93

INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

  • Upload
    tranque

  • View
    215

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

1

Page 2: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

2

INDICE Pag. 5 6 8 11 19 23 25 27 29 32 33 35 36 39 43 53 55 56 57

ATTORNO A NOI Vladislav Facchini Rublev, Volunia, il rivoluzionario motore di ricerca italiano Matteo Gilberti, Nicholas Branchini e Luca Carnevali, PSN chiuso a causa degli hacker Luca Chaar, Mega Lock! FERMI E DINTORNI Autori vari, Venerdì 3 febbraio 2012: l’assemblea musicale più “figa” del pianeta! (con fotografie di Alice Papotti e Lorenzo Perego)

Matteo Lucchini, Stars in Sala mensa!

Matteo Lucchini, Hardcore, House e Minimal coi fantastici DJ Pare e Bellani

Riccardo Bruno, Un grande rock con gli Xkey

Simone Campagnole, Cosa vuol dire essere degli Xkey

Martina Battisti, Questo selvaggio e dolce blues-jazz

Edoardo Nodari, Grandi cover band in Sala Eros

2 fotografie dell’evento rap e hip-hop

Edoardo Boccalari, Che cosa ne hanno detto…

Beatrice Bocchi, ¿Pizza o piè de limón?-intervista ad un teenager cileno Edoardo Boccalari, Rinasce il CRIM con un nuovo Presidente A PROPOSITO DI Alberto Lorenzini, Sulla vita: pensieri in libertà Giorgia Ghirardini, Anoressia Una brutta bestia che ti consuma da dentro Alice Girelli, Lo sport della pedata, croce e delizia di noi italioti ARTE E CULTURA Valentina Corradini, Flowers (fotografie) Alice Papotti, Movimenti nello spazio (fotografie) Giorgia Ghirardini, Il miracolo della luce (fotografie) Sara Zamboni, Lezioni di linguistica generale Vittorio Cozzani, The Summer of Love e il mito della controcultura hippie Valentina Meneghello, Alice Blackwood (racconto a puntate) Giorgia Ghirardini, Gli strani casi della vita (racconto a puntate) Sara Zamboni, Le lacrime di Nietzsche (recensione) Simone Zavatta, L’amico ritrovato (recensione) Matteo Andreoli, Iron Maiden, The final frontier (recensione)

Page 3: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

3

60 61 62 64 66 68 70 72 73 76 78 83 84 84 85 87

Giuseppe Miranda, Le meraviglie di Amalfi Giorgia Ghirardini, I “primi passi” di Avril Lavigne Disegni d’autore CUCINA E SALUTE Nicolò Gavioli, Tra pentole e fornelli Debora Toso, Nella mandorla bontà e salute Giulia Lanzini e Greta Moschini, Ridere è bello buono e sano CURIOSITA’ ENIGMISTICA E DIVERTIMENTO Nicholas Branchini, Luca Carnevali e Matteo Gilberti, La tecnologia 3D e il nuovo mondo tridimensionale Marco Rebecchi, La Play Station Vita sta per arrivare! Matteo Diani e Tommaso Ferro (a cura di), Diamo un’occhiata al nostro pazzo mondo Emanuele Aliano (a cura di), Stranezze della vita Nicola Latella (a cura di), Il Barzellettiere E se i nostri profe fossero teachers come si chiamerebbero? Rebus per tutti L’indovinello del dirigente E ora… qualche caricatura PILLOLE DI SPORT Alessandro Guariglia (a cura di), Le sentenze del calciomercato invernale

Copertina di Slava Facchini Rublev (con immagini di Alice Papotti e Lorenzo Perego) Sito a cura di Slava Facchini Rublev (con la collaborazione di Alessandro Carlin)

Page 4: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

4

Attorno a noi

Page 5: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

5

Volunia, il rivoluzionario motore di ricerca italiano Si chiama Volunia, ed è un motore di ricerca potenzialmente rivoluzionario.

Sviluppato da Massimo Marchiori, uno dei creatori dell’algoritmo di ricerca di

Google, Volunia ha come slogan “Seek & Meet” (cerca

ed incontra). Il nome è una fusione tra “Volo e “Luna”

perché vuole significare il balzo “lunare” che il dominio

garantisce. Il motore promette infatti diverse nuove

funzionalità rispetto a Google: una delle più importanti,

come suggerisce lo slogan, è proprio quella di poter

comunicare con le persone che visitano gli stessi siti.

In pratica se ci si connette ad un sito in tempo reale si

potranno vedere persone che lo stanno attualmente

frequentando, con le quali si potrà “chattare” e scambiare opinioni. Un'altra

funzione è quella di generare in automatico una mappa del sito che si sta

visitando, dove le varie pagine sono rappresentate come case, creando una

specie di città (foto) che facilita la navigazione. Oltre alle mappe, Volunia ha

anche la funzione di ordinare i contenuti multimediali,

in modo che questi siano facilmente accessibili e

comodi da consultare. Dopo i pregi, bisogna però

anche elencare alcuni difetti del nuovo motore.

Innanzitutto attualmente Volunia non ha la stessa

potenza di ricerca di Google e naviga in un numero

molto limitato di pagine online (il rapporto di pagine

trovate rispetto a Google è di 1/100). Volunia inoltre

non potrà visitare i siti più famosi presenti nel web come Facebook, Youtube

e lo stesso Google, dato che essi bloccano la tecnologia iframe, usata da

Volunia per aggiungere la chat ed i vari

menù. C’è bisogno di ricordare,

comunque, che il sito sarà presto

gratuito e non ci sarà bisogno di

registrazioni. Il dominio, facilmente

intuibile, è www.volunia.com e per ora

supporta 12 lingue tra cui ovviamente

l’Italiano. Non resta altro che provare

quest’innovativo motore di ricerca, un

prodotto tutto “Made in Italy”.

Vladislav Facchini Rublev

Massimo Marchiori

mappa di un sito generata con Volunia

Il Logo del Sito

Page 6: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

6

PSN chiuso a causa degli hacker

Cosa sta succedendo al PSN? È la domanda che

molti utenti si sono iniziati a porre lo scorso 17

aprile. La domanda ha avuto una risposta pochi

giorni dopo dalla stessa Sony che ha svelato

l’arcano: il PSN era stato “spento” dalla stessa

casa nipponica per evitare un ulteriore danno da

parte degli hacker. La Sony ha detto che era

l’unica soluzione percorribile e che stava

lavorando per tentare di risolvere la situazione.

Era evidente che l’attacco era di quelli pericolosi, legati soprattutto ai dati

degli utenti (soprattutto quelli delle carte di credito). I principali sospettati

erano gli Anonymous, un famoso gruppo di hacker, che però si sono

dichiarati innocenti nei confronti delle accuse

a loro poste.

In una conferenza stampa di alcuni giorni

dopo, la Sony ha detto che i server del PSN

rimarranno chiusi fino a data da destinarsi.

Una sola cosa era certa: i circa 70 milioni di

utenti si erano infuriati e, approfittando di

questa crisi della Sony, la Microsoft, casa

produttrice dell’Xbox, non ci ha pensato due

volte a proporre nuove offerte per rubare

clienti alla casa nipponica.

Nei giorni a seguire la situazione si era fatta sempre più calda: gli utenti che

fremevano per un ritorno dei server on line da una parte, i tecnici della Sony

che lavoravano giorno e notte per riparare i danni dall’altra. Il 27 aprile un

comunicato ufficiale della Sony diceva che l’attacco avrebbe sottratto agli

utenti nome, indirizzo, login e online ID di PSN, password ed e-mail ma

soprattutto i dati associati alla carta di credito. Era quest’ultimo elemento che,

naturalmente, spaventava di più gli utenti.

Dopo le rivelazioni sull’attacco hacker, la Sony si trovava in grosse difficoltà:

oltre ai tecnici che lavorano giorno e notte, anche i legali della multinazionale

avevano delle grosse gatte da pelare perché questa cosa avrebbe avuto delle

ripercussioni e questo punto tutti i giocatori Sony avrebbero potuto chiedere

un cospicuo risarcimento per violazione della privacy.

Page 7: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

7

Non tutto era comunque perduto. Dopo 10 giorni dall’attacco al PSN

arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici

e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche i

trofei (grande notizia per tutti i collezionisti). Restava però il fatto che i server

erano ancora “spenti”.

Il 1° Maggio un altro comunicato ufficiale Sony ha lasciato intendere che al

massimo entro la fine della settimana successiva i due servizi sarebbero stati

ripristinati. Effettivamente questa volta Sony ha mantenuto la parola: dalla

mattina del 15 maggio 2011, ha iniziato la fase di riattivazione del PlayStation

Network, abilitando nuovamente le funzionalità di gioco online, PlayStation

Home e sincronizzazione trofei; al momento dell'accesso al PSN si è stati

però obbligati a cambiare la password d’accesso.

Dopo circa tre settimane di attesa, il 2 giugno 2011, il PlayStation Store è

tornato online, mentre il

programma Welcome

Back è diventato

disponibile dal 3 giugno.

La Sony ha pensato di

fare un regalo agli utenti

per scusarsi dei disagi

durati quasi un mese e

mezzo (17 aprile – 3

giugno); e questa era la

lista:

Per PS3 erano: Little Big Planet, Infamous, Wipeout HD, Ranchet & Clank:

Alla Ricerca Del Tesoro e Dead Nation.

Per PSP erano: Little Big Planet, ModNation, Pusuit Force e Killzone

Liberation.

Per quanto riguarda gli abbonamenti: 30 giorni di iscrizione gratuita a PS

Plus per i non abbonati, 60 giorni di estensione dell'abbonamento per gli

iscritti a PS Plus e 30 giorni di estensione dell'abbonamento per gli iscritti

a Music Unlimited.

Sony non ha perso molto nel regalare agli utenti questi giochi perché non

erano giochi nuovissimi e molte persone ci avevano già giocato, però i giochi

che ha offerto non erano male e sono sempre meglio di niente!

Nicholas Branchini, Luca Carnevali e Matteo Gilberti

Page 8: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

8

Il 19 Gennaio 2012 è stato chiuso, dietro ordinaza dell’FBI in collaborazione

con il Dipartimento di Giustizia

Americano, il sito di file sharing

Megaupload.com. Oltre ad esso

sono stati chiusi anche diciotto siti

del gruppo, (come Megavideo),

utilizzati per la condivisione di file di

vario genere, fra cui musica, film e

software. I capi d’accusa: pirateria

digitale e ipotetico riciclaggio di

denaro.

Il sito era al 13° posto dei portali più

cliccati sul web con i suoi 50 milioni di visitatori al giorni che rappresentavano

il 4% del traffico complessivo della Rete. Megauplod (rinomato dall’accusa

“mega-conspiracy“) è accusato di aver diffuso materiale pirata guadagnando

150 milioni di euro in 5 anni di attività e causando al contempo un danno di

500 milioni di euro ai legali detentori dei diritti di copyright per il mancato

pagamento di questi ultimi. Inoltre

l’accusa sostiene che il sito ha incentivato

attivamente gli utenti a caricare simili

contenuti, spesso in cambio di diverse

migliaia di dollari, e sottolinea l’ipotesi di

riciclaggio di denaro (milioni di dollari)

elencando in modo minuzioso i conti

bancari incriminati.

Attualmente, le autorità hanno bloccato

tutti i server delle aziende (525 in Virginia,

630 nei Paesi Bassi più altri sparsi per il

mondo) e hanno arrestato quattro dei

sette componenti della Megaupload S.p.A., tra cui il suo fondatore, Kim

Schmitz (in arte Kim Dotcom), arrestato in Nuova Zelanda.

L'operazione dell'Fbi arriva dopo il congelamento a Washington delle

proposte di legge SOPA (Stop Online Piracy Act) e PIPA (Protect IP Act ).

Queste due leggi sono attualmente in discussione ma, nel caso in cui

Page 9: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

9

venissero approvate, permetterebbero a chi detiene il copyright di prodotti

presenti in formato multimediale (film, musica, libri, ecc.) di agire

concretamente contro i siti che li diffondono in modo non autorizzato. Queste

leggi si estenderebbero non solo ai siti di streaming ma anche ai motori di

ricerca (es Google, Mozilla, ecc) e per questo motivo la Rete è insorta

dichiarando che era a rischio la propria

libertà.

La protesta si è estesa anche alla

chiusura di MegaUpload,

manifestandosi sia sui social

network(Facebook, Twitter) da parte

degli utenti di quest’ultimi sia su siti di

importanza mondiale (es: Google,

Mozilla).

Ha fatto particolarmente scalpore la

reazione del collettivo Anonymous alla

avvenuta chiusura di Megaupload & co.

Il gruppo illegale anti governativo di

hacker che si identifica nella frase: "We are the voice of the voiceless. We are

the hope for the hopeless. Expect us", durante la notte a cavallo tra il 19 e il

20 Gennaio ha fatto cadere le homepage delle potenti case discografiche e

cinematografiche americane (Warner, Universal), del Dipartimento di

Giustizia e della stessa FBI.

Il braccio di ferro che si è avviato tra il Web e gli organi governativi americani

non si sa come finirà. Non si può percorrere né la strada di una

liberalizzazione totale sul web dei contenuti protetti da copyright né quella di

una censura forzata, che peggiorerebbe le cose e non terrebbe conto del

fatto che un'altissima percentuale degli utenti che scaricano o guardano film

in streaming non comprerebbero comunque quei prodotti.

Luca Chaar

Page 10: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

10

Fermi e dintorni

Page 11: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

11

Chi non c’era ha avuto torto. Organizzata in maniera impeccabile, divertente

e coinvolgente: questo è stata l’assemblea musicale di venerdì 3 febbraio.

E noi ve la raccontiamo evento per evento.

Stars in Sala mensa! Chi non si è mai improvvisato “Ugola d’Oro” sotto la doccia? Chi non ha mai

cantato “Gli Anni” durante una passeggiata in montagna? Ebbene scagli la

prima pietra il bugiardone, perché l’evento “Karaoke” era la terapia d’urto che

faceva per lui!

Situato in posizione

strategica (accanto

al bar), un grande

palco con microfono

ed una tela sulla

quale venivano

proiettati i testi

dominavano la

scena: anche se al primo evento tenutosi alle 9 i ragazzi erano ancora timidi

ed impacciati, via via che la giornata proseguiva un numero sempre maggiore

decideva in gruppo di cimentarsi nel canto delle più grandi pietre miliari

italiane, dal popolaresco “Tanti Auguri” di Raffaella Carrà alle “Montagne

Verdi” di Marcella Bella (!). Tanto valeva mettersi alla prova e tentare! Al terzo

evento, grazie al via dato dalla 5BET

con “Ricominciamo” di Adriano

Pappalardo, il palco si è

incredibilmente popolato di cantanti,

tra i quali alcuni insegnanti e anche la

nostra preside. Sdoganato

completamente il principio per il quale

solo chi ha una bella voce può

cantare, tutti ci sentivamo tanti Max

Pezzali, Ligabue o Eros Ramazzotti.

Page 12: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

12

Non è mancato qualche piccolo intoppo del software, che spesso non

mostrava a video le parole delle canzoni; ma se la canzone la si conosce a

menadito leggerne il testo è superfluo se non denigrante, come ci ha

insegnato Alessandro, il personale ATA universalmente conosciuto in tutto

l’Istituto, che, risollevando le sorti dei cantanti sperduti sotto le note di “Laura

non c’è” di Nek, ha sguainato il microfono sfoderando una grande

performance canora protrattasi con la dura verità battistiana di “Dieci ragazze”

e quella un po’ più irriverente che botanica di “Ti raserò l’aiuola” di Gianluca

Grignani. A queste ultime canzoni nessuno era più seduto ed immusonito ma

saltava, batteva le mani e soprattutto vibrava le corde vocali, trascinato dal

ritmo e dalla semplicità dell’evento: altroché virtuosismi e complicati spartiti!

Bastano la voglia di cantare (e le voci più stonate sono le più accette!) e di

stare in compagnia, che l’allegria prende forma!

Matteo Lucchini

Hardcore, House e Minimal coi fantastici DJ Pare e Bellani Vero e proprio bagno di folla per i

DJ Pare e Bellani, che durante i

tre eventi tenutisi alla palestra

triennio si sono alternati alla

consolle armati di portatile, cuffie e

immancabile valigetta dei cd,

mixando i brani minimal e house

più celebrati del momento. Ai

ragazzi non è certamente mancata la voglia di divertirsi con inarrestabili

trenini “conga” sotto lo scrosciare di suoni sintetici e melodie al caleidoscopio

e le virtuose manifestazioni di tecktonik dance, che serpeggiava veloce

incantando i presenti.

Matteo Lucchini

Un grande rock con gli Xkey Quando siamo entrati eravamo impazienti di

sentirli suonare, non vedevamo l’ora. C’era il

pienone e quasi non si riusciva a passare, i posti

disponibili erano 150 e erano tutti esauriti.

Si notava chiaramente che prima di cominciare i

ragazzi della band erano un po’ tesi, il batterista

si allenava a tenere il tempo, il bassista e il

Page 13: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

13

chitarrista continuavano ad alzare e abbassare il volume degli strumenti per

trovare il livello adatto e il cantante si schiariva la voce.

Poi finalmente hanno iniziato, e, rotto il ghiaccio e la tensione iniziale, gli

Xkey si sono lasciati andare e suonavano in

maniera decisamente sciolta. Erano

veramente gasati e hanno trasmesso la

stessa emozione anche a noi del pubblico,

tanto che alcuni si sono spinti sino a sotto il

palco, praticamente a un metro dal cantante.

E così abbiamo anche cantato in coro

qualche canzone che sapevamo, battendo le

mani e facendo anche del “pogo” (e siamo

anche stati ammoniti da quelli della security…). È stata un’ora di vero rock e

ci siamo divertiti davvero molto. Perché gli Xkey sono stati veramente bravi.

