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Introuzione Messico Prova

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Introduzione Messico

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� Indice 4 Messico, la terra dai mille colori 8 Messico da non perdere 18 Itinerari guidati �0 Estensioni guidate La Cucaracha Encanto Méxicano Meraviglie Maya Cielito Lindo México Lindo México Grand Tour Destino Oaxaca Maravillas de Baja California Fiesta Colonial Raramuri Yucatan Peninsula Mundo Maya La Ruta Maya48 Fly & Drive in Messico México Auténtico La Ruta de Los Dioses La Cruz Maya La Ruta de la Indipendencia Sac Be Haciendas y Cenotes Baja California Hasta el Sur Baja Sur66 Coste del México68 Hotels in Messico Cancun Riviera Maya Pacifico Baja California80 Notizie Utili Messico81 Notizie Utili Guatemala8� Messico per Intenditori Chiapas Tesoros Coloniales Espreso Maya Eco-Turismo in Yucatan Fly & Ride Barcos Que Cantan91 Guatemala La Terra della Eterna Primavera Guatemala da non perdere98 Hotels in Guatemala100 Itinerari guidati in Guatemala Guatemala Esteso Guatemala Archeologico Luna di Xelajù Guatemala Integral Popol Vuh108 Belize Belize da non perdere Belize altipiani e mare Belize Grand Discovery Belize Natural Wonder116 Fly & Drive in Belize118 Assicurazioni & Condizioni Generali

Photo Credits:Ente per la PromozioneTuristica del Messico

Secretarias de Turismo dei Vari Stati del MessicoInguat Ente Turismo Guatemala

Belize TourismMauro Fanfoni

Francesco GiuliGianluca Sposito

Gian Paolo Bonomi

Graphic project:Koffi Dossou

[email protected]

PERCHé QUESTO CATALOGO? Il Messico rappresenta il fiore all’occhiello della pro-grammazione Konrad Travel. Insieme alla pluriennale esperienza di specialisti per tutte le destinazioni del con-tinente americano, dal Canada fino alla Terra del Fuoco, la collaborazione in esclusiva con VIVA TOURS, operatore ricettivo messicano, permette a Konrad Travel di offrire le migliori soluzioni di servizi turistici per scoprire il me-glio del Messico costruendo su misura il proprio ideale viaggio. Sono state infatti selezionate le migliori soluzio-ni per sistemazioni alberghiere di qualità e servizi turi-stici in lingua italiana, garantendo un’assistenza sempre curata ed altamente professionale in tutte le località del Messico.Questa brochure ha lo scopo di illustrare le infinite at-trazioni del Messico, e di fornire qualche suggerimento per un indimenticabile itinerario o soggiorno in questo affascinante e variegato Paese.

CONSULTATE IL NOSTRO CATALOGO ONLINE www.konradtravel.it Uno strumento di semplice utilizzo e consultazione, continuamente aggior-nato per poter scoprire le nostre nuove proposte, gli itinerari più conosciuti ed importanti, i suggerimenti di viaggio più innovativi ed originali, frutto della conoscenza diretta e di un continuo ap-profondimento di tutte le destinazioni del Continente Americano.

Non troverete prezzi o date di partenza prestabilite:1) Perché la mutevolissima situazione della tariffazione aerea

e dei tassi di cambio Euro/Dollaro suggerisce di quotare di volta in volta l’itinerario prescelto, proprio al fine di pro-porre sempre e comunque il miglior prezzo disponibile;

�) Perché, utilizzando esclusivamente voli di linea, Konrad Travel è in grado di garantire la partenza ogni giorno del-l’anno;

�) Perché intendiamo costruire il vostro viaggio esattamente a misura dei vostri desideri e delle vostre esigenze.

Rivolgetevi dunque con fiducia al vostro Agente di Viaggi, ed invita-telo a contattarci per un preventivo senza impegno.

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Il blu cobalto degli oceani che la circondano, le profonde e sempre agitate acque del Pacifico e la quie-ta bellezza del Caribe messicano, con le abbaglianti spiagge di sabbia bianca. L’azzurro intenso del cielo in cui sorridono le candide nuvole della celebre canzone. Il verde brillante di rigogliose foreste che racchiudono templi e palazzi, centri cerimoniali e città, testimonianze vive delle varie civiltà pre-colombiane ancora avvolte nel mistero. L’ocra acceso della ter-ra e dei primordiali deserti del nord. Il rosso “colorado” delle montagne, dei canyon mozzafiato, delle rocce e dei dirupi. Il bianco abbacinante delle cime di picchi e vulcani ammantati di nevi eterne, dominatori della terra e dei suoi talvolta bruschi movimenti. Il viola, il giallo, l’azzurro ed il caleido-scopio dei coloratissimi costumi delle varie e distinte etnie indie, gelose cu-stodi di ancestrali culture, tradizioni, lingue, incredibilmente sopravvissute alla drammatica conquista spagnola.

La terra dei profumi e dei suoni che conquistano irresistibilmente il viag-giatore, dal neofita al più esperto conoscitore delle destinazioni oltre oceano: profumi e suoni retaggio di un tempo antico, ancora “autentici” perché parte integrante del tessuto quotidiano e vivificati da tradizioni che perpetuano se stesse in una con-tinua sfida contro la globalizzazione dell’Occidente.

La terra in cui meravigliose e miste-riose vestigia dell’era precolombiana convivono con sontuosi capolavori barocchi lasciati in eredità dai Con-quistadores, villaggi abbarbicati sulle colline dove le ricchezze artistiche ed architettoniche derivanti dai ricchi giacimenti minerari sfruttati dai colo-nizzatori convivono con gli usi, tradi-zioni e culture vive di intere comunità indigene, che animano vivaci e ricchi mercatini. Tutto questo è Messico.

Una terra che riesce a incontrare e moltiplicare qualsiasi aspettativa. Un paese talmente esteso e variegato da offrire al visitatore una diversi-

La terra dai mille colori

tà assoluta di climi, fauna, flora, paesaggi, storia, tradizioni, cultura ed economia: qua-le denominatore comune fra le diverse zone, la cordiale allegria della gente, per la quale il visitatore straniero, specialmente se europeo e tanto più italiano, è prima di tutto un ospi-te gradito con cui stabilire un forte e sincero rapporto.

