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DOSSIER TRASPORTI il FRIULI Pronti a ripartire Persone e merci in movimento: investendo in efficienza il Friuli può essere crocevia dei traffici europei 15 MARZO 2013 | N.10

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dossier trasporti

il FRIU LI

pronti a ripartirepersone e merci in movimento: investendo in efficienzail Friuli può essere crocevia dei traffici europei

15 marzo 2013 | N.10

// //II www.ilfriuli.itDOSSIER TRASPORTI

Consegnati i primi otto treni acquistati dalla Regione da impiegare, a partire dalla prossima estate, sulle tratte locali, per garantire dignità al trasporto di studenti e lavoratori pendolari

Convogli ferroviari più europei

“La promessa è stata man-tenuta: i primi otto treni

sono già in Italia e hanno avviato le prove in linea, a fine estate sa-ranno a disposizione dei cittadini del Friuli Venezia Giulia lungo la rete ferrov iar ia reg iona le”. L’assessore regionale alle Infra-strutture Riccardo Riccardi ha così ‘salutato’, alla stazione fer-roviaria di Trieste, il primo degli otto elettrotreni ‘Civity’ acquistati dalla Regione, con finanziamenti propr i, da l l’azienda spag nola Const r ucciones y Au x i l ia r de Ferrocarriles (Caf) di Beasain, e che recentemente sono stati uffi-cialmente presentati.

“La Regione ha complessiva-

mente impegnato per l’acquisto di nuov i t reni, a disposizione del nostro trasporto pubblico su rotaia, risorse pari a 84 milioni di euro - ha sottolineato Riccardi - grazie ai quali riteniamo oggi di poter assicurare un reale cam-biamento al modo di viaggiare dei nostri pendolari, dei lavoratori e degli studenti. In totale sono stati acquistati 12 convogli”.

nEll’InTERESSE DEllA cOmunITà

Riccardi ha, poi, ringraziato an-cora una volta i Comitati pendolari per il loro costante sostegno.

“I primi otto – ha aggiunto - en-treranno in servizio a fine estate,

dopo tutta una serie di collaudi che vedranno i treni fare base a Cervignano, mentre gli ulteriori quattro, a politensione, destinati anche a percorrere la linea ferro-viaria austriaca, saranno pronti a inizio 2015”.

Soddisfazione è stata espressa dagli stessi rappresentanti dei tre Comitati pendolari attivi in regio-ne e dai responsabili della Caf, i quali hanno confermato come sino a oggi tutti i collaudi abbiano dato pieno esito positivo nei circa 3.000 chilometri già percorsi.

Alla presentazione sono interve-nuti l’assessore regionale alle Fi-nanze Sandra Savino, il direttore di Trenitalia Fvg Maria Giaconia,

i direttori commerciali Estero ed Europa di Caf, Jesus Esnaola e Julien Barrutia, e il senior advisor di Caf Enrico Giberti.

I nuovi Civity, lunghi quasi 92 metri e con una velocità massima di 160 chilometri all’ora, sono composti da cinque vetture; in totale il convoglio presenta 295 posti a sedere. In una delle vetture

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// //IIIwww.ilfriuli.it DOSSIER TRASPORTI

Per manifestare il proprio apprezzamento per il gran

lavoro svolto, i comitati dei pen-doalari regionali hanno accolto l’arrivo del primo nuovo treno con uno striscione con la scritta “Benvenuti Civity!”.

Fanno parte del coordinamento il Comitato Pendolari Alto Friuli, il Comitato Pendolari spontaneo Fvg, il Comitato Pendolari Nodo di Udine e il Comitato Ferrovia Gemona-Sacile.

Grido di soddisfazione: “Benvenuti Civity!”

// cOmITATI PEnDOlARI

“Questa è una vittoria di tutti - fanno sapere - e la dimostrazione della serietà del metodo parteci-pativo di lavoro intrapreso in seno al Tavolo di Lavoro dei Pendolari, il cui apporto è stato di fondamen-tale importanza nell’approccio delle problematiche. C’è tanto lavoro da fare ancora, ma l’arri-vo del nuovo materiale rotabile farà, siamo certi, fare quel salto di qualità al servizio atteso dagli utenti da anni”.

di estremità è possibile accogliere passeggeri disabili in carrozzina e in due vetture i servizi igienici sono attrezzati per persone a ridotto grado di mobilità. Nelle tre vettu-re intermedie la flessibilità della disposizione interna permette di ospitare sino a 30 biciclette. Tutte le vetture sono dotate di impian-to di climatizzazione integrato,

pannelli a Led per le informazioni ai passeggeri, impianti di videore-gistrazione. I primi otto Civity che entreranno in servizio saranno ‘battezzati’ con i nomi delle città di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine, Cividale e Aquileia, località inserite nell’elenco Patrimonio mondiale Unesco, e, infine, Ligna-no Sabbiadoro e Grado.

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L’esito delle recenti elezioni politi-che e le prese di posizione che ne

sono seguite intorno alla Tav Lione-Torino suscitano alcune apprensioni nell’Associazione piccole e medie industrie di Udine, non solo per la sorte dell’alta velocità e capacità ferroviaria sull’asse Est-Ovest, ma anche su quella della terza corsia dell’A4 nel tratto Venezia-Trieste, in corso di realizzazione, ma lontana ancora dall’essere completata. Se ne fa portavoce Bernardino Ceccarelli, presidente del Gruppo trasporti e logistica,.

ASSE EuROPEO

“L’Associazione dei piccoli e medi industriali friulani - esordisce Cec-carelli - da sempre è stata convinta sostenitrice del potenziamento di questa arteria. Assieme all’A23 Palmanova-Tarvisio costituisce l’asse portante della rete transeuro-pea merci e passeggeri e dello stesso sistema trasportistico ed economico del Friuli Venezia Giulia nelle sue relazioni con il centro-nord d’Italia e i Paesi limitrofi.

