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di Albert Bucci* «Per voi il cinema è spettacolo. Per me è quasi una concezione del mondo» (Vladimir Majakovskij) Il Nightmare apre il suo secondo decennio di vita con qualche novità. Molti noteranno che diversi film non sono specificamente horror: i più evidenti Outrage Beyond di Takeshi Kitano e Moebius di Kim Ki-Duk, oltre ad alcune opere del concorso. Non si tratta però di un rinnegare la storia del festival, bensì di allargarne l'orizzonte e forse anche di ritrovarne l'origine fin dal nome: Nightmare, ovvero il lato scuro del cinema. Per- ché l'horror si innesta sempre più in altri generi affini quali crime e noir, fantascienza e fantastico; ed è sem- pre più diffuso come elemento non di semplice paura in sala, bensì di emozione perturbante che costringe a ri- flettere sulla nostra condizione umana. E questo elemento per- turbante è quello che caratterizza, al di là delle etichette, il cine- ma Nightmare. Perché il Nightma- re è sempre stato il luogo prediletto del nostro modo di “vede- re” il cinema. In dieci anni abbiamo cercato i film uno per uno, co- me magici elementi di un piatto che ogni anno doveva cambiare ingredienti e conservare sempre lo stesso sa- pore. Poche regole che continuiamo a seguire: una vo- cazione speciale, nel concorso, per il cinema indie e le sue grandi espressioni che abbiamo contribuito a ren- dere note non solo in Italia, ma anche all'estero; retro- spettive che sapessero sorprendere nel loro paradossale elemento di riscoperta di opere memorabili; la cura nel cercare gli ultimi capolavori dei grandi maestri e le più recenti novità del cinema di genere. Sì, cinema di genere. Che per molti è solo spettacolo e adrenalina. Ma che per noi è una concezione e una fi- losofia del mondo. Perché è Arte che privilegia e tocca sfere emozionali profonde e ancestrali. Arte come quel- la di The Shining di Stanley Kubrick: grandissimo film al quale si ispira tutto il festival di quest'anno. L'impegno per il futuro rimane lo stesso dei dieci an- ni già trascorsi: scavare l'arte che esiste nel cinema di genere e costruire un evento che sappia sopravvivere nella memoria di tutti i partecipanti. Forse qualcosa cambierà, inevitabilmente, nel corso del tempo; ma il sapore del festival rimarrà sempre identico. Così come le parole che accompagneranno ogni film in sala: Welcome to the Nightmare. *direttore artistico Ravenna Nightmare Film Festival Un fotogramma dal film Der Golem (1920) Le gemelline di The Shining di Stanley Kubrik. A sinistra, Jack Torrance (Jack Nicholson) The Shining: quando l’orrore è fatto di luce La notte di Halloween del Night- mare è dedicata al film che più di tut- ti rappresenta il genere horror porta- to ad arte: The Shining di Stanley Ku- brick. Per Kubrick, la verità del cinema è emozionale e non concettuale: deve agire sul subconscio sensitivo e non sull'inconscio razionale. Kubrick è tra i registi più “filosofici” del cinema. E il genere “horror” è per lui un pre-testo, in quanto il suo fine non è incutere paura negli spettatori, bensì affrontare la complessità della mente umana nel suo intricato incrocio di razionalità e bestialità. La dualità dell'uomo è sem- pre presente nei film di Kubrick: i tre ruoli di Peter Sellers nel Dottor Strana- more; l'evoluzione umana in 2001: Odissea nello Spazio; la cura Ludovico che deve “cambiare” Alex in Arancia Meccanica; il personaggio Barry Lyn- don il cui nome è in realtà l'unione di due cognomi; il Joker pacifista di Full Metal Jacket; il doppio sogno di Eyes Wide Shut. E il doppio in The Shining: classico tema del fantastico, che Ku- brick utilizza per sviluppare ed elabo- rare il suo pensiero, lavorando per coppie e simmetrie invertite rispetto alle convenzioni del genere. The Shining è un horror bianco. Il perturbante non è l'oscurità, ma la lu- ce. Là dove normalmente ci sono oscure segrete che ricordano l'infan- tile paura del buio, Kubrick sceglie esterni dominati dalla neve (spaven- tosamente simile alla “bianchezza” del Moby Dick) e luci interne artificia- li, gelide, “luccicanti” e accecanti, senza differenza tra giorno e notte, dove ogni nightmare è in effetti un daymare. Il doppio amico immagina- rio del figlio Danny si specchia nel doppio amico (immaginario?) di Jack, il precedente custode Delbert Grady che massacrò la famiglia. La pagina bianca, incubo di ogni scrittore, è ri- coperta del mantra mortale «All work and no play makes Jack a dull boy». Il labirintico Overlook Hotel sembra la versione terrestre dell'astronave di 2001: Odissea nello Spazio: dove la “follia” del computer Hal 9000 antici- pa quella di Jack Torrance e i percor- si logici e lineari in entrambi i film conducono al caos. Le catene dei doppi si allargano a tutta l'opera di Kubrick, con eco che ricorrono da film a film, fino ai rimandi più curiosi: Wendy Carlos, autrice della musica originale di The Shining, compose anche la musica per Arancia Meccani- ca: all'epoca si chiamava Walter Car- los, e avrebbe poi cambiato sesso. Albert Bucci UNA PRODUZIONE Dal 26 ottobre al 2 novembre alla sala Corso di Ravenna le proiezioni dell’XI edizione del festival internazionale del cinema horror. Oltre 20 film in programma fra concorso, retrospettiva ed eventi speciali Comune di Ravenna MUSICA E CINEMA - L’EVENTO SPECIALE Gli STEARICA (tutto maiuscolo, come ha consi- gliato loro un redattore della rivista The Wire) sono un trio torinese di rock sperimentale. Saranno pro- tagonisti a Ravenna a uno degli eventi speciali del Nightmare Film Fest, venerdì 1 novembre, quando sonorizzeranno dal vivo Der Golem di Carl Boese e Paul Wegener, il film espressionista del 1920 consi- derato la prima pellicola horror della storia. Ne ab- biamo parlato con il chitarrista Francesco Carlucci. Come siete arrivati a musicare il Golem? «Essendo fondamentalmente strumentale, l’im- pianto della nostra musica si è mostrato sempre par- ticolarmente adatto a veicolare le emozioni ritratte nelle immagini. Così abbiamo accolto con gran pia- cere la proposta della direzione artistica del Festival MiTo di Torino che due anni fa ci ha invitato a sono- rizzare Der Golem, scelto per l’occasione da Stefano Boni del Museo Nazionale Del Cinema». Come avete lavorato? Che tipo di sonorizza- zione sarà? «Non ci siamo limitati, ma abbiamo deciso di scri- vere una vera e propria colonna sonora ad hoc. Il film ci è entrato sotto pelle nel periodo in cui ci siamo rinchiusi intenti a scriverne le musiche e debbo dire che queste sono nate in maniera spontanea, nel cor- so di lunghe improvvisazioni, in questo caso molto dinamiche perché decisamente dinamico è lo scor- rere degli eventi nella pellicola. Lle sonorità si muo- vono essenzialmente tra rock, elettronica e elettro- acustica con conseguente utilizzo di strumenti e timbri anche distanti tra loro». Qual è stata la reazione del pubblico? «A Torino fu commovente, il cinema era comple- tamente esaurito e, al termine del lungometraggio, ci ritrovammo di fronte la platea in piedi ad applau- dire. Questo lavoro è davvero un’esperienza forte per ambo le parti, tanto per il pubblico quanto per noi». Cosa ne pensi della “musica da film”? Quali sono le tue colonne sonore preferite? «Sono innamorato del connubio tra musica e ci- nema: da Nino Rota a Badalamenti, sino ai più re- centi Chris Butler e Jonny Greenwood, esiste una let- teratura in materia che mi incanta». Luca Manservisi Il Golem suonato dagli Stearica «Esperienza forte per noi e il pubblico» VIENI A GIOCARE CON NOI? IL CAPOLAVORO