Una destinazione per tutte le tasche, dai gio-vani dal budget limitato che possono contare su una rete di alberghi economici ma dignito-si, ai viaggiatori più esigenti e sofisticati, ai quali proporre strutture alberghiere 5* di gran lusso e charme.Una terra la cui intricata e tuttora misteriosa storia è tra le più importanti e studiate del mondo. Dai più antichi insediamenti risalenti a 20.000 anni a.C. allo sviluppo delle prime grandi civiltà, gli Olmechi nel Messico centro-

meridionale, Zapotechi negli altipiani centro-sud, che svilupparono le prime forme di scrit-tura, il computo del tempo, arte, architettura e religione. La raffinata civiltà Maya fiorita in tutta l’area centroamericana, che grazie alle grandi capa-cità architettoniche, le profonde conoscenze astronomiche e scientifiche, i commerci via terra e via mare, si sviluppò florida e potente con più di 4000 città caratterizzate da pos-senti piramidi in pietra con templi alla som-mità; fino alla sua progressiva e misteriosa scomparsa, che l’invasione spagnola all’inizio del Cinquecento sancì definitivamente. Lo sviluppo della civiltà Tolteca dagli altipiani centrali fino allo Yucatan, popolo di guerrieri che introdusse l’uso del pilastro, permetten-do la costruzione di templi ancora più impo-nenti, tra cui quelli di Chichen Itza. L’avvento degli Aztechi, civiltà forte e militarizzata il cui incontrastato e potente impero si estendeva dal Golfo del Messico fino al Pacifico, di fron-te al quale si trovarono gli Spagnoli di Hernan Cortés al loro arrivo nel 1519. Quindi la Conquista, ultimata solo nel 1547 in quasi tutto l’attuale Messico, con l’inse-diamento del Virreynato e l’inizio della forte immigrazione di Spagnoli, seguita dall’arrivo della Chiesa ed dal conseguente processo di evangelizzazione degli indios, che portò alla costruzione di quasi 10.000 chiese e altret-tanti monasteri nell’arco di un secolo, dando così decisivo impulso all’arte ed architettura coloniale. Un genocidio di più di 12 milioni di indios, uccisi dalle spade ma anche dalle

malattie dei conquistadores a loro sconosciute, e resi schiavi per i lavori forzati nelle miniere. Il lungo periodo di dominazione coloniale del Virrey-nato spagnolo, costruito sullo sfruttamento agricolo del territorio e dei ricchi giacimenti auriferi degli al-tipiani centrali, seguito dai moti per l’autodetermina-zione culminati nella Dichiarazione d’Indipendenza del 1821. Da allora innumerevoli governi più o meno dit-tatoriali, dalla guerra con gli USA del 1846 che portò alla perdita del Texas, California e New Mexico (pra-ticamente metà del Paese) alla sanguinosa guerra ci-vile nel 1858, alla guerra contro l’invasione francese. Dalla presidenza di Porfirio Díaz, regime dittatoriale per oltre 30 anni, alla conseguente grande rivoluzione dei «campesinos» del 1910 guidata da Pancho Villa ed Emiliano Zapata, che in dieci anni trascinò tutto il Paese verso la democrazia. Fino all’attuale paese, con quasi 83 milioni di abitanti, mix multietnico di meticci, bianchi, creoli, nuovi immigrati asiatici, in cui le comunità indigene, in forte calo demografico ed in povertà, lottano con sempre maggiore successo per rivendicare la propria identità, cultura e tradizioni.

Le proposte Konrad TravelKonrad Travel è tour operator specializzato nelle de-stinazioni del Continente Americano: una esperienza decennale sulle destinazioni proposte, una smisurata passione per il grande Universo Americano - dal Ca-nada alla Terra del Fuoco argentina - una capillare rete di uffici corrispondenti locali, selezionati nel cor-so degli anni per fornire qualsiasi soluzione di viaggio individuale o di gruppo, in totale libertà o con assi-stenza in lingua italiana. Tutto questo ci consente di gestire qualunque tipo di servizio turistico, compresa la realizzazione di eventi Incentive e Congressi.Konrad Travel ha deciso di proporre esclusivamente viaggi su misura, con itinerari e programmi elaborati in base alle Vostre esplicite indicazioni. Per questo, le nostre proposte sono sempre indicative e mai fisse, e potranno essere variate in ogni loro componente (hotel, itinerari, servizi a terra, trasporti, voli ecc.) in base alle vostre indicazioni.

Grazie alla collaborazione esclusiva per il territorio italiano con il nostro rinomato e consolidato ope-ratore ricettivista messicano, Konrad Travel ga-rantisce ai viaggiatori italiani una ampia gamma di servizi e proposte, dal tutto organizzato al più libe-ro fai-da-te: hotels, servizi ed escursioni in italiano su tutti gli itinerari, fly&drive creativi ed affidabili, tour in libertà: dal più classico itinerario in Chiapas e Yucatan, alle originali mete quali i circuiti storici del Messico Coloniale, il deserto del Nord e i suoi canyon mozzafiato, la Baja California, il fascino ar-cheologico e paesaggistico del Guatemala.

La presenza diretta sul territorio messicano dei no-stri Uffici centrali di coordinamento ed uffici locali garantisce ai passeggeri un controllo continuo sul proprio soggiorno, una costante ed affidabile assi-stenza in loco grazie al numero verde degli uffici centrali e ai recapiti telefonici raggiungibili 24 ore su 24.

Tutte le nostre proposte di viaggio, qualunque sia la loro composizione (anche pacchetti base per viag-giatori indipendenti) comprendono l’assicurazione-base a copertura delle spese mediche in loco e ba-gaglio, ed una documentazione di viaggio accurata e aggiornata nei suoi contenuti.

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commettere grossolani errori di valutazione. Creare un itinerario scombinato ed impreciso, non tenere conto delle eventuali novità nei trasporti o nelle sistemazioni, ignorare i picchi del flusso turistico internazionale, delle nu-merose e talvolta brutali variazioni climatiche durante l’anno, pensare di essere “scaltri” cercando la migliore soluzione fai-da-te sen-za alcun supporto di conoscenza dei luoghi e delle realtà locali, può portare a veri disastri. Specialmente per chi, come la maggioranza dei viaggiatori, non ha mesi di tempo a di-sposizione per “sistemare” in loco i problemi creati, e necessita di razionalizzare al massi-mo il proprio, limitato tempo.

