Upload
others
View
5
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Il settore delle conserve nelle regioni italiane de l Sud
La questione del valore: analisi e proposte
Business Analysis
Pio De Gregorio Responsabile
Anna TugnoloSenior Analyst
15 Ottobre 2015
2Business Analysis
Le tendenze del settore conserviero
Import 2014
Import 2015
Export 2014
Export 2015
Saldo 2014
Saldo 2015
187,84 185,31 -1,35 31,74 32,44 2,21 -156,10 -152,8743,87 54,15 23,43 7,52 8,97 19,32 -36,35 -45,1753,65 99,69 85,80 727,35 790,75 8,72 673,70 691,06180,59 194,75 7,84 254,48 274,17 7,73 73,89 79,41
milioni di euro milioni di euro
Ortaggi e legumi congelatiOrtaggi semilavoratiConserve di pomodoro e pelatiOrtaggi e legumi conservati o preparati
Prodottomilioni di euro
Export dell’industria conserviera italiana: continu a la crescita
3Business Analysis
180,59 194,75 7,84 254,48 274,17 7,73 73,89 79,41467,98 536,77 14,70 1.025,89 1.114,05 8,59 557,91 577,287,73 8,64 11,71 10,11 9,79 -3,14 2,38 1,15
48,79 41,20 -15,54 28,47 26,96 -5,30 -20,32 -14,24115,93 137,58 18,68 222,74 263,62 18,35 106,81 126,04106,09 121,35 14,38 258,75 234,42 -9,40 152,66 113,07276,51 305,90 10,63 515,27 527,08 2,29 238,76 221,17
Frutta congelataFrutta preparata o conservataSucchi di fruttaINDUSTRIA DELLA TRASFORMAZIONE DELLA FRUTTA
Ortaggi e legumi conservati o preparatiINDUSTRIA DELLA TRASFORMAZIONE DEGLI Frutta semilavorata
Fonte: Elaborazioni UBI Banca su dati Istat
Export agroalimentare Italiano: i primi comparti e le loro principali destinazioni nel 2014
€ 2,0 mld € 1,9 mld € 1,3 mld
4 Business Analysis
Fonte: Elaborazioni SACE su dati Istat
€ 5,0 mld € 3,0 mld € 2,2 mld
Settore conserviero italiano: il traino del fattura to estero
95
100
105
110
115
120
125
130
Ind
ici
ba
se 1
00
su
me
dia
mo
bil
e a
6 m
esi
Indici del fatturato totale, domestico ed estero (f onte Istat) del Settore di ‘Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi’ – cod. Ateco 10.30
5 Business Analysis
Fonte: Elaborazione UBI Banca su dati Istat
80
85
90
95
ap
r-0
8
ag
o-0
8
dic
-08
ap
r-0
9
ag
o-0
9
dic
-09
ap
r-1
0
ag
o-1
0
dic
-10
ap
r-1
1
ag
o-1
1
dic
-11
ap
r-1
2
ag
o-1
2
dic
-12
ap
r-1
3
ag
o-1
3
dic
-13
ap
r-1
4
ag
o-1
4
dic
-14
ap
r-1
5
Ind
ici
ba
se 1
00
su
me
dia
mo
bil
e a
6 m
esi
Fatturato Totale Fatturato Domestico Fatturato Estero
La crescita del fatturato estero è stato il fattore trainante del fatturato totale per il settore conserviero italiano.
2,8%
5,4%
6,2%
3,7%
7,5%
4,9%
5,7% 5,7%
2,9%2,7%
6,1%
3,0%
4,0%
5,0%
6,0%
7,0%
8,0%
va
r. %
an
nu
a
Sud Italia
Italia
Settore conserviero del Sud Italia: l’export cresce più che a livello nazionale
Tassi annui di crescita delle esportazioni del Sett ore di ‘Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi’ – cod. Ateco 10.30
6 Business Analysis
0,5%
0,0% 0,0%
0,0%
1,0%
2,0%
2010 2011 2012 2013 2014 Isem2015 /
Isem2014
Fonte: Elaborazione UBI Banca su dati Istat
Nel biennio 20013-2014 le esportazioni delle imprese conserviere del Sud Italia hanno registrato tassi annui di crescita più elevat i di quelle raggiunti a livello
nazionale. Tale dinamica sta proseguendo anche nel 2 015.
Campania leader delle esportazioni conserviere itali ane
7 Business Analysis
Fonte: Elaborazioni SACE su dati Istat
La Campania è leader delle esportazioni conserviere italiane con una quota del 41%.
AGRICOLTURA
Export conserviero: ancora potenziale per crescere
ALIMENTARI E BEVANDE
EXPORT POTENZIALE AGGIUNTIVO ENTRO IL 2018 (MLN €)
8 Business Analysis
Fonte: Elaborazioni SACE su dati UnComtrade
L’analisi della creazione di valore
9Business Analysis
Il cluster di imprese
In base agli ultimi dati
disponibili elaborati
dall’Istat, nel 2013 le regioni
del Sud Italia contavano
oltre 800 aziende nel settore
della lavorazione e
conservazione di frutta e
Le dimensioni del settore delle conserve
Numero
imprese
Numero
addetti
Totale nazionale 1.778 28.621
Numero
imprese
Numero
addetti
Sud Italia 807 11.468
10Business Analysis
conservazione di frutta e
ortaggi (classificato con il
codice Ateco 10.30); di
queste una su cinque ha
sede legale in provincia di
Salerno.
Fonte: elaborazioni UBI Banca su dati Istat
Sud Italia 807 11.468
in % del dato nazionale 45% 40%
Numero
imprese
Numero
addetti
Salerno e provincia 161 4.607
in % del dato del Sud Italia 20% 40%
Descrizione del campione di imprese
Il campione è composto da 59 imprese appartenenti al settore delle conserve alimentari nelle regioni ita liane
Campania, Calabria, Basilicata, Molise e Puglia e p er le quali fossero disponibili tutti i bilanci non sempl ificati dal
2009 al 2013.
