abitudine. Altre invece gli vennero grazie allosviluppo di qualità supercoscienti manifestate,inizialmente, nel subconscio, e poi da qui passarono al

dominio cosciente. Le stesse dopo essere statecompletamente comprese sono di nuovo passateall'abitudine o subconscio. Avviene spesso che l'uomo"senta" come è una cosa prima di vedere come realmenteè, ma dopo averla "vista" e accettata intellettualmente lapassa di nuovo al "sentimento" della sua mente subcon-

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Il Piano Subconscio

scia. Credo tuttavia che questo apparirà più chiaro allettore quando avrà letto il capitolo sulle facoltàsupercoscienti.Via via che un uomo avanza sul piano cosciente, la suariserva subcosciente diventa sempre più il risultato delsuo proprio pensiero cosciente, e sempre meno il risultatodei pensieri e delle influenze altrui. Un uomo dalla scarsaabilità mentale, che sfrutta il proprio potere di pensareconsciamente, ha una riserva subconscia quasiinteramente fatto di impressioni provenienti da altri. Sonosuggestioni e impulsi di pensiero altrui che costituisconoquasi tutto il suo sapere. Quest'uomo pensa poco, anzi nonsa pensare per conto proprio e dipende totalmente da altriper le sue concezioni mentali. Mano a mano che avanzanella facoltà di ragionamento, inizia a fare pensieri proprisempre più spesso, fino a passare le idee da lui stessoconcepite nella grande riserva della mente subconscia.Un tale uomo sente la realtà del suo essere, sente eammette l'esistenza del suo Vero Io, e incomincia a crearesul piano del pensiero. Progredendo, il suo potereaumenta, perché fa uso del piano mentale subconscio; lorifornisce di nuove e fresche impressioni e conclusioni,

che gradatamente, ma con sicurezza, estirpano le vecchieerrate impressioni negative che fino allora lo hannoingombrato. Un pensiero forte, vigoroso e positivo,inviato dal piano cosciente può neutralizzare una dozzinadi pensieri negativi annidati nel subconscio e che fino ad

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Il Nuovo Pensiero

allora hanno ostacolato il progresso dell'individuo. Se nonformiamo da noi i nostri pensieri, le idee e le suggestionialtrui invaderanno il nostro subconscio, e saremo, così,creature del pensiero altrui, invece di avere un corredo diidee originali. Molti di noi hanno accettato passivamentel'idea che in generale ha la gente della Paura, dellaSuperstizione, della Preoccupazione, della Malattia, dellaPovertà, della Meschinità, del Biasimo, del Bigottismoecc. - di cui è piena la nostra riserva - senza esitare. Quan-do rompiamo i ceppi, gettiamo via le nostre catene e cirendiamo liberi, allora osiamo pensare per conto nostro,portando alla nostra riserva pensieri lucidi e nuovi dinostra fattura, mentre le vecchie idee negative sonoscacciate e neutralizzate dai pensieri positivi cheaffluiscono.Nuovi campi di conoscenza si aprono ora davantiall'uomo, mentre progredisce rapidamente nellaconoscenza. Egli tende alla conquista, e dopo aver portatoi risultati nel campo cosciente li passa, come dopo unprocesso di digestione mentale, nel campo subcosciente,per usarli senza sforzo al bisogno. Tutto ciò che è nel

nostro subconscio ha un'influenza incessante sulla nostravita, sulle nostre azioni, sulla nostra salute e sul nostrocarattere. Per chi ha il subconscio stipato di idee dimalattia, sarà molto più facile ammalarsi. Ovviamente,tutto il lavoro che da avvio alla malattia si compie nelsubconscio: è un lavorio silenzioso, lento ma sicuro, di

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Il Piano Subconscio

cui egli non ha consapevolezza, finché un bel giorno sitrova ammalato senza saper come. Quando cambieràtattica, e incomincerà a mandare con saldo proposito ideedi salute al suo Subconscio, si accorgerà di non esser piùturbato dai vecchi mali che prima opprimevano, con illoro peso, la sua vita. Il suo subconscio non avrà piùmateriale vecchio di cui servirsi, e di conseguenza simetterà ad usare quello nuovo. Così, invece di produrrel'infermità, gli ricostituirà un corpo sano e forte.Se immaginiamo la nostra mente subconscia come ungrande magazzino pieno di concetti filtrati dalla menteCosciente, che vanno continuamente manifestandosi inazione, avremo cura di non lasciare entrare altro che ilmigliore materiale, rifiutando invece quei pensierinegativi sia che nascono dalla nostra stessa mente o cheprovengano da una dannosa suggestione altrui.Se vedeste un uomo che accumula fra le provvisteinvernali dei cibi velenosi, materiali che causano malattiee morte, non lo prendereste per pazzo? Ebbene, molti dinoi hanno fatto così. Abbiamo riempito le riserve delmateriale più scadente. Abbiamo raccolto veleni, oggettiripugnanti e mortali, che prima o poi ci hanno fatto del

male. Gettiamoli via. Liberiamocene. Mettiamo al loroposto i pensieri sani e vigorosi che ci dà la conoscenza delNuovo Pensiero. Ricordiamoci che I PENSIERIPRENDONO FORMA IN AZIONE. Ammesso questo,quali sono i nostri pensieri che desideriamo prendano

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Il Nuovo Pensiero

forma in atto? Poniamoci questa domanda, e regoliamocisu di essa. Voglio io che questo pensiero diventi unazione? Se la risposta è "sì", coltiviamo questo pensiero;se la risposta è "no", arrestiamoci subito, e mettiamoci aseguire un ordine opposto a quello del pensiero ri-conosciuto negativo. Dicendo pensiero positivo intendoindicare pensieri di Coraggio, di Speranza, di Non-Paura,di Proposito - un pensiero che dica: «Lo Posso e loVoglio»; per un pensiero negativo intendo invece indicarepensieri di Paura, di Preoccupazione, di Odio, di Malizia,di Malattia e ogni altro pensiero che significhi: «NonPosso», «Ho Paura». «Ciò che un uomo pensa nel suocuore, così egli è», è molto vero, poiché un uomo è in granparte il prodotto della riserva del suo Subconscio, e ilSubconscio dipende molto da ciò che la mente Conscia gliha dato.Noi riponiamo le nostre riserve di Pensiero, e queste,presto o tardi, prenderanno la forma di atti. Siamo accuratinella scelta. L'ottimo non è mai troppo buono e costa tantoquanto il mediocre. Facciamo uso di un po' di buon sensoe scegliamo un buon insieme di tutto il meglio che si può

trovare.

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LE FACOLTÀ SUPERCOSCIENTISono facoltà rimaste latenti, quali, di tanto in tanto, si

i sono molte facoltà che nella mente dell'Uo mo sono al di fuori del regno della coscienza. sviluppano nel regno cosciente. Su alcune di questefacoltà non abbiamo finora nessuna concreta conoscenza;su altre se ne hanno avute e se ne continuano ad averecognizioni. In questa categoria di facoltà intravediamo, avolte, qualche barlume ma senza potere vederechiaramente, finché un maggiore sviluppo di tali facoltànon ce ne dia la possibilità. Altre ancora, che un tempoerano ignorate dall'uomo, sono già sviluppate e la loroesistenza si manifesta sempre più chiaramente. Moltiscrittori hanno parlato di queste facoltà come parte diquella che chiamano Mente Soggettiva o MenteSubcosciente, ma riflettendoci un po', riconosciamo che lamentalità subconscia contiene solo ciò che la mentecosciente vi ha portato, o dal piano cosciente per mezzo disuggestioni altrui, sia verbali che pensate, di eredità ecc.,o dal riflesso di facoltà



Il Nuovo Pensiero

supercoscienti non ancora sviluppate nel piano cosciente.La mentalità subconscia contiene ciò che vi è statoportato; le facoltà supercoscienti invece contengono ciòche l'Uomo non ha mai conosciuto prima, siaconsciamente che inconsciamente. Mentre il campo dellamente subconscia è al disotto della conoscenza, le facoltàsupercoscienti ne sono al di sopra. Allo stesso modo,come ciò che prima è stato nel piano cosciente passa alsubconscio, così molto di ciò che è per ora chiuso nellelatenti facoltà supercoscienti si svilupperà in seguito nelsuo piano cosciente. Molto di ciò che ora fa parte dellavita quotidiana fu, quando l'uomo era a uno stadio evolu-tivo più primitivo, parte della nostra supercoscienza, chepoi si è sviluppato nella coscienza, per passare, dopoessere stato mentalmente assimilato, nel pianosubconscio.Con la concentrazione, la meditazione e altri mezzi disviluppo spirituale l'uomo può, a volte, risvegliarequalche facoltà supercosciente e ricevere da essa im-pressioni e cognizioni che gli permettono di avvalersene.Molti cosiddetti mistici e occultisti d'Oriente e

d'Occidente hanno potuto conseguire tale fine, ma lagrande maggioranza di noi deve contentarsi d'intravedere,ogni tanto, solo qualche barlume o qualche riflessoproveniente da queste facoltà che stanno per schiudersi.Alcune di queste facoltà potranno svilupparsi soltantoquando l'uomo avrà raggiunto uno stadio di sviluppo

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Le Facoltà Supercoscienti

spirituale più alto, di quello che non sia ora possibile; altresono ora in via di manifestazione, e i più evoluti fra gliuomini sono i soli ad averne conoscenza; altre ancorasono già avanzate nello sviluppo, tanto che a un numerosempre maggiore di uomini questo risveglio internodiventa anno per anno più evidente.Chi è disceso nelle profondità della subcoscienza hatrovato tutto quello che vi è stato raccolto. Questo solobasta per dare una conoscenza meravigliosa del passato,del processo dell'evoluzione, di una miscellanea dicognizioni dimenticate da lungo tempo dalla menteconscia - e alcuni dicono che sapendo cercare, si puòtrovare il ricordo delle esigenze passate. Vi si trovasoltanto però quello che vi è stato portato. Al contrario,coloro che sono riusciti a cogliere un barlume per vedereciò che contengono le facoltà supercoscienti sanno che laconoscenza così ottenuta trascende l'esperienza umana. Èuno sguardo nel mondo sconosciuto - una rivelazione.L'uomo che è riuscito a cogliere un barlume di ciò checontengono le facoltà supercoscienti è un uomotrasformato, la vita non è più la stessa per lui: se fino adora credeva, adesso sa.

Nella migliore ipotesi, il piccolo campo di conoscenze dicui l'uomo medio è a conoscenza, anche se a questo puòessere aggiunto l'intero campo del subconscio, èveramente poco e insignificante. La maggior parte dellecose di massima importanza è al di fuori del suo ambito, e

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Il Nuovo Pensiero

egli ne intravede solo il riflesso proveniente dal camposupercosciente. Non si può negare che la coscienza abbiagià raggiunto uno sviluppo, e che sempre più si vadasviluppando in conseguenza dello sviluppo delle facoltàsupercoscienti; tuttavia l'uomo non ha raggiunto finorache il margine più esterno del campo dellasupercoscienza.Le facoltà coscienti dell'uomo non bastano affinché eglipossa asserire che Dio esiste; questo concetto non puòessere afferrato dalla mentalità cosciente, eppure unbarlume di supercoscienza ci fa sentire che c'è un Dio e,progredendo, arriveremo a sapere ciò che ora sentiamosolamente. Ed è così anche per l'immortalità dell'anima.Non basta la coscienza per provarcelo, eppure lasupercoscienza ci fa sentire la verità di ciò che non si puòprovare né vedere. Questi due problemi superano inimportanza qualunque altro problema che si presenta anoi. Tutta la nostra etica, la nostra moralità, i progettidella nostra vita sono basati su questi due fatti, che, nonconosciamo con il mezzo della nostra mentalità cosciente,ma che sentiamo secondo il graduale sviluppo della nostra

super-coscienza. Via via che si compie questo sviluppo, lanostra idea di Dio si fa meno rudimentale, meno infantile.Noi Lo concepiamo come una Presenza infinitamente piùstraordinaria di quanto l'avessero immaginato i nostriantenati, che poterono figurarselo soltanto come un uomoingrandito, ma con tutti i sentimenti, le debolezze, le

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limitazioni proprie dell'uomo. L'uomo dell'avvenire avràin Dio un concetto tanto più alto del nostro, così come ilnostro è più alto di quello dell'uomo primitivo. Mentre sicompie questa spirituale ascesa, si fortifica la nostracertezza dell'immortalità, e diventa più un fatto diconoscenza che di fede. In alcuni, questo sviluppo haquasi raggiunto la coscienza; tali uomini si sono destatiallo stato di coscienza dell'immortalità. Fermiamoci unmomento a considerare da dove provengono i nostrisentimenti di Giustizia, di Compassione, di Amore, diSimpatia e di Bontà. Non certamente dalla nostracoscienza. L'intelletto non ci fornisce queste cose. Sefosse soltanto l'intelletto a decidere, perché un uomomostrerebbe simpatia o amore per un altro? Perché unuomo non lascerebbe che il suo prossimo pensasse per séa costo di soffrire e perdersi? Che cosa c'è nel freddointelletto che possa suggerire di meglio all'uomo? Nulla.Allora perché non facciamo così? Ebbene, non lofacciamo perché non possiamo farlo; una protesta nascedai recessi dell'Anima, che ce lo vieta. Senza fermarci aragionare sul fatto, ascoltiamo la voce interna, econtempliamo la luce che scende dalla crescente

supercoscienza. Si potrà obiettare: gli uomini hannosempre avuto questi sentimenti, e quindi non può essere inrelazione allo sviluppo della supercoscienza. Ma ioobietto: l'uomo ha sempre sentito così? La compassioneumana è stata sempre così com'è oggi? Gli uomini sono

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Il Nuovo Pensiero

sempre stati così prodighi di amore come lo sono oggi?No! E uno sviluppo graduale, un continuo sbocciare. Incerte cose siamo oggi ancora poco al di sopra dei barbari,ma, via via che procede il nostro sviluppo, noimiglioriamo e un giorno diventerà impossibile fare certecose che oggi sembrano naturali. Fra non troppi anni, gliuomini si volteranno indietro a guardare le nostre guerre,il nostro sangue sparso, il nostro sterminio, e si stupirannoal pensiero che creature capaci del nostro sviluppointellettuale abbiano tollerato che ciò accadesse. Essigiudicheranno questi nostri atti al pari dei delittidell'antica Roma. E per gli uomini e le donne diquell'epoca sembrerà odiosa l'economia e la disumanitàsociale dei giorni nostri. Sembrerà impossibile per loro,avendo raggiunto uno stadio di sviluppo spirituale, fareciò che a noi sembra ora naturale e inevitabile. Per loro, laFratellanza Umana non sarà un sogno fatuo, ma una realtàdella vita di tutti i giorni, e un tutt'uno con la vita. Aquesto non ci possiamo sottrarre: si verificherà conl'evoluzione. Ciò che viene a noi dalle regioni dellasupercoscienza, non è contrario alla ragione, ma la

trascende. È la sorgente di ogni luce, di ogni rivelazione,di ogni ispirazione: sorgente del dono allo scrittore, dellavisione al veggente, del sapere al profeta. In questaregione stanno le sorgenti dell'intuizione. Alcune diqueste facoltà supercoscienti sono superiori l'una all'altra,ma ognuna ha il suo compito da eseguire. Molti dei

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maggiori poteri psichici sono latenti nelle regioni dellasupercoscienza. Alcuni possono usare queste facoltà a ungrado più o meno alto, ma a pochi soltanto è permessousarne all'infuori del subconscio. Con la pratica e lacrescita, questi doni verranno portati nel campo conscio, eallora potremo usarne come facciamo per qualunque altrafacoltà della mente o del corpo. Quando l'uomo avràraggiunto questo potere, si sarà impadronito di forzemeravigliose, e avrà a sua disposizione materiali e arnesidei quali ora egli non ha idea. È un saggio provvedimentodella Legge che l'uomo non acquisti l'uso di questi poteriprima di essere pronto. Quando sarà pronto per riceverli,allora si verificheranno, e sarà in grado di usarli inmaniera perfetta. L'uomo che aspira agli alti poteripsichici deve presentarsi puro di mani e di cuore. Secercasse il potere unicamente per amore del potere,sarebbe una ragione sufficiente per dimostrare che non èun degno possessore di quei doni. Il potere viene soltantoquando l'uomo non se ne cura né gli importa dipossederlo. Strano paradosso; sapienza meravigliosa.Il campo della supercoscienza è la sorgente della più altafelicità per colui che ne riconosce l'esistenza, e che si

aprirà al sapere che da questo campo viene a noi, anche sele facoltà non fossero pienamente sviluppate. (Il lettoredeve intendere che con lo sviluppo, una facoltàinizialmente supercosciente cessa di essere tale perchédiventa dominio completo della nostra mente conscia).

