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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

IntroduzioneIntroduzione

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

L'implementazione delle politiche attive per il lavoro rappresenta una risposta comune di tutti gli Stati Membri dell'UE per fronteggiare il problema della disoccupazione. Per meglio comprendere l'importanza di un approccio preventivo e quindi attivo, occorre, in primo luogo differenziarlo dal cosiddetto approccio curativo, quello, cioè delle politiche passive per l'occupazione. In modo particolare, negli anni passati, nel nostro Paese, ma anche in altri Stati Membri dell'UE, le politiche del mercato del lavoro si sono concentrate, soprattutto sui sistemi di protezione sociale e sui meccanismi di sicurezza contro le perdite del reddito, mettendo in moto un meccanismo che alleviava i danni della disoccupazione per coloro che perdevano il lavoro, ma che tuttavia produceva inevitabilmente una situazione di disoccupazione a lungo termine. In questo modo, le risorse finanziarie erano destinate in maniera predominante, attraverso sussidi, alle politiche passive di sostegno della disoccupazione. Questa situazione, che rappresenta un elevato costo economico per la società, insieme alla necessità di affrontare i cambiamenti intervenuti nel mercato del lavoro negli ultimi anni, ha determinato una diversa attenzione da parte dell'UE alle politiche per l'occupazione, definita come "questione di interesse comune" nel corso del Consiglio Europeo di Amsterdam, nel giugno 1997, il quale ha visto la nascita della nuova

Strategia Europea per l'Occupazione (SEO), all'interno del Trattato di Amsterdam.

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

In modo particolare, la Strategia europea occupazionale, ha invitato gli Stati Membri a coordinare le loro politiche in materia di lavoro intorno a quattro pilastri d'azione prioritaria (occupabilità, imprenditorialità, adattabilità, pari opportunità). Dal punto di vista delle politiche attive, la SEO ha rappresentato una vera e propria svolta, perché ha posto come principio politico l'obiettivo della prevenzione e dell'attivazione precoce nelle politiche occupazionali. Ciò ha determinato un nuovo modo di concepire l'approccio ai problemi della disoccupazione, nella convinzione che le sole politiche passive non permettano di risolvere la disoccupazione in modo definitivo.

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

Il nuovo orientamento delle politiche attive, si basa, invece, sull'importanza di Il nuovo orientamento delle politiche attive, si basa, invece, sull'importanza di aiutare le persone prima che siano disoccupate o al momento in cui lo diventano, aiutare le persone prima che siano disoccupate o al momento in cui lo diventano, piuttosto che occuparsi delle loro esigenze solo quando sono prive di lavoro per piuttosto che occuparsi delle loro esigenze solo quando sono prive di lavoro per un certo periodo di tempo. Il Consiglio Europeo Straordinario di Lussemburgo, un certo periodo di tempo. Il Consiglio Europeo Straordinario di Lussemburgo, tenutosi nel novembre 1997, ha sancito definitivamente la Strategia Europea tenutosi nel novembre 1997, ha sancito definitivamente la Strategia Europea rendendola operativa e dando il via ad una serie di indicazioni per gli Stati rendendola operativa e dando il via ad una serie di indicazioni per gli Stati Membri al fine di realizzare in ogni Paese un ciclo annuo di programmazione e Membri al fine di realizzare in ogni Paese un ciclo annuo di programmazione e controllo delle politiche occupazionali, noto come "processo di Lussemburgo". controllo delle politiche occupazionali, noto come "processo di Lussemburgo". Questi elementi, nell'insieme, hanno permesso in concreto di avviare in Italia un Questi elementi, nell'insieme, hanno permesso in concreto di avviare in Italia un modo diverso di fare politica per l'impiego, promovendo diversi strumenti, modo diverso di fare politica per l'impiego, promovendo diversi strumenti, strategie, programmi e soluzioni innovative per attuare una politica preventiva. strategie, programmi e soluzioni innovative per attuare una politica preventiva. Sono da richiamare , a questo proposito, la riforma dei Servizi per l'impiego Sono da richiamare , a questo proposito, la riforma dei Servizi per l'impiego (decreto legislativo 469/97), il primo Piano d'Azione Nazionale per l'occupazione (decreto legislativo 469/97), il primo Piano d'Azione Nazionale per l'occupazione (NAP) del 1998 predisposto secondo i principi del procedimento (NAP) del 1998 predisposto secondo i principi del procedimento lussemburghese, l'avvio della programmazione FSE 2000-2006. lussemburghese, l'avvio della programmazione FSE 2000-2006.

