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PRÜFSTELLE ORGANISMO DI VALUTAZIONE Il sistema dei controlli interni nella concessione di contributi provinciali in alcuni settori Rapporto di audit Auditors: Elena Eccher e Gilbert Gasser Bolzano, dicembre 2016

Il sistema dei controlli interni nella concessione di ... · 1 Un sistema di controlli interni comprende tutte le varie misure di monitoraggio direttamente o indirettamente integrate

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PRÜFSTELLE

ORGANISMO DI VALUTAZIONE

Il sistema dei controlli interni nella

concessione di contributi provinciali in alcuni settori

Rapporto di audit

Auditors: Elena Eccher e Gilbert Gasser

Bolzano, dicembre 2016

2

Anschrift / Indirizzo

Prüfstelle / Organismo di valutazione

39100 Bozen – Bolzano,Piazza Silvius Magnago - Platz 1

Tel.: 0471 412 480

Fax: 0471 412 489

E-mail: [email protected]

Mail: [email protected]

PEC: [email protected]

Internet: www.landtag-bz.org/de/pruefstelle.asp

Internet: www.consiglio-bz.org/it/organismo-di-valutazione.asp

3

S O M M A R I O I. Contesto normativo e obiettivi dell’audit .......................................................................4

II. Motivazioni dell’audit.....................................................................................................4

III. Ambito e approccio metodologico.................................................................................5

IV. Descrizione dei dati di fatto...........................................................................................6

Ripartizione Edilizia abitativa.............................................................................................7

Ripartizione Agricoltura ...................................................................................................10

Ripartizione Economia ....................................................................................................12

V. Valutazione e raccomandazioni ..................................................................................15

Ripartizione Edilizia abitativa...........................................................................................15

Ripartizione Agricoltura ...................................................................................................16

Ripartizione Economia ....................................................................................................17

Raccomandazioni generali ..............................................................................................18

4

I. Contesto normativo e obiettivi dell’audit

Ai sensi dell’art. 24, comma 1, lettera a) della L.P. n. 10/1992, l’Organismo di valutazione

ha il compito di monitorare il funzionamento del sistema dei controlli interni (di seguito SCI)1

dell’amministrazione provinciale.

La verifica costituisce oggetto del programma di lavoro annuale 2016 dell’Organismo di

valutazione.

Lo scopo dell’audit consiste nel predisporre, previa analisi approfondita, una relazione sullo

stato ovvero sul grado di sviluppo del SCI nell’ambito della concessione di contributi

provinciali e conseguentemente individuare, se necessario e ragionevole, proposte di

miglioramento.

II. Motivazioni dell’audit

L’analisi delle spese complessive del bilancio provinciale indica come i trasferimenti

corrispondano a circa il 70% del volume complessivo. Vale a dire che le risorse disponibili

vengono in gran parte convogliate verso altri soggetti: tra questi, sia enti pubblici come enti

locali e l’azienda sanitaria, ma anche attori privati come aziende, cittadini, associazioni ecc.

In linea di principio si può quindi affermare che in Alto Adige gli incentivi finanziari2 hanno

un ruolo di peso. Per il bilancio pubblico, il volume dei contributi concessi costituisce un

indubbio onere; ciononostante, essi sono auspicabili sia in un’ottica di politica sociale che

economica. Grazie ad essi, il settore pubblico crea infatti incentivi mirati a orientare

determinate iniziative nella direzione auspicata in termini di politica sociale e/o economica,

senza peraltro limitare la libertà dell’imprenditoria.

I settori in cui confluiscono le maggiori quote dei trasferimenti sono la sanità (31,6%), la

finanza locale (15,9%), le politiche sociali (12,1%), il traffico e i trasporti (4,3%), il diritto

1 Un sistema di controlli interni comprende tutte le varie misure di monitoraggio direttamente o indirettamente integrate negli iter

operativi espletati dai dirigenti e dai collaboratori. Obiettivo ne è la garanzia dei processi attraverso il rilevamento e la gestione dei

rischi esistenti. Nelle istituzioni pubbliche, il SCI serve soprattutto a tutelare le risorse pubbliche e a rilevare e scongiurare abusi ed

errori in sede di impiego delle risorse pubbliche. Vedasi in materia anche la relazione dell’Organismo di valutazione dell’ottobre 2015

Il sistema dei controlli interni nell’amministrazione provinciale. 2 In generale, per incentivo si intende ogni erogazione in denaro concessa a un richiedente nel pubblico interesse, senza che il

destinatario dello stesso o altra persona debba direttamente o indirettamente rendere in cambio all’erogatore eventuali

controprestazioni di valore monetario conforme alle condizioni di mercato.

I termini incentivi, sussidi, contributi e sovvenzioni vengono utilizzati per lo più come sinonimi.

5

allo studio (3,8%), l’edilizia abitativa (3,5%), l’agricoltura (2,8%) e l’economia (artigianato,

industria e commercio, 1,8%).

Considerato il notevole volume finanziario movimentato nell’ambito della concessione di

contributi, si rende necessario un conseguente controllo degli stessi. In prima battuta, i

controlli vanno effettuati dagli organismi erogatori stessi, poiché implementare, mantenere

e monitorare il SCI spetta ai dirigenti. Appare comunque evidente come un audit

nell’ambito del quale si verifichino regolarità, integrità funzionale ed efficacia del SCI risulti

particolarmente importante.

