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IL PRE RISORGIMENTO - iccasella.gov.it · - Gli esempi dei Moti del 1821 e del 1831 in tutta Europa. - Il pensiero DEMOCRATICO, le idee di GIUSEPPE MAZZINI e le SOCIETÀ SEGRETE -

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Il RISORGIMENTO E LUNIT DITALIA Con tale termine sintende il Risorgere di una coscienza nazionale nel popolo italiano; cio la CONSAPEVOLEZZA CHE ESISTEVA UNUNICA LINGUA, UNUNICA RELIGIONE e UNUNICA IDENTIT CULTURALE nei vari popoli che abitavano il territorio nazionale. Inoltre questa consapevolezza avrebbe portato a LIBERARSI DAL DOMINO DELLE FORZE STRANIERE CHE OPPRIMEVANO LA NOSTRA PENISOLA PER CREARE UNO STATO NAZIONALE CHE POTESSE FRONTEGGIARE E FOSSE IN GRADO DI DIFENDERSI DAGLI STATI VICINI (Francia, Austria, Prussia, ecc.) Questa consapevolezza nacque incredibilmente per merito di Napoleone Bonaparte. Perch Napoleone, pur senza volerlo, ebbe un ruolo non del tutto indifferente nel processo che port allunit dItalia? Napoleone, quando ancora era un giovane ufficiale, proprio negli ultimi anni della Rivoluzione francese, cal in Italia conquistandone la parte centro settentrionale. Una volta che si stanzi in Italia, cre, nel nord, una serie di piccole Repubbliche (Repubblica Cispadana, Repubblica Transalpina, Repubblica Cisalpina, ecc.) che ILLUSERO le popolazioni, convinte di aver trovato finalmente la LIBERT dalle forze straniere e dalle monarchie assolute che fino a quel momento avevano dominato la nostra Penisola. Ma lillusione dur pochi anni perch poi Napoleone tolse le libert e le inser direttamente sotto i suoi domini. In pratica:

NAPOLEONE LIBERATORE CONQUISTATORE Perch libera parte dei territori del Perch dopo aver illuso Nord Italia dalla dominazione austriaca il popolo e aver fatto credere ai e dalle varie monarchie assolute, cittadini che egli era venuto per istituendo al loro posto una serie di portare la libert e luguaglianza Repubbliche. nella nostra nazione, dimostr quasi Questo port inizialmente ad avere da subito quali erano i suoi veri obiettivi, gli stessi diritti che avevano e cio: Annettersi i vari Staterelli ottenuto i francesi dopo la Rivoluzione. dellItalia del Nord per espandere Ad Esempio: tre poteri separati, il proprio dominio. Inoltre soppresse repubblica al posto della Monarchia, la libert di stampa, di pensiero e di abolizione del Regime feudale, parola, cancellando ben presto libert di stampa, pensiero, parola, ecc; dalla carta geo politica italiana Inoltre, cosa fondamentale, i cittadini le varie Repubbliche, inserendo al loro di queste piccole repubbliche presero posto il Regno dItalia. coscienza che le leggi alle quali finora In poche parole la popolazione della avevano obbedito non erano n Italia settentrionale era passata dal immutabili, n derivanti da volont divina, dominio austriaco a quello francese. ma semplicemente frutto della Per questo Napoleone venne considerato prepotenza della Nobilt e da iniziale liberatore a odioso delle varie monarchie conquistatore.

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sparse per tutta Italia.