11Business Analysis Fonte: UBI Banca
Pertanto il campione selezionato è un campione chius o.
Il cluster delle conserve: le imprese selezionate
Società Provincia RegioneRicavi 2013
('000 euro)Società Provincia Regione
Ricavi 2013
('000 euro)
1 LA DORIA - S.P.A. Salerno Campania 604.371 31 FIORDELISI S.R.L. Foggia Puglia 16.522
2 ANTONIO PETTI FU PASQUALE S.P.A. Salerno Campania 177.850 32 ANIELLO LONGOBARDI S.R.L Salerno Campania 16.395
3 GIAGUARO - S.P.A. Salerno Campania 176.293 33 ICAB - IND. CONSERVE ALIMENTARI BUCCINO S.P.A. Salerno Campania 15.644
4 DE CLEMENTE CONSERVE S.P.A. Salerno Campania 59.292 34 FIAMMA VESUVIANA SRL Napoli Campania 15.276
5 ATTIANESE S.P.A. Salerno Campania 53.484 35 ANCORA - S.R.L. Avellino Campania 14.365
6 IPOSEA S.R.L. Foggia Puglia 51.971 36 PANCRAZIO S.P.A. Salerno Campania 14.144
7 FEGER DI GERARDO FERRAIOLI - S.P.A. Salerno Campania 51.224 37 F.P.D. S.R.L. Salerno Campania 13.372
8 MURANO S.P.A. Napoli Campania 46.104 38 SANTELLA SRL Napoli Campania 13.151
9 ALFRUS S.R.L. Bari Puglia 39.621 39 DI LEO NOBILE - S.P.A. INDUSTRIA CONSERVE ALIMENTARI Salerno Campania 12.967
10 D & D ITALIA S.P.A. Napoli Campania 39.538 40 FRATELLI LONGOBARDI - S.R.L. Salerno Campania 12.750
11 IND. DOLCIARIA ALIMENT. VESUVIANA I.D.A.V. S.P.A. Napoli Campania 35.283 41 PERANO ENRICO & FIGLI - S.P.A. Salerno Campania 12.674
12 LA REGINA DI SAN MARZANO DI ANTONIO ROMANO S.P.A. Salerno Campania 33.742 42 CANNONE INDUSTRIE ALIMENTARI GLI ANTIPASTI S.P.A. Foggia Puglia 12.650
13 CONSERVE ALIMENTARI FUTURAGRI S.P.A. Foggia Puglia 29.741 43 GIOIA SUCCHI S.R.L. Reggio di
Calabria
Calabria 12.125
12Business Analysis Fonte : elaborazioni UBI Banca su dati AIDA Bureau van Dijk
14 INGINO S.P.A. Avellino Campania 29.454 44 ALFONSO SELLITTO - S.P.A. Salerno Campania 12.012
15 CENTRO ESPORTAZIONI CONSERVATI - S.R.L. Salerno Campania 27.080 45 INCAL - AGRICOLA - S.R.L. Reggio di
Calabria
Calabria 11.694
16 CIAVOLINO DANIELE & FIGLI ROMA S.R.L. Napoli Campania 26.722 46 ELVEA S.P.A. Salerno Campania 10.514
17 ITALIAN FOOD - S.P.A. Salerno Campania 26.582 47 POMILIA SPA Salerno Campania 9.734
18 ALFANO F.LLI - S.R.L. Salerno Campania 25.973 48 ITALCARCIOFI S.R.L. Barletta-
Andria-
Puglia 9.597
19 SICA - S.R.L. Salerno Campania 24.990 49 AGRUMARIA REGGINA - S.R.L. Reggio di
Calabria
Calabria 9.547
20 EUGEA MEDITERRANEA S.P.A. Potenza Basil icata 23.713 50 NOLANA CONSERVE S.R.L. Salerno Campania 9.105
21 COPPOLA - S.P.A. Salerno Campania 23.165 51 RODOC - S.R.L. Salerno Campania 8.836
22 AMBROSIO - S.R.L. Napoli Campania 22.556 52 CONDITALIA S.P.A. Salerno Campania 8.361
23 IN.T.E.R. FRUTTA DI ANTONIO FATANO & C. S.P.A. Lecce Puglia 22.455 53 ERNESTO MONTANARO SPA Napoli Campania 8.120
24 MITICA FOOD S.R.L. Potenza Basil icata 20.639 54 GRAZIELLA S.P.A. Salerno Campania 7.630
25 NOVA FRUTTA - S.R.L. Salerno Campania 20.377 55 LA REINESE S.R.L. Benevento Campania 7.176
26 IND. MERIDIONALE CONSERVE ALIMENTARI (I.M.C.A.) S.P.A. Salerno Campania 20.305 56 COMMERCIALE EXPORT S.R.L. Salerno Campania 7.078
27 COMPAGNIA MERCANTILE D'OLTREMARE - S.R.L. Salerno Campania 19.128 57 FRATELLI D'ACUNZI - S.R.L. Salerno Campania 7.003
28 INGINO RAFFAELE S.R.L. Avellino Campania 18.733 58 SALVATI MARIO & C. - S.P.A. Salerno Campania 6.379
29 DOMENICO DE LUCIA S.P.A. Caserta Campania 17.348 59 EUROLIVE S.R.L. Lecce Puglia 5.397
30 GRUPPO ALIMENTARE CASTELLANO S.P.A. Foggia Puglia 16.591
L’analisi della creazione di valore
13Business Analysis
L’analisi della creazione di valore
Le previsioni economiche-finanziarie – Impresa Standa rd e Impresa Aggregato
Definizione di Impresa Standard
Per il cluster di imprese selezionate è stata elabor ata l’impresa standard , cioè l’impresa i cui valori
corrispondono alla media semplice dei dati di bilan cio delle imprese selezionate.
In altri termini, i valori dell’impresa standard
14Business Analysis Fonte: UBI Banca
In altri termini, i valori dell’impresa standard rappresentano la media dei dati di bilancio delle i mprese
del cluster non ponderata per i ricavi delle stesse imprese. Pertanto i valori dell’impresa standard non sono
condizionati da quelli delle imprese con fatturati e levati.
