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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ Gen.le Macaluso”Racalmuto POF Piano Offerta Formativa Anno scolastico 2013/2014 Approvato dal Collegio dei Docenti del 30 Ottobre 2013 Adottato dal Consiglio d’Istituto l’8 Novembre 2013 L’ALUNNO DI OGGI … IL CITTADINO DI DOMANI Quando qualcuno gli chiedeva da dove venisse, egli rispondeva: “Io sono cittadino del mondo” Diogene Laerzio

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ Gen.le Macaluso”Racalmuto

POF Piano Offerta Formativa

Anno scolastico 2013/2014

Approvato dal Collegio dei Docenti del 30 Ottobre 2013

Adottato dal Consiglio d’Istituto l’8 Novembre 2013

L’ALUNNO DI OGGI …

IL CITTADINO DI DOMANI

Quando qualcuno gli chiedeva da dove venisse,

egli rispondeva: “Io sono cittadino del mondo” Diogene Laerzio

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INDICE

Premessa 4

Struttura POF 6

Integrazione con il territorio 6

Responsabilita’ 6

Flessibilita’ 6

Scuola e territorio 10

Bisogni educativi e didattici 12

Curricolo verticale 12

Obiettivi educativi e didattici 56

Impostazioni metodologiche 56

Indirizzi generali del Consiglio d’Istituto 58

Risorse umane e professionali 58

Risorse strutturali, strumentali e finanziarie 58

Struttura organizzativa 60

Ampliamento offerta formativa 61

Pianificazione delle attività 61

Verifica e valutazione 64

Valorizzazione del personale 66

Integrazione e rapporti con le agenzie educative 66

Aggiornamento e formazione in servizio 67

Strutturazione oraria e organizzativa 69

Corsi ad indirizzo musicale 71

Riferimenti legislativi 71

Allegato n. 1 - Regolamento d’Istituto

Allegato n. 2 - Regolamento disciplina alunni

Allegato n. 3 - Patto Formativo

Allegati n. 4 - Carta dei servizi della scuola

Allegati n. 5 - Griglia valutazione alunni

Allegati n. 6 - Ampliamento e miglioramento dell’offerta formativa

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Tutti i disegni inseriti nel POF sono stati prodotti dagli alunni dell’Istituto.

Una giuria composta da alunni ha attribuito il miglior punteggio al disegno in copertina che è

stato realizzato da Alessi Francesco, Brucculeri Marika, Cino Sabrina e Turco Emanuela.

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PREMESSA

Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento in cui vengono presentate le scelte

pedagogiche, organizzative e gestionali dell’Istituto e si attiene alle indicazioni nazionali per

il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di Istruzione del 2012. Il POF è

strumento aperto e flessibile nel rispetto degli indirizzi del Consiglio d’Istituto e dei pareri del

Collegio dei Docenti.

Lo sviluppo del tema della “cittadinanza” è centrale nel POF del nostro istituto per le

sfide che la società moderna chiama ad affrontare. Un buon cittadino, è innanzitutto

“cittadino del mondo” intendendo con tale espressione, la possibilità concessa ad ogni

individuo di aprirsi a tutte la manifestazioni umane. Questa apertura è essenziale per la

conoscenza di se stessi, ma garantisce anche ad ognuno la possibilità di trovare la soluzione

ottimale ad eventuali problemi. Questo obiettivo si può raggiungere solo mediante lo

scambio culturale e la disponibilità a mettere in discussione le proprie opinioni e le proprie

convinzioni nell’ottica del confronto con le altre culture. La nostra scuola fornisce strumenti,

opportunità di apprendimento ed attiva strategie e percorsi didattici finalizzati al

raggiungimento di tale ambizioso obiettivo: l’alunno diventerà cittadino responsabile di

domani “onesto” e “virtuoso”. Protagonista del futuro nel quale metterà in pratica le

conoscenze e le competenze acquisite a scuola.

POF

Il piano dell’offerta formativa

È un documento degli organi collegiali attraverso cui la scuola

Si presenta al territorio e

dichiara i servizi

formativi che offre

Si impegna a realizzarli, assumendosi

responsabilità nei confronti dell’utenza e

del territorio

Rappresenta un vincolo per

Consiglio d’Istituto

Collegio docenti

Consigli di classe,

interclasse e sezioni

Personale non docente

Genitori

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STRUTTURA P.O.F.

