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1 Il turismo internazionale dell’Italia: aspetti strutturali Emanuele Breda CISET - XIV Conferenza: L’Italia e il turismo internazionale Auditorium Santa Margherita Venezia, 29 aprile 2014 Questa presentazione è basata sui risultati del lavoro International tourism in Italy (1997-2012) di Andrea Alivernini*, Emanuele Breda* ed Eva Iannario° (in uscita sulla collana Occasional papers Questioni di economia e finanza della Banca d’Italia) * Banca d’Italia – Servizio Statistiche ° Banca d’Italia – Servizio Rilevazioni statistiche

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Il turismo internazionale dell’Italia: aspetti

strutturali

Emanuele Breda

CISET - XIV Conferenza: L’Italia e il turismo internazionale Auditorium Santa Margherita Venezia, 29 aprile 2014

Questa presentazione è basata sui risultati del lavoro

International tourism in Italy (1997-2012) di Andrea Alivernini*, Emanuele Breda* ed Eva Iannario°

(in uscita sulla collana Occasional papers – Questioni di economia e finanza della Banca d’Italia)

* Banca d’Italia – Servizio Statistiche

° Banca d’Italia – Servizio Rilevazioni statistiche

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Struttura della presentazione:

• La bilancia turistica dell’Italia

• Le quote di mercato

• La struttura del turismo internazionale dell’Italia nel periodo 1997-2012

• Gli andamenti degli introiti durante la crisi

• Conclusioni

Saldi dei servizi e dei viaggi internazionali in Italia

Il peso degli introiti turistici sul PIL italiano si è ridotto dal 2,5% (metà anni ’90) al 2%. Il saldo dei viaggi si è deteriorato pur restando sempre positivo (unica voce del conto corrente di BdP).

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1970

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1976*

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2000

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saldo servizi (escluso viaggi)saldo viaggiintroiti viaggiuscite viaggi

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Le quote di mercato dell’Italia e dei principali paesi UE: 1980-2012

(valori percentuali; dati a prezzi e cambi correnti)

Le quote di mercato degli introiti dell’Italia sono diminuite, (come per le altre destinazioni tradizionali UE), ma più di quelle di Francia e Spagna.

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France Germany Italy Spain UK

Prezzi relativi dell'Italia rispetto a Francia e Spagna

(indici: 2007=100)

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Prezzi relativi Italia/Francia: HICP

Prezzi relativi Italia/Spagna: HICP

Prezzi relativi Italia/Francia: Alberghi

Prezzi relativi Italia/Spagna: Alberghi

Nel confronto tra Italia e Spagna, la dinamica della competitività non fornisce spiegazioni compatibili con l’andamento relativo dei due paesi: nello scorso decennio l’Italia ha guadagnato competitività rispetto alla Spagna; pertanto il peggiore andamento in termini di introiti dell’Italia sarebbe dovuto a fattori competitivi non legati ai prezzi.

La Francia ha visto ridurre la propria quota di mercato in misura solo marginalmente minore all’Italia grazie anche a un leggero miglioramento della competitività di prezzo rispetto al nostro Paese, in particolare prima della crisi.

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Le quote di mercato dell’Italia e dei principali paesi extra UE: 1980-2012

(valori percentuali; dati a prezzi e cambi correnti)

La quota USA cade dopo il 2001; crescono destinazioni come Cina e Turchia, che fino alla fine degli anni ’80 erano marginali.

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25China Italy Turkey US (right hand scale)

Valori medi

60

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70

75

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1997

1998

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2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

Stranieri

Italiani

4

4.4

4.8

5.2

5.6

19

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Stranieri

Italiani

Spesa media giornaliera (euro a prezzi correnti)

Durata media del viaggio (giorni)

La crescita della spesa media giornaliera degli stranieri è modesta, ma in ripresa dal 2010. Nello scorso decennio è calata la durata media sia per gli stranieri sia per gli italiani.

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Tipologie di spesa

2002Trasporto

9,3%

Alloggio

41,5%Ristorante

21,8%

Acquisti

23,3%

Altro

4,1%

2007

Trasporto

10,8%

Alloggio

40,6%Ristorante

20,5%

Acquisti

22,8%

Altro

5,3%

2012Trasporto

12.7%

Alloggio

40.4%Ristorante

20.9%

Acquisti

20.1%

Altro

5.8%

Stranieri – valori percentuali

Nell’intero periodo le spese di tedeschi e giapponesi sono fortemente diminuite, mentre crescono per la Spagna – ridimensionata però dalla crisi - e i paesi comunitari dell’Europa orientale. Negli anni recenti diminuiscono le spese di inglesi e statunitensi, crescono fortemente quelle dei russi.

