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“IL PIEDE E LO SVILUPPO MOTORIO IN ETA’ EVOLUTIVA”
Do#.ssa Camilla Boeddu Podologo
PIEDE
ORGANO DI SENSO
STRUTTURA ANATOMICA
ORGANO DI MOTO
IL PIEDE Il piede rappresenta la porzione più distale dell'arto inferiore. Si collega alla gamba tramite l’arIcolazione della caviglia. Si può suddividere in tre porzioni: • Retropiede • Avampiede • Dita Presenta una superficie dorsale ed una plantare
IL PIEDE
Organo di senso:
ê I receOori rilevano gli sImoli esterni
che vengono inviaI al cervello
IL PIEDE
CUTE ORGANO DI SENSO
Sensibilità vibratoria
Sensibilità taRle
profonda
Sensibilità taRle
superficiale
IL PIEDE
Organo di moto: Piede ê
sostegno del carico ponderale Equilibrio tra muscoli e ossa
Coordinazione SNC
IL PIEDE
SNC
NERVI PERIFERICI
MUSCOLI
ARTICOLAZIONI
PIEDE
IL PIEDE
Schema corporeo
Consapevolezza del proprio sé rispe8o al mondo esterno
IL PIEDE
schema corporeo Il bambino se lo costruisce nel tempo aOraverso le esperienze che fa del proprio corpo in relazione all’uso di esso nel rapporto con il mondo esterno.
IL PIEDE
Bambino con piede nudo
Esplora superficie o oggeOo
Scopre con il piede qualcosa esterno dal sè
Informazioni sull’oggeOo esplorato
Informazioni sul piede e il suo uso
IL PIEDE
I piedini dei bambini hanno una grande sensibilità al taOo. La scoperta di questa parte del corpo e l’esplorazione degli oggeR che con essa si può compiere producono un ricco messaggio sensoriale.
IL PIEDE
In realtà, anche durante l’età adulta la sensibilità dei piedi
rimane molto spiccata purtroppo però
le scarpe ci isolano dal suolo e da qualsiasi percezione di esso
IL PIEDE
camminare scalzi su terreni sconnessi e non in scarpe r ig ide su terreno piaOo consenIra la crescita libera e felice dei piedi del bambino.
IL PIEDE
camminare e correre a piedi nudi sulla sabbia, sulle pietre, sulla roccia e su ogni Ipo di terreno irregolare migliorera lo sviluppo cerebellare, l’equilibrio e il senso di sicurezza.
IL PIEDE
Le scarpe privano il bambino di in formaz ion i taRl i e de l l a percezione del movimento del piede sul suolo. QuesI sono messaggi importanI che contribuiscono allo sviluppo del sistema nervoso centrale.
IL PIEDE
I piedi nudi permeOono di conoscere il mondo in una maniera più direOa. ü I piedi nudi sulla roccia possono trasmeOere una sensazione di calore.
ü I piedi nudi sull’erba spesso provocano sollievo e refrigerio nella maniera più naturale.
LO SVILUPPO MOTORIO
4-‐6se<mane: capo sollevato dal tronco e ruotato a destra e a sinistra
3mesi: buon controllo del capo, estende le mani
4mesi: capo mantenuto costantemente se il bambino
viene sollevato dalla posizione supina; tentaIvi di afferrare oggeR
5mesi: prensione volontaria con ambedue le mani; gioca
con piccoli oggeR o giocaOoli
LO SVILUPPO MOTORIO
6mesi: prensione con una mano; rotola da prono a
supino; siede con appoggio 8mesi:
siede senza supporto; trasferisce gli oggeR da una mano all’altra; rotola da supino a prono
10mesi: siede bene senza supporto; striscia; stazione
ereOa con appoggio; oppone il pollice e l’indice e presa a pinzeOa
LO SVILUPPO MOTORIO
12mesi: stazione ereOa con appoggio; cammina
con supporto 15mesi:
cammina autonomamente 18mesi:
sale e scende le scale; inizia a svesIrsi 24mesi:
sale e scende le scale da solo
LO SVILUPPO MOTORIO
Verso il 12° mese di vita il bambino realizza un'importante conquista, che
gli consente di raggiungere una parziale autonomia e iniziare
l'esplorazione del mondo circostante. ê
Incomincia a camminare!
LA DEAMBULAZIONE
E’ la risultante dell'interazione tra diverse componenI.
L'apparato scheletrico, la muscolatura e le arIcolazioni, coordinate dal
sistema nervoso, collaborano nello svolgimento di questa aRvità.