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVOROQuesto complesso di strumenti ha determinato e sta pienamente realizzando in questi anni, un nuovo modo concepire le azioni per lo sviluppo occupazionale e sociale, sempre più incentrato sulla dimensione locale e sul concetto di integrazione tra diverse policy e diversi soggetti impegnati a realizzarle. Nel nostro Paese, le Regioni e le Province, in risposta al principio di decentramento e sussidiarietà, si sono trovate in prima linea nell'intento di realizzare tutta una serie di interventi di politica attiva mirati sempre più su specifici target di popolazione, in special modo quelli indicati come più "deboli"e con maggiori difficoltà di inserimento lavorativo: i giovani, le donne, gli anziani. La riforma del sistema del collocamento, del sistema della formazione e dell'istruzione, l'introduzione di nuove forme di lavoro flessibili, gli incentivi all'imprenditorialità, sono state misure appositamente pensate per aumentare l'occupabilità, renderla più appetibile per il mondo del lavoro e più adatta ad un mercato in rapida evoluzione. Contemporaneamente sono state realizzate norme e interventi finalizzati a fornire pari opportunità a ciascun lavoratore di accedere al mercato del lavoro, di prolungarne la permanenza, anche attraverso politiche che permettessero di conciliare meglio vita professionale e vita familiare. Allo stesso tempo, si è posta l'importanza di favorire una serie di meccanismi finalizzati a rendere più immediato, conveniente e trasparente l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, nella necessità di prevenire il fenomeno del lavoro sommerso, ancora così incisivo nel nostro Paese, soprattutto nei riguardi delle donne e degli immigrati.

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVOROUna grande attenzione è stata posta nei riguardi della domanda di lavoro, del versante delle imprese, intervenendo con riforme ed incentivi al fine di sviluppare una cultura imprenditoriale, di aumentare la possibilità di offrire posti di lavoro, soprattutto nel settore dei sevizi e dell'economia sociale. Parlare, dunque, di politiche attive significa sottolineare l'importanza dei fondi strutturali e soprattutto del Fondo Sociale Europeo, impegnato a sostenere la Strategia Europea per l'occupazione. In Italia, le Regioni e le Province hanno sfruttato a pieno questa opportunità per programmare attraverso i loro POR, misure apposite per affrontare il rinnovamento delle politiche del lavoro, della formazione e dell'inclusione sociale. Lo scenario che si prospetta è quindi del tutto nuovo e dinamico, poiché puntare sulle politiche attive rappresenta una sfida, significa prestare maggiore attenzione al mercato del lavoro, coglierne gli aspetti più problematici soprattutto a livello territoriale, per offrire strategie mirate e specialistiche e non più soluzioni uniformi rivolte a platee indifferenziate di disoccupati sull'intero territorio nazionale. 

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

In Europa

Le trasformazioni nel mercato del lavoro e delle politiche del lavoro in Europa

Osservatorio “Italia Lavoro” (progetto ERGON) ha individuato in 10 punti le linee di intervento in materia di politiche attive del lavoro per gli stati membri:

1. L’evoluzione dell’Unione Europea

2. Integrazione politiche del lavoro

3. Confronto Sociale sul lavoro

4. Principali contenuti delle politiche europee nazionali e regionali

5. Riduzione dei divari occupazionali

6. Misure adottate dai soggetti deboli

7. Gli attori delle politiche del lavoro

8. Le politiche del lavoro e lo Stato Sociale

9. Prospettive dei servizi per l’impiego

10.L’ efficacia delle politiche del lavoro

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In EUROPAIn EUROPA

3 MODELLI3 MODELLI

D’INTERVENTD’INTERVENTOO

• Regno Unito e Pesi NordiciRegno Unito e Pesi Nordici

maggior investimento sulla formazione e maggior investimento sulla formazione e su strutture che forniscono servizi di tale su strutture che forniscono servizi di tale

generegenere

• Italia e SpagnaItalia e Spagna

maggior investimento sugli incentivi maggior investimento sugli incentivi all’occupazione; imprese maggiori all’occupazione; imprese maggiori

destinatarie della spesadestinatarie della spesa

• Francia, Germania, Belgio, Olanda, Francia, Germania, Belgio, Olanda, IrlandaIrlanda

