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Maggio 2016 due anni da sindaco, la firenze di nardella Editoriale Tra gli spazi che rivivono (rinnovandosi) Matteo Francini E ra il 21 maggio dello scor- so anno quando Firenze festeggiava il “ritorno” dell’or- to botanico. Quel giorno, nel Giardino dei Semplici andava in scena una giornata specia- le per presentare alla città la nuova veste dell’area, dopo la riorganizzazione seguita alla tempesta di vento e grandine che, nel settembre 2014, aveva lasciato pesantemente il segno (anche) su questo importante spazio fiorentino. SEGUE ALLE PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 15 U na cena da scommettere con i fiorentini sul rispetto dei tem- pi per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, il futuro dell’ex tribunale di piazza San Firenze, di Sant’Orsola e piazza del Carmine. E ancora, l’idea della pedonalizzazione dell’area intor- no al Franchi e la questione del nuovo stadio. A due anni dalla sua elezione, Il Reporter ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella per fare il punto su quello che è stato fatto e quello che resta da fare in città. V. Buti - G. Carpini - M. Francini PAGINA 11 mercanti per un giorno, l’iniziativa si allarga Dal centro alle periferie, tutti pazzi in città per le “domeniche dello svuota-cantine”. ALLINTERNO PAGINA 16 PAGINA 18 i titoli di coda sul campionato fabbrica europa “invade” la città lavori e idee, il quartiere cambierà così Da piazza dell’Isolotto ai cantieri “anti-buche”, molti interventi per riqualificare il territorio Primo piano PAGINA 3 luci accese sul verde, tra eventi e richieste Novità per parco di Villa Stroz- zi e “quadrilatero verde”, mentre l’Argingrosso fa festa. PAGINA 2 la cena? è in strada: tre borghi, tre feste PAGINA 4 Periodico d’informazione locale. Anno X n. 24 del 2 maggio 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Anno X Ed. 24 Firenze Quartiere 4 Isolotto • Legnaia • Soffiano La famiglia italiana della frutta Gli specialisti dell’amianto Rimozione da abitazioni e da impianti civili e industriali www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

Il Reporter Q4 - Maggio 2016

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Page 1: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

Maggio2016

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

due anni da sindaco,la firenze di nardella

� Editoriale

Tra gli spaziche rivivono(rinnovandosi)

Matteo Francini

Era il 21 maggio dello scor-so anno quando Firenze

festeggiava il “ritorno” dell’or-to botanico. Quel giorno, nel Giardino dei Semplici andava in scena una giornata specia-le per presentare alla città la nuova veste dell’area, dopo la riorganizzazione seguita alla tempesta di vento e grandine che, nel settembre 2014, aveva lasciato pesantemente il segno (anche) su questo importante spazio � orentino.

☛ SEGUE ALLE PAGINE 8-9

☛ SEGUE A PAGINA 15

Una cena da scommettere con i � orentini sul rispetto dei tem-pi per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, il futuro

dell’ex tribunale di piazza San Firenze, di Sant’Orsola e piazza del Carmine. E ancora, l’idea della pedonalizzazione dell’area intor-no al Franchi e la questione del nuovo stadio. A due anni dalla sua elezione, Il Reporter ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella per fare il punto su quello che è stato fatto e quello che resta da fare in città.

V. Buti - G. Carpini - M. Francini

☛ PAGINA 11

mercanti per un giorno,l’iniziativa si allargaDal centro alle periferie, tutti pazzi in città per le “domeniche dello svuota-cantine”.

☛ ALL’INTERNO

☛ PAGINA 16 ☛ PAGINA 18

i titoli di codasul campionato

fabbrica europa“invade” la città

lavori e idee,il quartierecambierà cosìDa piazza dell’Isolotto ai cantieri “anti-buche”,molti interventi perriqualifi care il territorio

Primo piano

☛ PAGINA 3

luci accese sul verde,tra eventi e richiesteNovità per parco di Villa Stroz-zi e “quadrilatero verde”, mentre l’Argingrosso fa festa.

☛ PAGINA 2

la cena? è in strada:tre borghi, tre feste

☛ PAGINA 4

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FirenzeQuartiere 4

Isolotto • Legnaia • So� ano

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Novità in vista (e alcune richieste da parte dei cittadini) per il parco di Villa Strozzi

Focus

due giorni di festaper l’argingrosso

Tra le aree verdi del quar-tiere, è una delle più este-

se ma anche una delle meno conosciute. Per valorizzare il parco dell’Argingrosso (entra-ta “principale” all’altezza di via Santa Maria a Cintoia), il Q4 organizza sabato 21 e dome-nica 22 maggio, dalla mattina alla sera, “Argingrosso in festa”, una due giorni di laboratori, iniziative e sport all’aria aper-ta in cui saranno coinvolte le realtà presenti nel parco, dal golf all’Accademia cino�la �o-rentina, dal centro equestre �no agli orti sociali. E, per l’oc-casione, torneranno nel giar-dino i giochi riparati. Info su q4.comune.�.it.

G.C.

eventi, manutenzionie richieste: sul parco di villa strozzi si accendono le luci

L’area

“Quadrilatero verde”

Una “seconda vita” per il parco di Villa Strozzi. A metà del-la prossima estate si

riaccenderanno le luci nel teatro all’aperto della Limonaia di Villa Strozzi, che tornerà così a ospi-tare eventi e spettacoli, mentre tra il 2016 e il 2017 sono previsti lavori di manutenzione straor-dinaria nel parco: 140mila euro per la messa in sicurezza dei vialetti, dei muri a secco e del-le staccionate, oltre a interventi sulle strutture storiche. Intan-to un gruppo di dieci famiglie della zona, riunite nel comitato per il Boschetto-Villa Strozzi, ha fatto squadra per chiedere l’arri-vo di nuovi giochi per bambini nel polmone verde di Legnaia e Monticelli: nove ettari e mezzo di prati, alberi e vialetti che si sviluppano sulla collinetta af-facciata verso le campagne di Bellosguardo. Fatti due conti, il “Boschetto” – come lo chiamano da queste parti – è grande due volte il giardino di Boboli. Nato nel Cinquecento come posse-dimento della famiglia Strozzi, oggi il parco pubblico è frequen-tato da centinaia di persone: anziani, ragazzi, famiglie e tanti bambini. “Vogliamo fare piccoli passi per migliorare questa area verde: il primo, quello che ci sta più a cuore, è ottenere nuo-ve attrezzature ludiche. Sarebbe

già una grande conquista”, spie-ga Marco Di Bari, che fa parte del comitato dei cittadini per il Boschetto-Villa Strozzi. “Abbia-mo chiesto al Quartiere giochi che consentano il movimento e lo sviluppo psico�sico dei più piccoli – prosegue – al momen-to sono presenti solo alcune strutture in legno che non sono adatte a questo tipo di attività”. Sviluppi potrebbero arrivare dai soldi stanziati a livello cittadino per le aree ludiche (vedi anche articolo alla pagina a �anco). Nel frattempo, in cima alla collinet-ta, il parco torna ad animarsi di iniziative. Questo mese o�rirà un primo assaggio dei prossi-mi eventi estivi alla Limonaia di Villa Strozzi, che ospiterà dal 21 al 28 maggio anche i concerti organizzati dal centro di ricerca e produzione musicale Tempo Reale. In seguito, a partire da giugno, la programmazione cu-rata dall’associazione Progetto 21 entrerà nel vivo con teatro, musica jazz e rock e rassegne di cinema. E ci sarà anche una novità: tornerà agibile il teatro all’aperto realizzato nel 1998 sul “tetto” della Limoiaia seguendo un’idea di Giovanni Michelucci. Nei prossimi mesi sono previ-sti lavori per la messa a norma dell’impianto elettrico, che con-sentiranno una nuova stagione di spettacoli sotto le stelle.

Gianni Carpini

il giardino prende forma

Altalene, scivolo, vialetti e un’area cani in un nuovo parco pub-blico da settemila metri quadrati. Addio ai pannelli di legno

che circondavano il cantiere, prende forma il giardino tra via Torci-coda, via Signorini, via Viani e viale dei Platani. In poche parole il “quadrilatero verde”, come viene chiamato all’Isolotto. I lavori sono alle battute �nali: sotto un parcheggio privato da 180 posti, sopra nasce un giardino recintato, aperto al mattino e chiuso alla sera, che sarà ceduto al Comune. Il progetto verde è stato modi�cato seguendo i suggerimenti arrivati dal Quartiere 4: l’area cani è stata spostata nella zona alberata, più lontana dalle abitazioni, ed è stato realizzato un vialetto in corrispondenza di viale dei Pini per prose-guire l’asse pedonale che proviene dall’Isolotto “vecchio”. Quanto ai tempi di inaugurazione e apertura al pubblico, l’obiettivo è evitare il rischio di lungaggini burocratiche legate alla cessione dell’area a Palazzo Vecchio e al collaudo. “Stiamo sollecitando gli u�ci del Comune perché tutto avvenga in tempi brevi”, dice Renzo Pampa-loni, presidente della Commissione assetto del territorio del Q4.

G.C.

#Primo piano

Il teatro all’aperto della Limonaiatorna a ospitareiniziative,mentre le famiglievorrebbero più giochi

2 | Maggio 2016 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . So�ano

Page 3: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

dalle buchealle piazze,lavori in vistanel quartiereMolti interventi per la riqualificazione del territorio

I cantieri

Montagnola

Da piazza dell’Isolot-to, che entro l’anno avrà il suo progetto esecutivo, �no al

parco pubblico di Ugnano da rimettere a nuovo. Nei prossimi mesi le novità toccheranno a macchia di leopardo varie zone del quartiere. L’elenco è lungo: cantieri “tappa-buche” sulle strade, in via Canova come su via Pisana per fare due esempi, attività per sistemare le “griglie” delle fogne, interventi in una decina di scuole. È il “libro dei numeri” di Palazzo Vecchio a tracciare le priorità: il bilancio di previsione del Comune – nel quale sono state incluse anche alcune osservazioni dei Quar-tieri – mette nero su bianco le risorse che saranno investite da questa parte dell’Arno. “Davanti a noi ci sono mesi impegnativi, sono previsti molti interventi rilevanti per la riquali�cazione del territorio, ne monitorere-mo attentamente l’attuazio-ne”, annuncia il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormento-ni. In primis vengono �ssati i

Gianni Carpini

Fissati i tempi per la rinascita di piazza dell’Isolotto: previsti nel quartiere molti interventi rilevanti

Previsto un marciapiede più grande sulla rampa di accesso

Nuovi marciapiedi. E una pedonalizzazione?

È la volta buona. Quest’estate, se non ci saranno altri ostacoli sul fronte del bilancio, potranno scattare i lavori per mettere

a nuovo i marciapiedi della Montagnola. Per arrivare alle scuole – viene spiegato – genitori e alunni che percorrono via Giovanni da Montorsoli sono costretti a camminare in strada, “dribblando” buche e auto in sosta selvaggia. Il progetto prevede un marciapiede più grande sulla rampa di accesso, dove saranno delineati anche i posti per la sosta, mentre sulla collina-giardino i percorsi pedonali saranno rifatti e arriveranno barriere per scoraggiare i “furbetti del posteggio”. E intanto il comitato “Genitori in movimento” ha lanciato l’idea di una Montagnola “solo a piedi”, organizzando ini-ziative e un’assemblea. “La pedonalizzazione, anche a fasce orarie, è un’ipotesi molto complicata da concretizzare, ma ci confronte-remo con tutte le parti per ascoltare le loro ragioni. Ora pensiamo alla messa in sicurezza”, afferma il presidente del Q4 Dormentoni. La proposta vede su fronti opposti gruppi di genitori, chi lavora nella zona e chi frequenta le palestre della Montagnola.

tempi per la rinascita di piazza dell’Isolotto. Entro dicembre il masterplan uscito dal concorso internazionale e dal percorso di partecipazione sarà tradotto in un piano di lavoro concreto per gli operai e saranno avviate le procedure di appalto. Se non ci saranno intoppi, i cantieri potrebbero scattare già l’anno prossimo, per ridisegnare piaz-za dell’Isolotto con una nuo-va tettoia, un’area giochi e più spazio per pedoni e biciclette grazie a un lastricato continuo dalla chiesa al lungarno, per un milione e mezzo di euro di investimento. “Siamo riusciti a incrementare del cinquanta per cento le risorse da stanziare per la riquali�cazione”, spiega Dormentoni. Per piazza Pier Vettori, la bozza del progetto di restyling – che prende spunto dalle idee dei cittadini raccol-te durante l’ultimo percorso di partecipazione – sarà pronta entro quest’anno, per dare il via ai cantieri tra il 2017 e il 2018. Sul fronte delle scuole, l’in-tervento più importante è alla

Piero della Francesca, a Ponte a Greve, dove arriveranno le attrezzature per l’auditorium. Per il verde, le priorità riguar-dano invece la riquali�cazione del giardino pubblico di Ugna-no, dove nascerà un campo da street football e street basket, e gli interventi nei parchi di Villa Vogel e Villa Strozzi. Anche le altalene e gli scivoli di numero-si giardini saranno sottoposti a un “li�ing”. “Come chiesto dai cinque Quartieri, l’investimento per le aree ludiche è aumentato – conclude il presidente del Q4 – in tutta la città sono previsti due interventi da trecentomila euro l’uno. Contiamo di fare un buon lavoro tra il 2016 e il 2017 per ripristinare i giochi e gli ar-redi nelle nostre aree verdi, un patrimonio fondamentale per i cittadini del quartiere”.

piscina, san bartolo a cintoia ci riprova

Piscina, nuovo capitolo. La creazione del parco sporti-

vo di San Bartolo a Cintoia, nel pratone tra via del Cavallaccio e via del Perugino, è stata in-serita nel piano triennale degli investimenti. La questione sarà a�rontata tra il 2017 e il 2018, fondi permettendo. Il Comune stanzierà seicentomila euro la creazione di un’ampia area ver-de intorno alle strutture spor-tive, mentre il �nanziamento della piscina pubblica è legato al bando nazionale dell’Inail per opere di utilità sociale. La palestra sarà la sola struttura da costruire grazie ai privati con un project �nancing. Non ci sarà invece l’area commer-ciale da 2.500 metri quadri prevista in passato.

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Maggio 2016 | 3 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . So�ano Maggio 2016 | 3

Page 4: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

#Luoghi & persone

Tre rioni, tre cene in stradaUna festa lunga un “miglio”Comincia San Quirico, poi saràla volta di Ponte a Greve e Legnaia

un mese a cacciadi stelle e pianeti

Cene in strada e bimbi che gio-cano nella via, proprio come succedeva un tempo. Le auto, per un paio di giorni, saran-

no bandite. Tre borghi storici tornano a conquistare i loro spazi e a far squadra sono i “nemici” di ieri. È il “miglio” delle feste rionali: dal ponte sulla Greve � no a via Frà Diamante, via Pisana tornerà a vivere con un tris di rioni che, a tur-no, organizzeranno eventi in strada. In principio sarà “San Quirico in festa” il 28 e 29 maggio, seconda tappa l’11 e

12 giugno con la “Festa del Ponte”, in-� ne a settembre toccherà a Legnaia. Tre borghi gemelli: i nuclei originari gravi-tavano intorno alla chiesa da una par-te e alla casa del popolo dall’altra. Oggi le liti in stile Don Camillo e Peppone sono però � nite in so� tta: parrocchie e circoli sono alleati. “Abbiamo rotto gli indugi”, dice sorridendo Paolo Fancelli, alla guida del circolo Arci di Legnaia, che per la festa collabora con il circo-lo di Sant’Angelo a Legnaia. Gli fa eco Augusta Larosa, presidente del comitato

del Ponte, che unisce chiesa e casa del popolo di Ponte a Greve: “Solo lavoran-do insieme possiamo riuscire a dar vita al rione”. “Per la festa collaboriamo con il circolo Mcl Dario Del Bene”, spiega Alessandro Giachi, presidente dell’Sms di San Quirico. Qui il primo assaggio si avrà venerdì 27 maggio, con musica e apericena. Poi, per due giorni, via Pi-sana – da via di San Quirico a via del Ronco Corto – sarà chiusa al tra� co. Sabato 28 ospiterà bancarelle, giocolieri, sbandieratori, dimostrazioni di hockey in carrozzina, judo e spada giappone-se. L’appuntamento clou è la sera con la cena in strada, che l’anno scorso richia-mò quattrocento persone. Domenica mattina esposizione di moto d’epoca e la rievocazione delle corsa motociclistica che, nel 1905, fece tappa a San Quirico. Il ricavato della festa andrà al progetto “Adotta il giardino”, con cui le associa-zioni della zona stanno racimolando fondi per ampliare l’area ludica di via del Caravaggio. Il “verde” è al centro an-che della Festa del Ponte, che quest’anno sbarca nel “giardino ritrovato”. Il picco-lo parco tra via Pisana e via Baccio da Montelupo, riquali� cato di recente, sarà intitolato u� cialmente durante la festa. Nel pomeriggio di sabato 11 giugno da-vanti al giardino si svolgerà poi un mer-catino dove scambiare o comprare con un’o� erta oggetti e creazioni di artigia-nato. Tra le tante iniziative in program-ma, laboratori per bambini, concerti e la cena in via Pisana domenica 12 giugno. Concluderà questo “miglio” di feste rio-nali Legnaia, dove è in cantiere per l’ini-zio di settembre un evento con cena in strada, giochi per bambini e mercatino.

