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Solare termico: sottovuoto o su pannello piano? Intervista IN QUESTO SPECIALE pag. 2 Ottobre 2012 - #31 Collettori sottovuoto e pannelli piani: ecco le soluzioni per ottenere ACS L’editoriale offrirà una panoramica sulla situazione normativa attuale in Italia in riferimento al solare termico e, in particolare, tratterà i sistemi di produzione di energia termica per acqua calda sanitaria tramite impianti solari termici. Saranno analizzate le due grandi famiglie di collettori solari, sottovuoto e piani con le loro relative soluzioni di controllo elettronico. Ai contenuti sarà affiancata un'analisi pratica che confronta le rese di due sistemi (a collettori piani e CPC) su due diverse tipologie di edifici. Il primo portale web dedicato agli operatori della climatizzazione www.expoclima.net PRODOTTI IN PRIMO PIANO Valeria Verga Segretario Generale Assolterm

Il primo portale web dedicato agli operatori della ... · incentivi tutti i sistemi solari termici di piccole dimensioni installati sucessivamente al 31 dicembre 2011; purtroppo i

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Solare termico: sottovuoto o su pannello piano?

Intervista

In questo specIale

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#31

Collettori sottovuoto e pannelli piani: ecco le soluzioni per ottenere ACS

l’editoriale offrirà una panoramica sulla situazione normativa attuale in Italia in riferimento al solare termico e, in particolare, tratterà i sistemi di produzione di energia termica per acqua calda sanitaria tramite impianti solari termici. saranno analizzate le due grandi famiglie di collettori solari, sottovuoto e piani con le loro relative soluzioni di controllo elettronico.Ai contenuti sarà affiancata un'analisi

pratica che confronta le rese di due sistemi (a collettori piani e cpc) su due diverse tipologie di edifici.

Il primo portale web dedicato agli operatori della climatizzazione www.expoclima.net

PRODOTTI IN PRIMO PIANO

Valeria VergaSegretario Generale Assolterm

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Collettori sottovuoto e pannelli piani:ecco le soluzioni per ottenere ACS

A cura di: Andrea Bernardi, consulente energetico

Il mercato del solare termico, grazie alle detrazioni fiscali, è passato in questi anni dai circa 370mila metri quadrati annuali

nel 2007 agli attuali 500mila mq con un giro d’affari di circa 500 milioni di euro (secondo assolterm). studiando la situazione attuale dei paesi europei è possibile ipotizzare, con una giusta politica di promozione delle fonti rinnovabili termiche, di arrivare nel 2020 all’installazione di circa 40 milioni di metri quadrati di pannelli.La tecnologia in gioco è decisamente matura, ma in questi anni è stata messa in secondo piano a beneficio di impianti solari fotovoltaici: solo con un conto energia termico e una rimodulazione delle detrazioni fiscali del 55% sarà possibile stimolare gli attori e far decollare in questo periodo di crisi questo settore molto promettente.In questi anni il conto energia Termico è stato molto discusso e ora grazie al “Decreto Romani”, che recepisce la Direttiva europea relativa al 20-20-20, è possibile trovare nell’articolo 28 una conferma alla prossima emanazione di questa nuova forma di incentivazione. l’articolo in particolare afferma che potranno beneficiare degli incentivi tutti i sistemi solari termici di piccole dimensioni installati sucessivamente al 31 dicembre 2011; purtroppo i decreti attuativi sono ancora nei cassetti dei

ministeri competenti mentre al Gse è in fase di preparazione l’emanazione di questo nuovo sistema di incentivazione.analizziamo ora le tipologie di pannelli a “bassa” temperatura utilizzati soprattutto per produrre acqua calda sanitaria che in alcuni limitati casi permettono di riscaldare gli ambienti.

Pannelli a fluido liquido con protezionenormalmente questa famiglia di pannelli viene anche chiamata “pannelli piani” ed è costituita da una serie di componenti statici: l’assorbitore in questo caso è realizzato in materiale metallico come rame o acciaio nel quale sono

saldate o fissate meccanicamente le tubazioni che contengono il fluido vettore. Per proteggere l’assorbitore e aumentarne la resa viene utilizzata una lastra in vetro infrangibile con una buona trasparenza alle radiazioni solari. per limitare le dispersioni termiche viene posto un materassino di materiale isolante sotto e ai lati dell’assorbitore, infine il tutto viene raccolto in un box di contenimento per rendere stagna la struttura e proteggere i componenti interni.Questa tipologia è molto diffusa per la sua semplicità e il buon rapporto qualità prezzo. I pannelli piani possono riscaldare il fluido fino a 90-95°c anche se la loro curva di resa diminuisce decisamente

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sopra ai 70-75°c. normalmente questi pannelli vengono utilizzati attraverso la circolazione forzata del fluido vettore anche se esistono delle versioni dotate di serbatoio incorporato che permette una circolazione naturale del fluido: queste soluzioni sono comunque molto limitate visto il grande impatto estetico e sono ristrette a impianti di piccole dimensioni.

