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50 Il software di riferimento Tre grandi titoli per un nuovo anno ricco di musica e immagini senza tempo "Help!", il secondo film dei Beatles diretto da Richard Lester (già dietro la macchina da presa per "A hard day's night", lungometraggio d'esordio del Fab Four) datato 1965. Si tratta di un film coloratissimo e buffo, in cui la trama avventurosa in stile spionistico - e anche alcuni momenti della colonna sonora (firmata da Ken Thorne) - rimandano (o citano esplicitamente) ai film di James Bond con Sean Connery (all’epoca ne erano già usciti tre: “Licenza di uccidere”, “Dalla Russia con amore” e “Missione Goldfinger”), ma anche i primi due film della serie della Pantera Rosa (“La Pantera Rosa” e “Uno sparo nel buio”). Una spy story sgangherata che verrebbe stroncata in assoluto come film se non ci fosse la presenza dei Fab Four e delle loro canzoni. E rivederli così giovani e spensierati, in fondo, fa ancora molta tenerezza e ci fa essere indulgenti sulle qualità intrinseche della pellicola. Alla fine quello che più colpisce è poter ammirare i Beatles alle prese con brani indimenticabili come "Help!", "The Night Before", "I Need You", "Another Girl", "You're Gonna Lose That Girl", "You've Got To Hide Your Love Away", "She's A Woman" and "Ticket To Ride", in una sorta di video musicali quando ancora MTV non esisteva. Tra le caratteristiche più interessanti di "Help" bisogna subito evidenziare il grande lavoro di restauro, sia sulla pellicola che nell'audio. Il film appare subito con colori molto accesi e una notevole qualità delle immagini, fluide e perfettamente curate in ogni fotogramma. Dopo avervi parlato di un disco (CD + DVD Audio) a mio avviso straordinario come "Love" torno ancora a recensire un prodotto dei Beatles, il gruppo sicuramente più amato dai collezionisti di tutto il mondo. In attesa che venga prima o poi ripubblicata l'intera discografia rimasterizzata a dovere, la EMI ha sfornato a fine 2007 una interessante versione in DVD di Marco Fullone

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Il softwaredi riferimento

Tre grandi titoli per unnuovo anno ricco dimusica e immaginisenza tempo

"Help!", il secondo film dei Beatlesdiretto da Richard Lester (già dietrola macchina da presa per "A hardday's night", lungometraggiod'esordio del Fab Four) datato 1965.Si tratta di un film coloratissimo ebuffo, in cui la trama avventurosa instile spionistico - e anche alcunimomenti della colonna sonora(firmata da Ken Thorne) -rimandano (o citano esplicitamente)ai film di James Bond con SeanConnery (all’epoca ne erano giàusciti tre: “Licenza di uccidere”,“Dalla Russia con amore” e“Missione Goldfinger”), ma anche iprimi due film della serie dellaPantera Rosa (“La Pantera Rosa” e“Uno sparo nel buio”). Una spystory sgangherata che verrebbestroncata in assoluto come film senon ci fosse la presenza dei FabFour e delle loro canzoni. E rivederlicosì giovani e spensierati, in fondo,fa ancora molta tenerezza e ci faessere indulgenti sulle qualitàintrinseche della pellicola. Alla finequello che più colpisce è poterammirare i Beatles alle prese conbrani indimenticabili come "Help!","The Night Before", "I Need You","Another Girl", "You're Gonna LoseThat Girl", "You've Got To Hide YourLove Away", "She's A Woman" and"Ticket To Ride", in una sorta divideo musicali quando ancora MTVnon esisteva.Tra le caratteristiche più interessantidi "Help" bisogna subitoevidenziare il grande lavoro direstauro, sia sulla pellicola chenell'audio. Il film appare subito concolori molto accesi e una notevolequalità delle immagini, fluide eperfettamente curate in ognifotogramma.