Riccardo Bruno

Cosa vuol dire essere degli Xkey "Ragazzi come si fa?", "Eddai regola il mixer!", "é tardi muovetevi a settare

tutto che ho allenamento!". "Che pezzi facciamo il 3?".

Tutto di solito parte così.

Alle prove ognuno arriva con più o meno voglia, distrutto dagli impegni

settimanali.

C'é chi é nervoso per il votaccio, chi é calmo e tranquillo perché ha appena

avuto una giornata liscia, chi ha appena avuto da dire con la propria ragazza

e chi ha assolutamente bisogno di pensare ad altro.

Tutto si trasforma quando la magia parte dalle corde di una chitarra e dai

tamburi percossi violentemente dalle bacchette.

In quell'esatto momento, non pensi ad altro.

Tu e gli altri diventate qualcosa di unico che

segue lo stesso battito cardiaco scandito

dalla batteria.Le vostre sensazioni si

possono sentire, aleggiano sospese in aria

e chiunque sia vicino le può percepire

volente o meno.

Magari chi sente può apprezzare, magari lo

può maledire candidamente per la quiete

interrotta del proprio pomeriggio e perché

Page 14: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

14

del tuo messaggio ne ha già le tasche piene.

Come é nata, la magia muore con la fine del pezzo. E si ritorna sul pratico.

Bisogna decidere i pezzi da suonare davanti alle persone a cui vuoi

trasmettere un messaggio, a cui vuoi trasmettere qualcosa che sia più di una

sensazione di un’ora.

Da quel momento esatto partono le polemiche per le cover migliori. Ciò che

piace ad uno, non piace all'altro e ciò che piace ad entrambi non piace al

pubblico. Potrebbe persino sembrare una legge di Murphy!

Così alla fine si trovano soluzioni che possono essere solo degli armistizi tra i

componenti del gruppo.

L'unico vero momento di accordo é quando si decide per suonare i propri

pezzi. Quelli per cui hai dato anima e cuore, per cui spesso lo sforzo con cui li

hai creati é paragonabile a quello di un parto, quei pezzi che spesso sono

solo il vero motivo per cui stai a suonare davanti alla gente.

Deciso il tutto dopo le numerose prove, si caricano finalmente come muli le

povere macchine e si parte alla volta del concerto.

Li é il momento della verità, il momento in cui scoprirai se tutti i tuoi sforzi,

anche quello di scaricare e caricare le macchine, sono valsi a qualcosa o a

niente.

Così, mentre pensi, senza rendertene conto, ti ritrovi già con la chitarra in

mano davanti a quei ragazzi come un incantatore sta col flauto davanti al

serpente.

Le tue dita toccano le corde e la magia inizia...

Simone Campagnola

Che cover band in Sala Eros! Suona la campanella, il tempo che la lunga fila di persone prenda posto

all'interno e il concerto inizia. L'ambiente non è dispersivo e i ragazzi del

pubblico sono attenti. Ed eccoli: signore e signori,

i Three Times Renegades!

Il pubblico resta freddo per poco, perché la band

è in grado si scioglierlo in brevissimo tempo,

proponendo pezzi Post Grunge veramente

coinvolgenti. Bravi davvero, anche se i Three

Times Renegades sono un gruppo appena

formatosi, nel novembre 2011, grazie al talento di:

Matteo Fornasari (batteria), Alessandro Baraldi (basso), Pietro Bitasi e Enrico

Gobbetto (tutti e due alla chitarra) e Andrea Beninfanti (voce). Se ve li siete

Page 15: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

15

persi o volete comunque contattarli, potete trovarli cercando il loro nome su

FB o in MYSPACE.

Neanche mezzora per esprimere il loro talento che i Three Times cedono il

palco ai The Walking Cone, band davvero inusuale nel panorama mantovano

e per questo ancora più apprezzata da

quelli che come me amano la vecchia,

sana musica rock degli anni passati.

Infatti questi straordinari ragazzi, insieme

dal 2010, ci fanno passare il tempo

rimanente al suono dei Pink Floyd, non

facendo mancare neppure i suoni davvero

singolari della band di Roger Waters (il

rumore delle pale degli elicotteri, per esempio).

Ma andiamo ora ad elencare i personaggi che hanno avuto questa bella idea:

Edoardo Malaspina (Vocal e tastiera), Emiliano Masotto (Vocal e batteria),

Andrea Zanellini (Vocal e chitarra), Recusani (altra chitarra) e Savasi (basso).

Davvero notevole la scelta di non avere un cantante, ma di far cantare sia il

tastierista sia il chitarrista ma, soprattutto, anche il batterista (e vi posso

assicurare che suonare la batteria e cantare nello stesso momento non è una

cosa molto semplice).

Come sopra, per eventuali contatti potete trovarli su FB digitando il loro nome.

Edoardo Nodari

Questo selvaggio e dolce blues-jazz Chi la ascolta non può che percepire la sua

natura: è musica selvaggia e dolce al tempo

stesso, come se fiamme e poesia potessero

convivere e duettare simultaneamente sulle

corde di un basso e di una chitarra elettrica.

Giorgio Signoretti e Michele Bianchi si

esibiscono sul modesto palco della sala

Eros, con una musica tutt’altro che modesta.

È il revival di un repertorio vasto e differenziato, che spazia da Dave

Matthews a Jimi Hendrix con le sue “Little Wing” e “All along the watchover”,

a Rufus Wainwright con “Hallelujah”, e ancora a Bob Marley nella tradizionale

“Three little birds”.

Page 16: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

16

Sono tanti i successi suonati e arrangiati su sfondo blues-jazz, un genere

piuttosto sconosciuto e poco apprezzato dalla nuova generazione, che

preferisce optare per i suoni forti e caotici del rock, quelli sintetici e amorfi

dell’house o quelli ritmici del rap. Eppure nel Novanta un tale, Frank Zappa,

diceva che “il jazz non è morto, ha solo un odore un po’ curioso”. Ed è forse

la curiosità che muove le gambe di queste persone e le porta proprio qui, in

Aula Magna.

Alla fine una cosa è certa: è stato inevitabile per il pubblico (nonostante

appartenesse alla sopra citata

‘nuova generazione’) restare

ammaliato e sospeso sulle note

trascinanti ed equilibrate di un

blues/jazz classico e

contemporaneamente rinnovato.

Alla fine abbiamo posto un paio di

domande alla coppia di artisti:

Il vostro gruppo ha un nome?- Beh, un vero e proprio nome non ce l'ha!

Come è nata e da quanto dura la vostra collaborazione?- E’ nata grazie ai

laboratori artistici, circa due anni fa. Tu Michele come ti sei avvicinato a

questo genere di musica? - Mi sono sempre piaciute le canzoni anni '70

perché trasmettono idee e sensazioni forti.

Martina Battisti

Per motivi tecnici non è arrivato in tempo il servizio sull’evento rap hip-

hop. Ce ne scusiamo, proponendo comunque un paio di immagini.

Page 17: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

17

Che cosa ne hanno detto… la Preside

<<Do un buon giudizio sull'assemblea di oggi, ho visto una buona

organizzazione generale e quindi mi ritengo soddisfatta.

La pecca sembra essere stata, da ciò che mi hanno riferito gli insegnanti, il

volume della musica troppo alto soprattutto in sala Eros e nel corridoio del

Biennio.

Dai Rappresentanti

d'Istituto mi aspetto che

continuino il loro lavoro nel

migliore dei modi ed avrei

piacere, come ho già detto

loro, che la prossima

assemblea riguardasse la

salute.

Dagli alunni invece spero

arrivino importanti osservazioni in modo da correggere e migliorare sempre

più le assemblee d'Istituto; voglio inoltre ricordare a tutti coloro che sono

rimasti a casa che le assemblee degli studenti sono comunque un giorno di

scuola dove è obbligatorio venire; anche se le lezioni sono organizzate dai

loro compagni.>>

il prof.Spazzini

<< Con i nuovi Rappresentanti mi trovo bene, abbiamo avuto modo di

conoscerci meglio durante l'organizzazione di quest'assemblea e sono sicuro

che lavoreremo sempre meglio.

L'assemblea ha rispecchiato le mie aspettative, è andata bene e ne sono

soddisfatto; d'altronde credo

che, dando responsabilità ai

ragazzi, i risultati ci siano

sempre.

Le difficoltà nell'organizzare

una giornata simile sono nella

tempistica, che non sempre è

dalla nostra parte, e nel fatto

che tutte le componenti della

scuola, compresi gli esterni, debbano essere coordinati perfettamente.

Page 18: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

18

L'unico difetto in questo caso specifico è stato il volume eccessivo, ma dopo

le prime due rotazioni l'abbiamo corretto ed è andato tutto per il meglio.

Mi aspetto sia dai Rappresentanti, che dagli alunni che da me stesso un

continuo miglioramento per offrire a tutti degli eventi ben fatti. Il “pubblico” è

giustamente sempre più esigente e dobbiamo lavorare per correggere anche

i più piccoli dettagli; è questo che significa continuare a crescere.

Il punto forte di queste assemblee è la certezza che chi partecipa, che sia

spettatore come gli alunni, organizzatore come i rappresentanti o controllore

come tutto il corpo docente o i ragazzi degli openday, svolge il suo dovere

con precisione e correttezza; è grazie a tutti che possiamo fare queste

assemblee.>>

i rappresentanti d'istituto

<<L'assemblea è stata veramente TANTA ROBA!! E chi è stato a casa se n'è

pentito.

Siamo soddisfatti di come è

andata, ci daremmo un 8 e

mezzo, è andata veramente

molto bene. Peccato per il

“pacco” di Dargen D'Amico ma

con 40 di febbre non poteva

certo venire da Milano.

Economicamente è stata

perfetta (si sono contati 1000 alunni presenti), abbiamo cancellato il debito

degli ex raps (460 €) e potremo scalare un po' i costi delle prossime

assemblee.

Per l'organizzazione è stata una faticaccia: è da novembre che ci stiamo

dietro, ci siamo dovuti dividere tutti i compiti per poi mettere tutto insieme,

meno male che c'è una buona intesa tra di noi.

Abbiamo sfruttato l'idea degli ex raps dell'assemblea musicale ma non

potevamo fare la stessa identica cosa, quindi abbiamo cambiato i generi e

abbiamo lanciato la scommessa del karaoke che crediamo sia stata vinta;

all'inizio c'era un po' di incertezza ma, soprattutto all'ultimo modulo (grazie

anche ad un certo “Pinguino”), si sono divertiti tutti quanti.

Per la prossima assemblea, come ci ha suggerito la preside, pensavamo di

trattare la salute mentre per le ultime due pensavamo a sport e cinema;

inoltre ora inizieremo anche a fare i gadget studenteschi.>>

Edoardo Boccalari

Page 19: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

19

¿Pizza o piè de limón?

intervista ad un teenager cileno

Nome: Mario Gustavo

Cognome: Valladares Carreño

Nazionalità: cileno

Vive a: Santiago del Cile

Grazie al progetto Intercultura, da circa 6 mesi, abbiamo

avuto la fortuna di ospitare nella nostra classe Mario Gustavo, che però

purtroppo fra pochi giorni tornerà a Santiago. Di certo non lo dimenticheremo

presto per la sua allegria e simpatia, e per tutto quello che ci ha raccontato,

facendoci sognare ad occhi aperti paesaggi naturali mozzafiato e metropoli

con grattacieli giganteschi.

Santiago del Cile Vina del mar Lago Pehoe

1. Mario, quali sono i motivi che ti hanno spinto a fare questa avventurosa

esperienza?

Ho deciso di fare questa esperienza grazie alla mia scuola, che ha supportato

questo progetti e grazie ai miei amici, che me l’hanno vivamente consigliata,

ma ciò che più mi ha spinto a venire è stata la voglia di conoscere un’altra

cultura. Credo che sia una esperienza che cambia completamente la vita, il

modo di vedere e di pensare. Ho imparato a vedere il mondo con uno

sguardo diverso, con meno pregiudizi: prima pensavo che la società europea

fosse totalmente diversa dalla nostra, in realtà è molto simile.

2. Perché hai scelto l’Italia e la nostra scuola?

Ho scelto l’Italia precisamente per per la sua cultura, ero molto curioso di

sapere com’era la vita qui. La scuola è stata scelta da Intercultura,

probabilmente hanno scelto questa perché il mio “volontario di afs”, Lorenzo

Page 20: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

20

Pirovano, frequentava questa scuola. Comunque credo che sia una scuola

bellissima.

3. Quali sono le differenze tra il nostro sistema scolastico e quello cileno?

Il nostro modello scolastico si basa molto sul sistema scolastico americano, ci

sono 3 anni di jardin infantil (scuola materna), poi seguono 8 anni di

educazione basica (elementari e medie), 4 di educazione media (superiori).

Poi per accedere all’università si deve sostenere un esame a livello nazionale,

la PSU. In base al punteggio di questo test si può accedere alle varie facoltà.

Il problema è che l’istruzione cilena è divisa tra pubblica e privata, e quella

privata è di ottima qualità e offre una buona preparazione all’esame della

PSU, ma costa molto. Quella pubblica invece, è gratuita, ma è di scarsa

qualità. Anche l’università ha costi molto elevati e chi non può permettersela

non ha la possibilità di accedervi.

E’ per questo motivo che in Cile ci sono state, e ci sono tuttora, proteste

contro i tagli all’istruzione. Studenti e insegnanti, chiedono una migliore

istruzione pubblica. Chi frequenta una scuola pubblica è svantaggiato per

l’esame della PSU, solo chi va in una scuola privata riesce ad ottenere buoni

risultati e quindi ad accedere all’università.

4. Che impressione hai avuto della nostra scuola?

L’impressione che ho della scuola è bellissima. Ci sono aspetti per cui

assomiglia molto alle scuole americane, ma ci sono anche delle cose molto

diverse. Ad esempio “le interrogazioni orali” da noi non esistono, perché

facciamo solo test scritti, abbiamo invece una materia dedicata

all’esposizione orale che si chiama Hablar en publico (parlare in pubblico).

Un altro esempio sono le squadre di scuola, da noi si pratica molto sport

come attività pomeridiana (insieme ad altri corsi come teatro, arte, eccetera)

e le squadre sportive sono molto importanti. Inoltre ci sono eventi come il

ballo di fine anno.

Comunque questa scuola mi è piaciuta tantissimo, soprattutto per la gente,

che è molto simpatica e divertente, anche i professori sono molto bravi, in

generale è una scuola bellissima.

Il Colegio San Ignacio di Santiago

Page 21: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

21

5. Trovi che la vita di un teenager italiano sia uguale a quella di un

teenager cileno?

Secondo me no, è differente, il semplice fatto che non ci siano le squadre di

scuola cambia tantissimo, ad esempio noi facciamo tutti i giorni sport e

conosciamo persone attraverso le partite.

L’aspetto più diverso è il tempo libero che i

giovani italiani hanno. In generale un

ragazzo qua dopo scuola studia, oppure fa

qualche sport al di fuori della scuola. Da noi

un ragazzo dopo scuola esce con i suoi

amici, va dalla morosa oppure va a qualche

festa, tutti i giorno son cosi da noi.

Poi noi non andiamo a scuola il sabato, abbiamo il “fridays night” quindi la vita

sociale di un sudamericano è molto diversa.

6. Cosa ti ha colpito di più dell’Italia e di noi italiani?

Credo che quello che più mi ha colpito è la “separazione” che hanno gli

italiani tra di loro, tra quelli del sud e quelli del nord. Anche il fatto che la

gente qua è molto aperta e simpatica, ma solo con gente proveniente da

alcuni paesi, come l’America, mentre alcuni italiani hanno pregiudizi su

persone provenienti da altri paesi come l’Africa, ad esempio. Da noi è diverso,

forse perché il Cile è un paese multietnico in cui abitano persone provenienti

da tutti i continenti. In generale però l’Italia mi ha colpito in modo positivo per

la sua storia affascinante, le sue città antiche, per il cibo ottimo, e anche

perché ho conosciuto persone che non dimenticherò mai!

7. Piatto italiano preferito

La pizza!

8. Piatto cileno preferito

Piatto cileno…umhh… il “pie di limón” .

ingredienti: Per la pasta: 2 tazze di farina 1 uovo 125 grammi di burro 2 cucchiaini di lievito in polvere 3 cucchiai di zucchero Mescolare la farina con il lievito, aggiungere il burro fuso, l'uovo e lo zucchero per formare un impasto morbido e liscio. Poi stendere la pasta in uno stampo e cuocere in forno preriscaldato per 10

Page 22: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

22

minuti o fino a quando i bordi sono un po’ tostati. Per il ripieno: 1 lattina di latte condensato 1 tazza di succo di limone 4 tuorli d'uovo Mescolare tutti gli ingredienti in un liquido denso in modo uniforme. Versare sulla pasta calda e cuocere per altri 10 minuti. Per la glassa: 4 albumi d'uovo 1 1/2 tazza di

zucchero a velo Sbattere gli albumi a neve e aggiungere lo zucchero. Coprire il fondo con questo bitume e mettere 5 minuti nel forno. Servire freddo.

9. Una parola per descrivere questa esperienza:

Memorabile!

Non mi resta che ringraziarti per aver risposto alle domande. Spero che i

mesi trascorsi con noi siano stati piacevoli e divertenti, buon ritorno in Cile

Mario!

La 3C e Mario

Beatrice Bocchi

Page 23: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

23

Rinasce il CRIM con un nuovo Presidente

Lo scorso anno, grazie anche ai nostri ex raps, tutti i Rappresentanti d'Istituto

delle scuole di Mantova (a parte il Mantegna e lo Strozzi) si sono riuniti ed

hanno fondato il Comitato dei Rappresentanti d'Istituto di Mantova (CRIM).

