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INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

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COMMITTENTE: Amministrazione Comunale di San Marzano di S.G. - CUP: B31E15000230007

OGGETTO: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONEPER LA MESSA IN SICUREZZA(adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie)DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio)Tipologia A)

PIANO DI MANUTENZIONE

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

MANUALE DIMANUTENZIONE

Comune di San MarzanoProvincia di Taranto

SAN MARZANO di S.G. - Pllesso Scolastico "G.CASTRIOTA" via Manduria., __________

IL TECNICOIng. Luigi TALO'

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Manuale di Manutenzione

Comune di:Provincia di:

San Marzano

Taranto

Oggetto: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONEPER LA MESSA IN SICUREZZA(adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie)DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio)Tipologia A)

L'edificio esistente al piano terra e primo piano è realizzato in c.a. e muratura a doppio paramento, le strutture portanti in c.a. presentano un naturale degrado e il decadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali stessi. A ciò si aggiunge il fatto che l'edificio non soddisfa i requisiti di stabilità e sicurezza antisismica, poiché realizzato secondo le norme in vigore all'epoca della sua costruzione e mai adeguato. Data la condizione in cui versa l'edificio, il degrado del calcestruzzo che costituisce gli elementi strutturali (travi e pilastri), l'armatura longitudinale delle travi insufficiente, unitamente alle azioni di taglio che interessano la struttura, si è deciso di trasformare la struttura resistente da un telaio in cemento armato ad una struttura in muratura portante e rinforzare le restanti parti dell'edificio secondo le lavorazioni di seguito elencate. Si noti che dove le travi in c.a. non avevano un supporto murario immediatamente al di sotto, sono state inserite sotto le stesse delle IPE in acciaio.- CONSOLIDAMENTO MURATURA CON GFRPConsolidamento di pareti di qualsiasi genere e spessore, mediante applicazione di rete di rinforzo in G.F.R.P., tipo FibreNet FBMESH 33x33T96, monolitica, a maglia quadrata, Tensione di rottura > 10000 daN/m, realizzate con fibre di vetro A.R. (alcalino resistente) pretensionata e impregnata con resine termoindurenti di tipo eporyx-vinilestere, tessitura con ordito a torcitura multipla e trama piatta inserita tra le fibre di ordito.Procedura applicativa:- Spicconatura dell'intonaco (contabilizzato separatamente);- Rimozione di tutte le parti incoerenti e distaccate;- Lavaggio e bagnatura della superficie a saturazione;- Eventuale ricostruzione di parti di muratura mancanti o danneggiate;- Messa in opera della rete srotolando il rotolo dal basso verso l'alto o viceversa, fra il ponteggio e la muratura, su parete intonacata con Mape Antique Strutturale NHL, di spessore non inferiore a 2 cm. - Fissaggio provvisorio della rete alla muratura con tasselli, disposti in n°6/mq, idonei a legare la rete e permettere il corretto posizionamento ed il taglio della rete in corrispondenza delle aperture. Il taglio della rete viene realizzato per mezzo di cesoie e/o tronchesi da cantiere o con smerigliatrice angolare.- Sovrapposizione delle fasce di rete per circa 20 cm al fine di garantire la continuità meccanica, senza piegare la rete ad angolo vivo per evitare l'eventuale rottura delle fibre;- Montaggio degli angolari in corrispondenza degli spigoli sovrapponendoli alla rete già stesa per circa 15-20 cm;- I fori del diametro 14-18 mm per il fissaggio dei connettori, nel numero previsto da progetto, sono da realizzarsi in zona compatta della muratura; prima dell'inserimento dei connettori sarà fatta la pulizia dei fori.- Inserimento dei connettori ed iniezione di ancorante chimico o malte strutturali a ritiro compensato;- Applicazione finale di uno strato di spessore non inferiore 2 cm di malta premiscelata in polvere, composta da calce idraulica naturale ed Eco-Pozzolanica, sabbie naturali, speciali additivi, microfibre e fibre di vetro, (tipo Mape Antique Strutturale NHL); Compreso l'applicazione dello strato di rasatura con malta premiscelata fine a base di calce;- Nel caso la muratura sia inforzata da ambo i lati, i rinforzi delle due facciate devono essere connessi mediante legature GFRP distanziate in altezza e larghezza di 35 cm (9Ø8 ogni mq).

- RINFORZO DELLA MURATURA CON RETE ELETTROSALDATA E BETONCINOConsolidamento di pareti di qualsiasi genere e spessore, mediante applicazione, su ambedue le facciate della

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parete, di rete elettrosaldata a maglia quadrata Ø8/15x15 su parete intonacata con betoncino M12 o superiore, di spessore non inferiore a 5 cm. I rinforzi delle due facciate devono essere connessi mediante legature Ø8 distanziate in altezza e larghezza di 35 cm (9Ø8 ogni mq).Procedura applicativa:- Spicconatura dell’intonaco (contabilizzato separatamente);- Rimozione di tutte le parti incoerenti e distaccate;- Lavaggio e bagnatura della superficie a saturazione;- Eventuale costruzione di parti di muratura mancanti o danneggiate;- Applicazione di uno strato di rinzaffo al paramento murario realizzato con la stessa malta strutturale descritta di seguito;- Messa in opera della rete;- Fissaggio provvisorio della rete alla muratura;- Sovrapposizione delle fasce di rete per circa 15-20 cm al fine di garantire la continuità meccanica, senza piegare la rete ad angolo vivo;- Montaggio di angolari in corrispondenza degli spigoli sovrapponendoli alla rete già stesa per circa 15 cm;- Esecuzione di fori del diametro 10-12 mm per fissaggio connettori, nel numero previsto da progetto, da realizzarsi in zona compatta della muratura;- Pulizia dei fori, inserimento dei connettori Ø8 B450C ed iniezione di ancorante chimico o malte strutturali a ritiro compensato;- Applicazione di intonaco in due mani e giunti di allettamento su muratura esistente mediante cazzuola o macchina di betoncino classe M12 in uno spessore uguale o maggiore di 50 mm;- Aapplicazione dello strato di rasatura con malta premiscelata fine a base di calce;

- RIEMPIMENTO INTERCAPEDINEConsolidamento di tutte le murature esistenti mediante versamento all'interno dell'intercapedine, attraverso appositi tubi iniettori, di calcestruzzo autocompattante (SCC) con filler calcareo e senza pigmenti. In particolare gli spazi di muratura tra struttura in c.a. e infissi, indipendentemente dalla loro dimensione, dovranno essere iniettati con boicca SCC qualora non siano presenti ntercapedini sufficientemente ampie da permettere la penetrazione del cls. Il riempimento del nucleo, è necessario per rendere rigida la muratura in modo da trasformarla da tamponamento a muratura portante; l'operazione è da effettuarsi mediante l'apertura di appositi fori per l'infilaggio di tubi iniettori di diametro opportuno. A seguire si inserirà un imbuto nel cavo esterno del tubo per il colaggio della boiacca per mezzo di gruppo miscelatore, pompa, ecc.. non a pressione. Fasi lavorative:- Eseuire la pulizia dell'intercapedine lavando con acqua tutta la struttura interna da consolidare, avendo cura di procedere dal basso verso l'alto;- Eseguire fori ∅10 ogni 50 cm in altezza e larghezza nei quali saranno inserite le legature dei due paramenti del muro con ferri ∅8 filettati. Per i muri perimetrali i fori devono essere eseguiti dalla parte interna dell'edificio avendo cura di non forare il rivestimento a cappotto presente all'esterno. I ferri possono essere fissati con adesivo epossidico alla muratura agendo da una sola parte previa soffiata della polvere. Se il paramento esterno è costituito da mattone in laterizio forato, inserire sulla testa del ferro un tassello a rete precedentemente riempito di adesivo epossidico.- Iniettare il calcestruzzo, a partire dal basso verso l'alto. I fori di iniezione saranno eseguiti nel numero di uno ogni metro in altezza avendo cura di procedere dal basso verso l'alto e in lunghezza con un passo non superiore a 2m. Il calcestruzzo va iniettato da ogni singolo foro fino alla fuoriuscita dai fori adiacenti, quindi il foro di iniezione viene sigillato e l'iniezione deve essere continuata dal foro superiore dopo non meno di due ore.- SOLAIO AMMALORATORiparazione e ripristino del solaio che dopo la rimozione completa dell'intonaco (contabilizzato separatamente), dovesse risultare ammalorato e compromesso, mediante intervento sul travetto in calcestruzzo e/o sui vuoti dei fondelli dei laterizi.

