20
Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45% Fornitori del Vaticano CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427 Una copia EURO 1,00 Giovedì 10 gennaio 2013 Anno XV n. 1 TORTONESE NOVESE OLTREPO’ 9 Broni Stradella Gas s.r.l. IL IL TUO FORNIT TUO FORNITORE DI FIDUCIA ORE DI FIDUCIA Rivanazzano Terme: inaugurato l’asilo nido “Pupi Solari” Cento volte il Tour de France in mostra a Novi L’addio all’avvocato Adriano Bianchi: pensieri e ricordi 17 VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632 E-MAIL: info@br onistradellagas.it Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 [email protected] Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427 16 Un luogo, una storia “Geni”, il primo chierico di Don Orione PAGINA 10 Il concorso del Popolo Le foto dei vostri “presepi in cartolina” PAGINE 12-13 Castelnuovo Scrivia Il paese trasformato in una piccola Betlemme PAGINA 15 Nella calza della Befana in questo 2013 gli italiani han- no trovato le elezioni politi- che per il rinnovo del Parla- mento. Ormai la data è certa: si vo- terà domenica 24 e lunedì 25 febbraio e si tratterà di una tornata elettorale importan- tissima. I cittadini lombardi saranno anche chiamati a scegliere il loro nuovo Governatore, co- lui che succederà a Roberto Formigoni. In questi giorni l’attività del- le varie formazioni politiche è frenetica, in vista della pre- sentazione delle liste. Non possiamo nascondere il fatto che la situazione alla quale si troveranno di fronte gli elettori è assai confusa. C’è forte il rischio che alla fine non vinca nessuno, so- prattutto al Senato, avvalo- rando così l’urgenza di una nuova legge elettorale che garantisca governabilità al nostro Paese. Senza dubbio la notizia che ha destato maggior scalpore è la “salita in politica” del premier Mario Monti. “Salita in politica” come l’ha definita lo stesso Monti che si è convinto ad abbandona- re l’abito del tecnico “super partes” per non disperdere il lavoro di circa un anno di governo. Monti avrà l’appoggio del- l’Udc di Casini, di Fli di Fini e di associazioni della so- cietà civile come Italia Fu- tura di Luca Cordero di Montezemolo. Al Senato correrà con una lista unitaria (“Con Monti per l’Italia”), mentre alla Camera saranno presenti tre liste (quella gui- data da Casini, quella di Fini e “Scelta Civica - Con Monti per l’Italia”). Sul fronte del centro-destra, nella notte tra domenica e lunedì scorsi, è stato rag- giunto ad Arcore l’accordo tra il PdL e la Lega Nord. “Habemus Papam”. Così Silvio Berlusconi, in un in- tervento a Rtl 102.5, ha salu- tato l’intesa con Roberto Maroni che sarà candidato Governatore per le elezioni regionali lombarde. Sul fronte nazionale Berlu- sconi sarà il leader della coa- lizione, ma il premier sarà da decidere in caso di vittoria. L’ex primo ministro indica Alfano, il segretario leghista vedrebbe bene Tremonti. Dalle parti del centro-sini- stra il candidato premier è già deciso da tempo ed è Pierluigi Bersani appoggiato dal Pd e dalla formazione politica del governatore del- la Puglia Niki Vendola. L’attività dello schieramento che fa capo al segretario del Partito Democratico è stata contrassegnata dalle Prima- rie, prima per scegliere il candidato premier con la sfi- da Bersani – Renzi, poi per l’indicazione del candidato alla regione Lombardia (Umberto Ambrosoli) ed in- fine per chi candidare alla Camera e al Senato. Per quanto riguarda le linee programmatiche il Pd “pre- ferirebbe affiancare l’Imu con un’imposta personale sui grandi patrimoni immo- biliari”. Non sono da dimenticare, in- fine, il movimento di Beppe Grillo e la lista guidata dal- l’ex pm Antonio Ingroia. Su tutto aleggia la prospetti- va di un largo astensionismo che le forze in campo invita- no ad evitare. PIAN DEL POGGIO / PAG. 7 SANTA MARGHERITA DI STAF- FORA - La Fondazione Comunitaria Pavese, guidata dal presidente Gian- carlo Vitali, ha stanziato nei giorni scorsi 100 mila euro per il “salvatag- gio” della Seggiovia di Pian del Pog- gio situata nel comune di Santa Mar- gherita Staffora. L’impianto di risalita, il più importan- te del sud Lombardia, tornerà a fun- zionare in estate 2013. La seggiovia è stata salvata grazie al- l’impegno di più enti e Comuni che hanno superato i confini campanilistici per la promozione di un impianto di ri- salita che ha una valenza provinciale. “Salvata” la seggiovia, ma riaprirà solo a partire dalla prossima estate L’Italia al voto Domenica 24 e lunedì 25 febbraio i cittadini sono chiamati alle urne PRIMO PIANO Fisco e ricchi. Quelle voci di miliardari Nell’epoca della reces- sione più lunga dell’ulti- mo secolo, si levano le voci di alcuni miliardari che invocano davanti al- le telecamere: tassate di più noi, togliete a chi ha più soldi. Nicola Salvagnin A PAGINA 2 Fai il tuo versamento sul c/c postale 14704159 Info. P.tta De Amicis, 1 - 15057 - Tortona Tel. 0131.811322 / mail: [email protected]

il popolo 11 gennaio 2013

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D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1DCB/AL - Pubblicità 45%

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Una copia EURO 1,00Giovedì 10 gennaio 2013

Anno XV n. 1

TT OO RR TT OO NN EE SS EE NN OO VV EE SS EE OO LL TT RR EE PP OO ’’

9

Broni StradellaGas s.r.l.ILIL TUO FORNITTUO FORNITORE DI FIDUCIAORE DI FIDUCIA

Rivanazzano Terme:inaugurato l’asilo nido“Pupi Solari”

Cento volteil Tour de Francein mostra a Novi

L’addio all’avvocatoAdriano Bianchi:pensieri e ricordi 17

VIA CAVOUR, 2827049 STRADELLA (PV)

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16Un luogo, una storia“Geni”, il primochierico di Don Orione

PAGINA 10

Il concorso del PopoloLe foto dei vostri“presepi in cartolina”

PAGINE 12-13

Castelnuovo ScriviaIl paese trasformato inuna piccola Betlemme

PAGINA 15

Nella calza della Befana inquesto 2013 gli italiani han-no trovato le elezioni politi-che per il rinnovo del Parla-mento.Ormai la data è certa: si vo-terà domenica 24 e lunedì 25febbraio e si tratterà di unatornata elettorale importan-tissima.I cittadini lombardi sarannoanche chiamati a scegliere illoro nuovo Governatore, co-lui che succederà a RobertoFormigoni.In questi giorni l’attività del-le varie formazioni politicheè frenetica, in vista della pre-sentazione delle liste.Non possiamo nascondere ilfatto che la situazione allaquale si troveranno di frontegli elettori è assai confusa. C’è forte il rischio che allafine non vinca nessuno, so-prattutto al Senato, avvalo-rando così l’urgenza di unanuova legge elettorale chegarantisca governabilità alnostro Paese.Senza dubbio la notizia cheha destato maggior scalporeè la “salita in politica” delpremier Mario Monti. “Salita in politica” come l’hadefinita lo stesso Monti chesi è convinto ad abbandona-

re l’abito del tecnico “superpartes” per non disperdere illavoro di circa un anno digoverno.Monti avrà l’appoggio del-l’Udc di Casini, di Fli di Finie di associazioni della so-cietà civile come Italia Fu-tura di Luca Cordero diMontezemolo. Al Senatocorrerà con una lista unitaria(“Con Monti per l’Italia”),mentre alla Camera sarannopresenti tre liste (quella gui-data da Casini, quella di Finie “Scelta Civica - Con Monti

per l’Italia”).Sul fronte del centro-destra,nella notte tra domenica elunedì scorsi, è stato rag-giunto ad Arcore l’accordotra il PdL e la Lega Nord. “Habemus Papam”. CosìSilvio Berlusconi, in un in-tervento a Rtl 102.5, ha salu-tato l’intesa con RobertoMaroni che sarà candidatoGovernatore per le elezioniregionali lombarde.Sul fronte nazionale Berlu-sconi sarà il leader della coa-lizione, ma il premier sarà da

decidere in caso di vittoria. L’ex primo ministro indicaAlfano, il segretario leghistavedrebbe bene Tremonti.Dalle parti del centro-sini-stra il candidato premier ègià deciso da tempo ed èPierluigi Bersani appoggiatodal Pd e dalla formazionepolitica del governatore del-la Puglia Niki Vendola. L’attività dello schieramentoche fa capo al segretario delPartito Democratico è statacontrassegnata dalle Prima-rie, prima per scegliere ilcandidato premier con la sfi-da Bersani – Renzi, poi perl’indicazione del candidatoalla regione Lombardia(Umberto Ambrosoli) ed in-fine per chi candidare allaCamera e al Senato.Per quanto riguarda le lineeprogrammatiche il Pd “pre-ferirebbe affiancare l’Imucon un’imposta personalesui grandi patrimoni immo-biliari”.Non sono da dimenticare, in-fine, il movimento di BeppeGrillo e la lista guidata dal-l’ex pm Antonio Ingroia.Su tutto aleggia la prospetti-va di un largo astensionismoche le forze in campo invita-no ad evitare.

PPIIAANN DDEELL PPOOGGGGIIOO // PPAAGG.. 77

SANTA MARGHERITA DI STAF-FORA - La Fondazione ComunitariaPavese, guidata dal presidente Gian-carlo Vitali, ha stanziato nei giorniscorsi 100 mila euro per il “salvatag-gio” della Seggiovia di Pian del Pog-gio situata nel comune di Santa Mar-gherita Staffora.L’impianto di risalita, il più importan-te del sud Lombardia, tornerà a fun-zionare in estate 2013.La seggiovia è stata salvata grazie al-l’impegno di più enti e Comuni chehanno superato i confini campanilisticiper la promozione di un impianto di ri-salita che ha una valenza provinciale.

“Salvata” la seggiovia, ma riapriràsolo a partire dalla prossima estate

L’Italia al votoDomenica 24 e lunedì 25 febbraio i cittadini sono chiamati alle urne

PRIMO PIANO

Fisco e ricchi.Quelle vocidi miliardari

Nell’epoca della reces-sione più lunga dell’ulti-mo secolo, si levano levoci di alcuni miliardariche invocano davanti al-le telecamere: tassate dipiù noi, togliete a chi hapiù soldi.

Nicola SalvagninA PAGINA 2

Fai il tuo versamento sul c/c postale 14704159Info. P.tta De Amicis, 1 - 15057 - Tortona

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ppaagg.. GGiioovveeddìì 1100 ggeennnnaaiioo 22001133IILL PPOOPPOOLLOO22 PPRRIIMMOO

PPIIAANNOOSOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE

DDAALL 11889966PAOLO SIMONE CALDIROLA

Agenzia Generale di TortonaLargo Carabinieri d’Italia15057 TORTONA (AL)

Tel. 0131861175Trasformiamo il futuro in un orizzonte

di obiettivi e sicurezze

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PAOLO SIMONE CALDIROLAAgenzia Generale di Tortona

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di NICOLA SALVAGNIN

COSA SI NASCONDE DIETRO LA RICHIESTA DI ESSERE PIÙ TASSATI?

FISCO E RICCHIQuelle voci di miliardari

Nell’epoca della recessionepiù lunga dell’ultimo secolo,e dei ricchi Paesi occidentalisuper-indebitati che spremo-no le tasche dei contribuenti,si levano le voci di alcuni mi-liardari che invocano, in in-terviste o davanti alle teleca-mere: tassate di più noi, to-gliete a chi ha più soldi, piùpatrimonio.C’è addirittura chi invocadelle belle patrimoniali: cioèuna tassa che tocca quantoaccumulato, solitamente in-giusta e non applicata inquanto erode il risparmio(che in Italia è un valore ad-dirittura costituzionale).Che bellezza, sentire questevoci che chiedono un sostan-ziale e magari sostanzioso di-magrimento, probabilmentein vista di quella cruna d’agodalla quale dovranno passa-re! Anche se noi poveri con-tribuenti rimaniamo in questicasi perplessi e dubbiosi:dov’è la fregatura?Per noi, s’intende.Perché è principio accolto da(quasi) tutti i sistemi tributariche chi più ha, più paga; staalla base della democrazia,altrimenti torneremmo aitempi di Robin Hood. Il fatto- consolidato, qui in Italia maun po’ in tutto il mondo occi-dentale - è che questo princi-pio rimane quasi sempre sul-la carta. Ci spieghiamo.Le aliquote fiscali in Italia(Paese che adotta tra le piùalte al mondo) arrivano a tas-sare il 43% del reddito cheeccede i 75 mila euro lordi,senza però contare le ulterioriimposte regionali e comunalie i vari extra-gettiti di epocamontiana. Insomma, se unmilionario - in euro - dichia-rasse tutto quello che guada-gna in un anno, lascerebbe alFisco oltre la metà del suoreddito, considerando pureIva sui consumie accise varie.Ma al mondo esistono stimatiprofessionisti che conosconoalla perfezione le regole dellacosiddetta “pianificazione fi-scale”, e cioè come aggirarein modo proficuo e lecitoquesto macigno che grava

sulle teste dei loro ricchiclienti. I quali da tempo sonoavvertiti di ben altre scappa-toie: celebre è ad esempio laresidenza a Montecarlo, aventi chilometri dalla Liguriae dall’aeroporto di Nizza, inun contesto fiscalmente favo-revole e meno degradato diuno slum africano.Oppure la creazione disocietà paravento in paradisifiscali dove destinare i ricchiproventi aziendali. Una pras-si adottata addirittura da unnostro ex presidente delConsiglio (finanziaria inLussemburgo) del tutto legit-timamente, ma certo preclusaagli impiegati e ai pensionati.Per non parlare di paradisifiscali molto più opachi, chenon stanno nascosti sotto ilmantello di qualche dittatorecentrafricano ma sotto la co-rona britannica: Isole delCanale, Isole Cayman,Bermuda…Molto vantaggiose perchéterritori comunitari ma esen-tati da imposte dalla GranBretagna, con le quali sonocollegate a filo doppio: daquesti “paradisi” i soldi tran-sitano, rapidi e anonimi, ver-so la più grande piazza finan-ziaria mondiale, Londra.Tralasciamo la pratica dell’e-vasione fiscale in grande sti-le, possibile quando si dispo-ne di grandi mezzi.Le leggi sui bilanci e la glo-balizzazione della finanzapermettono più di una forza-tura per diminuire - anchedrasticamente - l’imponibile. Insomma, non si diventa deiRe Mida in una sola vita, sesi pagano tutte le tasse pagatedai comuni mortali.Questo, i Re Mida lo sannoperfettamente. Qualcuno, co-munque con parecchio fienogià messo in cascina, invocal’ira delle varie Agenzie delle

entrate. Quella italiana po-trebbe agire sui beni esistentiin Italia: ma i loro, non i no-stri su cui già paghiamo unamini-patrimoniale chiamataImu. E senza andare a stanare que-sti patrimoni (già occultati oabilmente mimetizzati) a val-le, perché non si provvede adecurtarli a monte? Non solocon strumenti legislativi e tri-butari, ma pure con una ge-nerale alzata di scudi del po-polo italiano, finora avvezzoall’applauso entusiasta e am-mirato davanti al mega-yachtdel celebre riccone. Battentebandiera panamense, ovvio.Sia chiaro: non vogliamo de-monizzare la ricchezza, esappiamo che le cose vannofatte - sempre - cum granosalis. Sennò si ottiene l’effet-to opposto di quello desidera-to. Per capirci: sarebbe un’ot-tima cosa che il magnate pa-ghi almeno le stesse aliquotedella sua segretaria.Non è ancora giusto, ma èmolto meglio dell’andazzocorrente.Le ricette socialiste alla fran-cese - aliquota al 75% per iredditi superiori ad un milio-ne di euro - sono perfette persuscitare l’applauso del po-polo-contribuente, contropro-ducenti se si vuole incassaredi più: anche i trenta ricconifinora lontani da off-shore etributaristi chic, porterebberoaltrove le loro ricchezze. Ipragmatici americani, i ricco-ni li tassano dolcemente, mali mettono letteralmente ingalera se li beccano a evaderele tasse. E adesso Obama litasserà un po’ di più, come ègiusto che sia.

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ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO 33VVIITTAADDEELLLLAA DDIIOOCCEESSII

GGiioovveeddìì 1100 ggeennnnaaiioo 22001133

NOTIZIE DIOCESANEIl Campo Adulti di AC in Casa Alpina a Brusson dal 4 al 6 gennaio

Martedì 15 gennaio in Seminario

Mons. Pacomio presentala “Dei Verbum”

Giovedì 17 gennaio a Tortona

Preghiera per le vocazioni

Martedì 15 gennaio alle ore9.45 in Seminario a Torto-na Mons. Luciano Paco-mio, Vescovo di Mondovìe studioso della SacraScrittura, presenterà la“Dei Verbum”.La conferenza è rivolta asacerdoti, religiosi e diaco-ni permanenti.Si tratta del secondo incon-tro dei quattro previsti voltia illustrare le Costituzionifondamentali del ConcilioEcumenico Vaticano II:“Sacrosantum Concilium”,“Lumen Gentium”, “DeiVerbum” e “Gaudium etSpes”.

Da cristiani credentia cristiani credibili

BRUSSON - Quando unatradizione mantiene il pro-prio senso è bene rinnovar-la: così, sull’onda di questaconvinzione, anche il 2013è iniziato con un momentoresidenziale di formazionee confronto promosso dalSettore Adulti di AzioneCattolica dal 4 al 6 gennaio. Eravamo una trentina diadulti ad abitare La Monta-nara a Vollon di Brusson,una convivenza resa ancorpiù felice dalla presenza dialcuni giovani e ragazzi chehanno animato il tempo li-bero dei bambini.Ma andiamo con ordine,nella consapevolezza chequi non potrà che esserci unpo’ di cronaca, perché imomenti di riflessione sonostati molti, a partire dallasera di venerdì 4 gennaio: ilPresidente dell’AC diocesa-na, Piero Ponte introduce ilcampo, specificandone te-mi, finalità ed obiettivi perlasciare, poi, la parola aPaolo Paoletti che si è oc-cupato di un excursus stori-co dal Concilio Vaticano IIai giorni nostri, mettendo alcentro il documento CEI“La Chiesa italiana e leprospettive del Paese” che èuscito nel 1981, ma mantie-ne tuttora una freschezza edun’attualità incredibili epuò essere definito un do-cumento determinante deldopo Concilio.Perché questa scelta?Semplice: se si vuole ragio-nare insieme sul contributodei cattolici italiani all’at-tuale scena politica è obbli-gatorio anche fare i conticon la storia ed analizzarecome si è evoluto in questicinquant’anni il rapportotra credenti e politica, perevidenziare quegli aspettiche possono servire a capi-

re meglio l’oggi ed a pro-gettare realisticamente ildomani. Il giorno centraledel campo è stato sabato 5gennaio, quando in CasaAlpina ci hanno raggiuntotre amici che hanno condi-viso con noi l’intera giorna-ta: accompagnato da Mons.Lino Piccinini, Assistenteparrocchiale dell’AC di Ar-quata Scrivia, è arrivato S.E. Mons. Vescovo, mentreda Acqui Terme è giuntoVittorio Rapetti, che oggi èPresidente parrocchiale diAC nella sua città, ma rico-pre anche incarichi a livellonazionale. Quella di sabatoè stata, pertanto, una gior-nata intensa: nella mattinatala ricca conferenza di Vit-torio Rapetti ci ha consenti-to di ragionare sul tema dalpunto di vista dei laici diAC, considerando sia le in-

dicazioni offerte dai Ponte-fici e dai Vescovi, sia leesperienze maturate in que-sti anni, per tentare un eser-cizio di discernimento co-munitario e trovare prospet-tive di apertura all’oggi edal futuro del Paese. Allorarileggere trent’anni dopo“La Chiesa italiana e leprospettive del Paese” nonè un esercizio vuoto di si-gnificato, ma serve per in-dividuare a quali valori vo-gliamo ispirare il nostro fu-turo e per comprendere che,come credenti, saremo cre-dibili e ci potremo colloca-re nel modo gusto nell’at-tuale realtà se sapremo “im-parare a vivere nella crisi,con lucidità e con corag-gio”, consapevoli che co-sterà fatica e che “questaprevedibile fatica ha biso-gno di forte vigore morale(…) Si tratta oggi di andarecon decisione controcorren-te e di porre sui valori mo-rali le premesse di un’orga-nica cultura di vita” (n.11). Tre elementi, allora, da cuiripartire per essere cristiania servizio del Paese: il pri-mato della vita spirituale, lacomunione ecclesiale eduna nuova presenza di Chi-esa che “deve tradursi inun’efficace presenza di cri-stiani consapevoli delle re-sponsabilità che a ciascunoderivano dalla propria vo-cazione” (n.20). Ed oggil’Italia ha “una particolareesigenza della presenza piùdiretta e specifica di laicicristiani” abilitati “con unitinerario pedagogico che lirenda capaci di impegnarela fede nella realtà tempora-le” (n.21). Dovere dellaChiesa, allora, è principal-mente formare: “la pedago-gia della Chiesa deve assu-mersi maggiormente questoimpegno formativo di laiciche siano soggetti attivi eresponsabili di una storia dafare alla luce del Vangelo(n.23); tocca, infatti, ai laici“agire direttamente nelle

strutture pubbliche in coe-renza con la fede e la mora-le cristiana” (n.34) e, nelpluralismo delle presenze,“è necessario che sempre icristiani sappiano maturarele loro scelte nel quadro diuna grande chiarezza diidee, di un consapevole rea-lismo, di un serio confrontoecclesiale, di una concordevolontà di servizio” (n.37). Su questo e molto altrol’assemblea ha svolto unprimo confronto che è poiproseguito come lavoro digruppo su alcune piste of-ferte dal relatore. Al centrodella giornata di sabato 5abbiamo vissuto la Celebra-zione Eucaristica presiedutadal nostro Vescovo, mentrela sera, dopo un giornata distudio e preghiera, ha vistoprotagonisti i bambini incu-riositi dall’arrivo in CasaAlpina di una “befana” di-spettosa e di tre “magi” ric-chi di (dolci) doni. E poi èdomenica 6 gennaio e nelprogramma del mattino cisono ancora due momentiimportanti: “Quel che c’è equel cha manca” è il titolodell’intervento a due vocidi Gianfranco Agosti e diPaolo Santinoli che, il pri-mo per il livello nazionaleed il secondo per il livellodiocesano, hanno presenta-to l’esistente per raccoglie-re anche suggerimenti eprospettive.Le prime conclusioni delcampo toccano, infine, aivicepresidenti diocesani delSettore Adulti, Maria Virgi-nia Ghiglione e RaffaeleBonaventura che evidenzia-no come l’AC voglia esseresempre più attenta al terri-torio, alla formazione ed al-la collaborazione con altrerealtà ecclesiali e civili…ma tutto ciò che abbiamoascoltato e detto insieme loabbiamo messo in valigia eportato nelle nostre realtàquotidiane e da qui ora siriparte!

