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Il paziente emorragico
Nicole1a Erba
Stru%ura Semplice Dipar/mentale “Emostasi e Trombosi”
Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco
Il paziente anticoagulato
Pavia, 8 febbraio 2013
Il tra1amento an;coagulante coinvolge 1,5-‐2% della popolazione generale
L’indicazione principale è la prevenzione del cardioembolismo nella fibrillazione atriale,
seguita dalla mala.a trombo/ca venosa e dalla prevenzione del cardioembolismo nelle
patologie valvolari cardiache
La popolazione in terapia an;coagulante ha una età avanzata
(mediana 76 anni)
Emorragie in TAO: incidenza
Emorragie
ISCOAT
Studi
osservazionali
Studi
sperimentali
% a/p % a/p % a/p
Fatali 0.25 0.8 0.4
Maggiori 1.1 4.9 2.4
Maggiori + minori 7.2 15 8.5
Emorragie maggiori in TAO: sedi
emorragie % a/p
Maggiori 1.35
di cui fatali 0.25
Cerebrale 0.46
Oculare 0.25
Articolare 0.15
Retroperitoneale 0.10
Ematomi 0.0
Digestive 0.35
Emottisi 0.05
Ematuria 0.10
Studio ISCOAT
Impa1o clinico dell’emorragia maggiore in terapia an;coagulante
Mortalità globale = 8-‐10%
Mortalità emorragia intracranica = 45-‐50%
Fa1ori di rischio emorragico • Eccessiva an;coagulazione • Età maggiore di 75 anni
• sanguinamento primario • sanguinamento intracranico (donne)
• Trauma • Ipertensione non controllata • Grave compromissione cardiaca • Insufficienza renale • Vasculopa;a cerebrale • Neoplasia • Precedente sanguinamento diges;vo • Concomitante uso di farmaci an;aggregan; • Primi 3 mesi di terapia
Caso clinico: donna 72 aa
• Stenosi mitralica reuma;ca con FA, in terapia con Acenocumarolo, ipotoroidismo iatrogeno
• 51 aa: – Protesi meccanica (doppio emidisco) + FA. – Acenocumarolo INR 2.5-‐ 3-‐5: buona qualità terapeu;ca, 2% so1o il range
• 62 aa: – Stroke ischemico. Disartria e deficit VII nc. INR 3.1. Due lesioni ischemiche in esi;. Non eseguita TAC con MDC per rifiuto
– Aggiunge ASA 100 mg
con;nua
• 62 aa (dopo due mesi): – emorragia diges;va in gastrite erosiva. INR 4.35. Ricoagulata con Vit K. Trasfusa.
– PPI (per qualche mese) – Stop ASA. Dopo controllo gastroscopico, riprende Acenocumarolo (3-‐4)
• 68 aa: – Stroke ischemico a favorevole evoluzione. INR 3.79 – Stop Acenocumarolo, Inizia warfarin + ASA 100 + PPI
Emorragie diges;ve in corso di an;coagulazione Perché il paziente sanguina?
Presenza di lesione occulta 11% su 292
Arch Int Med. 1974 Coon WW et al, 14 su 41
AM J. Med 1989 Landefeld et al.,
Endoscopia
nel sanguinamento del tratto superiore
Rivela la lesione sottostante nel 50% dei casi Consente di ottenere l’emostasi nel 90% dei casi
Wolf et al, Am J.Gastr. 2007
Terapia an;coagulante +/-‐ terapia an;aggregante: raccomandazioni
• Pazien; candida; alla terapia an;coagulante (TA) o an;aggregante: indagare se pregressa ulcera o sanguinamento diges;vo.
• Se sì, escludere infezione da Helicobacter Pylori e eventualmente procedere alla eradicazione.
• Paziente che inizia la terapia an;coagulante (di qualsiasi ;po): – Indicazione per la sola TA: di norma, non associare PPI – Indicazione per TA + ASA oppure TA + doppia an;aggregazione: associare sempre PPI
Caso clinico
• Maschio di 64 anni, celibe, vive solo, fumo e potus.
