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Sommario Un nuovo anno! 1 Test di verifica 2 Un’allieva alla sua prof 3 Scialla! 4 Fare scuola col calendario 5 Anno nuovo: nuovi impegni 6 Capodanno: Tempo di bilanci e prospettive. Cari colleghi professori, mancano 24 ore alla prima campana. I vostri alunni sono trepidanti, perché il primo giorno di scuola at- traversa il cuore di un ra- gazzo come uno stormo di promesse. Sperano che quel primo giorno sia un giorno nuovo, sintomo di un anno nuovo, una vita nuova, direbbe Dante. Rendete quel giorno la loro Beatrice. Non li deludete. Date loro un giorno indi- menticabile. Non chiedete delle loro vacanze, non raccontate le vostre. Fate lezione: con un amore con cui non l’avete mai fatta. Preparate oggi quella le- zione. È domenica e avete ancora qualche ora. Stupi- teli con un argomento che desti la loro meraviglia. Uc- cideteli di meraviglia! È dallo stupore che inizia la conoscenza, diceva Ari- stotele e nulla è cam- biato. Annichilite i grandifratelli, gli uominie- donne. Superateli in share con le vostre lezioni. Rin- novate in voi lo stupore. Spiegate loro l’infinito di Leopardi anche se non è nel programma, fateglielo toccare questo infinito di là dalla siepe dei banchi. Raccontate loro la vita e la morte di una stella. De- scrivete loro la sezione aurea dei petali di una rosa e il segreto per cui la si regala al proprio amore. Stupitevi. Stupiteli. Fatevi brillare gli occhi, fate vedere loro che sa- pete perché insegnate quella materia, che siete fieri di aver speso una vita intera a imparare quelle cose, perché quelle cose contengono il mondo in- tero. Stupiteli con la vita, quella che c’è dentro se- coli di scoperte, cono- scenze, fatti, libri. Fategliela toccare questa vita. Non torneranno più indietro. Sapranno di avere davanti un profes- sore. Parola meravigliosa che vuol dire “professare”, quasi come una fede, la vostra materia. Se profes- sate questa fede tocche- ranno attraverso di voi le cose di cui hanno fame: verità, bene, bellezza. Le uniche cose per cui vi- viamo, che lo vogliamo o no. Tutti vogliamo un piatto buono, un amico sincero, una bella va- canza. È scritto nel dna che vogliamo quelle tre cose, anche se costano fatica. Diamogliele. (...) Stupisciti. Stupiscili. Alessandro D’Avenia News 14 dicembre 2011 Cari colleghi, eccoci alla fine di un anno faticoso. Di fronte a noi un 2012 tutto da inventare. Non c’è occasione migliore per fare una bella verifica, non ai nostri allievi questa volta, ma a noi! E poi, finalmente, provare a sognare un po’,come sapevamo fare un tempo. E’dai sogni che nasce un mondo migliore... Per augurarvi un buon inizio abbiamo scelto una lettera che un giovane scrittore ha rivolto agli insegnanti in occasione di un inizio d’anno. Niente di meglio per ri-cominciare bene!

INSEGNAREDUCANDO. N ° 14 - 12/2011

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Una voce diversa nel mondo della scuola. La proposta di chi si impegna in prima linea per creare una comunità educante.

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Page 1: INSEGNAREDUCANDO. N ° 14 - 12/2011

Sommario

Un nuovo anno! 1

Test di verifica 2

Un’allieva alla sua prof 3

Scialla! 4

Fare scuola col calendario 5

Anno nuovo: nuovi impegni 6

Capodanno:

Tempo di bilanci e prospettive.

Cari colleghi professori,mancano 24 ore alla primacampana. I vostri alunnisono trepidanti, perché ilprimo giorno di scuola at-traversa il cuore di un ra-gazzo come uno stormo dipromesse. Sperano chequel primo giorno sia ungiorno nuovo, sintomo diun anno nuovo, una vitanuova, direbbe Dante.Rendete quel giorno la loroBeatrice. Non li deludete.Date loro un giorno indi-menticabile. Non chiedetedelle loro vacanze, nonraccontate le vostre. Fatelezione: con un amore concui non l’avete mai fatta.Preparate oggi quella le-zione. È domenica e aveteancora qualche ora. Stupi-teli con un argomento chedesti la loro meraviglia. Uc-cideteli di meraviglia!È dallo stupore che inizia la