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Inserto nightmareff rd 24 10 13

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di Albert Bucci*

«Per voi il cinema è spettacolo. Per me è quasi unaconcezione del mondo» (Vladimir Majakovskij)

Il Nightmare apre il suo secondo decennio di vitacon qualche novità. Molti noteranno che diversi filmnon sono specificamente horror: i più evidenti OutrageBeyond di Takeshi Kitano e Moebius di Kim Ki-Duk,oltre ad alcune opere del concorso. Non si tratta però diun rinnegare la storia del festival, bensì di allargarnel'orizzonte e forse anche di ritrovarne l'origine fin dalnome: Nightmare, ovvero il lato scuro del cinema. Per-ché l'horror si innesta sempre più in altri generi affiniquali crime e noir, fantascienza e fantastico; ed è sem-pre più diffuso come elemento non di semplice paura insala, bensì di emozione perturbante che costringe a ri-

flettere sulla nostracondizione umana. Equesto elemento per-turbante è quello checaratterizza, al di làdelle etichette, il cine-ma Nightmare.

Perché il Nightma-re è sempre stato illuogo prediletto delnostro modo di “vede-re” il cinema. In diecianni abbiamo cercatoi film uno per uno, co-

me magici elementi di un piatto che ogni anno dovevacambiare ingredienti e conservare sempre lo stesso sa-pore. Poche regole che continuiamo a seguire: una vo-cazione speciale, nel concorso, per il cinema indie e lesue grandi espressioni che abbiamo contribuito a ren-dere note non solo in Italia, ma anche all'estero; retro-spettive che sapessero sorprendere nel loro paradossaleelemento di riscoperta di opere memorabili; la cura nelcercare gli ultimi capolavori dei grandi maestri e le piùrecenti novità del cinema di genere.

Sì, cinema di genere. Che per molti è solo spettacoloe adrenalina. Ma che per noi è una concezione e una fi-losofia del mondo. Perché è Arte che privilegia e toccasfere emozionali profonde e ancestrali. Arte come quel-la di The Shining di Stanley Kubrick: grandissimofilm al quale si ispira tutto il festival di quest'anno.