• Laringectomia per neoplasia • Warfarin per FA cronica • TAO condo1a per 2 anni con pessima qualità: sospesa per scarsa compliance
• Successiva ripresa della TAO a seguito di ricovero: controlli a cura del MMG
tempo Condizioni cliniche/Obiettività Azioni Indagini strumentali 0 Trovato a terra 15’ 118: trauma cranico minore in caduta accidentale 25’ Pronto Soccorso: paziente poco critico 90’ Visita medica: muove tutto, importante dolore al
rachide cervicale , caviglia e ginocchio dx Richiesti esami e TAC
240’ Visita neurologica: sveglio,collaborante, rallentato , comprende ed esegue ordini semplici , verbalizza il proprio nome , disorientato nei parametri spazio-temporali. Motilità attiva agli arti. Non apparenti deficit sensitivo/coordinativi Nervi cranici: pupille anisocoriche
INR 9.9 Etanolo 223 mg/dl TAC cerebri: iperdensità emorragiche nelle cisterne silviane , specie a dx, nella cisterna ambiens a sin e nel ventricolo laterale dx
300’ Paziente aresponsivo Konakion 10 mg e.v. CPC 50 U/Kg
360’ INR 2.24 TAC di controllo: voluminosa emorragia cerebrale nell’emisfero di sin che coinvolge le strutture del tronco cerebrale, in particolare il mesencefalo. Inondamento ventricolare con segni di dilatazione-tensione ed importante effetto massa sopratentoriale da sin verso dx.
420’ Coma Profondo CPC 30 U/Kg Nessuna controllo 3 gg Decesso
Emorragia cerebrale • L’incidenza dell’evento emorragico nella popolazione in TAO è 0.45 per 100
pazien;/anno ( 0.032 per 100 anno nella popolazione generale)
• Fa1ori di rischio: età, sesso femminile, ipertensione sistolica , al; valori di INR, il trauma, l’infarto cerebrale pregresso, il diabete, le epatopa;e, microangiopa;a amiloido;ca, micro sanguinamen;
• La lesione emorragica in corso di TAO ha elevata tendenza all’estensione che si protrae oltre le prime 24 ore se perdura il dife1o coagula;vo.
• L’evolu;vità della lesione correla inversamente con la tempis;ca del “riverse”
dell’INR che è più efficace se si usa di CPC • Mortalità elevata • Fa1ori prognos;ci nega;vi : volume emorragia all’esordio, coinvolgimento dei
ventricoli e gravità del GCS all’esordio.
tempo Condizioni cliniche/Obiettività Azioni Indagini strumentali 0 Trovato a terra 15’ 118: trauma cranico minore in caduta accidentale 25’ Pronto Soccorso: paziente poco critico 90’ Visita medica: muove tutto, importante dolore al
rachide cervicale , caviglia e ginocchio dx Richiesti esami e TAC
240’ Visita neurologica: sveglio,collaborante, rallentato , comprende ed esegue ordini semplici , verbalizza il proprio nome , disorientato nei parametri spazio-temporali. Motilità attiva agli arti. Non apparenti deficit sensitivo/coordinativi Nervi cranici: pupille anisocoriche
INR 9.9 Etanolo 223 mg/dl TAC cerebri: iperdensità emorragiche nelle cisterne silviane , specie a dx, nella cisterna ambiens a sin e nel ventricolo laterale dx
300’ Paziente aresponsivo Konakion 10 mg e.v. CPC 50 U/Kg
360’ INR 2.24 TAC di controllo: voluminosa emorragia cerebrale nell’emisfero di sin che coinvolge le strutture del tronco cerebrale, in particolare il mesencefalo. Inondamento ventricolare con segni di dilatazione-tensione ed importante effetto massa sopratentoriale da sin verso dx.