Pannelli a fluido liquido con tubi sotto vuoto (collettori a tubi sottovuoto)questa tipologia di pannelli solari, differentemente da quella precedente, è costituita da un collettore orizzontale al quale si collegano una serie di tubazioni metalliche verticali poste all’interno di tubazioni in vetro. La struttura in vetro è composta da 2 tubazioni in vetro borosilicato estremamente duro, capace di resistere a grandini anche superiori a 25mm di diametro. I due cilindri di vetro vengono saldati tra di loro e successivamente viene effettuato il vuoto all’interno delle due tubazioni.

I pannelli prodotti con questa tecnologia riescono a limitare le dispersioni termiche e a garantire rese molto elevate anche in giornate con cielo nuvoloso: ciò accade perché i tubi sono capaci di assorbire la frazione di raggi infrarossi che attraversano le nuvole rendendo interessante l’utilizzo di questi sistemi anche in zone con basse temperature esterne.questa tecnologia permette di riscaldare il fluido fino a 110-120°C, permettendone l’utilizzo anche in campi non prettamente civili, come ad esempio l’alimentare o l’agricolo e, chiaramente, l’industriale.Il principale limite di questi sistemi è il maggior costo rispetto alla tecnologia precedente anche se la maggior resa permette di ottenere un ritorno economico nel tempo veramente notevole ed interessante.

Pannelli a fluido liquido senza protezioneQuesta tipologia di pannelli è costituita da un corpo realizzato in materiale plastico che porta il vantaggio di avere un prodotto a

basso costo adatto per il riscaldamento di piscine. Il pannello in questo caso non presenta una superficie di protezione sopra all’assorbitore e limita il riscaldamento del fluido a temperature non superiori a 40-45°c, inoltre prodotti con materiali plastici di bassa qualità possono portare ad un rapido invecchiamento del pannello.

Pannelli ad aria del tipo a cassettasono costituiti da un contenitore a scatola con superficie superiore trasparente, normalmente di materiale plastico, e un isolamento, di solito costituito da materiali minerali, posto sul fondo e sulle pareti laterali. In questo caso l’assorbitore è una semplice lastra metallica sopra il quale scorre il flusso d’aria riscaldato.Non avendo fluidi che scorrono all’interno il pannello non presenta rischi di congelamento o di sovratemperature, questo però porta ad una resa globale del pannello decisamente bassa.

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INSTALLAZIONE A ROMA INSTALLAZIONE A VENEZIA

tecnologia Pannello Piano Pannello CPC Pannello Piano Pannello CPC

Superficie pannello 5.0 mq 5.0 mq 5.0 mq 5.0 mq

Radiazione su collettori solari 8935 kWh/anno 8935 kWh/anno 8230 kWh/anno 8230 kWh/anno

energia fornita dai collettori 2948 kWh/anno 3273 kWh/anno 2736 kWh/anno 3102 kWh/anno

Dispersioni linea solare 1385 kWh/anno 1540 kWh/anno 1398 kWh/anno 1540 kWh/anno

energia fornita dal circuito solare 1563 kWh/anno 1733 kWh/anno 1339 kWh/anno 1562 kWh/anno

Resa dell’impianto 313 kWh/m² anno 347 kWh/m² anno 268 kWh/m² anno 312 kWh/m² anno

Differenze di resa +9% +14%

CONCLUSIONEcome possiamo notare in situazioni dove le temperature sono più miti (Roma) la differenza tra i due sistemi si attesta attorno al 9%, mentre a Venezia (dove la temperatura invernale risulta più rigida) il divario tra i due sistemi arriva al 14%. con uno scarto così elevato la differenza di prezzo del sistema si ammortizza in tempi interessanti, rendendo il sistema a pannelli cpc più conveniente.

Per confrontare le due tipologie di pannelli più diffusi (Pannelli piani e sottovuoto) dobbiamo fissare delle variabili in modo tale da avere dati coerenti e verificabili:- appartamento da 100 mq (con fabbisogno medio giornaliero pari a 153 litri al giorno) - accumulo da 300 litri e un sistema di controllo elettronico della stessa ditta- inclinazione dei pannelli sarà di 25° posti esattamente a sud- due città (Roma e Venezia) con clima invernali diversi (inverno mite / inverno rigido)

Il fabbisogno energetico giornaliero di questo edificio-tipo risulta pari a 4.45kWh/giorno, che diventano 1446kWh di consumo all’anno.