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Il Nuovo Pensiero

Molti uomini, dopo aver ricevuto un intimo avvertimento,hanno rilasciato messaggi che hanno stupito tutto ilmondo. Molti poeti, pittori, scrittori hanno prodotto,spinti da un'ispirazione ricevuta dalla lorosupercoscienza, e avrete osservato come certi poemi,scritti, quadri e statue hanno in loro un non so che diindefinibile che ci fa sentire la loro forza e che non risiedenel prodotto del solo sforzo mentale. Si suol dire che inessi c'è "anima", e dicendo così siamo più vicini allaverità di quanto non crediamo. Alcuni autori danno a chili legge soddisfazione intellettuale ma non di sentimento;altri, invece, con pochi versi o un breve racconto destanoun'indicibile emozione. Cos1 avviene quando un oratoreelettrizza un uditorio con poche parole che vengono dallasua intima essenza, mentre un altro, per quanto forbito edelegante oratore, sa dare ai presenti soltanto piacereintellettuale. Le nostre facoltà supercoscienti sono l'unicavia di comunicazione fra noi e il Centro della Vita, fra noie il supremo Potere. Per mezzo loro, l'anima riceve imessaggi. Vi sono momenti in cui le nostre anime sifondono, comunicano con la Divinità. Per le vie della

supercoscienza conosciamo il nostro Vero Io, per le stessevie raggiungiamo la piena coscienza del nostro ESSERE.Per queste vie, ancora, giunge a noi la coscienzadell'Unità di tutte le cose, e della nostra relazione con ilTutto. Da esse viene la certezza dell'esistenza e dellapresenza di Dio, dell'universalità dell'Anima. Le uniche

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risposte alle questioni vitali di Vita e di Esistenzavengono da quelle vie. Nei più intimi recessi dellasupercoscienza ha sede la dimora dell'Anima - il santo deisanti. Qui è accesa la Divina Scintilla che è la nostraeredità DIVINA più preziosa, quella che indichiamodicendo "Spirito". È l'anima dell'anima, il centro del VeroIo. Le parole non possono rendere l'idea o il verosignificato dello Spirito; bisognerebbe, per comprenderlo,comprendere Dio stesso, perché lo Spirito è una gocciadell'Oceano dello spirito, un granello di sabbia dellespiagge dell'Infinito, una particella della Fiamma Sacra. Equella parte di noi verso la cui comprensione econoscenza tende tutto il processo dell'evoluzione, dellacrescita e dello sviluppo. Quando impareremo ariconoscere l'esistenza dello Spirito, esso ci risponderàcon sprazzi di luce e di rivelazione. Mentre un uomocresce nello sviluppo spirituale, si abitua a questa voceinterna e impara a distinguerla dai messaggi provenientida altri piani della mente, impara a seguirne la guida, e fasì che in lui operi per il bene. Alcuni i quali hannoraggiunto un grande sviluppo spirituale, vivono la vitadello Spirito e sono guidati da Esso. Lo Spirito ha su di

noi un'influenza maggiore di quanto crediamo, epossiamo divenire più coscienti della sua influenza eguida, se vi riponiamo la nostra fiducia e se ci voltiamoverso la sua luce. Non posso tentare di approfondirequest'argomento perché non si possono trovar parole

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Il Nuovo Pensiero

adeguate a tale descrizione. Coloro nei quali si è destato ilsenso della realtà dello Spirito comprenderanno ciò chevoglio dire, mentre coloro nei quali tale senso non èdestato, potrebbero male interpretarmi se tentassi diasserire una solenne interna manifestazione cheprecorresse la loro esperienza.Nell'uomo ciò che più si avvicina al Centro è lo Spirito, edè lo Spirito che più si avvicina a Dio. Quando un uomogiunge a essere consciamente a contatto con esso, si sentevicino alla Presenza Universale; sente il tocco della ManoInvisibile. Molti di coloro che leggeranno queste paroleavranno, qualche volta, avuto coscienza, per qualche mo-mento, della presenza dell'Ignoto. Questo può essereavvenuto, sia quando si sta immersi nella meditazionereligiosa, sia nella lettura di qualche poema che portasse ilmessaggio di un'altra anima, sia con l'impressione,navigando sull'Oceano, della grandezza dell'Universo, sianell'ora del dolore in cui la parola umana suona quasicome una beffa, o in un momento in cui tutto sembraabbandonarci e siamo costretti a cercar conforto in unaPotenza Superiore. Qualunque sia la forma sotto cui

queste esperienze si siano manifestate, non si può errarenel riconoscere la loro realtà, non si può non sentirel'ondata potente di pace, di forza e di amore di cui sonoapportatrici. Questi sono i momenti in cui si è consci delloSpirito che è in noi, e della sua stretta relazione con il

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Centro. È per mezzo dello Spirito che Dio si fa conoscereall'uomo.

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LA QUESTIONE DELL'ANIMA

C hi sono io? Da dove vengo? Dove vado? L'uomo ha rivolto a se stesso queste domande in ogni tempo, in ogni luogo, a ogni latitudine. Può darsiche qualche abitante di uno degli innumerevoli mondidell'Universo (poiché ritengo che siano tutti abitati), dovela vita ha raggiunto una manifestazione più alta di quantonon abbia fatto in terra, si sia fatto le stesse domande eabbia trovato risposta. Ogni uomo si è rivolto questedomande, ogni uomo nel quale, tuttavia, lo stadio dievoluzione mentale fosse abbastanza sviluppato da fargliriconoscere l'esistenza di certi problemi: coloro cheinvece non hanno ancora raggiunto tale stadio - ed è ilcaso di molti uomini - non ha la visione mentaleabbastanza chiara per comprendere che vi sono cose dicui si necessita una spiegazione. Per la maggior parte dinoi la domanda resta senza risposta; anche il minimoparticolare rimane irrisolto. La nostra mente, in predaall'agonia per il dubbio, ha gridato all'Infinito di rivelarleil segreto su noi stessi, ma l'eco soltanto ha risposto allesue grida, e così tristemente lo esprime un poeta:

Ma cosa sono io? Un bambino in lacrimenella notte: Un bambino in lacrime per la



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luce. E senza altro linguaggio che ilpianto

Siamo come lo scoiattolo in gabbia che si esaurisce nellungo viaggio della sua ruota per ritrovarsi sempre alpunto di partenza. O peggio ancora, come un uccelloselvatico appena catturato, ci buttiamo contro le sbarredella nostra prigione mentale, finché cadiamo esaustisenza aver trovato l'uscita. Abbiamo tentato di scalare lamontagna del Sapere, spinti dal pensiero del divino riposoche sulla cima potremmo trovare! Dopo aver faticatosull'aspra salita fra rovi e pietre che ci hanno fattoinsanguinare le mani e i piedi, con il corpo e con la menteesausti, raggiungiamo la cima, soddisfatti del compitoesaurito. Ma ahimè, guardandoci intorno ci accorgiamo diessere solo sulla cima di un contrafforte, da cui siscorgono le catene dei veri monti le cui vette si perdononelle nuvole.Abbiamo provato che la sete della conoscenza spirituale èpiù forte della fame di pane. Abbiamo cercato qua e là il

Pane della Vita, senza trovare nulla. Lo abbiamo cercatopresso coloro che ostentarono un'autorità, ma ci siamoscontrati con la pietra del Dogma e dei Credi. Alla finesiamo caduti sfiniti, sentendo di non avere trovato paneper l'Anima, ma solo delusione e dubbio sulla realtàdell'anima stessa. E abbiamo pianto. Ma così facendo



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abbiamo dimenticato che, come la fame per il corpoimplica che esiste nel mondo di che soddisfarla, così lafame dell'anima implica che deve pur esistere il suo cibomentale: il semplice fatto che la fame esiste, èl'assicurazione che da qualche parte esiste ciò chel'Assoluto ha destinato a soddisfarla. Il bisogno è ilsintomo delle possibilità del conseguimento. L'erroreconsiste nel fatto che abbiamo cercato all'esterno ciò cheandava cercato soltanto in noi. «Il Regno di Dio è dentrodi voi14».Se preferite risolvere il Problema della Vita, l'Enigmadell'Universo, con la scienza, la ragione, la forma, ladimostrazione matematica, questo è l'unico metodo chedovete seguire. Imparerete la lezione del potere e lelimitazioni dell'Intelletto umano. Girerete per un pezzo intondo finché vi accorgerete di tornare sempre sulla via giàpercorsa. Vi troverete nel tunnel senza uscitadell'intelletto - il vicolo cieco della Logica.Dopo aver battuto le ali sulla gabbia dell'Impenetrabile edessere caduto esausto e dolente, avendo esaurito tutte lerisorse dell'Intelletto, avrete imparato la lezione; sentirete

allora la Voce Interiore, scorgerete la piccola fiaccolainestinguibile, sentirete l'indefinibile stratta interna, elascerete che si sviluppi. Allora comincerete a capire che,così come la mente dell'uomo si sviluppa poco a poco

14 Luca, 17:21. [N.d.R.]108



La Questione dell'Anima

passando dallo stadio di sensazione a quello di semplicecoscienza, e dalla semplice coscienza alla coscienza delSé (dal più basso al più alto grado), così vi è in serbo perl'uomo una coscienza più alta mai stata immaginata prima(e che solo alcuni hanno raggiunto), una coscienza cheincomincia ora a manifestarsi. Con il tempo impareretequesta e altre lezioni ancora. Nel progresso del vostrosviluppo spirituale troverete altre sorgenti di sapere,apparentemente staccate dall'Intelletto, ma in realtàconnesse a questo. Troverete regioni inesploratedell'anima, nelle quali sarete invitati a entrare. Viaccorgerete di poter acquisire conoscenze riguardo altequestioni che hanno resistito agli sforzi del vostroIntelletto, che ora invece non saranno più a lui ostili. Quelsapere non sarà contrario all'Intelletto, ma trascenderàl'Intelletto. Raggiungerà l'Ego attraverso le portedell'Intelletto, sembrerà giungere a una sorgente più alta -la Ragione Superiore - quindi verrà passato all'Intelletto,affinché lui stesso possa assimilarlo e combinarlo con ilsapere che ha già in serbo. Vi troverete davanti a un nuovomondo di conoscenze, spiegato al vostro sguardomentale, e questo vi darà allegria. Quando avrete

raggiunto lo stadio in cui sentirete i suggerimenti dellaRagione Superiore, e sarete capaci di vivere in armoniacon essi, direte con Edward Carpenter:

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«Ecco venir dall'intimo il potere risanatore a calmare lamente febbrile e portar pace ai nervi dolenti. Ecco lasalvezza eterna, che tutto il mondo si affanna a cercarementre vive nascosta (per esser scoperta) in seno adognuno... O Gioia suprema!»15.

15 Tratto da: Verso la democrazia, Carabba Editore, 2008. [N.d.R.]110





L'ASSOLUTO

D io ha creato e governa con la Legge ciò che noi chiamiamo Universo. Ma l'Universo non è quella cosa piccola che molti di noi identificanocon una Terra al centro di tutto circondata dal Sole, dallaLuna e dalle Stelle destinati unicamente al benessere e alconforto dei suoi abitanti. È invece un Universo la cuiidea non può essere afferrata dalla mente umana: senzaconfini, senza limitazioni. Ogni parte dello Spazio èpervasa dalle manifestazioni dell'Assoluto, ed esistonoinnumerevoli Soli, ognuno con il proprio sistemaplanetario. Ogni giorno vi sono mondi che acquistano,mentre altri perdono, l'esistenza. Dicendo acquistanol'esistenza intendo dire che cambiano forma siaraggruppandosi che dissolvendosi. In Natura non esiste ladistruzione, ma soltanto il cambiamento di forma. L'uomonel suo egoismo si è immaginato la più alta forma di vitacreata, come se questa minima particella che è la Terrafosse l'unica materia che contenesse la Vita. Quandoriconosciamo che vi sono milioni e milioni di mondi sucui esiste la Vita, nelle sue più o meno alte

manifestazioni, quando riconosciamo che la vecchia



Il Nuovo Pensiero

Terra non è che un granello di sabbia sulle rivedell'Universo, quando riconosciamo che in altre sfereesistono esseri molto più evoluti dell'uomo che a sua voltaegli è superiore alle amebe, allora incominciamo acomprendere il rapporto fra la piccolezza dell'uomo e lagrandezza di Dio. Ed è solo dopo aver riconosciuto questecose che cominceremo ad acquisire la coscienzaspirituale, per mezzo della quale diventerà evidente chel'uomo compie un lungo viaggio, e che numerose emeravigliose possibilità sono davanti al lui.Comprenderemo che più progrediremo sul Sentiero, piùacquisteremo potere, intelligenza e attributi, e saremocome degli dèi in confronto al nostro stato attuale,sebbene il più alto stadio che si possa immaginare diraggiungere, in confronto alla grandezza di Dio, non è checome il bagliore di una pagliuzza al sole in confronto albagliore del Sole stesso.Dio si manifesta in ogni atomo della materia, in ogniminuzia, in ogni energia, in ogni bagliore di intelligenza.Le sue manifestazioni, se pure diverse apparentemente,sono forme varie di una stessa cosa. Vi è in realtà

un'Unica manifestazione Divina, la quale assumeinnumerevoli forme e aspetti. Noi siamo un'espressionedel potere Divino, limitata, è vero, ma sempre crescente,trascinata verso l'alto dall'attrazione che dall'alto viene, eche si sviluppa in una comprensione della nostra relazionecon tutte le altre manifestazioni divine e con Dio stesso.