È vero - continua Ceccarelli - che oggi l’economia italiana è in reces-sione e quella dell’Unione Europea è, comunque, in crisi, ma quando si realizzano opere di tale portata bisogna uscire dalle prospettive contingenti e porsi su prospettive di lungo o lunghissimo periodo. Né devono trarci in inganno le suggestive idee di un facile trasfe-rimento delle merci e delle persone

Niente indugi sulla terza corsiaPer Ceccarelli (Api Udine) è un’opera che non può essere messa in discussione, perchè porterà vantaggio agli stessi autotrasportatori friulani

Interbartolo (Fai): “Parola d’ordine: efficienza”Una crisi così lunga, probabil-

mente, nessun settore l’ha mai sofferta. Eppure, per l’auto-trasporto friulano si intravvede una luce in fondo al tunnel, come spiega il presidente regionale Fai, Davide Interbartolo. “In questi anni tante aziende hanno chiuso oppure hanno de-localizzato – commenta – però, si avvertono timidi segnali in inver-sione della tendenza. Da una par-te, infatti, anche la committenza è cambiata, diventando sempre

più attenta alla qualità del servizio, non soltanto al suo prezzo. Le im-prese di trasporto friulane hanno saputo lavorare molto nel miglio-rare la propria efficienza. Dall’altra parte, i concorrenti stranieri del vi-cino Est, realizzando investimenti sulla sicurezza e sulla propria orga-nizzazione, hanno visto aumentare i propri costi. Questo doppio fattore ha portato a ridursi il differenziale tra noi e i nostri diretti concorren-ti. Certo, rimangono, fattori come quello fiscale e retributivo che in

dalla gomma alla rotaia. Chi so-stiene queste tesi dimostra di non avere cognizione organizzativa ed economica in materia di logistica e mobilità. Nonostante i ridotti volumi di merci movimentate, la ferrovia non potrà che in limitata misura assorbire la crescita dei fu-turi volumi di traffico in tutt’Europa e la modalità stradale continuerà a essere determinate.

La prospettiva giusta è un’altra: guardare alle due modalità e a quella marittima in una logica integrata e complementare e non ideologica-mente alternativa, sapendo anche che fino alle medie percorrenze, di 600 chilometri circa, la modalità stradale è ineludibile”.

In quest’ottica, anche i volumi di traffico che il Friuli Venezia Giulia genera, in entrata e in uscita, conti-nuano a essere marginalizzati dalla presente infrastruttura autostradale,

che non è da tempo all’altezza di quella del resto dell’Italia setten-trionale e, in particolare, del resto dell’A4, da Venezia a Torino, già dotata di 3 corsie e dove addirittura si parla di una quarta.

unIfORmITà TRA PAESI

Va rilevato anche un altro aspetto. Le economie dell’Europa centro-orientale, le quali per la mobilità delle loro merci si avvalgono di pro-pri vettori, hanno ritmi di crescita tali, rispetto a quella dell’Europa centro-occidentale, da far prevedere a breve un allineamento e, quindi, anche una riduzione dei differenziali di costo con le nostre imprese vet-toriali, come già sta accadendo per i vettori austriaci e sloveni. In altre parole, la terza corsia servirà a noi non meno di quanto serva al resto d’Europa, tanto nei traffici nazionali

quanto nei traffici internazionali.“Da ultimo - conclude Ceccarelli

- la terza corsia non andrà a pesare sul bilancio della Regione. Essa si va a pagare con i pedaggi sostenuti dagli utilizzatori dell’autostrada, in buona misura sono rappresentati dai vettori dell’Est”.

Italia continuano a penalizzarci”.Il velato ottimismo si traduce, poi, anche in azioni pratiche, in particolare di ‘diplomazia’ tran-sfrontaliera.“Abbiamo avviato confronti con quelli che erano i nostri diretti con-correnti, come le rappresentanze dei vettori sloveni – continua Inter-bartolo – per arrivare ad accordi di collaborazione. I campi sono mol-teplici e partiamo dall’analisi della normativa europea, poi recepita dai singoli Stati membri”.

Bernardino Ceccarelli

FKO (FIRE KNOCK OUT): finalmente anche in Italia una sicurezza

automatica contro il fuoco

Motori e trasporti a cura di euronews

Automatico, atossico, ecologico, testato in maniera rigorosa

Nuovo rivoluzionario mezzoper combatterein modo efficace il fuoco

FireKnock Out

FKO (acronimo di FIRE KNOCK OUT) è una soluzione rivoluzionaria che apre nuove pro-

spettive nella sicurezza antincendio: infatti si attiva automaticamente oppure manualmente in un istante, come l’airbag di un’automobi-le, spegnendo le fiamme sul nascere con una “pioggia” di vapore acqueo ed una sostanza innocua e atossica a base di sali naturali.Questo innovativo prodotto è omologato secon-do diverse normative europee, a totale garanzia della sua qualità: chi sceglie FKO, dunque, può stare davvero tranquillo, affi-dandosi a un sistema antin-cendio dalla sicura efficacia. Grazie alle sue caratteristi-che, FKO (Fire Knock Out) si presenta come una so-luzione vincente in tutte le situazioni in cui è richiesta un’affidabile sicurezza an-tincendio, senza intervento di operatori: dalla nautica ai magazzini, dall’auto anche nell’ambito delle competizioni automobilistiche, alla casa, in luoghi chiusi e anche all’aperto. Molti i vantaggi rispetto ai tradizionali sistemi antincendio: innanzitutto il funzionamento auto-matico, innescato dal contatto del prodotto con le fiamme libere, garantisce un’azione antincen-dio in pochi secondi (3”), senza l’intervento del guidatore. Non c’è la possibilità che il prodotto entri in fun-zione in assenza di fiamme libere, inoltre non essendo sotto alcun tipo di pressione, non esi-ste il pericolo di esplosioni accidentali.

