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MAGAZINE I’M e ancora... e ancora... maGGio - GiuGno 2010 anno iii n°17 maGGio - GiuGno 2010 anno iii n°17 maria Grazia Graziano Gianelli FranCesCo sCoGnamiGlio Giampaolo morelli Benedetta V alanzano CuCinotta CuCinotta Positano Pompei

I'M MAGAZINE - MAGGIO/GIUGNO 2010

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Edito da I’M srl via firenze, 54

80142 napolitel 081 6339485

fax 081 214 27 80 [email protected]

reg. trib. di napoli n° 47dell’8.05.2008

Editoremaurizio aiello

Direttore responsabile ilaria Carloni

Collaboratori:Laura Caico

alessandra Carlonifabrizio Carloni

roberta Gambinoadriana malinconico

anna marchitelliChiara Quagliariello

Elisabetta vairo

PHnando alfieriCesare purini

Graphic  Designfrancesco finizio

[email protected]

Distribuzionediffusion Group

Stampaarti Grafiche boccia s.p.a. - sa

Per la pubblicitàtel 081 6339485

[email protected]

SOMMARIO16 Graziano GianELLi

il “capo” che tutti vorrebbero

30 franCEsCo sCoGnamiGLiolo stilista delle star del pop

di anna Marchitelli

44 maria Grazia CuCinottauna donna tutta d’un pezzo

di ilaria carloni

58 GiampaoLo morELLiun talento poliedrico

di laura caico

66 bEnEdEtta vaLanzanola lazzarella!di chiara Quagliariello

72 nardELLiun’azienda iMMune alla crisi

i’M ONLINE

WWW.IMMAGAZINE.IT

L’EditoreMaurizio Aiello

Maria Grazia Cucinottaph Joseph Cardo

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IN COPERTINA

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11 L’opinionEcontrastrare il bruttodando valore al bellodi Fabrizio carloni

22 moda a miLanoil ritorno al lussosegna la ripresa dalla crisidi roberta gambino

36 positanochiunQue la vede ci si posa...

52 pompEituristi da tutti il Mondo aFFollano gli scavitra loro anche leonardo di capriodi elisabetta vairo

64 Los anGELEs itaLia fiLm fEstivaLstar da oscar alla 5ª edizione

76 nautiCsudsegnali di ripresa per la nautica da diporto

80 tEnnis napoLi Cupil trionFo del portoghese Machado

82 maGGio dEi monumEntiritorno al barocco e non solo...di adriana Malinconico

84 mEzzo sECoLo di fiart marE

86 Giffoni muLtimEdia vaLLEyil più grande polo creativo del sud italia

88 napoLi tEatro fEstivaL itaLial’evento cult del teatro conteMporaneo,internazionale e speriMentale

90 CrEativi aLL’EstErocultura, arte e Modaal consolato di bulgaria

92 dario nanni il “nauFrago” torna al circolo canottieri

94 fErraGamola nuova collezione “creations”

98 CarLo piGnatELLi fEstEGGiaiL tEstimoniaL franCEsCo aiELLodi alessandra carloni

102 CoCa CoLa vEstE fEndidi anna Marchitelli

106 La “doubLE LifE” di fay

108 i 30 anni di iLaria CarLonidirEttorE di i’m

112 aL via L’EstatE CaprEsECon anEma E CorE E LE CLoChard

116 mErCEdEstutti pazzi per la nuova sls aMg

120 partE La sfida di “oCChi oCChi oh”

122 party in onorEdEGLi intErnazionaLi di tEnnis

128 divErtimEnto E bEnEfiCEnzada rosoLino

130 i 50 anni dEL CostruttorE trudi

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L’Opinionedi Fabrizio Carloni

Contrastare il brutto dando valore al bello

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i’M maGGio-GiuGno 2010

Questa rivista si rivolge ad un pubblico di per-sone sicuramente a modo e che hanno una con-cezione del mondo positiva e che riguarda un

domani che non sembra lontano. ai lettori e a chi ciscrive piace un bel vestito che sia discreto e accompa-gni un gioiello o una cravatta semplici ed eleganti; cosìcome è considerato seducente il comportamento gen-tile, e ritenere le donne creature privilegiate da rispet-tare ed ammirare. per questo se ci si mette in relazionecon i tempi in cui viviamo, ci si trova a disagio. tutto,infatti, è da molti anni improntato al brutto assolutoed appare poco pratico e intelligente. le aziende, checostituiscono la spina dorsale economica dell’italia,hanno dovuto, anche dalle nostre parti, cedere allasuggestione delle grandi multinazionali americane ele banche, le assicurazioni, le società di telefonia emolte altre hanno adottato un modo di lavorare e diservire i clienti che è contro la natura semplice e pra-tica delle cose. tutti, impiegati, funzionari, dirigenti e utenti si sonotrasformati in una frotta di minorati, costretti a riti ri-dicoli e poco efficaci per guadagnare lo stipendio odavere un servizio peraltro pagato caro. tutti, senza ec-cezioni, devono quindi piegare la testa ed accedere aqualsiasi cosa riempiendo un modello elettronico ochiamando un numero verde che rinvia ad un altro eancora ad un altro, sin quando, sfiancati, non si rinun-cia ad avere quello che serve al proprio datore di la-voro, alla famiglia, all’utente o alla gente in generale.da qualche anno se il collaboratore di un’azienda deveandare in missione, viene ristretto in alberghi conven-zionati che costano poco e un tempo erano relegati aluogo di ospizio temporaneo per i commessi viaggiatori.per chiedere la diaria, si devono riempire decine di mo-delli che prevedono che uno confessi tutto quello cheha mangiato e che deve rispondere a criteri calorici piùpunitivi di quelli riservati dalle convenzioni interna-zionali di guerra ai prigionieri e ai deportati. la cartacarburante deve essere impiegata per poi relazionareil datore di lavoro, fornendo qualche nota biograficasul dipendente della pompa di benzina che ha fatto ilrifornimento, con il rischio incombente di essere licen-

ziati con disdoro con la taccia di essere dei ladri. iltutto, con conseguente tristezza e frustrazione che de-terminano la diminuzione dei buoni affari e alimen-tano la schiera dei burocrati di cui non si sa cosa faree che rientrano nel concetto del brutto esistenziale. anche essere cliente è complicato e bisogna avere pa-rametri eccezionali per potere godere di uno scopertodi conto corrente in banca, pagandolo, poi, con marginiche ti riducono al pezzente per cui vieni trattato. perle assicurazioni, vieni penalizzato anche se dormi rus-sando, considerato che come ti muovi scattano penaliche piegherebbero le gambe a un minatore del Klon-dike ai tempi della corsa per l’oro finita per lui in ma-niera fortunata. anche le strutture pubbliche nehanno risentito e tutto è diventato molto articolato. inospedale si lavora con il numero prenotato, come dalsalumiere, e le aziende sanitarie convenzionate fannole tac solo se l’asl di riferimento ha pagato con i soldidel contribuente che lo stesso ente pubblico ha già di-lapidato. le città sono pervase dalla malavita spicciola e di im-portazione e si perseguono solo i reati associativi piùgravi e che fanno scalpore. per il mantenimento del-l’ordine pubblico, che manca tanto alla cittadinanza,ogni specializzazione di polizia fa una parte del tuttocon la conseguenza che per sorvegliare una strada civogliono quattro volte gli agenti che controllano il cen-tro di Kinshasa. se si guasta il telefonino e si sollecitail call center del gerente, risponde un disco che ri-manda a mille operazioni da fare sulla tastiera o ti spe-disce a centri di assistenza, dove la fila è quella dellegrandi carestie per il pane.È, in poche parole, il brutto assoluto che questa rivistacontrasta cercando di dare valore al bello che è il suocontrario; fatto di piccoli comportamenti, di oggetti, delbuon mangiare, di fotografie che fanno pensare, di unapoesia e di una buona giacca. se poi si indossa un paiodi scarpe fatte a mano e si va a Milano e la gente conla puzza sotto il naso ti guarda con interesse, tutto que-sto è ancora più bello, quasi commovente e molto na-poletano.

[email protected].

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Quattro amici in pizzeria, ecco com’è iniziatal’avventura. era il 1990, una notte di mag-gio: pizza, birra e idee. e che idee! ad

averle è stato graziano gianelli, oggi amministra-tore delegato di una delle più grandi aziende delmade in italy.un’azienda con fatturati da capo-giro, che continua a mietere suc-cessi nonostante la crisi. Ma diquesti successi graziano gianellinon si vanta, anzi, si limita a direche è arrivato dov’è grazie allasquadra di persone in gamba,trentenni o poco più, di cui è a capo. Ma lui nonama definirsi capo. i suoi non sono dipendenti, macollaboratori e il suo successo è il loro successo. l’ufficio stile si chiama sala giochi: già, perché se-condo lui, la creatività e le idee non possono circo-

lare nella cupezza.ed è da questa filosofia che sono nati i suoi marchi:prima “geospirit”, spirito della terra, nato nel1990, che in breve tempo ha guadagnato una po-sizione di rilievo nel segmento del capospalla acti-vewear, con un prodotto fortemente caratterizzato

in senso tecnico-sportivo. poi nel1996, è stata la volta di peuterey,con l’obiettivo di identificare unalinea di abbigliamento sportsweardi fascia alta, ricercata e di ten-denza, a cui si sono aggiunti annidopo i brand dekker e Kejo.

dal 2002 al 2007 il fatturato è esploso, passandoda 4 a 110 milioni di euro. Ma, nonostante le cifreda capogiro, mister gianelli giura che il successonon l’ha cambiato e che il suo principale obiettivosono le risorse umane, vero valore di ogni azienda.

di Nunzia M.

GrazianoGianelli

il “capo”che tutti

vorrebbero

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non ama autocelebrarsi, né definirsi. lascia aglialtri il compito di giudicarlo, anche se confessa chegli piacerebbe essere definito un galantuomo…su questo non c’è dubbio. tutti: dipendenti, colla-boratori, amici e anche chi ha semplicemente ilpiacere di intervistarlo, possono definirlo a granvoce un vero gentleman…

Iniziamo dagli albori della sua carriera. Hadichiarato che l’avventura nel mondo dellamoda è iniziata quasi per caso, a un tavolodi un bar in compagnia dei suoi attuali par-tner societari: è stato proprio così?esattamente così. eravamo in una pizzeria, peressere precisi, a tarda ora. i miei partner ed io, ve-nivamo da una precedente espe-rienza sempre nel settoredell’abbigliamento sportivo.Mauro paganelli (uno dei soci,ndr) aveva visto nascere e morirequell’attività per cui tutti noi avevamo lavorato.una volta chiusa quella parentesi, abbiamo decisodi sfruttare la nostra esperienza non per gli altri,ma per noi stessi, così è nato geospirit

Così il suo è stato un salto nel buio... Oggi, in-vece, i giovani puntano sempre di più allatranquillità di uno stipendio fisso. È un beneo un male secondo lei? per fare l’imprenditore il coraggio è fondamentale.se ci riferiamo al momento contingente, quellodella forte crisi, è proprio in questi periodi che c’èla grande opportunità di emergere: le crisi tem-prano e tendono ad enfatizzare la qualità delleproposte, delle idee e delle persone. nell’abbon-danza, invece, va bene tutto

I brand da lei creati: Peuterey, Geospirit,Dekker e Kejo: nessuno avrebbe scommesso

in un successo così grande. Qual è stato ilsuo asso nella manica?premetto che non avrei scommesso niente nean-che io… (ride).

Viva la sincerità…eh sì. a parte gli scherzi, credo che la passione eil lavorare con buon senso siano elementi impor-tanti in un’attività imprenditoriale. la scelta vin-cente è quella di puntare sulla gente, sulle risorse,che sono il grande patrimonio della mia azienda edi tutte le aziende del mondo

In principio fu Geospirit (spirito della terra),dopo Peuterey, Dekker e kejo. Come sono

nati i bizzarri nomi dellesue linee?anzitutto bisogna precisare chele prime due fanno parte di unasocietà e le ultime due di un’al-

tra, ma i fondatori sono sempre gli stessi. geospi-rit è nato 20 anni fa e il nome mette in risalto laqualità naturale dei nostri piumini. ci piaceva,poi, l’idea di terra e spirito, sport e natura. il mar-chio peuterey è nato, invece, ai confini di questomondo: una volta ero con un cliente a sciare sulMonte bianco, dove nascono le cime del peuterey.l’ho registrato e quando c’è stata l’occasione l’hotirato fuori. tra l’altro, le do un’anticipazione: ab-biamo presentato per il prossimo autunno inverno2010/2011, una nuova capsula, diciamo così, e l’ab-biamo chiamata “aiguille noire de peuterey”, cheesiste davvero in natura ed è appena sopra ilmonte di cui le parlavo! dekker, invece, esistevagià ed è stato portato in dote da altri due dei nostrisoci. infine, Kejo: 10 anni fa ero a tokyo in unapiazza che si chiama kejo plaza, mi è piaciuto ilnome e l’ho registrato, per poi utilizzarlo solo nel2004 con l’entrata nel mercato di questo nuovo

L’azienda di altopascio

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brand che ha avuto un grandissimo, inaspettato,successo

Tutti nomi trovati in giro per il mondo…beh, sa, faccio 80mila km all’anno inauto e 200mila in aereo. direi che unpochino in giro ci sono!

Dal 2002 al 2007 il vostro fatturatoè esploso, passando da 4 a 110 mi-lioni di euro. Cosa ha rappresen-tato per lei, che da ex lavoratore dipendente,ha conosciuto la fatica? nella mia vita privata non è cambiato nulla, glieloassicuro. certo, lavoro molto di più: faccio 380 kmper raggiungere il luogo di lavoro (vive in brianzae l’azienda si trova ad altopascio, in toscana, ndr).dal punto di vista professionale sono molto più re-sponsabile di 20 anni fa, soprattutto grazie ai mieicollaboratori che hanno arricchito la mia espe-rienza: sono tutti più bravi di me, anche perchénon saprei che farmene di gente meno brava dime!

Tempo di crisi, tagli agli investimenti, so-prattutto in pubblicità. Lei, però, pare averadottato un’altra strategia, sottolineandol’importanza della comunicazione. Qual è lasua filosofia in merito?la crisi non l’abbiamo ancora vista perché conti-nuiamo a crescere, forse non come qualche annofa, ma continuiamo a crescere. inoltre, alla basedel nostro progetto ci sono tre pilastri fondamen-tali: il prodotto, la comunicazione, la distribuzione.e senza uno dei tre, il progetto non sta in piedi: si

possono fare le cose più belle del mondo, ma poi bi-sogna anche saperle comunicare in modo chiaro,facendo le scelte giuste. noi, tra l’altro, gestiamoil tutto internamente

Il luogo comune è che più ci si sco-pre, più si è sexy. Qual è, invece, ilsegreto per essere seducenti anchecon capi come i vostri per lo piùsportivi e soprattuttocoprenti?

il segreto sta nelle forme. noiche veniamo dal mondo dellosport abbiamo dovuto fareun grande lavoro di ri-tara-tura delle nostre linee. più silavora su fit asciutti, cheesaltano le forme, più ci siavvicina ad un limite chediventa facile oltrepas-sare, sbagliando

Non teme il mer-cato straniero cheè molto competi-tivo?no, non lo temo.oggi siamo in unmercato di millenicchie e noi ab-biamo deciso dipuntare a una diqueste

La sua nicchia l’ha

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definita quella del “lusso accessibile”: cosaintende esattamente?esso indica un prodotto che ha contenuti che loidentifichino e dove c’è un rapporto ragionevole trail suo valore e la collocazione nel mercato. È unprodotto definibile più sincero. non per essere na-zionalista, ma sono convinto che inquesto mestiere gli italiani siano imigliori: come noi non c’è nessuno,francesi compresi!