LA DEAMBULAZIONE
Dal momento che il bambino inizia a camminare e per tuOo il 2° anno di vita, la deambulazione del bambino sarà incerta e
con aOeggiamento ad “anatra” ê
sulle punte, sedere indietro, accentuazione lordosi lombare, gambe larghe
LA DEAMBULAZIONE
Fino all’età di 3-‐4 anni la deambulazione presenta caraOeri che andranno a
scomparire con la crescita.
LA DEAMBULAZIONE
Al di so8o dei qua8ro anni: il ginocchio è tenuto sempre in posizione flessa, sia nella fase di movimento che in quella di stazionamento. L'arto a quest'età non viene mai esteso completamente.
LA DEAMBULAZIONE
Dopo i tre-‐quaOro anni di età la deambulazione diviene più sicura e più
simile a quella dell'adulto.
LA DEAMBULAZIONE
Ci sono alcuni modi di camminare del bambino che si discostano dalla normalità
e che richiamano l'aOenzione e le preoccupazioni dei genitori o insegnanI, pur non essendo quasi mai patologici
LA DEAMBULAZIONE
-‐ marcia a punte in dentro o in introversione
-‐ marcia a punte in fuori o extraversione -‐ marcia sulle punte
LA DEAMBULAZIONE
deambulazione normale: Piedi disposI ai laI di una linea reOa
immaginaria che passa tra i due (asse della marcia).
Il calcagno si discosta dall’asse della marcia di 5-‐6cm e il piede forma con l’asse della
marcia un angolo di 15° in fuori (angolo del passo).
LA DEAMBULAZIONE
Marcia a punte in dentro: Il calcagno si allontana dall’asse della
marcia e la punta del piede va a toccare l’asse annullando l’angolo del
passo
LA DEAMBULAZIONE
Marcia a punte in fuori: La punta del piede si allontana
dall’asse della marcia determinando un aumento più o meno marcato
dell’angolo del passo
CAUSE DELLE ANOMALIE DELLA DEAMBULAZIONE
La marcia a punte in dentro:
• piede piaOo-‐pronato • metatarso varo • piede torto congenito • Ibia vara con intratorsione • iperanIversione del collo femorale • Uso di calzature scorreOe
CAUSE DELLE ANOMALIE DELLA DEAMBULAZIONE
La marcia a punte in fuori:
• extrarotazione posturale dell’anca • piede piaOo-‐pronato • obesità
CAUSE DELLE ANOMALIE DELLA DEAMBULAZIONE
Marcia sulle punte: Puo dipendere da cause primiIve o
secondarie. • i vizi posturali dovuI ad esempio all’uso del girello nel secondo semestre di vita
(primiIva) • malaRe muscolari o neurologiche
(secondaria)
CAUSE DELLE ANOMALIE DELLA DEAMBULAZIONE
Marcia sulle punte:
• Se l’andatura sulle punte si manifesta quando il bambino cammina a piedi nudi o corre, mentre appoggia bene il tallone quando è in ortostasi, in quesI casi è
perfeOamente normale.
CAUSE DELLE ANOMALIE DELLA DEAMBULAZIONE
Deambulazione di emulazione:
Il bambino spesso si diverte ad imitare la deambulazione anomala di coloro che gli
sono vicini. Questo, in mancanza di una anamnesi accurata, puo portare ad incertezze
diagnosIche.
IL PIEDE PIATTO
PIEDE PIATTO
Allargamento della base di appoggio
Cedimento arco
longitudinale mediale
Pronazione retropiede
COSA OSSERVARE NEL BAMBINO
Aspe8o fisico: • Se il bambino ha una piega glutea piu alta e una piu bassa.
• Se ha una spalla più alta e una più bassa. • Se le scapole sono asimmetriche. • Se in posizione staIca, il suo busto sembra ruotato a destra o a sinistra.
COSA OSSERVARE NEL BAMBINO
Comportamento: • Come il bambino siede, cioe se tende ad assumere la posizione rana (con gambe aperte all’esterno).
• Se cammina in modo scorreOo, se inciampa spesso, se si affaIca rapidamente, se è molto scoordinato.
• Lamenta dolori o fasIdi. • Non si lamenta ma evita di praIcare sport o di giocare con gli amicheR.
COSA OSSERVARE NEL BAMBINO
Calzatura:
• Tacco troppo alto. • Tacco consumato da un lato. • Punta consumata. • Suola troppo rigida. • Tomaia alta fin sopra i malleoli. • Tomaia poco morbida.