Dopo avervi parlato di un disco (CD+ DVD Audio) a mio avvisostraordinario come "Love" tornoancora a recensire un prodotto deiBeatles, il gruppo sicuramente piùamato dai collezionisti di tutto ilmondo. In attesa che venga prima o poiripubblicata l'intera discografiarimasterizzata a dovere, la EMI hasfornato a fine 2007 unainteressante versione in DVD di

Marco Fullone

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Sono convinto che ogni fan deiBeatles rimarrà sorpreso dalriascoltare il gruppo preferito conuna dinamica e un dettagliostupefacenti, se si pensa a delleregistrazioni del 1965. Io mi augurodavvero che Gilles Martin (è lui ilvero artefice delle meraviglie sonoredi "Love") stia seriamentelavorando sul progetto del DVDAudio per tutti gli album dei Beatles:sarebbe un grande regalo per tutti!“Help” è stato pubblicato sia in unaconfezione normale comprendente2 DVD, uno con l'opera vera epropria e uno con i contenutispeciali, e una "deluxe", in edizionelimitata, contenente la riproduzionedelle originali annotazioni allasceneggiatura del regista RichardLester, la copia degli originalibiglietti di invito alla proiezione edella locandina del film e un libro di60 pagine ricco di foto rare e notedi produzione.Nel secondo disco presente inentrambe le edizioni trova posto piùdi un’ora di materiali extra, tra cui:The Beatles in Help! – undocumentario da 30 minuti sullarealizzazione del film con il registaRichard Lester, il cast e la crew.Include esclusive immagini deiBeatles sul set;A Missing Scene – Featuring WendyRichard;The Restoration of Help! – unosguardo approfondito sul processodi restauro digitale del film;Memories of Help! – I ricordi delcast e della crew;Theatrical Trailers – I traileramericani e spagnoli del film;1965 US Radio Spots – gli spotradio US originali nascosti nel menudel disco.

Il software di riferimento: Audio

Per curiosità sono andato arispolverare una vecchia VHS delfilm e decisamente non credevo aimiei occhi: le differenze sonoabissali. Un lavoro tecnico davverosplendido che rende ancor piùgodibile la pellicola. Ma non è finito qui, perché astupire forse ancora di più è l'audiorimasterizzato in 5.1 presente incodifica DTS, Dolby Digital e PCMstereo. Il suono del DVD scegliendo lacodifica DTS è impressionante, ecome già evidenziato per "Love"ancora una volta mi chiedo se èbene sottolineare la bontà delleregistrazioni originali dei Beatles, o ilfantastico lavoro dei tecnici di studioche hanno realizzato il remastering.Credo che entrambe le coseabbiano il loro giusto peso, però unplauso ancora una volta deve esserefatto al team di tecnici che hannocurato in ogni dettaglio larealizzazione del progetto.

Rimanendo in tema di mostri sacridella musica non è azzardato direche Lucio Battisti è certamentel'artista pop più amato ecollezionato nel nostro Paese e seun doppio CD con DVD esce quasicontemporaneamente con i Beatlesdi "Help", più che far rifletterequanto meno incuriosisce. Certo quisi parla di un fenomeno musicalestraordinario, ma pur semprelimitato all'Italia, e non vorrei dicerto fare paragoni tra il Lucionazionale e i Fab Four; mi fa piaceretuttavia abbinare queste due uscite,anche e solo per una banalecoincidenza e per l'amore che moltidi noi nutrono per artisti entrati nelcuore di milioni di persone.Questo box è solo l'ennesimoprodotto di una lunga serie dipubblicazioni che riguardano ilrepertorio di Battisti, titoli che inquesti ultimi tempi hanno saturato ilmercato. Ci si chiede se realmenteoccorra pubblicare ogni anno undoppio o triplo CD con il meglio delduo Mogol - Battisti, magaricercando a tutti i costi di ingolosire icollezionisti con qualche raroinedito. In effetti queste collezionipoco aggiungono a quanto giàpresente sugli album ufficiali, arendere però più interessante laraccolta "Il Nostro Canto Libero",oltre ai due brani mai pubblicatiprima su CD (“Perché dovrei” e “Ilmio bambino”), è il DVD realizzatoin collaborazione con la Rai,contenente numerose apparizionitelevisive degli anni Sessanta, alcune