Questo comitato è nato per difendere i diritti di ogni singolo studente, favorire

lo scambio di idee ed esperienze da una scuola all'altra e la promozione di

progetti comuni e non, lasciando comunque ogni Rappresentante libero di

fare ciò che desidera all'interno della propria scuola.

Lo scorso mercoledì 18 gennaio i nuovi Rappresentanti di otto delle dieci

scuole di Mantova (questa volta erano presenti anche Mantegna e Strozzi ma

non si sono fatti vivi quelli dello Scientifico Belfiore ed i nostri 4 del Fermi(!!!))

si sono ritrovati al Mantegna e all'unanimità hanno eletto il nuovo Presidente

che, a sua volta, ha nominato il nuovo Segretario.

E' così in qualità di Presidente Matteo Morandi del Virgilio è subentrato all'ex

Edoardo Boccalari, mentre Alessandro Boccalari del Mantegna sarà il

segretario.

Le proposte di collaborazione e le idee di progetti comuni non hanno tardato

ad arrivare e, rinato da appena una quindicina di giorni, il CRIM sta lavorando

su diversi fronti:

1_ valutazione delle proposte (da parte di Bambù e Vanità) per lo student

party di Pasqua;

2_ richiesta di regolamentare le tempistiche di elezione dei Rappresentanti

sul territorio mantovano;

3_ costituzione di un “fronte comune” per regolamentare le assemblee

d'Istituto, che molte scuole fanno, al teatro Ariston;

4_ valutazione di un possibile abbassamento dei costi dei gadget qualora

tutte le scuole ne comprassero uno stesso modello ma con diversa stampa in

base alla scuola; a questo proposito si sta contattando la stessa ditta che ha

lavorato con la nostra scuola l'anno scorso per gli annuari: la “SchoolTarget”.

Edoardo Boccalari

Page 24: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

24

A proposito di…

Riflessioni a 360 gradi

Page 25: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

25

Un qualsiasi scrittore non scrive mai un articolo su una cosa comune o su un

fatto ordinario come nessun regista crea un film su un accadimento

quotidiano, che si tratti di un livello come il mio, che si tratti di Italo Calvino o

Steven Spielberg, si scrive sempre qualcosa di straordinario, da ricordare,

appunto da raccontare.

Ma tutti i giorni noi ci svegliamo, andiamo a scuola o al lavoro e qualsiasi

cosa facciamo arriva comunque

la fine della giornata,

indipendentemente da come si è

svolta la nostra quotidianità in

quel giorno, perché la vita non è

un film come tutti sperano che

sia, non è uno di quei libri che

parlano di magia o di delitti

irrisolti, che ci tengono attaccati

alla pagina e ci fanno sperare

che la storia non finisca mai; ma

alla fine finisce e non ci resta

niente in mano se non la

copertina posteriore del libro. La vita non è un racconto da leggere tutto d’un

fiato. E un film che non ci prende non speriamo che finisca il prima possibile.

E allora la vita? Perché non dovrebbe essere così? Perché non dovremmo

volere un po’ di pace se non ci prende?

Perché non lo so. E tutti dicono tante cose su queste domande ma la verità è

che nessuno lo sa.

Uno scopo che si dice potrebbe e dovrebbe avere la vita è quello di trovare la

felicità, il problema è che in realtà è introvabile, perché ciò che vogliamo non

lo possiamo avere e ciò che abbiamo non lo vogliamo, quindi noi passiamo la

nostra esistenza a cercare di ottenere qualcosa che non possiamo avere e se

per caso riusciamo ad ottenerlo non c’interessa più e vogliamo qualcos’altro.

Ma la fregatura non finisce qua, infatti ci si potrebbe accontentare di quello

Page 26: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

26

che si ha, ma la verità è che

accontentarsi è solo una scusa per quelli

che si stancano di lottare e di voler

ottenere di più. Accontentarsi viene visto

dalla nostra mente come una sconfitta e

all’uomo non piace perdere, prova dolore

quando perde. Il che ci lascia due

possibilità nella vita: vivere nel dolore o

vivere nella noia dell’accontentarsi che è

comunque dolore. Prospettiva allettante!

In effetti c’è un escamotage per aggirare

questo pseudo-dilemma, ovvero le

emozioni: quando una persona prova

un’emozione forte non pensa ad altro, ha il cervello talmente pieno di

quell’emozione che non può sentire dolore, il problema è che dura poco

questo momento e abbiamo bisogno subito di un’altra emozione. Credo che

ci siano tanti modi utili per avere queste emozioni, il migliore e il più sano

penso siano le passioni: dedicarsi alle proprie passioni, trovare una qualsiasi

cosa anche stupida che ci faccia provare un’emozione, che ci renda vivi.

Ma sono tutte soluzioni non complete, l’unico vero modo di superare queste

problematiche alla fine di tutto è non pensarci.

Alberto Lorenzini

Page 27: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

27

Anoressia Una brutta bestia che ti consuma da dentro

I disturbi dell’ alimentazione possono essere definiti come disturbi persistenti

del comportamento psicologico e alimentare di una persona.

Esistono varie forme di anoressia che colpiscono gli adolescenti: tra le più

gravi vi è l’anoressia nervosa: è

una progressiva perdita di

appetito e talvolta della sete, si

ha una preoccupazione

spasmodica per il peso: anche

se molto spesso il soggetto è

sottopeso, si vede

comunque“ grasso/a”.

I Sintomi principali sono :

-mantenimento attivo di peso

basso ;

- paura di ingrassare;

-amenorrea (mancanza di almeno tre cicli mestruali consecutivi) nelle

femmine.

La perdita di peso è principalmente dovuta alla dieta ferrea e fortemente

ipocalorica, alcuni per dimagrire si auto-producono il vomito o usano dei

lassativi o diuretici.

Fino a trent’anni fa, l’anoressia nervosa è stata considerata una malattia rara.

Oggi, invece, sembra colpire lo

0,28% delle adolescenti e delle

giovani donne adulte dei paesi

occidentali. Il 90% delle persone

colpite appartiene al sesso

femminile, i maschi

costituiscono una minoranza.

L’età dell’esordio del disturbo è

compresa fra i 12 e i 25 anni,

con un picco di maggiore

frequenza tra 14 e 18 anni.

Le cause non sono mai ben

Page 28: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

28

note; possono essere legate alla bassa autostima, alla regolazione dell’umore,

ad esperienze famigliari (perdita di una persona cara, separazione dei

genitori).

I sintomi fisici possono essere così classificati:

Eccessiva sensibilità al freddo;

mani e piedi freddi, ipotermia.

Sintomi gastrointestinali (stipsi,

pienezza dopo aver mangiato,

digestione lunga e difficile).

Capogiri e sincope;

Sonno disturbato e risvegli

mattutini precoci.

Emaciazione, blocco della

crescita e mancato sviluppo delle

mammelle (se l’insorgenza del

disturbo avviene in età puberale).

Pelle secca, peluria fine sulla

schiena, avambracci e lati della

faccia;

aritmie cardiache.

Debolezza dei muscoli

prossimali (difficoltà ad alzarsi da una

posizione di accovaccia mento).

L’anoressia nervosa porta molto spesso alla morte ed uscire da questo

circolo vizioso è molto difficile; ci vuole un trattamento graduale da parte di

psicologi, nutrizionisti, parenti e amici.

Giorgia Ghirardini

Page 29: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

29

Lo sport della pedata,

croce e delizia di noi italioti Il giorno peggiore per una ragazza come me è il lunedì mattina, non solo

perché si torna a scuola dopo un giorno e mezzo di pausa, ma anche perché

si sa che si sarà sommerse dai discorsi sul calcio. Già, perché la domenica è

tempo di partite; e così il lunedì ….. l’arbitro era corrotto, ha dato un rigore

che non c’era, Pinco ha sbagliato un gol che nemmeno un bambino, Pallino

ha bisogno degli occhiali, non vede i passaggi e tutta una serie di frasi

criptiche, che per chi non se ne

intende, risultano essere al limite

della incomprensibilità.

Il calcio è il tipico sport italiano; ed

è, credo, proprio questo il

problema. Caparezza dice: “In tv

c’è più calcio che in una cura per

osteoporosi” ed io sono totalmente

d’accordo con lui. Il giornale non

offre mai una carrellata di

informazioni che riguardino tutti i vari sport, perché almeno una decina di

pagine riguardano il calcio e solo se per caso rimane posto, in un angolino

trovano spazio anche altre discipline sportive. Eppure abbiamo ad esempio

una delle migliori campionesse del mondo di nuoto, Federica Pellegrini, la

miglior squadra di pallavolo femminile, il Settebello vincitore del titolo

mondiale di pallanuoto ai campionati del mondo di Shangai. Ciò dimostra che

materiale d’ispirazione non manca. Ma c’è il calcio. E non solo quello giocato

del weekend, ma anche quello gossipparo di tutto il resto della settimana:

questo ha detto così, quello ha fatto cosà … e via dicendo all’infinito.

Del resto il calcio, soprattutto in Italia, muove una quantità di denaro folle. Tra

calcio mercato, premi, stipendi (e scommesse) c’è un giro di soldi immenso

dietro delle semplici partite di pallone, ed uno dei problemi più grandi è

proprio questo: più soldi si immettono nel circuito, più si avrà la tentazione di

aggiungerne e in questo modo si alimenta un vortice che peggiorerà sempre

più le cose. In questi giorni si parla tanto di calcio scommesse ed è la

dimostrazione del traffico di denaro (illecito) che porta a questo sport una

carenza di credibilità. Ciò che più preoccupa è il fatto che le scommesse sono

un fenomeno sempre in crescita e hanno come conseguenza la slealtà. E mi

Page 30: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

30

chiedo: i giovani che giocano a calcio solo per divertimento, si faranno

trasportare da questo trend?

La lealtà è uno dei primi valori che

insegnano i genitori, e gli allenatori ad

un bambino, ma questa viene meno

quando si vede la simulazione, che è

prevista solo dalle regole del calcio. A

mio parere è uno dei peggiori falli che

una persona può fare perché vuol dire

prendere in giro, prima di tutto l’arbitro

credulone, poi la squadra avversaria e

soprattutto i suoi tifosi.

Sicuramente il calcio ha anche dei lati

positivi, perché sviluppa i muscoli, la

concentrazione, e produce divertimento.

Ogni bambino dovrebbe fare qualche

sport, un po’ di movimento, e se è

anche divertente è il massimo. Anche il

fatto che sia un gioco di squadra determina un lato positivo, perché aiuta a

socializzare.

Dunque il calcio non è uno sport inutile, credo solo che sia stato considerato

e sviluppato in maniera non corretta, dando risalto non tanto alla parte della

partita, del gioco, della socializzazione, del buon esempio ma a quella del

contorno e quindi del risultato e dei soldi. Il mio pensiero è riassunto nei versi

di questa poesia di Umberto Saba, Goal:

La folla- unita ebrezza - par trabocchi

nel campo. Intorno al vincitore stanno,

al suo collo si gettano i fratelli.

Pochi momenti come questo belli,

a quanti l’odio consuma e l’amore,

è dato, sotto il cielo, di vedere.

Alice Girelli

Page 31: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

31

Arte e Cultura

Page 32: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

32

Valentina Corradini

Flowers

Page 33: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

33

Alice Papotti

Movimenti nello spazio

Page 34: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

34

Page 35: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

35

Giorgia

Ghirardini

Il miracolo

della luce

Page 36: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

36

Ecco una nuova rubrica del

Fermitutti. In queste “lezioni” ci

occuperemo di svelare i segreti

del linguaggio umano. Tutti noi

sappiamo esprimerci,

comunicare, è una funzione

naturale e per alcuni questo

potrà sembrare un discorso

banale: cosa c’è di speciale nel

sapere parlare? Imparano tutti

nel giro di qualche anno. Bè,

qualcosa di speciale, in effetti,

c’è! Perché di fatto, solo gli esseri umani sanno parlare e molti di loro a volte

sono in difficoltà. Partiamo quindi con queste lezioni che vogliono soprattutto

mettervi a conoscenza del fatto che a volte le difficoltà nel parlare hanno

radici che vanno al di là della timidezza o del luogo comune che questi

problemi derivino da questioni sociali.

Qual è il rapporto tra linguaggio e mente umana?

Possiamo definire il linguaggio come un modulo cognitivo della nostra mente

che ci permette di avere una performance limitata alla nostra specie. Il

linguaggio è, infatti, inevitabilmente legato alla cultura di un popolo e

costituisce un elemento d’identità.

Le caratteristiche del linguaggio sono quelle di

produzione e ricezione; quando produco il

linguaggio trasformo il significato in suono e

quando ricevo, converto i suoni in significato. Ciò

che continua a stupire gli esperti è che

l’apprendimento del linguaggio è un processo

spontaneo. Un bambino impiega circa 5-6 anni per

acquisire questa abilità; ma proviamo a pensare

quale sforzo richiede imparare una lingua da adulti.

Ma ora continuiamo a parlare delle differenze tra

specie e scopriamo cosa ci rende veramente unici.

Sappiamo che il nostro Dna è diverso dell’2-3% da quello di uno scimpanzé e

Page 37: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

37

sappiamo che una prima forma di linguaggio si è sviluppata già con l’uomo di

Neanderthal (l’evoluzione ha spostato la laringe più in basso) che è rimasta

per lo più gestuale. Si ritiene che dopo la fine dell’era glaciale l’uomo Sapiens

Sapiens abbia prevalso su quello di Neanderthal anche grazie a un più

sofisticato sistema di comunicazione.

In questa successione di

eventi però gli esperti si

dividono: che rapporto c’è

tra linguaggio e pensiero?

Esistono due ipotesi: a) la

prima afferma che abbiamo

il linguaggio perché

attraverso il pensiero

abbiamo forzato ed evoluto

le nostre capacità per

elaborare sistemi di

comunicazione; questa ipotesi presuppone un passaggio graduale da

pensiero a linguaggio. b) La seconda ipotesi afferma che la disponibilità di

linguaggio ha innescato lo sviluppo di capacità cognitive; si parla quindi di un

passaggio improvviso da linguaggio a pensiero.

Un importante studioso, M. Tommasello, elabora la teoria del pensiero prima

del linguaggio in un evento cognitivo graduale; per esempio mette a confronto

il linguaggio dei primati con quello umano

Primati L. verbale (urla,gesti, suoni) è istintivo, non mostra le

complicazioni del linguaggio umano

L. gestuale complesso, basato sul riconoscimento

dell’intenzionalità altrui;

sembra tuttavia assente l’intenzionalità condivisa;

A differenza dei primati, negli uomini è presente l’intenzionalità condivisa.

Per chiarire meglio questo concetto sarà forse utile questo esempio:

ipotizziamo che ci sia un gruppo di primati e che a un certo punto uno di loro

si accorga che un carnivoro si sta avvicinando; in una situazione di pericolo il

primate inizia a saltare e urlare, mettendo in allarme tutto il gruppo. Questa è

una reazione comune di primati e umani; ma se nella stessa situazione di

pericolo vi poniamo un solo primate, noteremo una reazione estranea agli

umani. Il primate si metterà ad urlare e saltare, nonostante non ci sia

nessuno da avvisare. Questo ci fa concludere che nei primati manca

Page 38: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

38

l’intenzione di comunicare l’avvicinarsi di un pericolo, manca appunto

l’intenzionalità condivisa.

Le conclusioni di questa prima lezione sono che ad oggi non siamo ancora in

grado di capire in che modo sia nato e si sia sviluppato il linguaggio. Non

sappiamo ancora se esso derivi dallo sviluppo di facoltà cognitive della mente

o se sia stato proprio il linguaggio a dare origine al pensiero.

I linguisti hanno però capito che in tutte le lingue ci sono delle regole ricorrenti

e delle incongruenze apparentemente inspiegabili. Ci occuperemo di questi

“misteri” nel prossimo numero, parlando

anche di afasia e dislessia.

Voglio però lasciarvi con un esperimento

curioso, condotto dai linguisti: dopo aver

svuotato una scatola di cioccolatini, vi

poniamo un pupazzetto; dopo questa

operazione chiamiamo un bambino in età

prescolare (ignaro dello scambio) e gli

chiediamo cosa possa contenere la

scatola. Il bambino ovviamente risponderà

che la scatola contiene dei cioccolatini; a

quel punto la apriamo e gli facciamo

vedere che in realtà c’è un pupazzetto e

richiudiamo la scatola. Poniamo un’ultima

domanda al bambino; gli chiediamo, nel caso facessimo lo stesso gioco con

un altro bambino, cosa pensa che risponderà una volta mostrata la scatola di

cioccolatini. Voi cosa rispondereste? È naturale che se una persona ignara

dello scambio vede una scatola di cioccolatini, questa sia portato a dire che

nella scatola ci sono dei cioccolatini. Bene, il bambino vi dirà che sicuramente

l’altro bambino risponderà che la scatola contiene un pupazzetto.

Sara Zamboni

Page 39: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

39

The Summer of Love

e il mito della controcultura hippie

Sono molteplici gli eventi che hanno formato gli anni 60 fino a farli esplodere

in milioni di stelle che ora possiamo solo ammirare: dai moti contro la guerra

in Vietnam alla nascita del mito degli Hell’s Angels, la banda di motociclisti

che mise in ginocchio uno Stato intero, dalla rivoluzione sessuale alla ricerca

del proprio “io interiore” mediante la cultura “Zen” orientale, dalla voce

graffiante dei Creedence Clearwater Revival al primo passo sulla Luna.

Negli anni Sessanta molti individui

distrussero le barriere che li ostacolavano

per vivere in sintonia e armonia con la

natura. Questo comportamento fu

adottato da gran parte dei giovani sotto i

25 anni, in particolare dagli universitari di

Berkley, California, nel 1964, dove

presero il nome di “hippies”.