Sono tanti e variegati gli eventi in programma per il mese di maggio della Socie-tà Astronomica Fiorentina (Saf), associazione culturale nata nel 1988, ricono-

sciuta come Onlus, sede territoriale dell’Unione Astro� li Italiani e socia fondatrice del Caat (Coordinamento delle Associazioni Astro� le della Toscana). Con base presso l’istituto di istruzione superiore Enriques Agnoletti in via Ragionieri a Se-sto Fiorentino, la Saf organizza eventi e varie attività anche nel quartiere 4, al pun-to di lettura “Luciano Gori” in via degli Abeti e alla BiblioteCaNova di via Chiusi. Un planetario, disponibile su prenotazione per una serata dopo le 21.15, tour mu-seali e in siti archeoastronomici, una biblioteca, conferenze e corsi di divulgazione scienti� ca e astronomica e l’osservazione del cielo sono le possibilità o� erte dalla Società per migliorare, comprendere e conoscere una materia in grado di incu-riosire e stupire sempre tutti. Tornando agli eventi, il primo in programma questo mese è il 3 maggio, con la presentazione presso la sede del libro “Siamo fatti di stelle” di Margherita Hack e Marco Morelli. Un incontro tra due scienziati, tra chi ha vissuto rivolto verso le stelle e chi ha studiato la storia della Terra, un confronto tra le scienze che hanno scoperto il baratro del tempo e l’in� nità dello spazio, un dialogo � loso� co serrato tra due generazioni cresciute in mondi diversi. L’11 maggio la biblioteca sarà aperta al pubblico (con replica il 18) con la possibilità di visionare la videoteca, ed è in programma anche, nello stesso giorno, una serata osservativa astronomica, mentre il 24 verrà presentato “I fori gnomonici di Egna-zio Danti in Santa Maria Novella” di Simone Bartolini. E ancora, il 19 maggio, al punto lettura Luciano Gori, “Le Protostelle”, mentre il 26 la BiblioteCaNova si trasformerà in un vero e proprio osservatorio per tutti i curiosi e gli appassionati del cielo, per un momento dedicato all’osservazione della volta celeste con partico-lare riferimento all’orientamento e all’individuazione delle principali costellazioni e dei pianeti. In caso di maltempo, la serata si svolgerà al quarto piano, sempre all’interno della BiblioteCaNova. Chi desidera partecipare può consultare il sito www.astrosaf.it o scrivere una e-mail all’indirizzo [email protected].

Gianni Carpini

Valentina Veneziano

Via Pisana Società Astronomica Fiorentina

Un momento di una precedente edizione della “Festa del Ponte”

Diversi gli eventi in programma a maggio per la Società Astronomica Fiorentina

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4 | Maggio 2016 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . So� ano

Page 5: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

Terza età attiva

NUOVI PUNTI SUL TERRITORIO PER CUP E SERVIZI SANITARI DI BASESi amplia la possibilità di accesso ai servizi sanitari di base per i cittadini del Q.4, con particolare riferimento al Centro Uni� cato di Prenotazione (CUP) per � ssare visite specialistiche e prestazioni radiologiche e diagnostiche. Da ora in poi infatti, oltre al presidio Santa Rosa (dal lunedì al venerdì, ore 8-12.30; il mercoledì anche dalle 14.30 alle 17.30) e al presidio Canova in via Chiusi (martedì e giovedì, ore 8-12), alcuni importanti servizi (cambio del medico di famiglia e/o del pediatra, attivazione della carta sanitaria elettronica, prenotazioni delle visite e disdette) potranno essere e� ettuati anche presso la Fondazione Pubbliche Assistenze via S. Bartolo a Cintoia (dal lunedì al venerdì, ore 10-13 e 14-18) e presso gli am-bulatori della Misericordia in via del Sansovino 176 (dal lunedì al venerdì, ore 13-17). “Con questo ampliamento di sedi e di orari -commenta il presidente del Q.4 Mirko Dormentoni- il servizio sanitario copre il territorio in forma di� usa e omogenea. I cittadini più anziani avranno luoghi più facilmente raggiungibili mentre quelli che lavorano potranno disporre di orari di accesso più comodi e maggiormente compatibili con la loro attività professionale”.

Passaggio a Sud-OvestA cura del Quartiere 4

Sede del Quartiere 4Villa Vogel, via delle Torri 23tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123e-mail: [email protected] .itweb: http://q4.comune.fi .it

LiberaMente

LA FESTA DEL VOLONTARIATO IN BIBLIOTECA

Ogni anno a primavera le persone che hanno partecipato ai Laboratori An-ziani Q.4 mettono a frutto il loro lavoro o� rendolo alla cittadinanza sotto forma di mostre, spettacoli, saggi. Un messag-gio esplicito ad accogliere questa parte della vita come un viaggio verso possibi-lità inesplorate, capaci di infondere nuovi

colori e sapori alla nostra esistenza.25 maggio, ore 16, Teatro La Fiaba, via delle Mimose 14, performance dei partecipanti ai laboratori di Danza Terapia, Educazione Motoria, Movi-mento Terapia, Canto Danza, Teatro. 16-23 giugno, Limonaia e Chiostro di Villa Vogel, Mostra dei lavori eseguiti nei

laboratori di: Pittura acquerello ad olio, Decorazione creativa, Bricolage tessile (inaugurazione 16 giugno, ore 16,30). Orario: ore 16-19.30.

Commissione Sicurezza Sociale Q.4, via delle Torri 23,

tel.055.2767118

UN PROGETTO PER CONTRASTARE FURTI E RICETTAZIONI DI BICICLETTEIl fenomeno dei furti è una delle cause che spingono molti cittadini ad abbandonare la bicicletta. Per ovviare a questo è stato varato il progetto “Lamìbici” che si inserisce a pieno titolo nell’azione avviata dall’Am-ministrazione comunale per promuovere l’uso della bicicletta. In questo senso l’eti-chettatura delle biciclette è uno strumen-to utile per rendere i mezzi riconoscibili e incentivare il cittadino a presentare de-nuncia in caso di furto scoraggiando così ladri e ricettatori. In questo contesto si inserisce l’intesa tra Comune e rivenditori con cui questi ultimi si impegnano ad adottare alcune iniziative virtuose, come la compilazione del “certi� -cato di vendita” con l’obiettivo di ridurre il commercio di bici di dubbia provenienza. In cambio l’Amministrazione fornisce loro una vetrofania e una locandina da esporre nel negozio a dimostrazione dell’adesione al progetto. L’accordo siglato impegna il Comune a mettere a disposizione dei cit-tadini un servizio di raccolta delle segnala-zioni di mancato rinvenimento del mezzo, con l’obiettivo di studiare il fenomeno, an-che attraverso una mappatura delle zone più a rischio. Sarà istituita una apposita squadra di vigili incaricati di indagare sul mercato delle bici rubate su internet e so-cial network in modo da poter poi attivare interventi mirati sul territorio. Da parte loro gli esercenti si impegnano, in caso di compravendita di biciclette usate, ad archiviare il nominativo e il do-cumento del venditore, a veri� care tramite il Registro Italiano Bici che il numero di te-laio non risulti tra quelli rubati, a rilasciare all’acquirente il certi� cato di vendita della bicicletta con descrizione e numero di ri-ferimento del negoziante. Previsti impegni anche nei confronti del cliente, tra cui la

consegna del numero di telaio della bici-cletta venduta (importante fare una foto al mezzo) e l’informazione sui sistemi di targatura esistenti. L’U� cio Città Sicura ha predisposto una brochure informativa e con la Polizia Municipale e� ettuerà al-cune distribuzioni mirate nelle zone più frequentate dagli utenti delle due ruote (stazioni ferroviarie, scuole e poli universi-tari). Insieme alla guida per l’acquisto sicu-ro sarà applicata una “fascetta” riportante il logo del progetto “Lamìbici” alle biciclette in sosta nelle rastrelliere. Nella fascetta sono riportate anche alcune informazioni sulle responsabilità connesse all’ acquisto di una bici rubata e l’indirizzo web del sito informativo Inoltre a breve saranno promosse iniziative per la promo-zione della targatura delle bici con Easy Tag, l’adesivo indelebile da attaccare alla bicicletta che, collegato al Registro italiano Bici, associa al proprietario il numero pro-gressivo della “targa”, il numero di telaio e i dati identi� cativi del mezzo. Nel Q.4 l’ini-ziativa è stata attivata con successo (oltre 200 bici targate) nell’ambito della Festa dello Sport.

�Pubblica Assistenza e Misericordia

Don Milani e l’Isolotto, un’a� nità che ha profonde radici e che tuttora produce frutti, come di-mostra l’esperienza di un gruppo di giovanissimi teatranti che hanno allestito uno spettacolo dedicato a Don Lorenzo e ai suoi ragazzi. “I Care” (ho a cuore, me ne prendo cura ), il motto della scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani, è al centro del musical messo in scena ad aprile nella sala polivalente Fiaba, via delle Mimose 12 dalla Compagnia teatrale “Fiaba Junior” composta da alcuni ragazzi intraprendenti (il più giovane 12 anni, la più “anziana” 20). Lo spettacolo è stato anche proposto alle scuole del Quartiere 4 la mattina del 15 aprile.

La stagione del riscaldamento domestico è conclusa e c’è ora a disposizione delle famiglie � orentine (presso i Quartieri, gli Urp e le biblio-teche) un opuscolo informativo con le princi-pali indicazioni relative alle nuove disposizioni per il controllo degli impianti termici. Gli adempimenti necessari per aderire alla nuova campagna di autocerti� cazione del proprio impianto termico sono i seguenti:1. chiamare una ditta di manutenzione, la qua-le provvederà ad e� ettuare il controllo periodi-co di e� cienza energetica del vostro impianto termico;2. una volta accertata l’e� cienza dell’impian-to rispetto a quanto de� nito dalle norme di

legge, la ditta redige il rapporto di controllo di e� cienza energetica (RCEE), corredato da bol-lino prepagato o dalla ricevuta del pagamento e� ettuato, che attesterà il versamento a titolo di contributo delle autocerti� cazioni; 3. la consegna del Rapporto di controllo di e� cienza energetica dovrà avvenire, esclusi-vamente a cura del manutentore, non oltre 30 giorni dalla compilazione del rapporto, presso la sede operativa della Multiservice s.p.a., in via Andrea da Pontedera n.61/63;4. la scadenza per l’e� ettuazione dell’autocer-ti� cazione varia in base all’ultima prova fumi redatta dal manutentore e segue la periodicità indicata dal DPGR 25/R.

Il momento della manutenzione

CONTROLLI DELLE CALDAIE

i

Lo scorso 9 aprile a BiblioteCa Nova è stato il giorno di LiberaMente in Festa, un viaggio nel mondo del Volontaria-to in Biblioteca con animazioni, letture, musica, libri, mostre, cibo, e molto altro. Protagonista il gruppo di appassionati lettori che autogestiscono in biblioteca una serie di eventi e di spazi, garantendo la possibilità di estendere la fruizione e l’accessibilità del servizio.

“La valorizzazione del volontariato in bi-blioteca -sottolinea il presidente del Q.4, Mirko Dormentoni- corrisponde pro-fondamente all’identità e alla storia del nostro territorio, perchè mette al centro l’idea di una cultura di� usa, plurale, vis-suta attivamente e responsabilmente da ciascuno di noi, a prescindere dall’e-tà, dalla posizione sociale e dal livello di

istruzione. Gli spazi di autogestione in biblioteca rappresentano spazi di ricerca e di libertà, luoghi dove accrescere il sen-so critico e la consapevolezza. A maggior ragione oggi, quando la complessità dei problemi che ci troviamo davanti ci mo-stra con chiarezza quanto siano decisivi l’apporto e la partecipazione della citta-dinanza attiva”.

Ilaria Gasparotto, presidente dell’Asso-ciazione Liberamente Pollicino, presenta così l’iniziativa: “Nell’era digitale della so-cietà liquida, ci sono tante persone che con cuore, animo e passione, dedicano la risorsa più importante, il Tempo, e i loro talenti al servizio di un posto pre-zioso come la Biblioteca. Tra pagine, libri, parole, idee, � abe e racconti sono partiti progetti e gruppi che si sono consolidati

nel tempo. Un piccolo presidio a difesa di un posto pubblico che o� re l’esempio tangibile dell’accoglienza, dell’integra-zione, della di� usione del sapere in tutte le sue forme. Opera in silenzio, alacre-mente, divertendosi, quotidianamente, con poco, tanta buona volontà e impe-gno all’insegna della conservazione e del recupero e non dello spreco. Da via degli Abeti a via Chiusi nello spirito e nell’iden-tità del magico quartiere dell’Isolotto”.

via Chiusi 4/3 Tel. 055.710834 bibliotecanovaisolotto@comune.� .it

www.biblioteche.comune.� .it

BiblioteCaNova Isolotto

LABORATORI ANZIANI IN MOSTRA

Quartiere 4 in � ore. Questo il nome del c o n c o r s o

per la terraz-za e il balcone

� oriti più belli, promosso da An-

geli del Bello, gruppo ambiente trekking Le Tor-

ri, centro anziani di Ponte a Greve e Cooperativa Agricola di Legnaia in collaborazione con assessorato

all’ambiente e Consiglio di Quar-tiere 4. Per attrezzarsi al meglio sarà possibile, � no al 30 giugno, usufruire di corsi gratuiti (info presso Cooperativa Agricola di Le-gnaia, in via Baccio da Montelupo) per imparare a coltivare le piante del bancone (sconto del 15% sul-le piante acquistate). All’iniziativa, riservata ai residenti del Quartiere 4, si può partecipare come singo-li o come gruppi condominiali. All’evento è abbinato un “Concor-so Fotogra� co” suddiviso in due

sezioni: “Fatti un sel� e sul tuo bal-cone” (autoritratti in compagnia dei propri � ori) e “Terrazze in � ore” (foto di balconi � oriti visti da qual-siasi angolazione). Le foto, corre-date di data e luogo dello scatto e stampate in formato minimo 20X30 centimetri, dovranno esse-re recapitate o inviate entro il 30 settembre alla sede del Quartiere 4 (via delle Torri 23, 50142 Firenze) e faranno parte di una mostra iti-nerante che si svolgerà nel mese di ottobre.

UN CONCORSO PER BALCONI FIORITIQuartiere 4 in � ore

Lamìbici

Al Teatro La Fiaba

www.poliziamunicipale.comune.fi/competenze/sicurezza.htlm

GIOVANI ATTORI E DON MILANI

Page 6: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

#Il quartiere in pillole

Uno dei mercatini dei cittadini che si sono già svolti a Firenze

tutti in piazza per“svuotare” la cantinaFino al 13 maggio le domande per partecipare all’iniziativa, che si terrà domenica 29tra Isolotto e Pier Vettori

I mercatini

partito il percorso partecipativoSono state più di duecento le persone che, lo scorso 2 aprile, hanno partecipato al primo evento del

percorso partecipativo sul futuro dell’ex caserma dei Lupi di Toscana. All’incontro, che si è svolto all’hotel Hilton di via del Cavallaccio, erano presenti, tra gli altri, l’assessore all’Urbanistica Lorenzo Perra, l’assessore al Patrimonio Federico Gianassi, il vicesindaco di Scandicci Andrea Giorgi e il pre-sidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni. I lavori della mattinata si sono svolti in due fasi: la prima con la presentazione del percorso di partecipazione e l’illustrazione delle caratteristiche urbanistiche dell’area, la seconda con gli interventi dei cittadini, tra i quali anche i proprietari di alcuni terreni compresi nell’area di trasformazione. I partecipanti erano suddivisi in cinque tavoli, con il ruolo di “facilitatore” svolto dalle ricercatrici di Sociolab. “Un inizio molto soddisfacente e promettente vista la grande partecipazione. Sono emerse molte idee interessanti e alcuni punti su cui lavorare”, ha com-mentato l’assessore Perra. Le tappe successive già �ssate prevedono per l’8 maggio il trekking urbano alla scoperta della caserma e dei suoi spazi, mentre il 28 maggio, al Nuovo Auditorium Rogers di Scan-dicci, il workshop con tecnici, esperti e amministratori per individuare insieme le linee programmati-che della progettazione urbanistica. L’intervento riguarda i trentatremila metri quadrati dell’area della caserma, cui si aggiungono altri ventimila metri quadrati di aree circostanti e altrettanti nel comune di Scandicci. La prima fase riguarda l’avvio del percorso partecipativo �nanziato dalla Regione Toscana, dopodiché si procederà con il concorso per la progettazione planivolumetrica. Il bando – viene spiega-to – resterà aperto per quattro-cinque mesi e porterà alla selezione �nale di un vincitore, al quale sarà chiesto di sottoporre al Comune il piano di recupero. In questa fase sarà avviata la variante urbanistica, la cui adozione è prevista nel novembre 2016, con approvazione nella primavera del 2017. Conclusa la fase progettuale, sarà pubblicato il bando per costruzione e gestione.

