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Il testo è entrato in vigore con il decreto ministeriale n. 254 del 16 Novembre 2012 (G.U. n. 30 del 5 Febbraio 2013)

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2013)

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Dalle Indicazioni al curricoloDalle Indicazioni al curricolo

Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta Formativa con riferimento al profilo dello studente al

termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento

specifici per ogni disciplina.

Aree disciplinari e disciplineAree disciplinari e discipline

Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l’attività didattica è orientata

alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di

contenuti disciplinari.

Un ruolo strategico essenziale svolge l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua italiana che

non è responsabilità del solo insegnante di italiano ma è compito condiviso da tutti gli insegnanti, ciascuno per

la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione scritta ed orale.

..

Continuità ed unitarietà del curricoloContinuità ed unitarietà del curricolo

 L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una

specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. La presenza, sempre più diffusa, degli istituti

comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione.

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Traguardi per lo sviluppo delle competenzeTraguardi per lo sviluppo delle competenzeAl termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i

traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline.

I traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono

prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del

sistema nazionale e della qualità del servizio.

Obiettivi di apprendimentoObiettivi di apprendimentoGli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di

raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze.

Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della

scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado.

Per garantire una più efficace progressione degli apprendimenti nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, lingua

inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza classe.

ValutazioneValutazioneLe verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti

dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.

Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre

modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della Scuola.

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Certificazione delle competenzeCertificazione delle competenzeLa scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al

termine del primo

ciclo e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione.

Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali progettare

percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze.

Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro

certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno

adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze

progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.

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Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini Lo sviluppo dell’identitàdell’identità, dell’autonomiadell’autonomia, della competenzadella competenza e li avvia alla cittadinanza.Consolidare l’l’identitàidentità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio ioSviluppare l’l’autonomiaautonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altriAcquisireAcquisire competenze competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare,

domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.

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I bambini

Ogni bambino è, in sé, diverso ed unico e riflette anche la diversità degli ambienti di provenienza che

oggi conoscono una straordinaria differenziazione di modelli antropologici ed educativi.

La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di

promuovere le potenzialità di tutti i bambini.

Le famiglie

Le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini.

Nella diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose, esse sono portatrici di risorse che

devono essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di

responsabilità condivise.

I docenti

Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata,

mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del

suo “mondo”, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all’evoluzione dei suoi

apprendimenti verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli.

L’ambiente di apprendimento

L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il

territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza.

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IL SÉ E L’ALTRO IL SÉ E L’ALTRO (Le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto costruttivo )

Traguardi per lo sviluppo della competenza Traguardi per lo sviluppo della competenza

IL CORPO E IL MOVIMENTO IL CORPO E IL MOVIMENTO (I bambini prendono coscienza del proprio corpo)

Traguardi per lo sviluppo della competenza Traguardi per lo sviluppo della competenza

IMMAGINI, SUONI, COLORI IMMAGINI, SUONI, COLORI (L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi

diversi il mondo che li circonda)

Traguardi per lo sviluppo della competenza Traguardi per lo sviluppo della competenza

I DISCORSI E LE PAROLE I DISCORSI E LE PAROLE (La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini

la padronanza della lingua Italiana)

Traguardi per lo sviluppo della competenza Traguardi per lo sviluppo della competenza

LA CONOSCENZA DEL MONDO LA CONOSCENZA DEL MONDO (Oggetti, fenomeni, viventi; Numero e spazio)

Traguardi per lo sviluppo della competenza Traguardi per lo sviluppo della competenza

Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia ogni bambino:Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia ogni bambino:

Riconosce ed esprime le proprie emozioni

Manifesta curiosità e voglia di sperimentare

Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute

Dimostra prime abilità di tipo logico

È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro

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La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per

sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della

persona.

Per realizzare tale finalità la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di

ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene

l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; valorizza il talento e le

inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del

sistema di istruzione.

In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento

di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il senso della propria

esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza.

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L’alfabetizzazione culturale di baseL’alfabetizzazione culturale di base Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale, da sempre

sintetizzata nel “leggere, scrivere e far di conto”, e la potenzia attraverso i linguaggi e i saperi delle varie

discipline.

La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi:

1. sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi;

2. sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva.

Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi

Interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. I problemi complessi richiedono, per essere

esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine

e di cerniera fra discipline.

Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e

un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio

integrato e padroneggiato.

Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di

competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione

personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene

comune.

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L’ambiente di apprendimentoL’ambiente di apprendimento

Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a promuovere

apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.

L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la

disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue

comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità.

Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva multimediale, da intendersi come luogo

privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l’apprendimento

continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di

integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture.

Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione

su quello che si fa.

Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli

alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e può essere attivata sia

nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.

 

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L’ambiente di apprendimentoL’ambiente di apprendimento

Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a promuovere

apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.

L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la

disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue

comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità.

Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva multimediale, da intendersi come luogo

privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l’apprendimento

continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di

integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture.

Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione

su quello che si fa.

Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli

alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e può essere attivata sia

nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.

 

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