Il movimento hippie richiamò a sé giovani

dall’animo romantico, puri sognatori i quali

volevano e cercavano di creare un mondo

nuovo semplicemente trasmettendo un

messaggio di pace e amore. Essi

fondarono una vera e propria società parallela a quella del mondo coevo,

basandosi su l’auto-sostentamento e su uno stile di vita privo di

modernizzazione che si avvicinava a quello delle tribù primitive. Era normale

vedere migliaia di ventenni equipaggiati di tende e sacchi a pelo attorno ad

uno scoppiettante falò sotto le note di musicisti altrettanto giovani e altrettanto

illuminati; e tutto questo rendeva la vita un passaggio colmo di passione e bei

ricordi. Molti impararono negli anni Sessanta che è possibile cambiare il

mondo solo cambiando se stessi.

L’intenzione di quei ragazzi fu quella di rivoluzionare il modo d’essere e

d’apparire degli esseri umani, e per farlo scelsero di regredire: rendendo

l’approccio tra individuo e individuo più spontaneo, basato su istinti che noi

tutti possediamo fin dalla nascita ma che perdiamo con l’educazione

occidentale.

Page 40: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

40

Il bello è che loro ce l’avevano fatta, tutto il

mondo ne fu influenzato, la musica, i libri, la

TV non parlavano d’altro e negli occhi dei

giovani brillava la speranza di avere un luogo

adatto a loro, non ostacolato dalle leggi dei

vecchi politici conservatori. Hunter S.

Thompson (Louisville, 18 luglio 1937 –

Woody Creek, 20 febbraio 2005) giornalista,

scrittore americano e convinto componente

della generazione del LSD e dell’amore,

scrisse nella sua più grande opera, “Paura e

disgusto a Las Vegas”, pubblicata nel 1971

sulla mitica Rolling Stones, rivista americana

di musica, politica e cultura di massa: “C’era

follia in ogni direzione, a ogni ora. Se non

attraverso la Baia, allora sul Golden Gate o

giù sulla 101 per Los Altos o La Honda… Potevi sprizzare scintille dovunque.

C’era una fantastica universale impressione che qualsiasi cosa facessimo

fosse giusta, che si stesse vincendo. E quella, credo, era la nostra ragion

d’essere - quel senso di inevitabile vittoria contro le forze del Vecchio o del

Male. Vittoria non in senso violento o militare: non ne avevamo bisogno. La

nostra energia avrebbe semplicemente prevalso. Non c’era lotta tra la nostra

parte e la loro. Avevamo tutto l’abbrivio noi; stavamo cavalcando un’onda

altissima e meravigliosa. Ora meno di cinque anni dopo, potevi andare su

una qualsiasi collina di Las Vegas e guardare verso ovest, e con gli occhi

adatti potevi quasi vedere il segno dell’alta

marea -quel punto in cui l’onda, alla fine, si è

spezzata per tornare indietro.

Indovinare cosa avesse ispirato un’intera

generazione ad agire in quel modo è

impossibile ma una cosa è certa, dalle ricche

esperienze affrontate dal 1947 al 1958 da

Jack Kerouac e dai suoi compagni di viaggio,

baldoria e meditazione, qualcosa

sicuramente è nato. Jack Kerouac fu uno

scrittore e poeta americano del XX secolo;

nacque a Lowell il 12 marzo 1922 e morì a

St. Petersburg il 21 ottobre 1969, diventato

Page 41: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

41

famoso per le opere come “I Vagabondi del Dharma” scritto e pubblicato nel

1958 e “On the road” scritto nel 1949 e pubblicato nel 1957. Queste opere

narrano le sue più grandi scorrazzate per il continente americano per mezzo

di autostop e treni merci che lo trasportarono per numerose volte dalla costa

Est alla costa Ovest, dove conobbe letterati e poeti di fama mondiale come:

William Burroughs (il quale fu uno degli autori che influenzò il leader dei

Doors Jim Morrison), il poeta Allen

Ginsberg e il poeta saggista Gary

Snyder.

Kerouac nei suoi viaggi, fatti

ovviamente con uno zaino in spalla,

un sacco a pelo e una bottiglia di

whiskey in mano (nel decennio

prima della diffusione hippie), si

dilettò nelle tecniche di meditazione

e fu l’anticipatore della ricerca del

Dharma ovvero della parte più vera

e profonda di noi stessi, che in seguito venne presa come una sorta di

“religione” dagli hippies (anche se è scorretto definirla religione quanto

piuttosto cultura –cultura Zen-).

“A quel tempo danzavano per le strade come pazzi, e io li seguivo a fatica

come ho fatto tutta la vita con le persone che mi interessavano, perché le

uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di vivere, di

parole, di salvezza, i pazzi del tutto subito, quelli che non sbadigliano mai e

non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano come favolosi fuochi d’artificio

gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede

scoppiare la luce azzurra e tutti fanno – “Oooh”-.”

Fu con queste parole, scritte nel romanzo “On the

road”, che il giovane Jack Kerouac incantò una

generazione di adolescenti che poi crescendo

trasformarono per un determinato periodo parte

del mondo, soprattutto la California, in un posto

bello per vivere dove il sole e l’amore non

tramontavano mai.

“Aaaaw mama can this really be the end?”

[Aaaaw mamma può essere veramente la fine?]

Cantava Bob Dylan nella sua più allucinante

canzone “Stuck inside of mobile with Memphis

Page 42: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

42

blues again”.

1975, la guerra in Vietnam

si concluse con il ritiro

delle truppe americane da

Saigon, le icone portanti

del meraviglioso

movimento giovanile

morirono una dopo l’altra

(Brian Jones fondatore dei

Rolling Stones, Janis

Joplin, Jimi Hendrix, Jim

Morrison), e l’ondata di

San Francisco dell’estate del 1967 meglio conosciuta come la grande estate

dell’amore, “The Summer of Love”, dove la controcultura hippie si manifestò

al grande pubblico con una folla senza precedenti di centomila ragazzi e una

miscela di musica, droghe psichedeliche, libertà sessuale, creatività

espressiva e impegno politico che assediò senza violenza il distretto di

Haight-Ashbury, si placò senza

riemergere. Era veramente

arrivata la fine? Era giunta l’ora

di calare il fastidioso sipario?

Ebbene sì. Negli anni a seguire

un esercito infinito di moralisti

gettò a turno un secchio d’acqua

su quel fuoco che fin dall’inizio si

pensava fosse implacabile e lo

spensero, ritraendo i ragazzi

hippie come un classico esempio di una gioventù bruciata ma dimenticando

che non puoi bruciare se non ti eri prima acceso”.

Vittorio Cozzani

Page 43: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

43

(RACCONTO A PUNTATE)

Sesta ora. Per fortuna, anche l’ultima. Lezione= noia mortale. Anche se ormai

cominciavo ad abituarmi.

All’improvviso, come al solito, la voce della preside si diffuse dagli

altoparlanti: «Buongiorno, ragazzi, ho un annuncio importante da farvi…»

Notai che nella sua voce c’era una nota strana, quasi come se fosse

impaurita. La cosa che mi sorprese di

più fu sentire una voce maschile che le

sostituì e continuò così: «Stiamo

cercando una ragazza, Alice

Blackwood, ma probabilmente

nessuno la conoscerà con questo

nome. Non sappiamo come sia,

perché cambia aspetto e nome molto

spesso; ma se ci stai ascoltando e se

ci tieni alla vita di questi ragazzi e a

tutti quelli che lavorano in questa

scuola, presentati in Presidenza

Alice!»

Sulle facce dei miei compagni

comparvero delle maschere di stupore

e di preoccupazione.

«E vi avverto» continuò la voce. «Ci sono i miei uomini davanti alla porte di

ogni classe su ogni piano, in ogni angolo e hanno il preciso ordine di sparare

a chiunque facesse qualche mossa azzardata, quindi il mio consiglio è che

restiate nelle vostre aule, seduti e tranquilli.»

Merda! Stavano facendo sul serio!

Approfittando della confusione che seguì in aula, lanciai delle occhiate dalla

finestre per controllare la situazione e vedere quanto fossimo in pericolo. Mi

trovavo al secondo piano, quindi era piuttosto difficile vedere bene l’entrata,

ma riuscii a contare quattro uomini armati piazzati nel parcheggio interno.

Page 44: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

44

Smisi di fingermi impaurita e mi alzai in piedi di scatto, attirando così

l’attenzione di tutti i miei compagni ai quali feci segno di tacere. Presi il

pennarello della cattedra e scrissi sulla lavagna: “NON DITE UNA PAROLA,

NON FATE NIENTE, STATE AL VOSTRO POSTO E ANDRÀ TUTTO

BENE”.

Posai il pennarello e mi diressi

al mio banco, presi lo zaino, lo

svuotai dai libri e diedi un colpo

secco con il gomito allo

schienale dello zaino, che si

ruppe, rivelando una specie di

doppio fondo, nel quale tenevo

una pistola calibro 50 e un’altra

con silenziatore per ogni

evenienza.

Mi voltai e incrociai gli sguardi stupefatti dei compagni che continuavano a

guardare prima me, poi le pistole. Ma il viso su cui mi soffermai era quello del

mio migliore amico, quello a cui avevo raccontato il più possibile della vera

me, non della me copertura.

Tornai a prestare attenzione alle pistole ed allontanai qualsiasi pensiero al di

fuori della missione. Presi le forbici dal mio astuccio ed andai verso una

parete apparentemente spoglia, ma che, in realtà, nascondeva la due cose

che preferivo: un computer e il mio M16.

Trovai l’insenatura nel muro e, aiutandomi con le forbici, aprii il nascondiglio.

Tirai fuori il computer e lo accesi, poi presi anche il mio fucile. Finalmente mi

sentivo davvero me stessa.

Page 45: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

45

“CHE COSA SIGNIFICA TUTTO QUESTO?” scrisse un mio compagno alla

lavagna. Quasi con dispiacere, risposi: “SE TE LO DICESSI, DOVREI

UCCIDERTI”. “MA ALLORA SEI TU ALICE BLACKWOOD?” domandò un

altro ragazzo scrivendo, ed io annuii e tornai al computer, mentre i due

cancellavano le loro

domande.

Mi collegai alla rete internet

della scuola e con qualche

giochetto che mi aveva

insegnato un amico

hacker, feci credere al

server di essere

l’amministratore ed ebbi

pieno accesso a qualunque

sito.

Nella barra del browser

digitai l’indirizzo IP di un computer-server che mi avrebbe collegato con

Steven, il mio amico hacker.

Mentre il computer lavorava, ne approfittai per cambiarmi, così obbligai tutti a

girarsi; si scoprì che ero più magra e più muscolosa di quello che facevo

vedere (perché appunto dovevo sembrare un’altra); mi levai anche la pelle

sintetica dal viso, anche se non cambiava più di tanto dal mio vero volto.

Lanciai un’occhiata allo schermo del computer e trovai la faccia soddisfatta di

Steven. Scossi la testa e mi vestii con degli abiti più comodi prelevati dallo

zaino, una canotta bianca e dei

pantaloni lunghi neri con un paio di

anfibi.

Indossai l’auricolare con il microfono e

lo collegai via Bluetooth al computer.

«La copertura alla fine è saltata» disse

Steven con un sorriso. «Non riuscivi

più ad indossare i panni della semplice

sedicenne?» mi prese in giro.

Io scossi la testa irritata e scrissi: “Non

posso parlare perché ci sono uomini armati ovunque. Entra nel sistema di

videosorveglianza e poi collegati via satellite al mio PDA, okay?”

«D’accordo» replicò Steven serio.

Page 46: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

46

Dopo due minuti comparve la schermata della videosorveglianza della

scuola. «Quello è tutto ciò che si vede» mi disse Steven. «Ora mi connetto al

palmare, ci sentiamo lì.»

Scollegai l’auricolare dal computer e lo collegai al palmare. «Mi senti?»

“Forte e chiaro” gli scrissi.

«Perfetto allora io sarò i tuoi occhi.»

Diedi un’occhiata alla

videosorveglianza e contai ancora gli

uomini appostati all’esterno. Non avevo

sbagliato: erano proprio quattro.

Sospirai e mi preparai per fare al

meglio il mio lavoro. Richiusi il portatile

e lo misi nella nicchia, insieme ai vestiti

e alla valigetta che conteneva le

pistole, per poi richiudere tutto come

prima.

Andai spedita verso la lavagna e

scrissi: “SE QUALCUNO ENTRA E VI CHIEDE SE SAPETE CHI IO SIA,

DITEGLIELO, NON COPRITEMI E NON CERCATE DI FARE GLI EROI.

QUESTA GENTE NON SCHERZA E IO SO GESTIRE QUESTE

SITUAZIONI, VOI NO”.

Mi girai verso la classe e lo annuirono e cancellai subito quanto avevo scritto.

Controllai che le pistole fossero cariche, poi mi misi la cintura piena di

caricatori ed infilai la calibro 50 nel fodero e l’altra nella cintura dei pantaloni

dietro la schiena; il fucile, con mio grande dispiacere, fui costretta a rimetterlo

nella nicchia perché mi sarebbe stato d’intralcio.

Con cautela mi avvicinai alla porta e posai l’orecchio, ma non sentii alcun

rumore. Presi il PDA e scrissi a Steven: “Intercetta le loro radio se ce l’hanno

addosso e attraverso il satellite…”

«Identifica le loro posizioni» finì la frase Steve. «L’ho già fatto, Alice. Fuori

dalla porta ci sono due uomini.»

“Hai fatto in modo di non renderci intercettabili?”

«Guarda che comincio ad incazzarmi. Non stai mica parlando con un

principiante!»

“Lo prendo come un sì” risposi e misi via il palmare.

Tirai fuori la pistola con il silenziatore, mi accostai alla porta e, cercando di

non fare casino, la aprii lentamente. Guardai nella fessurina che avevo creato

e vidi i due uomini che mi aveva detto Steven. Erano armati fino ai denti.

Page 47: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

47

Sperai di non beccarmi nessuna

pallottola quel giorno. Attesi fino a

quando si girarono di spalle e

colsi il momento per arrivare

dietro di loro e spaccare l’osso del

collo a uno e sparare alla testa

dell’altro.

Restai immobile per qualche

minuto, in ascolto se stesse

arrivando qualcuno. Quando fui

certa che fossimo al sicuro, lanciai un’occhiata alla mia classe, la quale mi

stava guardando con un misto di sorpresa, gratitudine e spavento. Sì, dopo

quello che avevo appena fatto, anche io li spaventavo. Mi avvicinai a loro e

d’istinto indietreggiarono per farmi passare.

«Ascoltatemi» dissi a bassa voce. «Lo so che quello che avete visto vi

spaventa un po’. È comprensibile: vedere un uomo morire non è mai facile.

Ma io sto dalla vostra parte, okay?»

Loro annuirono.

«Ora dovete farmi solo un piccolo favore: due di voi dovrebbero

accompagnarmi per rassicurare le classi del piano e controllare che non ci

siano feriti. Chi se la sente?»

Come mi sarei aspettata,

nessuno si offrì volontario,

così scelsi due a caso,

comportandomi un po’ da

egoista non volendo

scegliere il mio migliore

amico, perché volevo tenerlo

al sicuro. Loro non mi

guardarono neppure, ma li

capivo: era difficile accettare

il fatto che la persona di cui ti fidavi di più era in realtà quella che ti aveva

mentito più di tutti.

Silenziosamente entrammo in tutte le classi e fui contenta di trovare tutti sani

e salvi. Quando finimmo il giro, ebbi la strana sensazione di aver dimenticato

qualcosa…

I cecchini!

Page 48: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

48

Ributtai dentro l’aula i miei due accompagnatori e misi in guardia tutti del

possibile pericolo. La cosa che non dovevano assolutamente fare era stare

vicino alle finestre.

Scesi silenziosamente la prima

rampa di scale e controllai che non

ci fosse nessuno, poi mi nascosi

sotto la finestra del pianerottolo dei

laboratori.

«Quanti?» chiesi sottovoce a

Steven.

«Sempre due»

Restai bassa e mi coricai sul primo

scalino per vedere attraverso la

ringhiera come gli uomini erano messi, quando sentii ancora la voce

dell’uomo.

«Alice! Non ho tutto il giorno e visto che ci sono altri innocenti davanti alla

scuola, ti do venti minuti per non condannarli a morte»

Merda! Avevo dimenticato che era l’ultima ora e perciò alcuni genitori erano

venuti a prendere i loro figli.

Questa cosa si doveva risolvere alla svelta perché stavo perdendo la

pazienza. Senza tante cerimonie, sparai ai due uomini al piano inferiore,

uccidendone uno e ferendo l’altro; lo raggiunsi prima che potesse comunicare

che mi aveva trovata.

«Per chi lavori?» gli chiesi puntandogli la pistola alla tempia.

«Vai in presidenza e lo scoprirai» replicò lui con un sorriso forzato.

Mi saltarono i nervi e gli torsi il collo. Peccato,

avrebbe potuto sopravvivere.

«Adesso mi sono rotta le palle. Quanti in mensa?»

«Lo vuoi davvero sapere?»

«Ti giuro che…»

«Sette» disse prima che finissi di minacciarlo.

«In presidenza?»

«Otto più Simon.»

Scesi le scale e impugnai anche la calibro 50,

pronta ad usare anche tutti i colpi se fosse stato

necessario. Arrivai alla stanza dove i tecnici si

occupavano del server della scuola e vi trovai un

uomo armato e gli sparai alla schiena uccidendolo. I

Page 49: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

49

tecnici non dissero una parola, ancora sotto shock. Non mi persi in

chiacchiere e chiesi se c’era qualcuno ferito, ma loro mi fecero no con la

testa.