Patrizia Govi

Giovedì 17 gennaio, alle ore 21, nella cappella del Semi-nario di Tortona, si terrà l’incontro mensile di preghiera eadorazione per le vocazioni, guidato dal Vescovo Mons.Canessa.

Domenica 20 gennaio

Riunione per i DiaconiDomenica 20 gennaio alle ore 15.30 in Seminario a Tor-tona si terrà la riunione formativa per i Diaconi Perma-nenti e le loro consorti.Sarà messo a tema: “Il Concilio Ecumenico Vaticano II”. Relazionerà Mons. Pier Giorgio Pruzzi, incaricato per laformazione dei Diaconi.

Ufficio Missionario Diocesano

Modalità per le offerteL’Ufficio Missionario Diocesano ricorda che le offerteraccolte per la Giornata Missionaria Mondiale debbono es-sere versate entro il 20 gennaio per scadenze contabili, intempo utile per poter inoltrare la somma complessiva allePP.OO.MM nel rispetto della scadenza fissata dall’UfficioNazionale.

Venerdì 18 gennaio

Catechesi per i giovaniVenerdì 18 gennaio si terrà in Seminario a Tortona la pri-ma Catechesi per Giovani prevista per l’anno della Fede eorganizzata dalla Pastorale Giovanile.Il programma è il seguente:RAGAZZI SCUOLE SUPERIORIOre 18.30: Momento di riflessione ore 19.30: Preghiera ore 20.00: Cena (termine per le ore 20.30)GIOVANI 18 – 25 ANNIOre 20.00: Cenaore 21.00: Riflessione ore 22.30: Termine con la preghiera di Compieta.Per informazioni e prenotazioni inviare un SMS al numero349 5454335. Il successivo incontro si terrà venerdì 22febbraio con le medesime modalità.

Piero Ponte e Vittorio Rapetti

Il Vescovo riceve in udienza lunedì 14 gennaio, merco-ledì 16, giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 dalle 8,30 al-le 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contattocon la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lu-nedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131816637). Via mail: [email protected]. o attraver-so il sito www.diocesitortona.it.

DiariodelVescovo

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DDEELLLLAA CCHHIIEESSAA

LE NOSTRE SEDI: Servizi CISL AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI

Nel Messaggio della Gior-nata mondiale del migrante

e del rifugiato di quest’an-no, Benedetto XVI ricorda

“la sofferenza”, “la po-vertà”, “la disperazione”che mette in cammino mol-te persone oggi.Da Bari e dalla terra di Pu-glia, non poco segnata dafenomeni di caporalato chehanno generato nella Capi-tanata, da Foggia a Nardòfino a Otranto esperienze ditutela dei lavoratori immi-grati e delle loro famiglie,la Chiesa italiana condividequest’anno anzitutto ildramma di chi, migrante, èsfruttato e abbandonato.Nel Dossier statistico del2012, curato dalla Caritas edalla Migrantes, si segnalacome le migrazioni nasconoin un mondo di 1 miliardo e200 milioni di persone chevivono nella povertà.Sono persone e famiglie,uomini e donne, giovani eadulti che provengono daitanti focolai di guerra, alcu-ni conosciuti e altri dimen-ticati, da 1.2 miliardi di per-sone che vivono in regimidispotici (34) o in Stati fra-

gili (43) alle prese con de-grado, povertà ed emergen-ze ambientali o umanitarie. Nel 2011 l’Italia ha vissutol’incontro con 62 mila diqueste persone che sono ar-rivate sulle nostre coste, inparticolare nell’isola diLampedusa, provenienti dalNord Africa, che vivevaquella che è stata definita“la primavera araba”, maoriginari di molti Paesi delCentro o del Corno d’Afri-ca.Un incontro che si è trasfor-mato per oltre 25 mila per-sone in accoglienza, all’in-terno di molte strutture deicomuni e delle parrocchie,anche se purtroppo in unaemergenza non program-mata e accompagnata, conil rischio di scadere in unanuova forma di assistenzia-lismo.È questo “mero assistenzia-lismo” che il Santo Padrecondanna nel Messaggio,mentre invita a promuoveresoprattutto “l’autentica in-

tegrazione, in una societàdove tutti siano membri at-tivi e responsabili ciascunodel benessere dell’altro, ge-nerosi nell’assicurare ap-porti originali, con pienodiritto di cittadinanza e par-tecipazione ai medesimi di-ritti e doveri”.È un invito per noi a conti-nuare il cammino di ricono-scimento della cittadinanzadei minori stranieri nati inItalia - oltre 650 mila - ini-ziato nella Settimana socia-le dei cattolici italiani aReggio Calabria nel 2010,continuato con la campagna“L’Italia sono anch’io”,condivisa con il variegatomondo associativo italiano,fino alla proposta di leggepopolare di modifica dellalegge sulla cittadinanza conl’estensione dello jus soli aibambini figli di genitoristranieri nati in Italia.“Fede e speranza - ricordanel Messaggio BenedettoXVI - riempiono spesso ilbagaglio di coloro che emi-

grano, consapevoli che conesse ‘noi possiamo affron-tare il nostro presente: ilpresente, anche un presentefaticoso, può essere vissutoe accettato se conduce ver-so una meta e se di questameta noi possiamo esseresicuri, se questa meta è cosìgrande da giustificare la fa-tica del cammino” (Enci-clica Spe salvi, 1).Trasformare il cammino didisperazione di tante perso-ne - oggi sono stimati dal-l’Onu in 214 milioni i mi-granti nel mondo, di cui cir-ca 160 milioni migrantieconomici e 60 milioni ri-fugiati e profughi - in uncammino di speranza di-venta un impegno, una sfi-da educativa per le nostrecomunità civili e religiose,se non si vuole che il cam-mino di disperazione si tra-sformi in un nuovo conflit-to e scontro sociale.

Giancarlo Peregodirettore generale

Fondazione Migrantes

Domenica 13 gennaio la Giornata mondiale del migrante

L’ITALIA SONO ANCHE LORO

Nella solennità dell’Epifania del Signore. L’invito a “testimoniare la verità”

Il Papa ordina quattro nuovi VescoviDomenica 6 gennaio, Bene-detto XVI, nella solennitàdell’Epifania del Signore, hacelebrato, nella basilica vati-cana, la Messa nel corso del-la quale ha conferito l’ordi-nazione episcopale a mons.Angelo Vincenzo Zani, elet-to arcivescovo titolare diVolturno e nominato segre-tario della Congregazioneper l’educazione cattolica,mons. Fortunatus Nwachu-kwu, eletto arcivescovo tito-lare di Acquaviva e nomina-to nunzio apostolico in Ni-caragua; mons. Georg Gän-swein, segretario particolaredel Santo Padre, eletto arci-vescovo titolare di Urbisa-glia e nominato prefetto del-la Casa Pontificia; mons.Nicolas Henry Marie DenisThevenin, eletto arcivescovotitolare di Eclano e nominatonunzio apostolico in Guate-mala. Alle 12, poi, la recitadell’Angelus con i fedeli apiazza San Pietro.

Una grande processione“Per la Chiesa credente edorante - ha spiegato il Papa -i Magi d’Oriente che, sottola guida della stella, hannotrovato la via verso il prese-pe di Betlemme sono solol’inizio di una grande pro-cessione che pervade la sto-ria”. Come i pastori “perso-nificano i poveri d’Israele e,in genere, le anime umili cheinteriormente vivono moltovicino a Gesù - ha chiarito -

così gli uomini provenientidall’Oriente personificano ilmondo dei popoli, la Chiesadei gentili, gli uomini che at-traverso tutti i secoli si in-camminano verso il Bambi-no di Betlemme, onorano inLui il Figlio di Dio e si pro-strano davanti a Lui”.La Chiesa chiama questa fe-sta “Epifania”, “la comparsadel Divino. Se guardiamo ilfatto che, fin da quell’inizio,uomini di ogni provenienza,di tutti i Continenti, di tuttele diverse culture e tutti i di-versi modi di pensiero e divita sono stati e sono in cam-mino verso Cristo, possiamodire veramente che questopellegrinaggio e questo in-contro con Dio nella figuradel Bambino è un’Epifaniadella bontà di Dio e del suo

amore per gli uomini”.

Un uomo per gli altriFacendo riferimento ai quat-tro nuovi presuli, il Ponteficeha posto l’accento sul “nessotra questa ordinazione epi-scopale e il tema del pelle-grinaggio dei popoli versoGesù Cristo”. Il vescovo, in-fatti, “ha il compito non solodi camminare in questo pel-legrinaggio insieme con glialtri, ma di precedere e di in-dicare la strada”.Come i Magi “erano ricerca-tori di Dio”, il vescovo “de-ve soprattutto essere un uo-mo il cui interesse è rivoltoverso Dio, perché solo alloraegli si interessa veramenteanche degli uomini. Potremmo dirlo anche inver-samente: un vescovo dev’es-

sere un uomo a cui gli uomi-ni stanno a cuore, che è toc-cato dalle vicende degli uo-mini. Dev’essere un uomoper gli altri. Ma può esserloveramente soltanto se è unuomo conquistato da Dio”. La fede, ha evidenziato ilSanto Padre, “ci tira dentrouno stato in cui siamo presidall’inquietudine di Dio e fadi noi dei pellegrini che inte-riormente sono in camminoverso il vero Re del mondo everso la sua promessa di giu-stizia, di verità e di amore”.In questo pellegrinaggio, “ilvescovo deve precedere,dev’essere colui che indicaagli uomini la strada verso lafede, la speranza e l’amore”. Ma, come pellegrino di Dio,“dev’essere soprattutto unuomo che prega”.

Il vero criterioI Magi “erano anche e so-prattutto uomini che aveva-no coraggio, il coraggio el’umiltà della fede”.Ci voleva “del coraggio peraccogliere il segno della stel-la come un ordine di partire”ed è facile “immaginare”che la loro decisione “abbiasuscitato derisione”.Ma “la ricerca della veritàera per loro più importantedella derisione del mondo,apparentemente intelligen-te”.Allo stesso modo, “l’umiltàdella fede, del credere insie-me con la fede della Chiesadi tutti i tempi, si troverà ri-petutamente in conflitto conl’intelligenza dominante dicoloro che si attengono a ciòche apparentemente è sicuro. Chi vive e annuncia la fededella Chiesa, in molti puntinon è conforme alle opinionidominanti proprio anche nelnostro tempo”.Infatti, “l’agnosticismo oggilargamente imperante ha isuoi dogmi ed è estrema-mente intollerante nei con-

fronti di tutto ciò che lo met-te in questione e mette inquestione i suoi criteri”. Perciò, “il coraggio di con-traddire gli orientamenti do-minanti è oggi particolar-mente pressante per un ve-scovo”. Egli “dev’essere va-loroso. E tale valore o for-tezza non consiste nel colpi-re con violenza, nell’aggres-sività, ma nel lasciarsi colpi-re e nel tenere testa ai criteridelle opinioni dominanti”.Il timore di Dio “libera daltimore degli uomini. Rendeliberi!”. L’approvazione del-le opinioni dominanti, ha ri-badito Benedetto XVI, “nonè il criterio a cui ci sottomet-tiamo. Il criterio è Lui stes-so: il Signore. Se difendiamola sua causa, conquisteremo,grazie a Dio, sempre di nuo-vo persone per la via delVangelo. Ma inevitabilmen-te saremo anche percossi dacoloro che, con la loro vita,sono in contrasto col Van-gelo, e allora possiamo esse-re grati di essere giudicatidegni di partecipare alla Pas-sione di Cristo”.

Page 5: il popolo 11 gennaio 2013

La festa dell’Epifania, ap-pena celebrata, ricorda co-me il Figlio di Dio sia en-trato nel mondo non perstarsene nascosto, ma anziproprio per farsi conosce-re: “Epifania” che signifi-ca appunto “manifestazio-ne”. Si usa leggere, in quellafesta, il passo evangelicodei Magi, in cui si raccon-ta una, solo una, delle epi-fanie. Un’altra è quella narratanel passo di questa dome-nica; al battesimo che Gesù volle ricevere da GiovanniBattista si manifestò il suo vincolo con la Trinità: men-tre “Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in pre-ghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo SpiritoSanto in forma corporea, come una colomba, e venneuna voce dal cielo: Tu sei il mio Figlio”.

Da quel momento ebbe inizio la vita pubblica di Gesù,che fu una continua “epifania”: della sua umanità e del-la sua divinità, della sua umana debolezza e della suadivina potenza, della sua sapienza e della sua bontà.Dalla prossima domenica se ne leggeranno di volta involta le tante manifestazioni, seguendo il resocontoevangelico del suo ministero.

Il battesimo fa dunque da cerniera tra gli eventi connes-si con la nascita di Gesù e quelli della sua vita pubblica.Di mezzo stanno trent’anni della sua vita terrena, suiquali (a parte l’episodio di Gesù dodicenne al tempio diGerusalemme) tutti e quattro i vangeli tacciono.

Si può presumere che egli li abbia trascorsi con Maria eGiuseppe nell’anonimato del minuscolo villaggio diNazaret, nell’anonimato di un giovane “qualunque” diuna “qualunque” modesta famiglia israelita di duemilaanni fa. Ma possibile che sulla stragrande parte della vicenda diColui che ha cambiato il mondo non ci fosse nulla dadire? Questo prolungato misterioso silenzio del Figlio di Dionon può essere un tempo vuoto, una banale attesa delmomento in cui compiere la sua missione: deve avereun senso, e in proposito soccorrono l’esempio e la paro-la di due nostri quasi contemporanei.

Charles de Foucauld (1858-1916), un nobile francese,militare di vita dissipata, quando ricuperò la fede lasciòl’esercito e trascorse tre anni a Nazaret come servo del-le monache, vivendo incognito in una capanna del lorogiardino. Si trasferì quindi da solo nel deserto algerino per, comescrisse, “continuare nel Sahara la vita nascosta di Gesùa Nazaret, non per predicare, ma per vivere nella solitu-dine la povertà e l’umile lavoro di Gesù”.Nel deserto fu poi ucciso da una banda di predoni, con-cludendo così una vita apparentemente inutile; ma ilsuo esempio ispirò una quantità di uomini e donne chetuttora abitano e lavorano nelle situazioni più difficili(tra i non cristiani, con i nomadi, in ambienti lontanidalla fede), portandovi la silenziosa testimonianza diuna vita secondo il vangelo; una vita che pur senza pre-diche suscita interrogativi e già non ha mancato di darei suoi frutti.

Il Papa Paolo VI, quando nel 1964, primo tra i succes-sori di Pietro, visitò la Terrasanta, là dove Gesù vissesconosciuto per trent’anni disse tra l’altro: “La casa diNazaret in primo luogo ci insegna il silenzio, atmosferaammirabile e indispensabile dello spirito, per essere fer-mi nei buoni pensieri, intenti alla vita interiore, pronti aben sentire le segrete ispirazioni di Dio e le esortazionidei veri maestri. (…) Qui comprendiamo il modo di vivere in famiglia (…) ela legge, severa certo, ma redentrice della fatica umana;qui si nobilita la dignità del lavoro, che non può esserefine a se stesso ma riceve la sua libertà ed eccellenza,non solamente da quello che si chiama valore economi-co, ma anche da ciò che lo volge al suo nobile fine”. Dunque trent’anni vuoti? Pare proprio di no.

ppaagg.. GGiioovveeddìì 1100 ggeennnnaaiioo 22001133

13 Gennaio - Battesimo del Signore

Apriamo il nuovo anno della nostra rubrica con SanBernardo da Corleone, proclamato santo da GiovanniPaolo II nel 2001 e venerato il 12 gennaio. Bernardo, al se-colo Filippo Latino, nacque il 6 febbraio 1605 a Corleone,putroppo famosa per personaggi meno nobili. Era il quintofiglio di un bravo calzolaio, molto caritatevole con i biso-gnosi che insegnò ai figli a fare altrettanto, tanto che unfratello del santo era sacerdote. Anche il giovane Filippoimparò presto ad esercitare la carità e a essere devoto delCrocifisso e della Vergine, però, aiutato dal fatto che ilpresidio spagnolo dei “Borgognoni” insegnava alla gio-ventù a maneggiare le armi, imparò anche a tirare di scher-ma, divenendo ben presto un abile spadaccino. I biografiparlano della “caldizza ch’avia in mettiri manu a la spataquandu era provocatu” ovvero il fatto che facilmente gli ri-bolliva il sangue davanti a ingiu-stizie e soprusi e metteva manovelocemente alla spada, tanto daessere anche chiamato la “primaspada di Sicilia”. Qualcuno ha an-che paragonato Bernardo al Fra’Cristoforo di manzoniana memo-ria che prima di convertirsi era unarrogante spadaccino semprepronto alla lite. Un giorno, nel1624, a sfidare Bernardo fu ungrande provocatore e abile tiratoredi scherma, il palermitano VitoCanino, che nello scontro fu gravemente ferito ad un brac-cio. La vista del sangue e il timore della vendetta e delleconseguenze spinsero Bernardo prima a chiedere perdonoal rivale di cui poi divenne amico e poi a cercare rifugionel convento dei cappuccini, dove maturò la sua vocazionereligiosa. Quando entrò, a 19 anni, i suoi “bollenti spiriti”cominciarono a placarsi con l’esercizio continuo della pre-ghiera, della penitenza e della meditazione. A 26 anni il 13dicembre 1631, vestì il saio dei cappuccini e decise dichiamarsi frate Bernardo, nel convento di Caltanissetta.Passò dei periodi in diversi conventi della provincia diPalermo e trascorse gli ultimi quindici anni di vita aPalermo. Il suo ufficio fu quello di cuciniere o di aiutantecuciniere, ma si diede sempre molto da fare per aiutare i

confratelli malati ei confratelli so-vraccarichi di la-voro. Fece anche illavandaio. Si rac-conta che duranteil soggiorno a Bi-vona molti frati fu-rono colpiti da u-n’epidemia di in-fluenza. Quandoanche Bernardo,che faceva l’infer-miere, si ammalòriducendosi in fin di vita, staccò dal tabernacolo della chie-

sa la statuetta di san Francesco e lainfilò nella manica del saio, rivolgen-dosi al santo con le seguenti parole:“Serafico padre, tu lo sai che i tuoifrati di Bivona sono ammalati... chi siprenderà cura di essi? Ti avverto chenon uscirai di qui se non quando miavrai guarito”. Il giorno successivo,Bernardò tornò in salute e poté ri-prendere l’assistenza ai confratelli. A Palermo, in circostanze di calamitànaturali, si fece mediatore davanti altabernacolo, lottando come Mosè, fi-

no a quando la catastrofe fu alleviata. Spesso aiutava il sa-crestano, per restare vicino al tabernacolo e, contro il co-stume del tempo, faceva la comunione quotidiana.Nell’adorazione eucaristica passava molto tempo, convintoche “non era bene lasciare il santissimo sacramento solo”.Si racconta che un giorno Cristo stesso gli avesse detto:“Bernardo, il libro delle mie piaghe ti basta!”. Si ammalò il giorno dell’Epifania del 1667. Prima di morire, nelll’infermeria del convento, vicino allacattedrale palermitana, mercoledí 12 gennaio 1667, unconfratello lo sentì dire con ineffabile gioia: “Paradiso!Paradiso! Paradiso! Benedette le discipline! Benedette leveglie! Benedette le penitenze! Benedetti i digiuni!”.Fu beatificato nel 1768 da Clemente XIII.

