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Introduzione al bilancio e alla contabilità analitica per operatori della sanitàVer. mar 2011
Mauro Vitacca
Lo scopo delle rilevazioni contabili I sistemi di rilevazione contabile hanno lo scopo di: rilevare il patrimonio di un’azienda in un dato momento rilevare le variazioni del patrimonio in un periodo di tempo analizzare quali sono le componenti del patrimonio e le componenti che fanno variare il patrimonio nel tempo
Il patrimonio Il patrimonio è composto di attività (soldi in cassa, crediti, immobili, impianti ecc.) e passività (debiti verso fornitori, debiti verso banche, debiti verso dipendenti, debiti per tasse); la differenza tra attività e passività corrisponde al patrimonio netto:
ATTIVITA’ - PASSIVITA’ = PATRIMONIO NETTO
Lo Stato Patrimoniale Lo Stato Patrimoniale riporta la situazione delle attività e delle passività in un dato momento (di solito al 31.12 di ogni anno)
ATTIVITA’ PASSIVITA’ +PATRIMONIO NETTO
Cassa 300 Debiti v/ banche 1.000
Crediti 700 Debiti v/fornitori 500
Immobili 1.000 Debiti v/Erario 500
Macchinari 500 Totale Passivo 2.000
Patrimonio netto 500
Totale Attivo 2.500 Totale a pareggio 2.500
Cosa succede in un anno di attività (esercizio)
31.12.09
ATTIVITA’ PASSIVITA’ + PATRIMONIO NETTO
Cassa 300 Debiti v/ banche 1.000
Crediti 700 Debiti v/fornitori 500
Immobili 1.000 Debiti v/Erario 500
Macchinari 500 Totale Passivo 2.000
Patrimonio netto 500
Totale Attivo 2.500 Totale a pareggio 2.500
31.12.10
ATTIVITA’ PASSIVITA’ + PATRIMONIO NETTO
Cassa 800 Debiti v/ banche 900
Crediti 800 Debiti v/fornitori 600
Immobili 1.000 Debiti v/Erario 500
Macchinari 400 Totale Passivo 2.000
Patrimonio netto 1.000
Totale Attivo 3.000 Totale a pareggio 3.000
Il risultato dell’anno (d’esercizio) Il patrimonio netto è aumentato da 500 a 1.000. Significa che la gestione ha generato un utile Se il patrimonio netto fosse diminuito, la gestione avrebbe generato una perdita PN t+1 - PN t = risultato d’esercizio Se PN t+1 > PN t => utile
Se PN t+1 < PN t => perdita FLUSSO
PN t DI PERIODO PN t+1
Il risultato d’esercizio IL FLUSSO DI PERIODO E’ UN FLUSSO NETTO FLUSSO POSITIVO = RICAVI FLUSSO NEGATIVO = COSTI RICAVI - COSTI = FLUSSO DI PERIODO = RISULTATO D’ESERCIZIO SE R > C => UTILE Se R < C => PERDITA
PN t PN t+1
COSTI
UTILE
Il Conto Economico Il prospetto che riassume i costi e i ricavi è il conto economico
COSTI RICAVI
Consumi (farmaci, presidi ecc.) Ricavi da ricoveri
Servizi sanitari (servizi Ricavi da prestazioniprestazioni esterne) ambulatoriali
Servizi non sanitari (mensa, Altri ricavipulizie, manutenzioni, ecc.)