Il programma

non solo libri in bibliotecaUn maggio di eventi e iniziative tra i libri. Non mancano, anche questo mese, gli appuntamenti in

programma alla BiblioteCaNova. Sabato 14 maggio, ad esempio, si rinnova l’appuntamento an-nuale per ricordare l’anniversario del “Rogo dei libri” del 1933, con attività suddivise fra spazi all’aper-to e biblioteca. O ancora, nell’ambito della quinta edizione della Bob Dylan’ s Week (17-24 maggio), previsto un incontro di lettura creativa dei testi di Bob Dylan con accompagnamento musicale. L’ap-puntamento, a cura di Acquaraggia, si terrà il 18 maggio alle 17, mentre dal 17 al 24 maggio è prevista l’esposizione del “totem delle parole”, testi e bibliogra�a di Bob Dylan. L’11 e il 25 maggio (ore 15) torna poi il BiblioKnitCa�è, occasione di incontro per amanti di maglia e uncinetto, un modo per ritrovarsi e scambiarsi opinioni (per info: biblioknitca�[email protected]). Si rinnovano anche gli appuntamenti con le “Conversazioni musicali”, incontri di approfondimento delle opere in cartellone del Maggio Musicale a cura dell’associazione Amici del Maggio (17 maggio, ore 17, “Albert Herring” di Benjamin Britten) e con “AgriKulturae - Il mercato contadino in biblioteca”, con animazioni, cultura e dibattiti fra produzioni di �liera corta ed economia solidale, con vendita di pane, pasta, olio, vino, verdure, conserve, miele, marmellate e formaggi della nostra terra e prodotti ecologici per la casa e per il corpo (14 maggio, ore 9). E ancora, il 13 maggio, alle 15.30, spazio al “Libero Ca�è Alzheimer”, occasione di incontro per le persone malate di Alzheimer e i loro familiari. Il 25 maggio (ore 17) omaggio all’Anto-logia di Spoon River di Edgar Lee Masters, con letture, �lmati e musiche a cura dei Nonni Leggendari, mentre il giorno successivo, alle 21, tutti “Alla scoperta del cielo”, con le serate dedicate all’osservazio-ne della volta celeste a cura della Società Astronomica Fiorentina. Per il programma completo delle iniziative è possibile contattare la BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail bibliotecanovaisolotto@comune.�.it.

Football americano

un nuovo volto per lo stadioNuovo volto per il campo di via del Perugino in cui si allenano e giocano i Guel� Firenze di football

americano, grazie a copertura della tribuna centrale, rifacimento del manto con erba sintetica di ultima generazione, area bambini, area ristorazione e nuova palestra. “Il movimento del football americano è sempre più in crescita nella nostra città. Quest’anno i Guel� – ha spiegato l’assessore allo sport Andrea Vannucci – fanno il debutto nella massima serie. C’è poi l’investimento sull’impianto di via del Perugino, che ha profondamente modi�cato e valorizzato un bene dell’amministrazione comu-nale. Come assessorato allo sport – ha aggiunto – siamo molto contenti del connubio pubblico-privato che si è creato per la realizzazione di un impianto, a San Bartolo a Cintoia, di ultimissima generazione aperto alla cittadinanza”. Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni: “Questi ultimi investimenti riquali�cano tutta la zona. Siamo contenti che un gruppo a�atato di persone stia portando avanti, con grande impegno, un progetto per lo sport a Firenze”.

�Web q4.comune.fi.it

Chiude il 13 maggio la raccolta di doman-de per partecipare a “Svuota la cantina”, in

programma il 29 maggio, primo appuntamento nel Q4 in cui i privati cittadini avranno la pos-sibilità di disfarsi di tutti quegli oggetti che occupano spazio in cantina o so�tta, vendendoli o barattandoli. Dalle 9 alle 18 di domenica 29, in piazza dell’I-solotto e piazza Pier Vettori saranno allestiti ottanta spazi a disposizione dei “commercian-ti per un giorno”, che saranno assegnati gratuitamente (infor-mazioni e modulistica per le domande sul sito q4.comune.�.it). L’elenco degli ammessi verrà poi pubblicato sempre sul sito istituzionale del Quartiere 4. Non sono ammessi al ban-do – viene spiegato – esercizi pubblici o persone giuridiche. Il quartiere verrà idealmen-

te diviso in due parti dall’asse viario composto da lungarno del Pignone, via del Sansovino, viale Talenti e viale Etruria: i cittadini delle zone che si trova-no a nord che parteciperanno all’iniziativa come venditori per un giorno saranno collocati in piazza dell’Isolotto, mentre chi proviene dalle zone a sud trove-rà posto in piazza Pier Vettori. “Siamo molto soddisfatti delle tantissime adesioni che abbia-mo ricevuto dal lancio del ban-do ad oggi, così tante da poter pensare di replicare l’iniziativa – ha commentato il presiden-te del Q4 Mirko Dormentoni – sarà una bella giornata non solo �nalizzata al concetto del riuso e del non spreco, ma an-che della socialità, che permet-terà ai partecipanti di liberarsi delle vecchie cose conservate in cantina e so�tta e fare un po’ di economia”.

Carolina Natoli

Lupi di Toscana

Nelle duearee sarannoallestitiottanta spazia disposizionedei “mercantiper un giorno”

6 | Maggio 2016 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . So�ano

Page 7: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

#Zoom

e al circolo il ristorante è “sociale”Tre pranzi “speciali” per o� rire un aiuto alle persone, riducendo gli sprechi alimentari

Schiacciata calda e pata-tine, gnocchi al ragù di verdure, piatto fantasia, polpette, pizza, insalata

e mele al forno. È stato questo il menù del primo dei tre pranzi “speciali” preparato dai cuochi del circolo Arci Pampaloni, che si è svolto a marzo. L’appunta-mento fa parte del progetto pilo-ta “Ristorante Sociale”, iniziativa promossa e realizzata dal circo-lo Pampaloni dell’Isolotto e dal Comitato di Arci Firenze con l’associazione Senza Spreco, in collaborazione con il Q4 e le as-sociazioni del territorio. La mis-sion del progetto è quella di unire consumo consapevole, riduzione degli sprechi alimentari e solida-rietà sociale, o� rendo un aiuto concreto alle persone bisognose utilizzando cibi ancora comme-stibili ma scartati dal mercato tradizionale. “Siamo molto felici e soddisfatti di questa iniziativa che unisce socialità, convivialità e aggregazione dei soggetti più svantaggiati con un discorso di

educazione e lotta allo spreco ali-mentare sfruttando le eccedenze messe a disposizione dai com-mercianti della zona – commen-ta Corinna Pugi, presidente della commissione Servizi Sociali del Q4 – il Quartiere è da sempre molto attivo su questa tematica anche grazie alla rete di solida-rietà che unisce tutte le realtà che si occupano di aiuto alimentare:

Carolina Natoli

Il progetto

Pranzi “speciali” al circolo Pampaloni dell’Isolotto, con il progetto pilota “Ristorante Sociale”

torna “mammaanche per noi”,raccolta di prodottiper la prima infanzia

Il 14 maggio torna “Mamma anche per noi”, iniziativa or-

ganizzata dal Q4 con le asso-ciazioni del territorio, giunta alla sua XI edizione. Dalle 9 alle 19 si potrà partecipare alla raccolta di prodotti per la pri-ma infanzia come pannolini, omogeneizzati e latte in polve-re, che saranno poi distribuiti attraverso le associazioni alle famiglie che ne hanno biso-gno. Gli esercizi commerciali coinvolti, in cui si svolgerà l’i-niziativa, sono Coop Ponte a Greve (viale Nenni), Esselunga di via Canova, Incoop di viale Talenti, Pam di via Francavilla. “Siamo molto felici della parte-cipazione sempre più numero-sa della popolazione – dice la presidente della commissione Servizi Sociali Corinna Pugi – e di consolidare negli anni la collaborazione con nuove as-sociazioni e punti vendita”.

Focus

vorremmo creare una progettua-lità continuativa aumentando le iniziative”. Il prossimo appun-tamento è previsto l’11 giugno, mentre la terza data è in via di de� nizione: ogni volta il circolo ospiterà un massimo di 120 per-sone individuate dal Q4 e assisti-te da alcune realtà come Caritas o l’associazione Vincenziana San Bartolo. Le materie prime utiliz-

zate per preparare i piatti sono donate da aziende della zona, oltre a forni e macellerie dell’I-solotto. “Il pane era così tanto – racconta la presidente del circolo Annalisa Maggi – che ognuno è andato a casa con un sacchetto per la sera. Il lavoro della cucina è stato tanto, con due squadre di volontari che il venerdì sera alla chiusura sono andati a ritirare

pane e carne da fornai e macellai della zona. Io stessa me ne sono occupata e ho registrato, da parte dei commercianti, tanto entusia-smo per questa nostra iniziativa. I nostri cuochi e i volontari sono stati aiutati dai volontari delle associazioni coinvolte, e tra co-loro che ci hanno dato una mano durante il servizio ci sono stati consiglieri di Quartiere sia di maggioranza che di opposizione – continua – tutti abbiamo dato il massimo per centrare l’obietti-vo: dare un momento di serenità e di gioia a persone in di� coltà”. “Lo stare insieme, promuovendo occasioni di socialità e condivi-sione, è il cuore delle attività dei circoli Arci – spiega Marco An-drei, responsabile politiche per la sostenibilità di Arci Firenze – per questo non possiamo che sostenere iniziative come quella del Ristorante Sociale”.

Maggio 2016 | 7 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . So� ano

Page 8: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

#Focus

“Tramvia pronta per il 14 febbraio 2018, scommetto una cenacon i fiorentini”

L’intervista

Una cena da scommettere con i � orentini sul rispetto dei tempi per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tram-

via, il futuro dell’ex tribunale di piazza San Firenze, di Sant’Orsola e piazza del Carmine. E ancora, l’idea della pedona-lizzazione dell’area intorno al Franchi e la questione del nuovo stadio. A due anni dalla sua elezione a sindaco di Firenze, Dario Nardella fa il punto su quello che è stato fatto e quello che resta da fare in città.Il 25 maggio 2014 i � orentini la sce-glievano come nuovo sindaco. Ades-so, due anni dopo, qual è la Firenze di oggi e quali sono le di� erenze rispetto alla città che ha trovato al momento della sua elezione?Se da un lato i tratti di una città han-no bisogno di molti anni per cambiare

Valentina Buti - Gianni Carpini - Matteo Francini

in modo profondo e dunque due anni possono sembrare pochi da questo punto di vista per notare cambiamenti strutturali, dall’altro possiamo dire che in questi due anni Firenze ha sbloccato tutto quello che aveva di bloccato, grazie sia alle riforme radicali del governo gui-dato da Matteo Renzi, sia a una spinta della classe dirigente � orentina che ha saputo raccogliere l’eredità del passato e trasformarla in benzina per il cam-biamento. Possiamo dire che il 2016 è davvero l’anno del fare ed è l’anno in cui tutte le grandi partite in qualche modo sono avviate o in fase di avviamento. Vi è poi un dinamismo culturale e tu-ristico che in due anni ha visto davvero un’accelerazione straordinaria: penso al record del turismo, che rappresenta una fonte economica straordinaria per la nostra città se pure deve essere gestito con grande attenzione verso la qualità e la sostenibilità, ma penso anche ai gran-di progetti culturali. In questi due anni Firenze, in controtendenza rispetto a molte altre città italiane, invece di veder chiudere istituzioni, musei e teatri ha visto riaprire luoghi rimasti abbando-nati: il Teatro Niccolini dopo vent’anni ha rivisto la luce, il museo dell’Opera del Duomo dopo molti anni ha riaperto con un allestimento straordinario, il restauro del patrimonio culturale ha visto un’ac-celerazione. Guardiamo ad esempio all’operazione di piazzale Michelangelo, la cui pedonalizzazione è solo il punto di partenza. Ci sono altri spazi culturali della città per cui è previsto un recupero, sulla scia di quanto avvenuto per il Nicco-lini?Ci sono sicuramente tre grandi conteni-tori che sono destinati ad avere un ruo-lo centrale per la vita civica e culturale di Firenze, e sono San Firenze, il vec-chio tribunale; Sant’Orsola, il cuore del quartiere di San Lorenzo; e Santa Maria Novella, attualmente sede della scuola dei marescialli dei carabinieri. Sono tre

Eletto sindaco nel maggio 2014, oggi Dario Nardella racconta come sta cambiando la città. “Il 2016 è l’anno del fare, in cui tutte le grandi partite sono avviate o in fase di partenza”

“Ci sono tre grandi contenitori che sono destinati ad avere un ruolo centrale per la vita civica e culturale della città: San Firenze, Sant’Orsola e Santa Maria Novella”contenitori che vedranno cambiare radi-calmente la loro funzione e tutti e tre sa-ranno rivolti alla città e ai visitatori: San Firenze con una destinazione prevalen-temente legata alle arti dello spettacolo, per le quali Firenze è un’eccellenza mon-diale, con un’attenzione all’alta forma-zione; Sant’Orsola con una vocazione legata sia alla cultura, in particolare alla contemporaneità, sia alla residenza; e Santa Maria Novella che si presta bene per ospitare attività legate alla scienza e anche eventi culturali e allestimenti le-gati alla storia e all’identità di Firenze. Quindi abbiamo vinto alcune scommes-se e ne abbiamo molte altre da vincere.A Sant’Orsola spazio quindi all’arte contemporanea?Questo è il mio desiderio, però Sant’Or-sola sicuramente avrà la cultura, stando al progetto, servizi alla residenza, grazie anche alla presenza di parcheggi, e for-mazione. Se però dovessi pensare a una

qualche vocazione particolare e cultura-le per Sant’Orsola, certamente penserei all’arte contemporanea. Arte contempo-ranea che sta diventando un tratto sem-pre più distintivo della città. A proposito di arte contemporanea, ci aspettano altre novità?Intanto godiamoci la mostra di Jan Fabre, perché sarà un evento di straor-dinaria importanza. Da quando sono sindaco, Firenze ha sposato un proget-to molto ambizioso e molto coraggioso, quello di aprire i propri spazi pubblici all’arte contemporanea, mettendo a con-fronto il linguaggio del Rinascimento, l’arte storicizzata, con i linguaggi dei più grandi artisti internazionali di oggi, cercando di uscire dalla banalità e so-prattutto mettendo in gioco i luoghi più preziosi e simbolicamente più signi� ca-tivi della città, come ad esempio piazza della Signoria. Se devo giudicare dall’at-tenzione internazionale, questo pro-getto sta avendo un grande successo, e vogliamo dargli continuità. Per cui ogni anno, sicuramente, accoglieremo idee e proposte di grandi artisti da combinare in questo confronto di epoche e di lin-guaggi con i luoghi e le bellezze della storia. Per quanto riguarda la mostra di Fabre al Forte Belvedere (al via il 14 maggio, ndr), il mio obiettivo è superare il numero già straordinario di visitato-ri dell’anno scorso: anche quest’anno il Forte Belvedere sarà a ingresso gratuito e quindi restituiremo, come l’anno scor-so, ai � orentini uno dei luoghi più amati in assoluto. E lo faremo grazie e attraver-so l’arte.Capitolo “grandi opere”: partendo della tramvia, l’obiettivo è terminare le linee 2 e 3 entro il 14 febbraio 2018. È pronto a scommettere una cena di San Valentino con i � orentini che ce la fa-rete per quella data?Sì, sono pronto a scommetterlo anche perché un sindaco non può nascon-

dersi dietro un dito e deve accettare le scommesse � no in fondo. Mi sono can-didato sindaco di Firenze con l’obiettivo di concretizzare questa trasformazione che giudico la più grande della città da centocinquant’anni a questa parte, e la tramvia è la nostra priorità. Il successo della linea 1, con tredici milioni di pas-seggeri nel 2015, che ha signi� cato an-che meno tra� co e meno smog, ci ha consentito di gestire i cantieri delle linee 2 e 3 con più ottimismo, perché i � oren-tini hanno toccato con mano l’utilità di un mezzo di trasporto pubblico pulito, e� ciente e veloce. Le ditte hanno recu-perato buona parte del ritardo accumu-lato nel primo anno, ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia sul monitoraggio dei cantieri, sulla veloci-tà e sui risultati. Ci aspettano momenti molto di� cili, penso a tutta la cantie-rizzazione nell’area della Fortezza, via Valfonda, ma se dobbiamo guardare agli obiettivi più ravvicinati il viadotto di San Donato, che rappresentano gli snodi che ci rimangono davanti. In più siamo già al lavoro per ampliare il sistema tram-viario con una quarta linea che collega la Leopolda a Campi Bisenzio passando dalle Piagge e che in gran parte è già � -nanziata con fondi del Governo e fondi locali ed europei trasmessi dalla Regio-ne, e con il prolungamento della linea 2 da Peretola a Sesto, perché la vera città metropolitana si costruisce sulla mobi-lità dei cittadini. Seguirà poi un’ultima fase che vede l’ampliamento a sud-est della tramvia e il passaggio dal centro, per il quale già quest’anno avvieremo uno studio di fattibilità.Ci sarà il passaggio sotterraneo?Noi abbiamo due opzioni: quella dei viali e quella sotto il centro storico. È ovvio che quella sotto il centro sia più complessa e quindi si rende urgente ve-ri� care in dettaglio quale sia il rapporto costi-bene� ci.E il tunnel della Tav?Quella della Tav non è un’opera che dipende dal Comune, quindi noi ci af-� anchiamo a R� che è il soggetto con-cessionario che deve realizzare questa importante infrastruttura. Io sono sem-pre dell’idea che le opere pubbliche non possano mai rimanere incomplete, il che è stato per tanti anni il male dell’I-talia. Tuttavia, se R� ha intenzione di modi� care parzialmente, correggere al-cuni aspetti di questa opera, noi siamo sempre disponibili a vedere nel merito di cosa si tratta. Quello che però non ci possiamo permettere è rimanere in un limbo di incertezza. Se guardo altre città,

“Firenze ha sposato un progetto molto ambizioso e molto coraggioso, quello di aprire i propri spazi pubblici all’arte contemporanea”