Il Santo della settimana

RELIGIOSO DELL’ORDINE

DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI

DA ABILE SPADACCINO

SI CONVERTÌ

A UNA VITA UMILE E PENITENTE

IILL PPOOPPOOLLOO 55IILL VVAANNGGEELLOODDEELLLLAA DDOOMMEENNIICCAA

Prima LetturaIs 40,1-5.9-11

Salmo ResponsorialeSal 103

Seconda LetturaTt 2,11-14;3,4-7

S. BERNARDO DA CORLEONE

le letture della domenica

a cura di Daniela Catalano

“Tu seiil Figlio mio,l’amato”

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni,si domandavano in cuor loro se non fosse luiil Cristo, Giovanni risposea tutti dicendo:«Io vi battezzo con acqua;ma viene colui che è piùforte di me, a cui non sonodegno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battez-zerà in Spirito Santo

e fuoco». Ed ecco, mentretutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevutoanche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielosi aprì e discese sopra dilui lo Spirito Santo in forma corporea, comeuna colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Lc 3,15-16.21-22

Page 6: il popolo 11 gennaio 2013

VARZI - E’ stato approva-to a Varzi, dall’assembleadei sindaci, lo schema diConvezione quadro tra 16Comuni e la ComunitàMontana dell’Oltrepò Pa-vese per la gestione asso-ciata delle funzioni di Poli-zia Locale, Protezione Civi-le e Gestione dei ServiziSociali. “Questo è un risultato im-portante, un segno di gran-de maturità dei nostri am-ministratori che dimostracompattezza. Le conven-zioni introdurranno una ri-voluzione nel nostro mododi lavorare e il superamentodel livello comunale pro-durrà risultati positivi nelmedio lungo periodo. - hadetto il presidente della Co-munità Montana Bruno Ta-gliani - Abbiamo l’adesionequasi totale del territorio. Sono rimasti fuori solo iComuni di Valverde e Ru-

ino perché avevano già atti-vato anni fa un percorso diunione e il Comune di For-tunago”.La convenzione consentiràun migliore utilizzo del per-sonale presente nei singoliComuni, una maggiore qua-lità del servizio erogato aicittadini e un risparmio. Glieffetti positivi prodotti dal-la convenzione, come sotto-lineato dal presidente Bru-no Tagliani, si vedrannonell’arco di un’intera legi-slatura e non dopo soli po-chi mesi. Inoltre, entro lafine del 2013 si provvederàa mettere in convenzionetutte le altre funzioni, oragestite dai singoli Comuni. Per la gestione di alcune diqueste saranno individuatedelle sottozone che garanti-ranno una migliore effi-cienza. “Questo è un percorso vir-tuoso, nato dal basso, che

compie il primo passo. - di-ce il presidente dell’assem-blea della Comunità Mon-tana dell’Oltrepò PaveseGianluigi Bedini - Va sotto-lineato il superamento deisingoli campanili da partedi sindaci e amministratoriche hanno come unico sco-po il rilancio di un territorioche da anni vive tra le diffi-coltà.La Regione Lombardia hapreso in considerazionequesto nostro progetto ele-vandolo a modello per altrerealtà. Questo fatto ci deverendere orgogliosi”.Alla gestione associata del-le funzioni hanno aderitoanche i due Comuni piùgrandi: Varzi e Godiasco-Salice Terme. “Queste duerealtà municipali - continuaTagliani - hanno creduto inquesto progetto mettendosiin gioco. Sedici Comunicon oltre 17 mila abitanti

rappresentano un territorioche può far sentire la pro-pria voce e chiedere soste-gno e contributi agli entisuperiori. Come strumentodi Governo abbiamo indivi-duato la conferenza dei sin-daci e questo modello chesi crea rimarrà anche in fu-turo. Abbiamo ridato di-gnità e un ruolo importantealla Comunità Montana cheha avuto una sua continuitàgrazie questo processo or-ganizzativo. Un processoche è molto piaciuto allaRegione Lombardia.Dobbiamo rivedere l’utiliz-zo della piattaforma infor-matica Siscotel che ci con-sentirà un interscambio trail personale presente su tut-to il territorio. Per questomotivo stiamo definendoun bando per l’acquisto diun nuovo programma chesarà messo a disposizionedi tutti. Infine, sarà avviatoun percorso formativo perl’utilizzo di questo pro-gramma”.Il progetto di convenzioneavviato due anni fa dallaconcertazione dei sindaci èdiventato importantissimoin quanto il governo Montiha reso obbligatoria la ge-stione in forma associatamediante unione o conven-zione di tutte le funzionifondamentali dei comunicon popolazione inferioreai 3 mila abitanti per quan-to riguarda i comuni monta-ni (praticamente i 19 dellaComunità montana, ad ec-cezione di Varzi e Godia-sco-Salice Terme).

Ugo Celasco

VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI STRADELLA - VALLE STAFFORAOLTREPO’Giovedì 10 gennaio 2013

IL POPOLO dell’

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVEDuomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (saba-to 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18);Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18);Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel.41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore8-11-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11;

Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11;Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9.Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 gennaio 2013Giovedì 10: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286)Venerdì 11: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426)Sabato 12: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425)Domenica 13: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383366286)Lunedì 14: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426)Martedì 15: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573)

Mercoledì 16: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063)Edicole aperte domenica 13 gennaio 2013(Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi;Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota vialeRepubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, viaLomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, viaDon Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani,via Cattaneo; Cartolandia strada Valle.Distributori aperti domenica 13 gennaio 2013(Turno D): ESSO, via Amendola 80; IP, via F. Parri 2/4.

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Polizia Locale, Protezione Civile e Servizi Sociali in gestione associata A Pian del Poggio per l’estate

Comunità Montana e 16 Comuni in convezione Riaprirà la seggiovia

Attivate le telecamere

SANTA MARGHERITADI STAFFORA - La Fon-dazione Comunitaria Pa-vese, guidata dal presidenteGiancarlo Vitali, ha stan-ziato nei giorni scorsi 100mila euro per il “salvatag-gio” della Seggiovia diPian del Poggio situata nelcomune di Santa Marghe-rita Staffora.L’impianto di risalita, il piùimportante del sud Lombar-dia, tornerà a funzionare inestate 2013. La seggiovia èstata salvata grazie all’im-pegno di più enti e comuniche hanno superato i confi-ni campanilistici per la pro-mozione di un impianto dirisalita che ha una valenzaprovinciale.Per raggiungere questo im-portante obiettivo sono statistanziati oltre 500 mila eu-ro: 200 mila dalla RegioneLombardia, 100 mila dallaProvincia di Pavia, 100 mi-la dalla Fondazione Comu-nitaria Pavese e FondazioneCariplo, 70 mila euro dallaComunità Montana dell’Ol-trepò Pavese, 30 mila dalComune di Voghera, 30mila dal Comune lomellino

di Ferrera Erbognone e 23mila (comprese le spese delnotaio) dal Comune di San-ta Margherita di Staffora. Provincia di Pavia e Co-munità Montana oltre adaver finanziato il progettodi “salvataggio” della seg-giovia di Pian del Poggiohanno avuto un ruolo fon-damentale in tutte le fasi diquesto iter.Ora la Provincia di Pavia ela Comunità Montana stan-no già pensando a come va-lorizzare l’impianto attra-verso un’opera di promo-zione. Soddisfatto il sinda-co di Santa Magherita Staf-fora Piero Brignoli che di-chiara: “Ringrazio tutti glienti che hanno contribuitocon il loro contributo allaprossima apertura dellaseggiovia di Pian del Pog-gio e in particolare la Fon-dazione Comunitaria Pave-se che ci ha permesso diraggiungere l’obiettivo.Ora partiremo con le proce-dure per l’appalto dei lavo-ri che consentiranno la re-visione totale degli impian-ti”.

m.t.

BORGO PRIOLO - E’operativo il sistema di vi-deosorveglianza nel comu-ne di Borgo Priolo. L’amministrazione guidatadal sindaco Andrea Gigan-ti ha istallato 10 videoca-mere nei principali puntidi uscita delle frazioni, inpiazza e nel centro sporti-vo e altre cinque sarannoposizionate entro la finedel mese di gennaio.“Il sistema realizzato dalladitta Fastcom - dice il sin-daco Giganti - collega tut-te le videocamere alla salaoperativa allestita nel mu-nicipio. La sala sarà ingrado di raccogliere dati eimmagini 24 ore su 24 esarà a disposizione delle

forze dell’ordine”.Il sistema visualizza anchela lettura delle targhe incondizioni difficili (oscu-rità e nebbia) e il tutto vie-ne registrato nel comune.“Grazie alla videosorve-glianza che potrà essereimplementata in futuro -conclude Andrea Giganti -riusciremo a monitorarecostantemente il territoriogarantendo una maggioresicurezza ai nostri cittadi-ni”. Purtroppo a BorgoPriolo negli ultimi mesi sisono registrati numerosifurti in abitazione e molticittadini hanno deciso dirivolgersi al servizio di vi-gilanza privata.

Giovanna Cavanna

Page 7: il popolo 11 gennaio 2013

ppaagg.. GGiioovveeddìì 1100 ggeennnnaaiioo 22001133

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BAGNARIA - L’ammini-strazione comunale guidatadal sindaco Gianluigi Be-dini, nonostante la crisieconomica e i continui ta-gli, ha intenzione di realiz-zare alcune opere pubbli-che. “Prima di tutto - spiegal’assessore ai Lavori Pub-blici Mattia Franza - prov-vederemo alla realizzazionedi uno scolmatore per la fo-gnatura in zona via 4 No-vembre e via Umberto I. Abbiamo poi intenzione diasfaltare alcuni tratti della

viabilità comunale e di pro-seguire nel consolidamentodelle difese spondali delTorrente Staffora in zonadistributore Tamoil”.Il Comune, tra le altre cose,nel 2012 ha ultimato gli in-terventi di pulizia nei riiMonte Golio, Casa Arcano,Torretta e Piccoletto e haripristinato la viabilità sullestrade Piaggi, Livelli - San-t’Alberto e Capinera. “Abbiamo realizzato unpronto intervento - continuaFranza - in località Casa

Massone presso il piccoloparcheggio con ripristinodella difesa spondale esuccessivamente verrà po-sato il nuovo manto bitumi-noso.Inoltre, abbiamo asfaltatola strada per la località Tor-retta, e il manto di Via XXSettembre e sistemato lapiazzola ecologica lungo lastrada comunale per Livellinella frazione Ponte Cren-na”.Non solo lavori pubbliciperò. Infatti, il Comune sta

proseguendo nella cataloga-zione del patrimonio libra-rio della Biblioteca di cui siprevede l’apertura la pros-sima primavera.“L’attività culturale - spie-ga il sindaco GianluigiBedini - ha comunque avu-to inizio con la partecipa-zione a una serata teatralepresso l’Auditorium diMilano e l’organizzazionedi visite guidate al borgomedievale del capoluogodurante la Sagra della Ci-liegia e la giornata dellaMela, grazie anche al sup-porto dell’AssociazioneSpino Fiorito e dei ragazzidella Pro Loco Bagnaria”.Entro giugno 2013 sarà ri-stampato il volume sullastoria di Bagnaria a cura diRolando SapelliE il 26 gennaio, in occasio-ne della “Giornata dellaMemoria”, nel salone mu-nicipale (sotto l’edificio co-munale) si terrà una seratache vedrà come relatoreVittorio Poma.

Mattia Tanzi

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Trecento ragazzi in piazza a Broni

Il Presepe e le Befane

BRONI - Nonostante il pe-riodo di ristrettezze e laprospettiva di un nuovo an-no pieno di difficoltà, Broniha risposto positivamente al“Carro della bontà”, l’ini-ziativa benefica promossadalla parrocchia San PietroApostolo. Il parroco e i suoicollaboratori hanno decisodi donare il materiale rac-colto a “Sportello Mam-ma”, la onlus che si occupadi mamme e neonati in par-ticolare stato di necessità. “Nell’arco dei tre giorni,durante i quali il carro è ri-masto di fronte alla basilica- spiega il parroco donMario Bonati - abbiamo re-gistrato un flusso costantedi persone. Sono arrivati

anche i ragazzi delle classiquarte della scuola elemen-tare di via Emilia, accom-pagnati dalle insegnanti. Laparrocchia ringrazia tutticoloro che hanno dato il lo-ro contributo”.Pannolini, omogeneizzati,conserve in scatola, tutto

verrà consegnato ai volon-tari di “Sportello Mamma”.“Nei prossimi giorni prov-vederemo a “censire” il ma-teriale - spiega AlessandraUboldi, presidente di“Sportello Mamma” - quin-di, in base alle esigenzedelle famiglie (sono circa

75 quelle che si rivolgonoalla onlus bronese, ndr), di-stribuiremo gli aiuti. Voglioringraziare i bronesi per laloro generosità e la parroc-chia per la collaborazione”.Sta volgendo al termine an-che “Un euro per la vita”. “Entro la fine di gennaio -continua Uboldi - ritirere-mo i salvadanai che aveva-mo lasciato nei bar, nei ne-gozi e in parrocchia. Il de-naro raccolto servirà per fi-nanziare la nostra attività,in particolare a coprire lespese per i medicinali, chepiù indicono sul nostrobudget: spendiamo quasi500 euro al mese in farma-cia”.

f.sc.

MONTALTO - Il Comunedi Montalto Pavese ha or-ganizzato e offerto per ilterzo anno consecutivo il“Pranzo di Natale”, invitan-do i Montaldesi dai 70 ai100 anni. Il pranzo che si ètenuto presso l’Agriturismo“La Colombina” ha visto lapartecipazione di 90 perso-ne: anziani, dipendenti delComune, il diacono FulvioCasella con la moglie Lu-ciana e gli amministratori. Ha allietato il pomeriggiola cantante Simona Conti. Ilsindaco Marina Casarini hadato il benvenuto, ringra-ziando tutti gli intervenuti:“Le persone avanti neglianni possiedono il donodella sapienza e della sag-

gezza che è frutto dell’e-sperienza perché il tempo èun grande maestro. Sonocapaci di infondere corag-gio mediante un consiglioamorevole, uno sguardo,una carezza, una preghierasilenziosa”. A metà pranzola sindachessa si è travesti-ta da Babbo Natale conse-gnando doni a tutti i pre-senti. “Il pranzo è stato offertodal comune, - continua Ca-sarini - ma personalmenteho voluto fare ai presentianche un piccolo pensieroin segno di affetto e di sti-ma, con l’auspicio che ilNatale, con il suo significa-to più vero duri per tuttol’anno”.

CIGOGNOLA -Nell’im-minenza delle festività na-talizie il comune di Cigo-gnola anche quest’anno haassegnato borse di studio asei studenti delle scuole se-condarie di primo e secon-do grado che si sono parti-colarmente distinti perl’impegno profuso nell’an-no scolastico 2011-2012. Sitratta di una tradizione con-solidata del comune oltrepadano che così intende ri-conoscere pubblicamente irisultati lusinghieri ottenutidagli studenti. La cerimo-nia si è svolta nella sede delmunicipio alla presenza delsindaco Rosanna Rovati edegli assessori SimonaRossi e Cristiano Maggi.

Nel suo intervento il “pri-mo cittadino” di Cigognolaha rivolto i suoi auguri e harinnovato i complimenti ditutta l’amministrazione co-munale ai premiati che so-no motivo di orgoglio perla comunità di Cigognolacon l’auspicio di sempremaggiori soddisfazioni perla loro carriera di studenti eun domani nel mondo dellavoro.I premiati di quest’anno so-no Nicolò Nuca, MarikaPalmioli e Chiara Gabettaper le scuole secondarie diprimo grado e Marco Com-pagnoni, Ludovica Malin-verni e Ambra Boscolo perle scuole secondarie di se-condo grado.

ROCCA SUSELLA - So-no iniziati i lavori di risana-mento dell’intera Valle diChiusani soggetta a frane esmottamenti. Si tratta di un intervento daun milione di euro finanzia-to dal Ministero dell’Am-biente che risanerà un’areaa forte rischio idrogeologi-co. “I Lavori eseguiti dalla dit-ta Ices di Arena Po, che do-

vranno essere terminati en-tro 180 giorni (condizionimeteo permettendo) - spie-ga il sindaco di Rocca Su-sella Pierluigi Barzon -consistono nella pulizia ditutto il reticolo idrico dellavalle, in drenaggi che van-no ad interessare diversicampi colpiti da frane enella sistemazione dellestrade vicinali interessateda smottamenti”.

Nel 2013 interventi su strade e torrentiL’assessore ai Lavori Pubblici Mattia Franza illustra le opere future

BRONI - Grande parteci-pazione di bambini, quasi300, alla manifestazione or-ganizzata domenica pome-riggio dalla parrocchia diBroni. Accompagnato dallenote del Complesso bandi-stico bronese e dai canti delcoro “Sole dell’Aurora”, ilcorteo del presepe viventeha attraversato le principalivie cittadine prima di giun-gere in basilica, dove si ètenuta la tradizionale fun-zione dell’Epifania. Giulio,nei panni di Giuseppe, lamoglie Giulia e la loro pic-cola Greta hanno interpre-tato la Sacra famiglia, cheha preso posto nella capan-na allestita in piazza Vitto-rio Veneto, accanto agli im-mancabili animali.Subito dopo la celebrazionein chiesa, la festa è prose-guita in piazza Garibaldi al-l’insegna del divertimento.Prima il coreografico e

spettacolare lancio dei pal-loncini con i messaggi dipace scritti dai ragazzi delcatechismo. Le piccole membrane diplastica, gonfiate con l’elio,si sono dirette verso est echissà se anche quest’anno,come avvenuto spesso inpassato, qualcuno rispon-derà: su una parte del car-toncino attaccato al pallon-cino è riportato l’indirizzodella parrocchia. Poi l’atte-sa è cresciuta per l’arrivodelle Befane. Al richiamo dei piccoli, un-dici simpatiche vecchiette,quattro a bordo di rombantimoto, si sono presentate nelcentro di Broni per distri-buire giocattoli e dolciumi. La bella giornata si è con-clusa con la merenda a basedi cioccolata calda e panet-tone, preparati dagli attivivolontari della parrocchiabronese.

Il Carro della Bontà: la grande generosità dei bronesi

La festa dei nonni a Montalto Consegnate le borse di studio

Lavori sulla frana di Chiusani

Il 27 dicembre 2012è mancato

Pietro Stella

papà di Daniela,preziosa collaboratrice

dell’ArteGraficadi Voghera, che per anniha impaginato il nostro

giornale entrandoa far parte della

“grande famiglia”del “Popolo”.

A Lei vanno le più sentitecondoglianze da parte

del Direttore,Pier Giorgio Pruzzi,

e di tutta la Redazione.

Tortona, 10 gennaio 2013

Il Direttore del “Popolo”,Pier Giorgio Pruzzi,

con Daniela e Marco,sono vicini a Matteoper la perdita della

cara nonna

Carla Zella

ritornataalla Casa del Padre,dopo lunga malattia,

giovedì 3 gennaio 2013in Cervesina

all’età di 84 anni.

Tutta la Redazione porgele più sentite condoglianze

al figlio Guidoe alla nuora Giovanna.

Tortona, 10 gennaio 2013

Page 8: il popolo 11 gennaio 2013

RIVANAZZANO TER-ME - E’ stato inaugurato aRivanazzano Terme l’AsiloNido “Pupi Solari”.La struttura, di nuova co-struzione, è pensata per es-sere un nido, ogni cosa è amisura di bambino con ca-ratteristiche importanti qua-li il riscaldamento a pavi-mento, risparmio energeti-co, ricambio dell’aria, pavi-menti in gomma antishocke fonoassorbenti, videosor-veglianza interna ed ester-na, ampio giardino esternocon piante secolari, orto bo-

tanico.La proposta educativa com-prende un approccio conti-nuo alla lingua inglese tra-mite giochi, canzoni e svol-gendo i piccoli gesti dellavita quotidiana, ci sarannomolte attività dedicate allamusicoterapia ed alla psico-motricità.Il contatto con la naturaguiderà molte delle attivitàdi gioco e apprendimentoguidate dal personale quali-ficato coordinato da Fran-cesca Zighetti ed in conti-nuo aggiornamento anche

grazie alla proposta di for-mazione della psicologa in-terna dottoressa GandolfiElena. “L’idea è quella di creareun piccolo centro per l’in-fanzia che sia un punto diriferimento per la famiglie,- spiega la titolare dell’asiloVirginia Limonta - per que-sto il sabato la strutturametterà a disposizione ilproprio spazio per laborato-ri aperti a bambini di tuttele età e per le feste di com-pleanno animate dal nostroclown Gigì.

Come supporto alle fami-glie si svolgeranno incontricon esperti, supporto allagenitorialità grazie allosportello di consulenze in-terne date dalla nostra psi-cologa, possibilità di rice-vere aiuto diurno e serale adomicilio tramite babysittero puericultrici”.Le iscrizioni, che sarannoconcordate entro gennaio,visti i tempi di crisi, avran-no le tariffe scontate del20% fino al mese di marzo2013 incluso.