Personale
Utenze
Acquisti di beni e Acquisto di servizi e prestazioni Se compro una scatola di farmaci composta di 10
compresse, posso utilizzare la stessa scatola per 10 pazienti (o 5 pazienti a cui somministro 2 compresse per volta)
PAZIENTE A
Scatola Farmaci
PAZIENTE B
PAZIENTE C
PAZIENTE D
Se acquisto un servizio o una prestazione (es. esameesterno, una consulenza), ho 1 servizio per 1 paziente
Consulenza PAZIENTE C
Conseguenze (1) I beni e prodotti che vengono acquistati possono essere accumulati e quindi immagazzinati; esempi Farmaci Presidi Protesi
I servizi e le prestazioni che vengono acquistate non possono essere accumulate. Consulenze Esami Prestazioni lavorative Utenze
Conseguenze (2) L’acquisto di beni e prodotti che vengono immagazzinati possono essere utilizzati in un secondo momento. L’acquisto di beni e prodotti è un aumento del patrimonio perché aumenta il valore del “magazzino” Il consumo di beni e prodotti è un costo I servizi non possono essere immagazzinati L’acquisto di servizi è un costo, perché l’acquisto = consumo
Il magazzino e i consumi
Acquisto 15 Scatola Farmaci
Magazzino +15
Attivo Passivo
Magazzino + 15
Magazzino -5
PAZIENTE A 3
PAZIENTE B 2
Attivo Passivo
Magazzino + 15 - 5 =10
Costi Ricavi
Consumi +5
ACQUISTO = aumento del magazzino e quindi aumento del patrimonio
CONSUMO = diminuzione del patrimonio e costo del periodo (esercizio)
Se aumento Acquisti = aumento magazzino =Se aumento Acquisti = aumento magazzino =Aumento patrimonio => perché non va bene avere grosse giacenze di magazzino?
• per acquistare devo pagare i fornitori => devo chiedere anticipi alle banche e pagare interessi (maggiori costi)• maggiori spazi occupati = maggiori costi (utenze, lavoro di movimentazione ecc.)• maggiori sprechi (scadenze beni deperibili, es. farmaci)• maggiori sprechi: più ho a disposizione, meno sto attento al consumo
Il “consumato” e le variazioni di magazzino
MAGAZZINO INIZIALE
ACQUISTI
CONSUMI
MAGAZZINO FINALE
+
+ -
=
10
+16
-5
+ 21
Il “consumato”
VARIAZIONE +11 MAGAZZINO
CONSUMIACQUISTI
MAGAZZINO INIZIALE
VARIAZIONE MAGAZZINO MAGAZZINO
FINALE
Il “consumato” e le variazioni di magazzino
ACQUISTI
CONSUMI
MAGAZZINO FINALE
CONSUMIACQUISTI
MAGAZZINO INIZIALE
VARIAZIONE
ACQUSTI 16
MAGAZZINO INIZIALE 10MAGAZZINO FINALE 21
CONSUMI 5
Consumi = Magazzino Iniziale 10 + Acquisti 16 – Magazzino Finale 21 = 5
Cosa succede in un anno di attività (esercizio)
31.12.09 31.12.10
Attivo Passivo Attivo Passivo
Magazzino 10 Magazzino 10 +16- 5 = 21
2010
Costi Ricavi
Consumi 5
Il “consumato” e le variazioni di magazzino
ACQUISTI
MAGAZZINO FINALE
CONSUMIACQUISTI
MAGAZZINO INIZIALE
VARIAZIONE
ACQUSTI
MAGAZZINO INIZIALEMAGAZZINO FINALE
CONSUMI
Consumi = Acquisti 16 - Variazione Rimanenze 11 = 5
Variazione Rimanenze
CONSUMIACQUSTI
Variazione Rimanenze
Cosa succede in un anno di attività (esercizio): una impostazione alternativa
31.12.09 31.12.10
Attivo Passivo Attivo Passivo
Magazzino 10 Magazzino 10 +16- 5 = 21
2010
Costi Ricavi
Acquisti 16 Variazione rimanenze 11
Il “consumato” e le variazioni di magazzino
ACQUISTI
MAGAZZINO FINALE
CONSUMIACQUISTI