Bene. Ora mancava la mensa; e rimpiansi il mio fucile, ma almeno ero sicura

che le pallottole per quei bastardi erano abbastanza per fargli saltare la testa.

Uscii e mi diressi furtivamente verso la mensa, ma sentii caricare un fucile

alle mie spalle e una voce mi intimò di non muovermi. Altri due uomini di

Simon mi puntarono contro i loro fucili e mi ordinarono di alzare le mani.

Cacchio! Questo non era previsto!

Una cosa, però, mi andò bene: per fortuna alcune ciocche scappate alla coda

mi coprivano le orecchie e così non videro l’auricolare.

Avanzammo verso il centro della mensa, la quale non era mai stata così

silenziosa nonostante fosse piena di ragazzi e professori.

«Simon, l’abbiamo presa» comunicò l’uomo alla ricetrasmittente.

«D’accordo, ragazzi, l’abbiamo trovata» comunicò Simon all’intera scuola.

«Ora siete tutti invitati nella sala mensa a conoscere finalmente il vero volto di

Alice Blackwood!»

«No!» mi lasciai sfuggire e un uomo di Simon mi colpì con il fucile, facendomi

cadere a terra. «Zitta!» mi ordinò.

Mi rialzai mentre una fitta

alla testa mi coglieva

impreparata e d’istinto mi

toccai e le dita si tinsero di

rosso. Ci mancava anche

questa.

Alzai lo sguardo sui ragazzi

che mi fissavano in cerca di

qualcuno che conoscevo e

trovai molti dei miei

precedenti compagni di

classe e alcuni miei amici, i

quali mi guardavano ancora più stupiti.

Non ve lo sareste mai aspettato, né?, pensai con un sorriso triste.

Dopo pochi minuti si sentirono moltissimi passi sopraggiungere e la prima

faccia che vidi fu quella di Simon. Restammo a fissarci per un minuto buono,

poi lui ordinò ai suoi di far sedere tutti quanti ai tavoli e di mettere me sul

piccolo palco. Quando l’intera scuola si fu sistemata, Simon salì sul palco

accanto a me e mi accarezzò il viso. Io mi ritrassi con disgusto. Lui scoppiò a

Page 50: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

50

ridere per poi rivolgersi agli spettatori: «Ragazzi, vi presento Alice Blackwood,

meglio nota a voi… come?» mi chiese, poi tornò a prestare attenzione agli

studenti: «Come?» ripeté e scelse un ragazzo a caso. «Tu la conosci?». Lui

scosse la testa.

«Chiara» dissi a voce alta

perché tutti potessero

sentirmi. «Il mio… Il nome

della mia copertura è Chiara

Masini»

Chiusi gli occhi per non

incrociare lo sguardo delle

persone a cui volevo bene.

«Quante persone ti hanno

conosciuta con il tuo vero

nome, Alice?»

«Nessuno» replicai. «Fino ad

ora»

«Perché non apri gli occhi e

osservi le facce sorprese di quelli che chiamavi amici? Perché non leggi il tuo

tradimento nei loro occhi?»

Per dispetto li aprii, ma evitai tutti gli sguardi tranne quello di Simon. Mi

concentrai sul suo viso, sui suoi lineamenti duri, sui suoi occhi azzurri, sui

suoi capelli biondi, il sorriso che non prometteva niente di buono e tutta la

bellezza dei suoi diciannove anni.

«Avanti» disse. «Perché non racconti la tua storia ai comuni mortali?»

Non risposi e continuai a fissarlo.

«Perché non dici una volta per tutte chi sei veramente?»

Ignorai ancora una volta la domanda, ma lui si mise a fare ciò che non avrei

mai pensato.

«D’accordo. Allora comincio io» disse e venne dietro di me per poi

abbracciarmi e baciarmi sul collo.

D’istinto andai con lo sguardo a dove sedeva il ragazzo della mia copertura,

quello che mi ero vietata di guardare, e lo vidi scattare in piedi.

«No!» gridai mentre un nostro amico lo obbligava a sedersi.

«Oh, ma allora c’è del tenero qua…» disse con un mezzo sorriso Simon.

«Credevo che tu fossi solo mia.»

«Io non sono mai stata tua, Simon» ribattei distogliendo lo sguardo dal

ragazzo a cui tenevo, per passarlo sul diciannovenne.

Page 51: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

51

«Tu sei sempre mia» ripeté Simon severo.

«Che cosa vuoi?» gli chiesi allontanando la sua mano con uno schiaffo.

«Mi sembra così ovvio» replicò lui con un sorriso storto.

«Se tu vuoi qualcosa da me, lascia andare loro» dissi fredda, ma ebbi un

capogiro e dovetti fare uno sforzo enorme per non svenire. Mi portai una

mano alla ferita e sentii i capelli sporchi di sangue: stavo peggiorando, non

sarei resistita ancora per molto.

«Mmm… No» rispose. «Dopo verrebbero degli sbirri che sarei costretto ad

uccidere e oggi non sono in vena di uccisioni. Poi dovrei sbarazzarmi dei

corpi e bla bla bla… Io voglio solo quello che mi hai rubato, poi mi

volatilizzerò. Puf! Scomparso»

Mi avvicinai al suo orecchio. «Scordatelo» gli sussurrai e mi allontanai per

poterlo guardare in faccia. «Prima lasciali andare tutti» aggiunsi.

Lui rise amaramente. «Oh, tesoro, tu me lo dirai eccome, altrimenti farò un

bel buco nella tempia del tuo ragazzo!»

Quando vidi che un omone lo tirava su a forza e gli puntava una pistola alla

testa, mi sfuggì un gemito.

«Forse questo ti farà parlare o

sarà l’ennesima dimostrazione

per tutti i presenti di quanto

sia gelido il tuo cuore.»

Deglutii al ricordo della morte

di Tyler e di come io l’avevo

lasciato morire per degli

stupidi documenti.

«Così non fai altro che

ricordarmi perché io ti voglia

morto» dissi tra i denti.

«Certo, certo» replicò lui noncurante. «Ricordi? Eravamo in questa situazione

quando hai lasciato che gli sparassi» ricordò con un sorriso, avvicinandosi a

me. «Ricordi come eri decisa a non lasciare andare quello che volevo, di

come sei scappata e di come hai visto cadere con una pallottola nella fronte il

tuo amico Tyler?» aggiunse accarezzandomi il viso.

Avevo sentito abbastanza e avevo davvero perso tutta la calma che mi

restava: ora volevo solo vederlo morire.

Estrassi il coltellino che avevo nascosto nei pantaloni e lo puntai alla gola di

Simon.

«Buttate le armi!» ordinai ai suoi uomini.

Page 52: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

52

Loro rimasero immobili e puntai più a fondo il coltellino tagliando un po’ la

pelle di Simon.

«Ora!» intimai fuori di me.

Tutti gli uomini guardarono verso Simon, il quale annuì e loro ubbidirono.

«Adesso mettetevi qua davanti e lasciate andare tutti quanti» ordinai e poi

guardai l’uomo che mi aveva scoperta. «Tu» gli dissi. «Comunica a quelli di

fuori di mollare le armi e liberare tutti»

Prese la ricetrasmittente e obbedì.

Osservai uno ad uno i visi dei miei amici, i quali mi guardavano ancora

sorpresi, ma nei loro occhi potevo leggere anche gratitudine. Cercai di evitare

lo sguardo del “mio ragazzo”, ma non ci riuscii. Fui pervasa da una tristezza

infinita. Volevo farmi perdonare, volevo spiegarli come stavano davvero le

cose, volevo dirgli che (purtroppo) non gli avevo mai mentito su quello che

provavo per lui… ma non ce ne sarebbe mai stata l’occasione visto che non

l’avrei mai più rivisto.

Quando la mensa fu vuota, ordinai a tutti di precedermi perché volevo

controllare che se ne fossero andati tutti ed, infatti, quando fui fuori vidi il

parcheggio vuoto.

Ordinai a tutti di rientrare e di riconsegnarmi le armi.

«Ne conto trentadue, ci sono tutti?» domandai a Steven.

«No, ne manca ancora uno» replicò. «E si trova ancora in mensa»

«È solo?» domandai istintivamente.

«No» ribatté e fece una breve pausa prima di aggiungere. «Ma rintraccio due

cellulari»

Merda!!! Poteva avere due ostaggi e potermi ricattare o peggio ucciderli.

«Voi restate qua» ordinai agli uomini di Simon, lui lo spinsi avanti e scambiai

velocemente il coltellino con la pistola. «Tu, invece, vieni con me»

Facemmo la strada a ritroso verso la mensa e trovai un uomo che puntava la

pistola al fianco di uno scagnozzo di Simon.

Chi è l’uomo che riesce a tenere a bada un altro uomo armato fino ai denti? E

perché stava aiutando Alice? E poi si conoscevano? Ma chi è Simon? E che

cosa cerca da Alice? E Alice chi è veramente?

Tutto queste domande avranno (forse) una risposta nel prossimo numero di

Fermitutti. Leggetelo mi raccomando!!!!

Valentina Meneghello

Page 53: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

53

GLI STRANI CASI DELLA VITA

(RACCONTO A PUNTATE)

Capitolo Numero 2: Un respiro e coraggio..

La serata si trasformò in un vero e proprio delirio… L’indomani la sveglia fu

pesante per Marco dopo la bevuta della sera precedente; egli accese il

telefono e si ritrovò

un messaggio

“ Sono stata bene

con te… “ lesse il

nome: Nina, Marco

era dubbioso su

chi fosse costei,

poi si ricordò di

quel vestito rosso,

era stata una delle

tante per lui.

Nina però si era

innamorata; quel

bacio inaspettato le aveva rubato il cuore; tutta la sera la passò a meditare

sulla bellezza di quel ragazzo dagli occhi azzurri e dai capelli neri; adorava

quei riccioli che scendevano sul suo orecchio. Decise perciò di fare un primo

passo mandandogli un messaggio. Ma non sapeva quello a cui andava

incontro…

Passò una settimana; le vacanze di Natale erano terminate e si ritornava sui

banchi di scuola. Il primo giorno era stato pesante. Quando Nina fece per

salire in corriera, vide Marco seduto accanto al finestrino e il suo cuore batté

a mille. I posti a sedere erano tutti occupati ma lei si diresse verso Marco, lo

salutò e a voce bassa chiese “Posso? Posso sedermi sulle tue

ginocchia?“ Marco annuì, poi si rimise le cuffiette, e lei ci rimase male per

quel comportamento.

L’indomani decise di fare un passo più lungo e fece sgritch da scuola per

incontrare Marco: appena lo vide alzò una mano per salutarlo, lui ricambiò

con un cenno; quando si fece vicino, Nina con tutto il fiato che aveva in corpo

gli gridò “Mi piaci, non so il perché ma provo più di un amicizia”. Marco

Page 54: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

54

imbarazzatissimo rispose “Per me è un brutto periodo questo; sono preso da

una ragazza che ho appena conosciuto.“

Capitolo numero 3: Tutto cambiò

Nina rimase molto amareggiata; le scese una lacrima sulla guancia, il mondo

le era caduto addosso. Da quel momento odiava vedere Marco ogni giorno in

autobus, le trafiggeva il cuore il pensiero che non potesse essere suo solo

perché c’era lei; avrebbe fatto di

tutto per essere al posto di quella

ragazza.

Marco l’aveva fatta innamorare più

di ogni altro, il motivo non lo

sapeva ma quegli occhi la

tormentavano ogni volta che si

addormentava.. ogni volta che

pensava ..qualsiasi cosa gli

ricordava il loro bacio.

Pensò di farla finita perché non

sopportava di vivere senza di lui,

non sopportava che stesse con

quella ragazza a dir poco perfetta,

bastava che le nominassero quel nome, Giulia, che faceva erompere in Nina

una ira tale da dare pugni al muro. La timidezza la bloccava, ma voleva

sentire il corpo di Marco vicino al suo per provare a sciogliere quel cuore di

ghiaccio. Si sentiva come in colpa … voleva la sua felicità ma prima di tutto

voleva stare insieme a lui.

Erano passati tre mesi dal loro ultimo incontro quando un giorno, terminata

una verifica, uscendo dall’aula per la ricreazione lo vide. Il cuore dentro di lei

smise quasi di battere, la sua faccia divenne rossa, sentiva le gambe tremare,

non sapeva che fare. Prese le cuffiette, accese una canzone a caso e

ricominciò a camminare facendo finta di nulla; non lo salutò nemmeno: ci

stava troppo male per quel peso sul suo fragile cuore.

Quando uscì da scuola lo stesso giorno fu costretta a prendere l’autobus di

Marco. Appena salì lo vide al suo solito posto con le cuffiette blu, si diresse

verso di lui senza sapere perché, e lui si tolse una cuffietta e disse “Se vuoi

siediti pure.” Nina prese tutto il coraggio che aveva in corpo e rispose

“ Grazie …” pochi pochi minuti prima della sua fermata.

Giorgia Ghirardini

Page 55: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

55

Recensione

“Le lacrime di Nietzsche” di Irvin D. Yalom

1882. Joseph Breuer è un medico viennese, riconosciuto dal mondo

intellettuale dell’epoca per i suoi recenti studi sull’equilibrio. È passato alla

storia come il pioniere della psichiatria, in particolare, per l’adozione del

metodo dell’ipnosi nei suoi casi più difficili.

1882. Friedrich Nietzsche è un professore universitario della facoltà di

filosofia di Basilea; è un uomo riservato, solitario; i pochi conoscenti lo

definiscono un genio, un “filosofo postumo”, per il quale il mondo non è

ancora pronto. A testimoniarlo sta il suo

ultimo capolavoro “Così parlò Zarathustra” che

parla di un profeta deciso ad illuminare

l’umanità ma che non viene compreso. La

storia lo ricorda come uno dei più grandi

filosofi di tutti i tempi per la sua influenza sul

pensiero filosofico e politico del Novecento.

Breuer e Nietzsche non si sono mai incontrati …

perlomeno fino ad oggi!

In questo libro di Irvin D. Yalom, una giovane è

richiamata dalla fama del medico, al quale

chiederà aiuto per un suo caro amico che si

trova in una situazione disperata e sembra

pronto al suicidio: si tratta di Nietzsche!

Così, tra bugie e sotterfugi, i due arriveranno ad incontrarsi nella speranza

che il medico possa dissuadere il nuovo paziente da un gesto tanto estremo

come il suicidio. Ben presto, però, il dottore si vedrà costretto a rivelare le sue

insicurezze e i ruoli si invertiranno: il padre della psichiatria si ritroverà

paziente del grande filosofo, il quale adotterà gli stessi metodi di Breuer e,

anzi, vi apporterà delle migliorie.

Tra i dialoghi incalzanti, in un mix di narrativa e filosofia, i protagonisti

affronteranno le loro ansie facendosi forza l’un l’altro. È un libro che si legge

d’un fiato per i numerosi riferimenti storici, come le comparsate di Freud,

all’epoca allievo di Breuer, e per gli spunti fantasiosi di un dialogo che, come

unico difetto, ha quello di non essere mai avvenuto!

Sara Zamboni

Page 56: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

56

Recensione

La vicenda si svolge negli anni successivi al 1932/33.

Hans è un ragazzo di famiglia ebrea residente in

Germania

Konradin, ragazzino nobile e affascinante, arrivato

nella sua scuola a metà anno scolastico, resta senza

amici sino a quando Hans riesce a tutti i costi a

conquistarlo.

La marea nazista in Germania avanza, le

persecuzioni agli ebrei hanno inizio mentre Konradin,

la cui famiglia simpatizza per Hitler, non si fa più

trovare dall’amico Hans. Quest’ultimo viene spedito

in America dai propri genitori, prima che questi

muoiano suicidandosi.

Konradin, come gli aveva annunciato prima della sua partenza, aveva “tradito”

Hans dichiarando di essere a favore di Hitler … ma con il proseguire della

lettura le situazioni si stravolgono e Hans ritroverà l’amico in un modo che

non si sarebbe mai aspettato. Proprio per il colpo di scena questo libro mi ha

colpito in modo particolare.

Un’opera d’arte in miniatura.

Consigliatissimo, 92 pagine che restano scolpite dentro per tutta la vita.

Simone Zavatta

Page 57: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

57

USCITA (Italia): 16 agosto 2010

Scrivere una recensione non è

mai facile quando si ha a che

fare con gli Iron Maiden. Essere

oggettivi quando si deve

giudicare il gruppo che ha creato

il metal, o per lo meno ne ha distinto i caratteri dall' hard & heavy, è

veramente arduo.

Dopo il deludente “A matter of life and death” il gruppo britannico torna alla

ribalta con un album che cerca di dare una forma finale alle continue

sperimentazioni iniziate nel 1988 con “Seventh son of the seventh son”,

tentando da un lato di non perdere ciò che in passato ne ha reso i

componenti delle leggende viventi e, nello stesso tempo, dall’altro di

trasformarsi in qualcosa di nuovo.

Un cambiamento che influenza anche la copertina dell'album dove la storica

“mascotte” del gruppo

Eddie viene trasformata

in un gigantesco alieno

in putrefazione. Una

scelta , questa , che ha

lasciato scontenti molti

fan ( me compreso )

ormai affezionati alla

mascotte.

L'album è composto da

10 tracce e 11 brani:

Satellite 15: Una sorta di

overture. Un brano di

Page 58: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

58

circa quattro minuti che introduce l'ambientazione fantascientifica dell'opera. I

continui bending e la relativamente semplice parte di batteria servono a

creare un'atmosfera cupa.