Mattia Tanzi

ALBAREDO - E’ un ap-puntamento che si ripeteininterrottamente dal 2000. Ogni pomeriggio di Capo-danno la comunità parroc-chiale di Baselica-Albaredosi ritrova per la messa, du-rante la quale si ricorda lagiornata mondiale della pa-ce, istituita da papa Paolo VInel dicembre del 1967 e ce-lebrata per la prima volta ilprimo gennaio 1968.Da allora il pontefice inviaai capi di stato e di governodel pianeta un messaggioche sprona a riflettere sul te-ma della pace.Così i bambini del catechi-smo di Baselica, AlbaredoArnaboldi e Casanova Lo-nati preparano i loro “perso-nali” messaggi, che spiccanoil volo dal sagrato della chie-sa, al termine della funzione. Attaccati a tantissimi pallon-cini colorati, iniziano il loroviaggio verso ignote destina-zioni. Spesso chi li racco-glie, in Italia o all’estero (i

palloncini hanno varcato piùvolte le Alpi), risponde ai ra-gazzi: su una parte del car-toncino attaccato al pallonci-no viene infatti riportatol’indirizzo della parrocchia.

f.sc.

BRONI - In occasione del-le festività natalizie i bam-bini delle scuole dell’infan-zia del circolo di Bronihanno allestito sotto i porti-ci del palazzo municipaledella città l’“Albero dell’a-micizia”. Accompagnati dalle loroinsegnanti, i piccoli alunnihanno appeso all’abete tan-te manine di cartoncino co-lorate che avevano persona-lizzato a scuola. L’albero

ha così trasmesso un belmessaggio di pace e di ami-cizia per tutte le feste nata-lizie.Sempre nei giorni prece-denti il Natale i piccoli del-la scuola dell’infanzia diCigognola hanno offerto agenitori, nonni ed amici latradizionale recita nataliziache si è tenuta nel teatrodell’oratorio di Broni. Protagonisti indiscussi ibambini che, grazie ai loro

canti, hanno colorato l’at-mosfera di una gioia tuttaparticolare. Al momento difesta, preparato dalle inse-gnanti Emilia, Maria Anto-nella, Francesca e Maria,non ha voluto mancare ilsindaco di Cigognola Ro-sanna Rovati, la cui ammi-nistrazione è particolarmen-te attenta e premurosa neiconfronti della locale scuo-la dell’infanzia.

i.i.

BRONI - Anche quest’annoil Vescovo Mons. MartinoCanessa non ha voluto man-care ad un appuntamento di-ventato una bella tradizione:l’incontro, il pomeriggiodella vigilia di Natale, con ilpersonale e gli ospiti dellaFondazione Conte FrancoCella di Rivara di Broni. IlPastore diocesano ha cele-brato nella cappella la SantaMessa di Natale, animata daicanti del coro Giovanni Pa-olo II. Prima dell’inizio dellacelebrazione eucaristica ilPresidente della FondazioneAnna Maria Ferrari Filighe-ra ha salutato Mons. Canes-sa a nome degli ospiti e delpersonale, rivolgendogli ac-corati auguri di buone feste. Nella sua omelia il Vescovosi è rivolto paternamente aquanti gremivano la chiesaed ha sottolineato il verosenso del Natale, festa digioia, di condivisione, diamore, lo stesso amore per ilquale Dio ha mandato sulla

terra il suo Figlio Gesù. Haricordato il fatto che il Na-tale è la festa per eccellenzadella famiglia, di cui ancorauna volta ha rimarcato ilruolo importantissimo, an-che di una famiglia un po’più ampia come è quella del-la Fondazione Cella, in cuivivono tante persone che,per un motivo o per l’altro,non possono più risiederenelle loro case.Ha augurato a tutti di tra-scorrere le feste in un climadi serenità ed ha assicurato atutti il suo costante ricordonella preghiera.

ppaagg.. GGiioovveeddìì 1100 ggeennnnaaiioo 22001133IILL PPOOPPOOLLOO 99VVOOGGHHEERRAA

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IN BREVEIN BREVE

EVENTO / CASEI GEROLA

ORATORIO / BRONI

A Gerola il concerto “E’ ancora Natale”

Grande successo per il Grinv Si è concluso il Grinv, rivisitazione invernale del Grestproposta dall’Oratorio De Tommasi. Per quattro giorni,dal 27 al 30 dicembre scorso, i ragazzi delle scuole ele-mentari e medie si sono ritrovati nei locali della strutturaparrocchiale di via Montebello per una serie di giochi, mo-menti di preghiera e divertimento. “Il Grinv è un’ideaesclusiva del nostro oratorio, che abbiamo proposto per ilsecondo anno consecutivo. - spiega il vice parroco donLuca Zambianchi - Nonostante il periodo festivo, abbiamoavuto una discreta risposta: una ventina di partecipanti.L’iniziativa era rivolta anche alle parrocchie limitrofe, inparticolare Albaredo Arnaboldi, Baselica, Campospinoso eCanneto Pavese”. I bambini hanno riflettuto sulla Famigliadi Nazareth tra canzoni e momenti di svago, preparati da-gli animatori-volontari dell’oratorio bronese. Grande suc-cesso ha avuto lo spettacolo di burattini, andato in scenanel teatro. La positiva esperienza del Grinv verrà ripetutaanche il prossimo Natale. Il De Tommasi di Broni si è fat-to precursore di un’iniziativa che prossimamente potrà es-sere di ispirazione per altri oratori della diocesi.

DEMOGRAFIA / VAL DI NIZZA

ASTRONOMIA / BRALLO

Nel 2012 persi solo tre residenti

A “caccia” di stelle comete

Sabato 12 gennaio, alle ore 21, nella chiesa parrocchiale diSan Giacomo, della frazione di Gerola, si terrà il concertodal titolo “E’ ancora Natale” che vedrà protagonisti il CoroComunità Montana Oltrepò Pavese diretta dal M° EraldoPedemonte, la Corale Polifonica “Cieli Immensi” di San-nazzaro dè Burgundi, diretta dal M° Rosalia Carpani e laCorale “San Giacomo” diretta dal M° Giuseppe Pipero. Laserata sarà l’occasione per porgere a tutti gli auguri di “BuonAnno” da parte del Comune di Casei Gerola, del ComitatoFesteggiamenti e della Parrocchia S. Giacomo di Gerola.

Il comune di Val di Nizza nel 2012 perde solo tre residentirispetto al 2011. Nell’anno che ci siamo appena lasciati allespalle i residenti sono 671 residenti (erano 668 l’anno prece-dente) con 28 stranieri provenienti per il 90% rumeni eucraini. I nati nel 2012 sono 3 rispetto ad una sola unità del-l’anno prima mentre sono 15 le persone decedute rispetto al-le 17 del 2011. “A Val di Nizza l’età media è di 53 anni etende a salire costantemente ogni anno. - spiega il responsa-bile dell’anagrafe Tino Romagnese - Le persone sopra i 65anni sono 235 mentre i ragazzi sotto i vent’anni sono 84”.

In questi giorni, nel parco astronomico Astro Brallo di Col-leri l’associazione Adara sta osservando la Cometa “Linear2012K5” che sta transitando nel punto più vicino alla terra.“Il 6 gennaio - spiega Fabio Tagliani, coordinatore tecnico diAstro Brallo - arriverà nella costellazione del Toro e potràessere visibile anche con un binocolo”.

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Alla cerimonia presente il sindaco di Rivanazzano Terme Romano Ferrari

E’ stato inaugurato l’Asilo Nido “Pupi Solari”

L’Albero dell’Amicizia allestito dai piccoli alunni

La Vigilia con il Vescovo La Giornata della Pace

Page 9: il popolo 11 gennaio 2013

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UUNNAA SSTTOORRIIAA

“Geni”, il primo chiericodella Piccola Opera

della Divina Provvidenzapagina a cura di M. LUISA RICOTTI

NATIVO DI PONTECURONE, AMICO E DISCEPOLO DI DON ORIONE

“Era un angelo: era un santo” - disse dilui Don Orione in una lettera. Si chiamavaEugenio Carlo Alberto Ottaggi, detto“Geni”, ed era il secondo dei sei figli diSilvino e M. Luigia Bidone, tutti condan-nati, genitori compresi, ad una morte pre-matura per tubercolosi, tranne l’ultima fi-glia, Elena Ottaggi Barbieri.La famiglia Ottaggi, già radicata aPontecurone nel ’700 e presente fino ametà del ’900, evidenzia nel cognome ilsuo luogo d’origine: Ottaggio è il nome li-gure di Voltaggio, paese dell’Appennino li-gure, in provincia di Alessandria.A Pontecurone gli Ottaggi erano proprieta-ri, persone di cultura e di generoso impe-gno civile, perciò nel corso dell’800, pervia matrimoniale, si imparentarono conquasi tutte le famiglie facoltose del paese: iVisconti, i Marinetti, i Gravanago, iCasirola, i Cattaneo, i Grossi. Gli Ottaggierano molto religiosi e un fratello del non-no di Silvino fu quel Don Giacomo MariaOttaggi (1769-1841), prevosto della chiesadi S. Giovanni Battista, che il 5 agosto1836 lasciò 1.000 lire nuove di Piemonteall’Ospedale “Giacomo Bossi”. Un cuginoprimo di Silvino, Lazaro Giulio Ottaggi, fuPresidente della SOAMS (Società operaia eagricola di mutuo soccorso) istituita nel1855 e segretario della Confraternita di SanBiagio. La generosità e la solidarietà eranocaratteristiche peculiari degli Ottaggi, chesi trasmettevano con il loro DNA.Silvino e M. Luigia abitavano in viaMaestra (cioè via Emilia) al n.11 in una ca-sa di proprietà, ma erano piuttosto poveri,perchè Silvino, avendo perso i genitori intenera età, non aveva ereditato, alla mortedel nonno Giuseppe, tutto quello che gli sa-rebbe spettato. Nonostante ciò, Silvino eM. Luigia vissero insieme, modestamente,ma felicemente, per vent’anni. Erano moltodevoti e l’ultima figlia Elena, unica soprav-vissuta alla malattia, nel 1959 ricordava inun’intervista che i genitori leggevano lePrediche di Padre Agostino da Montefeltro.Così, nel 1890 Silvino e M. Luigia manda-rono Geni, che aveva 11 anni, presso l’ora-torio salesiano di Don Bosco a Valdocco(TO), dove aveva studiato l’amico fraternoLuigino Orione, di sette anni maggiore, afrequentare il ginnasio: Don Orione, il qua-le sperava che Geni seguisse le sue orme,lo raccomandò ad alcuni insegnanti di cuiaveva grande stima (Don Bosco era mortoda due anni) e lo incoraggiò costantementedurante i quattro anni di collegio, spingen-dolo a studiare anche d’estate (la chiamava“la scuola di fuoco”), per recuperare unanno ed avere più tempo da dedicare alleanime. Fu allora che Luigino (DonOrione), Geni Ottaggi, Augusto Anselmi eLuigi Bassi detto “Vigi”, cioè i ragazzipontecuronesi che Orione con grande zeloaveva indirizzato “a studiare e santificarsi”presso l’Istituto di Don Bosco, inventaronoil motto o, come diceva Orione, il ‘grido dibattaglia’, la ‘parola d’ordine’: “Anime!Anime!”, che siglò per mezzo secolo le let-tere del Servo di Dio. Nel codice dei ‘ra-gazzi’ pontecuronesi, quel grido significa-va: lascia tutto e pensa solo alla salvezzadelle anime! Quando Don Orione scrivevaa Geni, lo chiamava “carissimo fratello”,“mio caro fratellino”, esortandolo al massi-mo impegno. Geni era un bravo e diligentescolaro, sempre molto volonteroso, ma, sa-

pendo che la retta del collegio era troppoonerosa per i suoi genitori, più volte mani-festò a Don Orione l’intenzione di lasciarela scuola. Fu il Servo di Dio a sollecitare apiù riprese il Direttore e l’Economo a dimi-nuire la retta per Ottaggi; poi, quando si ac-corse che la sua richiesta non veniva accol-ta, fu proprio lui, poverissimo, ad integrarela retta. Evidentemente aveva riconosciutoin Geni un seme di santità che andava asso-lutamente coltivato. Nel 1894, DonOrione aprì a Tortona il Collegio-Convitto-Seminario “S. Chiara”, fondato con quellatenacia, quell’ardore e quell’assoluta fedenell’aiuto miracoloso della Madonna e del-la Divina Provvidenza, che lo contraddi-stinsero per tutta la vita, tanto da passarequalche volta addirittura per ‘fanatico’ o‘matto’: gli studenti pontecuronesi che ave-vano frequentato l’Istituto di Don Bosco, siiscrissero presso la nuova scuola di DonOrione. Mons. Igino Bandi, Vescovo diTortona, mise ad Ottaggi Eugenio la vesteda chierico il giorno stesso della primamessa di Don Orione, il 13 aprile 1895. Fuil “primo figlio” dell’Opera della DivinaProvvidenza. Geni ottenne la licenza licea-le nel 1898, premiato e promosso con lode.Aveva già perso il papà Silvino e il fratelloGiuseppe ed aveva superato momenti diffi-cilissimi, soprattutto per le fragili condizio-ni di salute, con straordinaria forza d’ani-mo ed incredibile tenacia nell’impegno. Silasciava plasmare dalla parola di Dio, chefluiva come un fiume in piena dalla boccadi Luigi Orione. Quando a settembre di

quel 1898 Mons. Blandini, Vescovo diNoto (Siracusa) offrì a Don Orione la rior-ganizzazione e la direzione del Collegio-Convitto della sua città, il Servo di Diopartì immediatamente per la Sicilia. La suafebbrile attività per avviare a tempi di re-cord la scuola, con tutti i documenti in re-gola, meravigliò ed entusiasmò a tal puntoil Vescovo di Noto, che Orione ebbe cartabianca e finanziamenti adeguati. Allora ilServo di Dio scrisse al Vescovo di Tortonache gli servivano due maestri elementari epropose alcuni nomi di confratelli e chieri-ci, fra cui quello di Eugenio Ottaggi, preci-sando che il Collegio era “magnifico, si-gnorile, bellissimo… nel punto più bello ecentrale della città, il più arieggiato... Sivede il mare... è un’eterna primavera”.Pensava che la salute di Geni potesse gio-varsi del clima saluberrimo della Sicilia.Così Ottaggi arrivò a Noto nei primi giornidi ottobre, per entrare come maestro nelnuovo Collegio S. Luigi dell’Opera dellaDivina Provvidenza. Ma già a due giornidall’arrivo, anche in seguito alla traversatada Napoli al porto presso Noto, come scris-se Orione a Don Sterpi, che lo sostituiva alS. Chiara, Geni “vomitò due volte una granquantità di sangue (preannuncio del malsottile) ed aveva la febbre”. La sua salutepreoccupava tutti. Don Orione non lo persedi vista e per implorare la guarigione diOttaggi, col fratello di Don Sterpi, una not-te compì un pellegrinaggio: pregando, i dueraggiunsero a piedi l’eremo di S. Corrado,a 4 Km circa da Noto; Orione disse Messa

all’alba, nella grotta del Santo, fece un votoe offrì tutto quello che aveva in tasca, com-preso l’orologio che gli aveva dato IgnazioGoggi, ad un povero che incrociarono perstrada. Geni, però, non si riprese e DonOrione, che i Netini chiamavano “il piccoloMessìa”, il 20 ottobre partì per riaccompa-gnarlo a casa, portando con sé undici chie-rici siculi, che avrebbero frequentato il se-minario a Tortona. Ormai la tisi di Ottaggiera manifesta, ma il giovane, intemerato,non rinunciò né al lavoro, né allo studio esi iscrisse all’Università di Torino.Pochissimi sapevano che il batterio dellaTBC era già stato isolato nel 1882 dal dott.Robert Koch (per questo otterrà il Nobelnel 1905), e che c’erano dei vaccini speri-mentali, per contenere la tisi, una malattiaendemica molto contagiosa, che sarebbestata diffusissima fino alla seconda guerramondiale.Il 6 giugno 1899 Don Orione, daPontecurone mandò un telegramma a DonCristiani, direttore del Collegio a Noto:“Ottaggi moriva santamente stanotte.Pregate. Orione”. Geni non aveva ancoravent’anni. Ma quel seme di “santità” cheDon Orione aveva visto germogliare e cre-scere in Eugenio Ottaggi non si dispersecon la morte del giovane e di tutti i suoi fa-miliari.Quando la tubercolosi si portò via anche ilfratello diciannovenne Giovanni nel 1901 ela mamma (M. Luigia Bidone) nel 1904, itre figli rimasti in vita furono affidati allatutela di Matilde Ottaggi, cugina di Silvino,e di suo marito Luigi Gravanago, personeagiate. Don Luigi Orione divenne consi-gliere dei ragazzi Ottaggi, per volontà, co-me disse, “dei loro pii genitori”: studiaronotutti e, in particolare, Vincenzo fu un bril-lante alunno dell’Istituto orionino S.Chiara, fino a quando, vinto dal morbo difamiglia, morì nel 1906, a 21 anni. DonOrione scrisse di lui: “Vide nel morire laSantissima Vergine che veniva a prenderloper portarselo in Paradiso; ed io ero pre-sente”. I fratelli Ottaggi, predestinati, se neandarono “sereni, nel sacrificio della lorogiovinezza”.Ma anche un altro ramo dell’albero dellafamiglia Ottaggi diede frutti straordinari!Fra i cugini di Geni, infatti, brillò una gran-de stella, quella di Laura Ottaggi, nata -guarda caso - in Sicilia, nel 1888, figlia delgeom. regio Giuseppe Ottaggi, diPontecurone, e di Genoveffa Fornaja, diCaltanissetta. La famiglia abitò sempre aPontecurone (in via Emilia n.27), doveLaura si sposò con un lontano cugino,Alessandro Fornaja, e generò Giuseppe,quel Dott. Giuseppe Fornaja (1918-2007),medico dentista, che tanti pontecuronesi ri-cordano con affetto e che, in nome dei suoigenitori, fu munifico e benemerito non solonei confronti di paese, donando al Comunedi Pontecurone la casa Ottaggi ed altri be-ni, ma, insieme alla moglie, fece anche do-no alla Piccola Opera della DivinaProvvidenza di un terreno su cui, sempre aPontecurone, fu costruita l’attuale Casa diriposo “San Luigi Orione”.A Laura Ottaggi sono oggi intitolate laScuola materna ed una via, ricavata dalcortile di casa Ottaggi. I busti in bronzo diAlessandro e Laura Ottaggi Fornaja, splen-didi benefattori, sono posizionati nell’atriodella Casa di riposo di Pontecurone.

