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Regione Siciliana ERSU Palermo Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario www.ersupalermo.it e-mail: [email protected] Tel. 091.654 60 01 (centralino) Il microchip entra nella vita degli studenti palermitani Firmata il primo luglio una convenzione tra ERSU e Sicilia Innovazione: l’obiet- tivo é quello di portare le tecnolgie più avanzate al servizio degli studenti, a cominciare dall’uso della carta regionale dei servizi. a pagina 5 Eletto il nuovo rettore dell’Università di Palermo Con un vero e proprio plebi- scito il professor Roberto Lagalla è stato eletto retto- re dell’Università di Paler- mo. Un’elezione che ha visto candidati anche i docenti Giuseppe Verde e Francesco Maria Raimondo. a pagina 4 Italia-Russia, un rapporto scientifico in evoluzione Uno speciale sulle iniziative che legano l’Ateneo paler- mitano alla Russia. Accordi di cooperazione scientifica stipulati anche in questi ulti- mi giorni sul solco di un rap- porto internazionale iniziato nel lontano 1955. alle pagine 6/7 Il saluto del neo-assessore regionale alla P. I. Antinoro Antonello Antinoro, deputa- to all’ARS, é entrato a far parte del nuovo governo regionale con la delega di assessore regionale alla Pubblica Istruzione. Da “iostudio” rivolge un saluto a tutti gli universitari. a pagina 3 Corriere degli Studenti Universitari edito dall’ERSU di Palermo • Anno IV • N° 3/4 • Maggio/Giugno - Luglio/Agosto 2008 • copia omaggio Scade il 29 agosto prossimo il concorso per i benefici ERSU dell’anno accademico 2008/2009. Si tratta di 5.320 borse di studio e di 895 posti letto, più altri benefici che potete meglio approfondire nell’inserto pubblicato nelle pagine centrali del giornale. Per partecipare occorre compilare l’istanza tramite internet attraverso il sito istituzionale dell’Ersu di Palermo (www.ersupalermo.it) entro e non oltre le ore 24,00 del 29 agosto 2008. Bisogna poi stampare il modulo cartaceo ed inviarlo, entro il 5 settembre 2008, a mezzo raccomandata Poste Italiane, allegando la fotocopia del documento di identità e l’attestazione degli indicatori economici ISEEU ed ISPEU resi gratuitamente dai Centri di Assistenza Fiscale (CAF). E questo sarà anche l’ultimo anno in cui dovrà essere spedita la domanda cartacea; infatti, dall’anno prossimo, grazie all’uso della “carta regionale dei servizi” sarà tutto più facile. Per la verità, l’Ufficio Orientamento e comunicazione dell’ente, diretto da Salvatore Comito, aveva creato le condizioni per partire già da quest’anno; ma un eccesso di prudenza per non creare disguidi fra gli studenti a causa della novità ha consigliato di avviare il rapporto con la carta regionale dei servizi solo in modo sperimentale: il consi- glio per tutti gli studenti universitari é, quindi, di partecipare al concorso entro i termi- ni e, contemporaneamente, di attivare la carta regionale dei servizi (meglio conosciuta come tessera sanitaria) in modo da essere pronti a partecipare a tutti gli altri bandi e selezioni per i benefici che l’Ersu metterà a concorso con le nuove innovative procedure durante l’anno accademico nonché per il concorso 2009/2010. Per autenticarsi bisognerà recarsi negli appositi box che verranno predisposti presso l’ERSU e presso altri punti che verranno resi noti appena il servizio sarà operativo (pro- babilmente entro luglio 2008). Il layout della campagna di informazione sul concorso 2008/09 che l’Ufficio Stampa dell’ERSU ha messo in campo sarà “Vincere é partecipare” anche per ricordare che par- tecipando al concorso ed essendo “accettati” dal sistema informatico, ovvero essendo idonei al concorso, si ha diritto a non pagare le tasse universitarie. Contemporanemente, anche per ricordare a chi se ne sta nascosto sotto l’ombrellone, stiamo lanciando una campagna d’informazione sui media regionali nella speranza che il maggior numero possibile di aventi diritto possa presentare istanza di partecipazione. Bisogna anche ricordare che negli ultimi due anni tutti i partecipanti al concorso dei secondi anni e successivi e circa il 70% degli studenti del primo anno, hanno ottenuto la borsa di studio grazie agli scorrimenti delle graduatorie, successivi al Bando, resi pos- sibili dai maggiori finanziamenti ricevuti dal Ministero, in seguito al superamento dei parametri di efficienza ed efficacia ammistrativa da parte degli Uffici e del personale dell’ERSU di Palermo. Dario Matranga (Da.Ma.) Inizia, con questo numero di “iostudio”, la col- laborazione di due giovani artisti palermitani, Filippo Bartoli ed Alessandro Giglio, balzati qualche settimana fa agli onori delle cronache per uno stencil realizzato sul muro di cinta dell’abside della cattedrale di Palermo (riprodotto a sinistra). Perché tanto clamore? Bartoli e Giglio, nell’ambito della loro attività artistica, amano suscitare e provocare il pub- blico che si imbatte nelle loro opere: e questa volta ci sono proprio riusciti disegnando, in stile Andy Warhol, il volto di uno dei maxi latitanti di “cosa nostra”. Apriti cielo, il caso é diventato internazionale: si è smossa pure l’antimafia, in una città in cui purtroppo tutto viene letto troppo spesso con un’unica lente ed in cui sembra non esserci spazio per chi vuole per sé e per questa isola lan- ciare il messaggio di darsi una mossa per cambiare e per un futuro migliore. Per questo nasce l’iniziativa di questo periodico, house organ dell’ERSU ed allo stesso tempo Corriere degli stu- denti universitari; vogliamo dare spazio a coloro che, come Filippo ed Alessandro, desiderano cambiare questa Sicilia partendo anche dalle provocazioni che facciano riflettere e che soprattutto diano la sveglia al mondo dei giovani e, perché no, del mondo accademico. Nella pagina centrale troverete, per alcuni numeri, una realizzazione a firma di F.A., i due nostri teasers: un poster da staccare per arredare la propria stanza o il proprio studio. “Homo addicted”, proposto su questo numero, vuole essere un atto di denuncia sulle dipen- denze della razza umana, un invito alla riflessione sulla quantità di libertà a cui ciascuno di noi, cercando sempre più omologazioni, rinuncia senza rifletterci. L’invito è, quindi, a spezzare le catene e a liberarsi dalle mode, dai vincoli imposti dai modelli della tv di “amici” o peggio ancora del “grande fratello”. Un invito a trovare il coraggio di lottare per ottenere i risultati, sapendo che senza fatica non si ottiene nulla, e questa è una buona lezione anche per chi studia all’uni- versità: i risultati arrivano sempre, basta studiare ed impegnarsi seriamente. STREET TEASERS, provocatori in salsa siciliana Vincere è partecipare. Vincere è partecipare. Borse di studio ERSU 2008/2009. Partecipa, entro il 29 agosto, al concorso. Se risulti idoneo hai diritto a non pagare le tasse universitarie. 5.320 Borse di studio, di cui: 30 riservate a studenti stranieri provenienti da paesi extracomunitari in via di sviluppo; 5 riservate a studenti stranieri figli di emigrati siciliani all’estero; 100 riservate a portatori di handicap; 30 riservate a cause eccezionali; 150 riservate a programmi di studio di mobilità internazionale; 5 riservate a orfani di vittime della mafia. 895 Posti letto. Sussidi didattici per studenti portatori di handicap. Anche se non sei ancora iscritto all’Università, compila e inoltra la richiesta tramite il sito www.ersupalermo.it, entro e non oltre le ore 24 del 29 agosto 2008. Stampa il modulo cartaceo e invialo entro il 5 settembre 2008 a mezzo raccomandata Poste Italiane allegandovi: • fotocopia della carta di identità; • attestazione degli indicatori economici ISEEU e ISPEU resi dal Centro di Assistenza Fiscale (CAF). Borse di studio Ersu Palermo 2008/2009. L’importanza di partecipare.

IoStudio n 3-4 2008

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Corriere degli Studenti Universitari edito dall’ERSU di Palermo • Anno IV • N° 3/4

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Page 1: IoStudio n 3-4 2008

Regione Siciliana

ERSU PalermoEnte Regionale per il Dirittoallo Studio Universitario

www.ersupalermo.ite-mail: [email protected]

Tel. 091.654 60 01 (centralino)

Il microchipentra nella vitadegli studentipalermitani

Firmata il primo luglio unaconvenzione tra ERSU eSicilia Innovazione: l’obiet-tivo é quello di portare letecnolgie più avanzate alservizio degli studenti, acominciare dall’uso dellacarta regionale dei servizi.

a pagina 5

Eletto il nuovorettoredell’Universitàdi Palermo

Con un vero e proprio plebi-scito il professor RobertoLagalla è stato eletto retto-re dell’Università di Paler-mo. Un’elezione che havisto candidati anche idocenti Giuseppe Verde eFrancesco Maria Raimondo.

a pagina 4

Italia-Russia,un rapportoscientifico inevoluzione

Uno speciale sulle iniziativeche legano l’Ateneo paler-mitano alla Russia. Accordidi cooperazione scientificastipulati anche in questi ulti-mi giorni sul solco di un rap-porto internazionale iniziatonel lontano 1955.

alle pagine 6/7

Il saluto delneo-assessoreregionale alla P. I.Antinoro

Antonello Antinoro, deputa-to all’ARS, é entrato a farparte del nuovo governoregionale con la delega diassessore regionale allaPubblica Istruzione. Da“iostudio” rivolge un salutoa tutti gli universitari.

a pagina 3

Corriere degli Studenti Universitari edito dall’ERSU di Palermo • Anno IV • N° 3/4 • Maggio/Giugno - Luglio/Agosto 2008 • copia omaggio

Scade il 29 agosto prossimo il concorso per i benefici ERSU dell’anno accademico2008/2009. Si tratta di 5.320 borse di studio e di 895 posti letto, più altri benefici chepotete meglio approfondire nell’inserto pubblicato nelle pagine centrali del giornale.Per partecipare occorre compilare l’istanza tramite internet attraverso il sito istituzionaledell’Ersu di Palermo (www.ersupalermo.it) entro e non oltre le ore 24,00 del 29 agosto2008. Bisogna poi stampare il modulo cartaceo ed inviarlo, entro il 5 settembre 2008, amezzo raccomandata Poste Italiane, allegando la fotocopia del documento di identità el’attestazione degli indicatori economici ISEEU ed ISPEU resi gratuitamente dai Centri diAssistenza Fiscale (CAF).E questo sarà anche l’ultimo anno in cui dovrà essere spedita la domanda cartacea;infatti, dall’anno prossimo, grazie all’uso della “carta regionale dei servizi” sarà tutto piùfacile. Per la verità, l’Ufficio Orientamento e comunicazione dell’ente, diretto daSalvatore Comito, aveva creato le condizioni per partire già da quest’anno; ma un eccessodi prudenza per non creare disguidi fra gli studenti a causa della novità ha consigliato diavviare il rapporto con la carta regionale dei servizi solo in modo sperimentale: il consi-glio per tutti gli studenti universitari é, quindi, di partecipare al concorso entro i termi-ni e, contemporaneamente, di attivare la carta regionale dei servizi (meglio conosciutacome tessera sanitaria) in modo da essere pronti a partecipare a tutti gli altri bandi eselezioni per i benefici che l’Ersu metterà a concorso con le nuove innovative proceduredurante l’anno accademico nonché per il concorso 2009/2010. Per autenticarsi bisognerà recarsi negli appositi box che verranno predisposti pressol’ERSU e presso altri punti che verranno resi noti appena il servizio sarà operativo (pro-babilmente entro luglio 2008).Il layout della campagna di informazione sul concorso 2008/09 che l’Ufficio Stampadell’ERSU ha messo in campo sarà “Vincere é partecipare” anche per ricordare che par-tecipando al concorso ed essendo “accettati” dal sistema informatico, ovvero essendoidonei al concorso, si ha diritto a non pagare le tasse universitarie. Contemporanemente, anche per ricordare a chi se ne sta nascosto sotto l’ombrellone,stiamo lanciando una campagna d’informazione sui media regionali nella speranza cheil maggior numero possibile di aventi diritto possa presentare istanza di partecipazione.Bisogna anche ricordare che negli ultimi due anni tutti i partecipanti al concorso deisecondi anni e successivi e circa il 70% degli studenti del primo anno, hanno ottenutola borsa di studio grazie agli scorrimenti delle graduatorie, successivi al Bando, resi pos-sibili dai maggiori finanziamenti ricevuti dal Ministero, in seguito al superamento deiparametri di efficienza ed efficacia ammistrativa da parte degli Uffici e del personaledell’ERSU di Palermo.

Dario Matranga

(Da.Ma.) Inizia, con questo numero di “iostudio”, la col-laborazione di due giovani artisti palermitani, FilippoBartoli ed Alessandro Giglio, balzati qualche settimana faagli onori delle cronache per uno stencil realizzato sulmuro di cinta dell’abside della cattedrale di Palermo(riprodotto a sinistra). Perché tanto clamore? Bartoli e Giglio, nell’ambito dellaloro attività artistica, amano suscitare e provocare il pub-blico che si imbatte nelle loro opere: e questa volta cisono proprio riusciti disegnando, in stile Andy Warhol, ilvolto di uno dei maxi latitanti di “cosa nostra”. Apriticielo, il caso é diventato internazionale: si è smossa purel’antimafia, in una città in cui purtroppo tutto viene lettotroppo spesso con un’unica lente ed in cui sembra nonesserci spazio per chi vuole per sé e per questa isola lan-ciare il messaggio di darsi una mossa per cambiare e perun futuro migliore. Per questo nasce l’iniziativa di questo periodico, houseorgan dell’ERSU ed allo stesso tempo Corriere degli stu-denti universitari; vogliamo dare spazio a coloro che,

come Filippo ed Alessandro, desiderano cambiare questaSicilia partendo anche dalle provocazioni che faccianoriflettere e che soprattutto diano la sveglia al mondo deigiovani e, perché no, del mondo accademico.Nella pagina centrale troverete, per alcuni numeri, unarealizzazione a firma di F.A., i due nostri teasers: unposter da staccare per arredare la propria stanza o ilproprio studio. “Homo addicted”, proposto su questonumero, vuole essere un atto di denuncia sulle dipen-denze della razza umana, un invito alla riflessione sullaquantità di libertà a cui ciascuno di noi, cercando semprepiù omologazioni, rinuncia senza rifletterci.L’invito è, quindi, a spezzare le catene e a liberarsi dallemode, dai vincoli imposti dai modelli della tv di “amici” opeggio ancora del “grande fratello”.Un invito a trovare il coraggio di lottare per ottenere irisultati, sapendo che senza fatica non si ottiene nulla, equesta è una buona lezione anche per chi studia all’uni-versità: i risultati arrivano sempre, basta studiare edimpegnarsi seriamente.

STREET TEASERS,provocatori in salsa siciliana

Vincere è partecipare.Vincere è partecipare.

Borse di studio ERSU 2008/2009.Partecipa, entro il 29 agosto, al concorso.

Se risulti idoneo hai diritto a non pagare le tasse universitarie.5.320 Borse di studio, di cui:• 30 riservate a studenti stranieri provenienti

da paesi extracomunitari in via di sviluppo;• 5 riservate a studenti stranieri figli di

emigrati siciliani all’estero;• 100 riservate a portatori di handicap;• 30 riservate a cause eccezionali;• 150 riservate a programmi di studio di mobilità

internazionale;• 5 riservate a orfani di vittime della mafia.

