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CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA DI SAVONA 89 Hypericum perforatum L. Hypericaceae (Clusiaceae/Guttiferae) Sinonimi: Hypericum linerarifolium, Hypericum vulgare, Androsemum minus IPERICO Altri nomi comuni e regionali: Cacciadiavoli, Erba di San Giovanni, Millebuchi, Pilastro Dialetti savonesi: Erba de San Giuànne IL NOME Iperico: dal latino hypericon, greco hypér(e)ikon: che sta sotto (hypo) l’erica (er(e)ike), perché è facile trovare l’Iperico vicino all’erica; altri dicono da uper ed eikon, sopra l’immagine, in riferimento all’usanza di rico- prire di fiori le immagini sacre; altri ancora dicono da uper ed oikos, sopra la casa, per il fatto che l’Iperico si trova spesso sulle macerie di case dirute. Perforatum perché la foglia osservata in controluce appare costellata di punti traslucidi (ghiandolette oleose) che sembrano fori, da cui il nome comune di Millebuchi. “Chiamasi volgarmente l’Hiperico perforata, per havere egli le frondi sue tutte perforate da minutissimi punti” dice il Mattioli intorno alla metà del Cinquecento. In alcune zone della Francia è detto per questo suo aspetto anche erba della flagellazione di Cristo. L’altro nome di Cacciadiavoli dato all’Iperico deriva dalla credenza medioevale che avesse la proprietà di scacciare gli spiriti del male, dagli ambienti come dalle persone possedute dai demoni. L’AREA DI DIFFUSIONE Originario delle praterie e delle boscaglie dell’Asia occidentale e dell’Europa, l’Iperico, allo stato spontaneo, naturalizzato o coltivato, è diffuso ovunque, e nelle nostre regioni è comune in tutti i luoghi incolti, asciutti e soleggiati. Iperico Arabo ..........................Hynfarikun Cinese .........................Chin-ssu-ts’ao Danese ........................Prikbladet perikon Francese .....................Chasse-diable, Millepertuis Inglese/Americano....Amber, Goatweed, Haaroh’s beard, Hard way, Klamath weed, Perforate St. John’s wort, Tipton weed Norvegese..................Prikkperikum Olandese....................Johanneskruid Persiano ......................Hyufarikum Polacco .......................Dziurawiec Portoghese ................Erva de Sao Joao, Hipericão, Milfurada Russo ..........................Zveroboj obyknovennyj Spagnolo ....................Corazoncillo, Hierba de San Juan Svedese ......................Äcta johannesört Tedesco ......................Johanniskraut Gehölz, Tupfelharthen Turco ...........................Binbirdelikotu

Iperico - Hypericum perforatum

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Iperico. L'origine e la storia, gli aneddoti e le curiosità. Le proprietà medicamentose, l'uso in cucina e consigli sulla coltivazione.

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CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA DI SAVONA 89

Hypericum perforatum L.Hypericaceae (Clusiaceae/Guttiferae)

Sinonimi: Hypericum linerarifolium, Hypericum vulgare,Androsemum minus

IPERICOAltri nomi comuni e regionali: Cacciadiavoli, Erba diSan Giovanni, Millebuchi, PilastroDialetti savonesi: Erba de San Giuànne

■ IL NOMEIperico: dal latino hypericon, greco hypér(e)ikon: che stasotto (hypo) l’erica (er(e)ike), perché è facile trovarel’Iperico vicino all’erica; altri dicono da uper ed eikon,sopra l’immagine, in riferimento all’usanza di rico-prire di fiori le immagini sacre; altri ancora dicono dauper ed oikos, sopra la casa, per il fatto che l’Iperico sitrova spesso sulle macerie di case dirute. Perforatum perché la foglia osservata in controluceappare costellata di punti traslucidi (ghiandoletteoleose) che sembrano fori, da cui il nome comune diMillebuchi.“Chiamasi volgarmente l’Hiperico perforata, per havereegli le frondi sue tutte perforate da minutissimi punti” dice il Mattioli intorno alla metà del Cinquecento. In alcune zone della Francia è detto per questo suoaspetto anche erba della flagellazione di Cristo.L’altro nome di Cacciadiavoli dato all’Iperico derivadalla credenza medioevale che avesse la proprietà discacciare gli spiriti del male, dagli ambienti comedalle persone possedute dai demoni.

L’AREA DI DIFFUSIONEOriginario delle praterie e delleboscaglie dell’Asia occidentale edell’Europa, l’Iperico, allo statospontaneo, naturalizzato ocoltivato, è diffuso ovunque, e nelle nostre regioni è comune in tutti i luoghi incolti,asciutti e soleggiati.

Iperico

Arabo ..........................HynfarikunCinese .........................Chin-ssu-ts’aoDanese........................Prikbladet perikonFrancese .....................Chasse-diable,

MillepertuisInglese/Americano....Amber,

Goatweed, Haaroh’sbeard, Hard way, Klamath weed,Perforate St. John’s wort,Tipton weed

Norvegese..................PrikkperikumOlandese....................JohanneskruidPersiano ......................HyufarikumPolacco .......................DziurawiecPortoghese ................Erva de Sao Joao,

Hipericão, Milfurada

Russo ..........................Zveroboj obyknovennyjSpagnolo ....................Corazoncillo,

Hierba de San JuanSvedese ......................Äcta johannesörtTedesco ......................Johanniskraut Gehölz,

TupfelharthenTurco ...........................Binbirdelikotu

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■ L’USO DECORATIVOIl genere Hypericum comprende numerose specie dagiardino: H. androsaemum, H. calcynum, H. moserianumed altri ancora, tutti rigorosamente a fiori gialli; tratanti l’Hypericum perforatum è forse il più noto per lesue virtù magiche e medicinali. I numerosi fiori di unbel giallo vivo, in fioritura da maggio ad agosto, fannoapprezzare l’Iperico o Erba di San Giovanni, non piùalto di 60 centimetri, come pianta perenne da bordura.Le piantine di Iperico non si trovano con la stessa fa-cilità di altre specie più comuni, è necessario indivi-duare i garden, i vivai o le stesse aziende produttriciche offrono una più ampia scelta di prodotti.