III. Ambito e approccio metodologico

La tematica del SCI viene esaminata nello specifico per quanto concerne la concessione di

contributi. Un’analisi complessiva sistematica sarebbe stata difficile, data l’assenza di uno

standard unitario. Si è per tale ragione deciso di operare una verifica all’interno di tre

strutture dell’amministrazione provinciale. La valutazione è proceduta tramite interviste con

i responsabili per materia, basate su di una traccia di questionario. L’elenco delle domande

è disponibile all’allegato 1) della presente relazione. Quanto enunciato nel corso delle

interviste ha potuto essere verificato alla luce dei dati e della documentazione messa a

disposizione.

Il criterio utilizzato nella scelta, sulla base del quadro d’insieme messo a disposizione

dall’Ufficio spese dell’Amministrazione provinciale, è stato il maggiore volume dei

trasferimenti a favore di privati e aziende (anno di riferimento 2015)

In base a tale criterio si sono individuate le tre strutture seguenti:

- Ripartizione 25, Edilizia abitativa - Ufficio Programmazione dell’edilizia agevolata,

Ufficio Promozione dell’edilizia agevolata e Ufficio Tecnico dell’edilizia agevolata

- Ripartizione 31, Agricoltura – Ufficio Edilizia rurale, Uffici distrettuali dell’agricoltura

- Ripartizione 35, Economia – Ufficio Artigianato e Aree produttive, Ufficio Industria e

cave

Nell’ambito della presente valutazione, l’Organismo si attiene agli standard dell’INTOSAI3.

3 Si tratta delle „Direttive sulle norme interne di controllo nel settore pubblico“ e della „Guida ai resoconti sull’efficacia dei controlli

interni“.

6

La valutazione ha posto l’accento sui seguenti aspetti di rilievo ai fini del SCI:

o Principio della trasparenza: regolamentazione degli iter operativi chiara,

dettagliata e trasparente,

o Automatismi di controllo e principio “dei quattro occhi”: recepimento

sistematico di controlli nell’iter operativo: tali controlli possono avvenire con ausili IT

o tramite implementazione di verifiche incrociate,

o Principio della separazione funzionale: funzioni tra loro non conciliabili non

possono venire riunite in un’unica persona o ripartizione; conseguente separazione

tra funzione decisionale, esecutiva e di controllo,

o Obbligo di astensione in caso di incompatibilità,

o Principio dei “diritti minimi”: i diritti di accesso e utilizzo dei dati devono essere

limitati in maniera adeguata,

o Principio dell’archiviazione e della tracciabilità: documenti e iter devono essere

documentati in maniera chiara,

o SCI inteso come processo in costante divenire: verifica regolare e sistematica

del SCI in termini di funzionalità, efficacia e attualità,

o Principio della ponderazione costi-benefici: i costi e l’impiego di risorse

riconducibili ai controlli devono essere in giusta relazione rispetto al rischio che si

intende scongiurare (portata del danno e probabilità del suo verificarsi).

IV. Descrizione dei dati di fatto

Presso gli Uffici scelti si è verificato in concreto se in sede di concessione dei contributi gli

elementi significativi ai fini del SCI siano presenti nelle singole fasi del processo e risultino

anche opportunamente formalizzati. Si sono a tale riguardo prese come riferimento le

seguenti fasi del processo:

consulenza ai richiedenti,

presentazione della domanda e individuazione del funzionario addetto,

esame formale,

esame di merito,

selezione dei progetti,

approvazione del contributo,

modifiche progettuali,

7

attuazione del progetto e rendicontazione del contributo.

Ripartizione Edilizia abitativa

L’audit è stato incentrato sui contributi per l’acquisto, la costruzione e il recupero della

prima casa nonché per l’acquisto e l’urbanizzazione di aree edificabili

Nell’assegnazione di contributi si applicano procedure standardizzate, dal momento che

i criteri dettagliati vigenti in materia già regolamentano tali procedure, in toto o almeno in

parte. I casi che presentano dubbi interpretativi vengono discussi nell’ambito di tavoli di

lavoro ad hoc; nel corso del tempo è andata così creandosi una lista di domande e

risposte disponibili sul sito della Ripartizione che consente di gestire situazioni analoghe in

maniera omogenea.

Le descrizioni dei processi, costantemente aggiornate e accessibili ai collaboratori

tramite un file system, trovano applicazione solamente nell’Ufficio programmazione

dell’edilizia agevolata. Le descrizioni contengono rimandi ad altri documenti, come ad

esempio circolari o moduli prestampati 4, ma non esemplificano competenze e meccanismi

di controllo integrati.

L’Ufficio Promozione dell’edilizia agevolata e l’Ufficio Tecnico dell’edilizia agevolata non

dispongono di un’esemplificazione esaustiva dei loro iter di processo, dal momento che a

giudizio dei direttori d’ufficio si tratterebbe di procedure semplici che non richiedono alcuna

descrizione.

La Ripartizione tratta spesso dati sensibili5: per la conservazione in formato cartaceo

vengono utilizzate buste chiuse, mentre i dati in formato digitale sono conservati

crittografati e accessibili solamente ai funzionari addetti.