895 Posti letto.Sussidi didattici per studenti portatori di handicap.

Anche se non sei ancora iscritto all’Università,compila e inoltra la richiesta tramite il sitowww.ersupalermo.it, entro e non oltre le ore 24del 29 agosto 2008.Stampa il modulo cartaceo e invialo entro il 5settembre 2008 a mezzo raccomandataPoste Italiane allegandovi:• fotocopia della carta di identità;• attestazione degli indicatori economici ISEEU eISPEU resi dal Centro di Assistenza Fiscale (CAF).

Borse di studio Ersu Palermo 2008/2009. L’importanza di partecipare.

Page 2: IoStudio n 3-4 2008

{ io e l’ERSU }N. 3/4Maggio/Giugno - Luglio/Agosto 2008

{ 2 }

Edificio 1 – Residenza Santi Romano, Viale Delle Scienze - 90128 Palermowww.ersupalermo.it - [email protected].: 091.6546001 - fax 091.654520

Presidente: Antonino [email protected]

Consiglio di AmministrazioneStefano BocaPaolo TorrenteLuca LombardoLuca BonannoSalvatore MirabileMaria Pia PaternostroLiborio ProvenzanoAntonino SalaSalvatore Vernuccio (vicepresidente)

Revisori dei ContiTommaso Spatola (presidente)Danila La CognataGianni Silvia

Direttore: Aldo De Franchistel.: [email protected]

Unità Operativa 1(Borse di studio)Ufficio Tecnico ed Attività Culturali tel. [email protected]à Operativa 2Case e Mense Universitarietel.: 091.6545939Capo Ufficio StampaDario Matrangatel.: 091.6546264-6010 - [email protected]

Segreteria Presidenza e CdAGrazia Lo Curtotel.: [email protected] DirezioneDonata Cardellatel.: [email protected] legale e gareAvv. Antonino Ignazzittotel.: [email protected]@ersupalermo.itUfficio del ConsegnatarioGiuseppe Ippolitotel.: [email protected] EconomatoEnrico Barrancotel.: 091.6546002Ufficio Orientamento e Comunicazione Salvatore Comitotel.:[email protected] Cultura Silvana Monteratel.: [email protected] ResidenzeGerlanda Di Giovannitel.: [email protected] Servizi di ristorazioneElena Zaunertel.: [email protected] Ufficio Ragioneria e Contabilitàtel.: 091.6545904 - 5905 - 5908 - 5907 [email protected] Ufficio TecnicoGeom. Rosario Eneatel.: [email protected] Residenza Universitaria Santi Romanoviale Delle Scienze - Edificio 1 tel.: 091.6546001Residenza Universitaria San Saverio via Di Cristina, 39 tel.: 091.6547099Biblioteca San SaverioMaria Vitellotel.: [email protected] Residenza Universitaria Biscottarivia Dei Biscottari tel.: 091.6548106Residenza Universitaria Hotel de Francepiazza Marina, vicolo Sant'Uffiziotel.: 091.6096000

SERVIZIO ACCOGLIENZA PUBBLICO(S.A.P.)Palermo: viale Delle Scienze - Edificio 1Residenza Universitaria Santi RomanoPaolo Manzulloaperto dal lunedì al venerdì 10,00–13,00tel. 091.6546148 - [email protected]: c.da Calcarelli, via Quartararo, 6tel.: 0922.619308aperto lun. mer. ven. 8,30–13,[email protected] Genuardi, via Ugo la Malfatel.: 0922.552111aperto: mar. giov. 8,30–13,[email protected]: lungomare Dante Alighieritel.: 320.8005911aperto: lun. mer. ven. 8,30–13,[email protected]

Aule Internet“Maurilio Lo Cascio”Piano ammezzato - viale delle ScienzeEdificio 1 • tel. 091 6546139“San Saverio”via Di Cristina, Residenza 39

Regione Siciliana

ERSU Palermo

Ufficio case, accoglienza in salsa siciliana

Mensa, viva il menù variabile

L’accoglienza è il loro mestiere.All’ufficio case dell’Ersu si lavo-ra affinché il posto letto nonmanchi a chi, tra gli studentifuorisede, ha un reddito bassoe un buon rendimento accade-mico. La responsabile dell’uffi-cio preposto alle residenze uni-versitarie, Gerlanda DiGiovanni, si sposta da unaparte all’altra della città:"Controllo personalmente chetutto sia posto – dice – perchél’accoglienza non rimanga solouna parola".Stanze singole con bagni edocce in comune, doppie conbagni in camera, camere “col-lege”, con spazi privati e collet-tivi, veri e propri mini-apparta-menti: ecco le tante modalitàdell’ospitalità targata Ersu, allaquale si accompagnano tessutid’arredamento di materiale igni-

fugo, lavabiancheria a moneta ocucine attrezzate. "Gli studentiche diventano inquilini dellenostre strutture – spiega laresponsabile – usufruisconodelle pulizie dei locali e delcambio biancheria da notte".Dato l’incremento del numerodi posti letto offerto dall’Entenegli ultimi anni, vecchi e nuoviresidence (ognuno con il pro-prio regolamento interno) sonosupervisionati da garanti:Enrico Augusto Barranco per ilSanti Romano, Placido Bonan-no per il San Saverio, CarmeloLabbadessa per Casa Biscot-tari, Enzo Azzara per gli appar-tamenti di via del Fondaco,Tullio Celli per la Casa delGoliardo e Nicolò Pasta per unadelle case di prossima apertura.L’ufficio gestisce poi le tre resi-denze in convenzione Casa

Marconi, Casa Chiaramonte eCasa accoglienza all’Arenella,mentre dei magazzini si occu-pano Maria Rosa Drago eMassimo Accardi, coadiuvatidai collaboratori Vincenzo DiLorenzo e Rita Anselmo. A diretto contatto con gli stu-denti che fanno richiesta diposto letto, Leda Bischera eAngela Lunario, che si occupa-no di accettazioni e di sollecita-re eventuali pagamenti dellerette. Sì, perché una volta“sistemati” in camera vincitorie idonei, si indice un nuovobando: "Offriamo camere gra-tuite per i vincitori di borsa distudio o a basso costo d’affitto– precisa Gerlanda Di Giovanni– per coloro che non partecipa-no ai bandi per incompatibilitàvarie, per gli universitari delvecchio ordinamento al secon-

do anno fuori corso, e per quel-li del nuovo ordinamento alprimo anno fuori corso. I prez-zi? Vanno dai 300 ai 900 europer undici mesi di permanen-za". Ma non di soli studenti vivel’accoglienza. Milena Fallone,dinamica funzionaria con 19anni di servizio nel settore, sioccupa nello specifico di “ospi-talità extrabando”, "cioè del-l’accoglienza di congressisti,ricercatori, studenti Erasmus,ospiti internazionali", spiega leistessa che in passato si èanche occupata di ricevere neiresidence universitari portatoridi handicap. I dipendenti diquest’ufficio, come pochi altri,posseggono insomma l’arte deldare il “benvenuto” a Palermo.

Mariangela Vacanti

(Ma. Va.) Servizi che corrono rapidi, senza inciampare in decine edecine di incartamenti, un solo pass che garantisce l’accesso ai pastie ai posti letto, una cittadella universitaria dilatata su tutta la città,punti di sostegno dislocati, scambi intercultu-rali accessibili. Sono i punti tracciati a mati-ta sul prospetto dell’ateneo palermitanodel prossimo anno accademico.Salutato un anno di grandi cambia-menti, il presidente dell’Ersu Palermo,Antonino Bono, ha già lo sguardo pun-tato a settembre: "Non mi piace pro-mettere ai nostri studenti mirabilie chepoi si rivelino illusioni – dice – ma stia-mo lavorando sodo per migliorare lavita universitaria qui a Palermo". Gli faeco il direttore dell’Ente Aldo deFranchis: "Nonostante la grande difficoltàvissuta per la carenza di personale (come i dirigenti degli uffici borsedi studio e ragioneria), il bilancio dell’anno che volge al termine èpositivo". Tirando le somme, ecco i totali del 2007-2008: quasi otto-mila borse di studio erogate, un migliaio di posti letto assegnati (pra-ticamente soddisfatti la metà dei richiedenti), scambi internazionalitriplicati rispetto agli anni passati: "Sono cifre alte – commenta deFranchis – che unite alla qualità della nostra ristorazione fannodell’Ersu un punto di riferimento cardine per l’organizzazione dell’o-spitalità. Molte facoltà e lo stesso rettorato si rivolgono a noi quan-do devono accogliere ospiti". Sì, ma cosa bolle in pentola? "Intantoil nuovo bando per l’assegnazione di servizi e benefici – chiosa subi-to il direttore – che uscirà a fine giugno e sarà consultabile on-line.La prima novità è che, per semplificare le cose, Iseu e Ispeu saran-no richiesti solo agli studenti vincitori o idonei e tutti gli altri si rispar-mieranno pratiche e tempi morti. Poi ancora buone nuove, come l’a-pertura della mensa nella Casa d’accoglienza all’Arenella e quella deinuovi residence dell’Hotel Patria e dello Schiavuzzo, dove attual-

mente sono in corso i lavori. Per i fuori-sedec’è infine la concreta possibilità, grazie a

una convenzione che stiamo stipulandocon il Comune di Palermo, di affittarestanze con 50-70 euro al mese. Perchétutto questo non rimanga fantascienzacontiamo molto – conclude – sull’ap-poggio significativo della Regione". E ilfamoso tesserino sanitario, chiaveunica per accedere ai servizi Ersu eall’ateneo intero senza neanche il sup-porto della carta d’identità? "Giornouno luglio abbiamo stipulato la conven-

zione con Sicilia-Innovazione per partirecon la sperimentazione per alcuni servizi – chiarisce Bono – in modoche dal 2009 l’uso di questo pass unico sia lo strumento di certifica-zione per partecipare a tutte le iniziative e benefici ERSU Palermo.Uno strumento molto utile - conclude il presidente - per sburocratiz-zare al massimo le procedure”.

(Ma. Va.) Quattro per due. È questa l’operazione aritmeticache si ripetono ogni giorno i funzionari dell’Ufficio mensedell’Ersu che provvedono al “buon appetito” degli universitaridi Palermo. Quattro come le mense attive in città (SantiRomano, San Saverio, Chiaramonte e Marconi) e due come ipasti che devono essere erogati al dì ai possessori dei “magici” tesse-rini mensa o della Carta regionale dei servizi (la tessera sanitaria).Per la responsabile Elena Zauner, gli istruttori Maria Rita Brunoe Gaetana Aglialoro, e i colleghi Anna Maria Arato, AnnaAttinasi, Antonella Borghese, Cinzia Scialino, la regola numerouno è "no ai menu gessati". "Seguiamo i suggerimenti deiragazzi e il loro indice di gradimento – spiega Pietro Panno,responsabile del controllo di qualità delle mense – così sononate le proposte della “linea verde”, cioè la cena vegetarianauna volta a settimana, o di pizza e tavola calda in sostituzionedel pasto serale. Un esempio per tutti? Negli anni abbiamoaumentato la quantità delle patatine fritte nel self service, è uncondimento al quale gli studenti non vogliono rinunciare".Non solo, quindi, controllo nell’osservanza dei menu e deiparametri d’igiene di cucine e refettori, ma anche monitorag-gio degli umori e delle mode degli “assaggiatori”. Così lavoral’ufficio mensa, che si avvale anche della presenza di una die-tista. "Certo, si è un po’ frenato il boom di richieste tesserinimense che raggiunse il picco quattro anni fa – tiene a sottoli-neare Elena Zauner – perché gli orari di lezione degli universi-tari non sempre si conciliano con l’inevitabile fila di punta dalle13.30 alle 14 e molti optano per un panino al volo, ma al SantiRomano si continuano a sfornare 650 pizze a sera". Di sicuro,però, nessuna fila fisiologica per la richiesta del tesserino:sostituita la modulistica con le domande on-line e la stampa avista, il pranzo completo (da zero a 3,50 euro a seconda delreddito) è presto servito. Ma le mense accolgono anche i nontesserati a soli 6,30 euro e per i più esigenti è sempre apertoil Ristorante del complesso Santi Romano con tanto di menualla carta e scelta dei vini.

Lo chiamano “consegnatario” edè nominato da uno specificodecreto dell’assessorato regionalealla Pubblica istruzione. ÈGiuseppe Ippolito da nove anniad occuparsi della tenuta delpatrimonio dell’Ersu: "Pensate aipc degli uffici, all’arredo dei resi-dence, ai tavoli delle mense, alletv delle sale comuni", dice eaggiunge: "Gli studenti che ospi-

tiamo? Mai stati vandali. Altro chedistruggere sedie e armadi:quando vanno via ci regalanopure i loro amarcord!" Il consegnatario vigila su ben 14mila beni, con l’aiuto del vice con-segnatario Paola Marchese e deicollaboratori Carla Bellavista eAntonio Spinelli. Insieme hannocostruito un archivio (da pocoanche su supporto informatico) e

si occupano di consegnare, con-trollare, registrare, collaudare,riparare, sostituire ed etichettaretutti quegli oggetti che tengono inmoto l’Ente. Ippolito in più deverendersi reperibile anche di notteper eventuali problemi alle strut-ture residenziali: "Fortuna –ammette – che non ce ne sia maistato reale bisogno".

Borse di Studio, ecco le news

Parla Giuseppe Ippolito, “consegnatario” dell’Ersu Palermo

Il personale dell’ufficio menseIn alto: A. Bono, Presidente dell’Ersu.

A sinistra: A. De Franchis, Direttore dell’Ersu.