Il POF sarà strutturato tenendo presenti i seguenti principi:

INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO

RESPONSABILITA’

FLESSIBILITA’.

INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO

La nostra scuola, aperta al territorio, in una proficua interazione tra piano pedagogico-

didattico e gestione amministrativa, propone attività che scaturiscono dall’ambiente, quale

tessuto di relazioni umane, sociali, affettive, mettendo a disposizione i propri spazi e le

proprie risorse e, allo stesso modo, accoglie le offerte formative provenienti dall’esterno.

Sarà istituita una rete tra Istituzioni, Associazioni e Genitori per favorire:

• l'arricchimento dell'offerta formativa;

• la realizzazione di un sistema formativo integrato in un clima di scambio e collaborazione

tra le diverse agenzie educative (scuola, famiglia, enti locali, associazioni).

RESPONSABILITA’

• La progettazione e l’attuazione del P.O.F. richiede un’assunzione condivisa di

responsabilità a vari livelli: dai Consigli di classe al Collegio dei Docenti, al Consiglio

d’Istituto.

La stesura dei Progetti, la loro organizzazione e l’individuazione di modalità di verifica è di

competenza delle Commissioni di lavoro, composte da insegnanti in rappresentanza dei

diversi ordini di scuola individuati all’interno del Collegio Docenti.

Sono le stesse Commissioni di lavoro, con i collaboratori del Dirigente Scolastico e le

funzioni strumentali, a seguire e monitorare la realizzazione dei vari Progetti. La

programmazione delle attività e la loro valutazione, che avviene in tre fasi (iniziale,

intermedia, finale) permette anche di costituire una “banca-dati” delle varie esperienze, a cui

ciascun insegnante può attingere per approfondire, integrare, ampliare il proprio lavoro

didattico.

La responsabilità si eserciterà a tutti i livelli decisionali, sia individuale che collegiale, sia a

livello micro che macro-sistemico, secondo il principio della rendicontazione del proprio

operato in merito ai risultati e alle scelte progettuali esplicitate nel POF.

La scuola attraverso l’autovalutazione e la valutazione esterna INVALSI, innescherà

meccanismi di miglioramento continuo volti ad innalzare la qualità del servizio scolastico, ma

soprattutto la qualità degli apprendimenti degli alunni.

FLESSIBILITA’

Il POF, per le sue caratteristiche, è strumento aperto e flessibile, pur nel rispetto degli indirizzi

del Consiglio d’Istituto e dei pareri del Collegio dei Docenti.

Flessibilità curricolo

• Nel Piano dell’Offerta Formativa viene definito il curricolo seguendo il Regolamento

recante “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo

d’istruzione”. Il curricolo sarà integrato da attività di arricchimento dell’offerta formativa

attraverso l’introduzione di percorsi educativi-didattici scelti dalla scuola, condivisi con i

genitori e condotti da docenti interni e/o esperti esterni. E’ prevista anche la compensazione

tra le discipline e la progettazione di attività obbligatorie, opzionali, facoltative all’interno del

curricolo.

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Flessibilità didattica

• La flessibilità della didattica consente di orientare l’azione dei docenti non solo verso

l’istruzione, verso la formazione dell’allievo, inteso come individuo, come persona che è

messa in grado di espletare mediante un processo educativo comune e condiviso le sue

potenzialità ed esprimere meglio i suoi valori.

• Forme di personalizzazione dei percorsi di apprendimento mediante un uso funzionale

delle ore di contemporaneità (strategie d’intervento individualizzato).

• Opportunità formative differenziate tra coloro che hanno diversi ritmi di apprendimento.

• Raggruppamenti degli alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi (es. gruppi di

livello a classi aperte in orizzontale/verticale). Utilizzo di metodologie alternative. Attività

di laboratori.

