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PIANO TRIENNALE
OFFERTA FORMATIVA
TRIENNIO DI RIFERIMENTO 2019/2022
Istituto Comprensivo
“Carlo Gesualdo da Venosa”
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado
2
COS’E’ IL PTOF
IL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.) introdotto dalla legge n.107 /2015, è un
documento che si configura nel contesto di un provvedimento normativo il cui obiettivo è dare attuazione
all’autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all’art.21 della Legge 59/1997, per il raggiungimento di precise
finalità:
Affermare il ruolo centrale dell’istruzione e dell’innovazione durante la crescita degli alunni.
Potenziare i livelli di apprendimento e le competenze degli studenti, rispettandone tempi e stili di
apprendimento contrastare le disuguaglianze socio- culturali.
Prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica.
Garantire il diritto allo studio e le “pari opportunità" tutti, indipendentemente dal genere, dall’etnia e dalle
scelte personali.
Si connota come documento strategico con cui la scuola dichiara all’esterno la propria identità e in che modo progetta
e realizza i propri obiettivi, determinati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 tramite:
la strutturazione del curricolo
l’organizzazione flessibile delle attività
l’impostazione metodologica
la diversificazione dell’intervento educativo
l’integrazione, il miglior utilizzo e la valorizzazione di tutte le risorse
la partecipazione all’assunzione delle decisioni e delle scelte opportune da parte degli organi collegiali
l’efficacia e l’efficienza del servizio scolastico
l’introduzione di tecnologie innovative
il coordinamento e il coinvolgimento delle istituzioni e delle organizzazioni territoriali di riferimento.
Il PTOF dell'Istituto Comprensivo raccoglie inoltre i Progetti educativi-formativi elaborati dai diversi ordini di scuola
e indica i modi attraverso i quali essi saranno realizzati .
Il POF TRIENNALE è:
1. un piano previsionale ed esecutivo
2. un’offerta formativa di contenuti disciplinari, competenze, di esperienze ed opportunità
3
3. un impegno, cioè una dichiarazione di azioni concrete
4. un processo dinamico, dialettico ed in costante evoluzione
L’elaborazione del POF dovrà essere fondata su una puntuale ricerca della coerenza tra il POF stesso, il
rapporto di autovalutazione e il piano di miglioramento, con particolare riguardo alle priorità, ai traguardi
di lungo periodo e alle azioni di miglioramento (Nota MIUR 2805 -11 dicembre 2015)
LA NORMATIVA
LEGGI E DECRETI LEGISLATIVI
La Legge 107/2015 conservando l'impostazione e le finalità generali del DPR 275/1999, ma aggiornando ed integrando parzialmente lo scenario di riferimento, fornisce alle scuole, oltre agli obiettivi formativi prioritari di cui al comma 7, significative indicazioni concernenti alcuni punti qualificanti ed ineludibili del PTOF. Ci si riferisce, in particolare a:
il piano di miglioramento elaborato a seguito dell'autovalutazione (art. 3 DPR 275/1999 modificato dall'art. 1, comma 14 Legge 107/2015, oltre che DPR 80/2013);
la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (art. 1, comma 12 Legge 107/2015) (2);
i percorsi di alternanza scuola-lavoro nella scuola secondaria di secondo grado (art. 1, comma 33 Legge 107/2015); le azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale (art. 1,
comma 57 Legge 107/2015); i fabbisogni dell'organico dell'autonomia (art. 3 DPR 275/1999 modificato dall'art. 1, comma 14 Legge 107/2015) in cui
si esplicita il fabbisogno delle risorse professionali con cui si intende realizzare quanto dichiarato, tenendo conto della definizione dei vincoli relativi agli organici;
il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali (art. 3 DPR 275/1999 modificato dall'art. 1, comma 14 Legge 107/2015);
l'introduzione di insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nel quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado, con l'utilizzo delle quote di autonomia e degli spazi di flessibilità (art. 1, comma 28 Legge 107/2015).
Oltre a ciò, si richiama la centralità della nuova impostazione della gestione dell'organico dell'autonomia, come previsto, in particolare, dai commi 5 e 63 della Legge 107/2015 e già oggetto delle note prot. 2805 dell'11 dicembre 2015 e prot. 2852 del 5 settembre 2016. Il PTOF nei decreti legislativi di cui all'art. 1 comma 181 della Legge 107/2015 In relazione ai decreti legislativi di delega, pur nella consapevolezza che il percorso dovrà essere completato con l'emanazione di diversi provvedimenti attuativi, si ritiene utile fornire alcuni orientamenti per le attività dei collegi docenti.
Di seguito si elencano, per alcuni decreti legislativi, le possibili connessioni con i Piani Triennali dell'Offerta Formativa. Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60 - Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del
patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività In attesa dell'emanazione del Piano delle Arti di cui all'art. 5 e della possibilità di utilizzare le risorse di cui all'art. 17 comma 2 del Decreto Legislativo n. 60/2017, le istituzioni scolastiche potranno potenziare e rendere esplicite nel PTOF le azioni che rientrano tra le attività previste dal decreto (3).
Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 - Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato.
Decreto legislativo 13 aprile 2017. n. 66 - Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Nota MIUR 1830 6 Ottobre 2017. Nota 2018.
E’ opportuno considerare nella progettazione delle attività formative il quadro di riferimento indicato dal Piano per l’Educazione alla sostenibilità economica, ambientale e sociale che identifica gli obiettivi ( goals) dell’Agenda 2030.
IL COLLEGIO DOCENTI
VISTI
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la legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
I decreti legislativi sopra elencati ; Le indicazioni delle note Miur in merito alla stesura del PTOF triennale 2019/2022
PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa ;
il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
il piano è approvato dal Consiglio d’Istituto; esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato
e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati
della scuola;
TENUTO CONTO
dell’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico Prof. Claudio Martino; delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed
economiche operanti nel territorio.
REDIGE Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di eventuali modifiche necessarie. Modalità e tempi Il PTOF è uno strumento dinamico, aggiornato nel tempo sulla base delle valutazioni dei risultati conseguiti, dei
problemi aperti, della nuove esigenze. Esso è oggetto di un’indagine annuale di gradimento tra i soggetti interessati,
attraverso diversi strumenti di rilevazione: Studenti, Genitori di studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di
primo grado nelle scuole appartenenti al bacino d’utenza, nonché Docenti dell’Istituto, e personale ATA. Il piano è
sottoposto ad una “revisione annuale”, viene inoltre aggiornato su indicazioni del Collegio Docenti e del Consiglio
d’Istituto nonché sulla base delle scelte di gestione e di amministrazione definite dal Dirigente Scolastico.
Il PTOF viene reso disponibile attraverso i canali più opportuni, tenuto conto anche della pluralità dell’utenza interessata. Esso è quindi disponibile:
sul sito Internet: http://www.icvenosa.gov.it/wp/ in formato cartaceo per la consultazione presso la segreteria.
Valutazione del P.T.O.F.
“Le istituzioni scolastiche individuano (…) i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti (…) rispetto agli obiettivi prefissati” (art. 4 del Regolamento dell’autonomia – DPR n. 276 dell’ 8 marzo 1999). Ne scaturisce che le singole unità scolastiche debbano provvedere alla continua verifica della validità dei percorsi formativi, progettati e realizzati, attivando processi di feedback, funzionali alla riprogettazione. Considerando che il Piano Triennale dell’Offerta Formativa comprende tutte le attività della scuola, dalla Progettazione Educativa a quella Disciplinare, al singolo Progetto, risulta chiaro che tutti i percorsi prefigurati in esso vadano sottoposti a Valutazione e Monitoraggio, in quanto non possono essere assunti come validi in assoluto, ma vanno riguardati come ipotesi di lavoro, che possono richiedere modifiche a causa della loro eventuale non completa adeguatezza per tutti o per parte degli alunni. Il PTOF non è un Progetto, ma la esplicitazione della normalità della pratica scolastica di un Istituto; va quindi abbandonata la logica dei progetti, caratterizzata dalla estemporaneità e dalla episodicità degli interventi e avviata quella del controllo del processo, che, ovviamente, comprende possibili modifiche dinanzi a risultati inadeguati.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo Da Venosa” è stato elaborato
dal Collegio dei Docenti nella seduta del 14/12/2018 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del
18/12/2018
5
Annualità di riferimento dell’ultimo aggiornamento: Annualità di riferimento dell’ultimo
aggiornamento: 2019-2020 Periodo di riferimento: 2019-2022
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INDICE SEZIONI PTOF
LA SCUOLA E
IL SUO CONTESTO
1. Analisi del contesto e dei bisogni del
territorio
2. Presentazione dell’Istituto
3. Presentazione dei Plessi
4. Attrezzature e infrastrutture dell’istituto
comprensivo
5. Risorse professionali
LE SCELTE
STRATEGICHE
1. Priorità desunte dal RAV
2. Piano di miglioramento
3. Obiettivi formativi prioritari
4. Priorità strategiche
L’ORGANIZZAZIONE
1. Modello organizzativo
2. Organizzazione uffici e modalità di
rapporto con l’utenza
3. Piano di formazione del personale
docente e ATA
4. Verifica e valutazione del PTOF
L’OFFERTA
FORMATIVA
1. Valori di riferimento, modalità di
rilevazione e bisogni educativi
2. Offerta formativa dei tre ordini di scuola
3. Insegnamenti e quadri orari
4. Traguardi attesi in uscita
5. Curricolo di Istituto
6. Percorsi individualizzati di insegnamento /
apprendimento
7. Azioni della scuola per l’inclusione
scolastica
8. Iniziative di ampliamento curriculare
9. Continuità e orientamento
10. Attività previste in relazione al PNSD
11. Valutazione degli apprendimenti
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LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
1. ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO
L’Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa” ha sede nel Comune di Venosa, in provincia di Potenza, nella regione Basilicata.
L’Istituto consta di nove plessi: cinque di Scuola dell’Infanzia, due di Scuola Primaria e due di Scuola Secondaria di primo grado, dislocati in tutto il territorio comunale.
Le istituzioni scolastiche hanno autonomia didattica, organizzativa e finanziaria e perciò responsabilità
diretta circa la qualità del servizio che offrono ai cittadini. Diventa, pertanto, importante operare in
stretta collaborazione con il Comune e il territorio (servizi socio – sanitari, biblioteche, associazioni …)
per ampliare e arricchire l’offerta formativa delle nostre scuole. Questo rapporto va reso più
sistematico, per passare dalla collaborazione di oggi a una futura capacità di programmazione comune.
VENOSA
Configurazione geografica e cenni storici
Venosa, città d’Orazio, è una ridente cittadina di collina ubicata su un pianoro a circa 415 metri sul livello
del mare. Il territorio del Comune si estende per circa 16.934 ettari (169.340 kmq).
Venosa sorge su uno sperone di origine vulcanica, formatasi dalla ramificazione di due valloni. Qui la vita
vi fiorì già in epoca molto antica: le prime testimonianze della presenza umana risalgono al Paleolitico
Inferiore.
Nel 291 a.C. inizia la fase di romanizzazione e, con il prolungamento fino a Venosa della Via Appia (Regina
Viarum nel 190 a.C.), la città gode della condizione privilegiata di municipium; nel 65 a.C. si registra la
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nascita del famoso poeta latino Quinto Orazio Flacco. In età tardo-antica e paleocristiana Venosa subisce
ripetute incursioni ostrogote e saracene che devastano la città; tuttavia, nuovi stimoli culturali
provengono da Bizantini e Longobardi che vi apportano importanti vestigia. Nel contempo la città
ospita una intraprendente e ben tollerata comunità ebraica, della quale ben si conserva il complesso
funerario, costituito da ipogei scavati nel tufo granulare vulcanico, adiacenti alle coeve catacombe
cristiane, un raro esempio d’integrazione tra cultura latina, ebraica e cristiana. Nell’XI secolo la città fu
allodium degli Altavilla, dinastia normanna che diede vita al primo regno unitario nell'Italia meridionale.
Qui nacque Manfredi Lancia Hohenstaufen, figlio naturale di Federico II e di Bianca Lancia.
In seguito i nobili D'Angiò, i Del Balzo Orsini, gli Aragonesi, i Gesualdo, i Ludovisi ed i Caracciolo si
avvicendarono nel governo di Venosa ed arricchirono le pagine della sua storia di varie sfaccettature
culturali. Attualmente Venosa custodisce nei diversi siti archeologici testimonianze tangibili delle
evoluzioni culturali.
Contesto socio-economico
Il territorio presenta un tessuto sociale sufficientemente integrato: basso tasso di criminalità sociale,
assenza di criminalità organizzata, elevati livelli di scolarizzazione dei giovani.
L’economia locale, oltre che su attività commerciali e di servizi pubblici e privati, si fonda su ottime produzioni agricole e sempre più numerose attività artigianali. Campi di grano e di ortaggi, uliveti e vigneti caratterizzano la campagna venosina che detiene un ruolo di assoluto rilievo nell’intera provincia con 1.800 aziende agricole presenti su una superficie coltivata, pari a 140 kmq. Le produzioni eccellenti di queste terre, sono costituite da cereali, pomodori, ortaggi e soprattutto olio di oliva e vino.
A pochi chilometri di distanza, nell’area di San Nicola di Melfi, si sono costituite le strutture di un nucleo industriale (SATA) che ha avuto una significativa espansione negli ultimi anni con l’insediamento di numerose imprese legate all’indotto. È presente, inoltre, nel tessuto sociale venosino una rappresentanza di extra-comunitari che si sono integrati nel contesto cittadino e che la scuola considera come utile fonte di arricchimento culturale. Purtroppo, vi è anche una percentuale di famiglie che versano ancora in una situazione di svantaggio socio-culturale ed economico.
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Il bacino d’utenza dell’Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa” comprende il centro urbano di Venosa con i piccoli insediamenti umani a carattere familiare dell’entroterra rurale e i quartieri della vicina cittadina di Ginestra, da cui provengono poche unità di alunni che frequentano la Scuola Secondaria di primo grado.
Gli alunni iscritti nelle nostre Scuole sono quest’anno 1.158, il 5,2% circa dei quali è costituito da alunni di nazionalità non italiana che, allo stato attuale, rappresentano una percentuale piuttosto bassa se rapportata ad altre realtà, ma che appare in continuo aumento.
Dati statistici – Distribuzione per età
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Anno
% 0-14
% 15-64
% 65+
Abitanti
Indice di
natalità
(x 1.000 ab.)
1 gen-31 dic
Indice di
mortalità
(x 1.000 ab.)
1 gen-31 dic
Indice di
Vecchiaia
1 gennaio
Età Media
1 gennaio
2010 15
considera
ta,5%
66,0% 18,5% 12.214 9,2 8,2 119,1% 41,1
2011 15,1% 66,3% 18,6% 12.231 7,7 8,3 123,3% 41,5
2012 14,9% 65,6% 19,5% 12.152 8,2 8,3 131,3% 42,1
2013 14,6% 65,4% 20,0% 12.100 5,9 11,0 136,5% 42,5
2014 14,5% 65,2% 20,3% 12.047 5,7 14,7 140,3% 42,9
2015 14,0% 65,5% 20,5% 11.933 5,2 10,0 146,5% 43,2
2016 13,5% 65,6% 21,0% 11.863 6,3 9,6 155,6% 43,5
2017 13,2% 65,6% 21,2% 11.837 - - 161,2% 43,9
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Distribuzione della popolazione di Venosa per
classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2018
Elaborazione su dati ISTAT – Popolazione straniera residente a Venosa dal 1° gennaio 2018. Sono considerati cittadini stranieri le
persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.
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Istituzioni ed Associazioni
Scuole pubbliche
Istituto Comprensivo” Carlo Gesualdo da Venosa” Scuola dell’Infanzia - Plesso “Giovanni Paolo II” e “Madre Teresa di Calcutta Scuola dell’Infanzia - Plesso “Madonna della Scala” Scuola dell’Infanzia - Plesso “Monsignor Virgilio” Scuola Primaria - “L. La Vista” e “Giovanni XXIII” Scuola Secondaria di primo grado - Plesso Via Appia - “G.B. De Luca”
Scuola Secondaria di primo grado - Plesso Via Melfi (ex “Don Bosco”)
I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” Liceo Scientifico
Liceo Musicale I.P.S.I.A Liceo Classico
I.I.S.S. “E. Battaglini”
Istituto Tecnico Settore Economico Settore Tecnologico
Istituto Professionale
APOF-IL
Servizi di sicurezza
Comando Compagnia Carabinieri
Polizia urbana Giudice di Pace
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Pronto intervento 112 Soccorso stradale ACI
Servizi Socio-Sanitari
A.S.P. Ospedale distrettuale “San Francesco” Pronto soccorso Guardia Medica AVIS AVO Croce Rossa Italiana
Centri di riabilitazione
AIAS - Sezione di Venosa Istituto Padri Trinitari con annesso centro di riabilitazione equestre
Attrezzature sportive
Campo Sportivo Comunale Tennis Club Palestra Vignali e pista di atletica leggera Parco acquatico “WATERPARK VENOSA”
Cooperative sociali
Auxilium Cantina sociale Frantoio oleario Il Cerchio magico Il Filo di Arianna
Associazioni e Centri culturali
Pro Loco Venusia Cine - teatro Lovaglio Soprintendenza Archeologia Basilicata
Fuori dal Ghetto FIDAPA Panathlon FIGC AIA Venosa CIF Corale “Carlo Gesualdo” Caritas Associazione “Centro Storico” Associazione Turistica “LA QUADRIGA” Centro culturale “Alda Merini”
VIP Clown Venosa Università delle Tre età Scout “Venosa”
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I RAPPORTI TRA L’ISTITUTO COMPRENSIVO E IL TERRITORIO Perché l’Offerta Formativa possa avere una ottimale realizzazione, sono auspicabili il contributo e la collaborazione delle Agenzie educative presenti sul territorio e degli Enti locali e istituzionali.
SCUOLE PUBBLICHE per:
Scuole in Rete di Ambito e di Scopo
AMMINISTRAZIONE COMUNALE per:
Funzionamento della scuola Finanziamenti alle attività che qualificano il servizio scolastico relativamente a: - Teatro - Attività sportiva - Musica - Disegno - Percorsi sicuri casa – scuola - Scuolabus per uscite didattiche - Utilizzo biblioteca comunale - Sportello d’Ascolto
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CONVENZIONI con:
Associazioni sportive
Associazioni socio-culturali o Ass. La Quadriga o Il cerchio magico
Centro di Riabilitazione e Formazione Professionale Istituto Padri Trinitari Venosa
C. S. E. Il filo di Arianna
COLLABORAZIONE con:
PROVINCIA DI POTENZA
COMUNE DI VENOSA
DISTRETTO SCOLASTICO ASP POTENZA ASSOCIAZIONI SPORTIVE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa”
Contatti e dati statistici
Indirizzo: Via Appia, 36 - 85029 Venosa (Pz) Telefono: 09 72 35 790 email: [email protected] email pec: [email protected]
sito Internet: http://www.icvenosa.gov.it/wp/ Codice fiscale: 93024800760 Codice meccanografico: pzic88900e
Indirizzi di studio: musicale
Numero classi : 53
Numero alunni : 1037
16
Numero docenti : 126
Numero ATA : 25
3. PRESENTAZIONE DEI PLESSI
SCUOLA DELL’INFANZIA
Plesso Codice
ministeriale
Indirizzo Numero
alunni
Madonna della Scala PZAA88906L Via P. Di Chirico 65
Monsignor Virgilio PZAA88905G Via dei
Normanni
43
P.le De Bernardi PZAA88904E 25
Giovanni Paolo II PZAA88903D Via Aberada 33
Scuola secondaria di 1° grado De Luca
Sede della dirigenza e uffici di segreteria
dell’Istituto Comprensivo
17
Madre Teresa di
Calcutta
PZAA88902C 10
N. 9 sezioni a tempo pieno
Orario: 8.00 – 16.30 dal lunedì al venerdì con servizio mensa
SCUOLA PRIMARIA
Scuola Codice ministeriale indirizzo Numero alunni
Luigi La Vista PZEE88901L P.le De Bernardi 144
Giovanni XXIII PZEE88903P 366
Plessi Giovanni Paolo II e
Madre Teresa di Calcutta
Plesso Madonna della Scala
Plessi Piazzale de Bernardi
e Monsignor Virgilio
18
Sede dei plessi di Scuola
Primaria
Tempo pieno
N. 11 classi a tempo pieno con 40 h settimanali
Orario: 8.30 – 16.30
dal lunedì al venerdì con servizio mensa
Tempo normale
N. 9 classi - tempo scuola - 27 h settimanali +1 mensa
Orario: 8.30 – 13.30 - lunedì – mercoledì – giovedì - venerdì
8.30 - 16.30 – mercoledì con servizio mensa.
N. 7 classi - tempo scuola - 29 h settimanali + 2 mensa
Orario: 8.30 – 13.30 lunedì – mercoledì - venerdì
8.30 - 16.30 martedì - giovedì con servizio mensa.
