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Giovedì 23 Aprile 2015 Gazzetta del Sud 10 . Cultura e Spettacoli Cultura e Spettacoli «Leggere, leggere un libro – per me è questa l’esplorazione dell’universo» Marguerite Duras Seconda parte del nostro “sondaggio” È bello, ma per creare nuovi lettori non basta soltanto #ioleggoperché Nella Giornata mondiale del libro scrittori e opertori culturali si dividono sull’iniziativa Aie Francesco Musolino Seconda parte del mi- ni-sondaggio condotto dal- la Gazzetta del Sud in occa- sione della Giornata mon- diale del Libro e del Diritto d’autore, che si celebra og- gi: un altro gruppo di scrit- tori e operatori culturali che hanno espresso il loro parere sull’iniziativa nazio- nale #ioleggoperché, orga- nizzata dall’Associazione Italiana degli Editori per promuovere la lettura. Il clou di tale manifestazione è stata la distribuzione di ben 240mila copie di 24 ti- toli longseller ad opera di oltre trentamila volontari - i cosiddetti “Messaggeri” - il cui compito era quello di donarli ai non-lettori per incitarli a scoprire la lettu- ra. La seconda e ultima “puntata” verte sulle mede- sime domande, ovvero un parere sulla bontà dell’ini- ziativa #ioleggoperché e, soprattutto, cosa si possa fare concretamente per se- minare nuovi lettori. È forte l’entusiasmo di Alberto Garlini, curatore della kermesse letteraria Pordenonelegge: «#ioleg- goperché mi piace molto. Credo che iniziative del ge- nere che coinvolgono l’a- spetto virale vadano sem- pre più valorizzate. Non credo che i social siano in contrasto con la lettura, an- zi sicuramente saranno lo spazio emozionale nel qua- le si giocheranno i valori e le vendite della letteratura futura. La lettura – prose- gue Garlini – è un piacere che ha bisogno di una edu- cazione, ma oggi viviamo un vita sempre più mossa in cui la lettura come pausa viene concepita come un’e- sperienza sempre meno im- portante». Altrettanto convinta del- la bontà dell’iniziativa è la giornalista e scrittrice An- narita Briganti, che ha esordito lo scorso anno con “Non chiedermi come sei nata” (Cairo): «Mi ha subi- to conquistata l’idea di met- tere in pratica un grande gesto d’amore come quello di donare un libro ad una persona cui vogliamo bene. Se questo gesto viene com- piuto verso estranei credo che il suo potenziale di im- patto possa essere infinito. Creare nuovi lettori – con- clude la Briganti – richiede che vengano scritti libri bel- li con dentro delle storie ca- paci di appassionare. Ma bi- sogna credere nella poten- zialità dei social, scommet- tere sul contatto diretto fra i lettori e l’autore». Lo scrittore e critico let- terario romano Paolo Di Paolo invece non è del tut- to convinto, soprattutto per la genericità della propo- sta: «Ogni iniziativa che mette in campo forze fre- sche, vitali, appassionate mi piace. Bisogna stare at- tenti solo alla retorica del “piaceredi leggere”. Non si- gnifica niente, non porta da nessuna parte. Solo condi- videndo quel singolo ro- manzo, saggio, fumetto, li- bro illustrato che ci ha ap- passionato, fatto emozio- nare e insegnato qualcosa si può contagiare qualcu- no». Fabio Genovesi, cantore della Versilia anche in “Chi manda le onde” (Mondado- ri), in lizza per il Premio Strega 2015, ha una visione alquanto dubbiosa: «Sono un individualista, tutte le iniziative esterne in tema di lettura mi lasciano perples- so. Bisogna puntare sulla scuola: del resto i lettori scompaiono proprio quan- do i professori obbligano gli studenti a leggere, spes- so libri meravigliosi ma che vengono percepiti dai ra- gazzi come anni luce di- stanti da loro, generando un disamore che si trascine- ranno, talvolta, per sem- pre». Anche il pugliese France- sco Muzzopappa che sbarcherà presto in Francia con il suo ultimo romanzo “Affari di famiglia” (Fazi) – evidenzia luci e ombre: «L’i- dea di fondo è apprezzabile e spero che il contagio