L'impegno per il futuro rimane lo stesso dei dieci an-ni già trascorsi: scavare l'arte che esiste nel cinema digenere e costruire un evento che sappia sopravviverenella memoria di tutti i partecipanti. Forse qualcosacambierà, inevitabilmente, nel corso del tempo; ma ilsapore del festival rimarrà sempre identico.

Così come le parole che accompagneranno ogni filmin sala: Welcome to the Nightmare.

*direttore artistico Ravenna Nightmare Film Festival

Unfotogrammadal filmDer Golem(1920)

LegemellinediTheShiningdi StanleyKubrik.A sinistra,JackTorrance(JackNicholson)

The Shining:quando l’orroreè fatto di luce

La notte di Halloween del Night-mare è dedicata al film che più di tut-ti rappresenta il genere horror porta-to ad arte: The Shining di Stanley Ku-brick.

Per Kubrick, la verità del cinema èemozionale e non concettuale: deveagire sul subconscio sensitivo e nonsull'inconscio razionale. Kubrick è tra iregisti più “filosofici” del cinema. E ilgenere “horror” è per lui un pre-testo,in quanto il suo fine non è incuterepaura negli spettatori, bensì affrontarela complessità della mente umana nelsuo intricato incrocio di razionalità ebestialità. La dualità dell'uomo è sem-pre presente nei film di Kubrick: i treruoli di Peter Sellers nel Dottor Strana-more; l'evoluzione umana in 2001:Odissea nello Spazio; la cura Ludovicoche deve “cambiare” Alex in AranciaMeccanica; il personaggio Barry Lyn-don il cui nome è in realtà l'unione didue cognomi; il Joker pacifista di FullMetal Jacket; il doppio sogno di EyesWide Shut. E il doppio in The Shining:classico tema del fantastico, che Ku-brick utilizza per sviluppare ed elabo-rare il suo pensiero, lavorando percoppie e simmetrie invertite rispettoalle convenzioni del genere.

The Shining è un horror bianco. Ilperturbante non è l'oscurità, ma la lu-ce. Là dove normalmente ci sonooscure segrete che ricordano l'infan-tile paura del buio, Kubrick sceglieesterni dominati dalla neve (spaven-tosamente simile alla “bianchezza”del Moby Dick) e luci interne artificia-li, gelide, “luccicanti” e accecanti,senza differenza tra giorno e notte,dove ogni nightmare è in effetti undaymare. Il doppio amico immagina-rio del figlio Danny si specchia neldoppio amico (immaginario?) di Jack,il precedente custode Delbert Gradyche massacrò la famiglia. La paginabianca, incubo di ogni scrittore, è ri-coperta del mantra mortale «All workand no play makes Jack a dull boy». Illabirintico Overlook Hotel sembra laversione terrestre dell'astronave di2001: Odissea nello Spazio: dove la“follia” del computer Hal 9000 antici-pa quella di Jack Torrance e i percor-si logici e lineari in entrambi i filmconducono al caos. Le catene deidoppi si allargano a tutta l'opera diKubrick, con eco che ricorrono dafilm a film, fino ai rimandi più curiosi:Wendy Carlos, autrice della musicaoriginale di The Shining, composeanche la musica per Arancia Meccani-ca: all'epoca si chiamava Walter Car-los, e avrebbe poi cambiato sesso.

AAllbbeerrtt BBuuccccii

UNA PRODUZIONE

Dal 26 ottobre al 2 novembrealla sala Corso di Ravenna

le proiezioni dell’XI edizione del festival internazionale

del cinema horror. Oltre 20 filmin programma fra concorso,

retrospettiva ed eventi speciali

Comune di Ravenna

MUSICA E CINEMA - L’EVENTO SPECIALE

Gli STEARICA (tutto maiuscolo, come ha consi-gliato loro un redattore della rivista The Wire) sonoun trio torinese di rock sperimentale. Saranno pro-tagonisti a Ravenna a uno degli eventi speciali delNightmare Film Fest, venerdì 1 novembre, quandosonorizzeranno dal vivo Der Golem di Carl Boese ePaul Wegener, il film espressionista del 1920 consi-derato la prima pellicola horror della storia. Ne ab-biamo parlato con il chitarrista Francesco Carlucci.

Come siete arrivati a musicare il Golem?«Essendo fondamentalmente strumentale, l’im-

pianto della nostra musica si è mostrato sempre par-ticolarmente adatto a veicolare le emozioni ritrattenelle immagini. Così abbiamo accolto con gran pia-cere la proposta della direzione artistica del FestivalMiTo di Torino che due anni fa ci ha invitato a sono-rizzare Der Golem, scelto per l’occasione da StefanoBoni del Museo Nazionale Del Cinema».

Come avete lavorato? Che tipo di sonorizza-zione sarà?

«Non ci siamo limitati, ma abbiamo deciso di scri-vere una vera e propria colonna sonora ad hoc. Ilfilm ci è entrato sotto pelle nel periodo in cui ci siamorinchiusi intenti a scriverne le musiche e debbo direche queste sono nate in maniera spontanea, nel cor-so di lunghe improvvisazioni, in questo caso moltodinamiche perché decisamente dinamico è lo scor-rere degli eventi nella pellicola. Lle sonorità si muo-vono essenzialmente tra rock, elettronica e elettro-acustica con conseguente utilizzo di strumenti e

timbri anche distanti tra loro».Qual è stata la reazione del pubblico?«A Torino fu commovente, il cinema era comple-

tamente esaurito e, al termine del lungometraggio,ci ritrovammo di fronte la platea in piedi ad applau-dire. Questo lavoro è davvero un’esperienza forte perambo le parti, tanto per il pubblico quanto per noi».

