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SCUOLA DELL’INFANZIA “PETER PAN” POGGIOTORRIANA A.S. 2017/18 Progetto di plesso IO, TU, NOI… E IL MONDO Docenti:Michela Berardi,Deborah Bernardi,Roberta Croatti,Francesca Diambrini,Marinella Farabegoli, Claudia Fesani ,Franca Gammieri, Stella Giannini,Rosaria Maio,Wilma Paglierani,Barbara Vignali. PREMESSA Il progetto di plesso di quest’anno deriva dal progetto di circolo “Noi cittadini del mondo: la costruzione di un’identità condivisa, attraverso esperienze, linguaggi, storie, tradizioni e memorie”, ed è interamente dedicato alla cittadinanza. Alla scuola è stato affidato un compito importante: costruire i nuovi cittadini del mondo. In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria.La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”.( Indicazioni nazionali, 2012) L’educazione alla cittadinanza è finalizzata alla formazione di un profondo senso di responsabilità nei confronti della comunità, delle persone e del mondo, che vede nelle norme un nuovo senso di appartenenza rispettoso e partecipato. È necessario costruire apprendimenti significativi riguardo ai temi dell’appartenenza al gruppo, al confronto tra culture, al rispetto della diversità e all’educazione alla pace, tolleranza e solidarietà. L’educazione alla cittadinanza si struttura in piccole azioni da mettere in atto nella quotidianità come buone pratiche di vita: è come un filo continuo che tiene insieme gli apprendimenti, i comportamenti, i pensieri e le emozioni. Costruire un percorso di cittadinanza significa porre attenzione ai linguaggi emotivi e affettivi che legano i bambini, significa dare importanza ai gesti di rispetto e collaborazione e favorire la presa di coscienza delle proprie radici culturali e dei valori che le accomunano per aprirsi poi al mondo circostante. Il percorso parte dall’ identità di ciascun bambino e si muove idealmente verso gli altri e il mondo, e vede nei piccoli gesti di ogni giorno la nascita dei cittadini di domani. FINALITÀ DEL PROGETTO Conoscere il proprio territorio e la propria comunità come contesto di riferimento determinante nella formazione dell’identità individuale di persone e cittadini. Conoscere e valorizzare le radici storico-culturali, le tradizioni, le memorie, le idee e i valori per formare cittadini italiani capaci di essere anche cittadini europei e del mondo. Conoscere, rispettare e valorizzare le differenze attraverso la scoperta delle altre culture mediante la narrazione di fiabe provenienti dal mondo. Scoprire il valore delle altre culture per accettare e promuovere la diversità in prospettiva inclusiva. Intuire l’appartenenza ad un paese e al mondo

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SCUOLA DELL’INFANZIA “PETER PAN” POGGIOTORRIANA

A.S. 2017/18

Progetto di plesso

IO, TU, NOI… E IL MONDO

Docenti:Michela Berardi,Deborah Bernardi,Roberta Croatti,Francesca Diambrini,Marinella Farabegoli, Claudia Fesani ,Franca Gammieri, Stella Giannini,Rosaria Maio,Wilma Paglierani,Barbara Vignali.

PREMESSA

Il progetto di plesso di quest’anno deriva dal progetto di circolo “Noi cittadini del mondo: la costruzione di un’identità condivisa, attraverso esperienze, linguaggi, storie, tradizioni e memorie”, ed è interamente dedicato alla cittadinanza.

Alla scuola è stato affidato un compito importante: costruire i nuovi cittadini del mondo.

“In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria.La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”.( Indicazioni nazionali, 2012)

L’educazione alla cittadinanza è finalizzata alla formazione di un profondo senso di responsabilità nei confronti della comunità, delle persone e del mondo, che vede nelle norme un nuovo senso di appartenenza rispettoso e partecipato. È necessario costruire apprendimenti significativi riguardo ai temi dell’appartenenza al gruppo, al confronto tra culture, al rispetto della diversità e all’educazione alla pace, tolleranza e solidarietà.

L’educazione alla cittadinanza si struttura in piccole azioni da mettere in atto nella quotidianità come buone pratiche di vita: è come un filo continuo che tiene insieme gli apprendimenti, i comportamenti, i pensieri e le emozioni.

Costruire un percorso di cittadinanza significa porre attenzione ai linguaggi emotivi e affettivi che legano i bambini, significa dare importanza ai gesti di rispetto e collaborazione e favorire la presa di coscienza delle proprie radici culturali e dei valori che le accomunano per aprirsi poi al mondo circostante.