• Il Collegio dei docenti si propone, inoltre, di ampliare la conoscenza dei disturbi

dell’apprendimento per affiancare gli alunni che presentano queste specifiche difficoltà

mediante l’attivazione di specifiche strategie creando:

un clima di collaborazione e di scambio di materiali, informazioni ed esperienze tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola;

approfondendo alcuni temi legati alla dislessia, all’interno di un gruppo di lavoro

formato da insegnanti di tutti e tre gli ordini di scuola presenti nell’Istituto;

fornendo strumenti compensativi e dispensativi ed attivando strategie di lavoro per gli alunni BES (Bisogni Educativi Speciali)

Flessibilità oraria

• Diversificazione di modelli di tempo scuola e flessibilità oraria, secondo le decisioni

assunte dal Collegio dei Docenti per soddisfare le diverse realtà dei plessi.

• Regolazione dei tempi delle attività di insegnamento/apprendimento.

• Organizzazione flessibile dell’orario complessivo del curricolo e delle singole attività

tesa a favorire le iniziative di recupero, potenziamento e continuità.

Per la scuola secondaria di primo grado saranno attivati dei progetti trasversali per ambiti

disciplinari, della durata di una o due ore, con verifiche, da espletare in caso di assenza

giustificata di un docente.

Flessibilità organizzativa

Rappresenta lo strumento di governo dell’Istituzione scolastica e si esplica attraverso una

chiara individuazione dei ruoli e delle competenze dei diversi soggetti che operano

nell’ambito dell’Istituto:

• Costituzione di uno staff funzionale alle esigenze organizzative e didattiche della scuola,

che si identifica con il Dirigente Scolastico, i collaboratori, responsabili di plesso e funzioni

strumentali al POF

• Commissioni di lavoro organizzativo-gestionali e didattico-educative .

L’Autonomia organizzativa “rafforza” la scuola e i propri operatori, assicura il diritto allo

studio e la formazione del personale, mette l’ambiente nelle condizioni di essere flessibile

nell’utilizzare saperi, competenze e strumenti in rapporto a valori/esigenze finalizzate ad una

crescita individuale e collettiva.

Flessibilità nell’accoglienza e nel inserimento degli alunni

La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni, con particolare riguardo alle classi

iniziali. All’inizio di ogni anno si attivano moduli di accoglienza per l’integrazione degli

alunni nel gruppo classe e nell’intero istituto.

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Il nostro Istituto ha visto, negli ultimi anni, un notevole incremento di alunni stranieri che

appartengono prevalentemente a famiglie di varia estrazione socio-culturale e presentano

difficoltà di apprendimento per carenze linguistiche e forme di disagio emotivo. Per favorire

l’inserimento degli alunni stranieri, si organizzeranno interventi didattici individualizzati o in

piccoli gruppi, differenziate in base all’età e al ciclo di scuola frequentata.

Per gli alunni disabili e BES il Consiglio di Classe programma percorsi educativi e didattici

personalizzati per favorire condizioni per il recupero nel campo della socializzazione e

dell’apprendimento.

Ogni anno si costituisce il gruppo misto con l’equipe di neuropsichiatria infantile con il

compito di aggiornare il PDF (Profilo dinamico funzionale) e il PEDP (Progetto educativo

didattico personalizzato) dei vari alunni.

In riferimento alla L. 517/74 con le sue circolari applicative e alla L. 104/92 e alla circolare

ministeriale n.8 del 6 marzo 2013, l’insegnante specializzato è di sostegno all’intera classe e

favorisce la crescita, l’integrazione e l’autonomia dell’alunno disabile e BES (Bisogni

educativi speciali), lavorando all’interno della classe. Gli alunni disabili sono sempre inseriti

nel contesto eterogeneo della classe.

Le attività individualizzate rispondono alle effettive esigenze dell’alunno e sono concordate

dal Consiglio di Classe in sede di stesura del PSP (Piano studio personalizzato) e con

l’approvazione del GLIS (Gruppo di lavoro istituto scolastico).

All’inizio dell’anno, è compito del Consiglio di classe elaborare il PEDP dopo una fase di

attenta osservazione, così come è dovere dello stesso curare con attenzione la realizzazione

del PEDP in tutte le sue parti, anche in assenza totale o parziale dell’insegnante di sostegno.