FKO non richiede alcuna manutenzione ed ha una durata di 5 anni. Il prodotto sprigionato non crea danni al motore, alla carrozzeria ed agli interni dell’auto: una volta asciutto, si toglie

con un panno. Oltre a estinguere le fiamme, raffredda in pochi secondi anche la tempe-ratura dell’aria intorno all’incendio permet-tendo un pronto intervento del personale di soccorso.L’utilizzo di questo prodotto all’avanguardia, servirebbe per scongiurare incidenti mortali che capitano ormai sempre più spesso, ba-sti pensare a quello più recente avvenuto a Roma nel mese di gennaio nel quale una donna di 40 anni ha perso la vita a causa del divampare accidentale di un incendio all’in-

terno di un camper. Probabilmente con l’ausi-lio di FKO questo si sarebbe potuto evitare. La stessa cosa dicasi per altri tipi di incidenti che coinvolgono le automobili come quello capitato il 12 luglio 2012, dove durante il 47° Rally Cit-tà di Lucca, dove hanno perso la vita il pilota e la navigatrice di una Peugeot S2000 uscita di strada, qualche minuto dopo la partenza. In pochi attimi infatti le fiamme, alimentate dal carburante, hanno avvolto completamente la vettura e l’equipaggio.

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// //VI www.ilfriuli.itDOSSIER TRASPORTI

Chiandussi (Confartigianato): “Mercato a ribasso e concorrenza dell’Est europeo”

E’ sempre crisi nera

Il presidente regionale di Confartigianato Trasporti e vicepresidente nazionale di

categoria, non sa più trovare le parole per descrivere la situazione in cui versa il settore in Friuli.

“Non so come dirlo – dichiara Pierino Chiandussi - mi vergogno quasi a dirlo, ma la situazione è sempre più difficile per l’autotrasporto. Basti pensare che in questi anni i fatturati delle nostre aziende sono più che dimezzati. A chi va bene, sopravvive, gli altri muoiono. Non c’è un fattore della produzione che gira a nostro favore. Le ban-che hanno chiuso i rubinetti e l’accesso al credito è sostanzialmente azzerato. I tempi di pagamento sono sempre più lunghi e superano ampiamente i 60 giorni previsti dalla legge, il lavoro è sempre meno e per aggiudicarlo le imprese praticano ribassi insostenibili, spesso anche rimettendo pur di continuare a tenere il cliente. Il risultato f inale è che le imprese di autotrasporto continuano a chiudere con la conseguente perdita di posti di lavoro”.

In Friuli Venezia Giulia, inoltre, pesa la con-correnza dell’Est Europa. Non solo i vettori,

ma anche dipendenti distaccati da agenzie rumene, che costano molto meno dei nostri.

In sostanza, secondo Chiandussi l’allarga-mento dell’Ue per il trasporto è stata una vera e propria iattura.

“Proprio così: dal 2004 a oggi – spiega Chian-dussi - l’allargamento dell’Europa non è stato una opportunità per le imprese italiane di

autotrasporto, ma ne ha determinato, per molte, la chiusura”. Infine, il contenzioso con la committenza sui costi minimi di trasporto, che Chiandussi definisce una Babele infinita.

“Siamo in attesa – conclude - del pronuncia-mento da parte del Tar del Lazio. Ce li devono riconoscere, sono indispensabili, altrimenti è la fine del settore e della categoria”.

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iscritti regolarmente al R.E.N.

Rapidità, efficienza e com-petenze consolidate. Sono

questi alcuni dei cavalli di bat-taglia di Galassia Service Snc, società con quartier ge-nerale a Basiliano e specializ-zata nei trasporti, con le varie sfumature che questa attività comporta. L’azienda è nata nel 2005, ma già dal 2000 uno dei due titolari, Daniele Cazzato, aveva intrapreso questa occu-pazione; a lui, otto anni fa, si è unita Fabiola Antonella Pif-fero, l’altra socia di Galassia Service Snc.Nel corso degli anni, l’impresa ha consolidato il suo know-how e oggi dispone di vari mezzi di proprietà, ai quali si

utilizzando i porti di Venezia, Monfalcone e Trieste”. Il tut-to, all’insegna della massima convenienza per chi sceglie l’impresa di Basiliano, dotata così di un eccellente rapporto qualità-prezzo.Un altro punto di forza è la grande flessibilità: grazie a mezzi moderni - per esempio, ci sono furgoni adibiti al tra-sporto alimentare non sotto-posto a regime A.T.P. registrati

affiancano altri ‘padroncini’. Oggi, la società è in grado di operare sull’intero territorio del Friuli Venezia Giulia, man-tenendo alti i capisaldi che l’han caratterizzata sin qui: “Il nostro motto - puntualizza Fabiola - è quello di lavorare conciliando la velocità del ser-vizio con tariffe competitive, offrendo un servizio dedicato che, negli anni, siamo riusciti ad affinare”. Oltre al territorio

regionale, c’è anche qualche puntatina in territori contermi-ni: oltre a coprire quotidiana-mente la linea Udine-Marghe-ra per il ritiro dei giornali che vengono smistati nelle varie edicole friulane, Galassia Ser-vice “sa garantire - prosegue la contitolare - un servizio celere di carico-scarico tra la nostra regione e il Veneto an-che per le merci che debbono viaggiare per vie marittime

alla Asl e altri che servono al trasporto di materiale vario, tutti in linea con le direttive europee -, l’azienda è capace di assicurare risposte efficaci alle richieste dei clienti che la scelgono. Insomma, rivolgersi alla realtà friulana è veramente come mettersi in mani fidate.E seguendo questo filo con-duttore, anche per il futuro la linea guida rimarrà la medesi-ma: ampliare i propri orizzonti, assicurando competenze di alto livello a prezzi vantaggiosi. “La nostra idea - sottolinea Pif-fero - è di aprire le porte a tutto, perché soltanto differenzian-dosi sempre è possibile rima-nere competitivi sul mercato. A noi la buona volontà non man-ca e siamo pronti a metterci in gioco. Certo è che ci vorrebbe-ro regole più restrittive per chi opera nel settore: non sempre la professionalità è garantita e

molti prediligono puntare sul ‘low cost’ piuttosto che cerca-re di accrescere la qualità di quanto forniscono”. Galassia Service, invece, ha un’ottica molto diversa: “Noi alla merce del cliente ci teniamo, è dav-vero ‘sacra’! Quindi - conclude Fabiola - la trasportiamo con la dovuta cura. Anche questo fa la differenza e costituirà anche in futuro un punto cardine del nostro modo di operare”.