Il percorso parte dall’ identità di ciascun bambino e si muove idealmente verso gli altri e il mondo, e vede nei piccoli gesti di ogni giorno la nascita dei cittadini di domani.

FINALITÀ DEL PROGETTO

Conoscere il proprio territorio e la propria comunità come contesto di riferimento determinante nella formazione dell’identità individuale di persone e cittadini.

Conoscere e valorizzare le radici storico-culturali, le tradizioni, le memorie, le idee e i valori per formare cittadini italiani capaci di essere anche cittadini europei e del mondo.

Conoscere, rispettare e valorizzare le differenze attraverso la scoperta delle altre culture mediante la narrazione di fiabe provenienti dal mondo.

Scoprire il valore delle altre culture per accettare e promuovere la diversità in prospettiva inclusiva.

Intuire l’appartenenza ad un paese e al mondo

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Conoscere, condividere e rispettare le regole che sono alla base della legalità intesa come bene comune.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Sviluppo dell’identità personale e di una positiva immagine di sé.

Comprendere di avere una storia personale e familiare al centro della comunità di appartenenza.

Scoprire e riconoscere l’esistenza di culture altre con cui confrontarsi.

Ascolto, comprensione e rielaborazione di narrazioni, racconti e fiabe.

Conoscere il proprio territorio.

Esprimere idee ed emozioni.

Conoscere, comprendere e condividere le regole.

Condividere esperienze, giochi, spazi e risorse comuni.

METODOLOGIA

Ascolto, narrazione, comprensione e rielaborazione di storie

Attività grafico-espressive,ludiche, manipolative, pittoriche e musicali.

Utilizzo di video e strumenti multimediali.

Linguaggio iconico dell’arte moderna

Visite guidate sul territorio

Tempi e durata del progetto

Il progetto si è svolto dal mese di novembre 2017 a giugno 2018 con cadenza settimanale, ha coinvolto i bambini di tre, quattro e cinque anni suddivisi in tre gruppi omogenei di età .

Verifica e valutazione

Verifica periodica in itinere e finale nella valutazione dei progetti al termine dell’anno scolastico.

CITTADINI DI UN TERRITORIO E …..

Il gruppo dei bambini di tre e quattro anni ha svolto un percorso alla scoperta del territorio partendo dalla famiglia come nucleo al centro della comunità , per proseguire con la scuola come luogo più ampio di relazioni e di incontro per i bambini e le loro famiglie, arrivando poi alla scoperta del territorio mediante visite guidate a piedi e la gita di fine anno al Castello di Montebello. Il progetto si è concluso con l’incontro con il Sindaco di Poggiotorriana, primo cittadino della comunità.

ATTIVITÀ GRUPPO TRE ANNI

Insegnanti: Gammieri, Bernardi,Vignali

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Dalla casa e la famiglia…..

I bambini del primo anno di scuola dell’infanzia, provenienti da tre sezioni diverse, iniziano il loro progetto dalla lettura dell’albo illustrato, donatoci da Peter Pan, “La casa nel bosco”. Grazie alla narrazione ripetuta ed al ricordo di ciò che si è letto, i bambini interiorizzano la storia, conoscono i personaggi protagonisti, rappresentati anche nei loro lavori e riescono loro stessi a raccontare e drammatizzare il racconto. Arrivato l’inverno, viene proposto di realizzare il bosco innevato e su grandi fogli, con tempere e spugne i bimbi dipingono i grandi alberi che circondano la casa nel bosco. In un secondo momento ognuno crea il proprio albero. Dopo aver dedicato un lungo periodo di tempo all’albo illustrato, ai bambini viene chiesto di paragonare la casa nel bosco alla propria casa; vengono, poi, invitati a descriverla, a raccontare chi la abita, a rappresentare graficamente la propria famiglia e, successivamente, a incollare i propri familiari su una casa prestampata.

...alla scuola… Come i protagonisti del racconto che vivono insieme in amicizia, si accompagnano i bambini a riflettere su quale sia il luogo dove loro hanno la possibilità di condividere esperienze e giochi con i propri amici e coetanei. Stimolati alla conversazione in grande gruppo, i bimbi giungono alla conclusione che la scuola Peter Pan è una grande casa che li accoglie, li protegge e li stimola ad aprirsi agli altri. Grazie al tempo trascorso insieme, i bambini hanno creato legami di amicizia anche con i coetanei delle altre sezioni, e quando vengono invitati a nominare il compagno o i compagni di scuola con il quale giocano più volentieri, descrivendo ciò che preferiscono fare con loro, ci si accorge che il gruppo creatosi è aperto agli altri e ben amalgamato.