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Procedura applicativa: - Rimozione di tutte le parti incoerenti e/o distaccate, di calcestruzzo e/o laterizio;- Spazzolatura del ferro fino alla rimozione della ruggine rimuovendo il calcestruzzo adiacente; applicazione di boiacca cementizia tipo Mapefer per la protezione dalla corrosione e funzione di adesione con la malta di adesione applicata successivamente;- Accurato lavaggio della zona d'intervento - Ricostruzione delle parti mancanti di laterizio e riempimento di eventuali cavità con schiuma poliuretanica previa leggera bagnatura delle superfici. A indurimento avvenuto la schiuma in eccesso deve essere rasata per rendere piana la superfice del solaio- Ripristino delle parti di travi, travetti e pilastri degradate in calcestruzzo mediante applicazione di malta strutturale tipo Mapegrout Tissotropico a ritiro compensato, fibrorinforzata;- Parificare la superficie di applicazione mediante uno strato, di spessore non minore di 5mm, di malta premiscelata in polvere, composta da calce idraulica naturale ed Eco-Pozzolanica tipo Mape Antique Strutturale NHL; A seguire:

- CONSOLIDAMENTO SOLAIO CON RETE DI RINFORZO G.F.R.P.- Tu > 10000 daN/mConsolidamento di solaio in latero-cemento di qualsiasi genere e spessore, dopo rimozione completa dell'intonaco (contabilizzato separatamente), mediante applicazione di rete di rinforzo in G.F.R.P., tipo FibreNet FBMESH 33x33T96, monolitica, a maglia quadrata, realizzata con fibre di vetro A.R. (alcalino resistente) pretensionata e impregnata con resine termoindurenti di tipo eporyx-vinilestere, tessitura con ordito a torcitura multipla e trama piatta inserite tra le fibre di ordito. La rete verrà fissata ai travetti in calcestruzzo del solaio tramite tasselli in acciaio inox M6x60 autofilettanti provvisti di rondella Ø30 disposti lungo i travetti a partire da 5 cm dagli appoggi con un interasse di cm 35. Verso il centro del travetto, per una lunghezza inferiore alla metà della luce netta del solaio l'interasse dei tasselli potrà essere aumentata a 50 cm. Strisce adiacenti di rete devono sovrapporsi di 20 cm e devono essere poste in opera nella direzione dei travetti del solaio.Nel caso i travetti del solaio abbiano il fondello in laterizio dovranno essere utilizzati tasselli adatti al vuoto capaci di ancorarsi ad uno spessore maggiore di 40mm M8x83 con foro sul laterizio Ø12. In ogni caso la rete GFRP dovrà posizionarsi a distanza compresa fra 10 e 15 mm dal travetto in modo da essere non in contatto con lo stesso e ricoperta da uno strato sufficiente di intonaco strutturale; pertanto, tutti i tasselli dovranno sporgere dal travetto, qualunque sia la sua natura, di non meno di 15 mm. Procedura applicativa:- Applicazione di uno strato di rinzaffo, sulla superficie di intradosso del solaio, realizzato con la stessa malta strutturale descritta di seguito, previa bagnatura della superficie;- Messa in opera dei tasselli infissi nel solaio in n° 6/mq, tale che la rete interagisca con il solaio formando strutturalmente un unico corpo (ved. part.costruttivo). - Esecuzione di fori del diametro 14-18 mm per fissaggio connettori, nel numero previsto da progetto, da realizzarsi in zona compatta del solaio;- Fissaggio della rete, direzione principale nella direzione dei travetti del solaio, con connettori in G.F.R.P., uno ogni 50 cm, infissi nel cordolo o nella muratura perimetrale per almeno 20 cm e sporgenti nella rete per almeno 10 cm in modo da permettere il corretto ancoraggio della rete.- Sovrapposizione delle fasce di rete per circa 20 cm al fine di garantire la continuità meccanica evitando la sovrapposizione nella mezzeria dei solai in direzione dei travetti e senza piegare la rete ad angolo vivo per evitare l’eventuale rottura delle fibre;- Pulizia dei fori, inserimento dei connettori ed iniezione di ancorante chimico o malte strutturali a ritiro compensato;- Applicazione di intonaco sulla superficie intradosso solaio esistente munita di rete e connettori come prescritto mediante cazzuola o macchina di malta premiscelata in polvere, composta da calce idraulica naturale (NHL) ed Eco-Pozzolanica, sabbie naturali, speciali additivi, microfibre e fibre di vetro, (tipo Mape Antique Strutturale NHL della MAPEI) in uno spessore di 25 mm;- Compreso l’applicazione dello strato di rasatura con malta premiscelata fine a base di calce;

- CONSOLIDAMENTO SOLAIO CON RETE DI RINFORZO G.F.R.P.- Tu > 20000 daN/m

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Consolidamento di solaio in latero-cemento di qualsiasi genere e spessore, dopo rimozione completa dell'intonaco (contabilizzato separatamente), mediante applicazione di doppia rete di rinforzo in G. F.R.P., tipo FibreNet FBMESH 33x33T96+FBMESH 33x33T96, monolitica, a maglia quadrata, realizzata con fibre di vetro A.R. (alcalino resistente) pretensionata e impregnata con resine termoindurenti di tipo eporyx- vinilestere, tessitura con ordito a torcitura multipla e trama piatta inserite tra le fibre di ordito.La procedura applicativa è identica a quella sopra descritta.

- CONSOLIDAMENTO PILASTRI A SEZIONE CIRCOLAREI pilastri a sezione circolare di diametro variabile lungo la stessa sezione 40 o 50 cm al piano terra o primo piano vanno ampliati portando la sezione a 60 cm.Dallo stato attuale deve essere rimosso l’intonaco e graffiato il calcestruzzo esistente in modo da costituire una superfice ingranante pulita e priva di polvere.Predisporre le armature previste nelle tavole STR4 e quindi avvolgere con casseri semicilindrici opportunamente distanziati i pilastri esistenti. I nuovi ferri di armatura devono essere infissi nelle travi o plinti inferiori o nelle travi superiori per non meno di 20 cm ed ancorati con ancorante chimico epossidico. In alternativa, potranno essere ancorati nelle travi e nei plinti spezzoni di barre filettate Ø12 inox classe 8.8 tramite ancorante chimico epossidico e successivamente i ferri d’armatura saranno saldati ad esse per non meno di doppia saldatura di 10 cm. Eseguire il getto con calcestruzzo SCC per facilitarne lo spandimento senza vibrazione o battitura.

- AMPLIAMENTO DEI PILASTRI A SEZIONE RETTANGOLAREI pilastri a sezione rettangolare al piano terra o primo piano vengono ampliati tramite l'accostamento di una ulteriore sezione rettangolare di 20x40 cm e con il lato di 40 cm normalmente aderente al pilastro esistente.Dallo stato attuale deve essere rimosso l'intonaco e graffiato il calcestruzzo esistente in modo da costituire una superfice ingranante pulita e priva di polvere.Predisporre le armature previste nelle tavole STR4 e quindi avvolgere con casseri opportunamente distanziati i pilastri esistenti. Per il collegamento della sezione di ampliamento al pilastro esistente, predisporre spezzoni filettati ∅12 lunghi30 cm ogni 25cmx25cm, incollati al pilastro esistente con adesivo epossidico, inseriti in fori ∅14 profondi 15 cm.Eseguire il getto di SCC per facilitare lo spandimento del calcestruzzo senza vibrazione o battitura, vista l'alta densità delle armature.I pilastri che hanno subito un ampliamento della sezione o i pilastri di nuova costruzione verranno predisposti plinti (zoppi in caso di ampliamento) di nuova costruzione come disposto nelle STR4.

- COSTRUZIONE DI NUOVI PILASTRII pilastri a sezione rettangolare al piano terra o primo piano di nuova costruzione hanno generalmente dimensioni 30x30. I nuovi pilastri saranno forniti di nuovi plinti come risulta dalle tavole STR4 o, quando possibile, a discrezione della DL saranno impiantati su fondazioni esistenti o consolidate.Predisporre le armature previste nelle tavole STR4 e quindi avvolgere, con casseri opportunamente distanziati, i pilastri esistenti. I nuovi ferri di armatura, devono essere infissi nelle travi o plinti inferiori o nelle travi superiori per non meno di 20 cm ed ancorati con ancorante chimico epossidico. In alternativa, potranno essere ancorati nelle travi e nei plinti spezzoni di barre filettate Ø12 inox classe 8.8 tramite ancorante chimico epossidico e successivamente i ferri d'armatura saranno saldati ad esse per non meno di doppia saldatura di 10 cm. Ovviamente, nel caso vengano realizzati nuovi plinti i ferri di armatura saranno in essi integrati normalmenteEseguire il getto di SCC per facilitare lo spandimento del calcestruzzo senza vibrazione o battitura, vista l'alta densità delle armature.