Quando si parla degli anni che vanno dal 1820 al 1870 circa, bisogna tenere presente alcuni concetti fondamentali di questa fase storica. Essi sono: Il LIBERALISMO (forma di pensiero politico al cui interno possiamo dividere le correnti politiche dei DEMOCRATICI e dei LIBERALI MODERATI), lidea di NAZIONALISMO, le SOCIET SEGRETE e, soprattutto per Italia e Germania, limportanza decisiva del ROMANTICISMO. MODERATI = Orientamento politico allinterno della corrente liberale, che aveva come elementi caratterizzanti: LIBERISMO ECONOMICO (cio leconomia gestita dagli imprenditori privati e non dallo Stato La MONARCHIA COSTITUZIONALE (cio una Monarchia nella quale fossero separati i Tre poteri; legislativo, esecutivo e giudiziario) SUFFRAGIO RISTRETTO (cio erano per libere elezioni ma solo per una parte, la borghesia, della popolazione) DEMOCRATICI = Orientamento politico allinterno della corrente liberale, che aveva come elementi caratterizzanti: LIBERISMO ECONOMICO LA REPUBBLICA SUFFRAGIO UNIVERSALE (Cio erano per libere elezioni nelle quali potesse avere diritto di voto TUTTO QUANTO IL POPOLO MAGGIORENNE E DI SESSO MASCHILE) SOCIET SEGRETE = Associazioni di numerose persone che si riunivano in segreto per cercare di capovolgere le forme di governo di un determinato territorio. In Italia, queste societ segrete, furono fondamentali per unire tutti coloro che volevano liberare lItalia dalle dominazioni straniere. Le prima societ segreta fu la CARBONERIA (moti del 20/21 e del 30/31), poi fu la volta di quelle fondate da Mazzini, e cio LA GIOVINE ITALIA e la GIOVINE EUROPA. NAZIONALISMO = Identificazione di un popolo che vive in un determinato territorio (ad esempio lItalia) con una religione, una lingua e una cultura comune a tutti gli abitanti. In Italia vi fu, dunque, la volont di CACCIARE LO STRANIERO (Austriaci a nord e Regno dei Borboni al sud) e recuperare Roma e le regioni centrali dItalia, che erano sotto il dominio dello Stato della Chiesa, formando UN UNICO STATO al posto dei molti staterelli nei quali era frazionata oramai da molti secoli la nostra Penisola. ROMANTICISMO = Movimento culturale, sorto in Germania alla fine del sec. XVIII e diffusosi in tutta Europa, che si contrappone allIlluminismo e al Neoclassicismo. Infatti, mentre questi due precedenti correnti di pensiero esaltavano la ragione, il Romanticismo, invece, esalta il sentimento, la fantasia, la spiritualit, l'originalit creativa, lirrazionalit, mentre, sul terreno politico, formulava i concetti di nazione e di indipendenza nazionale.

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MOTI DEL 1821 e del 1831 Che cosa intendiamo con il termine MOTI? Intendiamo una RIBELLIONE DI UNA PARTE DELLA POPOLAZIONE ALLINTERNO DI UN TERRITORIO, MA SENZA ASSUMERE LE DIMENSIONI DI UNA VERA RIVOLUZIONE. Questi moti si estesero in tutta Europa. I protagonisti principali furono i militari e la Borghesia nostalgici di Napoleone e contrari al ritorno delle Monarchie assolutiste. Tuttavia, questi moti, furono facilmente repressi dalle forze delle varie monarchie, ma lasciarono segni importanti nella storia dItalia e dEuropa, facendo capire che il popolo avrebbe lottato fino in fondo per riconquistare i diritti acquisiti con la Rivoluzione Francese. In Italia, inoltre, incominci a formarsi una coscienza nazionale, la consapevolezza, insomma, che bisognava continuare a lottare per liberare lItalia dalle dominazioni straniere. Tutti questi avvenimenti storici possono essere inseriti allinterno di una fase ben precisa, ovvero quella del PRE RISORGIMENTO. Il RISORGIMENTO vero e proprio, invece, quel periodo di tempo che va dal 1848 al 1870 e al cui interno troviamo: LA PRIMA GUERRA DI INDIPENDENZA (1848/1849) LA SECONDA GUERRA DI INDIPENDENZA E LA SPEDIZIONE DEI MILLE (1859/1861) LA TERZA GUERRA DI INDIPENDENZA (1866) LA PRESA DI ROMA (1870) LE RIVOLUZIONI DEL 1848 Questo un anno FONDAMENTALE per gran parte dellEuropa. Al giorno doggi ancora unabitudine dire: scoppiato un 48! per indicare che accaduto qualcosa di piuttosto forte; un gran caos, insomma! Rivolte pi importanti scoppiano in Francia, Italia e nellImpero asburgico (cio nellimpero AUSTRIACO). A noi, per, interessa focalizzare lattenzione sullItalia, perch proprio a partire dal 1848 che i PATRIOTI (cio coloro i quali volevano cacciare via lo straniero e far nascere una nuova PATRIA, lItalia) prendono maggiore consapevolezza della loro forza e sar proprio da questo momento, con la cosiddetta PRIMA GUERRA DI INDIPENDENZA, che possiamo parlare di RISORGIMENTO vero e proprio.