molto rare o poco sfruttate nellepillole trasmesse dalla Rai. Un repertorio forse per nostalgici,che ci aiuta tuttavia a conoscere unpo' di più un personaggio schivo egeniale allo stesso tempo.In una recente intervista, Mogol haraccontato: "L'ho incontratoall'inizio degli anni Sessanta.Accadde per caso: a Milano avevoun'amica, una ragazza francese,Cristine, che rappresentava leedizioni Les Copains e aveval'ambizione di scoprire nuovi autori.Fu lei a portarmi Lucio. Venne dame e mi fece ascoltare due canzoni,che per la verità non mi piacquero,mi sembrarono modeste e glielodissi. Con umiltà si disse d'accordo.E mi conquistò. Aveva un sorrisospontaneo, comunicativo e decisi dilavorare con lui per simpatia. Gli proposi di scrivere insiemequalcosa, senza impegno,liberamente. Provammo con unaprima canzone, "Dolce di giorno",poi con una seconda, "Per una lira". Con la terza, "29 settembre", arrivòil miracolo. Dalle prime due, mai epoi mai si sarebbe potuta prevedereuna canzone come "29 settembre",anomala, forte, senza tempo. Il seguito è stato un ascensore insalita: avevamo pronta una canzonee la davamo all'Equipe 84, un'altrae la davamo ai Dick Dick. Fin quando gli ho detto: "Deviassolutamente cantare tu". A Battisti l'idea di cantare nonpiaceva. Diceva di sentirsi un autoree basta. Ma io non mollai. Mi aveva spesso portato i suoiprovini, con i testi cantati da lui. Che quasi sempre erano più forti epiù belli dei dischi che poi uscivanointerpretati da qualcun altro. Lui erastraordinario, ma la Rai l'avevabocciato e, per questo, la Ricordinon lo voleva come cantante, tantoche arrivai a minacciare diandarmene, con Lucio, se avesseroinsistito nel rifiuto. Comunque, allafine, convincerlo non fudifficilissimo". Guardando leimmagini del DVD si torna bambini,ci si immerge nel magico mondodella TV in bianco e nero e si ritrova

The Beatles"Help"(Emi) DVD Video con audio DTS e DD 5.1e PCM Stereo in lingua originale esottotitoli in Italiano

Lucio Battisti"Il Nostro Canto Libero"(Sony BMG)2 CD + 1 DVD Video

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Il software di riferimento: Video

Incontri ravvicinati del terzo tipo30th Anniversary Ultimate Edition(Sony Pictures Entertainment)3 DVD video: 2.35:1 formatowidescreen anamorfico 16/9Audio: Audio Italiano 5.1 DTS eDolby Digital e inglese 5.1 DD

Arriva a trenta anni dalla primapresentazione nelle sale un boxcommemorativo che raccoglie le treversioni differenti realizzate di"Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo",uno dei film più famosi e riusciti diSteven Spielberg, regista da sempreattratto dalla fantascienza.Certamente si tratta del film che piùavvicina gli extraterrestriall'immaginario buonista degliumani, che rende questi visitatoriquasi "spirituali", una sorta didivinità circondate dalla perfezionee da un'aurea di purezza. Unconcetto che lo stesso Spielbergribalterà totalmente in "La GuerraDei Mondi", dove gli alieni sonoterrificanti e spietati, o nella serie"Taken" dove gli alieni eseguonosistematicamente rapimenti diuomini e donne per esperimentigenetici. Insomma "Incontri..." è unfilm positivo sulla speranza, beninterpretato, diretto magistralmentee con effetti per l'epoca giàall'avanguardia. Straordinaria anchela colonna sonora di John Williams.Una capolavoro senza tempo che èsempre estremamente piacevolerivedere. Il box contiene la versione