conoscenza, diceva Ari-stotele e nulla è cam-biato. Annichilite igrandifratelli, gli uominie-donne. Superateli in sharecon le vostre lezioni. Rin-novate in voi lo stupore.Spiegate loro l’infinito diLeopardi anche se non ènel programma, fateglielotoccare questo infinito dilà dalla siepe dei banchi.Raccontate loro la vita ela morte di una stella. De-scrivete loro la sezioneaurea dei petali di unarosa e il segreto per cui lasi regala al proprio amore.Stupitevi. Stupiteli. Fatevi brillare gli occhi,fate vedere loro che sa-pete perché insegnatequella materia, che sietefieri di aver speso una vitaintera a imparare quellecose, perché quelle cosecontengono il mondo in-

tero. Stupiteli con la vita,quella che c’è dentro se-coli di scoperte, cono-scenze, fatti, libri.Fategliela toccare questavita. Non torneranno piùindietro. Sapranno diavere davanti un profes-sore. Parola meravigliosache vuol dire “professare”,quasi come una fede, lavostra materia. Se profes-sate questa fede tocche-ranno attraverso di voi lecose di cui hanno fame:verità, bene, bellezza. Leuniche cose per cui vi-viamo, che lo vogliamo ono. Tutti vogliamo unpiatto buono, un amicosincero, una bella va-canza. È scritto nel dnache vogliamo quelle trecose, anche se costanofatica. Diamogliele. (...)Stupisciti. Stupiscili.

Alessandro D’Avenia

News 14

dicembre 2011

Cari colleghi, eccoci alla fine di un anno faticoso. Di fronte a noi un 2012 tutto da inventare. Non c’è occasione migliore per

fare una bella verifica, non ai nostri allievi questa volta, ma a noi! E poi, finalmente, provare a sognare un po’,come sapevamo fare un tempo.

E’dai sogni che nasce un mondo migliore... Per augurarvi un buon inizio abbiamo scelto una lettera che un giovane

scrittore ha rivolto agli insegnanti in occasione di un inizio d’anno. Niente di meglio per ri-cominciare bene!

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TEST di verifica per InsegnantiTEST di verifica per Insegnanti

Leggi i quesiti e rispondi sinceramente:1) Hai gia fatto due prove d’esame etabulato i risultati: sei preoccupato/aperché qualcuno dei tuoi allievi non cela farà.2) Hai compilato i registri e fatto lemedie matematiche degli allievi: laclasse è davvero di basso livello e nes-suno studia e approfondisce.3) Quest’anno è meglio rinunciare aiviaggi d’istruzione: non ce la faresti pro-prio a finire il programma.4) Le prove Invalsi degli anni scorsihanno registrato un basso livello dicompetenze nella tua scuola e fai ditutto perché questo dato possa veniresmentito quest’anno.5) I tuoi colleghi ti sono davvero di pocoaiuto: preferiscono sottacere i problemie non hanno polso. Tu però vai avanticon le lezioni e in classe gli allievi nonfiatano perché hanno da prendere ap-punti costantemente.

Hai totalizzato 5 sì.

Tu probabilmente non ne sei consape-vole, ma hai preso l’influenza! Niente paura. Purtroppo quest’anno èsuccesso alla maggioranza dei docentiitaliani. E’ una forma di “Patologia dacondizionamento Ministeriale”.La sintomatologia più diffusa causa ilposizionamento della testa al contrario

con una rotazione di 180° per cui riescisolo a guardare indietro i livelli di compe-tenza dei tuoi allievi che ti premuri di veri-ficare costantemente. Non puoi neppure immaginare quantastrada potresti ancora percorrere conloro nel cammino della conoscenza neiprossimi 5 mesi! Allora è meglio correre ai ripari: •mettiti in “mutua” per una settimana• stai rigorosamente a letto o sul divanodavanti al camino acceso•la borsa dell’acqua calda a scaldare ilcuore •quattro vecchi libri sul comodino da leg-gere ed evidenziare con attenzione:

- Star bene a scuola si può, di Emilia de Rienzo,

- Educazione e libertà. «Non c'è crescita senza l'opportunità di fare esperienza» di Marcello Bernardi

- Lettera a una professoressa di Don Milani,

- Pedagogia dell’autonomia di Paolo Freire,

Quando ti alzerai, starai molto meglio.Prima di uscire di casa per tornare al la-voro, regala ai tuoi cani i libri della Ma-strocola che hai per sbaglio acquistatoper Natale. Loro sapranno farne l’uso piùopportuno. Quando entrerai in classe, sarai un Mae-stro perfettamente guarito. Gli allievi sene accorgeranno e i risultati saranno pa-lesi.

News insegnanti Gruppo Abele

2

Ecco un’importante prova per verificare le competenze d’insegnamento.

Rispondi alle 5 domande: scoprirai se hai bisogno di “recupero”.

lo stuzzicadenti

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G

Un' allieva alla sua prof...

