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ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola dell'infanzia Bruno Munari a.s. 2015-2016 Via di Pontalto, 2 PRATO tel. 0574 635112 e-mail: [email protected] sito web: www.donmilani.prato.gov.it Dalla programmazione di plesso Il progetto di danza movimento terapia è stato condotto dall'esperta Nargi Brunella Nicole coinvolgendo i bambini di 4 e 5 anni, suddivisi in due gruppi: le farfalle e le giraffe. PROGETTO DI DANZAMOVIMENTOTERAPIA Condotto da Brunella Nicole Nargi DMT APID 367 La danzaterapia è una disciplina pedagogica e terapeutica tipicamente non verbale, che attraverso un percorso guidato, offre l’opportunità di far emergere le proprie emozioni attraverso il movimento e favorisce una buona integrazione corpo-mente aumentando la consapevolezza e le potenzialità espressive del linguaggio corporeo, anche laddove si è in presenza di gravi disabilità psico fisiche e sensoriali. Uno dei principi della danzaterapia è che esiste un forte legame tra azione ed emozione: i movimenti, le forme create con il corpo e le reazioni agli stimoli esterni riflettono il proprio stato

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ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola dell'infanzia Bruno Munari a.s. 2015-2016

Via di Pontalto, 2 PRATOtel. 0574 635112

e-mail: [email protected] sito web:www.donmilani.prato.gov.it

Dalla programmazione di plesso

Il progetto di danza movimento terapia è stato condotto dall'esperta Nargi Brunella Nicole coinvolgendo i bambini di 4 e 5 anni, suddivisi in due gruppi: le farfalle e le giraffe.

PROGETTO DI DANZAMOVIMENTOTERAPIACondotto da Brunella Nicole Nargi

DMT APID 367

La danzaterapia è una disciplina pedagogica e terapeutica tipicamente non verbale, che attraversoun percorso guidato, offre l’opportunità di far emergere le proprie emozioni attraverso il movimentoe favorisce una buona integrazione corpo-mente aumentando la consapevolezza e le potenzialitàespressive del linguaggio corporeo, anche laddove si è in presenza di gravi disabilità psico fisichee sensoriali.

Uno dei principi della danzaterapia è che esiste un forte legame tra azione ed emozione: imovimenti, le forme create con il corpo e le reazioni agli stimoli esterni riflettono il proprio stato

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emotivo interiore, molto più chiaramente di quanto possano fare le stesse parole, svelando il testonascosto della comunicazione verbale. Il progetto di danzaterapia partirà dalle risorse di ciascun bambino, avvalendosi di stimolidiversificati e della fiaba, come mezzi per favorire l’incontro, il cambiamento e la crescita.Le fiabeappartengono al mondo dell'arte e dell'infanzia ma sono utili per tutta la vita cosi come la praticadell'arte del movimento, essendo esse il luogo di espressione dell’immaginario e del simbolico,espressione di quel processo, in continuo divenire, che è l'esistenza umana.Attraverso la fiaba inogni bambino si può destare la meraviglia, lo stupore, l'incanto ed è possibile incontrare luci eombre e vivere le proprie emozioni.

Il percorso di danzaterapia si è basato sulle seguenti attività:

- stimolare il riconoscimento del proprio schema e di un’immagine corporea globale - acquisire nuove abilità di movimento- stimolare il piacere del movimento, integrato, attraverso l’uso della danza, della musica, dei

materiali - creare uno spazio protetto dove sia possibile esprimere le proprie emozioni e le proprie

tensioni- canalizzare gli impulsi e l’emotività- sviluppare la capacità di trasmettere e ricevere emozioni- stimolare il processo creativo ed espressivo- migliorare la capacità sociale dei singoli e del gruppo attraverso la creatività- aprire un canale comunicativo non verbale- favorire l’integrazione nel gruppo e la valorizzazione delle diversità- rafforzare la conoscenza e la percezione di sé- stimolare e sviluppare la percezione dello spazio e del tempo- favorire lo sviluppo dell’attenzione e dell’autonomia

PERCORSO OPERATIVO

Il percorso ha avuto la durata di 7 incontri.

I due gruppi sono partiti dal racconto di una fiaba “Il Gigante Egoista” e, dopo aver lavorato sui temi emergenti del racconto mediante l’utilizzo della danza, della musica e dei materiali, i bambini hanno inventato e creato il proprio finale, nato dalla loro fantasia e creatività.