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Per dare loro concretamente l’idea di questo concetto, si fa realizzare la “ragnatela dell’amicizia”: utilizzando le fototessere, applicate su un grande pannello, viene invitato ciascun bambino ad unire con un filo di lana la propria foto a quella dell’amico preferito, che farà poi lo stesso, creando così un collegamento tra tutte le foto, caratterizzato da un bellissimo intreccio di fili.

…al territorio. Dopo aver visto che la propria casa a la scuola sono luoghi nei quali si sta bene, ai bambini viene chiesto di nominare altri luoghi, a loro familiari, dove vivono esperienze positive. Dalla conversazione emergono alcuni luoghi vicini sia alle loro case, sia alla scuola: le case dei parenti, il parco, il centro sportivo, il Mulino Sapignoli… Viene, poi, domandato loro di “collocare” a voce nello spazio questi posti, creando un vocabolario simpatico, ma alquanto impreciso: “è là…”, “è più giù”, “devi girare e poi va dritto…”, “è vicino ma un po’ lontano…”. Si invitano quindi i bambini a ragionare su come può fare una persone a trovare le località che loro hanno nominato e dopo varie ipotesi qualcuno ha l’intuizione che deve sapere la strada e che ci vuole una mappa come quella del tesoro. A questo punto viene mostrata una gigantesca cartina a colori del territorio di Poggio Torriana, sulla quale sono segnate tutte le vie e dopo averla osservata, viene loro indicata la posizione della scuola, evidenziandola con un disegno posizionato in piedi con uno spillo. Dalla scuola si cercano di ritrovare, con le loro “indicazioni”, i luoghi precedentemente nominati, poi, elenchi alla mano, ad ogni bambino viene mostrata la via di casa sua, sulla quale è invitato a posizionare la sua foto, come una bandiera. A colpo d’occhio è chiaro ai bambini la posizione della loro casa rispetto alla scuola e della vicinanza a quelle degli altri compagni e che tutte le foto sia quelle più vicine che quelle più lontane, indicano persone che abitano sullo stesso territorio e frequentano gli stessi luoghi. Ora è più facile spiegare loro il concetto di paese e che sono tutti cittadini di Poggio Torriana.

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Ma chi si prende cura di Poggio Torriana? Chi dice di tagliare l’erba nei parchi o di mettere nuovi giochi? Queste domande vengono poste ai bambini ed insieme riescono ad intuire che c’è “qualcuno” che pensa a queste cose: il re, il capo… Viene detto loro che si chiama “Sindaco” e lavora in un posto chiamato “Comune”, e che è possibile andare a trovarlo. Per prepararli all’incontro, ogni bambino realizza la sua carta di cittadinanza con il suo nome, la sua foto, la data e il luogo di nascita, verrà poi chiesto al sindaco di timbrarla. Insieme ai bimbi si pensano, inoltre, ad alcune domande da porre al momento dell’incontro. Rientrati a scuola viene, poi, realizzato il disegno della sala comunale e del sindaco.

ATTIVITÀ GRUPPO QUATTRO ANNI

Insegnanti: Berardi, Maio, Farabegoli,Fesani

Il gruppo dei bambini di tre e quattro anni ha svolto un percorso alla scoperta del territorio partendo dalla famiglia come nucleo al centro della comunità , per proseguire con la scuola luogo più ampio di relazioni e di incontro per i bambini e le loro famiglie, arrivando poi alla scoperta del territorio mediante visite guidate a piedi e la gita di fine anno al Castello di Montebello. Il progetto si è concluso con l’incontro con il Sindaco di Poggiotorriana, primo cittadino della comunità.

Dalla casa e la famiglia …

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Il progetto è iniziato con la narrazione e l’ascolto del testo “La casa nel bosco”, donato dal nostro amico Peter Pan, dove un gruppo di animali diversi che vivono nel bosco decide di andare a vivere insieme in una casa per condividere un luogo dove sentirsi famiglia, comunità e dove trovare protezione comune. I progetti degli animali vengono improvvisamente interrotti, però, da un orso che desidera entrare a far parte di quella casa e, tentando di entrare, distrugge la costruzione. Allora gli animali, invece di allontanare l’orso, decidono di costruire insieme a lui una nuova casa più grande capace di ospitare proprio tutti….anche l’orso!!! Perché una vera casa felice è quella in cui ognuno ha un posto.

Dopo l’ascolto del testo i bambini sono invitati a confrontarsi sulla composizione della propria famiglia all’interno della propria casa e sullo spazio che meglio prediligono all’interno di essa.