MAGAZZINO INIZIALE
VARIAZIONE
ACQUSTI 5
MAGAZZINO INIZIALE10
MAGAZZINO FINALE 3
CONSUMI 12
Consumi = Acquisti 5 - Variazione Rimanenze (-7) = 12
ACQUSTI 5CONSUMI 12
Variazione Rimanenze -7
Variazione Rimanenze -7
Attivo PassivoMagazzino 10
Cosa succede in un anno di attività (esercizio)
Attivo PassivoMagazzino 10 + 5 -3 = 12
Costi ricaviConsumi 12
31.12.09 31.12.10
Costi ricaviAcquisti 5
Variazione rimanenze 7
oppure
Gli acquisti pluriennali Gli immobili, i fabbricati, le attrezzature, i macchinari ecc., quando vengono acquistati aumentano il patrimonio, ma non vengono “immagazzinati”
Vengono “consumati” negli anni in funzione della durata presunta Esempio: acquisto una TAC al costo di 500 mila euro, che prevedo durerà 10 anni, ogni anno ha un “consumo” pari a 50. Questo consumo si chiama “ammortamento”
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Totale
Valore iniziale 500
Valore inizio anno ==
Ammortamento annuo (50)
== == == ==
450 400 350 300
(50) (50) (50) (50)
== == == == == 500
250 200 150 100 50
(50) (50) (50) (50) (50) (500)
Piano di ammortamento
Valore residuo fine anno 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0
Cosa succede in un anno di attività (esercizio 2009)
31.12.2008 31.12.2009
Attivo Passivo Attivo Passivo
TAC 0 TAC 450= 500 - 50
2009
Costi Ricavi
Ammortamenti 50
Cosa succede in un anno di attività (esercizio 2010)
31.12.09 31.12.10
Attivo Passivo Attivo Passivo
TAC 450 TAC 400
2010
Costi Ricavi
Ammortamenti 50
Cosa succede se vendiamo la TAC nel 2011? Rivendiamo la TAC a 600 mila
31.12.2010 31.12.2011
Attivo Passivo Attivo Passivo
TAC 400 TAC 0
2011
Costi Ricavi
Ammortamenti 50 Plusvalenza 250
VALORE INIZIO ANNO 400AMMORTAMENTO ANNUO (50)VALORE RESIDUO 350
VALORE DI VENDITA 600DIFFERENZA 250
Cosa succede se vendiamo la TAC nel 2011? Rivendiamo la TAC a 200 mila
31.12.2010 31.12.2011
Attivo Passivo Attivo Passivo
TAC 400 TAC 0
2011
Costi Ricavi
Ammortamenti 50Minusvalenza 150
VALORE INIZIO ANNO 400AMMORTAMENTO ANNUO (50)VALORE RESIDUO 350
VALORE DI VENDITA 200DIFFERENZA 150
Il leasing Ma la TAC la devo per forza comprare? La posso anche acquisire in leasing Il canone comprende: La quota di affitto La quota di interessi per il finanziamento
31.12.2010 31.12.2011
Attivo Passivo Attivo Passivo
TAC 0 TAC 0
2011
Costi Ricavi
Leasing 60
Incassi e pagamenti Le prestazioni di ricovero e le prestazioni ambulatoriali vengono fatturate alla Azienda ULSS ogni mese, ma vengono pagate con (molto) ritardo => i ricavi non incassati sono crediti v/ la Az. ULSS e sono un’attività Gli acquisti di beni e servizi non vengono pagati subito => gli acquisti non pagati sono debiti v/fornitori e sono una passività Il personale viene pagato ogni mese, ma i ratei di
tredicesima una volta all’anno => gli stipendi non ancora pagati sono debiti v/ dipendenti e sono una passività
Debiti e accantonamenti
Debito Fondo oneri Fondo rischi TFR Nota
Natura Determinata Determinata Determinata Determinata
Esistenza Certa Certa Probabile Certa Possibile
Ammontare Determinato Indeterminato Indeterminata Determinata
Scadenza Certa Non certa