Per la consulenza personale ai richiedenti allo sportello non vi sono regole scritte con

standard qualitativi definiti. Al fine di garantire una parità di trattamento dei potenziali

richiedenti e una consulenza competente, collaboratori esperti affiancano i nuovi assunti

per un periodo che va dai 6 ai 9 mesi. Una forma analoga di tutoring è poi prevista anche

per le consulenze telefoniche. I verbali dei colloqui condotti documentano il contenuto dei

colloqui stessi e chi vi ha preso parte.

Allo sportello è possibile effettuare delle simulazioni. In tal caso, il funzionario

dell’amministrazione verifica i presupposti generali e specifici, al fine di calcolare tipologia 4 Fa eccezione il procedimento di svincolo perché poco standardizzabile. 5 Si tratta a tale riguardo delle dichiarazioni di appartenenza al gruppo linguistico e dei certificati medici.

8

e ammontare del contributo spettante, e un collaboratore dell’Ufficio tecnico verifica i

presupposti tecnici. Tutte queste simulazioni sono documentate e possono essere

visionate e consultate all’interno del sistema AS400.

Le domande di contributo pervenute vengono distribuite tra i funzionari addetti tramite

un software che considera i relativi carichi di lavoro. Il codice deontologico prevede che i

funzionari comunichino eventuali motivi di incompatibilità. Non sussiste tuttavia obbligo

di tenere traccia dell’avvenuta analisi di incompatibilità.

L’esame formale delle richieste presentate comprende la verifica di idoneità sostanziale,

correttezza formale e completezza. Si utilizza un modulo standard, garantendo in tal modo

che la richiesta contenga tutte le informazioni rilevanti. Il modulo di richiesta elenca anche

con chiarezza tutti i documenti da allegare. Le domande di contributo non prevedono alcun

termine ed è quindi possibile inoltrarle in qualsiasi momento.

Il principio dei “quattro occhi” in sede di esame formale e di regolarizzazione delle

domande, nonché di esame di merito, viene comunque sempre soddisfatto, dal momento

che ogni domanda viene istruita sia da un funzionario amministrativo che da un tecnico. In

presenza di casi complessi, in cui emergano particolari dubbi, la domanda viene

contrassegnata con “riserva” ed esaminata dal competente direttore d’ufficio. La verifica

del soddisfacimento dei criteri formali avviene attraverso il già citato software basato sul

Sistema AS400 che, qualora manchino degli elementi, impedisce il passaggio allo step

successivo e garantisce con ciò la completezza delle informazioni.

Grande importanza viene poi attribuita al fatto di garantire il livello di preparazione e

competenza dei funzionari addetti: almeno due volte all’anno si organizzano iniziative ad

hoc per la ripartizione, in modo da offrire ai collaboratori e alle collaboratrici un

aggiornamento di elevato livello qualitativo mirato ai bisogni.

Il richiedente è obbligato a fornire informazioni complete sulle domande di contributo che

intenda presentare o abbia già presentato ad altri enti per lo stesso progetto. A tale

riguardo, prima di liquidare i contributi si effettuano controlli incrociati sia con l’Ufficio

risparmio energetico6 che sulla base delle dichiarazioni dei redditi.

Considerato che i prerequisiti per la concessione di un contributo sono sanciti nel dettaglio

dalla legge e dal relativo regolamento di esecuzione, non è necessario alcun organo che

valuti le domande. Il software utilizzato supporta i funzionari addetti sia in fase di esame

dei requisiti per accedere al contributo che di definizione dell’ammontare dello stesso.

6 In questo Ufficio vengono presentate le domande di contributo relative al risparmio energetico.

9

Il punteggio ed eventuali note dei soggetti valutatori vengono inseriti sia in formato

elettronico che cartaceo, in tal caso sul documento.

La riduzione del vincolo sociale da 20 a 10 anni ha generato arretrati nell’istruttoria

delle domande. Si ovvierà a questi arretrati grazie all’impiego mirato di funzionari addetti.

La carenza di personale sta iniziando a creare arretrati anche per quanto concerne i

decreti di approvazione: grazie all’introduzione della “Dichiarazione unificata di reddito e

patrimonio” (DURP) 7, dal prossimo anno sarà tuttavia possibile abbreviare la procedura.

I contributi vengono concessi con decreto unico dell’assessore provinciale competente a

seguito dell’esame formale e di merito da parte del funzionario addetto, ove anche in sede

di stesura del decreto ci si attiene al principio “dei quattro occhi”. La comunicazione in

merito all’accoglimento o al rigetto della domanda viene generata automaticamente dal

software; la probabilità di errori in questa fase può quindi dirsi ridotta al minimo.

La durata del procedimento viene al momento monitorata solamente all’interno

dell’Ufficio Promozione dell’edilizia agevolata. Per il controllo in merito al rispetto dei

termini da parte del beneficiario, nel caso di domande già approvate si utilizza un piano

delle scadenze inserito nella banca dati e verificato mensilmente. Il controllo dei contributi

concessi ai Comuni viene effettuato in maniera analoga, utilizzando una semplice tabella

Excel, essendo il numero dei contributi annuali abbastanza contenuto.8

La legge e i relativi criteri prevedono una regolamentazione delle modifiche con obbligo di

comunicazione, delle quali i beneficiari vengono informati già in sede di notifica della

concessione del contributo. L’Ufficio Programmazione dell’edilizia agevolata effettua i

controlli sia in caso di richieste di modifica, sia d’ufficio. I controlli avvengono accedendo ai

dati depositati presso gli Uffici Anagrafe, pur se i responsabili riportano che tale accesso

sarebbe soggetto a una serie di limitazioni e ostacoli.