I bambini realizzano la casa degli animali nel bosco realizzando uno sfondo con una tecnica pittorica con acquerelli e colori ad acqua sovrapposti, e applicano sopra gli animali realizzati e colorati su cartoncino.

Successivamente prosegue la realizzazione della propria casa immaginata al centro di un bosco: su di uno sfondo colorato si applica la sagoma di una casa in cartone e con attività di collage si decora a piacere e si predispongono gli alberi e la vegetazione.

Dalla casa si procede con il disegno della propria famiglia e della casa , verbalizzando la sua composizione e struttura.

…alla scuola…

In un successivo circle time i bambini sono invitati a confrontarsi sull’importanza della famiglia come primo nucleo sociale all’interno del quale si costruiscono legami fondamentali per la formazione della propria identità e delle relazioni sociali. La famiglia è un luogo di relazione fondamentale al centro della comunità di appartenenza, ma esiste un altro luogo dove sperimentare la bellezza dell’incontro, della relazione, condivisione e amicizia all’interno del nostro territorio: la scuola.

I bambini dialogano, si ascoltano e si confrontano sulla propria esperienza scolastica , sulle amicizie instaurate e sulle esperienze positive e negative sperimentate a scuola e riproducono la scuola con la tecnica del collage e dello strappo di fogli colorati.

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Le insegnanti presentano ai bambini la cartina del comune di Poggiotorriana ingrandita e disposta su un supporto e spiegano che cosa si intende per cartina geografica di un territorio, invitando i bambini a osservare e fare domande . La cartina sembra una mappa e il primo sito da cercare è la scuola perché da qui si parte per cercare le abitazioni di tutti i bambini. Viene individuata la posizione della scuola al centro del comune e segnalata con una bandiera. Poi i bambini uno alla volta sono chiamati a posizionare la propria foto sul punto esatto dello stradario su cui sorge la loro casa. Una alla volta le foto segnalano le abitazioni di tutti i bambini e si scoprono così molti amici vicini di casa, si individua la lontananza o vicinanza da scuola. Al termine dell’attività la cartina viene esposta per tutti i genitori e rende visibile a tutti la propria collocazione al centro di un Comune che è il centro di una comunità di persone che si incontrano in molti luoghi, primo fra tutti la scuola Peter Pan.

…al territorio.

Per conoscere un luogo o un territorio non c’è niente di meglio che fare una passeggiata con le insegnanti. In un giorno di sole il gruppo è uscito alla scoperta della vecchia ferrovia, del mulino Sapignoli e del torrente che lo aziona. Sulla strada si seguono le indicazioni delle insegnanti e si rispetta la segnaletica stradale .

La vecchia ferrovia è ora un’abitazione privata, ma è ancora possibile individuare i vecchi binari e la biglietteria. Incredibile!!! a Poggiotorriana passava il treno e proseguiva fino a Novafeltria.

Ora la ferrovia è un’abitazione privata e i proprietari hanno accolto i bambini con una bella sorpresa : tanti animali da guardare . Cavie, galline, cani e conigli!!!

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Arrivati al mulino i bambini hanno osservato la sua struttura e intravisto le macine azionate dal torrente sottostante utilizzate per produrre la farina.

Camminando a piedi si sperimenta la bellezza di andare piano e dedicare del tempo all’osservazione dei piccoli particolari.

Nuovamente riuniti in assemblea, i bambini sono invitati a domandarsi chi è che guida la propria comunità.

C’è un capo? Chi è? Come si chiama?

La figura del sindaco viene presentata come colui che è il primo cittadino della comunità e si occupa di tutti, anche dei bambini. Insieme i bambini si confrontano sulle richieste che vorrebbero rivolgere al sindaco per avere beni di utilizzo comune da chiedere al Sindaco nell’incontro previsto a giugno.

Molti sono i desideri: giochi nuovi per il giardino come uno scivolo nuovo, un gonfiabile, un castello di legno, un saltarello, una casa sull’albero….. , Inoltre i bambini predispongono una carta di identità da far firmare durante la visita in Comune.

Il 13 giugno il Sindaco Daniele Amati ci ha ricevuto nella sala del consiglio , dove seduti in assemblea plenaria si è presentato e ha chiesto a ognuno di noi di presentarsi come cittadini effettivi di Poggiotorriana. Ha risposto a tutte le domande che i bambini hanno fatto.

Il suo intervento ha fatto capire bene come il suo compito sia quello di pensare al bene di tutti facendo una cosa importante: ascoltare tutti. E anche se il suo compito è difficile, si avvale di molti collaboratori .