Cosa ne pensi della “musica da film”? Qualisono le tue colonne sonore preferite?

«Sono innamorato del connubio tra musica e ci-nema: da Nino Rota a Badalamenti, sino ai più re-centi Chris Butler e Jonny Greenwood, esiste una let-teratura in materia che mi incanta».

Luca Manservisi

Il Golem suonato dagli Stearica«Esperienza forte per noi e il pubblico»

VIENI A GIOCARE CON NOI?IL CAPOLAVORO

Vampiri, cannibali,zombi e uomini fogna

II RAVENNA&DINTORNII FILM NIGHTMARE FILM FESTIVAL ottobre-novembre 2013 |

CHIMÈRES Olivier Beguin,Svizzera 2013, 80'Mentre si trova in vacanza inRomania, Alexandre viene investitoda un auto. Trasportato d'urgenza inospedale, è sottoposto ad una trasfu-sione di sangue. Al ritorno a casa,l'uomo inizia a soffrire di uno stranomalessere: perché la Romania è laterra d'origine dei leggendari vampi-ri...Non aspettatevi la classica storia: nonci sono altri vampiri nel film, e chissàse i vampiri sono mai esistiti. Forse laviolenza non è nel sangue che ci con-tagia, ma è già dentro di noi, e la tra-sformazione in nuovi Dracula assomi-glia più a un Mr. Hyde che aspettasolo la scusa per farsi notare.

CONJOINED Joe Grisaffi, USA 2013, 75'Un ragazzo solitario e impacciatoincontra finalmente in chat la ragazzadei suoi sogni. Ma c'è un problema:l'amore della sua vita ha una sorellasiamese, molto psicopatica...Gemelle siamesi assassine seriali,tutto il marcio di internet, l'impossibi-lità di essere normali, e una buonadose di sangue, per un film chedemitizza gli elementi classici delgenere per portarci a ridere di tutto –in una delle commedie più nere, cini-che ed esilaranti degli ultimi anni.Finché morte non le separi, in sensoletterale.

EL DESIERTO Christoph Behl,Argentina 2013, 100'Axel, Jonathan e Ana vivono assiemein una casa-bunker, in un mondopost-catastrofe. Una volta erano untriangolo amoroso perfetto, ma oggiAna sta con Jonathan e Axel è solo.Tutto cambia quando i due uominiescono per una spedizione e tornanoa casa con un innocuo zombie.Un mondo post-atomico e disabita-to, senza macerie. Un film di zombiein cui c'è solo uno zombie, per di piùdocile e inoffensivo, trattato come unanimale domestico alla catena sulquale sfogare la propria frustrazione. E un triangolo d'amore, un lui + lei +l'altro claustrofobico e ristretto. Unafantascienza intimista ed esistenzialefatta di atmosfere alla Deserto Rosso.

THE FORGOTTEN Oliver Frampton,Regno Unito 2013, 90'Il 14enne Tommy e il suo psicolabilepadre sono costretti ad occupare unacasa popolare in un quartiere derelit-to. I due cominciano a sentire stranirumori provenienti dall'appartamen-to accanto, apparentemente sfitto... Una ghost story alla Ken Loach, dovei fantasmi urbani emergono tra caseoccupate e famiglie sottoproletarieemarginate dalla società.

GO DOWN DEATH Aaron Schimberg,USA 2013, 88'Go Down Death è un melange difiabe macabre, l'ironica e sinistra rea-lizzazione di un nuovo e strano uni-verso. Un magazzino in un villaggiodecrepito infestato da fantasmi,superstizioni e malattia, che minacciadi crollare sotto le avvisaglie dell'a-pocalisse; due soldati persi in boschiinfiniti; un becchino bambino minac-

ciato da un medico mutante; un sifili-tico che si confessa con una prostitu-ta, un deforme emarginato che cercal'amore di una cantante stonata...Sospeso tra surreali deformità lyn-chiane e narrazioni circolari allaResnais, Go Down Death è un filmraffinatissimo, fatto di incubi davantia una fine del mondo sempre annun-ciata, come una desolante condannaeternamente sospesa, ma alla qualesi sopravvive sempre.

MAY I KILL U? Stuart Urban,Regno Unito 2013, 90'Baz, poliziotto inglese di nuovagenerazione che presta servizio inbici, viene trasformato da uno stranoincidente in un killer psicopatico.L'uomo lancia una sua personalecampagna per ripulire le strade diLondra dai criminali senza speranza,chiedendo sempre prima, moltoeducatamente: «May I kill you?».La più black e la più british delleblack-comedies, fitta di risate crudelie satira sociale. Il poliziotto-giustizie-re alla ispettore Callaghan si aggior-na in un timido sbirro in bicicletta,molto nerd e molto sfigato, cheanche nel suo peggior delirio nonpuò mai rinunciare alla sua educazio-ne tutta britannica.