I beneficiari ricevono l’elenco dei documenti necessari per la liquidazione del contributo

già in sede di comunicazione della concessione dello stesso. Alla richiesta di liquidazione

devono essere allegati gli originali dei giustificativi, che l’Ufficio tecnico verifica anche in

merito alla loro coerenza con altri documenti, per avere conferma dell’utilizzo dei

contributi conforme allo scopo. I sopralluoghi vengono effettuati da un funzionario

dell’amministrazione e da un tecnico in presenza di tre diverse situazioni:

1. nell’ambito di controlli a campione i sensi dell’art. 2 della Legge provinciale n.

17/1993;

7 Si tratta di una dichiarazione in merito alla situazione economica che il cittadino deve presentare per poter richiedere prestazioni o

agevolazioni tariffarie relative a servizi sanitari e assistenza sociale . 8 Si tratta di circa 25/30 contributi all’anno.

10

2. a seguito di reclami da parte di terzi;

3. in occasione di richieste di modifica oppure prima del decorrere del vincolo sociale,

qualora un esame incrociato dei documenti induca il sospetto di possibili violazioni

degli obblighi.

La probabilità di un sopralluogo non dipende dall’ammontare del contributo.

Ripartizione Agricoltura

Nella Ripartizione Agricoltura l’analisi si è incentrata sui due principali capitoli di spesa del

bilancio: il primo riguarda le agevolazioni agli investimenti nelle imprese agricole e il

secondo le agevolazioni all’edilizia abitativa rurale.

Per i contributi da erogarsi esiste una procedura standard a cui non è prevista alcuna

deroga per casi specifici. Per tutte le procedure di concessione dei contributi esistono

descrizioni dei processi, tuttavia solo in formato cartaceo e non digitale. Secondo quanto

affermano i dirigenti, la causa sarebbe ascrivibile al mancato supporto da parte

dell’informatica. Le competenze non sono contemplate nelle descrizioni dei processi,

bensì nei mansionari, che vengono costantemente aggiornati; non vengono illustrati

neppure meccanismi di controllo integrati.

La Ripartizione non tratta dati sensibili, per cui risulta superfluo disciplinarne un accesso

limitato.

Nel corso del tempo, più che sull’aspetto tecnico il focus della consulenza si è spostato su

quello dell’incentivazione. Per i colloqui di consulenza non si sono elaborati standard

qualitativi; la gestione omogenea delle domande di consulenza viene garantita dalle

iniziative di aggiornamento per i collaboratori. Non si tiene traccia dei colloqui di

consulenza effettuati.

Le domande di contributo pervenute vengono distribuite in base al carico di lavoro dei

collaboratori oppure in base alla zona di competenza; negli uffici in cui si opta per la

seconda soluzione, i bacini d’utenza dei collaboratori vengono cambiati spesso, per ridurre

il rischio che possano crearsi rapporti troppo stretti tra amministrazione e cittadino.

Ai funzionari addetti è stato fatto presente che il codice deontologico li obbliga a

comunicare un’eventuale incompatibilità. Non esiste tuttavia obbligo di tenere traccia

dell’avvenuta analisi di incompatibilità.

11

La presentazione delle domande di contributo prevede moduli standard, strutturati in

maniera facilmente comprensibile per il richiedente e che rispondono ai criteri previsti.

Anche la documentazione da allegarsi è indicata con chiarezza. L’iter amministrativo

prevede una “procedura a sportello”, con la possibilità di presentare la domanda in

qualsiasi momento.

Nell’esame formale della domanda ci si attiene al principio dei “quattro occhi”, dal

momento che una prima verifica di completezza avviene già in sede di inoltro e una

seconda si ha poi all’inizio della fase di istruttoria. I funzionari addetti possiedono una

formazione tecnica, per lo più in tecnica agraria, e verificano il soddisfacimento dei criteri

formali e dei prerequisiti per il finanziamento sulla base di check list. Queste check list

riproducono tutti gli step della procedura: conclusa ogni fase del controllo, vengono firmate

dal funzionario addetto e passate al collaboratore successivo per l’istruttoria.

I richiedenti devono dichiarare se per lo stesso progetto abbiano richiesto un contributo

presso un altro ufficio provinciale o un’altra pubblica amministrazione. Il rispetto del

principio dei “quattro occhi” risulta garantito anche nella fase dell’esame di merito. Il

direttore dell’ufficio competente esamina infatti sempre la relazione tecnica e vi appone la

propria firma. I progetti di maggiore importanza vengono discussi nell’ambito di riunioni

presso gli uffici distrettuali, talvolta anche alla presenza di un rappresentante dell’Ufficio

Edilizia rurale con sede a Bolzano.