- OPERE DI RINFORZO DELLE TRAVI IN C.A CON IPE IN ACCIAIOLe Travi in cemento armato che risultano deboli e indicate in STR4 vengono rinforzate e consolidate tramite l'applicazione di sforzi dal basso verso l'alto sostenuti da strutture in acciaio realizzate con profili IPE360 o IPE400. I detti carichi vengono, così a gravare sulle travi IPE che entrano in pretensione tramite l'applicazione

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di forze impresse da martinetti meccanici opportunamente disposti. I martinetti poggiano direttamente sulle ali delle travi in acciaio e trasferiscono lo sforzo alle travi in c.a. attraverso l'interposizione di una lastra di acciaio 200x200x10 che viene fissata con quattro tasselli autofilettanti M8/75 alla trave c.a. Le travi in acciaio risultano essere semplicemente appoggiate ai pilastri in c.a. tramite il fissaggio di una scarpa appositamente costruita (vedi STR6) e fissata ai pilastri con quattro tasselli chimici ∅16x250 filettati. Tutti gli elementi in acciaio saranno preventivamente zincati a caldo e successivamente alla posa in opera, verniciati con vernice intumescente. I bulloni saranno provvisti di gambo lungo quanto le parti da unire e rondelle Grover. Le saldature saranno a piena penetrazione eseguite da personale qualificato.Procedura applicativa:- Applicazione in sede delle scarpe di appoggio previa limatura della sede e sua rasatura con Mapegrout.- Messa in opera dei tasselli infissi nei pilastri per il fissaggio delle scarpe che devono essere perfettamente a livello; I fori eseguiti per almeno 22 cm devono essere.Ø18, soffiati e puliti prima del riempimento con resina epossidica. . - A presa dei tasselli avvenuta stringere i dadi dei tasselli ;- Preparazione della trave IPE prescritta che non deve presentare giunture o saldature di sorta, deve essere sagomata e di luce rilevata sul posto con precisione millimetrica.I fori dei bulloni sulle ali della IPE possono essere fatti in officina mentre i fori sulla scarpa devono essere fatti al momento del fissaggio della trave in acciaio. In officina deve essere impressa alla trave IPE, a caldo, prima della zincatura la controfreccia prescritta. - Posa della trave in opera, foratura e bullonatura della trave sugli appoggi;- Posa dei martinetti e degli estensimetri sulla trave in acciaio nonché fissaggio delle lastre di applicazione del carico sulle travi in c.a.;- Applicazione degli sforzi attraverso l'estensione dei martinetti meccanici fino ad ottenere le deformazioni previste nel calcolo e riportate in STR6; le deformazioni valgono quale misura delle forze applicate.- I martinetti dovranno essere allentati e l'operazione di messa in tensione dovrà essere ripetuta 24 ore dopo;- In particolare per la copertura pentagonale del lotto 3 le cinque IPE convergenti nel centro C saranno legate superiormente e inferiormente con due lastre circolari dello spessore di 1,6 cm e diametro di 65 cm, si decide di unire le ali delle IPE alle lastre tramite 8 bulloni ∅16 in acciaio inox classe 8.8, per ogni IPE. Al centro le anime delle IPE saranno unite tramite saldatura ad un tondo in acciaio ∅50. Tutte le saldature devono essere eseguite con elettrodo speciale a doppio rivestimento del tipo EN 499: E 38 2 B 12 H 10; arco stabile in tutte leposizioni con poche proiezioni e scoria facilmente asportabile. La resistenza dovrà essere maggiore di 360 Mpa. La struttura pentagonale della cupola deve essere montata fissando prima il mozzo centrale su un ponteggio che deve posizionarsi 30 mm più alto di tutti gli appoggi perimetrali, quindi saranno poggiate le travi IPE360 preventivamente sagomate a misura e infine saranno eseguite le saldature sul mozzo tondo delle anime nonchè i fori e la bullonatura delle ali.

- RINFORZO DELLE MAZZETTE E DELLE PIATTABANDE DELLE FINESTRE DEL LOTTO 1 CON U160 Per Le finestre o porte-finestre del lato est dell'edificio nel lotto 1 saranno tutte rinforzate tramite una struttura saldata a piena penetrazione avvolgente le piattabande e le mazzette. Il rinforzo è costituito da un profilato ad U160, opportunamente sagomato, forato e saldato nonché zincato in officina (vedi particolare STR4, STR5). La posa in opera sarà preceduta da stonacatura e pulizia della sede nonché da un taglio del calcestruzzo profondo 55mm. La superfice così preparata, intonacata di fresco con malta tipo Mapegrout, riceverà il profilato sagomato che verrà fissato con tasselli autofilettanti M8/100.a testa svasata. Compreso l'applicazione dello strato di rasatura con malta premiscelata fine a base di calce alla muratura interessata dal lavoro e verniciatura del profilato;

- NUOVA SCALA ANTINCENDIO IN ACCIAIO.La scala antincendio di nuova costruzione sarà fornita in opera in acciaio e montata su plinti con quattro tirafondo Ø16 come risulta dalla tavola STR7-L3.Tutti gli elementi utilizzati prevedono la preventiva zincaturaa caldo. I bulloni saranno provvisti di gambo lungo quanto le parti da unire e rondelle Grover. Le saldature saranno a piena penetrazione eseguite da personale qualificato.

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Elenco dei Corpi d'Opera:

° 01 INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA

I profili IPE200 utilizzati per le travi a ginocchio delle rampe saranno saldati fra loro e con i traversi IPE80 a sostegno dei pianerottoli. I pianerottoli e i gradini sono costituiti da un graticcio o griglia pressata 33x66x3 ricoperta da lamiera bugnata da non meno di 1 mm di spessore. Gradini, lamiere e traversi saranno saldati fra loro a piena penetrazione per costituire ogni rampa come corpo unico, da zincare a caldo in officina, e successivamente bullonare di testa sui pilastri costituiti anch'essi da IPE200 in cantiere. La testa e la base di ogni pilastro avranno saldate due piastre dello stesso spessore delle ali delle IPE200 (da zincare a caldo) e ognuna di queste sarà bullonata con 4M12 alle rampe. Le rampe adiacenti saranno, in opera, collegate fra loro e il pianerottolo di partenza sarà collegato alla muratura con due tasselli chimici a barra filettata M16/250 per ogni trave laterale. La scala sarà fornita di ringhiera, costruita con l'uso della griglia pressata 33x66x3 posta fra bastoni perimetrali quadrati 33x33x4 distanti fra loro non più di 120 cm e fornita in cima di corrimano tubolare non minore di ∅40, sollevato dalla griglia di 5 cm. I pilastri della scala saranno, dopo il montaggio in sede, collegati da controventi tubolari quadrati 33x33x4 bullonati con 1M12 e incrociati ad altezza superiore a 2 m.

- SISTEMAZIONE DELL'AREA ATTREZZATA ESTERNA PER IMPIANTO SPORTIVO POLIVALENTE Si provvederà alla sistemazione dell'area attrezzata esterna al fine di ricavare un campo da gioco sportivo polivalente (basket, pallavolo, ecc).Costruzione di campo multiuso per il gioco di pallavolo e pallacanestro all'aperto costruito nel modo seguente: - Rimozione della pavimentazione esistente e scavo di materie di qualsiasi natura escluso la roccia, per una profondità media di cm. 30, compreso il trasporto a rifiuto del materiale scavato e gli oneri per il conferimento a discarica;- Rullatura del terreno di sottofondo con rullo da 16 - 18 t con numero di passate da 20 a 30 e trattamento con diserbante, fornitura e posizionamento di telo in PVC antierba;- Formazione di sottofondo con massicciata di pietrisco di natura calcarea, di pezzatura 20 - 50, per uno spessore non inferiore a cm 20 - 25, compreso il livellamento della superficie con pietrischetto minuto dello spessore non inferiore a cm. 5;- Strato rigido di conglomerato bituminoso (bynder) dello spessore non inferiore a cm. 5, perfettamente spianato e livellato a caldo e con la pendenza dal centro verso i lati non superiore allo 0,7%;- Formazione di tappetino in malta bituminosa fine, stesa a caldo a mano; spessore finito, dopo la rullatura, non inferiore a cm. 3;- Manto terminale costituito da due primi strati di rivestimento plastico a base di resine acriliche, cariche di minerali, pigmenti ed additivi scelti, ad altissima resistenza agli agenti atmosferici ed all'usura, stesi a spatolone; e ulteriori due strati di finitura impermeabile caratterizzata da una buona elasticità e da un'ottima resistenza all'usura e agli agenti atmosferici, antisdrucciolo (anche a superficie bagnata) e pigmentata con pendenza massima dell'1%;- Segnatura regolamentare dei due campi di basket e pallacanestro, secondo le disposizioni CONI/FIP, mediante l'applicazione di resina acrilica pigmentata, la perfetta adesione tra lo strato superficiale e le linee di gioco verrà assicurata con la stessa composizione chimica di base

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Manuale di Manutenzione

INTERVENTO INFRASTRUTTURALEDI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONEPER LA MESSA IN SICUREZZA

Unità Tecnologiche:

° 01.01 Interventi su strutture esistenti

° 01.02 Materiali compositi fibrosi (GFRP)

Le opere di adeguamento, miglioramento e riparazione rappresentano quelle unità tecnologiche individuate attraverso la normativa vigente, come quelle fasi di intervento sulle strutture civili e industriali esistenti che in seguito ad eventi e/o variazioni strutturali necessitano di ripristino delle condizioni di sicurezza e di collaudo statico. Le variazioni strutturali possono dipendere da fattori diversi: - variazioni indipendenti dalla volontà dell'uomo, (come ad esempio: danni dovuti a sisma, a carichi verticali eccessivi, a danni dovuti per cedimenti fondali, al degrado delle malte nella muratura, alla corrosione delle armature nel c.a., ad errori progettuali e/o esecutivi, a situazioni in cui i materiali e/o la geometria dell'opera non corrispondano ai dati progettuali, ecc.);- variazioni dovute all'intervento dell'uomo, che incide direttamente e volontariamente sulla struttura (vedi 8.4 delle NTC) oppure sulle azioni (ad esempio: aumento dei carichi verticali dovuto a cambiamento di destinazione d'uso), o che incide indirettamente sul comportamento della struttura (ad esempio gli interventi non dichiaratamente strutturali).