Pannello piano

1. Appartamento da 100 mq

...E Ora CONfrONtIamO La rESa dEI PaNNELLI SU dUE dIvErSE tIPOLOgIE dI EdIfICI

Pannello CPC

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Un secondo test molto interessante è confrontare le rese di questi campi solari a servizio di un condominio medio di 10 appartamenti.Le variabili prese in esame sono:- accumulo da 1000 litri e un sistema di controllo elettronico della stessa ditta- inclinazione dei pannelli sarà di 25° posti esattamente a sud- due città (Roma e Venezia) con clima invernali diversi (inverno mite / inverno rigido)

In questo caso il fabbisogno giornaliero è pari a 2576 litri/giorno con un fabbisogno annuo pari a 24352kWh.

CONCLUSIONEcon questi piccole differenze di resa, dal punto di vista economico risulta chiaramente più interessante utilizzare un sistema di pannelli piani.

tutti i grandi utilizzatori di acqua calda sanitaria possono trarre enormi vantaggi da sistemi solari termici ma ogni caso si rivela comunque diverso e vale sempre la pena effettuare un’analisi energetica prima di effettuare una scelta basata solamente sul punto di vista economico.

INSTALLAZIONE A ROMA INSTALLAZIONE A VENEZIA

tecnologia Pannello Piano Pannello CPC Pannello Piano Pannello CPC

Superficie pannello 20.0 mq 20.0 mq 20.0 mq 20.0 mq

Radiazione su collettori solari 35740 kWh/anno 35740 kWh/anno 35740 kWh/anno 35740 kWh/anno

energia fornita dai collettori 18248 kWh/anno 19539 kWh/anno 16231 kWh/anno 17936 kWh/anno

Dispersioni linea solare 1043 kWh/anno 1146 kWh/anno 1072 kWh/anno 1166 kWh/anno

energia fornita dal circuito solare 17205 kWh/anno 18393 kWh/anno 15159 kWh/anno 16770 kWh/anno

Resa dell’impianto 860 kWh/m² anno 920 kWh/m² anno 758 kWh/m² anno 838 kWh/m² anno

Differenze di resa + 6% +10%

UNI EN 12975-1:2011 Impianti solari termici e loro componenti - collettori solari - parte 1: Requisiti generali

UNI EN 12975-2:2011 Impianti solari termici e loro componenti - collettori solari - parte 2: Metodi di prova

UNI EN 12976-1:2011 Impianti solari termici e loro componenti - Impianti prefabbricati - Parte 1: Requisiti generali

UNI EN 12976-2:2011 Impianti solari termici e loro componenti - Impianti prefabbricati - Parte 2: Metodi di prova

UNI EN 12977-1:2012 Impianti solari termici e loro componenti - Impianti assemblati su specifica - Parte 1: Requisiti generali per collettori solari ad acqua e sistemi combinati

UNI EN 12977-2:2012 Impianti solari termici e loro componenti - Impianti assemblati su specifica - Parte 1: Metodi di prova per collettori solari ad acqua e sistemi combinati

UNI EN ISO 9488:2001 Energia solare - Vocabolario

UNI EN 13203-3:2010 apparecchi domestici alimentati a gas per la produzione di acqua calda sani-taria abbinati a un collettore solare - Apparecchi di portata termica nominale non maggiore di 70 kW e capacità di accumulo di acqua di 500 litri - parte 3: Valutazione del consumo di energia

EC 2-2012 UNI 10349:1994 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici

UNI 9182:2010 Impianti di alimentazione e distribuzione d acqua fredda e calda - Criteri di progettazione, collaudo e gestione

UNI/tS 11300-4:2012 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la pro-duzione di acqua calda sanitaria

UNI 8937:1987 collettori solari piani ad aria. Determinazione del rendimento termico.

UNI 8477-2:1985 energia solare. calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia. Valutazione degli apporti ottenibili mediante sistemi attivi o passivi.