Reo confesso, diciamo così: hadichiarato di preferire la pro-duzione in paesi stranieri dovesi possono contenere i costi. Un duro colpoper il made in Italy, soprattutto in tempo dicrisi…in realtà nessuno può fare una scelta diversa daquesta, per il semplice fatto che non esistono piùlaboratori in italia. si tratta di aderire ad una re-altà. ciò non vuol dire che venga sacrificata lacreatività del made in italy, ma semplicementeche è stata delegata la parte manifatturiera adaltri paesi, dove la gente cuce bene almeno quantoin italia. l’importante è mantenere il cuore e l’ideaitaliani

Orfano di padre, cresciuto in una famiglianon agiata: come canta Morandi, lei è uno sumille che ce l’ha fatta: quali sono state lecarte che ha giocato?ho avuto la fortuna di avere accanto persone piùgrandi di me, dal punto di vista intellettuale,umano e della generosità

L’ufficio stile della sua azienda è definito

una sala giochi e tra i suoi dipendenti c’ègrande serenità. Merito del capo?partiamo dal fatto che non ho dipendenti ma col-leghi. lavoro grazie al loro aiuto, quotidiana-mente. io sono solo quello che si assume leresponsabilità, ergo, se facciamo bene, il successo

è di tutti, se sbagliamo, è colpa mia

Un uomo disuccesso e padredi famiglia: cosasogna per i suoi figli?un uomo di successo nonlo so, un padre di fami-

glia sicuramente sì e anche molto or-goglioso di esserlo. sogno che i mieifigli riescano a fare ciò che gli piace,com’è successo a me

Ha dichiarato di non volere chei suoi figli lavorino nell’aziendadi famiglia: come a dire cheper arrivare bisogna farsi leossa…preferirei di no. per ora comun-que stanno ancora studiando.la più grande fa dei lavorettipart-time tra un esame e l’al-tro e per ora va bene così

Come si definirebbe inuna sola parola, ovvero,Graziano Gianelli, I’M?spero di essere definito,perché non mi piace defi-nirmi, un galantuomo..

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L o scorso 24 febbraio 2010, all’ombradella Madunnina, con una Milano in-nevata, ha avuto inizio la settimana

più cool dell’anno: quella della moda.la città in fermento: il solito tran trandi modelle, giornalisti, macchine lus-suose con a bordo personaggi notidella moda, opportunamente celati

dietro vetri neri oscurati, ragazzemozzafiato che inarrestabili sfidano il

gelo con abitini senza calze, correndoda un capo all’altro della città su tacchirigorosamente 12.

le sfilate che si susseguono ogni 15 mi-nuti, tra le public relations di pr, gior-nalisti e aspiranti invitati, tuttiall'inseguimento dell’invito per il partypiù esclusivo, perché la giornata si sa,non finisce mica con la sfilata…tutto questo è Milano nella settimanadella moda, ma non va dimenticato ciòche di più importante resta un volta pas-sati la festa e il fermento di quei giorni:quello che gli dei della runway hanno deciso pernoi per il prossimo autunno - inverno 2010-2011.

grande protagonista della stagione sarà certamentela pelliccia, perché il prossimo inverno segnerà il ritornoal lusso, forse come segnale di ripresa dalla crisi. le passerelle milanesi hanno da sempre segnato la car-riera di ogni stilista che le ha calcate, consacrandone la na-scita o la fine, ma di alcuni ne ha semplicemente definitol’esistenza. parliamo di grandi firme come salvatore Ferragamo, roccobarocco, Fendi, gianfranco Ferrè, gucci, ermanno scervino,Mario valentino, iceberg, prada e tanti altri.partendo dal sofisticato stilista che fa sognare, Ermanno Scer-vino, la sua collezione ha come tema la sostenibile leggerezzadell’essere. tutto molto corto, svelto, misurato nei decori e nei vo-lumi; capospalla su minidress in organza trasparente, sono il passe-par-tout per l’inverno 2011. nemmeno un paio di pantaloni a

Milano mon amour

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Il ritorno al lusso

segna la ripresa

dalla crisidi Roberta Gambino

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scaldarci! la sintassi della collezioneè semplice, sono i dettagli a fare dapunteggiatura: tanta vernice, cuis-sards che scolpiscono gambe chilo-metriche, ricami e applicazioni chesveltiscono i tagli puliti di abiti inpanno. l’attenzione si catalizza sullaparte alta della figura, con colli e cap-pucci ipervolumetrici o doppi revers dipanno e camoscio che sottolineanovolti dal make up etereo. i toni freddidel nero, del bianco e del viola si ac-cendono all’armonia del militare edell’ardesia, perché è proprio così ladonna scervino: una torcia che brilladi luce propria.altra importantissima presenza sulle passerelleè stata quella di Fendi, con una meravigliosa col-lezione di pelle e pelliccia. Mood anni ’70 e lavo-razioni minuziose: la collezione di Karl lagerfeldnon ama il lusso gridato e adora la sperimenta-zione, gli intarsi, la pelliccia applicata al tessutoe quei tocchi speciali che fanno dei tanti coat pro-posti, capolavori artigianali. le pellicce si trasfor-mano in giochi patchwork sia di colori che dimateriali. le cappe a trapezio si aprono su legginssuper slim stile biker o su gonnelloni stretti invita da coulisse. le bluse sono dal taglio mona-cale, si porteranno abbottonate fino al mento, per-ché la donna Fendi deve essere scoperta, non

scoprirsi. il volume è la parola d’ordinedella collezione, che da il ritmo giustograzie ai drappeggi sugli abiti. la tavo-lozza dei colori per Karl lagerfeld èvaria e chic: zafferano e petrolio, navye avorio, gesso e nero contrapposti inmaniera netta. al top anche gli acces-sori: stivali con rinforzo in gomma eborse fotografo in cuoio martellato,struzzo e intarsi di camoscio.atmosfera hitchockiana per Iceberg,

lo stilista emblema del contrasto. pro-pone donne androgine e sfuggenti, dal-l’aspetto over come le camicie da uomoportate su skinny jeans, maxi shirt e

over pull che nascondono la silhouette, la-sciando scoperte solo le gambe, protagoniste

della stagione, infilate in aderentissimi pantaloni.donne avvolte in cappotti over che si stringono invita lasciando i fianchi in bella mostra, sui qualisi appoggiano tubini fascianti dai colori più vari,dal tartan, fino a un insolito floreale proposto inversione invernale black & white.e ancora Gucci, con una Frida giannini che peril prossimo autunno-inverno si è ispirata al pe-riodo d’oro della maison, che va dagli anni ’70 ai’90, in cui il lusso estremo si alternava ad un eclet-tico minimalismo. la sua collezione ha messod’accordo buyer e fashion victim con una colle-zione che punta direttamente al lusso. tagli affi-

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iceberg Gucci

ferrè

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lati, silhouette anatomiche, abiti dal taglio impe-riale ispirati alle donne dell’antico egitto, conplacche metal applicate su tessuti dalle tonalitàghiaccio, celeste, marrone e nero. icappotti over size destrutturati incashmere si appoggiano su skinnypants dritti con la vita risvoltata edevidenziata da grossi cinturonimetal. la night version della maisonpunta tutto sul pizzo chantilly ef-fetto pitone, le paillettes sugli shortsricordano molto lo stile disco feverdello studio 54, in cui piume distruzzo vestivano le stravagantinotti della new York che conta, e arendere perfetto il mood anni ’80 c’èancora la pelliccia.in ultimo, ma non per importanza,Gianfranco Ferrè, che a MilanoModa donna ha proposto una colle-zione che celebra le regole rigorose dell’eleganza,con una donna grafica disegnata con la precisionee la maestria di un manga giapponese, delineata

come da un precisissimo tratto di china, accatti-vante nel suo dark look materializzato con il sa-piente accostamento di pelle e pelliccia.

anche per lui le linee si taglianogeometricamente, i cappotti dallespalle alzate rievocano le vecchie epotenti armature di star trek, lavita si stringe in cinture-corsetto chedelineano la figura, gli abiti innappa si attaccano al corpo, enfatiz-zati da un sapiente intreccio effettostuoia, i pantaloni dalla vita alta siabbinano a camicie ben chiuse alcollo, tradite solo da un vezzosofiocco, unico elemento decorativo in-sieme alle cinture-catene.ad ammorbidire questa donna dal-l’eleganza così severa, una palette dicolori che spazia dalla gamma deigrigi, al bianco, beige e carne, fino

ad illuminare le gelide notti invernali con abiti asirena percorsi da scie laminate, schegge dorate epericolose trasparenze.

d&G blugirl dsquared2 Giorgio armani

Emporio armani

moschino

Costume national prada versace

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passando alla rassegna degli il-lustri stilisti partenopei, anchequest'anno la loro presenza ha

fatto la differenza.salvatore Ferragamo ne è sicura-mente il portabandiera. l’omaggio agreta garbo è stato il tema princi-pale di questa collezione. dall’ele-

ganza di ieri a quella di oggi, icapi sembrano essere dedicati auna donna che possiede pro-prio il fascino della grande at-trice, pioniera dello charmecontemporaneo. per lei sonostati tagliati con maestriacompleti sartoriali dal moodmaschile e dal comfort de-luxe. sotto trench di suède,

coat di pelliccia, gilet maculatie cappotti over con dettagli army,

si indossano pull a trecce o camicie stampate con vo-lants e fiocchi al collo. tanti tailleur gessati o pied-de-poul con pantaloni dall’aplomb impeccabile, daalternare a shorts e bermuda a vita alta o a gonnel-loni seventy. per la sera, la donna Ferragamo brilla in abiti in ma-glia illuminata da flash in lurex, o con piccole tuni-che tempestate di placche metalliche e bluse conpaillettes dorate. i colori della stagione scoprono le

Fascinopartenopeo

in passerella

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ferragamo

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tinte delle foglie d’autunno, dalcammello al cognac alla terrabruciata, mischiato e rischia-rato da bagliori dorati. aipiedi, cuissards, sandali altie in testa cappelli da uomoe berretti tricot, che ren-dono ancora più inte-ressante e glamourquesta donna cac-ciatrice.guardando invece ladonna di Francesco sco-gnamiglio, non si può nonrestare senza fiato al co-spetto della sua donna ete-rea e sensuale, ma conun’identità estetica arric-chita di monili come cin-ture, bracciali e tacchi aforma di pesce, pezziunici, simbolici ed arti-gianali. pagano e cristiano, ilpesce è l’emblema del po-tere e della prosperità,persino il capo-icona, lablusa candida, è fatta discaglie di organza cheevocano squame mossedai movimenti ondula-tori delle onde.eterogeneo ed impecca-bile, il linguaggio ma-teriale e cromaticodella collezione. lascansione geometricaregala scioltezza allespalle destrutturate, itrattamenti al neoprenegenerano una certa rigiditànei tessuti di lane trattate, im-palpabili e sottili. il pizzo è deter-minante, i cappotti minimal sonodritti sul davanti ma a sorpresascultorei sul di dietro. i pantalonihanno il classico taglio sartorialemaschile, ma è calato sui fianchi perrendere sensuale anche un capo sem-plice. il colore varia: un intrigante nero mi-schiato al pitone, si contrappone alladolcezza del verde menta, del rosacipria e della carta da zucchero. Èuna donna quella di scognamiglio,

che ha lasciato dietro di sé l’oro,protagonista da oltre 10 anninelle collezioni dello stilista, poi-

ché ha trovato nell’argento, ilmetallo che meglio rap-

presenta l’equilibrio deitempi.altra storica pre-senza è quella dirocco barocco, per il

quale echeggia il ri-torno al lusso, protago-nista indiscusso, nontanto nei materialiquanto nell’atmo-

sfera. si celebral’essere, il piaceredi vestirsi con

l’eleganza ti-pica di un

grande in-c o n t r o ,anche sequesto èsolo con

se stesse.Q u e s t a

c o l l e z i o n esembra costruita quasisulla giornata della donna,iniziando infatti con abitidal taglio moderno che pos-sono essere indossati digiorno, dalle lunghe cer-

niere e caratterizzati da sa-pienti sovrapposizioni di tessuti,

maglie lunghe da abbinare ai leg-gins e cappotti ricamati con fili iri-descenti, senza dimenticarel’accostamento tra pull e jeans. lo stilista accompagna la donnafino alla fine della sua giornata,proponendo abiti da cocktail carat-

terizzati da plissettature che se-guono la silhouette e da sera con

gonne vaporose in tulle e corpetti rica-mati.

una collezione molto classica, indossa-bile, senza troppi fronzoli, con un roccobarocco che resta fedele al suo stile disempre, proponendo abiti femminili etradizionali. anche la palette di coloriè semplice, regnano le tonalità delblu, grigio ma anche molto rosa enero.

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rocco barocco

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ancora una volta, poi, il napoletanissimo,intramontabile Mario valentino, che hacalcato la runway milanese, proponendouna collezione ricca di fascino e seduzione,per una donna che non vuole mai esserescontata, ma forte, lineare e intrigante. lenuances spaziano dai toni del rosso alviola, al blue elettrico fino ai più sobri gri-gio e nero. anche per lui forme tondeg-gianti, tanta ondulazione, drappeggi eplisset.la scelta dei materiali verte su visoni,montoni, nappe, alternati con inserti inraso, da sempre emblema della griffe.con l'ultima sfilata, si sono spenti i riflet-tori sulla Milano fashion, la neve si èsciolta, le ragazze sono scese dai trampolitornando alle comode scarpe da ginnastica,il sole ha fatto il suo timido ingresso in pri-mavera.e mentre iniziamo a godere degli abitiestivi, con le innumerevoli proposte det-tate per la prossima stagione autunno-in-verno 2010-2011, possiamo già farciun'idea chiara su quale genere indossare,nella speranza che il ritorno al lusso, siadavvero il sintomo di una rinascita.

scognamiglio

mario valentino

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Le star deL pop vestono

Francesco

scognamigLio

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madonna e lady gaga lo hanno scelto. lasua eleganza contemporanea è ricerca-tissima in tutto il mondo. e la sua è

una vera e propria “scalata pop”. È Francescoscognamiglio, lo stilista dal sangue partenopeopiù conteso dalle star internazionali. la donna di Francesco scognamiglio è sempreieratica e sensuale. Quella che indossa la colle-zione autunno-inverno 2010/2011 diviene addi-

rittura mitica, con un’identità estetica rinnovatada un viaggio in una dimensione senza tempo néspazio. si avvolge e si adorna dei monili che haraccolto: cinture, collane, bracciali e tacchi aforma di pesce, pezzi unici e simbolici realizzaticon minuzia artigianale. È una donna che ha la-sciato dietro di sé l’oro, protagonista da oltredieci anni dello stile scognamiglio, perché hatrovato nell’argento antico il metallo che meglio

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di Anna Marchitelli

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rappresenta l’equilibrio tra i tempi.il “love affair” con Madonna inizia nel maggiodel 2008 quando la regina delpop mondiale indossa per larivista “elle usa” la blusaultra-seducente e ultra-fem-minile in tulle di seta neradella collezione di scognami-glio. tra i vari look firmatiscognamiglio, voluti dallarock star, quello con la cami-cia che diviene cult, quasi unsignature look che, sfilatadopo sfilata, lo stilista rileggecon interpretazioni inedite. eproprio a Madonna dedica lacamicia in versione “angel”:velata e seducente, con lespalle segnate grazie a imbot-titure che s’intravedono esembrano ali. allo stilista na-poletano, inoltre, Madonna haaffidato il suo look nel video-clip “give it to me”.a richiedere l’estro e la crea-tività di Francesco scognami-glio un’altra star della musicapop: l’eccentrica lady gaga. la collaborazionecon la platinata cantautrice statunitense, chestupisce con i suoi abiti e con le sue perfor-mance, è continua e intensa e i risultati sono

spettacolari. indimenticabile, infatti, il singo-lare e “architettonico” over coat indossato lo

scorso febbraio al london’searls court arena per il “britawards 2010”. con balze diseta completamente foderatedi neoprene, l’abito simulavauna gorgiera esasperata nelledimensioni e riprendeva iltema “opera” richiesto dallapop singer. già lo scorso otto-bre, alla trasmissione radiofo-nica elvis duran & theMorning show, a new York,l’artista aveva indossato unabito del designer italiano,drappeggiato bianco e deco-rato con stelle, simbolo e iconadella collezione primaveraestate 2010.