Corpo d'Opera: 01

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Manuale di Manutenzione

Unità Tecnologica: 01.01

Gli interventi sulle strutture esistenti, rappresentano tutte quelle opere di adeguamento, miglioramento e riparazione, attraverso lequali avviene il ripristino delle condizioni di sicurezza delle stesse nel rispetto della normativa vigente. Tali interventi possono averecome finalità:- di riportare gli elementi strutturali alla situazione iniziale di capacità resistente;- di rafforzare gli elementi strutturali per cambiamento di destinazione d'uso, per adeguamento alle normative sismiche, ecc..Prima di ogni intervento è opportuno avere un quadro conoscitivo completo delle strutture. In particolare avviare un processodiagnostico per una valutazione dello stato di salute della struttura. Il grado di approfondimento e le metodologie più adeguateandranno ogni volta misurate sulla base delle destinazioni d'uso dell'organismo strutturale in esame e delle sue tipologie e schemistrutturali-statici.

REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)

01.01.R01 Resistenza meccanica

Classe di Requisiti: Di stabilità

Gli interventi sulle strutture esistenti dovranno garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza e dovranno contrastare in modoefficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.

Gli interventi sulle strutture esistenti dovranno contrastare in modo concreto il prodursi di eventuali rotture o deformazioni rilevantiin conseguenza dell'azione di sollecitazioni meccaniche che possono in un certo modo comprometterne la durata e la funzionalità neltempo e costituire pericolo per la sicurezza degli utenti. A tal fine si considerano le seguenti azioni: carichi dovuti al peso proprio,carichi di esercizio, sollecitazioni sismiche, carichi provocati da dilatazioni termiche, eventuali assestamenti e deformazioni distrutturali.

Prestazioni:

Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti le pareti si rimanda comunquealle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.

Livello minimo della prestazione:

Classe di Esigenza: Sicurezza

01.01.R02 Resistenza agli agenti aggressivi

Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici

Gli interventi sulle strutture esistenti non dovranno essere causa di dissoluzioni o disgregazioni e/o mutamenti di aspetto a causadell'azione di agenti aggressivi chimici.

I materiali costituenti le strutture non dovranno deteriorarsi e/o comunque perdere le prestazioni iniziali in presenza di agenti chimicipresenti negli ambienti. I materiali utilizzati dovranno comunque consentire tutte le operazioni di pulizia e dovranno esserecompatibili chimicamente con la base di supporto.

Prestazioni:

I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.Livello minimo della prestazione:

Classe di Esigenza: Sicurezza

01.01.R03 Resistenza alla corrosione

Classe di Requisiti: Durabilità tecnologica

Gli interventi sulle strutture esistenti e/o gli elementi metallici utilizzati non dovranno decadere in processi di corrosione.

Gli interventi sulle strutture esistenti e/o gli elementi metallici utilizzati non dovranno decadere in processi di corrosione sePrestazioni:

Classe di Esigenza: Durabilità

Interventi su strutture esistenti

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Manuale di Manutenzione

sottoposti all'azione dell'acqua e del gelo.

I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.Livello minimo della prestazione:

L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:° 01.01.01 Resine espandenti

° 01.01.02 Rinforzi degli elementi murari

° 01.01.03 Rinforzi in GFRP

° 01.01.04 Riparazione del copriferro

° 01.01.05 Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura

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Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.01.01

Resine espandenti

Unità Tecnologica: 01.01

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.01.01.A01 Deformazioni e spostamenti

Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione degli elementi strutturali.

01.01.01.A02 Non perpendicolarità delle costruzioni

Non perpendicolarità delle costruzioni a causa di dissesti o eventi di natura diversa.

01.01.01.A03 Cedimenti

Dissesti dovuti a cedimenti di natura e causa diverse, talvolta con manifestazioni dell'abbassamento del piano di imposta dellafondazione.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

Cadenza: ogni 12 mesi

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica.

• Anomalie riscontrabili: 1) Deformazioni e spostamenti; 2) Non perpendicolarità delle costruzioni; 3) Cedimenti.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

Tipologia: Ispezione a vista

01.01.01.C01 Controllo generale

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

01.01.01.I01 Interventi sulle strutture

Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difettoaccertato.

Cadenza: quando occorre

Esse consistono nell'esecuzione di iniezioni di resine espandenti, a rapida o lenta espansione, (talvolta rinforzate con barre di acciaio,minipali, ecc.) sotto le fondazioni dei fabbricati ed eseguite secondo modalità diverse (a libera diffusione direttamente nel terreno,sotto il piano fondale, a profondità più importanti, ecc.). Le resine espandenti trovano impiego negli interventi di cedimenti difondazioni attraverso il consolidamento e l'incremento della portanza dei terreni di fondazione.

Interventi su strutture esistenti

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Manuale di Manutenzione

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

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Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.01.02

Rinforzi degli elementi murari

Unità Tecnologica: 01.01

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.01.02.A01 Deformazioni e spostamenti

Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione degli elementi strutturali.

01.01.02.A02 Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

01.01.02.A03 Fessurazioni

Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamentoreciproco delle parti.

01.01.02.A04 Lesioni

Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.

01.01.02.A05 Esposizione dei ferri di armatura

Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degliagenti atmosferici.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

Cadenza: ogni 12 mesi

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica; 2) Resistenza agli agenti aggressivi.

• Anomalie riscontrabili: 1) Deformazioni e spostamenti; 2) Distacco; 3) Fessurazioni; 4) Lesioni; 5) Esposizione dei ferri di armatura.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

Tipologia: Controllo a vista

01.01.02.C01 Controllo generale

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

I rinforzi (betoncino armato, FRP, intonaci armati, ecc.) consentono di consolidare elementi murari esistenti attraverso la loroapplicazione su uno o entrambi i lati della muratura.

Interventi su strutture esistenti

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Manuale di Manutenzione

01.01.02.I01 Interventi sulle strutture

Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difettoaccertato.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Cadenza: quando occorre

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Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.01.03

Rinforzi in GFRP

Unità Tecnologica: 01.01

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.01.03.A01 Deformazioni e spostamenti

Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione degli elementi strutturali.

01.01.03.A02 Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

01.01.03.A03 Fessurazioni

Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamentoreciproco delle parti.

01.01.03.A04 Lesioni

Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.

01.01.03.A05 Esposizione dei ferri di armatura

Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degliagenti atmosferici.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

Cadenza: ogni 12 mesi

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica; 2) Resistenza agli agenti aggressivi.

• Anomalie riscontrabili: 1) Deformazioni e spostamenti; 2) Distacco; 3) Fessurazioni; 4) Lesioni; 5) Esposizione dei ferri di armatura.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

Tipologia: Controllo a vista

01.01.03.C01 Controllo generale

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

I rinforzi in FRP consentono di consolidare elementi murari o pareti e setti in c.a esistenti attraverso l'applicazione su uno o entrambii lati dell'elemento, di lamine o una rete in FRP fissate mediante interposizione di una matrice (resine epossidiche per le lamine,matrici inorganiche per la rete), al fine di aumentare la resistenza flessionale e/o tagliante degli elementi.

Interventi su strutture esistenti

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Manuale di Manutenzione

01.01.03.I01 Interventi sulle strutture

Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difettoaccertato.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Cadenza: quando occorre

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Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.01.04

Riparazione del copriferro

Unità Tecnologica: 01.01

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.01.04.A01 Corrosione

Decadimento degli elementi metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidridecarbonica, ecc.).

01.01.04.A02 Disgregazione

Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

01.01.04.A03 Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

01.01.04.A04 Esposizione dei ferri di armatura

Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degliagenti atmosferici.

01.01.04.A05 Fessurazioni

Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamentoreciproco delle parti.

01.01.04.A06 Lesioni

Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.