Naturalmente, per far fede a questa “filoso-fia operativa” Konrad Travel opera esclusiva-mente con voli di linea e rifugge dal dilagante malcostume del viaggio last-minute, che per le nostre destinazioni rappresenta una solu-zione di viaggio “falso”, improvvisato e desti-nato ad un inglorioso e per nulla “indimenti-cabile” epilogo. Una filosofia di creazione e realizzazione di viaggi personalizzati basata su: una rispo-sta rapida, esaustiva e precisa alle agenzie committenti; la maggiore flessibilità possibile nella proposta e nei contenuti dei nostri pro-grammi e suggerimenti di viaggio; la massima chiarezza nella comunicazione con le agenzie, con quotazioni finali ed inclusivi di ogni voce, elaborate sulla base delle migliori tariffe aeree disponibili, delle eventuali promozioni vigenti per il soggiorno in hotel, del cambio ufficiale corrente USD/Euro senza supplementi o voci occulte

La nostra filosofia di viaggioIl viaggio è una cosa seria, frutto di studio ed approfondimento, da non confondersi con una semplice “va-canza”, e nel Continente Americano nessuno - neanche i turisti dei mega-charters e dell’ormai logoro pacchetto “tutto-compreso” - va “in vacanza”; bensì viaggia, esplora, si addentra in molteplici, contrastanti realtà, alla ri-cerca della “propria” esperienza ame-ricana, una “nostra” America che alla fine lasciamo per tornare a casa più ricchi, forse più saggi, certamente stanchi ma indelebilmente segnati dall’esperienza, affascinati e deside-rosi di sapere, vedere, conoscere di più.

Per programmare un viaggio nel Con-tinente Americano, è indispensabile una minima pianificazione: disporre di informazioni dettagliate ed aggiorna-te sulla destinazione (distanze, clima, itinerario, situazione politica e sociale etc.) e dell’aiuto e della consulenza di chi conosce approfonditamente i paesi da visitare, ed è al corrente di tutte le novità ed aggiornamenti: nuovi itinerari, nuove strade, collega-menti terrestri ed aerei, nuovi hotel, destinazioni alternative etc.

Il Messico, ed in generale l’intero Continente Americano, non permet-te nessuna faciloneria né improvvi-sazione: la sua immensa vastità, le sue siderali distanze, la sua natura incontaminata ed inespugnabile, le sue molteplici realtà spingono a non

Nel rispetto della nostra filosofia di viaggio su misura, le nostre proposte di viaggio in-dividuale sono sempre indicative e mai fisse, e potranno essere variate in ogni loro com-ponente (hotels, itinerari, servizi a terra, tra-sporti, voli etc) in base alle vostre indicazioni

Fai-da-te o tutto organizzato?In Messico, Guatemala e altre destinazioni del Centro America non esistono controindicazio-ni assolute ad un tipo di turismo “fai-da-te” autogestito: il crescente successo della for-mula “volo + auto a noleggio”, che garan-tisce grande libertà e flessibilità di viaggio, comporta però problemi in alcune località ed in alcuni periodi dell’anno. In alta stagio-ne turistica (estate, festività natalizie e pa-squali) non è raro incontrare grosse difficoltà a reperire una camera libera nelle località di maggiore impatto turistico (Oaxaca, Chiapas, Yucatan, Riviera Maya, Baja California).

Almeno in tali periodi dell’anno e nelle locali-tà citate, consigliamo vivamente di prenotare i relativi pernottamenti prima della partenza. Altra soluzione per un turismo “giovane” con un minimo di garanzie in fatto di mezzi di tra-

sporto, è il “Mexico Buspass”, una formula di passaggio illimitato sulla rete di pullman pubblici messicani sul quale ci soffermiamo ampiamente in una apposita sezione.

Naturalmente, il viaggiatore può contare sulla sicurezza, affidabilità e qualità dei trasporti turistici, con escursioni e visite guidate, frui-bili sia in formula privata (cioè esclusivamen-te riservati a chi li ha prenotati dall’Italia) sia nella più utilizzata formula “Sit Basis” (cioè in comune con altri passeggeri con trasporto multilingue e servizi di guida parlante italiano presso i siti, località e musei da visitare). I servizi “Sit Basis” hanno costi decisamen-te interessanti anche per chi dispone di un budget ridotto, e rappresentano dunque una valida e sicura alternativa al “Fai da Te”, met-tendo al riparo da qualunque preoccupazione di trasporto, escursioni, acquisto dei biglietti d’ingresso ai siti, ecc.Qualunque sia la formula prescelta, proporre e concepire la vacanza in Messico come sem-plice settimana di soggiorno al mare rappre-senta un grossolano errore, una vera occa-sione mancata. Le meraviglie paesaggistiche, naturali, culturali, archeologiche e folkloriche del Messico, insieme al fascino delle sue co-

ste, costituiscono la “vera” ragione di un viaggio affascinante e coinvol-gente, che appassiona tutti i tipi di viaggiatori e di vacanzieri, e spinge a tornare più volte per non tralasciare nulla della magia di una terra variega-ta, ricca, affascinante.

Raggiungere il MessicoLa profonda conoscenza delle de-stinazioni americane spinge Konrad Travel a proporre ai propri passeggeri esclusivamente la soluzione voli di linea per la massima flessibilità nel-le date, orari e scelta degli aeroporti dove arrivare o ripartire.

Inoltre, i voli di linea permettono di abbinare al viaggio in Messico delle soste più o meno prolungate negli Stati Uniti, in Canada, in Guatemala o altri paesi dell’area Centro-Americana o in diversi paesi europei, a seconda della compagnia aerea utilizzata.

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Nel pianificare uno o più viag-gi in Messico, Vi proponiamo alcune sintetiche indicazioni su località, aree e siti che reputia-mo importanti per una visione approfondita del Messico e la costruzione del vostro ideale viaggio su misura.