QUadrO NOrmatIvO SOLarE tErmICO:

2. Condominio medio di 10 appartamenti

Pannello CPC

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La ripresa delle rinnovabili termiche in Italia parte dalla Strategia Energetica Nazionale

Intervista

Il solare termico è una tecnologia ormai matura anche in Italia. Nel 2012 alcune novità hanno incentivato (o stanno per farlo) l’installazione di impianti solari termici, imponendo anche delle certificazioni obbligatorie per gli installatori di impianti ad energie rinnovabili. Ne abbiamo parlato con valeria verga, Segretario generale di assolterm.

dott.ssa verga, in relazione al Conto Energia termico, che sarà pubblicato entro fine ottobre, quali aspettative ha?«Prima di tutto aspetterei a dare per certa la pubblicazione a fine ottobre. Le notizie che ci arrivano dai ministeri in questo momento sono sicuramente incoraggianti ma ricordiamoci che il decreto attuativo che dovrebbe avviare il nuovo incentivo previsto all’articolo 28 (Contributi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni) del decreto 28 del 2011 doveva uscire entro fine settembre dell’anno scorso, esattamente un anno fa.In ogni caso, ripeto, le notizie che abbiamo sono incoraggianti. Sembrerebbe che si stia per uscire dall’impasse e abbiamo ricevuto anche rassicurazioni sul

fatto che gran parte delle nostre osservazioni all’ultima bozza fatta circolare in giugno siano state accolte dai ministeri. cosa ci aspettiamo? che veramente a fine ottobre venga pubblicato il decreto perché il mercato sta soffrendo soprattutto a causa di un quadro legislativo che manca di coerenza, affidabilità e di un orizzonte temporale sufficientemente lungo. che l’incentivo sia almeno pari al 55% dell’investimento iniziale e che sia attribuito su un numero di anni compreso tra i 2 e i 5. quello che infatti non rende appetibili oggi le detrazioni fiscali del 55% è il recupero in 10 anni, un periodo troppo lungo, soprattutto in questo momento di crisi. che preveda, almeno per i piccoli impianti, una procedura sufficientemente semplificata che metta i cittadini, anche i cosiddetti “incapienti” (che non potevano avvalersi delle detrazioni fiscali) nelle condizioni di fruire in modo agevole dell’incentivo per installarsi in casa un impianto solare termico. se tutte queste condizioni dovessero realizzarsi in tempi rapidi potremmo vedere riprendersi un settore che, ricordiamolo, nel 2011 ha chiuso con un -15/20%».

dal 31 maggio è entrato in vigore l’obbligo di coprire una parte della produzione termica dei nuovi edifici con energie rinnovabili, come giudicate questo provvedimento?

Valeria VergaSegretario Generale Assolterm - Associazione Italiana Solare Termico

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«Stiamo parlando dell’obbligo introdotto dal Decreto 28, che oltre a “obbligare” la copertura del 50% del fabbisogno di ACS con fonti rinnovabili (peraltro già previsto dal D. Lgs. 311/06) ha introdotto l’obbligo di coprire tutti i fabbisogni termici in una percentuale variabile nel tempo. Il 31 maggio è scattato l’obbligo di coprire il 20% dei fabbisogni termici complessivi, dal 2014 dovrà salire al 35% fino ad arrivare al 50% nel 2017. Pensiamo che l’obiettivo sia condivisibile ma che la normativa vada parzialmente rivista. Il fatto, per esempio, che l’obbligo si applichi solo alle ristrutturazioni rilevanti limita notevolmente il campo di applicazione. auspichiamo che si torni al “più ragionevole” dettato del 311 dove l’obbligo si applicava anche alla ristrutturazione dell’impianto termico esistente. per quanto riguarda le percentuali di cui sopra, l’obbligo di copertura del 20%, come da lei giustamente osservato, è già in vigore dal 31 maggio di quest’anno. Grazie agli standard energetici minimi obbligatori previsti per i nuovi edifici, i consumi medi per riscaldamento e raffrescamento degli stessi saranno sensibilmente più contenuti rispetto al passato. Ciò consente alla tecnologia del solare termico di esprimere tutta la sua potenzialità coprendo, anche con una superficie di collettori non eccessiva, la quota di consumi prevista dall’obbligo. Riteniamo però che l’allegato 3 del Decreto 28 vada rivisto perché le percentuali più alte, che entreranno in vigore in tempi abbastanza rapidi, sono poco realistiche e rischiano di favorire alcune tecnologie che non sempre hanno il miglior rapporto costi-benefici».

Pensa che il solare termico verrà danneggiato dalla competizione con altre fonti rinnovabili come le biomasse o le pompe di calore?«Penso che la competizione tra tecnologie rinnovabili non esista e non debba esistere. La direzione, giustamente tracciata dalle direttive e road map europee, è quella dell’integrazione tra le tecnologie ed i sistemi ibridi. L’obiettivo dovrà essere quello di progettare e realizzare sistemi integrati dove le diverse tecnologie partecipano, ciascuna con le proprie caratteristiche, a soddisfare i fabbisogni energetici in modo efficiente e sostenibile».