Al termine di ogni incontro è stato utilizzato il medium creativo del disegno come forma di verbalizzazione.

Gli interventi corporei si sono focalizzati sui seguenti lavori

- esercizi di imitazione e di rispecchiamento- lavori corporei basati sulla tecnica degli Opposti- utilizzo di lavori ritmici- utilizzo di materiali (oggetti mediatori) e di altri stimoli creativi- dialoghi motori- movimento libero

Documentazione del percorso

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La fiabaIL GIGANTE EGOISTA

GRUPPO GIRAFFE

Tutti i pomeriggi, quando uscivano dalla scuola, i bambini avevano l’abitudine di andare a giocare nel giardino del Gigante.Era un giardino spazioso e bello, con morbida erba verde. Qua e là sull’erba si trovavano bei fiori come stelle, e vi erano dodici peschi che a primavera si aprivano in delicate infiorescenze rosa e perla, e in autunno portavano ricchi frutti. Gli uccelli posati sugli alberi cantavano in così dolci suoniche i bambini solevano interrompere i loro giochi per ascoltarli. – Come siamo felici qui! – gridavano l’un l’altro.

Un giorno il Gigante fece ritorno…Quando tornò vide i bambini che giocavano nel giardino.– Che cosa state facendo qui? – urlò con voce molto altera e i bambini fuggirono.– Il giardino mio è il giardino mio, – disse il Gigante; – chiunque può capirlo, e io non permetterò che nessuno ci giochi al di fuori di me –. Così vi costruì intorno un alto muro ed espose un cartello:I TRASGRESSORI SARANNO PERSEGUITI PER LEGGEEra un Gigante molto egoista. i poveri bambini ora non avevano dove giocare.

Poi venne la Primavera e il paese fu pieno di uccellini e boccioli. Solo nel giardino del Gigante Egoista era ancora inverno. Là gli uccelli non avevano voglia di cantareperché non c’erano bambini e le piante si dimenticavano di fiorire.…La Neve coprì il prato con il suo grande manto bianco e il Gelo dipinse d’argento tutti gli alberi.

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Poi invitarono il Vento del Nord a stare con loro e lui accettò.Venne la Grandine.– Io non riesco a capire perché la primavera stia arrivando così tardi, – diceva il Gigante Egoista mentre sedeva alla finestra a guardare il freddo giardino bianco. Ma la Primavera non arrivò mai e nemmeno l’Estate.

FINALE FIABA

Un mattino il Gigante se ne stava a letto sveglio, quando udì una piacevole musica…da così tanto tempo non sentiva cantare un uccello nel suo giardino che gli sembrò fosse la musica più bella del mondo. Allora la Grandine smise di danzargli sulla testa e il Vento del Nord cessò di ululare, e un delizioso profumo lo raggiunse attraverso gli scuri aperti. – Penso che alla fine sia arrivata la Primavera, – disse il Gigante; e saltò giù dal letto a guardar fuori.…Da un piccolo buco nel muro erano scivolati dentro i bambini, e stavano seduti sui rami degli alberi. Su ciascuno degli alberi che riusciva a vedere c’era un bambino.Gli uccelli volavano là intorno… solo in un angolo era ancora inverno. Era l’angolo più lontano del giardino e là se ne stava in piedi un bimbetto. Era così piccolo che non arrivava ai rami dell’albero e gli stava girando intorno piangendo amaramente. La povera pianta era ancora coperta di gelo e neve.Il cuore del Gigante si sciolse quando guardò fuori. – Come sono stato egoista! – disse. – Ora so perché qui non veniva la Primavera. Metterò quel povero ragazzino in alto sull’albero e poi abbatterò il muro, e il mio giardino sarà per sempre il campo di gioco dei bambini. Per sempre. Così scese di nascosto le scale e aprì in silenzio la porta principale, e uscì nel giardino. Ma quando lo videro, i bambini ne furono così spaventati che scapparono via e nel giardino ritornò inverno. Solo il bambinetto non scappò, perché aveva gli occhi così pieni di lacrime che non vide il Gigante avvicinarsi. E il Gigante gli girò dietro pian piano, lo prese in mano delicatamente e lo posò sull’albero. E l’albero si mise di colpo a fiorire, e gli uccelli vennero a cantare là sopra e il bambinetto distese le braccia e cinse il collo del Gigante e lo baciò. Gli altri bambini, quando videro che il Gigante non era più cattivo, ritornarono di corsa, e con loro arrivò la Primavera.