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IL 48 IN ITALIA Come abbiamo gi detto, LItalia, in questo periodo, non ancora una nazione, bens una serie di Staterelli, pi o meno importanti, entro i quali si trovavano delle forme di governo e delle dinastie regnanti assai differenti. I Regni pi importanti erano: NORD ITALIA Regno del PIEMONTE E DELLA SARDEGNA (Piemonte, Liguria e Sardegna) dinastia SAVOIA Regno LOMBARDO-VENETO (Lombardia e Veneto ) sotto il dominio AUSTRIACO degli ASBURGO LORENA GRANDUCATO DI TOSCANA (gran parte della Toscana) sotto LEOPOLDO III CENTRO ITALIA STATO DELLA CHIESA (Lazio, compresa ROMA, Marche, Umbria, parte Molise e Abruzzo) Legazioni pontificie nel nord Italia: Bologna e Ferrara SUD ITALIA REGNO DELLE DUE SICILIE (Sicilia, Calabria, Puglia e Campania compresa Napoli), sotto i BORBONI, ramo spagnolo delle DUE SICILIE

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Qual lelemento che spinge i vari Stati a cercare lunificazione? La VOLONT DI CACCIARE VIA LO STRANIERO DAL TERRITORIO ITALIANO! Quali sono le spinte che determinano la rivolta contro lo straniero? - Larrivo di Napoleone Bonaparte in Italia alla fine del 1700 che aveva entusiasmato gli abitanti del Settentrione convinti, da quel momento in avanti, che, lottando strenuamente, si potessero cacciare via, definitivamente, gli invasori. - Gli esempi dei Moti del 1821 e del 1831 in tutta Europa. - Il pensiero DEMOCRATICO, le idee di GIUSEPPE MAZZINI e le SOCIET SEGRETE - Il pensiero LIBERALE e la volont della SEPARAZIONE DEI TRE POTERI - Il NAZIONALISMO - Il ROMANTICISMO - Il Concetto di RISORGIMENTO Lo so: queste cose le ho gi scritte varie volte, ma meglio ripeterle allinfinito!! Anche perch come dicono i latini: repetita juvant (ovvero le cose ripetute aiutano ) e, si sa, quanto voi studenti abbiate bisogno che vi si ripetano le cose per farvele entrare nella capoccia LA PRIMA GUERRA DINDIPENDENZA (1848) La prima spinta verso la liberazione part dal nord Italia e, quindi, il NEMICO DA CACCIARE DOVEVA ESSERE LAUSTRIA. Qual era lo Stato nel quale gli Asburgo Lorena detenevano il potere? Il LOMBARDO VENETO; e, quindi, le rivolte scoppiarono nelle due citt principali di questo regno: MILANO per il Lombardo e VENEZIA per il Veneto. In particolar modo a Milano, il popolo e i borghesi si unirono per cacciare via gli oppressori austriaci dando vita alle famosissime e gloriosissime CINQUE GIORNATE DI MILANO (18 22 MARZO 1848). Gli Austriaci furono costretti a rifugiarsi in una piccola zona al confine fra Lombardia e Veneto e questo fece s che il Piemonte cerc di approfittarne per conquistare il Lombardo Veneto e, cos, nel marzo 1848, anche tale stato dichiar guerra allAustria, affiancandosi ai rivoluzionari. Poich al Piemonte a agli insorti del nord Italia si affiancano nella battaglia anche altre forze, presenti nel resto del territorio nazionale, questa guerra viene definita come la PRIMA GUERRA DINDIPENDENZA,PRIMA GUERRA DINDIPENDENZA, perch c la volont di LIBERARE IL LOMBARDO VENETO E TUTTO IL RESTANTE NORD ITALIA DALLA DOMINAZIONE AUSTRIACA.