The Final Frontier: Canzone che dà il titolo all'album. Collegata a Satellite 15,

ha un riff accattivante e una struttura semplice ma efficace, che riescono a

descrivere perfettamente la serena rassegnazione del protagonista della

canzone: un astronauta che si è avvicinato troppo al sole e che certamente

morirà carbonizzato. Rivivendo mentalmente la sua vita, egli si accorge di

non pentirsi di nulla, solo vorrebbe poter rivedere la sua famiglia un'ultima

volta.

El Dorado: Brano mediocre, senza particolari interessanti. Richiama

leggermente le sonorità di “No prayers for the dying”. Una caduta di originalità

davvero notevole, se non fosse per il bridge davvero bello, accompagnato da

un mai deludente Nicko McBrian alla batteria; peccato che questa piccola

perla venga rovinata da un ritornello davvero discutibile. Si poteva fare di

meglio. Va detto che è una delle poche canzoni di critica degli Iron. In questa

canzone viene infatti denunciata l'avidità dell'uomo che ha condotto a una

gigantesca crisi economica.

Mother of Mercy:

Canzone interessante,

un tentativo più o meno

riuscito di unire le

strutture sperimentate

in “Brave New World”

con le sonorità di

“Dance of Death”. Uno

dei brani più energici

dell'album.

Coming Home: Alla

quinta traccia si ha un

testo che riesce

davvero nell'obiettivo

dell'album: sintetizzare lo stile degli Iron Maiden. Coming Home riesce infatti

a dare un senso allo stile di “A matter of life and death” facendo però venire

alla mente le azzeccatissime strutture ideate nel 1992 in “Fear of the Dark”.

The Alchemist: Un vero e proprio ritorno al passato. In questa canzone si

rievocano le atmosfere di “Poweslave” (1984) e di “Piece of Mind” (1983)

Page 59: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

59

aggiungendo una buona dose di progressive che non guasta. Probabilmente

la canzone più dura dell'album.

Isle of Avalon: Brano forse tirato un po' troppo per le lunghe, ma veramente

bello. Un efficacie intro che ricorda le atmosfere di “Rime of the Ancient

Mariner” precede un’esplosione potente ed energetica. Finalmente l'utilizzo

delle tre chitarre dà i suoi frutti dopo 19 anni.

Starblind: Altro pezzo mediocre. Piacevole ma nulla di particolare, utile giusto

per amalgamare canzoni dagli stili molto diversi.

The Talisman: Una canzone che unisce gli Iron Maiden del passato con quelli

moderni, ma non li mischia. Il brano sembra infatti diviso in “compartimenti

stagni” dove si riconosco le varie influenze, che non subiscono innovazioni

particolari.

The Man Who Would Be

King: Dimostrazione che il

gruppo ha imparato dai

suoi errori rinnovando (e

migliorando) le strutture e

sonorità proprie di “Virtual

XI” (1998), un album

mediocre che aveva

lasciato molti fan

scontenti. La parte

centrale è del tutto

innovativa per il gruppo,

un inaspettato cambio di

ritmo e di riff rende la canzone veramente piacevole.

When The Wild Wind Blows: La classica ballad finale. Orecchiabile ma molto

ripetitiva. Sembra quasi che sia stata messa per preparare l'ascoltatore alla

fine dell'album e al silenzio che ne consegue.

Tirando le somme “The Final Frontier” è un album che vale comunque la

pena di ascoltare. Presenta un gruppo nuovo, che non suona più duro come

un tempo (l'età avanza…) ma che vuole rinnovarsi senza dimenticare il

proprio passato.

Il progressive si fa sempre più influente nello stile del gruppo rendendo ogni

album una continua sorpresa. Up the Irons!

Matteo Andreoli

Page 60: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

60

Amalfi perla del Tirreno

Che bella l’Italia! Forse non tutti gli italiani la pensano così, visto i mille problemi che ci affliggono. E anche quando si tratta di vacanze molti preferiscono recarsi all’estero. Ma quanti di noi hanno visitato l’Italia prima di fare questa scelta? Non son qui per contarli ma voglio presentarvi una cittadina molto nota, sia nella storia che come meta di interesse turistico, situata nel sud Italia, in provincia di Salerno: la piccola meravigliosa Amalfi. Chi non l’ha sentita nominare? È stata una delle quattro repubbliche marinare, assieme a Pisa, Genova e Venezia. Oggi è una cittadina di poco più di 5000 abitanti che sorge alle pendici della catena montuosa dei Monti Lattari (che divide la provincia di Napoli da quella di Salerno) e si affaccia sul Mar Tirreno. Sulla linea dell’orizzonte si può tra l’altro scorgere un ammasso montuoso dove sorge Castellabate, il luogo della sceneggiatura del famoso film “Benvenuti al sud”. Comunque posso dirvi che il posto merita (in estate del resto Amalfi è affollata di turisti). Vediamo insieme qualche foto originale del mio tour.

Discesa dal valico di Chiunzi (collega l’area

vesuviana all’area di Amalfi- -Minori-Maiori)

Veduta della costiera in direzione di Salerno.

(con una parte della cittadina di Maiori)

Il paese di Atrani (appena precedente Amalfi venendo da Salerno)

Il Duomo di Amalfi

Page 61: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

61

Interno del Duomo di Amalfi

Fontana in piazza del Duomo

Giuseppe Miranda

I “primi passi” di Avril Lavigne

Canadese, bionda, occhi azzurri, un viso che

buca lo schermo: la carriera di Avril Lavigne

ha inizio in un paesino di solo 5000 anime

(Napanee), quando, a soli 10 anni, fa la sua

prima apparizione in concerto di Natale. Da

allora Avril sfrutta ogni occasione possibile per

far sentire la sua straordinaria voce, finché

viene ad ascoltarla un pezzo grosso di Arista

Records (Antonio 'L.A.' Reid) che decide di metterla immediatamente sotto

contratto.

Così a 17 anni si getta su un rock melodico ma nello stesso tempo graffiante.

Con un apprendimento autodidatta della chitarra e una gran voglia di iniziare

a scrivere i suoi testi, Avril dà sfogo alla sua creatività, ma solo quando si

trasferisce a Los Angeles le cose cominciano ad andare per il verso giusto:

qui incontra l’autore e produttore Cliff Magness, che è capace di affiancarla in

modo discreto, guidandola senza toglierle spazio.

Nel 2002 l’esordio col primo CD “Let Go”: 14 milioni di dischi venduti, 8

nomination ai Grammy Award e singoli che sbancano al Top 10 come

"Complicated" e "Sk8er Boi".

Dopo un lungo tour mondiale Avril pubblica “My world” (Novembre 2003), una

sorta di riassunto in formato DVD con foto, interviste, video musicali, e “dietro

le quinte”. Terminata la tournée si rimette al lavoro sul disco “Under My Skin",

Page 62: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

62

che esce nel 2004 e vanta collaborazioni di tutto

rispetto: con la cantautrice canadese Chantal Kreviazu,

che contribuisce alla composizione di molti brani, ma

anche con i producer Butch Walker, Raine Maida e

Don Gilmore (Linkin Park, Pearl Jam).

Nel frattempo Avril ha intrapreso anche la carriera di

modella e quella cinematografica (nel 2006 esordisce

come attrice dando la voce a uno dei personaggi del

film d'animazione "La Gang Del Bosco").

Poi è tempo di matrimonio: il 15 luglio 2006 sposa

Deryck Whibley, cantante/chitarrista del Sum 41. È proprio il neosposo a

coprodurre i terzo album ufficiale di Avril, "The Best Damn Thing".

Giorgia Ghirardini

Disegni d’autore Elia Gandini Federico Peroncini

Page 63: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

63

Salute e Cucina

Page 64: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

64

Tra Pentole e Fornelli (Carnival Edition)

Hai in casa qualche uovo, un pugno di farina, mezza tazza di zucchero e non

sai cosa fare? Seguimi nel fantastico mondo della cucina!

La Classica: Lattughe Mi sento in dovere di ringraziare di cuore quei cuochi mantovani che, in un lontanissimo passato, partendo da pochi ingredienti e lavorando sodo, sono riusciti a creare dolci tanto semplici quanto deliziosi! Ingredienti: 500 g di farina bianca, 5 uova, 5 cucchiai di zucchero, 5 cucchiai di olio, 1 cucchiaino di lievito e 1 cucchiaino di aceto bianco. Grappa a piacere e olio per friggere. Procedimento: Nulla di più semplice! Setacciare la farina e il lievito, unire tutti gli ingredienti e qualche cucchiaiata di grappa e impastare bene. Occhio: più si impasta, più le lattughe saranno leggere e croccanti! Prendetevi pure tre quarti d’ora abbondanti (o ancora meglio un’ora) … trascorso questo tempo lasciate riposare l’impasto in un luogo fresco per 5-10 minuti,

dopodiché tiratene una sfoglia sottile e tagliatee dei rettangoli, incidendo al centro alcuni tagli paralleli. Friggete le lattughe in olio ben caldo e, appena inizieranno a raffreddarsi, spolverizzate con abbondante zucchero a velo.

Lo sapevi?

Il Carnevale in passato, precedendo la lunga e rigida Quaresima, era il periodo degli eccessi e delle esagerazioni. In tutta Italia e in Europa era d’obbligo festeggiare mangiando grandi quantità di cibi ricchi, saporiti e, soprattutto, per quanto riguarda i dolci, fritti … è proprio per questo che in molte città e regioni troviamo diverse varianti dello stesso piatto: le chiacchiere lombarde (lattughe per i Mantovani) diventano cenci in Toscana, sfrappole in Emilia, galani in Veneto, bugie in Piemonte, ecc. L’inedita: Rosquillas all’arancia Nel periodo di Carnevale anche in Spagna si danno da fare con pastella e

olio bollente! In queste ciambelline arancia, limone e anice si fondono per

dare origine ad un aroma molto particolare.

Page 65: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

65

Ingredienti: 250 g di farina, 1 cucchiaino di lievito vanigliato per dolci, 2 uova,

50 g di burro, 100 g di zucchero semolato, 1/4 di tazza di latte circa, scorza

grattugiata di 1 limone e 1 arancia,

qualche cucchiaiata di liquore

all’anice (sambuca) e un pizzico di

sale. Olio per friggere.

Procedimento: Lavare molto bene il

limone e l’arancia e grattugiarne le

scorze. Battere leggermente l’uovo,

unire il burro fuso, il latte, il liquore e

mescolare fino ad ottenere un

impasto omogeneo. Unire il lievito, lo

zucchero e le bucce degli agrumi. Incorporare a poco a poco la farina senza

smettere di mescolare, la pasta deve risultare liscia e non troppo compatta.

Prendere piccole porzioni, dar loro una forma cilindrica e unire le estremità

per formare le “rosquillas”. Friggerle in olio caldo finché siano dorate.

Toglierle, asciugarle su carta da cucina assorbente e quando sono fredde

spolverarle con zucchero a velo.

Lo Sapevi?

Un paese festaiolo come la Spagna non può certo ignorare il Carnevale! In

questo periodo dell’anno tre sono le città che, con le loro manifestazioni,

risaltano in tutto lo stato: a Tenerife, nelle Canarie, il Carnevale dura un’intera

settimana nella quale si elegge ufficialmente una “regina del carnevale” che

starà in carica tutto l’anno, a Cadice, antico porto spagnolo, gruppetti di

persone in maschera cantano per le strade canzoni provocatorie contro

politici e personaggi famosi e a Villanova i La Geltru, paesino piccolo ma

molto caratteristico, coppie di ogni età si sfidano nella Caramelada, una

battaglia a suon di…caramelle!

La Rapidissima: Frittelle di mele Dolce tipico del Trentino ma diffuso un po’ ovunque, le frittelle di mele possono essere un delizioso fine-pasto per una cena “improvvisata” in qualche ora, soprattutto se spolverizzate di cannella e accompagnate da un ciuffo di panna montata o, ancor meglio, da un po’ di cioccolato fuso. Ingredienti: 2 o 3 mele, 150 g di farina bianca, 200 ml di latte, 150 g di zucchero, 2 uova, una

Page 66: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

66

bustina di vanillina, un pizzico di sale, succo di un limone e olio per friggere. Procedimento: Sbattere i due tuorli con 100 g di zucchero, aggiungere il latte, il sale, la farina setacciata e la vanillina. Una volta ottenuta una pastella liscia e omogenea lasciarla a riposare per circa 15 minuti nel frigo. Trascorso

questo tempo montare a neve ben ferma gli albumi e incorporarli al composto. Sbucciare le mele, privarle del torsolo e tagliarle a rondelle: passare ogni rondella nel succo di limone, “impanarla” nei 50 g di zucchero rimasti, inzupparla nella pastella e friggerla nell’olio ben caldo. Spolverizzare di zucchero semolato o di cannella e servire ben calde.

Lo sapevi?

La mela, frutto comunissimo presente in tutto il mondo, racchiude nella sua famiglia ben 7000 varietà diverse e, coincidenza o no, è uno dei simboli più ricorrenti nella storia dell’uomo: dalla terribile mela che, secondo la tradizione, costò ad Adamo ed Eva il soggiorno nell’Eden alla celebre mela di Newton che, colpendolo sulla testa, gli diede la geniale intuizione della forza di gravità, dalla mela d’oro destinata “alla più bella” che scatenò l’ira degli dei, o meglio delle dee, dando origine alla guerra di Troia alla intramontabile mela di Biancaneve, dalla mela morsicata simbolo

(appunto) della Apple alla Grande Mela, “soprannome” della città di New York.

Nicolò Gavioli

Nella mandorla bontà e salute Identikit della mandorla

La mandorla è il seme commestibile del mandorlo,

una pianta appartenente alla stessa famiglia del

pesco, le rosacee: la pianta è alta circa dieci metri

ed i suoi semi, le mandorle appunto, sono racchiusi

in un guscio legnoso a sua volta contenuto in un

nocciolo.

Generalmente le mandorle vengono consumate

secche durante tutto l'anno e si trovano fresche

Page 67: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

67

solamente in primavera.

Fino all'inizio del secolo scorso Agrigento rappresentava il primo produttore al

mondo di mandorle e nella sua provincia ne venivano coltivate più di 700

specie; purtroppo oggi le cose sono cambiate e sono drasticamente diminuite

le zone di coltivazione e anche numerose varietà di mandorle sono

scomparse.

Proprietà curative e benefici della mandorla

Alle mandorle, oltre alle proprietà altamente

energetiche, vengono attribuite proprietà

lassative; inoltre fin dai tempi più antichi il

latte di mandorle è considerato un ottimo

rimedio rinfrescante dell'intestino e della

vescica. Le mandorle sono indicate in caso di

denutrizione, perché, oltre che altamente

nutritive, sono anche un alimento molto

equilibrato, e il loro utilizzo viene consigliato

in determinati momenti in cui l'organismo ha

particolarmente bisogno di energia: gravidanze, convalescenze, attività

sportiva, superlavoro fisico ed intellettuale.

Molto importante è il ruolo della vitamina E che svolge un'azione

determinante nell'attenuazione del rischio di attacchi cardiaci; infatti insieme

ai grassi insaturi contribuisce a ridurre la crescita della placca aterosclerotica

nelle arterie.

Le mandorle possono quindi essere considerate un alimento completo:

meno grasse delle noci, ma in possesso di maggiori proprietà stimolanti e

curative.

Il latte di Mandorle

Bevanda altamente energetica, si prepara con

mandorle dolci, qualcuna amara e zucchero. E'

un alimento con un grande apporto calorico,

attenzione quindi a non esagerare con le dosi

(visto anche il suo gusto piacevole), infatti un

bicchiere di latte ha le stesse calorie di mezzo

etto di banana. Ha proprietà antidepressive,

antinfiammatorie, rinfrescanti e riequilibranti dell'umore.

Debora Toso

Page 68: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

68

Essere felici e ridere coinvolge e migliora tutti gli aspetti della vita, dal lavoro alle relazioni interpersonali alla salute, in modo inconsapevole e naturale. Secondo accurati studi scientifici, la risata migliora il nostro umore e il modo di rapportarsi con le altre persone instaurando buoni rapporti sia lavorativi che privati, favorendo il lavoro di squadra, aumentando l’autostima, aiutando

ad abbandonare atteggiamenti schivi e a sciogliere il ghiaccio nelle situazioni critiche. La risata è utile anche secondo gli psicologi per curare la depressione lieve grazie al senso di serenità che ridere infonde nella mente umana e alla capacità di vedere la realtà in modo più positivo. Non solo a livello mentale ma anche per la salute la risata si dimostra un ottima alleata. Se ridessimo un’ora per tutti i giorni dell’anno potremmo bruciare tante calorie da poter perdere addirittura 5 chilogrammi, l’equivalente di 30 minuti di sollevamento

pesi, ogni giorno dell’anno. Inoltre ridere per un’ora brucia 100 calorie, tanto da potersi permettere un peccato di gola come un sacchetto di patatine o un pezzetto di cioccolata senza farsi assalire dai sensi di colpa. La terapia della risata o comicoterapia, creata da Patch Adams, è indicata per pazienti come bambini, anziani e malati mentali, visto che alza la soglia del dolore, rafforza il sistema immunitario stressato dalla malattia, aiuta la rigenerazione dei muscoli e tiene in allenamento il cuore; é usata anche per indurre l’appetito nei soggetti con mancanza di fame come gli anziani e arricchisce il latte materno rendendo al neonato più facile il dormire e l’evitare eritemi. Regalare e regalarsi sorrisi fa veramente bene, chi l’avrebbe mai potuto credere? Un sorriso, tra l’altro, non solo fa bene alla salute e alla mente ma ci rende di gran lunga più belli e più attraenti, per questo è l’unico accessorio di cui non dovremmo mai fare a meno!