COSA PUO’ FARE L’INSEGNANTE
Se l’insegnante riscontra anomalie nell’aspeOo fisico, nel comportamento e cambi d’umore nel bambino deve riferire ai genitori interessaI le problemaIche
riguardanI il proprio figlio. I genitori, a loro volta, soOoporranno il figlio a visita
specialisIca dal PODOLOGO riferendo più daI possibili da loro osservaI.
COSA FA IL PODOLOGO
Lo specialista esegue una valutazione funzionale podologica
e posturale, soOoponendo il soggeOo ad un esame clinico e a test funzionali e ad un esame
strumentale cosItuito dall’esame baropodometrico.
COSA FA IL PODOLOGO • Valuta la posizione del corpo nello spazio • Valuta l’appoggio del piede, analizza i vari segmenI del piede e i loro rapporI arIcolari
• Valuta ciascun segmento sovrapodalico (ginocchia, bacino, spalle), i rapporI tra l’uno e l’altro ed infine il soggeOo nell’insieme
• Esamina la cute e le unghie. • Valuta la deambulazione. • Esamina la calzatura. • Esegue l’esame baropodometrico
COSA FA IL PODOLOGO
• Esame baropodometrico: E’ uno strumento di aiuto alla diagnosi, per lo studio dei carichi di appoggio sul piede e della postura. Questa tecnica è caraOerizzata da una pedana composta da migliaia di sensori che sono in grado di misurare il carico esercitato su ciascun punto d’appoggio del piede.
COSA FA IL PODOLOGO
L’esame viene eseguito per individuare: • la forma • la pressione • l’accelerazione del piede e stabilire i tempi di contaOo al suolo • eventuali anomalie nel movimento • zone di sovraccarico • disturbi nell’equilibrio
COSA FA IL PODOLOGO
COSA FA IL PODOLOGO
Al termine della visita, il PODOLOGO consiglierà ai genitori, se necessaria, la terapia migliore affinchè il bambino recuperi totalmente nel minor tempo
possibile.
COSA FA IL PODOLOGO
La terapia varia a seconda delle problemaIche individuali e consiste: • Rieducazione biomeccanica e posturale delle struOure del piede aOraverso l’uIlizzo di plantari su misura. • Rieducazione proprioceRva del piede. • Rieducazione motoria della deambulazione.
COSA FA IL PODOLOGO
Altro compito fondamentale del podologo: • educare i genitori all’acquisto della
calzatura adeguata
LA CALZATURA
L’ influenza della scarpa sulla parte che la indossa è notevole:
² puo imporre una caraOerisIca al passo
² puo variare la forma del piede ed il suo asseOo a terra
Producendo con il tempo effeR negaIvi sulla globalita della persona.
LA CALZATURA
² Nell’acquisto non ci si deve lasciare influenzare dalla pubblicita o dalla moda, ma assicurarsi che la scarpa sia costruita con materiali naturali e
morbidi affinche risulI elasLca durante il passo senza deformarsi, ma sopraOuOo che si ada< al piede
e non viceversa.
LA CALZATURA
² Non sempre una scarpa costosa è un buon prodoOo, ma difficilmente se costa poco sara valida.
LA CALZATURA
Cara8erisLche specifiche che una buona calzatura deve avere:
² la suola deve essere piaOa, con la parte anteriore estremamente flessibile e quella posteriore piu rigida
² la punta rotonda, ampia ed alta, per alloggiare comodamente le dita e non ostacolarne il movimento
LA CALZATURA
² il contrafforte rigido per mantenere in asse il calcagno quando il piede prende contaOo al suolo
² la tomaia morbida che non superi in altezza i malleoli per non ostacolare i movimenI della caviglia
LA CALZATURA
² il tacco non dovrà superare 1-‐2cm per consenIre l’allineamento del baricentro corporeo con l’arto inferiore
² La misura della scarpa viene ritenuta appropriata quando, tenendo il bambino in piedi e premendo sulle punta del piede della scarpa, rimangono 13 mm (circa un dito traverso) oltre l’alluce.
LA CALZATURA
² La scarpa non deve essere né troppo larga né troppo streOa. (ricordiamo a questo proposito che una calza streOa puo produrre gli stessi effeR
della calzatura).
LA CALZATURA
E’ importante evitare l’uso di scarpe gia calzate da fratelli o amici poiche fanno assumere i difeR della precedente deambulazione.
QUALE PUO’ ESSERE L’AIUTO DA PARTE DEGLI INSEGNANTI?
gli insegnanI possono, aOraverso aRvità ludico-‐motorie, far
sviluppare e migliorare lo SCHEMA MOTORIO in ogni bambino.