Le star della musica pop lacercano. Cosa vuol dire ve-stire delle icone come Ma-donna e Lady Gaga?essere scelto da Madonna olady gaga, che sono donne

non facili da conquistare, è per me motivo digrande orgoglio. così com’è stato lavorare conrihanna, cristina aguilera e Jennifer lopez,tutte star attente alle tendenze della moda più

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Madonna, Lady Gaga, Rihanna,Cristina Aguilera e JenniferLopez hanno scelto lui... madonna con gli abiti di scognamiglio, a sinistra la copertina del cd

Lady Gaga

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innovativa. devo riconoscere che per i miei abitinon ho mai voluto una pubblicità di massa, hosempre cercato di fare unagrandissima selezione e i risul-tati sono evidenti

Lei ha vestito anche attriciamericane. Hollywood det-ta leggi nel campo dellamoda, ma poi vuole il madein Italy. Come lo spiega?sì, attrici come Jennifer con-nely e diane Krugher mihanno scelto. devo dire che noiitaliani all’estero siamo moltoapprezzati, perché siamo sim-bolo di stile ed eleganza. perquesto hollywood richiede ilmade in italy. anche le piùgrandi maison francesi sonorette da stilisti italiani

Ritiene sia un elementovincente l’utilizzo delle tec-niche dell’alta sartoria ar-tigianale prettamente italiana? certamente sì, anche se ciò che viene osservatoè pur sempre il prodotto finale. la fattezza delcapo sartoriale, poi, si riesce avedere bene solo quand’è in-dossato dalle modelle. in ognicaso il made in italy è l’eccel-lenza

Lei è napoletano. Nella suavisione della moda c’è qual-che aspetto della culturapartenopea?tutto. io parlo in napoletanocon i miei amici e la mia vita èinteramente legata a napoli.una città che vanta grandipregi e geni, nella musica, nelcinema, nell’arte. penso a ca-ruso, sofia loren, Francescoclemente. e ancora, l’alta sar-toria di schubert e di alessan-dro dell’acqua. la creatività ela genialità è impressa nel no-stro dna

Cosa ricorda del suo debutto nel 2001 sullepasserelle di Milano Moda Donna?

l’emozione, l’ansia. sono trascorsi dieci anni, inne avevo ventiquattro e ricordo che mi sentivo

morire dall’ansia. Mi chiedevocosa stessi facendo e invece èstato il mio trampolino di lan-cio. eppure, certe volte, perdodi vista il percorso fatto e misembra sempre il primogiorno

La sua donna è seducente,eterea, quasi mitica, conun erotismo algido e impe-rioso, ma sempre moltofemminile. Qual è la sua vi-sione della femminilità?io ho una visione complessivadella donna, per me è un’iconasu cui costruire ogni voltaun’idea nuova. odio le frasifatte e retoriche, che talvoltadiventano quasi offensive neiconfronti della donna. lamoda è un esperimento sulcorpo femminile. cinquan-

t’anni fa le donne nascevano con la vita moltopiccola e seni prosperosi, oggi invece la fisiono-mia è completamente cambiata. in questo con-

siste lo sperimentalismo dellamoda; all’evoluzione geneticafaccio corrispondere un’evolu-zione di stile

Le sue collezioni assu-mono un’impronta semprepiù internazionale. È unmodo per imporsi nei mer-cati degli Stati Uniti, Rus-sia, Europa, Asia?ho sempre avuto un’improntainternazionale. all’inizio dellamia carriera avevo ottoclienti, mentre i miei colleghine avevano un numero decisa-mente maggiore e non capivoperché. Mi arrovellavo tradubbi e incertezze, poi ho ca-pito. le mie clienti erano lehit della campania, c’era unrifiuto da parte della massa

nei confronti delle mie collezioni, non le capi-vano, non le apprezzavano. il mio essere snob èun’attitudine, sono nato così, è il mio stile

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La moda è un esperimento sul corpo femminile...

francesco scognamiglioe marpessa hennink

francesco scognamiglioed Eva riccobono

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Dove trova la fonte d’ispirazione per lesue collezioni?da nessuna parte. la mia ispirazione è un mo-mento, uno stato d’animo, un bicchiere di vinoin più

La moda risente del difficile momentostorico che il nostro Paese sta vivendo?indubbiamente sì. il reparto tessile ha subitogli effetti della crisi. si spera, però, che giàdalla prossima stagione ci sia un netto miglio-ramento. in ogni caso non smettiamo di dise-gnare sogni

Secondo lei, come deve vestire la donnad’oggi, cosmopolita, lavoratrice, madre emoglie, che non vuole rinunciare ad es-sere elegante e femminile?a volte basta una semplice t-shirt, una giaccadi una taglia in meno, un pantalone che famolto donna manager e un tacco di 12 cm. nonbisogna mai rinunciare al tacco alto, le donneche non lo indossano possono starsene a casaa fare le nonne!

I’M?discreto e normale. Ma anche snob.

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Positano

Chiunque la vedeci si “Posa”.

Ecco perché...

foto Regione Campania

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secondo la leggenda, nel Xii secolo d.c.,una nave che trasportava un quadro dellaMadonna assunta, di tipo bizantino stava

navigando le acque del Mar tirreno, proprio difronte a positano, quando i marinai sentironouna voce che sembrava proveniente dal quadroche diceva “posa posa”, nel senso di fermarsi.da lì, il nome positano. dopo questo episodioportarono il quadro della vergine nella chiesache oggi è situata nella piazza centrale delpaese, piazzetta dei Mulini e misteriosamenteal mattino lo ritrovarono vicino al mare, su uncampo di ginestre. si pensò ad un miracolo, così

gli abitanti costruirono in quel punto la nuovachiesa dedicata appunto a Maria assunta, pa-trona del paese, che oggi è una delle più impor-tanti in italia, risalente al 1200.la storia di positano è lunga, ricca di aneddotie leggende. altra ipotesi sull’origine del suonome è che derivi da una spettacolare villa ap-partenente al liberto posides spado, oppure, in-fine, da poseidone, dio del mare.circa 10.000 anni fa, appena dopo l’ultima gla-ciazione, quando il livello del mare era moltopiù basso, sicuramente positano era abitata dacacciatori raccoglitori, come ha documentato un

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ritrovamento archeologico di ossa fossili dicervo e di cinghiale nella grotta della portapresso la località sponda.Facendo un salto dalla preistoria al periododella grecia classica, va rilevato che l’isola ci-tata nell'odissea di omero, dove ulisse resisteal canto delle sirene, era sicuramente quelladei galli, o li galli, allargo di positano: que-sto attesta che le no-stre coste erano giàconosciute agli antichigreci.infatti, storicamentepositano è venuta fuoridall’oblio, al tempo del-l’antica roma, comeper gran parte dellacostiera amalfitana egrazie al suo climamite ed alla bellezzadel paesaggio, era per iromani un ambitissimoluogo di villeggiatura.ecco perché vi sonosontuose ville. positano è molto sug-gestiva e particolare

per le tantissime scalinate che dall’alto delpaese giungono alla spiaggia. i suoi paesaggisono famosi in tutto il mondo: le case bianchemacchiano la collina a strapiombo sul mare, lasua architettura caratteristica composta di vi-coli angusti, portici, le sue boutiques di vestitie scarpe artigianali, fanno di questa cittadina

una meta turistica im-perdibile. positano offre arte, cu-cina, mare, artigianato edivertimento. tra i luo-ghi di maggior richiamoturistico vi è anche il pa-lazzo Murat, costruitointorno al 1750 sui restidi un convento benedet-tino: è realizzato in stilebarocco napoletano discuola vanvitelliana; sichiama così perchè fuutilizzato da gioacchinoMurat come dimoraestiva. ora è un albergod'epoca. sono molti gliartisti che vi hanno sog-giornato e che ancora vitrascorrono le vacanze:

L’isola Li Galli

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gli scrittori steinbeck e semonov, giovanni za-goruiko, escher, carla Fracci, rudolph nuereieve, fino a qualche anno fa, il maestro Franco zef-firelli, che aveva un complesso di tre ville moz-zafiato che poi ha venduto. oltre alla tradizione delle suppellettili fattecon la terra ricca di argilla e materiale vulca-nico del litorale amalfitano, raffiguranti il pae-saggio, a positano è famosa la sartoria, che findagli anni ’60 riscuote grande successo. nel ’59fu realizzato il bikini, che da allora è diventatofamoso.la “Moda positano” è nota in tutto il mondo edè caratterizzata da vestiti in tessuti pregiati,

dalla garza, al cotone, dal raso al taffettà, cheuniscono la semplicità alla raffinatezza.a positano è ottima anche la cucina; nei nume-rosi ristoranti che vi sono, si possono gustare leprelibatezze della cucina tipica della costiera abase di pesce.per i più giovani, poi, c’è la discoteca Music onthe rocks a strapiombo sul mare, alla cui con-solle si alternano ogni estate i dj più famosid'europa. per ovviare alle difficoltà dei par-cheggi, le viuzze strette e le zone quasi esclusi-vamente pedonali, soprattutto durante lastagione estiva ci sono ottimi collegamenti viamare..

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Maria GraziaCucinotta

di Ilaria Carloni foto di Joseph Cardo

per la sua bellezza tipicamente mediterra-nea è considerata l’erede di sophia lorene gina lollobrigida, delle quali si è dimo-

strata degna erede sin dall’esordio nel 1994, nelfilm “il postino” accanto a Massimo troisi, chele ha aperto le porte di hollywood. porte cheMaria grazia cucinotta ha saputo tenere beneaperte...le sue misure perfette, 98 - 56 - 90, distribuitein un metro e settantasette centimetri, l’hannoresa un’icona di bellezza, ma definirla semplice-mente bella, è riduttivo. da una chiacchierata con lei non emerge la fra-gilità tipica delle donne belle, concentrate su sestesse e condizionate dalla vanità, anzi, le sue ri-sposte sempre dirette, date con pochi giri di pa-

role, sono quelle di una donna forte del sud, cheaffronta la vita a testa alta. e lo fa senza ipocri-sie, dicendo tutto quello che pensa, senza cercarefacili consensi, né preoccuparsi delle conse-guenze.non dice ciò che alla gente piace sentir dire, noncerca di conquistare l’interlocutore, non usa stra-tegie di comunicazione. lei dice la sua verità conschiettezza, senza peli sulla lingua.solo quando nomino la figlia (giulia, 8 anni,avuta dal marito giulio violati ndr), Maria gra-zia cambia tono e si scioglie in un sorriso di te-nerezza che non riesce a celare, lasciandointravedere quel suo lato intimo, dolce, che tienesolo per sé.Quando parla di giulia, trasmette tutto l’amore

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Una donna tutta d’un pezzo,ma quando si parla di Giulia...

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che ha per lei, un amore non comune, accresciutodalle difficoltà che Maria grazia ha affrontatoper diventare madre, che ha fatto si che la desi-derasse più di ogni altra cosa al mondo.per sua figlia si è trasferita in italia, dopo ottoanni vissuti in america, dove riusciva a lavorarecon molta più facilità che in italia. Maria grazia,infatti, ha spesso affermato di essere “snobbata”dal cinema italiano. in effetti, è strano che perun colossal come “baaria”, ambientato nella suaterra d’origine, salvatores non abbia pensato alei...

Maria Grazia, pensa davvero che il cinemaitaliano non la consideri abbastanza?non lo dico per lamentarmi, è la verità

Perché, secondo lei, in America lavora piùfacilmente che in Italia?perché in america c’è un sistema che qui non c’è,che si chiama “meritocrazia”. lì non esistonopregiudizi, antipatie e simpatie, lavora chi lo me-rita e basta

In America si è cimentata anche nella pro-duzione, infatti, oggi, oltre che un’affer-mata attrice e anche produttrice dinumerosi filmin america tutti hanno una propria società diproduzione, si autoproducono anche per esserecerti che il prodotto che leggono in sceneggiaturasia poi lo stesso che finisce nelle sale

Per quale dei due lavori si sente più ta-gliata?Fare l’attrice mi riesce meglio, lo faccio da 22anni. Quello della produzione è un lavoro moltopiù rischioso, non sai mai come va un film, la di-stribuzione è sempre difficile…

Perché allora ha intrapreso questa nuovastrada?perché ho vissuto otto anni a los angeles equando sono tornata in italia mi sono portatadietro tutto quello che avevo imparato, ancheavere una propria società di produzione

Perché se lavorava tanto bene in America,è tornata qui?il lavoro non dà la felicità! appena rimasta in-cinta, sono tornata in italia perché dovevo vivere

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Ovunque vada, ho il consenso delle donne e questo mi gratifica,perché è molto più difficile essere apprezzata da una donna che da un uomo

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in un posto adatto a far crescere mia figlia

Quindi ha rinunciato all’America per Giu-lia?non si può scegliere per chi non può scegliere.los angeles è il posto ideale per lavorare, mal’italia è il paradiso per vivere e far crescere unfiglio

Com’è con la piccola Giulia?un macello! (ride ndr)

Perché?perché quando ami troppo una persona non seiobiettivo

Ha mai temuto che la sua popolarità po-tesse far sentire Giulia diversa dalle altrecompagne?io e mio marito cerchiamo il più possibile di evi-tare situazioni che possano danneggiarla. cer-chiamo di farla vivere nel modo più normale

possibile

Questo le risulterà impossibile, però,quando camminate per strada. Giulia comevive la sua notorietà?le dà un po’ fastidio, è gelosa, devo essere solosua!