Per la gestione delle domande di finanziamento è disponibile un’applicazione IT ad hoc

(Efin) che funziona come sistema di workflow: consente di definire e gestire l’iter operativo,

di gestire i diritti di accesso ai dati da parte degli utenti più diversi e di effettuare svariati

passaggi in modalità automatica. La sezione riservata all’Ufficio contiene i dati relativi al

singolo contributo e necessari ai fini del calcolo dello stesso. Con l’ausilio di questo

software è possibile tracciare i vari step di una domanda di contributo, dalla sua creazione

fino all’archiviazione. Attualmente si sta riorganizzando il Sistema Informativo Agricolo e

Forestale LAFIS, quindi dopo avere concluso la migrazione dei dati sulla nuova

piattaforma tecnica ABACO si devono ora predisporre e adeguare i programmi applicativi.

Durante la passata legislatura si sono accumulati notevoli arretrati nell’istruttoria delle

domande: nel corso degli ultimi anni si è tuttavia riusciti in gran parte a smaltirli grazie ad

assegnazioni straordinarie di fondi, alle nuove disposizioni in materia di armonizzazione

12

dei sistemi contabili 9 e all’emanazione di criteri più restrittivi, rapportati agli stanziamenti

disponibili.

I contributi vengono approvati con decreto del direttore di ripartizione: tale procedura

rispetta il principio “dei quattro occhi”, dal momento che la risposta viene in genere stilata

in collaborazione tra uffici periferici e Ufficio Edilizia rurale.

La comunicazione dell’approvazione è illustrata nella descrizione del processo. In caso di

diniego del contributo si emana un decreto di diniego che viene recapitato al richiedente.

La durata del procedimento viene al momento monitorata avvalendosi di semplici tabelle

Excel.

La disciplina in merito alla modifica del progetto viene ampiamente formulata nella legge

di agevolazione e nei rispettivi criteri attuativi; l’evasione delle domande relative spetta

tuttavia ai Comuni.

I criteri di ammissibilità elencano i documenti che il beneficiario deve produrre per la

liquidazione del contributo. Le fatture relative alle spese sostenute vengono esaminate dai

funzionari addetti degli uffici distrettuali, che in alcuni casi effettuano dei sopralluoghi. I

relativi verbali valgono come conferma dell’utilizzo dei contributi conforme allo scopo.

Ai sensi dell’art. 2 della Legge provinciale n. 17/1993, il 6% delle domande viene

sottoposto a controlli a campione; la scelta dei progetti da controllarsi avviene ogni anno

mediante estrazione a sorte. Questi sopralluoghi non vengono effettuati in caso di progetti

la cui regolare realizzazione sia stata confermata direttamente dai funzionari della

ripartizione, mentre rimangono comunque in essere i controlli a campione circa la

veridicità delle autocertificazioni e il rispetto della destinazione d’uso.

Si sta realizzando un sistema di controlling che consentirà sia controlli periodici in merito

allo stato aggiornato delle domande che un controllo permanente delle check list, dei

moduli e delle schede informative.

Ripartizione Economia

Nel settore economia, sono stati esaminati i procedimenti per la concessione di contributi

in conto capitale al fine di promuovere l’autofinanziamento delle imprese artigianali e

9 Secondo il principio della competenza finanziaria, gli impegni di spesa riferiti a investimenti vengono imputati all’esercizio finanziario in

cui giungono a scadenza.

13

l’imprenditoria femminile da un lato e di contributi a imprese industriali per promuovere gli

investimenti aziendali dall’altro.

In ambedue i casi, la concessione dei contributi segue una procedura standard che non

prevede deroghe. In caso di dubbio, qualora sussista una discrezionalità d’interpretazione,

si definiscono regole interne nell’ambito di incontri tra i vari uffici. Nel corso del tempo si è

creata una sorta di “wikipedia delle agevolazioni”: si tratta di una piattaforma online interna

alle ripartizioni e accessibile a tutti i collaboratori, che viene costantemente aggiornata e

che funge così anche da guida per un’applicazione uniforme delle direttive in quei pochi

casi in cui esista un margine di discrezionalità. Questo strumento offre inoltre una base

efficiente per un transfer omogeneo delle conoscenze tra i collaboratori e un riferimento

prezioso in fase di avviamento di nuovi collaboratori e di loro avvicendamento. Per

garantire un medesimo iter in tutti i settori anche con riferimento alle norme comunitarie in

materia di aiuti di Stato, i casi dubbi vengono trattati dalla Task Force Diritto Europeo10.

Per i procedimenti di concessione non sono in uso descrizioni dei processi, dal

momento che, come affermano i direttori responsabili, i criteri approvati con delibera della

Giunta provinciale sono molto dettagliati.

La Ripartizione non tratta dati sensibili, per cui risulta superfluo disciplinarne un accesso

limitato.

I colloqui di consulenza vengono effettuati dai funzionari addetti durante l’orario d’ufficio

oppure su appuntamento, sia presso la sede che in periferia. La Ripartizione non dispone

di regole scritte per i colloqui con le persone interessate ai contributi. I punti chiave dei

colloqui vengono riassunti ai richiedenti per e-mail.

Le domande di contributo pervenute vengono assegnate ai funzionari addetti dai

Direttori d’ufficio in base alla lingua e alla dimensione dell’investimento. Non si tiene alcun

elenco delle incompatibilità istituzionali o personali. I collaboratori sono tuttavia informati

circa l’obbligo di comunicare situazioni di conflitto anche solamente potenziali; non

sussiste tuttavia obbligo di tenere traccia dell’avvenuta analisi di incompatibilità.