CITTA’ DEL MESSICOIdeale e consigliato punto di partenza per la scoperta del Messico, ricca di tesori d’arte pre-colombiana e colo-niale e con imprescindibili siti archeo-logici, storici, paesaggistici e coloniali nelle sue vicinanze, Città del Messico è la capitale federale del paese: sorge a quota 2250 mt di altitudine sulle ro-vine dell’antica Tenochtitlán, che i re Aztechi Montezuma I e II portarono ad essere la più grande metropoli del-le Americhe con oltre 400.000 abi-tanti. Nominata capitale della Nueva España con l’insediamento del primo vicerè Antonio Mendoza nel 1535, la città venne rapidamente sviluppata con la costruzione di chiese, edifici e palazzi in stile barocco. Nel corso dei secoli la città è stata teatro dello sviluppo storico, civile e culturale del paese, dal Virreynato spagnolo alle lotte per l’indipendenza, dalla grande espansione durante la presidenza di Porfirio Diaz alla megalopoli moderna di nostri giorni. Città di grandi fermen-ti artistici ed intellettuali, dalla nascita dell’estridentismo, movimento simile al futurismo, e della pittura muralista di Rivera, Orozco e Siqueiros, Città del Messico è tuttora al centro della cultura internazionale : dalla grafica al cinema, dall’architettura al teatro, dal video alla pittura.

Alcune visite ed escursioni con-sigliate: La visita della cittàLo Zocalo: La più grande piazza del mondo dopo la piazza Rossa di Mo-sca, ai cui lati si possono ammirare al-cuni dei siti di interesse più importan-ti della città: il Palacio Nacional, sede del Governo repubblicano, eretto da Cortés nel 1524 e di grande rilevanza artistica per i murales di Diego Rivera al suo interno; il Templo Mayor, por-tato alla luce nel 1978 durante alcuni lavori, con l’omonimo museo; la Cat-tedrale Metropolitana, la più grande del Messico, una combinazione di sti-li barocco e neoclassico iniziata nel 1567 e terminata nel 1813.

Museo Nazionale di Antropologia Costruito nel 1964 da Pedro Ramírez Vá-squez, è l’imprescindibile punto di partenza per comprendere il susseguirsi delle varie ci-viltà che si sono succedute in queste regioni attraverso il tempo. Le sue sale seguono in ordine cronologico l’evoluzione delle civiltà precolombiane, con reperti di importanza as-soluta e ampie ed esaustive spiegazioni stori-che, archeologiche ed artistiche sulle antiche culture.

Teotihuacan Il «luogo dove gli uomini diventano Dei», uno dei centri archeologici più importanti delle civiltà precolombiane, che nel suo apogeo aveva oltre 250.000 abitanti, venne fonda-ta nel 150 a.C. in una splendida posizione strategica, evolvendosi da centro agricolo a città commerciale anche grazie alla produzio-ne dell’ossidiana, che veniva lavorata nei suoi laboratori. La celebre Calzada de los Muertos è l’asse principale, fiancheggiata da ampie piattaforme destinate alla celebrazione dei riti religiosi, tra cui la Ciudadela, costruita nel pe-riodo classico, costituita da quattro piattafor-me, che conserva il Tempio di Quetzalcóatl, le Piramidi del Sole e della Luna, imponenti per statura ed ampiezza ; il Palazzo della farfalla Quetzal, il Patio dei Giaguari con tracce di di-pinti ed il Palazzo di Tepantitla con l’affresco del Paradiso di Tláloc, il dio della pioggia.

Santuario di Nuestra Señora de Guadalupeil luogo di pellegrinaggi mariani più frequenta-to in assoluto nel mondo cristiano, dedicato alla Vergine con le fattezze indie che apparve al contadino Juan Diego, la cui ricorrenza del 12 dicembre, Fiesta de la Virgen, vede mi-gliaia di pellegrini salire in ginocchio il sagrato. Accanto alla prima Basilica risalente al 1533 venne eretta la maestosa nuova Basilica nel 1709, che però fu gravemente danneggiata dai terremoti e sostituita da una struttura mo-derna eretta nel 1976.

Coyoacan e Museo Frida KhaloLa riscoperta del quartiere di Coyoacan, tipico “barrio” coloniale a poca distanza dal centro della capitale, parte dalla visita della sua gra-ziosa chiesa e della piazza centrale del quar-tiere, con le sue botteghe e ristoranti, prose-guendo con la visita della Celebre Casa Azul, la residenza-studio di Frida Khalo, per scopri-re le opere e la travagliata esistenza della più conosciuta artista moderna messicana.

Giardini di XochimilcoSplendidi giardini circondati da canali, oasi di pace e tranquillità, unici resti della laguna che circondava Tenochtitlan, dove i Nauhuatl col-tivano ancora fiori, frutta e ortaggi come al tempo degli Aztechi, che sono visitabili con le tipiche trajineras, imbarcazioni a fondo piatto sulle quali si può consumare il pranzo.

Le cittadine coloniali di Cuernavaca e Taxco Nota come «città dell’eterna primavera», Cuernavaca è da sempre frequentata da arti-sti, intellettuali e diplomatici. Conquistata da Cortes che vi eresse il suo sontuoso palazzo con pietre di templi e piramidi pre-colombia-ne, da visitare anche per gli splendidi murales di Diego Rivera, si distingue per la Cattedrale de la Asuncion, la piazza del Jardín Juárez, il Palacio Municipal, con murales sulla storia dello Stato e della città, ed il Jardín Borda. Taxco, capitale messicana dell’argento, scri-gno d’architettura coloniale dichiarata monu-mento nazionale, è celebre per la sua tradi-zione di argentieri, con centinaia di laboratori d’artigianato. Le sue vie tortuose e le piccole piazze sono sovrastate dalla splendida Catte-drale di Santa Prisca, magnifico esempio d’ar-te barocca messicana. Da non perdere il ma-gnifico panorama sulla città con il Teleférico.

Da non perdere

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La città coloniale di Puebla ed il centro archeologico di Cholula Puebla, capitale dell’omonimo Stato, sede di una delle Università più importanti del paese, dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco per le sue prestigiose vestigia coloniali, rap-presenta uno spettacolo storico ed artistico di grande rilievo. Notevole il suo Zócalo, cir-condato da portici con al centro uno splendi-do giardino, la Cattedrale, le altre numerose chiese e gli splendidi palazzi d’epoca, con decorazioni di maioliche e suggestivi patii. Importante anche il Barrio del Artista, con la-boratori artigiani e di artisti per ottime oppor-tunità d’acquisto. Cholula, a pochi chilometri da Puebla, verso ovest, è uno dei maggiori centri cerimoniali precolombiani: a seguito della furia devastatrice dei Conquistadores, resta solo la Piramide interrata di Tepana-pa con il maggior perimetro al mondo, con alla sommità il Santuario Basilica de Nuestra Señora de los Remedios, da cui si gode un panorama eccezionale sulla città ed i vulcani circostanti.