Page 3: IoStudio n 3-4 2008

N. 3/4Maggio/Giugno - Luglio/Agosto 2008

{ 3 }{ io Regione e Università }

Cancellare le code alle segrete-rie e venire incontro alle esigen-ze di efficienza e sburocratizza-zione avanzate dalle migliaia diutenti che frequentano l’Ateneodi Palermo. È un iter ragionato e preparatocon cura quello che porterà uncambiamento radicale nellemodalità di iscrizione, immatri-colazione e gestione del propriopercorso di studi all’Università diPalermo dal prossimo annoaccademico. Dal 2008-09 saràpossibile iscriversi a un corso dilaurea dell’Ateneo di Palermoattraverso Internet, dal propriopc, da quello di un amico o dauna delle postazioni informati-che messe a disposizione dal-l’amministrazione universitariao dalle sale internet dell’ERSU.Una rivoluzione che pian pianomanderà in soffitta le pratichecartacee e che soprattutto snel-lirà l’afflusso alle segreterie. Il direttore amministrativodell’Università di Palermo, MarioGiannone, considera questa unasvolta epocale all’insegna dellamodernizzazione di un’istituzio-ne sempre più vicina ai suoistudenti.Quale percorso vi ha portatoa introdurre nel sistema uni-versitario palermitano leiscrizioni on line?“L’esigenza principale è quella diammodernare la macchinaamministrativa e burocraticadell’Ateneo, sfruttando le poten-zialità del nostro Centro di cal-colo. Un’esigenza che può usu-fruire di una condizione favore-vole, ossia la buona conoscenzae l’ampio utilizzo da parte deigiovani degli strumenti informa-tici. Abbiamo già sperimentatol’iscrizione on line facoltativanell’anno accademico 2007-08e circa cinquemila studentihanno scelto questa modalitàinnovativa”.Quali vantaggi prevede per

gli studenti l’iscrizione viaInternet?“Il giovane, avviando le proce-dure di immatricolazione o iscri-zione via Internet, potrà usu-fruire dell’immediatezza delleoperazioni, potrà monitorare eaggiornare la sua carriera uni-versitaria attraverso un pc. Il sistema consentirà di prenota-re gli esami on line, un contattovia sms con le segreterie stu-denti, l’utilizzo dello statino elet-tronico, la stampa di una visurache riporta tutti i dati aggiornatidella carriera dello studente. Chi si iscrive al primo anno rice-verà subito il numero di matri-cola via e-mail. La condizionenecessaria per ottenere questivantaggi è la registrazione alportale studenti dell’Università,dove sono già registrati trenta-mila utenti”.E l’amministrazione cosa ciguadagna?“Per l’amministrazione significa

un riordino delle carriere, unabbattimento della percentualedi errori nella digitazione deidati e, in prospettiva, la riduzio-ne e l’abolizione della praticacartacea”.Quali risorse state mettendoin campo per avviare questanuova procedura?“Stiamo operando a diversi livel-li, a cominciare dalla comunica-zione, che sarà capillare.Attraverso una campagna pub-blicitaria, spot, comunicatistampa, diffusione di materialeinformativo, promuoveremo lenovità che riguarderanno lenuove iscrizioni. Poi stiamo lavorando in sinergiacon l’Ente regionale per il dirittoallo studio, col Centro di orien-tamento e tutorato, con l’areadelle segreterie studenti e colCentro universitario di calcolo,perché ciascun ente svolga ilsuo ruolo con competenza edefficacia. Abbiamo anche attiva-

to una convenzione fra Ersu eUniversità, che consentirà unoscambio informatico dei dati”.Chi avrà dubbi al momentodell’iscrizione o non possie-de un pc per compilare imoduli on line cosa dovrà fare?“Per risolvere i problemi di tutti,saranno messe a disposizioneaule informatiche in viale delleScienze con la presenza di tutore ci saranno postazioni informa-tiche anche nel gazebo del Cot.Per semplici informazioni telefo-niche, inoltre, ci sarà un sistemadi telefonia che, componendo unnumero urbano, consentirà diraggiungere il primo addettodisponibile, il quale risponderàdirettamente a ogni richiestadell’utente.Stiamo svolgendo incontri diformazione con il personaledelle segreterie remote affinchépossano assistere gli studentinella compilazione on line dellepratiche”.

Quando lo studente dovrà recar-si fisicamente alle segreterie?“Soltanto per consegnare imoduli compilati via Internet ele ricevute di pagamento delletasse universitarie, entro il 28febbraio 2009. Un adempimento da fare contutta calma, necessario a perfe-zionare la procedura compiutatelematicamente. Ma ai fini dellascadenza per le immatricolazio-ni e le iscrizioni (che è stata fis-sata al 5 novembre 2008, conuna proroga al 31 dicembre2008 pagando una mora) faràfede la data del pagamento delletasse e del caricamento dei dation line, non quella del depositodei documenti cartacei in segre-teria. Affollare gli uffici a fine anno perdepositare moduli e bollettininon serve assolutamente aniente. Continuerà a essere necessariorivolgersi alle segreterie per tuttequelle operazioni che presentanoparticolarità tali per cui è neces-sario il contatto diretto con ope-ratori di sportello”.Per iscriversi all’anno 2008-09saranno richiesti facoltativa-mente i dati Iseeu e Ispeu(indicatori economico-patri-moniali forniti gratuitamentedai Caf. A cosa servono?“Innanzitutto a uniformare inostri parametri economico-patrimoniali a quelli delle altreUniversità italiane e dell’Ersu,che li richiede per poter parteci-pare ai bandi per le borse di stu-dio e i servizi agli studenti.Questi dati sono necessari percreare un sistema di classifica-zione delle fasce di reddito piùcompleto rispetto al passato epiù uniforme con gli altri Atenei.Dal 2010 i valori Iseeu e Ispeusaranno obbligatori per l’iscri-zione all’Università e sostitui-ranno le attuali dichiarazionireddituali”.

Univers ità , adesso l ’ i scr iz ione é on- l ine

È con piacere che ho accettato la possi-bilità di rivolgere un saluto agli studen-ti universitari dell'Università di Palermoattraverso “Iostudio”, l'house organdell'ERSU di Palermo. Nel ricoprire l'incarico di Assessoreregionale ai beni culturali ambientali edalla pubblica istruzione del neonatogoverno regionale non posso non dedi-care un pensiero all'impegno che, inquesti anni, mi ha visto in prima lineaproprio sulla materia del diritto allo stu-dio, contribuendo a centrare uno dei piùimportanti obiettivi programmatici delprecedente governo regionale: lavoran-do come relatore proprio per l'approva-zione all'Assemblea regionale sicilianadella prima legge regionale sul dirittoallo studio. Da questa esperienza nascono gli ERSUsiciliani che vogliono interpretare, inchiave moderna, l'applicazione dell'arti-colo 34 della Costituzione italiana.Ciò che, adesso, mi pongo come obiet-tivo è di dare un nuovo impulso al ruolodegli ERSU: intanto, velocizzando leprocedure per l'applicazione delle pian-te organiche degli enti già approvatedai vari Consigli di Amministrazione ed

adesso al vaglio finale della Commis-sione regionale per il diritto allo studio.La nuova organizzazione, conferendo aquesti enti gli strumenti tipici dei sog-getti dotati di una propria personalitàgiuridica, potrà finalmente dotare gliERSU di un modello organizzativo anco-ra più efficiente ed efficace. Un altro punto importante è rappresen-tato dalla necessità di aumentare l'of-ferta di posti letto in favore degli stu-denti fuori sede per avvicinarci semprepiù a standard europei. Si può lavora-re, certamente, per il reperimento dinuove risorse finanziarie destinate allacostruzione di nuovi alloggi, ma si devecome Regione Siciliana, fare anche iltentativo di riuscire ad acquisire unaparte di quegli immobili – come le excaserme o i beni provenienti da confi-sche – che possano aumentare concre-tamente, ed in tempi maggiormenteceleri, la richiesta di posti letto.Altro punto strategico per il rilancio delruolo degli ERSU è rappresentato daltema dell'orientamento nel quale, anchegrazie alle risorse provenienti daBruxelles, sarà possibile attivare appositiprogrammi ed iniziative. In ogni caso, il

mio lavoro sarà incentrato fondamen-talmente: sul rafforzamento del soste-gno da dare all’Università nell’organiz-zazione e nell’erogazione dei servizi; suun nuovo impulso allo scambiodi esperienze tra realtàformative diverse; sututte quelle iniziativeche possano contri-buire a crearenuovi sbocchioccupazionali. GliErsu dovranno,quindi, esseredotati degli stru-menti per volgeremaggiormente lapropria attenzioneverso il mondodella scuola da cuiprovengono i propriutenti ma anche neiconfronti del mondo dellavoro. Sono convinto cheuno sforzo maggiore debbaessere compiuto anche per internazio-nalizzare le università siciliane, e conse-guentemente gli ERSU, attraversoun'offerta formativa più accattivante per

chi viene dall'estero ed attraverso l'in-centivazione di progetti di scambio e dipartnership tra università ed enti per ildiritto allo studio.

In questo periodo migliaia di stu-denti sono alla ricerca di

un corso di laurea ingiro per il mondo:

l'Italia è “fanalinodi coda” per ciòche riguarda lacapacità di attrar-re studenti stra-nieri. È arrivato iltempo di interro-garsi sul ruolo chepossono svolgerele università diPalermo, Catania,Messina ed Enna,nonché le Acca-demie delle Belle

Arti ed i Conservatoridi Musica della Sicilia,

lavorando per un'universitàche diventi anche luogo d'incontro delleciviltà.

On.le Antonello AntinoroAssessore Regionale BB.CC. AA. e P.I.

“Un rinnovato impegno per gli studenti universitari”

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{ io e l’Università }N. 3/4Maggio/Giugno - Luglio/Agosto 2008

{ 4 }

Roberto Lagalla, nato a Bari il 16 aprile 1955, é ordi-nario di “Diagnostica per immagini e radioterapia” nellafacoltà di Medicina e Chirurgia. Le firme a sostegno della sua candidatura sono state630. Tra gli obiettivi fondamentali la riforma e la rior-ganizzazione del sistema amministrativo. Ciò vuol direconcretamente ”rendere immediatamente efficiente lamacchina organizzativa – sostiene Lagalla - perché soloattraverso una puntuale revisione del sistema ammini-strativo sarà possibile raggiungere gli obiettivi di gover-no che ci siamo prefissi”. Per raggiungere gli obiettivi di riorganizzazionedell’Ateneo palermitano sarà necessario per il neo-ret-tore Lagalla: “Una razionalizzazione della spesa e uncontrollo di gestione, secondo una logica del risparmioall’interno dell’amministrazione universitaria”. Tra le linee programmatiche c’è anche l’aperturaimmediata di una vertenza con il Ministerodell’Istruzione, Università e Ricerca, per rivedere icriteri di finanziamento.Risorse aggiuntive per assegni di ricerca e masterdovranno essere acquisite, inoltre, attraverso accordiquadro con la Regione Sicilia con l’utilizzo del POR2007/2013. “Queste risorse – conclude Lagalla - cosìottenute usciranno dall’attuale bilancio universitario”.Al nuovo rettore gli auguri di buon lavoro da tutta laredazione di “iostudio”.

Francesco Maria Raimondo, nato a Castelbuono l’1dicembre 1944, ordinario di “Botanica” e direttoredell’Orto botanico. A sostenere la candidatura c’erano 230 firme. Il suoprogramma puntava sulla riorganizzazione dell’Ateneopalermitano in poli tematici che avessero lo scopo diomogeneizzare la distribuzione delle risorse.“Penso che sia necessario potenziare la ricerca – spiegaRaimondo – con l’organizzazione di una rappresentan-za dei dipartimenti che attualmente non hanno voceall’interno degli organi di rappresentanza dell’Ateneo”.Tra gli obiettivi che avevano spinto Raimondo a candi-darsi anche quello di una migliore pianificazione del-l’offerta formativa per gli studenti.“Lo scopo è quello di fare economia. Ciò si potrebbeottenere con l’abolizione e accorpamento di corsi dilaurea che sono semi doppioni l’uno dell’altro nellediverse facoltà. Nella pratica questo significherebbe una più proficuacollaborazione tra i docenti della varie facoltà e lacreazione di più corsi dei laurea interfacoltà.”L’ex preside di Scienze durante la campagna elettoraleaveva spiegato anche di sentirsi “fortemente impegnatosul fronte della definizione dello stato giuridico deiricercatori e sull’istituzione della terza fascia delladocenza universitaria non essendo contrario all’attiva-zione di procedure per la chiamata di ricercatori a con-tratto soprattutto per le sedi decentrate”.

Giuseppe Verde, nato a Palermo il 22 ottobre 1963,ordinario di “Diritto costituzionale” e preside dellafacoltà di Giurisprudenza. A sostenere la sua candidatura 180 firme. “La miacandidatura era proiettata verso un’immagine di altacultura dell’Ateneo palermitano attraverso una riqua-lificazione delle attività formative – sottolinea Verde –il profilo universitario dei nostri studenti dovrà,comunque, essere parificato a quello degli altri stu-denti europei; c’è bisogno di una condivisione di ini-ziative di Università e Città attraverso iniziative per ladiffusione della cultura universitaria sul territorio e,insieme, concorrere allo sviluppo di una vita accademi-ca, sicura, serena, attenta alla formazione dei giovani.Tra le strategie per il reperimento di risorse finanzia-rie per l’attuazione delle attività didattiche e di ricer-ca l’Università dovrà contare su finanziamenti diversida quelli statali. Si deve diffondere il convincimento che la presenza diun Ateneo sul territorio è una risorsa immensa – spie-ga Verde - più soggetti con compiti istituzionali diver-si possono concorrere al perseguimento di interessipubblici connessi con i valori costituzionali, comeStato, autonomie territoriali, formazioni sociali,imprese, possono concorrere, ciascuno per una parte,a realizzare un obiettivo comune”.

Una poltrona per tre candidati. Alla finel’ha spuntata, durante le elezioni tenu-tesi il primo luglio scorso e con un largoconsenso, ben 1.640 preferenze su2.316 votanti con una percentuale diconsenso del 71%, il professor RobertoLa Galla, docente ordinario della Facoltàdi Medicina ed ex assessore regionalealla Sanità.Gli altri due candidati, Francesco MariaRaimondo (docente della facoltà diScienze e direttore dell’Orto Botanico) eGiuseppe Verde (preside della Facoltà diGiurisprudenza) hanno dovuto rinuncia-re allo “scettro” già dal primo turno fer-mandosi rispettivamente a 239 prefe-renze e 335 preferenze.Ma é stato un successo anche per la tor-nata elettorale in se stessa che ha vistorecarsi al voto ben 2.316 aventi dirittosu 2.678 iscritti nelle liste elettorali conuna percentuale di votanti dell’86,48 %;un centinaio sono state invece le schedetra bianche e nulle.Le elezioni che hanno visto trionfare

Roberto Lagalla direttamente al primoturno nel caso in cui nessun candidatoavesse raggiungiunto la maggioranzaassoluta si sarebbero dovute ripetere il3 luglio. (L’eventuale ballottaggio era stato fissa-to, invece, per l’8 luglio). Ma le opera-zioni di voto che si sono svolte alPolididattico, in viale delle Scienze dovele urne sono rimaste aperte dalle ore 9alle 17, restano senza bisogno di alcunareplica essendo stato ampiamentesuperato il quorum fissato in 1.340 votidi preferenza. I quasi tremila elettori chiamati al votosono professori straordinari, di ruolo efuori ruolo, incaricati stabilizzati, ricer-catori e assistenti, rappresentanti deglistudenti nel Senato accademico e quellinel Consiglio di amministrazione e neiConsigli di facoltà e i rappresentanti delpersonale tecnico-amministrativo.

Silvia Iacono

Roberto Lagalla è il nuovo Rettore dell’Università

Roberto Lagalla 1.640 voti

Francesco Maria Raimondo239 voti

Giuseppe Verde335 voti

Palazzo Steri, sede del Rettorato.

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N. 3/4Maggio/Giugno - Luglio/Agosto 2008

{ 5 }{ io e l’ERSU }

“Il microchip della Regione al servizio degli studenti”

La “carta regionale dei servizi” per un’organizzazione più veloce

(An. Ro.) L’ingegnere FrancescoTrapani è il vicepresidente diSiciliaeInnovazione, la societàa partecipazione interamenteregionale che dal 2005 si occu-pa dell’attività di informatizza-zione della Regione assieme aSiciliaeservizi (società che inve-ce ha come soci al 49 per centoEngineering e Accenture e al 51per cento la Regione). Ingegnere Trapani, la cartadei servizi siciliana, finoraadoperata come tesserasanitaria, ha al suo internoun “chip” che la contraddi-stingue dalle altre carte cheil ministero dell’Economiaha deciso di attivare dalprimo marzo 2008. Ci sono altre regioni, Siciliaa parte, a condividere que-sta prerogativa? "Il Friuli e la Lombardia. Il Friuliha già attivato un centinaio diservizi, sono più avanti di tutti.La nostra regione ha sfruttato ilrapporto di collaborazione con ilministero delle Finanze e hachiesto di aggiungere alla tes-sera sanitaria il microchip,unico sistema a norma Cnipa(cento nazionale di informatiz-zazione per la pubblica ammini-strazione) per l’identificazionein rete, per poter attivare unamolteplicità di servizi. Adesso gli enti locali dovrannoattivare questi servizi. E i citta-dini potranno presentare leistanze con il nuovo certificatodigitale".