L’ impresa aggregato è quella che si ottiene sommando i dati di bilancio delle imprese del cluster seleziona to.
Ricavi: tassi di crescita
Ricavi (Tasso di variazione annuo)
Impresa Standard vs
Impresa Somma
4,0%
6,0%
8,0%
10,0%
12,0%
14,0%
16,0%
Ta
sso
di
va
ria
zio
ne
a
nn
uo
15 Business Analysis
Fonte: Elaborazione UBI Banca
-2,0%
0,0%
2,0%
4,0%
20
10
20
11
20
12
20
13
Ta
sso
di
va
ria
zio
ne
a
nn
uo
Impresa Standard Impresa Aggregato
Tasso di variazione annuo (%) 2010 2011 2012 2013
Impresa Standard 0,4% 4,3% 7,5% 6,2%Impresa Aggregato -0,8% 6,0% 13,8% 7,7%
Margine EBITDA (= margine operativo lordo/ricavi) e margine EBIT (= risultato operativo/ricavi)
Margine EBITDA Margine EBIT
Impresa Standard vs
Impresa Somma
6,0%
6,5%
7,0%
7,5%
8,0%
in %
de
i ri
cavi
3,6%
3,8%
4,0%
4,2%
4,4%
4,6%
4,8%
5,0%
in %
de
i ric
avi
16 Business Analysis
Fonte: Elaborazione UBI Banca
5,0%
5,5%
20
10
20
11
20
12
20
13
Impresa Standard Impresa Aggregato
3,0%
3,2%
3,4%
3,6%
20
10
20
11
20
12
20
13
Impresa Standard Impresa Aggregato
Margine EBITDA (in % dei ricavi) 2010 2011 2012 2013
Impresa Standard 4,2% 3,9% 4,3% 4,3%Impresa Aggregato 4,7% 3,3% 4,0% 3,9%
Margine EBIT (in % dei ricavi) 2010 2011 2012 2013
Impresa Standard 4,2% 3,9% 4,3% 4,3%Impresa Aggregato 4,7% 3,3% 4,0% 3,9%
Analisi della creazione di valore
17Business Analysis
Analisi della creazione di valore
Le previsioni economiche-finanziarie per l’impresa s tandard del cluster
SCENARIO BASE
Ricavi: tassi di crescita – impresa standard
Ricavi (Tasso di variazione annuo)
SCENARIOBASE
3,0%
4,0%
5,0%
6,0%
7,0%
8,0%
Ta
sso
di
va
ria
zio
ne
a
nn
uo
Previsione
18 Business Analysis
Fonte: Elaborazione UBI Banca
0,0%
1,0%
2,0%
3,0%
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
F
20
15
F
20
16
F
20
17
F
20
18
F
20
19
F
Ta
sso
di
va
ria
zio
ne
a
nn
uo
Ricavi 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Tasso annuo di variazione (%) 4,3% 4,0% 2,5% 2,5% 2,5% 2, 5%Valore assoluto (migliaia di euro) 14.439 15.017 15.392 15.777 16.172 16.576
Margine EBITDA (= margine operativo lordo/ricavi) e margine EBIT (= risultato operativo netto/ricavi) – impresa standard
Margine EBITDA Margine EBIT
SCENARIOBASE
7,4%
7,6%
7,8%
8,0%
8,2%
in %
de
i ri
cavi
Previsione
4,0%
4,5%
5,0%
5,5%
6,0%
in %
de
i ric
avi
Previsione
19 Business Analysis
Fonte: Elaborazione UBI Banca
7,0%
7,2%
7,4%
20
09
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
F
20
15
F
20
16
F
20
17
F
20
18
F
20
19
F
3,0%
3,5%
4,0%
20
09
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
F
20
15
F
20
16
F
20
17
F
20
18
F
20
19
F
Margine EBITDA (in % dei ricavi) 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Impresa Standard 7,8% 7,7% 7,6% 8,1% 8,0% 7,9%
Margine EBIT (in % dei ricavi) 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Impresa Standard 5,2% 5,2% 5,1% 5,6% 5,5% 5,5%
Attivo Fisso e Capitale Circolante Operativo Netto in percentuale dei ricavi – impresa standard
Attivo Fisso in percentuale dei ricaviCapitale Circolante Operativo Netto in
percentuale dei ricavi
SCENARIOBASE
19,0%
21,0%
23,0%
25,0%
27,0%
29,0%
31,0%
in %
de
i ri
cav
i
Previsione
36,0%
36,5%
37,0%
37,5%
38,0%
38,5%
39,0%
39,5%
40,0%
in %
de
i ri
cavi
Previsione
20 Business Analysis
*L’attivo fisso e il CCO netto in rapporto ai ricav i sono calcolati come rapporto tra il valore dell’a ttivo fisso e del CCO netto al tempo t-1 e i ricavi al tempo t.