Secondo voi come mai in Italia il solare termico, che pure rappresenta una filiera produttiva importante per

il paese, è stato così penalizzato nelle incentivazioni alle rinnovabili a favore del fotovoltaico? «Anche qui va ribadito che non c’è nessuna competizione o antagonismo tra solare termico e fotovoltaico. sono due tecnologie molto diverse che soddisfano fabbisogni energetici diversi. Purtroppo, e questo è successo in tutta Europa e non solo da noi, per anni si è continuato a porre maggior enfasi sull’energia elettrica e di conseguenza sulle rinnovabili elettriche. In Italia tutto questo è sfociato in un forte squilibrio nell’incentivazione delle diverse tecnologie che, come la storia ha dimostrato, non ha portato a nulla di buono, nemmeno per il fotovoltaico. Adesso però le cose stanno cambiando e finalmente il governo si è reso conto, scrivendolo tra l’altro anche nella strategia Energetica Nazionale, che è fondamentale puntare sulle rinnovabili termiche. Ovviamente vigileremo, insieme alle altre associazioni delle termiche, affinché alle dichiarazioni d’intenti seguano i fatti».

Entro la fine di quest’anno tutte le regioni dovranno regolare la formazione e certificazione degli installatori di impianti rinnovabili. Qual è la vostra opinione in merito? Condividete le proposte di ENEa?«consideriamo da sempre quello della qualificazione e certificazione degli installatori un tema cruciale che è stato finora fin troppo trascurato. Proprio per questo motivo, anticipando di fatto quanto richiesto nella Direttiva 28, poi recepito dal D. Lgs. 28/11, abbiamo progettato e testato un programma di qualificazione e certificazione per gli installatori di impianti solari termici. Il ruolo di Enea è molto importante in quanto dovrà garantire l’omogeneità degli schemi di qualificazione e certificazione su tutto il territorio nazionale. spetta però alle associazioni, e su questo stiamo lavorando anche confrontandoci con le altre associazioni, che al proprio interno hanno le competenze e le risorse tecniche per poterlo fare, gestire il processo di formazione dei formatori e di rilascio di un’attestazione delle competenze acquisite. si potrà poi discutere sulle modalità migliori per la certificazione di tutto questo processo che, come sappiamo, necessita di un soggetto terzo (ente certificatore)».

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Assolterm, Associazione Italiana Solare Termico, ha l’obiettivo fondamentale di tutelare gli interessi del settore solare termico e dei suoi attori (in particolare dei produttori).

Ad oggi comprende all’incirca 80 operatori del settore (produttori e distributori di collettori solari e altri componenti d’impianto, progettisti, installatori, istituti di ricerca…), rappresentando il 70-80% del mercato italiano. Tra i soci compaiono alcuni tra i maggiori player del settore, sia produttori solaristi specializzati sia grandi aziende del settore termoidraulico.

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Prodotti in primo pianoPUBBLIREDAZIONALE

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JODO SOLVUP è la soluzione ideale per l’abbinamento ad impianti termici dove si desidera ridurre l’intervento del generatore termico attraverso l’utilizzo dell’irraggiamento solare sia per l’integrazione sanitaria sia per l’integrazione su impianti di riscaldamento.Il collettore SOLVUP è caratterizzato da 15 tubi sottovuoto all’interno dei quali la superficie captante cilindrica lavora a 360° grazie alla presenza della parabola posteriore CPC. La soluzione idraulica utilizzata dal collettore è del tipo “U –PIPE “ dove il liquido “solare” scorre all’interno di un tubo ad U saldato all’assorbitore termico. L’assorbitore, per ridurne le dispersioni tipiche della stagione invernale, è inserito in una “candela” di vetro ad intercapedine, chiusa ermeticamente, nella quale è stato realizzato il vuoto.Il collettore solare SOLVUP, costituisce la soluzione ideale per chi necessita di superfici captanti elevate ma ha a disposizione superfici ridotte per l’installazione del campo solare. La parabola posteriore CPC (Compound Parabolic Concentrator) presenta una capacità riflettiva molto elevata incrementando così l’efficienza dei tubi sottovuoto. La sua conformazione permette all’assorbitore di utilizzare sia la radiazione diretta che quella diffusa su tutta la sua circonferenza sfruttando al massimo la superficie captante del collettore solare SOLVUP e migliorando così la resa del

pannello stesso.Questo sistema esalta inoltre la prestazione energetica annuale trasferendo tutta l’energia al circuito idraulico in rame ad “U”. L’utilizzo del sistema Tichellmann (sistema integrato per il bilanciamento delle portate) permette di collegare in serie fino a sei collettori SOLVUP riducendo notevolmente le dispersioni dell’impianto e facilitando l’installazione del collettore. Tale sistema offre infatti al progettista/installatore diversi vantaggi: i pannelli lavorano in parallelo (ricevendo liquido freddo in ingresso e sfruttando al massimo la radiazione solare), le portate idrauliche tra i vari pannelli sono bilanciate automaticamente, le dispersioni termiche invernali sono ridotte, c’è una riduzione dei costi di manodopera e materiale.

