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INDIA DEL NORD
Vagabondo Viaggi
Telefono: 3332675541 (ti risponde qualcuno dello staff dalle 9 alle 18, da lunedì a venerdì)
oppure puoi mandarci una mail a [email protected]
Itinerario India del Nord
GIORNO 1: ITALIA - DELHI (INDIA)
GIORNO 2: DELHI-UDAIPUR
GIORNO 3: UDAIPUR - EKLINGI - NAGDA - UDAIPUR
GIORNO 4: UDAIPUR - RANAKPUR - JODHPUR (UDAIPUR-RANAKPUR 90 KM 3
ORE. RANAKPUR - JODHPUR 210 KM - 4 ORE)
GIORNO 5: JODHPUR- JAISALMER ( 300 KM - 5 ORE)
GIORNO 6: JAISALMER
GIORNO 7: JAISALMER - KARNI MATA - BIKANER (330 KM - 5/6 ORE)
GIORNO 8: BIKANER - JAIPUR (330 KM - 5 ORE)
GIORNO 9: JAIPUR - AMBER - JAIPUR
GIORNO 10: JAIPUR - GALTA - ABHANERI - FATHEPUR SIKRI - AGRA (JAIPUR-
AGRA 250 KM - 5 ORE)
GIORNO 11: AGRA E IL TAJ MAHAL - GWALIOR
GIORNO 12: GWALIOR - ORCHA (120 KM - 3 ORE)
GIORNO 13: ORCHA - KHAJURAHO (170 KM - 3/4 ORE)
GIORNO 14: KHAJURAHO - VARANASI (NOTTE IN TRENO)
GIORNO 15: VARANASI - SARNATH - VARANASI
GIORNO 16: VARANASI/DELHI O CALCUTTA
GIORNO 17: CALCUTTA
GIORNO 18: CALCUTTA
GIORNO 19: CALCUTTA/ITALIA
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Giorno 1: Italia - Delhi (India)
Partenza dall'Italia con destinazione Delhi, il primo giorno sarà di viaggio e l’arrivo
è previsto per la giornata seguente (la mattina successiva).
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Giorno 2: Delhi-Udaipur
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Eccoci in India, il secondo stato più popoloso al mondo e sicuramente quello in
cui sono presenti più religioni e filosofie. Passiamo dall’aeroporto di Delhi, ma
solo per prendere un nuovo volo e raggiungere Udaipur. Da qui inizia la nostra
immersione nell'India.
Appena in città saremo accolti da un tripudio di colori, rumori, odori. Un caos
visivo, uditivo e olfattivo che lascia basito anche il più esperto dei viaggiatori. Se il
nostro volo di collegamento per Udaipur arriva presto potremo già cominciare a
visitare la città nel pomeriggio, altrimenti la visiteremo la mattina successiva.
Potremo cenare sulla terrazza sul lago, e volendo, per chi ancora in forza, si
potrebbe pensare a uno spettacolo di danze rajasthane: molto turistico, ma
altrettanto spettacolare.
Notte in Udaipur.
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Giorno 3: Udaipur - Eklingi - Nagda - Udaipur
Oggi visitiamo Udaipur e i suoi dintorni. Spesso chiamata la “Venezia dell’India”
Udaipur è circondata da tre laghi ed è caratterizzata dai suoi tipici palazzi bianchi
in calce.
A Udaipur si visitano il lago Pichola e il possente City Palace, il palazzo-fortezza
più grande di tutto il Rajasthan. Poi il museo, i giardini e il tempio induista Jagdish
Mandir.
Nel pomeriggio visitiamo il complesso shivaita di Eklingi dove ci confonderemo
tra le centinaia di pellegrini scalzi che vi transitano ogni giorno (qui si entra scalzi
e senza calzini). Dopo andiamo nella vicina Nagda, città che accoglie i resti della
capitale del Marwar dove sorgono tre antichi templi: le rovine del tempio jainista
di Abduji e i templi (questi perfettamente conservati) di Sas e di Bahu, cioè della
madre e della nuora.