01.01.04.A07 Mancanza

Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

01.01.04.A08 Penetrazione di umidità

Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

01.01.04.A09 Polverizzazione

Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

Si tratta di interventi che interessano il ripristino del calcestruzzo di copriferro delle strutture in c.a.. In genere la parte ammaloratapresenta delle lesioni e delle sfarinature del calcestruzzo con o senza l'ossidazione delle armature. L'intervento prevede:- l'asportazione del calcestruzzo ammalorato fino ad arrivare alle parti consistenti della struttura;- la rimozione delle corrosioni dai ferri di armatura;- il trattamento anticorrosivo dei ferri di armatura con prodotti epossidici;- l'applicazione di una boiacca epossidica in dispersione di acqua e cemento per migliorare l'aderenza della nuova malta al vecchiocalcestruzzo ed ai ferri presenti;- il ripristino delle sezioni originarie delle strutture mediante malte reoplastiche con ritiro compensato.

Interventi su strutture esistenti

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Manuale di Manutenzione

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

Cadenza: ogni 12 mesi

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi.

• Anomalie riscontrabili: 1) Disgregazione; 2) Distacco; 3) Esposizione dei ferri di armatura; 4) Polverizzazione; 5) Fessurazioni.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

Tipologia: Ispezione a vista

01.01.04.C01 Controllo generale

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

01.01.04.I01 Interventi sulle strutture

Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difettoaccertato.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Cadenza: a guasto

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Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.01.05

Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura

Unità Tecnologica: 01.01

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.01.05.A01 Corrosione

Decadimento degli elementi metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidridecarbonica, ecc.).

01.01.05.A02 Disgregazione

Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.

01.01.05.A03 Distacco

Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricatidalla loro sede.

01.01.05.A04 Esposizione dei ferri di armatura

Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degliagenti atmosferici.

01.01.05.A05 Fessurazioni

Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamentoreciproco delle parti.

01.01.05.A06 Lesioni

Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.

01.01.05.A07 Mancanza

Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.

Si tratta di sistemi che utilizzano tecniche e prodotti idonei (malte cementizie modificate, malte a ritiro compensato, resine, boiacca,ecc.) utilizzati per la protezione dei ferri d'armatura dalla corrosione e dagli effetti della carbonatazione.Gli interventi prevedono le seguenti fasi in successione:- asportazione del calcestruzzo degradato;- processo di idrosabbiatura;- sigillatura;- controllo delle armature;- trattamento protettivo antiossidante delle armature;- trattamento protettivo antiossidante delle armature non affioranti;- ricostruzione geometrica del calcestruzzo;- rivestimento elastomerico anticarbonatazione;- regolarizzazione del supporto;- rivestimento elastico anticarbonatazione.

Interventi su strutture esistenti

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Manuale di Manutenzione

01.01.05.A08 Penetrazione di umidità

Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.

01.01.05.A09 Polverizzazione

Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.

CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

Cadenza: ogni 12 mesi

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi.

• Anomalie riscontrabili: 1) Disgregazione; 2) Distacco; 3) Esposizione dei ferri di armatura; 4) Polverizzazione; 5) Fessurazioni.

• Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.

Tipologia: Ispezione a vista

01.01.05.C01 Controllo generale

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

01.01.05.I01 Interventi sulle strutture

Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difettoaccertato.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Cadenza: a guasto

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Page 22: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Manuale di Manutenzione

Unità Tecnologica: 01.02

I compositi fibrosi a matrice polimerica FRP (acronimo di Fiber Reinforced Polymers) vengono utilizzati per il rinforzo di strutturenel campo edili. Essi si ottengono mediante la sovrapposizione e/o miscelazione di materiali diversi.sono prodotti di polimeri rinforzati di fibre realizzati in nastri, tessuti o lastre rinforzate con fibre di carbonio, vetro e/o aramide chevengono immersi in matrici resinose epossidiche, fenoliche, ecc., utilizzati per il consolidamento statico. L’uso del FRP nel rinforzosismico di elementi in c.a. è finalizzato ai seguenti obiettivi: - aumento della resistenza a taglio di pilastri e pareti mediante applicazione di fasce in FRP con le fibre disposte secondo ladirezione delle staffe; - aumento della duttilità nelle parti terminali di travi e pilastri mediante fasciatura con FRP con fibre lungo il perimetro; - miglioramento dell’efficienza delle giunzioni per sovrapposizione, sempre mediante fasciatura con FRP con fibre continuedisposte lungo il perimetro. Vengono inoltre utilizzate per le cerchiature esterne e per gli interventi volti a ridurre la spinta di archi evolte.Tra le principali fibre più utilizzate per la produzione di materiali compositi vi sono quelle di vetro, di carbonio, le fibrearammidiche, altre tipologie (PBO, basalto, PAV) ed ibridi, ossia costituiti da differenti filati. I compositi per il rinforzo strutturalesono disponibili sul mercato in diverse geometrie:- lamine pultruse, caratterizzate da una disposizione unidirezionale delle fibre ed utilizzate preferibilmente per placcare superficiregolari- tessuti bidirezionali, che si possono adattare alla forma degli elementi strutturali rinforzati- gli FRP applicati maggiormente nei casi in cui sia necessario limitare l’impatto estetico sulla struttura originaria e garantire unaadeguata reversibilità dell’intervento.Esistono sul mercato anche altri tipi di materiali compositi, che si differenziano per la natura della matrice (matrice inorganica) odelle fibre (fibre discontinue o continue con materiali differenti, ad esempio l’acciaio, il basalto, il P.B.O.). Tali compositi risultanoessere particolarmente performanti per determinate applicazioni.Le fibre più utilizzate in compositi possono essere in: carbonio, vetro, basalto, aramidiche, organiche e minerali, acciaio, tessutiibridi e altre tipologie (canapa, lino, ecc.).Oltre ai componenti che gli restituiscono maggiore stabilità: matrici plastiche, matrici a base di malta, matrici metalliche, matriciceramiche, resine poliestere, resine epossidiche, resine fenoliche, resine siliconiche.In campo applicativo esistono altri elementi meglio definiti come: tessuti unidirezionali, tessuti multidirezionali, laminati, barre, reti,adesivi, accessori.

REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)

01.02.R01 Qualificazione dei materiali

Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica

I prodotti applicati dovranno essere qualificati con appropriate prove sperimentali.

I processi di qualificazione dei materiali compositi dovranno garantire i seguenti aspetti:- garantire la qualità ed il rispetto dei valori minimi richiesti;- fornire risultati sperimentali relativi alle caratteristiche fisiche e meccaniche in un numero statisticamente significativo;- disporre di informazioni sulle schede tecniche dei materiali.- tutte le prove meccaniche e fisiche di qualificazione dovranno essere condotte da laboratori qualificati che dispongano di tutte leattrezzature e delle competenze necessarie e che abbiano una comprovata esperienza nella caratterizzazione dei materiali compositi

Prestazioni:

I produttori dovranno fornire apposite schede tecniche relative ai profili pultrusi di FRP ed altri nelle quali devono essere indicati ivalori delle proprietà meccaniche ricavati su base statistica e comprendenti i valori caratteristici, di cui devono essere definiti icorrispondenti frattili.Nelle schede tecniche dovranno riportare i dati necessari per la valutazione statistica delle proprietà meccaniche (ad esempio: media,scarto quadratico medio, numerosità dei campioni, frattile considerato, intervallo di confidenza).Tutte le prove effettuate sui materiali compositi dovranno rispettare i parametri e valori indicati nelle seguenti norme: UNI EN13706-1; UNI EN 13706-2; UNI EN 13706-3.

Livello minimo della prestazione:

Classe di Esigenza: Funzionalità

Materiali compositi fibrosi (GFRP)

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Manuale di Manutenzione

01.02.R02 Durabilità dell’efficacia dell’intervento

Classe di Requisiti: Durabilità tecnologica

L'applicazione del sistema di rinforzo dovrà assicurare la durabilità dell’efficacia dell’intervento.

Il progetto del sistema di rinforzo deve assicurare la durabilità dell’efficacia dell’intervento proposto nel corso della vita utile dellastruttura rinforzata, anche in relazione al degrado atteso, anche in funzione di modelli teorici, indagini di laboratorio, esperienzepregresse per interventi simili.

Prestazioni:

In funzione della destinazione d’uso della struttura rinforzata e per assicurare la durabilità all’intervento di rinforzo vannoconsiderate e verificate in fase progettuale le seguenti condizioni:- le condizioni ambientali attese e le modalità di applicazione dei carichi;- le composizioni, le proprietà e le prestazioni dei materiali preesistenti e degli FRP, oltre che dei prodotti utilizzati per la messa inopera degli stessi;- la scelta della configurazione del rinforzo, delle modalità di applicazione e dei particolari costruttivi;- la qualità delle maestranze ed il livello di controllo;- l’adozione di particolari misure protettive (in caso di temperature elevate, umidità, ecc.);- la manutenzione attesa durante la vita utile.

Livello minimo della prestazione:

Classe di Esigenza: Durabilità

01.02.R03 Vita utile della struttura

Classe di Requisiti: Durabilità tecnologica

I materiali compositi dovranno garantire già in fase progettuale una durata tecnologica adeguata dei sistemi applicati.