La sperimentazione parteproprio con l’Ersu. Perché?"L’Ersu di Palermo è il primo tragli enti siciliani per il diritto allostudio a usufruire di questo ser-vizio di identificazione persona-le dello studente attraverso ilmicrochip della tessera. Questo

strumento consentirà ai ragazzidi avere accesso al serviziomensa, senza più bisogno diesibire il tesserino, e di inoltra-re senza dover fare più la rac-comandata la domanda per leborse di studio. L’Ersu è già avanti con i sistemi

online ed era, quindi, l’interlo-cutore migliore. E stiamo lavorando per innova-re le modalità di iscrizioneall’Università e l’immatricolazio-ne attraverso la carta dei servi-zi. Il sistema, a regime, saràestendibile a qualunque ammi-

nistrazione, e anche agli altriErsu".Come sarà letto il chip?"Attraverso un circuito complesso.Al momento viene letta solo labanda magnetica. Il Pin chesarà a ciascuno attribuito con-sentirà di sbloccare il sistemainformativo. Ci saranno duechiavi: una chiave pubblica perverificare l’identità e una chiaveprivata protetta col Pin che difatto rappresenta la firma sosti-tuita. Ecco perché bisogneràassociare carta e Pin".Che altri servizi si prevedono?"Al momento sono state indivi-duate tre applicazioni. Il rapporto con un’amministra-zione regionale (l’Ersu), conun’amministrazione locale comeil Comune di Caltanissetta e conuna struttura ospedaliera paler-mitana. Sono tre progetti pilotaper studiare la validità del siste-ma in tre aree diverse. Dipenderà in seguito dagli entilocali e dalle Asl: loro dovrannoessere in grado di recepire ilgrado di innovazione dello stru-mento. Qualunque istanza, dalla sceltaalla revoca del medico all’iscri-zione all’Università, si potràfare allo sportello telematico inrete. Ma bisognerà adeguare isistemi informativi".

La “carta regionale deiservizi” prende da subito ilposto del tesserino-mensae servirà, dall’anno acca-demico 2009/2010, perinoltrare via Internet leistanze per la richiestadella borsa di studio.Ma, già dal 2008/2009,sarà possibile partecipareai bandi che durante l’an-no accademico l’ERSU diPalermo metterà in campoper le varie iniziativebenefici disponibili.Un avvio dell’iniziativa invia sperimentale, quindi,che consentirà di testareil gradimento degli stu-denti e che, soprattutto,metterà al riparo il maxiconcorso per le borse distudio (che scade il pros-simo 29 agosto) da even-tuali problemi dovuti al“rodaggio“ dell’iniziativa.Questi in sostanza i princi-pali contenuti della con-venzione stipulata il primoluglio scorso tra ERSU diPalermo e la società regio-nale Sicilia-Innovazione”.Saranno i servizi rivoltiagli studenti, che parti-ranno in via sperimentaleall’Ersu di Palermo, a con-sentire una nuova appli-cazione di quella comune-mente nota come tesserasanitaria, finora utilizzatain farmacia per la detra-zione della spesa sui far-maci e per il pagamento

del ticket. Il particolare“chip” di cui è dotata lacarta, su precisa richiestadella Regione siciliana,equivale a una firma digi-tale per gli accessi in rete.Questo consentirà di iden-tificare elettronicamentelo studente che accede alservizio e di saltare il pas-saggio della domanda

cartacea o della racco-mandata. Entro luglio gli studentipotranno attivare la pro-pria carta presso gli spor-telli dell’Ersu. "Lo studen-te dovrà farsi fisicamentericonoscere, esibire ildocumento di identità egli sarà assegnato il Pinche attiverà la sua carta -

spiega Gloria Giglio,responsabile dello staffInnovazione tecnologica ecoordinamento dei sistemiinformativi regionali - . La carta e il Pin che la abi-lita costituiranno il sosti-tuto della firma. È quello che prevede ilcodice dell’amministrazio-ne digitale, che sancisce i

diritti e i doveri dei citta-dini nei confronti deglienti locali. Tra questi esi-ste il diritto di inviareistanze per posta elettro-nica, con il riconoscimentodella validità della firmainformatica"."Lo strumento è innovati-vo e per questo è statoritenuto utile far partire la

prima sperimentazioneall’Ersu, dove il target ègiovane ma anche per ibuoni rapporti che inter-corrono con l’ente regio-nale per il diritto allostudio.Del resto l’Ersu di Palermoha già diverse applicazionionline", aggiunge la dot-toressa Giglio.Il tesserino in plastica,che consente di identifi-care il titolare attraversoil nome, il cognome ilcodice fiscale e il codice abarra è stato già distri-buito a quasi tutta lapopolazione siciliana,ovvero a 4 milioni e 900mila siciliani.Anche la carta regionaledei servizi siciliana èstata stampata dalPoligrafico di Stato suincarico dell’Agenzia delleEntrate. "Sarà - continua -un grande passo avantiper agevolare tutti i citta-dini". Sodisfazione è stataespressa al termine dellafirma dell’accordo daparte del professorAntonino Bono, presiden-te dell’ERSU: ”con questainiziativa l’ERSU diPalermo rappresentaun’avanguardia per tuttala pubblica amministra-zione siciliana”.

Antonella Romano

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{ io e la RUSSIA }N. 3/4Maggio/Giugno - Luglio/Agosto 2008

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La Scuola Internazionale di Studi Avanzatiin “Wing in Ground Effect Vehicles” si terràdall’1 al 12 settembre 2008 presso laFacoltà di Ingegneria dell’Università diPalermo e presso la sede della Fondazione“Marida Correnti” di Adone (EN) ed è rivol-ta a 10 studenti italiani e 13 studenti russi.Possono partecipare alla selezione i laurea-ti e gli studenti dell’ultimo anno delle laureemagistrali in Ingegneria Aerospaziale,Ingegneria Meccanica e Ingegneria Navale,dottorandi e dottori di ricerca, in possesso diuna buona conoscenza della lingua inglese.La scuola prevede 72 ore di lezione e unesame finale, e assegna 9 CFU ai parteci-panti, utilizzabili come materia a scelta ocome crediti in soprannumero al momentodella valutazione della media. Giorno 9 settembre, inoltre, i partecipantiincontreranno gli studenti e i professori ita-liani e russi della scuola estiva in chimicaambientale organizzata dalla facoltà diScienze Matematiche e Fisiche di Palermo edall’Università di Mosca, per uno scambio epresentazione dei propri studi e lavori.È possibile presentare la propria candidatu-ra presso il Dipartimento di Ingegneria deiTrasporti sezione Aeronautica (Viale delleScienze, ed.8), allegando alla domanda unpiano di studi o inviarla tramite e-mailall’indirizzo [email protected], previacomunicazione telefonica allo 091-238420(per maggiori informazioni www.ingegne-ria.unipa.it). Direttori della scuola saranno la Prof.Caterina Grillo e il Prof. Kirill Rozhdestven-sky. Riportiamo di seguito le dichiarazioni dientrambi.

Prof. Caterina Grillo“La Scuola Superiore di Studi Avanzatidedicata agli Ecranoplani e ai mezzi marit-timi ad alta velocità costituisce la primarealizzazione concreta dell’Accordo diCooperazione Internazionale tra il nostroAteneo e la State Marine TechnicalUniversity (SMTU) di S. Pietroburgo.Questa iniziativa, che vedrà tra i docentiesponenti del mondo accademico, dell’in-dustria, delle autorità nazionali di regola-mentazione, rappresenta un’occasione diconfronto di respiro internazionale tra idiversi soggetti coinvolti nella ricerca suimezzi innovativi per la mobilità del futuro.Gli studenti avranno l’opportunità di entra-re in contatto con tematiche avanzate, chevanno oltre i normali contenuti di un corsodi Laurea Magistrale in Ingegneria, epotranno confrontarsi con una realtà diver-sa dalla loro quale quella dei loro colleghiRussi.”

Prof. Kirill Rozhdestvensky“Per la Saint-Petersburg State MarineTechnical University (SMTU) la prossimasummer school dedicata ai veicoli mariniad alta velocità è molto importante poichéfornisce una buona base per la cooperazio-ne nella scienza e tecnologia ingegneristi-ca marina, coinvolgendo contemporanea-mente professori e studenti.Questo è un buon punto di partenza versola realizzazione dell’accordo siglato fral’Università degli Studi di Palermo e l’SMTUnel dicembre 2007, così come per l’intesatra l’SMTU e l’ERSU firmato nell’aprile 2008.È inoltre un’opportunità per la nostra facol-tà e per gli studenti per conoscere meglio laSicilia, il suo popolo e la sua cultura. Noiapprezziamo molto l’iniziativa della facoltàdi ingegneria di Palermo, il significantesostegno all’idea di una summer school sulnuovo aereo marino da parte della vostrauniversità e dell’ERSU e il contributo gene-roso della fondazione “Marida Correnti””.

Lo scorso 21 aprile 2008 a SanPietroburgo è stato firmato dalpresidente dell’ERSU, prof.Antonino Bono e dal Rettore eViceRettore della State MarineTechnical University (UMTS) diSan Pietroburgo, rispettivamen-te prof. Konstantin Borisenko eprof. Kirill Rozhdestvensky, unaccordo che ha definito il ruolodell’ERSU e dell’analoga strut-tura studentesca russa nelpiano di collaborazione scientifi-ca, didattica e di scambi, firma-to il 3 dicembre 2007 dai retto-ri delle due università.L’intesa, in armonia con la nor-mativa prevista dal Protocollointergovernativo di cooperazio-ne scientifica e tecnologica trala Repubblica Italiana e laFederazione Russa, sarà validanel corso di cinque anni e pre-vede la realizzazione di duescuole annuali, una a Palermoe l’altra a San Pietroburgo,finalizzate al potenziamentodella formazione aeronautica enavale. Dal 2005 il Dipartimento diIngegneria dei Trasporti(DITRA) dell’Università diPalermo e il gruppo di ricercadell’UMTS, guidato dal prof.

Kirill Rozhdestvensky, hannocondotto studi sui mezzi ineffetto suolo (Wing In GroundEffect Vehicles). Denominati WIG’S, gli ecrano-plani, sono mezzi per viaggiaread alta velocità a pochi metridalla superficie dell’acqua,sfruttando l’Effetto Suolo. L’interesse verso questa tecno-logia è legato alla necessità ditrovare un compromesso fra lacapacità di carico delle navi ela velocità degli aerei. Nati per esigenze di caratteremilitare, gli Ecranoplani posso-no essere sfruttati per applica-zioni civili, rappresentando unavalida alternativa per il tra-sporto marittimo veloce.Fine degli studi delle due uni-versità partner d’intesa è rea-lizzare dei modelli matematiciefficaci, in grado di studiare ilcomportamento dei mezzi fuorie dentro l’effetto suolo, inquanto la problematica mag-giore legata a questo tipo divelivoli è la non linearità delloro comportamento in funzio-ne della distanza dal suolo.

Luana Infantino

Ingegneria, Advanced School sui “mezzi in effetto suolo”

Accordo per una collaborazione scientifica e culturale

Palermo e Mosca:un ponte

eco-ambientaleSi svolgerà dal 1 al 15 settem-bre 2008 la scuola italo-russa diformazione avanzata in scienzeecologiche, ambientali e natu-rali della facoltà di scienzeMM.FF.NN. che avrà come tema“La Chimica per il monitoraggioe la protezione ambientale”.In Russia, invece, la scuola, cheapprofondirà tematiche di biolo-gia marina, sarà organizzatadalla Facoltà di Biologiadell’Università Statale“Lomonosov” di Mosca e si svol-gerà dal 1 al 17 settembre,presso la stazione biologica delMar Bianco.La scuola, istituita dalla Facoltàdi Scienze MM.FF.NN. nellaseduta del 25/01/2006 e suc-cessivamente approvata dalSenato Accademico e dalConsiglio di Amministrazionedell’Università degli Studi diPalermo, viene svolta in colla-borazione con l’Istituto Italo-Russo di Formazione e RicercheEcologiche (IIRFRE) e con l’EnteRegionale per il Diritto alloStudio Universitario (ERSU) diPalermo. La metodologia didat-tica scelta è quella dei cicli di“programmi intensivi di specia-lizzazione” da tenersi in linguainglese. Essa si svolge nei mesiestivi per una durata complessi-va di due settimane. Possonopartecipare gli studenti prove-nienti dal triennio e dal bienniodi specializzazione di Universitàitaliane e russe, appartenentialla rete di Università consocia-te nel IIRFRE . Le attività didattiche si svolgonopresso le strutture della Facoltàdi Scienze MM.FF.NN. e presso ilConvento dei Cappuccini diGeraci Siculo, per un totale dicirca 50-60 ore, tra lezioni fron-tali, seminari e escursioni sulterreno. La scuola, previa unavalutazione dell’attività svolta,rilascia agli studenti partecipan-ti un attestato e attribuisce 4CFU, spendibili nei curricula deicorsi di laurea di provenienza.Direttore della scuola italiana èil prof. Valerio Agnesi, il qualeafferma: “l’esperienza maturatain questi anni di organizzazionedelle scuole è senz’altro positi-va, sia per la partecipazioneappassionata degli studenti, siaper la possibilità di confrontarecriticamente l’offerta formativae l’organizzazione degli studinei sistemi universitari dei duepaesi. Inoltre l’intensificarsi deirapporti tra le strutture univer-sitarie ed i docenti ha favoritol’intensificarsi dei rapporti dicollaborazione scientifica già datempo esistenti tra l’Universitàdi Palermo e le universitàrusse”.

Luana Infantino

DIPARTIMENTO INGEGNERIA DEI TRASPORTIFlight Mechanics DivisionDipartimento di Ingegneria dei TrasportiUniversità degli Studi di Palermo90128 Palermo • viale delle Scienze al Parcod'Orleans, Edificio 8tel. +39091238420 • fax. +39091423105www.ingegneria.unipa.it

Vista di San Pietroburgo

La Facoltà di Ingegneria.