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L'Assoluto

Dio esiste, è sempre esistito e sempre esisterà. Egli èl'unica esistenza nell'universo che non abbia causaprecedente. Egli è la causa di Se stesso. È la Causa delleCause. E la Causa senza causa. Senza aiuto, l'intellettoumano è incapace di afferrare l'idea di una cosa che nonabbia causa, o di una causa senza un'altra causa che lapreceda. L'intelletto umano aderisce volentieri alla leggeuniversale della causa ed effetto, e trova impossibilescartarla o ammettere che vi possa essere una solaeccezione a questa legge, perché tale eccezioneviolerebbe la legge stessa.L'intelletto non può che scegliere che fra due teorie: puòcredere cioè che vi sia una causa prima, oppure che lacatena di causa ed effetto sia infinita. Entrambe le teorielasciano l'intelletto insoddisfatto, poiché nel caso in cuivenga ammessa la causa prima si spezza la catena di causaed effetto; viceversa, se accetta la continuità indefinita dicausa ed effetto, dovrà riconoscere il fatto che ciò che nonha principio non può aver causa: ovvero che una cosasenza principio è una cosa senza causa. Inoltre, siccome lamente finita non può comprendere l'Infinito, questamente, nel suo sforzo di non ammettere la propria

incapacità di spiegare, dà una spiegazione che essa stessanon può comprendere. Povero Intelletto! È lo strumentopiù prezioso per il lavoro mentale che l'Uomo possiede,ma quando commette l'errore di credere di essere l'Uomopiuttosto che un suo strumento, fa una figura ridicola.

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Il Nuovo Pensiero

Non si rende conto che ha meravigliose possibilitàdavanti a sé, quando unito ai pensieri provenienti dai pianimentali superiori darà risultati che ora non si immaginaneppure e che solo coloro che hanno raggiunto uno stadiopiù elevato di coscienza conoscono.Anche se l'intelletto ha i suoi limiti non dobbiamo perderefiducia in lui, né tantomeno accettare cose dette da altri,che siano contrarie all'intelletto, solo perché ci vengonodate per vere. Accettiamo la decisione dell'intelletto, ameno che la verità non ci venga dalla coscienza superiore,nel cui caso non sarà mai contraria all'intelletto, latrascenderà soltanto, insegnandogli ciò che l'intelletto dasolo non può comprendere, chiamandolo anche acompiere una parte del lavoro comune. Credereciecamente è una cosa ben diversa dall'ispirazione: nonbisogna confonderli.Sono sicuro di non sbagliarmi quando affermo chel'intelletto, senza un aiuto, non è in grado di afferrarel'idea di una Causa senza Causa, ma la nostra coscienzasuperiore percepisce ciò che il nostro intelletto non puòafferrare. Poiché il nostro intelletto non si rende conto di

una causa senza causa, ne consegue che tale cosa nonesiste. Il cieco non può immaginarsi i colori, eppure icolori esistono. Il pesce in fondo al mare non può saperecosa c'è sulla terra, eppure tali cose esistono. Né potrebbeun uomo farsi un concetto mentale dello zucchero se nonavesse mai assaggiato nulla di dolce. Si tratta solo di

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L'Assoluto

esperienza e di consapevolezza, senza le quali non vi puòessere comprensione delle cose. L'intelletto, ammettendoi suoi limiti, è in grado di definire le cose che si trovanonel suo ambito. Ma quando si verificano cose cheoltrepassano il campo dell'intelletto, ci rendiamo conto dipotere raggiungere stadi più alti di coscienza che fino adallora ci erano sembrati impossibili, dei quali potremoinvece avvalerci. Nel piano attuale della coscienza ognicosa di cui abbiamo conoscenza ha una sua causaprecedente, ogni oggetto ha il suo artefice, e ne consegueche l'intelletto da solo è incapace di formarsi un concettomentale di una cosa non causata, di una cosa che nonabbia avuto un artefice. Questo avviene perché l'intellettoè privo di esperienza e non ha coscienza che ciò possaesistere. Per questo l'uomo non può farsi un concettointellettuale di Dio. Può credere in Dio perché si senteconscio della sua esistenza, ma non può spiegarne ecomprenderne il mistero usando i mezzi intellettuali. Eglipuò ammettere che Dio creò l'uomo, ma non puòrispondere alla domanda del bambino che chiede: «E chiha creato Dio?» Egli è incapace di formarsi un concettomentale di una cosa non causata, di un oggetto che non

abbia avuto artefice. Per assicurarsi dell'esistenza di Dio,l'uomo deve attingere a una più alta fonte di conoscenza.Molti credono in Dio perché è stato detto loro che Egliesiste; altri percepiscono vagamente la Sua esistenza;pochi hanno raggiunto la coscienza che Dio esiste, e

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Il Nuovo Pensiero

questi pochi lo sanno. Con lo sviluppo crescente dellaCoscienza Spirituale, l'uomo riconosce con sempremaggior chiarezza la realtà di Dio. Passa dalla fede ciecaa un primo barlume di coscienza, poi a una percezione piùchiara, poi al nascente riconoscimento e alla conoscenzadella Sua esistenza; quindi comincia vagamente a com-prendere la Sua Legge e così di seguito. Non è conl'intelletto ma attraverso la coscienza superiore che Dio sifa conoscere. Quando la conoscenza giunge per questevie, l'intelletto la raccoglie e si adatta al nuovo concetto.Finché l'uomo non sarà giunto alla conoscenza completa,avrà bisogno dell'intelletto come di uno strumento daadoperare in connessione e in armonia con la sorgentesuperiore della conoscenza. Per colui che sente l'esistenzadi Dio, non esistono argomenti contrari che tengano;come non ci sono argomenti che possano convincere coluiche non sente la Sua esistenza. Questa certezza si trovasolo dentro di sé, non all'esterno. Non sto parlando di unospeciale concetto di Dio: gli uomini che chiamano così la"Natura" hanno un concetto più elevato di Dio, rispettoinvece a chi crede che Dio abbia gli stessi limiti che ha

l'uomo. I nomi non significano niente: è il concetto chemostra quale grado di coscienza di Dio abbia l'uomo.L'umanità ha avuto le idee più svariate su Dio, oscillandodal pezzo di legno alla pietra1, all'albero, all'immaginegrafica, all'essere antropomorfico, fino ai concetti più

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L'Assoluto

elevati. Ma tutti coloro che hanno servito un Dio, sia sottoforma di pietra, di idolo, diSole, di Joss, Baal16, Brahma17, Buddha, Iside18, Giove19oJehovah, hanno servito in realtà la Causa non Causata, dicui giungeva loro una percezione deformata dalla loroimperfetta visione mentale e spirituale! Gli dèi degliuomini primitivi ci appaiono assai meschini e quelli deiloro successori di poco superiori, spesso anzi con attributianche meno graditi. È stato detto che la Divinità è perl'uomo un'immagine ingrandita di se stesso e dei propriattributi, ed equivale, in una altra forma, alla definizionesecondo cui Dio è il riflesso dello stadio di coscienzaspirituale e sviluppo mentale dell'uomo. Allo stesso modoin cui un oggetto diventa grande mano a mano che ciavviciniamo a lui, così più ci avviciniamo a Dio più Eglici appare grande. Eppure tanto nel primo che nel secondo

16 Figura centrale della mitologia fenicia. [N.d.R.]17 Secondo la filosofia Vedanta e induista, Brahaman rappresenta

l'autentica coscienza suprema, da cui tutti gli esseri hanno origine.Secondo questa filosofia Brahman non può essere conosciuto, né si puòavere consapevolezza di lui, in quanto è la nostra autenticaconsapevolezza. [N.d.R.]18 Iside o Isis, secondo la mitologia egizia, è la dea della maternità edella fertilità. [N.d.R.]19 Considerato la divinità suprema della religione romana, il suoequivalente greco è Zeus, mentre nella religione etnisca equivale aTinia. [N.d.R.] 117



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caso è in noi soltanto che avviene il cambiamento. Perconoscere lo stadio di evoluzione di un uomo è sufficientesapere quale concetto abbia di Dio. Il più alto concetto diDio che l'uomo possieda, implica gli attributi diOnnipotenza, Onniscienza e Onnipresenza. Moltepersone, seppur accettando queste implicazioni, li usanoin modo superficiale, senza conoscerne affatto il verosignificato. Esaminiamolo noi, così forse sapremocomprendere meglio cosa vogliamo dire dicendo "Dio".Onnipotente significa che ha tutto il potere. Questo,dunque, vuol dire che Dio ha tutto il potere, e tutto ilpotere è suo, non una parte ma tutto e che non vi è altropotere e, di conseguenza, tutto il potere che c'è è lapotenza di Dio. Un simile concetto non lascia spazio adun'altra potenza nell'Universo, e ne consegue chequalsiasi manifestazione di potere nell'Universo è unaforma della potenza di Dio, sia che noi definiamo questamanifestazione "buona" o "cattiva". Tutto è potenza diDio.Onnisciente significa che ha tutta la conoscenza, tutto ilsapere, tutta la visione. Significa che Dio possiede tutta la

sapienza e comprende tutto, che non vi è luogo che nonveda né cosa che gli sia sconosciuta o che non comprendapienamente. La parola Dio rimarrebbe priva di significatose vi fossero cose che non conosce, non vede o noncomprende pienamente. Dio conosce, vede e comprendetutte le cose, e così deve essere stato da tutta l'eternità. Un

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L'Assoluto

simile essere non può commettere errori, cambiarproposito, agire o trattare ingiustamente. Egli è l'infinitaSapienza. Onnipresente significa presente ovunque allostesso tempo. Significa che Dio è presente in ogni spazio,in ogni luogo, in ogni cosa, in ogni essere, in ogni atomo.Se ciò non fosse vero, la parola "Dio" sarebbe priva disignificato. Se Dio è ovunque, non vi è posto per altri cheper lui. Se questo è vero, tutto deve necessariamenteessere parte di Dio, una parte, quindi del grande Tutto.Ecco, dunque, dimostrato come queste parole, che usiamospesso leggermente e sbadatamente, vogliono dir tutto.Quando comprendiamo e sentiamo il significato di questeparole cominciamo a capire in parte la grandezza di Dio.Non possiamo, s'intende, con la nostra mente finitaafferrare che le parti più evidenti di questa grande verità;ma cresciamo, cresciamo.Con l'accettare queste tre parole - attributi di Dio -Onnipotenza, Onniscienza, Onnipresenza, nel loro verosignificato, apriremo la nostra mente a un meravigliosoinflusso di sapere riguardo alla natura di ciò chechiamiamo Dio. Vedremo regnare l'armonia dove primavi era dissonanza, l'unità al posto della disgregazione, la

pace dove si manifestava il conflitto. Un raggio di lucerischiarerà ciò che prima era ravvolto in un'oscuritàimpenetrabile e molti detti che ci parevanoincomprensibili acquisteranno per noi chiarezza disignificato.

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Il Nuovo Pensiero

La comprensione di questi termini e del loro significato cipermetterà di riconoscere in Dio la somma di ogni sapere,e non potremo tacciarlo d'ignoranza, né della cosa piùlieve né della più grandiosa. Egli CONOSCE tutto ciò chevi è da conoscere, tutto ciò che può essere conosciuto.Riconosceremo anche che ogni potere gli appartiene, chenon vi è posto per altro potere che il suo, poiché Lui haogni potere che esiste o che possa esistere. Non si puòconcepire l'idea di un potere che possa opporsi al potereassoluto. Ogni potere è raccolto in Dio ed è da Lui cheparte ogni manifestazione di potere. Riconosceremoinoltre che Dio, essendo ovunque, deve esser presente inogni singola cosa, persona, luogo; presente, dunque, inNoi. Riconosceremo che Dio abita in ogni più umileoggetto che tutti siamo parte del Tutto, partedell'Universo di Dio. Ne siamo parti minime, è vero matuttavia parti, e anche la parte più piccola e cara al cuoredel Tutto. Il Tutto è la somma delle sue parti, e ogni cosa opersona è parte di questo Tutto. Nessuna parte può esserepiù grande del Tutto, e nessuna parte equivale al Tutto; ilTutto è la Somma della grandezza di tutte le sue parti, Ma-

nifeste e Non Manifeste. Noi, cose Manifeste, nonpossiamo comprendere il Non Manifesto innanzi al qualele cose Manifeste non sono che come una goccianell'oceano.Nell'idea di Dio, tutto è compreso: Spirito, Mente,Materia, Intelligenza, Moto, Forza, Vita, Amore,

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L'Assoluto

Giustizia. Il concetto di Dio, la Causa non Causata, è statosostenuto da uomini di ogni nazione, tribù, razza, paese,latitudine e tempo. Sapienti, veggenti, filosofi, profeti,sacerdoti, scienziati di tutti i tempi e di tutti i popoli,vicini e lontani, sparsi e pochi, videro la Verità,riconobbero l'esistenza del Tutto, ognuno esprimendo inuna forma diversa lo stesso pensiero. L'uomo religiosochiamò questo concetto "Dio"; il filosofo e lo scienziato"Causa Prima", "Ignoto", "Assoluto"; il materialista"Natura"; lo Scettico "Vita". I seguaci dei vari culti lochiamarono Jeho- vah, Buddha, Brahma, Allah, e con altrinomi, ma tutti significarono la stessa cosa: Dio. Comedovremo considerare questo grande Tutto di cui siamoparte? Certamente non con timore; perché mai una partedovrebbe temere il suo Tutto? Perché mai il più umileatomo del corpo dell'Universo dovrebbe temere l'Animache dirige e governa questo corpo? Perché mai lacirconferenza dovrebbe temere il Centro? Quandoriconosciamo ciò che veramente siamo, sentiremo«l'Amore perfetto che scaccia il timore»20 per Dio stessopoiché «in Lui viviamo, ci muoviamo, ed esistiamo»21.Parlando di Dio, in questo libro, ho scritto la parola in

lettera maiuscola per indicare che intendo il più largo,grande e grandioso concetto del Supremo, dell'Assoluto,