Brandoni si affida alla tecnologia del solare termico con Pegaso, il collettore a tubi evacuati. Il pannello solare termico consente infatti di utilizzare l’energia solare per la produzione di acqua calda sanitaria: oltre a risparmiare sulla bolletta offre un importante contributo all’ambiente in termini di risparmio energetico, risultando un dispositivo ideale per il riscaldamento delle piscine.La tecnologia dei tubi evacuati, utilizzata nel pannello solare Brandoni, adotta delle

architetture costruttive che limitano notevolmente le dispersioni termiche ed esaltano le capacità di captazione della radiazione solare. Tutto ciò consente un maggiore immagazzinamento di energia termica anche in condizioni ambientali sfavorevoli con

efficienze complessive sensibilmente più elevate. All'interno del tubo evacuato il trasporto di calore tra l'assorbitore e il fluido d'impianto avviene tramite l'utilizzo di un Heat Pipe (tubo di calore), che sfrutta il fenomeno dell'evaporazione e condensazione di un liquido. L'Heat Pipe è un dispositivo complesso nella realizzazione, ma molto semplice, robusto e duraturo nell’utilizzo che nel corso degli anni non necessita di particolari opere di manutenzione. Il tubo sottovuoto unito alla tecnologia Heat Pipe, è un sistema efficace, rapido: il giusto connubio per ottenere degli ottimi risultati sia d’inverno che d’estate senza problemi di corrosione o manutenzione.I pannelli solari ad Heat Pipe della Brandoni sono caratterizzati dalla capacità di captare ed immagazzinare una notevole quantità di radiazione solare da convertire in calore, in maniera veloce ed efficiente tutto l’anno. Inoltre la facilità di montaggio consente loro di essere inseriti all'interno del circuito idraulico in tempi brevissimi.Grazie alla capacità di assorbire i raggi infrarossi, il collettore a tubi sottovuoto offre ottimi risultati anche con cielo nuvoloso.

JODO SOLVUP: il collettore ideale ad irraggiamento solare

Pegaso: collettore a tubi evacuati con tecnologia Heat Pipe

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Zelios VT di Chaffoteaux è il collettore solare a 15 tubi a vuoto per la produzione di acqua calda in grado di garantire la massima efficienza. Il collettore, concepito anche per le condizioni climatiche più difficili, è adatto per sistemi solari integrati al riscaldamento e contribuisce a ridurre ulteriormente il consumo di energia di tutto l’impianto domestico. Grazie alla tecnologia dei tubi sottovuoto, l'energia solare viene ceduta integralmente al fluido termovettore coprendo oltre il 70% del fabbisogno energetico annuo necessario per la produzione di acqua calda sanitaria. L’assenza di aria nei tubi riduce le dispersioni termiche, mentre il rivestimento altamente selettivo dell'assorbitore e il vetro borosilicato da 2 mm ad elevata trasparenza

garantiscono la massima efficienza ottica. Il collo dei tubi con isolamento in EPDM, resistente alle alte temperature, garantisce l’isolamento termico anche nella connessione tra tubo e manifold. Zelios VT può essere impiegato sia per la produzione di acqua calda sanitaria sia per integrazione sull’impianto di riscaldamento, grazie all'elevato assorbimento energetico. Adatto anche per edifici esistenti, ha un sistema di fissaggio molto flessibile che assicura un orientamento ottimale della superficie captante.Zelios VT, certificato dal TÜV, viene realizzato secondo i criteri di qualità previsti per i sistemi a energia solare e ha superato tutti i test secondo DIN EN 12975 con ottimi risultati di durata e affidabilità.