Accantonamenti (voci B.12 e b. 13) B.12: Rappresentano passività probabili e non certe; esempi: Accantonamento rischi penali su fornitori Accantonamento per rischi liti in corso Accantonamenti rischi per garanzie prodotti (di natura non
ricorrente) Accantonamento per rischi per garanzie prestate a terzi Accantonamento per rischi non assicurati Accantonamento per contratti a esecuzione differita
Accantonamenti (voci B.12 e B. 13) B. 13 Altri accantonamenti, sono certi nell’esistenza, ma di importo stimato; esempi: Accantonamenti per prodotti venduti in garanzia (di natura
ricorrente) Accantonamenti per manutenzione ciclica Accantonamenti per buoni sconti e concorsi a premio Accantonamenti manutenzione e ripristino dei beni gratuitamente
devolvibili Accantonamento manutenzione e ripristino dei beni in azienda
condotta in affitto o in usufrutto Accantonamenti recupero ambientale
Le componenti dello Stato Patrimoniale
Cassa e Banche attive Attività a
breve
Attività a lungo
Magazzino
Crediti
Immobilizzazioni Operative
(Immobili, Impianti, Macchinari ecc)
Immobilizzazioni Finanziarie
Debiti commerciali (fornitori)
Debiti Finanziari (Banche)
Debiti non finanziari e fondi (TFR)
Patrimonio Netto
Passività a breve
Passività a lungo
Capitale Circolante Netto Operativo e la Posizione Finanziaria Netta
Magazzino Debiti commerciali
(fornitori) Crediti
CCNo
Cassa e Banche attiveDebiti Finanziari
(Banche)
PFN
Le componenti dello Stato Patrimoniale
CCNo
Immobilizzazioni Operative
(Immobili, Impianti, Macchinari ecc)
Immobilizzazioni Finanziarie
Debiti non finanziari e fondi (TFR)
PFN Debito o
patrimonio della proprietà ?
Patrimonio Netto
Le componenti dello Stato Patrimoniale
CCNo
Immobilizzazioni Operative
Immobilizzazioni Finanziarie
Debiti non finanziari e fondi (TFR)
PFN Debito o
patrimonio della proprietà ?
Patrimonio Netto
Le componenti dello Stato Patrimoniale
CCNo
Immobilizzazioni Operative
Debiti non finanziari (TFR)
Capitale Investito Netto
Operativo (CINo)
Il fabbisogno finanziario del capitale circolante
Fabbisogno
Crediti v/ ULSS
del capitale circolante
da finanziare
Disponibilità di cassa
Debiti v/ personale
Debiti v/ fornitori
Chiedi prestiti
Il giro del fumo
Attivo Passivo Costi Ricavi
Oneri finanziariCrediti v/ Ulss Debiti v/fornitoriCassa Debiti v/ personale
Debiti v/banche
Le componenti del conto economico
Ricavi
Utile
Imposte
Oneri straordinari
Oneri finanziari
Ammortame nti
Personale
Servizi
Consumi
Quello che rimane
“Il socio di maggioranza”
“Imprevisti” e altri
Costi legati alla necessità di finanziasi
Costi operativi per attrezzature, immobili ecc.
Costi operativi della gestione
Le componenti del conto economico
Margine Operativo
Lordo
Ricavi
Personale
Servizi
Consumi
Il margine che la gestione operativa riesce a produrre indipendentemente dagli investimenti e dall’indebitamento
Costi operativi della gestione
Le componenti del conto economico
Il margine che la gestione operativa riesce a produrre
Ricavi
Reddito Operativo
Ammortame nti
Personale
Servizi
Consumi
tenendo conto degli investimenti, ma indipendentemente dall’indebitamento
Costi operativi per attrezzature, immobili ecc.