GIOCHI
TUTTI SU TUTTI GIU’ Si sceglie un capo e tuR gli altri bambini si dispongono in un largo cerchio intorno a lui. Quando il capo dice: “tuR su” tuR i bambini devono andare sulle punte. Quando il capo dice: “tuR giù” tuR i bambini devono andare sui talloni. Per imbrogliare i giocatori, il capo può dare gli ordini rapidamente o lentamente oppure può ripetere lo stesso comando per più volte, quando nessuno se lo aspeOa. Chi sbaglia viene eliminato. L’ulImo che rimane in gioco sarà il capo nel giro seguente.
GIOCHI
GIOCO DEL SEMAFORO: • TuR i bambini si meOono in fila. • L'animatore del gioco, generalmente rappresentato da un adulto, può pronunciare "verde", "rosso" e "giallo".
• Nel caso pronunci la parola "verde", i bambini dovranno avanzare di tre passi con una gamba sola;
• Se pronuncia "rosso" dovranno immobilizzarsi andando sulle punte;
• Poi, se pronuncia "giallo..." seguito dal nome di un animale, i bambini dovranno avanzare, imitando i gesI e il verso di quel determinato animale.
GIOCHI RIEMPI IL RECIPIENTE
• Materiale necessario: 2 maIte per ciascun bambino e un recipiente a squadra.
• I bambini sono divisi in squadre. Ogni bambino di ogni squadra, a turno, dovrà afferrare con le dita di ogni piede una maIta e dovrà andare a meOerla nel recipiente posto a breve distanza dal punto di partenza. I bambini possono raggiungere il recipiente, camminando sui talloni, gaOonando o avanzando sui glutei aiutandosi con le mani.
• Vince la squadra che meOe tuOe le maIte nel recipiente.
• Ps: se durante il tragiOo la maIta scappa dalla presa, il bambino si ferma, riposiziona la maIta e prosegue fino al punto di arrivo.
GIOCHI
Passa e prendi • Materiale: superficie instabile (tappeIni, cuscineR ecc.), diversi Ipi di palle. • Giocare a tre contro due. TuR i giocatori saltellano su una gamba sola. Due giocatori cercano di appropriarsi della palla che gli altri tre si stanno passando. Chi perde la palla va al centro.
GIOCHI
Equilibrio su una palla • Materiale: pallone medicinale o altre superfici instabili, palline da tennis.
• Salire su un pallone (con entrambi i piedi) e mantenere l’equilibrio.
• Un altro allievo si dispone a circa tre metri di distanza e lancia un pallone qua e là cercando di far perdere l’equilibrio al compagno che lo deve afferrare. (più difficile giocolare con due o tre palline da
tennis)
CONCLUSIONI
TuR i bambini nascono con il piede piaOo e lasso. Durante l’infanzia si possono manifestare anomalie della postura, della deambulazione, dell’appoggio plantare, che devono essere valutate dal Podologo per capire se sono fisiologiche e quindi scompariranno con la crescita e lo sviluppo motorio e proprioceRvo, oppure se sono patologiche e in quest’ulImo caso il Podologo consiglierà ed aOuerà la terapia più idonea ed efficace.
CONCLUSIONI Solo i genitori e gli educatori possono ostacolare il correOo sviluppo del piede del bambino. La prima cura per i piedi del bambino consiste nell’assecondare il loro sviluppo fisiologico: ConsenIte loro di camminare e correre a piedi nudi sulla sabbia, sulle pietre, sulla roccia e su ogni Ipo di terreno irregolare. Questa ginnasIca naturale migliorera il loro sviluppo cerebellare, l’equilibrio e il senso di sicurezza.
CONCLUSIONI
Il dialogo e la collaborazione tra insegnanI, genitori e Podologo è l’arma vincente per la prevenzione, la valutazione precoce delle anomalie e per migliorare la situazione afisiologica del bambino. L’insegnante ha un ruolo fondamentale perché è il primo che osserva il bambino (spesso i genitori non vedono o non vogliono vedere). La sua osservazione porta ad una valutazione da parte del Podologo che provvede alla riabilitazione del bambino.
Il piede del bimbo Il piede del bimbo ancora non sa di essere piede,
vuol essere farfalla o mela. Ma poi i vetri e le pietre,
le strade, le scale, i senLeri della terra dura
vanno insegnando al piede che non puo volare, che non puo essere fru8o rotondo sul ramo.
Il piede del bimbo allora Fu sconfi8o, cadde Nella ba8aglia, fu prigioniero,
condannato a vivere in una scarpa...[...] Pablo Neruda