19
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Plesso Codice ministeriale Indirizzo Numero
alunni
G.B. De Luca PZMM88901G
Via Appia 351
Don Bosco Via Melfi
Tempo prolungato
N. 6 classi - 36 h settimanali
Orario: 8.30 – 13.30 lunedì –
mercoledì – venerdì – sabato.
8.30 - 17.30 martedì - giovedì con
servizio mensa.
Tempo normale
N. 3 classi - 30 h settimanali
Orario: 8.30 – 13.30 dal lunedì al
sabato
3 classi - 30 h settimana
Tempo prolungato
N. 2 classi - 36 h settimanali
Orario: 8.30 – 13.30 lunedì –
mercoledì – venerdì – sabato.
8.30 - 17.30 martedì - giovedì con
servizio mensa.
Tempo normale
N. 6 classi - 30 h settimanali
Orario: 8.30 – 13.30 dal lunedì al
sabato
3 classi - 30 h settimanali
Orario: 8.30 - 13.30 - dal lunedì al
sabato
Plesso di via Appia
Plesso di via Melfi
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4. ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
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FABBISOGNO DI NUOVE ATTREZZATURE E INFRASTUTTURE
Per migliorare la didattica e per la realizzazione dei progetti e delle attività la scuola dovrà potenziare la propria dotazione di attrezzature e infrastrutture. L’Istituto necessita di strumentazioni e attrezzature specifiche e di dispositivi che facilitino l’innovazione della didattica:
LIM in tutte le classi;
Ulteriori cl@ssi 2.0;
PC e TABLET per alunni H e con B.E.S.. Ammodernamento delle attrezzatura e ristrutturazione dei seguenti Laboratori e aule:
Laboratorio informatico, scientifico e biblioteca della Scuola Primaria e Secondaria;
Potenziamento della Rete Internet in tutti i plessi;
Ammodernamento degli arredi in tutti i plessi;
Pitturazione e igienizzazione delle classi del primo piano della scuola Primaria.
Attrezzature
Plesso Scuola Infanzia
Via Aberada
Plesso Scuola Infanzia
Via
Dei Normanni
Plesso Scuola Infanzia
Madonna della Scala
Plesso Scuola
Primaria
Plesso Scuola
Secondaria
Via Appia
Plesso Scuola
Secondaria
Via Melfi
Rete Internet x x x x x x
Fotocopiatrice x x x x x x
Lettore CD/DVD x
LIM x x x
PC x x x x x
Scanner
Stampante x
Televisore x x x x x
Videocamera
Videoregistratore x x
Videoproiettore x
Tablet
Impianto audio x x x x
22
5.RISORSE PROFESSIONALI
PROSPETTO NUMERO DOCENTI PER GRADO DI ISTRUZIONE 2018/19
PRIMARIA
classe di concorso n. docenti
POSTO COMUNE N. 47
SOSTEGNO N. 13
RELIGIONE N. 2
TOT. 62
INFANZIA
POSTO COMUNE N. 18
SOSTEGNO N. 2
RELIGIONE N. 1
TOT. 21
SECONDARIA DI 1° GRADO
classe di concorso n. docenti
A022 N. 12
A028 N. 7
AB25 N. 3
AA25 N. 3
A030 N. 3
A049 N. 2
A001 N. 3
A060 N. 3
A-56 N. 4
23
SOSTEGNO N. 2
RELIGIONE N. 1
TOT. 43
TOT. DOC. 126
ORGANICO DI POTENZIAMENTO
N. INSEGNANTI CLASSE DI CONCORSO
5
SCUOLA PRIMARIA Posto comune
4
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
A001 (Arte e immagine)
A030 (Ed. Musicale)
A060 (Tecnologia)
AA25 (Francese)
Classe di concorso Ore annuali
Ore di
Compresenza/Mensa/
Supplenza
Ore di
Progetto/Recupero
Esonero
collaboratori DS
EE 726
231
495
EE 726
726
EE 726
726
EE 726
726
EE 726 726
Totale Primaria 3630 3630
24
A030 (Ed. Musicale) 600 510 90
A001 (Arte e
immagine)
600 600
A060 (Tecnologia)
600 540 72
AA25 (Francese) 600 540 90
Totale scuola
secondaria
2400 2130 270
LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
1. PRIORITA’ DESUNTE DAL RAV
Il RAV (Rapporto di Autovalutazione) ha evidenziato i punti di forza e quelli di debolezza, sia dell'assetto
organizzativo dell'Istituto, sia dell'azione educativo-formativa che riesce a mettere in atto. Compito precipuo
del gruppo di miglioramento è individuare le priorità e i traguardi che devono essere perseguiti per migliorare
le abilità, le conoscenze e le competenze degli alunni.
Fondamentale in questo contesto, nel rispetto e nella distinzione dei ruoli, la collaborazione sinergica e
l'interazione con le famiglie nell'azione educativa; la scuola si impegna ad interagire con le famiglie, garantendo
l'acquisizione di conoscenze, abilità e competenze capaci di permettere un progressivo miglioramento
individuale, necessario per orientare scelte responsabili. La rapidità e la complessità dei cambiamenti sociali,
economici ed organizzativi, impongono una riflessione sui nuovi bisogni espressi dall'utenza, talvolta con
aspettative differenziate.
RAV
COME PUNTO
DI PARTENZA
CRITICITÀ
INDIVIDUATE
PIANO DI
MIGLIORAMENTO
P.T.O.F.
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Per questo alla scuola dell'autonomia vengono attribuiti, in questa fase storica, dei compiti di maggiore
responsabilità, densi di significato e tendenti al miglioramento; tale processo è un percorso di
pianificazione e sviluppo di azioni indicate nel RAV e non va considerato in modo statico, ma in termini
dinamici.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi
del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto ha
individuato sono:
ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' (max 150
caratteri spazi inclusi) DESCRIZIONE DEL
TRAGUARDO (max
150 caratteri spazi
inclusi)
Risultati scolastici Valorizzare conoscenze che il bambino già
possiede ed integrare le conoscenze (sapere) con le esperienze (saper fare) e con le relazioni(saper essere)
Lo studente è in grado di affrontare con responsabilità e autonomia le situazioni di vita, esprimendo la propria personalità.
Risultati nelle prove
Standardizzate
Nazionali
Migliorare, ulteriormente, i risultati degli studenti
nelle prove di italiano e matematica.
Potenziare gli
apprendimenti
ed aumentare il numero di
alunni con valutazioni
positive (>8)
Utilizzare le risorse interne
con professionalità
specifiche per consolidare
e/o potenziare le
conoscenze e le
competenze degli alunni.
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Competenze chiave europee
Risultati a distanza
Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500 caratteri spazi inclusi)
In base alle criticità riscontrate negli esiti degli studenti si ritiene di migliorare l'omogeneità tra le classi. La scuola deve avvalersi dell'apporto di professionalità specifiche (docenti di sostegno, psicologi, intermediari linguistici...) per affrontare difficoltà non risolvibili dai soli docenti curricolari.
Area di processo Descrizione dell’obiettivo di processo (max 150 caratteri spazi inclusi)
Curricolo, progettazione e
valutazione
Aggiornamento del curricolo.
Elaborare un curricolo di studio
che espliciti chiaramente i criteri
per il conseguimento delle finalità
formative.
Elaborare una progettazione
didattica che espliciti chiaramente
i criteri per il conseguimento delle
competenze da possedere in uscita.
Programmazione in continuità
verticale nella primaria e nella
secondaria.
Ambiente di apprendimento
Le nuove metodologie richiedono
sempre più l'utilizzo delle TIC
Inclusione e differenziazione Promuovere qualsiasi iniziativa di
comunicazione e di collaborazione
tra scuola, famiglia ed Enti
territoriali coinvolti.
Sostenere gli alunni con BES nella
fase di adattamento al nuovo
ambiente e in tutto il percorso di
studi.
Favorire il successo scolastico e
formativo e prevenire blocchi
nell'apprendimento, agevolandone
la piena inclusione sociale e
culturale.
Continuita' e orientamento
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Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (max 1500 caratteri spazi inclusi)
Con l'aggiornamento del curricolo, gli obiettivi saranno organizzati in nuclei tematici. Per garantire una più
efficace progressione degli apprendimenti delle varie discipline occorre realizzare una connessione unitaria
tra i diversi saperi in collaborazione con tutte le agenzie educative presenti sul territorio.
2. PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il PdM è in stretta connessione con gli esiti dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuti nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato nel sito della scuola e nel portale “Scuola in chiaro” del MIUR.
In particolare, fa riferimento al RAV per quanto riguarda:
- l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto;
- l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali e umane di cui si avvale;
- gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti;
- la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il triennio 2019-2022 sono:
1) migliorare gli esiti degli studenti in Italiano e Matematica;
2) comunicare, comprendere e rappresentare messaggi di genere e complessità diversi, utilizzando linguaggi e supporti di vario tipo;
3) potenziare le attività di continuità tra gli ordini di scuola;
4) migliorare l’orientamento in uscita.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono finalizzati a:
1) diminuire il numero di alunni che conseguono risultati inadeguati;
2) innalzare i livelli di apprendimento in Italiano e Matematica;
3) aumentare il numero di alunni con una valutazione finale di 10/decimi a fine ciclo;
4) innalzare i livelli di apprendimento nella comunicazione in lingua madre e nelle lingue straniere;
5) costruire il curricolo verticale per competenze;
6) organizzare attività finalizzate all’orientamento.
Le scelte effettuate si basavano sulle priorità individuate con l’analisi dei risultati degli
esiti degli alunni restituiti dall’INVALSI e sui punti di debolezza rilevati dal nucleo di
autovalutazione, mentre gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del
raggiungimento dei traguardi miravano a:
1) costruire il curricolo verticale d’Istituto tenendo conto del contesto di riferimento e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze;
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2) formare il personale docente sulla didattica per competenze;
3) progettare compiti di realtà disciplinari e interdisciplinari;
4) programmare incontri di continuità tra docenti delle classi ponte;
5) consolidare la prassi di somministrare prove di verifica comuni in periodi determinati (ingresso - itinere - finali) per classi parallele alla scuola primaria e secondaria di primo grado;
6) elaborare rubriche comuni per la valutazione delle competenze;
7) rivedere i criteri per la valutazione del comportamento;
8) favorire la formazione del personale docente sull’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica;
9) organizzare, nell’Istituto, un corso di formazione, tenuto dall’animatore digitale, al fine d i incrementare l’utilizzo di metodologie didattiche innovative.
3.PRINCIPALI ELEMENTI DI INNOVAZIONE
IDENTITA’ D’ISTITUTO
VISION E MISSION
L’Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa” si impegna a formare
L’uomo e il cittadino libero del domani
che, in modo responsabile, critico e attivo,
partecipi consapevolmente al processo della
crescita personale e alla costruzione della
collettività nazionale, europea e mondiale.
L’Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa”, nei suoi tre ordini (Scuola dell’Infanzia, Primaria
e Secondaria di 1° grado), ispirandosi a questa finalità e alle indicazioni della Legge n. 107/2015, “Riforma
del sistema nazionale di istruzione e formazione”, promuove un’Offerta Formativa capace di innescare
“vantaggi cooperativi” tra luoghi della formazione e contesti produttivi, nonché si caratterizza come
Scuola INCLUSIVA più vicina ai bisogni degli studenti e alle loro vocazioni.
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Pertanto essa, ispirandosi agli ideali di crescita sociale Europea (2020), per la formazione di una società
che sia INTELLIGENTE, EQUA, SOLIDALE E INCLUSIVA, si qualifica come:
Scuola che forma l’uomo e il cittadino: educa alla convivenza democratica nel rispetto delle regole comuni;
interagisce con la comunità circostante per favorire la cittadinanza attiva.
Scuola che favorisce l’educazione integrale della persona: promuove lo sviluppo armonico della personalità di ogni singolo allievo.
Scuola ecologica che si colloca nel m o n d o : educa alla tutela dell’ambiente e della salute.
Scuola dell’identità: favorisce la conoscenza di sé e delle proprie attitudini per un reale processo di orientamento.
Scuola della relazione educativa: favorisce l’acquisizione di un metodo di studio e delle competenze di base;
promuove il successo formativo e previene fenomeni di dispersione scolastica.
Scuola orientativa: garantisce la continuità del processo educativo;
agevola il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro.
Scuola inclusiva: favorisce l’accettazione e la valorizzazione delle diversità, alunni con BES (disabilità.
Svantaggio socio-economico-culturale, DSA, etc.) favorisce la prevenzione del disagio e il recupero dello svantaggio;
promuove un proficuo inserimento e integrazione di tutti gli alunni che presentano
disabilità fisica, psichica o sensoriale e di quelli con Bisogni Educativi Speciali (alunni in
situazioni di svantaggio sociale e culturale, alunni affetti da disturbi specifici di
apprendimento e/o da disturbi evolutivi specifici, alunni che presentano difficoltà
derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti
a culture diverse);
valorizza le diversità come leva di arricchimento per il progresso sociale;
mette in atto tutte le azioni che mirano a garantire il diritto allo studio di tutti gli alunni
con particolare attenzione ai contesti;
promuove le eccellenze.
Il Piano d’azione dell’Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa” risulta, così,
coerente e fattibile in quanto finalizzato al miglioramento dei livelli di Apprendimento,
di Socializzazione e di Autonomia.
3. Obiettivi formativi prioritari
Il progetto di scuola
L’identità dell’Istituto si caratterizza per una solida base culturale in linea con le indicazioni dell’Unione europea.
Tale cultura è costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di
carattere generale e specifico. L’obiettivo è di far acquisire agli studenti saperi e competenze necessari per l’accesso
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agli istituti di scuola secondaria di II grado. La nostra MISSION è: formare persone in grado di pensare ed agire
autonomamente e responsabilmente all’interno della società, strutturando un progetto globale (PTOF) che,
attraverso lo strumento giuridico dell’autonomia, coinvolga tutti i soggetti protagonisti del processo di crescita:
lo studente
la famiglia
i docenti
il territorio
Lo studente nella interezza della sua persona: soggettiva, cognitiva, relazionale e professionale, quindi non solo
destinatario di un servizio scolastico, ma parte in causa capace di partecipare attivamente alla realizzazione di se
stesso, del proprio progetto di vita ed intervenire per migliorare la scuola e più in generale il proprio contesto di
appartenenza.
La famiglia nell’espletare responsabilmente il suo ruolo, condividendo il patto educativo finalizzato al
raggiungimento della maturità dei ragazzi.
I docenti nell’esercizio della loro professionalità, attivando un processo di apprendimento continuo, graduale,
flessibile, centrato sullo sviluppo di abilità e competenze, in una continua riflessione sulle pratiche didattiche
innovative e coinvolgenti.
Il territorio che, in un rapporto organico, attivo, funzionale e condiviso con le istituzioni e ampliato in una
dimensione aperta al mondo, viene inteso come contesto di appartenenza ricco di risorse e vincoli, da cogliere e da
superare e con il quale interagire ed integrarsi. Infatti, la realtà contemporanea richiede alti profili culturali e
professionali e perché ciò avvenga l’esperienza di sviluppo e realizzazione rende assolutamente indispensabile
costruire reti con tutti gli organismi presenti.
La nostra VISION è:
un sistema formativo, aperto verso l’esterno, integrato e complessivo, fondato sul rispetto della persona
e sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali ed interistituzionali;
andare oltre i confini didattici tradizionali ed essere luogo formativo in cui l’esplorazione di sistemi di
collaborazioni tra gli attori del territorio, gli enti locali, le istituzioni consolidi la formazione di ogni alunno.
Individuazione degli obiettivi formativi per la scelta di tutte le attività didattiche e dei progetti di ampliamento
dell’offerta formativa:
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla
lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante certificazioni linguistiche.
Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno
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dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei doveri.
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche
informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e
l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati.
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità
ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,
all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media.
Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e
aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale.
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti.
Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte,
anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori
(visite didattiche..).
Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport.
Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli
studenti.
4. Priorità strategiche
Come previsto dalla legge 107/15 che ha introdotto la dotazione organica per il potenziamento finalizzata alla
programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, ogni scuola deve individuare delle
priorità d'intervento per il raggiungimento degli obiettivi formativi che ovviamente non possono prescindere da
quanto formulato nel RAV dell’istituto. Le priorità e i traguardi individuati nel RAV sono in sintesi:
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Consolidamento delle competenze tecnologiche;
Consolidamento delle competenze logico - matematiche;
Consolidamento delle competenze sociali e civiche.
Inoltre l’individuazione delle priorità deve tenere conto degli esiti delle prove standardizzate (INVALSI), i cui risultati
sono nelle medie nazionali e regionali. Le modalità con cui si intendono raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti
nel RAV sono: migliorare la progettazione didattica attraverso l’utilizzo di una didattica innovativa e laboratoriale
che abbia come fine lo sviluppo delle competenze, prevedendo nella progettazione didattica prove affini a quelle
strutturate dal SNV; adeguare i processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone le
differenze dei percorsi di apprendimento; infatti, solo migliorando la metodologia didattica attraverso una
progettazione più vicina agli stili di apprendimento degli studenti si avrà come conseguenza il miglioramento degli
esiti. Ovviamente tali obiettivi possono essere raggiunti solo se la scuola avesse a disposizione più personale
Docente e ATA (collaboratori e amministrativi) rispetto all’attuale. Pertanto, in relazione a quanto esposto, per la
programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, vengono individuati in ordine di
preferenza i campi di potenziamento per il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati:
1. Potenziamento linguistico. 2. Potenziamento scientifico. 3. Potenziamento umanistico. 4. Potenziamento
laboratoriale. 5. Potenziamento artistico e musicale 6. Potenziamento motorio.
L’Istituto Comprensivo vuole proporre una didattica che sia in rete con l’esperienza di vita e fondata sullo scambio
continuo tra compagni, tra studenti e docenti, tra studenti e ambiente di vita. In tale prospettiva è importante
costruire una comunità di apprendimento libera, aperta all’ambiente circostante e attenta a valorizzare e
promuovere i talenti e le personalità dei singoli allievi. Per realizzare questo progetto la scuola non è autosufficiente:
risulta indispensabile l’impegno corresponsabile delle famiglie con cui l’Istituto Comprensivo intende realizzare una
rete educativa. In tale prospettiva la scuola vuole essere una palestra dove si pongono le basi per una coscienza
civica competente e attenta al bene comune attraverso il potenziamento delle competenze chiave in campo logico-
matematico, nella comprensione e produzione testuale e nelle lingue comunitarie attraverso percorsi organici e
attenti alle tappe di crescita di ciascuno studente. Tutta l'offerta didattica dell'istituto è mirata al rafforzamento di
tutte le competenze chiave, non solo le competenze di base (italiano, lingue straniere, matematica, scienza e
tecnologie, competenze digitali), ma anche quelle trasversali (imparare a imparare, competenze sociali e civiche,
spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale) essenziali per lo sviluppo personale,
la cittadinanza attiva l’inclusione sociale e l’occupazione; In modo particolare in questo istituto viene proposto lo
studio delle lingue (anche mirato al conseguimento delle relative certificazioni europee ).
L’OFFERTA FORMATIVA
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La Scuola, per costruire un’Offerta Formativa adeguata alle esigenze formative degli allievi odierni, deve
osservare con attenzione le dinamiche della società moderna.
Nella società attuale, post–industriale e globalizzata, al cittadino vengono richieste soprattutto le capacità
di agire, di confrontarsi, di auto formarsi, di reinventarsi. Il cambiamento è continuo ed imprevedibile e
costringe a rivedere conoscenze, punti di vista e relazioni sociali. Il cittadino globale deve essere in grado
di imparare per tutto l’arco della vita, comunicare, costruire relazioni in ambiti multiculturali, usare le
tecnologie e capire la complessità e la trasformazione.
Questo tipo di società complessa, dove si moltiplicano sia i rischi che le opportunità, richiede ai cittadini
conoscenze specifiche e competenze generali, al tempo stesso più salde e più flessibili di quanto non abbia
fatto fino a pochi decenni fa. Pertanto, la Scuola che è chiamata a sviluppare e a consolidare le competenze
e i saperi di base, confrontandosi con la pluralità delle culture che le stanno intorno, si impegna a fornire
supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole, raccogliendo una sfida
universale di apertura verso il mondo e di pratica dell’uguaglianza nel riconoscimento delle differenze.
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1. Valori di riferimento, modalità di rilevazione e bisogni educativi
Valori di riferimento
Il nostro Istituto Comprensivo si propone di educare in un ambiente relazionale favorevole sia tra pari che
con gli adulti; si impegna ad allestire luoghi di formazione della coscienza individuale improntata sui valori
democratici della convivenza civile e sul senso della pari dignità di ciascuno nella diversità dei ruoli. Tuttavia,
nell’attuale contesto socio–culturale, le Scuole del nostro Istituto non possono affrontare la sfida educativa,
a cui sono chiamate, senza avere adeguati valori di riferimento che diano senso all’azione didattica e siano
indicatori di efficacia del progetto globale di formazione culturale.
Centralità della persona
Il fine ultimo della Scuola è il successo formativo – sia scolastico che umano – degli alunni: la loro centralità
è dunque il criterio fondamentale per orientare le proposte, le scelte didattiche e l’impianto organizzativo.