Come si definisce come madre?una mamma “tipica”

Cosa intende per “tipica”?Magari la gente m’immagina in casa solo alleprese con lo smalto per le unghie, invece io congiulia faccio tutto, dalla tappezzeria per la stan-zetta, ai vestitini per le bambole, ai giochi più co-muni…

Che donna è tra le mura domestiche?una donna normale. sicuramente sono aiutata,ma non da una schiera di persone! cucino, puli-sco, gioco con mia figlia…

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Il tempo non lo puoi fermare.Avere paura del suo scorrereè come avere paura di vivere

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È sposata da 15 anni con suo marito Giulio.Qual è il segreto di un rapporto solido?la volontà. se oggi molti matrimoni si sfascianoè perché manca la reale volontà di portarliavanti

Passiamo, invece, ad un altro uomo, quelloche fu il suo talent scout: Massimo Troisi.Che ricordo ha di lui?di una persona molto serena, tranquilla, ironica,che non si piangeva mai addosso

Ha avuto modo di conoscerlo anche fuoridal set?purtroppo no, perché lui è morto prima ancorache finissimo le riprese. l’ho conosciuto attra-verso natalie (natalie caldonazzo, all’epoca fi-danzata con Massimo troisi e amica di Mariagrazia ndr) e attraverso i racconti degli altri

Lei è andata via di casa molto presto, a 18anni, per fare la modella. Come ha affron-tato le insidie del mondo della moda e dellospettacolo?le insidie sono ovunque, basta affrontarle e direno. Magari la prima volta che uno ci prova con teti scandalizzi, poi la seconda già meno, la terzagli dai una sberla

Lei non ha mai strumentalizzato la sua bel-lezza per andare avanti. Crede che questol’abbia svantaggiata?Forse si, ma a me non frega niente. ovunquevada, ho il consenso delle donne e questo mi gra-tifica, perché è molto più difficile essere apprez-zata da una donna che da un uomo

Lei è una battagliera. All’ultima edizionedel Festival del Cinema di Venezia, di cui èstata madrina, ha ribadito il suo impegnopro gay…Quando ci sono episodi di violenza a causa delladiscriminazione per gli omosessuali, scendo inpiazza, perché non tollero i pregiudizi. chi siama, è giusto che possa farlo liberamente

È favorevole anche all’adozione da partedei gay? Crede sia giusto che un bambinocresca con due genitori dello stesso sesso?piuttosto che vivere abbandonati in un orfano-trofio, si

Lei è una donna del sud, eppure ha unamentalità molto aperta. Da che dipende?È un luogo comune che il sud sia involuto ri-

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spetto al nord. sono certa che di fronte a un de-siderio di un figlio o a un suo bisogno, una madredel sud è molto più aperta e disponibile rispettoa una del nord

Sua madre l’ha appoggiata quando è an-data via dalla sua città?appoggiare è un parolone. È normale che ri-spetto a una scelta del genere qualunque madreavrebbe tremato, ma poi mi ha dato un gran so-stegno

E ha fatto bene, perché lei oggi è una diva,anche se non la fa…io non ho mai giocato a fare la diva a differenzadi molte attrici, non m’importa ostentare, io vadoavanti per la mia strada

La sua città è Messina. So che il 22 maggiosarà madrina di un evento a Napoli proprioa favore degli alluvionati di Messina si, con l’associazione “raggio di sole” (www.un-

mondodisolidarieta.org), ogni anno, con la su-pervisione di due amici, diego di Flora e pinavalerio, promuovo spettacoli di beneficenza chesi tengono a napoli, che è una città che ri-sponde sempre con grande generosità. Quellodi quest’anno si tiene al teatro palapartenopee vi partecipano molti artisti. io ne sono la ma-drina

Porta avanti le sue idee con grande deter-minazione e mi è parso di capire che non sifa influenzare dagli altri. È un po’ un “canesciolto”, o sbaglio?non sbaglia. sono una persona molto libera, nonho mai aderito a uno schieramento politico, sonoindipendente, ho le mie idee e le porto avanti

E col suo corpo che rapporto ha? Ha pu-dore a mostrarlo?beh, il corpo col tempo impari a conoscerlo, adaccettarlo e cominci anche a capirne il funziona-mento. non ho difficoltà a mostrarlo, c’è poi unaparte del mio essere che resta solo mia e nondeve essere pubblica. Quella lo tengo per me ebasta

La spaventa l’idea di invecchiare, comesuccede soprattutto alle donne belle?il tempo non lo puoi fermare. avere paura delsuo scorrere è come avere paura di vivere

Lei è una donna bella e realizzata, nellavita privata e nel lavoro. Cosa vorrebberealizzare ancora?non si finisce mai di realizzare i propri sogni.ogni giorno mi sveglio e ne ho uno nuovo

I’M?una donna che non si tira mai indietro.

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Sonouna donna

che non si tiramai indietro

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Turisti da tutto il mondoaffollano

gli scavi di PompeiTra loro anche

Leonardo Di Caprio

di Elisabetta Vairo foto Regione Campania

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pompei è una realtà affascinante, quasi sur-reale, “è il dolore della morte che riacquista

corpo e figura”, queste le parole forti, maallo stesso tempo cariche di verità, che luigi set-tembrini scrisse nella lettera ai pompeiani nel1863.la pompei attuale, tra rovine e resti, traccia lastoria di un centro che, seppur piccolo, racchiudein sé testimonianze molto importanti.ancor prima di vivere la catastrofe che la porteràalla storia, pompei subì gravi danni a causa di unviolento terremoto verificatosi nel ‘62 d.c.. il se-nato capitolino ne ordinò subito la ricostruzione,ma fu tutto vano, perché il 24 agosto del ‘79 d.c.,quando erano ancora in corso le opere di rifaci-mento della cittadina, la disastrosa eruzione delvesuvio cancellò pompei e con essa ercolano,stabia ed oplonti.un manto lavico di oltre 3 metri cementifici rico-prì gli abitanti e distrusse ogni sorta di vita, traterribili scosse telluriche ed esalazioni da gas ve-nefici, la città cessò di esistere, restando per se-coli sepolta.di essa, quasi si perse la memoria. i primi veriscavi dell’area di pompei, infatti, risalgono al1748 quando, per volontà di carlo iii di borbone,iniziarono i lavori di scavo, anche se piuttosto ir-

regolari e portati avanti senza un metodo scien-tifico.grandi passi in avanti si fecero, invece, quandoalla direzione dei lavori intervenne giuseppe Fio-relli. Fu sua l’idea di creare i calchi delle vittimedell’eruzione, facendo colare il gesso liquido nelvuoto lasciato dai corpi ormai dissolti nella ce-nere solidificata. non solo, Fiorelli si preoccupòanche di dividere la città in regiones (quartieri) einsulae (isolati).l’eruzione, detta anche pliniana per ricordareplinio il vecchio, la vittima più illustre della tra-gedia, è come se avesse fermato il tempo. tutto,infatti, si conserva ancora come allora, come unafotografia che ha immortalato un fenomeno na-turale che ha segnato la fine di numerose vite.nel 1977 l’unesco ha dichiarato gli scavi di pom-pei, ercolano e oplonti, patrimonio mondialedell’umanità. È un luogo che affascina tutto ilmondo, non a caso sono migliaia i visitatori chein ogni stagione percorrono le strade dell’anticapompei. tra questi, anche molti personaggi famosi, comeleonardo di caprio, che più volte ha visitatopompei. l’ultima volta, lo scorso febbraio,quando, giunto in italia per presentare il nuovofilm di Martin scosese “shetter island”, ha deciso

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In primavera ha riapertoil Thermopolium,

lo “snack bar” di 2.000 anni fa

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di recarsi nella piccola cittadina campanaal fianco della fidanzata e della madre.l’attore si è presentato all’ingresso comeun turista qualunque, vestito con jeans,felpa, giubbotto scuro, occhiali da sole ecappuccio calato sul viso per camuffarsi egodersi la città distrutta dal vesuvio nel79 d.c..per garantirgli la tranquillità della visita,lo staff del commissario all’area archeolo-gica ha preparato per lui un percorso al-ternativo, che gli ha consentito diintrattenersi indisturbato nel sito archeo-logico per circa due ore, visitando i luoghipiù caratteristici. prima tappa, Lupa-nare, l’antico luogo di prostituzione dipompei, dove di caprio si è fatto tradurredalla guida i graffiti erotici scritti daiclienti; poi alla Casa del Menandro ealla Casina dell’Aquila, il luogo più altodella città antica, dove l’attore hollywoo-diano e i suoi amici hanno scattato nume-rose foto ricordo.Quest’anno, in primavera, ha riapertoanche un luogo rimasto proibito per due-mila anni, il Thermopolium di vetutiusplacidus, la tavola calda più frequentatadai giovani pompeiani di duemila anni fa,ora totalmente restaurato.per l’occasione, il commissario MarcelloFiori ha autorizzato l’ingresso allo “snackbar” dell’antica pompei a trecento fortu-nati: il viaggio speciale, di 45 minuti, haportato i turisti a riscoprire i gusti culinaridegli abitanti dell’antica roma.il locale è molto suggestivo: presenta il ca-ratteristico bancone di mescita in mura-tura, dove ci sono una serie di incavi divarie dimensioni, che probabilmente ser-vivano ad identificare i tagli e la validitàdelle varie monete in uso all’epoca. È visibile l’affresco del larario (edicolasacra), dipinto a tempietto con colonne ro-mane corinzie, con al centro raffigurati ilari e il genio sacrificante su un altarenon fisso, mentre ai due lati dell’edicola, ledivinità protettrici del commercio e delvino, Mercurio e dioniso. sotto l’edicola, iserpenti agatodemoni (divinità conside-rate portatrici di prosperità e abbondanza)che strisciano verso un’ara centrale. di no-tevole pregio è il riquadro raffigurante “ilratto di europa” con giove nelle sem-bianze di un toro. il locale pubblico ro-mano presenta anche un giardino interno

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(viridarium) con triclinio all’aperto, un tempoombreggiato da pergole di vite con aiuole colti-vate con piante aromatiche, utilizzate anche incucina. altre novità attendono i visitatori da que-sto mese di maggio, quando sarà possibile andarea pranzo con apicio e apprendere la ars culinaria

del mondo romano. Ma le sorprese a pompei non sono finite: da sa-bato 1 Maggio 2010 a lunedì 31, in un’atmosferamagica e misteriosa, l’antica città sepolta, rac-conta con le sue Eterne Lune i misteri che nonhanno mai abbandonato quei luoghi.il percorso, accompagnato dalla voce dell’attoreluca Ward, parte da porta nocera per giungerealla casa del giardino d’ercole e all’orto deiFuggiaschi (luna della speranza), dove i calchiraccontano l’ultima tragica notte della città, poi

la luna virtuale, dove sofisticate proiezioni per-mettono di scorgere l’antico panorama dellacittà, visibile dall’alto delle mura. si prosegueverso la casa del profumiere (luna del successo),poi lungo via dell’abbondanza (luna della vita)per rivivere scene di vita ambientate in alcunedelle domus più belle degli scavi (le case di lo-reio tiburtino, di venere in conchiglia, di giuliaFelice) fino all’anfiteatro (luna che non c’è),dove grandi proiezioni replicano sui muri del-l’arena i paramenti antichi, mentre effetti audiorichiamano al fragore e al tumulto di allora, inoccasione dei giochi che lì si tenevano. un nuovoaffascinante percorso per vivere l’esperienzadegli scavi di notte e scoprire la storia, la mitolo-gia e i segreti del sito archeologico più visitato almondo.

Leonardo Di Caprio in visita agli scavi.

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un napoletano doc. avvocato mancato e psi-cologo “in pectore”, giampaolo Morelli ha at-traversato il mondo dello spettacolo sotto

molteplici vesti, passando da prestigiatore a caba-rettista, da attore di teatro a protagonista di fictiontv tra cui “butta la luna”, “il capitano 2” e il celebre“ispettore coliandro”, ruolo che più di ogni altro loidentifica nella memoria del pubblico. Ma il suo curriculum artistico annovera anche in-teressanti esperienze di altra matrice, come quelladi sceneggiatore del film “piano 17”, di conduttoredi telegaribaldi - show e “stracult” e persino di re-gista di cortometraggi tra cui “sei personaggi incerca d'autore” e “il bastardo e l'handicappato”: isuoi personaggi prendono vita sullo schermo por-tando in sé un pezzetto della sua anima o meglio –come lui stesso afferma – regalandogli qualcosa diloro.

La sua vita è caratterizzata dal cambia-mento: pensa che in futuro potrebbe optare

per un’altra attività?desidero fare ciò che mi piace, senza sovrastrut-ture e “ingessature”: ora mi piace fare l'attore percui mi auguro di aver trovato la mia strada, mapoiché amo mettermi in discussione e crescere,sono pronto a rivedere le mie posizioni e domanichissà…

Pensa di riuscire a esprimersi meglio dietrola macchina da presa?no, il lavoro di attore mi permette di esprimeremolte sfumature caratteriali e lo considero un ot-timo strumento per raccontare senza troppi fron-zoli la vita vera: in molti personaggi ho cercato diinglobare i modi di fare, i costumi e malcostumi, lecontraddizioni dell'italiano medio. inoltre, mal-grado qualche exploit nei cortometraggi, non mi re-puto un regista e - almeno per il momento - va benecosì

Trova degli svantaggi nella popolarità?

Il polIedrIco talento dI

GIampaolodi Laura Caico

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anche se sono popolare, non ne subisco per adessogli inevitabili contraccolpi, tipo essere riconosciutoovunque vada, fermato per strada o assillato da ri-chieste di foto e autografi: sì, talvolta mi fermano,ma non più di tanto e non lo trovo così spiacevole

È vero che sta per debuttare in unnuovo format televisivo chefarà concorrenza ai “Cesa-roni”?sì, tra poco andrà in onda intv un’interessante comme-dia “la famiglia gambar-della” che propone unospaccato scanzonato dellavita di un “single di ritorno”,ovvero un uomo abbandonatodalla moglie fuggita con unaltro, che si ritrova padre di 5 figli,dal tratto molto umano; un perdenteagli occhi della società, ma comunque un puroche va avanti, che prova a risollevarsi, aiutato dauna vulcanica madre interpretata da Marisa lau-rito

Lei ha fatto anche il presentatore: le piace ilcontatto diretto col pubblico, senza loschermo di un personaggio fittizio?È sicuramente una sensazione diversa anche se in“stracult”, più che altro, recitavo il ruolo del pre-sentatore: essere un conduttore ti mette a nudo, tilascia senza difese, ma in compenso puoi vera-mente mostrare te stesso ed è, comunque, un’espe-rienza da ripetere

Lei ha parlato spesso dei difetti di Coliandro:quali sono, invece, quelli dei napoletani?c’è da premettere che ogni città, in base alla suastoria, ha caratteristiche diverse, che influenzanoil comportamento dei suoi abitanti: i napoletani ri-sentono della mancanza di regole a cui sono statiabituati dalle lunghe dominazioni straniere che sisono susseguite, cambiando ogni volta le carte intavola. a parte la grande capacità di adattamentoai casi della vita che ne è derivata, non trovo che ifigli di partenope, grandi lavoratori capaci di su-

perare tutto, abbiano molti difetti, ma piuttostoche abbiano da risolvere problemi molto più evi-denti e invasivi che in altre città

Che futuro vede per la sua città?sfortunatamente, per napoli intuisco un av-

venire ancora difficile per via del note-vole gap culturale che la separa

dal nord: è una distanza effet-tiva, difficilmente colmabile in

breve tempo e, anche sespero che possa riprendersi,non sono ottimista suitempi. ritengo ad ognimodo che sia importante

per tutti prenderne co-scienza e agire in modo da

portare alla luce l’enorme po-tenziale culturale, paesistico, mo-

numentale e turistico da sfruttareappieno

Quali difetti trova insopportabili negli ita-liani?innanzitutto lo scarso senso di appartenenza al

proprio paese e un’eccessiva esterofilia che si ma-nifesta attraverso un ingiustificato entusiasmo pertutto ciò che viene da oltre confine; inoltre l’italiaè oggi un paese culturalmente arretrato, indietrodi parecchio rispetto ad altre realtà europee comela spagna, che ci ha nettamente superati nel girodi pochi anni. Questo immobilismo che ci contrad-distingue si può individuare anche nel basso livellodi certe produzioni cinematografiche e format te-levisivi che rifuggono dal rispecchiare le realtà piùscomode: oggi si producono in maggioranza fictionper anziani e se un cospicuo gruppo di 31.000 fanssu Facebook protesta al grido di “no al canone”, amio avviso, è segno che sulla tv generalista non c'èspazio per i problemi dei giovani e che il paese sista arenando

Che cosa c’è di suo nei personaggi che inter-preta?inevitabilmente c'è qualcosa di me nei ruoli che re-cito, ma posso dichiarare con convinzione che

Giudico buio questomomento storico, quasi un

nuovo Medioevo e ho il so-spetto che il materialismo sia

spietato, che l’Io sia messodavanti a tutto

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anch’io ho qualcosa dei personaggi che interpreto,giacchè uso vari lati di me: prendo spesso spuntodal mio bacino di emozioni per fornire, ad esempio,all’ispettore coliandro, un aspetto infantile, imbra-nato e una certa dose di caparbietà