Sul sito della Ripartizione sono disponibili moduli standard sia per la presentazione delle

domande che per la liquidazione dei contributi. A tutt’oggi non si sono avute domande per

10

La task force è stata istituita nel 2011 presso la Ripartizione Europa della Provincia per creare un centro di competenza in materia di diritto europeo. E’ a disposizione per consulenze a favore dell’amministrazione provinciale, delle sue società e di tutti gli altri enti pubblici (comuni, comunità comprensoriali, ecc.) nonché di imprese, liberi professionisti e associazioni di rappresentanza. La task force è formata da specialisti in materia di diritto europeo che forniscono ausilio circa le questioni in materia e dispone di un’ampia raccolta di materiale di documentazione a Bolzano e a Bruxelles. Essa si avvale inoltre della collaborazione di una rete internazionale di esperti in diritto europeo.

14

le quali fosse fissato un termine, dal momento che si è applicata una procedura con

termini di presentazione liberi (la cosiddetta “procedura a sportello”).

Causa carenza di personale, l’esame formale non vede sempre rispettato il principio dei

“quattro occhi”, effettuato solamente a campione. In ogni caso, l’esame formale e di merito

da un lato e la redazione del decreto di concessione del contributo dall’altro vengono

espletati da due diversi funzionari. Il soddisfacimento dei criteri formali non viene verificato

sulla base di check list, dal momento che i responsabili affermano esservi solamente pochi

elementi da controllare.

Sul modulo, il soggetto deve dichiarare di non richiedere altri contributi provinciali per lo

stesso investimento.

I funzionari usufruiscono di un aggiornamento costante concernente le novità del settore

specifico, con particolare riguardo al diritto UE.

Anche nel settore economia, per la gestione delle domande di finanziamento è

disponibile un’applicazione IT specifica (Efin), grazie alla quale le domande vengono

esaminate e valutate in automatico e ammesse al finanziamento. Tutta la procedura di

valutazione viene in tal modo salvata all’interno del sistema di acquisizione dati.

Una disparità esistita per anni tra mezzi di bilancio effettivamente a disposizione e misure

di incentivazione deliberate che prevedevano regimi decisamente più impegnativi in

termini di costi, anno dopo anno ha fatto costantemente lievitare i tempi di attesa. Al fine di

smaltire gli arretrati, la Giunta provinciale ha deliberato che dal marzo 2014 l’accettazione

e la trattazione delle domande per contributi e finanziamenti per investimenti aziendali

nonché per consulenza, aggiornamento e transfer di know how, venissero sospese fino a

revoca. E’ stato a tale riguardo deciso anche di non concedere alcuna proroga alle

domande di contributo in corso e non ancora concluse. Così facendo, la questione degli

arretrati dovrebbe risolversi entro la fine del 2017.

L’approvazione del contributo avviene con decreto del Direttore di Ripartizione sulla

base di un investimento già effettuato. Ne consegue che, contemporaneamente, può

essere disposta anche la liquidazione del contributo. Per questa ragione non vi possono

essere modifiche progettuali. La comunicazione circa l’approvazione o il diniego del

contributo avviene tramite lettere in serie, generate in automatico dal sistema informatico.

Fino ad ora non si è monitorato il tempo procedimentale per la concessione dei

contributi.

Per la rendicontazione dei costi di progetto si hanno a disposizione non solo un modulo

ma anche istruzioni ad hoc. I giustificativi vanno allegati a ogni domanda di finanziamento.

15

I controlli ex-post vengono effettuati a campione sia a livello di ufficio che di ripartizione.

Gli uffici prendono in esame almeno l’8% 11 delle iniziative per cui è stato concesso un

contributo nell’anno di riferimento. Inoltre, vengono sottoposti a controllo tutti i casi ritenuti

dubbi. In ambedue tali situazioni vengono incaricati collaboratori che non abbiano svolto in

precedenza l’istruttoria e che eseguono i sopralluoghi. In tale occasione si accerta anche

che l’utilizzo dei contributi sia conforme allo scopo.

I controlli a campione a livello di ripartizione avvengono sulla base dei decreti emanati. La

dimensione del progetto non costituisce un parametro per stabilire la probabilità di una

verifica.

V. Valutazione e raccomandazioni

Ripartizione Edilizia abitativa

La Ripartizione dispone di una descrizione incompleta dei suoi processi, che non

contempla la totalità dei processi e che non viene utilizzata da tutti i collaboratori dei tre

uffici. Poiché tuttavia i vari iter sono trasversali agli uffici e le descrizioni dei processi

risultano particolarmente importanti anche in vista dell’imminente digitalizzazione degli atti,

si raccomanda di redigere descrizioni con competenze chiaramente definite, meccanismi

di controllo integrati e rimandi ai documenti che servono nel corso del procedimento.

Per controllare il rispetto delle scadenze da parte di tutti i beneficiari (p.es. termini per

l’ultimazione lavori e per l’occupazione dell’abitazione; rispetto del vincolo sociale),

l’introduzione di un piano unico delle scadenze contribuirebbe a garantire un migliore

quadro d’insieme in sede di attività di controllo.

