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Febbraio 2016 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere pedonalizzazioni, prosegue il cammino Editoriale nella città da vivere a piedi Matteo Francini U n San Valentino speciale in città. Se il 14 febbraio è per antonomasia il giorno degli innamorati, quest’anno Firenze lo ha scelto come data simbolo per la trasformazione di uno dei suoi spazi più ce- lebri e, senz’altro, suggestivi: piazzale Michelangelo. Scatta proprio quel giorno la pedona- lizzazione della terrazza sulla città, uno degli interventi pen- sati per ridisegnare completa- mente lo spazio panoramico. SEGUE A PAGINA 8 SEGUE A PAGINA 11 A gennaio 2015 era toccato all’Oltrarno con piazza del Carmi- ne, mentre l’inizio di questo 2016 segna la trasformazione di piazzale Michelangelo, che dice addio a buona parte del parcheg- gione con vista. Le “rivoluzioni a piedi” stanno cambiando il volto (e le abitudini) della città. Ma non ci si fermerà qua. Per il futuro, il borsino delle pedonalizzazioni segnala Borgo San Jacopo come prossima tappa. E a piedi non si andrà solo in centro, ma anche in periferia: ecco le altre idee per la città. Gianni Carpini PAGINA 9 PAGINA 10 tornano gli alberi, rinasce l’anconella Addio pini, arrivano nuove spe- cie: dopo la tempesta di agosto il parco torna a colorarsi di verde. a spasso tra le opere salvate dal fango Il Reporter dei piccoli: filastrocca di Carnevale per i lettori in erba PAGINA 14 PAGINA 13 certe notti viola, le sfide al franchi F ra campionato e coppa, il ca- lendario riserva questo mese alla Fiorentina e ai suoi tifosi una serie di big match ravvicinati in orario serale tra le “mura ami- che” dello stadio Franchi. Fiorentina Anno X Ed. 9 Firenze Quartiere 4 il volto “volontario” del quartiere Sono diversi i cittadini che si prendono cura dei giardini. E i genitori aiutano le scuole Primo piano PAGINA 2 mantignano saluta il “ponte dei cazzotti” Avanzano i cantieri per il bypass: con l’arrivo della nuova viabilità, la vecchia struttura andrà giù. PAGINA 3 il “teatro del borgo” un anno e mezzo dopo PAGINA 7 Periodico d’informazione locale. Anno X n. 9 del 2 febbraio 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Isolotto • Legnaia • Soffiano La famiglia italiana della frutta

Il Reporter Q4 - Febbraio 2016

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"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere.

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Page 1: Il Reporter Q4 - Febbraio 2016

Febbraio2016

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

pedonalizzazioni,prosegue il cammino

� Editoriale

nella cittàda vivere a piedi

Matteo Francini

Un San Valentino speciale in città. Se il 14 febbraio

è per antonomasia il giorno degli innamorati, quest’anno Firenze lo ha scelto come data simbolo per la trasformazione di uno dei suoi spazi più ce-lebri e, senz’altro, suggestivi: piazzale Michelangelo. Scatta proprio quel giorno la pedona-lizzazione della terrazza sulla città, uno degli interventi pen-sati per ridisegnare completa-mente lo spazio panoramico.

☛ SEgUE a pagina 8

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A gennaio 2015 era toccato all’Oltrarno con piazza del Carmi-ne, mentre l’inizio di questo 2016 segna la trasformazione di

piazzale Michelangelo, che dice addio a buona parte del parcheg-gione con vista. Le “rivoluzioni a piedi” stanno cambiando il volto (e le abitudini) della città. Ma non ci si fermerà qua. Per il futuro, il borsino delle pedonalizzazioni segnala Borgo San Jacopo come prossima tappa. E a piedi non si andrà solo in centro, ma anche in periferia: ecco le altre idee per la città.

Gianni Carpini

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tornano gli alberi,rinasce l’anconellaAddio pini, arrivano nuove spe-cie: dopo la tempesta di agosto il parco torna a colorarsi di verde.

a spasso tra le operesalvate dal fango

Il Reporterdei piccoli:fi lastrocca

di Carnevaleper i lettori

in erba☛ pagina 14 ☛ pagina 13

certe notti viola,le sfide al franchiFra campionato e coppa, il ca-

lendario riserva questo mese alla Fiorentina e ai suoi tifosi una serie di big match ravvicinati in orario serale tra le “mura ami-che” dello stadio Franchi.

Fiorentina

Anno X Ed. 9

FirenzeQuartiere 4

il volto“volontario”del quartiereSono diversi i cittadiniche si prendono curadei giardini. E i genitori aiutano le scuole

Primo piano

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mantignano salutail “ponte dei cazzotti”Avanzano i cantieri per il bypass: con l’arrivo della nuova viabilità, la vecchia struttura andrà giù.

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il “teatro del borgo”un anno e mezzo dopo

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Page 2: Il Reporter Q4 - Febbraio 2016

Il giardino tra via Coppo di Marcovaldo e via Daddi

La mappa

“angeli” dei giardini,scatta il censimento

Arriverà presto la “mappa” degli angeli con il polli-

ce verde. Nei prossimi mesi il Quartiere 4 farà un censimen-to dei giardini i cui cancelli vengono aperti e chiusi da cittadini-volontari. “L’obietti-vo – spiega il presidente Mir-ko Dormentoni – è capire per quali aree promuovere ulterio-ri prese in carico”. A Firenze non mancano i parchi pubblici che attendono di essere “adot-tati”. “I volontari sono una ri-sorsa importantissima senza la quale non ce la faremmo – sot-tolinea Dormentoni – inoltre forniscono un valore aggiunto: sono sentinelle sul territorio che segnalano problemi e cri-ticità”.

G.C.

le “chiavi” del parco?in mano ai volontari.viaggio tra le areeadottate dai cittadini

Ambiente

Scuola

Si possono chiamare vo-lontari “in erba”. Con il sole a picco o sotto la pioggia a dirotto rispet-

tano l’impegno: aprono i cancelli del giardino pubblico vicino a casa, garantiscono la chiusura notturna, se ne prendono cura. Sono decine i cittadini che nel quartiere, in modo gratuito, pre-sidiano un fazzoletto di prato. Succede a Ponte a Greve, dove alcune famiglie di uno stesso condominio si alternano per rendere accessibile il parco di fronte alla loro abitazione. Suc-cede a Soffiano, dove un abitan-te volenteroso ha popolato di piante un’area verde, ieri terra di sosta selvaggia, oggi rigogliosa oasi. E ancora, il “custode” del parco del Saletto, Giancarlo An-tolini, è stato premiato dal Q4 con il “Quattrino” per il suo im-pegno, mentre le chiavi del verde del Gazometro sono nelle mani del centro anziani di via dell’An-conella. E la lista sarebbe ancora lunga. A raccontare la storia del giardino collettivo da un etta-ro e mezzo in via Neri di Bicci, popoloso isolato alle spalle del centro commerciale di Ponte a Greve, è una rappresentanza dei condomini della strada: da dieci anni quindici famiglie, a turno, aprono e chiudono i cancelli del parco, realizzato nel 1994 dalla cooperativa che costruì gli allog-

gi. “È anche un po’ nostro”, dice Sabrina. Lucia è lo “sceriffo” del team (ride di gusto a questa de-finizione, ndr). Mette in guardia: “Le persone devono leggere bene i cartelli: niente sporcizia. Servo-no più controlli dei vigili”. Danila stila i turni. “Esiste un controllo sociale – spiega – chi è in ter-razza butta un occhio ai bimbi che giocano nel prato”. Angelo, infine, ha un sogno: “Rivedere sulle colonne spoglie in mezzo al giardino il tetto del bindolo, tolto anni fa”. A due chilometri di distanza, Soffiano ha il suo “Bobolino”, come lo chiamano i residenti: vialetti puliti, sugli al-beri casette per gli uccelli e bat-box, nelle aiuole ortensie, rose e ciliegi giapponesi. È stato un distinto signore, che preferisce rimanere anonimo, a creare dal 2003 il micro-parco tra via Cop-po di Marcovaldo e via Daddi, spronando il Comune a portare qua la fontanella dell’acqua e le staccionate. Se ne occupa alme-no una volta a settimana, inve-stendo tempo e denaro. “Vengo ripagato dai sorrisi delle persone che passano dal giardino – rac-conta – sono convinto che l’e-ducazione e l’impegno vincano sulla sporcizia e sulla maleduca-zione”. Un seme che ha fatto “fio-rire” alcune aree vicine. A pochi passi, tra le palazzine di via Sano di Pietro, una residente cura il

Gianni Carpini

e i genitorisi danno da fare

Attivi al fianco delle istituzioni scolastiche, i comitati dei ge-nitori rappresentano sempre più una risorsa per le scuole.

Tra i principali nel Q4 ci sono quelli degli istituti Pirandello-Calvino, Montagnola-Gramsci e Piero della Francesca. Ma di cosa si occupano? “La nostra volontà è far partecipare tutti at-tivamente alla vita della scuola, utilizzando anche il nostro sito www.genitoriinmovimento.it – spiega Valentino, presidente del comitato genitori della Montagnola-Gramsci – promuoviamo in-contri, corsi, gruppi di studio e iniziative utili a tutti i genitori”. Il comitato dell’Ic Piero della Francesca, nato tre anni fa, è en-trato ufficialmente in attività lo scorso anno: oltre a raccogliere proposte e criticità che vengono presentate e discusse nel Con-siglio d’istituto, si occupa di vari progetti. “Attraverso mercatini e grazie ai proventi degli spettacoli della ‘compagnia’ I cornet-ti di mezzanotte, costituita da genitori volontari – racconta la presidente Susanna – siamo riusciti a donare all’istituto quat-tro lavagne interattive multimediali”. Alla Pirandello il comi-tato genitori ha organizzato, negli ultimi anni, raccolte fon-di attraverso feste di fine anno, mercatini di Natale e lotterie. “Il nostro lavoro non si esaurisce con le raccolte fondi – sottolinea il presidente Carlo – abbiamo realizzato una serie di incontri per genitori e insegnanti con specialisti, per approfondire tematiche quali l’uso di internet, il bullismo e l’approccio da avere con gli studenti con disturbi dell’apprendimento (Dsa)”. Da questo in-contro è nato uno sportello per i genitori dei ragazzi che soffrono di Dsa, e dal lavoro del comitato è sorta l’associazione “Amici del-la Pirandello”.

C.N.

#Primo piano

Da Soffianoa Pontea Grevesono diversigli abitantiche apronoi cancellie si prendonocura deglispazi verdi

verde pubblico davanti al porto-ne. Un gruppo di proprietari di cani ha invece adottato lo “strap-po” d’erba che collega la fine di via dell’Olivuzzo a via Margari-tone d’Arezzo: tagliano il prato, puliscono con scope e palette, controllano che i “colleghi” non scordino per strada i ricordini di Fido e ora chiedono di “mettere i cancelli, per ricreare l’area cani e chiuderla la notte”.