OLTRE IL GUADOLorenzo Bianchini,Italia 2013, 92'Un etologo naturalista lavora in unbosco sperduto tra Italia e Slovenia,catturando animali e montando tele-camere per filmare i loro comporta-menti a distanza. Le registrazioni loportano sino ad un lontano villaggio,sede di un'antica maledizione.Il nuovo film di Bianchini recuperabrillantemente la tradizione italiana eautoriale della ghost story. Il bosco eil villaggio abbandonato, habitat realidella storia, si plasmano progressiva-mente in un luogo di antiche maledi-zioni e demoni vaganti, con richiamimai banali ai grandi maestri italiani,come il Pupi Avati di Zeder.

ON TENDER HOOKSKate Shenton,Regno Unito 2013, 70'On Tender Hooks è un film docu-mentario che scava a fondo nell'artedella “human suspension”: uomini edonne che si fanno trapassare la

pelle da ganci ed appendere in aria.Ma è un dolore sciamanico, un dolo-re iniziale che poco a poco diventaestasi.Non spaventatevi. Non è un docu-mentario sull'orrore, bensì sullenostre limitazioni. Il film mostra comeil corpo umano sia più forte dei nostripregiudizi, e capace di “sorprender-ci” ogni volta. La sospensione non famale: al contrario, è il medium attra-verso il quale scoprire che la felicitàspirituale nasce dalle emozioni delcorpo.

SAWNEY – FLESH OF MAN Ricky Wood,Regno Unito 2013, 89'Sawney Bean, padre incestuoso eassassino, visse in Scozia più di 400anni fa, a capo di una famiglia di fero-ci cannibali. Durante il loro regno disangue uccisero più di 1000 persone.Il clan fu infine catturato e i suoimembri trascinati al patibolo. Ma unodi loro sopravvisse... Da una tragica vicenda storica, trarealtà e leggenda, nasce quello chenon a torto è stato definito il TexasChainsaw Massacre scozzese. Un filmche mostra spietatamente il malecome voracità cannibale, metaforadel desiderio di potere sugli altri.

SEPTIC MAN Jesse Thomas Cook,Canada 2013, 83'Un operaio della depurazione rimaneintrappolato all'interno di una fossasettica e comincia a trasformarsi in undemone delle fogne. Per fuggire

dovrà collaborare con un docilegigante e confrontarsi con LordAuch, un pazzo assassino. La paura di un virus sconosciutodiventa terrore della metamorfosi. Equando il protagonista si trasforma inuna creatura fatta dei nostri scartibiologici, dei nostri escrementi, alloradobbiamo affrontare una delle nostrepiù ataviche consapevolezze: quelladi essere corpi materiali, fatti di chi-mica che inevitabilmente si degrada.Un film sporco e cattivo nel senso let-terale, perché siamo comunque esse-ri sporchi e cattivi dentro di noi.

LE OPERE IN CONCORSO

A partire da quest'anno iniziano le Nightmare Lectures: appun-tamenti e conferenze con grandi autori del genere. La prima lectiosarà del più grande fan del festival, il narratore Valerio Evangelisti,autore della saga dell’inquisitore Eymerich, dei romanzi di Pante-ra, della trilogia Magus, dedicata a Nostradamus e di altri cicli let-terari legati alla storia del sindacato americano, alla rivoluzionemessicana e a storie di pirati.

Appuntamento da non perdere, visto il tema affrontato dalloscrittore: “Horror e Lotta di Classe”.

L’Horror e la Lotta di Classe

INCONTRO CON VALERIO EVANGELISTI

I TRE ESPERTI DELLA GIURIADEL FESTIVALLo scrittore Eraldo Baldini (nellafoto), il produttore Enzo Porcelli, ilcritico Maurizio Principato forma-no la giuria del Nightmare che va-luterà le 10 opere in concorso e as-segnerà i premi per il miglior film,il miglior attore e la migliore attri-ce del festival 2013.

concorso internazionale

GLI ANELLI IN ORO E ARGENTO D’AUTOREI premi del Nightmare: Anello d'O-ro per il Miglior Film, Anelli d'Ar-gento per il Miglior Attore e la mi-Miglior Attrice, e Anello Premio delPubblico. Sono stati tutti realizzatidal maestro orafo ravennate Mar-co Gerbella

i premi del festival

El Desierto

Go Dawn Death

On TenderHooks

Sawney.Fleshof man

BLOOD FEASTHerschell Gordon Lewis,Usa 1973, 67'A Miami, un fanatico egiziano devotoalla Dea Egizia Ishtar massacra giova-ni ragazze seguendo l'antico rituale...Il primo film gore nella storia del cine-ma, per la regia del mitico “God-father Of Gore”.

JUDEX Georges Franju,Francia, 1963, 104'Un viscido banchiere riceve unamisteriosa lettera firmata “Judex”dove gli viene chiesto di scegliere serestituire i soldi che ha truffato alpopolo o la morte... Secondo film (dopo l'omonimo del1934) dedicato a Judex, personaggiotra atmosfere noir e feuilleton nel1916 da Arthur Bernède e LouisFeuillande.