Page 10: il popolo 11 gennaio 2013

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EE CCUULLTTUURRAA

“I Longobardi, dalle origini alla caduta del regno in Italia”

Non è un caso che l’autoredel bel volume “I Longo-bardi - Dalle origini mitichealla caduta del regno inItalia” (Ed. LEG – LibreriaEditrice Goriziana, Collana“I leggeri”, 230 pagine,Euro 22) sia Nicola Berga-mo che - ormai inserito nelpanorama internazionaledegli studi di età tardoanti-ca con un Master of Arts al-la Queen’s University diBelfast e borsista alla statu-nitense Notre Dame Uni-versity - si è stabilmente af-fermato come uno tra i piùattivi e preparati membridella “nuova generazione”italiana di studiosi e acca-demici nel campo della sto-ria bizantina e medioevale.Difatti, “I Longobardi” nonsoltanto va a colmare unalacuna nel campo della sag-gistica e delle produzionestoriografica su questo spe-cifico argomento, ma af-fronta i diversificati aspettidella presenza longobardain Italia sia per il tramitedei più conosciuti aspettidel consolidamento nellapenisola della principale et-nia “barbara” nei primissi-mi secoli del medioevo, co-me pure (ed è questa la pernulla banale “innovatività”dell’opera) attraverso l’ap-profondimento dei rapportitra il mondo longobardo equello bizantino, nell’ambi-to del contrasto tra questedue realtà per il controllodella penisola italiana o -perlomeno - delle sue partidi maggiore interesse stra-tegico ed economico.L’impostazione del volumedi Nicola Bergamo non ècerto quindi quella ottocen-tesca, spesso svalutante neiconfronti di una popolazio-ne che - ancorché definita“barbara” - contribuì invecead una spinta evolutiva rife-ribile a tutta l’Italia e che,pur andando a costituire lebasi di una frammentarietàdel potere che si sarebbe ri-percossa nella nostra storianazionale sino al consegui-mento dell’Unità, contribuìper contro a proiettare stori-camente in avanti numerosiasset etnici, sociali, econo-mici e militari i quali, sindalla caduta dell’Imperod’Occidente, non riusciva-no a trovare in Italia unapulsione evolutiva e una lo-ro propositiva ricollocazio-ne storico-politica.Lo studio non può non par-tire dall’analisi delle origini

della popolazione longobar-da, comprendenti una mito-logia complessa e poco no-ta al grande pubblico che –nell’interpretazione etica senon “filosofica” tra la con-cezione spirituale del diodella guerra Odino (e delsuo pantheon) e l’inizialeazione di conquista e poi digoverno - portò l’élite dipotere longobarda non soload affermarsi sulle popola-zioni limitrofe, ma anche acostituire l’embrionale im-pianto organizzativo di unarealtà statuale che, tra il VIe l’VIII secolo, rappresentòuna tra le più importantistrutture poltico-militaricoerentemente organizzatenel territorio della nostrapenisola.Un’etnia volitiva e determi-nata come quella longobar-da non poteva però nonscontrarsi con una forza che– su basi del tutto diverse –ne costituiva in Italia, altempo stesso, il contraltareculturale e il più classicodegli opponents sul pianostrategico: quell’impero bi-zantino che, tra il 589 e il604, con alterne fortunemosse guerra ai Longobardidovendo, infine, in buonaparte recedere da posizionidi preminenza politica emilitare, dando avvio ad unprocesso che - su tempi piùlunghi - avrebbe portato al-la fine dell’esarcato e dellapresenza bizantina in Italia. Da parte sua, sfruttando i“vuoti di potere” ogni qual-volta questi si presentava-no, il papato diede avvio al-le prime mosse che nei se-coli successivi – attraversoun sapiente amalgama dimediazioni politiche, pres-sioni economiche e “premi-nenze” spirituali opportuna-mente messe in campo – gliavrebbero consentito di gio-care un ruolo spesso con-troverso (ma mai indiscus-so), non soltanto nel camporeligioso ma, soprattutto, inquello politico: ruolo fon-damentale per l’influenzamantenuta dalla chiesa sulcorso degli eventi storicidell’Italia e dell’Europa neisecoli a venire.Nicola Bergamo ha l’indi-scusso merito di aver sapu-to inserire questo vasto ecomplesso insieme di situa-zioni in un saggio che –sebbene complesso, ap-profondito e in non pochicasi positivamente erudito –risulta sempre di godibile e

interessante lettura, avvin-cendo il lettore e portando-lo a ragionare sul piano di

confronti non banali trarealtà diverse che, sino adoggi, perlomeno nel pano-rama della pubblicisticaspecializzata italiana, nonerano mai state poste in unarelazione logica e conse-quenziale, nell’ambito diuna visione ampia e non li-mitata ad una storiografiadescrittiva, piatta e non pro-positivamente “ragionata”.Dal punto di vista dell’im-postazione saggistica ededitoriale, il volume dispo-ne di una vasta ed esaustivabibliografia, correttamentesuddivisa tra le fonti prima-rie e le numerose opere astampa - italiane ed estere -pubblicate tra l’ottocento ei nostri giorni; da ciò conse-gue un vasto impianto di

note, raccolte al termine diciascun capitolo che, di persé, consentono un semprepuntuale rimando all’im-pianto bibliografico, per-mettendo un raffronto tra lefonti e lo spunto per ulterio-ri approfondimenti. I Longobardi si conclude,infine, con un’utile appen-dice ove sono riportati lasuccessione cronologica ditutti i sovrani (dai primi diambito mitico sino a Desi-derio [757-774]) e l’elencodei i ducati longobardi inItalia, con la successionetemporale di tutti i duchiconosciuti.Nel complesso, “I Longo-bardi” è un ottimo volumeche riesce nel duplice inten-to di soddisfare le esigenze

del lettore “specialistico” equelle di chi necessita di untaglio maggiormente divul-gativo ma - non per questo- meno approfondito o at-tento a particolari tematichedi “analisi comparata” dellastoria. E’ quindi anche merito del-la Casa Editrice aver saputocogliere l’importante e in-novativa impostazione datadall’autore ad un argomen-to che, finalmente, vieneesposto e approfondito co-me, sino ad oggi, non erastato fatto nel pur vasto am-bito della storiografia italia-na riferita a questo specifi-co periodo storico.

Maurizio BresciaMembro del mensile

“Storia militare”

Il nuovo libro dello storico Nicola Bergamo che racconta le vicende del popolo che governò il nostro Paese

Page 11: il popolo 11 gennaio 2013

Il concorso del Popolo

per il NataleEcco le foto dei vostri presepi che sono giunte in Redazione

Francesco e Federico Sartini - Tortona

Oratorio parrocchiale - Torrazza Coste Chiesa parrocchiale - Mornico Losana

Scuola Primaria “L. Da Vinci” (allestito in Duomo) - Voghera Scuola dell’Infanzia “Andersen” - Broni

Scuola Primaria - S. Maria della Versa Letizia, Luigi e Maria Elena Cuzzolin - Villalvernia

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Page 12: il popolo 11 gennaio 2013

Famiglia Angelo Maggi - S. Maria della Versa

Laura Orlandi - Voghera

Convento dei Frati Cappuccini - Tortona

Salvatore Cicciò - Voghera

Scuola dell’Infanzia “Guerra” - Castelnuovo Scrivia Angelica Santoro dell’Istituto Comprensivo “Valle Scrivia” - Castelnuovo Scrivia

Gabriella Forti dell’Istituto Comprensivo “Valle Scrivia” - Castelnuovo Scrivia Gabriella Forti, Angelica Santoro e Vito Giorlando Ist. “Valle Scrivia” - Castelnuovo S.

Il concorso del Popolo

per il NataleEcco le foto dei vostri presepi che sono giunte in Redazione

ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO 1133IILL TTUUOO PPRREESSEEPPEEIINN CCAARRTTOOLLIINNAA

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Page 13: il popolo 11 gennaio 2013

CASTELNUOVO - VAL GRUE - VAL CURONE - VALLE OSSONADERTONINOGiovedì 10 gennaio 2013

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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva);Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 gennaio 2013Giovedì 10 gennaio: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A -(tel. 0131 862630)Venerdì 11: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008)Sabato 12: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403)Domenica 13: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131861403)

Lunedì 14: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939)Martedì 15: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel.0131 861264)Mercoledì 16: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel.0131 862630)

Edicole aperte domenica 13 gennaio 2013Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zzaCroce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar,C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.

Castelnuovo diventa la piccola BetlemmeIl presepe vivente, giunto alla 17^ edizione, ha suscitato interesse e ammirazione La comunità di Guazzora

festeggia il nuovo diacono

CASTELNUOVO SCRI-VIA - Si è aperta la notte diNatale la 17esima edizionedel presepe vivente diCastelnuovo Scrivia che,come ormai da tradizione,caratterizza le festività ecoinvolge il paese in un’at-mosfera davvero magica.Quella che si respira en-trando nella piccola Be-tlemme, che è stata ricreataall’interno del cortile dellacasa canonica, è un’atmo-sfera davvero suggestivache immerge i visitatori inquello che è il vero signifi-cato del Natale.Il piccolo paesino realizza-to in due mesi dal lavoro diun gruppo di uomini, pren-de vita con lo scorrere divigorose cascate, con ilfluire di piccoli torrenti chemuovono la ruota del muli-no e tutto si anima graziealla presenza di diversi tipi

di animali e di più di 50 fi-guranti che interpretano idiversi ruoli e i diversi me-stieri di una volta.Tutto assume un fascinoparticolare quando cala ilbuio, le torce si accendono,il fuoco sotto al pentolonedel latte riscalda i pastori ela stella indica la strada perla capanna ai magi che so-no in viaggio.Il volontariato sta alla basedi tutto. Volontari sono co-loro che da sempre proget-tano questo grande lavoro;sempre volontari sono ipaesani che realizzano con-cretamente il progetto e an-che quelli che si immedesi-mano nei personaggi delpresepe. Da questa grande opera cheaffascina e richiama nume-rosissimi visitatori si colle-ga un importante progettosostenuto dalle offerte rica-

vate. I proventi infatti, daanni ormai, sono destinatiall’adozione di cinque bam-bini in Tanzania che in que-sto modo riescono ad avereun futuro più agiato e sicu-ro. L’incanto e la notorietàdel presepe si espande dianno in anno sempre di piùfino a richiamare l’attenzio-ne di giornali, canali tv co-me Telecity o RAI 3 e per-sonalità importanti che han-no visitato il presepe.Quest’anno, la notte dellaVigilia, è stato il ministroRenato Balduzzi ad onorarecon la sua presenza il pre-sepe. Accompagnato dallamoglie Barbara ha ammira-to il laghetto, le “umili” ca-panne, il mulino a vento esi è soffermato a contem-plare la natività con i cuipersonaggi ha anche posatoper una foto.Le rappresentazioni que-

st’anno sono state ben cin-que, per dare la possibilità apiù persone di visitare ilpresepe. Anche il vescovoMons. Martino Canessa havisitato la piccola Betlem-me complimentandosi conchi realizza e prende partealle rappresentazioni.Domenica 6 gennaio, con lavenuta dei Magi ad adorareil bambino, si è conclusoanche quest’anno il prese-pe. I re d’Oriente non sonogiunti da soli davanti al pic-colo Gesù ma, accompa-gnati da tanti bambini delpaese, hanno portato in do-no pacchi di pannolini rac-colti durante le sere di no-vena. Questi particolari re-gali serviranno al Centro diAiuto alla Vita (CAV) diCastelnuovo che sostiene lemamme e neonati in diffi-coltà. Grande successo, curiositàe interesse ha suscitato an-che il presepe meccanicoche due fratelli contadinidel paese hanno allestito al-l’interno della chiesa par-rocchiale inserendo statuefatte con legno e dando loroil movimento grazie a mo-torini di lavatrici e altri ma-teriali di recupero.Ancora una volta il presepenon è stato dunque solo uno“spettacolo” che ci ha fattovivere quella che è stata ve-ramente la nascita del Si-gnore, un momento di cate-chesi per grandi e piccoli,ma ha avuto modo di aiuta-re, in modi diversi, bambiniche non possono vivere ilNatale come tutti i bimbivorrebbero.

Elisa Basiglio

GUAZZORA - Mercoledì26 dicembre, festa di SantoStefano diacono e primomartire della Chiesa, la co-munità parrocchiale diGuazzora ha accolto il no-vello diacono permanenteGioacchino Vaccariello, or-dinato il 18 novembre a To-rino dall’arcivescovo Mon-signor Cesare Nosiglia.Il neo diacono nato a Tori-no nel 1970, figlio dellaguazzorese Liliana Frottideceduta il 18 ottobre 2011,attualmente è impiegatopresso gli uffici ammini-strativi della Croce Rossadi Torino. La Messa è stata celebratadal parroco don CostantinoMarostegan e concelebratadal diacono Gioacchino edal diacono Ernesto Stra-mesi. In una chiesa veramentegremita di persone che han-no voluto stringersi vicinoal nuovo diacono, Gioac-chino ha ripercorso la suavita di ragazzo a Guazzorae di chierichetto di donOpilio, successivamentequale volontario presso laCroce Rossa, animatorenell’oratorio della sua par-rocchia di Torino, SantaGiulia, e catechista il tuttomaturato dopo un pellegri-naggio militare a Lourdes. Ha quindi pensato che ilservizio nei confronti deifratelli richiede qualche co-sa di più concreto e ha ini-ziato il percorso di aspiran-te al diaconato. Dopo due anni di prope-deutica questo camminodurato cinque anni lo ha

portato ad essere diacononella chiesa che è in Tori-no.La parrocchia ha donato aGioacchino una icona raffi-gurante la Madonna, che dapiccolo pregava nella chie-sa di Guazzora e patronadella comunità stessa.Un momento conviviale hachiuso questa bella giornatacontrassegnata dalla pre-ghiera e dal ringraziamentoa Maria e a Gesù.

Il Diacono Ernesto Stramesi, il Diacono Gioacchino Vaccarielloe don Costantino Marostegan

ANNIVERSARIONel primo anniversario

della scomparsa di

PIETRO BOVONE

Pierina e Mariangela loricordano con affetto erimpianto immutati e rin-graziano coloro che si vor-ranno unire a loro nel suoricordo e nella preghiera.

La S. Messa di suffragiosarà celebrata Venerdì 11gennaio alle ore 18 nellaChiesa Parrocchiale diViguzzolo.

Viguzzolo, 10 gennaio 2013

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Page 14: il popolo 11 gennaio 2013

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IN BREVEIN BREVEI ricordi del collega e amico Enrico Zani e dell’onorevole Ugo Cavallera

EVENTI / ALZANO SCRIVIA

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONALa poesia di Annamaria De PietroUna poesia affascinante ed ermetica sarà la protagonista del-l’appuntamento settimanale sulla frequenza 96.400 FM e indiretta su Live-Streaming/Multimedia su www.radiopnr.it. Nel Caleidoscopio che andrà in onda alle ore 20,30 di dome-nica 13 gennaio, il conduttore Andrea Bobbio proporrà alcu-ni testi tratti dalla silloge “Magdeburgo in Ratisbona”, pub-blicata da Milanocosa Edizioni nel 2012. Autrice della rac-colta Annamaria De Pietro la quale, intervistata via telefono,leggerà e commenterà i testi facenti parte delle due sezioni incui è strutturato il libro, che contiene più di 300 poesie scrittenegli anni 1998/2000. L’appuntamento è fissato per domeni-ca sera oppure, in alternativa, per martedì 15 gennaio, sem-pre alle ore 20,30.

La scomparsa dell’avvocato Adriano Bianchi

ALESSANDRIA - Nuoveimportanti nomine per gli ar-chitetti della provincia diAlessandria sul finire del2012. A cominciare dallanomina dell’architetto torto-nese Roberto Sala comenuovo consigliere dell’Or-dine degli Architetti Pianifi-catori, Paesaggisti e Conser-vatori di Alessandria e pro-vincia. Per Sala, che sostitui-sce la dimissionaria arch.Eleonora Norando, si trattadi un ritorno in Consiglio.Altre nomine riguardano ilpresidente dell’Ordine degli

Architetti, della provincia diAlessandria, Dario Cameri-no che è stato nominatonell’Ufficio di Presidenzadel CNAPPC (Consiglio Na-zionale Architetti Pianifica-tori, Paesaggisti e Conser-vatori).

Una nomina importante chepremia il lavoro dell’Ordineprovinciale e del suo consi-glio.Incarico di rilievo per il pro-gettista alessandrino arch.Massimo Buzio (Tesorieredell’Ordine provinciale) cheè stato individuato quale re-sponsabile di FederazioneInterregionale dei neonatiPresidi di Protezione Civilenell’ambito di un progettorealizzato dal ConsiglioNazionale Architetti PPC edal Dipartimento di Prote-zione Civile.

Nomina per l’architetto Roberto Sala

Il pranzo per gli anziani del paese

TORTONA - E’ morto il 27dicembre a Tortona l’avvo-cato Adriano Bianchi.Classe 1922, Bianchi era sta-to partigiano ed era medagliad’argento al valor militare.Aveva raccolto in un libro,“Il prezzo della libertà” (edi-to da Impressioni Grafichedi Acqui), i suoi interventisulle vicende della Resi-stenza piemontese.Bianchi, formatosi nellaFuci (Federazione universi-tari cattolici italiani) è statoprotagonista della lotta parti-giana, attivo nell’associazio-nismo cattolico cittadino ediocesano e nell’impegnopolitico nella DemocraziaCristiana.I funerali sono stati celebratiil 28 dicembre nella chiesaparrocchiale di San Michele,a Tortona, dal VescovoMons. Martino Canessa.Erano presenti sacerdoti dio-cesani, amici della famigliae religiosi orionini. Il Vescovo nell’omelia hasottolineato la testimonianzacristiana che l’AvvocatoBianchi ha portato nei variambiti in cui è stato protago-nista nella sua vita. AdrianoBianchi lascia la moglieTeresa e i figli Giovanna, in-segnante, e Massimo, anchelui avvocato, che è stato pre-sidente della Provincia ametà Anni Novanta, e lanuora Cristina Antoni.Il Ministro della salute, prof.Renato Balduzzi, in un mes-saggio ai familiari, ha ricor-dato l’avvocato Bianchi, co-me “un grande amico e ungrande alessandrino”: “NellaResistenza, nella professio-ne, nella politica, nell’impe-gno all’interno prima deiLaureati cattolici e poi delMeic, Adriano ha saputoportare il soffio di un’ispira-zione elevata, di una mora-lità senza cedimenti, di unapassione per una migliorecittà dell’uomo. Negli ultimianni aveva poi accentuato ilsuo profilo di narratore dellaResistenza e della fase diformazione della Repubbli-ca, mettendo a disposizioneanche e soprattutto dei piùgiovani il senso della sualunga esperienza di vita”.L’avvocato Enrico Zani,Presidente dell’Ordine degliAvvocati di Tortona, ricor-dando Bianchi ha scritto:“Alla fine del mese di di-cembre ci ha lasciati l’Av-

vocato Adriano Bianchi, de-cano degli Avvocati di Tor-tona e titolare del tesserinon.1 dell’Albo.Era iscritto all’Albo degliAvvocati della nostra cittàdal 10 dicembre 1951 e pro-prio un anno fa, in occasionedel sessantesimo anno di“toga”, l’Ordine lo avevo fe-steggiato nell’Aula d’U-dienza del Tribunale diTortona, alla presenza degliavvocati, dei magistrati e delpersonale di cancelleria.Ricordo in quell’occasionela commozione di AdrianoBianchi, specialmente almomento della premiazioneche avevo effettuato nellamia qualità di presidentedell’Ordine degli avvocati; ericordo ancora l’affettuosobiglietto di ringraziamentiche Adriano, da vero signoree gentiluomo, aveva ritenutodi scrivermi dopo qualchegiorno significandomi la bel-lezza del dono (il dipinto diun pittore da lui amato) dicui gli avvocati tortonesi loavevano omaggiato.Custodisco gelosamentequel biglietto scritto di pu-gno da Adriano con calligra-fia tremolante, ma con uncontenuto così intenso da fartrasparire l’entusiasmo e lacommozione di un “Uomo”e di un “Avvocato” per l’o-nore riservatogli dai suoicolleghi. Ho usato il sostan-tivo uomo a fianco di quellodi avvocato, proprio perchéAdriano Bianchi ha rappre-sentato per i colleghi e pertutti coloro che hanno avutola fortuna di conoscerlo unafigura esemplare di uomo edi professionista. AdrianoBianchi, nel proprio modo dicomportarsi all’esterno edall’interno delle aule di giu-stizia, ha, infatti, impersona-

to le regole di condotta, mo-rali prima ancora che giuri-diche, che debbono ispirarel’uomo e l’avvocato. Il suotratto garbato e signorile, lasua correttezza nei rapporticon le parti, i colleghi, i ma-gistrati ed il personale, il suocomportamento mai sopra lerighe e sempre rispettosodell’interlocutore - fossequesti l’anziano avvocato oil giovane praticante - costi-tuiscono note indelebili nelricordo che il sottoscrittoconserverà dell’AvvocatoBianchi. Le alte dote moralidi Adriano non possono es-sere considerate disgiunta-mente dalla sua preparazioneprofessionale. Ricordo chia-ramente i suoi atti giudiziari,mai sovrabbondanti e neiquali sapeva individuare,con rara arguzia e concretez-za, il problema centrale daaffrontare, risolvendolo conuna linearità ed un’apparentesemplicità che solo gli avvo-cati professionalmente pre-parati possono sfoggiare. La concretezza e la prepara-zione di Adriano, unitamen-te al suo inconfondibile stile,lo hanno reso un celebre estimato Avvocato, ammiratoda tutti gli operatori del set-tore giustizia nell’intera pro-vincia di Alessandria, e forseancor più dai suoi colleghiavvocati tortonesi che me-glio di altri hanno potuto co-noscerlo ed apprezzarlo in-contrandolo quale legale dicontroparte nella trattazionedelle controversie seguitenell’interesse dei rispettiviclienti. Ora che AdrianoBianchi ci ha lasciati, sonocerto che rimarrà vivo e pre-sente in tutti gli avvocati diTortona il ricordo di unUomo e di un Avvocato chedeve rappresentare il model-

lo ispiratore del comporta-mento di tutti noi, proprio inconsiderazione degli alti va-lori che il nostro Collega hasaputo rappresentare”.Anche l’Onorevole Ugo Ca-vallera ha ricordato il defun-to con queste parole: “E’scomparso l’avvocato A-driano Bianchi, protagonistadella lotta partigiana, illustreesponente della DemocraziaCristiana regionale negli an-ni ’70 e ’80, e a lungo figuradi riferimento per il partitodei Cattolici e per la politicapiemontese.L’avvocato Bianchi fu con-sigliere regionale, capogrup-po della DC in Regione, nel-la prima e seconda legislatu-ra, eletto nella circoscrizioneprovinciale di Alessandria.Nella prima legislatura, dal1970 al 1975, fu componen-te della II Commissione(Urbanistica, Trasporti e co-municazioni, Infrastrutture,Viabilità) e della VI Com-missione (Problemi econo-mici del settore agricolo, in-dustriale, artigianale, Cave etorbiere, Acque minerali etermali, Fiere e mercati).Nella seconda legislatura,dal 1975 al 1980, si occupòdi problematiche similari as-sumendo la carica di compo-nente della II, III e VICommissione. Personalità diriconosciuta autorevolezzaed integrità politica e mora-le, nella stagione del terrori-smo difficile anche per lanostra Regione, fu eletto aldelicato incarico di Presi-dente di Commissione spe-ciale di indagine conoscitivasui fatti eversivi in Piemon-te. L’Avvocato Bianchi èstato tra i redattori del primoStatuto della Regione Pie-monte. Sono ricordati i suoiefficaci e vibranti interventisia nell’Aula del Consiglioregionale sia come oratoreufficiale nelle occasioni isti-tuzionali o commemorativedi eventi significativi dellanostra storia più recente, adiniziare da quelli collegatialla Resistenza a cui AdrianoBianchi ha partecipato comecombattente venendo poi de-corato “al valore”.Per me e tanti altri amici èstato un punto di riferimentopolitico nella DC alessandri-na, esempio di un’etica poli-tica e di un impegno fondatisui valori della verità, dellalibertà e della solidarietà”.