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2 | Febbraio 2016 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 3: Il Reporter Q4 - Febbraio 2016

Addio “Ponte dei cazzotti”. E il bypass ora marciaLa passerella sarà demolita, mentre i cantieri avanzano

Mantignano e Ugnano

Sicurezza stradale

I nostalgici dovranno metter-si l’animo in pace: il vecchio “ponte dei cazzotti” di Man-tignano andrà giù. Sarà de-

molito con l’arrivo del tanto atte-so bypass. I cantieri per la nuova viabilità, a distanza di un anno dalla posa della prima pietra, sembrano ora marciare a buon ritmo, nonostante gli intoppi ini-ziali legati alla bonifica del terre-no. Il Quartiere 4 aveva proposto che il collegamento sul fiume Greve, “impacchettato” dietro le transenne da quindici anni, fosse usato come connessione ciclopedonale tra via Canova e la frazione a ovest dell’Indiano, ma l’idea è stata archiviata dopo il “niet” della Città Metropolitana: il “ponte dei cazzotti” non rispet-ta le regole di sicurezza idraulica e dovrà quindi essere smantel-lato. Intanto, le ruspe iniziano a ingranare la marcia per creare lo stradone lungo un chilometro e mezzo, due corsie con limite a 50 chilometri l’ora, che dirotterà il traffico fuori dai centri abitati di Ugnano e Mantignano. L’ope-ra, 6,2 milioni di euro pagati da

Gianni Carpini

I cantieri per il bypass di Mantignano: a distanza di un anno dalla posa della prima pietra, i lavori sembrano ora marciare a buon ritmo

L’incrocio tra via del Ponte a Greve, via Bugiardini e viuzzo del Roncolino

contro gli incidenti arrivano le rotatorie

Rotonda “anti-incidenti”, ci siamo. Sono in arrivo 400mila euro per mettere in sicurezza l’incrocio tra via del Ponte a Greve,

viuzzo del Roncolino e via Bugiardini. Qui oggi esistono due stop, domani ci sarà una mini-rotatoria, mentre in viuzzo del Ronco-lino, al posto dell’attuale campetto, nascerà un parcheggio da 25 posti. “Salvo ulteriori imprevisti, il 2016 sarà l’anno della realizza-zione”, anticipa il presidente del Q4 Mirko Dormentoni. I lavori fanno parte del progetto “David”, lanciato dal Comune. Previsti anche altri due cantieri, per un costo di 350mila euro. Alla fine di via Canova, all’incrocio con via Martini, sarà realizzata una rota-toria per ridurre la velocità, che sostituirà i semafori poco prima dell’imbocco dell’Indiano. Novità anche tra via dell’Argingrosso e il viadotto: due nuove isole spartitraffico, allargamento di quella già esistente e un nuovo marciapiede verso la caserma dei Vigili del Fuoco. “Sono interventi che potranno migliorare la sicurezza stradale oltre a fluidificare il traffico”, commentano Dormentoni e il presidente della commissione Servizi al territorio Pampaloni.

Autostrade per compensare i la-vori della terza corsia della A1, è attesa da quasi vent’anni: l’attua-le ponte, che nel febbraio 2001 mandò in pensione quello “dei cazzotti”, doveva essere il primo tassello. Il progetto della “varian-te” si è sbloccato solo nel 2015, con l’inaugurazione del cantie-re il 26 febbraio. Poi c’è stata la questione della bonifica bellica per le mine – disinnescate dai partigiani – che settant’anni fa le truppe tedesche lasciarono die-tro di loro (vedi altro articolo in questa pagina). Gli operai stanno adesso tentando di recuperare il tempo perduto, per finire tutto entro l’estate. Poi serviranno un paio di mesi per i collaudi. “È la più importante opera pubblica in corso sul nostro territorio – afferma Renzo Pampaloni, alla guida della commissione Servizi al territorio del Q4 – l’impegno che ci siamo presi come Quartie-re è di seguire attentamente tutte le tappe, le tempistiche e i vari interventi”. Il bypass parte da una nuova rotonda all’incrocio tra via di Ugnano e via dei Pozzi di

Mantignano, “dribbla” il centro abitato di Ugnano passando in mezzo ai campi, costeggia Man-tignano, salta la Greve sul nuovo ponte e arriva fin sotto l’Indiano. Il Quartiere 4 ha ottenuto che siano installate barriere anti-rumore in corrispondenza delle case di Mantignano e della scuo-la Ambrosoli. Tra le rampe del viadotto e viuzzo dei Sarti è poi prevista una seconda rotonda. Per conoscere da vicino i detta-gli del bypass, i cittadini possono incontrare i tecnici su appunta-mento, telefonando al Quartiere 4 al numero 055.2767134.

Un nome, un perché(dopo il salvataggio)

Lungo cinquanta metri e largo due. Così stretto da

permettere il passaggio di una sola vettura alla volta per ogni sponda. Per questo è sopran-nominato “ponte dei cazzotti”. Costruito ottant’anni fa, è il se-condo ponte fiorentino, dopo Ponte Vecchio, a non essere stato distrutto alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1944 fu salvato dai partigiani che difendevano l’acquedotto di Mantignano dai tedeschi, intenzionati a far saltare in aria passerella e impianto. Cinque giovani partigiani persero la vita. Il ponte è poi rimasto in servizio fino al 2001, quando è stato chiuso con l’inaugurazio-ne del nuovo collegamento.

G.C.

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Febbraio 2016 | 3 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 4: Il Reporter Q4 - Febbraio 2016

#Zoom

La “signora dei libri”è andata in pensioneSandra Tramonti era la storicabibliotecaria dell’Isolotto

il cielo? si scopredal quartiere

Baci, abbracci e tanti sorrisi. “Sei tornata?”, le chiede un’ex collega. “Ti ricordi di me? – le domanda un’altra donna – fa-

cevo il servizio civile in viale dei Pini”. Per Sandra Tramonti la biblioteca di via Chiusi è una seconda casa. “Torno volentieri, anche se per ora mi sento strana a entrare come utente”, racconta. Lei che è la “signora dei libri” dell’Isolot-to: dopo quarantadue anni di servizio, metà dei quali passati come biblioteca-

ria nel quartiere, il 1° dicembre scorso è andata in pensione. Per quasi dieci anni è stata responsabile della BiblioteCaNo-va. “Porto con me l’atmosfera serena che si respira qua. I problemi ci sono, come in tutti i posti, ma il clima è disteso – spiega – è come se avessimo trasportato lo spirito della piccola biblioteca di viale dei Pini in una grande struttura da 2.500 metri quadrati”. Sandra Tramonti ha vissuto buona parte della “biblio-storia” del quartiere. Nel 1994 è arrivata nell’e-

dificio prefabbricato di viale dei Pini, attivo dagli anni Sessanta a due passi dall’Isolotto storico, “così stretto da non poter fare più di un’attività alla volta con i bambini o con gli adulti”. Nel 2009, dopo un anno di chiusura, la fusione tra le biblioteche dell’Isolotto e dell’Argin-grosso e l’arrivo nel nuovo complesso di via Chiusi, “grande come un’immensa piazza, così ci sembrò la prima volta”. E infine l’apertura del punto lettura “Lu-ciano Gori” in una porzione dei locali abbandonati. “Quando arrivai dalla bi-blioteca centrale (l’antenata delle attuali Oblate, ndr) fu scioccante: non ero abi-tuata a così tanto contatto con il pubbli-co – ricorda Sandra – in viale dei Pini gli spazi erano limitati, non bastavano, c’erano persone ovunque, ma sono stati proprio quelli che io chiamo i ‘cittadini attivi’ a fare la fortuna della nostra re-altà”. Oggi la casa dei libri del Q4 è una delle più attive di Firenze, è frequenta-ta ogni giorno da settecento persone, i volumi custoditi sugli scaffali hanno su-perato quota centodiecimila, i volontari impegnati nelle attività sono centinaia. “La più grande soddisfazione è stata la massiccia risposta delle persone quan-do c’era bisogno di volontari: qua basta mettere un avviso alla porta – dice indi-cando l’entrata – con il passare del tem-po la biblioteca è diventata non solo un luogo dove prendere in prestito mate-riali, ma dove seguire corsi, partecipare a laboratori per grandi e bambini, stu-diare”. E adesso che cosa farà la “signora dei libri”? Sandra sorride: “Finora mi sono sentita un po’ in vacanza, ma sto pensando di dedicarmi al volontariato, probabilmente in ambito culturale”.

Star Trek, Apollo 13, Contact, Interstellar e The Martian sono solo alcuni dei film che ruotano intorno allo spazio, ai pianeti, alle stelle e a tutto ciò che lassù

non conosciamo. Il cielo ci affascina, le stelle ci emozionano. Quante volte, guar-dando in alto, abbiamo espresso un desiderio o riconosciuto una costellazione? E quante ci siamo fatti domande sugli oggetti che formano l’universo, a cui non abbiamo saputo dare una risposta? La Società Astronomica Fiorentina (Saf) prova a rispondere a tutte queste domande. Fondata nel 1988, è riconosciuta come onlus e fa parte del coordinamento regionale delle associazioni astrofile toscane. Il suo scopo è divulgare l’astronomia grazie agli incontri al planetario, alle conferenze tematiche mensili, ai corsi di base di astronomia e ai ritrovi collettivi per l’osserva-zione del cielo. Pur avendo una base a Borgo San Lorenzo, la Saf organizza eventi, ormai diventati dei veri e propri appuntamenti, all’istituto comprensivo “Eugenio Barsanti” (in via Lunga 94), al punto di lettura “Luciano Gori” in via degli Abeti e alla BiblioteCaNova di via Chiusi. Iscrivendosi è possibile partecipare al gruppo di studio, e sono poi disponibili i corsi di osservazione, le conferenze di astronomia e di archeo-astronomia e le serate osservative. Il planetario per i bambini è aperto generalmente il secondo lunedì del mese alle 17.30, mentre in orario serale (intor-no alle 21.30) per tutti, per fornire agli appassionati, o a chi potrebbe diventarlo, un dopocena “alternativo”. Per integrare queste attività è stata poi attivata la serata osservativa, che fornisce un servizio utile per chi desidera approfondire “l’esplora-zione” del cielo a occhio nudo e con strumenti semplici. Tra i prossimi appunta-menti in programma, il 18 febbraio avrà luogo il gruppo di studio, mentre il 25 la serata osservativa. Chi desidera iniziare questa nuova avventura può scrivere una e-mail all’indirizzo [email protected] o consultare il sito www.astrosaf.it.

Gianni Carpini

Valentina Veneziano

Il personaggio Società Astronomica Fiorentina

Sandra Tramonti fra gli scaffali della BiblioteCaNova: dopo quarantadue anni di servizio, la “signora dei libri” dell’Isolotto è andata in pensione

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4 | Febbraio 2016 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 5: Il Reporter Q4 - Febbraio 2016

Passaggio a Sud-OvestA cura del Quartiere 4

Sede del Quartiere 4Villa Vogel, via delle Torri 23tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123e-mail: [email protected] .itweb: http://q4.comune.fi .it

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Proseguono nel Quartiere 4 i consigli itineranti per far conoscere le previsioni del Nuovo Regolamento Urbanistico e raccogliere in proposito le osservazio-ni e le proposte dei cittadini, singoli e associati. Il 23 novembre si è svolto un primo appuntamento partecipativo presso la nuova scuola Italo Calvino a Santa Maria a Cintoia, con focus sull’a-rea Isolotto, Argingrosso, Mantignano-Ugnano, San Bartolo. Nel corso della riunione sono state illu-strate le trasformazioni più signi� cative tra cui segnaliamo: il recupero dell’Area Campolmi alle Muricce, dove sono pre-viste due linee di intervento (recupero del volume di archeologia industriale e allargamento di via Canova con la cre-azione di una nuova viabilità e di par-cheggi a servizio della scuola M.L. King); l’inserimento nelle aree contigue al car-cere di Sollecciano di aree verdi, agri-cole e sportive potenzialmente utiliz-zabili per attività legate al recupero dei detenuti; la realizzazione di due nuovi parcheggi scambiatori in via Foggini e sul viale Etruria per potenziare lo scam-bio mezzo privato-tramvia; il completa-mento della rete delle piste ciclabili; la realizzazione di una nuova area desti-

nata a verde pubblico tra via Siena e via Pienza e la creazione di un’area di miti-gazione (verde pubblico e collegamen-to pedonale e ciclabile) tra via Bibbiena e via Grosseto. Nel corso della serata si è sviluppato anche un interessante con-fronto a proposito del completamento del Polo Sportivo di San Bartolo a Cinto-ia, un intervento atteso ormai da molto tempo. L’assessore all’ urbanistica Perra ha ribadito la volontà di portare avanti l’obiettivo cercando di percorrere stra-de diverse da quelle che � no ad oggi non hanno portato a risultati concreti.La seduta successiva si è tenuta il 14 dicembre presso la scuola Bechi con l’attenzione centrata sulle aree di San Lorenzo a Greve, Ponte a Greve e Tor-regalli. Tra i temi a� rontati: il compar-to dei Lupi di Toscana, la costruzione dell’edi� cio religioso di San Lorenzo a Greve, la riquali� cazione del comparto industriale di via Bugiardini, la nuova viabilità Torregalli-Viadotto dell’Indiano, la rotatoria tra via del Roncolino e via Bugiardini.Per quel che riguarda la caserma Lupi di Toscana l’intervento riguarda 33mila metri quadrati, cui si aggiungono ul-teriori 20mila metri quadrati di aree

intorno, più altri 20mila nel Comune di Scandicci. È prevista la realizzazione di residenze, attività commerciali e un mix di funzioni che saranno nel dettaglio de� nite con un percorso partecipati-vo (� nanziato dalla Regione Toscana) e poi concretizzate con un bando di concorso vero e proprio. Il processo du-rerà � no a tutta la primavera del 2016 e coinvolgerà anche i commercianti, le attività economiche e i proprietari del-le aree limitrofe. L’intenzione è quella di puntare fortemente sul cosiddetto housing sociale rivolto a singoli, giovani coppie e studenti. Il terzo incontro è in programma il prossimo 22 febbraio, ore 21, presso l’Auditorium della Confesercenti, piazza Pier Vettori 9, per la presentazione del-le previsioni urbanistiche relative alle zone sud-orientali del quartiere: Legna-ia, So� ano, Monticelli, Pignone.