Giulia Lanzini e Greta Moschini

Page 69: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

69

Curiosità

Enigmistica

Divertimento

Page 70: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

70

La tecnologia 3D e il nuovo mondo tridimensionale

Il mondo dell'intrattenimento virtuale è sempre in continua evoluzione per

cercare di attrarre a sé un pubblico sempre più vasto di spettatori; e l'ultima

innovazione è naturalmente la visione 3D. Si trovano ormai film, consolle,

televisori e cellulari che utilizzano questa nuova

tecnologia.

Ma vediamo più a fondo di cosa si tratta.

I primi passi nel mondo tridimensionale

La tecnologia 3D si divide in due categorie: il 3D

tramite l'uso di occhialini e il 3D senza occhialini.

Il 3D sviluppato tramite l'utilizzo di appositi

occhialini è la semplice evoluzione della

stereoscopia inventata ancora nel 1832. Alla sua

nascita questa tecnica utilizzava un gioco di lenti di diverse dimensioni e due

immagini in diverse posizioni per creare l'effetto tridimensionale.

Si è poi passati ad una tecnica chiamata anaglifo che permette la visione di

un’immagine in tre dimensioni grazie all'ausilio di occhialini con lenti

monocromatiche di colori diversi. Questo è possibile perché l'occhio umano

distingue i colori prima dell'immagine e quindi, grazie all'utilizzo di colori

diversi, le immagini vengono filtrate e separate in due fasci creando così la

visione di due immagini contemporaneamente e quindi un effetto

tridimensionale.

L'ultimo sviluppo in materia sono i nuovi occhialini che tutti noi vediamo nei

cinema e che avrete notato essere più grandi,

"spessi" e pesanti dei classici occhialini a lenti

monocromatiche. Questi occhialini hanno al

loro interno un piccolo processore che

comanda due diversi display LCD all'interno

della lente che, sincronizzati con il monitor

della televisore o del cinema ecc., trasmettono

le immagini a due frequenze diverse; l’immagine cioè viene trasmessa prima

su un occhio e poi sull'altro ma ad una velocità tale che l'occhio umano non

riesce più a dividere le due immagini e quindi le invia al cervello

contemporaneamente creando un effetto 3D. Nei modelli più avanzati c’è

Primi passi nel mondo

tridimensionale

Occhialini monocromatici per la visualizzazione 3D tramite anaglifi

Page 71: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

71

anche un sensore di distanza dalla fonte (ovvero schermo del cinema, tv, ecc)

che varia la frequenza delle immagini in base alla distanza.

Occhialini con display LCD

Parliamo ora della tecnologia 3D senza occhialini che permette quindi una

visone tridimensionale senza l'utilizzo di

nessuno strumento particolare ma solo grazie

ai nostri occhi.

La tecnologia usata si chiama parallax barrier

o barriera di parallasse, che consiste in un

dispositivo inserito prima di una fonte di

immagini (esempio: schermo LCD) che alla

sua attivazione crea una specie di filtro che

divide naturalmente i pixel in diversi gruppi in

modo che l'occhio sinistro veda solo la parte sinistra del gruppo e l'occhio

destro la parte destra; questo piccolo "trucchetto"

dà un grande effetto di profondità e quindi di

tridimensionalità, ma in realtà sfrutta semplicemente

il fenomeno fisico della parallasse.

Il vantaggio del 3D con l'ausilio di occhialini è che in

ogni punto o angolo l'immagine rimane nitida, chiara

e con la stessa percezione di profondità; lo

svantaggio è che ovviamente il supporto utilizzato

ha un costo più elevato ed una scomodità d'uso.

Il vantaggio invece della tridimensione senza

occhialini è la possibilità di visualizzare liberamente

un’immagine senza strumenti; inoltre la tecnologia

per creare l'effetto costa molto meno; gli svantaggi

però sono grandi perché questa tecnica prevede un

maggiore sforzo della vista per l'elaborazione dell'immagine e oltretutto

l'immagine ha un punto centrale (che può cambiare da persona a persona) in

cui il 3D risulta nitido e chiaro e punti in cui l'effetto è poco visibile o

addirittura sparisce.

Concludiamo dicendo che la tecnologia 3D è una tecnologia semplice e

relativamente nuova che permette di vivere esperienze virtuali sempre più

simili alla realtà che ci circonda. Ma vi lasciamo con una domanda: perché

l'uomo cerca di ricreare virtualmente il mondo che lo circonda? E sopratutto

che sbocchi potrà avere questa tecnologia? A voi la risposta...

Gilberti Matteo, Branchini Nicholas, Carnevali Luca

Occhialini con display LCD

parallax

barrier

Page 72: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

72

Con l'arrivo dell'anno nuovo la Sony non smette di produrre e si prepara a

lanciare sul mercato la Play Station Vita Ultimo modello di PSP, annunciato

già nel gennaio 2011.

Uscirà il 22 febbraio 2012. E' caratterizzata da uno schermo touch da sedici

noni, con prestazioni e grafica superiori alle vecchie versioni. Dispone di

Wireless, Bluetooth, GPS e, inoltre, vi è la possibilità di installare il

3G.Saranno presenti anche due fotocamere, una anteriore ed una posteriore.

La PSV ha fatto il suo debutto in Giappone già da alcune settimane.

Benché le vendite nei primissimi giorni siano state molto positive, i rivenditori

hanno registrato un drastico calo delle PS Vita vendute già durante la

seconda settimana. Probabilmente il fascino delle piattaforme fisse come

PS3 e Xbox 360 ha causato questa diminuzione.

Non ci resta altro che aspettare e provare.

Marco Rebecchi

Page 73: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

73

Anno nuovo, vita nuova! Però ritorna alla carica questa rubrica con una sfilza

di nuove curiosità pescate dalla rete. In questo numero si parlerà di cannucce,

torri, costellazioni e molte altre “cose” insolite… Buona lettura!

Le costellazioni sono...

88. Questo numero è il risultato

dell'originario elenco tolemaico

formato da 48 costellazioni cui

se ne aggiunsero nei secoli altre

40, ad opera soprattutto di Bayer

e di Hevelius. Numerosi altri

tentativi di rimpinguare questo

numero fallirono miseramente,

come pure fallirono i tentativi di

rinominare le costellazioni

antiche con nomi di santi o di

eroi nazionali. Dal 1930 l'Unione

Astronomica Internazionale ha ufficialmente adottato il numero di 88

costellazioni e fino ad oggi non vi sono stati cambiamenti di sorta. All'inizio

del 2000 è stata avanzata l'ipotesi di modificare o addirittura cancellare

alcune costellazioni poco visibili come il Cancro e la Chioma di Berenice.

Stiamo seguendo l'evoluzione della cosa. E vi terremo naturalmente

informati.

Lunghezza massima di una cannuccia

Succhiando in una cannuccia, si elimina

l’aria in essa contenuta. Di conseguenza il

liquido sale, spinto dalla pressione

atmosferica che si esercita all’altra

estremità e che ha un valore di 1,033

chilogrammi per ogni centimetro quadrato

di superficie. Quindi, ogni cm2 di

superficie ha la capacità di equilibrare una

colonna d’acqua di tale peso. Dato che l’acqua ha una densità di 1 g per cm3,

si tratterebbe di una colonna alta 10,33 metri.

Page 74: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

74

Questa è anche la profondità massima (teorica) alla quale una pompa a

vuoto può estrarre acqua dal sottosuolo. In pratica, se si “succhia” una

bevanda di densità minore dell’acqua, la colonna di liquido potrebbe essere

un poco più alta; ma poiché è impossibile fare il vuoto assoluto in essa, di

fatto la “cannuccia” sarà lunga al massimo 7-8 metri.

Quante telefonate si scambiano nel mondo?

Si calcola che siano ben 13 miliardi le telefonate

che quotidianamente attraversano le reti mondiali.

Di queste, 160 milioni vengono effettuate in Italia

(circa 110 mila al minuto). Il maggior numero di

linee telefoniche pro capite si trova in

Scandinavia.

E quante lettere?

Secondo l’Universal postal union (Upu), le lettere

che ogni giorno vengono imbustate per i mercati

interni sono circa 1,2 miliardi, mentre per l’estero si spediscono quasi 17

milioni di lettere al giorno.

E messaggi di posta elettronica?

Secondo il Radicati Group, un istituto di

studi del settore comunicazioni istantanee

di Palo Alto in California, ogni anno

vengono spediti 32 miliardi di e-mail. Si

stima che nel 2002 ne siano state spedite,

a livello globale, qualcosa come 22 mila

miliardi all’anno.

Il 55 per cento del traffico è generato dagli Stati Uniti, il 23 per cento

dall’Europa, e il 12 per cento dall’Asia.

E messaggini?

La Gsm Association ha calcolato che il numero di sms scambiati sul solo

mercato europeo è di almeno 1 miliardo al mese.

Qual è l’orologio più preciso del mondo?

Quello atomico-ottico realizzato dai

ricercatori del National Institute of Standards

and Technology degli Stati Uniti utilizzando

un singolo ione di mercurio, fibre ottiche non

lineari e un laser a impulsi di un

femtosecondo (un millesimo di milionesimo

di milionesimo di secondo). Questo orologio

Page 75: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

75

non sgarrerà neanche di 1 secondo nei prossimi 4,5 miliardi di anni, insomma

fino alla fine del mondo! Ad oggi gli orologi atomici più precisi, come

l’americano Nist F-1 al cesio, erano “garantiti” per soli 20 milioni di anni.

Femtobattiti. Il nuovo “Big Ben” atomico ha un solo difetto: misura unità di

tempo talmente brevi che è molto difficile tenerne il conto. Per questo sono

allo studio contatori superveloci che riescano a “scandire” i femtosecondi.

Che cos’è la torre bionica?

Al momento è solo un progetto. Ma nei

prossimi anni potrebbe diventare realtà. Si

tratta di una città verticale, alta 1.228 metri

(quasi il triplo dei più alti grattacieli), con

300 piani, 368 ascensori e capace di

accogliere 100 mila persone su 2 milioni di

metri quadrati. A idearla è stato l’architetto

spagnolo Javier Pioz, che vorrebbe

costruirla a Hong Kong o Shanghai (Cina).

Il nome della torre (bionica, appunto) è

dovuto al fatto che la sua struttura si ispira

alla natura: materiali membranosi e flessibili come in una pianta, tanto spazio

interno, pareti sottili, leggere e resistenti come le ossa degli uccelli e, per

ridurre gli effetti di un eventuale terremoto, un lago che ne circonda le

fondamenta. La torre, che ha la forma di un missile, costerà circa 15 miliardi

di euro e per innalzarla serviranno 15-20 anni. Ma già dopo i primi 2, a

differenza dei tradizionali grattacieli, il primo livello sarà abitabile (un po’

come un albero che cresce giorno dopo giorno). L’edificio, pensato per

risolvere i problemi di sovraffollamento delle metropoli, ospiterà uffici,

abitazioni, servizi e giardini.

Che cos’è il progetto lnternet2?

Internet2 è un consorzio, formato da oltre 180

università Usa, che collabora col governo e con

alcune aziende informatiche per sviluppare una

nuova rete mondiale superveloce. La rete è in

funzione dal 1997 e dovrebbe risolvere i

problemi di congestione e di lentezza che

affliggono Internet. Molti ricercatori, infatti,

lamentavano da tempo l’impossibilità di sfruttare

Page 76: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

76

appieno le potenzialità della rete, a causa dei troppi “colli di bottiglia” lungo i

cavi principali. Nacque così l’idea di realizzare una nuova rete dedicata alle

esigenze di scienziati e ricercatori.

Se vi è piaciuto seguiteci sul prossimo numero dove si parlerà di invenzioni e

fenomeni insoliti. Alla prossima!

Matteo Diani e Tommaso Ferro

Distribuiscono volantini “Vendesi Droga”

Sarà forse vero che la pubblicità è l’anima

del commercio, ma ci sono forse situazioni

in cui sarebbe meglio limitarsi ad una

pubblicità discreta. Non la pensava così,

evidentemente, un gruppo di spacciatori di

Portland, che per aumentare il giro di affari

ha pensato bene di mettersi a distribuire

volantini con sopra scritto “Eroina in

vendita”, l’indirizzo a cui rivolgersi e la

persona di cui chiedere.

Com’era prevedibile, un volantino è finito nelle mani della polizia, che ha

mandato degli increduli agenti all’indirizzo indicato, arrestando sei persone

(quattro uomini e due donne) e sequestrando una elevata quantità di diverse

droghe, oltre ad armi e contanti.

Dopo l’arresto, i vicini degli spacciatori sono corsi in strada ad abbracciare gli

agenti: infatti i sei avevano reso il quartiere quasi invivibile con li fatto che da

tempo facevano ben poco per nascondere la loro attività di spacciatori, anche

se prima che la polizia avesse il volantino (sembra consegnato da un abitante

del quartiere), non era riuscita a mettere insieme prove sufficienti per

arrestare i sei.

Baby autista

La piccola Ameleah Kegley, di Mansfield, Ohio, era appena tornata a casa

dall’asilo, ma quando è scesa dallo scuolabus ha avuto una brutta sorpresa:

a casa non c’era nessuno. Ameleah, nonostante abbia appena 5 anni, non si

Page 77: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

77

è persa d’animo e ha deciso di mettersi alla ricerca

della mamma, e per farlo non ha esitato a mettersi

a guidare la macchina. Le cosa non sono però

andate come la piccola sperava, perché è sì

riuscita a trovare le chiavi e mettere in moto la

vettura, ma comprensibilmente ha avuto difficoltà a

guidare ed è finita in retromarcia nel giardino della

casa di fronte, rimanendo bloccata. A questo punto,

Ameleah ha chiamato il 911 perché la aiutassero a rimettere a posto la

macchina “altrimenti la mamma si sarebbe arrabbiata”.

La bambina non ha ammesso con gli agenti di essersi messa alla guida,

rimanendo su un più vago “la macchina della mia mamma ha avuto un

incidente”. L’agente che è intervenuto ha poi raccontato che “aveva seguito

esattamente quello che la mamma faceva quando saliva in macchina: messo

le chiavi, girate, acceso le luci, ingranato la marcia”.

Gli agenti hanno rintracciato in breve tempo la madre: la donna si era

allontanata per accompagnare al pronto soccorso un parente, ed aveva

tentato di avvisare il padre della bambina (che non vive assieme a loro) di

andare a prenderla, ma l’uomo non aveva ricevuto il messaggio.

100 anni focosi

Il traguardo dei 100 anni va certamente festeggiato a

dovere, e Clare Ormiston non voleva certo il “solito”

regalo, del resto in cento anni di regali uno ne

accumula un bel po’. E così, quando la figlia le ha

chiesto cosa avrebbe voluto per il suo centesimo

compleanno, Clare ha scelto uno spogliarellista.

Le figlie e le nipoti non hanno voluto deludere la

richiesta ed hanno contattato uno spogliarellista che è

intervenuto alla festa ed ha realizzato il desiderio

dell’anziana nonnina che ha così potuto avere un giovanotto atletico che si

spogliava per lei. “È stato divertente. Mi ha fatto sorridere”, ha commentato

poi Clare. Anche Scorpion, lo spogliarellista, è rimasto soddisfatto: “È una

cosa piuttosto insolita, ma è stato molto divertente, credo che mi ricorderò a

lungo quest’esperienza”.

Emanuele Aliano

Page 78: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

78

Geometria

Una piccola vecchia signora un giorno

andò alla Banca del Canada portando

con sé una borsa piena di denaro.

Insistette che doveva parlare con il

direttore della banca per aprire un

conto perché “E' un sacco di denaro!”.

Dopo un po' di ripensamenti, gli

impiegati la portarono nell'ufficio del

direttore (il cliente ha sempre ragione!).

Quest’ultimo le chiese quindi quanto

voleva versare e lei rispose "165.000 dollari" e buttò la borsa sulla sua

scrivania. Il direttore fu, chiaramente, curioso di sapere come aveva fatto ad

ottenere tutto quel contante, e glielo chiese: “Signora, sono sorpreso di

vedere che Lei si porta appresso tutto questo contante. Come ha fatto ad

ottenerlo?”.

La vecchia signora rispose: “Ho fatto delle scommesse”. "Scommesse? Che

tipo di scommesse?" La vecchia signora rispose: "Per esempio, scommetto

25.000 dollari che le sue palle sono quadrate" "Ah!" rise il direttore "E' una

scommessa stupida. Lei non potrà mai vincere una scommessa di questo

genere!" La vecchia signora lo sfidò:

"Allora, accetta la mia scommessa?"

"Certo! Scommetto 25.000 dollari che le

mie palle non sono quadrate!" Allora la

vecchia signora disse: "Dato che si tratta

di un mucchio di denaro, posso portare

con me il mio avvocato domattina alle 10

come testimone?" "Sicuramente!" disse il

fiducioso direttore.

Quella notte, il direttore era veramente

nervoso a causa della scommessa e

passò un sacco di tempo davanti allo

specchio a controllare i propri testicoli, girandosi a destra e a sinistra

IL BARZELLETTIERE

Page 79: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

79

continuamente. Li controllò con attenzione finché non fu sicuro che non era

assolutamente possibile che fossero quadrati e che avrebbe vinto la

scommessa.

Il mattino dopo alle 10 precise, la vecchia signora fece la sua comparsa con il

suo avvocato nell'ufficio del direttore. Presentò l'avvocato al direttore e ripeté

la scommessa: “25.000 dollari che le palle del direttore sono quadrate." Il

direttore accettò di nuovo la scommessa e la vecchia signora gli chiese di

abbassare i pantaloni, così tutti avrebbero potuto vedere. Il direttore accettò.