L’azione didattica è costruita, tenendo conto della singolarità e della complessità della persona, a partire
dalle esperienze degli allievi che sono un’importante via d’accesso agli apprendimenti e punta a dare a tutti
la formazione di base, a recuperare gli svantaggi ed a sviluppare le eccellenze, aumentando la capacità della
Scuola di promuovere e costruire le potenzialità di ognuno.
Uguaglianza nella differenza
Nell’azione formativa, l’uguaglianza va intesa come parità di diritti e di dignità, attraverso il riconoscimento
delle differenze personali, in un progetto unitario che intende accompagnare ciascun ragazzo nel proprio
percorso di crescita individuale evitando che le differenze diventino disuguaglianze. Sulla base di questo
principio la nostra comunità scolastica opera per promuovere l'inclusione agendo sul contesto, cioè sposta
il focus di analisi e intervento dalla persona al contesto, individuando e rimuovendo tutti gli ostacoli che di
fatto impedirebbero la formazione integrale della persona, considerando la disabilità non come una malattia
ma come un rapporto sociale tra le caratteristiche delle persone e l'ambiente (modello bio-psico-sociale).
Cittadinanza attiva e rispetto delle regole
La promozione di una cittadinanza consapevole è impegno centrale della nostra Scuola, con l’obiettivo di
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contribuire alla formazione di un cittadino aperto al confronto ed alla partecipazione, consapevole dei diritti
e dei doveri che fondano il vivere sociale, capace di rispettare le regole e di assumersi con responsabilità i
compiti che gli spettano. In questa azione, la Scuola intende coinvolgere tutte le componenti scolastiche
nella definizione di un nuovo e più condiviso patto di corresponsabilità educativa.
Autonomia e legame con il territorio
Le istituzioni scolastiche hanno autonomia didattica, organizzativa e finanziaria e perciò responsabilità
diretta circa la qualità del servizio che offrono ai cittadini. Diventa, pertanto, importante operare in stretta
collaborazione con il Comune e il territorio (servizi socio – sanitari, biblioteche, associazioni …) per ampliare
e arricchire l’offerta formativa delle nostre scuole. Questo rapporto va reso più sistematico, per passare
dalla collaborazione di oggi a una futura capacità di programmazione comune.
Regolarità e trasparenza
L’Istituto, attraverso tutte le sue componenti, garantisce la regolarità, la continuità e la trasparenza del
servizio. Nel rispetto delle competenze di ciascuno, la Scuola promuove la responsabilità di tutti alla
realizzazione del servizio, attraverso il corretto funzionamento degli organismi collegiali, la semplificazione
delle procedure, la tempestività e trasparenza dell'informazione, la puntualità delle pratiche amministrative,
la flessibilità, la disponibilità delle risorse e degli spazi.
Cultura del miglioramento
La Scuola ha il dovere di controllare sia l’effettiva attuazione del PTOF sia la qualità dei risultati che ottiene.
L’attività di valutazione va aperta alla partecipazione di tutti (docenti, Ente locale, studenti, famiglie), deve
essere trasparente nei metodi, nei criteri e nella comunicazione degli esiti. Assume in sé la responsabilità del
miglioramento continuo, consolidando i punti di forza, rimuovendo le criticità e introducendo elementi di
innovazione attraverso un percorso di formazione e revisione permanente.
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Modalità di rilevazione
Perché tutti gli alunni siano in grado di conseguire il successo formativo, è assolutamente
indispensabile conoscere i loro bisogni educativi e didattici, in modo che la Scuola possa promuovere lo
sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il rafforzamento dell'autostima e della consapevolezza di sé.
È altrettanto significativo indagare e tener conto delle esigenze del contesto socio - culturale del
territorio in cui il nostro Istituto opera. L’analisi dei bisogni è svolta dai docenti in fase di definizione degli
aspetti organizzativi e di pianificazione e programmazione delle attività didattiche.
Ciò avviene attraverso le seguenti azioni:
In quanto istituzione autonoma preposta all’istruzione pubblica ed alla formazione culturale dei cittadini, la
Scuola è chiamata ad organizzare la propria offerta formativa sulla base dell’analisi dei bisogni e delle
aspettative degli alunni, dei docenti, delle famiglie e del territorio.
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Bisogni educativi
BISOGNI FORMATIVI RISPOSTE EDUCATIVE
Formare l’alunno-cittadino responsabile e consapevole
Attività ed esperienze legate all’educazione alla cittadinanza
Favorire l’inserimento degli alunni provenienti da realtà scolastiche diverse
Attività di accoglienza
Promuovere l’integrazione tra alunni di lingue e culture diverse
Attività individualizzate rivolte all’insegnamento
Promuovere l’inclusione di tutti gli alunni e l’integrazione degli alunni diversamente abili o con bisogni “speciali”
Attività di socializzazione e sostegno
“ Imparare ad imparare per saper fare “
Attività educativo – didattiche atte a sviluppare una forma mentis che accompagni l’alunno per tutta la vita
Rispondere alle aspettative degli alunni interessati ad un ampliamento dell’offerta formativa
Attività curricolari ed extra di potenziamento
Colmare in molti alunni lacune strumentali di base
Attività di recupero e sostegno
Motivare gli alunni al lavoro scolastico Attività e laboratori
Motivare gli alunni al rispetto delle regole Attività legate all’ educazione alla legalità
Migliorare le condizioni relazionali e comunicative all’interno del gruppo-classe, tra il personale della scuola e tra scuola e famiglia
Incontri programmati Educazione alla affettività. Colloquio individuale tra la famiglia degli alunni e il coordinatore. Aggiornamento dei docenti sugli aspetti relazionali
Sviluppare la cultura della sicurezza Attività di educazione alla sicurezza ed educazione stradale
Avviare a corrette abitudini alimentari Attività di educazione alla salute
Offrire agli alunni strumenti adeguati per affrontare consapevolmente l’innalzamento dell’obbligo scolastico
Attività di rafforzamento della preparazione culturale di base: visite guidate sul territorio (botteghe artigianali ed aziende agro- alimentari, cooperative) , mostre e spettacoli teatrali, attività di orientamento scolastico
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2. Offerta formativa dei tre ordini di Scuola
SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia è un luogo di Apprendimento in cui, attraverso attività ludiche e didattiche, si promuove lo Sviluppo Armonico ed Integrale del bambino nel rispetto delle sue capacità e dei suoi tempi di apprendimento.
La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutti i bambini e le bambine dai 3 ai 6 anni di età, ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale e istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’Infanzia e nei documenti dell’Unione Europea.
FINALITÀ
CONSOLIDARE L’IDENTITÀ: “Vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, sentirsi sicuri in un
ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica ed
irripetibile”.
SVILUPPARE L’AUTONOMIA: “Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé
e saper chiedere aiuto, imparare “ad operare scelte e ad assumere comportamenti sempre più consapevoli”.
ACQUISIRE LE COMPETENZE: “Giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere
sull’esperienza attraverso l’esplorazione e il confronto tra priorità, quantità, caratteristiche, fatti; ascoltare
e comprendere narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze”.
AVVIARE ALLA CITTADINANZA - Scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri, ai loro
bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; porre le fondamenta di
un comportamento eticamente orientato, rispettoso dell’ambiente, degli altri e della natura “.
Tali FINALITÀ si conseguono “attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di
relazioni e di apprendimenti garantiti dalla professionalità degli operatori e dal
dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità”.
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L’offerta formativa della Scuola dell’Infanzia fa riferimento al Curricolo esplicito, implicito e di
arricchimento.
CURRICOLO ESPLICITO: percorso formativo, elaborato tenendo conto delle finalità educative, dei
bisogni formativi dei bambini, dei saperi, delle conoscenze, ed è articolato nei:
CAMPI DI ESPERIENZA:
1. Il sé e l’altro;
2. Il corpo e il movimento;
3. Immagini, suoni, colori;
4. I discorsi e le parole;
5. La conoscenza del mondo: oggetti, fenomeni, viventi; numero e spazio
CURRICOLO IMPLICITO: Progettazione e scansione flessibile dei tempi della giornata,
organizzazione dello spazio e impiego delle risorse disponibili, progettazione di percorsi riferiti agli
O.F. degli indirizzi generali e ai campi di esperienza.
CURRICOLO DI ARRICCHIMENTO: raccoglie progetti e proposte formative che vengono sviluppati e
attuati in orario extracurricolare e che sono finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Con la Programmazione didattica i docenti possono conferire organicità ed efficacia al proprio lavoro in base
alla scansione temporale prevista e utilizzando determinati metodi e strumenti.
La Programmazione didattica strutturata per il triennio verte sulle seguenti tematiche:
Educazione interculturale- interpersonale;
Educazione alla salute (ed. alimentare);
Educazione stradale;
Educazione alla sicurezza;
Educazione ambientale.
A scandire il tempo, un mediatore fantastico Civilino, sviluppando la capacità di orientamento e favorendo un
attaccamento emotivo ed affettivo all’esperienza, condizione necessaria per lo sviluppo dell’apprendimento
e delle abilità.
METODOLOGIA
Valorizzazione del gioco, del modello d’esplorazione e della ricerca, della vita di relazione.
Strategie e la strumentazione adeguate inerenti alla mediazione didattica per orientare, sostenere,
osservare e guidare l’apprendimento del bambino.
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Progettazione aperta e flessibile.
Valorizzazione della continuità orizzontale e verticale.
La Scuola dell’Infanzia si prefigge di raggiungere gli obiettivi attraverso:
Individualizzazione dei percorsi per permettere a tutti i bambini di raggiungere gli obiettivi fissati Personalizzazione in merito alle potenzialità che valorizzano i talenti di cui ciascuno dispone Flessibilità nell’applicazione delle proposte didattiche tenendo conto dei tempi, dei ritmi, degli stili
cognitivi della personalità, delle motivazioni e degli interessi di ogni singolo bambino Stimolazione alla valorizzazione del gioco in tutti i suoi aspetti
Organizzazione sociale delle attività: coppia, piccoli gruppi Impiego di strumenti, sussidi, schede operative atti a richiamare e valorizzare i vissuti
Sollecitazione della creatività in tutte le sue forme espressive Apertura del lavoro di sezione alla collaborazione tra le classi nella condivisione di alcune attività
comuni e aggreganti attraverso attività collettive.
VALUTAZIONE E DOCUMENTAZIONE
Le osservazioni occasionali e sistematiche sono scandite in tre fasi:
a) iniziale
b) intermedia
c) finale (per la verifica degli esiti formativi)
Per documentare le varie attività svolte è previsto l’utilizzo sia del registro di sezione che di materiali grafici e
fotografici.
ACCOGLIENZA DELLE DIVERSITA’
Anche la Scuola dell’Infanzia si pone come principio guida quello dell’accoglienza delle diversità, ovvero
dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, al fine di mettere tutti gli alunni nelle condizioni
di raggiungere i propri obiettivi formativi.
Particolare cura è riservata agli alunni con disabilità o con Bisogni Educativi Speciali, attraverso adeguate
strategie organizzative e didattiche.
Per affrontare difficoltà non risolvibili da soli insegnanti curricolari, la scuola si avvale dell’apporto di
professionalità specifiche.
La “scuola di tutti e di ciascuno è dunque la scuola dell’inclusione”.
CONTINUITA’ DIDATTICA
Concetto fondante della scienza educativa è la continuità didattica, che fa riferimento a un percorso di crescita
armonica dell’individuo in cui ogni momento formativo dovrebbe essere “preparato” e giustificato dal
precedente.
L’alunno ha infatti diritto a un percorso didattico - formativo organico e completo che gli consenta
un’integrazione funzionale delle esperienze e degli apprendimenti acquisiti.
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13.30-13.45 Uscita dopo pranzo
13.30-14.00 Gioco libero: salone- sezione
14.00-15.30 Attività di sezione o laboratori
15.30-15.45 Riordino e merenda facoltativa
16.00-16.30 Uscita
Sono previsti, pertanto, incontri con i docenti della Scuola Primaria.
ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E DEI TEMPI
La Scuola dell’Infanzia scandisce l’orario giornaliero dalle ore 8,00 alle ore 16,30 - dal lunedì al venerdì. I docenti svolgono 25 ore settimanali articolando l’insegnamento in 5 giorni lavorativi. Le programmazioni didattiche sono bimestrali e sono elaborate in alternanza alle verifiche anch’esse bimestrali.
LA GIORNATA SCOLASTICA
8.00-9.30 Accoglienza
9.30-11.30 Attività di sezione
Laboratori intersezione 12.00-
12.15 Uscita prima del pranzo 12.00-12.30
Turnazione bagno
12.30-13.30 Pranzo
GLI SPAZI
Lo spazio della sezione è un contenitore che organizza e stimola apprendimenti e relazioni. La suddivisione in
angoli e luoghi dell’aula segue il principio di funzionalità al progetto educativo. Lo spazio struttura le
esperienze dei bambini, induce, introduce, sviluppa quella rete di relazioni/comunicazioni e conoscenze
necessarie a un completo sviluppo del curricolo scolastico. Lo spazio rassicurante dell’aula è soprattutto
spazio dell’apprendimento di competenze e traguardi che articola i momenti di attività strutturata e guidata
dall’adulto, ma anche la ricerca, l’esplorazione, i momenti individuali e liberamente gestiti dai bambini.
Progetto 40 ore + 40 ore
Le 80 ore sono distribuite e consumate secondo le necessità tra:
Collegi unitari – Collegi di settore – Incontri di programmazione mensile e annuale – Incontri per
Dipartimenti verticali – Incontri per Elezioni Rappresentanti – Assemblee con i genitori – Verifiche e
Valutazioni – Incontri Intersezione – Incontri per continuità – Incontri scuola/famiglia.
SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria, nel suo compito specifico di favorire la prima alfabetizzazione culturale che si esplica
nell’acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio in situazioni motivanti e in diversi contesti di
esperienze, orienta verso l’acquisizione dei livelli essenziali di padronanza dei quadri concettuali, delle abilità
e delle tecniche di indagine per gestire consapevolmente i vissuti individuali e relazionali. Integrazione,
relazione, identità, progettazione e conoscenza sono gli impegni programmatici della Scuola Primaria che
definisce saperi e valori comuni a tutti i cittadini indipendentemente dalla religione, dall’etnia e dallo stato
sociale per lo sviluppo dell’identià personale e collettiva.
42
La scuola, inoltre, colloca i curricoli e gli interventi formativi accogliendo, al tempo stesso, stimoli e risorse
provenienti dal territorio con cui stabilisce itinerari di crescita comuni. Grazie all’Autonomia, la Scuola
reinventa il modo di progettare, di operare, interagendo in una Società dove la conoscenza e l’informazione
divengono fattori strategici di sviluppo.
FINALITÀ
Nella scuola Primaria, la progettazione richiama le “parole-chiave” integrazione, relazione, identità e conoscenza
che rimandano direttamente alle finalità di tutta l’azione educativa ed ai curricoli essenziali. Infatti, nel processo
educativo, l’integrazione e la relazione sono da considerarsi elementi indispensabili per mettere ogni individuo
nelle condizioni di armonizzare le spinte individualistiche ed egocentriche con le svariate realtà, nell’ottica di
garantire a ciascuno pari dignità e pari opportunità di crescita. Tutto questo porta alla scoperta e al rispetto della
pluralità dei vari io che albergano nello stesso soggetto ed alla promozione delle dinamiche relazionali atte a
favorire confronto, rispetto e collaborazione.
La Scuola Primaria si indirizza verso due finalità:
- FINALITÀ PROGETTUALE: sviluppare tutte le potenzialità e le capacità dell’alunno affinché possa orientarsi
nel mondo in cui vive e impari ad interagire con esso. Ciò significa potenziare le capacità critiche per operare delle
scelte, di assumere consapevolmente responsabilità e di promuovere la creatività e lo spirito d’iniziativa.
- FINALITÀ DELL’AZIONE EDUCATIVA E FORMATIVA : promuovere la maturazione complessiva e lo
sviluppo delle identità personali. Essendo l’identità plurale e non singolare, la Scuola predispone percorsi
utili all’alfabetizzazione emotiva, valorizzando le singole attitudini e i bisogni legati all’età, favorendo diverse
forme di identità e di intelligenze.
In quest’ottica la Scuola Primaria privilegia percorsi didattici che vedono gli alunni protagonisti, impegnati in
attività di ricerca-azione, di problematizzazione, di azioni condivise, utili alla comunità scolastica, di
promozione di forme apprenditive collaborative dove il ruolo dell’insegnante non è direttivo, ma orientante.
L’insegnante diventa, dunque, facilitatore dell’apprendimento e consulente educativo.
Le discipline assumono una valenza orientativa attraverso percorsi didattici che potenziano strategie
metacognitive quali: motivazione e autostima, consapevolezza degli stili cognitivi propri e altrui, interesse,
memoria, attenzione e concentrazione. La conoscenza infatti, non deve essere fine a se stessa, ma strumento
imprescindibile per la costruzione del pensiero critico e riflessivo.
METODOLOGIA Fondamentale è l’interazione fra i linguaggi della corporeità, da cui emerge un’idea di persona come sistema
integrato fra le varie componenti: percettivo-motoria, logico-razionale e affettivo- sociale. Una cura attenta
merita la strutturazione di un ambiente motivante, stimolante, coinvolgente e gratificante in cui ogni alunno
parla, ascolta, manipola, sperimenta, osserva, esplora, mette in gioco il suo processo di crescita.
Ciò è possibile mediante un approccio metodologico laboratoriale, utile sia al docente che insegna che
all’alunno che apprende.
Il docente deve sapere:
con che cosa si deve insegnare (materiali, sussidi, strumenti)
come si deve insegnare (metodi didattici) cosa si deve insegnare (contenuti)
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come si crea la motivazione e come la si mantiene (negli alunni e negli insegnanti) come
organizzare il gruppo-classe (gruppi, insegnamento individualizzato, etc.) come nel tempo
costruire una competenza (curricoli)
L’alunno:
impara in un ambiente- laboratorio inteso come spazio mentale attrezzato, una forma mentis, un modo di interagire con la realtà per comprenderla e/o per cambiarla;
domina il senso del suo apprendimento, perché produce, perché opera concretamente, perché “facendo” sa dove vuole arrivare e perché;
si avvale di strumenti e materiali versatili e coinvolgenti che lo rendono attivo e capace di costruire i concetti, di personalizzarli e di consolidarli.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline:
stimola la crescita delle capacità autonome di studio e di interazione sociale;
organizza e accresce, anche attraverso l'alfabetizzazione e l'approfondimento nelle tecnologie
informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione
sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea;
sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e
vocazioni degli allievi;
fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e formazione;
introduce lo studio di una seconda lingua dell'Unione europea;
aiuta a orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione.
In orario curriculare sono previste attività per recuperare e/o potenziare:
l’uso dei linguaggi: ascoltare, parlare, leggere, scrivere;
le operazioni logiche: osservare, classificare, confrontare, analizzare, sintetizzare, valutare; il metodo di lavoro: progettare e pianificare il proprio lavoro, memorizzare, rielaborare ed esporre,
acquisire tecniche di lettura e trascrizione selettiva.
Si pianificano e si realizzano attività di recupero in orario extracurriculare solo su richiesta dei Consigli di Classe, che diventano obbligatorie per gli alunni individuati.
ATTIVITÀ E PROGETTI INTEGRATIVI TRASVERSALI
educazione alla cittadinanza educazione alla salute educazione alla legalità educazione all’affettività educazione ambientale educazione alimentare continuità e orientamento didattica dell’integrazione e dell’inclusività visite guidate e viaggi d’istruzione
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Corso ad indirizzo musicale
Il corso ad indirizzo musicale è stato attivato secondo le modalità previste dal D.M. 201 del 6 agosto 1999 (G.U. 06/10/99) e ha ricondotto a ordinamento l’insegnamento degli strumenti, riconoscendolo come “integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento dell’educazione musicale”. Dal 2011 la Scuola Secondaria di primo grado ha valorizzato ulteriormente l’offerta formativa dell’Istituto comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa”, introducendo il corso strumentale.
L’insegnamento dello strumento musicale si colloca all’interno di un progetto complessivo di formazione della persona, secondo i principi generali della scuola media e non va confuso con laboratori o attività musicali e strumentali di vario tipo. I docenti di strumento si occupano di accompagnare l’alunno nella formazione e nella scoperta di sé e delle proprie potenzialità, per renderlo consapevole, partecipe e responsabile, attento ai valori della tradizione e della cultura musicale, inserito e integrato nella società attuale, in continua evoluzione.
Organizzazione del corso
Il corso di strumento musicale ha durata triennale, si svolge presso i due plessi della Scuola media di pomeriggio ed è gratuito. Vi si accede con richiesta dei genitori degli alunni interessati delle classi quinte della scuola primaria, compilando l’apposito modulo distribuito dalla segreteria della Scuola ed in seguito superando dei test attitudinali, che consistono in prove ritmiche, di intonazione e di ascolto. Dopo aver effettuato i test verrà pubblicata una graduatoria, a seguito della quale saranno
convocati i genitori per l’accettazione dello strumento che diventa a tutti gli effetti curriculare ed obbligatorio. Sotto la guida di docenti specializzati, gli alunni avranno l’opportunità di studiare in modo approfondito i seguenti strumenti: chitarra, percussioni, pianoforte e violino.