Consigli di quartiere aperti

COME CAMBIA LA CITTÀ A SUD-OVESTProssimo appuntamento il 22 febbraio in piazza Pier Vettori

ESCLUSO UN CEDIMENTO DELLA STRUTTURA Riapre questa mattina la corsia di viale Talenti (direzione uscita da Firenze) a lato del sottopasso, chiusa giovedì sera in via precauzionale dai Vigili del Fuoco dopo che una vettura era stata colpita da un sasso. È stato infatti veri� cato che il frammento consisteva in un ciottolo di cava, non coerente con il materiale usato per la realizzazione del sottopasso, per cui è da escludere che l’oggetto possa essersi staccato dalle pareti della struttura.Il sottopasso resta in ogni caso continuamente monitora-to e sono già in programma una serie di lavori. Per quanto riguarda la parete di destra in uscita, che già fu oggetto di interventi di messa in sicurezza due anni fa, è in corso la progettazione esecutiva, già stanziati i fondi necessari (420.000 euro) e i lavori inizieranno entro l’anno. È invece in via di conclusione la progettazione esecutiva dell’intervento sulla parete di sinistra, lato tramvia. In que-sto caso i lavori inizieranno a maggio, dureranno cinque mesi e saranno a carico di Tram Spa (per una spesa di 800.000 euro).

GLI IMPIANTI DI VIA MASSA PORTERANNO IL NOME DI GIULIANO BORSIERIIl 12 novembre scorso il Consiglio di Quar-tiere ha approvato all’unanimità una mozio-ne per richiedere l’intitolazione degli impian-ti sportivi di via Massa alla memoria di Giulia-no Borsieri, dirigente sportivo che per quasi 40 anni è stato animatore dell’Ass. Sportiva Isolotto Calcio a 5, che ha contribuito a fon-dare nel 1974 e di cui è stato presidente � no al 2012. Grazie alla sua spinta e al suo entusiasmo la società è arrivato a disputare il campionato nazionale di serie B, varando anche una competitiva squadra femmini-le. Dopo la morte di Borsieri, avvenuta il 7 giugno di quest’anno, si è subito sviluppata una pressione spontanea da parte di tecni-ci, calciatori, cittadini della zona per onorare la sua memoria assegnando il suo nome agli impianti che con tanta determinazione aveva contribuito a far costruire nel corso degli anni ’90. Il Consiglio di Quartiere ha ritenuto di dar voce a questa richiesta così di� usa e la giunta municipale l’ha pronta-mente accolta con una deliberazione di metà dicembre. Appena possibile daremo comunicazione della data per la cerimonia di intitolazione dell’impianto.

DONNE DI CORSA, TORNA “ROSAMIMOSA”Il Gruppo Sportivo Le Torri, in occasione della Festa della Donna, organizza sabato 12 marzo, ore 16, la 31° “Rosamimosa”, gara competitiva femminile di km 8 con partenza e arrivo dall’ impianto Polivalente Bruno Betti di via del Filarete. Alla competizione agonistica si a� ancano una gara non competitiva di km 4 e una camminata ludico motoria, oltre a percorsi speci� ci per le categorie giovanili. La Rosamimosa è la gara femminile più antica d’ Italia e apre un anno importante per il gruppo sportivo Le Torri che festeggia nel 2016 il 40° anniversario dalla fondazione.Parte del ricavato verrà devoluto alla Fondazione Tommasino Bacciotti Onlus.

INTERVENTI IN ARRIVO All’Isolotto e a MantignanoImportanti novità per gli impianti sporti-vi Q.4, con alcuni interventi di rilievo che

saranno realizzati nel 2016: all’impianto di calcio di Mantignano sarà completamente rifatto un campo di calcetto, per un importo di 150 mila euro; alla micropiscina Isolotto di via Baccio Bandinelli e alle palestre del complesso Montagnola verrà eseguita una manutenzione straordinaria per eliminare in� ltrazioni (100 mila euro).“Siamo molto soddisfatti dello sblocco di al-cuni importanti interventi di manutenzione straordinaria sul nostro territorio annunciati dall’assessore Vannucci -commenta il presi-dente Q.4 Mirko Dormentoni-. In tal modo si sanano situazioni di criticità croniche che sono state aggravate dai blocchi del ‘patto di stabilità’. Adesso insieme all’assessore e alla Giunta puntiamo a programmare al-tri interventi importanti di riquali� cazione o realizzazione ex novo di impianti che il territorio chiede, come il campo sportivo di Ugnano, la pista di atletica del Filarete e soprattutto una nuova piscina nell’area sportiva di San Bartolo, da realizzare entro il mandato”.

CALCIO E DISABILITÁO� rire ai bambini e ragazzi con disabilità in-tellettiva la possibilità di sperimentare il gio-co del calcio insieme ai loro coetanei nor-modotati. È l’obiettivo del progetto “Un gol per l’inclusione sociale” targato Upd Isolotto in collaborazione con il Comune di Firenze, il Quartiere 4, l’associazione Trisomia21, la Fondazione Artemio Franchi, il settore gio-vanile scolastico Figc Toscana e la Lega na-zionale dilettanti Figc Toscana. “Un bellissimo progetto di integrazione sportiva tra ragazzi ‘normodotati’ e disabi-li che entrano nelle scuole calcio -hanno commentato il presidente Q.4 MIrko Dor-mentoni e la presidente della Commissione Sport Barbara Felleca- e non è certo un caso che parta dal Quartiere 4, un territorio par-ticolarmente sensibile al sociale, allo sport per tutti e ricco di partecipazione e risorse associative. Grazie a tutte le persone che stanno portando avanti questa iniziativa”. Nel progetto di calcio integrato, per il pri-mo anno è previsto il coinvolgimento di 10 bambini e ragazzi che saranno seguiti da un team di professionisti: una pedagogista co-ordinatrice delle attività socio-educative, un insegnante specializzato polivalente, uno psicologo, uno psicomotricista e un � siote-rapista, con altri assistenti e istruttori.

Tutti i venerdì mattina

La giunta comunale ha approvato una serie di interventi per la messa in sicurezza di tredici attraversamenti pedonali nei pressi di altrettanti istituti scolastici cittadini. I luoghi sono stati individuati raccogliendo le segnalazioni di cittadini e istituti scolastici e svolgendo un attento monitoraggio del territorio e dei � ussi di tra� co in corrispondenza degli orari di entrata e uscita delle scuole.L’iniziativa rientra nel progetto David per la sicurezza stradale e riguarda anche il Q.4, con due interventi programmati in via di Legnaia (all’intersezione con via Maso di Banco, scuola media Ghiberti) e in via Canova (scuola elementare Martin Luther King).Gli accorgimenti adottati spaziano dal miglioramento della segnaletica, sia orizzontale che verticale, alla costruzione di aiuole spartitra� co, alle modi� che dei marciapiedi ma in particolare si caratterizzano per l’utilizzo dei cosiddetti “Safety Cross”. Questi rappresentano la vera novità del progetto perché si tratta di impianti lampeggianti dotati di sensori che entrano in funzione esclusivamente quando una persona si trova alle estremità del passaggio pedonale, attivando le lampade a led su entrambi i lati della strada attraverso un sistema di trasmissione senza � li.

��NUOVI ATTRAVERSAMENTI DAVANTI ALLE SCUOLE

Notizie dal territorio

È entrato in funzione il 15 gennaio a Villa Vo-gel il nuovo sportello informativo e di prima assistenza per i consumatori. Tutti i venerdì mattina dalle ore 9 alle 13 sarà presente pres-so Villa Vogel l’associazione Federconsumatori Toscana, con operatori specializzati e consu-lenti legali convenzionati per tutelare i diritti dei cittadini, degli utenti e dei consumatori. Gli argomenti che potranno essere trattati sono i più vari: diritti alla salute, acqua e ambiente, energia elettrica e gas, telefonia e telecomuni-cazioni, tributi locali, pubblicità ingannevole, qualità dei servizi pubblici, tari� e trasparenti, multiproprietà, viaggi, turismo, vendita fuori dei negozi, commercio elettronico, interme-

diazione immobiliare, condomini, liti, mutui, carte di credito, polizze assicurative, vita, risar-cimento danni auto.“Oggi i cittadini hanno sempre più bisogno di assistenza e tutela in relazione ai loro consumi, soprattutto quando si parla di alcuni servizi come quelli telefonici, assicurativi, bancari ed altri ancora. Il Quartiere diventa sempre più un vero e proprio Sportello del Cittadino, un obiettivo cui stiamo lavorando insieme agli al-tri presidenti e all’assessore Gianassi. Ringrazio Federconsumatori che ha risposto al nostro appello per avviare questo nuovo servizio che va incontro a un bisogno reale”, a� erma il pre-sidente Q.4, Mirko Dormentoni.

1° lunedì di ogni mese, ore 8- 12 Piazza Pier Vettori 2° lunedì di ogni mese, ore 8-12 Piazza Pier della Francesca (Federiga)

3° lunedì di ogni mese, ore 15-19 Piazza della Crezia (Ugnano) 4° lunedì di ogni mese, ore 8-12 Piazza dell’Isolotto

VIGILI NEI BORGHI

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#Il quartiere in pillole

scuole medie inferiori: “Seguen-do la traccia da noi assegnata – spiega la presidente – gli studenti parteciperanno realizzando un tema, individuale, di gruppo o di classe. I migliori tre riceveranno un premio in denaro, rispettiva-mente di 500, 300 e 200 euro, che l’istituto cui appartengono potrà spendere in iniziative culturali volte alla sensibilizzazione con-tro la violenza sulle donne”.

le “impronte” controla violenza sulle donneTra le iniziative un concorsorivolto alle scuole medie

L’associazione Esercizi storici

dal nonno al nipote, il ritornodella pasticceria “la federiga”Dopo una breve chiusu-

ra, ha riaperto i battenti uno degli esercizi storici del quartiere, la pasticceria La Federiga di via Pisana. A ge-stirla, con l’aiuto del nonno Piero, c’è ora il giovane Lo-renzo Nesi. “La pasticceria è sempre stata a conduzione familiare, e dopo averla data in gestione ad altri per pe-riodi più o meno lunghi, ho deciso di impegnarmi in pri-ma persona con l’aiuto di mio nonno”, racconta Lorenzo. “Fondata nel 1946, La Federiga ha sempre rappresentato per il quartiere un punto di riferimento, in quanto luogo di aggregazione e discussioni politiche – ricorda Piero Nesi – a differenza dei circoli, dove si trovavano in prevalenza i militanti di un partito specifico, questo bar si è sempre contraddistinto per la sua ‘multiculturalità’ che accendeva numerosi confronti. Inoltre siamo stati i primi della zona ad avere la televisione negli anni Cinquanta”. Lo storico locale si presenta ora al pubblico con un nuovo “look”: il laboratorio è stato ristrutturato, i nuovi ambienti – viene spiegato – sono curati nei minimi dettagli e, grazie alla nuova cucina, sarà possibile a breve consumare anche pranzi veloci, “servizio sempre più richiesto dai clienti di questa tipologia di locale”, spiega Lorenzo. Altri progetti per il futuro? “Sarebbe bello espandersi nei prossimi anni – svela il giovane gestore – e portare il marchio Nesi anche negli altri quartieri, come hanno fatto le pasticcerie storiche della città”.

C.N.