Giovanni 4,18. [N.d.R.] Atti degli Apostoli 17,29. [N.d.R. 121



Il Nuovo Pensiero

della Causa non Causata, in contraddizione conl'antropomorfico concetto di un Dio più limitato, conun'intelligenza finita, idee puerili, passioni e intenti similia quelli dell'uomo. Anche quando ho voluto rendere ilconcetto antropomorfico di Dio - di un Dio avente unnome proprio - ho scritto la parola nello stesso modo.Riferendomi a Dio ho usato i pronomi "egli", "lui" ecc.,non perché lo consideri maschio, o più simile all'uomoche alla donna, ma semplicemente per evitare diadoperare il pronome neutro che applichiamo in generealle cose inanimate e inferiori. Dio non ha sesso. O forsesarebbe ancora più corretto dire che egli riunisce in sé glielementi di Padre e Madre, che appaiono separatamentenelle manifestazioni. L'idea di attribuire a Dio soltanto icaratteri del maschio deriva probabilmente dal fatto chel'uomo primitivo considerava la donna come inferiore alui, e preferiva rappresentarsi un Dio maschio simile a lui.Per istinto, la mente umana si è ribellata a quest'idea:troviamo, presso molti popoli, il culto di deità femminiliche regnano in unione a quelle maschili. Anche la ChiesaCattolica lo sentì per istinto, e l'alto posto che concede

alla Vergine Maria è istintiva espressione di questo con-cetto della verità. Ricordo di aver sentito la storia di unadonna cattolica che, afflitta da un grande dolore, si recòall'altare della Vergine per avere conforto. Un uomoprotestante, non capendo il suo comportamento le chieseperché non si rivolgesse direttamente a Dio. Lei rispose

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L'Assoluto

che si sentiva più a suo agio, poiché in quanto donna, laVergine «l'avrebbe compresa meglio». E potremo megliovalutare il motivo a cui s'ispirava questa devota, seripensiamo come anche noi da bambini preferivamoconfidare a nostra madre anziché a nostro padre i nostriaffanni. Al presente stadio di evoluzione si può dire chel'uomo non sa nulla dell'intima natura di Dio. Incominciaappena a essere conscio della sua esistenza e persuasodella sua realtà. Al momento, è appena in grado diafferrare il significato di Vita Unica, appena in grado diriconoscere Dio per mezzo delle sue manifestazioni. Peralcuni il concetto di Dio è quello di un grande Potereinnominato, un grande Infinito e un Eterno Principio. Peraltri Dio è un essere personificato. Ai primi l'idea diimporre a Dio una personalità sembra quasi un sacrilegio- una limitazione a un principio illimitato - un'ideaappartenente all'infanzia della nostra razza. Ai secondil'idea di Dio come Principio sembra depredarLo di ognisentimento di amore, compassione e comprensione - esembra piuttosto il concetto di una Forza cieca, o di unPrincipio simile all'elettricità, alla Luce, al Calore, allaForza di Gravità ecc., e si lamentano che venga loro tolto

il Padre amoroso, del quale hanno sentito la presenza edella cui vicinanza sono stati consapevoli. Un'altra classeè quella dei materialisti. Questi considerano l'Assolutocome un'Infinita ed Eterna Materia, da cui tutto procede,di cui tutto è attributo o manifestazione. Mentre questo

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punto di vista, apparentemente, appaga coloro chetendono a seguire la scuola materialista, è invece piuttostoripugnante per coloro che credono la Materia la più rudeed elementare manifestazione di Dio.Per quanto strano possa sembrare a coloro che non hannoafferrato La Verità, tutte queste conclusioni sono correttein parte, e nessuna è del tutto giusta. In questo simanifesta il Paradosso Divino. Coloro che hanno scortoun barlume della Verità, sanno che Dio trascende la piùalta concezione della mente dell'Uomo contemporaneo;ma sanno anche che egli si manifesta in tre diversi modi:1) SOSTANZA, o materia; 2) ENERGIA, o forza; 3)SPIRITO, Intelligenza o Mente. Nessuno di questi tretermini rende veramente l'idea, ma Sostanza, Energia eSpirito sono, fra tutte le espressioni, quelle più adatte pertentare di spiegare una cosa inspiegabile. DIO in questetre manifestazioni ci dà Infinito ed Eterno Spirito, Infinitaed Eterna Energia, Infinita ed Eterna Sostanza. Per coloroche preferiscono pensare a Dio come un Diopersonificato, la manifestazione di Infinito ed EternoSpirito è quella che meglio sazia l'aspirazione dell'anima.

Per coloro i cui intelletti rifiutano di accettare il concettodi Dio come persona, e tuttavia non vogliono ammetterealtra manifestazione che quella della Materia, lamanifestazione di Infinita ed Eterna Energia soddisfa larichiesta dell'intelletto. Per coloro il cui cuore non sente ilbisogno di credere in un Padre Divino e non vedono che

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L'Assoluto

nella Materia ogni causa di Vita, la manifestazione diEterna ed Infinita Sostanza sembra contenere laspiegazione di tutto.Quando ci renderemo conto che non conta se siamoMaterialisti, Occultisti, o credenti ortodossi, poiché, inrealtà, siamo tutti alla ricerca della medesima Causa nonCausata - Dio - come lo vediamo attraverso qualchemanifestazione particolare, allora cesseremo di censurarcio ingiuriarci a vicenda. Vedremo che siamo tutti figlidello stesso Padre, tutti fratelli e sorelle che dipendono daquel Padre quale sorgente del loro essere, della loro forzae del loro conforto. Allora, per la prima volta, avremo lavera idea della Paternità di Dio e della Fratellanza Umana.Il selvaggio che si inchina a qualche stecco e a qualchepiuma, il pagano che ha il culto delle immagini scolpite,l'adoratore del sole che adora il glorioso centro delsistema solare, l'uomo primitivo che adora un Dio che nonpuò vedere ma che è il riflesso di lui stesso, l'uomo piùevoluto che adora una personificazione Divina piùelevata, i seguaci del Giudaismo, del Brahmanismo, delBuddismo, dell'Islamismo, del Confucianesimo, delTaoismo, delle differenti correnti della Chiesa Cristiana,

nei loro molti nomi e varie forme, tutti adorano il proprioconcetto di Dio, tutti si sentono attratti a Dio, tuttiindistintamente sentono che Egli esiste, sebbene le loromenti ne abbiano una percezione più o meno chiara a

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seconda del proprio sviluppo; tutti fanno come megliosanno.E lo scienziato che si trova faccia a faccia con ciò chechiama Causa Prima, Natura, Ignoto, e il Materialista chevede la Materia come il Tutto, hanno tutti ugualmente lafaccia rivolta a Dio. Dio è ogni Divina Personificazioneche si possa concepire, e più ancora. Egli è laPersonificazione Divina senza i limiti della personalità.Egli comprende tutto quello che ognuno ha bramato ditrovare nella Personificazione Divina e più ancora. Egli èil Dio che abbiamo sempre adorato, ma ora, che gli siamopiù vicini, vediamo quanto sia più grande di qualsiasinostro concetto divino precedente. Egli è tutto quantopotevamo desiderare, e più ancora. In Lui si fondonol'amore di Padre, di Madre, di Fratello, di Sorella, l'amoredi qualsiasi relazione umana, e tuttavia talemanifestazione non è che un atomo della sua potenzialitàdi Amore. Nella manifestazione come Spirito, Dioricolma, anzi trascende, ogni nostra brama, aspirazione,speranza e desiderio. All'amore finito è inconcepibilepoter afferrare l'Amore Infinito. Dio, nella manifestazione

di Energia, comprende tutto ciò che l'uomo può concepiredi Energia e di Forza, e più ancora. Ogni Energia e Forzasono di Dio. Egli è Onnipotente, possiede tutta la Forza.Dio nella sua manifestazione come Spirito è Onnisciente.Egli ha tutta la conoscenza. All'infuori di lui non esistesapienza alcuna. Egli è la somma del Sapere e della

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L'Assoluto

Sapienza. Egli non sbaglia mai, non cambia mai, nonrimpiange mai: non impara, ma SA e ha sempre saputo.E Dio nella sua manifestazione di Sostanza è Onni-presente, la sua Sostanza è ovunque, non vi è altrasostanza alcuna. Il materialista non ha torto quandoafferma che la Materia è Onnipresente, presente ovunque,ma si sbaglia quando prende la manifestazione per ciò chene è la causa, prende la manifestazione per Colui che simanifesta. Il metafisico, l'occultista, il filosofo sonoarrivati allo stesso punto. Dai loro diversi punti di vistavedono che Spirito, Energia e Materia (o, come dicono gliscienziati, Intelligenza, Forza e Materia) sono Infinite edEterne. Molti si sono trovati d'accordo su questo punto,ma sono stati incapaci di procedere con l'analisi. Hannoaffermato che esistono questi tre principi nell'Universosenza poter ragionare al di là. Hanno ragione, ma mancaloro la visione di tutto questo, non come Cause ma comemanifestazioni di un'unica Causa non Causata, Dio. Senzaqueste tre manifestazioni, e le loro combinazioni, nonriusciremmo a formarci la benché minima idea di Dio.L'uomo sta appena cominciando a raggiungere uno stadiodi sviluppo tale da potere cominciare a comprendere parte

di queste manifestazioni e le loro leggi. Stiamo appenacominciando ad avvalerci del nostro poco sapere, estiamo cominciando ad imparare a mettere in pratica ilnostro sapere, nel senso di sfruttare alcune dellemeravigliose forme di Energia che abbiamo scoperto.

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Il Nuovo Pensiero

Non possediamo, per il momento, che la conoscenza piùelementare di queste manifestazioni di Dio; e si potrebbeandar avanti per un tempo infinito ed essere ancora allostadio iniziale in queste ricerche. Finché non ci è datocomprendere il significato della natura di queste me-ravigliose manifestazioni di Dio, non possiamo sperare dipercepire, nemmeno vagamente, ciò che vi è al di là: Diostesso.E perché tentare ora di sondare l'insondabile? Perchévolere sciogliere i problemi della più alta matematicadella vita, mentre abbiamo appena imparato che due piùdue fa quattro? Che follia. Impariamo, invece, tutto ciòche possiamo intorno a queste manifestazioni, lasciamocicircondare dalla più ampia conoscenza che provienedall'esterno e dall'interno di noi stessi, e rallegriamoci.Guardiamo ai mondi che dobbiamo ancora conquistare,alle età di cieca conoscenza che ci siamo lasciati allespalle, e rallegriamoci. Rallegriamoci e gridiamo cheabbiamo finalmente trovato il Sentiero, e percorriamolocon fiducia, con coraggio e con gioia.Non dobbiamo versare più lacrime ora che abbiamo

scoperto quanto Dio sia maggiore di quello che im-maginavamo. Non dobbiamo credere che egli si fosseposto lontano da noi, perché non è vero. Quando avremoraggiunto il nuovo tenore noteremo che, essendocresciuto il nostro concetto di Dio, anche noi saremocresciuti. Riconosceremo, avendo coscienza

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L'Assoluto

dell'esistenza di Dio, di avere la consapevolezza diessergli più vicini, di essere una parte del Tutto, di nonessere soltanto creati da Dio, ma essere procedenti da lui,e di possedere una scintilla del suo Spirito, una porzionedella sua Sostanza, una particella del suo Potere; di esseredi lui e non provenienti da lui, di essere parte di lui e nonda lui separati. E riconosciamo dunque di crescere, disvolgerci, di svilupparci, e con questo, di acquistare unaparte sempre crescente di tutti i suoi attributi, di sapere, diforza e di padronanza dello Spazio. Teniamo presente chesiamo concepiti da lui, e come il figlio possiede le qualitàdel genitore, in forma meno sviluppata, i figli di Diopossiedono una particella di ogni suo attributo.Concentrate qui per un momento il vostro pensiero etenete presente che stiamo crescendo.«Grande, Eterno Infinito, Grande Tutto Sconfinato, ilcui corpo è l'Universo, e la cui anima è lo Spirito. Secolmi l'immenso, sei tutto in tutto, e se prima non eri,io oggi non sarei.Come potrei vivere da escluso Te? Da Te che l'aria e laTerra ricolmi?Dove potrei posare all'infuori di Te?

Se Dio sei, e pervadi ogni spazio,Allora anch'io son di Dio, o non ho posto alcuno.Ma se posto non ho, se qui non sono, vuol dire cheson bandito! Ma in che luogo?Dunque parte io son di Dio, se pur piccina,

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Il Nuovo Pensiero

E se così non fosse, un tale Dio non v'è».(ANONIMO)

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L'UNITÀ DI TUTTO

£ £ r I lutto è Uno". Dio ha apparentemente in- Inumerevoli manifestazioni, ma dal pun- X to di vistaCosmico, in analisi ultima, Tutto è Uno. La mente nonpuò afferrare pienamente quest'idea senza l'aiuto disimboli o di immagini. L'uomo che possiede laconoscenza Cosmica ha coscienza di questa Unità, manon può esprimerla chiaramente a parole. Nello sforzo diesprimere l'inesprimibile la mente crea un'immagine. Imistici hanno tentato di esprimere l'idea dell'Unità con uncircolo dal centro del quale partissero tanti raggi chetoccassero ogni punto della circonferenza. Il circolorappresenta l'Unità Universale, e il centro rappresental'Intelligenza Centrale, la Forza, la Presenza, Dio,circondato dalle sue emanazioni. Questo simbolo è peròinsufficiente, poiché il circolo descritto ha dimensioni, evi è ancora spazio al di là di esso. Il circolo delleemanazioni di Dio non ha dimensioni né limiti, e nonpossiede esteriore. Tutto è incluso in esso, e nulla escluso.Non esiste un al di fuori, ma tutto è compreso in esso.Nel simbolo, poi, vi sono degli spazi fra un raggio el'altro, per cui i raggi non ricoprono tutto lo spazio,



Il Nuovo Pensiero

mentre, in realtà, i raggi centrali toccano e ricoprono ogniparte dell'emanato Universo; non vi è luogo, persona ocosa che non sia in comunione con Dio. L'Amore, laPresenza, la Forza, lo Spirito di Dio ricoprono tutto, esono sempre una parte di lui, proprio come i raggi cheirradiano in ogni direzione sono una parte del sole stesso.Ma ogni simbolo, ogni discorso figurato, ogni forma oespressione è inadeguato. L'inesprimibile non può essereespresso. Con i mezzi finiti non si può esprimerel'infinito. Tutto è Uno. Dalla cosa più bella alla piùorribile, dalla fonte cristallina che vivifica al più mortaledegli oggetti tossici; dalla montagna maestosa al vulcanodistruttore; dall'uomo spirituale al più abietto ubriacone;dall'uomo che vive e insegna la più alta Verità, aldelinquente destinato alla galera; dalla donna più nobile,all'infima sgualdrina da marciapiede; dalla colombainoffensiva, alla vipera velenosa: tutti sono compresi nelcircolo. Nessuno è escluso, e nessuno può essere lasciatofuori. Dobbiamo comprendervi tutto, dal più basso al piùalto. Essi sono uno con noi, tanto l'infimo quantol'eccelso. In altri piani di vita vi sono creature radiose

tanto superiori all'Uomo, come ora lo conosciamo, quantoegli è ora superiore alle amebe. E in altri piani ancoradella vita vi sono forme di vita inferiori a quella a noinota; e anche queste vi sono comprese. Tutti sono nelcircolo: tanto gli arcangeli che le forme elementari. Essisono uno con noi, dall'eccelso all'infimo. I più alti hanno