Dopo quattro anni mi sono accorta che… cazzo, fare l’insegnante è il mestiere più difficiledel mondo. Bisogna saper conciliare cono-scenza, pazienza, voglia. Voglia diinsegnare, voglia di comunicare,voglia di sapersi divertire, e di sa-persi mettere in gioco. Bisogna saper dosare la severitàcon la morbidezza, essere umani.Perché, quando si entra in unaclasse e questa non ha voglia di se-guire una lezione ci si sente un po’come Don Chisciotte quando vo-leva combattere contro i mulini avento. Una battaglia persa!Bisogna saper camminare a piccolipassi e mettersi dall'altra parte. Die-tro quel banco, magari l’ultimo,con la testa affollata di pensieri…digrandi piani per conquistare l’uni-verso in una sola giornata! Quantodiventa difficile ascoltare!Bisogna saper catturare l’atten-zione seppure l’argomento sia no-ioso da morire. L’attenzione di tutti,anche di quello studente dallosguardo scettico che già quandovarchi la soglia è prevenuto e tiguarda con quell’aria giudicante dichi non vede l’ora che sbagli.Ma soprattutto bisogna sapersimettere in gioco e giocare finoall’ultimo minuto, dare tutto e ten-tare tutto. E quando non ti sentiraipiù la forza di andare avanti ecco:è in quel momento che avrai vinto.E ora come il piccolo principe guar-dava il suo fiore prepararsi tu guar-derai il tuo... "Il piccolo principe,che assisteva alla formazione di un

mostravi in maniera diversa.Fare l’insegnante non è un semplicemestiere, e chi solo lo ha mai pensatonon è degno di sedersi dietro quellacattedra. E’ un gioco di relazioni, strate-gie e pura follia.E’ a lei che voglio dedicare questerighe perché nessuno, come direbbe deSaint-Exupèry, ha saputo meglio di leisopportare dei bruchi.“Si devono pur sopportare dei bruchi sesi vogliono vedere le farfalle... Diconosiano così belle!”

Con affettouna sua alunna

bocciolo enorme, sentiva che ne sa-rebbe uscita un'apparizione miraco-losa, ma il fiore non smetteva più diprepararsi ad essere bello, al riparodella sua camera verde. Sceglievacon cura i suoi colori, si vestiva lenta-mente, aggiustava i suoi petali aduno ad uno. Non voleva uscire sgual-cito come un papavero. Non volevaapparire che nel pieno splendoredella sua bellezza.”.Tu l’hai aiutato a prepararsi alla vitadandogli nozioni, sgridate ma soprat-tutto amore. Tenevi ad ognuno di lorocome se fosse l’unico e gli volevibene ugualmente anche se glielo di-

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Navigando nel web accade di trovare qualche perla di saggezza o qualche “carezza” .

Eccone una: un regalo di Natale di...

3

http://www.idocentiscapigliati.com/2011/12/unalunna-alla-sua-prof.html

Lettera ad una

professoressa

di Isabella Stoppa.

C’é posta per ...

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Sciallà!Sciallà!Un sedicenne menefreghista che vive “nel suo mondo” incontra

un “gatto da termosifone”, il vecchio professore in pensione, menefreghista a modo suo.

Lo scambio generazionale modifica entrambi.Un film che ci svela una verità spesso dimenticata:

le relazioni autentiche sono“possibili”e operano miracoli!

La colonna sonora del rapper Amir(vero e proprio pezzo forte dellapellicola) è ideale per inquadrare ilpersonaggio di Luca: cappucciodella felpa sopra la testa e cuffieche lo isolano dal mondo, con l’hip-hop a salvarlo dall’esistenza che glista evidentemente stretta. Scialla,mica tanto. A discapito del titolo, ipersonaggi sono proprio l’oppostodella tranquillità. Oltre a Luca, Brunoè l’apatico scrittore della biografiadi Tina, un’ex prostituta isterica (Bar-bora Bobulova) stanca della suaroutine. Anch’egli non sembra esat-tamente il ritratto della serenità. EBruni li dipinge con una maestria euna leggerezza degni dei migliori,lasciando spazio anche all’impor-tanza della cultura, un fattoretroppo sottovalutato nella societàtroppo superficiale in cui viviamooggi. Fidatevi (anzi, Scialla!), non vi delu-derà.

(http://www.persinsala.it)

Bruno è un professore che da tempoha abbandonato la cattedra. Vive nelnon-sense dei suoi giorni, “regalando”ripetizioni. Tra i ragazzi che ri-educa alla culturascolastica c’è Luca, un ragazzone sim-patico e tronfio (“Fin troppo spiritoso”lo definisce un suo amico), con co-stante musica a palla nelle orecchie euna camminata gobba gobba confelpa col cappuccio alla 8 mile. Ma un giorno la madre di Luca parteper l’estero ed emerge un altarino im-pensabile.Il significato del titolo, Scialla!, abbrac-cia ogni aspetto della pellicola: scial-lato, cioè rilassato, cullato, easy, è ilpubblico in sala (...)e il non-messaggiofinale.