fun- zioni. Ma resto scettico ri- guardo modalità etitoli. Più in generale, ho il timore che per un non-lettore il libro resti un regalo utile che non serve a niente. Mi auguro davvero di sbagliarmi. La semina si fa a scuola, biso- gnerebbe sfruttare l’ora di narrativa per proporre testi affini ai gusti dei ragazzi, scegliendo nuovi classici, contemporanei, magari scorretti, magari indecen- ti». Dubbi condivisi dal mes- sinese Filippo Nicosia, ideatore della felice inizia- tiva Pianissimo e neoli- braio: «L’iniziativa non mi convince ma apprezzo lo sforzo. Non mi convincono la scelta dei titoli e il fatto di volerli regalare perché siano letti. Non mi piace l’i- dea che i lettori siano pro- tagonisti, non si può ridur- re tutto ad uno status, ad un distintivo. L’idea stessa del- la promozione della lettura è confusa, come se i libri fossero tutti uguali, ma non è vero. Credo molto nella lettura pubblica e ad alta voce, mi sembra lo stru- mento migliore per mettere i libri al centro della sce- na». Molto critico è, infine, lo scrittore calabrese Vins Gallico, in lizza per il Pre- mio Strega 2015 con “Final Cut” (Fandango): «Sono molto critico rispetto all'i- niziativa #ioleggoperché perché si tratta solo di uno spot. L'assenza di lettori viene considerata un'emer- genza che va arginata fa- cendo circolare gratuita- mente ventiquattro titoli di discutibile selezione. Ma davvero il problema è il co- sto dei libri?La lettura è educazione alla lettura, e si comincia da piccoli e si con- duce con pazienza, sforzo, volontà». 3 Fine “Ritratto di Germana”. Felice Casorati, 1952 Su Rai3 Serata evento tutta per la lettura l Condividere l’amore per la lettura e far riscoprire il gusto di leggere a chi non lo conosce, in una grande festa per la Giornata Mon- diale del Libro. Accade sta- sera all’Hangar Bicocca di Milano nella serata evento “#Ioleggoperché” - pre- sentata da Rai3 con la col- laborazione di Associazio- ne Italiana Editori - in di- retta su Rai3 alle 21.05. Artisti, musicisti, cantanti e scrittori, accompagnati da una guida d’eccezione, Pierfrancesco Favino, in un percorso fantastico tra storie e racconti. 41. edizione Premio Mondello, tutti i vincitori di quest’anno Giorgia L. Borgese MILANO Sono stati annunciati, alla Libreria Hoepli di Milano, i vincitori del Premio lette- rario internazionale Mon- dello 2015: sono il france- se Emmanuel Carrère per la sezione autore straniero con “Il regno” (Adelphi), e per la sezione opera italia- na Nicola Lagioia con “La ferocia” (Einaudi), Marco Missiroli con “Atti osceni in luogo privato” (Feltri- nelli) e Letizia Muratori con “Animali domestici” (Adelphi). A Ermanno Cavazzoni, invece, va il premio per la sezione critica letteraria con “Il pensatore solita- rio” (Guanda), mentre un premio speciale del presi- dente è andato ad Ales- sandro D’Avenia per “Ciò che inferno non è” (Mon- dadori). Il Premio Mondello, giunto alla 41. edizione, è Premio autore straniero. Il francese Emmanuel Carrère Parla Dario De Luca, direttore artistico di “Scena verticale” Castrovillari laboratorio di drammaturgie Elisabetta Reale A vent’anni dal debutto e dopo ol- tre trecento repliche in giro per l’I- talia, Saverio La Ruina e Dario De Luca, direttori artistici della com- pagnia Scena Verticale di Castro- villari, riportano domani in scena “La stanza della memoria” in un evento speciale per il Teatro Mo- relli di Cosenza che conclude an- che una lunga e fortunata stagione dedicata alla drammaturgia con- temporanea, nell’ambito del per- corso triennale di Residenza. Lo spettacolo ripercorre con af- fettuosa ironia la storia di una co- munità sociale calabro-lucana nel periodo compreso tra gli anni 30 e 80 del Novecento. Saverio e Dario, nipoti della ormai vecchia France- sca, ci accompagnano in un itine- rario emozionale che va dall’in- contro d’amore tra Paolo e France- sca all’emigrazione di lui in Argen- tina. L’attesa