I materiali compositi dovranno garantire in fase progettuale ed in base alla destinazione d'uso delle strutture ove applicati, una vitautile delle strutture rinforzate pari a quella di una struttura di nuova realizzazione. In particolare, i coefficienti parziali da adottareper le azioni di calcolo saranno gli stessi di quelli previsti dalla normativa vigente per le nuove costruzioni

Prestazioni:

Le azioni di calcolo dovranno essere quelle riferite alle normative vigenti. Per destinazioni d’uso particolari, come ad esempio lestrutture provvisorie, si può fare riferimento alla norma UNI EN 1990 per la scelta dei coefficienti parziali riferiti alla vita utile

Livello minimo della prestazione:

Classe di Esigenza: Durabilità

01.02.R04 Resistenza agli agenti aggressivi

Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici

Gli interventi sulle strutture esistenti non dovranno essere causa di dissoluzioni o disgregazioni e/o mutamenti di aspetto a causadell'azione di agenti aggressivi chimici.

I materiali costituenti le strutture non dovranno deteriorarsi e/o comunque perdere le prestazioni iniziali in presenza di agenti chimicipresenti negli ambienti. I materiali utilizzati dovranno comunque consentire tutte le operazioni di pulizia e dovranno esserecompatibili chimicamente con la base di supporto.

Prestazioni:

I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.Livello minimo della prestazione:

Classe di Esigenza: Sicurezza

01.02.R05 Resistenza meccanica

Classe di Requisiti: Di stabilità

Gli interventi sulle strutture esistenti dovranno garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza e dovranno contrastare in modoefficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.

Gli interventi sulle strutture esistenti dovranno contrastare in modo concreto il prodursi di eventuali rotture o deformazioni rilevantiPrestazioni:

Classe di Esigenza: Sicurezza

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Manuale di Manutenzione

in conseguenza dell'azione di sollecitazioni meccaniche che possono in un certo modo comprometterne la durata e la funzionalità neltempo e costituire pericolo per la sicurezza degli utenti. A tal fine si considerano le seguenti azioni: carichi dovuti al peso proprio,carichi di esercizio, sollecitazioni sismiche, carichi provocati da dilatazioni termiche, eventuali assestamenti e deformazioni distrutturali.

Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti le pareti si rimanda comunquealle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.

Livello minimo della prestazione:

L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:° 01.02.01 Barre in fibre di vetro

° 01.02.02 Rete apprettata in fibra di vetro

° 01.02.03 Rete in fibra di vetro strutturale resistente agli alcali

° 01.02.04 Sistemi di rinforzo CFRP per il consolidamento di solai e travi in c.a.

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Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.02.01

Barre in fibre di vetro

Unità Tecnologica: 01.02

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.02.01.A01 Delaminazione

Perdita di aderenza del rinforzo rispetto a strutture. Vi possono essere fenomeni di delaminazione diversi:- delaminazione di estremità del rinforzo (plate end debonding);- delaminazione a partire dai giunti di malta e/o da fessure trasversali nella muratura (intermediate crack debonding), ecc..

01.02.01.A02 Depositi

Le superfici dei materiali compositi risultano sporche e con residui di polveri e/o altro materiale estraneo che possono rendere pocoefficace l'applicazione degli stessi alle strutture.

01.02.01.A03 Difetti di lay-up

Si tratta di errori di orientamento delle fibre e/o delle lamine che possono rendere inefficace l'applicazione dei rinforzi.

01.02.01.A04 Disomogeneità o irregolarità

L'allineamento non corretto dei compositi può causare la perdita di efficacia del rinforzo strutturale in quanto gli stessi non lavoranobene a trazione.

01.02.01.A05 Elevata grammatura dei tessuti

Strati di grammatura (g/mq) superiori ai dati di progetto. Grammature elevate possono formare fasci di filamenti che internamenterisultano privi di adesivo. I tessuti possono dar luogo a fenomeni di incoerenza durante le fasi di applicazione in quantol'impregnatura della resina al tessuto non risulterà idonea.

01.02.01.A06 Elevato spessore dei laminati

Rischi di rottura per delaminazione dovuti all'utilizzo di laminati con elevato spessore.

01.02.01.A07 Fessurazioni del supporto

Fenomeni di interruzione delle superfici dei supporti per la presenza di rotture singole o ramificate che possono comprometterel'applicazione di rinforzi.

01.02.01.A08 Non planarità delle superfici

Si tratta di elementi costituiti da barre pultruse in fibre di vetro con aderenza migliorata, preimpregnate con vinil estereepossimodificato, impiegate per la riparazione ed il rinforzo strutturale di elementi in calcestruzzo armato, mattoni, pietra e tufo chein seguito ad azioni fisico-meccaniche e naturali, possono aver subito rotture, guasti, deterioramenti, ecc.. Possono, in alternativa,essere utilizzate anche in abbinamento a tessuti, per rendere più idoneo l’ancoraggio, dopo aver effettuato interventi di rinforzo aflessione e a taglio.

Materiali compositi fibrosi (GFRP)

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Manuale di Manutenzione

Le superfici dei supporti interessate dall'applicazione dei rinforzi risultano non perfettamente planari potendo dar luogo ad instabilitàdei volumi coinvolti.

01.02.01.A09 Peeling o delaminazione di estremità

Prevalenza della crisi di delaminazione che si manifesta particolarmente negli interventi di placcaggio dove sono stati applicatiprodotti con spessori di riferimento > 2 mm (come due lamine sovrapposte). E' un meccanismo fragile che può manifestarsi anchecon carichi minimi.

01.02.01.A10 Presenza di occlusioni di aria

Presenza di punti di non trasferimento dovute ad occlusioni di aria negli adesivi che possono compromettere il non completotrasferimento delle sollecitazioni tra rinforzi e supporti.

01.02.01.A11 Punti di spinta o vuoto

Perdita di aderenza del rinforzo per distacco. E' un fenomeno che si manifesta quando il rinforzo assume sforzo di trazione andandosia staccare in conseguenza della modesta resistenza alla trazione e dell'adesione che possiede l'adesivo.

01.02.01.A12 Rotture e danneggiamenti

Rotture e/o danneggiamenti di parti dei materiali compositi dovuti a difetti intrinsechi dei materiali, a dimensionamenti progettuali edi calcolo errati, alla presenza di spigoli vivi nelle strutture, ecc..

CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE

Cadenza: ogni 12 mesi

Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi; 2) Resistenza meccanica; 3) Durabilità dell’efficacia dell’intervento.

• Anomalie riscontrabili: 1) Disomogeneità o irregolarità; 2) Rotture e danneggiamenti.

Tipologia: Controllo a vista

01.02.01.C01 Controllo generale delle parti a vista

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

01.02.01.I01 Ripristino

Ripristino dei materiali compositi in relazione al progetto di consolidamento statico delle strutture da salvaguardare.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Cadenza: quando occorre

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Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.02.02

Rete apprettata in fibra di vetro

Unità Tecnologica: 01.02

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.02.02.A01 Delaminazione

Perdita di aderenza del rinforzo rispetto a strutture. Vi possono essere fenomeni di delaminazione diversi:- delaminazione di estremità del rinforzo (plate end debonding);- delaminazione a partire dai giunti di malta e/o da fessure trasversali nella muratura (intermediate crack debonding), ecc..

01.02.02.A02 Depositi

Le superfici dei materiali compositi risultano sporche e con residui di polveri e/o altro materiale estraneo che possono rendere pocoefficace l'applicazione degli stessi alle strutture.

01.02.02.A03 Difetti di lay-up

Si tratta di errori di orientamento delle fibre e/o delle lamine che possono rendere inefficace l'applicazione dei rinforzi.

01.02.02.A04 Disomogeneità o irregolarità

L'allineamento non corretto dei compositi può causare la perdita di efficacia del rinforzo strutturale in quanto gli stessi non lavoranobene a trazione.

01.02.02.A05 Elevata grammatura dei tessuti

Strati di grammatura (g/mq) superiori ai dati di progetto. Grammature elevate possono formare fasci di filamenti che internamenterisultano privi di adesivo. I tessuti possono dar luogo a fenomeni di incoerenza durante le fasi di applicazione in quantol'impregnatura della resina al tessuto non risulterà idonea.

01.02.02.A06 Elevato spessore dei laminati

Rischi di rottura per delaminazione dovuti all'utilizzo di laminati con elevato spessore.

01.02.02.A07 Fessurazioni del supporto

Fenomeni di interruzione delle superfici dei supporti per la presenza di rotture singole o ramificate che possono comprometterel'applicazione di rinforzi.

01.02.02.A08 Non planarità delle superfici

Le superfici dei supporti interessate dall'applicazione dei rinforzi risultano non perfettamente planari potendo dar luogo ad instabilitàdei volumi coinvolti.

Si tratta di elementi in rete apprettata costituita da fibre di vetro a maglie con caratteristiche di resistenza agli alcali, da impiegare nelrinforzo di supporti in pietra, mattoni, tufo, ecc., per conferirgli una ripartizione più uniforme delle sollecitazioni .