Fonte: Elaborazione UBI Banca
15,0%
17,0%
19,0%
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
F
20
15
F
20
16
F
20
17
F
20
18
F
20
19
F
35,0%
35,5%
36,0%
20
09
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
F
20
15
F
20
16
F
20
17
F
20
18
F
20
19
F
Attivo fisso (in % dei ricavi) 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Impresa Standard 38,9% 38,8% 38,8% 38,7% 38,6% 38,5%
CCO netto (in % dei ricavi) 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Impresa Standard 24,8% 25,1% 25,1% 25,0% 25,1% 25,1%
Debito netto/EBITDA e Leva finanziaria – impresa stan dard
Debito netto/EBITDA Debito netto/Patrimonio netto
SCENARIOBASE
3,0
4,0
5,0
De
bit
o n
ett
o/E
BIT
DA
Previsione
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
Le
va
fin
an
zia
ria
Previsione
21 Business Analysis
Fonte: Elaborazione UBI Banca
2,0
20
09
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
F
20
15
F
20
16
F
20
17
F
20
18
F
20
19
F
0,0
0,2
20
09
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
F
20
15
F
20
16
F
20
17
F
20
18
F
20
19
F
Debito netto/EBITDA 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Impresa Standard 3,67 3,55 3,48 3,18 3,12 3,08
Debito netto/Patrimonio netto 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Impresa Standard 0,85 0,79 0,75 0,70 0,67 0,65
La questione del valoreCos’è il valore
Capitale Investito
• Ritorno sul Capitale Investito (ROI)
• Tasso di Costo del Capitale Investito (WACC)
22 Business Analysis
Immobilizzazioni Nette
Capitale Investito
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Il ROI è inferiore al Tasso di Costo
del Capitale Investito
Il ROI è superiore al Tasso di Costo
del Capitale Investito
L’IMPRESA DISTRUGGE
VALORE
L’IMPRESA CREA
VALORE
La questione del valoreIl Ritorno sul Capitale Investito (ROI)
Capitale Investito
• Ritorno sul Capitale Investito (ROI)
• Tasso di Costo del Capitale Investito (WACC)
23 Business Analysis
Immobilizzazioni Nette
Capitale Investito
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Il ROI è inferiore al Tasso di Costo
del Capitale Investito
Il ROI è superiore al Tasso di Costo
del Capitale Investito
L’IMPRESA DISTRUGGE
VALORE
L’IMPRESA CREA
VALORE
Profitto economico
ROI
CapitaleInvestito
Netto
Fatturato
Fatturato
Fatturato
La questione del valoreIl Ritorno sul Capitale Investito
Profitto economico
CapitaleInvestito
Netto
Profitto economico
CapitaleInvestito
Netto
24Business Analysis
Netto
Fatturato
Netto Netto
Margine di profitto
economico
Rotazione del capitale
Fonte: Elaborazione UBI Banca
2,66%2,43%
2,73% 2,68%
3,12% 3,10% 3,07%3,38% 3,35% 3,32%
0,00
0,01
0,01
0,02
0,02
0,03
0,03
0,04
0,04
2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Margine di profitto economico
4,85%4,36% 4,46% 4,56%
5,25% 5,18% 5,16%
5,71% 5,67% 5,64%
4,00%
5,00%
6,00%
Ritorno sul Capitale (ROI)
Il cluster delle conserve – impresa standardIl ritorno sul capitale investito - ROI
SCENARIOBASE
Previsione
25 Business Analysis
0,00%
1,00%
2,00%
3,00%
2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Immobilizzazioni Nette
Capitale Investito
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Nello scenario base il margine di profitto aumenta gradualmente mentre la rotazione del capitale invest ito
rimane stabile intorno a 1,7 volte. Grazie al primo fattore il ROI sale fino a raggiungere un livello prossimo al 6%
negli anni di previsione 2017-2019.
1,82
1,79
1,63
1,701,68 1,67 1,68 1,69 1,69 1,70
1,50
1,55
1,60
1,65
1,70
1,75
1,80
1,85
2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Rotazione del Capitale
Previsione
Previsione
La questione del valoreIl Tasso di Costo del Capitale Investito (WACC)
Capitale Investito
• Ritorno sul Capitale Investito (ROI)
• Tasso di Costo del Capitale Investito (WACC)
26 Business Analysis
Immobilizzazioni Nette
Capitale Investito
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Il ROI è inferiore al Tasso di Costo
del Capitale Investito
Il ROI è superiore al Tasso di Costo
del Capitale Investito
L’IMPRESA DISTRUGGE
VALORE
L’IMPRESA CREA
VALORE
La questione del valoreIl Tasso di Costo Medio Ponderato del Capitale Inve stito (WACC)
Tasso di costo medio ponderato del capitale investito
Patrimonio Tasso di costo del
patrimonio
Tasso di costo del capitale investito
Tasso di costo del
27 Business Analysis
Immobilizzazioni Nette
Capitale Investito
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Debito
patrimonio
Tasso di costo del
debito
Tasso di costo del patrimonio ponderato per
la quota del capitale investito finanziata dal
patrimonio dei soci
Tasso di costo del debito ponderato per la quota del capitale investito finanziata dal debito
+
La questione del valore Le componenti del Tasso di Costo del Capitale Inves tito
Rendimento titoli di Stato
Costo del patrimonio
Tasso d’interesse
Costo del debito
28 Business AnalysisFonte: Elaborazione UBI Banca
Premio per il rischio d’impresa
Premio per il rischio di credito
� Il tasso risk-free è pari al 3,5%.
� Riguardo il Beta, recenti studi econometrici hanno stimato il Beta del
settore della produzione di generi alimentari confezionati in Europa
pari a 0,73.
� Il beta è stato rettificato per tenere conto della leva finanziaria.
� Il premio per il rischio di mercato è stato assunto pari a 4,5% secondo
quanto stabilito da recenti studi econometrici.
Costo del Patrimonio
Tasso Risk Free 3,50%
Beta 1,16
Premio per il Rischio di Impresa 4,50%
Costo del Patrimonio 8,72%
Costo del Debito
Tasso Risk Free 3,50%
Premio per il Rischio di Credito 1,50%
Il cluster delle conserve – impresa standardStima del Tasso del Costo Medio Ponderato del Capit ale Investito
29Business Analysis
quanto stabilito da recenti studi econometrici.
� Il premio per il rischio di credito è pari all’1,5%.