Alla BiblioteCaNova

musica, animali, viaggi e uncinetto:eventi e incontri fra gli scaffaliIncontri, laboratori e cicli tematici: sono diverse, anche questo febbraio, le proposte della Biblio-

teCaNova. Per “Storia urbana della letteratura”, viaggio nei luoghi della letteratura attraverso un percorso in otto città celebrate da romanzi, poesie e racconti, a cura dell’associazione Venti Lucen-ti, il 9 febbraio alle 19 sarà la volta di Lisbona. Spazio poi a “Uomini e animali”, percorso dedicato alla relazione uomo-animale a cura dell’Accademia Cinofila Fiorentina: tre gli incontri per riflettere sull’importanza e sul valore “terapeutico” degli animali nel rapporto con bambini, anziani e disabili. Dopo l’appuntamento del 2 febbraio, i successivi sono in programma questo mese il 13 (ore 16,30) e il 16 (ore 18). Richiesta l’iscrizione in biblioteca, al numero 055.710834. E ancora, si parlerà de “La Matematica che sorprende”, tre incontri per scoprire una matematica “inconsueta”, a cura di Leonardo Brunetti, associazione Lib(e)ramente-Pollicino, in programma il 4, 11 e 18 febbraio, sempre alle 18. Passando alle note, tornano le “Conversazioni musicali”, incontri di approfondimento delle opere in cartellone del Maggio Musicale a cura dell’associazione Amici del Maggio: il 16 febbraio, alle 17, “Les pecheurs de perles” (I pescatori di perle) di Georges Bizet. E non poteva poi mancare l’appuntamento con “AgriKulturae - il mercato contadino in biblioteca”: animazioni, cultura e dibattiti fra produzioni di filiera corta ed economia solidale, con vendita di pane, pasta, olio, vino, verdure, conserve, miele, marmellate e formaggi della nostra terra e prodotti ecologici per la casa e per il corpo. Il tutto il 13 febbraio dalle 9. Alle 10,30 un produttore si racconta: l’azienda agricola “Forra Pruno” presenta “Le Vagabonde, alla scoperta del fantastico mondo delle erbe di campo”. Tra gli altri eventi in programma, il 10 e 24 febbraio (ore 15) si tiene il “BiblioKnitCaffè”, rivolto agli amanti di maglia, uncinetto, ricamo e qualsiasi altra tecnica applicata alle fibre naturali, con dimostrazioni pratiche di esperti e momenti di lettura ad alta voce. Il 12 febbraio alle 15.30 “Libero Caffè Alzheimer”, occasioni di incontro per persone malate di Alzheimer e i loro familiari. Spazio poi, per tutto il mese, alle presentazioni di libri. Per il programma completo e tutte le informazioni è possibile contattare la BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail [email protected].

Il programma

la città attraverso guide e romanzi:“Storie nel carrello” a ponte a greveTorna “Storie nel carrello”, il calendario di appuntamenti culturali promosso da Comune di Firen-

ze, BiblioteCaNova Isolotto e Unicoop Firenze, sezione soci Firenze Sud Ovest, all’interno del progetto “Bibliocoop alimenta la mente”. La nuova edizione, realizzata in collaborazione con la casa editrice fiorentina Florence Art Edizioni, dà appuntamento ogni secondo lunedì del mese alle 17 nella sala dello spazio soci Coop di Ponte a Greve, per parlare della nostra città attraverso romanzi, guide cittadine e brevi racconti di autori fiorentini che incontreranno il pubblico per conversazioni, alcune letture e, per i più piccoli, un laboratorio didattico. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Dopo l’appuntamento dello scorso 11 gennaio, il programma prevede lunedì 8 febbraio la presentazione di “Come si cucina un sonetto. Scopri la poesia divertendoti!”, a opera di Annalisa Macchia, per bambini tra i sette e i dieci anni. Lunedì 14 marzo Francesco Giannoni presenterà “Il Viale dei Colli a Firenze. Storia e storie di una delle vie più belle del mondo”, mentre lunedì 11 aprile sarà Enzo Carro a presen-tare “Firenze: che spasso andarci a spasso! 15 itinerari per 15 passeggiate accompagnati da curiosità e aneddoti scherzosi. Tutta un’altra guida”. E ancora, lunedì 9 maggio Maria Grazia Linares presenterà “Scopri Firenze. Città di santi, artisti e lestofanti. Aneddoti, storia e dicerie”.

Nata un anno fa per volontà di un grup-po di donne e uo-mini al circolo Arci

di via Maccari, dove ha la sede, l’associazione “Impronte di altro genere” si sta muovendo sempre più sul territorio del quartiere 4 con la volontà di dare un contri-buto culturale e sociale per met-tere in luce e contrastare il feno-meno della violenza sulle donne. “Prima di costituire l’associazio-ne – racconta la presidente Ga-briella Bellucci – con il circolo Arci abbiamo organizzato su questo delicato tema qualche ini-ziativa, ma ci siamo accorti che era troppo poco. Così abbiamo deciso di andare oltre e creare una realtà permanente che lavo-rasse con costanza nel quartiere”. Tra le iniziative finora svolte, cene di raccolta fondi, spettacoli, incontri dove poter raccontare

storie di donne e confrontar-si, per “rispondere alla sempre maggiore necessità di rivalutare il ruolo della donna – continua Bellucci – per contrastare il pro-blema ormai diffuso che la vede vittima di maltrattamenti, so-prusi e discriminazioni, coinvol-gendo anche i giovani”. Per que-sto motivo, per il secondo anno consecutivo, l’associazione ha istituito un concorso rivolto alle

Carolina Natoli

6 | Febbraio 2016 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

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#Luoghi

attori cercasi per il teatro del borgoA un anno e mezzo dalla sua riapertura, ora vuole “diventare casa delle compagnie senza un tetto”

“Vogliamo diven-tare casa delle compagnie te-atrali che non

hanno un tetto”. Arnaldo Bel-castro è l’uomo che sta dietro le quinte del piano di recupero. È suo il progetto che ha riportato alle origini l’edificio addossato al circolo di San Bartolo a Cin-toia. Da un anno e mezzo, dopo un lungo silenzio, il “Teatro del Borgo” ha riaperto il sipario tra mille sforzi. Adesso l’associazio-ne che lo gestisce cerca compa-gnie a cui dare spazio sul palco-scenico del rione, da affiancare alle iniziative già in programma come rappresentazioni, serate di musica, conferenze-spettacolo, eventi per bambini e corsi di recitazione, mentre si sta pen-sando di dare una cadenza fissa al jazz club: in scena una band, in sala tavolini e sedie con tanto di drink e stuzzichini. Durante questi mesi molte compagnie si sono interessate alla sala, no-vantacinque metri quadrati per

novantanove posti. E c’è anche qualche nome di peso. “Per ora non voglio sbilanciarmi”, avver-te Belcastro, che è presidente dell’associazione di promozione sociale “Teatro del Borgo”. Ac-canto a lui, in una riunione im-provvisata in fondo alla platea, siedono Remo e Riccardo, due consiglieri. “L’obiettivo è abbrac-

Gianni Carpini

San Bartolo a Cintoia

�Webteatrodelborgo.itFacebookTeatro Del Borgo Firenze

da palcoscenicoa falegnameria(e ritorno): la lungastoria dell’edificio

Il teatro del rione. Nasce così, nel 1922, l’edificio al civico

97 di via di San Bartolo a Cin-toia. La parrocchia acquista il terreno. Con lo scorrere del tempo la proprietà va a un pri-vato, gli spettacoli scompaiono e la bocca del palcoscenico viene murata. Di qua passa la casa del fascio, poi la casa del popolo e in tempi recenti un laboratorio di falegnameria. Il progetto di recupero risale al 1998, ma resta in un cassetto. Nel 2010 l’edificio è nella lista dei “100 luoghi”. Quattro anni dopo la situazione si sblocca: partono i lavori, finanziati dal proprietario, e nasce l’associa-zione “Teatro del Borgo”.

G.C.

Focus

ciare generi diversi per riporta-re le persone in teatro”, dicono all’unisono. Il primo ha prestato i soldi per comprare l’impianto audio (finora era in affitto), il secondo – il cui padre, insieme a tanti altri, costruì nel 1952 la sede del circolo quasi a mani nude – sta buttando giù il cartel-lone. Il Teatro del Borgo è rinato

così nell’estate del 2014: ognuno ha messo qualcosa, dall’impegno ai soldi. Durante il primo anno le tessere associative sono arrivate a quota 1.600 con oltre settanta iniziative, negli ultimi mesi – viene spiegato – è andata un po’ peggio, ci sono state “vedute di-vergenti” tra i consiglieri e alcuni se ne sono andati. Ora, però, si

guarda avanti. “Molti ignorano che a pochi metri dall’uscio di casa esista un teatro”, viene spie-gato. “Certo, non siamo il Nic-colini – ammette Belcastro – ma nel nostro piccolo possiamo fare grandi cose”. E fissa il prossimo traguardo: “Portare gli eventi culturali fuori dal centro, magari facendo rete con le grandi realtà che non riescono a dare spazio a tutte le proposte”. Intanto l’im-pianto di riscaldamento è stato rifatto, mentre ad aprile il palco diventerà più profondo di un metro. Il sogno per il futuro? “Se le cose si metteranno bene, spe-riamo di sfondare questa parete”, dice il presidente indicando il muro che confina con la Casa del popolo. Dall’altra parte ci sono la stanza delle slot machine e il bancone del bar. “Sarebbe bello togliere le macchinette, creare un foyer e rivitalizzare il circolo”.

Febbraio 2016 | 7 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

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#Focus

piazzale, Pedonalizzazione con vistaE in città non si ferma il cammino Il 14 febbraio il “bacio collettivo” sulla terrazza panoramica, mentre si pensa ai prossimi passi, dal centro alla periferia

A gennaio 2015 era toccato all’Oltrarno con piazza del Car-mine, mentre l’inizio di questo 2016 segna la trasforma-zione di piazzale Michelangelo. Le “rivoluzioni a piedi” stanno cambiando il volto (e le abitudini) della città. II

progetto che ridisegna il piazzale, consacrato il 14 febbraio da un bacio collettivo delle coppie sulla terrazza più celebre di Firenze, dice addio a buona parte del parcheggione con vista. L’area pedonale passa da 4.350 metri quadri a 7.700, ben oltre la copia del David. I parcheggi scendono da 196 a 78, a pagamento: un euro la prima ora, due dalla seconda, tutti i giorni, anche i festivi, dalle 8 alle 24. La scommessa è ora quella di “riempire” con iniziative il piazzale svuotato dalle auto e riqualifi cato dai molti lavori previsti anche nei prossimi mesi, come il restauro delle balaustre o la sostituzione dell’asfalto con un materiale più piacevole alla vista. Ma non ci si fermerà qua. Per il futuro, il borsino delle pedonalizzazioni segnala Borgo San Jacopo come prossima tappa, in primavera, in occasione

della messa a punto della viabilità in Oltrarno. “Per la parte più spo-stata verso Ponte Vecchio stiamo studiando la chiusura al traffi co – spiega l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – e per la parte restante un’inversione di marcia”. A piedi in centro, ma anche in pe-riferia. Per l’isolato universitario di Novoli risale alla scorsa estate il piano per estendere il numero di strade con circolazione vietata nei pressi delle aule. Tramonta defi nitivamente con l’arrivo del 2016, invece, l’ipotesi pedonalizzazione per via Gioberti (anche se per la strada è comunque in vista una riqualifi cazione pensata per facili-tare la vita di chi si sposta a piedi, seppur le auto continueranno a passare), mentre per viale Paoli resta l’idea di una super-area pedo-nale davanti al Franchi, da aff rontare però dopo il “trasloco” della Fiorentina nel nuovo stadio. Un nodo da sciogliere riguarda poi le Cascine, per cui l’Ordine degli Architetti di Firenze ha lanciato l’idea del “parco tutto a piedi”, compreso il viale centrale. “Dobbiamo ca-pire che uso fare dell’area – dice Giorgetti – se vogliamo puntare sul

recupero degli edifi ci, come dell’ippodromo, bisognerà trovare il si-stema perché queste zone siano accessibili nel caso di eventi. La na-vetta non basta”. Tra le possibilità, quella di una pedonalizzazione “a intermittenza”: di norma parco off limits per i veicoli, ma con assi di attraversamento per le vetture in caso di concerti o altri happening. “Per poter eliminare le auto private occorre avere un’infrastruttura di mobilità alternativa basata sull’intermodalità, dal trasporto pub-blico ai percorsi ciclabili e a quelli pedonali – commenta Egidio Rai-mondi, presidente dell’Ordine degli Architetti fi orentini – mi pare che sia una tendenza che progressivamente si stia attuando”. Intanto un nuovo tassello della Firenze a piedi nascerà alla Fortezza, con la conclusione dei lavori per la linea 3 della tramvia a fi ne 2017: tra il lago dei cigni, viale Strozzi, viale Milton e il ponte dello Statuto, nascerà un giardino pensile di quattromila metri quadri attraversato dai binari. Sopra a piedi, sotto, in due tunnel, il traffi co diretto verso Porta al Prato.