Tula e TepotzotlanL’escursione porta alla scoperta di Tula, l’an-tica capitale della cultura Tolmeca, celebre oltre che per il suo campo della Pelota, il Muro dei Serpenti ed il Palacio Quemado, per il Tempio della Stella del Mattino, la sua pi-ramide dedicata al culto di Quetzalcoatl, sul-la cui piattaforma troneggiano i 4 imperiosi Atlanti, raffigurazioni di guerrieri tolteca che svolgevano la funzione di sorreggere un tetto. Si prosegue per Tepotztaln, la città del rame, per visitare il ricco Museo del Virreynato e la splendida chiesa in puro stile churrigueresco messicano.

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OAXACASpesso colpevolmente ignorato dal turismo di massa, lo stato di Oaxa-ca rappresenta una importante tappa per una visione più approfondita del Messico: offre non solo straordinarie ricchezze storiche, architettoniche e coloniali, ma anche e soprattutto spettacolari paesaggi di incontamina-ta bellezza e forti connotazioni “indi-genas”, con numerose comunità indie di origine Zapoteca e Mixteca, gelosi custodi delle proprie tradizioni, co-stumi e lingue tramandate oralmente. La ammaliante capitale dello stato, la splendida Oaxaca, “il luogo delle zuc-che” scrigno d’arte ed architettura coloniale, ora centro cosmopolita e ricco di immutato fascino.

Visita della città di Oaxaca Fondata dagli Spagnoli nel 1521, rac-chiude un centro storico con inestimabili tesori di arte ed architettura coloniale, in cui stupirsi con le meraviglie del baroc-co churrigueresco: un continuo di case coloniali basse e con balconi in ferro bat-tuto. Lo Zocalo, piazza-teatro della città, con i suoi portici e palazzi nobiliari, ne è il simbolo, con la Cattedrale dalle ele-ganti decorazioni barocche. Numerosi gli altri edifici storici di grande interesse: la Chiesa San Filippo Neri, la Chiesa de la Soledad, la Chiesa di Santo Domingo, imperdibile per le sue decorazioni e il ricco Museo Regionale.

L’acropoli zapoteco-mixteca di Mon-te Alban La Montagna Bianca, capitale del regno zapoteco, centro urbano e ce-rimoniale fondato nel 800 a.C., ric-ca di stele e sculture che a seguito dell’abbandono degli Zapotechi fu trasformato dai Mixtechi in una ne-cropoli per le spoglie dei nobili e dei sacerdoti. Il centro cerimoniale si articola su di una vasta spianata con il campo da gioco della pelota, il Palazzo, la Piattaforma Meridionale, e gli edifici celebri per i bassorilievi dei danzantes, dove sono raffigurati nemici uccisi sanguinanti, e le impor-tanti Tombe.

MitlaDopo una sosta a Santa Maria El Tule per visionare l’albero più grande del mondo (42 m di circonferenza, 2000 anni di vita) si giunge a Mitla, sito ar-cheologico mixteco dell’VIII secolo, di origine Zapoteca ma poi conquistato dagli Aztechi prima della Conquista spagnola, di cui rimangono cinque splendidi palazzi, decorati con pannelli di mosaico a disegni geometrici com-posti da migliaia di piccole pietre ta-gliate, come ben visibili nel Patio delle Greche.

Yagul e Dainzú Altre importanti rovine zapoteche nella valle di Oaxaca: Dainzú, con le sue rovine impreziosite da bassorilie-vi raffiguranti giocatori di pelota, e Yagul, ubicata su una piccola collina dominata dall’edifico della Fortezza, con il suo campo di juego de pelota e il Palacio de los Seis Patios. Con una

breve deviazione sarà possibile visitare Teo-titlan del Valle, piccolo pueblo famoso per la sua produzione tessile, tappeti e tessuti le cui tecniche di tintura naturale con colori vegetali risalgono all’epoca precolombiana.

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Na-Bolom, centro di studi antropologici fon-dato da Franz Blom. Imperdibile la visita delle comunità indigene delle vicinanze: San Juan Chamula e Zinacantan, opportunità unica per conoscere i costumi e le tradizioni delle po-polazioni indie del Chiapas, con le loro chiese bianche in cui si compiono riti sincretici di grande suggestione e tradizione.

Le Lagune di Montebello: una vasta area na-turale protetta di cascate e lagune di acqua cristallina immerse nel verde, uno spettacola-re paesaggio naturale di grande suggestione. Consigliamo anche la visita delle Grotte di Rancho Nuevo, del piccolo sito maya di Te-nam Puente e del caratteristico villaggio indio di Amatenango del Valle, lontani dai flussi del turismo di massa.

Da San Cristobal, seguendo la strada nella fo-resta tropicale ed incontrando tipici pueblos indios come Ocosingo, si prosegue in dire-zione di Palenque, con una opportuna, rin-frescante sosta per la visita delle cascate di Agua Azul, immerse nella foresta tropicale. Palenque, il cuore del Mundo Maya, dove la

CHIAPASRegione che offre al viaggiatore uno scenario naturale davvero imperdibile: foreste tropicali, corsi d’acqua che si fanno strada attraverso profondi canyons, cascate e lagune di acqua cristallina immerse nel verde, splendide ve-stigia archeologiche Maya (come Palenque e Tonina) immersi nella lussureggiante vegeta-zione che li circonda, cittadine e villaggi ricchi di antichi palazzi coloniali e popolati da comu-nità indigene gelose delle proprie tradizioni.Da Tuxtla Gutierrez a San Cristobal de las Casas si sosta presso Chiapa de Corzo, dove è d’obbligo l’escursione in motolancia lungo il Rio Grijalva, all’interno del celebre Canyon Sumidero, uno degli spettacoli naturali più suggestivi del Messico: 32 chilometri di verdi acque tra pareti di roccia alte fino a 1000 metri.