Creazione diretta di posti di lavoro nel Creazione diretta di posti di lavoro nel settore pubblicosettore pubblico

POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

DEFINIZIONEDEFINIZIONE

Si intende per politiche attive del lavoro tutti i Si intende per politiche attive del lavoro tutti i provvedimenti, che comportano una spesa pubblica, volti provvedimenti, che comportano una spesa pubblica, volti a rendere più efficiente il funzionamento del mercato del a rendere più efficiente il funzionamento del mercato del lavoro adeguando le caratteristiche professionali lavoro adeguando le caratteristiche professionali dell’offerta alle richieste della domanda. dell’offerta alle richieste della domanda.

Esse mirano a favorire l’incontro tra domanda e offerta e Esse mirano a favorire l’incontro tra domanda e offerta e a migliorare le possibilità di accesso all’occupazione per a migliorare le possibilità di accesso all’occupazione per le categorie più svantaggiate.le categorie più svantaggiate.

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Le Politiche del Lavoro si suddividono in:Le Politiche del Lavoro si suddividono in:

POLITICHE PASSIVEPOLITICHE PASSIVE

Per lenire il disagio sociale creato dalla disoccupazione Per lenire il disagio sociale creato dalla disoccupazione

(sussidi di disoccupazione, ammortizzatori sociali …)(sussidi di disoccupazione, ammortizzatori sociali …)

POLITICHE ATTIVEPOLITICHE ATTIVE

Per incidere sulle opportunità occupazionali degli Per incidere sulle opportunità occupazionali degli individui, specie dei soggetti a rischio ( S. P. I., individui, specie dei soggetti a rischio ( S. P. I., Formazione, Orientamento …)Formazione, Orientamento …)

POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

• tirocini formativi e di orientamento • formazione professionale e addestramento

• politiche di inserimento lavorativo per disabili

• incentivi per assunzioni e auto - imprenditorialità

• schemi di suddivisione del lavoro

• creazione diretta, nel settore pubblico in senso lato, di posti di lavoro

Schema classificatorio EUROSTAT

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

In ITALIA

Il caso italiano si distanzia sotto molti aspetti dallo schema Europeo in Il caso italiano si distanzia sotto molti aspetti dallo schema Europeo in quanto sino agli anni ’90 le politiche attive del lavoro nel nostro Paese sono quanto sino agli anni ’90 le politiche attive del lavoro nel nostro Paese sono state improntate a:state improntate a:

• Forte accentramento formale, cui si accompagnava un diffuso “sommerso” locale, sia nelle amministrazioni pubbliche sia promosso dai privati;

• Disintegrazione delle funzioni, affidate a strutture diverse senza alcun raccordo;

• Separatezza istituzionale, che spesso raggiungeva il conflitto;

• Approccio organizzativo molto burocratico, privo di capacità promozionali e di competenze professionali specifiche;

• Scarso coinvolgimento dei soggetti presenti nelle diverse realtà socio-economiche;

• Interventi tendenzialmente “a pioggia”, destinati alla generalità dei disoccupati, senza grosse distinzioni nemmeno dal punto di vista territoriale.