Gianni Carpini

Ambiente/1

La “road map” della Firenze a piedi

25 OTTOBRE 2009PIAZZA DUOMOA piedi su tre ettari intorno a Santa Maria del Fiore

24 GIUGNO 2011PIAZZA PITTIStop ai veicoli in piazza Pitti, via Tornabuoni e Por Santa Maria

3 GIUGNO 2013PIAZZA SAN FIRENZE Nuova zona off limits per auto e motorini. Via cordoli e aree di sosta

11 GENNAIO 2015PIAZZA DEL CARMINEAbolito il parcheggio a cielo aperto (135 posti). In estate partono gli eventi

14 FEBBRAIO 2016PIAZZALE MICHELANGELOL’area pedonale passa da 4.350 a 7.700 metri quadrati

8 | Febbraio 2016

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#Focus

l’anconella rinasce dopo la tempesta:il parco torna a colorarsi di verdeFirmato un protocollo tra Legacoop Toscana e il Comune,per un contributo da centomila euro.Al lavoro anche cento tra architetti e agronomi

Ambiente/2

Per primi torneranno gli alberi, grandi vittime del nubifragio del 1° agosto 2015. Poi tocche-rà agli arredi, all’illuminazione,

ai percorsi pedonali e ciclabili. Il parco dell’Anconella sta per rinascere dopo la tempesta che, nell’estate scorsa, lo ave-va raso al suolo. Lo farà grazie anche al contributo dei cooperatori toscani e degli architetti fi orentini. A partire da marzo, il “polmone” di Firenze sud tornerà a colorarsi di verde: querce, tigli, platani e peri ornamentali, centocinquanta alberi pronti a prendere il posto delle piante abbattute dalla furia del temporale. A farsi carico di tutto l’intervento sarà Le-gacoop Toscana, che ha fi rmato un pro-tocollo con il Comune per un contributo da centomila euro. I cooperatori toscani furono tra i primi a rispondere all’appello del sindaco Dario Nardella all’indoma-ni del disastro, quando nel parco i rami spezzati ancora ondeggiavano al vento. A marzo, il mese più adatto per la messa in dimora degli alberi, i cooperatori to-scani arriveranno al parco con le piante

scelte e tutto quel che serve per mettersi al lavoro. Non ci saranno più i pini, al-beri simbolo dell’Anconella: le loro radici non sono considerate adatte per resistere ai venti forti e il nubifragio lo ha tragica-mente dimostrato. Così, sono state scelte

specie ritenute più adatte ai cambiamenti climatici in corso, capaci anche di svi-luppare la biodiversità urbana di Firen-ze. “Come Legacoop ci siamo occupati in questi anni di vari temi per la città e la regione – ha spiegato il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini – l’u-ragano che ha colpito l’Anconella è stato un momento per impegnare delle risorse per la città e i fi orentini. La nuova An-conella sarà il parco della comunità, in cui cresceranno i bambini del quartiere di Gavinana, che insieme ai cittadini sa-ranno coinvolti da vicino nelle varie fasi della ricostruzione del polmone verde di Firenze sud. In questo abbiamo an-che trovato piena disponibilità da parte dell’amministrazione a lavorare insieme per un progetto che riguarda le periferie”. “Grazie all’impegno di Legacoop Tosca-na potremo partire già dai prossimi mesi a ripiantare molte delle piante del parco per riaverlo come lo abbiamo apprez-zato fi n da piccoli e, se possibile, ancora più bello”, ha promesso il sindaco Dario Nardella. Se davvero lo sarà, parte del merito andrà anche a quei cittadini che si sono espressi sui sei progetti nati dalla collaborazione tra l’Ordine degli Archi-tetti e l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Firenze. Una squadra di circa cento professionisti, tra architetti e agro-nomi, in gran parte giovani, ha lavorato gratuitamente in collaborazione con gli uffi ci dell’assessorato all’Ambiente a un

masterplan per la ricostruzione dell’An-conella e, più in generale, per il parco fl u-viale di Firenze sud. Da questi laboratori sono uscite sei idee che, a gennaio, sono state sottoposte al giudizio dei cittadini. Le hanno votate aggiungendo considera-

zioni, giudizi e suggerimenti, e i risultati di questa consultazione saranno illustrati con un incontro pubblico a fi ne mese. Insomma, sarà bene farsi trovare pronti: passeggiare all’Anconella in primavera sarà di nuovo un piacere.

Andrea Tani

LO STATO ATTUALE

LO STATO ATTUALE

DOPO L’INTERVENTO

DOPO L’INTERVENTO

A sinistra il sindaco Dario Nardella, l’assessore Alessia Bettini e il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini durante la firma del protocollo per l’Anconella.Nelle altre foto il confronto fra lo stato attuale del parco e come diventerà dopo l’intervento

Febbraio 2016 | 9

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#Un mese in una pagina

l’alluvione vissutadalle opere d’arte

Un patrimonio che il 4 novembre del ’66 ha rischiato di venire spazzato via dal fango. Dalla “vittima illustre”, come la defi nì il pontefi ce Paolo VI, ovvero il Crocifi sso di Cimabue, alla Lanterna del Brunelleschi, passando per quei capolavori degli Uffi zi che l’allora direttrice e altri dieci “eroi” portarono in salvo tra le braccia. In occasione del cinquantesimo anniversario

dell’alluvione, Enjoy Firenze, il cartellone di percorsi guidati organizzati dalla Cooperativa Archeologia, prova a raccontare la catastrofe dal punto di vista delle opere d’arte, con il ciclo di incontri “50 anni dall’alluvione in 5 tappe”. Un itinerario in cinque appuntamenti, che vede la collaborazione della libreria Todo Modo, per ripercorrere i luoghi del disastro approfondendo però la storia dei monumenti colpiti e il racconto di come siano stati ridonati alla città. Iniziato lo scorso 17 gennaio con un primo incontro introduttivo dedicato all’Arno e ai suoi ponti, l’itinerario prosegue il 21 di questo mese con un viaggio nel luogo simbolo dell’alluvione, il quartiere di Santa Croce. Tappa del 20 marzo saranno i Chiostri di Santa Maria Novella, mentre degli “eroi” degli Uffi zi si parlerà nell’incontro del 17 aprile, dedicato proprio alla Galleria e a Ponte Vecchio. Ultimo appuntamento il 15 maggio, meta piazza Duomo. Ogni percorso sarà accompagnato da uno storico dell’arte e da un restauratore, che potrà descrivere in maniera dettagliata come si è proceduto per ottenere il risultato davanti agli occhi dei visitatori. “Con Enjoy Firenze siamo soliti organizzare visite guidate concentrate sull’aspetto storico e archeologico, spiegando anche cosa sta dietro al rinvenimento delle opere e dei monumenti. In questa occasione abbiamo quindi pensato di fare la stessa cosa, per raccontare cosa è successo alle opere d’arte e quali misure sono state prese per riportarle all’antico splendore – spiega Barbara Setti, responsabile del settore servizi culturali di Cooperativa Arche-ologia e ideatrice dell’iniziativa – fu un evento catastrofi co che diede poi il via a uno straordinario lavoro di recupero e restauro, basti pensare che la Limonaia di Boboli fu attrezzata in tempo record per portare in salvo le opere e metterle ad asciugare nel modo più corretto per poi poter intervenire”. Visite guidate in cui, quindi, si approfondirà un mondo complesso e laborioso come quello del restauro, scendendo nei dettagli ma in modo chiaro e accessibile a tutti, non solo agli addetti ai lavori. “Vogliamo fornire tutte le informazioni in maniera divulgativa e comprensibile, cercando di far conoscere al meglio l’opera certosi-na di chi ha messo in salvo dei capolavori”, conclude Setti. Le visite sono a pagamento, la prenotazione è obbligatoria allo 055.5520407 o a [email protected].

Sara Camaiora

Un itinerario in cinque tappe Parco degli Animali

a ugnano la pensione per i caniLa pensione per cani? Al Parco degli Animali di Ugnano. Con una delibera dell’assessore all’ambien-

te Alessia Bettini, approvata lo scorso mese dal consiglio comunale, è stato introdotto un servizio a tariff a, legata alle fasce Isee, per coloro che non possono tenere il proprio cane e hanno bisogno di una “pensione” per Fido. “La pensione per cani – ha ricordato Bettini – è stata in funzione in forma sperimentale dal 17 giugno al 7 settembre dello scorso anno. Il successo dell’iniziativa, testimoniato dalle oltre cento richieste ricevute e soddisfatte solo in parte per ragioni di posto, ha portato alla pro-posta di delibera ora approvata dall’assemblea”. Due mesi e mezzo che – spiega il Comune – hanno portato nelle casse dell’amministrazione oltre quattromila euro, con tariff e da un minimo di cinque a un massimo di quindici euro al giorno. Gli introiti – viene specifi cato –sono destinati alle politiche di tutela degli “animali di aff ezione”.

Scattati anche i controlli

la sosta si paga con lo smartphoneLa sosta in città ora si paga (anche) con lo smartphone. Dallo scorso 18 gennaio pagare il parcheggio

nei posti blu della Zcs è diventato più facile. È entrato in funzione il pagamento con lo smartphone: per farlo, bisogna registrarsi sul sito della Sas - Servizi alla strada nella sezione dedicata a Tap&Park, scaricare l’applicazione e iscriversi al servizio per la città di Firenze. Collegando poi i dati della carta di credito è possibile caricare il borsellino da cui, a scalare, sarà decurtata la cifra dovuta per la sosta. Addio, insomma, alla “disperata” ricerca di monetine per il parcometro. Una volta parcheggiata l’auto, utilizzando l’applicazione Tap&Park si devono inserire data e ora di fi ne sosta, per poi procedere con il pagamento. Nello stesso tempo, sono scattati anche i controlli mirati della polizia municipale, con i vigili dotati di palmari per verifi care se il pagamento della sosta sia stato o meno eff ettuato.

Servizio permanente

il tram fa le ore piccole nei weekendIl tram notturno diventa permanente. È ripartito a fi ne gennaio il servizio prolungato della tramvia

nei fi ne settimana. Dopo il successo della sperimentazione che si era svolta da aprile a ottobre, con quasi ventimila passeggeri nella fascia oraria dopo la mezzanotte, le amministrazioni di Firenze e Scandicci hanno deciso, insieme a Gest, di trasformare l’esperimento in un servizio permanente. “L’o-rario allungato diventa parte integrante del normale servizio – ha sottolineato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – dando quindi una risposta continuativa a un’esigenza sentita dai cittadini”. Nel concreto, venerdì e sabato l’ultima corsa parte ora da Santa Maria Novella alle 2. Inoltre è stato inserito il servizio no-stop per Capodanno (con sei tram nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio) e in occasione della Notte Bianca (con dieci tram nella notte fra il 30 aprile e il 1° maggio).

Per San Valentino un evento benefico

un corso per diventare volontari antVia a un nuovo corso per diventare volontari della Fondazione Ant. Il percorso, che parte martedì

9 febbraio, è suddiviso in tre incontri che si terranno nei mesi di febbraio e marzo nella sede della delegazione fi orentina di Ant, in via delle Panche 40/b, dalle 18.30 alle 20.30. Gli appuntamenti – viene spiegato – sono rivolti a chi desidera conoscere la missione di Ant e approfondire le modalità attraver-so cui è possibile svolgere attività di volontariato per la fondazione. Ogni incontro prevede una parte teorica e una interattiva. Gli incontri sono propedeutici al corso specifi co per volontari socio-assisten-ziali a domicilio.Per informazioni ci si può rivolgere al numero 055.5000210 o scrivere a delegazione.fi [email protected]. E intanto, domenica 14 febbraio, a Palazzo Borghese (in via Ghibellina 110) si svolgerà l’evento “Valentine’s Day for Ant”, organizzato per raccogliere fondi da destinare al servizio di assisten-za socio-sanitaria domiciliare gratuita ai malati di tumore e ai progetti di prevenzione oncologica. Per festeggiare così il giorno dedicato all’amore all’insegna della solidarietà.