Per favorire lo scambio dei dati12 tra gli uffici pubblici si dovrebbe mirare a rendere di più

facile accesso i dati in possesso dei Comuni, in maniera tale da avere controlli più effettivi

e più efficienti in merito al rispetto degli obblighi. Si dovrebbero a tale riguardo coinvolgere

l’IT-Governance Board e l’IT-Steering Board, responsabili del coordinamento delle

questioni IT delle amministrazioni pubbliche dell’Alto Adige. 13

11 Nel gennaio 2016, nel corso di una riunione interna alla Ripartizione si è deciso di innalzare la percentuale dal 6% all‘8% quale

misura di prevenzione della corruzione. 12 Cfr. Il documento strategico „Alto Adige Digitale 2020“, pag. 16 in Realizzazione dell’accordo di coalizione per la formazione della

Giunta provinciale per la legislatura 2013 - 2018, pag. 35 13 L’istituzione dei due organismi è stata prevista con delibera di Giunta n. 808 del 07.07.2015.

16

Ripartizione Agricoltura

Le descrizioni dei processi disponibili illustrano tutte le fasi della concessione dei

contributi, ma non contengono indicazioni in merito alle relative competenze e ai

documenti utilizzati nel corso del processo. Si raccomanda quindi di integrare le

descrizioni dei processi con gli elementi di cui sopra. Tali descrizioni dovrebbero essere

predisposte in formato digitale, in modo da essere facilmente accessibili a tutti i

collaboratori e da consentire rimandi tramite link alla documentazione pertinente.

La Ripartizione Agricoltura replica come la descrizione dei processi dipenda da fattori

esterni su cui la ripartizione in oggetto non ha facoltà di intervenire.

L’Organismo di valutazione è perfettamente consapevole della complessità insita in un

progetto che riguardi le descrizioni dei processi, nonché dell’inevitabile necessità di un

supporto da parte delle unità organizzative trasversali. La formulazione della

raccomandazione è quindi generale, proprio per potersi indirizzare a tutti gli attori

interessati. D’altro canto, considerate le molteplici possibilità di utilizzo dei modelli di

processo, tra cui la completa identificazione dei rischi, la predisposizione dei requisiti

tecnici e specifici per i produttori di software, l’illustrazione degli iter operativi, il

miglioramento della chiarezza, la standardizzazione e la garanzia della qualità,

l’Organismo di valutazione ribadisce nuovamente l’importanza di elaborare una

descrizione sistematica dei processi. Nella stessa direzione va poi anche il progetto per la

digitalizzazione del procedimento amministrativo, basato sulla cosiddetta Piattaforma EIM

(Enterprise Information Management), che la Ripartizione Informatica è in procinto di

acquisire e attivare. La digitalizzazione dei procedimenti amministrativi richiede di

consolidare i dati in banche dati unitarie, operazione questa da compiersi a monte.

Per quanto concerne l’attività di consulenza, si raccomanda di stabilire un obbligo a

tenere traccia almeno dei colloqui di consulenza di una certa portata, anche per poter

rilevare quest’attività così impegnativa in termini di tempo nell’ambito del controlling.

Nella sua presa di posizione, la Ripartizione Agricoltura replica che “tutto questo era

previsto, ma non è stato fattibile per due ragioni. In primo luogo sarebbe opportuno

prevedere un supporto IT, il che è un’impresa impossibile, e in secondo luogo non si può

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accollare sempre più lavoro a un numero di collaboratori e collaboratrici sempre più

esiguo”.

L’Organismo di valutazione precisa che per tenere traccia dei colloqui di consulenza sono

sufficienti un breve sunto e una indicazione dei risultati, a cui in una prima fase si può

provvedere con i comuni software.

Ripartizione Economia

Per i procedimenti presi in esame non si hanno descrizioni dei processi, e si

raccomanda quindi di elaborarle per acquisire una panoramica globale degli iter

amministrativi. Le descrizioni dei processi rappresentano un prerequisito fondamentale per

ridurre costi e tempi, introdurre in maniera vantaggiosa soluzioni IT adeguate e, al tempo

stesso, migliorare la qualità del processo. Le descrizioni dei processi sono poi un

elemento importante nel trasferimento di conoscenze tra i collaboratori, per documentare

le conoscenze necessarie per un determinato ambito operativo e avere ad esempio

sempre a disposizione le informazioni importanti anche in caso di sostituzione a breve

dell’addetto. Le descrizioni dei processi dovrebbero contenere una chiara definizione delle

competenze, dei meccanismi di controllo integrati e dei rimandi ai documenti pertinenti.

La Ripartizione Agricoltura fa notare come “l’attuazione concreta presupponga che le

cosiddette competenze trasversali, tra cui supporto IT, modifiche incisive alla gestione

contabile e finanziaria e amministrazione del personale, e l’introduzione di strumenti di

pianificazione programmatica ecc., vengano messe a disposizione delle ripartizioni in

maniera sufficientemente chiara, rapida e concertata, il che finora non è accaduto”.

L’Organismo di valutazione prende atto di questa precisazione, ma ribadisce la propria

raccomandazione, rimandando alla presa di posizione nei confronti della Ripartizione

Agricoltura di cui al paragrafo precedente.