420’ Coma Profondo CPC 30 U/Kg Nessuna controllo 3 gg Decesso
commento
• S;ma individuale del rapporto rischi benefici del tra1amento an;coagulante
• Accesso ai database sanitari e storia clinica del paziente
• Comunicazione reparto laboratorio • Disponibilità dei farmaci in emergenza
I FARMACI ANTICOAGULANTI: AZIONE E ANTAGONIZZAZIONE
I farmaci an;coagulan;
• Antagonis; della Vitamina K: – profilassi cardio embolismo in FA e patologie valvolari cardiache – terapia della trombosi venosa
• Eparina e pentasaccaride: – profilassi della trombosi venosa, – terapia della trombosi venosa, – fasi di induzione e brindging della TAO
• Nuovi an;coagulan; orali: – profilassi del tromboembolismo venoso in ortopedia – profilassi del cardio embolismo nella FA (in a1esa AIFA) – terapia della trombosi venosa
New Avenues for Anticoagulation in Atrial Fibrillation 2013
Antagonis; della Vitamina K
• Azione indire1a sui fa1ori vitamina k dipenden; (VII, II, X, IX)
• Emivita lunga (warfarin 29 ore) • Stre1a finestra terapeu;ca • Interferenze farmacologiche, cliniche e diete;che • Monitoraggio di laboratorio
2 3 INR
Finestra terapeu;ca
Stre1a finestra terapeu;ca
Eventi TE Even; emorragici
Raccomandazioni
• Emorragia minore, INR in range: – Ricercare le possibili cause di emorragia – Mantenere l’INR in range o ridurlo se richiesto dalla situazione clinica
• Emorragia minore, INR sopra il range: riportare rapidamente l’INR in range – Somministrazione di piccole dosi di vitamina K per valori di INR > 6
(2mg o +) – Astensione da una singola assunzione – Cercare le possibili cause dell’emorragia – Cercare le possibili cause del valore di INR alto
• Emorragia maggiore: ripris;nare rapidamente la normale emostasi
presidio effeBo dose latenza effeBo
Interruzione del tra1amento an;coagulante
Decadimento dell’azione del farmaco e sintesi epa;ca di fa1ori vitamina K dipenden; anvi
5 giorni
Somministrazione di vitamina K
Antagonizzare l’azione del farmaco e sintesi epa;ca di fa1ori vit K dipenden; anvi
10 mg in 100 ml di fisiologica in 60’
Iniziale 6 ore Completo 24 ore
Somministrazione di fa1ori vitamina K dipenden;: PCC (3-‐4 fa1ori)
Ripris;no di fa1ori emosta;camente anvi
INR < 2 = 20 U/Kg (ICH-‐> subito) tra 2 e 4 = 30 U/Kg tra 4 e 6 = 40 U/Kg > 6 = 50 U/Kg
20’
Somministrazione di fa1ori vitamina K dipenden;: FFP
Ripris;no di fa1ori emosta;camente anvi
15 ml/Kg 4-‐6 ore
Off label: Fa1ore VIIa
Effe1o procoagulante 80-‐90 ug/Kg Immediato
Plasma
• Volumi eleva; (15 ml/kg) • Sovraccarico circolatorio • Tempo 4-‐6 ore • Rischio infenvo e di distress respiratorio • Inadeguate quan;tà di fa1ore IX
Complesso Protrombinico Concentrato
• Frazionamento plasma;co di pool di donatori • Doppia inanvazione virale • Piccolo volume (20 ml/flacone: 120-‐160 ml max)
• 3 fa1ori: II, IX, X, (Uman Complex, Protromplex)
• 4 fa1ori: II, VII, IX, X, (Confidex, Prona;v) • Basso rischio aggiun;vo di trombosi
98 pazien; 11 decessi INR <1,5 a 30’ dall’infusione nel 75% Nessun evento trombo;co
Fa1ore VII anvato ricombinante
• Anvità procoagulante immediata • Breve emivita • Boli ripetu; • Minore stabilità del coagulo • Rischio trombo;co
• Costo molto elevato • Off label
(Levy et al, NEJM 2010)
caso clinico • Donna di 84 anni; • Fra1ura trauma;ca collo del femore dx • TAO per FA • INR 2.6 • Sospensione del Warfarin per rischio ed in preparazione ad intervento chirurgico
• Inizio il bridging con eparina a basso PM per la profilassi del tromboembolismo venoso
Il normale ripristino dei valori di INR con la semplice interruzione del
warfarin può richiedere molto tempo soprattutto in età avanzata, scompenso
cardiaco, ridotta alimentazione. L’aggiunta della eparina a basso PM seppur a dosi profilattiche, aumenta il
rischio di sanguinamento
Raccomandazioni • Se rischio di emorragia e/o necessità di approccio chirurgico, ricoagulare con vit K +/-‐ CPC
• Iniziare la profilassi del TEV con eparina a basso PM solo dopo aver documentato che i valori di INR sono inferiori a 2.