L’avvocato Adriano Bianchi

CULTURA / TORTONA

“Chiese aperte” nel centro della cittàUltimato alla fine del 2012 il corso di formazione per volon-tari denominato “Chiese Aperte”, organizzato dall’UfficioBeni Culturali della Diocesi di Tortona, domenica 13 gen-naio si darà avvio all’apertura di alcune chiese del centro diTortona: saranno la Cattedrale e le chiese di S. Maria Canalee di San Giacomo gli edifici ecclesiastici in cui cittadini e tu-risti potranno trovare i volontari della Società Italiana per laProtezione dei Beni Culturali, a svolgere un servizio di acco-glienza e di informazione, dalle ore 15 alle ore 18.

Il professionista tortonese nel consiglio provinciale dell’Ordine

Domenica 23 dicembre, l’Amministrazione comunale diAlzano Scrivia ha offerto a tutti gli ultrasettantacinquenni unpranzo per porgere loro gli auguri di un Santo e SerenoNatale e di Buon Anno. Il pranzo si è svolto nel salone dellaSOMS ed è stato servito dagli Amministratori comunali.Erano pure presenti don Giovanni Batista e il diaconoErnesto Stramesi. Al termine tutti i presenti sono stati omag-giati del calendario 2013 che riporta le foto dei combattentidella prima e seconda guerra mondiale e dei combattenti del-la guerra d’Etiopia del 1936. Diversi anziani che non hannopotuto, per le condizioni da salute, partecipare al pranzo, so-no stati visitati dal Sindaco Piero Angelo Cisi e dal viceSindaco Adolfo Guagnini.

Page 15: il popolo 11 gennaio 2013

NOVI LIGURE - L’A.S.L.Alessandria ha, in questigiorni, trasmesso un comu-nicato stampa secondo ilquale, ai sensi del DecretoBalduzzi, sull’home pagedel sito internet aziendale:www.aslal.it è pubblicato escaricabile il materiale infor-mativo che i gestori di saleda gioco e scommesse sonotenuti ad esporre all’ingressoe all’interno dei loro locali.La locandina predisposta dalDipartimento delle Dipen-denze e Salute Mentale ha loscopo di evidenziare i rischicorrelati al gioco e segnalarela presenza sul territorio del-la provincia di Alessandriadei servizi di assistenza pub-blici e del privato sociale de-dicati alla cura e al reinseri-mento sociale delle personecon patologie correlate alGioco d’Azzardo Patologi-co. Il gioco d’azzardo pato-logico (G.A.P.) è una delleforme di “dipendenza senzadroga” che può avere conse-guenze serie sulla salute, inparticolare per quanto ri-guarda l’equilibrio mentale,e sul versante economico,con rischi di essere ossessio-nati dal bisogno di procurar-si denaro. Entrambe le con-dizioni predispongono allaconflittualità nelle relazionifamiliari e lavorative. Se sicade nella dipendenza pato-logica, il vero senso del gio-

co, che vuol dire libertà,creatività, apprendimento diregole e ruoli, è completa-mente ribaltato per trasfor-mare un momento di svago edi gioia in una “gabbia”, fat-ta di schiavitù, ossessione eripetitività. Secondo questedisposizioni legislative, sonovietati messaggi pubblicitariconcernenti il gioco con vin-cite in denaro nel corso ditrasmissioni televisive o ra-diofoniche e di rappresenta-zioni teatrali o cinematogra-fiche, rivolte ai minori e neitrenta minuti precedenti esuccessivi alla trasmissionedelle stesse. Sono vietati an-che messaggi pubblicitariconcernenti il gioco con vin-

cite in denaro su giornali, ri-viste, pubblicazioni, durantetrasmissioni televisive e ra-diofoniche, rappresentazionicinematografiche e teatrali,nonché via internet, nei qualisi evidenzi anche solo unodei seguenti elementi: incita-mento al gioco ovvero esal-tazione della sua pratica;presenza di minori; assenzadi formule di avvertimentosul rischio di dipendenzadalla pratica del gioco.Un’apposita targa deve esse-re esposta al pubblico perevidenziare queste normati-ve, con queste indicazioni:“Il gioco d’azzardo patologi-co” è una delle forme di “di-pendenza senza droga” che

può avere conseguenze seriesulla salute, in particolareper quanto riguarda l’equili-brio mentale e sul versanteeconomico, con il rischio diessere ossessionati dal biso-gno di procurarsi denaro.Entrambe le condizioni pre-dispongono alla conflittua-lità nelle relazioni familiari elavorative. Se si cade nelladipendenza patologica il ve-ro senso del gioco, che vuoldire libertà, creatività, ap-prendimento di regole e ruo-li, è completamente ribaltatoper trasformare un momentodi svago e di gioia in una“gabbia”, fatta di schiavitù,ossessione e ripetitività. Se giocare è diventato qual-cosa di simile ad un’osses-sione, se non è più solo pia-cevole, se si sta perdendopiù denaro di quanto si vor-rebbe, se si ritiene di averequalche problema con il gio-co, ci si può rivolgere a unadelle strutture presenti sulterritorio della Provincia diAlessandria.Si può anche utilizzare ilservizio nazionale: “Gioco-responsabile” numero verde800921121, www.giocare-sponsabile.it, oppure, rivol-gerti direttamente al Dipar-timento delle Dipendenze eSalute Mentale a Novi Li-gure (tel. 0143744890, mail:[email protected]).

Davide Daghino

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 –12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò(tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestivaore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellottaore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; SacroCuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv.16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17(prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 –17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; LaMaddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: pre-festiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 gennaio 2013Giovedì 10 gennaio: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel.0143 2216)Venerdì 11: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255)Sabato 12: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331)Domenica 13: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017)Lunedì 14: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel.0143 2166)

Martedì 15: Scotti Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel.0143 2310)Mercoledì 16: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 01432321)

Edicole aperte domenica 13 gennaio 2013Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone,Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, ViaPapa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi,Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, viaMarconi; Ferrarese, via Verdi.

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Prevenzione per il gioco d’azzardo patologicoNOVI LIGURE - Oggi piùche mai, come l’intero tem-po del fidanzamento, la“preparazione al matrimo-nio cristiano, si presentacome una vera e propria oc-casione di evangelizzazionedegli adulti e, spesso, deicosiddetti “lontani”. Sono,infatti, numerosi gli adole-scenti e i giovani per i qualil’approssimarsi delle nozzecostituisce l’occasione perincontrare di nuovo unarealtà da molto tempo rele-gata ai margini della lorovita; essi, per altro, si trova-no in un momento partico-lare, caratterizzato spessoanche dalla disponibilità arivedere e a cambiare l’o-rientamento dell’esistenza.Può essere, quindi, un tem-po favorevole per rinnovareil proprio incontro con lapersona di Gesù Cristo, conil messaggio del Vangelo econ la Chiesa. Scopo dellapreparazione particolare eimmediata è di aiutare i fi-danzati a realizzare “un in-serimento progressivo nelmistero di Cristo”, nellaChiesa e con la Chiesa.Esso comporta una progres-siva maturazione nella fe-de, attraverso l’accoglienzadell’annuncio della Paroladi Dio, l’adesione e la se-quela generosa di Cristo, latestimonianza della fede. Si nutre di preghiera inten-sa, individuale e comune;di partecipazione alla vitadella Chiesa, alla sua litur-gia e ai suoi sacramenti. Siapre alle esigenze della ca-rità e fruttifica in una cre-scente conformità a Cristonella vita morale di caritàsecondo lo Spirito. La finalità di questa prepa-razione consiste, cioè, nel-l’aiutare i fidanzati a vivereil fidanzamento e la prossi-ma celebrazione del matri-monio come momento dicrescita umana e cristiananella Chiesa. Nell’aiutarli aconoscere e a vivere la rea-ltà del matrimonio che in-tendono celebrare, perchélo possano celebrare nonsolo validamente e lecita-mente, ma anche fruttuosa-mente e perché siano dispo-nibili a fare di questa cele-brazione una tappa del lorocammino di fede; nel por-tarli a percepire il desiderioe insieme la necessità di

continuare a camminarenella fede e nella Chiesaanche dopo la celebrazionedel Matrimonio.È con queste finalità cheprenderanno il via nel2013, nella Diocesi di Tor-tona, e in particolare nelVicariato di Novi Ligure,una serie di sette incontri,al termine dei quali, sarà ri-lasciata una dichiarazionedi frequenza regolare, checiascuna coppia potrà pre-sentare al proprio Parroco,il quale ha già predispostole apposite schede d’iscri-zione da presentare pertempo alla Parrocchia incui ha sede il “Corso” scel-to. Per garantire sufficientirapporti interpersonali e didialogo tra i partecipanti, èprevista per ciascun “Cor-so” una partecipazione nonsuperiore alle venti coppiee, a ciascuna coppia che neabbia la possibilità, saràchiesto un contributo diventi euro per consentirel’autofinanziamento deiCorsi stessi. I sette “Corsi”, che avrannoinizio alle ore 21 e termine-ranno alle ore 22.30, saran-no impegnati su altrettantidiversi argomenti che sono:“La Fede - Gesù Cristo, laChiesa, i Sacramenti - IlMatrimonio come Sacra-mento - Gli aspetti psicolo-gici - Gli aspetti medici -Gli aspetti etici - La Litur-gia del Matrimonio”.Le sedi e le date per i pros-simi incontri dei primi tremesi dell’anno sono le se-guenti: parrocchia SacroCuore (tel. 0143.323529) il12, 19, 26 gennaio e il 2, 9,16, 23 febbraio; parrocchiaS. Antonio (tel. 0143.2774)il 4, 11, 18, 25 febbraio e il4, 11, 18 marzo.

Vittorio Daghino

Sette corsi per fidanzatiL’ASL di Alessandria ha preparato un volantino per i locali della provincia Si terranno in città e nel Vicariato

La mostra dedicata alla celebre gara francese al Museo dei Campionissimi fino a marzo

“Cento volte Tour de France” in fotografiaNOVI LIGURE - Per fe-steggiare il centenario delTour de France, il Museo deiCampionissimi di Novi Li-gure dedica alla GrandeBoucle una mostra fotografi-ca che è stata inaugurata il 2gennaio, giorno dell’anni-versario della scomparsa diFausto Coppi. Proprio il grande Aironesarà al centro dell’esposizio-ne, dedicata in particolare al-la storia degli italiani alTour, insieme ad altri trion-fatori, vincitori di tappa eprotagonisti della corsa atappe più famosa del mondo.Tra questi, Gino Bartali eFiorenzo Magni, i vincitoridella maglia à pois comeImerio Massignan e Gio-vanni Bellini, Felice Gi-

mondi che vinse il Tour nel1965 e i più giovani chehanno lasciato un segno nel-la storia del ciclismo, comeMarco Pantani.Per l’occasione e per la pri-ma volta, il Museo dei Cam-pionissimi ospiterà due im-portantissimi cimeli: la bici-cletta del Tour del 1995 diFabio Casartelli, concessa inprestito dalla famiglia e dal-l’omonima Fondazione, e lamaglia gialla vinta da MarcoPantani nel 1998, prestatadallo Spazio Pantani di Ce-senatico. Sarà, infatti, presentato ilprogetto Maglia “Etica” -Traguardi volanti antido-ping, a cura dell’Unione Na-zionale Veterani dello Sport,in collaborazione con la de-

legazione Piemonte Valled’Aosta e la sezione di NoviLigure. La mostra resteràaperta fino a domenica 3marzo.Il Tour de France è uno deitre grandi giri maschili di ci-clismo su strada ed uno tra ipiù importanti avvenimentisportivi del mondo. Fa partedel calendario mondialeUCI. A partire dal 1903 lacorsa si è svolta ogni anno,ad eccezione dei periodi del-la prima e della secondaguerra mondiale, durante tresettimane nel mese di luglio,su un percorso ogni volta di-verso attraverso la Francia ei paesi confinanti.Attualmente l’organizzazio-ne della gara è affidata allaSociété du Tour de France,

una sussidiaria dell’AmaurySport Organisation, che faparte del gruppo mediaticode L’Équipe.Il Tour del Centenario par-tirà dalla Corsica e si con-cluderà ai Campi Elisi, conuna tappa in notturna, il 21luglio. Il via sarà dato il 29 giugnoda Porto Vecchio, in Corsica(prima volta nella storia),dove il Tour rimarrà per 3giornate, poi tornerà sul con-tinente, a Nizza, con unacronosquadre di 25 chilome-tri. Rispetto all’ultimo trac-ciato, quello del 2013, sipresenterà più equilibrato eadatto soprattutto agli scala-tori perché torneranno discena alcune delle montagnestoriche e più dure.

Page 16: il popolo 11 gennaio 2013

NOVI LIGURE - Con vo-to unanime, il ConsiglioComunale di Novi Ligure,ha approvato un documentod’indirizzo per la riorganiz-zazione della rete ospeda-liera e socio-sanitaria. Il testo è stato illustrato dal-l’assessore alla Sanità, Fe-licia Broda, la quale ha ri-chiamato le osservazionigià contenute nell’ordinedel giorno approvato dal-l’assise cittadina il 4 aprilescorso e le indicazioni e-merse in occasione dell’in-contro pubblico svoltosi il10 dicembre presso laBiblioteca Civica novese.Le novità del documentoapprovato riguardano in-nanzitutto la richiesta diconsentire alla strutturaospedaliera novese, definitadalla riforma come ospeda-le “cardine”, di svolgeretutte quelle specialità con-solidate, non solo l’emer-genza, e che siano valoriz-zate le professionalità esi-stenti e implementato il

personale laddove le caren-ze sono palesemente evi-denti. Nel documento, si ritieneche il ruolo svolto dalle sei“Federazioni Sovrazonali”non sia fondamentale, poi-ché tali funzioni potevanoessere svolte dalle A.S.L., esi auspica comunque cheanch’esse rispondano alprincipio di razionalizza-zione delle spese e di cor-

retta ed oculata gestionedelle risorse economiche. In particolare, nel docu-mento il Consiglio Comu-nale, nonostante l’indubbianecessità di ottimizzare lerisorse economiche, si sug-gerisce la necessità di evita-re un impoverimento delleprofessionalità e dei mezziatti a soddisfare il diritto al-la salute della cittadinanzatutta. Il Consiglio vigileràaffinché venga mantenutol’utilizzo, a regime, dellestrutture esistenti e delleapparecchiature ad alta tec-nologia presenti negli ospe-dali oggetto della riorganiz-zazione ed in particolare inquello di Novi Ligure, dovedovrà essere previsto unpiano per nuovi investi-menti, per la manutenzionee per il rinnovo delle appa-recchiature; infine, si ado-pererà affinché venga per-seguito il rafforzamento del118, il potenziamento dellaflotta di terra e dell’elisoc-corso con l’introduzione

del volo notturno, nonchél’ottimale riorganizzazionedei D.E.A. e dei ProntoSoccorso dislocati nel pro-prio Distretto.Il “Documento d’indirizzo”sarà inoltrato a tutti i Sin-daci del Distretto del No-vese, con l’invito di farloproprio, sottoponendolo al-l’attenzione dei rispettiviConsigli Comunali e chie-dendone l’approvazione,anche in previsione di unagiornata di mobilitazionegenerale da concordarsi. Al termine del ConsiglioComunale, il Sindaco, Lo-renzo Robbiano (nella fo-to), ha così terminato: “Ildocumento rappresentaun’ulteriore iniziativa perdifendere il diritto alla salu-te sul nostro territorio e nonsarà l’ultima. Nei prossimigiorni ci riuniremo per pre-parare una grande manife-stazione popolare, che saràprogrammata entro il mesedi gennaio”.

Vittorio Daghino

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Sabato 5 gennaio a Serravalle Scrivia presso la nuova Chiesa“Maria Regina” del quartiere “Cà del Sole”, alla presenza diun folto pubblico, di don Francesco Larocca, don Luca Gattie delle autorità cittadine, grande successo per il concertodell’Epifania del Corpo Musicale “Pippo Bagnasco”, direttodal maestro Giuseppe Carlone. Ricorre quest’anno il 150°anniversario del corpo musicale, come hanno ben raccontatola storia, il presidente Pietro Torrigia e l’assessore MarcoFreggiaro. Il sindaco Alberto Carbone ha salutato e ringra-ziato i componenti del corpo musicale e il pubblico per lagrande partecipazione a questo primo importante evento edha aggiunto che altri ne seguiranno durante l’anno, per fe-steggiare e far risaltare l’importanza del ruolo culturale e so-ciale ha svolto negli anni.

Sarà al Giacometti venerdì 18 gennaio con “La Tempesta”

Valerio Binasco porta in scena Shakespeare

Concerto dell’Epifania

EVENTI / SERRAVALLE SCRIVIA

NOVI LIGURE - Venerdì18 gennaio, alle ore 21, alTeatro Giacometti prenderàil via la seconda parte dellastagione teatrale 2012/2013con “La tempesta” di Wil-liam Shakespeare, interpre-tata dalla “Popular Shake-speare Kompany”, neonatacompagnia diretta dal nove-se Valerio Binasco (nella fo-to) che ritorna, per l’occasio-ne, nella sua città. “La tem-pesta” (The Tempest) è unacommedia teatrale in cinque

atti scritta da Shakespearetra il 1610 e il 1611. Il dramma, ambientato su diun’isola imprecisata delMediterraneo, racconta la vi-cenda dell’esiliato Prospero,il vero duca di Milano, chetrama per riportare sua figliaMiranda al posto che le spet-ta, utilizzando illusioni emanipolazioni. Mentre suofratello Antonio e il suocomplice, il Re di NapoliAlonso, stanno navigando diritorno da Cartagine, il mago

invoca una tempesta, che ro-vescia gli incolumi passeg-geri della nave sull’isola.Attraverso la magia e conl’aiuto del suo servo Ariel,uno spirito dell’aria, Pro-spero riesce a tirare fuori lanatura bassa di Antonio, aredimere il Re e a far sposa-re sua figlia con il principedi Napoli Ferdinando. La narrazione è tutta incen-trata sulla figura di Prosperoil quale, con la sua arte, tessedelle trame in cui costringegli altri personaggi a muo-versi. È tradizionalmente ri-tenuta la penultima opera delgrande drammaturgo ingleseed è considerata il lavoroche ne segnò l’addio dallescene. Binasco, che veste ipanni di Prospero, classe1965, è oggi uno degli attorie registi più rappresentatividel teatro e del cinema italia-ni. Nel 1988 si diploma pressola Scuola di recitazione delTeatro Stabile di Genova,presso il quale porta in scenadiverse opere di Goldoni.Vince il premio Ubu per la

sua interpretazione nell’Am-leto diretto da Carlo Cecchi.Sempre presso il TeatroStabile di Genova inizia l’at-tività di insegnante di recita-zione e collabora assidua-mente con Franco Brancia-roli, con il quale porta inscena diverse opere, di Be-ckett, Gogol’ e Shakespeare. Dopo essere stato assistentealla regia per Carlo Cecchi,inizia l’attività di regista tea-trale. Ha lavorato presso il Teatrodi Firenze e per anni alTeatro di Parma; è stato di-rettore del Teatro Stabiledelle Marche e per tre anni èstato consulente artistico delTeatro Eliseo di Roma. Peril cinema ha interpretato, tragli altri, “Lavorare con len-tezza” di Guido Chiesa,“Texas” di Fausto Paravidi-no, “Non prendere impegnistasera” di Gianluca MariaTavarelli, “La bestia nelcuore” di Cristina Comenci-ni, “Un giorno perfetto” diFerzan Ozpetek e “Noi cre-devamo” di Mario Martone.

Michela Ferrando

Approvato il documento di indirizzo della sanità novese

ASSOCIAZIONI / VILLALVERNIA

La Pubblica Assistenza Croce Verde di Villalvernia, che harinnovato da poco il proprio Consiglio Direttivo riconfer-mando alla presidenza Enzo Bisio, ha provveduto a sostituireuno dei propri mezzi con l’acquisto di un FIAT Doblò pertrasporto disabili. L’acquisto è stato possibile grazie alla to-tale copertura della spesa da parte della GFondazione Cassadi risparmio di Tortona. E’ stato un gesto nobile che denotauna particolare sensibilità della Fondazione nei confronti diun’associazione che svolge un fondamentale servizio sia dipronto intervento sia di trasporto per anziani ed invalidi. L’associazione ha espresso un riconoscente ringraziamentoalla Fondazione, al Presidente e a tutto il consiglio, unita-mente a un cordiale augurio esteso anche a tutti i sostenitori.

Nuovo automezzo per la Croce Verde

MUSICA / ARQUATA SCRIVIA

Sabato 5 gennaio ad Arquata presso il Centro Polifunzionale“Juta”, si è svolto il concerto di Noe Socha. L’artista che vi-ve in America ha incantato con la sua musica la folta plateadi esperti e amanti della musica. L’evento è stato organizzatodal Rotary Club Gavi Libarna, col patrocinio del Comune diArquata e la direzione artistica del Gavazzana Blues.