MATANGOIshirô Honda, Giappone 1963,89'Dei naufraghi finiscono in una miste-riosa isola dove pare non ci sia nien-te di commestibile. Ma una donnadel gruppo assaggia degli strani fun-ghi ritenuti velenosi... Da Ishirô Honda, il creatore diGodzilla, il più allucinate e originalefilm d'autor sulle mutazioni indottedalla contaminazione atomica, toposdel cinema nipponico di quel perio-do, interpretato da alcuni come unacritica verso la “corruzione” delledroghe psichedeliche.

NIGHTMAREFreddie Francis,Regno Unito 1963, 83'Da quando la giovane Janet ha vistosua madre uccidere suo padre apugnalate, convive con allucinantiincubi. E proprio a causa di questasua debolezza che qualcuno la useràcome pedina di un macabro gioco...Un grande misconosciuto capolavorodi suspence con impensabili colpi siscena, uno dei rarissimi film senzamostri e vampiri prodotto dallaHammer.

EL SANTO EN EL MUSEODE CERA Alfonso Corona Blake,

Messico 1963, 92'L'eroe messicano El Santo viene chia-mato per indagare su alcuni rapimen-ti senza movente e ricatto. Il sospet-tato numero uno è il titolare di unmacabro museo delle cere ultima-mente molto in voga... Uno dei migliori film con protagoni-sta il leggendario El Santo (famosolottatore messicano di wrestler) conun cattivo mad doctor da antologia.

LO SPETTRO Riccardo Freda,Italia 1963, 97'La Signora Hichcok, in combutta conil suo amante, avvelena il marito conl'intento di mettere le mani su tuttal'eredità. Ma il suo defunto sposopresto tornerà sotto forma di fanta-sma... Un gotico mozzafiato interpre-tato da Barbara Steele, la protagoni-sta di ogni horror gotico italiano chesi rispetti.

Quando un appassionato di cinema vede in programmazione nella rassegnahorror della sua città i nuovi film di Takeshi Kitano e Kim Ki-Duk, come primacosa esulta come un bambino, cerca immediatamente di organizzare le serate, si-stemare moglie, figli, suoceri e amici, pronto a nuove esperienze; passata l'euforiainiziale, si chiede cosa c'entrino i due amati registi asiatici con l'orrore. La dire-zione organizzativa ci tiene a dire che nightmare è sinonimo di incubo, parola chesarebbe riduttiva ricondurla solamente all'horror. In effetti la rassegna già in pas-sato si è cimentata con pellicole non prettamente spaventose (Solaris su tutte)ma che riconducevano al tema dell'incubo. Pur non trovandoci di fronte a due re-gisti onirici, non può che apparire interessante e appropriato il legame tra loro ela manifestazione. Spieghiamo perchè.

Moebius è un film cupo e pessimista sulla decadenza e distruzione della fami-glia; toni che nella poetica del regista sono componenti principali, affiancate a uncerto gusto per ironia e situazioni estreme. Come nel forte e potente L'isola ledonne si infilavano ami da pesca proprio dove non vanno messi, anche qua un ge-

sto forte, assurdo, comico ed estremo caratterizzeràun film che non risente minimamente della vecchiaiaartistica di Kim (15 film in 14 anni) e che mostra chele cartucce da sparare sono ancora molte. Non lo co-noscete? Ferro 3 e Indirizzo sconosciuto (capolavo-ro invisibile ma reperibile) sono i suoi film migliori.

Percorso diverso quello di Takeshi Kitano, afferma-tosi a cavallo tra i due secoli (detta così...) con noirviolenti e divertenti (Hana-Bi e Brother), alternato aqualche commedia (L'estate di Kikujiro) e film comi-ci (il cult demenziale Getting Any), che a metà anni2000 ha dichiarato di non avere più ispirazione. Dopoalcuni film tra il demenziale e l'impresentabile giratinegli ultimi anni, il regista torna allo yakuza-movienel 2010 con Outrage, un buonissimo noir, seguitoquest'anno dal suo seguito, Outrage Beyond, quipresentato. Si parla, come detto, di yakuza (la mafiagiapponese), e di guerre tra clan, poco diverse nella so-

stanza dai film di malavita nostrana, mentre la forma data dal regista mescolaviolenza e ironia, solitamente assenti nelle pellicole occidentali di genere. Non c'èniente di nuovo nell'ultimo Kitano, ma è sempre un piacere vedere all'opera coluiche un genere lo ha reinventato, e godersi i suoi incubi fatti di malavita, violenzae anarchia.