Tasso di Costo Ponderato del Capitale Investito
= [DN / (DN + PN)] * kDN + [PN / (DN + PN)] *kPN
(1-Tax Rate) 70,00%
Costo del Debito 3,50%
Struttura del Capitale - [Pesi Calcolo]
Debito Netto/(Equity+Debito Netto) 47,60%
Equity/(Equity+Debito Netto) 52,29%
Leva Finanziaria (D/E) 0,91
Costo Medio Ponderato del Capitale Investito 6,23%
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Il cluster delle conserve – impresa standardIl valore economico aggiunto
SCENARIOBASE
30Business Analysis
2009 2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
ROI 1,32% 4,85% 4,36% 4,46% 4,56% 5,25% 5,18% 5,16% 5,71% 5,67% 5,64%
Costo Medio Ponderato del Capitale Investito 6,23% 6, 23% 6,23% 6,23% 6,23% 6,23% 6,23% 6,23% 6,23% 6,23% 6,23%
Differenziale fra ROI e Costo del Capitale -4,91% -1, 38% -1,87% -1,77% -1,67% -0,98% -1,05% -1,07% -0,52% -0,56% -0,59%
Capitale Investito Iniziale (migliaia di Euro) 24.57 4 6.369 6.761 7.986 8.143 8.596 8.984 9.343 9.763 10.254 10.787
EVA - Valore Economico Aggiunto - (migliaia di Euro ) -1.206 -88 -126 -142 -136 -85 -95 -100 -51 -58 -64
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Valore economico aggiunto/distruttoValore economico aggiunto/distrutto
Il cluster delle conserve – impresa standardIl confronto fra Ritorno sul Capitale Investito e C osto del Capitale Investito
SCENARIOBASE
3,00%
4,00%
5,00%
6,00%
7,00%
Previsione -88-85
-51
-58
-64
-80
-60
-40
-20
0
31Business Analysis
ROICosto medio
ponderato del Capitale Investito
- = Spread del valore economico
Spread del Valore Economico X =
Valore Economico aggiunto/ distrutto
Capitale Investito
Il ROI è inferiore al Tasso di Costo del Capitale I nvestito ma il gap tende a chiudersi nel corso del periodo di previsione
Il cluster distrugge valore ma al termine del perio do di previsione il valore distrutto è molto contenuto
0,00%
1,00%
2,00%
2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
ROI Costo Medio Ponderato del Capitale Investito (WACC)
Previsione -88
-126
-142
-136
-95
-100
-160
-140
-120
-100
2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Previsione
Fonte: Elaborazione UBI Banca
La questione del valorePerché il cluster non crea valore?
Il ROI è sotto il Tasso di Costo del Capitale Inves tito
Perché il margine di profitto economico è basso ?
32 Business Analysis
Perché la rotazione del capitale investito è bassa
Perché entrambi i fattori sono bassi
?
?
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Il cluster delle conserve – impresa standardValore Aggiunto Lordo, Valore Aggiunto Netto e Marg ine di Profitto Economico
SCENARIOBASE
8,0%
10,0%
12,0%
14,0%
16,0%
18,0%in
% d
ei
rica
vi
Previsione
33Business Analysis Fonte: Elaborazione UBI Banca
Il ROI è penalizzato dal margine di profitto. Questo, a sua volta, è condizionato dal fatto che il valore aggiunto sia lordo che netto risultan o bassi in rapporto al fatturato.
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
2009 2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Valore Aggiunto Lordo Valore Aggiunto Netto Margine di profitto economico
La questione del valoreUn problema per l’intera industria alimentare itali ana
2009 2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F
Ricavi delle Vendite e Prestazioni 35.128.817 37.799. 229 41.351.233 42.724.124 44.478.295 43.811.121 45.213.077 46.931.174 48.855.352 51.053.843
Var. Rimanenze Prodotti e Semilavorati -18.102 158.488 392.623 237.567 -14.135 36.768 128.651 161.363 181.519 207.213
Altri Ricavi e Proventi Operativi 449.308 516.443 536.876 581.514 590.790 605.893 617.664 624.622 632.506 637.986
Altri Proventi (Oneri) Non Ricorrenti Netti
Altri Proventi (Oneri) Non Operativi Netti 18.401 36.546 38.074 92.969 23.455 0 0 0 0 0
Valore della Produzione 35.578.424 38.510.706 42.318.8 06 43.636.174 45.078.405 44.453.782 45.959.392 47.717.159 49.669.377 51.899.042
Consumi di Materie Prime 22.252.606 24.410.039 28.059.496 28.824.766 30.234.014 29.639.357 30.555.310 31.703.832 32.997.454 34.474.383
Costi per Servizi 7.049.603 7.552.788 7.701.169 7.942.247 7.934.671 7.979.983 8.235.343 8.548.286 8.898.766 9.299.210
Costi Ricerca e Sviluppo 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Altri Costi 301.305 286.612 286.465 334.060 337.049 337.276 348.069 361.296 376.109 393.034
Accantonamenti e Svalutazioni 155.342 151.470 168.579 261.586 172.133 0 0 0 0 0
Valore Aggiunto Lordo 5.819.568 6.109.797 6.103.097 6.2 73.515 6.400.538 6.497.166 6.820.670 7.103.745 7.397.048 7.732.415
34Business Analysis Fonte : elaborazioni UBI Banca
Ammortamenti 1.077.450 1.149.411 1.173.796 1.158.674 1.161.642 1.152.553 1.169.802 1.202.929 1.240.906 1.283.535
VALORE AGGIUNTO NETTO 4.742.118 4.960.386 4.929.301 5.1 14.841 5.238.896 5.344.613 5.650.868 5.900.816 6.156.142 6.448.880
Valore Aggiunto Netto in % dei Ricavi 13,50% 13,12% 11,92% 11,97% 11,78% 12,20% 12,50% 12,57% 12,60% 12,63%
VALORE AGGIUNTO NETTO 4.742.118 4.960.386 4.929.301 5.1 14.841 5.238.896 5.344.613 5.650.868 5.900.816 6.156.142 6.448.880
Costi del Lavoro 3.180.119 3.447.370 3.560.259 3.712.047 3.857.745 3.803.184 3.924.886 4.074.032 4.241.067 4.431.915
Imposte sul Reddito Operativo 571.131 546.294 492.458 484.635 502.347 632.333 695.029 732.498 766.735 806.172
Aggiustamenti e Rettifiche -18.401 -36.546 -38.074 -92.969 -23.456 0 0 1 0 1
Profitto economico 972.467 930.176 838.510 825.190 855.348 909.096 1.030.953 1.094.287 1.148.340 1.210.794
Margine di profitto economico (%) 2,77% 2,46% 2,03% 1,93% 1,92% 2,08% 2,28% 2,33% 2,35% 2,37%
Capitale Investito Iniziale 16.953.584 17.630.259 18.6 91.688 20.021.852 20.393.872 20.083.741 20.570.343 21.196.201 21.968.547 22.834.802
Rotazione del Capitale Investito 2,07 2,14 2,21 2,13 2,18 2,18 2,20 2,21 2,22 2,24
ROI 5,74% 5,28% 4,49% 4,12% 4,19% 4,53% 5,01% 5,16% 5,23% 5,30%
8,3
8,7
10,7
10,3
6,1
5,1
24,2
24,1
15,2
15,8
16,5
16,5
19
19,5
2008
2011
La questione del valoreQuota di spettanza dell’industria alimentare del val ore aggiunto pagato dal consumatore finale
35Business Analysis
8,7 10,3 5,1 24,1 15,8 16,5 19,5
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
2011
Prodotti esteri destinati al consumo VA prodotti alimentari trasformati VA prodotti agricoli
VA trasporto e commercio VA altri settori Import di beni intermedi
Imposte
Fonte : elaborazioni UBI Banca su dati Istat e Ismea
Fatto 100 il valore aggiunto pagato dal consumatore finale, nel 2011 la quota di spettanza delle imprese alimentari è stata pari al 10,3% del totale rispetto al 10,7% calcolato nel 2008.