Costi operativi della gestione
Un quadro d’insieme ATTIVITA’
Cassa XX Magazzino XX
31.12. t+1
PASSIVITA’ + PATRIMONIO NETTO
Debiti v/ banche XX Debiti v/personale XX
Ricavi
Consumi
Anno t+1
XX
(XX)
Crediti XX Debiti v/fornitori XX Servizi (XX)
Immobili XX Debiti v/Erario XX Personale (XX)
Macchinari XX Totale Passivo XX MOL XX
Patrimonio netto t XX Risultato d’esercizio XX
Ammortamenti
Reddito Operativo
(XX)
XX
Oneri finaziari (XX)
Totale Attivo XX Totale a pareggio XX Oneri straordinari (XX)
Risultato ante imposte XX
At - Pt = PNt
At+1 - Pt+1 = PNt+1
R - C = RE
Imposte
Risultato d'esercizio
(XX)
XX
PNt+1 - PNt = RE => PNt + RE = PNt+1
La Classificazione dei costi Costi variabili: variano, nel loro ammontare complessivo, in misura strettamente proporzionale al variare dei volumi di attività Costi fissi: variano, nel loro ammontare complessivo, in misura strettamente proporzionale al variare dei volumi di attività Tale distinzione ha senso con riferimento all’area di
rilevanza dei costi, cioè quel livello di attività entro cui l’ammontare complessivo dei costi fissi non varia
Il costo unitario variabile non cambia, il costo unitario fisso diminuisce con l’aumentare dei volumi
Costi totali
Costi totali
Costi Variabili
Costi Fissi
Quantità
Costi totali = costi fissi + costi variabili
La classificazione dei costi per oggetto di calcolo Costi specifici: presentano una relazione diretta e immediata rispetto a predefiniti oggetti di calcolo e che, in virtù di ciò, risultano ad essi direttamente attribuibili possono essere determinati in modo “oggettivo”, moltiplicando la quantità del fattore effettivamente consumata dall’oggetto per il suo prezzo unitario, oppure sono costituiti dal valore dei fattori produttivi i cui servizi sono impiegati in modo esclusivo dall’oggetto di costo. Costi comuni: sono quei costi dei fattori impiegati
contemporaneamente da più oggetti per i quali non è possibile identificare le quantità specifiche di fattore consumato; quindi i costi comuni devono essere imputati all’oggetto di costo sulla base di un procedimento di ripartizione o allocazione
Costi specifici e costi comuni I costi specifici sono sempre attribuibili in maniera oggettiva con l’indicazione di un prezzo x una quantità I costi comuni, invece devono essere allocati sulla base di un driver di ribaltamento: Esempio, il costo del riscaldamento è comune a tutti i reparti e lo ripartisco in base ai metri cubi;
Driver Costoripartizione comune
CdC 1 CdC 2 CdC 3 CdC 4
Costi specifici e costi comuni Oggetto di analisi
Costi
Costi Aziendali
Specifici Costi Specifici
Costi Comuni Costi
Comuni
Prestazione Centro di costo
Costi Specifici
Costi Specifici
Costi Comuni
Reparto Ospedale
La classificazione dei costi per oggetto di calcolo Costi diretti: sono imputabili direttamente all’oggetto secondo criteri di specialità, ossia mediante il prodotto tra volume del fattore impiegato e prezzo unitario ovvero in caso di attribuzione di un costo in modo esclusivo. Costi indiretti: si calcolano rispetto all’oggetto di
costo secondo criteri di comunanza (mediante procedimenti di ripartizione o allocazione del costo). In caso di costi indiretti è necessario individuare delle “basi di riparto” o coefficiente di ripartizione al fine di allocare i costi agli oggetti
Costi diretti e costi indiretti
Costo diretto
Coefficiente Di
ripartizione
CdC 1 CdC 2 CdC 3
Costo Indiretto
CdC 4
La classificazione dei costi per oggetto di calcolo I costi specifici possono essere imputati in modo diretto ma anche indiretto. Viceversa i costi comuni non possono essere diretti perché, per definizione, sono “comuni” a più oggetti di costo e dunque saranno imputabili solo in via indiretta.