È importante ricordare che non è possibile cambiare la scelta dello strumento durante il
triennio o ritirarsi dalla frequenza, salvo motivi di salute certificati. Tutte le assenze
pomeridiane avranno la stessa valenza di quelle mattutine e dovranno essere giustificate dal genitore
dell’alunno.
Il corso si articolerà in due ore di lezione pomeridiane: una individuale o a piccoli gruppi ed una collettiva di musica
d’insieme e teoria musicale.
L’orario della lezione individuale sarà concordato con il docente, compatibilmente con l’organizzazione dei
corsi.
Durante il triennio si organizzano alcune iniziative che vedono protagonisti gli alunni iscritti:
Concerto di Natale
Lezioni-concerto
Saggio di fine anno
Partecipazione a manifestazioni e concorsi
In previsione delle suddette attività, sono possibili variazioni di orario (accorpamento di più ore per le prove
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di musica d’insieme).
Formazione Classi
Poiché l’Istituto Comprensivo consta di numerosi plessi dislocati in varie zone della cittadina, si offre ai genitori l’opportunità di segnalare il plesso meno distante dalla propria abitazione, senza peraltro garantire che tale preferenza venga accolta, essendo prioritaria un’armonica formazione delle classi prime.
Criteri per l’assegnazione delle classi ai docenti
I docenti sono assegnati dal Capo d’istituto alle classi secondo i criteri della continuità e della opportunità didattica. I docenti assegnati alla classe portano, di norma, a compimento il ciclo iniziato. Alla fine del ciclo, i docenti possono essere assegnati a corsi diversi e per motivate ragioni anche prima del compimento del ciclo.
Criteri per la formulazione dell’orario scolastico
L’orario scolastico viene formulato tenendo conto delle esigenze della didattica e, anche, delle richieste dei docenti se compatibili con esse. Ciò perché si ritiene utile favorire l’instaurazione di un clima di serena armonia nella scuola, il che rende più agevole la gestione delle attività educative proprie dell’istituzione.
3. Insegnamenti e quadri orari
QUADRO ORARIO SCUOLA PRIMARIA (TEMPO NORMALE)
PROPOSTA A.S. 2018/2019
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L’insegnamento “Cittadinanza e costituzione” è inserito nella disciplina storia.
QUADRO ORARIO
CLASSI
I
CLASSI
II
CLASSI
III
CLASSI
IV-V
DISCIPLINE CURRICOLARI ore ore ore ore
Italiano 8 7 + 1 opzion. 7 6
Storia 2 2 3 3
Geografia 2 2 2 2
Matematica 6 6 6 5
Tecnologia 1 1 1 1
Scienze 2 2 2 2
Lingua inglese 1 2+ 1 opzionale 3 3
Arte e immagine 1 1 1 1
Educazione fisica 1 1 1 1
Religione cattolica o Attività alternative 2 2 2 2
Musica 1 1 1 1
Mensa 1 2 2 1
Totale 28 31 31 28
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QUADRO ORARIO SCUOLA PRIMARIA (TEMPO PIENO)
PROPOSTA A.S. 2018/2019
QUADRO ORARIO
CLASSI I
min. / max.
CLASSI
II
min. / max.
CLASSI
III-IV-
V
min. / max. DISCIPLINE CURRICOLARI ore ore ore
Italiano 8 / 9 8 / 9 8
Storia 2 / 3 2 3
Geografia 2 2 2
Matematica 7/8 7 / 8 8
Tecnologia 1 1 1
Scienze 2 2 2
Lingua inglese 1 + 1 2 + 1 3
Arte e immagine 2 2 2
Educazione fisica 2 2 2
Religione cattolica o Attività alternative 2 2 2
Musica 2 2 2
mensa 5 5 5
Totale 40 40 40
35h di attività curriculare 5h di mensa
L’insegnamento “Cittadinanza e costituzione” è inserito nella disciplina storia.
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QUADRO ORARIO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PROPOSTA A.S. 2018/2019
QUADRO ORARIO
Curricolo di
base
Tempo
prolungato
DCISCIPLINE CURRICOLARI ore ore
Italiano, storia, geografia 9 13
Approfondimento d’Italiano 1 /
Matematica e Scienze 6 7
A.R.P.* Lettere/Matematica / 2
Tecnologia 2 2
Lingua inglese 3 3
Seconda lingua comunitaria (Francese) 2 2
Arte e immagine 2 2
Musica 2 2
Educazione fisica 2 2
Religione cattolica o Attività alternative 1 1
Totale ore 30 36
Mensa (opzionale) / 2
Attività opzionali : strumento musicale (+2) 32 40
* Attività di recupero e potenziamento in ore di compresenza
L’insegnamento “Cittadinanza e costituzione” è inserito nella disciplina storia.
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4.TRAGUARDI IN ATTESA IN USCITA
(PROFILO EDUCATIVO e CULTURALE dello STUDENTE alla fine del PRIMO CICLO di ISTRUZIONE)
Il profilo che segue descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al
pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di
istruzione.
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale,
le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia
e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria
personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per
comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e
religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società,
orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la
costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare
a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una
certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse
situazioni.
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese
e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua
europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e
fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il
possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi
certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si
prestano a spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta
ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e
50
analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di
procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo
autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità
del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse
forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del
proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive
non agonistiche, volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova
in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici
che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo
e formativo del nostro Istituto.
51
PROFILO dello STUDENTE nel pieno esercizio della CITTADINANZA
La Scuola si impegna a creare un ambiente accogliente e motivante e a mettere in atto tutte le strategie adeguate e necessarie affinché:
l'alunno sia protagonista del proprio processo educativo, valorizzando la propria unicità e costruendo l’identità personale, sociale, culturale necessaria a realizzare un progetto di vita, libero da ogni forma di dipendenza; l’alunno sia capace di relazionarsi in modo positivo, attraverso regole condivise,
nell'accettazione delle differenze, nel rispetto e nell’accoglienza dell’altro, nell’ottica della convivenza democratica;
l’alunno sia in grado di aprirsi e confrontarsi con la realtà in modo curioso, creativo, critico, sempre disponibile al cambiamento, mettendo in atto conoscenze, abilità e competenze acquisite.
52
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA ATTIVA
SCUOLA PRIMARIA
Gestione personale: gestire le emozioni in funzione del contesto; gestire i rapporti con gli altri; essere
consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni; affrontare con autonomia e responsabilità la vita scolastica
(Identità, Interazione, Autonomia, Responsabilità).
Gestione e utilizzo delle risorse intellettuali: collegare e rielaborare informazioni e conoscenze; utilizzare strumenti e procedure in modo coerente (problem solving, imparare ad imparare).
Comunicazione efficace: Ascoltare, comprendere ed esprimersi con chiarezza ed efficacia in diverse situazioni (ascoltare, comprendere, esprimere).
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Costruzione del sé: pianificare il proprio apprendimento individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione anche in funzione dei tempi disponibili (imparare ad imparare); elaborare, organizzare e realizzare progetti relativi allo sviluppo delle proprie attività di studio utilizzando le conoscenze apprese, avendo consapevolezza del percorso e dei risultati raggiunti e da raggiungere (progettare).
Relazione con gli altri: comprendere messaggi di genere diverso e comunicare in modo efficace
mediante linguaggi e supporti diversi (comunicare); inserirsi in modo attivo e consapevole nella vita
sociale riconoscendo e accettando i limiti e le regole (agire in modo autonomo e responsabile); disporsi
all’ascolto e al dialogo con coetanei e adulti, contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione
delle attività collettive (collaborare e partecipare).
Interazione con la realtà naturale e sociale: affrontare situazioni problematiche proponendo ipotesi di soluzione, utilizzando, secondo il tipo di problema, strategie prefigurate e verificandone l’efficacia alla luce dei risultati raggiunti (risolvere problemi); individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti ad ambiti disciplinari diversi, cogliendone analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti (individuare problemi e relazioni); analizzare l’informazione ricevuta, relativa a vari ambiti, con mezzi comunicativi diversi, valutandone l’attendibilità e l’utilità e distinguendo fra fatti e opinioni (acquisire ed interpretare l’informazione).
STRUMENTI CULTURALI
Alla fine del Primo Ciclo di studi si ritiene che l’alunno abbia acquisito, attraverso il curricolo verticale, le competenze:
comportamentali – culturali - relazionali – disciplinari. Commentato [K1]:
53
5. CURRICOLO D’ISTITUTO
COMPETENZE COMPORTAMENTALI
INDICATORI
SCUOLA DELL'INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
Affrontare le sconfitte e trasformarle in
momenti di forza, di riflessione e di
crescita.
Agisce in modo autonomo e
responsabile.
Si confronta, discute con i coetanei e con
gli adulti, intuendo l'esistenza di punti di
vista diversi.
Sviluppa capacità autocritiche, ed è
consapevole dei propri limiti, che
affronta guidato.
È in grado di sviluppare capacità critiche e
autocritiche, ha obiettività di giudizi circa i
propri limiti e possibilità; nell'azione è pronto a
verificare i risultati raggiunti ed eventualmente
ad autocorreggersi.
Essere consapevoli delle proprie capacità
e saper effettuare scelte personali.
Ascolta gli altri e dà spiegazioni del
proprio comportamento riportando le
proprie ragioni.
È consapevole delle proprie capacità ed
effettua scelte adeguate alla sua età.
Riesce ad elaborare, a realizzare progetti e a
prendere decisioni riguardanti lo sviluppo delle
proprie attività di studio e di lavoro utilizzando
le conoscenze apprese.
Sapersi assumere responsabilità perso-
nali e sociali.
Comprende chi è fonte di autorità e di
responsabilità nei diversi contesti, segue
regole di comportamento e si assume
responsabilità.
Riesce ad organizzare il proprio lavoro in
modo autonomo e, nel gruppo, si sforza
di lavorare tenendo conto delle opinioni
altrui.
È in grado di organizzare il proprio lavoro o di
assumersi un incarico e portarlo a termine nel
modo migliore avendo cura di sé, delle proprie
cose e degli ambienti di vita.
Gestire il cambiamento attraverso l'ac-
cettazione di sé e dell'altro.
Acquisisce la capacità di conoscere e
padroneggiare il proprio corpo;
partecipare alle attività nei diversi
contesti; avere fiducia in sé e negli altri;
realizzare le attività senza scoraggiarsi;
provare piacere nel fare da sé e saper
chiedere aiuto.
È in grado di affrontare, se
opportunamente supportato, le nuove
situazioni relazionali e culturali che la
quotidianità presenta.
È consapevole delle trasformazioni che la
società attuale opera nella nostra quotidianità ed
è in grado di orientarsi all'interno di esse; sa
utilizzare i mezzi multimediali ed è in grado di
accettare la complessità e la molteplicità della
società multiculturale.
54
COMPETENZE CULTURALI
INDICATORI SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO
Manifestare il gusto dell'apprendere. Esplora le possibilità offerte dalle diver-
se attività per comunicare ed esprimersi
attraverso esse.
Mostra atteggiamenti positivi nei
confronti delle discipline e delle attività
in generale. Manifesta i propri interessi
ed è motivato ad apprendere.
È in grado di accostarsi agli argomenti di studio
con curiosità e desiderio di accrescere le proprie
conoscenze e competenze, utilizzando vari tipi
di testo e mezzi multimediali.
Utilizzare in modo adeguato gli
strumenti disciplinari.
Sviluppa un lessico adeguato alle espe-
rienze e agli apprendimenti compiuti nei
diversi campi di esperienza.
Usa adeguatamente gli strumenti di
lavoro e sa organizzarsi seguendo le
indicazioni dell'insegnante.
Conosce i propri testi scolastici e sa selezionare
le informazioni pertinenti all'argomento di
studio.
Comunicare utilizzando i vari tipi di
linguaggio.
Esprime emozioni, racconta utilizzando
le varie possibilità che il linguaggio del
corpo consente. Inventa storie e si espri-
me attraverso diverse forme di dram-
matizzazione. Sa rappresentare grafica-
mente utilizzando diverse tecniche
espressive.
È capace di esprimersi utilizzando vari
tipi di linguaggio verbale e non verbale.
È consapevole della molteplicità e diversità dei
linguaggi specifici, li comprende e produce
messaggi verbali e non; sa costruire,
riorganizzare lo sviluppo di una civiltà e
collocarlo nel tempo e nello spazio.
Osservare la realtà e cogliere le rela-
zioni.
Osserva i fenomeni naturali e gli
organismi viventi sulla base di criteri o
ipotesi suggeriti dall'insegnante con at-
tenzione.
È in grado di osservare la realtà e di
mettere in relazione tra loro fatti ed
eventi.
Distingue i vari tipi di ambienti, è consapevole
delle relazioni uomo-ambiente e dello sviluppo
sociale e culturale delle diverse civiltà.
Fronteggiare e risolvere situazioni pro- blematiche.
È curioso, esplorativo, pone domande, discute e confronta.
Coopera con i compagni nello
svolgimento di un compito e/o nel
raggiungimento di un obiettivo comune
e porta un contributo costruttivo nelle
attività di gruppo; si rende disponibile
verso i compagni in difficoltà.
Possiede capacità di mediazione all'interno di un
gruppo, offre il proprio aiuto ed accetta quello
dell'altro.
Elaborare progetti e tentare di realiz-
zarli.
Racconta, inventa, ascolta e comprende
le narrazioni e la lettura di storie, dialoga,
discute, chiede e dà spie- gazioni.
Individua e raccoglie informazioni
finalizzati allo svolgimento di un
compito via via più complesso.
Sa elaborare proposte idonee alla realizzazione
di un progetto mettendolo in pratica.
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COMPETENZE RELAZIONALI
SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO
Riflette, si confronta, discute con gli
adulti e con gli altri bambini; si rende
conto che esistono punti di vista diversi.
Stabilisce e mantiene relazioni positive
con gli altri.
In una situazione di studio o di gioco, sa
confrontare la propria esperienza con quella dei
compagni collaborando per realizzare un
progetto.
È consapevole delle differenze e sa averne rispetto.
Mostra fiducia nei confronti degli altri e
si riconosce membro di un gruppo.
Riconosce e rispetta le diversità e i punti di vista diversi dai propri.
Interagisce e collabora con gli altri
mantenendo la propria identità. Apporta un contributo costruttivo
nel lavoro di gruppo. Esprime il proprio punto di vista
in funzione della risoluzione del
problema.
È in grado di rispettare gli altri e la diversità di
ciascuno, la legittimità delle idee altrui, di aprire
il gruppo ad esperienze e a stimoli di vita
diversi.
Scopre e rispetta l'ambiente scolastico e
naturale circostante.
Rispetta l'ambiente circostante ed
assume comportamenti consoni alla
salvaguardia e alla tutela dell'ambiente
stesso.
E’ consapevole che l'ambiente in cui viviamo è
un bene comune da salvaguardare e adotta
comportamenti adeguati.
Ha raggiunto una prima consapevolezza
dei propri diritti, dei diritti degli altri e
dei doveri che determinano il proprio
comportamento.
Comprende, condivide e applica le
regole comportandosi in maniera
adeguata nei diversi contesti.
Conosce, condivide e rispetta le regole della
convivenza civile in ogni situazione: a scuola,
per strada, nel gioco, nello sport.
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TABELLA RIASSUNTIVA delle COMPETENZE DISCIPLINARI
SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZE ATTESE
IL SE' E L'ALTRO
È in grado di sviluppare il senso dell'identità personale, è
consapevole delle proprie
esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed
esprimerli in modo adeguato.
Il bambino gioca in modo
costruttivo e creativo con gli
altri, sa argomentare,
confrontarsi, sostenere le
proprie
ragioni con adulti e bambini.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato,
presente, futuro e si muove
con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli
sono familiari, modulando
progressivamente voce e movimento anche in rapporto
con gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti
segni della sua cultura e del
territorio, le istituzioni, i
servizi pubblici, il
funzionamento delle piccole
comunità e della città.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE • Riflette sui concetti di diritto/dovere,
libertà responsabile, identità, pace, sviluppo umano, cooperazione, sussidiarietà.
Consegue maggiore fiducia nelle
proprie capacità.
Si prende cura di se stesso, degli altri,
dell’ambiente.
Assume atteggiamenti cooperativi e
collaborativi di convivenza civile.
Rispetta oggetti e luoghi della col-
lettività.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE (ed. all'affettività, ed. stradale, ...)
È affidabile nel portare a termine gli
impegni presi.
Sa relazionarsi positivamente con gli
altri.
Conosce e apprezza culture e sensibilità diverse.
Sa valorizzare la comunicazione nelle
sue varie forme e nei diversi contesti.
5 anni Dialoga, discute, progetta e si confronta,
giocando e lavorando in modo costruttivo
e creativo con gli altri bambini.
V Primaria
Conosce le regole e le forme della
convivenza democratica e
dell'organizzazione sociale anche in
rapporto a culture diverse.
III Secondaria
Apprezza la diversità intesa come
potenziale ricchezza per il gruppo;
assume comportamenti responsabili nel
rispetto delle regole di convivenza. E'
capace di approfondire la conoscenza e
l'accettazione di sé rafforzando
l'autostima. Sa raffrontarsi con le
principali religioni coesistenti.
57
RELIGIONE
Scopre nel vangelo la persona e
l'insegnamento di Gesù.
Matura un positivo senso di sé e sperimenta relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Esprime con la gestualità la
propria esperienza religiosa.
Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
Sa narrare le storie ascoltate.
Osserva con meraviglia le
bellezze del creato.
ATTIVITÀ ALTERNATIVA
Vedi: IL SE' E L'ALTRO.
RELIGIONE
Conosce e confronta il Cristianesimo e le
grandi religioni: origine e sviluppo.
Riconosce che il messaggio princi-pale di
Gesù è il suo amore verso tutti.
Identifica nella chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento.
Conosce la bibbia e i testi sacri delle
grandi religioni.
Riconosce nella bibbia un documento fondamentale della cultura occiden- tale.
Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi rispetto al modo in cui lui stesso percepisce, vive tali festività.
Individua i valori che devono essere
condivisi da tutti per costruire una
società di pace.
ATTIVITÀ ALTERNATIVA
Approfondimento di una disciplina.
RELIGIONE
Sviluppa una graduale coscienza di sé
come persona che coglie nella relazione
con gli altri un'opportunità di crescita,
maturando un'identità accogliente,
collaborativa e solidale.
Riconosce il valore della religione nella
cultura e nella storia dell'umanità.
Comprende il messaggio del Cristianesimo che scaturisce dalla bibbia individuando le tappe essenziali della storia della salvezza e della Chiesa.
Riflette in vista di scelte di vita responsabili, imparando a dare valore ai propri comportamenti.
ATTIVITÀ ALTERNATIVA
Approfondimento di una disciplina
d’insegnamento.
58
TABELLA RIASSUNTIVA DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
DAI CAMPI DI ESPERIENZA ...
... ALLE DISCIPLINE DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZE ATTESE
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il
potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia
nella gestione della giornata a scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e
motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in
grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e
all’aperto.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue
diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.
EDUCAZIONE FISICA
Diventa consapevole del sé
attraverso l'ascolto e l'osservazione
del proprio corpo.
Sa padroneggiare gli schemi motori e posturali e si adatta alle variabili spaziali e temporali.
Utilizza il linguaggio motorio e corporeo per comunicare ed
esprimere i propri stati d'animo
anche attraverso la drammatiz- zazione e le esperienze ritmico-
musicali e coreutiche.
Comprende il valore delle regole e
l'importanza di rispettarle.
Sperimenta una pluralità di esperienze orientate alla futura pratica sportiva.
Agisce rispettando i criteri base di
sicurezza per sé e per gli altri, nel
movimento e nell’uso degli attrez-
zi.
Riconosce i principi basilari legati al benessere psicofisico, alla cura del corpo e all’alimentazione.
EDUCAZIONE FISICA Il corpo e la sua relazione con lo spazio e
il tempo
È in grado di rilevare i principali
cambiamenti morfologici del corpo e applicare conseguenti piani di lavoro,
per raggiungere un'ottimale
efficienza fisica, migliorando le capacità condizionali.
Sa utilizzare e trasferire le abilità
coordinative acquisite per realizzare
gesti tecnici nei vari sport.
Il linguaggio del corpo come modalità
comunicativo-espressiva
Sa applicare semplici tecniche di
espressione corporea.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
Sa sperimentare i corretti valori dello
sport ed esercitarli in contesti diversi.
Salute e benessere, sicurezza e
prevenzione
Possiede le conoscenze fondamentali relative all'educazione alla salute, alla prevenzione dalla promozione di corretti stili di vita.
5 anni: Sa orientarsi nello spazio avendo acquisito ed interiorizzato strutture e nozioni spaziali.