Trova che il mondo dei giovani oggi sia moltodistante dalla politica?penso che l’atteggiamento fondamentale dell’uni-verso giovanile non sia poi così differente daquello delle precedenti generazioni allastessa età: certo, in politica unavolta si vivevano altri ideali,mentre oggi è palese che la po-litica pura sia solo un’illusionee che spesso gli uomini di po-tere abbiano a cuore princi-palmente se stessi, i favori ei giochi di alleanze. ritengo,tuttavia, che i migliori poli-tici dedichino pensieri edenergie fattive anche agli inte-ressi del paese: sono sicuro che ilpresidente berlusconi, per esempio,voglia veramente in cuor suo aiutare lefasce più deboli e in difficoltà della popolazione.giudico buio questo momento storico, quasi unnuovo Medioevo, e ho il sospetto che il materiali-smo sia spietato, che l'io sia messo davanti a tuttoe che per questo, chi è deluso e non spera che si pos-sano realmente cambiare le cose, si disinteressadella politica, giudicandola palesemente sporca

Pensa che l’alta tecnologia di cui dispongono

i giovani, tra Internet, play station e videogames di matrice violenta, influisca pesante-mente sui loro comportamenti di gruppo enell’alimentare la psicologia del branco?credo che in proposito predomini un allarmismonon giustificato e che in tutte le epoche la violenzagiovanile sia di fatto esistita: sto leggendo proprioin questi giorni “una famiglia difficile” - storiadella famiglia dei de Filippo agli inizi del ‘900 - in

cui si ritrovano bande di ragazzi che giocavanoa sassate per sfogare la loro aggressi-

vità. Forse un tempo se ne parlavameno, non si sapeva nel detta-

glio ciò che oggi è molto piùevidente agli occhi della col-lettività, anche per la rapi-dità del sistemainformativo; ad ogni modonon valuto negativamentelo sviluppo delle comunica-

zioni e della tecnologia a di-sposizione dei giovani, anzi

penso che i giochi telematici sti-molino la rapidità di pensiero e

rendano più attive le connessioni inter-disciplinari

Come giudica il ruolo genitoriale?ogni epoca propone un conflitto generazionale enon penso dipenda dal computer se c’è meno dia-logo fra padri e figli: vedo che i giovani sono piùprecari e più deboli economicamente dei genitori eche sono soggetti a problematiche occupazionali, distabilità finanziaria e affettiva superiori a quelle

“unamico è per sempre”,perché il rapporto tra

amici è più distante di quelloamoroso, penetra meno nei gro-

vigli emotivi e può real-mente durare tutta

la vita

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che hanno avuto loro. i cosiddetti “bamboccioni” po-trebbero non essere poi il frutto di un’educazionetroppo permissiva ma, più probabilmente, dell’impos-sibilità di riuscire a sistemarsi in tempi brevi per as-sumersi l’onere di mantenere se stessi e una nuovafamiglia

Che tipo di genitori ha avuto?non riesco a dire che tipo di genitori sono stati i mieiperché penso sia troppo presto per esprimere un giu-dizio sulle loro modalità educative: forse solo quandosarò genitore a mia volta potrò seguire consapevol-mente il loro esempio o prenderne le distanze. certa-mente posso dire che i miei genitori non erano felicidella mia scelta di fare l'attore ma non hanno volutofarmi pressioni, lasciandomi libero di decidere e ac-cettando i miei desideri, senza contrastarmi: un buongenitore dovrebbe accompagnare le tue scelte, consi-gliandoti in ciò che ritiene meglio per te, ma consen-tendoti anche di sbagliare nel mettere a frutto gliinsegnamenti ricevuti e nel “farti le ossa” sul campo

Cosa le piacerebbe cambiare nel mondo?vorrei rimediare a tante situazioni di sofferenza diintere popolazioni afflitte da malattie, miseria, igno-ranza. confido nel fatto che il progresso possa con-sentire a tanti di vivere meglio, acquistando unamaggior consapevolezza critica. bisogna, infatti, in-terrogarsi su se stessi e su problemi seri come quellodell'ambiente, che è di estrema importanza per la so-pravvivenza del pianeta: questo è il tema di un filmtv “paradiso per due” che ho girato con vanessa in-contrada, di imminente programmazione e che lanciaun avvertimento da non trascurare

In che cosa si sente diverso dai suoi coetanei?in niente. io mi rivolgo essenzialmente a loro e quandodedico il mio lavoro ad altre fasce di età spero, comun-que, di rappresentare in modo veritiero varie carat-teristiche dei miei coetanei che io stesso credo di avere,anche se svolgo un mestiere sicuramente diverso

Crede nel Destino?si, ma ritengo che si debba molto aiutarlo. infatti, lavita che si conduce, l'ambiente in cui si cresce, le espe-rienze che ci formano, hanno il potere di togliere odare alla nostra personalità quel quid che può fare ladifferenza: il nostro compito è di migliorare noi stessi,sfruttando le qualità che ci appartengono, per impri-mere all’esistenza la svolta desiderata senza soggia-cere di fronte agli ostacoli o rimanere inerti in attesache il Fato si compia

Che posto occupa l’amore nella sua vita?l'amore è importantissimo per me e immagino che lo

Giampaolo morelli nella fiction “il capitano” con alessandro preziosi

Giampaolo morelli nella fiction “L’ispettore Coliandro”

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sia per tutti: è una ricerca imprescindibile, perchéla vita non è tale senza l'amore, che può assumereforme diverse, da quello più sublime per i figli aquello per il partner o per gli amici. l'amicizia èuna forma d’amore che non tramonta mai, che puòsfidare il tempo rimanendo intatta: parafrasandouno slogan posso affermare che “un amico è persempre”, perché il rapporto tra amici è più distantedi quello amoroso, penetra meno nei grovigli emo-tivi e può realmente durare per tutta la vita

Il suo lavoro la porta in giro e via da casa permolto tempo: è geloso della storia sentimen-tale che sta vivendo?ammetto di essere geloso, ma so gestire questosentimento; penso che la gelosia vada comunicataalla propria compagna senza farla diventare un’os-sessione. deve esserci la fiducia, che va alimentatae non messa in crisi per un nonnulla

Com’è la sua donna ideale?la mia donna ideale è quella che riesce a cammi-nare insieme a me, condividendo il mio progetto divita e unendo le sue speranze alle mie: trovarel'anima gemella è un’impresa ardua ma non im-possibile e te ne accorgi quando un incontro ti fabattere più forte il cuore, ti comunica emozioni po-tenti, ti rimescola in modo indescrivibile. io non houn prototipo femminile da inseguire e le caratteri-stiche della mia donna ideale cambiano nel tempo,a seconda di come cambio io. Quello che mi colpisceè un miscuglio indecifrabile di fattori fisici e per-sonalità

Quali sono i valori più importanti per lei?Fondamentale è non fare male agli altri, cercaredi essere in armonia col mondo, occuparsi deglialtri: non potrei vivere pensando egoisticamentesolo a me stesso, non vi troverei alcuna felicità

Come si vede tra 20 anni?ritengo che la maturità sia una bellissima fasedella vita, nella quale si hanno ampie possibilitàdi espressione, in cui si possono raccogliere i fruttidei propri sforzi, si dispone ancora di energia e fa-scino e si acquista una visione dall'alto, più distac-cata e serena, del mondo

Rimarrà definitivamente nello showbiz?chi può dirlo, da buon sagittario non amo la sta-ticità, nella vita come nel lavoro, quindi sonoaperto sempre a nuove e stimolanti prospettive

I’M? testardo.

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Col successo della quinta edizione, il losangeles italia Film Festival, si è confer-mato uno degli eventi più importanti del

cinema italiano oltreoceano.anche per questa edizione, il suo ideatore, l’or-mai noto giornalista napoletano pascal vicedo-mini, è riuscito a coinvolgere i media globalinella nostra industria artistica e cine-turisticacampana, oltre a star internazionali da oscar:Quentin tarantino, Forest Whitaker, sylvesterstallone, samuel l. Jackson, rosario dawson,helen Mirren, taylor hackford, paul Mazursky,

steven zaillian e i produttori lawrence bender,Mark canton, david Foster, avi lerner, sueKroll, ryan Kavanaugh, tucker tooley and har-vey Weinstein, tutti riuniti a los angeles in oc-casione della kermesse italiana.presenti anche gli otto candidati italiani al-l’oscar a cominciare dai due vincitori MauroFiore (autore della fotografia avatar) e Michaelgiacchino (colonna sonora up), il regista napo-letano gabriele salvatores, che ha presentato in

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Quentin tarantino

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alla quinta edizione

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anteprima mondiale “happy Family”, luca gua-dagnino, Fabio de luigi, Massimo ghini, chri-stian de sica, isabella ragonese, Franco nero,rosabell laurenti sellers, Maria grazia cuci-notta, Marco bonini, edoardo leo, leopoldo Ma-stelloni, il maestro enzo g. castellari ed iltenore andrea bocelli. gli ospiti illustri hannoricevuto in premio la famosa maschera di pulci-nella dell’artista napoletano lello esposito.

l’evento gode il patrocinio del Ministero affariesteri e dell’aF, dell’hollywood chamber ofcommerce e dell’university of southern califor-nia, la collaborazione del ciM group, del conso-lato italiano e l’istituto italiano di cultura dilos angeles ed il sostegno della direzione gene-rale cinema del Ministero beni culturali, del-l’assessorato al turismo e attività produttiveregione campania, dell’eni e di rai trade..

andrea bocelli e rosario dawson

tony renis, Quentin tarantino, Enzo G. Castellari e pascal vicedomini

Gabriele savatores, silvester stallone e pascal vicedomini

samuel L. Jackson, Carlo nardello (ad rai trade), marina Cicogna e tony renis

massimo Ghini, marina Cicogna e forest Whitaker

dall’ alto in senso orario: david foster, pascal vicedomini,veronica berti (compagna di bocelli), andrea bocelli eLeron Gubler

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Benedetta ValanzanoLa lazzarella!

di Chiara Quagliariello foto di Ferdinando Di Martino

sprizza napoletanità da tutti i pori, ha uncurriculum di tutto rispetto e, come si dicea napoli “sa il fatto suo”. È benedetta va-

lanzano, la vulcanica attrice napoletana inpiena ascesa, che di recente si è scatenata sottoi riflettori della trasmissione “ballando con lestelle”. ha iniziato a studiare recitazione ap-pena adolescente, ma ad avvicinarla al mondodello spettacolo è stato il concorso “la bella delgolfo” a vico equense, dove è stata incoronatavincitrice. aveva solo 15 anni e già la sua vogliadi emergere era forte, così forte, che di lì a pocoha iniziato a calcare i palcoscenici del teatro,fino ad accedere a cinema e tv, che l’hanno fattaconoscere al grande pubblico.dal 2006 è nel cast di “un posto al sole”, nel

ruolo di valeria, abbandonato temporanea-mente per entrare a far parte dello show diMilly carlucci, dove ha ballato in coppia con ilbel 27enne russo dima pakhomov. benedettaha tentato in tutti i modi di farlo capitolare conil suo calore partenopeo, ma nonostante le 10puntate, ore ed ore di allenamenti e la condivi-sione dell’ambitissima finale, pare che dima,da buon russo qual è, sia stato molto professio-nale, non lasciando spazio ad altro che alla fan-tasia…

Benedetta, ci dica la verità, Dima non hamai ceduto un attimo alle sue simpaticheavances?dima è stato molto serio e professionale: lui non

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Sono statamassacrata

dai pettegolezzi

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è abituato a stare in televisione, fa l’insegnantee basta. per questo motivo le telecamere lo im-barazzavano

La fidanzata di Dima, Alessandra Mason èstata gelosa di lei?si, lo è stata e me ne dispiace. io ho sempre ri-spettato il loro rapporto e se mi avvicinavo unpo’ di più a lui era solo per rompere il ghiaccioiniziale e scherzare. la fidanzata invece hafrainteso e lui si è chiuso a riccio

Molti, vedendo le sue capacità di balle-rina, hanno pensato che non fosse propriouna dilettante. È vero?Ma no, non è vero! Questa cosa è nata perchého detto di aver fatto le audizioni al sistinal’anno scorso per "poveri ma belli" con Massimoranieri. ho preso delle lezioni, ma in realtà poinon ho nemmeno passato le selezioni

A distanza di mesi, può svelarci qualcosadel caso Crespi?lorenzo è un tipo molto istintivo. Forse ha esa-gerato a dire delle cose, però vi posso assicurareche si è impegnato molto nel periodo della tra-smissione

A “Ballando con le stelle” si è vista sempreuna Benedetta allegra, vulcanica, mai ar-rabbiata o triste. È una maschera quelladell’allegria, o è sempre di buon umore? il mio lavoro mi fa stare bene. ricevere ap-plausi e consenso da parte del pubblico per meè fondamentale. È ovvio che non sono semprecosì, ma in quel contesto mi veniva naturale

Benedetta, fuori dallo schermo, che tipo è?È una ragazza con un grande senso del dovere,che ama divertire il pubblico e sentire le per-sone vicine

È apparsa anche molto sicura di sé, dellesue mosse, del suo corpo. Qualche insicu-rezza ce l’ha?certo che ne ho… appaio così sicura perché houn forte senso di responsabilità e quindi mi im-pegno tantissimo in quello che faccio: ci tengo,insomma, a non fare brutta figura

Nel mondo dello spettacolo spesso si mali-gna delle belle ragazze che hanno suc-cesso. Di lei ha mai sentito pettegolezzi?si (ride, ndr). io sono stata massacrata dai pet-tegolezzi!

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La fanno soffrire le “malelingue”?sinceramente me ne frego! troppo spesso si ma-ligna quando una bella ragazza lavora tanto. iosono arrivata a ballando solo quattro anni dopoaver conosciuto Milly...

Cosa le hanno insegnato le esperienze divita, belle e brutte, avute fino ad oggi?di brutte non ce ne sono state... quella di bal-lando è stata sicuramente l’esperienza più com-pleta che ho fatto, mi ha dato tanto: sono moltosoddisfatta perché ho messo alla prova le mieforze fisiche ma soprattutto mentali. più an-davo avanti e più il percorso era impegnativo

Cosa le manca per essere felice?al momento sono molto serena. non sento lamancanza di niente in particolare

Progetti futuri?Mi piacerebbe molto continuare a lavorare in te-levisione, ballando ma anche cantando. Magariaffiancare qualche grande artista del sabatosera

Ci sveli un lato intimo di lei, che so, unvezzo, un vizio, una debolezza….Mi è difficile, io sono una persona molto riser-vata. Quando è finita la trasmissione tutti sonoscoppiati in lacrime, io invece no. Questo soloperché non amo svelare la mia debolezza

Spesso usa espressioni napoletane e noncamuffa il suo accento. È orgogliosa di es-sere napoletana?sono molto orgogliosa! napoli è molto più dicamorra e monnezza. nel corso delle puntateho cercato di riproporre le canzoni classichenapoletane. Mi hanno anche definita “lazza-rella”...

Qual è la caratteristica che più ama dellasua città?per me napoli è tutto. devo dire che l’interacampania mi è stata vicina in questo percorso.il vice direttore della rai mi ha detto: “hai por-tato in tv la bella napoli”. una gran bella sod-disfazione!