// //VIII www.ilfriuli.itDOSSIER TRASPORTI

Tutt’altro che liberalizzato il trasporto internazionale di

cose al di sotto delle 6 tonnellate: a contestare questa posizione è l’Avvocatura di Palazzo Belgrado sul cui tavolo sono giunte le con-trodeduzioni del Comandante del Corpo di Polizia locale provinciale, Stefano Verri che si è allineato alle direttive e alle circolari applicate anche dalla Polizia Stradale di Udine. Palazzo Belgrado si trova pendenti alcuni ricorsi da parte di trasportatori stranieri che hanno fatto opposizione alle sanzioni amministrative comminate dagli uomini della Polizia provinciale, di cui una successivamente annullata dal Giudice di pace di Udine, men-

tre le altre due sono sospese. La Polizia della Provincia solleva an-che una questione di competenza: a giudicare in materia di verbali di accertamento redatti ai sensi della legge 298/74 non è del giudice di pace, bensì della Prefettura, visto che non si tratta di violazioni al Codice della Strada.

cOnflITTO DI nORmE

Le osservazioni della Polizia Pro-vinciale, supportate da circolari ministeriali e recenti pareri del Mi-nistero dei Trasporti, si sostanziano attorno al seguente ragionamento: l’articolo 88, 2° comma, del Codice della Strada – che indicherebbe la

ha recentemente ristrutturato il trasporto comunitario stabilendo nuovi limiti per il rilascio della li-cenza comunitaria per il trasporto di cose in conto terzi, limiti che, se valgono per i soggetti comunitari, a maggior ragione devono essere rispettati dai trasportatori extra comunitari, pena la creazione di disparità di trattamento non giu-stificata, con gravose conseguenze per la concorrenza tra operatori.

gIuDIcI DI PAcE

Vale, dunque, il principio ‘lex posterior derogat priori’, ossia il principio della preferenza della legge successiva e speciale che

La Polizia Provinciale di Udine adotta le stesse direttive della Stradale: contestata la presunta liberalizzazione del trasporto internazionale sotto le 6 tonnellate

Chiarezza suifurgoni dell’Est

non applicabilità della legge 298/74 ai veicoli di massa inferiore a 6 ton-nellate – risulta in realtà superato dalla legge 454/97, che disciplina tale attività, stabilendo che tutte le persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi con qualsiasi mezzo e tonnellaggio e a qualsiasi titolo devono essere in regola con la relativa normativa.

Ne discende che anche i veicoli di massa inferiore alle 6 tonnel-late sono soggetti alla normativa sull’autotrasporto. A confermare questo orientamento interpretati-vo, inoltre, è anche il regolamento comunitario 1072/2009, entrato in vigore a dicembre 2011, che

Nata nel 1954 quale impresa artigiana esercitante l’attività di autotrasporto la BOZ COSTRUZIONI S.r.l. ad oggi si annovera tra le imprese di spicco della zona svolgendo attività di costruzioni e lavorazioni stradali; costruzioni di reti fognarie, acquedotti, gasdotti; opere di difesa e sistemazione idraulico – forestali; opere strutturali speciali. In possesso di certificazione UNI EN ISO 9001:2008 e di Attestazione SOA in categoria OG1 classe II, OG3 classe IV, OG6 classe II, OG8 classe III, OS21 classe I, è in grado di svolgere autonomamente commesse pubbliche di svariato genere. Da non dimenticare il trasporto conto terzi di rifiuti speciali non pericolosi ed l’attività di sgombero neve che arricchiscono e perfezionano la gamma di servizi offerti alla clientela.

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Nata nel 1954 quale impresa artigiana esercitante l’attività di autotrasporto la BOZ COSTRUZIONI S.r.l. ad oggi si annovera tra le imprese di spicco della zona svolgendo attività di costruzioni e lavorazioni stradali; costruzioni di reti fognarie, acquedotti, gasdotti; opere di difesa e sistemazione idraulico – forestali; opere strutturali speciali. In possesso di certificazione UNI EN ISO 9001:2008 e di Attestazione SOA in categoria OG1 classe II, OG3 classe IV, OG6 classe II, OG8 classe III, OS21 classe I, è in grado di svolgere autonomamente commesse pubbliche di svariato genere. Da non dimenticare il trasporto conto terzi di rifiuti speciali non pericolosi ed l’attività di sgombero neve che arricchiscono e perfezionano la gamma di servizi offerti alla clientela.

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“In Italia è prassi comune arruo-lare lavoratori dall’Est Europa,

forza lavoro soprattutto rumena e polacca, retribuendoli però con pa-ghe del loro Paese origine – dichiara Giosualdo Quaini, presidente Fita-Cna Fvg -. Per fare un esempio: se in Romania un autista costa massimo 800 euro mensili, i nostri dipendenti guadagnano fino a 2.200 al mese, con rispetto delle ore di guida e di sosta. È comprensibile che le impre-se vogliano abbattere i costi, però non certo penalizzando sicurezza e legalità. Con il ribasso sugli autisti rischiamo di avvicinarci al livello sociale dell’est europeo, mentre do-vrebbe essere il contrario”.Per alcune aziende italiane operanti nel settore dei trasporti, infatti, è ormai pratica diffusa – rifreisce Quaini riprendendo un’interrogazio-ne rivolta alla Commissione dall’eu-rodeputata Debora Serracchiani, componente della commissione Trasporti - avvalersi di prestazioni di personale di lavoro temporaneo fornito da agenzie interinali stabilite in altri Paesi Ue, con conseguenze negative sul fronte occupazionale per la categoria. Sempre più imprese

Stranieri al volante dei Tir italiani// fIta cna

scelgono di assumere i loro conducenti in Paesi che presentano un ridotto costo del lavoro, e tale tipologia contrattuale, ammessa dalla normativa europea, in alcuni Paesi come l’Italia viene percepita come un fenomeno negativo, attraverso cui si possono legalizzare situazioni di dumping sociale.Al di là delle conseguenze occupaziona-li per la categoria, viene inoltre messa a rischio la certezza di retribuzione paga-ta dalle aziende italiane alle agenzie di lavoro che, in teoria, dovrebbero versare

Giosualdo Quaini

opera quale normale strumento di risoluzione della antinomie pre-senti negli ordinamenti giuridici.

