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Informazioni importanti circa la dimensione dell’atomo e la distribuzione della massa concentrata nel nucleo
Rappresentazione dell’atomo
Rutherford (1911) : modello planetario con il nucleo al centro e gli elettroni che ruotano.
Informazioni importanti circa la dimensione dell’atomo e la distribuzione della massa concentrata nel nucleo
Rappresentazione dell’atomo di elio secondo Rutherford
Il numero di elettroni doveva essere uguale a quello dei protoni.
L’onda luminosa è una radiazione elettromagnetica che si propaga alla velocità della luce, le onde si caratterizzano attraverso lunghezza d’onda e frequenza
Tipo di radiazione elettromagnetica
FrequenzaLunghezza
d'onda
Onde radio ≤3 GHz ≥10 cm
Microonde3 GHz – 300 GHz
10 cm – 1 mm
Infrarossi300 GHz – 428 THz
1 mm – 700 nm
Luce visibile428 THz – 749 THz
700 nm – 400 nm
Ultravioletti749 THz – 30 PHz
400 nm – 10 nm
Raggi X30 PHz – 300 EHz
10 nm – 1 pm
Raggi gamma ≥300 EHz ≤1 pm
La luce bianca presenta uno spettro continuo
Radiazioni assorbite
Radiazioni emesse
Rappresentazione di Bohr (1916)
L’energia degli elettroni assume valori quantizzati, dipendenti dal raggio dell’orbita.
mvr = n(h/2) h/2 = minimo momento angolarer = raggio dell’orbitav = velocità dell’elettronem = massa dell’elettronen = 1, 2, 3, … numero quanticoh = costante di Plank
A ciascun valore di n corrispondono valori definiti di r: 0,53 Å n = 1
2,12 Å n = 2 4,77 Å n = 3
e di energia: energia cinetica + energia potenzialeche danno luogo a bande distanziate nello spettro di emissione dell’idrogeno.
La presenza di bande fu spiegata da Sommerfield(1916) con l’ipotesi della presenza di orbite ellittiche, definite da numeri n ed l, assi dell’ellisse.n = numero quantico principalel = numero quantico angolareCiò giustifica bande con livelli di energia vicine per lo stesso n.
Un’osservazione più attenta delle righe dello spettro e la presenza di un doppio sdoppiamento di ciascuna riga dello spettro giustificò l’introduzione di un 3° ed un 4° numero quantico:m = 0, ±1, ±2, ±3,..±l, numero quantico magneticos = +1/2, -1/2, numero quantico di spin.
In realtà il modello planetario di Bohr non è applicabile ad atomi polielettronici e soprattutto a particelle con dimensioni così piccole; non si può dare una posizione precisa dell’elettrone, ma si può definire una regione di spazio.Principio di indeterminazione (Hisemberg -1927)
Stabilisce che la posizione e la velocità di particelle piccole vengono date con una certa indeterminazione.
x (posizione) vx (velocità)
x ∙ vx = h/4m
aumentando il valore della massa della particella l’indeterminazione perde significato.
TEORIA ONDULATORIARipensando alle onde legate alle radiazioni, De Broglie (1924) descrive l’elettrone come:- onda di tipo progressivo (elettroni liberi);- onda stazionaria (elettroni intorno al nucleo) con lunghezza d’onda
a = circonferenza
L’onda si estende nello spazio senza ruotare non c’è accelerazione e quindi emissione di energia. Le onde stazionarie sono descritte dall’equazione d’onda:
d2f(x) 42 + f(x) = 0
dx2 2
La posizione dell’elettrone viene data in termini probabilistici con una funzione d’onda tridimensionale: = (x, y, z)
│2│ è proporzionale alla probabilità di trovare la particella in un determinato punto ed in un certo istante di tempo.
L’andamento di questa funzione viene descritto dall’equazione di Schroedinger (1926):
2 + 82m/h2(E-V) = 0 operatore Laplaciano (somma di derivate parziali 2/x2+ 2/y2+ z)
E-V = energia cineticaNon essendo possibile determinare esattamente la posizione di una particella, l'equazione di Schroedingher dice invece dove è più probabile trovarla e dove è meno probabile: abbiamo cioè una distribuzione di probabilità.