E di se stessa?sicuramente la forza di volontà e un grandeequilibrio

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benedetta valanzano e dima pakhomov a “ballando con le stelle”

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Nardelli Group

nardelli group, azienda gui-data dagli omonimi fratellidomenico e bruno, è nata

alla fine degli anni settanta e si èaffermata non solo sul territorionazionale, ma anche fuori confine,dal giappone ai mercati arabi, da Francia aMalta, fino agli stati uniti.la forza del brand, oltre la qualità del made initaly, è stata una sapiente politica di diversifi-cazione produttiva. nardelli è stato il precur-sore del matrimonio fra moda e gioiello. le suecollezioni, dedicate non più solo alla donna, maanche all’uomo, si sono sempre contraddistinteper un felice mix tra ricercatezza e attenzionealle nuove tendenze della moda.per questo vi è sempre stata la ricerca di nuoviorizzonti che potessero consentire la presenzadel gruppo in altri segmenti di mercato, culmi-nata quattro anni fa nella nardelli luxury, so-

cietà nata dall’intesa con liu•Jo,azienda internazionale dell’abbi-gliamento fashion made in italy,ricercato e di ten-denza. col brandliu•Jo luxury è

stata lanciata una linea origi-nalissima di gioielli in ar-gento e orologi, in cui laqualità e la raffinatezza delprodotto incontrano i gustie le tendenze di una clien-tela che abbraccia tutte lefasce d’età.un autentico exploit, quelloregistrato nella primavera2009 per l’orologio “color timecollection”, andato sold out tresettimane dopo il lancio. Ma nardelli non finisce mai di

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domenico e bruno nardelli

Un’azienda immune alla crisi

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stupire. ultima novità,l’apertura, prevista a giugno, diun esclusivo negozio mono-marca a capri, a pochi passidalla mitica piazzetta, in vialistrieri.in perfetto stile caprese, la bouti-que avrà come tonalità il biancoe un azzurro sfumato, con pavimento in gresporcellanato semilucido e arredamento in legnolaccato total white. vi troveranno spazio tutte le collezioni delbrand campano, a cominciare dalla linea “sun-sation”, caratterizzata da luccicanti soli in orotempestati di diamanti bianchissimi. vi sa-ranno anche le altre creazioni: dai cuori infiam-mati di “Flame of passion”, battezzati dallatestimonial adriana volpe, al solitario “due”,

fino agli eleganti polsini da uomopersonalizzabili.

il monomarca di capri è l’enne-simo passo in avanti di una re-

altà che in questi anni di crisi hanavigato controtendenza. e a par-lare sono i dati: un fatturato aggre-

gato che, nell’ultimo triennio, si èincrementato a ritmi di oltre il 30% l’anno.

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A giugno il primo monomarca a Capri

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il monomarca che si aprirà a Capri

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51° NauticsudSegnali di ripresa

per la nautica da diporto

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Èstata giorgia Meloni, ministro della gio-ventù, ad inaugurare la 41ª edizione del“nauticsud”. alla cerimonia d’inaugura-

zione, nella sala italia delteatro Mediterraneo dellaMostra d’oltremare, dopoil saluto introduttivo delpresidente raffaele cer-cola, ci sono stati gli inter-venti del presidente dellafiera lino Ferrara, dell’as-sessore alle risorse stra-tegiche e bilancio delcomune di napoli Michelesaggese, del presidentedella provincia di napoliluigi cesaro, del presidente ucina antonFrancesco albertoni e del comandante dellacapitaneria di porto di napoli, domenico pi-

cone. ha concluso l’assessore al demanio Ma-rittimo e trasporti della regione campaniaennio cascetta.

numeri incoraggiantiquelli di quest’ultima edi-zione, che hanno dimo-strato che la nautica dadiporto esprime segnali diripresa. la fiera principaledel pronto barca, infatti,ha registrato 200mila pre-senze, con visitatori pu-gliesi, calabresi, toscani,siciliani ed un grande in-cremento, pari al 45% inpiù rispetto al 2009, di

presenze laziali.nove i giorni di esposizione, dal 6 al 14 marzo,per proporre tutte le novità e le tendenze della

Lino ferrara e Giorgia meloni

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51° NauticsudSegnali di ripresa

per la nautica da diporto

nautica: dalle imbarcazioni a motore e a vela amultiscafi, gommoni, moto d'acqua, tavole avela, canone e derive, meccanica navale, serviziassistenza e accessori. oltre 300 marchi, per al-trettanti espositori e ben 110 imbarcazioni amare per le prove tecniche.“oltre 5000 nuovi posti di lavoro e un giro d'af-fari di circa 118 milioni dieuro l'anno - ha dichiaratol'assessore cascetta - sonoquesti i dati più importantidell'impatto dei 6milanuovi posti barca creati incampania. ora siamo alsecondo posto in italia die-tro la liguria per numerodi approdi. dati che confer-mano l'importanza strate-gica del nauticsud, qualeseconda fiera di settore ita-liana e prima del Mezzo-giorno”.persino i numeri dei fatturati realizzati a na-poli nei 9 giorni espositivi, hanno evidenziatoquesta ripresa, grazie alla stima degli oltre 100milioni di euro di prodotti venduti.tra le imbarcazioni, maxi yacht, tra i qualisono stati venduti 4 esemplari: due dei cantieridi baia, un gozzo cabinato dei cantieri apreaed un “incredible 55” dei cantieri rizzardi;

mentre sono state 150 le vendite realizzate nelsegmento taglio medio, barche tra i 12 e i 18metri e ben 350 quelle del taglio piccolo, gozzie gommini che sono risultati il vero richiamodei visitatori.dunque, un po’ di ossigeno per i cantieri dopola dura crisi che li aveva colpiti, anche se non

si tratta di dati che solle-vano l’economia del set-tore definitivamente, mache comunque permettonodi riprendere la produ-zione e prevedere anche ilreintegro di operai chesono da tempo in cassa in-tegrazione.il governo, presente alnauticsud di napoli conben 4 Ministri, Meloni,carfagna, alfano e sca-jola ed il presidente della

camera dei deputati gianfranco Fini, all’una-nimità ha riconosciuto e appoggiato le propostee i piani del patron lino Ferrara, volti a rilan-ciare la nautica.il ministro allo sviluppo economico claudioscajola ha parlato da esperto del settore:“sono al nauticsud, la più importante fieranautica del meridione e la seconda in italia esono anche appassionato di nautica. la mia

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Lino ferrara e stefano CaldoroLino ferrara, Gianfranco fini, italo bocchino e raffaele Cercola

Lino ferrara e mara CarfagnaLino ferrara e Ennio Cascetta

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prima barca è stata un rio 410 che io stesso horestaurato. spero proprio che questa fiera san-cisca la ripresa di un settore che ha attraver-sato un periodo economico difficile”. “daremoincentivi ai settori che non ne hanno avuti neglianni precedenti e la nautica è uno di questi. ilgoverno - ha continuato scajola - sta seguendopiù binari: il primo verte sulla costruzione diporti e marine fondamentali per il turismo e losviluppo del settore nautico industriale delMezzogiorno d’italia; il secondo si pone l’obiet-tivo di semplificare il settore nautico e renderepiù facile la presenza degli italiani in mare. in-fine, si sta lavorando per gli incentivi a favoredei motori fuoribordo e stampi”.dunque, per il diportismo si prevede un futuropositivo e lino Ferrara ha già “in cantiere” ilprogetto per l’edizione del 2011 che vedrà ilnauticsud sempre più incline ad un “boatshow” galleggiante, con maggiori spazi nelmare di Mergellina, rispetto a quelli del quar-tiere fieristico della Mostra d’oltremare.la realizzazione dell’area espositiva sarà cin-que volte maggiore rispetto ai 720mila metriquadri attuali, con pontili galleggianti che po-tranno ospitare oltre 1500 barche in esposi-zione. la particolarità del progetto, realizzatoin collaborazione con il partner tecnico dei si-stemi Walcom, prevede la concessione gratuitadei pontili realizzati per gli ormeggiatori diMergellina già operanti sul territorio, in cam-bio della concessione libera per i nove giorni delnauticsud.inoltre, nell’ampia area espositiva ci saranno igazebo, al posto dell’attuale spiaggia dei pesca-tori, adibiti per le contrattazioni e per l’intrat-tenimento del pubblico. tra i visitatori del nauticsud, anche l’ex capi-tano e allenatore della Juventus e giocatore delnapoli, ciro Ferrara, che si è recato al porto diMergellina per visionare l’esposizione dei rivaed ammirare le ultime novità della casa co-struttrice navale genovese, dalla quale 2 annifa ha comprato un modello di punta.

Lino ferrara e angelino alfano

Gianfranco fini e Lino ferrara

Claudio scajola e Lino ferrara

alberto rossi

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foto di Paolo De Matteo

federico del bonis dustin brown

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Tennis napoli Cup

Il portoghese

Machado

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È stato rui Machado il vincitore del titolodella tennis napoli cup – trofeo volvosvezia auto, il torneo internazionale atp

del tennis club napoli, organizzato da Makers:in finale il 25enne portoghese ha battuto per 6-4 6-4 il giovane argentino Federico del bonis. il tennista di Faro è anche diventato il numero1 del portogallo dopo il torneo di napoli, sa-lendo al n.102 del mondo, superando lo storicocampione gil.la finale è stata combattuta, soprattutto nellafase conclusiva: Machado ha vinto in 1h20’ (6-46-4) accaparrandosi l’ambito trofeo volvo sve-zia auto, consegnatogli dal presidente del clubgiallorosso, luca serra. Machado, 25 anni lo scorso 10 aprile, è dal 2003un giocatore di coppa davis della nazionale delportogallo e a napoli ha vinto il suo decimo tor-neo internazionale (3 challenger e 7 tornei Fu-tures).ad assistere all’ultimo atto della tennis napolicup c’erano oltre mille spettatori che hanno vo-luto applaudire Machado e del bonis, grandiprotagonisti in villa per tutta la settimana.in nove giorni di gare il torneo napoletano hasuperato le 15mila presenze totali, con unamedia di quasi duemila spettatori giornalieri, aconferma di una tradizione e di un successoormai consolidati nel calendario degli eventi dinapoli.purtroppo sono mancati gli italiani in finale,con le eliminazioni nei turni iniziali di starace,bolelli e volandri.con il torneo tennis napoli cup si è comple-tata la classifica del tennis italiano series, ilcircuito internazionale di tornei challenger,composto dalle gare di napoli, sanremo e har-bour Milano.

filippo volandri potito starace

max Giusti

Giampaolo morelli con angela aloschi

dustin brown, Giacarlo Glejesis, Luca serra e Jesse Witten

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L’edizione del Maggio dei Mo-numenti 2010, l’evento cultu-rale, mediatico e associativo

più importante che si svolge a na-poli, animerà la città fino al 5 giu-gno.ad inaugurarlo è stata un’ospite dieccezione, la cantante irlandese si-nead o’connor che, introdotta daenzo Moscato, si è esibita al teatrosan carlo il primo maggio. il titolo dell’edizione di quest’anno è“ritorno al barocco”, infatti, si èscelto di puntare sulle testimonianzeche l’incontro con la spagna ha la-sciato nel patrimonio culturale dellacittà. “una scelta particolarmentefelice – ha sottolineato valeria va-lente, assessore al turismo del co-mune di napoli – visto che a napoliil barocco si è manifestato con trattidistintivi unici, tanto da dare vita albarocco napoletano, il cui massimofulgore si è avuto tra il 1600 e il1700. l’anima spagnola è ancoraoggi molto evidente in città, sia perla traccia impressa nei nostri monu-menti, che per le affinità che leganoi due popoli negli usi e costumi. in collaborazione con l’istituto cer-vantes, sono stati organizzati 10 iti-nerari, nei quali è possibileammirare le più belle testimonianzedell’epoca spagnola che ancora oggirendono la città palcoscenico di artee manufatti di inestimabile bellezza.sono accessibili strutture museali emonumentali normalmente chiuseal pubblico, come la chiesa di sangiacomo degli spagnoli, in cui si puòammirare il monumento sepolcraledel vicerè pedro de toledo e lachiesa dei gerolimini, che ospita af-freschi di Francesco solimena. cinque week end all’insegna del-l’arte in tutte le sue espressioni: mu-sica, teatro, danza, cinema enell’ultimo week end, la parolascritta, che rappresenta l’incontrotra le due culture attraverso i rac-conti paralleli che due scrittori, unonapoletano e uno spagnolo, farannodella nostra splendida città.

di Adriana MalinconicoLa chiesa dei Gerolimini

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Maggiodei monumenti

ritorno al Baroccoe non solo...

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Mezzo secolo

di Fiart Marefoto di Romolo Pizi

il taglio del nastro del ministro mara Carfagna paolo brosio a bordo del 4seven genius

mara Carfagna con Giancarlo e annalaura di Luggo L’artista Charles skapin con il ministro mara Carfagna

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f iart Mare, in persona del suo fondatoreruggiero di luggo, per celebrare l’impor-tantissima ricorrenza dei 50 anni, ha de-

ciso di festeggiare in modo insolito,coinvolgendo un artista di fama internazionale,charles Škapin, incaricandolo di realizzare unaserie di opere d’arte nume-rate che ripercorresserol’evoluzione del marchio at-traverso l’utilizzo di mate-riali adoperati per lacostruzione degli scafi(legno ferro, acciaio, fibra divetro, fibra di carbonio, tes-suti, componenti di motori,eliche, ancore). Queste sonostate esposte nella mostra“l’ora del risveglio”, patro-cinata dal consiglio regio-nale della campania e poimesse in vendita per devol-vere il ricavato alla comu-nità nuovi orizzonti onlus. il nastro inaugurale è statotagliato dal Ministro per lepari opportunità Maracarfagna che ha presieduto la conferenzastampa di apertura accompagnata da chiaraamirante, fondatrice di nuovi orizzonti, dal-l’artista charles Škapin, dal giornalista paolobrosio e da annalaura di luggo, consigliere diFiart Mare. in particolare il Ministro per le pari opportu-nità Mara carfagna, dopo aver visitato il

4seven genius, ha manifestato il suo apprezza-mento per un’azienda storica come Fiart Mareche oggi consolida una leadership di mercatocon un approccio sempre innovativo nella tec-nologia e nel design. anche paolo brosio hamostrato grande interesse per gli scafi Fiart

Mare dichiarando che “FiartMare rappresenta l’equiva-lente della Ferrari nellanautica”. paolo brosio haanche rimarcato la sceltaesemplare di Fiart Mare, at-traverso questa iniziativa,di dare un contributo ai piùdeboli. annalaura di luggoha affermato che “è l’ora delrisveglio dell’economia,della città di napoli, dellasensibilità della gente aiproblemi del prossimo ed èl’ora del risveglio della cul-tura come dimostrano leopere di Škapin che da ri-fiuti si risvegliano in opered’arte”l’artista ha chiuso la confe-

renza stampa descrivendo il significato delleopere esposte. Queste hanno riscosso grandesuccesso e nella prima giornata sono stati rica-vati 20.000 euro, devoluti al nuovo progetto dinuovi orizzonti onlus “cittadella cielo” cheprevede la realizzazione di un grande centro diaccoglienza a Frosinone per il recupero di mi-nori e di persone che versano in difficoltà.

Cinzia Celletti, Giancarlo di Luggo, Charles skapin, Chiara amirante, paolo brosio, annalaura ruggiero e renata di Luggo

fulvio martusciello

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È ufficiale: giffoni avrà la sua Multimediavalley, tutto in un unico ambiente e all’in-segna dei ragazzi: produzione audiovisiva,

fruizione di qualità e laboratori formativi. la no-tizia è arrivata in occasione dei 40 anni di attivitàdel giffoni Film Festival, la più importante rasse-gna di cinema per ragazzi. ad annunciarlo, aroma, in conferenzastampa, il direttore arti-stico del Festival di gif-foni, claudio gubitosi, eil presidente della re-gione campania.creatività e cultura leparole chiave della Multi-media valley. tanti glispazi al suo interno: unacineteca regionale, luogointerattivo che racco-glierà migliaia di ore dicinema di genere, ilMuseo testimoni deltempo, ambiente dove ri-vivranno oggetti e testimonianze di chi ha fatto lastoria del cinema, due sale all’avanguardia, ingrado di accogliere fino a 1000 persone e unagrande arena per ospitare spettacoli di spessoreinternazionale. un progetto ambizioso che ha vistola proficua collaborazione tra regione campania

e ministero dello sviluppo economico. “il Festivaldi giffoni vivrà in questo modo 365 giorni all’anno,ospiterà più pubblico - ha dichiarato il presidenteregionale - e permetterà di creare nuove e buoneopportunità di lavoro. un’ulteriore conferma che ifondi per la cultura sono investimenti produttivi”.soddisfatto claudio gubitosi, che 10 anni fa aveva

“scarabocchiato” l’ideadella Multimedia valleysu un foglio per appuntie che, in occasione deiquarant’anni del Festi-val, la vede concretiz-zarsi. l’appuntamentodel 2010, dal 18 al 31 lu-glio, sarà festeggiato perquesto in maniera esclu-siva. Qualche anticipa-zione: la Walt disneyitalia presenterà in ante-prima a giffoni l’“ap-prendista stregone”, unarivisitazione in chiave

moderna dell’episodio di topolino in Fantasia (ca-polavoro disney del 1940) e arriveranno anche iprimi dieci minuti di “Winx 2” in versione 3d. trai personaggi vedremo elijah Wood, protagonistade “il signore degli anelli”, mentre giuseppe tor-natore riceverà l’ambito premio truffaut.