Il terzo evento speciale, in chiusura, è un horror vero e proprio, che rappresenta de-gnamente la tendenza del nuovo millennio di riscrivere i vecchi horror degli anni ot-tanta, che rappresentarono un punto di svolta in questa cinematografia, grazie aiprogressi che si fecero nel campo degli effetti speciali. Si tendeva ad accantonare il th-riller, in favore del sovrannaturale o comunque del grande spargimento di sangue. Unepoca a cui gli appassionati sono molto legati, compresa questa manifestazione cheprende il nome da uno dei titoli più famosi. Ma gli effetti speciali si sono evoluti anco-ra di più, e film che si basavano su questi necessitano di aggiornamenti. Abbiamo as-sistito a rifacimenti di film a cavallo degli anni 70/80 come La casa, La cosa, Lecolline hanno gli occhi, Non aprite quella porta e assisteremo a Carrie. Operequasi sempre positive, come questo Maniac che sceglie un protagonista noto (ElijahWood) e coraggiosi esperimenti visivi come la visione in soggettiva del protagonista,una star che non si vede più di tanto nel corso del film, e il rinnovato gusto per il tor-bido. Girato dallo sconosciuto Frank Khalfoun e prodotto da Alexandre Aja, registadel magnifico Alta tensione e del remake de Le colline hanno gli occhi, Maniac èun ottimo appuntamento horror. Al buio.

Francesco Della Torre

Correva l’anno 1963Incubi vecchi 50 anni

LA RETROSPETTIVA

RAVENNA&DINTORNI IIIGLI EVENTI NIGHTMARE FILM FESTIVAL| ottobre-novembre 2013

FUORI CONCORSO

Ki-Duk, Kitano,il ritorno del Maniac

PARTECIPA AL NIGHTMARE E VINCI BIGLIETTI RYANAIRIl Nightmare ha un nuovo presti-gioso partner: la compagnia aereaRyanair. In palio, per gli spettatoridel festival, 5 biglietti aerei per 2persone.

VOLA CON RYANAIRED ENTRA AL NIGHTMAREIl NIghtmare regala ingressi omag-gio agli spettatori muniti di bigliet-to Ryanair (periodo ottobre-no-vembre 2013)

la promozione... al volo

Maniac

Matango

Un orrorifico viaggio indietro nel tempoper scoprire e riscoprire i differenti voltidel cinema internazionale della paura dimezzo secolo fa.

Tralasciando volutamente tutti queifilm più visti e di più facile reperibilità, viproponiamo un'accurata selezione - rigo-rosamente worldwide - composta da filmdi culto o poco conosciuti e caduti nel di-menticato, per così scoprire appieno leculture dell'orrore nei suoi 360°. Sei film,dalle trame diversissime tra loro, prodottiin sei distinte nazioni che dagli albori delgenere hanno sempre saputo confrontarsi

egregiamente con l'horror e i suoi derivati.Un modo di fare cinema sicuramente piùingenuo ma, allo stesso tempo, anche piùaudace e più carico di personalità e di in-ventive varie per il semplice fatto di esserecompletamente libero dagli odierni (e nel-la maggior parte dei casi fastidiosi) effettispeciali in digitale e dai “brividi” (ormaiscontati) indotti solamente da continuicolpi di scena musicali. E ora basta chiac-chiere, prendete posto in sala e godetevitutti i molteplici orrori di questi incubivecchi di 50 anni...

Sandro Prostor Koroval

Sabato 26 ottobre

ore 20.30evento speciale aperturaOutrage beyondTakeshi Kitano, Giappone 2012,110’

ore 22.30concorsoOltre il guadoLorenzo Bianchini, Italia 2013, 92’

Domenica 27 ottobre

ore 15.30correva l’anno 1963MatangoIshirô Honda, Giappone 1963, 89’

ore 17.30concorsoOn tender hooksKate Shenton, Regno Unito 2013, 70’

ore 20.30concorsoSawney – Flesh of manRicky Wood, Regno Unito 2013, 89’

ore 22.15correva l’anno 1963El santo en el museo de ceraAlfonso Corona Blake, Messico 1963,92’

Lunedì 28 ottobre

ore 20.30evento speciale MoebiusKim Ki-Duk, Corea del Sud 2013,90’

ore 22.15correva l’anno 1963NightmareFreddie Francis, Regno Unito 1963,83’

Martedì 29 ottobre

ore 20.30concorsoSeptic manJesse Thomas Cook, Canada 2013,83’

ore 22.15correva l’anno 1963Blood feastHerschell Gordon Lewis, Usa 1963,67’

Mercoledì 30 ottobre

ore 20.30concorsoThe forgottenOliver Frampton, Regno Unito 2013,90’

ore 22.15correva l’anno 1963 Judex

Georges Franju, Francia 1963, 104’

Giovedì 31 ottobre

ore 15.30correva l’anno 1963Lo spettroRiccardo Freda, Italia 1963, 97’

ore 17.30replica eventoOutrage beyondTakeshi Kitano, Giappone 2012,110’

ore 20.30concorsoChimèresOlivier Beguin, Svizzera 2013, 80’

ore 22.15kubrick’s tribute *The shiningStanley Kubrick, USA 1980, 120’

Venerdì 1 novembre

ore 15.30eventoLa stanza delle farfalleJonathan Zarantonello, Italia-USA2013, 87’

ore 17.30concorsoGo down deathAaron Schimberg, USA 2013, 90’

ore 20.30concorsoConjoinedJoe Grisaffi, USA 2013, 75’

ore 22concerto *Steatrica vs. Der GolemI torinesi Stearica sonorizzano il capo-lavoro dell’espressionismo Der Golemdiretto nel 1920 da Carl Boese e PaulWegener