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N. 3/4Maggio/Giugno - Luglio/Agosto 2008

{ 7 }{ io e la RUSSIA }

Vladimir Vernadskiy (1863-1943), enciclopedista del XXsecolo, oltre ai suoi interessiscientifici su radiogeologia, geo-chimica, biogeochimica, idrogeo-chimica, pedologia e biologia(sua è la concezione della biosfe-ra e della noosfera) ha lasciatoeminenti lavori non solo nelcampo delle scienze naturali maanche di quelle umanistiche.Suoi sono gli studi di “Storiadella scienza in Russia”, “Storiauniversale della concezionescientifica del mondo”, “Rifles-sioni sui problemi filosofici dellescienze naturali”.Queste opere, che meriterebberodi essere conosciute e divulgate,ohimé, restano in lingua russanella biblioteca dell’Isti-tutoItalo-Russo (Via Archirafi, 28)per mancanza dei fondi necessa-ri per le traduzioni e le pubblica-zioni. Dal 1955 si apre un altroperiodo. Il 1955 è la data delduecentesimo anniversario dell’i-stituzione della prima Universitàrussa, voluta e curata da MikhailLomonosov e dal conte Sciuva-lov, ed è anche una data storicaper l’apertura delle porte dellanuova Università di Mosca a stu-denti italiani. Di anno in anno, a partire daquella data, 168 studenti prove-nienti da tutte le città italiane, 7dalla Sicilia, hanno conseguito iltitolo di studio presso l’UniversitàStatale Lomonosov di Mosca;quattro di loro hanno insegnatonell’Università di Palermo; uno diloro presso l’Università di Moscaha conseguito il Dottorato diRicerca e ottenuto il titolo di“Honor Adjunct Professor”. Non

meraviglia perciò che l’Universitàdi Palermo sia stata la primaUniversità italiana a stipulare nel1985 (anno storico della piere-stroika e della glasnost) unaccordo quadro di collaborazionecon l’Università Lomonosov diMosca. Accordo che ha prodottoimportanti e stabili collaborazioninei campi della Biologia moleco-lare, della Biologia dello svilup-po, della Fisica, della Chimica,dell’Ecologia, della Geologia,della Matematica, testimoniateda centinaia di pubblicazioniscientifiche e da un intensoscambio di docenti, dottorandi estudenti e da tre tesi di dotto-rande russe difese a Mosca sutematiche di biologia sviluppatepresso l’Università di Palermo.A partire dal Maggio 1985 accor-di quadro quinquennali, sonostati stipulati ininterrottamente el’ultimo dei quali è valevole finoall’Ottobre 2011. Protocolli tematici annuali perattività di ricerca e formazionecon seminari, lezioni e scuoleestive hanno coinvolto più di 600studenti, dottorandi e docentidelle due Università.L’Università di Palermo el’Università di Mosca hanno orga-nizzato la Conferenza dei Rettoriitaliani e sovietici (Palermo, 12-15 dicembre 1988) sul tema“Ruolo delle Università nell’edu-cazione e Formazione ecologica”. Alla Conferenza hanno parteci-pato: Rettori di 20 Università ita-liane: (Università di Palermo,Bari, Siena, Viterbo, Venezia,Camerino, Torino, Pisa, Bologna,Cagliari, Catania, Firenze,Genova, Messina, Milano, Napoli,

Padova, Parma, Pavia, Roma “LaSapienza”) e Rettori di 13Università dell’allora UnioneSovietica: (Università Lomo-nosov di Mosca, Leningrado, oraSan Pietroburgo Kazan, Kiev,Odessa, Minsk, Leopoli, Tallin,Irkutsk, Vilnius, Kharkov, Tbilisi,Erevan). Per decisione della Conferenza, èstata costituita la “Commis-sioneInteruniversita-ria Italo-Russa diEducazione e Formazione Ecolo-gica”, che ha operato fino al1998, producendo decine di pub-blicazioni. Nello stesso anno,1998, in applicazione dell’Ac-cordo di Cooperazione Scientificae Tecnologica tra il Governo dellaRepubblica Italiana e il Governodella Federazione Russa, per ini-ziativa delle Università diPalermo e con il concorso delleUniversità italiane di Bari,Viterbo, Siena, dell’Istituto diArchitettura di Venezia, e piùtardi delle Università di Urbino eSassari, nonché delle Universitàrusse di Mosca, Kazan, Perm,Ulyanovsk e dell’Istituto diOceanologia dell’Accademia delleScienze Russa, viene costituitol’Istituto Italo-Russo di Forma-zione e Ricerche Ecologiche.Sono finalità statutario dell'Istituto:a) le attività didattiche integratesulla base di programmi concor-dati tra le parti e gli scambi didocenti, studenti e dottorandinella prospettiva del legale rico-noscimento nei due Paesi deicorsi seguiti e degli esami soste-nuti sul modello del programmaSocrates/Erasmus; b) le ricerche in comune tra leparti e gli scambi di studiosi nei

campi dell'ecologia, della tuteladell'ambiente, dell'uso razionaledelle risorse e dello svilupposostenibile; c) la creazione di moderni stru-menti per l'educazione ambientalee la diffusione della cultura scien-tifica nelle scuole e tra i cittadini;d) lo scambio di nuove tecnologienei campi di maggiore rischio eco-logico (tutela dei suoli e delleacque, inquinamento atmosferico,risparmio energetico, uso raziona-le delle risorse) e la creazionedelle condizioni per un efficientecollegamento tra il mondo dellaricerca e quello della produzione.Nel 2003, organizzato dall’Uni-versità, dall’ERSU e dall’IstitutoItalo-Russo, si svolge a Palermoil Forum studentesco sul tema“Mobilità degli studenti e flessibi-lità dei programmi nella prospet-tiva della unificazione europeadei processi di formazione inecologia e scienze ambientali”. Al Forum hanno partecipato: 44studenti e 9 docenti delleUniversità russe di Mosca(Lomonosov), San Pietroburgo,Ekaterimburgo, Kazan, Perm,Ulyanovsk, Nizhny Novgorod,dell’Istituto di Architettura diMosca e della Libera UniversitàInternazionale di Ecologia ePolitologia e 42 studenti e 9docenti delle Università diPalermo, Catania, Napoli (Fede-rico II), Bari, Viterbo, Siena,Urbino, Torino, Lecce, IUAV diVenezia. Dalla deliberazione finale dell’e-vento emerge la volontà di:• Rimuovere gli ostacoli allamobilità degli studenti, tuttoraesistenti tra i due Paesi; a questo

fine sancire il riconoscimentoreciproco degli attestati di matu-rità sulla base dei programmi edelle conoscenze reali acquisite enon degli anni di frequenza.• Integrazione dei programmi distudio delle principali disciplinecaratterizzanti i corsi formativi inEcologia, Scienze Ambientali eGestione delle Risorse Naturali.Promuovere lo scambio deimigliori libri di testo, la loro tra-duzione e diffusione.• Istituire corsi di alta formazionein comune (dottorati di ricerca,master, corsi intensivi, seminari,attività didattiche presso entipubblici o privati sedi di servizi edi produzione) tra Università ita-liane e russe secondo programmiconcordati, con collegi misti didocenti italiani e russi e ricono-scimento reciproco nei due Paesidei titoli conseguiti.• Favorire il coinvolgimento dellaRussia nei processi formativieuropei . Una mostra sarà allestita aPalazzo Steri il 15 settembre2008 in occasione del decennaledell’Istituto.

Prof. Davide Fais

Dal 1955 Russia e Italia partner scientifici

(Lu. In.) Dal 19 al 25 aprile una dele-gazione dell’Università degli Studi diPalermo e dell’ERSU si è recata a SanPietroburgo per la sigla di un accor-do internazionale, di cosa si tratta?Dopo diversi anni di collaborazione scien-tifica su temi eco-ambientali con le uni-versità russe di Mosca e Ulyanovsk, per laprima volta, ad aprile, è stato firmato unaccordo con la State Marine TechnicalUniversity (SMTU) di San Pietroburgo chenon riguarda la facoltà di Scienze, bensì icorsi di laurea in IngegneriaAerospaziale, Ingegneria Meccanica eIngegneria Navale. Nonostante l’IstitutoItalo Russo di Formazione e RicercheEcologiche, fautore degli scambi fra i duepaesi, si occupi principalmente di ecolo-gia, il nuovo progetto si basa su unaricerca comune che riguarda la realiz-zazione di un aereo, l’ecranopla-no, capace di viaggiare adalta velocità a pochi metridalla superficie del mare.L’accordo prevede larealizzazione di scuoleestive di studi avanzatidella durata di 15 gior-ni. La scelta del periodoè legata da un lato alfatto che gli studenti inquesti mesi non hannoattività curriculare, dal-l’altro alla maggiore dispo-nibilità di posti-letto all’inter-no delle strutture abitative del-l’ente.Qual è il ruolo e il contributo dell’en-te in questo progetto?Come per gli accordi siglati con le altreuniversità partner russe, anche per que-sto progetto è stata adottata la formulache vede le due Università, l’ERSU diPalermo e le analoghe strutture studen-

tesche della SMTU, a condizione di reci-procità, impegnarsi a concedere gratuita-mente alloggio e vitto a studenti e dotto-randi, e alle condizioni più vantaggiose aidocenti che partecipano a progetti forma-tivi e/o di ricerca. Cosa ha spinto l’ente a partecipare aquesto progetto?Il CDA dell’ERSU ha da sempre auspicatol’allargamento degli scambi internaziona-li a tutte le facoltà dell’ateneo, in quantoriteniamo che la collaborazione culturalesia la base essenziale per determinarel’integrazione fra popoli. Tra le finalità istituzionali dell’ERSU rien-trano, inoltre, compiti di promozionedella mobilità studentesca in ambitoeuropeo. Il patto firmato è un accordo fradue comunità composte da scienziati e

soprattutto da giovani, dai quali usciràfuori la futura classe dirigente.

L’integrazione tra giovaniappartenenti a popoli con

tradizioni e culturediverse è un motore for-midabile per favorire unpiù ampio processointegrativo. Questo èuno dei motivi che spin-gono l’ERSU a sponso-rizzare questo tipo di ini-ziative.Come giudica, dun-que, la recente “spe-

dizione” in Russia?Il viaggio a San Pietroburgo è

stata un’esperienza piacevole, non soloper i risultati dell’accordo, ma anche perl’accoglienza a noi riservata.Non si è trattato, infatti, di un sempliceatto rituale, in quanto i colleghi russi cihanno accolto con calore, seguendoci inogni momento e organizzando per noiinteressanti percorsi culturali.

“Internazionalizzare l’università”parla Salvatore Vernuccio

Istituto Italo Russo di Formazionee Ricerche Ecologiche

Dal 1955 sono stati 168 gli studenti ita-liani a conseguire il titolo di studio pres-so l’Università Statale Lomonosov diMosca. L’Ateneo di Palermo, nel 1985,ha stipulato un Accordo quadro di colla-borazione con l’Università Lomonosov diMosca, accordo che ha prodotto collabo-razioni nei campi della Biologia moleco-lare, della Biologia dello sviluppo, dellaFisica, della Chimica, dell’Ecologia, dellaGeologia e della Matematica. A partire dal Maggio 1985 sono stati sti-pulati Accordi quadro quinquennali eProtocolli tematici annuali per attività diricerca e formazione con seminari, lezio-ni e scuole estive che hanno coinvoltopiù di 600 studenti, dottorandi e docen-ti delle due Università. Nel 1998, in applicazione dell’Accordo diCooperazione Scientifica e Tecnologicatra il Governo della Repubblica Italiana eil Governo della Federazione Russa, periniziativa delle Università di Palermo econ il concorso delle Università italianedi Bari, Viterbo, Siena, dell’Istituto diArchitettura di Venezia, e più tardi delleUniversità di Urbino e Sassari, nonchédelle Università russe di Mosca, Kazan,Perm, Ulyanovsk e dell’Istituto diOceanologia dell’Accademia delleScienze Russa, viene costituito l’IstitutoItalo-Russo di Formazione e RicercheEcologiche.

L’Istituto, che ha sede a Palermo in viaArchirafi, 28, ha come finalità: a) attivi-tà didattiche integrate sulla base di pro-grammi concordati e scambi di docenti,studenti e dottorandi; b) ricerche incomune tra le parti e scambi di studiosinei campi dell'ecologia, della tutela del-l'ambiente, dell'uso razionale delle risor-se e dello sviluppo sostenibile; c) crea-zione di moderni strumenti per l'educa-zione ambientale e diffusione della cul-tura scientifica nelle scuole e tra i citta-dini; d) scambio di nuove tecnologie neicampi di maggiore rischio ecologico ecreazione delle condizioni per un effi-ciente collegamento tra il mondo dellaricerca e quello della produzione. Un ulteriore passo verso una maggioresinergia fra i due paesi è stato raggiun-to grazie al forum studentesco sul tema“Mobilità degli studenti e flessibilità deiprogrammi nella prospettiva della unifi-cazione europea dei processi di forma-zione in ecologia e scienze ambientali”,che si è svolto a Palermo nel 2003.Durante l’evento è stato deliberato l’im-pegno a rimuovere gli ostacoli allamobilità degli studenti, tuttora esistentitra i due Paesi, mediante l’integrazionedei programmi di studio, l’istituzionecorsi di alta formazione in comune e ilcoinvolgimento della Russia nei processiformativi europei.

ISTITUTO ITALO RUSSO DIFORMAZIONE E RICERCHEECOLOGICHEIstituto Italo-Russo diFormazione e RicercheEcologiche90123 Palermo • via Archirafi 28tel. +39 091 6160647 • fax+39 091 6160651www.istitutoitalorusso.org

Vista di San Pietroburgo

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{ io e l’Università }N. 3/4Maggio/Giugno - Luglio/Agosto 2008

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Le attività di volontariato costi-tuiscono da sempre una fra leiniziative sociali più nobili elodevoli, senza le quali interisettori della società rimarrebbe-ro abbandonati. L’adesione a queste attivitàcoincide nella maggior parte deicasi con un’occasione di cresci-ta personale e umana di note-vole interesse. Da qualche anno la Commis-sione europea ha istituito, nel-l’ambito del programma“Gioventù in azione”, il ServizioVolontario Europeo (SVE), chesostiene i servizi volontaritransnazionali. Rivolta ai giovani dai 18 ai 30anni legalmente residenti in unodei paesi dell’Unione Europea,l’iniziativa offre la possibilità disvolgere un’attività di volonta-riato a tempo pieno per unperiodo compreso tra due edodici mesi, in uno dei 27 paesimembri dell’UE, nei tre paesidell’Area Economica Europea(Islanda, Norvegia, Liechten-

stein) o nei paesi partner. È particolarmente incoraggiatala cooperazione con i paesidell’Africa, dei Caraibi e delPacifico, dell’America Latina edell’Asia. L’obiettivo è quello disviluppare la solidarietà e dipromuovere la tolleranza fra i

giovani, in primo luogo per raf-forzare la coesione sociale neipaesi del vecchio continente enon solo in quelli. Le attività diServizio Volontario Europeocoinvolgono i settori più dis-parati: si va dall’ambienteall’arte, dalla cultura ai servizi

sociali, fino alla gioventù, allaprotezione civile, alla coopera-zione allo sviluppo, all’interesseper il patrimonio culturale, allosport ecc. Lo SVE è innanzitutto un servi-zio di apprendimento: attraver-so esperienze non formali,infatti, i volontari sviluppano eacquisiscono competenze per laloro crescita personale, educati-va e professionale, così comeper il loro inserimento sociale.Gli elementi di appren-dimento consistononella definizioneconcordata deirisultati attesi, deiprocessi e deimetodi, nella cer-tificazione dellec o m p e t e n z eacquisite, nellapartecipazione delvolontario nel ciclo diformazione e nel conti-nuo supporto alle attività, lin-guistiche e personali, includen-do meccanismi di prevenzione e

gestione della crisi. Il servizio èrealizzato attraverso attivitàorganizzate in partenariato fraorganizzazioni legalmente sta-bilite che inviano o accolgonovolontari. Tali attività possonoessere individuali, nel momentoin cui coinvolgono solo unvolontario, un’organizzazioneinviante e una ospitante, o digruppo, promuovendo una par-tecipazione collettiva all’attivitàvolontaria a livello locale, regio-

nale, nazionale, euro-peo o internaziona-

le. In tal caso, finoa cento volontaripotranno essereospitati dalla stes-sa organizzazioneo divisi in sotto-gruppi da diverseorgan izzaz ion i .Queste sono in

genere istituite in unpaese partecipante al

programma o in un paese part-ner e non hanno fini di lucro.