Materiali compositi fibrosi (GFRP)

Pagina 26

Page 28: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Manuale di Manutenzione

01.02.02.A09 Peeling o delaminazione di estremità

Prevalenza della crisi di delaminazione che si manifesta particolarmente negli interventi di placcaggio dove sono stati applicatiprodotti con spessori di riferimento > 2 mm (come due lamine sovrapposte). E' un meccanismo fragile che può manifestarsi anchecon carichi minimi.

01.02.02.A10 Presenza di occlusioni di aria

Presenza di punti di non trasferimento dovute ad occlusioni di aria negli adesivi che possono compromettere il non completotrasferimento delle sollecitazioni tra rinforzi e supporti.

01.02.02.A11 Punti di spinta o vuoto

Perdita di aderenza del rinforzo per distacco. E' un fenomeno che si manifesta quando il rinforzo assume sforzo di trazione andandosia staccare in conseguenza della modesta resistenza alla trazione e dell'adesione che possiede l'adesivo.

01.02.02.A12 Rotture e danneggiamenti

Rotture e/o danneggiamenti di parti dei materiali compositi dovuti a difetti intrinsechi dei materiali, a dimensionamenti progettuali edi calcolo errati, alla presenza di spigoli vivi nelle strutture, ecc..

CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE

Cadenza: ogni 12 mesi

Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi; 2) Resistenza meccanica; 3) Qualificazione dei materiali.

• Anomalie riscontrabili: 1) Disomogeneità o irregolarità; 2) Rotture e danneggiamenti; 3) Non planarità delle superfici.

Tipologia: Controllo a vista

01.02.02.C01 Controllo generale delle parti a vista

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

01.02.02.I01 Ripristino

Ripristino dei materiali compositi in relazione al progetto di consolidamento statico delle strutture da salvaguardare.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Cadenza: quando occorre

Pagina 27

Page 29: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.02.03

Rete in fibra di vetro strutturale resistente agli alcali

Unità Tecnologica: 01.02

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.02.03.A01 Delaminazione

Perdita di aderenza del rinforzo rispetto a strutture. Vi possono essere fenomeni di delaminazione diversi:- delaminazione di estremità del rinforzo (plate end debonding);- delaminazione a partire dai giunti di malta e/o da fessure trasversali nella muratura (intermediate crack debonding), ecc..

01.02.03.A02 Depositi

Le superfici dei materiali compositi risultano sporche e con residui di polveri e/o altro materiale estraneo che possono rendere pocoefficace l'applicazione degli stessi alle strutture.

01.02.03.A03 Difetti di lay-up

Si tratta di errori di orientamento delle fibre e/o delle lamine che possono rendere inefficace l'applicazione dei rinforzi.

01.02.03.A04 Disomogeneità o irregolarità

L'allineamento non corretto dei compositi può causare la perdita di efficacia del rinforzo strutturale in quanto gli stessi non lavoranobene a trazione.

01.02.03.A05 Elevata grammatura dei tessuti

Strati di grammatura (g/mq) superiori ai dati di progetto. Grammature elevate possono formare fasci di filamenti che internamenterisultano privi di adesivo. I tessuti possono dar luogo a fenomeni di incoerenza durante le fasi di applicazione in quantol'impregnatura della resina al tessuto non risulterà idonea.

01.02.03.A06 Elevato spessore dei laminati

Rischi di rottura per delaminazione dovuti all'utilizzo di laminati con elevato spessore.

01.02.03.A07 Fessurazioni del supporto

Fenomeni di interruzione delle superfici dei supporti per la presenza di rotture singole o ramificate che possono comprometterel'applicazione di rinforzi.

01.02.03.A08 Non planarità delle superfici

Le superfici dei supporti interessate dall'applicazione dei rinforzi risultano non perfettamente planari potendo dar luogo ad instabilitàdei volumi coinvolti.

Si tratta di reti apprettate costituita da fibre di vetro resistente agli alcali, da impiegare per il rinforzo strutturale di supporti in pietra,mattoni e tufo. Il sistema conferisce alla muratura rinforzata elevate caratteristiche di duttilità e una uniforme ripartizione dellesollecitazioni.

Materiali compositi fibrosi (GFRP)

Pagina 28

Page 30: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Manuale di Manutenzione

01.02.03.A09 Peeling o delaminazione di estremità

Prevalenza della crisi di delaminazione che si manifesta particolarmente negli interventi di placcaggio dove sono stati applicatiprodotti con spessori di riferimento > 2 mm (come due lamine sovrapposte). E' un meccanismo fragile che può manifestarsi anchecon carichi minimi.

01.02.03.A10 Presenza di occlusioni di aria

Presenza di punti di non trasferimento dovute ad occlusioni di aria negli adesivi che possono compromettere il non completotrasferimento delle sollecitazioni tra rinforzi e supporti.

01.02.03.A11 Punti di spinta o vuoto

Perdita di aderenza del rinforzo per distacco. E' un fenomeno che si manifesta quando il rinforzo assume sforzo di trazione andandosia staccare in conseguenza della modesta resistenza alla trazione e dell'adesione che possiede l'adesivo.

01.02.03.A12 Rotture e danneggiamenti

Rotture e/o danneggiamenti di parti dei materiali compositi dovuti a difetti intrinsechi dei materiali, a dimensionamenti progettuali edi calcolo errati, alla presenza di spigoli vivi nelle strutture, ecc..

CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE

Cadenza: ogni 12 mesi

Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi; 2) Resistenza meccanica; 3) Qualificazione dei materiali.

• Anomalie riscontrabili: 1) Disomogeneità o irregolarità; 2) Non planarità delle superfici; 3) Rotture e danneggiamenti.

Tipologia: Controllo a vista

01.02.03.C01 Controllo generale delle parti a vista

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

01.02.03.I01 Ripristino

Ripristino dei materiali compositi in relazione al progetto di consolidamento statico delle strutture da salvaguardare.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Cadenza: quando occorre

Pagina 29

Page 31: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Manuale di Manutenzione

Elemento Manutenibile: 01.02.04

Sistemi di rinforzo CFRP per il consolidamento di solaie travi in c.a.

Unità Tecnologica: 01.02

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.02.04.A01 Delaminazione

Perdita di aderenza del rinforzo rispetto a strutture. Vi possono essere fenomeni di delaminazione diversi:- delaminazione di estremità del rinforzo (plate end debonding);- delaminazione a partire dai giunti di malta e/o da fessure trasversali nella muratura (intermediate crack debonding), ecc..

01.02.04.A02 Depositi

Le superfici dei materiali compositi risultano sporche e con residui di polveri e/o altro materiale estraneo che possono rendere pocoefficace l'applicazione degli stessi alle strutture.

01.02.04.A03 Difetti di lay-up

Si tratta di errori di orientamento delle fibre e/o delle lamine che possono rendere inefficace l'applicazione dei rinforzi.

01.02.04.A04 Disomogeneità o irregolarità

L'allineamento non corretto dei compositi può causare la perdita di efficacia del rinforzo strutturale in quanto gli stessi non lavoranobene a trazione.

01.02.04.A05 Elevata grammatura dei tessuti

Strati di grammatura (g/mq) superiori ai dati di progetto. Grammature elevate possono formare fasci di filamenti che internamenterisultano privi di adesivo. I tessuti possono dar luogo a fenomeni di incoerenza durante le fasi di applicazione in quantol'impregnatura della resina al tessuto non risulterà idonea.

01.02.04.A06 Elevato spessore dei laminati

Rischi di rottura per delaminazione dovuti all'utilizzo di laminati con elevato spessore.

01.02.04.A07 Fessurazioni del supporto

Fenomeni di interruzione delle superfici dei supporti per la presenza di rotture singole o ramificate che possono comprometterel'applicazione di rinforzi.

01.02.04.A08 Non planarità delle superfici

Le superfici dei supporti interessate dall'applicazione dei rinforzi risultano non perfettamente planari potendo dar luogo ad instabilità

Si tratta di sistemi di rinforzo strutturali realizzati mediante l'applicazione di materiali fibrorinforzati per il consolidamento di travi esolai. In particolare per incrementare la resistenza a flessione e a taglio di travi e solai in cemento armato.

Materiali compositi fibrosi (GFRP)

Pagina 30

Page 32: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Manuale di Manutenzione

dei volumi coinvolti.

01.02.04.A09 Peeling o delaminazione di estremità

Prevalenza della crisi di delaminazione che si manifesta particolarmente negli interventi di placcaggio dove sono stati applicatiprodotti con spessori di riferimento > 2 mm (come due lamine sovrapposte). E' un meccanismo fragile che può manifestarsi anchecon carichi minimi.

01.02.04.A10 Presenza di occlusioni di aria

Presenza di punti di non trasferimento dovute ad occlusioni di aria negli adesivi che possono compromettere il non completotrasferimento delle sollecitazioni tra rinforzi e supporti.