è anche il pretesto per seguire gli avvenimenti e i muta- menti in un piccolo luogo rispetto al flusso della storia: il mondo con- tadino e il suo crepuscolo, l’avven- to del mondo industriale, l’emi- grazione, la mutazione dei valori, il passaggio generazionale, l’epo- ca del boom con nuove dinamiche sociali e con culti e modelli emer- genti. Il mondo contadino, i suoi valori, i personaggi spesso esila- ranti, fanno da sfondo alla vita del- la nonna, tra abbandono, attesa, malattia. Cosa rende “La stanza della memoria” un testo ancora at- tuale? «I mutamenti della società con- tadina che raccontiamo – spiega Dario De Luca, in scena con Save- rio La Ruina – non sono poi così di- stanti dalle nevrosi della contem- poraneità, con ironia e un pizzico di nostalgia descriviamo muta- menti e assenze. Abbiamo pensato che riproporre lo spettacolo, a vent’anni dal debutto, fosse un’oc- casione per guardare al percorso fatto, ma anche il modo giusto per dire arrivederci al pubblico del Teatro Morelli». Erano già presenti alcuni nu- clei tematici sviluppati poi sia negli spettacoli proposti insie- me che separatamente? «Siamo cresciuti e cambiati, ma, ad esempio, in questo spetta- colo è con noi sulla scena il fisar- monicista Giuseppe Oliveto con cui collaboro nuovamente per i miei spettacoli di teatro canzone. È già molto forte il gusto per la nar- razione, approfondito poi nel per- corso monologante di Saverio La Ruina, uno sguardo ironico e un ri- corso ad immagini surreali che ha caratterizzato poi altri lavori della compagnia». Lo spettacolo segna la con- clusione del percorso di Resi- denza al Teatro Morelli, quale il bilancio? «Un cammino iniziato già nella primavera del 2012 con la collabo- razione del Comune di Cosenza, la Residenza triennale ci ha permes- so poi di affiancare alla program- mazione di teatro contemporaneo e musicale anche tanti laboratori, a cui abbiamo cercato e cerchere- mo di dare continuità. Abbiamo tenuto aperto il teatro circa 5 gior- ni a settimana, coinvolgendo bambini, ragazzi, adulti». A breve la sedicesima edizio- ne del festival Primavera dei Teatri, qualche anticipazione? «Dal 28 maggio al 2 giugno Ca- strovillari ospiterà le novità della drammaturgia contemporanea italiana. Stiamo lavorando per mettere a punto il programma, non senza difficoltà, a causa di una cronica carenza di fondi destinati agli eventi culturali. Sicuramente ci sarà “Polvere” il nuovo testo di Saverio La Ruina, uno sguardo at- tento alle produzioni del Sud, molti debutti, di cui siamo sempre orgogliosi». 3 “La stanza della memoria”. Saverio La Ruina e Dario De Luca Sul palco con Saverio La Ruina per i 20 anni de “La stanza della memoria” Ben 240mila copie di 24 titoli longseller distribuiti gratis da trentamila “Messaggeri” Per le opere straniere Carrère Per le opere italiane Missiroli, Lagioia e Muratori promosso dalla Fondazio- ne Sicilia con la Fondazio- ne Premio Mondello e in collaborazione con il Salo- ne Internazionale del libro di Torino e la Fondazione Andrea Biondo. Il premio autore stra- niero sarà consegnato a Carrère da Antonio Scura- ti, giudice monocratico del Mondello 2015, saba- to 16 maggio nell’ambito del Salone di Torino. I tre romanzi vincitori del pre- mio opera italiana sono invece stati selezionati da una giuria tecnica, com- posta dallo scrittore e sag- gista Marco Belpoliti, dal critico Gianni Turchetta e dalla scrittrice Chiara Va- lerio, e saranno sottoposti al giudizio di 240 lettori che decideranno il vincito- re assoluto, al quale andrà il Premio SuperMondello. Il Premio Mondello Giova- ni sarà conferto a Palermo da una giuria composta da 150 studenti siciliani al lo- ro preferito tra i tre autori vincitori del Premio opera italiana, e un Premio alla miglior motivazione an- drà a tre studenti autori delle migliori motivazioni espresse. La cerimonia finale si terrà a Palermo il prossi- mo 27 novembre. 3