Prova piacere nel movimento e in diverse
forme di attività e di destrezza quali correre e
stare in equilibrio; sa coordinarsi in altri
giochi individuali e di gruppo che richiedono
l'uso di attrezzi e il rispetto di regole
all'interno della scuola e all'aperto.
V Primaria Usa la motricità in situazioni espressivo e
comunicative e rispetta le regole del gioco e
dello sport; conosce i comportamenti
adeguati alla salvaguardia della salute nel suo
complesso, nelle diverse situazioni di vita.
III Secondaria
Valorizza le proprie capacità fisiche,
cercando di ottenere il migliore risultato; è
attento alla tutela della propria salute;
approfondisce le conoscenze sportive sul
piano tecnico ed operativo; partecipa
attivamente e collabora nel gioco con i
compagni; fa proprie le norme di
comportamento e si fa promotore del
benessere del gruppo.
TABELLA RIASSUNTIVA DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
DAI CAMPI DI ESPERIENZA ... ... ALLE DISCIPLINE DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPETENZE ATTESE
59
ITALIANO I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare
agli altri emozioni,
sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio
verbale che utilizza in
differenti situazioni
comunicative.
Sperimenta rime,
filastrocche,
drammatizzazioni; inventa
nuove parole, cerca
somiglianze e analogie tra i
suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
INGLESE
Acquisisce interesse verso un codice linguistico diverso.
ITALIANO Ascolto e parlato
Comprende testi di vario tipo.
Partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti.
Riferisce oralmente su un
argomento.
Comprende il significato globale dei testi ascoltati, riconoscendone gli elementi che lo compongono.
Lettura
Legge testi letterari di vario genere sia
a voce alta, con tono di voce
espressiva, sia con lettura silenziosa e
autonoma.
Legge e comprende testi di vario tipo e formula su di essi giudizi personali.
Scrittura
Scrive testi corretti nell’ortografia
legati all’esperienza e alle
diverse occasioni di scrittura.
Rielabora testi parafrasandoli,
completandoli, trasformandoli
Acquisizione ed espansione del lessico
ricettivo e produttivo
Capisce ed utilizza nella lingua orale e scritta i vocaboli fondamentali, nonché quelli legati alle discipline di studio.
Riflettere sulla lingua
Riconosce gli elementi costitutivi
della frase semplice e complessa.
Conosce le parti principali
del discorso e gli elementi
basilari di una frase; analizza la
frase nelle sue funzioni.
Individua e usa in modo
consapevole modi e tempi del
ITALIANO Ascolto e parlato
Adotta, a seconda della situazione comunicativa, opportune strategie di attenzione e di comprensione.
Valuta la natura e l’attendibilità del
messaggio ascoltato secondo il proprio
punto di vista.
Interviene nelle discussioni usando argomentazioni per formulare e validare ipotesi e per sostenere o confutare tesi opposte alla propria.
Riconosce, all’ascolto, elementi tipici di testi letterari e non.
Riferisce oralmente su un argomento di studio utilizzando registro, lessico e materiali di supporto adeguati allo scopo.
Argomenta la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide.
Lettura
Legge e confronta, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da varie fonti, selezionando quelle ritenute più significative ed affidabili. Legge testi letterari di vario tipo e forma per formulare ipotesi interpretative fondate.
Scrittura
Conosce ed applica le tecniche e le
procedure di ideazione, pianifica-
zione, stesura e revisione del testo.
Sa scrivere testi corretti di tipo e forma diversa, adeguati all’argo- mento, allo scopo e al destinatario.
Realizza forme diverse di scrittura
creativa, in prosa e in versi.
Acquisizione ed espansione del lessico
ITALIANO 5 anni
Sviluppa un repertorio linguistico
adeguato alle esperienze e agli
apprendimenti compiuti nei diversi campi
di esperienza; formula ipotesi sulla lingua
scritta e sperimenta le prime forme di
comunicazione attraverso la scrittura,
anche utilizzando le tecnologie.
V Primaria Conosce il significato generale di testi
letti, ascoltati e riconosce gli elementi
costitutivi dei messaggi impliciti ed
espliciti; produce testi coerenti e coesi e
ortograficamente corretti; ha padronanza
dei mezzi linguistici per esprimere
esperienze personali.
III
Secondaria
Comprende e produce messaggi e testi
utilizzando i codici espressivi; utilizza i
registri informale e formale in base alla
situazione comunicativa e agli
interlocutori; utilizza il dialogo come
strumento comunicativo ed elabora
opinioni su problemi riguardanti vari
ambiti culturali e sociali; conosce e
confronta le diverse strategie
comunicative.
INGLESE
5 Anni
Gioca e ripete parole straniere.
V Primaria
Comprende il significato di parole e frasi di
uso quotidiano e sa scrivere semplici
messaggi.
Usa la lingua inglese in contesti giocosi e
60
verbo.
LINGUA INGLESE
Ascolto
Conosce parole in lingua straniera,
comprende semplici frasi ed
espressioni di uso frequente.
Parlato e scrittura
Descrive oralmente e per
iscritto, in modo semplice,
aspetti del proprio vissuto e
del proprio
LINGUA INGLESE
Ascolto • Conosce parole in lingua
straniera, comprende semplici frasi ed espressioni di uso frequente.
Parlato e scrittura • Descrive oralmente e per iscritto,
in modo semplice, aspetti dell’ambiente.
Interagisce nel gioco con scambi
di informazioni semplici e di
routine.
Lettura
Individua alcuni elementi
culturali e coglie rapporti tra
forme linguistiche e usi della
lingua straniera.
ricettivo e produttivo
Realizza scelte lessicali adeguate alla tipologia di testo da produrre, usando anche parole in senso figurato.
Sulla base del proprio bagaglio lessicale sa risalire alla comprensione di termini nuovi, riconoscendo i
meccanismi della loro formazione. Riflettere sulla lingua
Riconosce ed utilizza la struttura e la
gerarchia logico-sintattica della frase
semplice e complessa
Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse e il loro
uso nello spazio geografico, sociale e
comunicativo.
Riflette sui propri errori allo scopo di
imparare ad autocorreggerli nella
produzione scritta.
LINGUA INGLESE E SECONDA
LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE)
Ascolto
Sa capire in modo globale e/o dettagliato un discorso se pronunciato in modo chiaro su argomenti della sfera quotidiana e personale.
Parlato (produzione e interazione orale)
Sa descrivere o presentare persone LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA
COMUNITARIA
(FRANCESE) Ascolto
• Sa capire in modo
globale e/o dettagliato un discorso se pronunciato in
modo chiaro su argomenti della sfera quotidiana e personale.
situazioni con espressioni e
frasi connesse in modo semplice.
Interagisce in brevi conversazioni, su
temi riguardanti gli ambiti personali e
la vita quotidiana.
canzoni.
61
Scrittura
Produce brevi testi scritti, di varia tipologia attinenti alla sfera perso- nale, alla vita quotidiana e a temi di attualità.
Lettura
Sa leggere ed individuare informa- zioni concrete in testi di varia tipolo- gia.
Civiltà
Conosce e confronta aspetti di vita e cultura
straniera.
TABELLA RIASSUNTIVA DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
DAI CAMPI DI ESPERIENZA ... ... ALLE DISCIPLINE DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZE ATTESE
62
IMMAGINI, SUONI E COLORI
Sa esprimersi con il disegno e le
attività manipolative.
Sa utilizzare diverse tecniche espressive.
È interessato per l'ascolto della
musica.
Scopre l'universo sonoro, attraverso attività di percezione e produzione utilizzando voce, corpo, oggetti.
ARTE E IMMAGINE
Sa osservare, riconoscere e docu-
mentare il patrimonio artistico,
culturale e multimediale.
Produce e rielabora in modo
creativo le immagini attraverso
molteplici tecniche di materiali e di
strumenti diversificati ( grafico-
espressivi, pittorici e plastici, ma
anche audiovisivi e multimediali).
Conosce i principali beni artistico- culturali presenti nel territorio, manifestando rispetto per la salvaguardia.
MUSICA
Esplora, discrimina ed elabora
eventi sonori, in riferimento alla
loro fonte.
Esegue per imitazione i ritmi con il
corpo e semplici strumenti ritmici.
Decodifica le note in un semplice brano musicale.
Utilizza in modo consapevole e
creativo la voce, il proprio
corpo, oggetti sonori e semplici
strumenti musicali, ivi compresi
quelli della tecnologia
informatica.
Esegue in gruppo semplici brani
vocali-strumentali appartenenti a
generi e culture differenti,compresi
quelli di tradizione locale
ARTE E IMMAGINE
Sa osservare, riconoscere e
documentare il patrimonio artistico e
culturale del presente e del passato.
Sa realizzare un elaborato personale e
creativo applicando le quattro regole
del linguaggio visivo.
Sa utilizzare tecniche e materiali
differenti.
MUSICA
Sa codificare e decodificare il
linguaggio musicale tonale-
mensurale.
Sa collocare nel periodo storico un prodotto musicale e
leggerlo in modo critico.
Sa usare un linguaggio tecnico appropriato.
Attraverso la conoscenza del patrimonio musicale della sua e altrui società, costruisce ed elabora una propria identità culturale
5 anni Inventa storie e si esprime attraverso forme
di rappresentazione e drammatizzazione; si
esprime attraverso il disegno, la pittura e
altre attività manipolative; sa utilizzare
diverse tecniche espressive.
V Primaria
Osserva, descrive, rielabora immagini,
forme, oggetti utilizzando le capacità visive,
uditive, gestuali.anche con l’utilizzo di
sussidi multimediali.
III Secondaria
Attraverso la visione dell'opera d'arte,
riconosce gli elementi principali del
patrimonio culturale, artistico e ambientale;
li sa descrivere e commentare usando un
linguaggio specifico. MUSICA
5anni Acquisisce l'orientamento sonoro-
spaziale e la consapevolezza della propria
voce e del proprio corpo, attraverso l'uso di
essi. Impara ad esprimersi attraverso la
pratica del canto e l'esperienza body-ritmica.
V Primaria Distingue suoni e rumori in base a: appartenenza, provenienza, durata, intensità, altezza, timbro,velocità. Osserva, descrive, rielabora prodotti sonori e musicali sviluppando le capacità percettive, uditive, emissive, espressive. III Secondaria Concettualizza il messaggio sonoro- musicale; usa consapevolmente gli elementi di notazione musicale; acquisisce senso critico-estetico in campo artistico musicale; comprende, produce, interpreta prodotti musicali.
63
TABELLA RIASSUNTIVA DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
DAI CAMPI DI ESPERIENZA... ... ALLE DISCIPLINE DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO COMPETENZE ATTESE A CONOSCENZA DEL MONDO
- Oggetti, fenomeni, viventi - Numero e spazio
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà,
confronta e valuta quantità;
utilizza simboli per registrarle;
esegue misurazioni usando
strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni
quotidiane nel tempo della
giornata e della settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e
strumenti tecnologici, sa
scoprirne le funzioni e i
possibili usi.
Padroneggia sia le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello
MATEMATICA
Numeri
Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali.
Spazio e figure
Descrive, rappresenta e classifica
con strumenti adeguati figure
geometriche.
Determina aree e perimetri di figure
geometriche.
Problemi
Individua e utilizza le informazioni
necessarie per risolvere problemi.
Descrive il procedimento seguito nella risoluzione dei problemi e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.
Relazioni, dati e previsioni
Riconosce vari e diversi attributi misurabili delle diverse figure
geometriche, e vi associa processi
di misurazione, sistemi ed unità di misura ed opera trasformazioni
delle stesse.
Esegue semplici rilevamenti
statistici e rappresenta i dati
raccolti mediante i vari grafici.
SCIENZE
Esplorare e descrivere oggetti e
materiali
Sviluppa atteggiamenti di curiosità
e modi di guardare il mondo che lo
stimolano a cercare spiegazioni di
ciò che vede succedere.
Osserva, riconosce e descrive, con
MATEMATICA
Numeri
Possiede padronanza del
calcolo nei vari insiemi
numerici.
Spazio e figure
Sa riconoscere e risolvere
problemi di vario genere. Relazioni e funzioni
Sa tradurre una situazione
esaminata in termini matematici e
produrre le
relative formalizzazioni.
Misure, dati e previsioni
Conosce e applica
relazioni, proprietà e strumenti
matematici.
SCIENZE
Fisica e chimica Sa utilizzare le tecniche della sperimentazione e raccogliere e analizzare ed interpretare dati.
Astronomia e Scienze della Terra
Sa inquadrare l'ambiente di vita
locale e globale in un sistema
dinamico di relazioni.
Biologia
Sa gestire in maniera corretta il proprio
corpo, attuare scelte per affrontare i
rischi connessi con una cattiva
alimentazione, con il fumo, con le
droghe.
5 anni Raggruppa e ordina secondo criteri diversi,
confronta e valuta quantità; utilizza
semplici simboli per registrare; compie
misurazioni mediante semplici strumenti.
V Primaria
Classifica, misura, quantifica, ordina
elementi, fatti e fenomeni; risolve
situazioni problematiche utilizzando
procedimenti logici e aritmetici; individua,
comprende e conosce i fenomeni naturali
attraverso il metodo di indagine scientifica;
analizza semplici macchine e strumenti;
usa la tecnologia informatica.
III Secondaria
Utilizza le tecniche e le procedure del
calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica;
confronta ed analizza figure geometriche,
individuando invarianti e relazioni;
individua le strategie appropriate per la
soluzione di problemi; analizza dati e li
interpreta anche con l'ausilio di
rappresentazioni grafiche; osserva, descrive
e analizza fenomeni della realtà naturale ed
artificiale; analizza qualitativamente e
quantitativamente i fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire
dall'esperienza; acquisisce una visione della
vita e dell'ambiente come sistema dinamico
di specie viventi che interagiscono tra loro;
perviene ad una visione organica del corpo
umano sia a livello macroscopico che
microscopico.
64
spazio, usando termini come avanti/dietro,sopra/sotto, destra/sinistra ecc..; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
un approccio scientifico, i fenome- ni fondamentali del mondo fisico e
biologico.
Osservare e sperimentare sul campo
Indaga e coglie relazioni, analogie e
differenze nell'ecosistema.
Osserva i viventi e gli ambienti
naturali e ne registra i cambiamenti.
L'uomo, i viventi e l'ambiente
Conosce il ciclo vitale degli essere
viventi.
Conosce e compara l'anatomia e la
fisiologia dei viventi.
Rispetta l'ambiente.
Rispetta il proprio corpo.
65
TABELLA RIASSUNTIVA DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI DAI CAMPI DI ESPERIENZA... ... ALLE DISCIPLINE DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE ATTESE
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
Orientamento
Riconosce i diversi ambienti
della scuola e la loro finalità.
Linguaggio della geo-graficità
Riconosce e nomina
elementi dell'ambiente
naturale: i monti, i fiumi, i
vegetali.
Paesaggio
Esplora ed osserva lo spazio a partire dai luoghi dell'esperienza personale: aula-scuola.
Territorio e regione
Riconosce alcune forme di
inquinamento e le loro
conseguenze.
Riconosce alcune delle bellezze naturali ed artistiche del territorio.
GEOGRAFIA Orientamento
Si orienta nello spazio e sulle carte geografiche utilizzando i punti cardinali.
Linguaggio della geo-graficità
Utilizza il linguaggio della geo-
graficità per interpretare carte geografiche, fotografie, immagini
dallo spazio, grafici e globo terrestre.
Ricava informazioni geografiche da
una pluralità di fonti.
Paesaggio
Conosce gli elementi che
caratterizzano i principali paesaggi
italiani, volgendo lo sguardo a quelli
europei e di altri continenti per
effettuare confronti.
Regione e sistema territoriale
Conosce e utilizza il lessico specifico
disciplinare.
Comprende gli elementi fisici e
antropici dell'ambiente.
Individua problemi relativi alla tutela del patrimonio ambientale e culturale.
Analizza gli aspetti problematici del
rapporto uomo-ambiente e ne coglie
soluzioni.
GEOGRAFIA Orientamento
Si sa orientare nello spazio reale e rappresentato con strumenti carto- grafici, meccanici e multimediali.
Linguaggio della geo-graficità
Legge, interpreta ed utilizza vari tipi di
carte e strumenti tradizionali e innovativi
per comprendere e comunicare fatti e
feno-meni territoriali.
Paesaggio
Interpreta e confronta alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.
Conosce temi e problemi di tutela del
paesaggio come patrimonio naturale e
culturale e progetta azioni di
valorizzazione.
Regione e sistema territoriale
Analizza dal punto di vista spaziale le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata mondiale.
Utilizza modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali paesi e degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storica e politico- economica.
5 anni Si orienta nello spazio circostante collocando correttamente se stesso ed oggetti, seguendo percorsi sulla base di indicazioni verbali.
V Primaria
Osserva, si interroga e interpreta il sistema
territoriale antropofisico; è consapevole del
valore "ambiente", quale patrimonio
naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
III Secondaria
Sa agire e muoversi concretamente,
utilizzando carte, facendo riferimento
all'esperienza quotidiana e al bagaglio di
conoscenze; sa aprirsi al confronto con
l'altro, attraverso la conoscenza dei diversi
contesti ambientali e socio culturali,
superando stereotipi e pregiudizi; valuta i
possibili effetti delle decisioni e delle azioni
dell'uomo sul territorio.
66
6.percorsi individualizzati di insegnamento / apprendimento
L’Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa” realizza la propria funzione pubblica impegnandosi a favorire il successo scolastico di tutti gli studenti, con particolare attenzione alle varie forme di diversità e disagio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzitutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza, poi nel territorio, affinché le predisposizioni sociali, economiche, culturali non impediscano il raggiungimento degli obiettivi essenziali di qualità che devono essere garantiti a tutti.
SITUAZIONI DI SVANTAGGIO
Le strategie individuate come necessarie per favorire l’apprendimento acquistano maggiore rilevanza pedagogica nei confronti degli alunni svantaggiati, per i quali si ritiene opportuno promuovere ulteriori interventi: - predisporre una programmazione flessibile che preveda l’insegnamento individualizzato e/o per piccoli
gruppi; - valorizzare interessi, attitudini, atteggiamenti di ciascun alunno in ogniattività; - definire gli orientamenti psicologici che gli insegnanti devono seguire per stabilire strategie di intervento
e verificarne periodicamente lavalidità; - intensificare la comunicazione con la famiglia per individuare percorsi comuni.
INCLUSIVITÀ e VALORIZZAZIONE
dei DIVERSI STILI d’APPRENDIMENTO
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI In conformità con le leggi vigenti, in particolare la legge 104/92, e i principi ispiratori del PTOF, l’Istituto si impegna a favorire l’inserimento e l'integrazione degli alunni diversamente abili o con bisogni educativi speciali, nonché a sviluppare le abilità che l’alunno possiede, predisponendo un percorso di apprendimento individualizzato e differenziato. Oltre alla socializzazione, alla formazione e all’integrazione, si definiscono i seguenti obiettivi cognitivi:
- lo sviluppo delle capacità di percezione, attenzione e memorizzazione;
- l’acquisizione e/o potenziamento delle abilità di base;
- la capacità di codificare e decodificare i linguaggi specifici; - l’acquisizione di un livello minimo di autonomia nel lavoro.
Presso l’I.C. di Venosa è istituito il gruppo di lavoro per l’inclusione, così composto:
Dirigente Scolastico o suo delegato
Funzione Strumentale per la disabilità e il disagio
Funzione strumentale continuità Funzione strumentale POF Docenti di sostegno Scuola Infanzia Docenti di sostegno Scuola Primari Docenti di sostegno Scuola Secondaria di primo
grado Docenti coordinatori Scuola Infanzia, Scuola
Primaria, Scuola Secondaria di primo grado Referenti designati dall’ASP Genitori allievi disabili o con DSA Funzionario o suo delegato dei Servizi Sociali del Comune di Venosa Responsabile della Cooperativa del Cerchio Magico
67
Il GLH di Istituto viene pertanto integrato con i docenti Coordinatori dei Consigli di classe, interclasse, intersezione, assumendo la denominazione Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in modo da assicurare all’intero corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi. Tale Gruppo di lavoro svolge le seguenti funzioni:
Rilevazione dei BES presenti a scuola; Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni
di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;
Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;
Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusione della scuola; Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive
esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall’art. 10 comma 5 della legge 30 luglio 2010 n. 122;
Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola per l’anno successivo.
SITUAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO NELL’ANNO SCOLASTICO 2018/2019 Nel nostro Istituto sono presenti alunni con disabilità certificate, distribuiti fra la Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° Grado.
INSEGNANTI DI SOSTEGNO ASSEGNATI PER L’ANNO IN CORSO:
Ordine di Scuola N. Docenti di sostegno in servizio
Scuola dell’Infanzia 2
Scuola Primaria 13
Scuola Secondaria di I grado 2
Totale 16
All’inizio dell’anno scolastico il Dirigente, coadiuvato dall’insegnante responsabile del Gruppo H, tenendo conto della diagnosi specialistica e delle ore di sostegno didattico per ciascun alunno, assegna i docenti agli alunni sulla base dei seguenti criteri: 1. gravità del caso
2. iscrizione e frequenza in una classe nella quale sono presenti particolari problematiche (elevato numero di alunni, presenza di altre criticità, etc.) 3. tipologia e orario del Plesso.