5,3
5,3
1,9
1,6
10,3
2,9
3,0
3,1
2,7
3,1
2,4
2,0
1,1
0,7
10,9
2008
2011
2008
2011
2008
Agricoltura
Commercio
Industria alimentare
10,3
10,6
6,1
5,0
24,3
La questione del valoreIl margine di profitto dell’industria alimentare it aliana
36Business Analysis
10,6
5,7
6,1
3,3
2,7
2,8
10,2
6,8
6,8
0 5 10 15 20 25
2011
2008
2011
Salari Ammortamenti Profitto economico
Fonte : elaborazioni UBI Banca
Commercioe trasporto
Altri settori
24,1
15,2
15,7
Nel 2011 il profitto economico dell’industria alime ntare italiana è stato pari al 2% del valore aggiunto complessivamente realizzato dall’intera fili era agroalimentare.
La questione del valore
� Debole potere negoziale
La causa principale della scarso margine di profitt o delle imprese alimentari italiane sta nel debole potere negoziale che esse hanno nei confronti degli altri attori della filiera, in particolare nei rigu ardi di coloro che agiscono nel campo dello stoccaggio e della commercializzazione dei prodotti, sia all’ingrosso che al dettaglio.
Perché il margine di profitto dell’industria aliment are italiana è insufficiente per creare valore economico?
37Business Analysis
� Dimensione d’impresa ridotta
Questo scarso potere negoziale, a sua volta, deriva p rincipalmente dalla dimensione generalmente ridotta delle imprese
Tuttavia è dimostrabile che, se le imprese alimenta ri del cluster selezionato fossero in grado di aumentare anche di poco il loro mark-up, l e imprese conserviere del Sud Italia sarebbero in grado di creare valore economico.
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Analisi della creazione di valore
38Business Analysis
Analisi della creazione di valore
Le previsioni economiche-finanziarie del cluster
SCENARIO MIGLIORE: aumento del mark-up
Scenario migliore
� Rispetto allo Scenario Base si ipotizza un aumento del prezzo medio di vendita senza
nessun incremento sul lato dei costi .
� L’aumento di prezzo corrisponde quindi esclusivamente ad un incremento del mark-up .
� Rispetto allo scenario base, si ipotizza che il mark-up venga accresciuto dello 0,5% nel
2015 e dello 0,5% nel 2016. L’aumento cumulato del mark -up risulta pertanto pari al
SCENARIOMIGLIORE
39Business Analysis
2015 e dello 0,5% nel 2016. L’aumento cumulato del mark -up risulta pertanto pari al
1,0% nell’arco dei cinque anni dal 2015 al 2019 . Pertanto nel 2019 il fatturato dell’impresa
standard di ciascun cluster risulta dell’1% superiore rispetto allo scenario base.
� La finalità è simulare gli impatti sulla creazione di valore del cluster derivanti dall’aumento
del mark-up.
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Ricavi: tassi di crescita – impresa standard SCENARIOMIGLIORE
3,0%
4,0%
5,0%
6,0%
7,0%
8,0%
Ta
sso
di
va
ria
zio
ne
a
nn
uo
Previsione
Ricavi (Tasso di variazione annuo)
40 Business Analysis
Fonte: Elaborazione UBI Banca
0,0%
1,0%
2,0%
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
F
20
15
F
20
16
F
20
17
F
20
18
F
20
19
F
Ta
sso
di
va
ria
zio
ne
a
nn
uo
Ricavi 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Tasso annuo di variazione (%) 4,3% 5,0% 3,0% 2,5% 2,5% 2, 5%Valore assoluto (migliaia di euro) 14.439 15.161 15.61 6 16.006 16.406 16.816
+0,5% +0,5%
Rispetto alle previsioni sul tasso di crescita dei ricavi nello scenario base
Margine EBITDA (= margine operativo lordo/ricavi) e margine EBIT (= risultato operativo/ricavi) – impresa standa rd
Margine EBITDA Margine EBIT
SCENARIOMIGLIORE
8,0%
8,5%
9,0%
9,5%
in %
de
i ri
cav
i
Previsione
4,5%
5,0%
5,5%
6,0%
6,5%
7,0%
in %
de
i ri
cav
i
Previsione
41 Business Analysis
Fonte: Elaborazione UBI Banca
7,0%
7,5%
20
09
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
F
20
15
F
20
16
F
20
17
F
20
18
F
20
19
F
caso base caso migliore
3,0%
3,5%
4,0%
20
09
20
10
20
11
20
12
20
13
20
14
F
20
15
F
20
16
F
20
17
F
20
18
F
20
19
F
caso base caso migliore
Margine EBITDA (in % dei ricavi) 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
caso migliore 7,8% 8,1% 8,5% 8,9% 8,9% 8,8%caso base 7,8% 7,7% 7,6% 8,1% 8,0% 7,9%
Margine EBIT (in % dei ricavi) 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
caso migliore 5,2% 5,6% 6,0% 6,5% 6,4% 6,4%caso base 5,2% 5,2% 5,1% 5,6% 5,5% 5,5%
Il cluster delle conserve – impresa standardValore Aggiunto Lordo, Valore Aggiunto Netto e Marg ine di profitto economico
SCENARIOMIGLIORE
8,0%
10,0%
12,0%
14,0%
16,0%
18,0%
in %
de
i ri
cavi
Previsione
42Business Analysis Fonte: Elaborazione UBI Banca
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
8,0%
2009 2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
in %
de
i ri
cavi
Valore Aggiunto Lordo - scenario base Valore Aggiunto Lordo - scenario migliore
Valore Aggiunto Netto - scenario base Valore Aggiunto Netto - scenario migliore
Margine di profitto economico - scenario base Margine di profitto economico - scenario migliore
4,85%4,36% 4,46% 4,56%
5,25%5,69%
6,18%6,69% 6,66%6,63%
5,00%
6,00%
7,00%
8,00%
Ritorno sul Capitale (ROI)
caso base
caso migliore
2,66%2,43%
2,73% 2,68%
3,12%3,39%
3,66%3,96% 3,94% 3,91%
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
2,0%
2,5%
3,0%
3,5%
4,0%
4,5%