Poi torniamo ad Udaipur per una serata libera in questa bellissima città.
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Secondo pernottamento a Udaipur.
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Giorno 4: Udaipur - Ranakpur - Jodhpur (Udaipur-Ranakpur 90 km - 3 ore.
Ranakpur - Jodhpur 210 km - 4 ore)
Oggi ci trasferiamo a Jodhpur, la città blu, e sulla strada ci fermiamo a Ranakpur,
città dai raffinati templi jainisti. Visitiamo Chaumukha, con le sue 29 sale sorrette
da 1.444 colonne, tutte diverse tra loro, uno dei più belli senza dubbio. Janisti da
tutta l'India arrivano tutti i giorni a visitarlo, ne vediamo alcuni che portano una
benda sulla bocca e che spazzano con una scopa il suolo dove camminano.
Cosa stanno facendo? Dovete sapere che i janisti sono vegetariani e non
uccidono alcun animale, insetti compresi. La benda sulla bocca gli serve per non
inghiottire le mosche e la scopa allontana le formiche e gli impedisce di pestarle!
A questo punto ci spostiamo e attraversiamo i Monti Aravalli sperando di
incontrare le transumanze dei pastori rajasthani con i loro turbanti rossi.
Arrivo a Jodhpur in serata e pernottamento.
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Giorno 5: Jodhpur- Jaisalmer ( 300 km - 5 ore)
Jodhpur è nota anche come la “città del sole” (non a caso si trova giusto al
confine con il deserto di Thar) e “la città blu”, grazie alle case dipinte in questa
tonalità.
La mattina la dedichiamo all'enorme Fortezza di Meherangarh, poi visiteremo la
città vecchia ovvero un dedalo di stretti vicoli, splendide haveli e cisterne
medievali. Arriveremo tra le affollate botteghe del Sadar Bazar, il mercato
cittadino che si trova vicino la Torre dell'Orologio, ottimo posto per comprare
cose che troverete solo qui e in nessun'altra parte del mondo. Qui c'è il meglio
dell'artigianato rajastano per ciò che riguarda stoffe, pelli e gioielli. Dopo pranzo
lasciamo la bella Jodhpur per un viaggio nel deserto che ci porterà nella lontana
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Jaisalmer, incredibile e affascinante città nel deserto del Thar non lontana dalla
frontiera con il Pakistan.Pernottamento a Jaisalmer.
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Giorno 6: Jaisalmer
Jaisalmer è un antico centro commerciale dell'itinerario della seta e patrimonio
dell’Unesco. Detta “The golden city” per le sfumature cromatiche dell'arenaria
utilizzata per la costruzione delle case, anche questa città è dominata da un forte
ancora abitato per giunta e pieno di botteghe. Dedichiamo la giornarta a questa
città: visitiamo i suoi palazzi interamente scolpiti nell’arenaria, i templi jainisti e le
raffinate “haveli”, le case dei ricchi mercanti. Ne visitiamo qualcuna ammirandone
l'architettura e lo stile. Nel pomeriggio ci prendiamo del tempo libero a Jaisalmer
oppure facciamo un'escursione a Khuri, un villaggio nel Deserto del Thar dove
potremo anche fare un giro sul cammello all’ora del tramonto (esperienza
sicuramente turistica, ma il deserto resta sempre affascinante).
Per cena si può rimanere nel deserto o rientrare in città. Pernottamento a
Jaisalmer.
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Giorno 7: Jaisalmer - Karni Mata - Bikaner (330 km - 5/6 ore)
Oggi lasciamo Jaisalmer e andiamo verso est, con soste e visite lungo la strada
rajasthana. Ci fermiamo per esempio al tempio di Karni Mata, detto anche "tempio
dei topi", facile ne abbiate sentito parlare (qui trovate un v ideo girato da alcuni
vagabondi in un viaggio precedente): il tempio è abitato dacentinaia di topi grigi
che, secondo la tradizione hindù, sono la reincarnazioni dei bramini. Sono
considerati pertanto sacri e vengono protetti e nutriti dai fedeli con grandi ciotole
di latte, cocco e cereali. Si dice che chi tra tutti i topini grigi ne vedrà uno bianco...
sarà molto fortunato.