#ioleggoperché sette scrittori italiani a confronto

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Parte #ioleggoperché e su Gazzetta del Sud, Francesco Muzzopappa, VIns Gallico, Alberto Garlini, Paolo Di Paolo, Annarita Briganti, Fabio Genovesi e Filippo Nicosia parlano di lettura e strategie per creare nuovi lettori. (seconda puntata di due)

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Page 1: #ioleggoperché sette scrittori italiani a confronto

Giovedì 23 Aprile 2015 Gazzetta del Sud10.

Cultura e SpettacoliCultura e Spettacoli «Leggere, leggere un libro – per me èquesta l’esplorazione dell’universo»Marguerite Duras

Seconda parte del nostro “sondaggio”

È bello, ma per crearenuovi lettorinon basta soltanto#ioleggoperchéNella Giornata mondiale del libro scrittori eopertori culturali si dividono sull’iniziativa Aie

Francesco Musolino

Seconda parte del mi-ni-sondaggio condotto dal-la Gazzetta del Sud in occa-sione della Giornata mon-diale del Libro e del Dirittod’autore, che si celebra og-gi: un altro gruppo di scrit-tori e operatori culturaliche hanno espresso il loroparere sull’iniziativa nazio-nale #ioleggoperché, orga-nizzata dall’AssociazioneItaliana degli Editori perpromuovere la lettura. Ilclou di tale manifestazioneè stata la distribuzione diben 240mila copie di 24 ti-toli longseller ad opera dioltre trentamila volontari -i cosiddetti “Messaggeri” -il cui compito era quello didonarli ai non-lettori perincitarli a scoprire la lettu-ra.

La seconda e ultima“puntata” verte sulle mede-sime domande, ovvero unparere sulla bontà dell’i n i-ziativa #ioleggoperché e,soprattutto, cosa si possafare concretamente per se-minare nuovi lettori.

È forte l’entusiasmo diAlberto Garlini, curatoredella kermesse letterariaPordenonelegge: «#ioleg-goperché mi piace molto.Credo che iniziative del ge-nere che coinvolgono l’a-spetto virale vadano sem-pre più valorizzate. Noncredo che i social siano incontrasto con la lettura, an-zi sicuramente saranno lospazio emozionale nel qua-le si giocheranno i valori ele vendite della letteraturafutura. La lettura – p r o s e-gue Garlini – è un piacereche ha bisogno di una edu-cazione, ma oggi viviamoun vita sempre più mossa incui la lettura come pausaviene concepita come un’e-

sperienza sempre meno im-portante».

Altrettanto convinta del-la bontà dell’iniziativa è lagiornalista e scrittrice A n-narita Briganti, che haesordito lo scorso anno con“Non chiedermi come seinata” (Cairo): «Mi ha subi-to conquistata l’idea di met-tere in pratica un grandegesto d’amore come quellodi donare un libro ad unapersona cui vogliamo bene.Se questo gesto viene com-piuto verso estranei credoche il suo potenziale di im-patto possa essere infinito.Creare nuovi lettori – c o n-clude la Briganti – richiedeche vengano scritti libri bel-li con dentro delle storie ca-paci di appassionare. Ma bi-sogna credere nella poten-zialità dei social, scommet-tere sul contatto diretto frai lettori e l’autore».

Lo scrittore e critico let-

terario romano Paolo DiPaolo invece non è del tut-to convinto, soprattutto perla genericità della propo-sta: «Ogni iniziativa chemette in campo forze fre-sche, vitali, appassionatemi piace. Bisogna stare at-tenti solo alla retorica del“piaceredi leggere”. Non si-gnifica niente, non porta danessuna parte. Solo condi-videndo quel singolo ro-manzo, saggio, fumetto, li-bro illustrato che ci ha ap-passionato, fatto emozio-nare e insegnato qualcosasi può contagiare qualcu-no».

Fabio Genovesi, cantoredella Versilia anche in “Chimanda le onde” ( M o n d a d o-ri), in lizza per il PremioStrega 2015, ha una visionealquanto dubbiosa: «Sonoun individualista, tutte leiniziative esterne in tema dilettura mi lasciano perples-so. Bisogna puntare sullascuola: del resto i lettoriscompaiono proprio quan-do i professori obbliganogli studenti a leggere, spes-so libri meravigliosi ma chevengono percepiti dai ra-gazzi come anni luce di-stanti da loro, generandoun disamore che si trascine-ranno, talvolta, per sem-pre».