■ LE PROPRIETÀ MEDICAMENTOSEAll’epoca delle Crociate, secondo l’antica dottrina deisegni, apparendo le sue foglie come trapassate daperforazioni, è tenuto per medicamento capace diguarire le ferite di freccia, di lancia e di spada ricevu-te in battaglia. Anche Paracelso, alla fine del Quattro-cento, consiglia l’Iperico per la terapia di ferite e pia-ghe; nel Settecento è ben noto agli spadaccini il balsa-mo del cavaliere di San Vittorio, a base di Iperico ed al-tre erbe, che si dice guarisca qualsiasi ferita di lama.Ancora oggi la medicina popolare suggerisce di ap-plicarne le foglie fresche sulle piccole ferite da taglio,per favorirne la cicatrizzazione.

L’IMPIEGO IN CUCINANon si conoscono usi alimentaridiretti dell’Iperico, che vieneimpiegato in liquoreria per le sueproprietà aromatiche amaricanti enelle preparazioni casalinghe comeinnocuo colorante.

Dell’Iperico si usano le sommità fiorite. Nel temposono state attribuite alla pianta, con la consueta fidu-cia e speranza, proprietà antisettiche, analgesiche, an-ticatarrali, antidepressive, antiflogistiche, antispa-smodiche, astringenti antidiarroiche, balsamiche, co-lagoghe stimolanti del secreto biliare, decongestio-nanti, digestive, diuretiche, toniche, tranquillanti,vermifughe e vulnerarie per la cicatrizzazione delleferite. Non mancano le credenze che attribuiscono al-l’Iperico proprietà utili per curare frigidità, impoten-za, malinconia e pazzia. Nelle virtù dell’Iperico sipuò confidare anche per curare il morso dei serpenti,nonché l’epilessia, le distorsioni e le emorroidi. L’olio di Iperico, che per questo viene chiamato “erbada fuoco”, viene tenuto per molto efficace nel caso diustioni anche gravi; la tisana viene consigliata controla flebite e contro le mialgie; per la cura delle contu-sioni si consigliano le sommità fiorite macerate in oliodi oliva e vino bianco, ma attenzione: l’Iperico peruso interno può determinare indesiderati effetti col-laterali e provocare anche convulsioni.L’Iperico è stato anche tenuto come rimedio specificocontro una forma di paresi degli arti inferiori deri-vante, in epoche ormai trascorse, dall’uso alimentareprolungato delle cicerchie, leguminose utilizzate an-che come foraggio (Lathyrus sativum).Ippocrate prescrive di cuocere in acqua Iperico e sal-via per irrigazioni vaginali

L’IMPIEGO NELLA COSMESII fiori di Iperico macerati in olio di mandorle costituiscono un buon abbronzante, utile ancheper calmare le scottature solari econ proprietà rassodanti.Creme a base di succo di fiori di Iperico sono consigliate per la cura della couperose.

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Le sommità fiorite di Iperico figurano tra i 57 ingre-dienti che, secondo la ricetta di Andromaco, archiatradi Nerone, devono entrare nella composizione dellaTeriaca o Triaca, complessa composizione che per qua-si venti secoli è stata considerata il rimedio sovrano,il capolavoro della scienza medica, antidoto controtutti i veleni e panacea per tutti i mali, il cui ingre-diente più importante è la carne di vipera, preparataa sua volta in piccoli impasti detti trocisci, dal grecotrochos, ruota, per la loro forma rotondeggiante. In al-tre ricette posteriori gli ingredienti della Teriaca arri-vano ad essere più di duecento. L’olio d’ipperico od olio da spasimo, in uso alla fine delSeicento contro i veleni, era anche detto oglio (sic) delSerenissimo Granduca di Toscana, perché se ne attribui-va la formula a Cosimo III, che si dilettava di prepa-rare farmaci.Con l’Iperico si preparava anche l’Oglio Balsamico diChristo, il cui principale ingrediente era il liquore diMumia, ottenuto con “carne di Huomo giovane & sano,con Violenta morte ammazzato”!

■ CURIOSITÀI fiori di Iperico, stropicciati, macchiano le dita di ros-so porpora, caratteristica già citata da Dioscoride, e laleggenda ricorda in questo il sangue della decapitazio-ne del Battista, da cui il nome popolare di erba diSan Giovanni. In epoca medioevale, la notte di San Giovanni, in alcu-ne aree dell’Europa settentrionale si usava dormirecon l’Iperico sotto al cuscino, per invocare la protezio-ne del Santo; nei territori del basso Reno si intreccia-vano corone di Iperico che, gettate sul tetto delle case,proteggevano uomini, animali e cose.In epoche trascorse si bruciava l’Iperico per cacciaregli spiriti maligni. La ricetta di una antica prepara-zione esorcistica elencava come ingredienti Iperico,ruta, zolfo, unghie di asino, sterco di cane e sterco didiavolo!

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CARATTERISTICHE ED ESIGENZEDELLA PIANTAL’Iperico nei vasetti può esseremantenuto, rinvasato od interrato ingiardino senza nessuna particolaredifficoltà.

Forma di propagazioneDa seme o talea

Ambiente di colturaPiena aria

PortamentoEretto

IlluminazionePredilige le esposizionisoleggiate

TemperaturaResiste al freddo

UmiditàPredilige una moderata umidità del substrato

°C