Costi diretti e costi indiretti Es. il coordinatore di laboratorio:
è un costo specifico e diretto di laboratorio, ma è specifico e indiretto con riferimento al centro di costo microbiologia
Contemporaneamente è un costo comune rispetto al centro di costo microbiologia e al centro di costo prelievi
Può essere ripartito tra i due centri di costo sulla base delle ore lavrate
Laboratorio
Microbiologia
Costo coordinatore
Coefficiente di
ripartizione Centro prelievi
Con riferimento al Reparto
Costi diretti
Coefficiente di
ripartizione
Specifici di “produzione”
Costi indiretti
Costi comuni generali
Amm.ne Direzione ManutenzioniREAPRTO
Dirver Driver Driver
Gli oggetti di calcolo Per linee di prodotto: DRG Unità Organizzative: Reparto, Centro di costo Processi clinico-assistenziali
Tipologie di pazienti: SSN, paganti in proprio
La contabilità Analitica Ostetricia-
Chirurgia, GinecologiaLaboratorioGen.le e eVasc. RiabilitazioneNeonatologiIstopatologi Gruppo Costi
Medicina ODS e FKT a a Radiologia Operatorio Poliambulatori generaliRicavi da ricoveri XX XX XX XX XX XX XX XX XX
Ricavi ambulatoriali XX XX XX XX XX XX XX XX XX
Ricavi interni XX XX XX
Totale ricavi XX XX XX XX XX XX XX XX XX
Consumi (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Servizi (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Servizi interni (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Personale (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Ribaltamento costi generali (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
MOL XX XX XX XX XX XX XX XX XX (XX)
Ammortamenti (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Reddito Operativo XX XX XX XX XX XX XX XX XX
Oneri finaziari (XX)
Oneri straordinari (XX)
Risultato ante imposte XX
Imposte (XX)
Risultato d'esercizio XX
Il costo dei servizi interni Ostetricia-
Chirurgia, GinecologiaLaboratorioGen.le e eVasc. RiabilitazioneNeonatologiIstopatologi Gruppo Costi
Medicina ODS e FKT a a Radiologia Operatorio Poliambulatori generaliRicavi da ricoveri XX XX XX XX XX XX XX XX XX
Ricavi ambulatoriali XX XX XX XX XX XX XX XX XX
Ricavi interni XX XX XX
Totale ricavi XX XX XX XX XX XX XX XX XX
Consumi (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Servizi (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Servizi interni (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Personale (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Ribaltamento costi generali (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
MOL XX XX XX XX XX XX XX XX XX (XX)
Ammortamenti (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Reddito Operativo XX XX XX XX XX XX XX XX XX
Oneri finaziari (XX)
Oneri straordinari (XX)
Risultato ante imposte XX
Imposte (XX)
Risultato d'esercizio XX
Il ribaltamento dei costi generali Ostetricia-
Chirurgia, GinecologiaLaboratorioGen.le e eVasc. RiabilitazioneNeonatologiIstopatologi Gruppo Costi
Medicina ODS e FKT a a Radiologia Operatorio Poliambulatori generaliRicavi da ricoveri XX XX XX XX XX XX XX XX XX
Ricavi ambulatoriali XX XX XX XX XX XX XX XX XX
Ricavi interni XX XX XX
Totale ricavi XX XX XX XX XX XX XX XX XX
Consumi (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Servizi (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Servizi interni (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Personale (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Ribaltamento costi generali (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
MOL XX XX XX XX XX XX XX XX XX (XX)
Ammortamenti (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX) (XX)
Reddito Operativo XX XX XX XX XX XX XX XX XX
Oneri finaziari (XX)
Oneri straordinari (XX)
Risultato ante imposte XX
Imposte (XX)
Risultato d'esercizio XX
Procedure chirurgiche Ore Ammortam
Operatore enti
Centrale di sterilizzazione
Materiali
Dirver
Ore Inf/ OSS
di Sala
Materiali diretti
Ore Anestesista
Ore Operatore
Estemporan ea
Anatomia
Ore Ammortam Operatore enti
Sala Risveglio
Dirver Dirver
Pulizia e sanificazio
ne
Procedura chirurgica
Dirver Dirver
Materiali Ammortame indiretti nti
Dirver Dirver
Rifiuti Utenze speciali
La distinta base Procedura chirurgica:
Descrizione Prestazione
Codice componente
Descrizione Componente Unità Quantità misura
Costo % utilizzo unitario
Costo Fase
Personale: 0
1° operatore h. 0
2° operatore h. 0
Anestesista h. 0
Ferrista h. 0
2° infermiere h. 0
OSS - personale ausiliario h. 0
Materiale 0
0
0
0
0
0
0