Scuola e Territorio

L’Istituto Comprensivo “ Generale Macaluso “ si articola in quattro Plessi :

SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “PADRE ELIA LAURICELLA”

SCUOLA PRIMARIA PLESSO “ M. A. ALAIMO”

SCUOLA PRIMARIA PLESSO “ GENERALE MACALUSO”

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PLESSO “PIETRO D’ASARO”

Racalmuto, un comune di circa ottomila abitanti, di origini medioevali, sorge su un altopiano

ad una quota media di 500 m sul livello del mare. Nel passato, l’economia del paese

dipendeva in larga parte dall’industria estrattiva: le miniere di zolfo e di sale davano lavoro a

gran parte della popolazione. Centri più o meno vicini sono Grotte, Castrofilippo,

Montedoro, Favara, facilmente raggiungibili da strade provinciali. Racalmuto è un paese

“aperto” ad ogni novità che possa venire dall’esterno. Oggi il settore estrattivo risulta colpito

dalla crisi dello zolfo che ha falcidiato l’occupazione, spingendo la popolazione

all’emigrazione. Attuale risorsa del territorio è l’agricoltura, anche se il settore presenta

aspetti di criticità, tra l’altro, rappresentati dalla scarsa capacità di innovazione e dalla

difficoltà di essere presente nel mercato globale. Altra risorsa economica è la zootecnia,

anch’essa ferma e attraversata da crisi di innovazione tecnologica e di adeguamento alle

normative comunitarie. Le attività artigianali, negli ultimi anni, hanno registrato un forte

incremento che però non ha fatto diminuire il tasso di disoccupazione giovanile, soprattutto

per i giovani in possesso di un titolo di studio. Tuttavia, nonostante la precarietà economica

del paese, uomini famosi come Pietro D’Asaro e Leonardo Sciascia, hanno dato lustro a

Racalmuto, permettendogli di continuare ad essere un centro di riferimento per la cultura

dell’isola e dell’intero Paese.

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BISOGNI EDUCATIVI E DIDATTICI

Il Collegio dei docenti, dopo avere effettuato un'attenta analisi della situazione ambientale in

cui sono inseriti gli alunni, perviene alla conclusione che è dovere dell’Istituto provvedere a

soddisfare i seguenti bisogni:

1) Sviluppo integrale della personalità e maturazione dell’identità di ciascun allievo;

2) Sviluppo delle competenze e promozione del processo formativo, in coerenza con le abilità

personali degli alunni, con i loro stili e i loro tempi di apprendimento.

3) Socialità, intesa come capacità di inserirsi attivamente, consapevolmente e

responsabilmente nel tessuto sociale assimilando i valori di riferimento (solidarietà, dignità,

tolleranza, dialogo e pace);

4) Assimilazione e sviluppo della capacità di comprendere, costruire, criticare argomentazioni

e discorsi, per dare significato, in termini di verità e di valore, alle esperienze;

5) Orientamento, inteso come capacità dell’alunno di operare scelte consapevoli, sviluppo

della libertà di pensiero e conquista dell’autonomia.

CURRICOLO VERTICALE

Nelle Indicazioni Nazionali si legge: “il curricolo di istituto è espressione della libertà di

insegnamento e dell’autonomia scolastica” esplicitando, così, “le scelte e l’identità

dell’Istituto”.

È importante fare riferimento al “profilo dello studente al termine del primo ciclo di

istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di

apprendimento” .

Al termine del primo ciclo vengono individuati i traguardi per lo sviluppo delle competenze e

“rappresentano dei riferimenti ineludibili … piste culturali e didattiche da percorrere” poiché

“aiutano a finalizzare l’azione educativa”.

Gli Obiettivi di apprendimento, poi, individuano Campi del sapere, Conoscenze e Abilità

ritenuti indispensabili per il raggiungimento dei Traguardi.

Ogni scuola ha la libertà e la responsabilità di organizzare e scegliere l’itinerario più

opportuno “per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati”.

Le Indicazioni descrivono un modello di scuola che si articola su quattro grandi presupposti

pedagogici:

• La scuola nel nuovo scenario

• La centralità della persona

• Una nuova cittadinanza

• Un nuovo umanesimo

1-La scuola di oggi è immersa in molteplici stimoli, è il luogo in cui imparare a stare insieme

nel rispetto delle regole e in cui si collabora all’educazione dei piccoli cittadini italiani.