Anche il pugliese F r a n c e-sco Muzzopappa – chesbarcherà presto in Franciacon il suo ultimo romanzo“Affari di famiglia” (Fazi) –evidenzia luci e ombre: «L’i-dea di fondo è apprezzabilee spero che il contagio fun-zioni. Ma resto scettico ri-guardo modalità etitoli. Piùin generale, ho il timore cheper un non-lettore il libroresti un regalo utile che nonserve a niente. Mi augurodavvero di sbagliarmi. La

semina si fa a scuola, biso-gnerebbe sfruttare l’ora dinarrativa per proporre testiaffini ai gusti dei ragazzi,scegliendo nuovi classici,contemporanei, magariscorretti, magari indecen-ti».

Dubbi condivisi dal mes-sinese Filippo Nicosia,ideatore della felice inizia-

tiva Pianissimo e neoli-braio: «L’iniziativa non miconvince ma apprezzo losforzo. Non mi convinconola scelta dei titoli e il fattodi volerli regalare perchésiano letti. Non mi piace l’i-dea che i lettori siano pro-tagonisti, non si può ridur-re tutto ad uno status, ad undistintivo. L’idea stessa del-la promozione della letturaè confusa, come se i librifossero tutti uguali, ma nonè vero. Credo molto nellalettura pubblica e ad altavoce, mi sembra lo stru-mento migliore per metterei libri al centro della sce-na».

Molto critico è, infine, loscrittore calabrese VinsGallico, in lizza per il Pre-mio Strega 2015 con “FinalCut” (Fandango): «Sonomolto critico rispetto all'i-niziativa #ioleggoperchéperché si tratta solo di unospot. L'assenza di lettoriviene considerata un'emer-genza che va arginata fa-cendo circolare gratuita-mente ventiquattro titoli didiscutibile selezione. Madavvero il problema è il co-sto dei libri?La lettura èeducazione alla lettura, e sicomincia da piccoli e si con-duce con pazienza, sforzo,volontà». 3 Fine

“Ritratto di Germana”. Felice Casorati, 1952

Su Rai3

Serata eventotutta per la lettural Condividere l’amore perla lettura e far riscoprire ilgusto di leggere a chi nonlo conosce, in una grandefesta per la Giornata Mon-diale del Libro. Accade sta-sera all’Hangar Bicocca diMilano nella serata evento“#Ioleggoperché” - pre-sentata da Rai3 con la col-laborazione di Associazio-ne Italiana Editori - in di-retta su Rai3 alle 21.05.Artisti, musicisti, cantantie scrittori, accompagnatida una guida d’eccezione,Pierfrancesco Favino, inun percorso fantastico trastorie e racconti.

41. edizione

PremioMondello,tuttii vincitoridi quest’annoGiorgia L. BorgeseMILANO

Sono stati annunciati, allaLibreria Hoepli di Milano,i vincitori del Premio lette-rario internazionale Mon-dello 2015: sono il france-se Emmanuel Carrère perla sezione autore stranierocon “Il regno” (Adelphi), eper la sezione opera italia-na Nicola Lagioia con “Laferocia” (Einaudi), MarcoMissiroli con “Atti osceniin luogo privato” ( F e l t r i-nelli) e Letizia Muratoricon “Animali domestici”(Adelphi).

A Ermanno Cavazzoni,invece, va il premio per lasezione critica letterariacon “Il pensatore solita-rio” (Guanda), mentre unpremio speciale del presi-dente è andato ad Ales-sandro D’Avenia per “Ciòche inferno non è” ( M o n-dadori).

Il Premio Mondello,giunto alla 41. edizione, è

Premio autore straniero. Ilfrancese Emmanuel Carrère

Parla Dario De Luca, direttore artistico di “Scena verticale”

Castrovillari laboratorio di drammaturgie

Elisabetta Reale

A vent’anni dal debutto e dopo ol-tre trecento repliche ingiroper l’I-talia, Saverio La Ruina e Dario DeLuca, direttori artistici della com-pagnia Scena Verticale di Castro-villari, riportano domani in scena“La stanza della memoria” in unevento speciale per il Teatro Mo-relli di Cosenza che conclude an-che una lunga e fortunata stagionededicata alla drammaturgia con-temporanea, nell’ambito del per-corso triennale di Residenza.