Nuove soluzioni per la gamma Immergas Solar Solutions, rinnovata da Immergas sviluppando prodotti e sistemi di ultima generazione, in grado di sfruttare al massimo l’energia del sole e garantire nuovi standard di comfort. Immergas amplia così l’eccellenza tecnologica dei suoi componenti solari grazie ai

nuovi Collettori Sottovuoto CSV 14 e ai Collettori Piani CP4 XL, cui è stata aumentata la superficie captante dei pannelli (oltre 2,50 m2) per favorire prestazioni energetiche più performanti e un migliore utilizzo delle energie rinnovabili.Le innovazioni riguardano anche la gamma di bollitori che da oltre 30 anni Immergas realizza in acciaio Inox. Un punto di forza strategico sostenuto da investimenti crescenti, i quali hanno consentito ai reparti produttivi interni all’azienda di ampliare la gamma di bollitori in acciaio Inox inserendo soluzioni fino a 500 litri di capacità. Vi sono inoltre altre versioni che completano la gamma: UB 1000-1500-2000 litri in acciaio vetrificato (per la produzione di ACS) e UB 550-

750 per le applicazioni in cui anche il riscaldamento dell’ambiente è dato dall’energia solare.L’azienda, grazie a queste nuove soluzioni, amplia la gamma di pacchetti completi che permettono all’installatore di acquistare contemporaneamente tutto il materiale che serve per un impianto solare termico (comprese le staffe per installazione su tetti a falda), ad eccezione delle tubazioni solari.

Ecco le tre tipologie di pacchetti completi previste da Immergas in base all’impianto previsto:- DOMESTIC SOL, 4 pacchetti completi a circolazione forzata,

per l’integrazione del riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria

- INOX SOL, 6 pacchetti completi e 2 versioni BASIC SOL a circolazione forzata, per la produzione di acqua calda sanitaria

- NATURAL SOL, 3 pacchetti completi a circolazione naturale, per la produzione di acqua calda sanitaria.

Collettore solare ZELIOS VT

Immergas Solar Solutions: nuova vita al solare termico

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Prodotti in primo pianoPUBBLIREDAZIONALE

La tecnologia sottovuoto è l’unica che permette di integrare gli impianti di riscaldamento durante tutto l’anno, anche nelle giornate più rigide, consentendo un significativo risparmio sulle bollette e sui consumi, anche per gli impianti di solar cooling. Il solar cooling è un impianto che utilizza l’acqua calda ad alta temperatura prodotta da collettori solari a tubi sottovuoto Kloben SKY CPC 58 per produrre acqua refrigerata o aria condizionata. Il freddo così prodotto viene utilizzato negli edifici come mezzo per condizionare o nelle industrie per lai conservazione o stabilizzazione termica riducendo sensibilmente anche il consumo elettrico.I collettori sottovuoto Kloben funzionano dunque tutto l’anno e questo perchè, grazie all’aspirazione dell’aria presente nell’intercapedine del tubo di vetro, sfruttano il miglior isolamento termico presente in natura, ossia il vuoto. Lo scambio del calore raccolto avviene tramite un assorbitore in alluminio che a contatto con un tubo di rame

ad “U” (il rame è il miglior conduttore termico) trasferisce il calore al fluido termovettore presente nel circuito del collettore solare.Per aumentare la quantità di energia fornita Kloben ha scelto di inserire nei propri collettori SKY i captatori di luce diretta e diffusa a geometria CPC, Compound Parabolic Concentrator, realizzati utilizzando materiali in grado di fornire ottime rese in riflessione totale (> 90%) ed in riflessione di luce diffusa.La superficie interna dell’intercapedine sottovuoto è resa selettiva all’assorbimento della radiazione solare tramite la deposizione per sputtering di molteplici strati metallici di spessore micrometrico chiamati CERMET, che coprono l’assorbimento di tutto lo spettro della radiazione elettromagnetica del sole. La presenza del vuoto assicura la protezione da infiltrazioni di umidità e da agenti atmosferici garantendo una durata illimitata e il mantenimento delle prestazioni di captazioneIl collettore SKY KLOBEN è l’unico che

ha superato con ottimi risultati il “Test di resistenza all’impatto” all’ITW di Soccarda, According to SABS 1210:1992 – Test Report n° 08SU34, con un risultato di 13,6 J max valore di prova.I vantaggi del sistema Kloben hanno un riscontro immediato a livello economico, ma soprattutto a livello tecnico perché sinonimo di qualità, affidabilità ed innovazione continua.