Siamo chiamati a raccogliere una sfida universale di apertura al mondo in cui l’obiettivo è

quello di aiutare i nostri studenti a formarsi sul piano cognitivo e culturale, per “affrontare

positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e

futuri”.

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2- La scuola delle Indicazioni è costruita attorno alla persona e nel rispetto della sua unicità.

Lo studente di ogni età è “al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,

affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi”.

Principi che riteniamo essenziali per la costruzione di un curricolo che si riferisce, non ad

individui “astratti”, ma a “persone che vivono qui e ora”, ponendo le basi per un percorso

formativo che attraverserà le fasi di crescita degli alunni passando per i vari ordini di scuola e

ribadendo,così, l’importanza di una continuità educativa come strumento per la didattica

centrata sulla persona.

3-“La nostra scuola deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini

dell’Europa e del mondo” ed è, quindi, essenziale che si passi attraverso la conoscenza e la

trasmissione delle tradizioni, delle memorie nazionali, attraverso la valorizzazione dei beni

culturali e artistici del territorio.

Inoltre , si sottolinea l’importanza di costruire “costantemente” “un’alleanza educativa con i

genitori” con relazioni che riconoscano i reciproci ruoli e che si “supportino vicendevolmente

nelle comuni finalità educative”.

4-“ Il bisogno di conoscere non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in

vari campi”; riteniamo, per questo, che fin dalla scuola dell’Infanzia si possono porre le basi

per aiutare gli alunni a capire come “conoscere e imparare” superando il “nozionismo” e

arrivando gradualmente al “sapere globale” .

Nelle Finalità generali leggiamo: “La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola

secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e

contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese

e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione” e nel Profilo dello

Studente si legge che “il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce

l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano”.

Emerge, inoltre, l’ evidenza di una serie di innegabili vantaggi dati da una soluzione di

verticalità:

- la realizzazione della continuità educativa- metodologico - didattica;

- la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti;

- l'impianto organizzativo unitario;

- la continuità territoriale; - l'utilizzazione funzionale delle risorse professionali.

La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso

formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del

soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche,

costruisce la sua identità.

Il nostro Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale,

anche quella verticale.

La ricerca di coordinamento dei curricoli riguarda entrambi i versanti del curricolo stesso: il

programma e la programmazione; si tratta infatti di individuare linee culturali comuni tra

l’oggetto delle attività delle diverse scuole per giungere alla definizione di veri e propri

"obiettivi-cerniera" su cui lavorare in modo coordinato rispettando, tuttavia, le differenziazioni

proprie di ciascun ordine di scuola.

Il modello di possibile traduzione operativa che l’Istituto ha elaborato, parte dall’individuazione

preventiva di obiettivi di apprendimento e traguardi per lo sviluppo delle competenze che

appartengono al curricolo dei tre ordini dell’I.C. (chiaramente definiti nelle Nuove Indicazioni

Ministeriali), che siano misurabili, osservabili, trasferibili, e che garantiscano la continuità e

l’organicità del percorso formativo.

L'ipotesi di curricolo verticale realizzata vuole esprimere l'impegno dell'Istituto di un nuovo modo

di "fare scuola" che miri a sviluppare nell'alunno la consapevolezza di ciò che sta facendo, del

perchè lo fa e di quanto è opportuno farlo, unitamente allo sviluppo di abilità mentali che lo

rendono "competente", anche al di fuori del contesto scolastico, e contribuiscono allo sviluppo di

condizioni positive che lo motivano verso la curiosità intellettuale e la soluzione di problemi.

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I DISCORSI E LE PAROLE ITALIANO

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

Il bambino:

1. Usa la lingua italiana, arricchisce e

precisa il proprio lessico, comprende parole e

discorsi, fa ipotesi sui significati.

2. Sa esprimere e comunicare agli altri

emozioni, sentimenti, argomentazioni

attraverso il linguaggio verbale che utilizza in

differenti situazioni comunicative.

3. Sperimenta rime, filastrocche,

drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca

somiglianze e analogie tra i suoni e i

significati.

4. Ascolta e comprende narrazioni, racconta

e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa

il linguaggio per progettare attività e per

definirne regole.

5. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza

di lingue diverse, riconosce e sperimenta la

pluralità dei linguaggi, si misura con la

creatività e la fantasia.

6. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e

sperimenta prime forme di comunicazione

attraverso la scrittura.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

L’alunno:

1. Partecipa a scambi comunicativi

(conversazione, discussioni di classe o di gruppo)

con compagni e insegnanti rispettando il turno e

formulando messaggi chiari e pertinenti, in un

registro il più adeguato alla situazione.

2. Ascolta e comprende testi orali “diretti” o

“trasmessi” dai media cogliendone il senso, le

informazioni principali e lo scopo.

3. Legge e comprende testi di vario tipo,

continui e non continui, ne individua il senso

globale e le informazioni principali, utilizzando

strategie di lettura adeguati agli scopi.

4. Utilizza abilità funzionali allo studio:

individua nei testi scritti informazioni utili per

l’apprendimento di un argomento dato e le mette

in relazione; le sintetizza, in funzione anche delle

esposizione orale; acquisisce il primo nucleo di

terminologia specifica.

5. Legge testi di vario genere facenti parte

della letteratura per l‟infanzia, sia a voce alta sia

in lettura silenziosa e autonoma e formula su di

essi giudizi.

6. Raccogliere le idee, organizzarle per punti,

pianificare la traccia di un racconto o di

un’esperienza.

7. Produrre racconti scritti di esperienze

personali o vissute da altri e che contengano le

informazioni essenziali relative a persone,

luoghi, tempi, situazioni, azioni.

8. Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i

vocaboli fondamentali e quelli di alto uso.

9. Capisce ed utilizza i più frequenti termini

specifici legati alle discipline di studio.

10. È consapevole che nella comunicazione

sono usate varietà diverse di lingua e lingue

differenti.

11. Padroneggia e applica in situazioni diverse

le conoscenze fondamentali relative

all’organizzazione logico- sintattica della frase

semplice, alle parti del discorso (o categorie

lessicali) e ai principi connettivi.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

L’alunno:

1. Interagisce in modo efficace in diverse

situazioni comunicative, attraverso modalità

dialogiche sempre rispettose delle idee degli

altri; con ciò matura la consapevolezza che

il dialogo, oltre a essere uno strumento

comunicativo, ha anche un grande valore

civile e lo utilizza per apprendere

informazioni ed elaborare opinioni su

problemi riguardanti vari ambiti culturali e

sociali.

2. Usa la comunicazione orale per collaborare

con gli altri, ad esempio nella realizzazione

di giochi o prodotti, nell’elaborazione di

progetti e nella formulazione di giudizi su

problemi riguardanti vari ambiti culturali e

sociali.

3. Ascolta e comprende testi di vario tipo

"diretti" e "trasmessi" dai media,

riconoscendone la fonte, il tema, le

informazioni e la loro gerarchia,

l’intenzione dell’emittente.

4. Espone oralmente all’insegnante e ai

compagni argomenti di studio e di ricerca,

anche avvalendosi di supporti specifici

(schemi, mappe, presentazioni al computer,

ecc.).

5. Usa manuali delle discipline o testi

divulgativi (continui, non continui e misti)

nelle attività di studio personali e

collaborative, per ricercare, raccogliere e

rielaborare dati, informazioni e concetti;

costruisce sulla base di quanto letto testi o

presentazioni con l’utilizzo di strumenti

tradizionali e informatici.

6. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi,

poetici, teatrali) e comincia a costruirne

un’interpretazione, collaborando con

compagni e insegnanti.

7. Scrive correttamente testi di tipo diverso

(narrativo, descrittivo, espositivo,

regolativo, argomentativo) adeguati a

situazione, argomento, scopo, destinatario.

8. Produce testi multimediali, utilizzando in

modo efficace l’accostamento dei linguaggi

verbali con quelli iconici e sonori.

9. Comprende e usa in modo appropriato le

parole del vocabolario di base

(fondamentale; di alto uso; di alta

disponibilità).

10. Riconosce e usa termini specialistici in base

ai campi di discorso.

11. Adatta opportunamente i registri informale

e formale in base alla situazione

comunicativa e agli interlocutori,

realizzando scelte lessicali adeguate.

12. Riconosce il rapporto tra varietà

linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo)

e il loro uso nello spazio geografico, sociale

e comunicativo.