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L'Unità di Tutto

il sapere e non rifuggono dalla loro parentela conl'inferiore, e neppure l'uomo che ha compreso la Verità.Tutto è Uno. E l'Uno è in Tutto. La separazione èillusoria, è un sogno della coscienza non sviluppata. Viavia che un uomo cresce nella conoscenza Cosmica,riconosce sempre meglio la follia del concetto diseparazione, di esclusione, di condanna, di qualsiasidifferenza fra le parti del Tutto. Egli vede gradazioni egradi, stadi di crescita, piani, ma, in ultima analisi,nessuna vera differenza. Egli vede che Dio solo è perfetto,che tutto il resto è soltanto relativo. Con l'avvicinarsi alcentro, la creatura che si avvicina si innalza sulla scala, epiù lontana è dal Centro più bassa appare nella scala direlazione. Ma che sia più alta o più bassa è parte del Tutto,è concezione di Dio. L'unico esponente della perfezione èDio.Ogni cosa è una parte del Tutto. Non solo ne è una parte,ma è una parte in intima relazione con esso e collegata conogni altra parte. Tutto è perpetuamente in moto, che vacostantemente migliorando, sviluppandosi, spiegandosi eavvicinandosi al Centro. Tutta la Vita è sul Sentiero. Ementre ogni parte procede sul sentiero, essa diventa

sempre più cosciente della sua relazione: con il Tutto econ il Centro vede sempre più evidente l'assenza diseparazione e l'Unità di tutte le cose. Tale consapevolezzaè la prova dello stadio raggiunto dal viandante nel suoviaggio: è la pietra miliare sul sentiero. La coscienza

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Il Nuovo Pensiero

dell'individualità non diminuisce, al contrariol'individualità si allarga, aumenta e prende maggioreforma. Il viandante vede la sua relazione e connessionecon una parte sempre crescente del Tutto; finché,essendosi inoltrato nel Sentiero, diventa conscio della suarelazione con il Tutto, e il senso di separazione si dilegua,per non tornare più. Chi viaggia sul Sentiero può riposarsiper lunghi periodi, a volte può deviare dal Sentiero stessoe perdersi all'apparenza, ma non torna mai indietro: perquanto possa smarrirsi e allontanarsi, ritornerà sempre.Quando un uomo comincia a vedere le cose come sono,avverte attrazioni e comprensioni maggiori, e lasciacadere un pregiudizio dopo l'altro finché la sua visione èchiara. Allora incomincia a "comprendere". Egli vedenegli altri ciò che ha in sé, e vede in sé ciò che hanno glialtri; perde il senso di superiorità, e cessa di condannare.Non condanna ma è compassionevole. Ha una più largavisione interna dei motivi dell'uomo, una più larga visioneinterna delle sue debolezze e tentazioni. Vede gli uominicome compagni di viaggio sul Sentiero: alcuni loprecedono, altri lo seguono, altri ancora inciampano e si

sporcano con il fango e la polvere della strada, ma tuttiugualmente viandanti del Sentiero, che vanno verso lastessa mèta. Un uomo tale trova qualche Verità in ogniscienza, in ogni religione e in ogni filosofia, ma sa chenessuna contiene tutta la Verità. La Verità è troppogrande, troppo vasta, per essere contenuta in un solo

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L'Unità di Tutto

posto, o posseduta da una sola persona. Ognuno ne ha unaparte. Rendendosene conto, deve ammettere l'assurditàdegli attriti, delle invidie, delle condanne, dei pregiudizi,delle amarezze fra uomo e uomo di fede diversa, seguacidi culti diversi. Egli riconosce che tutti guardano verso laverità da punti di vista diversi, che tutti fanno comemeglio sanno, che tutti riferiscono quello che vedonodella Verità. Venendo meno il senso di separazione,cadono anche i sentimenti di opposizione e di difesa. Perchi possiede il senso dell'Unità, il mondo si allargasmisuratamente: il suo mondo è l'Universo e tutto ciò chevi è contenuto lo sente in relazione a se stesso. Tutti gliuomini sono suoi fratelli, ogni luogo è casa sua, ognipiacere il suo, suo ogni dolore (sebbene, in realtà, non siadolore), ogni vita la sua vita. Egli si sente vicino a tutti -uomo, animale, pianta, minerale - poiché tutto fa partedell'Uno. L'uomo che ha raggiunto questo stadio siaccorge che tutto quello che fino ad ora ha chiamato "pec-cato" sorge dal senso di separazione, dalla mancanza diriconoscere l'Unità di Tutto. Nel momento in cuiriconoscerà che Tutto è Uno e che la separazione èillusoria, non potrà più "peccare". Le relazioni fra uomo e

uomo si modelleranno allora sulla base dell'Unità di Tuttoe l'ingiustizia diventerà impossibile. Il senso diseparazione è causa, per l'uomo, di ogni pena, disgrazia,miseria, egoismo, mancanza di umana fraternità. In ungiorno che verrà le leggi dell'Uomo avranno fatto il loro

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Il Nuovo Pensiero

tempo, e verranno dimenticate. La Divina Leggedell'Unità sarà scritta nel cuore di tutti gli uomini e sarà laloro guida infallibile. Il benessere dell'uno sarà ilbenessere di tutti. Lo Spirito Paterno di Dio e laFratellanza degli Uomini saranno verità viventi e principidi azione. Vi sarà un codice unico di etica e di morale esarà scolpito nel cuore dell'Uomo. Attraverso ogni partenota dell'Universo possiamo scorgere l'operare di leggiimmutabili, ovunque allo stesso modo. Ogni vita, dallapiù umile alla più elevata, è sottoposta alla Legge. E daciò che sappiamo dell'Unità di Tutto, possiamoconcludere che le stesse leggi sono in azione attraversol'Universo, e avanti, avanti, avanti, sempre allo stessomodo. I soli, circondati dai loro sistemi, obbediscono allastessa legge che dirige il moto del minimo atomo dellamateria.Tutto è Uno, eppure la varietà delle manifestazioni e delleespressioni è infinita. Ognuna è parte del Tutto, eppure ilTutto si esprime in ognuna in modo diverso. L'esperienzaseparata della singola parte va a combinarsi all'esperienzadel Tutto. Gli uomini differiscono nel dettaglio, ma in

complesso concordano nell'essenziale. Prendete tutte lereligioni e analizzatele: che cosa trovate dopo aver scar-tato tutto il materiale inutile? Semplicemente questo: lacoscienza, proveniente dall'intimo dell'uomo, che esistedietro ad ogni cosa, e in tutte le cose, una PresenzaUniversale che ama tutto ciò che proviene da essa stessa.

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L'Unità di Tutto

Questa è la coscienza fondamentale del culto. Che cosavogliamo di più? Tutto il resto vi è stato architettatointorno dall'ignoranza dell'Uomo e dalla sua presunzionee dal desiderio di governare i suoi simili facendo mostradi un maggior sapere. Attorno, a questa Scintilla Divina, ilmestiere del sacerdozio ha costruito templi che dovevanoesserle di ricovero, ma che in realtà sono quasi riusciti adimpedirne la vista. Abbattiamo gli ostacoli e senza timorené barriere contempliamo la luce dello Spirito. Mentrel'Uomo guarda la Luce, egli diventa conscio chel'Universo è pervaso della Presenza Universale, chel'Intelligenza Universale conosce tutto e dalla certezzache la Forza Universale è Ovunque in moto, che Tutto èUno, tutto è emanazione di Dio. Una volta riconosciuto ilconcetto dell'Unità della Vita, si riconosce qualemeravigliosa relazione vi sia fra le persone e le cose; imisteri psichici della Telepatia, della Trasmissione delPensiero, della Chiaroveggenza, e di altri fenomeni dellostesso tipo. Tutto ciò che è compreso in quello chedenominiamo Nuovo Pensiero, è comprensibile soltantoquando si è afferrato il concetto dell'Unità di Tutto. Moltipunti oscuri vengono illuminati, molti detti astrusi acqui-

stano significato, molti fatti sorprendenti vengonospiegati e ammessi, non appena riconosciamo l'ideadell'Unità.L'umana simpatia, l'amore, l'affetto, la pietà, lacompassione, la tenerezza, l'amore fraterno, l'umanità,

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Il Nuovo Pensiero

non possono aver altra spiegazione. Via via che l'uomocresce in questa conoscenza, cresce nella potenzialità diamare. All'inizio l'uomo non amava che se stesso; poiamò se stesso e la propria famiglia, quindi la sua tribù, poiil suo amore si estese alla sua confederazione di tribù, daquesta al suo principato, alla sua nazione, alle nazioniamiche; alle nazioni con le quali venne in contatto; e cosìdi seguito egli accrescerà il proprio amore fino a provareun senso di fratellanza per tutta la specie umana e finchéle guerre fra popoli diversi diventeranno inconcepibili.Acquisendo l'idea di Unità, l'uomo acquista, dapprimainconsciamente, una maggiore capacità di amare, poimano a mano che sale la scala del progresso, questa suapotenzialità si allarga e cadono tutti i suoi pregiudizi.Questo è il faro verso il quale naviga la razza. Alcunepersone hanno fatto più strada di altre, e sono consideratevisionarie. Altre sono nelle retrovie e avanzanofaticosamente, e la massa li ritiene malvagi e privi disentimenti umani. Tutti però camminano avanti. Suona lacampana a morto per Egoismo; sorgono giorni miglioriper l'Uomo che avanza. Il giorno della Pace Universale e

dell'Umana Fratellanza può sembrare lontano, ma cistiamo avvicinando. Nel frastuono del Materialismo,della Cupidigia, dell'Egoismo e dell'Avidità si indovinauna nuova nota. Non è alta, ma chiara e vibrante e diventasempre più sonora. Gli uomini ascoltano attoniti e sidomandano quale ne sia il significato. Presto si

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L'Unità di Tutto

accorgeranno che la nota vibra in loro stessi e siraduneranno sotto il vessillo che la nota stessa annuncia.Essa diventerà allora talmente altisonante ed imperiosache gli eserciti Mammona22 ed Egoismo abbasseranno leanni e dovranno irrimediabilmente arrendersi. Questo nonè un sogno, è una profezia dell'avvenire a cui non si puòsfuggire. Si raggiungerà probabilmente con dolore esofferenza, ma si raggiungerà. La nota squilla. Ascoltate.Essa si estende e cresce di volume. Presto riempirà ilmondo. E nell'udirla, l'uomo comprenderà e attenderà condesiderio intenso il giorno in cui potrà deporre le armi conle quali combatteva contro suo fratello; non solo le armidel campo di battaglia, ma quelle della piazza delmercato. Egli accoglierà con gioia la venuta del giorno incui sarà liberato dal bisogno di lottare nel tentativocostante di depredare il fratello o nel difendere se stessoper non essere depredato. Egli festeggerà il giorno in cuiverrà l'Amore a regnare al posto del Timore. E questo sipuò attendere dallo svilupparsi, nella mente umana, dellacoscienza dell'Unità di Tutto.È doloroso per chi comprende l'assurdità dell'egoismo edella lotta fra fratello e fratello dover ancora subire questa

lotta. Nessuno può liberarsene, se tutti non ne sonoliberati; ma ogni volta che uno arriva a comprendere, va

22 Nel Nuovo Testamento il termine Mammona è usato per per-sonificare il profitto e la ricchezza materiale. [N.d.R.] 139



Il Nuovo Pensiero

ad ingrossare le fila di un esercito che un giorno sarà lamaggioranza. Verrà un giorno in cui la razza sarà sorpresadi trovare quanti sono già preparati e pronti per questoprogresso; tutto echeggerà di un gioioso grido diliberazione, e la lotta comune sarà finita. Affrettiamol'avvento di quel giorno.Gli insegnamenti e la filosofia di Cristo apparirannoallora pratici e praticabili, e lo spirito dei precetti delMaestro sarà vissuto nella vita. L'uomo cesserà di averepaura di vivere questi insegnamenti che adesso credeessere impraticabili. Si realizzerà allora la predicazionesul Monte, e l'Aurea legge sarà in ogni mente e in ognicuore. Con la coscienza dell'Unità di Tutto si spiega ilvero concetto della missione di Cristo, e nasce la fede nelsuo compimento.

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L'IMMORTALITÀ DELL'ANIMA

L , Uomo È. Egli vive e sempre vivrà. Egli non può morire. Ciò che chiamiamo Morte non è più mortale del sonno in cui siamo immersi ogninotte, dal quale ci destiamo ogni mattina, rinfrescati,rianimati e rinforzati. È una perdita temporanea dellacoscienza e niente più. La vita è continua, il progresso ècontinuo, e così lo svolgersi e lo svilupparsi di tutto. Nonvi sono stacchi improvvisi, né cambiamenti sorprendenti,né trasformazioni miracolose. Tutto va crescendocostantemente. Per coloro che credono alla sopravvivenzaal di là della tomba, ciò che chiamano anima, risorgeràdalle rovine del corpo per vivere in eterno. Per coloro incui è desta la coscienza spirituale, il concetto si presentadiversamente. Essi sentono dentro di loro il proprioESSERE cosciente e forte, e sanno che, qualsiasi cosaavvenga al loro corpo, il loro Vero Ego continuerà avivere. Essi sanno che ciò che chiamano "Ego" è l'anima,e, non sono ingannati dal pensiero che l'anima appariràsoltanto quando l'Ego sarà morto. Fermatevi e pensate aquanto detto per un momento. C'è molta differenza fra idue concetti. Tutta l'intera questione si basa su questa

distinzione. L'Anima non è una cosa staccata da voi stessi:è VOI, voi siete l'Anima.