8 | Maggio 2016

Page 9: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

#Focus

come Bologna, mi rendo conto che l’alta velocità rappresenta un punto di svilup-po importante. Mi viene da chiedermi chi oggi si sognerebbe di ritornare in-dietro a quando, per andare da Firenze a Roma, ci volevano tre ore e mezzo.Nuovo stadio-Merca� r, come procede la “partita”?Il discorso è molto semplice: sono tutte e due opere di interesse pubblico stra-tegico, sono legate ma autonome. Nel 2012 abbiamo deciso di abbattere e ri-costruire la Merca� r: confermo questa decisione, con l’unica novità che invece di ricostruirla dove è, la si ricostruisce in un’altra area. Su questo non si cambia nulla e si va avanti. Per quanto riguarda lo stadio, ora siamo al lavoro: non è il momento delle parole, è il momento del fare. La società Fiorentina, che ha avan-zato la proposta al Comune di realizzare lo stadio, deve presentarci entro la � ne dell’anno il progetto de� nitivo, dopo-diché il Comune valuterà la sostenibi-lità economica del progetto e del piano economico � nanziario e bandirà la gara pubblica di project � nancing per la re-alizzazione dell’opera. Se tutto va come previsto, possiamo aggiudicare i lavori già l’anno prossimo.Che cosa ne sarà invece del Franchi?L’ipotesi della copertura del Franchi non è mai esistita e non è all’ordine del giorno, mentre il Franchi dovrà avere comunque una vocazione legata alla cultura, ai grandi eventi di spettacolo e allo sport di varie discipline, perché è un impianto strategico. Quello che oggi non è più sostenibile è avere uno stadio vecchio, in pieno centro abitato, con tut-to quello che ne consegue in termini di disagi per i residenti, per i cittadini, per la sua raggiungibilità e per la sicurezza, che non è di proprietà della società di calcio e che quindi rappresenta un onere pesante non solo per la società dal punto di vista della manutenzione, ma anche per l’amministrazione comunale. Gennaio 2015 piazza del Carmine, febbraio 2016 piazzale Michelangelo. Nel suo mandato da sindaco sta pro-seguendo il cammino delle pedonaliz-zazioni iniziato dal suo predecessore Renzi: come sta andando? Piazza del Carmine e piazzale Michelan-gelo sono operazioni molto impegnati-ve sulle quali non tornerei indietro per niente al mondo e che ora devono com-pletarsi. In particolare, piazza del Car-mine sarà completamente rifatta, ripavi-mentata, i lavori partiranno quest’anno e avranno l’obiettivo di restituire bellezza e vivibilità in un quartiere che rappresenta la storia e l’identità del centro di Firenze. Secondo me ci sono molti aspetti che si possono correggere sull’uso della piaz-za: intendo impegnarmi su iniziative di grande qualità che riguardano l’artigia-nato, la cultura, l’arte, perché le piazze, una volta pedonalizzate e riquali� cate, devono comunque poter vivere una nuova dimensione pubblica e civica. Lo stesso vale per piazzale Michelangelo,

per il quale vi sarà una grande novità, e cioè quella che quest’estate farà parte delle aree pubbliche dell’Estate Fioren-tina. Stiamo parlando di progetti com-plessi, costosi, ambiziosi, ma che alla � ne restituiranno bellezza e vivibilità alla città. Non dimentichiamo poi piazza dei Ciompi, che è un’altra operazione di riquali� cazione importante. La pedonalizzazione dell’area intorno allo stadio Franchi è un’idea sempre valida?Per quanto riguarda i quartieri della cit-tà, io continuo a coltivare l’idea di poter fare delle pedonalizzazioni: trovo che quando si parla di pedonalizzazioni non ci si debba limitare solo al centro, perché la pedonalizzazione si lega anche a un tema di vivibilità e attenzione ai pedoni, alla ciclabilità e alla cultura, e per que-sto l’idea, anche se per ora si parla solo di idea, della pedonalizzazione di viale Paoli non è lasciata nel cassetto. Inten-do riprenderla e discuterla con i miei tecnici nei prossimi giorni. Sarebbe un modo per unire un’intera area verde di impianti sportivi che oggi è tagliata in due da una strada di grande percorrenza e anche molto pericolosa per i pedoni, e quindi l’operazione di pedonalizzazione consentirebbe non solo di o� rire servizi come ad esempio parcheggi alla citta-dinanza e ai residenti di quell’area, ma anche di o� rire un’intera zona pubblica verde e sportiva che potrebbe rappre-sentare davvero un polmone per tutto il quartiere di Campo di Marte.Rimanendo fuori dal centro, lo scor-so marzo è scattato dalle Piagge il suo “tour nelle periferie” con la giunta comunale: quali sono gli obiettivi e le prossime mete?Dopo le Piagge, Ponte a Ema, San Felice a Ema e Mantignano-Ugnano: abbiamo per ora dieci tappe che intendo esaurire entro l’estate, perché per noi le perife-rie sono la priorità, tant’è che quest’an-no abbiamo messo in campo un piano complessivo di investimenti di centoset-tantadue milioni di euro che sarà pre-valentemente rivolto a queste aree, a cominciare dalle famigerate buche. Solo nel 2016 riasfalteremo quarantotto chi-lometri di strade nei quartieri fuori dal centro. Pensiamo poi agli interventi sugli spazi verdi: � nalmente ora apri-remo giardini importanti, uno per tutti il giardino dell’ex Meccanotessile. Ma penso anche agli interventi su scuole e centri anziani: prima dell’estate inaugu-reremo il nuovo centro anziani di piaz-

za Piattellina, completamente nuovo, e nei prossimi mesi riquali� cheremo il centro anziani Le Rondini. L’attenzione alla periferia è centrale anche dal punto di vista della sicurezza: stiamo comple-tando l’installazione di un pacchetto di quaranta telecamere per la videosorve-glianza, ma entro la � ne dell’anno parti-remo già con il piano di installazione di 350 telecamere che si completerà entro il 2018. Facciamo il punto sul “Piano casa”.È un altro elemento che rappresenta una risposta non solo alla riquali� cazione delle periferie, ma anche ai bisogni che vengono dai cittadini nel settore del so-ciale. Abbiamo un piano molto chiaro, che prevede entro la � ne del mandato di assegnare alle famiglie bisognose ot-tocento alloggi Erp: trecento di questi sono già stati assegnati, ne mancano cinquecento che ricaveremo in parte da nuove strutture, penso ad esempio a quella che inaugureremo dopo l’estate nell’ex Longinotti, nella zona di viale Eu-ropa, ma anche al nuovo insediamento di via Torre degli Agli, dove abbiamo � nito la boni� ca e sono già iniziati i la-vori, o a via Schi� , dove c’è da fare anco-ra la boni� ca del giardino. Poi, di questi

cinquecento, circa trecento sono alloggi già esistenti ma che ristruttureremo: una parte con soldi nostri e una parte con quelli del piano Delrio. E a questi otto-cento alloggi Erp si aggiungeranno, da qui ai prossimi anni, cinquecento nuovi alloggi dall’operazione della caserma dei Lupi di Toscana (nella foto qua sopra): lì in parte potremo ricavare alloggi Erp, se si rendono disponibili i fondi, in par-te invece alloggi di “social housing”. In particolare, ci sarà un’attenzione verso gli anziani e i giovani. È il più ambizioso piano che sia stato realizzato negli ultimi dieci anni: avevamo promesso in cam-pagna elettorale di farne 250, e invece questo è uno di quei casi in cui abbiamo

“Piazza del Carmine sarà completamente rifatta, i lavori partiranno quest’anno e avranno l’obiettivo di restituire bellezza e vivibilità in un quartiere che rappresenta la storia e l’identità del centro di Firenze”

voluto superarci.A proposito di anziani, l’estate – un pe-riodo particolarmente delicato – si av-vicina: ci sono nuovi progetti in vista? Dopo l’esperienza dello scorso anno nel quartiere 5, ripartiremo con il progetto dei pasti a domicilio e lo amplieremo: il mio obiettivo è portarlo in tutta la città entro tre anni.Rimaniamo sull’attualità ma cambia-mo argomento. Negli ultimi tempi lei è stato in missione istituzionale a Pa-rigi e Bruxelles, le due città europee recentemente sconvolte da attentati terroristici: Firenze corre rischi simili? La città si sta preparando per a� ronta-re eventuali emergenze di questo tipo?Prendo in prestito le parole del nuovo questore Alberto Intini ma anche del suo predecessore: Firenze non vive una speci� ca condizione di rischio dal pun-to di vista di attacchi terroristici rispetto ad altri luoghi dell’Italia, tuttavia l’Italia deve tenere l’asticella della prevenzione, del controllo e della sicurezza molto alta nel suo complesso, perché in Europa oggi nessuno si può considerare total-mente immune da un attacco terroristi-co. Nel caso di Firenze, ho notato un’at-tenzione crescente delle forze dell’ordine

e anche del Viminale, testimoniata dalla presenza dei militari in assetto di control-lo del territorio per il progetto “strade sicure”. Trovo posi-tiva questa misura perché, oltre a con-sentirci una migliore prevenzione, ci per-mette di mettere in campo dei deterrenti anche verso piccoli

atti di criminalità. Quella di oggi è una situazione di particolare attenzione, però voglio aggiungere due conside-razioni: uno, che non dobbiamo farci piegare dai terroristi che vorrebbero rin-chiuderci nelle nostre case per la paura e per il panico, e in secondo luogo che i cittadini possono dare una grande mano attraverso le loro segnalazioni.Firenze avrà una moschea?È un tema di cui si parla tanto, però non sono cambiati i termini della questione ormai da qualche anno: Firenze si è resa disponibile alla moschea ormai da molto tempo, io confermo questa linea, speci-� cando l’importanza del coinvolgimen-to della cittadinanza come abbiamo già

“L’idea, anche se per ora si parla solo di idea, della pedonalizzazione di viale Paoli non è lasciata nel cassetto”

fatto con un percorso di partecipazione e ribadendo che il diritto di pregare è un diritto costituzionalmente tutelato e che appartiene a ogni essere umano. In� ne ricordo che la moschea è un luogo che consente anche un migliore controllo della comunità islamica sotto il pro� lo della prevenzione di eventuali in� ltra-zioni pericolose, terroristiche, posto che oggi in assenza di un luogo di preghiera i musulmani pregano ovunque e in con-dizioni di scarsa vigilanza e soprattutto anche socialmente poco sostenibili: nei garage, negli scantinati, nei sottoscala, il che non solo è più insicuro, ma non è nemmeno dignitoso. In conclusione, aspettiamo che la comunità islamica ci presenti una proposta che sia sostenibile dal punto di vista urbanistico e sociale, fermo restando che loro, come le altre comunità religiose, sosterranno tutte le spese per la realizzazione della struttura. Potrebbe nascere anche in centro?L’ipotesi del centro mi risulta che non sia presa in considerazione della comunità, e anche dal nostro punto di vista è di� -cile se guardiamo gli aspetti urbanistici del centro storico, mentre vi sono molte più possibilità nella cintura urbana fuori dal centro, sia per la facile accessibilità che per la maggiore disponibilità di aree adeguate a questo � ne. Ripeto: non sta al Comune individuare la zona, noi pos-siamo soltanto stabilire i criteri, e l’ab-biamo già fatto, la comunità ha il com-pito, se vorrà, di avanzare proposte che noi esamineremo.Con il ritorno della bella stagione, fac-ciamo in� ne il punto sul verde in città, partendo dalle Cascine.Bisognerebbe andare indietro di una quindicina di anni per capire come era-no le Cascine allora: un luogo buio, inac-cessibile, veramente pericoloso. Oggi le Cascine sono molto più vivibili e molto più vissute, grazie anche alla tramvia e a una migliore illuminazione, ma se devo dire che sono contento, no, perché dob-biamo completare la riquali� cazione del parco. Abbiamo organizzato una mara-tona dell’ascolto dalla quale sono emerse molte proposte, e gli obiettivi che ab-biamo davanti sono ad oggi abbastanza chiari: primo, a� damento in gestione della palazzina Fabbri nel cuore delle Cascine; secondo, il rilancio dell’ippo-dromo delle Mulina, che ad oggi ancora non si è veri� cato; terzo, l’a� damento in gestione della palazzina dell’Indiano insieme all’an� teatro; e in� ne una mag-giore sicurezza di tutta la zona attraverso videosorveglianza e porte telematiche. Devo anche dire che la presenza dell’Au-ditorium con la nuova piazza Gui e i la-vori che abbiamo fatto in tutta quell’area all’altezza della Leopolda stanno miglio-rando molto l’accesso alle Cascine. Sul parco c’è un progetto oggi già azionabile, molto concreto, di quindici milioni di euro, che avrà tra gli interventi priorita-ri la ripiantumazione degli alberi, molti dei quali già piantati, e che rappresenta uno degli obiettivi centrali. Ma non dob-biamo pensare soltanto ai grandi parchi, dobbiamo pensare anche ai grandi e piccoli giardini: partiremo tra qualche settimana con la gara di sponsorizza-zione per la manutenzione dei giardini della città e proseguiremo anche con la ripiantumazione di alberi non solo all’Anconella e a Bellariva, ma in tutta l’area comunale. L’obiettivo di quest’anno è quello di duemila alberi da ripiantare come risposta alle tempeste e ai tempo-rali che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, ma anche come piano di riquali� -cazione del nostro patrimonio arboreo.

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Maggio 2016

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

Gianni Carpini

Ciao voucher, benvenuta ta-ri� a agevolata per pagare al

nido privato la stessa cifra che si spenderebbe per quello pubbli-co. La di� erenza verrà coperta dalle risorse che arrivano dalla Regione grazie al Fondo sociale europeo. È la novità di quest’an-no. Fin dall’iscrizione online per i nidi comunali, i genitori posso-no indicare il loro interesse per l’asilo privato, nel caso in cui il piccolo rimanesse in lista di atte-sa per quelli pubblici o conven-zionati. Gli u� ci stileranno una graduatoria e, in base alle risorse disponibili, saranno individuate le famiglie che avranno diritto alla retta “scontata”. Attenzione però, la parola chiave è “accre-ditato”: è possibile richiedere la tari� a agevolata solo per i ser-vizi de� niti come “autorizzati e accreditati”. Si va dai nidi privati (in città esistono anche in lingua, per una full immersion poliglot-ta � n da piccoli) agli spazi gioco (qui il bimbo resta in genere solo quattro ore, pranzo e sonnel-lino vengono fatti a casa), � no agli asili domiciliari autorizzati (che ospitano al massimo cinque bimbi, seguiti da un educatore).

Filastrocca

C’è preoccupazione in Tosca-na e a Firenze per i molti

casi di meningite che si stanno ve-ri� cando dallo scorso anno. A spa-ventare di più il possibile contagio per i bambini anche se per ora, for-tunatamente, non si sono veri� cati episodi tra i più piccoli. Ne parla la professoressa Chiara Azzari, re-sponsabile del centro di Immuno-logia pediatrica del Meyer.Professoressa, come si previene la meningite?L’unico modo è il vaccino. Ce n’è uno per ogni tipologia di me-ningite. I bambini toscani oggi vengono vaccinati contro il me-ningococco B, con quattro dosi, a partire dai due mesi di vita. E contro il meningocco C, con una sola somministrazione, al compi-mento dell’anno. È grazie a questa campagna di prevenzione se dal 2005 non si registra nessun caso di meningococco C sotto l’anno. Dato rilevante se si pensa che i

bimbi sono dieci volte più a rischio rispetto al resto della popolazione.Ci sono controindicazioni? No, quello della meningite è un vaccino “morto”, formato da mi-crorganismi inattivati. Solo se una precedente vaccinazione per me-ningite ha dato allergie gravi come lo shock ana� lattico, la vaccinazio-ne deve avvenire in ospedale.Quali sintomi nei più piccoli?Dai 18 mesi in su, si ha febbre alta, cefalea, vomito, rigidità del collo. Nei lattanti, si hanno sbalzi di temperatura, da picchi di feb-bre altissima a una temperatura bassa bassa, la fontanella è gon� a. Si ha poi uno stato generale di so-pore che vale per tutte le età.Le donne in gravidanza posso-no vaccinarsi?Possono vaccinarsi in gravidanza e anche durante l’allattamento.

PER I LETTORIIN ERBA

[email protected] www.ilreporter.it#ilreporterdeipiccoli

Il vademecum

Una al giorno

Ci sono la crema di borlotti al rosmarino e il risotto alle zuc-

chine. Ma anche, per i palati più cu-riosi, il piatto a base di alga kombu e i fagiolini mung. In totale, trentatré portate con ingredienti 100% orga-nici, a km zero e di stagione, pronte per essere gustate dai bambini dai sei mesi in su. È il menù o� erto da

A tavola

La pappaper il bebè? È bio e arriva a casa

La novità

Addio voucher,ecco la tariffa “speciale”

☛ PAGINA IV

Il Meyer risponde

Valentina Buti

Meningite,solo il vaccino la mette ko

Il lato verde della “forza”

buona festa, mamme

un’estateal museo

Asilo nido, al via le iscrizioni La mini-guida per mamme e papà

Gianni Carpini

ido, spazio gioco o asilo domiciliare. Con il nuo-vo bando del Comune

di Firenze dedicato agli “under 3” scatta la corsa all’iscrizione. Tra una manciata di mesi usciranno le graduatorie che stabiliranno chi andrà all’asilo comunale o nel-le strutture convenzionate. Ecco quello che c’è da sapere.