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

Legge 30/2003 (Legge Legge 30/2003 (Legge Biagi)Biagi)

Tipologie Tipologie ContrattualiContrattuali

•» Apprendistato

•» Contratto di appalto

•» Contratto di inserimento

•» Contratto di lavoro intermittente

•» Contratto di lavoro ripartito

•» Contratto di somministrazione

•» Distacco di personale

•» Lavoro a progetto

•» Lavoro Accessorio

•» Trasferimento » Trasferimento d'Azienda d'Azienda

•» Contratto part - time » Contratto part - time

•» Certificazione del » Certificazione del contratto di lavoro contratto di lavoro

•» Lavoro autonomo » Lavoro autonomo occasionale occasionale

•» Tirocini estivi di » Tirocini estivi di orientamento orientamento

•» Prestazioni Occasionali » Prestazioni Occasionali

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

Decreto Legislativo Decreto Legislativo 276/2003 276/2003

Art. 6Art. 6Enti accreditati alla svolgimento dell’attività di Enti accreditati alla svolgimento dell’attività di

intermediazioneintermediazione• Università e Fondazioni Universitarie pubbliche e privateUniversità e Fondazioni Universitarie pubbliche e private

• ComuniComuni

• Camere di CommercioCamere di Commercio

• Istituti di scuola secondaria di secondo grado statali e Istituti di scuola secondaria di secondo grado statali e paritariparitari

• Associazioni dei datori di lavoro comparativamente più Associazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresen - rappresen -

tative a livello nazionale che siano firmatarie di CCNL tative a livello nazionale che siano firmatarie di CCNL

• Enti BilateraliEnti Bilaterali

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UST - FoggiaUST - FoggiaDipartimento Lavoro e FormazioneDipartimento Lavoro e Formazione

POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

TIPOLOGIE DI INGRESSO NEL MERCATO DEL LAVOROTIPOLOGIE DI INGRESSO NEL MERCATO DEL LAVORO

PER I GIOVANIPER I GIOVANI

• TIROCINI FORMATIVITIROCINI FORMATIVI

• BORSE LAVOROBORSE LAVORO

• CONTRATTO DI INSERIMENTOCONTRATTO DI INSERIMENTO

• APPRENDISTATOAPPRENDISTATO

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

Tirocinio Tirocinio formativoformativo

Cosa è?Cosa è?

Periodo di formazione “on the job” (sul luogo di lavoro), che Periodo di formazione “on the job” (sul luogo di lavoro), che favorisce l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. favorisce l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

Cosa è?Cosa è?

È un’ È un’ esperienza temporanea di stageesperienza temporanea di stage con finalità di recupero con finalità di recupero sociale, senza comportare la costituzione di un rapporto di lavoro, sociale, senza comportare la costituzione di un rapporto di lavoro, nè l’impegno ad assumere da parte dell’azienda ospitante, al nè l’impegno ad assumere da parte dell’azienda ospitante, al termine dell’esperienza la cui durata viene di volta in volta definita termine dell’esperienza la cui durata viene di volta in volta definita mediante accordo tra le parti in funzione della tipologia dell’utenza e mediante accordo tra le parti in funzione della tipologia dell’utenza e del raggiungimento degli obiettivi prefissati nel progetto individuale.del raggiungimento degli obiettivi prefissati nel progetto individuale.Le caratteristiche soggettive degli stagisti hanno come Le caratteristiche soggettive degli stagisti hanno come denominatore comune il loro stato di grave disagio sociale oltre che denominatore comune il loro stato di grave disagio sociale oltre che di inoccupazione o disoccupazione; essi vengono presi in carico dai di inoccupazione o disoccupazione; essi vengono presi in carico dai vari servizi interessati, i quali, in accordo con l’utente, vari servizi interessati, i quali, in accordo con l’utente, “costruiscono” un percorso individualizzato di uscita dalla “costruiscono” un percorso individualizzato di uscita dalla marginalità sociale che può prevedere anche un periodo di marginalità sociale che può prevedere anche un periodo di inserimento in Borsa Lavoro inserimento in Borsa Lavoro

Borsa LavoroBorsa Lavoro

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UST - FoggiaUST - FoggiaDipartimento Lavoro e FormazioneDipartimento Lavoro e Formazione Contratto di Contratto di

inserimentoinserimento

POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

Cosa è?Cosa è?