La vecchia signora scrutò attentamente gli attributi del direttore e infine gli

chiese se poteva toccarli. "Va bene, in fondo 25.000 dollari sono un sacco di

soldi, quindi credo che lei debba essere assolutamente sicura." In quel

momento, il direttore notò che l'avvocato stava silenziosamente sbattendo la

testa contro il muro. Così chiese alla signora: "Che diavolo ha il suo

avvocato?" Ella rispose: "Niente, a parte il fatto che ho scommesso con lui

100.000 dollari che alle 10 di stamattina avrei avuto nelle mie mani le palle

del direttore della Banca del Canada".

Il telefonino

Un gruppo di uomini è nello spogliatoio di un club di golf.

Un cellulare su una panca squilla e uno dei membri del club

risponde attivando il vivavoce. Tutti gli altri si fermano ad

ascoltare.

LUI: "Pronto?"

LEI: "Tesoro, sono io. Sei al club?"

LUI: "Sì."

LEI: "Sono al centro commerciale e ho trovato una giacca di

pelle carinissima a soli 1000 euro. Sei d`accordo se la prendo?"

LUI: "Certo, comprala se proprio ti piace tanto."

LEI: "Sono passata prima all`autosalone della Mercedes e il gestore mi ha

mostrato la collezione del 2009. C’è un modello

che mi piace veramente..."

LUI: "Quanto?"

LEI: "90.000.”

LUI: "OK, ma per quel prezzo voglio anche tutti

gli optional."

LEI: "Fantastico! Ah, e ancora una cosa... la

casa che volevo l`anno scorso è di nuovo in

vendita. Chiedono 950.000."

Page 80: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

80

LUI: "Va bene, fagli un`offerta di 900.000. Probabilmente accetteranno.

Altrimenti gli daremo gli altri 50.000, per quel prezzo mi pare un bell`affare."

LEI: "OK. Ci vediamo più tardi! Ti amo da impazzire!!"

LUI: "Ciao, anch`io ti amo tanto."

L`uomo riattacca. Gli altri lo fissano increduli, senza parole.

A questo punto lui sorride e chiede: "Qualcuno sa di chi è questo cellulare?!?

La tartaruga

Una piccola tartaruga si arrampica su un

albero fino ad arrivare al primo ramo e poi si

butta atterrando di pancia su un mucchietto di

foglie secche.

Si rialza, torna ai piedi dell'albero e ricomincia

ad arrampicarsi: arriva al primo ramo e si

butta di pancia atterrando di nuovo sullo

stesso mucchietto di foglie.

La cosa si ripete più e più volte.

Su un ramo più alto una coppia di passeri

osserva la scena, e alla quinta volta lui dice a

lei: “Cara, sarà il caso di dirglielo che è stato adottato?!”

Manicomio

Al manicomio un pazzo disegna un cerchio per terra e

ci salta dentro. Il dottore insospettito gli chiede cosa

stia facendo.

"Faccio un salto in centro, ti serve qualche cosa?"

In Paradiso

Un uomo si presenta a S. Pietro alle porte del Paradiso. Questi gli dice:

"Dunque... vedo che hai condotto una vita senza infamia e senza lode... ma

non vedo atti di bontà tali da assicurarti l'entrata

in Paradiso...".

"Veramente ho salvato una donna dall'essere

scippata” risponde l’uomo, “C'erano due

giovinastri e io li ho affrontati dicendo loro

‘Perché ve la prendete con una donna... stronzi...

provate con uno grande e grosso come voi...’ e

così la donna ha potuto fuggire...”.

Page 81: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

81

San Pietro è perplesso: "Strano... ma non vedo questo avvenimento scritto

nel libro della tua vita... quando sarebbe accaduto?".

“Circa 5 minuti fa!!”.

Calcio divino

In Purgatorio si sta svolgendo una

partita amichevole tra diavoli e angeli.

L'allenatore per i diavoli è LUCIFERO

e per gli angeli GESU'.

La partita va avanti con molta

monotonia e con continui rimpalli. Ad

un tratto, quasi allo scadere del

secondo tempo, San Gennaro stoppa

di petto e passa a San Filippo il quale,

ricevendo la palla, si ringalluzzisce e

inizia a dribblare tutti gli avversari,

arrivando solo

in area.

Di fronte a lui il portiere, un diavolaccio di prima

categoria, prova a fermarlo con tutti i mezzi più

indecenti e più subdoli, ma San Filippo, ormai

caricato dribbla anche quello, prende la mira, tira e...

palo! "Oh Mado***!" esclama San Filippo.

"San Filippo !" urla Gesù e con il sangue agli occhi si

avvicina a lui con fare minaccioso.

"Scusami, Gesù, non volevo offendere tua madre,

scusami, scusami..." implora San Filippo tutto

impaurito per la bestemmia che gli è uscita di bocca.

E Gesù tutto imbestialito: "Mia madre 'na sega! Come

hai fatto ha sbagliare quel gol ?"

Genesi

Un giorno Dio creò la terra e vide che era bella.

Poi creò la natura e vide che era bella.

Poi creò il regno animale e vide che era bello.

Poi creò la donna e disse: "Si truccherà!"

Page 82: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

82

Sordità

Un uomo, abbastanza anziano,

telefona al proprio medico per fissare

un appuntamento per sua moglie.

La segretaria domanda: “Qual è il

problema di sua moglie?”

“Sordità. Non ci sente per niente”.

“Allora, mi faccia un favore, faccia così:

prima di portarla qui, le faccia un test

così da facilitare la diagnosi”. “Senza

guardarla, ad una certa distanza

cominci a parlarle in tono normale e poi si avvicini sempre di più fino a che

sarà sicuro che sua moglie la sta sentendo. Quando poi verrà qui dirà al

medico qual è la distanza da cui sua moglie comincia a sentirla

distintamente… Va bene?”.

“Ho capito”.

Alla sera, mentre la moglie prepara la cena,

il vecchietto comincia a fare il test. Misura

la distanza tra lui e la moglie e pensa

"Sono a circa 10 metri, comincio adesso.

“Maria, che cosa c'è da mangiare questa

sera?” Silenzio. Si avvicina a 7 metri:

“Maria, che cosa c'è da mangiare questa

sera?” Silenzio. Si mette ad una distanza di

3 metri: “Maria, che cosa c'è da mangiare

questa sera?” Silenzio.

Alla fine si mette alle spalle della moglie e

le rifà la domanda: “Maria, che cosa c'è da

mangiare questa sera?”

E la donna risponde: “Pollo arrosto, per la

miseria!... è la quarta volta che te lo dico !”

Nicola Latella

Page 83: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

83

E se i nostri profe fossero teachers

come si chiamerebbero?

Ecco alcuni dei loro cognomi “tradotti” nella lingua anglosassone.

Sapresti riconoscerli?

NB: Per facilitarti, te li diamo secondo l’ordine alfabetico che hanno

nella lingua italiana

little blessed (plural) little beautiful (plural) gray (plural) holes (Verona language) sing of golds hoods cart charles (plural) (she) leaks red (plural) little solaces knock of angel of the eagles little gifts little porters big porters hawks flour big holes crashes throat great (plural) I wine (she) throws them padlocks little primary school teachers But-unsophisticated but-ostriches

(you) blend little men with black hair little black men solitary solitary black people equal (plural) Parma’s people or cheeses of Parma (plural) little pieces bagpipe nice little bagpipe provincial (plural) scratches mountains (I) roll (you) know safe (plural) wise shaven (female) insults little fine lords street cleaners cue into the (female) Trento’s people three faces (you) suffer vallies winning (plural) voice (you) hoe

Page 84: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

84

Rebus per tutti

FI AS

VA NO

(11, 1, 3, 9)

NTI

(6, 2, 12)

L’indovinello del Dirigente

(pervenutoci da parte dall’ex dirigente del

Fermi prof. Riccardo Freddi)

LA FA VEDERE CON PIACERE: cos’è?

Page 85: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

85

TUTTE LE SOLUZIONI NEL PROSSIMO NUMERO

E ora …

qualche caricatura

Il prof. Visentini

(anonimo)

Babe e Slava

Page 86: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

86

Pillole di sport

Page 87: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

87

Le sentenze del

calcio-mercato invernale

Il calcio mercato invernale si è concluso

con i seguenti acquisti/cessioni delle

squadre di Serie A.

ATALANTA

ACQUISTI Guglielmo Stendardo (d, Lazio) Alessandro Carrozza (c, Varese) Riccardo Cazzola (c, Juve Stabia)

CESSIONI Leonardo Pettinari (c, Varese) Matteo Ardemagni (a, Modena) Fabio Caserta (c, Juve Stabia) Simone Padoin (c, Juventus)

BOLOGNA

ACQUISTI Matteo Rubin (d, Torino) Frederik Sorensen (d, Juventus) Muniru Abdulai (c, Nocerina) Ishak Belfodil (a, Olympique Lione)

CESSIONI Massimo Coda (a, Siracusa) Riccardo Pasi (a, Siracusa) Manuel Gavilan (a, Piacenza) Federico Rodriguez (a, Piacenza)

CAGLIARI

ACQUISTI Daniele Dessena (c, Sampdoria) Nicolas Bovi (c, Reggiana) Mauricio Pinilla (a, Palermo)

CESSIONI Daniele Magliocchetti (c, Reggiana) Davide Biondini (c, Genoa) Salvatore Burrai (c, Latina)

CATANIA

ACQUISTI Marco Motta (d, Juventus) Juan Pablo Carrizo (p, Lazio) Felipe Seymour (c, Genoa) Giulio Ebagua (a, Torino) Wellington Teixeira Dos Montes (d, Uberaba)

CESSIONI Sergio Gontan Gallardo "Keko" (a, Grosseto) Francesco Fabio Sciacca (c, Grosseto) Pablo Martin Ledesma (c, Boca Juniors) Mariano Gonzalo Andujar (p, Estudiantese) Maxi Lopez (a, Milan) Gennaro Delvecchio (c, Lecce) Pablo Sebastian Valeira Alvarez (d,

Page 88: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

88

Saragozza) CESENA

ACQUISTI

Vangelis Moras (d, Swansea) Daniel Pudil (d, Granada) Vincenzo Iaquinta (a, Juventus) Simone Del Nero (c, Lazio) Mario Alberto Santana (c, Napoli)

CESSIONI

David Meza Colli (a, Alvares) Roope Riski (a, Honefoss) Aldo Simoncini (p, Valenzana) Citazins Martins Eder (a, Sampdoria) Erjon Bogdani (a, Siena) Abdelkader Ghezzal (a, Levante) Antonio Candreva (c, Lazio)

CHIEVO VERONA

ACQUISTI Sebastiano Ferrari (a, Vicenza) Dario Dainelli (d, Genoa) Nikola Gulan (d, Fiorentina)

CESSIONI Marco Gallozzi (c, Empoli)

FIORENTINA

ACQUISTI

Ahmed Hegazy (d, Ismaily)

Amauri (a, Juventus)

Mounir El Hamdaoui (a, Ajax)

Ruben Olivera (c, Lecce)

Kenneth Zohore (a, Copenhagen)

CESSIONI

Alberto Gilardino (a, Genoa)

Santiago Martin Olivera Silva (a, Boca

Juniors)

Marco Augusto Romizi (c, Bari)

Haris Seferovic (a, Lecce)

Nikola Gulan (d, Chievo)

Khouma Babacar (a, Racing

Santander)

Gianni Munari (c, Sampdoria)

Marco Romizi (c, Bari)

Page 89: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

89

GENOA

ACQUISTI

Alberto Gilardino (a, Fiorentina) Davide Biondini (c, Cagliari) Giuseppe Sculli (a, Lazio) Fernando Daniel Belluschi (c, Porto) Roger De Carvalho (d, Figuerense)

CESSIONI

Andrea Caracciolo (a, Novara) Sebastian Cesar Helios Ribas (a, Sporting Lisbona) Alexander Merkel (c, Milan) Riccardo Meggiorini (a, Torino) Felipe Seymour (c, Catania) Aleksic (a, St Etienne) Dario Dainelli (d, Chievo)

INTER

ACQUISTI

Juan Jesus (d, International) Samuele Folla (c, Sacilese) Fredy Guarin (c, Porto) Angelo Palombo (c, Sampdoria)

CESSIONI

Luca Caldirola (d, Brescia) Emiliano Viviano (p, Palermo) Jonathan (d, Parma) Juan Jesus (d, Novara) Coutinho Correia Philippe (c, Espanyol) Sulley Ali Muntary (c, Milan) Thiago Motta (c, Paris Saing Germain) McDonald Mariga (c, Parma)

JUVENTUS

ACQUISTI

Marco Borriello (a, Roma)

F. Rossi (c, Vicenza)

Martin Caceres (c, Siviglia)

Simone Padoin (c, Atalanta)

Ouasim Bouy (c, Ajax)

CESSIONI

Filippo Boniperti (a, Carpi)

Frederik Sorensen (d, Bologna)

Cristian Pasquato (a, Torino)

Amauri (a, Fiorentina)

Marco Motta (d, Catania)

Vincenzo Iaquinta (a, Cesena)

Michele Pazienza (c, Udinese)

Page 90: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

90

Luca Toni (a, Al Nasr)

LAZIO

ACQUISTI

Emiliano Alfaro Toscano (a,

Liverpool Montevideo)

Antonio Candreva (c, Cesena)

CESSIONI

Guglielmo Stendardo (d, Atalanta)

Giuseppe Sculli (a, Genoa)

Juan Pablo Carrizo (p, Catania)

Simone Del Nero (c, Cesena)

Djibril Cissè (a, QPR)

Luis Pedro Cavanda (d, Bari)

LECCE

ACQUISTI Haris Seferovic (a, Fiorentina) Marcelo Miglionico (d, Livorno) Emanuele Blasi (c, Parma) Gennaro Delvecchio (c, Catania) Valeri Bojinov (a, Sporting Lisbona) Luca Di Matteo (d, Palermo)

CESSIONI Matteo Legittimo (d, Alto Adige) Rodney Strasser (c, Milan) Djamel Mesbah (c, Milan) Cristian Pasquato (a, Torino) Stefano Ferrario (d, Parma) Bryan Bergougnoux (d, Omonia Nicosia) Ruben Olivera (c, Fiorentina)

MILAN

ACQUISTI

Alexander Merkel (c, Genoa)

Rodney Strasser (c, Lecce)

Djamel Mesbah (c, Lecce)

Maxi Lopez (a, Catania)

Sulley Ali Muntary (c, Inter)

Philipp Prosenik (a, Chelsea)

Lucas Roggia (a, Internacional Porto

Alegre)

CESSIONI

Taye Taiwo (d, Queens Park Rangers QPR)

Page 91: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

91

NAPOLI

ACQUISTI

Eduardo Vargas (a, Universidad de Chile) Mehdi Kabine (a, Carpi)

CESSIONI

Leandro Rinaudo (d, Novara) Giuseppe Mascara (a, Novara) Mario Alberto Santana (c, Cesena)

NOVARA

ACQUISTI Andrea Caracciolo (a, Fiorentina) Leandro Rinaudo (d, Napoli) Giuseppe Mascara (a, Napoli) Daniel Monberg Jensen (c, svincolato) Martin Ofosu Asiedu (a, Como)

Juan Jesus (d, Inter) Gabriel Silva (d, Granada) CESSIONI Luigi Giorgi (c, Siena) Carlos Labrin (d, Palermo) Riccardo Meggiorini (a, Genoa) Alex Pinardi (c, Vicenza)

PALERMO

ACQUISTI

Agon Mehmeti (a, Malmoe) Franco Vazquez (c, Belgrano) Milan Milanovic (d, Siena) Emiliano Viviano (p, Inter) Carlos Labrin (d, Novara) Massimo Donati (c, Bari) Nicolas Viola (c, Reggina)

CESSIONI

Mauricio Pinilla (a, Cagliari) Francesco Benussi (p, Torino) Mauro Cetto (d, Lille) Luca Di Matteo (d, Lecce) Adam Simon (c, Bari)

PARMA

ACQUISTI David Lofquist (c, Mjallby) Mattia Sprocati (a, Pavia) Michele Bentoglio (a, Sarnico) Jonathan (d, Inter) Stefano Chuka Okaka (a, Roma) Stefano Ferrario (d, Lecce) McDonald Mariga (c, Inter - Real

CESSIONI Nwankwo Emeka Obiorah (c, Gubbio) Ze Eduardo - Jose Eduardo de Araujo (c, Empoli) Matteo Rubin (d, Bologna) Emanuele Blasi (c, Lecce)

Page 92: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

92

Sociedad)

ROMA

ACQUISTI Nicolas Lopez (a, Nacional Montevideo) Marquinho (a, Fluminense) Alexis Jonathan Ferrante (a, Piacenza)

CESSIONI Marco Borriello (a, Juventus) Stefano Chuka Okaka (a, Parma) David Marcelo Cortes Pizarro (c, Manchester City) Gianluca Caprari (a, Pescara)

SIENA

ACQUISTI Luigi Giorgi (c, Novara) Erjon Bogdani (a, Cesena)

Francesco Esposito (c, Gracciano)

CESSIONI Gennaro Troianiello (c, Sassuolo) Milan Milanovic (d, Palermo)

Mihail Ivanov (a, Piacenza) Gabriele Angella (d, Reggina)

UDINESE

ACQUISTI Jean-Alain Fanchone (d, svincolato) Gelson Fernandes (c, Leicester City) Matias Daniel Campos Toro (a, Audax Italiano) Bryan Carrasco (c, Audax Italiano)

Michele Pazienza (c, Juventus) Matej Vydra (a, Bruges) CESSIONI Thierry Doubai (d, Sochaux) Abdoul Wahlid Sissoko (c, Brest) Emanuele Belardi (p, Reggina) Sodinha (c, Ceara)

A cura di Alessandro Guariglia

Page 93: INDICE - fermimn.edu.it · arrivarono piccole (ma positive) notizie: lo storico dei download, la lista amici e le impostazioni del network non sarebbero andate perdute, come anche

93