A San Cristobal, magnifica cittadina con pa-lazzi, chiese e conventi di epoca coloniale, spiccano la Cattedrale eretta nel 1528, il Pa-lacio Municipal, la splendida chiesa barocca di Santo Domingo e la preziosa Casa-Museo

magnifica civiltà scomparve misterio-samente, lasciando nel cuore della foresta alcune delle sue più suggesti-ve vestigia: il Tempio delle Iscrizioni, imponente Palazzo con stanze e pas-saggi decorati, il Tempio del Sole e gli altri tempi seminascosti nella selva. E’ qui che venne ritrovata la tomba del re Pakal, che regnò dal 615 al 683, l’apogeo della città ricca di pa-lazzi, templi, sofisticate decorazioni.

La Selva Lacandona, attraversata dal Rio Usumacinta che divide Messico e Guatemala, patria degli indios omo-nimi dalle tuniche bianche e capelli lunghi, è la foresta quasi impenetra-bile che conserva i siti maya meno accessibili: Yaxchilan, la città delle pietre verdi, e Bonampak, il Muro Di-pinto, entrambi risalenti al III secolo, rimasti ignoti fino a pochi anni fa e splendidi per le pitture che decorano le piramidi e tuttora frequentati dai Lacandonas per i loro riti religiosi.

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CAMPECHELa capitale dell’omonimo Stato, Campeche, strappata ai Maya dagli Spagnoli nel 1540 e trasformata in porto da cui partivano alla vol-ta della Spagna navi cariche di oro, argento, lattice della gomma e legno. A causa delle numerose razzie da parte dei pirati, venne for-tificata con sette bastioni e divenne l’unica città fortificata di tutto il Golfo del Messico. Da visitare, oltre ai Baluartes, i bastioni a pro-tezione della città ed i loro musei storici, il Parque Principal con caffè e ristoranti, la Ca-tedral de la Concepción, la Torre Spagnola, la Torre di Campeche, il Palacio de Gobierno ed il caratteristico centro storico, dedalo di viuzze, edifici coloniali con portali e decora-zioni spagnole. Altre importante attrattive dello stato, i magnifici siti archeologici di Edzná, la «casa dei quattro echi» ideale pun-to di partenza della Ruta Puuc Maya, con il suo imponente Templo de Los Cinco Pisos, e Calakmul, la prima capitale maya del periodo classico, con le sue imponenti piramidi che svettano sulla lussureggiante Biosfera, la più importante riserva naturale del mondo dopo l’Amazzonia.

GOLFO DEL MESSICOUna straordinaria ricchezza naturale, con la giungla boschiva, l’ambiente lagunoso e palustre ricco di animali, importanti siti archeologici, paesaggi e luoghi affascinanti e poco visitati, rendono la regione del Golfo una inte-ressante meta di esplorazione per chi già conosce il Messico classico. Di particolare interesse: Veracruz, da cui Cortés nel 1519 iniziò la marcia per la conquista dell’impero azteco, sempre al centro degli eventi storici messicani, ricca di caratteristici edifi-ci coloniali e dal mite clima, con una vibrante vita sociale e tanta musica. Xalapa, capitale dello Stato di Vera-cruz, dall’aria europea, con concerti, mostre d’arte, bar, caffè, verde ri-goglioso, ed il suo rigoglioso Parco Juárez nonchè numerosi musei ar-cheologici. Papantla, la città dei vo-ladores e della vaniglia di cui è uno dei maggiori luoghi di produzione. El Tajín, antica capitale della regione eretta dai Totonachi. Ed inoltre le lo-calità di Tlapacoyan, Teziutlán, rino-mata per le sue terme, Ocotlán con il suo importante artigianato di qualità, il Pico de Orizaba, il monte più alto del Messico con i suoi 5654 mt, Cór-

doba, splendida cittadina coloniale immersa nel verde e importante centro di produzione del caffè, di cui sono visitabili le immense piantagioni. Tante le ragioni per una intrigan-te scoperta di un altro Messico, da realizzare con la comodità dell’autonoleggio.

VILLAHERMOSACapitale dello Stato di Tabasco, ricca di edifici storici (tra cui la Casa de los Azulejos, parti-colare e curioso mix di diversi stili architetto-nici tra mattonelle azzurre, pilastri e capitelli neorinascimentali) e dal grande sviluppo mo-derno, con negozi, alberghi, ristoranti ed i ca-ratteristici lampioni in ghisa di fine Ottocento. Consigliata la sosta per la visita del Museo Regional di Antropología del Tabasco, il se-condo del Messico dopo quello della capitale, ricco di testimonianze delle culture olmeche, tolteche e maya ; ma soprattutto per il Par-que-Museo de La Venta, museo-parco che in una fitta vegetazione subtropicale tipica della regione, ospita alcuni dei reperti archeologici più rilevanti del Messico: le gigantesche teste negroidi, gli altari votivi e le stele, le statue di animali, appartenenti alla cultura olmeca, considerata la cultura madre dell’area Mesoa-mericana

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1500 con i materiali provenienti dal tempio maya che sorgeva su questa piazza, con la statua miracolosa del Cristo de las Ampollas, che attira pel-legrini da tutto lo Yucatan. Il Palacio de Gobierno, del 1892, ha nel cortile interno i murales di Fernando Castro Pacheco, che raccontano la storia dei Maya.

La Ruta Puuc MayaL’antica strada Maya che vide il suo massimo sviluppo nel periodo classi-co, dal 600 al 900 d.C., con alcuni importantissimi siti costruiti tra le col-line che circondano la regione, carat-terizzati da ricche decorazioni. I più rilevanti siti archeologici: Edzná, con la Casa dei quattro echi, il Tempio dei Cinque Piani e maschere del dio della pioggia. Sayil, celebre per le colonne del grande palazzo. Labná, con il fa-moso Arco, uno dei più belli eretti dai Maya. Kabah, splendida testimonian-za di barocco maya, il Palazzo delle Maschere ed il Tempio delle Colon-ne. Uxmal, grande centro del periodo classico, con la piramide dell’Indovino di forma semiellittica, il Quadrilatero delle Monache (74 stanze che forse ospitavano le vestali maya) il campo del Gioco della pelota, il Palazzo del Governatore, residenza dei re di Ux-mal, la Casa delle Tartarughe.