CHI PUÒ ISCRIVERSILe iscrizioni riguardano i bimbi nati tra il primo gennaio 2014 e il 31 maggio 2016, con almeno un genitore residente nel comune di Firenze. Anche quest’anno niente carta e penna: l’iscrizione è solo online.

TUTTO ONLINEPer accedere al sito servizi.comu-ne.� .it/servizi servono username

e password, da richiedere agli u� ci relazioni con il pubblico del Comune, ai punti anagra� ci nei quartieri, alla sede dei Servizi all’infanzia (via Nicolodi 2) e, per gli stranieri, allo sportello im-migrazione (via Baracca 150/p). Niente coda per chi ha la tessera sanitaria regionale attivata o la

Carta nazionale dei servizi.

VICINO CASA/LAVOROÈ possibile indicare � no a cinque asili o centri gioco preferiti, che possono anche essere in un quar-tiere diverso da quello di residen-za. Le prime due opzioni sono vincolanti. Ricordate, però: l’orario

di uscita scelto rimarrà lo stesso per tutto l’anno educativo. Poi una novità: � n dall’iscrizione i genitori possono indicare gli asili privati a cui sarebbero interessati in caso di lista di attesa (vedi articolo accanto).

TARIFFA AGEVOLATAPer richiedere una riduzione sul-

la “retta”, mamma e papà devono avere un reddito Isee inferiore a 32.500 euro. Anche in tal caso sarà stilata una graduatoria. Un consi-glio: per velocizzare i tempi meglio dotarsi dell’Isee, rivolgendosi a un Caf, al momento dell’iscrizione. Le tari� e del nido comunale vanno in media dai 60 ai 530 euro mensili in base al reddito della famiglia e all’orario di uscita.

LISTE DI ATTESAIn genere la lista di attesa dei bim-bi che rimangono fuori dai servizi comunali o da quelli privati con-venzionati (dove il Comune si ri-serva alcuni posti) viene dimezza-ta nel corso dei mesi, per rinunce e trasferimenti. A settembre 2015 i bambini in stand by erano 952, un mese fa poco più di 400.

☛ PAGINA II

Babygnam, un servizio di gastrono-mia con sede in piazza Dresda nato per i piccoli buongustai con una particolarità che lo renderà gradito

anche alle mamme inda� arate: le pappe di Babygnam possono essere consegnate a domicilio. In sella a una bici elettrica che ne ribadisce

lo spirito bio, arrivano nelle case fresche, poco dopo la loro prepa-razione. A ideare il servizio è stata Nikola Jakubisova, mamma del pic-colo Jaro, supportata nella selezione delle ricette da una pediatra e una nutrizionista. Le pappe sono prepa-rate secondo le linee guida dell’Or-ganizzazione mondiale di sanità e suddivise per fasce d’età. Per i bimbi dai sei mesi in poi, ci sono ad esem-pio la vellutata di riso e mela cotta o la crema di mais e pera cotta. Dai nove mesi si introducono latticini, legumi e cereali, per arrivare alle ri-cette dai dodici mesi in su, a base di brodini di pollo o vegetali, pappa al pomodoro o prodotti più “esotici” come le alghe. Per info e prenota-zioni: www.babygnam.com.

L’iniziativa

w i Baby angeli del bello!

piccoli cronistialla prova

☛ PAGINA II

☛ PAGINA III

☛ PAGINA IV

�Per informazioni educazione.comune.fi.itTel. 055 2625748/49

Ricetta

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II | Maggio 2016

decoro, la missione dei baby angeli Dalla pulizia del cortile alle pareti delle aule, così trecento bambini delle primarie portano il “bello” nelle loro scuole

ettorina rossa fuoco e cappellino calato sulla testa. In mano, scope e ramazze per liberare il cortile dalle cartacce, pen-nelli per coprire con

la vernice colorata il muro un po’ scro-stato, oppure una bella paletta da giardi-niere con cui piantare girasoli o pansè. Fate largo agli Angioletti del bello: un “esercito” di trecento bambine e bambini delle scuole primarie di Firenze, pronti a rimettere in sesto l’aula un po’ malmessa della loro classe, ripulire il vialetto e l’ai-uola dell’istituto o ritinteggiare la porta vecchiotta della biblioteca. Piccoli gesti, sì. Ma che diventano quasi un atto d’a-more nei confronti della scuola che i pic-coli alunni si adoperano per rendere più bella, accogliente e quindi più vivibile. Il tutto ovviamente sotto l’occhio attento delle maestre. E soprattutto dei “grandi” Angeli del bello, i volontari del decoro urbano che con il loro impegno civico si sono guadagnati anche il Fiorino d’oro, che da due anni, insieme al Comune di Firenze e all’interno delle iniziative del-le Chiavi della città, stanno esportando nelle scuole � orentine il progetto di edu-cazione civica. In totale, se si compren-dono anche le medie, sono seicento i bambini coinvolti dall’iniziativa, suddi-visi in undici scuole di tutta la città, da Sorgane a Brozzi. Cinque, invece, al mo-mento le elementari – Fanciulli, Nuccio, Pertini, Petrarca e Duca D’Aosta – dove gli Angeli del bello � n dall’inizio “han-no trovato una risposta eccezionale da parte dei bambini”, racconta la responsa-bile Rosanna Ristori. “Il primo incontro

– spiega Ristori – serve per sciogliere il ghiaccio e spiegare agli alunni chi sono e cosa fanno gli Angeli del bello. Poi dotiamo i bimbi del kit dell’Angioletto, giacchetto e cappellino rosso con so-pra due ali disegnate. Dopo ci si mette all’opera ed è quasi una gara a chi fa di più”. Le attività in genere si svolgono il sabato, per fare in modo che anche i genitori possano partecipare. Come alla scuola Fanciulli dove gli alunni, insieme alle mamme e ai papà, di recente hanno

rimosso le scritte sui muri con una bella mano di vernice. In altre scuole, invece, si è abbellito il giardino con garofani, ro-smarino e margherite piantati in vasetti di recupero, si sono realizzati sca� ali per i libri con le cassette di legno della frutta, si sono riverniciate le panchine. “Si lavo-ra, non si fa per � nta – dice Ristori – ma ci si diverte anche e si fa festa, coglien-do l’opportunità di stare insieme mentre si fa qualcosa di buono per la propria scuola”. C’è poi un momento in cui ogni

L’iniziativa

In estate

i piacerebbe vestire per un giorno i panni di una ra� -nata cortigiana di Caterina de’ Medici? Oppure prova-

re il brivido di una speciale “macchina del tempo” che vi porterà dritti dritti agli inizi del ‘900 per assistere alla na-scita dei cartoni animati? Se la risposta è sì, non potrete mancare ai “Campus al museo” dei Musei civici � orentini e dell’associazione Muse, di ritorno pun-tuali anche quest’anno. Organizzati nell’ambito delle iniziative promosse dalla Regione Toscana con il sostegno di Unicoop Firenze, faranno trascorrere ai bambini tra i 6 e gli 11 anni un’estate

Angioletto deve provvedere alla cura del banco, mettere in ordine quaderni e zainetto, diventando responsabile del proprio spazio in aula. “Alla � ne – con-clude Ristori – sono tanti i bambini che da grandi, ci dicono, vogliono diventare Angeli del bello. Una classe ci ha anche donato un puzzle e un ‘diploma’ speciale in bellezza”. Prossima tappa degli Angio-letti il 16 maggio alla scuola Fanciulli, per � nire di dare una rinfrescata al colo-re delle pareti del corridoio dell’istituto.

all’insegna del divertimento e della bel-lezza all’interno dei luoghi d’arte della città. Archiviate le lezioni di matemati-ca e messa in so� tta (ma solo per un po’) la cartella, per quattro settimane tra giugno e settembre i bambini po-tranno scoprire ogni giorno i segreti dei musei � orentini attraversando la storia delle arti dall’antico al contempo-raneo. Al Museo Bardini, ad esempio, sarà svelata la vera storia del porcellino di bronzo, protagonista di un racconto di Andersen. A Santa Maria Novella si respirerà l’atmosfera silenziosa della vita quotidiana nel convento medieva-le. Mentre in Palazzo Vecchio, vestiti

di tutto punto con manti, cappelli, zi-marre e coroncine, ci si potrà imme-desimare in principi e principesse op-pure provare a divertirsi con i giochi di moda all’epoca dei signorini del XVI secolo. Al Museo Novecento si proverà l’emozione di tu� o indietro nel tempo � no agli esordi del XX secolo, quando l’arte muoveva i primi passi di una vera e propria rivoluzione e nasceva il di-segno animato. Molte anche le attività all’aperto. Al Forte Belvedere, ad esem-pio, oltre a godere della vista mozza� a-to, si potrà “dialogare” con le opere del grande artista Jan Fabre. E alle Murate, in scena corsi di danza e teatro con-temporanei per aspiranti artisti. Que-ste le settimane di campus previste: 13-17 giugno, 20-24 giugno, 29 agosto-2 settembre e 5-9 settembre.

V.B.

vacanze ad arte,con i campi al museo

#Accade in città

Valentina Buti

�Per info e prenotazioni musefirenze.it Tel: 055.2768224 - 055.2768558

Un’iniziativa che apre la Settimana del bello, che proseguirà � no al 21 maggio con tanti appuntamenti messi in campo dall’associazione: dalla merenda con i richiedenti asilo al parco dell’Albereta e i convegni sull’educazione alla bellezza � no all’abbellimento di piazza San Simo-ne, in pieno centro storico.

Per alcuni il bello è un “giardino pieno di girasoli”. Ma anche “l’Arno visto di notte”. Qualcuno vorrebbe le pareti della classe “come l’arcobaleno”, qualcun altro “la lavagna interattiva”, quasi tutti “la piscina nel cortile”. Colorata, variopinta. Così è la bellezza vista dagli Angioletti del bello. Tutti i disegni e i pensierini su ilreporter.it

�Info angelidelbello.org

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Maggio 2016 | III #Festival dei bambini

Chi è il giornalista? “Il signore che vende i giornali!”. Dove si

trovano le notizie? “Sul Nintendo!”. Sono solo alcune delle “perle” raccolte con la nostra Redazione dei piccoli alla Biblioteca delle Oblate in occasione del Festival dei bambini, ospitato in città dal 15 al 17 aprile scorsi. Tre giorni di laboratorio di giornalismo a confronto con una quarantina di aspiranti cronisti vivaci, attenti e curiosi, che ci hanno mostrato il loro punto di vista sul mondo dell’informazione e delle notizie. Bambine e bambini di Firenze e non solo, dai sette agli undici anni, che ci hanno fatto divertire molto con la loro freschezza e la prontezza di spirito, ma che allo stesso tempo si sono rimboccati le maniche con grande impegno

e serietà per cimentarsi con il mestiere del giornalista. Per dimostrare che non si è a� atto scherzato, ecco una selezione delle prime pagine dedicate al Parco degli animali di Firenze scritte e realizzate dai piccoli cronisti da capo a piedi, con tanto di titolo, foto di apertura e, ovviamente, la fi rma. La raccolta completa è online sul sito ilreporter.it. Buona lettura!P.s. Un sentito ringraziamento al responsabile del Parco, Arnaldo Melloni, che ha prestato volto e dichiarazioni al servizio della Redazione dei piccoli.

Il “signor” direttore (come ribattezzato dai piccoli cronisti)Matteo Francini

cronisti alla prova, con la redazione dei piccoli

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IV | Maggio 2016

Niente fiori o cioccolatini ma queste parole che mi frullano in testa:

quest’anno, cara mamma, sarà questo il mio regalo per la tua festa!

Quanto bene, quanto amore, vorrei dirti mille cosema in verità non sono mica sempre e solo rose

Ad esempio, se mi chiedi di riordinare la cameretta e faccio orecchie da mercante

arriva subito una pioggia di ramanzine più lunghe della Commedia di Dante!

Mi ricordo, poi, quella volta che cucinasti polpette e verdure

per poco non mi rompevo un dente da tanto che eran dure!

Una filastrocca per te, mamma

Care mamme, vi vedo mentre rincorrete i vostri bam-bini per fargli mangiare gli spinaci. Eppure, come ci ri-corda Braccio di Ferro, gli spinaci sono roba per super eroi! Se i vostri fi gli non si fanno convincere neanche da lui ad assaggiare quelle “cose verdi”, la soluzione potrebbe essere questa ricetta... facile e divertente perché potrete prepararla proprio insieme alle piccole pesti. Come accompagnamento ci si può sbizzarrire, io consiglio semplicemente di aprire un vasetto di tonno sott’olio e distribuirne un po’ sopra ai pancake.

Ingredienti per 10 pancake • 2 uova• 125 gr di farina• 50 ml di latte• 25 gr di burro• ½ cucchiaino di lievito secco• 1 cucchiaino raso di sale • 5 piccoli cespi di spinaci• 1 cipollotto bianco

Per l’impasto base si parte dalle dosi dei normali pan-cake: dividete gli albumi dai tuorli, sbattete questi ulti-mi con il latte e il burro fuso, unite anche farina, lievito e sale e amalgamate tutto. A parte montate a neve gli albumi. Pulite gli spinaci e il cipollotto (tenendo la parte bianca e un pezzettino di gambo verde) e tritateli fi ne-mente, nel mixer ci vuole un attimo. Unite le verdure tri-tate all’impasto con tuorli e farina e per ultimo aggiun-gete l’albume montato, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Fate riposare per circa mezz’ora, poi scaldate una padella antiaderente sul fuoco e versateci un mestolo di impasto quando è ben calda. Quando il pancake inizia a fare le bollicine in superfi cie, giratelo e cuocetelo per un minuto anche sull’altro lato. Prosegui-te così anche per gli altri. Buon appetito!

di Enrica Della Martira

i pancake “braccio di ferro”

IL LABIRINTO

Divertiti con Il Reporter

#Il Reporter dei piccoli

Per il carnevalino a scuola mi cucisti il vestito da piratama i compagni mi guardavano dubbiosi:

“Cosa sei una patata!?”

Un po’ buffa, “rompina” e pasticciona, ma con te tutti i giorni cresco e imparoal mio fianco, notte e dì, ci sei sempre, sei l’esempio da seguire, sei il mio faro

Se un giorno mi sveglio con la luna di traverso ed il broncio che arriccia il mio viso

tu inventi spettacoli di marionette, cabaret e barzellette per farmi tornare il sorriso

Se mi capita di prendere un brutto voto in geografia, tu non mi sgridi e non mi consoli,

ma ti metti lì con me sul quadernone e mi aiuti a capire e correggere i miei errori

Generosa, altruista e pure bella,brilli di giorno, sei la mia stella

Con te vicina il buio non mi fa paura e anche i brutti sogni hanno un lieto fine

e pazienza se non vuoi che mangi troppa cioccolata

e mi propini sempre minestrine!

In questo caldo mese di maggio ricorre il tuo giorno: guarda, c’è il sole, festeggiamo fuori!E con un bacio ti dico: auguri a te, cara mamma, e alle mamme di tutti i luoghi e di tutti i colori!

Page 15: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

Stanno prendendo piede in tuttala città le iniziative durante cui gli abitanti possono vendere in piazza i propri oggetti. Tante le richieste per partecipare

Nonostante sia domenica, San-dra e Monica si sono svegliate di buon’ora. “Altro che giorno libero: preparare gli oggetti,

trasportarli, allestire la bancarella... anche questo è un piccolo lavoro”, ridono le due amiche. Alessia ha fatto squadra con un gruppetto di amici e sottobanco, al riparo dai raggi del sole, conserva una bottiglia di prosecco, per o� rire un brindisi a chi passa a trovarla o ai “clienti” più simpati-ci. “È un modo per stare insieme e rende-re vive queste piazze”, osserva. A vestire i panni degli ambulanti per un giorno ci sono singoli cittadini e famiglie con bam-bini al seguito, nonni e giovani. In piazza del Carmine come a Brozzi, a Firenze sud come all’Isolotto, dal centro alle periferie, tutti pazzi per le “domeniche dello svuota-cantine”, intere giornate in cui semplici cittadini mettono in piazza gli oggetti che non usano più come libri, vestiti, giocattoli

e soprammobili, ricavandoci qualche euro. Anche a Firenze sono sbarcati i mercatini fai-da-te riservati ai residenti: sono pro-mossi dai cinque Quartieri – da loro è par-tita la richiesta per trovare, tra le maglie dei regolamenti comunali, la possibilità di or-ganizzare questi appuntamenti – con nomi diversi per ogni rione (“Piazza la cantina”, “Scantinando”, “Svuota cantine”, “Cantine in piazza”) ma con lo stesso obiettivo e fun-zionamento. Per partecipare basta rispon-dere ai bandi pubblicati sui siti web dei Quartieri, compilando un modulo in cui si a� erma – tra le altre cose – di non essere commercianti di professione. La richiesta passa poi al vaglio degli u� ci per i controlli e in� ne, la mattina del giorno X, viene as-segnato uno spazio in cui allestire una sem-plice bancarella. I primi esperimenti hanno coinvolto a ottobre due piazze del quartiere 5 (a Novoli e Brozzi) e pochi giorni dopo è stata la volta di San Jacopino. Ora questa

� loso� a ha contagiato tutta la città. E la ri-sposta – viene spiegato – è stata massiccia, basti pensare che per il mercatino di aprile in piazza Bartali, a Firenze sud, già dopo pochi giorni dall’apertura del bando erano arrivate domande che coprivano quasi del tutto i quaranta spazi a disposizione. “Do-vrebbero farlo più spesso”, è la richiesta più comune che si ascolta camminando tra i banchi di questi mercatini. Ogni Quartiere organizza in media due eventi l’anno, coin-volgendo una o due piazze alla volta. “Se la richiesta continuerà a essere così alta valu-teremo se ampliare il progetto”, assicura l’as-sessore comunale allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini. Intanto, in vista, c’è un mese “impegnativo”, con appuntamenti in mezza città (vedi il calendario in questa pa-gina) e a ottobre si replica. Il Quartiere 1 sta individuando data e location, il Q5 ha già deciso: 9 ottobre al giardino della Bizzarria (Novoli) e in via Morandi (Rifredi).