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Tuttavia lillusione dei patrioti dur poco, in quanto tutti si accorsero che a Carlo Alberto (il sovrano del Regno del Piemonte e della Sardegna), interessava SOLO ANNETTERSI IL LOMBARDO VENETO per ingrandire e rafforzare il regno del Piemonte e non gli interessava minimamente liberare il resto della Penisola. Dopo cinque mesi dassedio Milano e Venezia vennero riprese dagli austriaci. Le rivolte, per, che si erano estese si estesero anche in altre parti dItalia, colpirono anche a Roma, dove papa Pio IX fu costretto a fuggire e si form una Repubblica governata dai democratici, che vinsero le elezioni politiche del gennaio 1849 a SUFFRAGIO UNIVERSALE e nelle cui file vennero eletti anche Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi. In questa circostanza mor, in giovanissima et e dopo una lenta e atroce agonia, GOFFREDO MAMELI, autore dellinno dItalia e grande eroe del nostro Risorgimento. Anche lesperienza della Repubblica di Roma termin dopo pochi mesi, cos Pio IX riprese possesso di tale citt, mentre Garibaldi fu costretto a scappare verso il nord Italia. Durante questa fuga, mor la sua amata e fedele compagna, la famosissima ANITA GARIBALDI. In conclusione si pu sostenere che la I Guerra dindipendenza aveva generato molte speranze per la libert e lindipendenza della popolazione italiana, ma, alla fine, i vari tentativi dei rivoltosi erano stati respinti. SECONDA GUERRA DINDIPENDENZA (1859) Negli anni successivi alla fine della Prima guerra dIndipendenza divenne protagonista assoluto sulla scena politica CAVOUR. Era un liberale moderato e, dunque, favorevole ad un modello politico monarchico costituzionale, cos come effettivamente era il modello sabaudo. Quando venne eletto Presidente del Consiglio (la carica che ha al giorno doggi in Italia Matteo Renzi), si dimostr un abilissimo politico e il Piemonte divenne, in pochi anni, una potenza molto ricca e fu vista come il punto di riferimento dagli altri stati italiani. La caratteristica fondamentale della sua strategia politica fu lABILIT DIPLOMATICA, che gli serv spesso e volentieri per ottenere importanti successi. Lidea base di Cavour era quella di riuscire a conquistare definitivamente il Lombardo Veneto mentre NON ERA INTERESSATO AD UNIRE AL PIEMONTE IL RESTO DITALIA. Ad ogni modo, la Seconda Guerra di Indipendenza, vide contrapposti il Regno del Piemonte, alleatosi con la Francia, contro lAustria. Per quale motivo la Francia si schier a fianco del Regno del Piemonte ? Grazie a Cavour. Infatti, questo abilissimo politico, fece credere ai francesi (che in quel momento erano nuovamente tornati ad essere un Impero con a capo NAPOLEONE III, nipote di Bonaparte), che lAustria volesse estendere i propri possedimenti sulla Francia. Preso per vero quanto sostenuto da Cavour, la Francia decise, quindi, di schierarsi col Piemonte.

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Nellaprile del 1859, dopo essere stata provocata dalle truppe piemontesi al confine, lAustria dichiar guerra al Piemonte.