Francesco Leonardo

Partecipare a un progettoinerente il ServizioVolontario Europeo è faci-le e veloce: indifferente-mente dal numero delleorganizzazioni d’invio e diaccoglienza e dal numerodi volontari coinvolti, c’èun solo formulario di can-didatura, una sola deci-sione economica e unsolo accordo di sovven-zione per progetto. Gli interessati possonopresentare la loro candi-datura inviando per postaelettronica all’[email protected] ilquestionario dei datiriguardanti il volontario,disponibile sul sitohttp://www.oikos.org/sve.htm. Fra le altre cose, ilcandidato dovrà specifi-care in quale ambito e inquale paese preferirebberealizzare il proprio servi-zio da volontario. A seconda dello statusdell’organizzazione diriferimento, della natura

delle attività previste edelle prospettive geografi-che, le richieste verrannoinviate o all’Agenzia Na-zionale oppure all’AgenziaEsecutiva.Le condizioni di lavorosono abbastanza vantag-giose e vengono incontroal volontario, immersonella nuova realtà: leorganizzazioni di invio eaccoglienza permettonoal volontario di partecipa-re al programma soste-nendolo in tutte le suefasi e garantendo even-tuale preparazione lingui-stica, copertura assicura-tiva, formazione finalizza-ta all’attività da svolgere,un tutor per tutta la dura-ta del servizio e un poc-ket money mensile stabi-lito dalla CommissioneEuropea, oltre al viaggiodi andata e ritorno, vittoe alloggio. L’indennità,concepita come denaroper le piccole spese, aiu-terà il volontario a soste-

nere alcune uscite perso-nali supplementari duran-te il soggiorno all’estero.La valorizzazione dellecompetenze acquisitedurante il servizio noncomporterà quindi alcuncosto per il volontario.Al termine dell’incaricoogni volontario riceveràuno Youthpass, chedescriverà e legittimerà ilpercorso di educazionenon formale. Questodocumento può rappre-sentare un significativobeneficio per il percorsoeducativo e professionaledel volontario. Attraversolo Youthpass, infatti, laCommissione Europeaassicura che l’attività delvolontario sia riconosciu-ta come un esperienzaeducativa e un periodo diapprendimento non for-male. Lo Youthpass vienecompilato dal volontario edal rappresentante del-l’organizzazione, vienefirmato da entrambi e

viene consegnato diretta-mente al volontario allafine della sua esperienza.Ulteriori informazioni echiarimenti sul ServizioVolontario Europeo sonodisponibili sul sito

http://www.gioventuina-zione.it/, vero e propriopunto di riferimento per ilProgramma “Gioventù inAzione”. È reperibile on line anchela community di ex volon-

tari SVE (www.4evs.net),utile per avere testimo-nianze sulla loro espe-rienza, e persino il sitoblog dei volontariwww.myevs.net.

Come funziona il servizio volontario europeo

Facile iscrizione per un’esperienza transnazionale

Arriva “Erasmus Mundus”, perrilanciare le università europee

I ‘cervelli’ cinesi e indiani avanzanonella competizione globale. Bangalore è ormai una gemella dellaSilicon Valley, e l’Università cinese diBeijing, da un’indagine del “Times”sulle 200 miglioriuniversità delmondo, risulta al14° posto (mentre“La Sapienza” èscivolata al 197°).Per rispondere aquesta difficilesituazione, laC o m i s s i o n eEuropea sta cer-cando di migliora-re la competitivitàdella sua offertaformativa tramite iniziative come“Erasmus Mundus”, stanziando 230milioni di euro con lo scopo di “miglio-rare la qualità nell’istruzione superioree promuovere la comprensione inter-culturale mediante la collaborazionecon i paesi terzi”. Sul sito ufficiale e multilinguehttp://ec.europa.eu/education/pro-grammes/mundus/index_it.html sonoelencate le 4 azioni del programma: 1) Master integrati tra diversi istitutidegli stati membri. 2) Borse di Studio per studenti laureatie studiosi provenienti da paesi terzi. 3) Master in partnership con gli istitutidei paesi non UE. 4) Attività miranti a conferire maggiorprofilo all’istruzione superiore europea.

Un comodo menù presenta le opportu-nità rivolte a studenti, studiosi e docen-ti. Appositi link consentono di visionarela lista dei master e dei corsi disponibi-li, e di accedere a file pdf contenenti il

bando del pro-gramma e lamodulistica per leiscrizioni. Può rivelarsi utilescrivere all’[email protected] ErasmusMundus é ancorapoco conosciutoanche dalle istitu-zioni universitarie:

nei giorni scorsi, recandoci pressol’Ufficio Programmi Didattici Comunitarie Relazioni Internazionali di PalazzoSteri, abbiamo constatato la mancanzadi materiale informativo.Il sito www.unipa.it si limita, invece, aqualche link di rinvio al sito ufficiale,che resta il modo migliore per ottenereinformazioni. “Erasmus Mundus” sembra dare i suoi

frutti dato che, nel corso dell’AnnoAccademico 2008/09, attrarrà negliatenei comunitari più ‘cervelli’ cinesi(244) e indiani (165) che di qualsiasialtra nazionalità, dimostrando unamaggiore attenzione verso le realtàaccademiche più promettenti.

Andrea Anastasi

Informazioni, curiosità, notizie, dibattiti, forum e tanto altro ancora. Il Portale Europeoper i Giovani (http://europa.eu/youth/index.cfm?l_id=it) si è ritagliato uno spazioimportante come tramite tra l’Europa e il mondo giovanile. Se l’intenzione è quella direcarsi in un altro paese europeo per studiare, per lavorare, o semplicemente invacanza, se si è alla ricerca di attività da svolgere in un contesto internazionale, oanche solo se si vuole esprimere la propria idea riguardo temi di rilevanza continen-tale, questo portale può rappresentare il posto ideale per venire incontro a qualsiasitipo di esigenza. I link a esso collegati rimandano alle indicazioni più disparate: dalleopportunità di studio e di lavoro, alle associazioni di volontariato, dalle informazioniriguardo le principali istituzioni dell’Unione Europea, ai più spiccioli consigli per il turi-sta. Il portale, realizzato dalla Direzione Generale Istruzione e Cultura dellaCommissione Europea, consente persino di formulare domande su ciò che c’è da sape-re sull’Unione e in una sezione specifica si possono condividere con altri utenti even-tuali esperienze acquisite, ad esempio, durante il Servizio Volontario Europeo, unoscambio giovanile, oppure durante un periodo di tirocinio all’estero. I contenuti del portale europeo sono curati dalla Rete Europea Eurodesk, struttura diinformazione del programma “Gioventù in Azione”. All’indirizzo http://www.portaledeigiovani.it/ si accede alla versione nazionale del por-tale europeo, consultabile anche regione per regione grazie a un’apposita mappa inte-rattiva: il sito si propone tanto di offrire una panoramica informativa complementarea quella del portale europeo, quanto di consentire l’eventuale segnalazione di sitiInternet di interesse giovanile da rendere visibile sia sulla sezione italiana che sul por-tale europeo dei giovani.

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N. 3/4Maggio/Giugno - Luglio/Agosto 2008

{ 15 }{ io e l’ERSU }

Ha compiuto 8 anni, ma non lidimostra. E presto farà le vali-gie. Non certo per partire, maper sistemarsi in una nuovasede, più efficiente e adeguataai suoi obiettivi. Il Sap dell’Ersu del SantiRomano, il primo sportello diassistenza agli studenti, si tra-sferirà infatti nei locali dell’exbar, adiacenti alla residenza uni-versitaria di viale delle Scienze. Paolo Manzullo, responsabile del

Sap, ci racconta le luci e leombre, e qualche aneddoto, diun servizio nato per informare eper essere un punto di riferi-mento per gli studenti iscrittiall’università di Palermo. Senza risparmiare qualche “tira-tina” di orecchie.Cosa è cambiato in questi 8anni di attività?“In questo periodo di tempoabbiamo notato che lo studentesi sente più informato, ha un

punto di riferimento fisso da cuiattingere informazioni. In questianni le domande di partecipa-zione sono cresciute notevol-mente (da 3 mila a 11 milarichieste) e un ufficio che sioccupasse esclusivamente diinformazione era indispensabile.Quali sono gli aspetti damigliorare? Innanzitutto l’immediatezza e lacredibilità dell’informazione chediamo, come per esempio lenotizie sui pagamenti che spessosono legate a fattori indipenden-ti dalla volontà dell’Ente in quan-to legate a fattori esterni.Inoltre, stiamo effettuando una

ricerca, in collaborazione conle Segreterie generali,

per avere una stima suquanti studenti uni-versitari appartenentialla prima e allaseconda fascia nonpartecipano al bandodi concorso, divisi perprovince, per capire

quali sono quelle meno

raggiunte dalla nostra informa-zione.Quando vi sposterete nellanuova sede? I lavori di ristrutturazione sonoappena terminati, si aspettal’arrivo dei nuovi arredi. Il locale è ottimo, poiché è orga-nizzato in maniera congeniale auno sportello informativo, chedeve distinguere lo spazio del“front-office”, e cioè della comu-nicazione, dallo spazio di “back-office”, che riguarda le attivitàinterne proprie dell’ufficio.Che rapporti mantiene il Sapdi Palermo con i Sap decen-trati di Agrigento e Trapani?Siamo costantemente in contat-to e concordiamo insieme leinformazioni da dare. Sono unelemento indispensabile nell’at-tività informativa dell’ente. Qualche aneddoto da rac-contare nella sua attività alSAP?Sono più tragici che comici, unotra i più classici è la domandainconcludente tipo: “Per la borsa

di studio?” Senza specificarenient’altro, e là comincia ilnostro interrogatorio di terzogrado. Il nostro obiettivo è dareun’informazione credibile, chiarae completa, ma tali devonoessere anche le richieste daparte di uno studente sul pro-prio caso. I giovani devonomigliorare la capacità di comuni-care in modo completo e com-petente con le istituzioni. Non sanno come e cosa chiede-re, le informazioni che hannosono “per sentito dire”. Vengonospesso qui senza documentarsiprima, magari attraverso il sitowww.ersupalermo.itCosa consiglierebbe a unostudente che vuole parteci-pare al bando di concorsodell’Ersu?Consiglio di leggere, almeno unavolta, il testo del bando e poimagari vivere di “rendita”; épreferibile recarsi presso i nostriuffici solo dopo avere letto ilbando...

Elisa Pizzillo

Liborio ProvenzanoPoter indicare un referente sul territoriolocale per le informazioni sul diritto allostudio è un vantaggio enorme, se pen-siamo che spesso la richiesta di borse distudio viene fatta persentito dire. In più,esternalizzare iservizi è ungrosso vantag-gio per l’Ersu,s o p r a t t u t t operché a costozero. Le richie-ste che proven-gono dalle ammini-strazioni comunali odalle associazioni studentesche di apri-re uno sportello informativo vengono divolta in volta valutate dal Cda che nedecide l’utilità da un punto di vista ter-ritoriale. L’apertura di nuovi sportellioggi può contare su un contatto piùcostante, grazie a uno schema genera-le di collaborazione approvato dal Cda eadottato dall’Ente e dal soggettoresponsabile dello sportello, per megliogestirne i rapporti.

Luca BonannoCon questa iniziativa, l’Ersu cerca diraggiungere la periferia e l’entroterrasiciliani. L’accesso al servizio potràessere più rilevante nel momento in cui

viene gestito daglistudenti stessi.Spesso i variaspetti delbando di con-corso sonomotivo di confu-sione; affidare ilservizio infor-mativo ad asso-

ciazioni studente-sche rappresenta un ottimo passo peravvicinare di più il mondo dell’universi-tà agli studenti. Per quanto riguardal’attivazione, invece, di centri front-offi-ce presso alcuni enti locali dell’entroter-ra, è da apprezzare l’impegno e lavoglia dei Comuni di offrire maggioriservizi ai propri cittadini e a quelli deicomuni limitrofi.

Luca LombardoRitengo moltoutile l’aperturadi vari front-offi-ce decentratidell’Ersu, perchépossono diven-tare un punto diriferimento nelterritorio siciliano.Ma è importante anche che venganocontrollati, verificando l’effettivo esple-tamento del servizio, poiché non avreb-be senso che si aprano e si chiudanodall’oggi al domani. Vanno monitoratianche in virtù del fatto che a breve siparteciperà al concorso attraverso latessera sanitaria, e potranno rappre-sentare una risorsa di informazioneimportante. L’Esternalizzazione dei ser-vizi è per l’Ersu uno strumento moltoimportante, ma a condizione che il ser-vizio dato in gestione venga effettiva-mente garantito, altrimenti è solo unospreco di risorse.

Paolo TorrenteRitengo che informare gli studenti suldiritto allo studio debba essere un ser-vizio gratuito e diffuso nel territorio. Trai vari front-office che saranno attivati

grazie all’operadelle associazio-ni studente-sche, c’è quellodi Mazara delVallo. Verrà gestitoda un’associa-zione giovanileche opera da 4

anni nel sociale.All’interno dello sportello saranno dis-ponibili i pc per compilare la domandain via telematica. Inoltre, verrà prestoattivata una piattaforma digitale con unForum, e tutte le info utili sul diritto allostudio. Il centro informativo sarà operativo nelperiodo del bando, aperto da lunedì alvenerdì dalle 8 alle 13 (sede di viaBarletta, responsabile Gianluca Messinacell. 3404743635, email:[email protected] ).

Enti Locali Sede Prov.Municipio di Favara Favara Ag.Comune di Canicattì Canicattì Ag.Comune di Cammarata Cammarata Ag.Unione dei Comuni della Bassa Valle del Torto Alimusa, Sciara PaComune di Castronovo Di Sicilia Castronovo Di Sicilia PaComune di Campobello Di Mazzara Campobello Di Mazzara Tp

Associazioni Sede Prov.Associazione “Laboratorio Culturale Akragas” Canicattì AgAssociazione “Panta Rei” Gallotti AgAssociazione “Controcorrente” Cattolica Eraclea AgAssociazione “Universo Culturale” Sciacca AgAssociazione Culturale “Triskele” Gangi PaAssociazione Culturale “Generazione Arabonormanna” Monreale PaAssociazione “Edison” Montelepre PaAssociazione “Belsitana” Montemaggiore Belsito PaCentro Studi e Iniziative Paolo Borsellino) Partinico PaAssociazione Culturale Studentesca “Alphaomega” Trapani TpAssociazione “Giovani per La Citta'” Mazara Del Vallo TpAssociazione “Future Lab” Alcamo Tp

Servizio Accoglienza al Pubblico, la nuova fase

Cosa ne pensano irappresentanti degli studenti L’ERSU si arma di front-office

(elpi) Si amplia la rete degli sportelli informativi Ersu in Sicilia. Accanto ai Sap isti-tuzionali dell’Ente regionale per il diritto allo studio (presenti a Palermo, Agrigentoe Trapani), si attiveranno, sparsi nell’Isola, numerosi centri front-office, che nell’ot-tica dell’Ente - afferma il presidente Antonino Bono - “devono diventare lo stru-mento per la compilazione online delle domande”. Sono in tutto 18 gli sportelli di prossima attivazione, di cui 6 presso sedi di comunisiciliani, che contribuiranno a potenziare la “rete” e ad informare in maniera capilla-re gli studenti sugli interventi previsti dalla legge regionale per il diritto allo studio.Presso ciascun sportello decentrato sarà possibile ottenere informazioni sui serviziofferti e le novità, ritirare la modulistica e materiale informativo, consultare le gra-duatorie e ricevere assistenza su qualsiasi dubbio o problema.L’iniziativa è frutto della collaborazione con enti locali e associazioni studentesche,che ne hanno avanzato richiesta. Il consiglio d’amministrazione ha poi consideratola possibile attivazione da un punto di vista territoriale, valutando l’utilità della dis-locazione dello sportello.È la stessa legge regionale per il diritto allo studio a prevedere l’apertura di ulteriorisportelli e “l’esternalizzazione” dei servizi dell’Ente. Sulla “base di apposite convenzioni”, l’Ersu può infatti avvalersi “di servizi resi daenti pubblici, da soggetti privati o da associazioni studentesche e cooperative ope-ranti nel territorio dell’Università”.