Gianni Carpini

Ambulanti per un giorno

Il mercatino che si è svolto ad aprile in piazza del Carmine

#Eventi

Il calendario

Quattro domeniche,sei appuntamenti8 maggio• Piazza Primo Maggio

Brozzi

• Via Taddeo AlderottiParcheggio vicino al Palavalenti

15 maggio• Piazza Acciaiuoli

Galluzzo

22 maggio• Piazza Nannotti

Zona piazza Alberti

29 maggio• Piazza dell’Isolotto• Piazza Pier Vettori

mercatini “fai da te” dal centro alle periferie

Maggio 2016 | 11

Page 16: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

omicidio stradale, la “battaglia” non si ferma

Omicidio stradale, obiettivo raggiunto. La nuova legge è entrata in vigore, e di questo non può che essere soddisfat-to Stefano Guarnieri, che con la sua

associazione – dedicata al � glio Lorenzo, di cui porta il nome – ne ha fatto una vera “battaglia di civiltà”. “È il risultato di un cammino che abbia-mo fatto in questi anni – spiega Guarnieri – sono soddisfatto principalmente per tre fattori: la legge viene incontro alla richiesta di giustizia di tante persone, è partita dal basso, con la nostra raccol-ta � rme, ed è importante l’e� etto deterrente della pena”. Oltre ottantamila � rme erano state raccolte dall’associazione nella petizione popolare per l’i-stituzione di questo reato. Vero è che – sottolinea Guarnieri – non si possono vedere � n da subito i risultati del provvedimento da poco varato, c’è bi-sogno di tempo e informazione, “gli e� etti positivi si vedranno a lungo termine, come è successo in passato con la patente a punti che ha già ridotto la mortalità sulle strade del 30 per cento: bisognerà valutare almeno tra un anno cosa faranno le Pro-cure, quali saranno i numeri e intanto lavorare al

massimo per far conoscere sempre di più la legge e comunicarla al meglio”, a� erma Stefano Guar-nieri. Che poi continua: “Intanto, però, abbiamo messo il punto su una serie di questioni. Anche solo cambiare il nome, omicidio stradale invece di colposo, pone l’accento su un preciso proble-ma, è una cosa di grande giustizia”. Ma, dopo aver vinto questa battaglia, il padre di Lorenzo non ha certo intenzione di fermarsi qua. Prevenzio-ne, sensibilizzazione: sono tanti i temi su cui ha deciso di continuare a impegnarsi a fondo. Temi che, a suo avviso, sono prioritari per incidere in maniera netta sulla sicurezza stradale e per evita-re numerose vittime. “Continuiamo a organizzare tante iniziative nelle scuole, nelle società sporti-ve, soprattutto tra i giovani, non perché siano i più sprovveduti sulle strade, ma perché sono gli adulti di domani e dobbiamo fare il massimo per renderli consapevoli – sottolinea – stiamo inoltre organizzando assieme al Comune una campagna di comunicazione mirata alla sicurezza sulle stra-de. E poi ci sono altre questioni da cui non si può prescindere: c’è bisogno di infrastrutture curate,

Il punto

#Società

Stefano Guarnieri, il padredi Lorenzo, parla a Il Reporter dopo l’entrata in vigore della legge: “Ora altre iniziative, la sicurezza è una priorità”

Sara Camaiora

penso a piste ciclabili ben fatte, strisce pedonali illuminate. Tutti questi interventi contribuisco-no in maniera fondamentale a prevenire incidenti e a evitare

vittime della strada”. Incidenti e vittime che – evidenzia – sulle nostre strade sono purtroppo ancora troppi. “Ogni anno in Toscana sulle strade muoiono

trecento persone, più di 2.500 rimangono ferite gravemente – conclude Guarnieri – per questo occuparsi di sicurezza stradale è assolutamente una priorità”.

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12 | Maggio 2016

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All’orto botanico, un anno dopo la riaperturaLa scorsa primavera i visitatori tornavano a varcare i cancelli, chiusi in seguito alla tempesta del 2014. E i lavori continuano

Si piegano ma non si spez-zano, nemmeno sotto le più violente intemperie. Perdono parti del corpo

senza morire, resistono e ogni volta trovano il modo di rina-scere, magari anche più belle e forti di prima. È una delle tan-te straordinarie capacità delle piante che, a quanto pare, hanno insegnato il loro segreto anche a quelli che le piante le amano, le accudiscono e che lavorano ogni giorno per farle conoscere. È il caso del Giardino dei Semplici. Erano le 12.40 del 19 settem-bre 2014 quando si scatenò su Firenze un’autentica tempesta. Dieci minuti di pioggia, grandi-ne e vento come se ne vedono ai Tropici più che in riva all’Arno. Piante divelte, tronchi spezzati, rami, fogliame, vetri in frantumi ovunque. Fu subito chiaro che l’orto botanico non sarebbe più stato lo stesso. Non solo: c’erano buone ragioni per temere che il danno fosse irreparabile. Timo-ri subito cancellati. Dopo alcu-

ni mesi di chiusura al pubblico, la scorsa primavera i visitatori sono potuti tornare a varcare il cancello di ingresso, e il 21 mag-gio 2015 è andata in scena una giornata di festa per presentare alla città la nuova veste del Giar-dino dei Semplici. Restavano tante cose da fare, ma piano pia-no, una sezione alla volta, l’orto botanico è rinato. Mancheranno pure i grandi alberi abbattuti dalla tempesta – le piante seco-lari non crescono in pochi mesi – ma il disastro è “servito da sti-molo” per una riorganizzazione scienti� ca, didattica ed estetica che ha dato nuovo valore al mu-seo. Dove proprio in queste set-timane, favoriti dalla stagione, continuano i lavori. Gli ultimi ad arrivare, in ordine di tempo, sono stati un falso palissandro, tre magnolie giapponesi, una mimosa e una tamerice. Grazie al Lions Club Gabriele D’An-nunzio sono tornate le palme, con tredici specie diverse, alcu-ne delle quali rare e mai viste

Andrea Tani

Il Giardino dei Semplici

Una sezione dell’orto botanico: dal 21 maggio 2015 il Giardino dei Semplici si presenta in una nuova veste

all’orto botanico. C’è un giardino giapponese tutto nuovo e arric-chito, realizzato con il contributo del Club Leo di Firenze. Ci sono aiuole di felci spontanee italia-ne, e presto saranno sistemate

#Società

le peonie e una “iris � orentina” autentica, recuperata a sorpresa nel Valdarno proprio quando si riteneva che fosse scompar-sa dalla Toscana. Le prossime a riaprire saranno le sei serrette

tematiche, con vetrate di nuova concezione e un’ombreggiatura curata grazie al � nanziamento di Ferragamo, pronte entro l’estate con nuove olfattoteche che ar-ricchiranno i percorsi sensoriali

adatti anche ai non vedenti. E in un paradiso del genere, è guerra aperta ai disinfestanti chimici. Primo orto botanico in Italia a tentare questa strada, il Giardino dei Semplici sta sperimentando (con successo) un metodo biolo-gico per combattere infestanti e malattie delle piante. Per farlo, i botanici hanno “rubato” la solu-zione direttamente a madre na-tura, a� dando il delicato com-pito ad alcuni insetti antagonisti inseriti in serra insieme a degli attrattivi ormonali e utilizzando invece per gli spazi esterni l’acido pelargonico, un prodotto di ori-gine vegetale. L’obiettivo è quello di evitare al 90 per cento il ricor-so a qualsiasi agente chimico di sintesi. Traguardo ambizioso, ma la natura è capace di grandi cose. E l’orto botanico ne è la di-mostrazione.

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#Un mese in una pagina

un’asta “speciale”alle serre torrigiani

Un weekend sul lago di Como sulle tracce di Brad Pitt. Una giornata a cavallo per una caccia alla volpe (ma senza la volpe). Oppure un � ne settimana in Puglia per dedicarsi al Pilates con vista sul mare. Tutto al miglior o� erente: è un’asta davvero fuori dall’ordinario quella che verrà battuta in occasione de “L’Incanto dei Talenti”, la serata di bene� cenza organizzata per il

quarto anno consecutivo da Progetto Itaca Firenze alle Serre Torrigiani. L’appuntamento è per mercoledì 18 maggio alle 20: il ricavato della serata servirà a � nanziare il Club Itaca Firenze, un centro nato per favo-rire il reinserimento sociale e lavorativo dei giovani ai quali è stato diagnosticato un disturbo psichico. A presiedere le vendite e raccogliere le o� erte sarà un banditore d’eccezione come Fabrizio Moretti, direttore della Biennale dell’Antiquariato. A lui il compito di dirigere un’asta davvero fuori dal comune, con una lista di lotti in palio per autentici sognatori. Chi ama il lusso proverà ad aggiudicarsi il gioiello persona-lizzato forgiato su misura da parte di un noto designer, i più mondani punteranno all’intera giornata al Twiga, rinomato locale versiliese e punto di ritrovo del jet set, i romantici invece si s� deranno al rialzo per accaparrarsi una passeggiata notturna nella tenuta della Fattoria di Maiano, su quello che fu il set del � lm “Camera con vista” e � no al laghetto dove amava sostare la Regina Vittoria. Il tutto a � n di bene. Certo, non sarà un appuntamento proprio alla portata di tutte le tasche. Per accorgersene basta scorrere la lista dei partecipanti alle passate edizioni, quando i tavoli erano prenotati a nome Frescobaldi, Fratini, Pecori Giraldi, Ferragamo e delle tante altre importanti casate � orentine che hanno sempre sostenuto la causa donando talenti e prodotti delle aziende di famiglia da mettere all’asta. In passato anche l’attuale premier Matteo Renzi, allora sindaco di Firenze, ha partecipato alla serata, e anche quest’anno non mancheranno presenze vip e volti noti del tessuto industriale, economico e nobiliare della città. L’asta de “L’Incanto dei Talenti” sarà a� ancata da una lotteria silenziosa: buste da acquistare in bianco contenenti piccoli e gran-di premi, tra i quali una magnum di Barolo e Armaiolo, alcuni lussuosi trattamenti benessere, occhiali da sole gri� ati e gratta e vinci di consolazione. Anche il ricavato della lotteria sarà destinato al Progetto Itaca. Per informazioni e prenotazioni: tel. 055.0672779, mail info@progettoitaca� renze.org, sito www.progettoitaca� renze.org.

Andrea Tani

L’Incanto dei Talenti

Un momento di una delle precedenti edizioni dell’evento

Sosta

“parcheggio selvaggio” in zcs,scattati i controlli sulle stradeLotta al “parcheggio selvaggio” nella zcs, sono iniziati gli annunciati controlli congiunti di polizia

municipale e dipendenti della Sas sulla sosta. Nel mirino – fanno sapere da Palazzo Vecchio – pro-prio il fenomeno del “parcheggio selvaggio” che penalizza i residenti. Nel concreto – viene spiegato – i dipendenti della Sas si occupano di veri� care l’avvenuto pagamento della sosta nelle strisce blu. Pa-gamento che, dallo scorso gennaio, può essere e� ettuato anche tramite l’applicazione “Tap&Park” da scaricare sullo smartphone (oltre che con il gratta&sosta, l’autoparchimetro individuale e il parchime-tro). Per questo, anche i dipendenti della Sas sono dotati di uno smartphone, in modo da collegarsi in tempo reale con il “cervellone” e veri� care se la sosta sia stata pagata oppure no. Gli agenti della polizia municipale accompagnano i dipendenti della Sas supportandoli nel lavoro di veri� ca sulle strisce blu e controllano i posti delineati dalle strisce bianche riservati ai residenti. In caso di sosta di veicoli non autorizzati, scatta la multa.

Il grande attore

proposte e iniziativeper ricordare paolo poliFirenze non dimentica Paolo Poli. Sono diverse le idee e le proposte per ricordare il grande artista

scomparso a marzo alla soglia degli ottantasette anni. Lo scorso mese, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione con le iniziative per ricordare il grande attore. La mozione ap-provata incita sindaco e amministrazione comunale a “concordare con i proprietari e i gestori dei teatri � orentini, in particolar modo del Niccolini e de La Pergola, che hanno avuto in Paolo Poli un punto di riferimento artistico, l’intitolazione di una sala a lui dedicata”, a dedicare l’edizione 2016 dell’Estate Fiorentina, promossa dal Comune di Firenze, a Paolo Poli e a istituire un premio annuale dedicato alla memoria di Paolo Poli per l’artista che si sia contraddistinto nelle arti del teatro e dello spettacolo. Ma non solo: la mozione invita poi a valutare la realizzazione, anche in collegamento con la parte del complesso dell’ex tribunale di piazza San Firenze che ospiterà il museo Ze� relli, di una mostra per-manente destinata ad accogliere e mostrare il ricco patrimonio artistico e culturale dell’attore. In� ne, sindaco e amministrazione sono invitati “a provvedere � n da subito alla proposta d’intitolazione di una strada o una piazza all’artista Paolo Poli”.

Il convegno

il premio giornalistico “capelli”diventa un momento di formazioneDopo sette edizioni, dopo aver riconosciuto e incoraggiato il lavoro di tanti giovani giornalisti, il

premio giornalistico “Gabriele Capelli” si trasforma in un momento di formazione, ri� essione e approfondimento sul passato, sul presente ma soprattutto sul futuro della professione giornalistica. Così, venerdì 20 maggio, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati di piazza Duomo, sede della giun-ta regionale toscana, dalle 9 alle 13 si terrà il convegno “Vi(t)e nuove del giornalismo”. L’appuntamento nasce da un’idea del gruppo Amici del Premio Giornalistico “Gabriele Capelli”, nato nel 2004 per valo-rizzare la formazione e l’attività dei giovani giornalisti in Toscana, in collaborazione con l’Associazione Stampa Toscana, l’Ordine dei Giornalisti della Toscana e la Regione Toscana. Giornalisti, blogger ed esperti di comunicazione si confronteranno su temi quali dati e suggestioni sullo stato dei media e del giornalismo, nuovi e nuovissimi giornalismi, cronaca e social network, futuro delle redazioni giornalistiche. Gabriele Capelli, scomparso dodici anni fa, è stato per molti anni caporedattore dell’edi-zione toscana dell’Unità, dedicando gran parte della sua attività ai giovani, fornendo loro non solo un esempio di impegno professionale, passione civile e rigore morale, ma aiutandoli anche costantemente nell’approccio alla professione.

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Maggio, quinto mese dell’anno nel calenda-rio, il cui nome forse

deriva dalla dea romana Maja. Fin dai tempi antichi, Maggio si distingue dagli altri mesi, per il rifi orire intenso della natura che in questo periodo assume nuova vitalità con l’esplosione della vegetazione ed in particolare la fi oritura profumata delle rose dette, appunto, maggesi, e delle ginestre; di ciò, anche Dante (Purgatorio, C. XXIV, vv. 145-147) lascia testimonianza con i noti versi:

E quale, annunziatrice de li albori,l’aura di maggio movesi e olezza,

tutta impregnata da l’erba e da’ fi ori;

A Maggio, quando regnano so-vrani i profumi ed i colori dei fi ori, nei giardini e nelle campagne intorno a Firenze si celebrava il mese con feste, suoni e canti ed usanze galanti, che univano con i fi ori la passione del popolo per i canti d’amore, tanto da essere defi nito, già in epoca medioeva-le, “Maggio amoroso”. Il mese era caratterizzato dalla particola-re festa del Calendimaggio, che si svolgeva nella prima settimana del mese, e rientrava tra quelle feste “pagane”, abolite da Cosi-mo III e poi ripristinate da Gian Gastone de’ Medici. In epoca medioevale e rinascimentale la festa aveva avuto grande importanza, anche perché ter-minava con l’elezione della “Regina di Maggio”, una antesignana delle re-ginette di bellezza o Miss dei nostri tempi. Ma allora era fondamentale per le famiglie nobili, che una delle loro rappresentanti divenisse la “Regina”, per cui la competizione era molto sentita e senza esclusione di colpi. Nel Calendimaggio del 1300, questa gentile usanza scatenò gravi disordini: l’elezione della fanciulla più bella divenne il pretesto per un ulteriore scon-tro tra i Guelfi di Parte Bianca e quelli di Parte Nera, con nefaste conse-guenze. Infatti, quei festeggiamenti dettero origine ad una zuffa in Piazza di Santa Trinita, tra i giovani dei due opposti schieramenti, dietro ai quali vi era probabilmente la “mano” dei capi più anziani. Vi furono diversi feriti, e di conseguenza vennero presi severi provvedimenti per alcuni rappresen-tanti dei due schieramenti, che si concretizzarono, tra l’altro, con addirittu-ra bandi di esilio. È da notare che, fi n dal periodo Medioevale, troviamo le “Regine di Maggio” anche nel mondo nordico: in particolare in Inghilterra ed in Irlanda, dove le fanciulle più graziose, incoronate di fi ori, facevano il “giro d’onore” del villaggio, sopra un apposito carro sempre decorato di foglie e fi ori. Nel mondo contadino toscano è rimasta invece la tradizione di “Cantare il Maggio” con tipiche canzoni dette “maggi”, cantate in forma di serenata da gruppi di giovani “maggiaioli” i quali, con strumenti musicali e “regine”, tutte adorne di fi ori di campo, facevano il giro delle fattorie, ricevendo in cambio di una stornellata, il dono di formaggi, salumi, pane e vino. Era usanza anche che i giovani innamorati appendessero il “majo”; un ramo fi orito e infi occhettato simbolo della Primavera, alla porta di casa o alle fi nestre delle fanciulle. Proprio da tale uso, derivò il modo di dire: E l’attacca il majo ad ogni uscio, per indicare un “libertino” che corteggia-va molte ragazze, senza sceglierne nessuna. Gli intrattenimenti musicali itineranti, andavano avanti tutta la notte e, il giorno successivo, quanto raccolto veniva allegramente consumato su di un bel prato, sempre con accompagnamento di canti e danze. Tali festeggiamenti rappresentavano, quindi, tutti gli aspetti più piacevoli della vita: gioco, canto, danza, cibo, amore, e quindi gioia e divertimento spensierato!