Ci ha invitato a pensare che per divertirsi non è sempre necessario avere tanti giochi , bensì avere la capacità di saper giocare con tutto e ha invitato le insegnanti ad insegnare i bambini a giocare, il lavoro più bello e utile del mondo!!!!

Poi ha timbrato la carta di identità di ogni bambino e ha promesso di fare una visita a scuola molto presto.

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Al ritorno a scuola viene realizzato il disegno dell’incontro.

Le regole della cittadinanza

I bambini hanno iniziato un’attività di conoscenza, condivisione e interiorizzazione delle regole della convivenza a scuola, come elementi indispensabili per il benessere di tutti. Esse sono alla base della legalità e il loro rispetto permette di diventare cittadini adulti e responsabili.

Sono state individuate otto regole fondamentali da comprendere e rispettare. Viene realizzato un cartellone collettivo che contiene le immagini con queste regole e ogni bambino individualmente ha riflettuto e verbalizzato il significato che attribuisce ad ogni regola e lo ha motivato al gruppo.

….CITTADINI DEL MONDO

ATTIVITÀ GRUPPO CINQUE ANNI

Insegnanti: Diambrini, Paglierani, Giannini, Vignali, Croatti.

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Cenerentola nel mondo. L'enorme aiuto che viene da parte delle fiabe è quello di dare al bambino uno strumento importante per la conoscenza del mondo, per i valori della cultura di un popolo. La fiaba è un'interpretazione della realtà: infatti, si agisce a partire dal nostro modo di vedere e di interpretare. La narrazione consente di vivere una diversità di ruoli tale da sperimentare non solo diverse modalità del proprio essere, ma anche il riflesso di sé nell'altro. Nel fare educazione alla cittadinanza abbiamo utilizzato come punto di partenza la nostra cultura, per poi confrontarla con le altre, al fine di creare un’apertura verso l’esterno. Attraverso la narrazione delle varie versioni di Cenerentola:

- analizziamo le similitudini, le differenze e i personaggi ponte;

- riflettiamo sulla nostra identità culturale;

- analizziamo il rapporto con l'altro.

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La fiaba ci ha offerto la possibilità di viaggiare con la fantasia e conoscere culture diverse, di muoverci oltre le barriere del tempo e dello spazio, fornendoci, in pratica, le basi per cominciare a pensare e ad agire come cittadini di una società globale. Mettere a confronto culture differenti attraverso la “Cenerentola” di vari paesi, ci ha permesso di “aprire finestre” sui mondi, consentendo di sviluppare due diversi piani: quello cognitivo, mettendo a disposizione informazioni e conoscenze sul mondo; e quello affettivo, ovvero l'educazione all'altro. Cenerentola, nelle diverse narrazioni, subisce dei cambiamenti, cioè si arricchisce di particolari e ne perde altri, assume forme diverse secondo il luogo in cui si trova.

Con Cenerentola:

- abbiamo scoperto le caratteristiche e le differenze che connotano un gruppo, un paese, un modo di vivere;

- siamo entrati, per un momento, attraverso la suggestione e la magia della parola narrata, nella vita quotidiana di un villaggio, di una terra e di un popolo;

- abbiamo trovato analogie e somiglianze tra contesti, luoghi, ambienti tra loro distanti: il bene e il male, le prove e l’eroe, la principessa e i malvagi, sono presenti in tutte le narrazioni

- abbiamo scoperto il rapporto tra cultura e arte analizzando, interpretando e riproducendo imma-gini pittoriche appartenenti alle diverse culture.

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Scoprire insieme Cenerentola di qui e d’altrove diviene, in questo modo, uno strumento di confronto e di conoscenza fra tradizioni culturali, mondi e popoli differenti.

Proporre Cenerentola dei diversi paesi non è servita solo per imparare le diverse abitudini, i cibi, i luoghi, le tradizioni, ma, far immergere i bambini nel mondo fantastico, offrendo la possibilità di incantarsi anche se la storia è differente, porta a modificare le strutture culturali e sociali, contribuendo a trovare nuove espressioni e nuove immagini.

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I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “PETER PAN”

DOCENTI: MICHELA BERARDI,DEBORAH BERNARDI,ROBERTA CROATTI,FRANCESCA DIAMBRINI,MARINELLA FARABEGOLI, CLAUDIA FESANI ,FRANCA GAMMIERI, STELLA GIANNINI,ROSARIA MAIO,WILMA

PAGLIERANI,BARBARA VIGNALI.