01.02.04.A11 Punti di spinta o vuoto

Perdita di aderenza del rinforzo per distacco. E' un fenomeno che si manifesta quando il rinforzo assume sforzo di trazione andandosia staccare in conseguenza della modesta resistenza alla trazione e dell'adesione che possiede l'adesivo.

01.02.04.A12 Rotture e danneggiamenti

Rotture e/o danneggiamenti di parti dei materiali compositi dovuti a difetti intrinsechi dei materiali, a dimensionamenti progettuali edi calcolo errati, alla presenza di spigoli vivi nelle strutture, ecc..

CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE

Cadenza: ogni 12 mesi

Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati.

• Requisiti da verificare: 1) Resistenza agli agenti aggressivi; 2) Resistenza meccanica; 3) Qualificazione dei materiali; 4) Durabilità dell’efficacia dell’intervento.

• Anomalie riscontrabili: 1) Rotture e danneggiamenti; 2) Punti di spinta o vuoto.

Tipologia: Controllo a vista

01.02.04.C01 Controllo generale delle parti a vista

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

01.02.04.I01 Ripristino

Ripristino dei materiali compositi in relazione al progetto di consolidamento statico delle strutture da salvaguardare.

• Ditte specializzate: Specializzati vari.

Cadenza: quando occorre

Pagina 31

Page 33: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Manuale di Manutenzione

INDICE01 INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFI CAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA pag. 8

01.01 Interventi su strutture esistenti 9

01.01.01 Resine espandenti 11

01.01.02 Rinforzi degli elementi murari 13

01.01.03 Rinforzi in GFRP 15

01.01.04 Riparazione del copriferro 17

01.01.05 Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura 19

01.02 Materiali compositi fibrosi (GFRP) 21

01.02.01 Barre in fibre di vetro 24

01.02.02 Rete apprettata in fibra di vetro 26

01.02.03 Rete in fibra di vetro strutturale resistente agli alcali 28

01.02.04 Sistemi di rinforzo CFRP per il consolidamento di solai e travi in c.a. 30

IL TECNICOIng. Luigi TALO'

Pagina 32

Page 34: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

COMMITTENTE: Amministrazione Comunale di San Marzano di S.G. - CUP: B31E15000230007

OGGETTO: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONEPER LA MESSA IN SICUREZZA(adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie)DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio)Tipologia A)

PIANO DI MANUTENZIONE

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

PROGRAMMA DIMANUTENZIONE

Comune di San MarzanoProvincia di Taranto

SAN MARZANO di S.G. - Pllesso Scolastico "G.CASTRIOTA" via Manduria., __________

IL TECNICOIng. Luigi TALO'

SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI

Pagina 1

Page 35: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni

Classe Requisiti

Di stabilità

01 - INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DIRECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA

MESSA IN SICUREZZA

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

01.01 - Interventi su strutture esistenti

01.01 Interventi su strutture esistenti

01.01.R01 Requisito: Resistenza meccanica

Gli interventi sulle strutture esistenti dovranno garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza e dovranno contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.

Controllo: Controllo generale01.01.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale01.01.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale01.01.01.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

01.02 - Materiali compositi fibrosi (GFRP)

01.02 Materiali compositi fibrosi (GFRP)

01.02.R05 Requisito: Resistenza meccanica

Gli interventi sulle strutture esistenti dovranno garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza e dovranno contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.

Controllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi

Pagina 2

Page 36: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni

Classe Requisiti

Durabilità tecnologica

01 - INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DIRECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA

MESSA IN SICUREZZA

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

01.01 - Interventi su strutture esistenti

01.01 Interventi su strutture esistenti

01.01.R03 Requisito: Resistenza alla corrosione

Gli interventi sulle strutture esistenti e/o gli elementi metallici utilizzati non dovranno decadere in processi di corrosione.

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

01.02 - Materiali compositi fibrosi (GFRP)

01.02 Materiali compositi fibrosi (GFRP)

01.02.R02 Requisito: Durabilità dell’efficacia dell’intervento

L'applicazione del sistema di rinforzo dovrà assicurare la durabilità dell’efficacia dell’intervento.

Controllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi

01.02.R03 Requisito: Vita utile della struttura

I materiali compositi dovranno garantire già in fase progettuale una durata tecnologica adeguata dei sistemi applicati.

Pagina 3

Page 37: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni

Classe Requisiti

Funzionalità tecnologica

01 - INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DIRECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA

MESSA IN SICUREZZA

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

01.02 - Materiali compositi fibrosi (GFRP)

01.02 Materiali compositi fibrosi (GFRP)

01.02.R01 Requisito: Qualificazione dei materiali

I prodotti applicati dovranno essere qualificati con appropriate prove sperimentali.

Controllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi

Pagina 4

Page 38: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni

Classe Requisiti

Protezione dagli agenti chimici ed organici

01 - INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DIRECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA

MESSA IN SICUREZZA

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

01.01 - Interventi su strutture esistenti

01.01 Interventi su strutture esistenti

01.01.R02 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi

Gli interventi sulle strutture esistenti non dovranno essere causa di dissoluzioni o disgregazioni e/o mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.

Controllo: Controllo generale01.01.05.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale01.01.04.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale01.01.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale01.01.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza

01.02 - Materiali compositi fibrosi (GFRP)

01.02 Materiali compositi fibrosi (GFRP)

01.02.R04 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi

Gli interventi sulle strutture esistenti non dovranno essere causa di dissoluzioni o disgregazioni e/o mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.

Controllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista01.02.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi

Pagina 5

Page 39: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni

Elenco Classe di Requisiti:

INDICE

Di stabilità pag. 2

Durabilità tecnologica pag. 3

Funzionalità tecnologica pag. 4

Protezione dagli agenti chimici ed organici pag. 5

IL TECNICOIng. Luigi TALO'

Pagina 6

Page 40: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

COMMITTENTE: Amministrazione Comunale di San Marzano di S.G. - CUP: B31E15000230007

OGGETTO: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONEPER LA MESSA IN SICUREZZA(adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie)DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio)Tipologia A)

PIANO DI MANUTENZIONE

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

PROGRAMMA DIMANUTENZIONE

Comune di San MarzanoProvincia di Taranto

SAN MARZANO di S.G. - Pllesso Scolastico "G.CASTRIOTA" via Manduria., __________

IL TECNICOIng. Luigi TALO'

SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI

Pagina 1

Page 41: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E …

Programma di Manutenzione: Sottoprogramma dei Controlli

01 - INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DIRECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA

MESSA IN SICUREZZA01.01 - Interventi su strutture esistenti

Codice Tipologia FrequenzaElementi Manutenibili / Controlli

01.01.01 Resine espandenti

01.01.01.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

01.01.02 Rinforzi degli elementi murari

01.01.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

01.01.03 Rinforzi in GFRP

01.01.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

01.01.04 Riparazione del copriferro

01.01.04.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

01.01.05 Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura

01.01.05.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale

Controllare eventuali anomalie dell'elemento strutturale dovuti a cause esterne che ne alterano la normale configurazione.

01.02 - Materiali compositi fibrosi (GFRP)

Codice Tipologia FrequenzaElementi Manutenibili / Controlli

01.02.01 Barre in fibre di vetro

01.02.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista

Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati.

01.02.02 Rete apprettata in fibra di vetro

01.02.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista

Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati.

01.02.03 Rete in fibra di vetro strutturale resistente agli alcali

01.02.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista

Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati.

01.02.04 Sistemi di rinforzo CFRP per il consolidamento di solai e travi in c.a.

01.02.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesiControllo: Controllo generale delle parti a vista

Controllare lo stato dei materiali compositi applicati in prossimità degli elementi consolidati.

Pagina 2

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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma dei Controlli

INDICE01 pag. 2INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFI CAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA

01.01 2Interventi su strutture esistenti

01.01.01 2Resine espandenti

01.01.02 2Rinforzi degli elementi murari

01.01.03 2Rinforzi in GFRP

01.01.04 2Riparazione del copriferro

01.01.05 2Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura

01.02 2Materiali compositi fibrosi (GFRP)

01.02.01 2Barre in fibre di vetro

01.02.02 2Rete apprettata in fibra di vetro

01.02.03 2Rete in fibra di vetro strutturale resistente agli alcali

01.02.04 2Sistemi di rinforzo CFRP per il consolidamento di solai e travi in c.a.

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COMMITTENTE: Amministrazione Comunale di San Marzano di S.G. - CUP: B31E15000230007

OGGETTO: INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONEPER LA MESSA IN SICUREZZA(adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie)DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio)Tipologia A)

PIANO DI MANUTENZIONE

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

PROGRAMMA DIMANUTENZIONE

Comune di San MarzanoProvincia di Taranto

SAN MARZANO di S.G. - Pllesso Scolastico "G.CASTRIOTA" via Manduria., __________

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SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

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