10 | Febbraio 2016

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Il pittore Bernardo Barbatelli (Firenze, 26 agosto 1548 - ivi, 10 novembre 1612), soprannominato “Bernardino Poccetti” perché di bassa statura e perché si dice che fosse abituato ad “alzare il gomito”, cioè a “poc-

ciare”, sinonimo di poppare, per traslazione “bere” più del dovuto. Bere s’intende vino, e non solo nelle osterie, poiché pare che l’artista non si mettesse mai a dipingere se, insieme ai colori, non avesse avuto un fi a-sco di buon nettare al quale si sarebbe attaccato spesso e volentieri. Di questo suo vizioso abuso di gustare il vino non ne avrebbe fatto mistero a nessuno, anzi, a chi gli rimproverava il suo “malcostume”, sembra che rispondesse che lui non avrebbe mai smesso di bere e che, all’osteria, ci sarebbe andato anche da morto! Il Poccetti era nato a Firenze nel popo-lo di San Pier Gattonino (Porta Romana), fi glio di Bartolomeo, pentolaio; ebbe per maestro Michele del Ghirlandaio, che ne fece uno dei più ap-prezzati pittori operanti in Firenze fra il XVI e i primi del XVII secolo. Si sposò con monna Lucrezia dalla quale ebbe un fi glio che morì da piccolo. Valentissimo nell’arte di dipingere a fresco e a graffi to le facciate dei pa-lazzi, a tal proposito fu soprannominato anche Bernardo delle Facciate. Divenuto vecchio, dopo la morte della moglie, conducendo una vita umile e disordinata a continuo contatto con il volgo, andò ad abitare, per alcuni anni, nello Spedale degli Innocenti dove, in cambio dell’accoglienza, affre-scò le sue ultime opere. Sotto l’elegante portico prospiciente Piazza della Santissima Annunziata raffi gurò, a fresco, Esculapio con in braccio un fanciullo privo di vita nel tentativo di risuscitarlo con sughi di erba (1610), che sovrasta la cosiddetta “ruota”, dove venivano deposti i gettatelli e, dalla parte opposta, una Strage degli Innocenti. Terminati questi lavori il Poccetti andò ad abitare, con un vecchio servitore, in una casa in Via di Sitorno (oggi Via della Chiesa, nel tratto fra Via delle Caldaie e Via dei Serragli). La mattina del 10 novembre 1612, il nostro pittore morì improv-visamente per un colpo apoplettico. Sollecitamente l’anziano domestico avvertì i coinquilini e poi si allontanò alla chetichella, senza far sapere più niente di sé, e neppure dei risparmi che il Poccetti teneva ben nascosti in casa. Appresa la notizia, gli amici e i colleghi dell’Accademia del Disegno, fecero una generosa colletta per organizzare un decoroso funerale e una eguale tumulazione del cadavere di Bernardino nella Chiesa del Carmine, dove erano già inumati la moglie e il fi glio. Nel tardo pomeriggio del giorno successivo al decesso, il corteo funebre si mosse da Via di Sitorno per re-carsi al Carmine, su un ben preciso percorso che si sarebbe snodato lungo Via Maggio, Ponte a Santa Trinita, il Lungarno Corsini, Ponte alla Carraia e Borgo San Frediano. Tutto andò bene fi n quando, al Ponte alla Carraia, si scatenò un violentissimo temporale con lampi, tuoni, acqua a catinelle e chicchi di grandine grossi come ceci. Il mesto corteo si smembrò di colpo, preti, frati, accademici, amici e conoscenti se la dettero a gambe levate per trovare un riparo. Anche i portatori con il feretro affrettarono il passo che ben presto divenne corsa, raggiungendo Piazza Soderini (oggi Nazario Sauro) e, non sapendo dove entrare con la bara, infi larono diretti all’osteria della Trave Torta che era proprio sulla cantonata di Via dei Ser-ragli. In tal modo si avverò quello che il Poccetti aveva sempre ripetuto ai compassati moralisti che gli sottolineavano il vizio di bere! Il racconto è tratto dal libro “Piazza di Santo Spirito” degli autori, mentre il disegno è di Stefania Valentini.

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

�Web: artusi.net

A vent’anni ero fi danzato con una ragazzina che oltre al suo compleanno pretendeva che

mi ricordassi pure quello dei suoi genitori, il suo onomastico e ovvia-mente San Valentino! Era meglio se si fi danzava direttamente con un calcolatore dell’Ibm, rimaneva meno delusa! In quel periodo tutte le mattine mi alzavo con l’ansia di di-menticarmi qualcosa. Mi ricordo che una volta lei mi chiese sorridente: “Che giorno è oggi?”. Sbiancai, poi balbettai: “Buon compleanno!” “Non faccio mica gli anni!”. “Ah... allora è il compleanno dei tuoi genitori?” “No”. “San Valentino?” “Nemmeno”. “Mi arrendo. Chiedo umilmente perdono, che giorno è oggi?” “Non lo so, per questo te l’ho chiesto!”. Non potevo continuare a vivere così, per fortuna ho sposato una donna allergica alle “feste commerciali” e se per San Va-lentino tornassi a casa con una sca-tola di cioccolatini, lei me li farebbe mangiare tutti senza nemmeno aver-li scartati. E così ora ogni 14 febbraio mi godo lo spettacolo degli uomini che si fermano alle vetrine. Loro non guardano gli anelli, fi ssano per ore leggermente più in basso: fi ssano i prezzi! Finalmente trovano un anello che costa poco, sembra d’oro ma più probabilmente è solo dipinto con un pennarello giallo. Decidono che quello è l’oggetto perfetto per testimoniare il loro grande amore! Peccato che non abbiano letto anche l’etichetta accanto al prezioso scel-to: anello da tenda! Temo che non sarà un buon San Valentino!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

����Webandreamuzzi.it

A zonzo per FirenzePungiglioneBRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

ANCHE DA MORTO ALL’OSTERIA

UN ANELLO (DA TENDA)PER SAN VALENTINO

#Lettere&Rubriche

“LA SITUAZIONE DI VIA MICHELI E DINTORNI”Sono una cittadina del quartiere 1 che riceve e legge molto volentieri il vostro giornale e segue con interesse le innovazioni positive e le ristruttu-razioni della nostra città; per questo motivo vorrei far presente alle autori-tà competenti la situazione a dir poco tremenda e pericolosa (per qualsiasi tipo di transito), del piano stradale del-la zona che comprende: via Micheli, via Venezia, via Modena e via Cheru-bini. Mi permetto tale segnalazione in quanto non ho mai avuto il piacere di leggere nei programmi comunali una prossima manutenzione. Spero che la mia segnalazione possa attivare un sopralluogo. Ringrazio dell’attenzione e distintamente saluto.

Ivana G.

IL REPORTER RISPONDE Cara signora Ivana,come spesso accade – e come sot-tolineato più volte sul nostro giornale anche in passato – sono i cittadini i pri-mi ad accorgersi, per “esperienza di-retta”, di quello che non va e di ciò che dovrebbe essere migliorato nelle varie zone di Firenze. E quando questo suc-cede, è giusto segnalare la situazione alle istituzioni, soprattutto quando si ritiene che possa comportare pericoli per gli abitanti. Pubblichiamo quindi la sua lettera in modo che la situazione da lei evidenziata possa essere valu-tata e affrontata da chi di dovere, con un sopralluogo o con qualsiasi altro intervento venga ritenuto necessario.

Matteo [email protected]

VIA PANCIATICHI, GLI INCROCI E LA ROTATORIABuonasera gentile redazione di Repor-ter. Abito in via Panciatichi da quando avevo pochi mesi di vita e sono qua-si sempre stata qua. Ho visto che si stanno facendo lavori per una rotatoria tra via Panciatichi e via Magellano. In effetti alcuni automobilisti poco pre-parati causano incidenti perché non guidano nel rispetto delle precedenze. Non conosco le statistiche, ma da casa mia si vedono benissimo sia la zona dove stanno costruendo la ro-tatoria, sia l’incrocio tra via Panciatichi con via di Caciolle, via Barsanti e via delle Tre Pietre. Come automobilista sento più l’esigenza della creazione di una rotatoria in questo secondo incrocio, sono anni che lo auspico e lo dico, anche al volante, a voce alta, mentre guido costretta a percorrere quasi mezzo chilometro solo per po-ter partire nella direzione di marcia diversa rispetto a quella in cui ho parcheggiato. Infatti chi parte da via Panciatichi lato farmacia a causa del traffi co non riesce a raggiungere l’altra carreggiata e ad andare in direzione via Magellano, perciò deve percorrere via Panciatichi verso il cimitero, oltre-

passarlo, arrivare davanti all’ingresso del Nuovo Pignone GE e quindi girare a sinistra per tornare indietro: 250 mt all’andata e 250 mt al ritorno. 500 me-tri percorsi per la sola gioia del traffi co e del PM10. Eppure questo è il motivo minore. Il motivo principale è quello della messa in sicurezza: gli incidenti ci sono settimanalmente su entrambi gli incroci, ma le ambulanze tre volte su quattro vengono chiamate per gli incidenti all’incrocio tra Panciatichi-Barsanti-Caciolle-Tre Pietre. Purtroppo c’è stato chi ha perso la vita o chi è rimasto gravemente invalidato. Se andiamo all’ITI Leonardo da Vinci e facciamo un sondaggio tra gli studenti se ne conteranno diversi che diranno di essere stati coinvolti in incidenti a questo incrocio. Qui c’è il problema che chi arriva sparato da via Barsanti spesso non si ferma allo stop e poi non dà la precedenza a quelli che vengono da destra una volta immesso sulla carreggiata di via Panciatichi. Anche quelli che arrivano da via di Caciolle compiono lo stesso rito. Il problema è anche la visibilità, qua è peggiore che nell’altro incrocio. Ci sono gli alberi che parano la luce dei lampioni e la sera è molto buio. C’è anche un attraversa-mento pedonale che non si vede qua-si ed è sempre un rischio per i pedoni attraversare al passaggio pedonale davanti al cimitero di Rifredi. Insom-ma, tutto questo per constatare che secondo me la scelta di procedere per la costruzione della rotatoria con via Magellano non è stata presa con la dovuta avvedutezza nello spendere seguendo il principio delle priorità.Grazie per la cortese attenzione,saluti e auguri di buon anno.

“CANI E SPORCO PER STRADA IN ZONA STATUTO”Alla spett.le redazione. Scrivo a voi perché siete attenti alle problematiche del quartiere e penso abbiate più forza dei singoli cittadini presso gli organi competenti. Il problema sono le deiezi-oni e l’urina dei cani che tanti maledu-cati padroni non si curano di raccoglie-re o evitare. Io abito in via dello Statuto e, proprio davanti al mio portone trovo il bagnato dell’urina dei loro cani, tutti i giorni e spesso anche le feci. Facendo poi un giro del quartiere mi sono accor-ta che ciò avviene un po’ dappertutto e bisogna camminare sempre con gli occhi fi ssi a terra perché altrimenti è inevitabile portarsi a casa qualche re-galino. La gente si lamenta e non sa a chi rivolgersi. Ogni tanto, periodica-mente vedo passare i vigili per multare le auto in divieto di sosta e penso che se facessero altrettanto per i cani, tanti maleducati la smetterebbero. Sono tornata ad abitare da poco nel quartiere, dopo aver vissuto per anni in altra città e sono rimasta meravigliata di questo enorme peggioramento! E meno male che Firenze era conosciuta per la sua pulizia! Grazie per il vostro interessamento.

Manuela P.