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Chi vi scrive è ancora distrutto dalla sconfi tta della Fiorentina contro l’Empoli. Quando legge-

rete questo articolo sarà sicuramen-te passato del tempo ma la ferita, il senso di delusione tipico di chi passa dalle stelle (Champions League) alle stalle (quinto posto?), mi rimarrà fi no alla fi ne del campionato. In questi casi per sollevarmi il morale mi aiuta-no le storie di chi ha perso più clamo-rosamente di noi. Come quel pilota di F1 che guidava così male che sua moglie ha dichiarato che in macchi-na con lui non ci voleva andare nean-che a fare la spesa. Non si capisce come, trovò però una scuderia in F1... e pensare che bastava chiedere a sua moglie. Mi fanno sentire me-glio pure i tuffatori che durante una gara hanno totalizzato un punteggio record: zero punti. Addirittura all’ulti-mo tuffo uno si è buttato a “bomba”! E pensare che prima della gara ave-vano dichiarato: “Siamo orgogliosi di rappresentare il nostro paese”. Dopo la gara è stato il loro Paese a dichia-rare: “Siamo orgogliosi di non farci più rappresentare da loro!”. Pensare a chi ha fallito più di noi ci fa stare meglio e ora sono pronto a sogna-re una nuova Fiorentina, vincente e spettacolare. Mi basta spettacolare. Non è possibile? Nuova? Nemmeno quello? E allora ritorno ai miei per-denti!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

�Webandreamuzzi.it

A zonzo per FirenzePungiglioneBRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

IL CALENDIMAGGIO

LE STORIE DI CHI HA PERSO (SOGNANDO UNA NUOVA FIORENTINA)

#Lettere&Rubriche

LA PULIZIA DELLE STRADE E I CANTIERI DELLA TRAMVIAGentile Redazione di Reporter,riferendomi al ripristino delle vec-chie regole applicabili in occasione della pulizia notturna delle strade, credo che i responsabili di tale de-cisione avrebbero potuto tenere in considerazione la grande diffi coltà per la ricerca di un parcheggio nel-le zone interessate e limitrofe ai cantieri delle tramvie. Mi riferisco in particolare alle vie adiacenti via Gordigiani, via Buonsignori, via Ma-rignolli, liceo scientifi co L. da Vinci, ecc. Noi sopportiamo e compren-diamo obbligatoriamente, ma un po’ di attenzione verso i cittadini sarebbe gradita. Cordiali saluti

Mario M.

IL REPORTER RISPONDE Caro signor Mario,il tema della pulizia delle strade è ultimamente tornato di attua-lità in città, con il ripristino della rimozione forzata per chi lascia l’auto in sosta vietata e altre novità introdotte per cercare di migliorare il servizio. Come spiegato da Co-mune e Quadrifoglio, la decisione di tornare a utilizzare il carro attrezzi è stata presa perché, in sua assenza, in molte strade non pochi veico-li venivano lasciati parcheggiati anche in occasione del lavaggio periodico, con conseguenze fa-cilmente immaginabili sulla sua effi cacia. Non c’è stata, insomma, quell’auspicata “collaborazione” da parte dei cittadini che sarebbe invece stata decisiva per il buon funzionamento del servizio. Ser-vizio che, non va dimenticato, è di estrema rilevanza, non solo – come è intuibile – dal punto di vista dell’igiene e del decoro delle strade, ma anche per la sicurezza, perché la possibilità di pulire correttamen-te le caditoie – senza i veicoli in sosta – rappresenta un elemento importante in caso di piogge in-tense (che negli ultimi tempi non hanno risparmiato Firenze). Insom-ma, se è stata presa la decisione di tornare alla “temuta” rimozione forzata, molta della responsabilità è proprio degli stessi cittadini. Ma è vero anche che, se qualcuno sba-glia, non tutti devono pagare, ed è perciò giusto segnalare situazioni particolari che richiedono soluzio-ni particolari. Situazioni particolari quali possono essere considerate – come nel caso da lei evidenzia-to – quelle delle zone interessate dai cantieri per la realizzazione delle nuove linee della tramvia, con il loro notevole impatto sulle aree della città coinvolte.

Matteo [email protected]

VIA CIRCONDARIA E I PARCHEGGI PER I MOTORINISalve, in via Circondaria mancano to-talmente i parcheggi per i mo-torini. Ho più volte segnalato all’uffi cio apposito del Comune senza ricevere alcuna risposta. Attualmente li mettiamo incastra-ti tra le auto ma non raramente li troviamo per terra o spostati dalla sede in cui erano con i cavalletti rovinati. Potete aiutarci a rendere più ordinata e pulita questa strada tanto bella quanto degradata?Grazie

Lettera � rmata

“LA CATTIVA EDUCAZIONE DEI PROPRIETARI DEI CANI”Gent.mo Sig. Francini, mi riferisco alla Sua risposta nel Reporter del mese di Marzo, ad uno dei tantissimi cittadini che le scrivono per protestare in merito alla cattiva educazione dei propri-etari dei cani per le deiezioni las-ciate sui marciapiedi, giardini ecc. La Sua risposta è stata molto soft, forse per non urtare la suscettibi-lità dei padroni che come è noto sono tanti. Lei defi nisce questo, un piccolo grande problema, a me, che come tanti devo subire la maleducazione degli altri lo trovo grande. E che dire delle deiezioni liquide dei nostri amici a quattro zampe, che non sono acqua fres-ca, ma puzzano e lasciano i mar-ciapiedi sporchi, dando un senso di degrado, eppure le troviamo ovunque, davanti alla nostre por-te, ai negozi e su qualsiasi pian-ta i cani trovino sulla loro strada. Alcuni anni fa erano state fatte delle campagne di stampa per cercare di educare chi ancora non si era adeguato al vivere civile. Non si potrebbero ripetere? Ho adesso ricevuto il Reporter del mese di Aprile, e la lettera scritta dal Sig. Giovanni circa l’atteggiamento politically correct da parte delle Istituzioni, in meri-to ai cani, bici legate a qualsiasi palo di segnaletica, parcheggi selvaggi e macchine in doppia fi la, mi trova pienamente d’accordo. Purtroppo la città sta scivolando verso un degrado irreversibile. Le istituzioni, i vigili che dovreb-bero controllare molte delle cose sopra descritte dove sono?Cordiali saluti.

Marcella V.

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni,problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla prima

Lettere

Oggi, un anno dopo quel giorno, siamo tornati a var-care i suoi cancelli, per capire come procedono le cose e per scoprire gli ultimi interventi e� ettuati e le novità in arrivo. Perché l’orto botanico è uno dei “simboli” della Firenze che non si piega agli e� etti di un maltempo che, negli ultimi anni, ha lasciato troppo spes-so (e troppo profondamen-te) tracce del suo passaggio. Ancora negli occhi di tutti è quanto avvenuto lo scorso 1° agosto, con la tempesta che ha messo in ginocchio diverse zone della città, a partire da alberi e giardini. Una città che da quel giorno è cambiata, con molte piante che non ci sono più e altre che hanno comin-ciato ad arrivare al loro posto. Come al parco dell’Anconella, uno dei più colpiti dalla furia del maltempo di un’estate fa, dove con la piantumazione dei nuovi alberi è iniziata anche la “rinascita” dell’area verde. Se ci sono insomma parti di Firen-ze che cambiano volto dopo i segni lasciati dal maltempo, altre provano a farlo in tutt’al-tro modo. Sono le piazze che rivivono grazie ai “mercatini dei cittadini”, appuntamenti in cui sono gli stessi abitanti a indossare i panni di “am-bulanti per un giorno” per svuotare la propria cantina e, allo stesso tempo, animare spazi dal centro alla periferia. Appuntamenti che sembrano piacere sempre di più, stando alla massiccia risposta di par-tecipanti, e che tornano questo mese con nuove date e in nuo-vi luoghi. Così come – cam-biando argomento – tornano e si rinnovano le iniziative nelle scuole e non solo sul tema del-la sicurezza stradale. Iniziative organizzate anche dall’associa-zione Lorenzo Guarnieri, che recentemente ha vinto la sua “battaglia” sull’omicidio stra-dale. Ma che – come racconta Stefano Guarnieri su questo numero de Il Reporter – non vuol fermarsi qua, per conti-nuare nel cammino intrapreso per combattere tragedie e vit-time della strada.

MATTEO FRANCINI

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Periodico d’informazione locale. Anno X n. 24 del 2 maggio 2016. N° reg 5579

del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

Dati non raccolti presso l’interessatoSi informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono pro-venienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua resi-denza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsa-bile del trattamento è Bunker s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze

Maggio 2016 | 15

Page 20: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

#Cultura

parola d’ordine, contaminazioneFabbrica Europa allarga i confi ni: in Toscana oltre un mese di teatro, note e danza contemporanea

Teatro, danza e arti per-formative. Dal 5 mag-gio al 18 giugno torna Fabbrica Europa, che

trasforma la Toscana nel luogo della contemporaneità. La 23esi-ma edizione del festival porta saperi e codici espressivi nuovi non solo a Firenze ma anche all’esterno, allargando i con� ni verso Sesto Fiorentino, Certaldo e San Gimignano, dando vita a un festival di� uso popolato da importanti performer in arrivo da tutto il vecchio continente. A Firenze il luogo per eccellen-za della kermesse rimane la sta-zione Leopolda, ma com’era già accaduto in edizioni precedenti, si allarga al teatro della Pergola e alle Murate, all’Istituto Francese e alla Limonaia di Villa Strozzi, per un programma che entra nei luoghi � orentini creando nuove esperienze e contamina-zioni. E se il sipario si alza con lo We woman della coreografa e danzatrice spagnola Sol Picò, che si interroga sulla condizio-

ne della donna, e con il dj set di Max Casacci (Subsonica) e Daniele Mana (Vaghe Stelle), tra i protagonisti di questa edizio-ne c’è anche Peter Brook, � gura chiave del teatro del XXI secolo, che porta alla Pergola (il 24 e 25 maggio) il suo Battle� eld ispira-to al più ampio poema epico non solo dell’India, ma di tutta la let-teratura mondiale. La sua messa in scena, di circa nove ore, nel 1985 sconvolse il Festival di Avi-gnone. Tra gli eventi da segnala-re c’è la prima nazionale, creazio-ne collettiva tutta al maschile, in cui quattro coreogra� si ritrova-no per mangiare insieme: Omar Rajeh, Anani Sanouvi, Hiroaki Umeda, Koen Augustijnen e gli straordinari musicisti palestinesi de Le Trio Joubran (Stazione Le-opolda, 13-14 maggio) vengono da esperienze, culture, paesi di-versi (Libano, Togo, Giappone, Belgio) e li unisce il loro lavoro. La semplicità dell’incontro è il punto di partenza della perfor-mance intitolata Beytna (invito a

Enrica Cinaschi

La kermesse

Cristina Donà, una delle voci più raffinate del panorama italiano, sarà tra i protagonisti di Fabbrica Europa. Il suo concerto è in programma il 12 maggio

�Webfabbricaeuropa.netFb: fabbricaeuropa

casa in libanese), dalla struttura coreogra� ca e concettuale com-plessa. Sea Songs, produzione � rmata Fabbrica Europa, vede invece protagonista una delle più ra� nate voci della canzone italiana, Cristina Donà, per un omaggio – il 12 maggio – ai suoi grandi autori del cuore: Robert Wyatt, Nick Drake, Nick Cave, Radiohead, Paolo Conte, Lucio Dalla e molti altri. Un “canzo-niere dell’acqua” che prende vita dai suoi brani più celebri, tra cui ovviamente Goccia. Segna la rinnovata collaborazione con Tempo Reale il nuovo progetto di Evan Parker e Walter Prati intitolato Pulse, un dialogo con campioni sonori pre-registrati e pre-sintetizzati che costituiscono lo scheletro della composizione (21 maggio), mentre al Teatro Studio di Scandicci, negli stessi giorni, va in scena Il Minotau-ro. Viaggio di un eroe di Zaches Teatro, che immerge lo spetta-tore come in un libro di storia dell’arte.

Dietro le quinte,sul ring e tra le gugliedi notre dame: su il sipario su maggio

“A Firenze non c’è mai niente da fare”, recita

un vecchio adagio a cui mol-ti, prima o poi, si piegano per dare sfogo alla propria pigri-zia. Il Reporter ha allora pre-parato un programma di ciò che succede in città a maggio, mese in cui il tepore e le gior-nate lunghe sono direttamen-te proporzionali alla voglia di uscire e vivere la città. Gli “avanguardisti” non possono perdere la mostra in corso alla Strozzina, intitolata Migrazio-ni e dedicata all’artista cinese Liu Xiaodong, celebre per uno stile molto personale in bilico tra pittura di storia e cronaca del mondo contemporaneo. Prima che le stagioni teatrali � niscano per darsi appunta-mento in autunno, c’è ancora tempo per fare capolino al Teatro della Pergola e parteci-pare al curioso “In sua moven-za è fermo” (8 e 15 maggio), spettacolo-viaggio itinerante nei meandri del teatro con gli attori de La compagnia delle seggiole. Ultimo appuntamen-to con i libri a teatro – sempre alla Pergola – il 20 maggio, con la presentazione di tre volumi dedicati al mondo del teatro italiano. Si cambiano luogo e genere con il concerto della giovane cantautrice Marianne Mirage allo spazio Al� eri il 13 maggio, mentre il 23, nella stessa location, torna “Joan as a policewoman”, cantautrice statunitense che ha all’atti-vo collaborazioni con alcuni mostri sacri della musica in-ternazionale. Gli appassionati di musical di qualità non pos-sono poi perdere il ritorno in città di Notre Dame de Paris, spettacolo musicato da Riccar-do Cocciante che, dopo circa mille repliche e quattro anni di pausa, torna dall’11 al 16 mag-gio al Mandela Forum. Dal 18 al 22, nell’arena pugilistica del Mandela Forum, l’arena Amici Miei, va in scena Bitch Boxeur, spettacolo teatrale diretto dal regista Edoardo Zucchetti che, dopo aver visto il testo al Frin-ge Festival di Edimburgo, ha pensato di tradurlo in italiano. Dulcis in fundo, � no al 7 giu-gno ogni martedì sale sul palco del circolo Arci un grande in-terprete della musica jazz per il festival Girone Jazz.

Agenda

� Web

artigianatoepalazzo.itFb: artigianatoepalazzo

Info: 055.2654588

Oltre novanta i maestri artigiani coinvolti nella manifestazione al giardino Corsini, quest’anno dedicata al tema dell’acqua

L’evento

artigianato fa rima con acqua

Sarà l’acqua il � l rouge della 22esima edizione di Artigianato e Palazzo. L’acqua che nel 1966 devastò la città ma che è anche e

soprattutto fonte di vita. Dal 12 al 15 maggio al giardino Corsini si rinnova l’appuntamento con la manifestazione dedicata all’artigia-nato di qualità. Per commemorare il cinquantesimo anniversario dell’alluvione che colpì Firenze, la mostra proporrà una ri� essione creativa sull’acqua e, per la prima volta, Artigianato e Palazzo o� rirà un tema comune ai suoi espositori: intorno all’acqua sarà costruito il percorso espositivo della mostra, con le limonaie e gli angoli ver-di del seicentesco giardino che si trasformeranno in vere e proprie botteghe artigiane, dove abili maestri sveleranno dal vivo al pubbli-co le tecniche e i saperi che tramandano. Ispirandosi all’acqua, alla sua limpidezza e versatilità, ma anche ai ri� essi di luce generati dal suo scorrere � essuoso, gli artigiani potranno allestire i loro stand o creare manufatti preziosi e unici, o ancora potranno realizzare dimostrazioni dal vivo di come utilizzano l’acqua nei vari proces-si di lavorazione. Presente una selezione di circa novanta maestri artigiani italiani e stranieri, che mostreranno i segreti dei loro me-stieri ai visitatori, sempre più numerosi e partecipi, che ogni anno a� ollano gli spazi del giardino Corsini, eccezionalmente aperto al pubblico per l’occasione. Per descrivere, � lmare e ritrarre il lavoro degli artigiani, saranno scelti e invitati a Firenze alcuni tra i miglio-ri blogger, esperti di artigianato, lifestyle, moda, turismo e cultura, che racconteranno live blogging tutti gli eventi e le novità della mo-stra. Nello spazio H2OmA Education moltissimi laboratori artigia-nali dedicati ai più piccoli, per apprendere il ruolo fondamentale dell’acqua nelle lavorazioni artigianali e artistiche. I bambini dai 6 ai 12 anni potranno partecipare a corsi di decorazione e lavorazio-ne della carta, doratura del legno, sbalzo, creazione di accessori e profumi realizzati con la collaborazione del servizio didattico del Museo Horne, del progetto Let’s Work Artisans! Junior, di Atelier degli Artigianelli e di alcune aziende artigiane � orentine.