68
Assistenti educativi
Gli assistenti educativi sono una nuova risorsa importante per la scuola: vengono assegnati su progetti educativi che prevedono la figura di un mediatore, facilitatore delle relazioni e delle autonomie personali degli alunni diversamente abili.
Sono richiesti dalle famiglie e insegnanti di classe che presentano una relazione.
Sono parte integrante del progetto educativo predisposto sull’alunno/a, pertanto partecipano alla stesura e alla verifica della progettazione.
Svolgono attività individualizzate, concordate con l’insegnante di sostegno e di classe all’interno o all’esterno dell’aula (come da piano di lavoro inserito nel PEI).
Si alternano nell’orario scolastico con i docenti di sostegno, secondo i criteri stabiliti e il piano educativo individualizzato.
Possono partecipare ai progetti, alle uscite didattiche previste per la classe (in questo caso sono responsabili solo degli alunni con disabilità, deve essere quindi previsto un congruo numero di docenti accompagnatori); si ricorda che, anche all’interno della scuola, gli assistenti educativi non hanno responsabilità sulla classe, ma solo sull’alunno con certificazione. La responsabilità penale rimane comunque solo del docente di classe o di sostegno.
A seconda delle necessità, gli educatori possono partecipare a momenti di stesura del pei, programmazione, confronto, colloqui.
In caso di assenza dell’educatore occorre avvertire sempre la scuola.
7.Azioni della scuola pe l’inclusione scolastica Progetto d’istituto di inclusione e di integrazione per alunni con bisogni educativi speciali
DESTINATARI
Alunni con Bisogni Educativi Speciali di tutte le classi della Scuola Primaria e Secondaria dell’Istituto Comprensivo “C. Gesualdo da Venosa”.
SCOPI DEL PROGETTO
1) Differenziare la proposta formativa, offrendo alle diverse intelligenze percorsi di apprendimento efficaci e
di senso, sia nell’ambito delle singole discipline (sapere), che in ambito relazionale (essere), che in ambito
metodologico-operativo (saper fare).
2) Prevenire situazioni di disagio scolastico e cercare di affrontare quelle già in atto.
3) Offrire occasioni di lavoro in piccoli gruppi e in ambiti relazioni più ridotti in modo da fare emergere le
potenzialità di ciascuno.
DISCIPLINE COINVOLTE - (ove previste): Tutte
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CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
Prevenzione del disagio nella Scuola Primaria e Secondaria attraverso progetti di:
1. Affiancamento allo studio
2. Potenziamento informatico per alunni DSA
3. Integrazione di alunni di cultura diversa
RISORSE UMANE COINVOLTE - Personale interno della Scuola
SPAZI - Aule e laboratori.
STRUMENTI - Strumenti compensativi: Lim, computer, testi e programmi informatici (audiolibri e CD di
letto- scrittura), mappe strutturate, sintesi e schemi.
METODOLOGIA - Lezioni frontali, attività di studio guidato in piccoli gruppi, apprendimento
collaborativo, esperienziale e laboratoriale, uso di mediatori didattici.
TEMPI - Novembre – MAGGIO.
8. Iniziative di ampliamento curriculare
PROGETTI – ATTIVITÀ
L’Istituto attiva itinerari trasversali e/o integrativi, rispetto al curricolo standard proposto dalle Indicazioni Nazionali, come viaggi d’istruzione, uscite didattiche, attività di cineforum, giochi sportivi e progetti vari, per migliorare la propria Offerta Formativa. Si tratta di progetti, indotti dai bisogni educativi attuali, di educazione alla salute, alla pace, alla legalità, all’intercultura, all’ambiente, allo sviluppo della creatività espressiva e dei linguaggi extraverbali. Tali progetti nascono come risposta ai bisogni che vengono rilevati, con opportune strategie, nella scuola e nel tessuto sociale e si collocano come operazione altamente suggestiva e catalizzante, in grado di rimettere in movimento forze ed idee. Il termine “progetto”, inteso nel suo significato etimologico di “gettare avanti”, denota l’implicita spinta a fare, conoscere ed avere di più per essere di più e implica l’idea di costruzione, di forza e coraggio ad agire. Inoltre, in linea con gli obiettivi di qualificazione del servizio scolastico previsti dalla Legge 107/2015, comma 7, l’Istituto intende potenziare l’Offerta Formativa attraverso attività finalizzate alla valorizzazione e al potenziamento delle competenze linguistiche, logico- matematiche e scientifiche, nella musica e nell’arte, di cittadinanza attiva; allo sviluppo di comportamenti responsabili per la tutela dei beni ambientali e culturali; al potenziamento delle discipline motorie e allo sviluppo di un sano stile di vita; allo sviluppo delle competenze digitali; al potenziamento delle metodologie e delle attività laboratoriali; alla prevenzione e contrasto della dispersione, della discriminazione, del bullismo e del cyberbullismo; allo sviluppo dell’inclusione e del diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi speciali; alla valorizzazione della Scuola come comunità attiva aperta al territorio; all’alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano L2, all’integrazione. Al fine di favorire il potenziamento e l’ampliamento dell’Offerta Formativa, l’Istituto Comprensivo ha aderito al Programma Operativo Nazionale 2014-2020 “Per la Scuola” - Competenze e ambienti per l’apprendimento - per la realizzazione di ambienti digitali e per la realizzazione/ampliamento rete LanWLan, ha accolto due avvisi pubblici, promossi dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, finalizzati alla realizzazione di percorsi di educazione e formazione interdisciplinare sulla cittadinanza attiva e sull’educazione alla legalità e all’attuazione di proposte progettuali per la valorizzazione ed il recupero di ambienti scolastici e la realizzazione di scuole accoglienti, e intende accogliere tutte quelle iniziative
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promosse dal Miur, dagli Uffici Scolastici e/o da altri Enti che permettono di attuare e migliorare la propria Offerta Formativa.
AREE COINVOLTE
A) AREA UMANISTICO-ANTROPOLOGICO-SCIENTIFICA B) AREA ARTISTICO-ESPRESSIVO-CORPOREA C) AREA TECNOLOGICO – SCIENTIFICA D) INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI E) LINGUE STRANIERE E RAPPORTI CON L’EUROPA F) CREATIVITÀ G) RECUPERO E POTENZIAMENTO H) AMBIENTE SOSTENIBILE I) EDUCAZIONE STRADALE-SICUREZZA-CONVIVENZA CIVILE J) EDUCAZIONE ALL’ALIMENTAZIONE E ALLA SALUTE K) ORIENTAMENTO E CONTINUITÁ
I nostri progetti
La nostra Scuola ritiene indispensabile
integrare il curricolo di base, legato alle conoscenze disciplinari
con attività operative di laboratorio volte
alla certificazione delle competenze.
I progetti e le attività laboratoriali previsti nell’a.s. 2018/19
sono illustrati nell’Allegato al PTOF “I nostri Progetti”.
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9. Continuità e orientamento
CONTINUITÀ DEL PROCESSO EDUCATIVO
La continuità educativo-didattica tra i vari ordini scolastici è un lavoro fondato sulla cooperazione,
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reciprocità e condivisione. L’Istituto Comprensivo attiva iniziative con le seguenti modalità:
RAPPORTO SCUOLA DELL’INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA
Incontro preliminare tra insegnanti dei due ordini di scuola per analizzare i programmi e l’organizzazione scolastica al fine di individuare possibili elementi di continuità didattica sui quali avviare un curriculum verticale. Visita degli alunni delle scuole dell’infanzia alle scuole primarie per conoscere l’edificio e gli insegnanti, con predisposizione di attività comuni. Progetti specifici da realizzare nel corso dell’anno. Utilizzo scheda continuità per la migliore conoscenza degli alunni.
RAPPORTO SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SEC. DI 1° GRADO
Visite degli alunni delle Scuole Primarie alla Scuola Secondaria di primo grado per conoscere le strutture, familiarizzare con i compagni più grandi e i professori, attraverso la realizzazione di attività comuni (partecipazione ad alcune lezioni in aula o ad attività sportive, di laboratorio, teatrali…). Incontri tra i docenti dei due gradi di scuole per individuare i livelli di acquisizione delle competenze e delle conoscenze degli alunni, le modalità di apprendimento, gli aspetti relazionali, ecc..
Utilizzo scheda continuità per la migliore conoscenza degli alunni.
GRUPPO LAVORO: CONTINUITÀ
Il Gruppo di Lavoro Continuità ha lo scopo di elaborare il curricolo in verticale dell'Istituto Comprensivo alla luce delle Nuove Indicazioni per il Curricolo. Gli obiettivi che il Gruppo ha intenzione di perseguire sono:
estrapolazione dei nuclei fondanti della disciplina; individuazione dei traguardi delle competenze per ogni periodo didattico; realizzazione di un curricolo verticale delle discipline su indicate in modo da fornire un percorso organico
e continuo dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola Secondaria di 1° grado.
Gli insegnanti coinvolti nell'elaborazione di questo curricolo verticale sono coordinati dalla Funzione Strumentale specifica.
Il lavoro prevede incontri di confronto e socializzazione delle conoscenze, percorsi e programmazioni in due gruppi distinti per discipline.
INCONTRI SETTORIALI
CONTINUITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA/PRIMARIA
FINALITÀ Agevolare il passaggio degli alunni al successivo ordine di scuola. Stimolare negli alunni il senso di responsabilità nei confronti dei compagni più piccoli. Sviluppare, negli alunni di entrambi gli ordini di scuola, il desiderio di comunicare ad altri le proprie
esperienze e conoscenze. Promuovere relazioni interpersonali. Favorire la condivisione di esperienze didattiche tra insegnanti delle classi prime della Scuola
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Primaria e della Scuola dell’Infanzia utili alla conoscenza deibambini.
Prevenire l’insuccesso ed il disagio scolastico.
OBIETTIVI
Per i docenti :
Incontri e collaborazione incrociata tra i docenti. Definizione dei traguardi formativi e dei prerequisiti della Scuola dell’Infanzia/Primaria.
Per gli alunni della Scuola dell’Infanzia:
Conoscere gli spazi, gli ambienti e i materiali della Scuola Primaria. Promuovere curiosità verso i testi scritti. Stimolare il gusto all’ascolto di brani letti da altri. Familiarizzare con il libro. Esibirsi in canti, disegni e semplici attività-gioco. Illustrare con disegni appropriati semplici testi scritti.
Per gli alunni della Scuola Primaria: Sperimentare e valutare il proprio senso di responsabilità. Condividere esperienze, sviluppando lo spirito di collaborazione. Potenziare la capacità di lettura espressiva. Promuovere il piacere della condivisione con i compagni più piccoli. Sviluppare capacità operative ed organizzative, compresa la capacità di saper presentare gli
ambienti della propria Scuola come luoghi ricchi di interesse e risorse.
CONTENUTI E ATTIVITÀ
Visita degli spazi scolastici, giochi guidati al rispetto delle regole, attività di ascolto e comprensione di consegne date, schede operative di ordine spaziale e grafico- pittoriche, conversazioni, disegni, ascolto di fiabe, canti, piccole drammatizzazioni sulle fiabe ascoltate, uso della LIM, realizzazione di biglietti augurali da portare acasa.
Open Day con tutte le famiglie (presentazione dell’organizzazione scolastica).
CONTINUITÀ
SCUOLA PRIMARIA/ SECONDARIA DI I GRADO
FINALITÀ
Favorire un rapporto di continuità metodologico – didattica tra gli ordini scolastici. Favorire la condivisione di esperienze didattiche tra insegnanti delle classi prime della Scuola
Secondaria di I grado e delle classi quinte Scuola Primaria. Agevolare il passaggio degli alunni al successivo ordine di scuola. Favorire una prima conoscenza del futuro ambiente fisico e sociale. Favorire la crescita e la maturazione complessiva del bambino, affermando il diritto di ciascuno ad
un percorso formativo organico e completo.
Prevenire l’insuccesso ed il disagio scolastico. Ottimizzare i processi d’apprendimento e favorire, se possibile, la formazione di classi “equilibrate”.
Stimolare la consapevolezza dell’idea di passaggio vissuto come crescita. Promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale nel rispetto delle identità di ognuno e delle
peculiarità formative di ogni scuola. OBIETTIVI
Conoscenza alunni.
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Conoscenza Curricoli.
Colloqui fra i docenti dei diversi ordini scolastici per lo scambio di informazioni e riflessioni specifiche sugli alunni.
Attuazione del raccordo metodologico-didattico.
Facilitazione del passaggio da un grado all’altro dell’istruzione, promuovendo momenti di incontro e attività in comune tra gli alunni delle classi degli anni “ponte”, insieme ai loro insegnanti.
Consentire agli alunni delle classi quinte di conoscere le finalità educative e l’organizzazione della Scuola Secondaria di I grado, al fine di promuovere un clima positivo di accoglienza.
Consentire agli alunni di conoscere presenze e ambienti significativi della Scuola Secondaria di I grado: insegnanti, personale non docente, aule, laboratori, spazi vari.
ATTIVITÀ
Visita ai due plessi della Scuola Secondaria di primo grado e partecipazione ad alcune attività didattiche programmate nelle classi prime.
Schede operative, ricerche, elaborati scritti e grafici sugli argomenti trattati, cartelloni. Open
Day con tutte le famiglie.
ORIENTAMENTO
L’Istituto Comprensivo sviluppa le proprie attività di orientamento prevalentemente in due direzioni:
Orientamento Formativo ed Orientamento Informativo.
ORIENTAMENTO FORMATIVO L’orientamento formativo tende a rafforzare, attraverso le attività curricolari ed extracurricolari, la preparazione degli alunni, lo sviluppo delle loro capacità di scelta, la consapevolezza di inclinazioni, interessi, competenze, conoscenze maturate ed acquisite.
Gli obiettivi principali si possono così riassumere:
contribuire allo sviluppo personale degli studenti e alla qualità della loro vita futura, attraverso azioni di tipo formativo e informativo che si integrano degli apporti di genitori, insegnanti ed istituzioni esterne;
prevenire forme diverse di disagio personale e scolastico, attraverso un sostegno all’elaborazione di una scelta scolastico-professionale soddisfacente;
favorire la realizzazione e l’autodeterminazione personale nella presa di decisione;
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contribuire ad abbassare gli indici di dispersione scolastica.
ORIENTAMENTO INFORMATIVO
È rivolto agli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, consiste nel fornire all’alunno un’ampia e puntuale azione di informazioni sulle opportunità e sulle possibilità offerte dal mondo della formazione e dal mercato del lavoro. Nel corso dei mesi di novembre, dicembre e gennaio si prevede di:
realizzare momenti di confronto con alcuni rappresentanti delle Scuole Superiori presenti sul territorio, per informare gli alunni, nel modo più completo possibile, sulla tipologia e le offerte formative delle suddette.
MONITORAGGIO
Saranno predisposte schede di monitoraggio rivolte agli insegnanti per verificare e valutare, soprattutto in itinere, l’andamento del progetto per:
rilevare problemi, individuare soluzioni efficaci, rilevare punti di forza e punti di debolezza.
Parametri di valutazione saranno:
Riduzione delle situazioni di demotivazione e di insuccesso Riduzione e/o contenimento dei comportamenti indicatori di disagio scolastico e
relazionale dell’alunno Maggior rendimento scolastico in quegli alunni per i quali viene posto tale obiettivO Soddisfazionedegli alunni e delle loro famiglie.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche in itinere e finali mireranno a rilevare relativamente agli alunni:
il grado di partecipazione e di interesse;
il grado di autonomia;
la maturazione di competenze, abilità e conoscenze;
i risultati didattici effettivamente raggiunti;
Relativamente ai processi:
l’efficienza e l’efficacia del progetto e del percorso didattico seguito tramite rapporti scuola – famiglia: la qualità dei risultati nel coordinamento con le famiglie a livello educativo, maturativo e culturale raggiunto dagli alunni.
10. Attività previste in relazione al PNSD
Progetto per l’attuazione del PNSD PTOF 2019-2022
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di intenti,
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ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge. Quest’ultima prevede, infatti, che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa azioni coerenti con tale piano, per perseguire obiettivi:
di sviluppo delle competenze digitali degli studenti, di potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi d’innovazione delle istituzioni scolastiche;
di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale; di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione,
di potenziamento delle infrastrutture di rete; di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di
materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole. Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe. Le nuove tecnologie presuppongono un cambiamento di prospettiva:
Cambiamento del ruolo del docente da… a..
Trasmettitore di conoscenza, fonte di
informazioni, fonte di risposte Facilitatore dell’apprendimento,
collaboratore, guida
Colui che controlla e dirige tutti gli aspetti
dell’apprendimento
Colui che offre maggiori opzioni e
responsabilità nel processo di
apprendimento
Destinatario passivo di informazioni Partecipante attivo nel processo di
apprendimento
Colui che riporta le conoscenze Colui che produce e condivide conoscenze
Colui che apprende mediante un’attività
solitaria
Colui che apprende in collaborazione
con altri
Il PNSD del nostro Istituto trova la giusta collocazione nel Piano di Miglioramento
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(PdM) e quindi nel Piano triennale dell’Offerta formativa, in quanto il PdM pone come punto di
partenza i seguenti obiettivi prioritari emersi dal RAV:
Valorizzare la peculiarità degli studenti mettendoli al centro dell'azione didattico- formativa e sviluppando interventi che permettano di raggiungere gli obiettivi attesi (attività di orientamento, accoglienza e supporto, continuità, supporto BES...)
Coordinare e supportare i docenti nella progettazione del Curricolo d'Istituto per la realizzazione di percorsi educativi e formativi strutturando i processi di insegnamento- apprendimento rispondenti alle Indicazioni Nazionali.
Migliorare il sistema di comunicazione anche attraverso il potenziamento e
la generalizzazione dell'uso delle tecnologie digitali, implementando i
processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa in un'ottica di
trasparenza.
Nel Piano di miglioramento si intende favorire l’innovazione didattico – metodologica, incrementare
il numero dei docenti per la formazione, condividere le buone pratiche utilizzando strumenti digitali.
In attuazione del PNSD, #Azione 28; ogni scuola avrà un “animatore digitale cioè un
docente che, insieme al dirigente scolastico e al direttore amministrativo, avrà un ruolo
strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola, e potrà sviluppare progettualità su
tre ambiti:
Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un
formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica
alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi
formativi.
Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il
protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche
strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie
e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso
di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un
laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della
scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre
figure.
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Piano scuola digitale 2019-2022 – azioni dell'animatore digitale
Ambito A.S 2019-2020 A.S 2020-2021 A.S 2021-2022
Formazion
e interna
• Somministrazione di
un questionario ai docenti per
la rilevazione dei bisogni
formativi. • Aggiornamento dello
spazio sul sito scolastico
dedicato al PNSD ed alle
relative attività realizzate
nella scuola. • Partecipazione alla
formazione specifica per
Animatore Digitale.
• Partecipazione alla
rete territoriale e Nazionale
Animatori Digitali.
• Potenziamento ed
ampliamento di buone
pratiche realizzate nell’Istituto
• Formazione per un
migliore utilizzo degli
ampliamenti digitali dei testi
in adozione
• Ampliamento
utilizzo del registro
elettronico.
• Introduzione al
pensiero computazionale
• Formazione per l’uso
di software open source per la
Lim.
• Formazione base per
l’uso degli strumenti digitali
da utilizzare nella didattica.
• Azione di
segnalazione di eventi /
opportunità formative in
ambito digitale. • Monitoraggio attività
e rilevazione del livello di
competenze digitali acquisite.
• Partecipazione alla rete
territoriale e Nazionale Animatori
Digitali.
• Somministrazione di un
questionario ai docenti per la
rilevazione dei bisogni formativi
• Formazione di secondo
livello per l’uso degli strumenti
digitali da utilizzare nella didattica.
• Utilizzo di piattaforme
di per potenziare e
rendere interattivo il processo di
insegnamento/apprendimento e
favorire la comunicazione tra i
membri della comunità scolastica.
• Ampliamento utilizzo
del registro elettronico.
• Utilizzo del cloud d’Istituto.
• Sperimentazione e diffusione
di metodologie e processi di didattica
attiva e collaborativa.
• Uso del coding nella
didattica. Sostegno ai docenti per lo
sviluppo e la diffusione del pensiero
computazionale.
• Creazione di e-portfoli da
parte dei docenti (cfr. azione #10 del
PNSD)
• Sperimentazione di percorsi
didattici basati sull’utilizzo di
dispositivi individuali (BYOD).
• Segnalazione di eventi /
opportunità formative in ambito
digitale.
• Partecipazione a progetti
internazionali ( eTwinning,
Erasmus
+ )
• Creazione di un cloud
d’Istituto per favorire la condivisione
e la comunicazione tra i membri della
comunità scolastica - relativa
formazione
•
• Partecipazione alla rete territoriale
e Nazionale Animatori Digitali.
• Monitoraggio attività e rilevazione
del livello di competenze digitali acquisite.