Questa l’impostazione che l’am-ministrazione prov inciale sta seguendo nelle controversie sul trasporto internazionale. In uno specifico caso che vede contrap-posta la Provincia alle decisione di un giudice di pace anche relativa-mente alla tipologia del trasporto, quello postale (pacchi e colli), le osservazioni formulate dalla Po-lizia Provinciale parlano chiaro: “Soltanto per i trasporti postali effettuati nell’ambito di un regime di servizio universale è prevista la liberalizzazione e comunque sempre a patto che lo Stato membro non ponga alcuna riserva; nel caso in esame che vede coinvolto un vettore ucraino, il trasporto postale avveniva in regime privatistico, non in un regime di servizio pubblico, pertanto lo stesso avrebbe dovuto essere svolto da vettore con autoriz-zazione bilaterale o europea”.

Alla luce di questo quadro il pre-sidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, chiede ai giudici di pace di applicare le normative in vigore, attenendosi al principio ‘lex posterior derogat priori’.

i contributi al sistema previdenziale italiano. Se così non fosse, gli auto-trasportatori assunti tramite agenzie localizzate in Paesi dove i costi del lavoro sono più bassi rischierebbero di non ricevere la pensione.Quaini richiama, dunque, all’unità europea, affinché si armonizzino davvero i costi.“Prima il gasolio, poi il distacco co-munitario e dopo? – si chiede Quaini - Nel frattempo le imprese friulane, già indebolite da un 2012 massacrante, sopravviveranno forse al 2013, ma chissà se vedranno il 2014. I nostri co-sti fissi nessuno riesce ad abbatterli. Senza contare che i soldi che lo Stato mette a disposizione del settore van-no nelle casse delle autostrade e delle assicurazioni, ben il 75%: quindi non c’è vera volontà di crescere. Basta,poi, anche agli ‚sceriffi delle contee‘, le polizie locali che per far cassa au-mentano i controlli finalizzandoli alle multe e non alla prevenzione, soldi che vanno al Comune e non allo Stato. Addirittura c’è chi ha già programmato un ‘business plan‘ di decine di migliaia di euro per l’anno in corso. Cna dice no all’accanimen-to, lasciateci lavorare”.

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Per inconducenti di mezzi di trasporto, sia per persone sia di merci, è obbligatorio conseguire la carta di qualificazione attraverso un apposito corso

Certificato di professionalità

Nel 2007 il settore dell’autotra-sporto subisce una svolta: i

mezzi di trasporto sono rimasti gli stessi, ma cambia la preparazione degli autisti, cui oggi viene richiesto un certificato di professionalità: la carta di qualificazione del condu-cente. Il 9 marzo 2012 sono partiti ufficialmente i corsi per rinnovare la carta di qualificazione del condu-cente trasporto persone e il 9 marzo 2013 trasporto merci.

In Italia ci sono centinaia di miglia-ia di autisti di autobus che entro il 9 settembre 2013 dovranno rinnovare la carta e molti di più per il trasporto merci entro il 9 settembre 2014.

Il corso può essere frequentato a partire da 18 mesi prima e fino a 2 anni dopo la scadenza annotata sul documento. Tutti quelli che hanno la Cqc comune merci e persone potranno seguire un unico corso cu-mulativo di 35 ore (DM 05/03/2012) e

possono già iniziare.I corsi possono essere effettuati da

autoscuole, consorzi ed enti che han-no ottenuto il nulla osta; hanno fre-quenza obbligatoria ed è suddiviso in 35 ore di lezioni teoriche in moduli di 7 ore ciascuno. È strutturato in una parte comune di 21 ore e in una parte specifica per il trasporto persone di altre 14 ore. Chi ha la Cqc sia persone sia merci non deve frequentare tutte e due le parti specifiche, ma solo una, dunque anche per loro il corso di for-mazione periodica dura 35 ore e non 49. Per tutto il corso sono consentite al massimo tre ore di assenza di cui non è previsto il recupero.

fORmAzIOnE PERIODIcA

L’Italia, con DLgs n. 286 del 21/11/2005 e successive modifiche, ha recepito la direttiva relativa alla “qualificazione iniziale e formazione

periodica conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri”. La direttiva ha intro-dotto l’obbligo di una qualificazione iniziale e di una formazione perio-dica quinquennale per i conducenti professionali, al fine di migliorare la sicurezza stradale e di garantire che il conducente, tramite la sua qualificazione, possieda il livello necessario sia per l’accesso sia per l’esercizio dell’attività di guida.

“Come insegnante – spiega Gior-gio Miolo, titolare dell’autoscuola Accademia di Cervignano, che effettua questi corsi - posso con-fermare che l’impegno richiesto ai partecipanti, soprattutto per la quantità di ore di presenza obbli-gatoria, sia notevole, ma tuttavia gli argomenti trattati sono per tutti di grande utilità e il livello di soddisfazione finale espresso dai partecipanti giustifica la fatica”.

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Il nuovo casello di Villesse è dotato di una postazione della Polstrada per il controllo dei mezzi commerciali

Sentinella sul confine

Inaugurato ai primi di marzo, il nuo-vo casello di Villesse ospita anche

un ufficio riservato alla Polstrada, che lo utilizzerà come supporto ai posti di blocco e durante le attività di control-lo. Sul piazzale retrostante, infatti, è stata installata una pesa per verificare se i mezzi pesanti o i furgoni in tran-sito rispettano le norme in vigore. Il valico di Gorizia, assieme a quello di Trieste, infatti, è uno dei punti di con-fine più frequentati, attraverso i quali si muove tutto il traffico diretto verso i Balcani e verso il Centro ed Est Eu-ropa. Le chiavi dell’ufficio sono state consegnate dal presidente di Autovie Venete Emilio Terpin al Comandan-te della sezione di Gorizia, Gianluca Romiti, al termine della cerimonia di inaugurazione della struttura.