B.B.

Jan fabre si espande:bronzi, cere e filmda piazza signoriaal forte belvedere

Avete presente l’enorme tartaruga bronzea di Jan

Fabre in piazza della Signoria? Ecco, se avete amato le opere dell’artista � ammingo esposte nella piazza e a Palazzo Vec-chio, sappiate che dal 14 mag-gio (� no al 2 ottobre) la mostra “Spiritual guards” si amplia e arriva � no al Forte Belvedere, con una sessantina di opere in bronzo e cera, oltre a una se-rie di � lm incentrati su alcune storiche performance dell’arti-sta. Le curatrici Melania Rossi e Joanna De Vos, insieme al direttore artistico del progetto Sergio Risaliti, hanno scelto il Forte Belvedere come nucleo tematico dell’esposizione di Jan Fabre per le sue caratteri-stiche spaziali e storiche. Una forti� cazione che nel tempo è servita per difendere Firenze dalle minacce esterne, ma an-che per proteggere la famiglia dei Medici in tempi di rivolte cittadine e che oggi torna a essere cuore pulsante dell’arte contemporanea in città.

B.B.

Festival del viaggio,sei giorni per sognare la prossimadestinazione

Sei giorni dedicati al viaggio, alla voglia di “evadere”, di

scoprire posti nuovi, sulla scia di scrittori, esploratori, avven-turieri. Ha questo spirito il Fe-stival del viaggio, che torna a Firenze a giugno, dal 7 al 12. Il primo festival italiano dedica-to a chi ama viaggiare replica quest’anno con incontri, docu-mentari, passeggiate urbane, conferenze, libri, mostre fo-togra� che, cibi e sapori, suoni e musiche e ha come tema “il gene del viaggio”, che accomu-na i tanti, tantissimi spinti da quell’irrefrenabile istinto del-la scoperta che è uguale ma diverso per ogni viaggiatore. Con giornalisti, scrittori ed esperti, si discuterà, si ascolte-rà e si impareranno curiosità sul mondo. Quest’anno verrà anche selezionato il vincitore del concorso doc travel, riser-vato ai documentari di viag-gio e d’inchiesta realizzati da professionisti e appassionati di videoreportage. Per info: www.festivaldelviaggio.it.

R.C.

La mostra La curiosità

16 | Maggio 2016

Page 21: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

#Cultura

Un’estate da non perdereal parco delle Cascine, che torna protagonista della stagione fiorentina

Cascine, è qui l’estate:dai duran duran a stingla musica dal vivoprende casa a Firenze

Live/1

Barbara Biondi

�Weblndf.itTel: 055.0460993Fb: LNDF.liveLa stagione dei concerti

� orentini 2016 porta il marchio del parco delle Cascine. Sì, perché è nel

polmone verde della città, tra la Visarno Arena e l’An� teatro, che si consumeranno i live più attesi dell’estate. Una nuova vita per il parco, che già da qualche anno sta tornando a o� rire grandi appuntamenti in spazi tra i più interessanti della città. Le date da segnare in agenda sono diverse, in grado di soddisfare orecchie e gusti diversi. Il primo concerto è � ssato al Visarno il 10 giugno, quando sul palco saliranno i Du-ran Duran. Icone pop degli anni ‘80, i componenti della band inglese capitanata da Simon Le Bon arriveranno a Firenze con il loro ultimo album – Paper gods – uscito lo scorso settembre e re-

duce da un ottimo successo. C’è da scommettere che tra il pub-blico ci saranno vecchie groupie (chi non ricorda il � lm “Sposerò Simon Le Bon”?) e nuovi fan, che il gruppo ha conquistato nel corso di tre decenni di attività. Il 2 luglio, sempre al Visarno, toc-ca poi a Max Pezzali, entrato di diritto tra i classici italiani degli ultimi sgoccioli del Novecento. Anche il questo caso il pubblico si annuncia variegato, dai no-stalgici di “Hanno ucciso l’uomo ragno” a chi lo ha scoperto in tempi più recenti. Dopo il suc-cesso invernale nei teatri, Danie-le Silvestri prosegue il suo tour open air e torna a Firenze, all’an-� teatro delle Cascine, con il suo Acrobati tour il 9 luglio quando, assicura chi il concerto l’ha vi-sto, delizierà il pubblico con un

mix di successi vecchi e nuovi. Stesso posto ma band diversa: il 14 luglio tocca ai Kula Shaker che, vent’anni dopo l’uscita del famoso disco “K”, propongono un sound rivisitato e pieno di energia, decisi come sono a ri-prendersi lo scettro del pop che un tempo gli apparteneva. Si tor-na invece al Visarno il 24 luglio, per l’attesissima data dei Massi-ve Attack, che tornano a grande richiesta in Italia per la tranche estiva del loro tour europeo. Dulcis in fundo, chiude la batte-ria di concerti un big come Sting, il 28 luglio, con il suo acclamatis-simo Back To Bass Tour, in cui propone i più grandi classici del suo repertorio. Un consiglio per tutti: chi non ha ancora � ssato le ferie è meglio che si organizzi in base a questa intensa estate live.

Live/2

Elvis costello, al verdi col re della canzone

Dalla Londra degli anni Settanta alla Firenze del 2016 il passo è breve se si viaggia sulle note di Elvis Costello. Il cantautore inglese, entrato nella top 100 degli artisti che hanno fatto la storia della mu-

sica stilata dal prestigioso magazine Rolling Stone, sarà al Teatro Verdi il 27 maggio per un concerto che si preannuncia memorabile. Dotato di grande sarcasmo e grinta melodica, l’eclettico artista è capace di rompere ogni schema spaziando con disinvoltura dal punk alla deutsche grammophon, dal crooning pop � no alla riscoperta delle radici folk americane. Dalle ballate più romantiche – chi non ricorda She, entrata nella colonna sonora di Notting Hill? – ai pezzi più sincopati, Costello ha un appeal transgenera-zionale che non smette mai di incantare. Impegnato politicamente, irriverente e sempre controcorrente, a Firenze il cantautore porterà un concerto che è anche un viaggio nei suoi più grandi successi. Un tour straordinariamente divertente attraverso l’incredibile vita di un artista contemporaneo.

B.B.

Maggio 2016 | 17

Page 22: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

#Sport

Finisce il campionato

gol e panchine,l’anno di babacar

Il personaggio

Chi è Babacar? L’infal-libile cecchino della prima parte di stagio-ne o il “pistolero stan-

co” del girone di ritorno? Prima di rispondere a queste domande e fare un bilancio della stagione del senegalese, sono necessarie alcune premesse. La continuità è spesso una dote rara nel cal-cio, sia a livello individuale che collettivo. Non a caso la squadra più continua vince lo scudetto, un obiettivo a cui pochi club

Irene Delfino possono ambire. Anche a livello individuale gli orizzonti non si allargano molto: i giocatori che hanno come dote la continuità per gran parte della loro carriera sono campioni assoluti, formi-dabili top player. Gli attaccanti che vivono in funzione del gol, poi, sono ancora più soggetti ad alti e bassi. E Babacar appartie-ne a questa numerosa categoria. Il punto più alto della stagione l’ha raggiunto il 1° novembre, quando è balzato agli onori delle cronache per il miglior rapporto fra gol e minuti giocati: uno ogni

69’, con quattro reti siglate in sei partite, di cui una partendo dalla panchina, sfruttando i nove mi-nuti concessi da Sousa nel match contro la Roma. Statistiche che non hanno però convinto l’alle-natore portoghese a concedergli più chance, anzi. Dopo l’assi-st fornito nella partita contro l’Empoli, Babacar ha passato le ultime quattro giornate del gi-rone d’andata seduto in panchi-na. Perché Paulo ha costruito il gioco della sua Fiorentina su un attaccante mobile che fa salire la squadra, prende parte alle trian-

golazioni, diventa il primo difen-sore quando gli avversari fanno ripartire il gioco. In pratica vuole una prima punta che giochi per la squadra e non viceversa, quel-lo che si chiama “attaccante mo-derno”. Quindi è probabile che anche con uno score inferiore di Kalinic, le gerarchie sarebbero rimaste le stesse. Nel girone di ritorno il senegalese si è messo in mostra per il gol contro l’Inter, poi l’infortunio ha fatto il resto. Le caratteristiche di Babacar lo rendono una prima punta “clas-sica” e i cinque gol, tutti realizzati dentro l’area di rigore, ne sono il dato più evidente. Come il fatto che ormai la maggior parte degli allenatori pretende che anche la prima punta sia mobile. Qui o altrove – suggeriscono alcuni tra gli “addetti ai lavori” – Baba do-vrà a� nare alcuni aspetti e pun-tare a una maggiore continuità. Quella dei veri top player.

la storia di una stagione

Questa è la storia di un anno particolare per la Fiorentina, anno che ora volge al termine, con la metà di maggio che segna la � ne

del campionato. Una stagione iniziata tra uno scetticismo di� uso, fra chi rimpiangeva Montella e chi si lamentava per il mercato. Tra i tifosi non si respirava insomma molta � ducia: poi qualcosa è cam-biato, fra i gol di Kalinic e la voglia di stupire di Sousa, con un gioco basato sul possesso palla ma anche su improvvise accelerazioni. Così, a Natale, sui social, nei bar e allo stadio si respirava il sentimento opposto, autentica euforia. Nei mesi successivi sono però arrivate l’e-liminazione dall’Europa League ad opera del Tottenham e qualche battuta d’arresto non prevista in campionato. E ora per i tifosi è già tempo di giudizi, con un occhio rivolto anche alla prossima stagione. Tra mercato e nuovo stadio, il dibattito è già cominciato...

Lorenzo Mossani

La disciplina

calcio sì, ma camminandoAl minimo accenno di corsa, l’arbitro ferma il gioco e concede

un calcio di punizione agli avversari. È il mondo del “calcio camminato” o walking football, un nuovo modo di interpretare quello che da molti è considerato il “gioco più bello del mondo” e che la Uisp ha lanciato anche a Firenze. Si cammina invece di cor-rere per evitare traumi e stiramenti, ma si lascia spazio a giocate funamboliche e tocchi di classe. Possono partecipare sia gli uo-mini che le donne che abbiano compiuto cinquant’anni. Rispetto alle regole del calcio ce ne sono alcune studiate ad hoc per evitare infortuni e garantire pari opportunità anche a chi possiede dif-ficoltà motorie: la palla, per esempio, non può superare l’altezza della vita e non si può intervenire con irruenza. Le gare sono da due tempi da venti minuti, il campo utilizzato è quello del calcio a 5 e si gioca sei contro sei, con il portiere. L’anteprima è andata in scena al Palavalenti di Firenze, con due squadre over 50: in campo per l’occasione anche Gianni Mura ed Eraldo Pecci, con Bruno Pizzul in veste di telecronista.

Sim.Spa.

viola, la salvezzapassa dai playoutSpareggi contro Moncalieriper completare l’impresa

Basket

L’impresa è riuscita a metà: la Fiorentina Basket deve passare dai playout per conquistare la salvezza. La vittoria contro Crema e

quella all’ultima giornata contro Varese non sono bastate a evitare un arrivo a tre con Desio e Alto Sebino, tutte a quota 22 al termine del campionato. La dura legge della classi� ca avulsa, però, non ha lasciato scampo: salvezza diretta per le due lombarde, con i viola che devono invece conquistarsela con gli spareggi. L’avversaria è la Palla-canestro Moncalieri, penultima classi� cata al termine della stagione regolare. Tutto quello che la squadra di coach Salieri ha fatto � no ad oggi, nel bene e nel male, non conta più. Inutile rimuginare sulla scon� tta dei primi di aprile a Mortara, il più grosso rimpianto della stagione, battuti dall’ultima in classi� ca che due settimane più tar-di sarebbe matematicamente retrocessa. Con quei due punti in più, la Fiorentina oggi sarebbe in vacanza e la dirigenza a piani� care la prossima annata, sempre in serie B. Vale lo stesso se si guarda al bic-chiere mezzo pieno. Guai a ritenersi favoriti solo perché i precedenti stagionali sono entrambi favorevoli alla Fiorentina, 66-71 all’andata e un più netto 81-68 al ritorno. Forti dei numeri a loro favore, i vio-la devono prepararsi a un nuovo mini-campionato che riparte dallo zero a zero. C’è il vantaggio – non di poco conto – di giocare con

il fattore campo favorevole: le prime due partite della serie al me-glio delle tre vittorie si giocano al San Marcellino (Gara-1 domenica 1° maggio, gara-2 martedì 3 maggio) ed è lì che la Fiorentina deve ipotecare la salvezza. Poi la serie si sposterà nel torinese per gara-3 di venerdì 6 maggio e l’eventuale gara-4 di domenica 8. Dovesse servire – ma nessuno se lo augura – l’eventuale gara-5, la “bella” si giocherebbe a Firenze mercoledì 11 maggio, termine ultimo di una stagione di� cile e travagliata eppure, a suo modo, memorabile. Per questo, ora, manca soltanto di chiuderla in bellezza. Squadra im-prevedibile per eccellenza, Moncalieri schiera il roster più giovane dell’intero torneo, in pratica una under 20 con quattro giocatori più esperti a tenere le redini. Tra questi, l’esterno Leone Gioria, reduce da una stagione da poco meno di 16 punti in media per partita, e il centro Francesco Conti, che aggiunge presenza al centro dell’area. Occhio anche al giovane Antonio Fabrizio Smorto, che ha già saputo far male alla Viola in stagione. Se � nora l’impresa è riuscita a metà, restano dieci giorni al massimo per completarla. Cominciando, al-meno per una volta, con il pronostico a favore.

Andrea Tani

Che all’Isolotto calcio a 5 femminile si facesse sul se-

rio lo si era già capito da tem-po. A inizio stagione, sul nostro mensile, il direttore tecnico e re-sponsabile del settore agonistico dell’Isolotto Firenze, Maurizio Colella, aveva sentenziato: “La società ha fatto un grande sfor-zo in estate e noi adesso puntia-mo a vincere qualcosa”. Trala-sciando le sue “doti profetiche”, i complimenti vanno a tutta la società e alla squadra, capace di ottenere la prima vittoria nella sua storia della Coppa Italia. È la rete di Gayardo, premiata poi come miglior giocatrice della partita, a regalare lo storico tro-feo alla squadra del tecnico Da-niele D’Orto, capace di primeg-giare sia in campo maschile che, appunto, in quello femminile. “La squadra è stata costruita per arrivare a questi obiettivi, c’è stata una programmazione che tendeva a ottenere risultati del genere come scudetto e Coppa Italia, però passare dal progetto all’attuazione e alla concretiz-zazione del lavoro svolto non è mai semplice, quindi siamo felicissimi del trofeo – queste le parole di un Maurizio Co-lella soddisfatto e commosso del traguardo appena tagliato – adesso la testa è al campionato e all’altro obiettivo stagionale che è lo scudetto. Siamo primi in classi�ca e dopo la vittoria in Coppa Italia non possiamo na-sconderci, però non sarà facile perché, dopo una forte emozio-ne come questa, riuscire a reset-tare la mente e tornare a livelli di concentrazione elevati non è a�atto semplice. La squadra è composta da giocatrici di gran-de esperienza che in carriera hanno vinto tanto e questo può essere il nostro punto di forza in un momento così delicato”. Alle parole del direttore hanno fatto eco quelle del capitano Elena Galluzzi, �orentina doc, che a causa di un infortunio non ha potuto contribuire alla vittoria:

“Sono reduce da un infortunio e purtroppo non ho potuto far parte degli incontri di Coppa Italia, ma vi garantisco che an-che io ho speso molto a livello �sico e mentale non potendo scaricare la tensione che avevo in corpo. Le donne spesso non sono considerate, lo sport fem-minile è considerato quasi uno sport di seconda fascia, ma oggi sono felice e orgogliosa di aver portato nella mia Firenze un trofeo così prestigioso. Spero che questo trofeo sia uno stimo-lo per tutto il movimento futsal femminile. Adesso dobbiamo tentare di vincere lo scudetto... purtroppo, però, abbiamo un problema con il nostro impian-to che non è omologato per ospitare le �nali scudetto in cui le necessità televisive non coin-cidono con lo spazio a disposi-zione. Le �nali non potremmo giocarle al PalaIsolotto, di fron-te al nostro pubblico. La cosa che mi auguro è che qualora do-vessimo arrivare a giocare delle partite così importanti, anche l’impianto che ci ospiterà sia all’altezza. Sarebbe brutto, però – conclude – andare a giocare e rappresentare la nostra Firenze, con il giglio �orentino sulla ma-glia, in un’altra città”.

Niccolò Dainelli

Prima vittoria della Coppa Italia nella sua storia per l’Isolotto calcio a 5 femminile

Calcio a 5 femminile

la coppa italia all’isolotto

18 | Maggio 2016

Page 23: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

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Page 24: Il Reporter Q4 - Maggio 2016

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