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni,problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla prima

Lettere

Si riduce l’area dedicata alla sosta delle auto, aumenta quella da vivere a piedi. Un inizio di anno all’insegna della “rivoluzione pedonale”, insomma, proprio come era avvenuto nel 2015: dodici mesi fa (tredici per la preci-sione, perché allora la data X fu l’11 gennaio) era stata la volta di piazza del Carmine, nel cuore dell’Oltrarno. An-che in quel caso, il parcheg-gio al centro dell’area aveva lasciato il posto a uno spazio off limits per le auto, tutto de-dicato ai pedoni, con la sfi da di “riempire” la piazza svuo-tata con eventi e iniziative. Un po’ quello che succederà ora a qualche chilometro di distanza (e qualche metro più in su), al piazzale. E le pedo-nalizzazioni in salsa fi orenti-na non si fermano qua: anche altre zone – dal centro alla periferia, da Novoli a Campo di Marte – si preparano a vi-vere (o in alcuni casi iniziano a immaginare) un domani senza auto. Così, su questo numero, Il Reporter ha deciso di fare un “viaggio” tra le pe-donalizzazioni di casa nostra. Ma questo, sulle rive dell’Ar-no, sarà un mese importante anche sotto altri aspetti: a sei mesi dalla devastante tem-pesta del 1° agosto, entra ora nel vivo la rinascita di uno dei luoghi simbolo di quanto avvenuto quel pomeriggio in città, il parco dell’Anconel-la. Che torna a colorarsi di verde con l’arrivo di nuovi alberi, che prenderanno il posto di quelli abbattuti dal-la violenza del maltempo. E a proposito dei segni lasciati dal maltempo, non va dimen-ticato che questo 2016 segna i cinquant’anni dall’alluvione del 1966: mentre Firenze si prepara a ricordare l’evento in grande stile, si susseguono le iniziative per non dimenti-care i diversi aspetti di quella catastrofe. Iniziative cui Il Re-porter continua a dare spazio, in un cammino che andrà avanti fi no al 4 novembre.

MATTEO FRANCINI

Il Poccetti mentre dipinge. Disegno di Stefania Valentini

Editore e Concessionaria PubblicitariaBunker s.r.l.Sede Legale | AmministrativaPiazza E. Artom 12, 50127 FirenzeSede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

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Direttore Responsabile Matteo FranciniRedazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI)Tel. 055 6585939 - [email protected]

Periodico d’informazione locale. Anno X n. 9 del 2 febbraio 2016. N° reg 5579

del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

Dati non raccolti presso l’interessatoSi informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono pro-venienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua resi-denza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsa-bile del trattamento è Bunker s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze

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#Cultura

Niccolini, rinasce il teatro più anticoDopo vent’anni il palco di via Ricasoli riparteda una scommessa: stare aperto tutto il giorno

C’è un tempo per ab-bassare il sipario e un tempo per rial-zarlo. Può essere

sintetizzata così la parabola del Niccolini, antichissimo teatro fi orentino (il più longevo della città e uno dei più datati d’Eu-ropa) chiuso per quasi un ven-tennio e riportato a nuova vita da Mauro Pagliai, imprenditore fi orentino (titolare del gruppo Polistampa) che ha acquistato lo spazio di via Ricasoli e che, nel gennaio di questo anno, lo ha re-stituito alla città. Proprio quan-do la cultura sembrava vacillare, è arrivata la buona notizia, frutto di tanto lavoro e altrettanto otti-mismo. “Sono di natura una per-sona ottimista – racconta Pagliai – e credo fortemente nei progetti che metto in piedi”. Un lavoro di squadra che porta oggi il Nicco-lini a (ri)entrare nel circuito dei teatri fi orentini, dopo essere sta-to, in passato, palcoscenico per artisti di chiara fama, da Car-melo Bene a Vittorio Gassman,

da Paolo Conte a Paolo Poli. Il lungo lavoro di ristrutturazio-ne, diretto dall’architetto André Benaim, ha riportato la struttu-ra – 406 posti e quattro ordini di palchi – allo splendore originale, iniziando dal rifacimento di fac-ciata e tetto e proseguendo con l’adeguamento di impianti e si-

Enrica Cinaschi

Su il sipario

curezza. “Uno spazio destinato a vivere tutti i giorni, tutto il gior-no”, così gli ha dato il benvenuto il sindaco Dario Nardella, che ha partecipato all’inaugurazio-ne del nuovo corso dello spazio. Il nuovo Niccolini è un cen-tro culturale polivalente dove, accanto alla stagione teatrale,

Celine, battiato, poe:un mese di storie,dalla letteraturaai grandi concerti

Una volta messe da parte maschere e sfi late di Car-

nevale, a febbraio resta un ca-rico di eventi che fa rima con teatro, letteratura e concerti. Appuntamenti che lasciano fuori dall’uscio il freddo inver-no per riscaldarsi al calore del-la cultura e dell’intrattenimen-to. Un esempio su tutti è quello off erto dal Teatro della Perola, che con i suoi “Quaderni” pro-pone ogni venerdì la lettura di uno o più racconti. Il pubblico, portandosi una tazza da casa, può degustare tè, cioccolato caldo e pasticcini, e ascoltare i racconti scelti e introdotti da Marco Vichi e letti da Loren-zo Degl’Innocenti. Da Celine a Flaiano, da Bassani a Feno-glio fi no a Natalia Ginzburg. Se invece, restando in tema di racconti e senza cambiare lo-cation, si preferiscono le storie del terrore, il 25 e 27 febbraio la Pergola off re curiosi spetta-coli itineranti messi in scena dalla Compagnia delle Seggio-le. Il ritratto ovale, Blackwood e Il gatto nero sono i tre titoli fi rmati dal maestro del genere Edgar Allan Poe che verranno proposti al pubblico (biglietto 7 euro intero, 5 ridotto). Gli amanti della lirica, dal 24 al 28 non possono invece per-dersi “Les pecheurs de perles” di Georges Bizet, che vede l’orchestra del Maggio Musi-cale fi orentino diretta da Ryan McAdams. Sempre il 24, il Te-atro Puccini porta in scena un evento speciale, con la regia di Teo Teocoli: Caveman - L’uo-mo delle caverne, interpre-tato da Maurizio Colombi. Il testo originale, scritto da Rob Becker, è frutto di tre anni di studi di antropologia, psico-logia, sociologia, preistoria e mitologia, ed è stato portato per la prima volta sul palco nel 1995 allo Helen Hayes Th ea-tre di New York, diventando il monologo più longevo nel-la storia di Broadway. Pronti a scatenarsi anche gli amanti della musica con tre concer-ti da appuntare in agenda: il 25 all’Obihall andrà in scena Max Gazzè con la sua band, il 26 salgono sul palcoscenico del Nelson Mandela Forum i “Capitani Coraggiosi” Gianni Morandi e Claudio Baglioni e infi ne, il 28 e 29, Franco Battia-to e Alice al Teatro Verdi.

Agenda

Hieronymus Bosch, Copia da Elefante, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina (particolare) che sarà esposto durante l’evento “Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici”

Il programma

Nove mostre per le Galle-rie degli Uffi zi. Gallerie al

plurale. Già, perché i meno in-formati devono sapere che a se-guito della recente riforma Fran-ceschini, gli Uffi zi sono diventati un tutt’uno con Palazzo Pitti e le gallerie in esso contenute, sotto la guida del direttore Eike Sch-midt. E se fi no allo scorso anno veniva proposto un unico ca-lendario per tutti i musei del Polo museale, dal 2016 l’off erta culturale è distinta. Il primo a presentare un programma è stato proprio Schmidt, che per le Gallerie degli Uffi zi propone nove eventi da febbraio a gen-naio prossimo. Il primo appun-tamento è alla Galleria Palatina con “Il Polittico della Santa Cro-ce di Adam Elsheimer”, in arrivo il 24 febbraio (fi no al 5 giugno) nella Sala delle nicchie insieme a

Un anno nelle gallerieUffi zi e Palazzo Pitti insieme per un’off erta culturale che va dai Medici all’arte antica

un corredo didattico. Il 21 mar-zo (fi no al 28 agosto) ci si sposta agli Uffi zi per “Fece di scoltura di legname e colorì. La scultura del Quattrocento in legno dipin-to a Firenze”, che apporfondisce la vicenda della scultura lignea policroma del XV secolo in cit-tà. “Buff oni, villani e giocatori alla corte dei Medici” sono in-vece i protagonisti della mostra alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti dal 9 maggio all’11 settembre. In esposizione circa trenta opere del Seicento e Set-tecento, provenienti prevalente-mente dai depositi della Palatina, che illustrano soggetti fi gurativi bizzarri ricorrenti nelle collezio-ni medicee. Il Gabinetto disegni e stampe degli Uffi zi apre le sue porte al pubblico in occasione di “Sguardi sul Novecento. Di-segni di artisti italiani tra le due

guerre” (dal 17 maggio al 4 set-tembre) e mostra trentasette fra disegni e stampe per lo più mai visti dal pubblico, riferibili ai pri-mi trent’anni circa del Novecen-to. Il 21 giugno si torna a Palazzo Pitti e più precisamente al Mu-seo degli argenti per “Splendida Minima. Piccole sculture prezio-se nelle collezioni medicee: dalla Tribuna di Francesco I de’ Medi-ci al tesoro granducale” (fi no al 2 novembre), che racchiude una preziosa collezione di sculture in pietra dura di età ellenistica e romana e poi rinascimentale. E se alla Galleria d’arte moder-na va in scena (dal 13 settembre all’8 gennaio) “Tempo reale e tempo della realtà”, che mostra una selezione di orologi appar-tenenti alle collezioni medicee, agli Uffi zi (dal 27 settembre all’8 gennaio) prende spazio “Scoper-

te e Massacri. Ardengo Soffi ci e l’Impressionismo a Firenze”. Per l’autunno, infi ne, appuntamen-to nella Sala Bianca di Palazzo Pitti con “I Quattro Continenti. Arazzi fi orentini su cartone di

Giovanni Camillo Sagrestani” (dal 27 ottobre all’8 gennaio) e con “La rivincita del colore sulla linea”, dal 18 ottobre all’8 genna-io al Gabinetto disegni e stampe degli Uffi zi.

troveranno spazio mostre e con-vegni. Dopo essere stato scel-to come location di uno degli eventi principali dell’ultimo Pitti Immagine Uomo (la performan-ce dello stilista Marco De Vin-cenzo), a partire da questo mese sarà l’Opera di Santa Maria del Fiore a valorizzare il Niccolini,

includendolo in uno speciale percorso turistico che interessa i visitatori provenienti da tutto il mondo. A partire da fi ne aprile-primi di maggio la sala sarà utilizzata ogni giorno, dalle 9 alle 17, per presentare in ma-niera continuativa un video della durata di venti minuti che vuol preparare il pubbli-co alla comprensione dei mo-numenti di piazza Duomo. La stagione vera e propria, con un cartellone denso di nomi e spettacoli di prestigio, è invece gestita dalla Fondazione Teatro della Toscana, che vede a feb-braio (dal 12 al 21) andare in scena “Truman Capote. Que-sta cosa chiamata amore” (di Massimo Sgorbani), dedicato al grande scrittore di “Colazione da Tiff any” scomparso prematu-ramente nel 1984 (www.teatro-dellapergola.com). Per conclu-dere l’off erta, al piano terra del teatro sono presenti un cafè e un bookshop con le più importanti novità del gruppo Polistampa, oltre a una selezione di titoli sul teatro e sul patrimonio dell’Ope-ra del Duomo.

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Filastrocca di CarnevaleCostanza e Loriano, noti discoli di San Frediano, insieme all’amico Neri,tra stelle filanti e pernacchie assordanti, il Carnevale festeggian da ieri.

Porta Romana, piazza Pitti, tutto l’Oltrarno fino a via dei Serragli,stanno riempiendo di coriandoli, lingue di menelik e sonagli.

Lanciata in aria una nuvola grande di piccoli pezzi di carta colorati,il Ponte Vecchio e via Tornabuoni hanno agli occhi del sole oscurati.

Dalla nube gioiosa di Carnevale, una folata di vento solleva un coriandolo,lo trascina via, alto nel cielo: da lassù di Firenze vede ogni angolo.

Sorvolando l’Arno d’argento, volteggia veloce fino al maestoso Forte Belvedere,si cala nei vicoli stretti di San Niccolò, riconosce la bottega di Duccio il rigattiere.