“La collaborazione con la Polstrada – ha detto Terpin – è fondamentale per garantire la sicurezza di chi uti-lizza l’autostrada e di chi vive sul ter-ritorio. I numeri, come sempre, sono la dimostrazione concreta di cosa si-gnifica concretamente l’attività delle forze dell’ordine: i controlli effettuati nel 2012, delineano un quadro dove, se da un lato calano le violazioni ai regolamenti in materia di tempi di guida e riposo (dalle 1.548 del 2011 alle 920 del 2012) e le irregolarità nelle registrazioni del foglio tachigrafo (da 701 a 473), dall’altro cresce l’abusivi-

smo (le violazioni passano dalle 49 accertate nel 2011 alle 89 del 2012), aumentano gli episodi di alterazione e manomissione dei tachigrafo (da 49 a 162), risultano più numerosi i casi accertati riguardanti le eccedenze di peso (da 678 a 952)”.

STRuTTuRA lEggERA ED EffIcIEnTE

Il nuovo casello è una stazione di esazione moderna e ‘leggera’, carat-terizzata da una pensilina a struttura reticolare, la cui forma richiama lo scafo di una nave, metafora del viaggio. Dotato di 4 piste in entrata, tutte funzionanti anche in modalità telepass, e 8 in uscita, di cui tre Tele-pass, 4 trimodali (cassa automatica, manuale, tessere Viacard, bancomat, carte di credito) e una manuale, oltre ai varchi speciali riservati ai transiti eccezionali è lungo 126 metri, di-spone di un tunnel sotterraneo che consente, al personale di stazione, di accedere alle singole piste in sicu-rezza e ospita anche i vari impianti di servizio al casello. Lateralmente alle piste di uscita, si trovano i fabbricati tecnici, uno riservato agli uffici e uno dedicato agli impianti di servizio. Dalla parte opposta, un terzo edificio ospita un front-office per le pratiche riguardanti il transito dei carichi eccezionali.

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Rotaia sempre più competitiva: sicurezza ed ecosostenibilità

Dalle merci pericolose ai prodotti alimentari, così l’impresa friulana Inrail sviluppa traffici e relazioni, in tutto il Nord Italia e anche con l’estero

Il difficile scenario economico attuale impone alle imprese

nuove strategie commerciali, che seguono in molti casi le vie della diversificazione e dell’internazio-nalizzazione. Anche il trasporto ferroviario merci, non immune dalla crisi globale, si misura con nuovi modelli di business e for-me di integrazione: un esempio di successo è fornito dalla friulana InRail, che di recente ha ampliato i propri traffici differenziando la tipologia di merci trasportate ed estendendo, così, ulteriormente il proprio raggio d’azione.

Specializzata in origine nel tra-sporto di rottami ferrosi, prodotti siderurgici finiti e legname, la so-cietà, che ha sede a Udine, negli

ultimi mesi ha saputo farsi largo anche nel cargo ferroviario di prodotti alimentari e merci peri-colose, contribuendo in quest’ul-timo caso alla decongestione del traffico di mezzi pesanti su stra-da che troppo spesso intasano le autostrade locali, in primis l’A4, e purtroppo, talvolta, compromet-tono la sicurezza degli automo-bilisti.

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InRail ha attivato, infatti, negli ul-timi mesi un nuovo servizio di tra-sporto di liquidi infiammabili e ma-terie corrosive, riconsegnando poi le cisterne non bonificate, sulla tratta Piacenza–Villa Opicina, mentre

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l’impresa ferroviaria part-ner FuoriMuro ha all’attivo, fin dall’ottobre dello scorso anno, traffici regolari di Gpl tra Marsi-glia e Castelguelfo, in provincia di Parma. Segno questo, di una cre-scente attenzione da parte delle imprese clienti ai temi della sicu-rezza, della sostenibilità ambien-tale e del risparmio energetico, ma anche della sempre maggiore com-petitività del trasporto su rotaia, in grado di movimentare quantità di merce più elevate e con un mino-re impatto ambientale rispetto ai mezzi pesanti su strada.

Un’altra novità significativa per InRail è il trasporto da Tarvisio e da Villa Opicina a Cavatigozzi, in provincia di Cremona, di circa 250 cisterne al mese contenenti olio vegetale destinato all’Oleificio Zucchi e carri contenenti grana-glie. Nuovi traffici di cereali sono, infine, stati attivati dall’impresa ferroviaria di Udine sulla relazio-ne Tarvisio- San Pietro in Gù, cioè in provincia di Vicenza.

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Sempre maggiori categorie mer-ceologiche trasportate, dunque,

ma anche un consistente amplia-mento delle relazioni su cui In-Rail opera, qualificandosi come impresa ferroviaria in grado di trasportare merci in tutto il Nord Italia, anche grazie alla collabora-zione con la società partner Fuo-riMuro, e anche verso l’estero, in particolare Austria e Slovenia. A

febbraio, nello specifico, l’azienda ha ottenuto dall’Agenzia slovena per il trasporto (Azp) l’autorizza-zione a ritirare per la prima volta i treni in Slovenia in accordo con le Ferrovie Slovene, gestendo la ve-zione nel tratto Gorizia–Nova Go-rica con i propri locomotori diesel.

La società punta adesso ad ac-

crescere ulteriormente il numero dei propri clienti e ha in program-ma nei prossimi mesi lo sviluppo di nuovi traffici dall’area triestina, oltre al trasferimento di sempre maggiori quantitativi di merci pe-ricolose, dai solidi infiammabili ai perossidi organici, dalla strada al ferro.

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Oggi, un polo logistico che offre alle imprese servizi, aree edificabili e immobilidedicati. Domani, un hub intermodale posizionato al centro di una delle aree a vocazione manifatturiera più importanti d’Italia.

L’INFRASTRUTTURA LOGISTICA. PER CRESCERE.“Pensiamo che la logistica e il trasporto delle merci siano fattori competitivi essenziali per lo sviluppo delle aree produttive e manifatturiere“.

Presidente interporto:

// //18 www.ilfriuli.itcooperazione

Torna il sereno sulla rotta di Fincantieri

L’esercizio 2012 di Ficantieri chiude con un utile pari a oltre

15 milioni di euro, in miglioramen-to rispetto all’anno precedente, e con un Ebitda di 137 milioni, regi-strando ricavi che, nonostante le persistenti difficoltà del settore, si assestano a circa 2,4 miliardi con una quota di export che supera il 70 per cento.