Principali origini

379

578

922

1,191

1,051

1,239

1,459

2,012

2,450

2,875

3,603

5,300

0 1,000 2,000 3,000 4,000 5,000 6,000 7,000

GERMANIA

USA

FRANCIA

REGNO UNITO

SVIZZERA

AUSTRIA

SPAGNA

PAESI BASSI

RUSSIA

AUSTRALIA

GIAPPONE

ROMANIA

1997

2007

2012

Var % annua Milioni di euro a prezzi correnti

- 1,2%

+ 1,4%

+ 4,9%

+ 3,2%

+ 2,6%

+ 4,3%

- 9,2%

+ 17,9

+ 6,3%

+ 2,3%

+ 3,3%

1997-2012

2007-12

+0,6%

- 0,3%

0,4%

-4,1%

-1,6%

+ 0,1% +3,1%

- 4,2%

+0,7%

+25,8%

+3,5%

+5,7%

- 6,4%

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Principali destinazioni

328

444

480

629

615

868

1,221

1,296

1,341

1,594

2,016

2,057

0 500 1,000 1,500 2,000 2,500

FRANCIA

USA

SPAGNA

SVIZZERA

GERMANIA

REGNO UNITO

AUSTRIA

GRECIA

CINA

SLOVENIA

BRASILE

PAESI BASSI

1997

2007

2012

+3,4%

+ 1,4%

- 0,7%

+ 2,9%

+ 2,4%

+11,3%

+ 6,8%

+ 1,0%

+ 6,6%

+ 2,2%

+ 3,0%

+ 5,1%

La Francia è diventata la prima meta preferita in termini di spesa per i turisti italiani grazie al calo degli USA (dopo l’11 settembre). Forte crescita di Cina, Spagna e Grecia. Nel 2007-12 crescono i Paesi Bassi, UK e la Slovenia, riprendono gli USA, scende la Germania.

Milioni di euro a prezzi correnti

Var % annua 1997-2012

2007-12

+6,1%

- 2,5%

+ 3,6%

- 4,9%

+ 3,9%

+ 9,3%

+19,0%

+0,3%

+ 1,1%

+ 5,6%

0,1%

+ 0,2%

Pernottamenti nelle strutture ricettive (valori percentuali)

Gli stranieri si stanno orientando maggiormente verso strutture ricettive meno costose, gli italiani all’estero confermano la loro preferenza in termini di spesa per l’hotel.

1997 2007 2012 1997 2007 2012

Albergo 40,2 35,8 37,4 38,2 39,3 40,7

Casa in affitto(1)

17,7 22,5 22,4 25,8 21,9 23,3

Ospite di parenti, amici 19,8 20,4 20,5 19,6 20,6 20,7

Casa di proprietà 9,3 8,1 4,9 5,0 9,1 6,9

Altro(2)

13,1 13,2 15,7 2,7 1,2 8,4

Totale (mln. di pernottamenti)

307 351 328 215 244 256

Stranieri Italiani

(1): comprende Agriturismo e Bed & breakfast (2): campeggio, Nave, Ostello della gioventù, Comunità, Casa di cura, Altro

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Motivo del viaggio

20

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1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Vacanza

Visita a parenti, amici

Altri motivi personali

Lavoro

Spesa media giornaliera degli stranieri (euro a prezzi correnti)

La spesa media dei

vacanzieri si è

avvicinata a quella dei

viaggiatori d’affari, in

parte per la contrazione

di quest’ultima.

La spesa media per

visite a parenti e amici

rimane piuttosto

stabile.

Motivo del viaggio

0%

5%

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15%

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25%

30%

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50%

Vacanza Visita a parenti.

amici

Altri motivi

personali

Lavoro

1997

2007

2012

Spesa degli italiani (valori percentuali)

La quota della spesa dei viaggiatori business si è ridotta nel tempo a vantaggio delle altre motivazioni di viaggio.

Essa resta comunque più elevata rispetto alla quota media mondiale.

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Motivo della vacanza

Sia gli stranieri sia gli italiani prediligono in termini di spesa le vacanze in città d’arte; gli italiani presentano una forte componente di vacanze balneari, mentre gli stranieri mostrano interesse anche per il lago e la montagna. Sono residuali le vacanze verdi, enogastronomiche e sportive.