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Page 17: il popolo 11 gennaio 2013

Per chi con-duce una vitaattiva, e cioè lamaggior parte di noi, la spe-ranza di non imbattersi nelvirus influenzale è veramen-te rara. L’influenza ha nor-malmente un periodo di in-cubazione da uno ai tre gior-ni, e la massima infettività siha nelle 24 ore prima checompaiano i primi disturbi;quindi è possibile che giàsul luogo di lavoro, o in au-tobus, o a casa, inconsape-volmente (proprio perchénon si hanno ancora evidentidisturbi) si infettino altrepersone. La trasmissione delvirus infatti, avviene percontagio interumano diretto,o tramite goccioline infette eoggetti contaminati da se-crezioni provenienti dal na-so o dalle vie respiratorie;basta uno starnuto o un col-po di tosse per diffondere lamalattia rapidamente. In seguito il virus influenza-le ristagna nelle secrezioninasali fino ad una settimana

dalla compar-sa dei sintomi.

Quando siamo col-piti dall’influenza, molti dinoi tendono a sdrammatiz-zare, o meglio, a trascurarela situazione: “solo un po’ dimal di gola e raffreddore”,si pensa, “tutte cose soppor-tabili che non ci possonofermare o costringere a lettoper una settimana…”In realtà non è così, perchésottovalutare l’influenza puòdivenire pericoloso per sestessi e per gli altri.Se da una parte si rischia diprolungare inutilmente lasintomatologia (e la soffe-renza) per questi sintomi,che generalmente duranodai quattro ai sei giorni, dal-l’altra si diffonde ulterior-mente il contagio, trasmet-tendo virus a colleghi di uf-ficio, compagni di scuola etutti coloro che ci stanno vi-cino. Inoltre, il pericolo per sestessi sta nel fatto che si in-debolisce ulteriormente l’or-

ganismo, esponendolo mag-giormente a sovrainfezionibatteriche che dovranno ne-cessariamente ricorrere a te-rapie più massicce e all’aiu-to degli antibiotici.Questo rischio è maggiorenegli anziani e in soggetticon sistema immunitario giàdebilitato, e bronchiti e pol-moniti batteriche, a voltenon riconosciute in tempo,possono richiedere il ricove-ro ospedaliero.Al contrario, quando com-paiono i primi sintomi, oc-corre il riposo, meglio a let-to, e una dieta razionale. I primi sintomi sono la de-bolezza, il mal di testa, qual-che colpo di tosse, gli occhilucidi e poi la febbre, chepuò salire fino ai 39° e chenon è altro che una rispostadell’organismo alla diffusio-ne del virus. Infatti, quandola temperatura sale, le fun-zioni difensive del corpo di-vengono più efficaci: il cuo-re batte più veloce, aumentail ritmo respiratorio e l’inte-

ro organismo diviene più at-tivo. Anche le cellule predi-sposte alla nostra difesa, e lesostanze che il corpo rilasciaa questo scopo lavorano conpiù impegno quando la tem-peratura si alza. Il problema è che la febbreinduce debolezza, e se ilcorpo è debole si allunganoi tempi di ripresa e si rischiadi peggiorare la situazione. Stando a letto invece, sicombatte più velocemente lamalattia perché il corpo usatutta le sue energie per com-batterla. Impegnando il nostro siste-ma immunitario, il virus in-fluenzale ci espone all’attac-co di eventuali microrgani-smi, soprattutto batteri; perridurre questo rischio occor-re far attenzione alle corren-ti d’aria (ecco perché è me-glio non uscire), ma ancheai cambiamenti di tempera-tura degli stessi ambienti dicasa, quindi alzarsi per ne-cessità, ma ritornare subitosotto le coperte.

ppaagg.. GGiioovveeddìì 1100 ggeennnnaaiioo 22001133IILL PPOOPPOOLLOO2200 BBAACCHHEECCAA

a curadella Redazione

Mai sottovalutare l’influenza

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In Italia la tutela della libertà di religio-ne sembra attraversare un momento cri-tico, assediata da proposte di leggi voltea discriminare le minoranze religiose.Il professor Luigi Berzano si è assuntoil compito di curare un’opera di rifles-sione su questo argomento, coinvolgen-do nel dibattito giuristi, sociologi e se-miologi di diversa formazione. Il temadel diritto di libertà di religione, per suanatura, si è allargato alla riflessione sul-lo stato laico e sulla società multietnicae pluralista. Il risultato è un’opera sin-golare. Un libro che, nell’eterogeneitàdegli stili e delle riflessioni, nella diver-sità dei giudizi e delle proposte di valo-ri, nel numero degli interventi, delineail modello costituzionale, etico e socia-le della libertà di religione e, insieme,un modello di società civile. Non solo,forse ci restituisce anche qualche cosadi più perché, dietro al diverso, resiste esi intravede la forza dell’identico e nel-l’identico, il riconoscimento della di-gnità dell’essere umano: l’oggetto diogni libertà. Luigi Berzano è professoreordinario di sociologia dei processi cul-turali e comunicativi presso l’Univer-sità di Torino.

Questo libro intende a scardinare i luo-ghi comuni che accompagnano la figu-ra del vescovo, il successore degli apo-stoli, in un dialogo serrato e senza rive-renze tra l’autore e tredici pastori sullesfide della Chiesa: dall’eredità delConcilio Vaticano II all’esercizio del-l’autorità nel popolo di Dio, dalla lai-cità dello Stato all’impegno dei cattoliciin politica. L’autore offre un quadroampio e complesso in cui viene messain luce la figura umana del pastore, for-te solo del suo servizio alla Chiesa, af-fiora l’idea che c’è una pluralità di vocie di posizioni nel collegio episcopaleche va al di là dei luoghi comuni concui vengono interpretati gli schieramen-ti ecclesiali. Quel che emerge è unaChiesa in ascolto, in continua dialetticatra conservazione e innovazione, neltentativo d’incarnare il Vangelo sullaterra. Il volume raccoglie le interviste a13 vescovi italiani, tra cui il vescovo diPavia mons. Giudici e si arricchisce an-che di una riflessione iniziale del cardi-nale Carlo Maria Martini, scritta nelgiugno del 2012. L’autore, classe 1981,è giornalista professionista a “Il Restodel Carlino”.

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La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testitroppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile

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fax: 0131/821427, mail: [email protected]

I pendolari esausti per i disagi sui treni

Egr. Direttore, sono un pendolare esausto che, per lavoro, si reca quoti-dianamente a Milano. Voghera, si sa, è da anni ritenuta essere una città “dor-mitorio”: sono in migliaia ogni giorno, lavoratori e stu-denti, a muoversi col treno per raggiungere il luogo dilavoro o di studio. Sono circa sei anni che “pendolo” eormai sono arrivato allo stremo. Uno pensa, o almenospera, che con l'anno nuovo si possa ricominciare tutto:azzerare i disagi, i ritardi, gli scioperi e tutti queglieventi eccezionali, a volte di dubbia credibilità, chehanno reso il precedente anno un incubo per quanto ri-guarda gli spostamenti. Invece, basta arrivare in stazio-ne il 2 gennaio, dopo il relax delle giornate natalizie,per vedere evaporare la quiete riconquistata durante levacanze e ripiombare nel solito incoordinato caos diTrenitalia. Il treno viaggia con 15 minuti di ritardo. Mi chiedo come sia possibile infliggere ininterrotta-mente queste pene devastanti a noi poveri pendolari. Ilnostro portafoglio, negli anni, è via-via dimagrito consi-derando i continui aumenti di prezzo di biglietti e abbo-namenti, parallelamente il servizio è peggiorato. Trenisporchi, vetusti, privi del numero di carrozze sufficientiad ospitare tutti i viaggiatori. Ormai non ci si stupiscepiù di nulla: d'estate aria condizionata rotta, d’invernoperfettamente funzionante; sedili umidi per la rugiadadella notte dato che qualcuno aveva dimenticato la seraprima il finestrino aperto e dopo nottate burrascose,pozzanghere lungo i corridoi. Insomma le condizioni ditrasporto non fanno che peggiorare. Uno cerca di trova-re il lato positivo della faccenda; si fa qualche battuta esi prova a riderci su, ma quando, dopo una giornata dilavoro si è stanchi ed esausti e non si vede l'ora di farritorno alla quiete delle mura domestiche, sul monitorcompare la sigla: “30 minuti di ritardo”; è lì che la rab-bia e lo sconforto prendono il sopravvento e ci si chiedeperché, in un momento difficile per tutti, uno ce la met-te tutta per tenersi il lavoro, si impegna a dare sempre ilmeglio, ma, guardandosi attorno, si accorge che nessunaltro sembra viaggiare sul suo stesso binario.

Un pendolare esausto - via mail

La perdita dell’amico Fabrizio Bonadeo

Caro Direttore, con queste semplici parole che sembrano di altri tempi,voglio ricordare un’amicizia straordinaria, ma soprattuttocolui che con me ha condiviso trent’anni di attività cultu-rale per la città. Ricordo in questi momenti il giorno incui, caro Fabrizio, ti portai delle fotocopie dal comune diNovi Ligure: era lo statuto del neonato C.R.A.L. del Co-mune novese. Così, d’istinto, in sintonia immediata deci-demmo di creare, con un gruppo di amici, il nostro - maanche vostro - C.R.A.L. del Comune di Tortona, con leattivita culturali che sono sempre state rivolte alla parte-cipazione cittadina e del territorio, oltre che direttamenteai dipendenti comunali. Tu, Fabrizio, eri un grande inten-ditore (da sempre praticavi il canto nel coro cittadino pri-ma con Don Scappini, oggi con il successore) e più fago-citavi nuove interpretazioni, più ti sentivi colmo di gioiae molte volte al termine dell’ennesima interpretazione digiovani, ma anche di grandi interpreti consolidati, erava-mo pronti a discutere di lana caprina con i teorici del belcanto. Oltre al bel canto, forse a causa mia, ti sei dato al-l’arte: insieme eravamo sempre pronti a rischiare su unamostra piuttosto che un’altra. Nel nostro piccolo abbiamoportato i tortonesi al Metropolitan e al MoMa di NewYork, all’Ermitage di San Pietroburgo, a Londra, aVienna, a Praga, a Mosca, a Parigi, in Messico, in Gua-temala, in Grecia ed in tanti altri posti; le nostre usciteerano sempre piene zeppe di aspetti culturali. Mi man-cherai come mancherai a tanti perché con la tua profes-sionalità anche nel tuo lavoro all’Ufficio tecnico, erisempre disponibile ad accontentare chi aveva bisogno dite. Cercheremo di tirare avanti la baracca perchè la vita èanche questa, ma senza di te non sarà la stessa cosa; se-guiremo il tuo esempio, ma soprattutto lo spirito di abne-gazione che ti ha visto infaticabile eroe di una attività chesembrava banale ma che ha riempito di gioia e di conte-nuti generazioni di utenti, lasciando il segno.Ciao, Fabri!

Enzo Basiglio - Tortona

CristinaSiccardi

Ildegardadi Bingen

Paoline

Pp. 232

Euro 16,00

Ildegarda di Bingen è vissuta in Ger-mania nel XII secolo. È chiamata laSibilla del Reno e la profetessa teutoni-ca già da quando era in vita per le suedoti particolari. L’elenco delle operescritte da Ildegarda è lungo e variegato:scrisse diversi trattati di filosofia, teolo-gia, morale, agiografia, scienza, medi-cina, cosmologia; compose liriche, emusica che oggi si va riscoprendo e in-trattenne un fitto scambio epistolarecon numerosi alte personalità di tuttaEuropa. Attingeva le sue straordinarieconoscenze a una ricchissima culturainfusa. Scrisse sempre in latino, e nonlo aveva mai studiato. Il ruolo diIldegarda, che fondò monasteri e fumissionaria predicatrice, con i suoi con-sigli e con i suoi severi e rigorosi am-monimenti, indicò la via, anche agli uo-mini di Chiesa, sciogliendo anche idubbi di chi vacillava. Nel 1979, in oc-casione dell’VIII centenario della mortedi questa santa tedesca, i vescovi dellaGermania indirizzarono a GiovanniPaolo II e alla Curia romana che le ve-nisse conferito il titolo di Dottore dellaChiesa. Oggi divenuto realtà grazie al-l’interesse di Benedetto XVI.

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ppaagg.. GGiioovveeddìì 1100 ggeennnnaaiioo 22001133IILL PPOOPPOOLLOO 2211BBAACCHHEECCAA

Settimanale di informazione della Diocesi diTortona fondato nel 1896

Registrazione nel Registro Periodici presso ilTribunale di Tortona

n. 1/98 del 11.12.1998

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Gennaio 2013

L’impegno della società civile per la tutela dellepersone si realizza anche attraverso il nostro set-timanale, dando spazio alla consulenza gratuita ealle novità socio-previdenziali fruibili nel territo-rio presso le competenti sedi locali della CISL.

“Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vitaquotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di“appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “IlPopolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: [email protected]

volti di amicizia

Dodici coppie di sposi hanno ricordato il loro anniversario di matrimonio durante la Santa Messanella Basilica di Broni. L’Eucarestia è stata celebrata dal parroco don Mario Bonati.

PENSIONI 2013Indicizzazione: con decreto 16 novembre 2012 è stata definitala percentuale di variazione della indicizzazione per l’anno2012 e quella definitiva relativa all’anno 2011. Nel merito: lapercentuale provvisoria per il calcolo della indicizzazione peril 2012 è pari al 3% con decorrenza 1 gennaio 2013,salvo con-guaglio che sarà effettuato l’anno successivo; il conguaglio perl’anno 2012 è pari al 0,l%, dato dalla differenza tra il valoreprovvisorio del 2,6% e quello effettivo del 2,7%.

I TRATTAMENTI PREVIDENZIALISaranno così modificati: trattamento minimo euro 495,43; trat-tamento minimo con incremento di cui all’art. 5, comma 5,della L.n.127/2007, euro 631,87. Pensioni superiori al minimo (il riconoscimento dell’indicizza-zione piena fino a tre volte il minimo) per gli importi: fino aeuro 1.443,00 viene corrisposto il 3%, pari a euro 43,29; da1443,00 a euro 1.486,29, viene corrisposta la differenza fino aconcorrenza con l’importo indicizzato (euro 1.486,29); oltre i1.436,29 euro l’indicizzazione non viene corrisposta. Ricordiamo che gli importi sono al lordo delle trattenute, e incaso di più pensioni, l’adeguamento viene effettuato sul reddi-to complessivo.

TRATTAMENTI ASSISTENZIALII trattamenti assistenziali saranno così modificati: pensione so-ciale euro 364,50; assegno sociale euro 442,29. Per le pensionicon indennità integrativa speciale, l’indicizzazione viene cal-colata separatamente sull’indennità e sulla pensione. Pertanto,la nuova I.S.S. sarà pari a euro 738,77 mentre la tredicesimamensilità sarà pari a 718,17 euro. Inoltre, la somma aggiuntiva di cui alla L.n.127/07 non vieneincrementata, mentre viene indicizzato il limite di reddito cheda diritto alla stessa; di seguito le tre fasce di reddito, suddivi-se per anzianità contributiva: euro 9.660,88 limite di redditoentro il quale la somma aggiuntiva spetta per intero; euro9.996,88 limite di reddito corrispondente alla prima fascia dicontribuzione; euro 10.080,813 limite di reddito corrisponden-te alla seconda fascia di contribuzione; euro 10.164,88 limitedi reddito corrispondente alla terza fascia di contribuzione.

PENSIONI SUPERSTITI E REDDITILa legge n. 335/95 ha previsto la riduzione delle pensioni inpresenza di determinati limiti reddituali, che per l’anno 2013,sono: fino a euro 19.321,77 non è prevista alcuna riduzione;oltre euro 19.32,77 e fino a euro 25.762,36, è prevista la ridu-zione del 25%; oltre 25.762,35 e fino a euro 32.202,95 ,è pre-vista la riduzione del 40%; oltre euro 32.202,95, è prevista lariduzione del 50%. L’INPS ha chiarito le modalità utili a determinare l’importodella pensione ai superstiti in caso di matrimonio contratto inetà avanzata e di breve durata. Qualora tra i due coniugi vi fos-se una differenza anagrafica superiore ai 20 anni e il consortescomparso ne avesse più di 70 al momento del matrimonio,lapensione sarà ridotta del 10% per ogni anno di unione man-cante ai 10.Per le frazioni di anno, la percentuale è rideterminata in pro-porzione. Per definire l’entità della riduzione sono stati stabiliti coefficienti di calcolo da applicare all’importo della pensio-ne diretta.

La Ricetta a cura di Chiara Parenteda “A tavola con le nonne”

a cura diMatteo Coggiola

Il giovane Pi, diciassetten-ne, è cresciuto con la fami-glia a contatto con lo zoopaterno, mescolando findall’infanzia sogno e realtà.Quando il padre ha esigenzedi denaro e sceglie di trasfe-rirsi in Canada per venderelo zoo, è costretto ad attra-versare l’Oceano Pacifico eintanto sogna una nuova vi-ta americana. Ma quando lanave su cui si trova fa nau-fragio, viene lasciato su unazattera con un orango, unaiena e una tigre del Bengala.Tratto dal romanzo “La Vi-ta di Pi” di Yann Martel, lapellicola, da fine dicembrecon successo nelle sale, rac-conta la storia di un ragazzoche incarna la sintesi dellacuriosità intellettuale di chinon si accontenta della mo-rale comune o di qualcunoche indichi cosa sia giusto ecosa sbagliato, anche se si

tratta del padre. È il razio-nalismo empirista di chi è incerca di risposte destinatead arrivare percorrendo sen-tieri oscuri.Un racconto di sopravvi-venza, ispirazione, perseve-ranza, scoperta: è questo emolto altro il viaggio delprotagonista della storia.

La vicenda si svolge nell’ar-co di molti anni, attraversotre continenti e due oceani,inizia e finisce a Montrealcon l’autore che, in cerca diispirazione, s’imbatte nellastoria di Pi. L’abilissimo regista AngLee si è impegnato per crea-re una visione singolare del-

l’indimenticabile storia del-l’autore Martel, fatta di co-raggio e speranza. Il film ciaccompagna insomma lun-go l’incredibile avventura diun ragazzo, caratterizzata daforti emozioni e profondaspiritualità, momenti stra-zianti e trionfali, scene ric-che di umorismo e d’ispira-zione. Nel romanzo comenel film ci si immerge inquesto simbolismo dell’o-ceano e del cielo entrambivastissimi che richiamanogli archetipi della vita stes-sa, “il viaggio della vita” re-cita il sottotitolo. Davvero un’epica avventurache segna una svolta tecno-logica in 3D degna di nota,esperienza emotivamenteaffascinante che ispirerà,commuoverà e trasporterà ilpubblico in un mondo discoperta davvero sorpren-dente.

Filmda vedere

La “Vita di Pi” diventa un film

I “fagutei” di carne o di cavoloFagutéi è il nome dialettale usato per indicare degli involtinidi cavoli verza ripieni, che accompagnavano un tempo ilmenù “magro”. Se ne conosce anche una versione “grassa”,con carne di maiale in sostituzione delle foglie di cavolo.Nonostante la loro prelibatezza però, sono classificati comepiatto “di recupero”, forse perché cucinati soprattutto neigiorni post festivi, tritando gli avanzi dell’arrosto e dell’umi-do, che uniti ad altri ingredienti, formano un ripieno da av-volgere in fette di carne o cavolo. Se pur confezionati conalcune piccole varianti, gli involtini si servono come secon-do o come contorno un pò ovunque nel Tortonese.

Ingredienti per 6 porzioni12 fettine di carne anche di maiale battute bene o 12 fogliedi cavolo verza (le più tenere) 200 gr di carne lessa o arrosto avanzata e tritata 50 gr di salame o mortadella50 gr di pancetta o lardo (facoltativo) l spicchio d’aglio,3 cucchiai di parmigiano grattugiato l uovo, 2 cucchiai di prezzemolo tritato

2-3 pomodori (o pelato, o salsa) 1 cipolla, 2 cucchiai di pangrattato olio extravergine d’oliva q.b. sale e pepe q.b. PreparazioneSe usate la verza, prima va sfogliata, poi vanno scartate lefoglie esterne. Lavate bene quelle rimaste, levando loro qua-si completamente la nervatura centrale. Scottatele in acquabollente e stendetele sul tavolo da cucina perché raffreddino.Preparate in una ciotola un trito di carne cotta avanzata mi-sta a salame, prezzemolo e aglio. Aggiungete il pangrattato,il grana, l'uovo, il sale e il pepe. Se occorre unite un po' dilatte e mescolate bene. Mettete una noce di ripieno in ognifoglia di vena o carne avvolgendola come un fagottino e fer-mandola con uno stecchino. In un tegame fate imbiondire lacipolla tritata con burro e pancetta tagliata a dadini, infarina-te gli involtini e collocateli nel contenitore, facendoli rosola-re a fuoco vivace. Bagnate con vino bianco. Fate cuocere sufuoco moderato per 15-20 minuti circa, girando i fagottini.Nel fondo di cottura mettete un cucchiaio di salsa di pomo-doro per guarnire.