Il Nuovo Pensiero

Sono il signore di migliaia di mondi,e regno dalla notte dei tempi;e giorno e notte in un moto ciclicopasseranno mentre io esploro le sue azionieppure il tempo avrà fine, e io troverò il mio riposopoiché sono l'Anima dell'uomo.Orr

Siete VOI che vivrete in eterno, e non una cosa intangibileche dovrà svilupparsi da voi in punto di morte. QuestoVOI è fin da ora vivente nell'eternità, adesso e sempre.L'eternità è proprio ora. C'è chi, prima di arrivare acomprendere, ritiene che la vita non abbia valore, che sia,anzi, una cosa miserevole e che la vera vita non avràinizio finché non usciamo dal nostro corpo per diventarespirito. Ma Spirito voi siete, fin da ora. E vero che posse-dete un corpo fisico, e che nel futuro non sarete piùingombrati da questo peso; ma potete esser sicuri cheavete un corpo perché ne avete bisogno, perché a questostadio di sviluppo un corpo è necessario per la vostraevoluzione. Quando avrete superato la necessità di aver

un corpo fisico, ne sarete liberati. Vi sono tuttavia corpi ecorpi. Coloro fra gli uomini che in ogni tempo hannotenuta viva la fiamma della conoscenza esoterica, hannoinsegnato che in altri piani di esistenza, in altri mondi, visono esseri muniti di corpi assai più eterei di quelli usatida noi; e che in piani più bassi dell'esistenza si possono

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L'Immortalità dell'Anima

incontrare esseri i cui corpi sono assai più materiali egrossolani di quelli a noi concessi. Ci hanno insegnato chedopo aver vissuto le esperienze della vita Terrena, edesserci aperti all'idea di una vita su un piano più elevato,passeremo su questo piano più elevato, incarnandoci incorpi più adatti al nostro stadio di sviluppo progredito.Hanno anche insegnato che, prima della nostraincarnazione su questa terra, avevamo dimorato altrovefacendo uso di corpi idonei al nostro sviluppo in queltempo, i quali erano a un livello inferiore della scalarispetto a quelli di cui ora ci serviamo. Il corpo è lostrumento dell'Anima, e all'Anima viene dato lostrumento che meglio si adatta al suo stadio di sviluppo.Alcune scuole insegnano la dottrina della Metempsicosi,o Reincarnazione 23 , come più generalmente vienechiamata. Queste credono che dopo la morte torniamo aoccupare un altro corpo terreno, dal quale siamo attrattiper la legge d'attrazione, o Karma. Ho sempre ritenuto chequest'idea avesse grande valore, pur non essendo del tuttod'accordo coi suoi sostenitori. È indiscutibile che nellateoria della Metempsicosi sia contenuta l'unica

23 In realtà, oggi si tende a fare una distinzione fra la metempsicosi, latrasmigrazione dell'anima in un altro corpo dopo la morte, e lareincarnazione, che invece prevede un processo anche per il corpo. Lametempsicosi invece considera il corpo come la prigione dell'anima equindi l'intera vita corporea è una punizione. [N.d.R.] 147



Il Nuovo Pensiero

spiegazione possibile delle ineguaglianze e delleapparenze dell'ingiustizia della vita. È l'unica teoria chevada d'accordo con la Giustizia. Ma ritenere che la Vitasia soltanto un giro di ripetute incarnazioni terrene incorpi come li conosciamo qui in Terra, è una visionelimitata. Io credo che l'Anima esista da tempiimmemorabili. Io credo che sia sempre esistita, comeparte del Tutto, e che, manifestata come entità separata oapparentemente separata, sia esistita da tempiimmemorabili, facendosi strada per salire attraverso levarie forme di espressione, dal basso verso l'alto, sempreprogredendo, sempre crescendo. E così credo checontinuerà a progredire e crescere e svilupparsi neltempo, progredendo da forme più basse a forme superiori,e così di seguito, salendo, salendo sempre. L'uomo ab-bastanza evoluto, può scorgere un po'di quanto è celatonell'anima e ha la possibilità di vedere un po' più avantidei suoi compagni, di penetrare un poco con lo sguardol'oscurità, ma non può vedere al di là di un certo limite.Pochi sono riusciti ad afferrare verità molto superiori allacomprensione della moltitudine, ma perfino queste sono

nulla in confronto a Tutta la Verità. Il piano di Dio nonviene rivelato all'uomo se non quando è in grado dicomprenderlo. L'uomo, via via che avanza nella suaascesa spirituale, troverà nuove porzioni di Verità che loattendono. L'aver creduto o no nella Metempsicosi nonporta differenza, né vai la pena di discuterne. Quando la

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coscienza della Vita Eterna si desta in un uomo, pocoimporta a questo di quanti corpi egli ha fatto uso nel suoprogresso sul Sentiero, o di quanti altri dovrà servirsi perraggiungere i piani superiori. Queste cose non hanno perlui che valore speculativo. Egli sa di essere, e di doversempre essere. Egli conosce il valore di ogni momentopresente, e lo vive pienamente. Egli sa di non poter esseredistrutto né annientato. Egli sa che tutto, fino alla cosaminima dell'Universo, è governato dalla LeggeUniversale; che a Dio è nota la sua esistenza e tutto ciòche a lui accade. Egli sa di non poter essere cancellato,separato dal Tutto, posto fuori dall'Universo, scordato,ignorato. E, nella coscienza di queste cose, egli non èansioso davanti al futuro. Egli sa che, qualunque cosaavvenga, sarà per il bene. Egli sa che l'Universo èimmenso, e che c'è abbastanza posto per lui, e che il postoche gli verrà assegnato sarà il migliore e quello che più losoddisfa. Egli sa di non poter sfuggire al proprio bene, dinon poter staccarsi da Dio. La consapevolezza di questecose lo riempie di gioia: vive giorno per giorno gustandolo svolgersi della vita in sé e tutto intorno. Il concetto chela futura evoluzione debba essere raggiunta per mezzo di

ripetute incarnazioni terrene o in altri mondi, o chel'Anima, una volta liberata dal legame terreno della carnevada in altri piani di esistenza in cui crescere, non èfondamentale, né essenziale. L'Universo è grande, ed èforse appena possibile che ne visitiamo tutte le parti nello

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Il Nuovo Pensiero

svilupparci; nel qual caso sembrerebbe che siamo ora suun piano di vita relativamente basso, tanto che appena sene desta in noi la coscienza, ma solo in futurocomprenderemo il nostro progresso e il nostro sviluppo.Un bambino cresce e si sviluppa senza saperlo, poi se neaccorge, e aumenta la sua facoltà di comprendere: ricorda,pensa e trae le sue conclusioni. Così può essere che siamoora allo stadio infantile dell'evoluzione spirituale, ecominciamo appena ora ad "accorgerci". Provare ansiaper la vita futura è altrettanto inutile come preoccuparsiper la prossima settimana, il prossimo mese o il prossimoanno. L'uomo che ha raggiunto un certo stadio trovaentrambi inutili, perché né l'uno né l'altro portano a nulla.La filosofia vera è di vivere adesso. Non preoccupiamocidel poi, che è nelle mani di Dio. Egli considera tutto eprevede ogni ostacolo, sa tutto di noi e dei nostri bisogni,e veramente è capace di condurre, senza i nostrisuggerimenti, gli affari dell'Universo. L'idea dell'Uomoriguardo l'aldilà si modifica con il tempo e con ilproseguimento della sua evoluzione. Alcune vecchie ideeci sembrano infantili, e così le nostre idee migliori

sembrano inutili a coloro che hanno raggiunto stadisuperiori. Come dobbiamo sembrare infantili a quelleradiose creature che da lungo tempo passarono per ilSentiero che noi ora calchiamo e hanno raggiunto lostadio dell'umanità spirituale! Dove siano questi esseri ionon so, ma ho fiducia che esistano, e che fa parte del

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piano di Dio permettere loro di porgere una mano insoccorso a coloro che sono al nostro stadio di sviluppo.Credo che la vecchia dottrina degli angeli e degli ar-cangeli sia fondata sulla verità; solo che questa ha laforma imperfetta che l'uomo ha saputo darle per esprimereun fatto di un mondo spirituale che trascende la suacomprensione. Nella nostra arroganza siamo capaci dicredere che Dio abbia esaurito il suo potere creativo nelpopolare la terra di tutte le forme che noi vediamo, chenon vi siano altre forme nell'Universo. Questo concetto èaltrettanto assurdo quanto l'altro che aveva l'uomo di untempo, e cioè che questa piccola terra, questo granello disabbia, fosse il centro dell'Universo, e che il sole, la luna ele stelle fossero state create unicamente a beneficio di uncerto numero dei suoi abitanti chiamati Uomini. L'uomo siè gradatamente emancipato da questa idea, ma ancora siaggrappa al concetto altrettanto assurdo che la terra è ilcentro della vita spirituale, e che l'Uomo come loconosciamo é la creatura più alta, è l'unica che possiedaun'anima. Gli Uomini vedranno in seguito che l'Universodi Dio è grande, e che questo nostro mondo è moltopiccolo in confronto con il tutto, e che l'uomo come lo

conosciamo non è che una manifestazione dell'Anima aun certo stadio dell'evoluzione. Per alcuni questi concettipossono sembrare astrusi come certi modi di dire, mapiano piano li comprenderanno. L'Uomo, l'Uomo reale, èun essere meraviglioso, ma l'uomo, nella sua forma

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Il Nuovo Pensiero

presente di manifestazione, è una creatura grossolana, nonsviluppata e primitiva. Il mio non è un tentativo di esporreuna teoria sulla vita futura. Ho sì le mie teorie inproposito, ma vi ho accennato soltanto qua e là, senzavoler imporre nessuna teoria speciale. Se il lettore ha unconcetto o una teoria propria che gli dia maggiorsoddisfazione, deve ad ogni costo conservarla. Èprobabile che tutti abbiamo ragione, ma che nessuno dinoi abbia ragione completamente. Io non vedo comel'Uomo, al suo stadio presente di evoluzione, possa tentaredi concepire in dettaglio la vita dell'aldilà, dato che ha unavisione limitata nell'oscurità e può che afferrare appenaun'idea rudimentale della verità. Io ritengo che quandol'Uomo si sarà destato alla coscienza della Vita Eterna,quando sentirà di vivere, di essere, non darà più grandeimportanza ai particolari concernenti la sua vita futura. Sisentirà completamente al sicuro affidandosi alla Legge. Iocredo che S. Giovanni, il mistico, abbia voluto sommaretutto in queste parole: «Fin da ora siamo figli di Dio, maciò che saremo non è stato ancora rivelato24».

24 Prima lettera di Giovanni, 3:2. [N.d.R.]152



Lo SVILUPPOl'attenzione del lettore sul fatto che io parlo di sviluppopiuttosto che di conseguimento, sebbene il processo dicrescita e dello sviluppo implichi tanto lo sviluppo oaumento dall'interno che il conseguimento o aumento

o sviluppo dell'uomo ha seguito la via di un graduale sviluppo della coscienza. Richiamo all'esterno. Vi è una forza interiore che esercita una continua pressione verso lo sviluppo, e vi è un'altraforza di attrazione che richiama all'uomo e assegna a luiciò che gli occorre dall'esterno. Il lettore tenga presenteche adopero i termini interno ed esterno in senso relativo,riconoscendo il fatto che, dal punto di vista dell'Assoluto,interno ed esterno sono la stessa cosa.Vi è in ognuno di noi una pressione potente di espressionee di crescita verso il fine ultimo del Bene che ci spinge asvilupparci, che getta via uno dopo l'altro, nel suoprogresso, i suoi involucri, spinta dall'impulso impartitoledalla Causa non Causata, e dall'ai-



Il Nuovo Pensiero

to, attratta dall'attrazione dell'Assoluto. Come a unapianta, anche a noi è imposto di crescere lentamente, macertamente e instancabilmente, dal seme al fiore, finchénon avremo espresso tutte le nostre potenzialità.Cresciamo come il giglio, liberamente, costantemente,sviluppandoci foglia dopo foglia, finché la pianta nonavrà raggiunto la sua completa bellezza, e non siacoronata dal suo divino fiore. Vi è al centro di noi stessiuna forza che esercita una pressione irresistibile allosviluppo, e questa forza sarà obbedita finché ci resterà unsoffio di vita. Il seme nella terra esprime se stesso con ilsuo piccolo germoglio, e a volte spinge pesi mille voltesuperiori a sé nel suo sforzo di raggiungere i raggi delsole. L'alberello potrà essere piegato e capovolto nella ter-ra, ma i suoi rami andranno verso l'alto, muovendosiverso la resistenza minore, crescendo verso il sole, adispetto degli sforzi per impedirlo. Come la pianta, ocome l'alberello, questa Forza in noi non ci permette disottostare ai legami che ci confinano, o di affidarci ai falsisegnali che ogni tanto cercano di attirarci. Questa forza,finché è costretta, accumula giorno per giorno maggior

potere, e mantiene la pressione nel senso del suodesiderio, finché un giorno vincerà gli ostacoli con unsupremo sforzo, ubbidendo alle leggi dell'essere,crescendo verso il sole.La vita è crescita. Si muove in avanti, ora per questa, oraper quella via, dove trova meno resistenza, attirando a sé

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Lo Sviluppo

ciò che le occorre al momento, per poi scartarlo magaridomani dopo averne estratto le qualità utili. Assumemolte forme durante la crescita, gettando via uno dopol'altro i vari involucri divenuti inutili. Qualsiasi tentativodi trattenerla in un involucro non più sufficienteprovocherà la ribellione della natura della vita, cheromperà l'involucro per emergere.La mente filosofica, riguardo alle grandi questionisottostanti alla Vita, viene in contatto con ciò che sichiama il Divino Paradosso. Il filosofo deve riconoscereaspetti della cosa stessa che sono apparentemente inconflitto fra di loro; trovare due risposte a una stessadomanda in conflitto ma ugualmente soddisfacenti, unadelle quali sarebbe accettabile se non ci fosse l'altra.Questo stato di cose costringe il filosofo a rispondere allegrandi questioni relativamente con "Sì" o "No". Eppure,se riconosce il Centro, il filosofo deduce che nessunadelle due risposte è rigorosamente corretta (dal punto divista assoluto), ma che le due risposte combinate sonoquanto più vi è di prossimo alla giusta risposta, ed ècostretto a formularla con un "è e non è". Tenendo contoche l'assoluto non può essere espresso con termini rela-

tivi, la spiegazione appare in parte chiara. Il DivinoParadosso si presenta al neofita all'entrata del Sentiero.Non lasciatevi spaventare; non è terribile come sembra,quando lo conoscerete bene, troverete in lui un amico, eun alleato.

