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La Responsabilità professionale per il Pediatra territoriale
Antonio D’AvinoPediatra di famiglia
FIMP NapoliCongresso regionale SIP Campania
Napoli, 25 ottobre 2013
o Sentenza n. 159/11, emessa dal Tribunale di Firenze, sezione distaccata di Pontassieve, il 18/1/2011 e depositata il 13/6/2011
o Sentenza n. 2997/12, emessa dalla Corte di Appello di Firenze, sezione III Penale, il 25/10/2012 e depositata il 9/1/2013
o Legge 8 novembre 2012 n. 189, Art. 3 comma 1 (Decreto Sanità) “Responsabilità professionale dell’esercente le professioni sanitarie”
Contenuti della presentazione
l’errore di diagnosi effettuata, peraltro, solo per via telefonica rapporto tra pediatra sostituito e sostituto
(responsabilità sul piano civilistico del primo per gli errori commessi dal secondo professionista)
Il “boom” della medicina difensiva
Analisi “critica”dei seguenti punti
La sentenza, strumento di studio e conoscenza dei rischi, affronta uno dei
più tipici casi di responsabilità professionale nei quali può incorrere un
pediatra di famiglia
La responsabilità civile riguarda anche la pediatra titolare,
................... che era in feriee non è stata contattata !!!!!
Dott. G. M. Magistrato monocratico
Sezione distaccata di Pontassieve Tribunale di Firenze
E., undicenne di Molin del Piano, nel comune fiorentino di Pontassieve, muore il 30 aprile 2008, dopo più di un mese di
ricovero, per una insufficienza multi organo provocata dal gravissimo stato di
sepsi generalizzata, in conseguenza di un’appendicite non diagnosticata
tempestivamente e degenerata in peritonite.
Alla piccola era stata diagnosticata (e da due degli imputati solo per telefono)
una banale gastroenterite. Neanche la seconda dottoressa di guardia medica, pur visitando personalmente la
bambina, aveva compreso appieno la gravità della situazione.
Due medici condannati per omicidio colposo, un terzo assolto
e risarcimenti che arrivano a sfiorare i tre milioni di Euro.
Assolto E. B., 35 anni
primo medico di guardia
Condannati per omicidio colposo a 8 mesi V. M., 50 anni,
secondo medico di guardiaa 1 anno L. M., 35 anni,
pediatra sostituta
Per entrambi i condannati, il giudice ha disposto che la sospensione
condizionale della pena sia subordinata al pagamento di un’elevatissima provvisionale
immediatamente esecutiva in favore delle parti civili costituite: 950mila Euro a testa ai genitori, 600mila al
fratello e 250mila a testa ai tre nonni
Art. 24 Legge 24 dicembre 1969 , n. 990
Provvisionale
Pena pecuniaria inflitta con
sentenza di condanna penale quale
misura disposta in ambito civile
Il giudice ha previsto che la responsabilità civile oltre che dei due medici condannati si estenda all’ASL e
ad un terzo sanitario: M. L. G., la pediatra sostituita, che quando la
bambina si sentì male .........si trovava all´estero in ferie!!
Aspetto civile
Tra il paziente e il pediatra si stabilisce un rapporto di tipo
fiduciario-contrattuale, per cui quest’ultimo risponde
“oggettivamente”anche dell’operato dei terzi di cui si è
avvalso.
“Salva diversa volontà delle parti, il debitore che
nell’adempimento di un’obbligazione si avvale dell’opera
di terzi, risponde dei fatti dolosi o colposi di costoro”.
Art. 1228 c.c. “Responsabilità per fatto degli ausiliari”
Motivo dell’appello del responsabile civile M. L. G.
“L’art. 1228 riguarda la responsabilità del debitore per le azioni compiute dai suoi ausiliari, mentre il fatto imputato è stato commesso e svolto nella funzione di medico sostituto, prevista dall’ ACN e dall’AIR vigenti”.
La Corte di Cassazione ritiene il “contatto sociale”
presupposto minimo necessario per assumere
quell’obbligazione diretta di cura
da cui discende poi la responsabilità del Sanitario
sub specie contrattuale
(1) Cass. Civ. sent. n. 9085/06 (2) Sezioni Unite Civili della Suprema Corte sent. n. 577/08
Il giudizio della Corte
“L’appello è fondato. La M., in base alla normativa nazionale e
regionale, aveva sostituito la G. durante la sua legittima assenza e non era dunque un ausiliario del debitore, cioè un terzo della cui opera il debitore si vale nell’adempimento dell’obbligazione …. (omissis) Revoca la condanna al risarcimento dei danni disposta nei confronti della responsabile civile”.
Renato BalduzziMinistro della Salute
(novembre 2011-aprile 2013)
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-
legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per
promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di
tutela della salute
Art. 3 c. 1 Legge 8 novembre 2012 n. 189
Responsabilità professionale dell’esercente le professioni sanitarie
L’esercente le professioni sanitarie che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche
accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve. In tali casi resta comunque fermo
l’obbligo di cui all’art. 2043 del codice civile.
Il giudice, anche nella determinazione del risarcimento del danno, tiene debitamente conto della condotta di cui al primo
periodo.
“Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri
un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il
fatto a risarcire il danno”
Art. 2043 c.c. “Risarcimento per fatto illecito”
Onorevole Barani, relatore della legge di conversione
“Con questa scelta, modernissima, si è dato un duro colpo
ai guasti della medicina cosiddetta difensiva stimolando un
percorso virtuoso che porterà il professionista ad essere
più attento all’adempimento, con beneficio per i pazienti e
per l’intero sistema-sanità”
La Medicina difensiva costa quanto l’Imu
Dieci miliardi di euro, lo 0,75% del Pil la stessa cifra incassata dallo Stato nel 2012 con l'Imposta Municipale Unificata (Imu). Poco meno di quanto investito in ricerca e sviluppo nel nostro Paese.
Relazione finale della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari (aprile 2009-dicembre 2012)
22 gennaio 2013
“CASO” CAMPANIA
In Campania la Commissione ha individuato 383 incarichi manageriali ricoperti senza aver partecipato a concorsi pubblici presso molte aziende sanitarie locali. I commissari parlano di «gravissimi elementi» a carico della sanità campana, di «logiche anomale», con la «sussistenza di evidenti legami familiari» anche per incarichi e concorsi nei Policlinici universitari.
Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d’Urgenza Azienda Ospedaliera O.I.R.M.-Sant’Anna (Torino)
Conclusioni
• Rimanere sempre critici rispetto alle ipotesi di diagnosi effettuate inizialmente,
soprattutto quando il contatto con la richiesta di cura è avvenuto solo per
telefono• Ridurre le “procedure” non necessarie, che
pesano anche sui costi del SSN
Cosa si può fare ?
Grazie per l’[email protected]