Spesa (milioni di euro)

Italiani

Mare

3.339

Lago

123

Montagna

428

Città

d'arte

4.437

Enogastro-

nomica 30

Praticare

Sport 112

Altro

457

Agrituris

mo

211

Stranieri

Montagna

, 1,366

Enogastro

nomica,

124

Praticare

Sport, 271

Agrituris

mo, 377

Lago,

1,633

Città

d'arte ,

10,905

Altro, 741Mare,

3,586

Mezzo di trasporto Spesa (milioni di euro a prezzi correnti)

0

2,000

4,000

6,000

8,000

10,000

12,000

14,000

STRADA FERROVIA PORTO LOW_COST FULL

SERVICE

2004

2012

Stranieri Italiani

0

2,000

4,000

6,000

8,000

10,000

12,000

STRADA FERROVIA PORTO LOW_COST FULL

SERVICE

2004

2012

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Introiti da viaggi internazionali di Italia, Francia e Spagna nella crisi

(dati a prezzi correnti; indici: 2007=100)

Nel 2008 le entrate hanno iniziato a scendere soprattutto in Francia.

Nel 2009 la caduta si è intensificata nei tre paesi, in particolare Francia e Spagna.

Nel 2010 gli introiti hanno ripreso a crescere in Spagna e, più moderatamente, in Italia; è solo rallentata la caduta in Francia.

Nel 2011 la ripresa si è intensificata in Italia e Spagna ed è iniziata in Francia.

Nel 2012 i tre paesi hanno superato il livello a prezzi correnti del 2007

Tuttavia, gli introiti a prezzi costanti sono ancora nettamente inferiori ai livelli pre-crisi.

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105

110

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Francia

Italia

Spagna

Introiti da viaggi internazionali in Italia per macro area

(dati a prezzi correnti; indici: 2007=100)

Il Nord Est è l’area uscita più rapidamente dalla crisi e nel 2012 gli introiti correnti hanno superato di oltre il 10% il livello pre-crisi.

Il Mezzogiorno è l’area più penalizzata dalla crisi e nel 2012 non aveva ancora recuperato il livello delle entrate a prezzi correnti del 2007.

85

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2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Nord Ovest Nord Est Centro

Sud e Isole Italia

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Le entrate turistiche durante la crisi

• Nella prima fase della crisi si è assistito a una parziale sostituzione dalle strutture alberghiere a quelle extra-alberghiere da parte degli stranieri in Italia.

• A questo è corrisposto un aumento nel 2009 delle spese per viaggi per “altri motivi personali”, che includono l’ospitalità presso parenti e amici.

• Il 2011-12 ha visto un ritorno alle ripartizioni di introiti tra strutture ricettive precedenti alla crisi; i viaggi di lavoro erano invece ancora 10 p.p. al di sotto del livello 2007.

Conclusioni (1) • Il saldo del turismo internazionale dell’Italia è da

sempre in surplus, grazie alla ricchezza di attrattive turistiche.

• Negli ultimi 16 anni, l’interscambio con l’estero di turismo ha tuttavia contribuito negativamente alla crescita del PIL, per effetto – prima della crisi – di una crescita delle spese degli italiani all’estero più alta di quella degli stranieri in Italia.

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Conclusioni (2) • È diminuito il contributo dei paesi ad alto reddito,

tradizionali mercati per l’Italia, compensato in termini di arrivi ma non di introiti da viaggiatori dei nuovi paesi UE dell’Est europeo, a minore capacità di spesa giornaliera.

• Seppure in crescita, è ancora modesto il contributo proveniente dai paesi BRIC (con l’eccezione della Russia).

• Appare importante coordinare maggiormente la promozione turistica per raggiungere i mercati con maggiori potenzialità di sviluppo, in larga parte «lontani» sia geograficamente sia culturalmente (come Cina e India).

Conclusioni (3) • Gli introiti del Mezzogiorno contribuiscono

limitatamente al totale nazionale (circa 13 per cento), nonostante un’elevata attrattività e la durata potenzialmente superiore della stagione balneare.

• Dopo un recupero nei primi anni 2000, trainato dallo sviluppo dei voli low-cost e da investimenti in strutture alberghiere, il Mezzogiorno è stata l’area più penalizzata dalla crisi.

• Un miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza, oltre a una maggiore efficacia degli investimenti pubblici, sembrano utili a valorizzare maggiormente il grande potenziale turistico del Mezzogiorno.

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Grazie per l’attenzione

[email protected]