In vista dell’imminente introduzione del procedimento tramite bando, al posto della

cosiddetta “procedura a sportello” finora in uso, è certamente sensato pensare alla

redazione di check list per verificare il soddisfacimento dei criteri formali, dal momento

che il numero degli elementi da controllare sarà maggiore.

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La Ripartizione considera la raccomandazione utile e la attuerà.

Raccomandazioni generali

La normativa in materia di contributi presa in esame e i relativi regolamenti di esecuzione

e criteri contemplano ipotesi chiaramente definite, con obiettivi concreti e destinatari, effetti

perseguiti, criteri per decisioni appropriate relativamente all’ammissione ai contributi e al

loro ammontare. Un aspetto che non viene considerato, e che sarebbe invece molto

interessante, riguarda la valutazione degli strumenti utilizzati, al fine di verificare se gli

effetti attesi vengano anche realmente raggiunti. A tale riguardo andrebbero definiti

indicatori specifici che consentano di rilevare e giudicare il raggiungimento degli obiettivi.

La Ripartizione Economia comunica a tale riguardo come la valutazione degli strumenti di

concessione dei contributi sia prevista già nei Programmi statistici provinciali degli ultimi

anni. Il nuovo e incisivo orientamento degli incentivi all’economia fa sì che i risultati in

merito possano venire stimati con la necessaria significatività solamente nei prossimi anni.

L’Organismo di valutazione prende atto di tale precisazione, ma ribadisce la propria

raccomandazione, dal momento che una valutazione sistematica dovrebbe essere

prevista nella normativa di agevolazione e/o nei relativi regolamenti di esecuzione.

La consulenza ai potenziali richiedenti non prevede prescrizioni né standard. Ciò

potrebbe tuttavia comportare il rischio di un impari trattamento dei potenziali richiedenti, e

sarebbe quindi auspicabile redigere standard qualitativi unitari con i relativi principi da

rispettare.

Circa l’obbligo di comunicare eventuali incompatibilità, come da codice di comportamento,

sarebbe opportuno prevedere di tenere traccia dell’avvenuta analisi di incompatibilità

prima dell’inizio dell’istruttoria delle domande.

La Ripartizione Agricoltura comunica che “la necessità di tenere traccia dell’avvenuta

analisi di incompatibilità non è nota e viene considerata una procedura estremamente

burocratica. In caso di possibile incompatibilità, nella prassi corrente la cosa viene sempre

chiarita tra funzionario addetto e direttore d’ufficio responsabile, oppure tra direttore

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d’ufficio e direttore di ripartizione, e successivamente la pratica viene assegnata a un

collaboratore o direttore d’ufficio non gravati da incompatibilità”.

Come da presa di posizione della Ripartizione Economia, un esame di incompatibilità

preventivo e sistematico si ripercuoterebbe negativamente sui tempi dei procedimenti. Le

risorse di personale sempre minori dovrebbero indurre a evitare il rischio di “essere

autoreferenziali”.

L’Organismo di valutazione sottolinea come, in base a quanto riportano le ripartizioni, il

codice di comportamento trovi già applicazione. L’Organismo di valutazione raccomanda

comunque di sollevare la questione di eventuale incompatibilità per ogni singola domanda.

Se non dovesse emergere alcuna incompatibilità, ciò andrebbe annotato agli atti; se

dovesse, invece, essere verificata un’incompatibilità, ne andrebbe egualmente tenuta

traccia, così come della corrispondente attestazione che, data l’incompatibilità, l’istruttoria

della domanda è stata affidata a un altro collaboratore.

In nessuno dei procedimenti esaminati la probabilità di un controllo dipende

dall’ammontare del contributo. Si raccomanda tuttavia un campionamento stratificato, per

garantire che rientrino nel campione agevolazioni oltre una determinata soglia, dal

momento che comportano un rischio maggiore.

La Ripartizione Economia comunica di ritenere la proposta molto utile e di volerla attuare a

partire da gennaio 2018.

Con l’articolo 7 della Legge Provinciale del 4 maggio 2016, n. 9 “Modifiche della Legge

Provinciale del 22 ottobre 1993, n. 17, “Disciplina del procedimento amministrativo”, si è

modificato l’articolo 4 della Legge Provinciale circa la durata del procedimento

amministrativo, introducendo il termine dei 30 giorni per la conclusione dello stesso. Si è

al contempo previsto che, con delibera della Giunta provinciale, sia stabilito un termine

maggiore per la conclusione del procedimento amministrativo, qualora tale temine

maggiore sia imprescindibile per durata, tipologia degli interessi pubblici tutelati o

particolare complessità del procedimento stesso. Il controllo e il rispetto dei tempi, previsti

dalla legge o da regolamenti per la conclusione del rispettivo procedimento, costituiscono

un obbligo anche ai sensi dell’art. 1, comma 9 e 28 della legge n. 190/2012 in materia di

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prevenzione della corruzione. Considerato che all’interno delle strutture organizzative non

si applica un sistema adeguato per il rilevamento dei termini per i procedimenti

amministrativi, è senza dubbio da raccomandarsi l’urgente introduzione dello stesso, onde

prevenire le conseguenze previste per legge in caso di mancata osservanza dei termini.

Gli auditors Elena Eccher Gilbert Gasser