• Progettazione di percorsi didattici
integrati basati sulla didattica per
competenze
• Realizzazione di learning
objects con la LIM o altri strumenti
dedicati
• Partecipazione a progetti
internazionali (etwinning, Erasmus+ )
• Uso del coding nella didattica.
Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la
diffusione del pensiero computazionale.
• Utilizzo di piattaforme di elearning
per potenziare e rendere interattivo il
processo di insegnamento/apprendimento
• Utilizzo del cloud d’Istituto per
favorire la condivisione e la comunicazione
tra i membri della comunità scolastica -
implementazione
• Sperimentazione e diffusione di
metodologie e processi di didattica attiva e
collaborativa.
• Coinvolgimento di tutti i docenti
all’utilizzo di testi digitali e all’adozione
di metodologie didattiche innovative.
• Uso del coding nella didattica.
Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la
diffusione del pensiero computazionale.
• Utilizzo di e-portfoli da parte di
docenti.
• Azioni di ricerca di soluzioni
tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi
per gli anni successivi.
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Ambito A.S 2019-2020 A.S 2020-2021 A.S 2021-2022
Coinvolgiment
o della
comunità
scolastica
• Creazione di uno
spazio sul sito scolastico
dedicato al PNSD ed alle
relative attività realizzate nella
scuola.
• Utilizzo di spazi
cloud d’Istituto per la
condivisione di attività e la
diffusione delle buone
pratiche (Google apps for
Education/Microsoft
Education).
• Eventi aperti al
territorio, con particolare
riferimento ai genitori e agli
alunni sui temi del PNSD
( cittadinanza digitale,
sicurezza, uso dei social
network, educazione ai
media, cyberbullismo)
• Partecipazione
nell’ambito del progetto
“Programma il futuro” a Code
Week e a all’ora di coding
attraverso la realizzazione di
laboratori di coding aperti al
territorio.
• Partecipazione a
progetti ed eventi nazionali ed
internazionali eTwinning o
Erasmus+
• Coordinamento e
supporto delle Associazioni,
Aziende di settore e rete di
stakeolders.
• Eventi aperti al territorio, con • Eventi aperti al territorio, sui
particolare riferimento ai genitori e agli temi del PNSD ( cittadinanza digitale,
alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza sicurezza, uso dei social network,
digitale, sicurezza, uso dei social educazione ai media, cyberbullismo )
network, educazione ai media, • Utilizzo di spazi cloud
cyberbullismo ) d’Istituto per la condivisione di attività
• Utilizzo di spazi cloud d’Istituto e la diffusione delle buone pratiche
per la condivisione di attività e la (Google apps for Education/Microsoft
diffusione delle buone pratiche (Google Education).
apps for Education/Microsoft • Partecipazione nell’ambito
Education). del progetto “Programma il futuro” a
• Realizzazione di una comunità Code Week e a all’ora di coding
anche on line con famiglie e territorio, attraverso la realizzazione di laboratori
attraverso servizi digitali che potenzino il di coding aperti al territorio.
ruolo del sito web della scuola e • Partecipazione a Generazioni
favoriscano il processo di Connesse sui temi della cittadinanza
dematerializzazione del dialogo scuola- Digitale famiglia in modalità sincrona e • Coordinamento con lo staff di asincrona. direzione e le altre figure di sistema
• Partecipazione nell’ambito del • Partecipazione a bandi progetto “Programma il futuro” a Code nazionali, europei ed internazionali Week e a all’ora di coding attraverso la anche attraverso accordi di rete con realizzazione di laboratori di coding altre istituzioni scolastiche / Enti / aperti al territorio. Associazioni / Università • Partecipazione a Generazioni
Connesse sui temi della cittadinanza
Digitale.
• Nonni in
Internet:alfabetizzazione Over’60
realizzazione di un progetto di
alfabetizzazione informatica rivolto alla
terza età a cura degli studenti
dell’Istituto affiancati da docenti
coordinatori.
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11. Valutazione degli apprendimenti
La valutazione, periodica e annuale, affidata ai docenti, accerterà il raggiungimento di tutti gli
obiettivi formativi valutando anche il comportamento degli alunni e prevedendo la possibilità di non
ammettere all’anno successivo in caso di accertate gravi carenze.
La valutazione si articola in tre momenti:
1) VALUTAZIONE INIZIALE
Serve a individuare e ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di
recupero. La valutazione iniziale si basa sui risultati delle prove d’ingresso e sulle osservazioni
sistematiche effettuate nel primo periodo dell’anno scolastico. Le indicazioni ottenute dalla
rilevazione dei risultati permettono di suddividere gli alunni in fasce di livello omogenee e quindi di
programmare interventi di recupero, consolidamento e potenziamento per gruppi di livello per
singole classi e per classi parallele.
1° livello - Potenziamento - Corrispondenza voti 9 – 10
2° livello - Consolidamento - Corrispondenza voti 7 –
8 3° livello – Sufficienza – Corrispondenza voti 6
4° livello - Recupero - Corrispondenza voti 4 - 5
2) VALUTAZIONE IN ITINERE (da rivedere secondo le decisioni del primo collegio di settembre)
È finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce
l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali
correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero.
Si realizza in DUE momenti valutativi basati sui risultati ottenuti dai singoli alunni nelle verifiche
scritte, orali e nelle prove operative e pratiche nonché dalle risultanze delle osservazioni
sistematiche effettuate nei periodi di riferimento. La valutazione intermedia si concretizza in:
I - una valutazione quadrimestrale (Febbraio) registrata sul “Documento di Valutazione”
(periodo Settembre-Gennaio) in sede di scrutinio e comunicato alla famiglia attraverso il Registro
Elettronico nella prima metà del mese di Febbraio.
II - una seconda valutazione da effettuare nel periodo di inizio giugno, registrata sull’apposita
scheda interperiodale del R.E. (periodo Febbraio-Giugno) che contiene indicazioni relative al percorso
scolastico dell’alunno in riferimento alle aree meta cognitiva, cognitiva e comportamentale. La scheda
sarà resa visibile alle famiglie immediatamente dopo il termine delle lezioni e sarà illustrata alle stesse
famiglie nel successivo ricevimento generale dei genitori.
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3) VALUTAZIONE FINALE
Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente al termine dell’anno
scolastico. La valutazione finale avviene al termine dell’anno scolastico e si concretizza nello
scrutinio finale durante il quale viene decisa l’ammissione/non ammissione alla classe successiva o
all’esame di Stato conclusivo del I ciclo d’istruzione. L’esito viene registrato sul “Documento di
Valutazione” (periodo Febbraio-Giugno) che sarà comunicato alle famiglie prima dell’inizio
dell’esame di Stato per le classi terze e durante il mese di Giugno per le classi prime e seconde.
La valutazione, intesa come processo continuo, consente di correggere, in ogni momento, il
percorso didattico, affinché gli alunni conseguano più facilmente e più velocemente gli obiettivi
proposti, soprattutto quando essi incontrano difficoltà non previste nel raggiungimento degli stessi.
La valutazione, dunque, è uno strumento indispensabile che:
consente di regolare in itinere i piani di studio, adeguandoli alle esigenze e alle potenzialità
degli alunni;
permette di intervenire per tempo in modo mirato sulle difficoltà di apprendimento,
attivando percorsi differenziati o individualizzati e potenziando e sviluppando le disposizioni
e capacità presenti;
riqualifica la didattica in senso formativo, fornendo strumenti per la costruzione del sapere;
implica la conoscenza approfondita degli allievi, per rilevare attitudini, competenze,
capacità e comportamenti;
favorisce e sostiene la continuità educativa, contribuendo a delineare coerentemente il
processo di crescita e sviluppo negli apprendimenti, nella socialità e nell’autonomia;
documenta, comunica e, così facendo, rende consapevoli i soggetti dei traguardi e delle
difficoltà, delle potenzialità da sviluppare e delle direzioni di impegno, sostenendo in questo
modo ed, anzi, alimentando i processi di autoeducazione ed autocostruzione.
Educativa, formativa, pedagogica e promozionale, la valutazione permette all’alunno di
migliorare l’apprendimento, evidenziandone i progressi, potenziandone la motivazione ed
evitando di frustrarne le aspettative con giudizi perentori e definitivi.
Intesa come processo formativo che ogni singolo alunno compie, la valutazione deve
necessariamente tener conto delle potenzialità dell’alunno, del contesto socio-culturale in cui
vive, dell’impegno e dell’interesse.
È necessario, perciò, fare rilevazioni specifiche preliminari per assicurare la continuità dello
sviluppo individuale delle varie esperienze educative (famiglia, scuola dell’Infanzia, vita
extrascolastica, scuola primaria e secondaria di primo grado) per conoscere:
condizioni di apprendimento e sue difficoltà;
situazioni di svantaggio;
abilità di base esistenti sul piano percettivo, psicomotorio, manipolativo;
processi di simbolizzazione, competenze logiche, espressive, comunicative, sociali.
Elemento non secondario della valutazione è, infine, l’acquisizione di un adeguato patrimonio di
conoscenze, di abilità, di competenze che consentano agli alunni una agevole frequenza delle
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classi successive e di affrontare con tranquillità l’Esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo
d’istruzione.
È bene, pertanto, sottolineare che criteri essenziali per una valutazione di qualità sono:
la finalità formativa;
la validità, l’attendibilità, l’accuratezza, la trasparenza e l’equità;
la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio;
la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti;
il rigore metodologico nelle procedure;
la valenza informativa.
Le valutazioni periodiche e finali, sempre coerenti con gli obiettivi di apprendimento, vengono
formalizzate nel documento di valutazione.
La ripetenza ha carattere promozionale e non punitivo e viene presa in considerazione qualora sia
ritenuta utile per l’alunno.
VERIFICA
Nella Scuola dell’Infanzia la verifica è parte integrante del processo d’insegnamento- apprendimento.
Si esplica, quotidianamente, attraverso l’osservazione occasionale e, periodicamente, mediante quella sistematica. Per verificare il raggiungimento o meno degli obiettivi prefissi, ci si avvale di differenti strumenti quali: quaderni operativi, schede, disegni liberi e a tema riguardanti le quattro Aree di Apprendimento previste delle Indicazioni Nazionali:
area affettiva e sociale (socialità, autonomia, senso morale, immagine di sé); area percettiva e psicomotoria (educazione delle percezioni, ed. fisica); area espressiva e comunicativa (ed. all’espressività, ed. linguistica, ed. musicale); area cognitiva (ed. alla lettura, ed. logico-matematica, ed. scientifica).
Rappresentano elementi d’indagine e di verifica anche i momenti in cui i bambini si esprimono attraverso il corpo (gioco libero o strutturato), il linguaggio (circle-time, racconti), il sé corporeo (emotività, relazioni interpersonali).
Nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado le verifiche, sistematiche e annotate sui registri personali,
intese come misurazioni oggettive delle conoscenze acquisite nelle varie discipline, vengono effettuate mediante
interrogazioni, colloqui, discussioni e varie prove scritte o pratiche relative a tutti gli insegnamenti.
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TEMPI, MODALITÀ e CRITERI GENERALI di VALIDAZIONE e VALUTAZIONE
nell’anno scolastico
VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
(DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62)
Il Collegio dei Docenti ha deliberato:
la suddivisione in 2 quadrimestri;
l’uso di modelli di Schede di Valutazione per la Certificazione dei Livelli di apprendimento per
ogni segmento del Primo Ciclo secondo le normative vigenti;
l’uso di un modello di Certificazione delle Competenze acquisite alla fine del Primo Ciclo di
istruzione.
Visione on- line del documento di valutazione.
Per la Scuola dell’Infanzia viene predisposta una scheda di valutazione per la certificazione delle
competenze in uscita per ogni sezione; i criteri di valutazione secondo le indicazioni ministeriali
(DPR 122/09 artt.1,2,3) vengono esplicitati e inseriti negli Allegati.
Nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di primo grado, secondo quanto stabilito dal DPR
n°122 del 22 giugno 2009 e dal DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62, la valutazione degli
apprendimenti degli alunni è effettuata con voti numerici espressi in decimi e per comportamento
con giudizio sintetic0.
Come espresso dal suddetto Decreto, “la valutazione del comportamento si propone di favorire
l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza
nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto
dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in
particolare”.
La valutazione con voto numerico espresso in decimi riguarda anche l’insegnamento dello
strumento musicale nei corsi ricondotti ad ordinamento ai sensi dell’articolo 11 comma 9, della
legge 3 marzo 1999, n. 124.
La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella Scuola Secondaria di
primo grado, dal Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, con
deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza.
Gli alunni di cittadinanza non italiana sono valutati allo stesso modo di quelli italiani (art. 1, comma
9 del DPR n°122 del 22 giugno 2009).
Per gli alunni con disabilità certificata, la valutazione è riferita al “comportamento, discipline ed
attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato (art. 9 del DPR n°122 del 22 giugno
2009).
Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali certificati (DSA) e non, la valutazione tiene conto delle
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situazioni soggettive che richiedono la stesura di un piano didattico personalizzato (PDP), un
documento in cui vengono messe in forma scritta tutte le misure compensative e dispensative
che saranno utilizzate per il bambino/ragazzo durante l'anno scolastico.
L’insegnante di religione cattolica esprime la valutazione senza voto numerico (art. 2, comma 4
del DPR n°122 del 22 giugno 2009).
L’insegnante di sostegno valuta tutti gli alunni della classe. Se un alunno disabile è seguito da più
docenti di sostegno, questi si mettono d’accordo per attribuire un unico voto (art. 2, comma 5).
Se c’è discordanza tra i docenti di sostegno, è il Consiglio di Classe che decide in via definitiva.
I docenti di strumento propongono il voto e partecipano alle votazioni solo per gli alunni da essi
effettivamente seguiti. Il docente di approfondimento fornisce preventivamente elementi
valutativi al docente di materie letterarie.
I docenti esterni o esperti incaricati dalla scuola per il potenziamento dell’offerta formativa,
forniscono “preventivamente agli insegnanti della classe elementi conoscitivi sull’interesse e
profitto” (art. 2, comma 5 del DPR n°122 del 22 giugno 2009).
I criteri di valutazione, gli indicatori e i descrittori vengono esplicitati negli Allegati.
Per la validità dell’anno scolastico, visto l’art. 11 del Decreto L.vo n° 59/2004, visto il DPR del
22/06/2009 n. 122, visto il decreto legislativo n. 62 del 13/04/2017, considerato che il Collegio dei
Docenti può autonomamente stabilire motivate deroghe al limite che impone agli alunni la
frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, ai fini della validità dell’anno
scolastico (comma 10, art. 2 DPR 122/09), considerato che il Collegio dei Docenti definisce
modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel
rispetto del principio della libertà d’insegnamento (comma 5, art. 1 DPR 122/09), si osserveranno
per l’anno scolastico 2017/2018 i seguenti criteri concernenti la validazione dell’anno in corso e la
valutazione finale:
Per la Scuola Primaria
Si fa riferimento all’art. 8 del Decreto L.vo n° 54 /2004 e alle indicazioni del D.lgs 13 aprile 2017, n. 62: la valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite, sono affidate ai docenti responsabili delle attività educative e didattiche previste dai piani di studio personalizzati; agli stessi è affidata la valutazione dei periodi didattici ai fini del passaggio al periodo successivo. Gli alunni della Scuola Primaria sono ammessi alla classe successiva (e alla prima classe di Scuola Secondaria di primo grado) anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.
1. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. 2. Il miglioramento dei processi di apprendimento e della relativa valutazione, nonché la
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continuità didattica, sono assicurati anche attraverso la permanenza dei docenti nella sede di titolarità almeno per il tempo corrispondente al periodo didattico. 3. Gli alunni provenienti da scuola privata o familiare sono ammessi a sostenere esami di idoneità per la frequenza delle classi seconda, terza, quarta e quinta. La sessione di esami è unica. Per i candidati assenti per gravi e comprovati motivi sono ammesse prove suppletive che devono concludersi prima dell'inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo.
Per la Scuola Secondaria di primo grado
Ai fini della validità dell’a.s., le assenze non possono superare 1/4 dell’orario annuale personalizzato (D.L .vo n . 59 del 19 febbraio 2004, art. 11, comma 1). La delibera del Collegio prevede, per giustificare la deroga:
gravi e documentati motivi di famiglia;
motivi di salute;
assenze dovute a sanzioni disciplinari costituite dall'allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica, ai sensi della C.M. Prot n. 3602/P0 del 31/7/2008;
limitatamente agli alunni stranieri, assenze dovute a periodi di rimpatrio;
assenze per accertato grave disagio sociale caratterizzate dall'intervento dei servizi sociali, socio-sanitari etc;
la delibera per la eventuale deroga riferita ad un preciso alunno, sarà adottata invece, unicamente dal consiglio di classe, che dovrà attenersi ai soli motivi indicati dal collegio e nella quale inoltre si dichiarerà che le assenze superiori ad 1/4 non hanno pregiudicato la possibilità di procedere alla valutazione. Tale delibera deve essere assunta a maggioranza. Se la delibera è contraria alla deroga, l’alunno non viene ammesso al la classe successiva o all’esame. Gli obiettivi minimi disciplinari devono, tuttavia, essere stati acquisiti o, in ogni caso, l’alunno deve aver raggiunto un livello di competenza ed un grado di maturazione personale tali, da non creare detrimento al proseguimento degli studi. Particolare attenzione viene rivolta agli alunni che non siano stati in grado, pur frequentando con assiduità, di maturare il numero necessario di frequenze (ritardata iscrizione, inizio tardivo della frequenza ecc.).
Ammissione alla classe successiva nella Scuola Secondaria di primo grado
e voto di ammissione all'Esame conclusivo del primo ciclo
Le alunne e gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e
all'Esame conclusivo del primo ciclo, secondo quanto previsto dall'articolo 4, comma 6, del decreto del
Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e dal D.Lvo n.62/2017.
Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il Consiglio
di Classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'Esame
conclusivo del primo ciclo. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni
indichino carenze nell'acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, l'istituzione
scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il
miglioramento dei livelli di apprendimento. Il voto dell'insegnante di IRC (Insegnamento Religione
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Cattolica) è espresso secondo quanto previsto dal punto 2.7 del DPR del 16 dicembre 1985, n. 751; il voto
espresso dal docente per le Attività
alternative (AIRC), per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante
ai fini dell’ammissione alla classe successiva, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. Il voto di
ammissione all'Esame conclusivo del primo ciclo è espresso dal Consiglio di Classe in decimi,
considerando il percorso scolastico compiuto dagli alunni.
SVOLGIMENTO ED ESITO DELL'ESAME DI STATO
L'Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione è finalizzato a verificare le conoscenze, le abilità e
le competenze acquisite dall'alunna o dall'alunno, anche in funzione orientativa. Presso le istituzioni
scolastiche del sistema nazionale di istruzione è costituita la Commissione d'Esame, articolata in
sottocommissioni per ciascuna classe terza, composta dai docenti del Consiglio di Classe. Per ogni
istituzione scolastica svolge le funzioni di Presidente il Dirigente Scolastico (o un docente collaboratore
del Dirigente, individuato ai sensi dell'articolo 25, comma 5, del D.L.vo 30 marzo 2001 n. 165, in caso di
assenza/impedimento o di reggenza di altra istituzione scolastica). L'Esame di Stato è costituito da tre
prove scritte ed un colloquio, valutati con votazioni in decimi.
La Commissione d'Esame predispone le prove d'Esame ed i criteri per la correzione e la valutazione.
1) Le prove scritte, finalizzate a rilevare le competenze definite nel profilo finale dello studente secondo
le Indicazioni nazionali per il curricolo, sono:
a) prova scritta di Italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento, intesa ad accertare
la padronanza della stessa lingua;
b) prova scritta relativa alle competenze logico matematiche;
c) prova scritta, relativa alle competenze acquisite, articolata in una sezione per ciascuna delle
lingue straniere studiate.
2) Il colloquio è finalizzato a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo le
indicazioni nazionali, con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di
problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonché il livello di padronanza delle competenze di cittadinanza,
delle competenze nelle lingue straniere.
Per il percorso ad indirizzo musicale, nell'ambito del colloquio è previsto anche lo svolgimento di
una prova pratica di strumento.
La Commissione d'Esame delibera, su proposta della sottocommissione, la valutazione finale complessiva
espressa con votazione in decimi, derivante dalla media, arrotondata all'unità superiore
per frazioni pari o superiori a 0,5, tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove e del colloquio.
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L'Esame si intende superato se il candidato consegue una votazione complessiva di almeno sei decimi
(6/10).
La valutazione finale espressa con la votazione di dieci decimi può essere accompagnata dalla lode,
con deliberazione all'unanimità della commissione, in relazione alle valutazioni conseguite nel percorso
scolastico del triennio e agli esiti delle prove d'esame.
L'esito dell'Esame per i candidati privatisti tiene conto della valutazione attribuita alle prove scritte e al
colloquio. Per le alunne e gli alunni risultati assenti ad una o più prove, per gravi motivi documentati,
valutati dal Consiglio di Classe, la Commissione prevede una sessione suppletiva d'Esame.