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Il Nuovo Pensiero

Il Divino Paradosso si presenta a noi quando veniamo aconsiderare la questione di crescita e di svilupponell'Uomo. Alcuni pensatori sostengono che l'Uomocresce e si sviluppa per cause esteriori; che è una creaturadell'eredità, dell'ambiente, delle circostanze. Un'altrascuola insegna che la sua crescita è tutta dall'interno e chele cause esteriori non hanno su di lui effetto alcuno. Tantogli uni che gli altri porgono ottimi argomenti, chiareillustrazioni ed esempi, così da poter essere subitoconvinti se non ci si presentasse il lato opposto dellaquestione. Allora siamo combattuti dalle contraddizioni, ese non si riconosce il Paradosso Divino, bisognaammettere di essere vinti.Ci sono, generalmente, due cause che agiscono nellosviluppo dell'Ego: una interna e l'altra esterna. Dal puntodi vista relativo, queste due cause sono in conflitto fra diloro; ma dal punto di vista assoluto sono una cosa sola. Nél'una né l'altra di queste cause relative determina o regolalo sviluppo dell'Uomo. Queste due forze hanno gioco ereazione continua.La spinta interiore incontra molti ostacoli, impedimenti,

barriere e ostruzioni, che apparentemente fanno deviarel'Ego dal sentiero tracciato dal Potere Interiore; eppure,con la sua forza interiore, sormonta, sopraffà, calpesta oaggira l'ostacolo esteriore. A prima vista sembrerebbetrattarsi dell'antico dilemma della "forza" irresistibile aconfronto con "l'ostacolo irremovibile", la cui soluzione è

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Lo Sviluppo

al di là della comprensione umana; ma il confronto nonregge, perché, mentre le due forze agiscono una sull'altra,la spinta interiore, eccitata dall'ostacolo esteriore, finisceper vincere, e la pianta della Vita cresce verso il sole. Ilpotente fiume, tendente all'oceano, pur essendo costretto,lungo il percorso, a piegarsi e a serpeggiare, raggiungefinalmente la sua mèta. Qui desidero esporre la miafilosofia che mi insegna che, in analisi ultima, la forzainteriore e l'ostacolo che vi si oppone, saranno visti qualemanifestazioni aventi una stessa causa, e che l'apparentediscordanza risulta essere la più alta forma di armonia.Per esporre cose relative bisogna far uso, per essere intesi,di termini relativi. Infatti, se si volesse parlare dal punto divista assoluto, non si troverebbero parole per esprimersi esi sarebbe costretti a rimanere muti. Dico qui questo pernon essere in seguito equivocato. Io devo, per giungere adire ciò che voglio, ammettere che la spinta interioreverso la crescita è il fattore primo dell'avanzamentodell'uomo, e che le forze esteriori che agiscono su questaforza hanno il carattere di ostacoli. Io confido che primadi aver detto l'ultima parola ai miei lettori, li avrò portati ariconoscere che entrambi sono fattori di sviluppo per

l'Uomo.Uno degli aspetti di questo processo di crescita va posto inevidenza, ed è che l'effetto finale o prodotto è causarecondita dello sviluppo stesso. Il fiore o il frutto,bramoso di manifestarsi, spinge il seme a germogliare, la

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Il Nuovo Pensiero

pianta a far il fusto, a mettere le foglie e a obbedire alleleggi della crescita. La quercia potenziale, chiusa nellaghianda, bramosa di manifestarsi, causa la crescita e losviluppo della pianta. Nella forma più infima della vita visi trovava già l'Uomo potenziale, avido di espressione e disviluppo attraverso i millenni. L'Uomo, l'effetto, eral'Uomo, la causa. L'ultimo a manifestarsi in ordine ditempo, era il primo secondo la causa. Nell'UomoSuperiore dell'avvenire, e forse al di sopra di luinell'ordine ascendente, esseri superiori all'Uomo comel'Uomo lo è ora all'infima forma di vita nota alla scienza.Veramente, «i primi saranno gli ultimi e gli ultimi sarannoprimi»25 in più di un significato. Considerando la crescitadi una pianta, è opportuno osservare con quale agio enaturalezza avvenga questa crescita, mentre saremomeravigliati di notare come lo stesso modo di procederenon avvenga nelle forme più evolute di sviluppo.Domanderemo a noi stessi perché l'Uomo non possasviluppare il suo Ego senza provare i dolori dello sforzo edella lotta per crescere. E cecità la nostra. Se potessimoosservare la pianta attraverso un microscopio abbastanza

potente, vedremmo nei suoi tessuti un continuo lacerarsi ericostruirsi: distruzione, sforzo, annullamento e nuovaformazione di parti. Cambiamento, cambiamento sempre.Ma la pianta, ligia agli istinti naturali, non si oppone

25 Matteo, 20, 1-16 [N.d.R.].160



Lo Sviluppo

necessariamente alle leggi della crescita, e il dolore siriduce al minimo e potrà magari dare un senso di piacere(poiché piacere e dolore non sono cose del tutto separate);l'Uomo invece sembra incepparsi ad ogni passo; vuolrimanere indietro, teme di cambiare e così prolunga eintensifica il suo dolore. Pover'uomo; che però impari!In altre parti del libro parleremo ancora di questoprocesso di sviluppo, e lasceremo in sospeso l'argomentoper studiare le diverse forme dello sviluppo dell'Uomo. Illettore tenga presente, tuttavia, che vi è una Forza internache spinge l'Uomo, irresistibilmente verso lo sviluppo el'avanzamento; questa Forza Interna è il divino fiore chedeve sbocciare sulla pianta della vita. Non è cosa estraneaa noi, e non proviene dall'esterno, ma dall'Ego Superioreche un giorno sarà quello che oggi chiamiamo "Io". L'"io"del presente è quanto che vi è di più alto al nostro attualestadio di evoluzione. Il nostro "Io" di oggi è assai diversodal nostro "Io" di dieci anni fa, e il nostro "Io" fra diecianni sarà diverso dal nostro "Io" di oggi. E quandoconsideriamo che questo processo continua all'infinto,attraverso i tempi, la facoltà di ragionare ci abbandona:non possiamo afferrare questa meravigliosa verità, pregna

di possibilità incomparabili.

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LA CRESCITA DELLA COSCIENZA-L--/sciente nell'Uomo, sulla sua crescita della coscienzadell'"Ego".

di grande importanza sapere qualche cosa sulla crescita e sullo sviluppo dello stato co- Nell'ordine infimo degli animali, ciò che chiamiamo coscienza ha una parte minima. La coscienza nelleforme inferiori di vita è poco più di una semplicesensazione; il subconscio ha l'ascendente e anche questosolo nelle facoltà più primitive, essendo le facoltàsuperiori allo stato latente del non sviluppo. Nelle formeinferiori la vita è quasi automatica. Nel mondo mineralesembra che non vi sia affatto vita, tanto il principio dellavita è soffocato dalla materia; eppure l'occultista ci diceche perfino nel mondo minerale vi è una lieve traccia divitalità, ed alcuni fra i più grandi scienziati incomincianoad ammettere che la materia non è del tutto morta; chenon vi è nulla in Natura che sia assolutamente morto; chel'intelligenza è solo una questione di grado; che ilminerale ha la sua legge di vita e la segue.

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La Crescita della Coscienza

Vi è in Natura un'istintiva tendenza degli organismiviventi a compiere certi atti; un corpo organizzato tende aricercare ciò che soddisfa i bisogni del suo organismo. Èuna semplice forma di sforzo mentale, che sembraavvenire in maniera del tutto inconscia. Nella vitavegetale questa tendenza è chiaramente discernibile;meno evidente nei tipi inferiori delle piante, e più nellepiante di tipo superiore, e in genere si chiama "forzavitale". In alcune forme superiori di vita vegetale appareun lieve moto di "azione vitale" indipendente, una lievemanifestazione di coscienza, una debole esibizione disforzo cosciente. Nel livello più basso del regno animalenotiamo un grado assai più alto di coscienza, che varia aseconda della famiglia e della specie, dalla forma quasivegetale nelle forme animali inferiori, all'intelligenzaquasi umana nelle forme più evolute. Il grado di coscienzanei più intelligenti dei cosiddetti "animali inferiori" siavvicina a quello del tipo più basso della razza umana, eraggiunge senza dubbio quello di un bambino. Come ilbambino, prima della nascita, dimostra nel suo corpo glistadi dell'evoluzione fisica dell'Uomo, così lo stessobambino, prima e dopo la nascita e fino all'età matura,

manifesta gli stadi dell'evoluzione mentale nell'Uomo.Nel progredire nello sviluppo e nell'evoluzione, l'Uomocominciò a manifestare la cosiddetta Coscienza del Sé,che in scala è superiore alla Semplice Coscienza. È moltoarduo rendere con parole l'idea della coscienza nelle sue

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Il Nuovo Pensiero

varie forme; infatti molti scrittori di psicologia sonoconcordi nell'affermare che veramente è impossibiledarne l'esatta definizione. È necessario, per descrivereuna cosa, paragonarla a un'altra, ma siccome in natura nonesiste nulla di simile alla coscienza, ci manca il termine diparagone. Secondo il mio parere, le parole che megliorendono l'idea della coscienza sono "consapevolezza" e"conoscenza".La semplice coscienza è avere consapevolezza delle coseesteriori, le cose ali'infuori del sé interiore. La coscienzadel sé è una consapevolezza del sé interiore, è un risultatodel rivolgere lo sguardo mentale dentro di noi. La grandemaggioranza degli uomini sa appena che cosa sia lacoscienza del sé. Ha l'abitudine di considerarsi come lacosa più comune e non sente mai la necessità di un'analisimentale del sé. Altri, invece, diventano cosìmorbosamente coscienti del sé, che è loro difficiledistogliere lo sguardo da se stessi. È il vecchio principiodell'interiore ed esteriore, che si manifesta in tante forme.L'Uomo, raggiungendo la Coscienza del Sé, venne adaver coscienza dell'"Ego". Fino ad allora non si era

formato il concetto mentale di "Ego". All'inizio, questoconcetto fu vago e confuso. L'Uomo cominciò a pensare asé in confronto ad altri della sua specie: prese adosservarsi, a trarre deduzioni che applicava ad altririsultati. Così crebbe il concetto dell'"Ego". Ma lasciamol'uomo primitivo che sta avvertendo la presenza

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dell'"Ego" che si sviluppa, e veniamo all'uomo di oggi.Un po'di osservazione ci farà riconoscere che ognuno dinoi ha un "Ego" a uno stadio diverso. Ognuno pensa di séin modo diverso. Molti di noi pensano a se stessi soltantonel piano fisico. Pensiamo al nostro "Io" come a un esserefisico avente corpo, testa, membra e organi. Per chi sitrova a questo stadio di sviluppo, il Corpo è il vero Io, e laMente un'appendice vagamente compresa del Corpo,necessaria agli usi del corpo stesso. Un tale uomo, quandodice: «La mia mente», «la mia anima», allude a coseappartenenti a lui (il Corpo) e delle quali si serve ma chenon sono lui. Per lui dire: «La mia mente», «la miaanima», è come dire «il mio cappello», «le mie scarpe»:usa qualcosa "appartenente o adoperata da me", ma nonl'"Io". L'"Ego" è soltanto sul piano fisico, e la partesuperiore dell'uomo è il "Non Ego" come i vestiti cheporta o gli oggetti di cui si serve.L'uomo sul piano fisico vive la vita fisica. Egli mangia,beve, dorme, e compie altri atti fisici con facilità epiacere. Prova piacere soltanto nel piano fisico, nonconosce altro. Le sue emozioni e le sue passioni sonoappena superiori a quelle del bruto, e non arriva a

comprendere un altro uomo che sia cresciuto al di là delsuo stadio. Non possiamo biasimare quest'uomo, nécondannarlo, perché egli non può vedere che quello che è,e se fossimo noi al suo stadio di sviluppo faremmoproprio come lui. È uno stadio necessario da cui ognuno

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Il Nuovo Pensiero

di noi è passato o deve passare. È lo stadio dell'infanzia.Quest'uomo è come un orsacchiotto; tutte le sue sventuresono sul cammino che dovrà fare. E vive relativamentebene; non conosce altro dolore che quello del corpo, o ciòche equivale a questo dolore, la mancanza, cioè, di quantoalletterebbe la sua natura sensuale. Egli non avverte che lasua vita non è la più alta, e prova un senso di pietà o didisprezzo per coloro che trovano piacere in altro. Gode diuna felicità un po' animale, e par quasi un peccato chedebba destarsi alla coscienza e far fronte al dolore dellostadio seguente; ma la Vita è inesorabile: il bimbo devecrescere, a dispetto del dolore, anzi, per mezzo del dolore.Alcuni di noi sono passati dallo stadio fisico di coscienzaallo stadio mentale. Per colui che ha raggiunto questopiano l'"Ego" viene rappresentato come Intelletto, oMente, avente potere sul corpo e i suoi organi, e cherisiede nel cervello dell'essere umano. Non fa differenzase questi individui pensano alla mente come i materialisti,e la considerano una sostanza proveniente o emanante dalcervello, o se la considerano una sostanza in certo modointangibile che si manifesta per mezzo del cervello. Sia un

modo di vedere che l'altro, per loro sono questioni diopinione Intellettuale, e tanto in un caso come nell'altrosentono nello stesso modo, il loro concetto di "Ego" è ilmedesimo, e hanno la convinzione che il centro della lorocoscienza sia l'Intelletto. Per tali uomini l'Intellettosembra essere il vero "Ego" e possono anche arrivare ad

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inchinarsi al proprio Intelletto come a una Divinità. Essiavvertono i poteri sorprendenti della mente, incomincianoa coltivarli e svilupparli (e tutto questo è parte necessariadella crescita), e spesso ottengono risultati quasimeravigliosi. Alcuni di questi individui seguiranno la viadella pura astrazione intellettuale; in altri si svilupperà ilpotere creativo della mente, che si manifesterà coninvenzioni e grandi scoperte; in altri si svilupperà l'im-maginazione, e diventeranno poeti, scrittori artisti. In altriancora si combineranno le doti di operosità e diimmaginazione, e diventeranno i capitani dell'industria, ecosì di seguito. Ciascuno seguirà la via su cui troveràmeno resistenza e si svilupperà in ciò che per lui hamaggior attrattiva, ma il loro "Ego" è sempre la Mente. Viè chi procederà nello sviluppo psichico in forma disemplice manifestazione del piano mentale. Il poterepsichico per molti è considerato identico al poterespirituale, ma è tutto sul piano mentale di coscienza,sebbene la forma superiore di potere psichico siaraggiungibile soltanto a coloro che sono arrivati ad uncerto grado di sviluppo spirituale. Le forme inferiori dipotere psichico possono essere raggiunte da coloro i quali

sviluppano la propria mente in certe direzioni, e sonostrettamente attinenti al piano mentale, sebbene inapparenza di gran lunga staccate dalle manifestazionisolite dello sviluppo mentale. Le più alte forme di poterepsichico, invece possono essere raggiunte soltanto da chi

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Il Nuovo Pensiero

è giunto a un certo stadio di sviluppo spirituale. Per gliuomini del piano Mentale, la Mente è tutto. Essiavvertono la supremazia sul corpo; avvertono qualimeravigliosi poteri essa abbia sul corpo di cui ha ilcontrollo, e sui corpi e sulle menti di altri. Per questi, laMente è l'"Ego" superiore, identico allo Spirito. Hannocoscienza del meraviglioso operare della Mente, ma nonhanno coscienza di nulla che sia al di sopra. Per alcuni diloro la morte sembra porre fine a tutto, essendo convintiche tutto muoia con la morte del cervello. Altri credono,in un certo modo, che il loro Intelletto mantenga lapropria esistenza; ma è una credenza o speranza, fondatasu parole e opinioni di altri, che si sono arrogatiun'autorità. Ma non avvertono la Vita Eterna, nonpercepiscono il vero "Ego" che sa di essere eterno.Quando un uomo entra pienamente nel piano mentale dicoscienza, incominciano le sue pene. Diventainsoddisfatto. Prova brame nuove e arde di soddisfarle.Così scrive Tolstoj, alludendo a questo stadio: «Appena laparte mentale dell'uomo prende possesso, si aprono nuovimondi, e i desideri sono mille volte moltiplicati.