2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Margine di profitto economico
caso base
caso migliore
Il cluster delle conserve – impresa standardIl ritorno sul capitale investito - ROI
SCENARIOMIGLIORE
Previsione
43 Business Analysis
0,00%
1,00%
2,00%
3,00%
4,00%
2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Immobilizzazioni Nette
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Nello scenario migliore l’incremento del margine di
profitto porta il ROI ad aumentare nel 2019 di un punto
percentuale rispetto allo scenario base.
1,82
1,79
1,63
1,701,68 1,68 1,69 1,69 1,69 1,70
1,50
1,55
1,60
1,65
1,70
1,75
1,80
1,85
2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Rotazione del Capitale
caso base
caso migliore
Previsione
Previsione
Il cluster delle conserve – impresa standardIl valore economico aggiunto
SCENARIOMIGLIORE
44Business Analysis
2009 2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
ROI 1,32% 4,85% 4,36% 4,46% 4,56% 5,25% 5,69% 6,18% 6,69% 6,66% 6,63%
Costo Medio Ponderato del Capitale Investito 6,23% 6, 23% 6,23% 6,23% 6,23% 6,23% 6,23% 6,23% 6,23% 6,23% 6,23%
Differenziale fra ROI e Costo del Capitale -4,91% -1, 38% -1,87% -1,77% -1,67% -0,98% -0,54% -0,05% 0,46% 0,43% 0,40%
Capitale Investito Iniziale (migliaia di Euro) 24.57 4 6.369 6.761 7.986 8.143 8.596 8.984 9.386 9.851 10.348 10.884
EVA - Valore Economico Aggiunto - (migliaia di Euro ) -1.206 -88 -126 -142 -136 -85 -49 -5 45 44 44
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Valore economico aggiunto/distruttoValore economico aggiunto/distrutto
Il cluster delle conserve – impresa standard Il confronto fra Ritorno e Costo del Capitale Inves tito
SCENARIOMIGLIORE
3,00%
4,00%
5,00%
6,00%
7,00%
8,00%
-49
-5
45 44 44
-50
0
50
100
Previsione
45Business Analysis
ROICosto medio
ponderato del Capitale Investito
- = Spread del valore economico
Spread del Valore Economico X =
Valore Economico aggiunto/ distrutto
Capitale Investito
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Il ROI raggiunge il tasso di costo del capitale inv estito nell’anno di previsione 2016 e poi lo supera
Il cluster crea valore economico nel periodo 2017-2 019
0,00%
1,00%
2,00%
3,00%
2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
ROI Costo Medio Ponderato del Capitale Investito (WACC)
Previsione -88
-126
-142-136
-85
-200
-150
-100
2010 2011 2012 2013 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
La questione del valore La creazione di valore e il valore dell’impresa
Il profitto economico generato dall’impresa per remunerare il capitale investito supera il costo de llo
stesso capitale investito .
>ROI1Tasso di Costo
del Capitale Investito
L’impresa crea valoreeconomico
46 Business Analysis
CapitaleInvestito
Valore economico aggiunto
Valore finaledell’impresaDebito netto
Patrimonionetto
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Il valore economico creato si aggiunge al valore del capitale investito per definire il
valore dell’impresa
La questione del valore La distruzione di valore e il valore dell’impresa
Il profitto economico generato dall’impresa per remunerare il capitale investito è minore del costo
dello stesso capitale investito .
<ROI2Tasso di Costo
del Capitale Investito
L’impresa distrugge valore
economico
47 Business Analysis
CapitaleInvestito
Valore economico
distrutto
Valore finaledell’impresa
Debito netto
Patrimonionetto
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Il valore economico creato si sottrae al valore del capitale investito per definire il
valore dell’impresa
Valore dell’impresa standard SCENARIOMIGLIORE
13.842 5.547
-25 114713
-4.809
-96.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
Valore dell'Impresa e del Patrimonio Netto
Dati in Migliaia di €
48 Business Analysis
4.096
1.014 589
9.643 9.732-9
5.626
0
2.000
4.000
Fonte: Elaborazione UBI Banca
FAIR VALUE MULTIPLES 2014F 2015F 2016F 2017F 2018F 2019F
Valore stimato dell'impresa/Ricavi (EV/Sales) 0,67 0,64 0,61 0,59 0,56 0,53
Valore stimato dell'impresa/EBITDA (EV/EBITDA) 8,68 7,93 7,21 6,54 6,26 5,98
Valore stimato dell'impresa/EBIT (EV/EBIT) 12,94 11,52 10,21 9,05 8,65 8,25
Valore stimato dell'impresa/Profitto Economico (EV/ Profitto Economico) 21,58 19,05 16,78 14,77 14,12 13,48
Il valore dell’impresa standard - multipli valutativ i SCENARIOMIGLIORE
49 Business Analysis
Valore stimato dell'impresa/Capitale Investito (EV/ CI) 1,08 1,04 0,99 0,94 0,89 0,85
Valore stimato del patrimonio/Ricavi (P/Sales) 0,39 0,37 0,36 0,34 0,32 0,30
Valore stimato del patrimonio/EBIT (P/EBIT) 7,48 6,66 5,90 5,23 5,00 4,77
Valore stimato del patrimonio/Utile Netto (P/E) 15,37 13,82 12,15 10,68 10,25 9,78
Valore stimato del patrimonio/Valore contabile del patrimonio (P/BV) 1,16 1,07 0,98 0,90 0,83 0,76
Fonte: Elaborazione UBI Banca
50Business Analysis
La questione del valore nel quadro delle relazioni e conomiche di filiera
La questione del valoreI contratti di fornitura
Come si può accrescere la quota di valore aggiunto prodotta d allafiliera agroalimentare di spettanza da un lato delle impres e agricole edall’altro di quelle della trasformazione alimentare?