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Giffoni Multimedia Valley

il più grande polo creativodel sud Italia

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i l napoli teatro Festival italia - in scena dal 4al 27 giugno - conferma la sua vocazione crea-tiva, a partire dagli spettacoli e passando per

i luoghi non consueti che li ospitano. la “durata”è il leit motiv della terza edizione: performancedi pochi minuti o rappresentazioni di giorni e set-timane.e nell’anno dei mondiali, pure il calcio arriva inteatro. spettatori e attori riuniti in un’unica co-munità teatrale, come dettato dallo spirito del fe-stival. “nulla a che vedere con le consueterassegne estive”, precisa renato Quaglia, nellasua qualità di direttore artistico. 23 i luoghi della città coinvolti, dai teatri storicie dismessi al real albergo dei po-veri, dal Maschio angioino alle newentry, come l’ex birreria di Miano, ildormitorio pubblico, il real orto bo-tanico, le scale del petraio e il rioneterra a pozzuoli. ben 35 gli spetta-coli in scena, a cui si aggiungono i 39del Fringe Festival.per l’edizione 2010 arrivano a napoli“i demoni” di dostoevskij, un lavorodel tedesco peter stein che dura 12 ore, pranzo ecena inclusi. segue “delitto e castigo”, adattato dagaetano ventriglia e silvia garbuggino, comple-tamente ambientato nei Quartieri spagnoli, delladurata di due giorni, compresa una notte in hotel.a fare da contraltare ci pensano dieci scrittori -tra i quali dacia Maraini e ivan cotroneo - con“l’attesa”, dieci piece che trasformano in palco-scenico i luoghi tipici dell’attesa (posta, banca, su-permercato o metropolitana) e in attori-spettatoril’inconsapevole pubblico. all’ex birreria di Miano

va in scena lipsynch del canadese robert lepage,9 ore di spettacolo per 9 storie diverse fra loro.romeo e Juliet, interpretato da immigrati diprima e seconda generazione arrivati in italia dalnordafrica, è invece il lavoro della compagniateatrale europea, creata dal Festival nel 2008 ediretta per l’occasione dal giovane regista inglesealexander zeldin. c’è pure la prima soap operateatrale: uno spettacolo (teatro-novela) a puntateche dura un'ora al giorno per venti giorni, scrittodall’argentino rafael spregelburd (debutto ita-liano firmato da Manuela cherubini), che avvi-cina, fondendole, napoli e buenos aires. e poiMatthias langhoff, Marco baliani, Michel didym,

alessandro gassman e tanti altri an-cora per un mese di teatro puro.ritroviamo anche Maradona con isuoi goal, in video ovviamente, sullemusiche di roberto de simone. an-cora calcio con Football, uno spetta-colo di danza e parole del registabosniaco haris pasovic, che in occa-sione dei mondiali in sudafrica, ce-lebra, a napoli e a Johannesburg, il

gioco internazionale per eccellenza.altra novità: quest’anno il festival continua neimesi di luglio e agosto, in collaborazione col tea-tro san carlo e i festival di paestum e san leu-cio. “e pensare che in base al progetto originarioquesta doveva essere l’ultima edizione napole-tana del festival - ha raccontato rachele Furfaro,presidente della campania dei Festival - primache il ministro bondi premiasse i risultati rag-giunti e decidesse di lasciare stabilmente il festi-val a napoli”.

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l’evento cult del teatro contemporaneo,internazionale e sperimentale

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“Creativi all’estero”Cultura, arte e modaal Consolato bulgaro

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i l consolato bulgaro a palazzo arlotta di napoliè diventato per una sera location del vernis-sage “creativi all’estero” organizzato per pro-

muovere il made in campania: dall’arte allacultura, dall’artigianato al design, alla moda. padrone di casa, il console onorario della bulga-ria, l’avvocato gennaro Famiglietti, insieme allamoglie rosy. Madrina dell’evento è stata l’affascinante lud-milla radchenko che oltre ad aver sfilato, ha ancheproposto un’esposizione di quadri di “pop art” chehanno già fatto il giro di tantissime gallerie inter-nazionali. oltre trecento le persone che hanno partecipato algalà con una nutrita rappresentanza consolare: inprima fila l’on.le. J. doncheva, presidente del co-mitato parlamentare italia-bulgaria, luigi diMauro, direttore generale del Ministero grazia egiustizia, nella passarelli, dirigente generaledella fiscalità internazionale del Ministero del-l’economia, Mariella de vivo, dirigente generalei.n.p.d.a.p., Marino d’angelo, consigliere icM,Maurizio tesorone, vice presidente circoscrizionechiaia-posillipo, amedeo Manzo, presidentedella banca popolare del Meridione, antoniosasso, direttore del roma, alfonso ruffo,direttore del denaro, riccardo izzo, con-sigliere comitato unitario professioni,girolamo improta, la dott.ssa.adriana pascale, l’ing. norbertosalza, i consiglieri dell’istituto dicultura Meridionale, i consiglieri delcentro studi amici della bulgariapresso il consolato e tantissimi altri. “tutto made in napoli. con la cer-

tezza di aver aperto una corsia pre-ferenziale per le nostre miglioricreatività che potranno trovareconferme di mercato” – ha dettoFamiglietti, che ha annun-ciato nuove iniziative di ca-rattere internazionale checoinvolgeranno le istitu-zioni territoriali ed in par-ticolare il presidente dellaprovincia cesaro ed il go-vernatore caldoro con unprotocollo d’intesa tra laregione campania e laregione di varna, inbulgaria, importantearea di interesse econo-mico, culturale e turi-stico che affaccia sul Marnero..

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dario nanni, il “naufrago” più bello di tuttele edizioni dell’“isola dei Famosi”, dopol’eliminazione dal reality, è approdato al

circolo canottieri di napoli accompagnato - viamare naturalmente - dal marinaio raffaeled’esposito su una moderna “Kon tiki”.ad accoglierlo, oltre a mamma gabriella, papàbruno e alla sorella serena, l’amico ex “naufrago”dell’“isola dei famosi” alessandro Feliù, ondina esandro Fattore e tantissimi fan con le magliettegialle del fan club di dario.sempre sorridente e cordiale, il bel naufrago - ve-stito per l’occasione da harmont & blaine - si èconcesso all’affetto di tutti, anche se non ha negatodi essere un po’ frastornato: “È stato uno choc ri-tornare alle cose comuni - ha detto - la prima seranon sono riuscito a dormire tanto era comodo illetto! l’esperienza sull’isola mi ha fatto molto ma-

turare, tutto quel che si vede da casa è vero, si sof-fre la fame e si ha tanto tempo per riflettere su ciòche conta davvero nella vita - ha continuato -”.dario è stato il vincitore morale dell’“isola dei fa-mosi” per il contegno educato che ha tenuto nono-stante le difficoltà e gli stenti. infatti, in tutte leedizioni del reality di simona ventura, anche iconcorrenti più blasonati, alla fine hanno avutouna defaiance, dario no, è sempre rimasto il ra-gazzo perbene, quello che tutte le mamme vorreb-bero. in una tv, dove ormai il trash impera, il venti-quattrenne napoletano ha portato una ventata digenuinità e un modello di buona educazione,quella tipica dei gentlemen partenopei. e se è veroche i fenomeni mediatici lanciati dai reality showportano all’emulazione, beh, che stavolta benvenga!

Il naufrago Dario Nanni

è approdato al Circolo Canottieri

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foto di Nando Alfieri

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La nuova

coLLezione

“creations”di Ferragamo

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un’elegante sfilata per presen-tare la collezione primavera –estate 2010, “Ferragamo crea-

tions”, si è svolta presso la raffinataboutique Ferragamo donna di piazzadei Martiri. protagonisti indiscussi, ipreziosi modelli, tutti in serie limitata,

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numerati e realizzati interamente amano. l’evento ha avuto inizio con un discorsointroduttivo della direttrice veronicapanza, che ha fatto gli onori di casadando il benvenuto ai numerosi invitatiaccorsi: grazia bottiglieri, Maria palma,elisa voiello lancellotti, Fabio e anto-nella panza, annachiara gravagnuolo,giorgina e giuseppina sicardi, robertacatenacci romano, carolina gargiulo,livia Falco Mariolina coppola, lorenzacrispo, Francesca pignalosa.

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il noto stilista carlo pignatelli, che ha co-struito un impero con gli abiti da cerimonia,ha organizzato un party esclusivo per il 24mo

compleanno del suo nuovo testimonial, France-sco aiello, un bellissimo ragazzo di vicoequense.la storia di Francesco è stata un po’ una favola:studente d’ingegneria meccanica alla Federico ii,desideroso di avere una sua autonomia econo-mica, si è cimentato fin da ragazzino in tanti me-stieri, tra i quali quello di bagnino a vicoequense al lido della zia. la sua bellezza, però,non è passata inosservata, così dalle spiaggedella costiera sorrentina, è approdato sul palco

della carrà come “carramba boys”.lo stilista pignatelli, punto di riferimento nonsolo per i futuri sposi di tutto il mondo, ma ancheper gli addetti ai lavori nel mondo dello spetta-colo, vestiva con i suoi abiti anche i “carrambaboys”. in quel periodo era alla ricerca di unnuovo testimonial e quando ha incontrato ilbell’aiello, non ha avuto dubbi: “è lui!” ha pen-sato.un paio di scatti fotografici di prova e il bagninodi vico si è trasformato nel testimonial di unodegli stilisti più noti del panorama mondialedella moda. da lì il passo è stato breve: una co-pertina dietro l’altra sulle riviste patinate più

lo stilistacarlo pignatelliha festeggiatoil suo testimonial“da cicciotto”a marechiaro

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di Alessandra Carloni

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importanti, viaggi per il mondo per le campagnepubblicitarie e soprattutto una grande amiciziacon carlo, conosciuto per la sua generosità eumanità. È un anno e mezzo che Francesco col suo volto,il suo sorriso disarmante e la sua innata ele-ganza, rappresenta lo stile pignatelli e pare chequello della moda, possa trasformarsi per lui inun trampolino di lancio, visto che gerry calà loha voluto nel suo ultimo film che sarà nelle saleil prossimo autunno. per festeggiare i 24 anni del suo testimonial,carlo ha scelto di radunare a napoli i numerosiospiti vip che sono giunti da roma, torino, Mi-

lano, per cenare tutti insieme nel famoso risto-rante “cicciotto” di Marechiaro dei fratelli gian-luca e vincenzo. i commensali si sono deliziaticon le prelibatezze della casa, naturalmente abase di pesce rapiti dal panorama mozzafiato delgolfo: antipasti di crudo e frittura, primo di pac-cheri ai frutti di mare, pezzogna al forno e bracedi pesce e per finire, l’immancabile babà napo-letano.una lunga tavolata di 30 persone, tra vip, colla-boratori di carlo e familiari del festeggiato: l’at-tore brando giorgi, il dentista napoletano, exgieffino, alessandro lukacs, la coppia dell’edi-zione 2010 del “grande Fratello” costituita dagli

Francesco aielloda bagnino di Vico equense a top model

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innamoratissimi Mara e alberto, la bellissimaManuela arcuri, l’attore Maurizio aiello, omo-nimo di Francesco, con la fidanzata ilaria car-loni, l’agente di vip dario sepe, ex collaboratoredi lele Mora.la serata è proseguita alla Mela di via dei Mille,dove carlo pignatelli ha fatto riservare un’interaarea del locale; lì si sono ritrovati un centinaiodi amici di Francesco e altri ospiti vip, giunti inritardo da roma e Milano: Francesco arca,sarah nile del gF 10, leopoldo Mastelloni, il piùbello d’italia gabriele Morra, l’amico di pigna-

telli, Mr savy, noto percussionista napoletano eil bellissimo alessandro Mele. non poteva man-care, tra gli altri, l’organizzatore di eventi Mas-similiano costabile, che in tempi non sospetti hascoperto Francesco aiello, offrendogli i primi la-vori da modello.alle 4 del mattino, finalmente è arrivata unamega torta a nutella e panna, offerta da luigirusso detto “gigino ‘o profumiere”, su cui si sonolanciati tutti, anche i non invitati, per averneuna fetta. la serata è proseguita fino all’alba trarisate, danze e fiumi di champagne. .

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Coca Cola vesteFendi

di Anna Marchitelli foto di Cesare Purini

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L’evento “Fendi for children” ha reso per unanotte napoli capitale della moda, coniu-gando creatività e solidarietà in un cocktail

esplosivo che s’è tenuto lo scorso marzo al pan,palazzo delle arti di napoli.protagoniste della serata le celebri bottigliette dicoca-cola vestite da Fendi, noto brand della modaitaliana che, in collaborazione con la bevanda piùfamosa del mondo, ha realizzato una serata-eventopatrocinata dall’assessorato alla cultura del co-mune di napoli. la manifestazione è stata finalizzata al raccogli-mento di fondi da destinare alla fondazione indo-

nesiana lestari Mandorak che da anni è impe-gnata insieme all’associazione napoletana M-art,sull'isola di sumba, in indonesia, nella lotta controla malaria.l’atmosfera modaiola, il glamour e la voglia dicompiere un gesto di solidarietà, hanno riunito al-l’interno del palazzo roccella migliaia di persone,tra le quali: l’assessore alla cultura del comunedi napoli nicola oddati, il presidente e ammini-stratore delegato di Fendi Michael burke, i pro-motori dell’evento ernesto e claudio esposito, ilconsigliere comunale emilio di Marzio, il vicepresidente dell’unione industriali di napoli Mario

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Mattioli, il presidente della M art associationgiorgio Morfino, lo showman partenopeo giannisimioli. l’interno del museo ha fatto da sfondo alle operedi due giovani artisti napoletani christian lepe-rino e angelo volpe, che hanno realizzato una per-sonale interpretazione dei due brand protagonisti:leperino un’opera scultorea che riproduce l’origi-nale formato di 250 ml della bottiglia in vetro cocalight, dal nome “bottle”, volpe, invece, ha realiz-zato dipinti di piccole dolls dall’inquietante sen-sualità e fatine sexy e provocanti, tutte sfuggitedal regno dei cartoons per affermare la loro esi-

stenza nella realtà. nel corso della serata le due opere sono statemesse all'asta e le bottigliette di coca light, ve-stite dall’estro di silvia venturini Fendi, sonostate date in omaggio agli invitati.la serata, accompagnata dalla performance livedel dj enzo cipolletta, è trascorsa gustando l’“ex-clusive free sushi and cocktail by nero japaneserestaurant”.Fendi e coca-cola hanno trovato in napoli la sedeideale per coniugare glamour, creatività, senso disolidarietà e gioia di vivere, impresse nel dna na-poletano. .