Lo spettacolo ripercorre con af-fettuosa ironia la storia di una co-munità sociale calabro-lucana nelperiodo compreso tra glianni 30 e80 del Novecento. Saverio e Dario,

nipoti dellaormai vecchiaFrance-sca, ci accompagnano in un itine-rario emozionale che va dall’in -contro d’amore tra Paolo e France-sca all’emigrazione di lui in Argen-tina. L’attesa è anche il pretesto perseguire gli avvenimenti e i muta-menti in un piccolo luogo rispettoal flusso della storia: il mondo con-tadino e il suo crepuscolo, l’avven -to del mondo industriale, l’emi -grazione, la mutazione dei valori,il passaggio generazionale, l’epo -ca del boom con nuove dinamichesociali e con culti e modelli emer-genti. Il mondo contadino, i suoivalori, i personaggi spesso esila-ranti, fanno da sfondo alla vita del-la nonna, tra abbandono, attesa,malattia.

Cosa rende “La stanza dellamemoria” un testo ancora at-tuale?

«I mutamenti della società con-

tadina che raccontiamo – spiegaDario De Luca, in scena con Save-rio La Ruina –non sono poi così di-stanti dalle nevrosi della contem-poraneità, con ironia e un pizzicodi nostalgia descriviamo muta-menti e assenze. Abbiamo pensato

che riproporre lo spettacolo, avent’anni dal debutto, fosse un’oc -casione per guardare al percorsofatto, ma anche ilmodo giusto perdire arrivederci al pubblico delTeatro Morelli».

Erano già presenti alcuni nu-

clei tematici sviluppati poi sianegli spettacoli proposti insie-me che separatamente?

«Siamo cresciuti e cambiati,ma, ad esempio, in questo spetta-colo è con noi sulla scena il fisar-monicista Giuseppe Oliveto concui collaboro nuovamente per imiei spettacoli di teatro canzone.È già molto forte il gusto per la nar-razione, approfondito poinelper-corso monologante di Saverio LaRuina, uno sguardo ironico e un ri-corso ad immagini surreali che hacaratterizzato poi altri lavori dellacompagnia».

Lo spettacolo segna la con-clusione del percorso di Resi-denza al TeatroMorelli, quale ilbilancio?

«Uncammino iniziatogiànellaprimavera del 2012 con la collabo-razione del Comune di Cosenza, laResidenza triennale ci ha permes-

so poi di affiancare alla program-mazione di teatro contemporaneoe musicale anche tanti laboratori,a cui abbiamo cercato e cerchere-mo di dare continuità. Abbiamotenuto aperto il teatrocirca 5 gior-ni a settimana, coinvolgendobambini, ragazzi, adulti».

A breve la sedicesima edizio-ne del festival Primavera deiTeatri, qualche anticipazione?

«Dal 28 maggio al2 giugno Ca-strovillari ospiterà le novità delladrammaturgia contemporaneaitaliana. Stiamo lavorando permettere a punto il programma,non senza difficoltà, a causa di unacronica carenza di fondi destinatiagli eventi culturali. Sicuramenteci sarà “Polvere” il nuovo testo diSaverio La Ruina, uno sguardo at-tento alle produzioni del Sud,molti debutti, di cui siamo sempreorgogliosi». 3

“La stanza della memoria”. Saverio La Ruina e Dario De Luca

Sul palco con Saverio LaRuina per i 20 anni de “Lastanza della memoria”

Ben 240mila copiedi 24 titoli longsellerdistribuiti gratisda trentamila“Messaggeri”

Per le operestraniere CarrèrePer le opere italianeMissiroli, Lagioiae Muratori

promosso dalla Fondazio-ne Sicilia con la Fondazio-ne Premio Mondello e incollaborazione con il Salo-ne Internazionale del librodi Torino e la FondazioneAndrea Biondo.

Il premio autore stra-niero sarà consegnato aCarrère da Antonio Scura-ti, giudice monocraticodel Mondello 2015, saba-to 16 maggio nell’ambitodel Salone di Torino. I treromanzi vincitori del pre-mio opera italiana sonoinvece stati selezionati dauna giuria tecnica, com-posta dallo scrittore e sag-gista Marco Belpoliti, dalcritico Gianni Turchetta edalla scrittrice Chiara Va-lerio, e saranno sottopostial giudizio di 240 lettoriche decideranno il vincito-re assoluto, al quale andràil Premio SuperMondello.Il Premio Mondello Giova-ni sarà conferto a Palermoda una giuria composta da150 studenti siciliani al lo-ro preferito tra i tre autorivincitori del Premio operaitaliana, e un Premio allamiglior motivazione an-drà a tre studenti autoridelle migliori motivazioniespresse.

La cerimonia finale siterrà a Palermo il prossi-mo 27 novembre. 3