Kloben SKY CPC 58: collettore sottovuoto con le più alte performance al mondo

FKA è un collettore solare piano ad alta efficienza, realizzato con materiali di alta qualità e tecnologia all’avanguardia.Il cuore del sistema è l‘assorbitore a meandro, che garantisce al collettore piano rese molto più uniformi rispetto

a quelli ad arpa, q u a n d o i n s t a l l a t i in serie. Il trattamento superficiale in sottovuoto

ad alta selettività consente di ottenere elevate rese anche in caso di scarsa illuminazione.Il tubo in rame è saldato all’assorbitore mediante una moderna

tecnica ad ultrasuoni che consente una giunzione resistente tra tubo e lamina ed un ottimo trasferimento del calore.Per evitare perdite di calore, il collettore FKA è dotato di uno spesso strato isolante e di uno speciale sistema di impermeabilizzazione in 4 strati che protegge il collettore e prolunga la sua vita utile.La struttura a serpentina dell’assorbitore ed il tubo collettore integrato fanno sì che gli attacchi ed i collegamenti dei collettori solari FKA risultino semplificati; questo comporta un alto risparmio poiché è necessaria una minore manodopera per il montaggio e meno tubazioni per gli allacci.I collettori FKA garantiscono grande flessibilità di montaggio: è possibile installare in serie fino a 6 collettori con collegamento sullo stesso lato e fino a 15 con collegamento in diagonale, sia con configurazione verticale che orizzontale.Modularità dei componenti e materiali di alta qualità garantiscono semplicità di montaggio e lunga durata dell’impianto.

Collettori piani ad alta efficienza FKA

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Un impianto termico Wagner & Co Solar Italia, oltre a garantire una resa solare elevata, un’integrazione dell’eventuale caldaia esistente con il nuovo impianto solare e una manutenzione semplificata, deve essere competitivo al massimo e far guadagnare risparmiando sui costi del riscaldamento invernale a bassa temperatura e sulla produzione di acqua calda sanitaria.Wagner & Co Solar Italia ha progettato internamente un nuovo collettore che coniuga funzionalità, tecnologia, prestazioni a costi vantaggiosi per l’installatore e quindi per l’utente. Senza dover rinunciare alle qualità tipiche dei collettori solari Wagner & Co Solar Italia, la nuova serie EURO “L” offre prestazioni superiori e andrà a sostituire la precedente serie "C" che ha fatto la storia del collettore EURO da 10 anni a questa parte.Sviluppato con avanzata tecnologia

laser (ecco da dove deriva la sigla "L"), tramite la quale la piastra assorbente in alluminio viene saldata al registro idraulico in rame, il collettore dispone di una saldatura più affidabile e potente, che comporta maggiore trasmissione del calore, tempi di produzione più rapidi e costi ridotti. Il telaio in alluminio navale resistente all'atmosfera marina e la guarnizione del vetro in gomma EPDM con angoli vulcanizzati garantiscono un livello di elevata affidabilità nel tempo contro grandine, neve ed infiltrazioni di acqua piovana.La conformazione idraulica dei collettori serie EURO L, con tubi collettori a serpentino, permette di collegare in serie fino a 5 elementi in regime di portata high flow, consentendo installazioni molto versatili sia in orizzontale che in verticale, sia su tetti piani che su tetti a falda.

L’innovativa tecnologia con assorbitore in alluminio saldato al laser su un registro in rame rende questi collettori particolarmente competitivi garantendo costi ridotti e massime prestazioni.I collettori della serie L sono garantiti 10 anni come tutti i collettori Wagner & Co Solar Italia e certificati EN12975 e Solarkeymark per accedere agli attuali e futuri incentivi statali.

Collettori solari EURO Laser: efficienza, convenienza ed affidabilità

News dal nostro portale

Governo: Conto Energia Termico e SEN pronti entro ottobre Il tanto atteso Conto Energia Termico sarà rilasciato dal Governo nelle prossime settimane. L’annuncio è stato fatto da Claudio De Vincenti, sottosegretario allo Sviluppo Economico, a margine del convegno CGIL sulle reti energetiche, secondo il quale “Il decreto è molto avanti, penso entro il mese”.

Le tempistiche imminenti annunciate dal sottosegretario creano dunque attesa tra gli addetti al settore per un Decreto che modificherà gli incentivi alle fonti rinnovabili termiche come le biomasse, il solare termico e la geotermia.

Attesa ancora più breve invece per la divulgazione del SEN, la nuova Strategia Energetica Nazionale: sempre secondo De

Vincenti il testo sarà reso noto la prossima settimana e sarà aperto alla consultazione pubblica con i sindacati, le forze sociali e le istituzioni.

Un testo fondamentale che Aurelio Regina, vicepresidente di Confindustria per lo sviluppo economico, auspica diventi “pietra miliare”. L’invito di Regina è infatti quello di vincolare il SEN, per non rischiare di vederlo ridiscusso da altri Governi futuri.

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