Ebbe cos inizio la SECONDA GUERRA DINDIPENDENZA. Due mesi dopo, nel giugno del 1859, nella battaglia di MAGENTA, che una localit al confine fra il Piemonte e la Lombardia, lesercito franco piemontese sconfisse gli austriaci e si apr la strada verso Milano. Inoltre, riuscirono a respingere gli attacchi austriaci nelle due famosissime battaglie di SOLFERINO e SAN MARTINO (localit collocabili fra Brescia e Verona). Mentre la situazione volgeva al meglio, Napoleone III decise di ritirarsi dal conflitto poich il popolo francese non era affatto daccordo con questa guerra. Nel luglio 1859, Napoleone firm lArmistizio (pace) con lAustria, e la Lombardia (solo la Lombardia E NON IL VENETO!) venne ceduta al Piemonte. Cavour aveva raggiunto (anche se non del tutto) il suo obbiettivo, ma anche lui non fu in grado di prevedere quel che sarebbe accaduto da l a breve. Cosa successe? Accadde, infatti, che influenzati ed entusiasmati dai successi delle truppe franco piemontesi, gli altri Stati del Nord (e centro nord Italia) si sollevarono contro i loro regnanti. Per lesattezza le ribellioni si svilupparono nel: GRANDUCATO DI FIRENZE, DUCATO DI MODENA, DUCATO DI PARMA, LEGAZIONI PONTIFICIE (Bologna e Ferrara). Queste rivolte, a differenza che in passato, videro saldamente uniti SIA I DEMOCRATICI SIA I MODERATI e, questo, permise il successo di tali ribellioni, costringendo i sovrani di questi Stati a fuggire, lasciandoli in mano ai rivoltosi. E qui, avvenne, per lappunto, un fatto imprevisto dallo stesso Cavour: in questi territori si decise dindire (cio svolgere) delle votazioni per la possibile annessione (cio unione) di esse al pi grande Regno del Piemonte. Cavour rimase stupefatto, ma non si oppose e cos nel MARZO 1860, avvennero le votazioni per PLEBISCITO (tutto il popolo chiamato a votare) e i risultati furono LARGAMENTE FAVOREVOLI ALLANNESSIONE DI TALI STATI AL REGNO DEL PIEMONTE. Di fatto, senza nemmeno poterlo immaginare fino a qualche mese prima, Il regno del Piemonte si ritrov alla guida di tutto il Nord Italia.

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LA SPEDIZIONE DEI MILLE Lo stato del Piemonte si avviava a diventare uno STATO NAZIONALE, cio uno stato molto grande e Stato guida del processo per lunit dItalia. Una volta conquistato il Nord, mancavano allappello lintero Meridione, Roma e il Veneto. Che cosa avviene con la spedizione dei Mille? Si LIBERA IL MERIDIONE dalla dinastia dei Borboni e lo si annette al resto dItalia. Chi voleva liberare il Meridione? I DEMOCRATICI, che avevano come scopo quello di UNIRE LITALIA, a differenza di Cavour che pensava al potenziamento dello Stato del Piemonte. Chi fu il condottiero che guid la Spedizione dei Mille? GIUSEPPE GARIBALDI. Per il motivo che a guidarli vi fosse Garibaldi, i volontari partiti per questa impresa vengono definiti GARIBALDINI. Da dove partirono? GENOVA; pi precisamente da QUARTO. Quanti erano? Circa MILLE. Le voci pi attendibili dicono 1071. Da Genova partirono, la notte del 5 MAGGIO 1860, sulle navi chiamate PIEMONTE e LOMBARDO, in circa 800, mentre gli altri si unirono a TALAMONE, cittadina toscana e prima tappa della spedizione. Come avvenne lo sbarco? Ripreso il viaggio, dopo la sosta a Talamone, arrivarono in Sicilia e sbarcarono a MARSALA. Dopo di che, sempre nel maggio del 1860, ottennero una grande vittoria a CALATAFIMI; poi PALERMO, dove Garibaldi proclam decaduta la dinastia dei Borboni. Garibaldi pass poi in Calabria, risalendo lentamente la Penisola senza incontrare particolari resistenze e giungendo trionfalmente fino a NAPOLI.