– Ora è il vostro giardino, bambini, – disse il Gigante, e prese una grande scure e buttò giù il muro. E a mezzogiorno, quando stava andando al mercato, la gente trovò il Gigante che giocava con i bambini nel giardino più bello che avessero mai visto.

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FINALE INVENTATO DAI BAMBINIGruppo Giraffe

Un giorno arriva davanti il giardino una principessa che era nel Pianeta Viola ed aveva tanti poteri magici.Ha un vestito viola con brillantini luccicanti e i capelli oro ed era truccata.Bussa al cancello e il Gigante lancia una rete per imprigionarla e la chiude a chiave in un nascondiglio.Il gigante non sa che la principessa ha una bacchetta magica e può volare. La principessa fa una magia e trova le chiavi e va via quando il gigante dorme.La principessa si libera e incontra in un posto lontano tanti animali cattivi, che vogliono mangiarla emetterla nel fuoco.La principessa fa una magia e chiede aiuto al gigante. Gli animali mangiano il gigante.Allora la principessa chiama altri giganti e questi arrivano con tanti animali e cani tutti colorati. Fanno una lotta e vincono contro gli animali cattivi.La principessa torna nel giardino del gigante e fa una magia con la polvere magica che stava in un sacchetto, mischiata con foglie ed acqua. Fa rinascere il Gigante.Il gigante chiama tutti i bambini nel giardino e torna anche la primavera.Da quel giorno il gigante, gli animali colorati, i bambini e la principessa sono felici giocando insieme nel giardino.

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FINALE INVENTATO DAI BAMBINI

GRUPPO FARFALLE

UN GIORNO ARRIVA UN AMICO DEI BAMBINI, UN ALTRO GIGANTE DI NOME LORENZO, CHE VOLEVA AIUTARE I

BAMBINI. ERA UN GIGANTE TUTTO ROSSO.

SUONA IL CAMPANELLO DELLA CASA DEL GIGANTE E IL GIGANTE GUARDA DALLA FINESTRA E DICE CHE NON

VUOLE FARLO ENTRARE.

SI ARRABBIA TANTISSIMO E ROMPE IL RECINTO ED ENTRA NEL GIARDINO.

SOLLEVA IL TETTO DELLA CASA E LO BUTTA VIA. ENTRA DAL TETTO NELLA CASA DEL GIGANTE.

IL GIGANTE DEL GIARDINO NON SE LO ASPETTAVA. NON AVEVA VISTO CHE IL GIGANTE ROSSO ERA PIÙ

GRANDE E PIÙ FORTE.

IL GIGANTE DEL GIARDINO AVEVA PAURA.

I DUE GIGANTI FANNO UN PÒ DI LOTTA.

IL GIGANTE ROSSO ERA PIÙ GIOVANE E SCONFIGGE IL GIGANTE CON TUTTE LE SUE FORZE.

ARRIVA UNA MONGOLFIERA DI TUTTI COLORI E SI SENTONO TANTE RISATE.

NELLA MONGOLFIERA C’ERANO I BAMBINI. I BAMBINI AVEVANO COSTRUITO LA MONGOLFIERA, CON TANTI

FILI, SACCHI E L’AVEVANO DIPINTA LORO.

I BAMBINI VOLEVANO FARE UNO SCHERZO AL GIGANTE, VOLEVANO ENTRARE DI NASCOSTO NEL GIARDINO.

IL GIGANTE LORENZO DICE AL GIGANTE DEL GIARDINO “PERCHÉ NON SI DIVENTA TUTTI AMICI?”

È BRUTTO ESSERE NEMICI.

È BRUTTO STARE SOLI. È BRUTTO SENTIRE QUALCUNO CHE TI DICE NON TI VOGLIO.

IL GIGANTE DEL GIARDINO DICE CHE “E’ UN’OTTIMA IDEA! HAI RAGIONE LORENZO”

DIVENTANO TUTTI AMICI E INIZIANO A BALLARE E FANNO UNA FESTA.