DzibichaltúnCittà maya fondata nel 1500 a.C., immersa nella vegetazione tropicale, con il Tempio delle Sette bambole, la costruzione principale, ed il ceno-te dove è possibile immergersi per un rinfrescante break. A pochi chilo-metri, la località di Progreso, borgo marinaro ed importante porto, ora in grande sviluppo turistico e preferita dagli Yucatechi.

PENISOLA DELLO YUCATANRaccolto intorno alla sua Capitale, Merida, ed impreziosito da siti archeologici Maya di gran-de rilievo, lo Yucatan è forse la regione più visitata del Messico, e fa onore alla sua fama. La «terra del fagiano e del cervo» secondo la mitologia Maya, è una pianura di composi-zione calcarea nelle cui viscere corrono corsi d’acqua sotterranea: si crearono così i ceno-tes, pozzi d’acqua sacri ai Maya, un mondo sotterraneo tutto da scoprire grazie alle escur-sioni ecoturistiche. Una terra piatta, ricca di villaggi con le tipiche abitazioni maya, mura di adobe e tetto in paglia di palma, e città coloniali di grande importanza con splendide chiese ed edifici dell’epoca. Terra dalle dram-

matiche e travagliate vicende storiche, dalla faticosa conquista iniziata da Hernan Cortés fino alla sanguinosa Guerra delle Caste del XIX secolo con la rivolta degli indios contro i latifondisti.

MeridaLa magnifica città bianca, considerata la «Pa-rigi del Messico» per il suo sfarzo e monda-nità, per i larghi viali affiancati da splendide ville di fine Ottocento in stile liberty, come la Casa de Montejo, il Teatro Peon Contreras ed il il Museo Regional de Antropología. Al cen-tro, la Plaza Mayor, che ospita i caratteristici concerti di bande musicali nei fine settima-na. Da visitare la La Cattedrale, costruita nel

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CelestúnOasi naturalistica di grande interes-se fra il Río Esperanza e il Golfo del Messico, parco naturale che si per-corre in motobarca per ammirarne le numerose specie volatili presenti, compresa una nutrita colonia di feni-cotteri rosa, e l’intricata vegetazione di mangrovie.Izamal: la Ciudad Amarilla (la città gialla) con la sua splendida collegia-ta: il Convento de San Antonio de Padua, costruito dai Francescani nel 1561 e visitato anche dal Papa; da vi-sitare all’interno la Chiesa Santuario de la Virgen de Izamal, santa patrona dello Yucatán, e il Cristo Negro.

Chichén ItzáTra i più importanti e visitati siti Maya, forse la più importante città della sua epoca nel mondo, risale al Tardo Periodo Classico Maya e reca tracce tolteche, a causa della conqui-sta dei Toltechi che ne continuarono la costruzione, aggiungendovi propri elementi: il maestoso Castillo (pirami-de di Kukulcán) gigantesco calendario in pietra; il Campo della pelota, uno dei più grandi di tutto il Mundo Maya ricco di bassorilievi di grande impor-tanza archeologica; il Tempio dei Giaguari; lo Tzompantli (la gabbia dei teschi); il Tempio delle Mille Colon-ne, con la statua del dio Chac-mool; il grande Cenote della morte dove venivano effettuati sacrifici umani e gettati oggetti preziosi in onore degli dèi; El Caracol, l’osservatorio astro-nomico; il Convento, il palazzo reale dei Maya. Ogni sera ha luogo l’avvin-cente spettacolo di suoni e luci.

La selva del SudArea di foresta pluviale, ricca di pic-coli e semisconosciuti siti maya qua-li Kohunlich, con la Piramide delle Maschere, decorata da gigantesche

facce in stucco del dio Sole e di altre divini-tà; Xpuhil, conosciuto per i bassorilievi rap-pesentanti il Mostro della Terra; Becán, ser-pente in lingua Maya, dalle imponenti rovine dell’acropoli; Chicanná ed il suo Palazzo del Serpente, ricco di bassorilievi rappresentanti la Bocca del Serpente.

Sian Ka-an - in lingua maya “inizio del cielo” – la terza riserva naturale protetta in Messico, esplorabile esclusivamente con visite guidate: un’estesa area con un’enorme diversità geo-grafica e climatica, tra fitte foreste di man-grovie che ospitano uccelli, rettili, mammiferi e vita marina, ed i resti maya della zona.

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LE CITTA’ COLONIALI ed il BAJIOUno straordinario itinerario assai poco cono-sciuto dal turismo internazionale ma estre-mamente affascinante per i viaggiatori che amano l’arte barocca, le testimonianze arti-stiche ed architettoniche lasciate dai Conqui-stadores spagnoli, e soprattutto la magnifica atmosfera da Nueva España rimasta assoluta-mente intatta nel corso dei secoli.Chiese, cattedrali ed edifici storici che sono un autentico tripudio di intarsi, intagli e de-corazioni in foglia d’oro. Borghi e villaggi in cui dominano i colori pastello e le ringhiere in ferro battuto, e tranquille piazzette raccol-te intorno alla loro fontana. Sfarzosi teatri di tradizione ancora rilucenti di stucchi ed oro. Vecchie miniere ormai esaurite, aperte ai viaggiatori per spettacolari visite. Coloratissi-mi e vivaci mercati rionali, botteghe artigiane, ateliers di artisti dove realizzare ottimi affari. Questo e molto di più offrono le città coloniali del Messico, uno dei circuiti turistici più am-malianti ed entusiasmanti di tutto il Messico.Queretaro, antica perla coloniale celebre per l’imponente «Los Arcos», l’acquedotto mo-numentale costruito nel XIII secolo, la sua Cattedrale e i suoi “callejones”, stradine in-tersecate che rappresentano quasi un labirin-to per i suoi stessi abitanti. San Miguel de Allende, la cittadina del baroc-co rosso, splendido “buen retiro” per artisti e letterati da tutto il mondo, cittadina ricca di testimonianze dell’epoca coloniale, quale la Parroquia de San Miguel Arcangel, quanto di arte moderna, con le sue gallerie d’arte e artigianato. La magnifica Guanajuato, il splendida citta-dina coloniale che si dispiega su una serie di alture dando luogo ad un formidabile col-po d’occhio: da non perdere il Callejon del Beso, il Teatro Municipal Juarez, nella piazza