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Arriviamo a Bikaner, dove si dorme.
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Giorno 8: Bikaner - Jaipur (330 km - 5 ore)
Oggi visitiamo questa città rajastana vicina al deserto del Thar.Bikanernon è
famosa come le altre città del Rajastan, ma ha a nostro parere alcune delle haveli
più belle di tutto lo stato sono qui. Ci sono anche il bellissimo Junagarh Fort del
XVI secolo, il tempio giainista di Bhandasar e un vivace mercato. Nel Lalgarh
Palace, reggia eretta tra il 1902- 1926, da pochi anni trasformata in albergo, vive
ancora in una parte del palazzo la famiglia reale. Un altro bel palazzo è il Gajner
Palace, in arenaria rossa, residenza estiva dei maharaja, descritto come
"incomparabile gioiello nel deserto del Thar". Bikaner è anche un famoso centro
per le manifatture di tappeti e coperte, vasellame e legni intarsiati, gioielli e
smalti, lavorazione di pelli di cammello e dolciumi. Poi ci avviamo verso Jaipur,
The Pink City, con i suoi abitanti, costumi, templi, colori, musiche, antichi palazzi .
Durante il tragitto ci fermiamo a visitare il villaggio di Samode e poi, una volta
giunti nella città rosa potremo assistere alla cerimonia presso il tempio di
Govinda Devi Mandir. Notte a Jaipur.
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Giorno 9: Jaipur - Amber - Jaipur
Jaipur è la capitale del Rajasthan.
La mattina la dedichiamo all'escursione alla vicina Amber e alla visita del Forte
Man Singh. Poi rientriamo a Jaipur e iniziamo le altre visite: l'Hawa Mahal
(comunemente chiamato Palazzo dei Venti) costruito nel 1799 è un palazzo di
otto piani la cui facciata, in arenaria rosa, comprende quasi mille fra nicchie e
finestre, tutte finemente lavorate a merletto; - l'osservatorio astronomico Jantar
Mantar e altra attrazione della città sono i bazar ed i mercati, numerosissimi e
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suddivisi a seconda delle varie e molteplici attività artigianali. Per citarne alcune:
gioielli, pietre preziose, smalti, stoffe sia stampate che intessute, oggetti intagliati.
Secondo pernottamento a Jaipur.
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Giorno 10: Jaipur - Galta - Abhaneri - Fathepur Sikri - Agra (Jaipur- Agra 250 km
- 5 ore)
Oggi andiamo verso est. Lungo il tragitto ci fermiamo a visitare il tempio di Galta,
un luogo poco turistico, ma davvero meraviglioso. Se c'è tempo sosta anche ad
Abhaneri, il pozzo- palazzo (1000 d.C.), un tempio scavato sottoterra per
effettuare le cerimonie nel periodo della calura estiva e poi proseguiamo per
Fathepur Sikri, l'impressionante città abbandonata costruita dall'imperatore Akbar
tra il 1571 e il 1584. La città fu abitata solo per 15 anni perchè avevano sbagliato a
costruirla in una zona priva d'acqua, ma in questi 15 anni fu capitale assoluta di un
grandioso impero, quindi c'è moltissimo da vedere.
Arriviamo poi ad Agra, la grande capitale moghul e di Akbar (1561-1605), il Gran
Moghul, il forte sultano guerriero che la scelse per il suo regno facendovi
costruire il Forte Rosso.