Salutando la torre della Signoria da lontano, rapido come la freccia di un arcoil coriandolo raggiunge Gavinana e si immerge nel verde del suo amato parco.

Un soffio più forte di Eolo birichino, e il coriandolo è a spasso da un’altra parte:vede il colle di Settignano, sente il boato del Franchi. Ma certo: è a Campo di Marte!

Baciato dal sole, il piccolo pezzo di carta volteggia sulla Bolognese fino a Trespiano,poi in picchiata verso Novoli, all’orizzonte il cielo solcato da un aeroplano.

Scorge dei binari, li segue curioso curioso: portano verso Scandicci, laggiù.A un tratto la città lascia il posto alla campagna, c’è Bellosguardo più su.

Quando una nuvola lo prende per mano per riportarlo indietro, è sopra all’Isolottotra le chiome delle Cascine intravede dei ragazzi, giocano e con le biglie fan filotto.

Il tempo di un sospiro appena e planando lungo l’Arno si ritrova nell’arena.

Il vento cessa piano piano, il coriandolo cala lentamente in San Frediano.Che grida, che urla, che strepitio sovrumano: ehi, sono Costanza, Neri e Loriano!

Nel baccano si apre una persiana, la mamma di Neri si è affacciata:“Venite dentro, birbanti, solo per voi ho preparato la schiacciata!”

Ma niente, non gli importa della merenda, continuano la festa i tre rumorosi amici!

Anzi quattro: il coriandolo si riunisce alla congrega e il Carnevale insieme passano felici.

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#Sport

Il calendario

squadra e giocatori,freccia (verde) in su

Le valutazioni

La freccia verde (beh, in questo caso potremmo dire viola) punta verso l’alto. Si tratta del simbo-

lo che, sul sito di transfermarkt, indica il valore di mercato in cre-scita di un giocatore. In crescita come i risultati collettivi della squadra di Paulo Sousa, nean-che immaginabili all’inizio della stagione, quando la rosa viola veniva stimata attorno a 114 milioni di euro. Settimana dopo settimana, vittoria dopo vittoria,

Irene Delfino il valore è cresciuto in maniera esponenziale: 132,55 milioni il 1° settembre, 143,10 milioni il 15 novembre, fi no a raggiunge-re i 165,55 milioni (al momento in cui scriviamo, ndr). Con un incremento del 42,5%. Nessuna fra le squadre di vertice ha fatto meglio. Merito di un allenatore che ha saputo chiedere alla so-cietà rinforzi “funzionali”, come Nikola Kalinic, bomber croato sconosciuto al grande pubblico, che tra gol, assist e movimenti al servizio della squadra ha visto triplicare il valore del suo cartel-

lino, dai 5,5 milioni pagati dai Della Valle in estate a quindici milioni. Stessa valutazione per il suo gemello del gol, lo sloveno Josip Ilicic, che dopo aver tocca-to il suo record negativo in viola, stimato in 5,5 milioni, è risalito vertiginosamente toccando quo-ta quindici, grazie alla fi ducia accordata da Paulo e al ritorno nella sua zolla di campo preferi-ta, dietro la punta centrale. Ope-razione recupero più che riuscita anche per il talento tutto “made in viola” Federico Bernardeschi, su cui avrebbero messo gli oc-

chi molte big europee, prima fra tutte il Bayern Monaco, sulla cui panchina, da giugno, siede-rà Carlo Ancelotti, che stravede per il carrarese. La mossa vin-cente di Sousa è stata quella di trasformare una seconda punta in un esterno di corsa e qualità sulla fascia destra. Dall’altra par-te del campo, sulla fascia sinistra, Alonso è schizzato da 2,8 a otto milioni, mentre a completare la linea a quattro di centrocampo c’è la neo coppia da 14,5 milioni in due formata da Milan Badelj (+ 3,2 milioni) e Matias Vecino (+ 3,3 milioni). Entrambi han-no più che raddoppiato il loro valore. Ci è andato vicino anche Tatarusanu, passato dai tre mi-lioni stimati a luglio ai cinque di gennaio. E ancora, sono aumen-tate di un milione le valutazioni di Astori, Roncaglia e Babacar. Piccolo balzo in avanti, infi ne, anche per Lezzerini e Tomovic. In una viola più “dorata”.

al franchi notti da big match

La Fiorentina inizia il mese di febbraio con un solo obiettivo: con-tinuare a (far) sognare. Nessuno, a inizio campionato, si aspettava

una squadra di questo formato. Invece tra le big di questa serie A c’è anche la Fiorentina che, se non ha forse una rosa da “big”, ha trovato una mentalità da grande squadra. In campionato, febbraio è inizia-to mercoledì 3 contro il Carpi. Proprio quel Carpi che ha eliminato i viola dalla Coppa Italia. Tre giorni dopo, ecco la sfi da sul campo del Bologna, con Donadoni che ha dato nuova linfa alla squadra. La domenica successiva posticipo alle 20.45 contro l’Inter di Mancini, con il ritorno al Franchi della coppia Ljajic-Jovetic. Il 21 i viola si troveranno di fronte un’altra squadra nerazzurra, l’Atalanta, partita mai facile soprattutto in trasferta. Febbraio si chiuderà poi proprio l’ultimo giorno del mese, lunedì 29, al Franchi contro il Napoli di Sarri. Partita per la quale non c’è bisogno di nessuna presentazione.

Lorenzo Mossani

Rari Nantes Florentia

il ritorno di De MagistrisIl 2016 della Rari Nantes Florentia riparte dal passato. Da un

passato glorioso. La società biancorossa, che ha vissuto l’anno passato in modo rocambolesco, assistendo alla retrocessione della squadra maschile subito ripescata in serie A1 per l’allargamento del campionato, si affida a Gianni De Magistris. Il campione che ha portato a Firenze gli ultimi scudetti, nel 1980 alla guida della Rari e nel 2007 in panchina con la Fiorentina Waterpolo femmini-le, torna con pieni poteri per quanto riguarda il comparto tecnico e darà una mano all’allenatore Riccardo Vannini alle prese, an-che quest’anno, con una stagione non senza difficoltà. Che non ha però scoraggiato nessuno. La salvezza è possibile, visto che molte gare del girone d’andata sono state perse solo negli ultimi secondi per un gol di scarto. Vannini lavorerà molto su questo fattore. De Magistris, da supervisore, dovrà ricostruire anche un settore gio-vanile che ha sempre costituito la linfa vitale della società.

Sim.Spa.

un “trampolino”per la salvezzaFebbraio può diventare decisivoper centrare l’obiettivo stagionale

Fiorentina Basket

Meno male che il 2015 è fi nito, verrebbe da dire. Per la Fioren-tina Basket l’anno del battesimo si è chiuso nel segno della

sfortuna, cosa che per la verità ai viola non era mancata nemme-no in precedenza. Nel giorno di Santo Stefano la squadra di coach Salieri ospitava Vicenza. Priva di Valentini, dopo pochi minuti di gioco ha perso anche Touré per infortunio, ritrovandosi così sen-za i suoi principali terminali off ensivi. Nulla da fare. E, a quanto pare, le scorie dell’anno vecchio dovevano ancora essere smaltite all’inizio del nuovo. È andata male anche a Varese, dove una set-timana più tardi i viola hanno lasciato ai lombardi lo scontro di-retto dopo una prestazione piuttosto incolore. Per non dire della partita di Padova, due punti alla portata mancati in malo modo nella peggior prova stagionale. Un calo di condizione e, forse, an-che di fi ducia. Cose che capitano, nulla di cui allarmarsi. Ma dopo tre sconfi tte consecutive, fra assenze, squalifi che e la partenza di Marusic, la gara contro Alto Sebino non arrivava certo nel momen-to più propizio. Invece una grande Fiorentina ha controllato per trenta minuti e trovato poi la forza di ribaltare il risultato quando i lombardi, per la prima volta, erano passati in vantaggio a pochi minuti dal termine. Una vittoria che ha ridato ossigeno alla classi-

fi ca dei viola. Cosa aspettarsi dal mese di febbraio? Anzitutto una partenza in salita: trasferta a Udine e sfi da interna all’Orzibasket, le due principali indiziate per la vittoria del campionato. Poi Pavia e Desio, due gare che di certo non vedono i viola favoriti ma nelle quali non è azzardato sperare di racimolare qualche punto pesante. Infi ne il Pms Moncalieri, formazione già battuta all’andata, contro la quale è lecito aspettarsi un altro successo. Sullo sfondo del basket giocato si muovono intanto le trattative di mercato per portare in maglia viola un paio di innesti che completino in modo defi nitivo il roster di Salieri prima della volata fi nale. Le prime otto squadre faranno i playoff , traguardo che sembra ancora troppo ambizioso. L’ultima classifi cata retrocederà direttamente, dalla dodicesima alla quindicesima disputeranno i playout. Lasciarsi cinque squadre alle spalle signifi cherebbe dunque salvarsi senza ulteriori soff erenze. È quello a cui la Fiorentina può e deve puntare, quella “comfort zone” tra la nona e l’undicesima posizione che farebbe centrare in antici-po l’obiettivo stagionale. E febbraio può diventare il trampolino di lancio per raggiungerla.

Andrea Tani

Nel popoloso quartiere 4 di Firenze esiste un im-

pianto sportivo che ha da poco festeggiato i quindici anni di attività e che, dal 28 novembre 2000, rappresenta sempre più un punto di riferimento per la zona e non solo: parliamo dell’impianto di atletica “Bruno Betti” di via del Filarete. Oltre a essere stata (ed essere tuttora) sede di allenamento anche di atleti importanti per l’atletica toscana, all’impianto sportivo del Filarete c’è spazio per tutti, dai più piccoli ai più grandi. E a spiegarcelo è la presiden-tessa del Cral Firenze Tiziana Trallori: “Il nostro impianto è caratterizzato da una notevole varietà di funzioni. Abbiamo una pista di atletica, una pale-stra polivalente, tre campi da tennis e uno da calcetto. Tutto questo ci permette di accogliere numerosi soci e di diversificare le attività in base all’età e alle necessità di ogni singolo atleta. A novembre, come ogni anno, abbiamo organizzato la Festa dello sport del Q4, che questa volta è stata più ricca che mai, visto che nell’occasione abbia-mo festeggiato i quindici anni di servizio svolto dal nostro impianto situato ai piedi del-la bella collina di Marignolle”. L’intento della festa – racconta Trallori – è quello di “dare a tutti i nostri cittadini, grandi e piccini, la possibilità di guarda-re e provare una vasta gamma di discipline, anche le meno conosciute, nella bella corni-ce dell’impianto del Filarete. L’obiettivo è muoversi, diver-

tirsi e magari scegliere l’attività sportiva da praticare durante l’anno. E non rinunciamo a lan-ciare alcuni messaggi culturali, rappresentati ad esempio dalla presenza del calcio femminile e del tennis integrato con disabili. Il nostro primo obiettivo – pro-segue – è incentivare i bambini a muoversi, a praticare uno sport in una vita che, purtroppo, sta diventando sempre più seden-taria”. Ma non è questo l’unico obiettivo. “All’interno della no-stra palestra vengono coinvolti anche gli anziani con ginnastica mirata e non solo... il Cral Firen-ze si impegna molto nel sociale, reputo che la vicinanza con i cittadini e il quartiere sia fonda-mentale e forse anche per questo ogni anno cresciamo sempre più a livello di numero di soci, che attualmente sono più di tremi-la. Le attività più seguite e che più ci rendono orgogliosi sono le passeggiate in città o il trek-king in campagna e montagna, ma anche i vari tornei di tenni-stavolo. L’obiettivo per il futuro – annuncia Trallori – è quello di riuscire a coinvolgere sempre più persone, con attività sempre nuove, aggiornate e seguite da esperti del settore, perché que-sto è quello che ci chiedono i nostri soci e noi siamo qui per ascoltare e accontentare le loro esigenze sportive. Siete tutti in-vitati alla prossima Festa dello sport – conclude la presidentes-sa del Cral rivolgendosi ai citta-dini – per conoscerci e conosce-re lo sport in tutte le sue forme”.

Niccolò Dainelli

una corsa lunga quindici anni Via del Filarete

14 | Febbraio 2016

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