Tra i comuni che attiveranno un front-office dedicato al diritto allo studio c’è ancheCastronovo di Sicilia, un piccolo centro dell’entroterra siciliano di circa 3400 abi-tanti. “È nostro obiettivo”, afferma il sindaco Vitale Gattuso, “abbiamo deciso didotare la nostra cittadina di nuovi servizi perché sono molti gli studenti universita-ri. E allo sportello potranno inoltre fare riferimento tutti i comuni del circondario”.Saranno due, invece, gli sportelli attivati dall’Unione dei comuni della Bassa Valledel Torto (l’unico ente locale di secondo livello) uno a Sciara e l’altro ad Aliminusa.Il presidente Erasmo Muscarella sottolinea “l’esigenza di portare al cittadino la pos-sibilità di essere informati e di poter essere seguiti, anche e soprattutto in unatematica come il diritto allo studio”.

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Al centro di un’oasi italianaimmersa nel verde edominata dall’arte edalla cultura, loStudent’s HostelEstense si con-figura come illuogo idealeper accoglieregiovani di tutto ilmondo in visita aFerrara.Lo Student's Hostel Estense(www.ostelloferrara.it) è unostello a tre stelle ospitato in unimmobile di valore storicomonumentale del quartiererinascimentale del centro stori-co di Ferrara.Ambiente accogliente, posizionestrategica e prezzi davverocompetitivi. Il costo di un per-nottamento è di soli 15 euro:

ideale per chi vuole concedersiuna vacanza spendendo

poco e prediligendol’innovativa for-

mula dell’ostelloal tradizionale ed i s p e n d i o s oalbergo. Le 19camere, con

tre, quattro o seiletti, offrono ospi-

talità a 90 persone. La favorevole posizione dell'o-

stello consente di raggiungere apiedi i principali mezzi di colle-gamento urbano ed extraurba-no e la stazione ferroviaria. Pervisitare la città si consiglia atutti una tranquilla e piacevolepasseggiata in bicicletta, ilmezzo di locomozione maggior-mente usato a Ferrara, cittàcompletamente pianeggiante e

attrezzata di piste ciclabili cheattraversano l’intero perimetrononché buona parte delle stradeinterne. L'ostello è aperto a tutte le tipo-logie di viaggiatori e si prestaparticolarmente al turismo sco-lastico e giovanile. La struttura è di proprietàcomunale, ma è gestita da que-st’anno da una società siciliana,la Società Cooperativa Ballarò,che è stata costituita nel set-tembre 2005 da dieci soci fon-datori tutti provenienti dall’e-sperienza universitaria vissutanell’Ateneo palermitano.

In particolare, il Presidentedella società, MassimilianoLombardo, è stato rappresen-tante degli studenti all’ERSU diPalermo. Già impegnata neglianni addietro nella gestionestagionale dei pensionati uni-versitari palermitani “Biscottari”e “San Saverio”, la SocietàCooperativa Ballarò ha notevol-mente incrementato le sue atti-vità raggiungendo ad oggi risul-tati considerevoli."Stiamo compiendo – ha dichia-rato Massimiliano Lombardo -un lungo cammino non privo didifficoltà, ma siamo certi del

fatto che con il lavoro si possadifendere la libertà e la dignitàdi ognuno di noi e della nostraterra".In atto la cooperativa si compo-ne di 14 soci, con un’età mediainferiore ai 30 anni, quasi tutticon una laurea in tasca o inprossimità di ultimare gli studi.Grazie a queste risorse umanela società autoproduce largaparte dei servizi necessari allosvolgimento delle sue attivitàd’impresa.

Valentina D’Anna

Il 13 giugno alla Camera di Commerciodi Palermo è stato presentato il volumedal titolo “Inchiostro Invisibile”, un’anto-logia di racconti di autori vari ispirati altema dell’ipovisione pubblicato dallacasa editrice La Zisa di Palermo. Si tratta di un’iniziativa dell’A.R.I.S.(Associazione dei Retinopatici edIpovedenti Siciliani) volta a far conosce-re le difficoltà legate all’ipovisione attra-verso racconti nati da testimonianze rac-colte da una giornalista, scritti da variautori siciliani e da ipovedenti.Il lavoro per la realizzazione del libro èstato curato da Laura Poma, giorna-lista, Rocco Di Lorenzo,Presidente Aris e Delia Altavilla,scrittrice ipovedente.“Inchiostro Invisibile” èun’occasione per far lucesugli aspetti della vita chepossono fornire anchesolo un’idea di cosasignifichi vivere con unaminorazione visiva tut-tora poco conosciuta.Il libro si proponecome il riflesso inte-riore di ciascuno di noi,sano o ipovedente.Avvicinarsi alla realtà dichi vive il disagio dell’ipo-

visione ha permesso, soprattutto agliautori “normodotati”, di intraprendere unviaggio misterioso verso realtà forti edolorose. Le letture di questi racconti forniranno allettore la possibilità di immergersi in unarealtà che lo sorprenderà. Si tratta distorie che fanno commuovere, sorridere,scritte da un inchiostro invisibile come leemozioni degli ipovedenti, o come lesensazioni dei “sani” che per la primavolta si sono avvicinati a questo mondo.L’ipovedente vive quotidianamente l’an-goscia di non riconoscere volti familiari,la paura di doversi costantemente orien-

tare e fare i conti con ladegenerazione della propriamalattia.Dovrà imparare a convive-re con il proprio dolore,

lottare per realizzare ipropri sogni e spesso,purtroppo, abbandona-re le antiche passioni.“Inchiostro Invisibile”èun libro per tutti quelliche vogliono scoprirequali emozioni si cela-no dietro agli intimi

pensieri mai espressiprima.

In vacanza low cost nella Ferrara degli Estensi

“Inchiostro Invisibile” ultimo impegnoeditoriale degli ipovedenti siciliani Diventa scrittore con

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Vista dello Student's Hostel Estense di Ferrara.Nella foto a sinistra, studenti ospiti dell’Ostello.

Pagina tratta dal sito “www.ilmiolibro.it”

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(A.ER.) Uno sport affasci-nante, emozionante,divertente, entusia-smante: è il kitesurf,nato alla fine deglianni 90 sulle vento-se spiagge delleIsole Hawaii e velo-cemente diffuso nelmondo, dovunque visia una spiaggia convento sostenuto ecostante, condizioneindispensabile perpraticare il kitesurf, ilcui propulsore è la forzadel vento, sebbene possaessere praticato anche in presenza diventi deboli, semplicemente utilizzandoun aquilone, il kite, di dimensioni piùgrandi rispetto alla misura standard cheva usata con vento forte. E così, grazie al coloratissimo aquilone,manovrato mediante una barra di con-trollo ad esso collegata da due o più cavio linee si potrà “cavalcare” il vento e pla-nare (freeriding), o compiere coreografi-che evoluzioni (freestyle) o, ancora,usare il kite sulle onde con il wavestyle:

non a caso, infatti, ilkiter, cioè colui che pra-

tica kitesurf, vienedefinito anche “rider”,cavaliere. Per apprendere letecniche basilari e leconoscenze tecnichenecessarie è buonanorma affidarsi adun istruttore, che ciaiuterà ad impararevelocemente ed intutta sicurezza.Non meno entusia-

smante è il windsurf, latavola a vela nata da una

felice ispirazione di un surfista america-no che, utilizzando una vela collegataalla tavola da onda, riuscì nel suo inten-to di poter fare surf anche senza leonde: idea che dalla fine degli anni ‘60ad oggi, grazie alla forza del vento cheagisce sulla vela consentendo di “viag-giare” sull’acqua, è diventata non soltan-to uno sport che conta tantissimi appas-sionati ma anche una specialità olimpica.Nel windsurf il velista regge e controlla lavela muovendosi tra due elementi, l’aria

e l’acqua, agendo unicamente sulla incli-nazione dell’albero, perché non vi ètimone che consente di governare ilmezzo ma soltanto la perizia di colui chelo conduce. Anche in questa disciplina, quindi, ènecessario apprendere le manovre fon-damentali che consentono di praticarlain assoluta sicurezza, sfruttando il ventosenza rischi.Vi sono delle scuole dove chi lo desiderapuò avvicinarsi a questi sport ed appren-dere in poche lezioni le tecniche dausare, che verranno poi perfezionategrazie ai consigli di un buon istruttore. E Alessandro Alberti, istruttore federaledi windsurf e kitesurf con un curriculumdi tutto rispetto e titolare della scuola“Tunafish”, il cui sito web è www.tuna-fishsportswear.com, lo è sicuramente,come sicuramente è appassionato dimare e di vela tanto da trasmettere ilsuo entusiasmo a tutti i suoi allievi eperfino ai profani più diffidenti! Sino al punto di proporre per i lettori di“Iostudio” il 10% di sconto sul costo delcorso per ciascuna disciplina e persino ilcorso gratuito a coloro che acquisteran-no l’attrezzatura completa, preparandosi

così a diventare campioni! Per quantoconcerne l’attrezzatura, nel caso delkitesurf non è molto ingombrante e ilkite può essere comodamente trasporta-to in un apposito zainetto, mentre ci sireca in spiaggia per le lezioni che sonotenute sulle spiagge di Mondello, diCefalù o di Isola delle Femmine, a secon-da, è il caso di dire, di dove tira il vento! L’emozione di imbrigliare questa forzadella natura, di cavalcare il “destriero”più focoso che esista al mondo, riuscen-do a domare elementi forti come l’aria el’acqua saprà ben ripagare le faticheaffrontate e ci farà volare sulle ali delvento, in totale, assoluta libertà.

Sul Kitesurf, a briglie sciolte in sella al vento!

Parco delle Madonie e dei Nebrodi: “reintroduciamospecie animali già presenti nei due territori”

Gli esami . . . non finiscono maiEsami, esami e ancora esami! Parola chiave di queste settimane per studenti eprofessori, che, chi per un motivo chi per un altro, hanno valide ragioni per sen-tirsi stremati dalla puntuale resa dei conti, che, come se non bastasse, è avvoltadal clima torrido della nostra Sicilia quasi africana.Ma per sfruttare al massimo questo momento e per creare anche un pizzico didivertimento ecco un confronto tra il corpo docenti e gli studenti universitari attra-verso un’intervista doppia alla quale si sono sottoposti il prof. Burgio, docente diTopografia antica e Dario Napoli, laureando in Scienze e Tec. Psicologiche entram-bi all’università di Palermo.

Désirée Carruba Toscano

- Come vive l’esame uno studente?“In genere si ha la dovuta tensione, macredo che il modomigliore siadarsi sicurezzae soprattuttocercare di nor-malizzare ilprofessore e diquindi di nonesasperare l’e-same in sé”- Dalla tuaesperienza direttacon gli esami come ti sembra i pro-fessori si approccio alle verifiche?“ Il ruolo del professore in un esame èpiù rilassato rispetto a quello dello stu-dente. Mi è, però, capitato di constatareche alle volte i docenti sono un po’sulla difensiva”- Un consiglio pre-esame ai profes-sori?“ Fare cadere quella barriera di pregiu-dizi e alle volte di diffidenza, perché ciòpotrebbe facilitare le cose a loro eanche ai più apprensivi tra gli studenti”.

L’obiettivo è comune: la conservazioneattiva del proprio territorio. Un progettoambizioso che unisce il parco delleMadonie al parco dei Nebrodi e che vedeimpegnati in questi giorni i due commis-sari dei parchi rispettivamente AngeloAliquò e Tonino Ceraolo.Entrambi dunque scommettono su unnuovo percorso per la valorizzazione delproprio territorio e per questo stannopensando oltre che alla eliminazionedella fauna alloctona (cioè introdotta dal-l’uomo in un’area geografica dove primaera assente) che sta creando un enormedanno al patrimonio naturale, anche allostudio per la reintroduzione di animalioggi scomparsi. Nelle Madonie: il capriolo presente fino aiprimi del ‘900 sulle montagne tra Gratterie Isnello, il cervo nei boschi dellePetralie, di Geraci e di Polizzi e se saràpossibile anche il lupo. Una sfida difficileche si aggiunge a quella già iniziata e fal-lita una prima volta per il grifone, losplendido avvoltoio con tre metri di aper-tura alare che per fortuna è ritornato avolare nel vicino parco dei Nebrodi.“È opportuno che l’ente parco svolgaappieno il suo ruolo - ha affermato ilcommissario del parco delle Madonie,Angelo Aliquò - creando le condizioni perlo sviluppo. Il ruolo degli enti gestoridelle aree protette deve essere quello diproteggere il patrimonio naturaleal fine di valorizzarlo dal puntodi vista economico, turisticoe scientifico. Su questapremessa gli altri attoriper lo sviluppo del territo-rio potranno porre le basiper svolgere correttamen-te il proprio ruolo”.I naturalisti all’iniziodell’Ottocento, il Palumboe il Ragusa, ci raccontano diuna fauna meravigliosa maa volte vista, ai loro tempi,come dannosa per l’uomo e le sueattività. Questa convinzione continuò finoagli anni 60 quando ad esempio propriol’ultima colonia di grifoni fu eliminatadalla stupidità di chi, per sterminare volpie la possibilità di diffusione della rabbia,pensò bene di inondare il territorio di pol-pette avvelenate. “Oggi- continua Aliquò - il miglior augu-rio che ci si possa fare è quello di ristabi-lire un equilibrio uomo-natura e di sape-re ricominciare appunto da un rapporto

di simbiosi. Bisogna cominciare a capirequali siano le esigenze della natura perrecuperare l’armonia tra essa e l’attivitàche vi si svolge. Occorre cioè implemen-tare la presenza degli animali allevati allostato brado - prosegue il commissario delparco delle Madonie - e iniziare a valuta-re un’attività di reintroduzione di specieselvatiche che possa essere efficace alrecupero del giusto equilibrio biologico eche sia di supporto a rendere migliore lanostra immagine anche a livello cultura-le, turistico e scientifico”. Tornerà invecea volare l’Aquila Reale all’interno delParco dei Nebrodi. Dopo la nidificazioneavvenuta nelle Rocche del Crasto diAlcara Li Fusi; i due aquilotti, nati tra laprima e la seconda settimana del mese dimaggio, crescono in bellezza.Il “primogenito”, più grande di qualchegiorno del secondo, ha già il piumaggiomarrone scuro, colore caratteristico deigiovani, mentre il fratello minore haancora alcune delle penne bianche.Entrambi si muovono con disinvolturaall’interno del loro grande nido, cammi-nando “carponi” con le zampe piegate inavanti aiutandosi anche con le ali, edaspettano i genitori che tornano dallacaccia con del cibo. La fase critica delleprime quattro settimane, durante le qualila mortalità è molto elevata, è statasuperata. “Il fatto che tutti e due gli aqui-

lotti hanno superato la primametà del periodo di perma-

nenza nel nido, dimostral’elevata idoneità ambien-tale del territorio del Parcodei Nebrodi per questaspecie; situazioni comequesta, nelle nidificazionidi Aquila reale, si verifica-no statisticamente solo incirca 8% dei casi” - spiegaAntonio Spinnato zoologodel Parco.