Agra si può dire che sia la destinazione più “turistica” dell’India. Abbiamo messo le
virgolette perché ad affollare le sue strade e l’ingresso al celeberrimo Taj Mahal i
turisti stranieri sono solo la minoranza. Gli indiani di fede musulmana (ma anche
gli altri) adorano il Taj Mahal! A seconda del periodo dell'anno e del giorno della
settimana (il venerdì il Taj Mahal è chiuso) decideremo se visitare il Taj Mahal
oggi al tramonto oppure domani. Notte a Agra.
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Giorno 11: Agra e il Taj Mahal - Gwalior
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Ad Agra visitiamo uno dei monumenti più famosi al mondo: il Taj Mahal, ndiscutibilmente il simbolo dell'India anche se, e questo è curioso, non è un
monumento induista ma musulmano. All'alba e al tramonto il marmo bianco si
illumina di colori magici.
Per chi fa il viaggio Rajasthan Taj Mahal di 12 giorni: nel pomeriggio rientriamo a
Delhi. Se abbiamo il volo notturno andiamo direttamente in aeroporto, altrimenti
passiamo la notte a Delhi e partiamo la mattina successiva (Giorno 12).
Per chi prosegue il viaggio invece si va a dormire a Gwalior.
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Giorno 12: Gwalior - Orcha (120 km - 3 ore)
Gwalior è una città spesso ignorata dal turismo. A torto secondo noi, perché
invece è ricca di splendidi templi e di colossali statue-sculture jainiste del V
secolo scolpite nella roccia. La città fu la culla di grandiose dinastie rajput e la
Cittadella è davvero grande e comprende: il Man Mandir Palace residenza
costruita dal raja Man Singh tra il 1486 e il 1517; il Teli-ka Mandir, un enorme
monumento in pietra che divide gli archeologi sulla sua origine e che per una
leggenda popolare sarebbe un palazzo erotico e molte altre cose. Proseguiamo
poi il viaggio per Orcha, una cittadina tranquilla immersa nel verde, dove riposarsi
le orecchie dai clacson. Il suo nome significa “nascosta”. Sembra quasi un
paesotto e chi non lo sa si stupisce che un tempo sia stata la capitale della
dinastia rajput dei Bundela. Pernottamento a Orchha.
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Giorno 13: Orcha - Khajuraho (170 km - 3/4 ore)
Oggi chi si sveglia presto può fare una passeggiata all'alba sul fiume Betwa.
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Visitiamo il Raj Mahal e se ci va possiamo visitare anche le rovine del Rai Praveen
Mahal, palazzo dove visse la poetessa Raj Praveen, che fu la favorita del raja
Indramani.
Poi con il nostro pulmino ci trasferiamo a Khajuraho, un lungo viaggio attraverso
la campagna. Arriviamo nel pomeriggio. Il complesso di templi di Khajuraho è
famoso in tutto il mondo per le sue sculture erotiche. Una fama che sminuisce
parecchio l’importanza artistica di questo sito, ma che sicuramente diverte.
Khajuraho è in realtà un luogo di culto e pellegrinaggio con raffinatissimi esempi
di scultura indiana. Notte a Khajuraho.
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Giorno 14: Khajuraho - Varanasi (notte in treno)
Oggi abbiamo tutta la giornata per visitare con calma i templi. Quello di
Khajuraho è uno dei complessi più famosi dell'architettura indo-ariana di stile
Nagara. Degli 85 templi edificati tra il 950 e il 1050 d.C. oggi ne restano una
ventina.
In serata prendiamo il treno notturno che ci porterà a Varanasi. Eh si, abbiamo
deciso di provare pure l'avventura del treno notturno in India, in questo modo
guadagnamo qualche ora in più a Khajuraho e la mattina dopo saremo già pronti
per cominciare le nostre visite. Sul treno si dorme in cuccette da 3 posti. Lenzuola
e coperte sono fornite, ma chu vuole può portarsi il proprio sacco a pelo.
Chi volesse farsi il viaggio in comodità può sempre prendere il volo aereo, che
dura 1 h, ma va pagato a parte. Per chi viaggia in aereo c'è un supplemento di 80
euro + il costo del biglietto da quotare al momento della richiesta.