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La “Double life”di Fay

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Foto di Alfieri e Paliotti

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dopo le presentazioni uf-ficiali di Milano eroma, tenutesi il 15 ed

il 22 aprile, anche a napoli èstato presentato il libro foto-grafico FaY dal titolo “doublelife” presso la boutique Fay divia Filangieri.il volume è stato realizzato incollaborazione con MartinaMondadori ed edito da electa:racchiude una raccolta di im-magini in bianco e nero di per-sonaggi noti di ieri e di oggiimmortalati in due momenticompletamente diversi dellaloro vita.su questa duplicità s’incentra

la filosofia creativa di Fay che,attraverso i suoi prodotti, daldouble coat alla double jacket,ha fatto della versatilità e mol-teplicità il suo carattere distin-tivo. priscilla Fiorillo, figlia dell’im-prenditore paolo, ha fatto glionori di casa, accogliendo i nu-merosi ospiti. tra gli altri: giu-lio guasco, direttore generaledi Fey, paola Magis, giannipunzo, Marco napolitano, ge-neroso di Meo, Fiorella squil-lante, giancarlo cangiano,anna licia Mozzillo, barbaracalcagni, sveva Focas e carloantonio leone..

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di A. C.Foto di Alfieri e Paliotti

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Lo scorso 29 marzo la gio-vane direttrice di i’M, ila-ria carloni, ha varcato la

soglia dei 30 anni, un comple-anno importante da festeggiarecon un party davvero indimen-ticabile.la location prescelta non po-teva che essere il locale più “in”della bella napoli, lo chez Moidi parco Margherita, di cui ilproprietario, tonino colangelo,ha generosamente messo a di-sposizione un’intera sala dovegli invitati si sono riuniti a beree a ballare.lo storico fidanzato di ilaria,Maurizio aiello, è stato il regi-sta del party, con la complicitàdella migliore amica e della so-

Happy birthdayDirettore!

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rella della festeggiata, rispetti-vamente bimba Ferrajoli ealessandra carloni. il risultatodel suo amorevole impegno èstato entusiasmante.sulle hit musicali, orchestratedalla consolle degli scatenati djalex Marinacci e Marco piccolo,sono iniziati i festeggiamenti,grazie anche al valido apportodei pr dello “chez Moi” giulioMorelli, guglielmo adrasto,adriano Maddaloni, paolo aria-netto e nanni resi.un centinaio di amici, recenti edi vecchia data tra compagni dibanco e colleghi di lavoro, l’-hanno accolta con grande af-fetto e si sono scatenati con leifino alle 4 del mattino, in me-moria delle lunghe notti bian-che passate da adolescenti suquella stessa pista. tra i tanti immortalati dai foto-grafi alfieri e paliotti, i colleghiavvocati alessandra salvi, Fe-lice petillo, andrea coppola,serena Maresca col marito, ildentista Fabrizio assumma, ilcognato di ilaria guido Mili-terni, caterina Margarita egianni limone, cristinasgobbo col neomarito riccardoangiuoni, annalisa gagliotta,andrea Macchia, Fabrizio e ro-berto lo russo, Marzia Mare-sca, l’imprenditore salvatorede cristofaro, valeria puzo,ida Fadigati e Fabrizio caso,Fabio Milone, gippi Mandolese,renato giunta e Mariasole

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Maggi, Fabrizio petrocelli eFrancesca scarnecchia, stefanopittaluga, gennaro napolitanoe nicoletta sensale, gabrieledel prete, isa del plato, valeriolazazzara, checco cattaneo,diego de luca, Manuela Mar-chetti, stefania landolfi, MarcoMontella, dario buccafusca,raffaele chianese, luca Mili-terni. tra gli invitati anche al-cuni vip dello spettacolo tra iquali l’attrice claudia ruffo dapoco rientrata nel cast di “unposto al sole”, arrivata col fidan-zato Mario pomicino, e gabrieleMorra, “il più bello d’italia2009”. a fare da sfondo al brindisi ealle foto di rito con amici e col-leghi, la scenografica torta con-fezionata dalla nota pasticceriadell’amico germano bellavia, excollega di “un posto al sole” diMaurizio, che si è fatto perdo-nare per la sua assenza, con ilmeraviglioso dolce a base di fra-goline e crema chantilli. i petardi hanno rotto il buiodella discoteca e, una volta con-sumati, hanno lasciato il postoalle 30 candeline rosse, che ila-ria ha spento con l’aiuto degliamici raccolti intorno a lei, dopoun triplice “tanti auguri” e dopoaver espresso l’immancabile“desiderio”. viene spontaneochiedersi, una donna così bellae vincente, felicemente innamo-rata e circondata da tanto af-fetto, cos’altro può desiderare? spente le candeline, sono statele luci della pista a illuminare iprotagonisti di una festa pienadi emozioni. perché entrarenegli “enta”, si sa, significa en-trare in un’epoca della vita chesegna per sempre il nostro cam-mino. se dovessi rispondere alposto di ilaria alla domanda dirito “i’M?” risponderei “il sole”,per cui sono convinta che il suodi cammino, sarà luminosocome pochi. .

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L’estate caprese

inizia

all’Anema e Core

e prosegue

da Lembo Junior112

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al primo sole di primavera, capri ha riaperto le suebraccia ai numerosi viver napoletani che si riversanosull’isola azzurra ogni fine settimana, alla ricerca di

evasione dopo una dura settimana di lavoro.l’attrattiva maggiore è sicuramente il divertimento notturno,che per eccellenza si concentra nella taverna più famosa trai vip: quella dell’anema e core, gestita dal padrone di casaMister lembo, che accoglie i suoi ospiti sempre col sorriso esoprattutto col suo ineguagliabile e contagioso repertorio mu-sicale.all’inaugurazione della stagione estiva sono stati immortalatisui tavoli a ballare, immancabili volti noti dello showbiz: lacantante inglese skin, ex degli skunk anansie e adesso bril-lante interprete solista, Manuela arcuri in versione cantante,

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la conduttrice napoletana veronica Maya e tantiscatenatissimi giovani immortalati dai flash deifotografi.per la nuova stagione primavera estate, lemboha fatto il bis, attraverso il figlio gianluigilembo, che ha preso in gestione l’ex Musmè, il lo-cale che ha fatto la storia delle discoteche capresi.nuova gestione, nuovo stile, nuovo nome: “le clo-chard”, cioè senza fissa dimora, perché lembo ju-nior ha voluto che il suo locale rappresentasse unpunto di riferimento per tutti coloro che vaganonella notte, un po’ come i clochard. lo stile è retrò, in memoria dei vecchi night anni‘60-‘70: pareti blu, divani in pelle, luci soffuse. noal minimalismo, no all’hi-tech e ai giochi di luce,perché il suo locale dev’essere caldo, accogliente,old stile.ad inaugurarlo le stesse bellezze vip passate perl’anema e core: Manuela arcuri, veronica Maya,debora salvalaggio e tanti amici: giovanni tede-sco, Maurizio lieto, antonello di stefano, FlaviaFiorentino, bianca esposito, chicco coda, anto-nio paone, dario Faiella, arabella petruzzi, Ma-nuela e nicole Morgano, daniele chirico. .

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Mercedes-BenzSLS AMG

Tutti pazzi per la nuova...Fo

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nulla è stato lasciato al caso per la pre-sentazione al pubblico dellasuper car della Mercedes-

benz, il gioiello sls aMg, dalle alidi gabbiano.dopo tanti anni la nuova “gul-lwing”, che negli anni 50 ha fattosognare generazioni di appassio-nati di auto di lusso, rinasce inchiave moderna ed affascina ancorpiù di prima con la sua eleganza e lesue eccezionali prestazioni: 317 km/hcon un’accelerazione da 0 a 100 km in 3,8secondi; un propulsore di 6,3 litri a 6.800 giri e

un consumo di 13,2 litri per 100 km in un ciclodi marcia combinato.

la presentazione, in anteprima nazio-nale, si è svolta lo scorso aprile albluestone, nel cuore di napoli. unevento esclusivo presentato da an-tonio padolecchia e Mario Fiore, ti-tolari della a.M.b. e selezioneauto, concessionarie ufficiali di

vendita Mercedes-benz a napoli. tre elegantissime modelle, vestite per

l’occasione da alessio visone, hanno ac-colto ed assistito i numerosissimi ospiti, at-

tratti ed incuriositi dalla meravigliosa

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autovettura: il comandante giovanni cafiero, il di-rettore generale del banco di napoli giuseppe ca-stagna, il campione olimpico davide tizzano,selvaggia sanseverino di Marcellinara, alessan-dro lucaks, carla della corte, luca serra, Mas-simo garzilli, Massimo profili, donatella di pacelettieri, Wolia chitis, rita puca, tony e paola pe-truzzi, elvi panico, antonio e Marcella capasso,vittorio romano, guido Forgiuele e angela alo-schi, Massimo Fontana, renato luglio, sergio egiuliana de luca, pino ciotola, Mario e antonella

liotti, alfredo pacifico, Marcello e Jole Fasolino,diego Ferrajoli e rossella crisci.l’organizzazione dell’evento è stata magistral-mente curata da livia panico titolare della McMeventi e congressi: un revival musicale dagli anni50 ad oggi, un buffet finger food dai sapori parte-nopei, capiroska e mojito, una sequenza di videospot e di immagini storiche e contemporanee dellaMercedes-benz sls aMg ed una maestosa e can-giante stella Mercedes, hanno reso l’evento dav-vero perfetto..

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PARTE LA SFIDA DI

“OCCHI OCCHI OH”

n on chiamatelo locale notturno, “occhiocchi oh” è una nuova sfida che dalloscorso aprile ha aperto l’era del “soundea-

tertainment” napoletano. tra gli ospiti del partyinaugurale il calciatore del napoli Fabiano santa-croce con la fidanzata barbara petrillo, gli attoriMimmo esposito e patrizio rispo, l’ex gieffina linacarcuro con il fidanzato Fabrizio Fierro e valterde Maggio di radio Kiss Kiss. tutti accompagnatidalla musica di Kay rush, in consolle insieme alsuo duo di produttori deep, harley&Muscle, per undj set “unlimited”. occhi occhi oh è un conceptmultifunzionale, un progetto in cui arte e designrendono omaggio alle grandi griffe della moda in-

ternazionale, grazie all’estro ed alla creativitàdell’architetto ed artista beppe riboli. ci si può, in-fatti, rilassare durante l’happy hour bevendo undrink appoggiati al ring bar, tributo allo storicoanello di cartier; cenare sulla cintura di hermes,status simbol di tutti i fashion victim; scambiarsisguardi attraverso le trasparenze della bottiglia dichanel n°5 in versione magnum. un locale, quindi,dove la sensualità dell’atmosfera e dei suoni si uni-sce alla leggerezza dei colori e delle luci, i cui effettisono sapientemente mixati giorno e notte, per re-galare uniche ed irripetibili esperienze sensoriali,mentre si aprono sul mondo, attraverso finestre epaesaggi virtuali, gli “occhi”...

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Party in onoredegli internazionali di tennis

foto diAlfieri e Paliotti

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L’edizione 2010 degli internazionali di tennis,tenutasi lo scorso marzo sui campi in terrarossa del tennis napoli di viale dohrn, ha

superato le aspettative del presidente luca serra,che nella sede della villa comunale ha ospitato nonsolo grandi tennisti, ma anche tanti ospiti impor-tanti in un due serate esclusive.la serata inaugurale ha avuto come protagonisti as-soluti i grandi campioni sportivi Filippo volandri,potito starace, Federico del bonis, simone bolelli,thomas Fabbiano e il cardinale crescenzio sepe,che ha ritirato dalle mani del presidente serra ilprestigioso premio “napoli che vince” al cospetto dei

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rappresentanti delle istituzioni: l’assessore regio-nale alfonsina de Felice e gli assessori comunaliMarcello d’aponte, alfredo ponticelli, diego guida,oltre al procuratore giovandomenico lepore.tra gli ospiti, Massimo Milone, direttore del tgrcampania, gli imprenditori Funari, titolari dellasvezia auto e molti vip, tra i quali il bell’ispettorecoliandro, alias giampaolo Morelli, che a più ri-prese ha assistito sugli spalti al torneo in compa-gnia di angela aloschi, responsabile marketingdella manifestazione, poi l’attore e conduttore Maxgiusti, grande appassionato di tennis e fan sfega-tato di starace, gli attori Maurizio aiello e patrizio

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rispo e l’intramontabile peppino di capri. per la chiusura della kermesse, il “players’ party”coordinato nei minimi particolari dal consiglieregeppy glejeses, al quale hanno partecipato impren-ditori, professionisti e personaggi dello spettacolo,accolti dal padrone di casa luca serra e dall’avve-nente moglie livia. la serata è iniziata con una ricca cena a buffet, perproseguire al piano terra del circolo dove la band“pop tarts” capitanata dal figlio di peppino dicapri, ha intrattenuto i numerosi ospiti, che sisono scatenati nelle danze fino a notte inoltrata.

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y successo oltre le aspetta-tive per la tradizionalefesta di primavera della

lilt di napoli, la lega ita-liana per la lotta contro i tu-mori guidata dal professoradolfo gallipoli d’errico.la serata, ambientata neiprestigiosi saloni di rosolino,grazie alla generosa ospitalitàdel titolare antonio rosolino,e animata da Maurizio Fili-sdeo e la sua band, ha visto,con oltre 300 presenze, il tuttoesaurito.l’iniziativa, oltre a finanziareil progetto “area Qualità dellavita”, realizzato all’istitutotumori “g. pascale” di napoli(ludoteca, distribuzione gra-tuita di quotidiani, periodici elibri ai lungodegenti, recuperopsicofisico del paziente onco-logico attraverso lo shiatsu),ha anche contribuito al soste-gno delle popolazioni cileneduramente colpite dal sisma. Fra gli intervenuti, moltimembri del consiglio diret-tivo lilt, fra cui annalisa depaola e gaetano altieri, ilpresidente del collegio deirevisori rosario Mazzitellicon la moglie nuccia, lore-dana giliberti incoglia, euge-nia scarnecchia, giuseppe eluisa barbuto, annamariasomma, Franca e Franco Fa-rina, robert by capri, la con-sorte del comandanteinterregionale della guardiadi Finanza gisella bardi, ilcardiologo Federico gentilecon giovanna, patrizia pollio,giovanna schiocca, l’argen-tiere gino de laurentiis conMaria, alina pastore, elenad’antonio, salvo e cristianad’orazio, Mario e vittoriasperanza, paola graziani.

Divertimento

e beneficenza

Da rosolino

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I 50 annI del

costruttore

trudI50anni, ma non li dimostra. con

grande energia e una lunga listadi successi professionali, il co-

struttore alessandro trudi, è giunto al te-muto traguardo della maturità anagrafica.per festeggiare, un party esclusivo al localeposillipino “bella di notte” dove, attorniatodalla bellissima moglie rossella spiezia, daifigli gianmarco e luca, dal fratello orestee da un parterre di amici esclusivi, alessan-dro ha spento le candeline su una megatortarettangolare a base di panna e fragoline.sui mix del dj “doppio rhum”, alias luciano,si sono scatenati giuseppe e Francesca digennaro, sergio e Matilde crispino, nunzioe Marinella Mormone, l’argentiere lelloFusco con clara, antonio e Fabia Melissa,Marina e paolo cioffi, ornella e benny depetrillo, paolo e amalia baduin, remoluzzi, direttore sportivo della pro calcio etutta la famiglia spiezia al completo. tra gliintervenuti, il gruppo dei cannavacciuolocon duccio, Fulvio, eliana e claudia, sergioe sandra liccardi, Marisa Maffei, davide eluca esposito, guido e carla balsamo,Mimmo guarino, piero piccolo, arturo edora carleo, Marco Krogh, antonio e Ferdi-nando de notaristefano, vittorio altiero,giusy e giovanni Marinelli, Margherita,lino e nunzia bove, luca e adriana bro-gelli, luciano capobianco, annalisa ro-siello, Massimo carrino e daniela, vania eFabrizio Marvaso, ciccio e rosaria de con-cili. dopo il succulento rinfresco, è stato il mo-mento di Maurizio Filisdeo, coadiuvatodalla voce di barbara dimini e accompa-gnato in un memorabile duetto da Monicatrudi, la cognata di alessandro..

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