• La terapia con eparina a basso PM a “dosi an;coagulan;” non deve mai essere ado1ata come alterna;va più sicura nel paziente emorragico
La “terapia” con Eparina
• UHF – Dose variabile – Regolazione mediante aPTT
• LMWH – Dose in rapporto al peso – Non allungamento aPTT
Clearance dell’eparina
• Via rapida-‐ saturabile: clearance del sistema re;coloendoteliale – internalizzazione e depolimerizzazione
• Via lenta -‐ non saturabile: renale • Emivita variabile: 30’-‐ 150’
FONDAPARINUX:
Nessun allegamento dei tempi di coagulazione Nessun legame con le piastrine
Emivita 17 - 21 ore Dose anticoagulante 7,5 mg/die (peso 50-100Kg)
Clearance renale
Caso clinico • Donna 78 anni • Diagnosi di trombosi venosa post chirurgica ad un mese da
intervento di protesi di ginocchio • Episodio di gastroenterite nei gg preceden; • Peso 85 Kg • PT ed aPTT e GFR (test esegui; 20 gg prima) nella norma • Il MMG prescrive Enoxaparina 8000 U per due volte al giorno e
Warfarin 5 mg/die • In 3° giornata ricovero per vasto ematoma del muscolo re1o
addominis – PT 2.7 – aPTT: 1.6 – GFR 28/ml/min
• Iniziare terapia eparinica solo dopo aver determinato il valore di GFR
• Variazioni della funzionalità renale sono frequenti negli anziani
• Insufficienza renale (GFR < 30 ml/min), preferire Eparina non frazionata oppure dimezzare (empirico) la dose di eparina a basso PM
Dosaggio di laboratorio
• UHF: aPTT • LMWH: anvità an; Xa • Fonfaparinux: anvità an; Xa
Antagonizzazione dell’eparina
Solfato di protamina: proteina basica lega in modo stabile l’eparina formando un sale. 1 mg = 100 U
• UHF:
– 5000 U = 50 mg – 1250 U/ora = 30 mg
• LMWH: – Neutralizzazione dell’anvità an; IIa e parziale neutralizzazione della anvità an; Xa
– Se iniezione entro 8 ore: 1 mg /100 Unità. Se EMG persiste + 0.5 mg/100 unità
– Se oltre le 8 ore: smaller doses
fondaparinux
• Non si lega al solfato di protamina • Nessun an;doto • Emorragia incontrollabile: fa1ore VIIa • Dose dimezzata se GFR < 50 • Sconsigliato se GFR < 30
Nuovi an;coagulan; orali
dabigatran rivaroxaban apixaban
Azione Inibitore diretto del IIa
Inibitore diretto del Xa
Inibitore diretto del Xa
Tempo Cmax 2 ore 2-4 ore 1-3 ore
Emivita (ore) 12-14 9-13 8-15
Eliminazione Renale 80% Biliare 20%
Renale 2/3 Biliare 1/3
Renale 25% Biliare 75%
Dose: profilassi TEV - Protesi anca - Protesi ginocchio
Prima dose 110 mg (75 mg se paziente a rischio)
- Dosi successive 220 mg (150 se
paziente a rischio)
10 mg /die 2,5 m x 2
Dose: FA 150 mg x 2 110 mg x 2
20 mg 5 mg x 2
Case report
• Maschio di 79 anni con insufficienza renale cronica (Creat Clear 36 mil/min)
• Terapia con Dabigatran 150 mg x 2 volte al giorno
Warkentin ed al, Blood 2012
con;nua
• Indicazione a chirurgia cardiaca • Dabigatran viene stoppato 2 giorni prima dell’intervento
• Acido Tranexamico prima dell’intervento • L’intervento in CEC u;lizza eparina • Dopo l’intervento: solfato di protamina • Sanguinamento postoperatorio severo
Clinical course of dabigatran-associated massive postcardiac surgery bleeding.
Warkentin T E et al. Blood 2012;119:2172-2174
con;nua
• 3 dosi di Fa1ore VIIa (2,4 mg/dose) non controllano il sanguinamento
• Il tempo di trombina era di 129” (v.n.: < 30”) • 2 dosi di Fa1ore VII a (7,2 mg/dose) riducono il sanguinamento
• Il successivo tra1amento diali;co fa cessare l’emorragia
commento
• Il paziente è stato operato in Dabigatran • Due giorni di intervallo possono non essere sufficien; per la completa clearance del farmaco specialmente se è presente insufficienza renale od epa;ca
• Il tempo di trombina è un buon parametro da u;lizzare per escludere la residua anvità del farmaco
Quali test di laboratorio in emergenza emorragica?
farmaco test sensibilità
Dabigatran Trombin ;me ++++
Ecarin Clonng Time +++
aPTT +
Rivaroxaban Apixaban
PT +
An; Xa +++
Evento emorragico maggiore e nuovi an;coagulan;
Antidoto specifico?
Breve emivita
Dabigatran 12-‐14 ore Rivaroxaban 9-‐12 ore
Apixaban 8-‐15 ore
Agen; procoagulan;?
forse
Circula;on 2011
Fa1ore VII a Plasma fresco FEIBA Desmopressina Emodialisi (Dabigatran)
Altri approcci
Conclusioni
• Scelta personalizzata del tra1amento an;coagulante
• Educazione del paziente • Sorveglianza clinica • Onmizzare la comunicazione Reparto -‐ Laboratorio di Coagulazione