Gli investimenti, pari a 89 milio-ni, sono relativi principalmente al completamento di progetti già avviati negli esercizi precedenti al fine di accrescere l’efficienza pro-duttiva e a migliorare le condizioni di sicurezza e di rispetto dell’am-biente. Tale valore include anche la continuazione del programma

Il gruppo, grazie anche all’ingresso nel settore offshore,è oggi leader mondiale nei settori navali ad alto valore aggiunto

coreani, e si posiziona come pro-duttore leader in tutti i segmenti di mercato ad alto valore aggiunto della cantieristica navale.

ottimismo e solidità

“I risultati conseguiti nel 2012 – ha commentato l’Ad, Giuseppe Bono - nonostante il permanere di un contesto di riferimento alquan-to difficile e l’acquisizione di Stx Osv, primaria società che opera in un settore ad alto valore aggiunto

// //XViii www.ilfriuli.itdossier trasporti

di investimenti in atto nei cantieri americani.

nuoVi ordini per 6,5 miliardi

Sot to l’aspet to commercia le l’azienda, che ha sede a Trieste e uno dei principali cantieri a Monfalcone, è riuscita a cogliere al meglio le opportunità dispo-nibili, finalizzando accordi per nuovi ordini, comprese le opzioni, per complessivi 6,5 miliardi di euro che includono peraltro tutte le nuove navi prototipo assegnate nel settore delle navi da crociera. Tale valore include contratti già finalizzati per 1,4 miliardi, mentre i rimanenti accordi sono tutti sog-

getti alla finalizzazione del relativo pacchetto finanziario.

Strategico è il piano di diversifi-cazione del business. Al riguardo si segnala l’acquisizione del 50,75% di Stx Osv, società quotata alla Borsa di Singapore, leader mondiale nella costruzione di mezzi di supporto alle attività di estrazione e produ-zione di petrolio e gas naturale, che nell’ultimo triennio ha generato mediamente ricavi per circa 1,6 mi-liardi ed Ebitda per circa 190 milioni. L’operazione è stata poi perfezionata il 23 gennaio 2013. Attraverso questa acquisizione il Gruppo raddoppia le sue dimensioni, diventando uno dei primi cinque costruttori navali al mondo, con i primi quattro tutti

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Il 18 marzo parte il corso “Licenza di Pilota Privato - Private Pilot Licence” per elicottero,

il giorno successivo sempre nella stessa base è in partenza il corso “Licenza di Pilota Commerciale - Commercial Pilot Licence”, per lo stesso tipo di velivolo, sia modula-re sia integrato.La Licenza di Pilota Privato permette a chi la consegue di volare a scopo ricre-ativo e sportivo o di continuare verso la strada della profes-sione iscrivendosi, in seguito, a un corso Commerciale Modu-lare. Il corso Com-merciale Integrato è, invece, adatto per chi vuole diventare un pilota professionista iniziando da zero.Sempre il 18 marzo inizia il corso “Licenza di Pilota Privato - Private Pilot Licence” per aereo.Elifriulia organizza presso la sede principale di Ronchi dei Legionari un volo di orientamento,

Tre corsi per mettere le ali: passione che può diventare anche un mestiere

// ELIfRIuLIA

il famoso battesimo del volo, per dare l’opportu-nità agli allievi di provare l’esperienza del volo prima di iniziare il corso.Cosa rende Elifriulia diversa dalle altre scuole di volo? Essendo l’azienda elicotteristica più longe-

va in Italia, presente nel mercato da oltre 40 anni, è spesso alla ricerca di nuovi pi-loti per i molteplici servizi che effettua: dal trasporto pas-seggeri all’elisoccor-so, dal lavoro aereo all’antincendio. Inol-tre, nel caso in cui noi non vi fossero posizioni aperte per la carica di pilota, Elifriulia dà la pos-sibilità ai neo piloti

di presentarsi alle aziende in quel momento in selezione.Inoltre, l’azienda fornisce la disponibilità di camere a costo zero per gli allievi provenienti da fuori regione.

come quello dell’offshore, realiz-zata principalmente con nostre risorse, ci permettono di rafforzare le leadership raggiunte e di guar-dare con maggior ottimismo a un futuro di sviluppo. Tutto questo, unitamente all’implementazione del piano di r iorganizzazione condiviso con il sindacato e volto al recupero della produttività e all’in-cremento di f lessibilità, crea le premesse per mantenere in attività i cantieri italiani, in una  solida si-tuazione economico-finanziaria”.

// //XX www.ilfriuli.itDOSSIER TRASPORTI

Un programma di 114 opere come interventi infrastrut-

turali sulla rete viaria regionale da 104.097.921 di euro, dal 2008 al 2012, e un progetto di educazione e sensibilizzazione alla sicurezza stradale iniziato nel 2010 e di durata triennale, che coinvolge tutti gli utenti della strada dalle scuole alle Università della terza età dell’intera Regione Friuli Venezia Giulia. In più 70.000.000 di euro per manutenzioni ordinarie atte a garantire l’efficacia della rete di competenza. Questa la triplice azione portata avanti da FVG Strade per sviluppare e migliorare le infrastrutture viarie della regio-ne creando allo stesso tempo una cultura della sicurezza stradale con l’obiettivo di abbattere la percen-tuale di incidentalità sulle strade del Friuli Venezia Giulia, oltre che i costi sociali legati alla stessa. Sul fronte delle opere di migliora-mento delle infrastrutture viarie Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A., società controllata dalla Regione e responsabile di circa 1000 km di strade, sta realizzando numerosi interventi in “delegazione ammini-strativa” tra i quali la riqualificazione della SR 305 (variante di Mariano del Friuli) in corso di completamento per un investimento di 22.591.361 di euro, la realizzazione della viabilità dell’area del mobile e dell’asse Pa-siano-Azzano Decimo per un inve-stimento complessivo di 48.700.000 euro in fase di progettazione esecu-tiva, la riqualificazione della SS 14 nei Comuni di Monfalcone e Ronchi dei Legionari per 7.600.000 euro e la riqualificazione della viabilità dalla SR 177 alla SR 464 (Variante di Di-gnano + collegamento di Barbeano) per 32.865.000 di euro. Ma i cantieri aperti dalla società regionale, o in procinto di esserli, sono anche molti altri tra i quali il piano di rotatorie attratto dalla struttura del Com-missario per l’emergenza sulla A4, che prevede interventi sui principali assi di viabilità regionale per altri 42.330.386. In particolare sono opere realizzate sulla SR 56, che collega Udine e Gorizia, dove alla fine sa-