Sostituisce il “vecchio” contratto di formazione lavoro nel Sostituisce il “vecchio” contratto di formazione lavoro nel settore privato e consiste in un progetto individuale di settore privato e consiste in un progetto individuale di adattamento alle competenze professionali del lavoratore ad adattamento alle competenze professionali del lavoratore ad uno specifico contesto lavorativo; mira all’inserimento o uno specifico contesto lavorativo; mira all’inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro di particolari categorie di reinserimento nel mercato del lavoro di particolari categorie di lavoratori.lavoratori.

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

ApprendistatoApprendistato

Cosa è?Cosa è?

È un contratto a contenuto formativo, in cui il datore di lavoro È un contratto a contenuto formativo, in cui il datore di lavoro garantisce all'apprendista una formazione professionale oltre a garantisce all'apprendista una formazione professionale oltre a versargli un corrispettivo per l'attività svolta. versargli un corrispettivo per l'attività svolta.

Il contratto di apprendistato risponde all'esigenza di valorizzare al Il contratto di apprendistato risponde all'esigenza di valorizzare al massimo quello che rappresenta il processo formativo in alternativa massimo quello che rappresenta il processo formativo in alternativa al lavoro. Si distinguono inoltre diverse tipologie di questo al lavoro. Si distinguono inoltre diverse tipologie di questo contratto:contratto:

•apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione; formazione;

•apprendistato professionalizzante per il conseguimento di una apprendistato professionalizzante per il conseguimento di una qualificazione attraverso una formazione sul lavoro e un qualificazione attraverso una formazione sul lavoro e un approfondimento tecnico-professionale; approfondimento tecnico-professionale;

•apprendistato per l'acquisizione di un diploma o percorsi di alta apprendistato per l'acquisizione di un diploma o percorsi di alta formazione. formazione.

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POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

Centri per l’impiego Centri per l’impiego (SPI)(SPI)

Nel 2003 i Centri per l’impiego hanno sostituito i vecchi uffici di Nel 2003 i Centri per l’impiego hanno sostituito i vecchi uffici di collocamento.collocamento.

Servizi offerti:Servizi offerti:

• servizio accoglienza e informazione;servizio accoglienza e informazione;

• consulenza e orientamento;consulenza e orientamento;

• sostegno all’inserimento lavorativo;sostegno all’inserimento lavorativo;

• incontro domanda e offerta di lavoro e consulenza contrattuale;incontro domanda e offerta di lavoro e consulenza contrattuale;

• collocamento disabili;collocamento disabili;

• servizi amministrativi sulle normative in materia di mercato del servizi amministrativi sulle normative in materia di mercato del lavoro;lavoro;

• mediazione culturale;mediazione culturale;

• formazione professionaleformazione professionale

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UST - FoggiaUST - FoggiaDipartimento Lavoro e FormazioneDipartimento Lavoro e Formazione

POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

Il ruolo del SindacatoIl ruolo del Sindacato

Formazione Formazione ProfessionaleProfessionale BilateralitàBilateralità

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UST - FoggiaUST - FoggiaDipartimento Lavoro e FormazioneDipartimento Lavoro e Formazione

POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

Formazione Formazione ProfessionaleProfessionale

Gli Assi di InterventoGli Assi di Intervento

• ADATTABILITA’ADATTABILITA’

• OCCUPABILITA’OCCUPABILITA’

• CAPITALE UMANOCAPITALE UMANO

• INCLUSIONE SOCIALEINCLUSIONE SOCIALE

• ASSISTENZA TECNICAASSISTENZA TECNICA

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UST - FoggiaUST - FoggiaDipartimento Lavoro e FormazioneDipartimento Lavoro e Formazione

POLITICHE ATTIVE DEL LAVOROPOLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

BilateralitàBilateralità

Ambiti di interventoAmbiti di intervento

• Formazione, qualificazione e riqualificazioneFormazione, qualificazione e riqualificazione

• Analisi delle nuove professionalità emergenti;Analisi delle nuove professionalità emergenti;

• Creazione di scuole di Formazione per settori specifici;Creazione di scuole di Formazione per settori specifici;

• Attività di Intermediazione ( incontro domanda/offerta di Attività di Intermediazione ( incontro domanda/offerta di lavoro) lavoro)

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Grazie Grazie