(http://www.cinemaerrante.it)

Dialoghi scorrevoli e una narrazionefluida e mai scontata, dove non c’èposto per i cliché e dove i personaggisono talmente ben delineati che po-trebbero esistere realmente.

News insegnanti Gruppo AbeleLa collezione

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sinfonia”

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News insegnanti Gruppo Abele La bussola

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Fare Scuola col CalendarioFare Scuola col Calendario

Insegnare con “le antenne” attente al Mondo che ci circonda

Una proposta:

Lasciamo che il mondo entri in classe

e faccia lezione!

Ecco le “giornate importanti”da ricordare a scuola.

Ogni evento offre un’occasione per approfondire varie materie.

Chissà che non nascano iniziative tra gli allievi...

e la scuola si colleghi un po’ più alla vita.

News insegnanti Gruppo Abele

GENNAIO 1 Pace 17 Migrante e Rifugiato27 Memoria della Shoah29 Lebbra

FEBBRAIO 4 Lotta ai tumori7 Vita

11 Malato20 Giustizia Sociale18 Risparmio energetico21 Lingua Madre e del Braille28 Vittime degli incidenti sul lavoro

Abbattimento barriere architettorniche29 Lentezza

MARZO 1 Contro lo sfruttamento degli immigrati8 Diritti delle Donne

12 Contro la cybercensura15 Diritti dei consumatori16 Servizio Sociale

Vittime del terremoto19 Papà

Contro la guerra e le occupazioni20 Contro la Bugia Politica21 Memoria impegno delle vittime di mafia

Eliminazione Discriminazioni Razziali22 Acqua / Poesia24 Lettura27 FAI / Teatro

APRILE 4 Contro le Mine7 Salute9 Rom e Camminanti

20 Contro l’abuso di alcool23 Libro / Della Terra25 Liberazione28 Sicurezza e salute sul lavoro30 Solidarietà e Cooperazione tra generazioni

MAGGIO 1 Lavoro3 Libertà di Stampa5 Contro la Pedofilia8 Vittime Seconda Guerra Mondiale9 Europa / Mamma

14 Commercio Equo15 Famiglia17 Contro l’Omofobia21 Diversità Culturale per il dialogo e lo sviluppo25 Africa31 Senza Tabacco

La bussola

5

Giornate Mondiali, Europee e Nazionali

CONSULTATE IL SITO

“DIDATTICA E LOGICA”

http://giorgiosonnante.

altervista.org

E CLICCATE SU:

calendario

Troverete

tutti gli eventi importanti

da ricordare ogni mese!

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Anno nuovo, nuovi impegni ... per ricaricarciAnno nuovo, nuovi impegni ... per ricaricarci

News insegnanti Gruppo Abele Agorà libera

Lo stage residenziale di Teatro dell’Oppresso verrà ospitato ad Avigliana (To),

in una bellissima Certosa nei pressi della Sacra di S. Michele.

il TEATRO dell’ASCOLTO

Corso di formazione per insegnanti, educatori.

il TEATRO dell’ASCOLTO

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si entro il 31 dicembre.

ensione completa: 60 euro -

6AUGURI!

10 marzo 2012

Un convegno per tutti!LA SCUOLA CI RIGUARDA TUTTI: chi la frequenta,chi la dirige, chi ci lavora, chi la sceglie per ifigli, chi vi ha studiato e chi paga le tasse. REG-GIO EMILIA

PROGRAMMA PRELIMINARE:

Ore 9.00 Accoglienza dei partecipanti e per-corso guidato negli spazi predispostiOre 10.00 Spettacolo teatrale"Io sono uno scarabocchio, e tu?"Ore 11.00 E.De Rienzo - RelazioneOre 11.30 Testimonianze della Scuola - DibattitoOre 13.00 Intervallo del pranzo - Visita libera aglispazi interattiviOre 14.30 “Tutti dentro... ma a scuola”Esperienze di inclusione con successoOre 16.30 Conclusioni - Parole e pensieri perl’educazione

Per tutta la giornata è disponibile uno spazio peri bambini.Il Convegno si costruisce insieme di settimana insettimana sul blog: lascuolaciriguardatutti.blogspot.com

La scuola ci riguarda tutti

Reggio Emilia, 10 marzo 2012

9,30-16,30

Aula Magna dell’Università

di Modena e Reggio Emilia

Viale Allegri

Appuntamenti da nonperdere!