Gli esiti finali degli Esami sono resi pubblici mediante affissione all'Albo della scuola.
Sono ammessi a sostenere l'Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione in qualità di candidati
privatisti coloro che compiono, entro il 31 dicembre dello stesso anno scolastico in cui sostengono l'esame,
il tredicesimo anno di età e che abbiano conseguito l'ammissione alla prima classe della Scuola Secondaria
di primo grado. Sono inoltre ammessi i candidati che abbiano conseguito tale ammissione alla Scuola
Secondaria di primo grado da almeno un triennio. Per essere ammessi a sostenere l'Esame di Stato i
candidati privatisti partecipano alle prove INVALSI presso una istituzione scolastica statale o paritaria.
LA VALUTAZIONE RELATIVA ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO
DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
La valutazione dell’ammissione dell’alunno è il risultato di un processo logico-valutativo, onnicomprensivo
delle valutazioni operate durante tutto il triennio, in specie, nell’ultimo anno, e non l’esito di una sterile
media matematica. Il voto di ammissione può essere inferiore a 6/10, qualora l’alunno sia stato ammesso
anche in caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una più discipline. Il voto
di ammissione concorre alla determinazione del voto finale d’esame.
VALUTAZIONE DELLE PROVE D'ESAME E DETERMINAZIONE DEL VOTO FINALE
L’esame finale del primo ciclo di istruzione è regolato dal D.legvo 62/2017 e dal D.M. 741/2017. L'articolo
8 del decreto legislativo n. 62/2017 modifica sostanzialmente le modalità di definizione del voto finale
dell'Esame di Stato. La valutazione delle prove scritte e del colloquio viene effettuata sulla base di criteri
comuni adottati dalla commissione, attribuendo un voto in decimi a ciascuna prova, senza frazioni
decimali.
Alla prova scritta di lingua straniera viene attribuito un unico voto espresso in decimi, senza utilizzare
frazioni decimali.
Il voto finale viene determinato dalla media del voto di ammissione con la media dei voti attribuiti alle
prove scritte e al colloquio.
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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
La certificazione delle Competenze descrive lo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle
competenze di “Cittadinanza” progressivamente acquisite dalle alunne e dagli alunni, anche sostenendo
e orientando gli stessi verso la scuola del secondo ciclo.
La certificazione è rilasciata al termine della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado.
I modelli nazionali per la certificazione delle competenze sono emanati con decreto del Ministro
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca sulla base dei seguenti principi:
a) riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'Infanzia e
del Primo ciclo di istruzione;
b) ancoraggio alle competenze chiave individuate dall'Unione europea, così come recepite
nell'ordinamento italiano;
c) definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle competenze;
d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di
apprendimento non formale e informale;
e) coerenza con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità;
f) indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale, distintamente
per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della
lingua inglese.
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L’ORGANIZZAZIONE
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FUNZIONIGRAMMA (FIGURE DI COORDINAMENTO E LORO FUNZIONI)
FIGURA COMPITI
PRIMO
COLLABORATORE
Sostituzione del Dirigente in sua assenza; gestione, previo contatto con l’ufficio di segreteria e il secondo
collaboratore, delle sostituzioni interne dei docenti in caso di assenze del personale docente; gestione, con il
secondo collaboratore, del recupero dei permessi brevi del personale docente e delle ore eccedenti da
utilizzare per le sostituzioni; gestione dei ritardi da parte degli studenti e comunicazione agli uffici ed ai
coordinatori di classe, nonché alla Presidenza; monitoraggio dei ritardi e delle assenze dei docenti; vigilanza
alla prima ora e ai cambi dell’ora sul regolare svolgimento delle attività; pianificazione e coordinamento
dell’orario dei docenti e degli alunni per l’approfondimento/ampliamento dell’offerta formativa, nonché di
tutte le attività scolastiche; predisposizione della bozza del Piano annuale delle Attività e il calendario dei
consigli classe, dei dipartimenti, degli scrutini e degli esami di qualifica, di idoneità e integrativi; predisposizione
dei calendari degli impegni dei docenti condivisi, da inviare alle altre scuole; vigilanza sul rispetto dei
regolamenti d’Istituto da parte degli alunni, delle famiglie e dei docenti; vigilanza sull’accesso nei locali
scolastici di persone esterne, solo se autorizzati dal Dirigente scolastico; raccogliere le programmazioni e le
relazioni finali dei docenti dell’IPC, nonché dei programmi svolti.
SECONDO
COLLABORATORE
Sostituzione del Dirigente scolastico in sua assenza e in assenza del primo collaboratore; gestione, previo
contatto con l’ufficio di segreteria e il primo collaboratore, delle sostituzioni interne dei docenti in caso di
assenze del personale docente; gestione, con il primo collaboratore, del recupero dei permessi brevi del
personale docente e delle ore eccedenti da utilizzare per le sostituzioni; gestione dei ritardi da parte degli
studenti e comunicazione agli uffici ed ai coordinatori di classe, nonché alla Presidenza; monitoraggio dei ritardi
e delle assenze dei docenti; vigilanza alla prima ora e ai cambi dell’ora sul regolare svolgimento delle attività;
vigilanza sul rispetto dei regolamenti d’Istituto da parte degli alunni, delle famiglie e dei docenti; vigilanza
accesso nei locali scolastici di persone esterne, solo se autorizzati dal Dirigente scolastico;; predisposizione, in
collaborazione con il primo collaboratore, dei calendari degli impegni dei docenti condivisi da inviare alle altre
scuole; predisposizione e raccolta delle schede per la dichiarazione dell’attività svolta durante l’anno;
Verbalizzare le sedute del Collegio dei Docenti.
REFERENTE DI
PLESSO
Gestione, previo contatto con l’ufficio di segreteria delle sostituzioni interne dei docenti in caso di assenze del
personale docente; gestione, previa comunicazione all’ufficio di segreteria, del recupero dei permessi brevi del
personale docente e delle ore eccedenti da utilizzare per le sostituzioni; gestione dei ritardi da parte degli alunni
e comunicazione agli uffici ed ai coordinatori di classe, nonché alla Presidenza; monitoraggio dei ritardi e delle
assenze dei docenti; vigilanza alla prima ora e ai cambi dell’ora sul regolare svolgimento delle attività; vigilanza
sul rispetto dei regolamenti d’Istituto da parte degli alunni, delle famiglie e dei docenti; vigilanza accesso nei
locali scolastici di persone esterne, solo se autorizzati dal Dirigente scolastico;
COORDINATORI DI
PLESSO
Elaborazione orario delle lezioni; gestione, previo contatto con l’ufficio di segreteria delle sostituzioni interne
dei docenti in caso di assenze del personale docente; gestione, previa comunicazione all’ufficio di segreteria,
del recupero dei permessi brevi del personale docente e delle ore eccedenti da utilizzare per le sostituzioni;
FUNZIONI
STRUMENTALI
Area 1: Elaborazione redazione degli aggiornamenti del POF – RAV – PDM; Coordinamento della commissione
POF- RAV – PDM; Definizione e gestione delle strategie per l’analisi dei bisogni; Cura dei progetti d’istituto e di
ciascun ordine di scuola inseriti nel POF attraverso incontri periodici con i responsabili referenti;
Organizzazione, diffusione e socializzazione dei materiali prodotti nell’ambito dello svolgimento delle attività;
Monitoraggio intermedio e finale dei progetti, verifica periodica e finale con riferimento agli obiettivi in esso
stabiliti.
Area 2: Sviluppo dei rapporti con il territorio per la progettazione e realizzazione di percorsi integrati e
personalizzati di prevenzione e recupero della dispersione e l’inserimento degli alunni stranieri; Raccolta e
elaborazione di informazione ridefinizione dei curricoli alla luce dei bisogni formativi organizzazione di iniziative
specifiche di prima alfabetizzazione e potenziamento linguistico (alunni stranieri), di recupero (alunni BES);
Potenziamento delle competenze dei docenti e dei genitori relativamente all’abilità di gestione delle relazioni.
Area 3: Raccordo infanzia-primaria; Raccordo primaria-scuola media; Supporto alla definizione di un curricolo
verticale (nuove indicazioni ministeriali); Promozione dell’integrazione progettuale primaria-media nella
prospettiva di valorizzare la dimensione verticale del comprensivo; Coordinamento e gestione delle iniziative
di informazione a supporto delle scelte formative in uscita della scuola media; Supporto a procedure condivise
relative a: consiglio orientativo, certificazione delle competenze, scheda di raccordo.
Area 4: Predisposizione entro fine novembre di un organico piano di viaggi, da distribuire per la scelta degli
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itinerari e degli accompagnatori ai consigli di classe (coordinatori), che comunicheranno le scelte entro
dicembre; Stabilire i periodi dei viaggi e curarne l’attuazione; uscite didattiche; divulgazione tra i colleghi delle
proposte progettuali provenienti da associazioni ed enti.
COORDINATORI DI
DIPARTIMENTO
Rappresenta il proprio Dipartimento; collabora con gli altri coordinatori di Dipartimento; d'intesa con il
Dirigente scolastico presiede le riunioni del Dipartimento programmate dal Piano annuale delle attività. Tutte
le volte che lo ritenga necessario ed entro il monte ore annuo fissato dalle norme contrattuali vigenti convoca
ulteriori riunioni del Dipartimento, comunicandone data e orario alla dirigenza; programma le attività da
svolgere nelle riunioni; raccoglie la documentazione prodotta dal Dipartimento mettendola a disposizione
dell'istituzione scolastica; è punto di riferimento per i docenti del proprio Dipartimento come mediatore delle
istanze di ciascun docente (relativamente alle competenze del Dipartimento), garante del funzionamento, della
correttezza e della trasparenza del Dipartimento; verbalizza i lavori del dipartimento.
COORDINATORI DI
CLASSE
Presiede le riunioni del C.d.C. su delega del Dirigente Scolastico; Cura il progetto formativo della classe; Invita i
docenti del C.d.C. a predisporre il proprio piano di lavoro, da illustrare nella prima riunione; Predispone i
materiali relativi agli argomenti da discutere nel C.d.C.; Favorisce le relazioni interpersonali; Effettua
periodicamente il controllo delle assenze e delle giustifiche, informando i genitori in caso di frequenti assenze;
Informa le famiglie dei casi di scarso profitto; Illustra agli studenti il Regolamento d’Istituto; Collabora
nell’applicazione del Regolamento di disciplina, segnalando eventuali comportamenti anomali; Si raccorda col
D.S. e le altre componenti della Scuola. Verbalizza i lavori del C.d.C.
ANIMATORE
DIGITALE
Il docente designato come animatore digitale ha il ruolo di coinvolgere l'intera comunità scolastica, ovvero
studenti, docenti e genitori, al processo di digitalizzazione e di innovazione tecnologica. La scuola dovrebbe, in
questo modo, aprirsi a momenti formativi organizzati per le famiglie e per gli altri stakeholder territoriali
(Comuni, Biblioteche, Imprese, Fondazioni, Banche ecc.) cercando di promuovere la diffusione di una cultura
della cittadinanza digitale condivisa, e dell’alternanza scuola-lavoro. Pertanto, agli animatori digitali è affidato
il compito di trovare soluzioni metodologiche e tecnologiche da diffondere all’interno degli ambienti della
scuola, come l'implementazione e l'utilizzo di strumentazioni per le didattiche innovative, tipo la robotica
educativa, la programmazione coding, e l’utilizzo didattico di stampanti 3D. Inoltre, offrirà soluzioni
architettoniche che meglio si adattino ad una scuola “aumentata dalla tecnologie” e aperta alle ulteriori
trasformazioni che le nuove strumentazioni digitali vi porteranno. Il progetto sviluppato da questa nuova figura
professionale, sarà legato al Piano triennale per l’offerta formativa della scuola.
REFERENTI DEI
LABORATORI
Coordinamento e gestione organizzativa dei laboratori, controllo sulla tenuta dei registri di accesso dei
laboratori, segnalazione di eventuali guasti e disservizi, segnalazione di eventuali problemi legati alla sicurezza.
1. Organizzazione uffici e modalità di rapporti con l’utenza
La Dirigenza
Il Dirigente Scolastico, in qualità di rappresentante legale dell’Istituto,
Assicura
il funzionamento dell’unità scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formativa; la gestione unitaria; la direzione, il coordinamento, la valorizzazione delle risorse umane.
Promuove
l’autonomia sul piano gestionale e didattico;
l’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati.
È responsabile
della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e dei risultati del servizio; della sicurezza nei luoghi di lavoro.
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È titolare
delle relazioni sindacali.
Lo Staff di Presidenza è costituito da:
Dirigente Scolastico; Docenti Collaboratori (individuati da Dirigente Scolastico); sei Docenti Responsabili dei Plessi; un Docente designato con Funzione Strumentale al Piano dell’Offerta Formativa.
Lo Staff collabora con il Dirigente Scolastico per gli aspetti organizzativi e gestionali dei vari settori e dei vari Plessi, in cui l’Istituto Comprensivo è articolato.
L’Area Amministrativa e dei Servizi generali ausiliari è gestita da:
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) che coordina l’attività amministrativa dell’Istituto e il servizio svolto dagli assistenti amministrativi e dei collaboratori scolastici.
Assistenti Amministrativi – n. 6 così suddivisi:
N. 1 referente personale ATA/sostituzione DSGA; N. 1 - settore alunni (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria); N. 2 - settore personale docente; N. 1 - settore protocollo/alunni (Scuola Primaria) N. 1 al magazzino/archivio
Collaboratori scolastici N. 19 assegnati nei vari plessi e responsabili delle pulizie e della vigilanza.
2. ORGANI COLLEGIALI
Le attività didattiche ed educative sono progettate e verificate dai vari organi operanti nella scuola, nel rispetto delle reciproche competenze:
a - Collegio dei Docenti
b - Consiglio d’Istituto
c - Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione.
A - Collegio dei Docenti si riunisce periodicamente per discutere ed adempiere alle delibere relative ai diversi progetti presenti nel POF o per affrontare problemi di carattere didattico-organizzativo. In particolare:
cura la programmazione formativa; definisce e convalida il Piano dell’Offerta Formativa; definisce e convalida il piano annuale delle attività;
individua i gruppi di lavoro ed affida i compiti.
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B - Consiglio d’Istituto è composto dal Dirigente Scolastico, da 2 rappresentanti del personale ATA eletti, da 8 docenti eletti e da 8 genitori eletti. Per questo organismo le riunioni periodiche sono funzionali:
all’approvazione del POF; alle delibere relative alle scelte amministrative e gestionali (Programma annuale); alla risoluzione di problemi di carattereorganizzativo.
La Giunta Esecutiva risulta formata dal Dirigente Scolastico, dal Direttore SGA (membri di diritto), da 2 genitori, 1 rappresentante ATA ed 1 docente (membri eletti). Questo organismo esprime le proposte su cui il Consiglio è chiamato a deliberare, predispone il Programma annuale e cura l’esecuzione delle delibere.
C - Consigli di Classe, composti da tutti i docenti della classe e da 4 genitori, sono convocati periodicamente, presieduti dal Dirigente Scolastico o, su delega, dal docente coordinatore. Due Consigli sono dedicati agli scrutini di fine quadrimestre. I 4 rappresentanti dei genitori sono eletti in un’assemblea che si tiene nel mese di Ottobre.
Consigli di interclasse, composti da tutti i docenti della classe e da 1 rappresentante dei genitori, sono convocati periodicamente, presieduti dal Dirigente Scolastico o, su delega, dal docente coordinatore.
Consigli di intersezione, composti da tutti i docenti della sezione e da un rappresentante dei genitori, sono convocati periodicamente, presieduti dal Dirigente scolastico o, su delega, dal docente coordinatore.
I Consigli, attraverso un’attenta analisi delle effettive esigenze di ciascuno alunno, nella diversità del contesto socioculturale e delle situazioni di partenza:
elaborano i piani di studio personalizzati; definiscono attività di recupero e integrative; formulano proposte per la scelta dei libri di testo; curano i rapporti scuola-famiglia; valutano apprendimento e formazione secondo criteri comuni definiti.
3. Piano di formazione del personale docente e ATA
Con la Legge 107/2015 la formazione dei docenti diventa uno dei cardini del miglioramento dell’offerta
formativa. La qualità dell’istruzione non può infatti prescindere da quella dei docenti e si può concretizzare
solo con una formazione obbligatoria, permanente e strutturale, inserita in unorganicità di azioni
formative dove, le ricadute positive sugli apprendimenti degli studenti e sulla scuola nel suo insieme,
saranno strettamente correlate alla qualità degli interventi.
Pertanto, in attuazione del comma 124 della legge di cui sopra, considerati i bisogni formativi di ciascun
docente, le esigenze specifiche del nostro contesto, nonché le priorità nazionali, si propone il seguente
piano di formazione per il triennio 2019/2022.
Il Piano tiene conto delle priorità di formazione definite a livello nazionale:
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AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA
DIDATTICA PER COMPETENZE, INNOVAZIONE METODOLOGICA E COMPETENZE DI BASE
COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO DELLE COMPETENZE LINGUA STRANIERA
INCLUSIONE E DISABILITA’
COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE GLOBALE
INTEGRAZIONE, COMPETENZE DI CITTADINANZA E CITTADINANZA GLOBALE
VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTI
Sono compresi:
i corsi di formazione organizzati dal MIUR per rispondere ad esigenze connesse agli insegnanti previsti dagli ordinamenti (corso per docenti neoimmessi, corsi di formazione di lingua inglese per l’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria, come docenti specializzati) o ad innovazione di carattere strutturale o metodologico decise dall’amministrazione.
i corsi proposti da enti e associazioni professionali accreditati e organizzati dall’Istituto Comprensivo, purché coerenti con gli obiettivi del Piano d’Istituto
gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (sicurezza e salute negli ambienti di lavoro –TU 81/2008; trattamento dei dati e tutela della privacy D.lo 81, 2009)
La formazione organizzata dalla scuola Polo: Gasparrini di Melfi ambito n. 1 .
La formazione in rete con altre scuole.
La formazione sarà sviluppata in forme diverse (in presenza, on-line, in rete, autoformazione,
sperimentazione didattica) in relazione alle priorità del PTOF, alle risorse umane interne e in ogni caso,
compatibilmente con le disponibilità finanziarie della scuola.
MONITORAGGIO FABBISOGNI FORMATIVI ISTITUZIONI SCOLASTICHE AMBITO 1 (febbraio 2018)
Rilevazione fabbisogno dei docenti dell’Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo Da Venosa”
Priorità Piano di formazione *
Priorità in riferimento al
PTOF/RAV della Scuola
N. docenti
Autonomia organizzativa e didattica 5 PTOF 1
95
Didattica per competenze, innovazine
metodologica e competenze di base
5 PTOF 1
Competenze digitali e nuovi ambienti per
l’apprendimento
2 PTOF 23
Competenze di lingua straniera 5 PTOF 1
Inclusione e disabilità 3 PTOF 22
Coesione sociale e prevenzione del disagio
giovanile globale
4 PTOF 6
Integrazione, competenze di cittadinanza e
cittadinanza globale
6 PTOF 0
Scuola e lavoro 6 PTOF 0
Valutazione e miglioramento 1 RAV 58
3. Verifica e valutazione del PTOF
Indicatori:
a- livello di partecipazione;
b- rispetto dei tempi previsti;
c- funzionalità dell’orario;
d- apporto che si instaura tra alunni e docenti;
e- atteggiamento degli alunni nei confronti della scuola e delle attività che propone; f-
competenze e abilità che gli alunni acquisiscono;
g- livello di gratificazione professionale dei docenti;
h- livello di motivazione, disponibilità all’impegno, all’aggiornamento, alla innovazione per
migliorare la propria professionalità;
i- variazione del “clima” interno alla scuola;
j- celerità delle procedure, trasparenza, tempi di attesa dei servizi amministrativi.
Modalità: a- gruppo di monitoraggio;
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b- questionari a docenti e genitori;
c- discussioni con gli alunni e con le famiglie;
d- verifica in itinere per individuare gli aspetti positivi e correggere quelli negativi con
relazione alla fine dell’anno scolastico.
Perché tutto funzioni, è importante che i soggetti coinvolti nel
processo di formazione, abbiano un ruolo educativo consapevole,
svolgano la propria funzione in modo serio e professionale e si
assumano le proprie responsabilità:
le famiglie con una partecipazione più attiva e fattiva;
gli alunni con il considerarsi non solo titolari del diritto all’istruzione ma anche del dovere
all’impegno e all’applicazione responsabili;
i docenti con la loro disponibilità a rendere sempre migliore la propria professionalità
attraverso l’aggiornamento sia nel campo pedagogico e didattico sia in quello psicologico e
sociologico;
il personale A.T.A. con una attività di supporto e collaborazione diligente eprecisa;
i rappresentanti degli Enti e delle Associazioni con le loro esperienze ed il loro spirito di
collaborazione;
la Dirigente Scolastica con la competenza, l’autorevolezza, la sensibilità che devono
contraddistinguerla nello svolgimento della funzione di promozione e coordinamento delle
attività didattiche e organizzative della scuola.