La risposta, almeno in parte, consiste nel creare u n rapporto di fornitura quanto più diretto possibile fra l’impres a agricola e quella di
51 Business Analysis
A tal proposito negli ultimi anni si sono moltiplic ati i contratti di fornitura fra produttori di materie prime agricole e trasformatori alimentari.
fornitura quanto più diretto possibile fra l’impres a agricola e quella di trasformazione, limitando quindi il ruolo svolto dag li intermediari lungo il tratto iniziale della catena del valore
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Quali sono i vantaggi del contratto di fornitura?
� Maggiore reddito grazie al prezzo più sicuro
� Maggiore reddito grazie alla qualità del prodotto
� Maggiore sicurezza del reddito (meno rischi di fluttuazione)
� Miglioramento della tecnica colturale grazie all’assistenza
Per l’impresa agricola
52Business Analysis
� Maggiore sicurezza di continuità degli approvvigionamenti
� Riduzione del costo di trasporto della materia prima
� Maggiore qualità della materia prima
� Maggiore quantità di prodotto italiano per il ‘made in Italy’
� Maggiore tracciabilità delle forniture
� Maggiore stabilità dei prezzi della materia prima
Per l’impresa della trasformazione
alimentare
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Contratti di fornituraL’esempio del pomodoro
Contratto Quadro Area Nord ItaliaPomodoro
12 Organizzazioni di Produttori
AIIPA – Associazione Italiana Industrie
Prodotti Alimentari
UnionAlimentariConfapindustria Emilia -
53Business Analysis
Confapindustria Emilia -Romagna
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Contratti di fornituraL’esempio del frumento duro
Puglia, Campaniacirca 1000 aziende agricole coinvolte
Marche circa 2000 aziende agricole coinvolte
Marche circa 300 aziende agricole coinvolte
De Matteis – Grano Armando
Barilla – Granoduro.net
Pasta Zara – Furio Camillo
54Business Analysis
circa 300 aziende agricole coinvolte
Puglia circa 20 aziende agricole coinvolte
Toscana, Marche, Puglia circa 15 aziende agricole coinvolte
Pasta Zara – Furio Camillo
Granoro – Dedicato
Barilla, De Cecco,
Divella – SIGRAD
Fonte: Elaborazione UBI Banca
3,7
3,8
4,0
4,0
4,2
Scarse premialità previste per la qualità del
Individualismo e scarsa fiducia nella collaborazione
da parte dei produttori agricoli troppo legati al
sostegno pubblico e poco orientati al mercato
Strutture produttive agricole e di trasformazione
troppo frammentate
Mancanza di regole chiare e trasparenti per tutti gli
attori
Preferenza degli stoccatori verso la speculazione,
anziché verso l'efficienza
Gli ostacoli alla diffusione dei contratti di forni tura Quanto sono rilevanti le cause della scarsa diffusi one dei contratti di
fornitura in Italia nel settore del grano duro? (va lutazione da 0 a 5)
55Business Analysis
2,8
3,0
3,4
3,7
3,7
3,7
- 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5
Disinteresse generale per la questione
Eccessivi costi di produzione agricoli per rispettare i
disciplinari
Insufficienza delle strutture di stoccaggio oggi
esistenti
Scarsa professionalità di molti operatori (produttori
agricoli e stoccatori)
Scarsa lungimiranza di molte industrie pastarie
Scarse premialità previste per la qualità del
prodotto
Fonte: AgriRegioniEuropa
Conclusioni
� Nella situazione corrente il margine di profitto delle impre se del settore delleconserve nel Sud Italia non creano valore economico a causa d egli insufficienti marginidi profitto .
� Questo risultato rispecchia la situazione nazionale in cui le imprese dellatrasformazione alimentare sono penalizzate dal fatto che otte ngono una quota moltoridotta del valore aggiunto complessivamente realizzato dall’intera filieraagroalimentare.
� Ciò è dovuto in gran parte allo scarso potere negoziale rispetto agli altri attori dellafiliera, in particolare rispetto a coloro che operano nell’ area dello stoccaggio e dellacommercializzazione dei prodotti sia all’ingrosso che al dettaglio . La debolezza
56Business Analysis
commercializzazione dei prodotti sia all’ingrosso che al dettaglio . La debolezzanegoziale a sua volta è dovuta principalmente alle dimension i d’impresa, generalmentepiccole.
� Tuttavia basterebbe ampliare di poco il mark-up delle imprese del clu ster per passaredalla distruzione alla creazione di valore , con effetti positivi sul valore delle stesseimprese.
� Per raggiungere questo obbiettivo, una strada consiste nel l’ampliare l’uso deicontratti di fornitura con benefici sia per le aziende agricole che per le imprese del latrasformazione alimentare.
Fonte: Elaborazione UBI Banca
Grazie per l’attenzione
57 Business Analysis
l’attenzione