Diventano numerosi come i raggi di un circolo; e la mentecon ogni cura e ansia si dà a coltivare e contentare questidesideri; pensando che quella sia la via per conseguire lafelicità». Sebbene lo stadio mentale porti la sua felicità,porta anche le sue pene e le sue infelicità. L'Uomo si trova

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chiuso da ogni parte dai limiti dell'Intelletto. Si chiede:«Perché?». E non trova risposta nell'ambito dell'Intelletto.Egli comincia con il non volere più accettare le cosesoltanto perché altri le hanno dette, e chiede la rispostaalle facoltà della propria ragione; chiede al suo Intellettodi condurlo, ma si accorge, dopo poco, che l'Intelletto loporta per una via noiosa, già nota, che si allontana dalpunto dove vorrebbe giungere. Più l'uomo approfondiscela ricerca puramente intelle- tuale, più infelicità crea a sestesso. Più egli soffre, più egli sa. Eppure l'Intelletto è ilmigliore utensile con il quale lavora lo Spirito, e quandoun uomo raggiunge gli stadi superiori della coscienza,cioè entra nel regno della Coscienza Spirituale, provagrande soddisfazione a maneggiare l'ormai raffinata armadell'Intelletto, non più nel modo usato fino ad allora, macome valido strumento in mano allo Spirito. L'unica viad'uscita dalle pene del piano mentale è il canale dellosviluppo spirituale, cioè la crescita dello stato coscientenell'ordine spirituale, verso i campi inesplorati dellefacoltà spirituali. Qui solo l'uomo troverà pace.Nel prossimo capitolo parlerò dello sviluppo nell'ordinespirituale.

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espansione, crescita e sviluppo, passando

IL RISVEGLIO DELL'ANIMAper i diversi stadi del piano fisico, quindinel più vasto piano mentale con le sue diverse fasi. Dalpiano fisico, relativamente immune dalle preoccupazioni, èpassato nel piano mentale, incontrandovi le sue ansie, i suoi ^ uomo ha progredito secondo le leggi di dubbi, le sue privazioni, le sue brame, le sue scontentezze e infelicità. Scorge finalmente un nuovosentiero che s'inerpica sulle colline, e, pur non sapendo doveconduca, vuole avviarvisi a dispetto del dubbio pursperando che conduca alla sospirata Pace.Egli s'incammina. Vede tracce di altri che sono già passatida lì prima di lui, e vede anche che non sono numerosi. Sisente dubbioso perché, invece di scorgere una mèta, trovache il sentiero è tortuoso e non gli permette di vedere oltre ilproprio naso; ma spinto da una bramosia che egli stessoappena comprende, fa quei pochi passi con la fiducia incuore e si accor



Il Nuovo Pensiero

ge di salire sulla collina; e così fa altri passi ancora. Egliricorda le parole di un vecchio cantico. «.. .Non vogliovedere la scena lontana; un passo mi basta se Tu miconduci».Egli si rende allora conto di essere entrato in una terra nuovae ignota, di aver superato i confini di un paese nuovo. E perlui una terra estranea: non ritrova i segni familiari, non nericonosce gli aspetti. Egli avverte la grande distanza fra sé egli amici lasciati ai piedi della collina, e grida forte perché loseguano; ma gli amici lo odono appena, e temono per lui.Agitano le braccia e fanno segni perché torni indietro.Temono di seguirlo, e disperano della sua salvezza; egliinvece sembra possedere un coraggio nuovo, e uno stranoimpulso lo incalza perché vada avanti, sempre avanti. Egliignora quale sia la sua mèta, ma una gioia irresistibile lopervade, e continua il cammino.Dopo un po', quando ha superato un passo difficile, arriva auna svolta del sentiero, un tratto pianeggiante e largo che glidà un senso di riposo; egli sa che è una tappa, un punto disosta e di osservazione. E gode di una vista meravigliosa.

Da un lato, in fondo al piano, vede coloro che provano tuttele vie in cerca di progresso, e su vari sentieri uomini e donneche si affaticano; e strano a dirsi, sente istintivamente chetutti vanno in cerca di quel sentiero su cui lui si è giàavviato.

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Il Risveglio dell'Anima

Dall'altro lato, vede un paese bellissimo e nuovo, una terragaia e soleggiata. Scorge gruppi di viandanti su tratti più altidella via venuti da lontano, e sente le loro voci: è la gioiache li fa cantare. Per la prima volta ha la coscienza realedell'"Ego" e riconosce il corpo e la mente come due validistrumenti, due servi fedeli; mentre percepisce il proprio"Ego" staccato da questi, che fa uso di loro. Egli acquistacoscienza di essere sempre esistito, di esistere ora, e didover esistere per sempre. Non cerca di ragionare su questecose, ma le sa nello stesso modo come prima avvertiva ilsuo stato di esistenza presente. La coscienza di "Essere" haassunto un nuovo significato, si è apparentemente ampliata,sebbene egli sappia di non essere in realtà cresciuto, ma diessere giunto a uno stadio di sviluppo cosciente in cui è datoconoscere noi stessi quali siamo. Egli sa, che per essergiunto dove si trova, ha viaggiato a lungo, e sa anche che unlungo viaggio è davanti a lui, ma d'ora in poi procederàconsciamente e non più ciecamente. Egli guarda in basso,nel piano, e vede gli altri, coperti di fango e di polvere, cheprocedono faticosamente per la stessa via; ma egli pure èpassato per quelle tappe, e non li disprezza per il loro fango

e la loro polvere. Ha partecipato a quel viaggio a suo tempo,e ne ha provato tutti gli sconforti. Egli sa di aver soltanto,raggiunto il più vasto piano della Conoscenza Cosmica, eche al di là di questa si estendono regionimeravigliosamente belle alle quali arriverà a suo tempo.

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Il Nuovo Pensiero

Infine, fasi di esistenza si aprono alla sua visione. L'anima,quando raggiunge questo stadio, si desta, e vede se stessa, intutta la propria bellezza, con tutte le sue meravigliosepotenzialità. Prova un intenso piacere di esistere, nell'orapresente. Sente Se stessa parte del TUTTO, e sa chel'universo è la sua patria. Sa di essere una scintilla di Spiritodel Grande Spirito Universale, un raggio del Supremo Sole,una particella del Divino Essere, chiusa in un corpomateriale, che si serve di questo corpo e di un altrostrumento chiamato mente per potersi manifestare. Non siaddolora sul Passato, non si preoccupa dell'Avvenire.Avverte di essere sempre esistito e di dover sempre esistere,e quindi vive nell'ora presente. Sa di non poter essere offesao distrutta, ma di esistere in conformità alla Legge (e che laLegge è il Bene). Non cerca spiegazioni, sapendo, chequando ne sarà giunto il tempo, progredirà nella materia,gettando via ogni involucro uno dopo l'altro, nell'ampliarsi,raggiungendo sempre gradi superiori di sapere.Essa avverte la Presenza Universale, e sente la vicinanza diDio. Avverte per la prima volta la realtà di quello che prima

ha nominato con leggerezza e senza vera comprensione -Onnipresenza, Onnipotenza, Onniscienza di Dio.Ricercando e comprendendo queste cose, l'anima èsoddisfatta, e vede la propria Unità con il Tutto. Sa che ilprogresso di uno significa progresso dell'altro, giacchénessuna parte del Tutto è separata dal Tutto. Avverte tutto

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questo con meraviglia, e nel riconoscerlo perde i sentimentidi Odio, Paura, Invidia, Malizia della vita passata. Non puòpiù disprezzare, o biasimare. Vede l'Ignoranza dove primavedeva il Male. Vede il senso di Separazione e l'Egoismo,dove prima vedeva il Peccato. Sente se stessa pervasa da unsolo sentimento verso tutta l'Umanità e tutto il mondo - ilsentimento dell'Amore. Sì, amore per la creatura più infimache esista, per l'uomo più vile, per la donna più degradata,perché l'anima sa che essi non possono venire esclusi dalgrande schema della Vita e che non possono eventualmentesfuggire al loro bene. L'anima sente che è collegata a ogniVita inseparabilmente, e sa che il bene di uno è il bene ditutti; allo stesso modo ciò che nuoce a uno nuoce a tutti.L'anima vede che l'Amore di Dio raggiunge tutti, anche i piùtardivi sul sentiero; che l'amore di Dio, come il Sole Divino,irradia tutti - santi e peccatori - che non vi è creatura vivatanto umile, tanto affondata nel fango dell'ignoranza, di cuiDio non si ricordi e a cui non porga la mano soccorrevole,che essa prima o poi finirà per afferrare per essere rialzata.Allora per la prima volta comprende chiaramente laparabola della "pecora smarrita", e sospira pensando quanto

poco del suo significato aveva afferrato nella vita passata.Vede l'identità della Morte e della Vita. Vede la Morte comeNascita. Perde la paura della Morte perché conosce quale è.Sa vedere dietro la spaventosa maschera della Morte il voltobellissimo di una radiosa creatura: la Vita.

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Il Nuovo Pensiero

L'Anima, svegliandosi, fa queste e altre esperienze, e noncessa più di vedere, ma vede sempre più avanti, e i suoiocchi si fanno sempre più chiaroveggenti. La vita acquistaun nuovo significato quando raggiunge i confini dellaCoscienza dell'ordine Spirituale e ci s'inoltra. Le parole nonpossono rendere l'idea: questo stadio deve essere vissuto peressere compreso. Siete forse ora ai piedi della collina,all'inizio dell'angusto sentiero. Non vedete che un passo, mafatelo, fate quel passo. Non pensate ai passi successivi, livedrete quando sarete pronti a farli. Entrate audacementenel Sentiero, non voltatevi indietro. IlSentiero è stretto e tortuoso, ma è stato calcato dagli Eletti ditutti i tempi; e anche adesso molti sono pronti. Forsesentirete il bisogno di gettare via molte cose che aveteportato con voi, e che sono diventate un ingombro, mentreprima le stringevate come cose preziose. Pregiudizi,meschinità, odi, antipatie, invidie, sentimenti di superioritàsu altri, mancanza di carità, biasimo, bigottismo - è giunta laloro fine: forme e idee caduche come il senso di un dirittopersonale a danno del progresso altrui, che è tempo di

gettare via se si vuole progredire nel Sentiero. Cose cheavrete portato con ogni cura e di cui vi sarete vantati, visembreranno peggio che senza valore, e le getterete via consenso di sollievo; sebbene inizialmente con dolore. Moltiornamenti di cui vi sarete coperti saranno lacerati dai sassi edalle spine sulla via, o dovrete lasciarli perché vi peseranno

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troppo sulle spalle; ma nel procedere il viaggio vi toglieretecon piacere le vesti con cui vi sarete coperti lo spirito, efinalmente l'Anima vostra si mostrerà senza veli e bella,senza timore.Guardate! Ecco irradiare le colline, e i raggi del solenascente sono penetrati nella vostra stanza e brillanoappieno sul vostro volto. Avete gettato via il peso del sonnoprofondo e avvertite la sonnolenza del dormiveglia. Apritegli occhi: avete grandi cose oggi davanti a voi. Alzatevi dalgiaciglio, andate alla finestra, e lasciatevi investire dai raggivivificanti del sole. Tutto vi sembra bello. La vita vale lapena di esser vissuta; sono fuggite via le orrende visioni not-turne; siete finalmente del tutto svegli e sorridenti. Udite lavoce dell'Anima che canta: «Gioia! Gioia! Gioia!»; è l'Orain cui l'Anima si desta.

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INDICE

Che cos'è il "Nuovo pensiero"? ................................... 5I Pensieri sono Cose .................................................. 27La Legge di Attrazione ............................................. 35Costruzione della Mente ........................................... 43II Guardiano della Soglia .......................................... 51Corpo e Mente........................................................... 61La Mente e i suoi Piani ............................................. 71Il Piano Subconscio................................................... 81Le Facoltà Supercoscienti ......................................... 93La Questione dell'Anima ......................................... 105L'Assoluto ............................................................... I l iL'Unità di Tutto ....................................................... 133L'Immortalità dell'Anima ........................................ 145Lo Sviluppo ............................................................. 155La Crescita della Coscienza .................................... 163Il Risveglio dell'Anima ........................................... 173 SEI NATO RICCO Bob Proctor



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Scheda bibliografica

Atkinson, William W.IINtiovo Pensiero / William W. Atkinson. Cesena: Bis Edizioni, 2009.Tit. orig.: The New Thoughtpp. 192; 16 cm (I Classici della Scienza della Mente) ISBN88-6228-071-8 1. Successo CDD 158.1



William Atkinson Il Nuovo PensieroChe cos'è il Nuovo Pensiero? Che rapporto ha con la Legge di Attrazione? Come sipuò ottenere la Guarigione del Corpo attraverso la Mente? È possibile cambiare lanostra vita attraverso un nuovo modo di pensare?

Tutti questi temi sono al centro dell'illuminante ricerca di Atkinson che spiega comeutilizzare a nostro vantaggio la mente inconscia e, in questo modo, attingere allenostre risorse interiori e gestire le vibrazioni mentali. Il pensiero come forza dellaMente Creatrice, come culla della spiritualità, è il punto di partenza dell'interomovimento filosofico e culturale del New Thought che ha inaugurato nel XIX secolo laScienza della Mente e ha reso accessibile a molti la grande saggezza degli antichiche sapevano che "siamo quello che pensiamo".

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ISBN 88-6228-071-8

97888622807www.bisedizioni.it 167 Sarà questo il tema 9 principale ripreso da James Aliennel suo libro Sei come 9,00 pensi di essere, Bis Edizioni



2008, in cui l'autore spiega il potente effetto del pensiero sulle circostanze.L'uomo infatti non attrae quello che desidera ma quello che è: quello che cisuccede nella vita, le cose belle e le cose brutte sono espressione dei nostripensieri più radicati. Sebbene non possiamo scegliere le circostanze possiamoperò dare loro una forma ben 1 Edito da Bis Edizioni, 2008. [N.d.R.]1 Vedi anche Wallace D. Wattles, La legge di attrazione, Bis Edizioni, IIedizione 2009 [N.d.R.]. 2 La Scienza Divina è un approccio alla vita positivo che si basa sulla visione di Dio come dell'unico Spirito, onnipresente, in tutte le cose, visibili e invisibili; nessun altro spirito o entità1) con cose imparate dal piano conscio;2) con cose che gli sono state impartite per suggestione daun'altra mente;3) con cose trasmesse da un'altra mente per mezzo delleonde-pensiero ecc.;4) con cose comunicate per vie ereditarie, compresi gli impulsitrasmessi da generazione a generazione, dai tempi dell'impulsovibratorio originale impartito dalla Causa Prima, impulsi chegradualmente si spiegano e si scoprono quando lo sviluppoevolutivo voluto è raggiunto.

1 Tratto da In memoriam di Lord Alfred Tennyson. [N.d.R.] 1061 II riferimento è al Libro della Sapienza (14,21): «Questa per gli uomini è unavera trappola: vittime della disgrazia o del potere chiamano Dio oggetti dipietra e di legno». [N.d.R.]



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Il Nuovo Pensiero. Le Origini Della Legge Di Attrazione - William W. Atkinson - OCR