FVG Strade: massiccio pianodi opere ed educazione per una maggiore sicurezza stradale

ranno realizzate dieci rotatorie per un importo di circa 11.708.000 di euro, sulla SS 13 “Pontebbana” con undici rotonde per 14.979.195 euro; sulla SS 14 “Triestina” dove sono pre-viste tredici rotatorie per 16.723.134 euro; sulla SR 252 Napoleonica con la sistemazione e messa in sicurezza di sei incroci per 4.700.000 euro e sulla SR 354 di Lignano dove sono previ-ste complessivamente altre cinque opere per 10.510.000 euro.“Un massiccio piano di opere – spie-ga l’Assessore regionale alle infra-strutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici Riccardo Riccardi – fortemente voluto dalla Regione FVG per migliorare una rete infrastrutturale che deve, da una parte necessariamente adeguarsi

alle esigenze imposte dagli scenari europei, mentre dall’altra deve po-tenziare e sviluppare opere sul ter-ritorio che rispondano alle esigenze dello stesso garantendo una viabilità efficiente e al passo con i tempi. In questo senso siamo riusciti, anche in un momento di particolare diffi-coltà finanziaria, a programmare e ad aprire molti cantieri che nessuno

prima di noi era riuscito nemmeno a immaginare”. Investimenti importanti sulle opere dunque, ma anche sull’educazione al corretto utilizzo delle stesse ri-spettando le regole che vigono sulla strada. Ed è questa la “seconda fase” contraddistinta dal un progetto inter istituzionale sicuraMENTE che, attraverso numerose attività di formazione e sensibilizzazione, sta coinvolgendo bambini e studenti delle scuole di ogni ordine e grado, neopatentati, ultrasessantenni e autotrasportatori dell’intero territo-rio. Oltre a Regione e Friuli Venezia Giulia Strade, sono coinvolti anche l’Ufficio Scolastico Regionale, le Università di Udine e Trieste, le ASS, la Polizia Stradale, l’ACI e diverse Polizie Municipali. Ci si sta avviando verso il terzo anno di formazione di sicuraMENTE con lo scopo di realizzare gli ultimi obiet-tivi, quali il campo scuola pratico a Codroipo (Udine) per i bambini delle scuole dell’infanzia e prima-rie, e consolidare le attività svolte in questi anni in modo che possano essere riproposte in autonomia dai soggetti coinvolti. Sul portale del progetto http://sicuramente.fvg-strade.it, si possono trovare news, informazioni, attività, consigli utili ai diversi utenti della strada e persino corsi on-line sulla sicurezza stradale che possono quindi essere seguiti agevolmente dalla propria postazione informatica.

// //XXII www.ilfriuli.itDOSSIER TRASPORTI

La domotica a servizio dei più deboli per orientarsi negli edifici pubblici

Mobilità più semplice

Un convegno per i l lust rare l’esito di una ricerca condotta

grazie a finanziamenti regionali e soprattutto per capire quali ap-plicazioni industriali potrebbero avere le tecnologie domotiche sviluppate grazie al progetto Easy-mob, una delle quattro iniziative di ricerca finanziate nel 2010 dalla Regione.

“I risultati ottenuti da questi progetti – ha detto l’assessore Ro-berto Molinaro,– ci dimostrano che la scelta strategica fatta nel 2010 di puntare sul cluster della domotica era giusta. L’esperienza fatta pone il Friuli in una pro-spettiva culturale adeguata alle aspirazioni e strategie del Paese, e soprattutto a un buon punto di partenza per prepararci a Horizon 2020 e poter accedere alle risorse della programmazione europea 2014-2020 che sono assolutamen-te imprescindibili per la crescita. EasyMob è un progetto che ha in

sé tutte le caratteristiche per essere una buona prassi europea”.

“L’aspetto più meritevole di que-sto progetto – ha sottolineato Paola Guidi– è aver lavorato su tecnologie disponibili, di largo uso e a basso costo. L’interoperabilità tra le tec-nologie e la loro declinazione in base alle reali esigenze e capacità di utilizzo degli utenti è la vera smartness di EasyMob”.

L’obiettivo del progetto, che coin-volge tre imprese (Solari, Luci e Mobe) e quattro enti di ricerca (Università di Udine, Cro di Aviano, Friuli Innovazione e Polo Tecno-logico di Pordenone), è costruire un sistema di assistenza all’orien-tamento per rispondere ai bisogni di persone con difficoltà sia di ordine fisico che cognitivo. Il siste-ma assistenziale informativo che è stato studiato nasce per essere applicato, in modo personalizzato, in ambienti confinanti complessi, ovvero luoghi in cui possa risultare

difficile ai visitatori occasionali più deboli trovare l’orientamento e raggiungere la propria destina-zione. Dopo la fase di ricerca, in questi ultimi mesi del progetto,

fino a luglio, si svolgerà la fase spe-rimentale sul campo, che consiste nell’applicazione del prototipo del sistema di orientamento integrato al Cro di Aviano, dove gli utenti della struttura potranno testare liberamente le diverse modalità di assistenza previste e dare la propria opinione sull’efficacia e il gradimento. Le quattro tecnologie applicate sono i raggi infrarossi, i codici QR, l’uso degli smartphone e le guide di luce.

Oltre a presentare i risultati di EasyMob, l’evento aveva l’obietti-vo di avviare una discussione sul possibile follow up della ricerca, indagando l’applicabilità dei ri-sultati ottenuti con il progetto in diversi contesti della vita sociale, oltre a quello sanitari, focalizzan-dosi sul loro potenziale industriale in campo logistico e in altri ambiti come il turismo, la cultura, il con-testo navale e l’edilizia pubblica in genere.

L’assessore Molinaro

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