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(IL PERCORSO DI GARIBALDI DA GENOVA AL VOLTURNO) Cavour e i moderati (che erano rimasti a guardare cosa succedeva senza prendere parte al conflitto), preoccupati dalla situazione che si stava verificando e, soprattutto, dalla possibilit che Garibaldi attaccasse lo Stato della Chiesa per conquistare Roma (difesa da Napoleone III, amico e alleato del Regno del Piemonte), decisero dintervenire direttamente. Garibaldi e i suoi seguaci, a quel punto, avevano due possibilit:

1) disinteressarsi dellarrivo dellesercito piemontese e marciare lo stesso verso Roma 2) Ritirarsi dal conflitto contro i Borboni

OTTOBRE 1860 - INCONTRO A TEANO (localit presso Caserta, in Campania) FRA GARIBALDI E VITTORIO EMANUELE II. Incontro decisivo perch Garibaldi accett di ritirarsi dal conflitto lasciando di fatto in mano al regno del Piemonte il destino del futuro stato italiano.

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Cos, il 17 MMAARRZZOO 11886611 - NASCE IL REGNO DI ITALIA. IL PRIMO PARLAMENTO NAZIONALE ITALIANO, eletto su base censitaria (in poche parole a suffragio ristretto), PROCLAM VITTORIO EMANUELE II PRIMO RE DITALIA PER GRAZIA DI DIO E VOLONT DELLA NAZIONE . TORINO, in attesa della conquista di Roma, divenne la PRIMA CAPITALE DITALIA. Che cosa rimaneva ancora fuori ? Beh, a questo punto dovreste oramai saperlo a memoria, ma dato che i pi distratti potranno ancora avere qualche dubbio eccovi unaltra bella carta storica in cui sono messi in evidenza cosa mancava VENETO e ROMA

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LA TERZA GUERRA DINDIPENDENZA (1866) Che cosa si ottiene con la Terza Guerra dIndipendenza? Si recupera il VENETO, che da quel momento far parte dellItalia. La cosa buffa che il Regno dItalia perse tutte, o quasi, le battaglie contro lAustria. Come riusc, allora, ad ottenere il Veneto? Anche questa volta il merit va quasi ed esclusivamente a quel genio della strategia e della politica che fu Cavour. Egli, infatti, si alle con la Prussia (piccolo Stato in grande espansione e dal quale nascer la Germania), che stava combattendo contro lAustria per conquistare parti dei suoi territori. Alla fine, la Prussia sconfisse lImpero austriaco e poich lesercito del Regno dItalia aveva tenute impegnate le truppe austriache, in questo modo contribu alla vittoria dellalleato. Cos, Con la PACE DI VIENNA (1866), lAUSTRIA CEDEVA IL VENETO ALLITALIA. Rimaneva solo da conquistare Roma LA PRESA DI ROMA (1870) Dopo lunit dItalia (Marzo 1861), i garibaldini tentarono a pi riprese di conquistare Roma, ma i tentativi fallirono perch i moderati non li aiutarono, in quanto preoccupati della reazione di Napoleone III, difensore di questa citt. Tuttavia, la Prussia, che stava notevolmente allargando i propri confini nazionali, decise di penetrare anche in territorio francese e questo fece scoppiare la guerra fra Francia e Prussia. Lesercito prussiano, molto pi forte e ben organizzato sul piano militare, non solo sconfisse i francesi, ma addirittura si spinse fin dentro Parigi. Preoccupato da tale situazione, Napoleone III richiam anche le sue truppe presenti a Roma, impossibilitato oramai a difendere ad oltranza questa citt. Una volta che lo Stato della Chiesa si vide privato dellaiuto francese, non riusc ad opporre difesa alcuna allesercito italiano e ai garibaldini, che il 20 SETTEMBRE 1870, attraverso la BRECCIA DI PORTA PIA, entrarono in Roma e la conquistarono.

Termina in questo modo il nostro Risorgimento, tuttavia, mancavano ancora TRENTO e TRIESTE. Ed per questo motivo che sciaguratamente, dannatamente, lItalia decider di prendere parte (sempre contro lAustria!!) alla Prima Guerra Mondiale. Milioni furono i soldati (prevalentemente giovanissimi), che morirono in questo drammatico conflitto, quello che il Papa di allora, il genovese Giacomo Della Chiesa, BENEDETTO XV, defin come lINUTILE STRAGE.

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