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Giorno 15: Varanasi - Sarnath - Varanasi
Arriviamo a Varanasi verso le 11 del mattino. Varanasi è la città più sacra
all'Induismo. Non offre monumenti architettonici spettacolari, ma è essa stessa il
monumento, un monumento unico all'essenza dell'India. Oggi andiamo a Sarnath,
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luogo ove Siddharta Gautama (Buddha) pronunciò il primo sermone davanti ai
suoi 5 discepoli. Il Dhamek Stupa è perciò uno degli stupa buddhisti più famosi al
mondo.
In ogni caso saremo a Varanasi in tempo per la cerimonia del tramonto sul
Gange. E’ qui che ogni indiano vorrebbe finire i suoi giorni: aspettare la morte
sulle rive del grande fiume e, una volta arrivata, essere sicuro che le sue spoglie
parteciperanno alla grande catena di montaggio delle cremazioni sui ghat, le
scalinate sul Gange. Al tramonto, all'ora della Puja, il fuoco e la luce vengono
offerti al fiume tra canti, conchiglie suonate, cimbali, mantra e migliaia di offerte
votive luminose che fluttuano sulle acque. Notte a Varanasi.
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Giorno 16: Varanasi/Delhi o Calcutta
Oggi ci sono due cose importantissime da vedere: le abluzioni mattutine e le
cremazioni. Entrambe sono sul Gange. Prenderemo una barca per avere un
punto di vista migliore e più discreto sulla vita, e sulla morte, presenti in questo
luogo. Un milione di pellegrini visita Varanasi ogni anno. E’ una delle sette città
sacre dell'Induismo e anche un importante luogo di culto per il Jainismo. Sono
oltre 50mila i brahmini che vi risiedono permanentemente. Ci vuole uno stomaco
forte per visitare Varanasi e orientarsi attraverso i vicoli oscuri del quartiere antico
gremiti di venditori di offerte, di pellegrini e di gente che semplicemente aspetta
il suo turno di morire.
Per chi fa il viaggio Rajastan e Gange fino a Varanasi di 17 giorni: la giornata
prosegue con il volo Varanasi/Delhi, dove trascorreranno la notte. Volo di rientro
per l'italia il giorno seguente.
Per chi invece prosegue il viaggio invece… Ci dirigiamo in aeroporto per prendere
il volo che ci porterà a Kolkata o, come la conosciamo in Italia, Calcutta. Notte a
Calcutta.
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Giorno 17: Calcutta
Iniziamo con una bella visita della città. A partire dal tempio di Kali,che non è un
luogo turistico ma un tempio attivo e frequentatissimo che può illustrarvi molto
bene il panorama della ritualità induista. Qui la mattiina dalle 6 e mezza alle 9 e
mezza vengono esposti i corpi dei defunti, che poi verranno spostati ai ghat per la
cremazione. Qui avvengono sacrifici animali (soprattutto capre). Qui gli sposi
vengono ad attaccare un filo per chiedere l’arrivo di un figlio e, una volta arrivato,
lo staccano e offrono una ghirlanda di ibisco. Non è un luogo per tutti, ma bene
sapere cosa ci attende. Poi andiamo a vedere il vicino Nirmal Hriday, il lazzaretto
di Madre Teresa e passiamo sul Howrah Bridge, il ponte di metallo divenuto il
simbolo di Calcutta, un’unica arcata di 450 metri sul fiume Hooghly.
E poi ci perdiamo nel Bazaar e nella caotica vita pulsante della città. Pernotto a
Calcutta.
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Giorno 18: Calcutta
Giornata libera a Calcutta per gli ultimi acquisti. Poi ultima notte in India,
quantomeno ultima notte di questo viaggio in India.
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Giorno 19: Calcutta/Italia
Di primo mattino ci dirigiamo in aeroporto per prendere i nostri voli di ritorno in
Italia. Arrivo in Italia in serata.
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