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TRADIZIONI COSTUME SOCIETA’ TERRITORIO

Dall’Antola al Po

CASALNOCETO - Da do-mani, venerdì 11 gennaio, efino al 7 marzo, ogni 10 eurodi spesa, in tutti i Supermer-cati Gulliver si riceverà gra-tuitamente una bustina dicard collezionabili della se-rie “Giovani esploratori”.Attraverso le carte e l’albumi bambini scopriranno tantecose su ciò che ci circonda,conosceranno notizie e cu-riosità sul nostro ambiente eimpareranno tutti i segretidella natura divertendosi conl’orso Yoghi e gli altri per-sonaggi della serie di Hanna& Barbera. Ci saranno anchebustine in vendita a soli 50centesimi che contengo al-l’interno delle simpatichespille da collezione.L’acquisto di prodotti spon-sor consentirà poi di riceverebustine gratuite aggiuntiveed accelerarne la raccolta.Le scuole elementari che

raccoglieranno e invierannole bustine vuote delle figuri-ne collezionate dagli studen-ti, parteciperanno al grandeconcorso “Gulliver per lescuole”, che mette in paliobuoni sconto e altri premi.Ogni bustina omaggio (colo-re blu) inviata varrà 1 punto,le bustine in vendita (colorearancione) varranno 2 punti.La scuola che totalizzerà ilmaggior punteggio vincerà1.000 euro in buoni acqui-sto, la 2^ e 3^ vinceranno

buoni acquisto per 500 euro,la 4^ e 5^ buoni da 200 euro.In più ci saranno 5 buoni ac-quisto ad estrazione da 200euro e, a tutte le scuole ele-mentari che invieranno bu-stine per minimo 500 punti,verranno omaggiati 10 pal-loni da calcio marchiatiLotto. I buoni saranno spen-dibili presso i supermercatiGulliver per l’acquisto dimateriale scolastico o qual-siasi altra esigenza primariaper la scuola, presente nel-l’assortimento del puntovendita. Per partecipare ogniscuola dovrà inviare, entro enon oltre il 29 marzo, le bu-stine vuote raccolte insiemeal modulo di restituzionecompilato in tutte le sue par-ti. Regolamento e modulosono scaricabili su www.su-pergulliver.it. Sul sito saràanche pubblicato l’elencodelle scuole vincitrici.

Il Gulliver premia le scuole elementariE’ iniziato un concorso con premi in palio fino a mille euro

TORTONA - Dopo la sospensione delFalstaff di dicembre, riprende la Stagioned’Opera dell’Orchestra Filarmonica Italianaal Teatro Civico di Tortona che sarà intera-mente dedicata a Giuseppe Verdi tra le diffi-coltà che in questo periodo stanno mettendoa dura prova la quasi totalità delle Istituzioniartistiche e musicali. La Stagione riprendemantenendo gli stessi titoli, ma con qualchemodifica innovativa mirata a dare allo spet-tatore una più ampia visione dell’Opera at-traverso la voce narrante di Ivan Perna eduna esecuzione essenziale in forma quasi daconcerto. I “Vespri Siciliani” di Verdi, che

andranno in scena domenica 13 gennaio, alleore 21, lavoro denso di drammaticità e gran-de cantabilità, è sicuramente da non perderenella versione dell’Orchestra FilarmonicaItaliana che presenta i seguenti interpretiprincipali: Yoko Kavamoto (Duchessa), SanGhyun Yoo (Arrigo), Milo Buson (Monfor-te), Filippo Bernardini (Procida).Dirige Alessandro Arigoni. La regia è diSergio Beano con le scenografie e i disegniluce di Cristian Piovano. Si segnala un’im-portante promozione che prevede un bigliet-to omaggio per chi ne acquista tre. La pre-vendita è presso la biglietteria del Teatro.

I “Vespri siciliani” al Civico di Tortona

Corsi di autodifesaper le donne novesi

COMUNICAZIONE PREVENTIVA PER LA DIFFUSIONE DEI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

FISSATE PER I GIORNI 24 E 25 FEBBRAIO 2013

L’Editrice O.D.P.F. - IL POPOLO editrice de IL POPOLO

ai sensi delle disposizioni dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazionirelative alla campagna per le elezioni di cui sopra, comunica che intendediffondere messaggi politici elettorali a pagamento con le seguenti moda-lità:• La pubblicazione degli avvisi è consentita fino a giovedì 21 febbraiocompreso, nelle forme ammesse dall’articolo 7, comma 2 della legge 22febbraio 2000 n. 28.• Tutti gli eventi diritto (partiti, movimenti, liste di candidati e candidati)avranno garantita la parità di accesso agli spazi per messaggi politici elet-torali. Nel caso di richieste concorrenti, relative alla pubblicazione nellastessa data e nella stessa collocazione, si terrà conto dell’ordine cronologi-co della prenotazione.• È stato predisposto un codice di autoregolamentazione disponibile pres-so la redazione de IL POPOLO.Sono ammesse soltanto le seguenti forme di messaggio politico elettorale:a) annunci di dibattiti, tavole rotonde, conferenze, discorsi;b) pubblicazioni destinate alla presentazione dei programmi delle liste, deigruppi di candidati e dei candidati;c) pubblicazioni di confronto tra più candidati.• Tutte le inserzioni devono recare la dicitura “propaganda elettorale”.La tariffa a modulo dei messaggi elettorali è di 20,00 Euro (venti//00) + ivadi legge. Non sono previsti sconti di quantità né provvigioni d’agenzia. Per data fissa, posizione di rigore ecc. si applicano le maggiorazioni previ-ste dal listino. Il pagamento deve essere effettuato contestualmente all’ac-cettazione dell’ordine di pubblicazione.La prenotazione degli spazi deve essere completa di data di pubblicazio-ne, del nome dei richiedenti, e deve pervenire alla redazione de IL POPO-LO almeno una settimana prima della data di pubblicazione e il materialedi stampa almeno 4 giorni prima della data di pubblicazione.L’Editrice O.D.P.F. - IL POPOLO si riserva a suo insindacabile giudizio divalutare il contenuto dei messaggi, accertando la conformità alla Legge eal Provvedimento dell’Autorità per le Garanzie e, conseguentemente, diprocedere o meno alla pubblicazione.

L’Editrice O.D.P.F. - IL POPOLO

NOVI LIGURE - In questigiorni a Novi Ligure, periniziative del Comune, èiniziato un Corso di autodifesa, seguendo il progetto“Unite da un filo rosa”, unpercorso di sensibilizzazio-ne sulla violenza di genere.Il primo appuntamento si èsvolto martedì 8 gennaio,presso il Circolo RicreativoCulturale del Quartiere G3,preceduto dagli interventidell’assessore Felicia Bro-da, dell’avvocato MatteoMorando, della psicologaAntonella Caputo, di unrappresentante delle forzedell’ordine e di un respon-sabile dell’A.S.D. Kung-FuHong Jia Quan. I Corsi di autodifesa si ter-ranno a cadenza mensile, ilmartedì, dalle ore 20.45 al-le ore 22.45 nei principaliquartieri (Lodolino, G3,Centro Storico e Viale Pi-nan Cichero), con l’intentodi coinvolgere il maggionumero di cittadine e di

creare momenti di incontronelle diverse realtà territo-riali. L’obiettivo dei corsi di pre-parazione fisica e tecnica sipropone di incoraggiare ledonne ad accrescere la loroattenzione e la loro capacitàdi reazione, nella consape-volezza che ciò possa aiu-tarle a vivere il quotidianocon maggiore tranquillità. Gli stage di autodifesa rap-presentano un segno con-creto del lavoro svolto dal-l’assessorato e dalla Con-sulta Pari Opportunità percontrastare la violenza digenere che si unisce all’im-pegno nel favorire il dialo-go e il confronto tra le per-sone, sicuramente l’armapiù forte per scalfire l’in-differenza che circonda untema così importante.Per informazioni e iscrizio-ni è possibile rivolgersi alloSportello del Cittadino oall’Ufficio Affari Sociali.

Davide Daghino

Presentati i lavori alla statua della chiesa parrocchiale di Godiasco

GODIASCO - Lo scorso 8dicembre, alle ore 11, nellasuggestiva chiesa neogoticadi San Siro a Godiasco so-no stati presentati i lavori direstauro - con l’ausilio diproiezioni videodigitali -della scultura lignea laccatae dorata della “Madonnadel Rosario con baldacchi-no policromo” di scuolalombarda, attribuita dalladottoressa Paola Strada,funzionario di zona dellaSoprintendenza di Milanoche ha anche diretto i lavo-ri, alla mano del maestroGiuseppe Sala, titolare diun’importante bottega scul-torea pavese che ha prodot-to innumerevoli opere dis-seminate in moltissimechiese lombarde, avvalen-dosi di talentuosi collabora-tori. Per il Sei e Settecentonon sono ancora stati con-dotti studi sistematici relati-vi alla scultura lignea lom-barda e restano argomentida approfondire, ma di cer-to si sa che Giuseppe Sala,scultore milanese, tenneuna fiorente bottega attiva aPavia a partire dall’ultimoquarto del XVII secolo e al-la sua morte, nel 1726, labottega venne gestita dal fi-glio sino alla seconda metàdel Settecento. La giornata di presentazio-ne dei restauri è stata parti-colarmente interessante

perché il Parroco, Monsi-gnor Rino Mariani ha orga-nizzato in occasione dellafestività mariana, una com-movente messa cantata.La scultura, inizialmente te-nuta nascosta per crearel’effetto sorpresa, collocatasu basamento mobile, è sta-

ta introdotta in chiesa dalportone principale, congrande apprezzamento egioia del pubblico interve-nuto. Il restauro della scul-tura, recuperata anche e so-prattutto per il culto devo-zionale, ha consolidato unarivalutazione dell’intero

complesso parrocchiale datempo perseguito da DonMariani che dedica buonaparte della sua attività allasalvaguardia dei capolavoriin essa contenuti.Importante era stato l’annoscorso, il recupero di unaMadonna del Rosario conbaldacchino, attribuita allabottega di Giuseppe Sala,conservata nell’incantevolePieve di San Zaccaria aRocca Susella, anch’essaaffidata a Mons. Mariani.Straordinaria invece è statala scoperta di questa impor-tante scultura con un regalebaldacchino processionaledatata 1710, prototipo uti-lizzato dall’autore ancheper la Madonna del Rosarioconservata in San Michelea Pavia e datata 1715. Vista l’eccezionalità dellagrande scoperta artisticadella bottega pavese di Giu-seppe Sala, Don Mariani hadeciso di pubblicare un pic-colo catalogo degli studicritici e delle fasi dei re-stauri, in cui interverrannocon importanti contributiletterari il Funzionario diSoprintendenza Paola Stra-da e Alessandra Casati,esperta di scultura ligneadel periodo Barocco, oltreai restauratori dello Studiod’Arte e Restauro Gabban-tichità di Tortona.

Restaurata la Madonna del Rosario

La statua della Madonna del Rosario dopo il restauro

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IMPERIA: 2DERTHONA: 1

RETI: 2’ e 36’ Iannolo,32’ st Valente.

IMPERIA: Trucco, Laera,Eugeni, Giglio, Fiani, Va-go, Del Giudice, Costantini,Mastrojanni, Iannolo, Am-brosini. All. Lupo.

DERTHONA: Gallino,Zefi, De Ruggiero, Tonetto,Tavella, Di Leo, Temperi-no, Dimitrio, Miftah, Chi-rico, Mazzocca. All. Banchieri.

ARBITRO: Meraviglia diPistoia

ASSISTENTI: Bulzomatodi Livorno e Palla di Pisa

IMPERIA - Nulla da fareper il Derthona che al “Ni-no Ciccione” di Imperia

perde due a uno contro unacompagine rinforzata dagliultimi acquisti dicembrini.Gli uomini di Banchierivanno subito sotto di un go-al e riescono a reagire soloa tratti.I tifosi di casa applaudono

alle due reti del loro idolo,il trentanovenne RobertoIannolo che, nel primo tem-po approfitta di due disat-tenzioni difensive e portal’Imperia in vantaggio perdue a zero.La giovane squadra torto-

nese mette in campo tantadeterminazione ma fatica acreare azioni pericolose.Al 32’ della ripresa il nuo-vo acquisto, il giovane cen-travanti di scuola Pavia,Giulio Valente segna la reteche accorcia le distanzegrazie ad una conclusioneal volo splendida.Il goal ridà speranza ai sup-porters bianconeri ma i“leoncelli” non riescono atrovare il secondo acuto edescono dal campo con zeropunti.Il Derthona rimane nellezone medio-basse della gra-duatoria e dovrà cercare diritrovare la vittoria nel mat-ch di domenica prossima al“Fausto Coppi” contro ilSestri Levante, diretta con-corrente alla salvezza.Purtroppo non saranno del-la partita i difensori Zefi eDi Leo che verranno squali-ficati.

Domenico Cremonte

I Leoncelli perdono contro l’Imperia forte degli ultimi acquisti

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Serie D girone B / 20^ giornata

VOGHERA: 3DARFO BOARIO: 2(primo tempo 2-1)

MARCATORI: pt 4’ e 41’Alessandro, 44’ Muchetti(D); st 7’ Muchetti (D), 31’De Angelis su rigore.

VOGHERA: La Gorga,Guobadia, Ronchetti, Prio-lo, Longo (29’ st Pollarolo),Buonocunto, D’Errico, Tro-iano (17’ st Coccu), Botti-glieri (39’ st Micheloni),Alessandro, De Angelis. All. Cotroneo.

DARFO BOARIO: Maffi,Mutti (41’ st Mattei), Ba-resi, F. Giorgi, Colombi,Muchetti, Capelloni, Bona-cina, Lauricella (32’ st

Salomoni), Galelli (22’ ptAdemi), Beretta.All. Melosi.

ARBITRO: Accomando diOlbia.

VOGHERA - Dalla calzadella Befana esce una vitto-ria che permette al Vogheradi accorciare da otto a seipunti il distacco dalla vettadella classifica.La doppietta di Alessandrolancia i rossoneri che sifanno però riacciuffare al-l’inizio della ripresa, manel finale un rigore trasfor-mato da De Angelis rimettele cose a posto.E’ stata complessivamenteuna partita divertente, bengiocata dalla formazione di

Cotroneo, al di là di qual-che indecisione in fase di-fensiva.Al 4’ Buonocunto crossadalla destra, Alessandrocontrolla di petto e mettesotto l’incrocio alla sinistradi Maffi. Dopo aver sfiora-to la rete con Troiano (30’)e Ronchetti (32’), i padronidi casa raddoppiano con unpreciso pallonetto di Ales-sandro.Quando la partita sembraarchiviata il Darfo trova l’i-naspettato pari grazie aMuchetti. Il Voghera non siscoraggia e riparte a testabassa: il giusto premio alforcing oltrepadano arrivaal 31’. Alessandro entra inarea e viene atterrato daMutti: rigore trasformato da

De Angelis. Il Darfo si get-ta in avanti alla ricerca delpari, impensierendo la re-troguardia rossonera solo al43’ quando, su un tiro crossdi Salomoni, Beretta mancala deviazione vincente di unsoffio.

CLASSIFICA: Pontisola44; Pergolettese 43; Vo-ghera, Olginatese, Caron-nese 38; Lecco (-3) 31;Caravaggio, Castellana 30;Montichiari, Mapello, Au-rora Seriate 27; AlzanoCene 24; Seregno 23; St.Georgen 21; Pro Sesto,Darfo Boario (-1) 20;Fersina P. 19; S. Angelo,Mezzocorona 13; Trento (-1) 11.

f.sc.

BRA: 2NOVESE: 0(primo tempo 2-0)

MARCATORI: pt 21’Baldi su rigore, 28’ Diagnè.

BRA: Maio, Ciccomasco-lo, Valeriano, Anderson,Briano (32’ st Barbaro),Rossi, Masi (24’ st Chia-tellino), Galfrè, Diagnè(38’ st Sinisi), Baldi, Bel-trame. All. Daidola.

NOVESE: Teti, Cesana (1’st Francia), Bustreo, Ta-verna, Ferrando (15’ stGhezzi), Camussi, Reboli-ni, Balacchi, Nannini, DiGennaro (19’ st Porceddu),Anania. All. Fasce.

ARBITRO: Marini diTrieste.

NOVI LIGURE - Nienteda fare per la Novese sulcampo della capolista Bra,che passa in vantaggio al21’ grazie ad un rigore con-cesso per un contestato fal-lo di mano di Balacchi: se-condo i novesi il bracciodel giocatore era attaccatoal corpo. Passano sette mi-nuti ed un mancato inter-vento a metà campo di Ca-mussi permette a Diagnè diinvolarsi tutto solo versoTeti per siglare il raddop-pio. In apertura di incontroanche la Novese aveva avu-to la sua opportunità con

De Gennaro (nella foto),che si era trovato a tu per tucon Maio. Nella ripresa laformazione bianco celesteprovare a fare gioco e sfio-ra la marcatura ancora conDe Gennaro. Alla fine una prestazionetutto sommato decorosa peri ragazzi di Fasce, che sonoattesi da tre partite fonda-mentali. La prima domenica prossi-ma è il derby con il Villal-vernia, poi la trasferta diVerbania e il match alGirardengo con il Verbano.

CLASSIFICA: Bra 40,Santhià 39, Lavagnese 39,Chieri* 33, Borgosesia* 32,Verbania 31, Folgore Ca-ratese 26, Chiavari Cape-rana* 24, Gozzano 24,Derthona 22, Sestri Le-vante* 21, Tortona Villal-vernia* 20, Bogliascod’Albertis* 18, Trezzano17, Asti 14, Verbano 13,Novese 10, Imperia 10. (*una partita in meno).

Franco Scabrosetti

Alessio Pavan, uno dei “rinforzi” del Derthona

La Omc Broni espugna il campo di Biassono

Derthona, il 2013 è iniziato male

Basket A2 donne (1^ di ritorno)

Il Voghera torna a sorridere con tre goal

Serie D girone A / 18^ giornata

La Novese cade a Bra

BIASSONO: 46BRONI: 59

BIASSONO: Gargantini,Porro 17, Fumagalli G., Ca-nova 16, Frigerio, Mandelli3, Brioschi 4, Colombo,Fumagalli M. 6, Giorgi.All. Fassina.

OMC CIGNOLI BRONI:Bergante 3, Zamelli 21, Be-sagni 5, Brambilla ne, Su-rkusa 10, Carù 10, Borghine, Tagliabue, Leva 2, Zan-dalasini 8.All. Piatti.

ARBITRI: Balzarini diMilano e Coffetti di SestoSan Giovanni.

NOTE: primo tempo 26-23(parziali quarti 17-14, 9-9,15-18, 5-18).

BRONI - Dopo tre sconfit-te consecutive ritrova il sor-riso la Omc Cignoli Broni,

che conquista due puntimolto importanti per il mo-rale e la classifica.Il Biassono, nonostantel’ultimo posto, si confermaformazione ostica: per 32minuti il quintetto di Stefa-no Fassina rimane davanti,arrivando ad un vantaggiomassimo di 10 punti (26-16).Poi un 6-0 firmato da

Eugenia Zamelli (alla fineper lei un ottimo 6/8 da tre)rimette in partita le oltrepa-dane. Nell’ultimo quarto lepadrone di casa cedono dischianto, mentre le biancoverdi trovano l’allungo de-cisivo e portano a casa lavittoria. “E’ stata una parti-ta veramente strana. - diceil vice presidente GianlucaCaraffini - In 26 minuti ab-

biamo segnato la miseria di28 punti, senza mai arrivarea situazioni di tiro vantag-giose, poi, improvvisamen-te, in 12 minuti (dal 26’ al37’) abbiamo fatto 30 pun-ti. Perché? Onestamentenon riesco proprio a spie-garmelo. Forse sono state ledue bombe consecutive diZamelli a sbloccarci, oppu-re l’evidente calo fisico del-le avversarie nel finale. Lanostra discontinuità rimaneun mistero”. Domenicaprossima al PalaBrera arri-va Muggia, diretta concor-rente per l’accesso ai play-off.

CLASSIFICA: Venezia26; San Martino di Lupari24; Milano 22; Crema 20;Marghera 18; Udine 16;Alghero e Selargius 14;Broni 12; Muggia 10;Valmadrera 8; Cremona 6;Cagliari 4; Biassono 2.

f.sc.

BASKET

DNB girone A (15ª giornata): Rosazzo-Derthona 84-95.Derthona: Gioria 24, Pavone 4, Degrada 13, Quaroni 8,Samoggia 17, Anselmi 3, Ganguzza 16, Daniel 8, Strotz2. Ne Tava. All. Arioli. Primo tempo 46-41 (parziali 23-20, 23-21, 24-26, 14-28). Classifica: Castellanza 24;Derthona 22; Robur et Fides 22; Bettinzoli 20; Marosti-ca 20; Cus Torino 18; Legnano 18; Bassano 14; CostaVolpino 12; Corno 12; Urania 12; Villafranca 12; Lecco10; Piacenza 6; Riva 6; Spilimbergo 6.

PALLAVOLO

Serie C femminile (11ª giornata): Adolescere Rivanaz-zano-Cormano 3-0. Classifica: Lomnago punti 30;Cinisello 27; Bresso Cus Milano, Adolescere Rivanaz-zano 24; Binasco 22; Olginate, Mariano, Focol 21;Cormano 18; Venegono 16; Cermenate, Caronno 9;Vanzaghello 7; Club Italia, Villanterio 0.Serie D femminile girone C (11ª giornata): AdolescereRivanazzano-Vistarino 3-0 (25-18, 25-22, 25-23).Classifica: S. Genesio punti 30; Opera*, Settimo 24;Pero 18; Vizzolo* 17; Siziano, Agrate, Ausiliatrice Lodi16; Bocconi* 15; Novate, Adolescere 14; Rozzano* 11;Team66 10; Vistarino 0. (* una in meno).

SSppoorrtt iinn bbrreevveedi Franco Scabrosetti