Il Commissario Straordinariodell’Ente Parco dei Nebrodi

Antonino Ceraolo, ha dichiarato: “Bellenotizie come queste, del buon andamen-to della riproduzione dell’Aquila, comeanche dell’Avvoltoio Grifone, sono quelleche più ci inorgogliscono e ci motivanonel continuare ad impegnarci nel compi-to di salvaguardia e valorizzazione degliaspetti naturalistici del Parco”.Gli involi degli aquilotti sono previsti afine luglio.

Roberto Palma

- Come vive l’esame un professore?“Per un professore l’esame è sicuramen-te un momento per verificare se l’inse-

gnamento ha dato isuoi frutti, una

verifica sia sullostudente chesu se stessi”- Dalla suae s p e r i e n z acome le pareche gli stu-denti affron-tino l’esame?

“ Generalmente l’e-same è comunque un tentativo. Ci sisperimenta e ci si mette alla prova, però,se devo dirla tutta, spesso noto con dis-piacere che vi è la tendenza all’approssi-mazione” -Un consiglio pre-esame agli studenti?“ Sicuramente consiglio di stare sereni,di non fare nottate e, cosa più importan-te, di non ripassare la materia subitoprima della prova, può sembrare banale,ma molti stentano a riuscire a metterlo in atto”.

Corriere degli studenti universitari edito dall’ERSU di PalermoRegistrato dal Tribunale di Palermo, n. 34 del 14/XI/05

RedazioneViale Delle Scienze, Edificio 1tel. 091.6546264 - [email protected][email protected]

Direttore editoriale: Antonino BonoDirettore Responsabile: Dario Matranga

Hanno collaborato alla redazione: Andrea Anastasi,

Filippo Bartoli, Valentina D’Anna, Alessandra Eronico,Davide Fais, Alessandro Giglio, Silvia Iacono, LuanaInfantino, Francesco Leonardo, Roberto Palma, ElisaPizzillo, Antonella Romano, Desirée Carruba Toscano,Mariangela Vacanti.

Collabora alla Segreteria di redazione: Giulia Sanfilippo

Fotografie: Valentina D’Anna, Alessandra Eronico, SilviaIacono, Fara Palmeri, Gisella Pennacchio, Studio Camera,Desirée Carruba Toscano, Mariangela Vacanti.

Per la Pubblicità rivolgersi alla redazione di “ioStudio”

Progetto grafico: RC&C • 2008

Stampa: Publisicula srlSede: 90146 Palermo, Viale Nenni, 3tel. 091.6883828 • www.publisicula.it

Windsurf a Mondello.Nella foto a sinistra, Alessandro Alberti su Kitesurf.

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Sul web Radio LdF VillageUn programma autogestito nato dalla collaborazione tra LdF e il Consiglio degli studenti

In onda da pochi mesi graziealla stretta collaborazione tra ilConsiglio degli Studenti diAteneo e Libertà di frequenza,Ldf village è una trasmissioneradio autogestita che è statapensata dagli studenti per glistudenti. Realizzata da condut-tori non professionisti ed esper-ti di musica con un denominato-re comune, essere universitari,si articola in 13 puntate e pre-senta un contenuto vario e tra-sversale. Affronta, in chiaveamabilmente ironica, le proble-matiche di ciascuna facoltàdell’Ateneo palermitano, pro-muovendone la risoluzioneattraverso il dialogo col mondoaccademico. E riserva anche unangolo all’intrattenimento, allamusica e alla cultura. Ldf villageva in onda, in diretta, ogni mar-tedì da marzo a giugno dalle 11alle 12 e in differita tutti i gior-ni in varie fasce orarie. Comeper ogni web-radio, è possibileascoltare la trasmissione inqualsiasi momento in modalitàon-demand, scaricandone il filedal sito www.radioldf.unipa.it.Tanti ospiti in studio ed intervi-ste in diretta, tra le quali gliimmancabili appuntamenti isti-tuzionali con il rettore 0ed i pre-sidi delle 12 facoltà.

Uno spazio virtuale autoge-stito dagli studenti dell’Ateneopalermitano. Ldf village è unprogramma radio a misura diuniversitari che racconta la vitaaccademica direttamente attra-verso la voce e il punto di vistadegli iscritti. Ma con uno sguar-do alla città, agli eventi cultura-li e agli artisti locali. Tra gliingredienti: un pizzico di disagida affrontare, divertimenti eintrattenimento quanto basta.

La rappresentazione dellavita dal campus non vuole esse-re una visione formale e parzia-le. Con il criterio sulla par con-dicio, Ldf village offre la possibi-

lità di affrontare le problemati-che individuali e comuni ad ognifacoltà: aumenti delle tasse,biblioteche anguste, aule pococapienti. E ancora la necessitàdi spazi ricreativi e culturali,creando un dibattito ad ampiorespiro tra i vertici d’Ateneo ecoloro che in prima personaavvertono piccoli e grandi “dis-agi istituzionali”, con l’auspicioche i problemi sollevati sianoaffrontati e risolti nel più brevetempo possibile.

L’idea nata a febbraio, dallacollaborazione tra il Consigliodegli studenti, rappresentato daAngelo Sarda e Pasquale DiPollina, e Libertà di frequenza,la web radio dell’Università diPalermo, è stata subito accoltacon entusiasmo ed interesse dalmondo accademico per lo spiri-to innovativo e la chiave ironica.La trasmissione si è concretiz-zata a marzo quando è andatain onda, in diretta, la prima

puntata. A condurre in direttaogni martedì dalle 11 alle 12questo primo ciclo di 13 appun-tamenti, che terminerà primi digiugno, due studenti della facol-tà di Scienze della comunicazio-ne che per la prima volta sisono trovati in studio, SimonaCostanza e Marco Mondino, eun esperto nel settore dellamusica, Antonio Piazza, frescodi laurea e già con qualcheesperienza radiofonica alle spal-le. A fare da supporto i rappre-sentati degli studenti di ciascu-na facoltà che fanno da tramitetra l’Università degli Studi e iconduttori. I rappresentantiraccolgono in sede le istanze deicolleghi e le passano quindi inradio, dove lo staff della tra-smissione le traducono in unabatteria di domande da rivolge-re, puntata per puntata, ai ver-tici dell’accademia.

Il tutto allo scopo di suscita-re, come già detto, un dibattito

verso la possibile risoluzionedelle questioni.

Molti gli ospiti d’onore chehanno trovato ampio respironella trasmissione: dal rettoreGiuseppe Silvestri ai presididelle singole facoltà, ai consi-glieri dell’amministrazionedell’Ersu, l’Ente regionale per ildiritto allo studio, a quellidell’Ateneo. Presenti anchealcuni studenti Erasmus, siagiovani siciliani che hannomaturato un’esperienza all’e-stero sia stranieri che, attraver-so il gemellaggio, si sono trova-ti catapultati in una realtà uni-versitaria, quella dell’Ateneopalermitano, decisamentemolto diversa dalla loro. Unapartecipazione che se, da unlato, è servita a mettere in lucele difficoltà comuni che s’incon-trano nel proprio percorso distudio (un esempio fra tutti laconvalida delle materie), dall’al-tro, ha reso il programma un

mezzo per il dialogo e l’integra-zione culturale.

L’attenzione dei conduttori èstata versatile, spostandosidalle mura accademiche all’e-sterno e passando attraverso lamusica e la letteratura.

Nel format sono stati inclusiintervalli d’intrattenimento edun angolo è stato riservato agliartisti e scrittori siciliani con l’o-biettivo ultimo di allietare gliascoltatori.

In studio, in via AntonioVeneziano, nella sede del centrodi produzione multimediale“CENTRICO” dell’Ateneo, sonovenuti fra gli altri: RenatoPolizzi, Filippo Ponticelli, AndreaGullotta, Nico Mauro. Neglispazi musicali e letterari, nonsono mancate inoltre anticipa-zioni e interviste a band locali,come i Sottocosto, un gruppolocale attivo da diversi anni nelterritorio che ha curato la siglad’apertura di Ldf village, e lamailing list dei libri più letti oacquistati nelle principali libre-rie della Città. Un programmatracciato dagli studenti e per glistudenti che vuole respirare l’a-ria di Palermo. Un mondo d’in-formazione che viaggia persinoon demand 24 ore su 24, conassaggi sugli eventi culturali enotturni oltre che su bandi econcorsi.

Un’ultima nota per conclude-re: l’intero staff di LdF Villageha preso parte al festival delleradio universitarie italiane chesi è svolto l’ultima settimana dimaggio a Catania.

-----Nelle foto: in alto un momento

della trasmissione; in basso a sini-stra, i conduttori Simona Costanza,Antonio Piazza e Marco Mondino; adestra Francesco Gambino (tecnicoaudio), Angelo Sarda (presidentedel Consiglio degli studentidell’Università di Palermo),Marinella Miceli (regista radio LdF).

a cura del COT

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Va l d i N o t o : n a t u r a , t u r i s m o e c u l t u r a

Noto, impreziosita dalle architetturebarocche giustamente riconosciutepatrimonio dell’umanità, sapientementerestaurate a seguito del disastroso ter-remoto del 1997, diviene ancor più pre-ziosa se scoperta di notte, accompagna-ti dalle note intriganti e dalla voce dol-cissima e profonda di un cantastorie. Èuna delle chicche proposte daAllakatalla, letteralmente “passo dopopasso”, tour operator e società di servi-zi turistici creata dalla passione e dallavoro di alcuni ragazzi che, appenalaureati, non sono rimasti inerti adaspettare un lavoro qualsiasi, ma conimpegno, creatività ed una rara sensibi-lità quel lavoro lo hanno “inventato”,semplicemente condividendo l’amoreper questo stupendo scorcio di Sicilia,investendo nel turismo inteso nella suaaccezione migliore, spendendosi senzaparsimonia per chi arriva distratto turi-sta e riparte consapevole e con l’animoarricchito da immagini, sensazioni, colo-ri che questi “cantori” hanno saputo tra-smettere.Ed è così che una sera tra i vicoli delcentro storico netino diventa un tuffonei secoli, quando già la pavimentazio-ne delle strade segnava il confine tranobiltà e povera gente, il basolato a farriecheggiare i passi dei potenti ed i ciot-toli a lastricare le stradine delle abita-zioni umili, che pure risuonavano diserenate, ninnenanne e canzoni d’amo-re. Il “menestrello” che accompagnacon la sua chitarra e, soprattutto, con lasua stupenda, flessuosa voce ora dall’in-

tonazione forte e decisa ora delicatissi-ma e struggente, se canta la tristezzadelle giovani monache velate contro laloro volontà e recluse nel monastero delSS. Salvatore, dove una grata avrebbediviso per sempre la loro esistenza dallepersone amate e dai sogni di fanciulle,condannandole incolpevoli ad unaamara solitudine per scontare il peccatodi cupidigia di un genitore che non havoluto amarle. Strofe rigorosamente insiciliano antico ma comprensibili dachiunque, anche straniero, perché l’ani-mo umano riconosce il sentimento e sene lascia permeare. E, quando la com-mozione vince ogni resistenza, il bravis-simo trovatore conduce tutti sotto i pan-ciuti balconi di un antico palazzo, dimo-ra di nobili decaduti che hanno perso ildenaro ma non la boria: ed allegramen-te canzona, mai verbo fu più appropria-to, questo difetto tipico della nobiltàsiciliana, dando voce agli umili che siprendevano la loro piccola porzione dibonaria vendetta per i tanti soprusi sub-iti con il beffardo saluto “baciamo lemani, cavaliere!”La serata termina con la storia di Ercolee dei suoi mascolini attributi: la statuache si trova nei giardini di piazza XVImaggio ne avrebbe ben sette, ma unrestauro ha chiarito che non di quelli sitrattava, bensì della zampa di un leoneposto a fianco dello stesso Ercole, chemorbida poggiava sulla virilità dell’eroe,traendo in inganno gli astanti. Attraverso queste ed altre storie, in Valdi Noto turismo e cultura si intrecciano

per affascinare il visitatore, conducen-dolo non soltanto per le vie del barocco,che pure da sole sarebbero motivo suf-ficiente per recarsi sin qui: il tourAllakatalla, con il coloratissimo minibused il suo eccezionale autista, prevedeanche itinerari naturalistici, con l’incon-taminata riserva di Vendicari, dove daappositi capanni di osservazione è pos-sibile fotografare stupendi esemplari difenicotteri, cormorani, volpoche, incan-tarsi per la bellezza del luogo ed il fasci-no della tonnara che vi si trova all’inter-no, testimonianza di un mestiere anticoe difficile; oppure la visita al canyon diCassibile e ai laghetti di Avola antica,che il mare ha lasciato dietro di sé riti-randosi da questo luogo e che con il lorocolore di smeraldo sono il premio per icoraggiosi che sapranno affrontare l’im-pervia discesa che porta a raggiungerli.Ancora, itinerari paesaggistici sino alborgo di Marzamemi, in arabo il portodelle tortore, “marsa al amem”, locationdi film e sede di eventi estivi, nonchéluogo di insolito shopping gastronomicocon irresistibili prodotti di tonnara. Epoi, Portopalo dove si può effettuareuna escursione in peschereccio, e l’iso-la di Capo Passero dove avviene l’incon-tro di due mari, lo Jonio ed ilMediterraneo, sebbene per convenzionequesto è situato in prossimità dell’Isoladelle Correnti. Qui, a Capo Passero, i pescatori posizio-navano la “tonnara del Mare”, il com-plesso sistema di reti destinate adintrappolare i tonni nella terribile came-

ra della morte al canto ritmato scanditodal rais.Un cenno a parte meritano gli itinerarigastronomici, con i superbi prodottiofferti da questa terra generosa, dallamandorla al pomodorino, dai già citatiprodotti di tonnara ai dolcetti, dal Nerod’Avola al Moscato sino all’elegantissimoDolcenero, vino da meditazione che bensi accompagna al cioccolato fondente inun accostamento tanto ardito quantosofisticato, che è possibile degustarenella Casa Museo del barone AntoninoModica, ubicata in quella via Nicolaciresa famosa dall’Infiorata che, ad ogniprimavera, la ricopre di disegni realizza-ti con i petali dei fiori disposti conpazienza certosina a formare irripetibilicoreografie. Il piccolo ma interessantis-simo museo, sito interamente affidatoalla competenza di Allakatalla, ripercor-re più di due secoli di storia netina attra-verso le vicende della nobile famigliaModica e le collezioni che trovano ospi-talità negli otto ambienti del palazzo,dalle monete agli abiti d’epoca, daidocumenti contabili dell’azienda di fami-glia alle maioliche, persino due portave-leni esposti insieme a raffinati ventagli. Questo è il Val di Noto, da scoprire edamare.

Alessandra Eronico

www.allakatalla.it

www.viniassennato.it

www.olioevinobufalefi.it

www.assopescaportopalo.it

www.campisiconserve.it

www.specialitadelmediterraneo.it

www.adelfionline.com

www.ciaopoint.it

www.lacortedelsole.it

www.borgoalto.it

La riserva di Vendicari vista da un “punto di osservazione”.

Il canyon di CassibileLa riserva di Vendicari

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