principale, l’Università dello Stato e la Chiesa della Compagnia di Gesù, autentici gioielli dell’architettura ba-rocca messicana, e le vicine miniere d’argento, ora attrazione turistica. San Luis Potosì, antico centro per l’estrazione e la lavorazione dell’ar-gento in epoca coloniale spagnola, da visitare per il suo ricco centro storico coloniale, caratterizzato dalla Catte-drale ed altri numerosi edifici storici. Real de Catorce, antica e mitica cit-tadina mineraria ora “Ciudad Perdida” resa celebre dal suo lungo tunnel che la separa dal resto della regione e dai mistici pellegrinaggi degli indios hui-choles, che giungono qui dall’ovest del paese ogni anno per i loro cerimo-niali del peyote. La maestosa Zacatecas culla della Rivoluzione, cittadina coloniale ricca di testimonianze “churrigueresche” del ricco passato dei conquistado-res e dall’importante passato rivolu-zionario: la Cattedrale, Jardin de la Indipendencia, il Mercato Gonzalez Ortega, lo storico Teatro Calderon, capolavori dell’architettura coloniale. Aguascalientes, antico centro del commercio minerario e ricca di mo-numenti ed edifici coloniali: da visi-tare la Cattedrale barocca, il Palacio del Gobierno e il Teatro Morelos, la sede della convenzione rivoluzionaria di Pancho Villa.

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La magia dello stato di Jalisco e la sua fiera capitale Guadalajara, per scoprire i tesori d’arte e d’architettu-ra del centro storico: dalla Cattedrale al vicino Palacio del Gobierno, che espone uno dei murales più famosi del Messico, il Miguel Hidalgo ope-ra di José Clemente Orozco, prose-guendo per il Teatro Degollado fino al Centro Cultural Cabañas, antico or-fanotrofio impreziosito dai suggestivi murales di Orozco, tra cui il celebre “Hombre de Fuego”.

La vicina Tlaquepaque, città-laboratorio di ar-tigianato tipico dello stato di Jalisco, il bazar più grande, variegato e variopinto del Messi-co, e Tequila, cittadina nella omonima valle alle porte di Guadalajara in cui il celebre liquo-re nazionale venne creato. Lo spettacolo naturale del Michoacan: Pa-tzcuaro, antico borgo degli indios Taraschi, ora vero Pueblo Mágico coloniale sospeso nel tempocon i suoi edifici coloniali tutti di colore bianco, le sue stradine acciottolate, e i suoi preziosi mercati d’artiginatato tipico, unico in Messico: il Mercato de Artesanias e la Casa

de los Once Patios. Morelia, capitale dello stato di Michoacàn e raffinata città che man-tiene intatte le sue profonde radici spagnole, per visitare il pregevolissimo centro storico coloniale, la magnifica Cattedrale, il Palacio de Gobierno, il Palacio Clavijero e i tanti edi-fici storici in trachite rossa, la roccia tipica della regione.

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IL NORD E LA BARRANCA DEL COBRE (SIERRA TARAHUMARA)

Il nome, che chiama in causa gli indios nativi dello stato di Chihuahua, designa una serie di aspre montagne del nord-ovest messicano, intervallate da 5 canyons profondi dai 900 ai 1200 metri, una volta e mezza più profondi e quattro volte più estesi del Gran Canyon dell’Arizona. Una regione assolutamente uni-ca per la sua straripante natura, per i suoi straordinari paesaggi mozzafiato fatti di cime brulle, pendici coperte di conifere, gole domi-nate da una rigogliosa vegetazione tropicale, e per la sua peculiare cultura india Tarahuma-ra, estremamente diversa da quelle più cono-sciute del Sud del paese. Una regione da scoprire e vivere a bordo del “Vista Tren”, un convoglio con carrozze pa-noramiche che percorre una linea ferroviaria altamente spettacolare, e che permette di scendere ad ogni fermata per compiere delle escursioni in zona e pernottare in confortevoli e tipici hotel, riprendendo poi il convoglio il giorno seguente. Da Chihuahua, città di frontiera protagoni-sta delle vicende storiche della rivoluzione di Pancho Villa, a Creel, con la visita del Lago Arareco, della Valle dei Funghi, delle Grotte degli indios Tarahumara e della antica Missio-ne; da Divisadero, dove partire per esplorare la Barranca del Cobre e visionare dal Mirador i profondi canyon che sprofondano nel vuoto fra alberi, grotte e rocce, proseguendo verso il mare tra foreste, cascate e una cangiante vegetazione fino a El Fuerte, con stradine la-stricate in pietra e piazzette coloniali, per fini-re a Los Mochis, il Luogo delle Tartarughe.

Per gli amanti dei paesaggi desertici e delle suggestioni da selvaggio West, il Nord del Messico offre splendide opportunità di visi-te ed escursioni: deserti e vallate, immensi rachos per l’allevamento di bestiame e im-provvise oasi verdissime e rigogliose, ripidi canyon e lagune e mangrovie sulla costa. Il Deserto di Sonora, con le sue mistiche atmo-sfere di sciamani ed esoterismo rese famose da Carlos Castaneda, rappresenta una delle aree più affascinanti della regione, e la cit-tà di Durango, ideale punto di partenza per l’esplorazione della regione, è una intrigante cittadina ricca di edifici storici in vari stili.

BAJA CALIFORNIAL’unica parte delle Californie rimasta al Messi-co dopo le battaglie con gli USA. Da Tijuana a Cabo San Lucas, una lunga striscia di terra di immenso fascino naturale stretta tra l’Oceano Pacifico e il Mar di Cortés e divisa tra due Stati: Baja California Norte e Baja California Sur. Percorsa dai 1700 km della México 1, che taglia dagli Stati Uniti fino alla fine del-la penisola, attraversando deserti primordia-li, cactus a perdita d’occhio, bianchi paesini semi-abbandonati e bruciati dal sole, grandi ranch, antiche missioni gesuitiche, ampie in-senature habitat naturale delle grandi balene grigie e immense spiagge solitarie, attrezzati complessi turistici, lunghi litorali da surf e pe-sca d’altura.