originale cinematografica, la specialedition uscita già in DVD per ilventicinquennale e la nuovadirector's cut curata per l'occasionedallo stesso Spielberg con un finaledifferente e con scene mai visteprima. Piuttosto che pubblicareseparatamente un'ennesimaversione, forse bene ha fattoSpielberg ariproporre ledue già edite(ricordo chenella seconda -la specialedition - nelfinale si vedel'internodell'astronavemadre, mentrenell'ultimissimadirector's cut ilregista hapreferitotogliere questescene e aggiungernealtre sull'avvicinamento) e unirletutte assieme per festeggiare i trentaanni del film. Certo, sostanzialmentesi tratta dello stesso film e quindiqualcuno potrebbe obiettare cheacquistare tre DVD può risultareoneroso, però credo che la qualitàdella realizzazione, il bellissimopackaging, l'eccellente restaurodigitale e i numerosi extra rendonocertamente appetibile e giustificabilel'acquisto del box. E proprio tra ibonus va segnalato un bellissimodocumentario con un’intervista a

Spielberg che presenta le differenzetra le tre versioni del film e i motiviche lo hanno indotto alla director'scut. Inoltre - come ci ha confermatorecentemente il Presidente della SonyPictures Ent. Fabrizio Ferrucci - ilregista in persona ha diretto esupervisionato tutte le fasi diproduzione e restauro conun'attenzione maniacale per ogni

dettaglio;inoltre, per laparte tecnicasia audio chevideo il lavoroè stato fattoanche infunzione dellapubblicazionein altadefinizione suBlu-ray disc, madi questo neparleremo alpiù presto con

un'apposita analisi del supporto.Ovvio aspettarsi una grande qualità ele aspettative sono ampiamentepremiate dal prodotto. Unica peccaforse il doppiaggio italiano chepurtroppo inficia lievemente la qualitàaudio (un problema che toccamoltissimi film ridoppiati nella nostralingua). Ve ne accorgerete passandoalla traccia 5.1 inglese, decisamentepiù dinamica e dettagliata. Il video informato panoramico 16/9 è splendidoe ancora migliore della precedenteversione DVD.

Marco Fullone

una semplicità e un'essenza ormaiimpensabile ai giorni nostri. Il pocospazio a disposizione non ciconcede la possibilità di raccontarein dettaglio tutte le canzonicontenute, anche perché siamo inpresenza (extra compresi) di 25brani, ma non posso non citare unagustosa versione di “Proud Mary”dei Creedence Clearwater Revivalcantata da Battisti con unacompagnia di giovani “capelloni”come Lally Stott, Flora Fauna eCemento (con Mario Lavezzi),Formula 3, Dik Dik, AdrianoPappalardo, Edoardo Bennato,Bruno Lauzi, etc. Interessante infinel'intervista a Mogol raccolta dallacuratrice del box Maria LauraGiulietti. Per quanto riguarda gliaspetti tecnici del doppio CD c'è dadire che tutti gli album di Battistisono stati più volte rimasterizzati eristampati e che la qualità, seppurvariabile, è in alcuni casi davveroapprezzabile, segno del buon lavorotecnico fatto dalla BMG. C'è da direche per alcuni album (credo propriodel primissimo repertorio) è stato direcente rifatto il missaggio partendodai nastri originali, operazionerischiosa e per alcuni eticamentediscutibile. I benefici di questatecnica sono però evidentiall'ascolto e ci aiutano a scoprireparticolari e arrangiamenti pocoevidenti nelle precedenti versioni inCD dei dischi di Battisti. Perrendersene conto basta ascoltare adesempio "Emozioni" o "Non èFrancesca", dove emergono condettaglio fino a oggi sconosciuto lavoce di Lucio, strumenti vari esoprattutto gli arrangiamenti d'archi.Ho scoperto addirittura particolariche personalmente non conoscevo(come i nastri riprodotti al contrario,moda trasgressiva di quegli anni..)nascosti dai consumati vinilidell'epoca che custodiamogelosamente. Del DVD si puòaggiungere che, trattandosi di nastridi derivazione televisiva, il materialeè in bianco e nero e con audiomono, tecnica quindi limitataall'origine ma di indubbio valoredocumentale.