Sabato 2 novembre

ore 15.30concorsoEl desiertoChristoph Behl, Argentina 2013,100’

ore 17.30nightmare lectures (ingresso libero) *Valerio Evangelistila prima Nightmare Lecture sul temaHorror e Lotta di Classe

ore 20concorsoMay I kill u?Stuart Urban, Regno Unito 2013, 90'

ore 22.15premiazione / evento speciale chiusu-raManiacFranck Khalfoun, Francia 2013, 90’

Il cartellone delle proiezioniCinema Corso, via di Roma 51, Ravenna

IV RAVENNA&DINTORNICALENDARIO NIGHTMARE FILM FESTIVAL ottobre-novembre 2013 |

BigliettiConcorso/eventi: ingresso 5 euro (ridotto 4 euro)Retrospettiva “Correva l'anno 1963”: ingresso 3 euro Abbonamento a tutta la manifestazione: 30 euroConcerto sonorizzazione Stearica/Der Golem 10 euro(fuori abbonamento) Biglietti e abbonamenti acquistabili solo presso la cassa delCinema Corso (via di Roma 51). Apertura: 1 ora prima delle proiezioni.Tel. 339.5988013

Tutti i film sono in versione originale con sottotitoli in italia-no, o in lingua italiana. Tutte le proiezioni sono vietate aiminori di anni 18, esclusi quelli marcati con *. La direzione si riserva di apporre modifiche al programma.

Per [email protected]

bigl iet t i e informazioniRRAAVVEENNNNAA NNIIGGHHTTMMAARREE FFIILLMM FFEESSTTIIVVAALL 22001133Assessore alla Cultura del Comune di Raven-na: OOuuiiddaadd BBaakkkkaallii; Dirigente del Servizio Tu-ristico e Attività Culturali: MMaarriiaa GGrraazziiaa MMaarrii--nnii; Direzione Artistica: AAllbbeerrttoo BBuuccccii; Dire-zione Organizzativa: AAllbbeerrttoo AAcchhiillllii; Consu-lenza Artistica: FFrraannccoo CCaallaannddrriinnii; UfficioStampa: EErriikkaa BBaallddiinni; Segreteria Organizza-tiva: MMaarrttiinnaa PPiiaaggggeessii, EErriikkaa BBaallddiinnii; Ospita-lità: FFaabbiioo SSbbaarraagglliiaa, CCaarrlloo CCaallaaffiioorree; Ammi-nistrazione: LLiiddiiaa GGeerrmmaannàà; Immagine: MMaauu--rriizziioo EErrccoollee: Comunicazione: MMaarriiaa MMaarrttiinneell--llii; Catalogo a cura di EErriikkaa BBaallddiinnii; Traduzio-ni e Sottotitoli: EEuuggeenniioo BBuuccccii; Retrospettiva“Correva l’anno 1963”: SSaannddrroo PPrroossttoorr KKoorroo--vvaall; Progetto Web: GGrriiffoo..oorrgg; Premio Concor-so Internazionale Anello d’Oro: MMaarrccoo GGeerr--bbeellllaa -- OOrraaffoo (www.marcogerbella.it)Il RNFF è deato da FFrraannccoo CCaallaannddrriinniiRealizzato da SSttaarrttCCiinneemmaaVia Mura di Porta Serrata 13, 48121 RavennaTel +39.0544.684242www.startcinema.t [email protected]

Ringraziamenti: AAllbbeerrttoo CCaassssaannii,, VVaalleennttiinnaaMMoorriiggii,, VVaalleerriioo EEvvaannggeelliissttii,, JJuulliiaann RRiicchhaarrddss,,SSeeaann HHooggaann,, JJeennnniiffeerr HHaannddoorrff,, MMaannlliioo GGoommaa--rraassccaa,, DDaanniieellee TTeerrzzoollii,, MMaakkss MMaallttoonnii,, PPaaoollooZZeellaattii,, LLoorreennzzoo DDoonnaattii,, CChhrriissttoopphheerr AAnnggiioolliinnii,,GGiiaann PPiieerroo GGeerrbbeellllaa,, BBiiaaggiioo ddeellllaa CCoorrttee,, EEmmaa--nnuueellaa MMoolldduuccccii,, AAnnttoonneellllaa GGaalllloottttii,, TTaanniiaa PPee--ddrroonnii,, DDeebboorraahh FFaarriinnaa,, EEnnrriiccoo CCoorrtteessii,, DDaarriiooPPrrooccooppiioo,, MMaauurroo CCaallaannddrriinnii,, LLuucciiaa AAttzzeerrii,,AAlleessssaannddrraa BBrraannccaattii,, LLaauurraa ddeellllaa GGooddeennzzaa,,SSiillvvaannaa ZZaannccoollòò,, SStteeffaannoo,, MMaarriiaa,, NNiikk ee ttuuttttee lleeppeerrssoonnee ccoonn llee qquuaallii aabbbbiiaammoo aavvuuttoo llaa ffoorrttuu--nnaa ddii llaavvoorraarree..

credi ts e r ingraziamenti

Il Ravenna Nightmare Film Festival è realizzato grazie a:

Comune di Ravenna