13. Padroneggia e applica in situazioni diverse

le conoscenze fondamentali relative al

lessico, alla morfologia, All’organizzazione

logico-sintattica della frase semplice e

complessa, ai connettivi testuali; utilizza le

conoscenze metalinguistiche per

comprendere con maggior precisione i

significati dei testi e per correggere i propri

scritti.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

1-Prendere parte a conversazioni con il gruppo

dei pari e con gli adulti

-Descrivere ciò che si osserva

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO FINE

CLASSE TERZA

ASCOLTO E PARLATO

-Interagire in una conversazione formulando

domande e dando risposte pertinenti.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ASCOLTO E PARLATO

– Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi

dai media, riconoscendone la fonte e

individuando scopo, argomento, informazioni

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-Confrontarsi con parole nuove e fare ipotesi

sul significato

-Eseguire semplici consegne

2-Manifestare intenzioni, idee, opinioni

personali

-Rielaborare esperienze attraverso il dialogo

-Riconoscere e denominare i personaggi di una

storia associandone le caratteristiche

-Descrivere l’ambiente in cui vive

3-Memorizzare e ripetere semplici poesie,

canti e filastrocche.

-Giocare con le parole trovandone altre con

cui fanno rima

-Partecipare a semplici drammatizzazioni

4- Ascoltare, comprendere e raccontare e una

breve storia

-Leggere immagini e descriverle

-Operare confronti tra storie note

-Concordare regole con il gruppo per attivare

un gioco

5-Confrontarsi con compagni che parlano

un’altra lingua

-Sperimentare l’uso di termini linguistici

diversi da quelli della propria lingua materna

-Riconoscere e riorganizzare frasi e sequenze

di una storia

-Scegliere il finale di una storia

-Inventare il finale di una storia

6 Sperimentare e apprendere diverse forme di

comunicazione

-Associare immagini a parole e simboli

numerici

-Rielaborare messaggi pubblicitari e riflettere

sulle esperienze vissute con la TV

-Avvicinarsi alle nuove tecnologie digitali

conoscendone l’uso

-Comprendere l'argomento e le informazioni

principali di discorsi affrontati in classe.

-Seguire la narrazione di testi ascoltati mostrando

di saperne cogliere il senso globale.

-Raccontare oralmente rispettando l'ordine

cronologico e/o logico.

-Comprendere e dare semplici istruzioni.

LETTURA -Leggere testi cogliendo l'argomento centrale, le

informazioni essenziali, le intenzioni

comunicative di chi scrive.

-Comprendere testi di tipo diverso in vista di

scopi funzionali, pratici, di intrattenimento e/o di

svago.

-Leggere semplici e brevi testi letterari sia

poetici sia narrativi, mostrando di saperne

cogliere il senso globale.

SCRITTURA -Produrre semplici testi di vario tipo legati a

scopi concreti (per utilità personale, per stabilire

rapporti interpersonali) e connessi con situazioni

quotidiane (contesto scolastico e/o familiare).

-Produrre testi legati a scopi diversi (narrare,

descrivere, informare).

-Comunicare per iscritto con frasi semplici e

compiute, strutturate in un breve testo che rispetti

le fondamentali convenzioni ortografiche.

ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL

LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO -Comprendere in brevi testi il significato di

parole non note basandosi sia sul contesto, sia

sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di

parole.

-Ampliare il patrimonio culturale attraverso

esperienze scolastiche ed extrascolastiche e

attività di interazione orale e di lettura.

-Usare in modo appropriato le parole man mano

apprese.

-Effettuare semplici ricerche su parole ed

espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso.

ELEMENTI DI GRAMMATICA

ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI

DELLA LINGUA

-Ascolto

-Comprendere un saluto e semplici istruzioni

-Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di

uso quotidiano pronunciate chiaramente e

lentamente

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO FINE

CLASSE QUINTA

ASCOLTO E PARLATO

-Cogliere l'argomento principale dei discorsi.

-Prendere la parola negli scambi comunicativi

rispettando i turni di parola, ponendo domande

pertinenti e chiedendo chiarimenti.

-Riferire su esperienze personali organizzando il

racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando

l'ordine cronologico e/o logico e inserendo

elementi descrittivi funzionali al racconto.

-Cogliere in una discussione le posizioni espresse

dai compagni ed esprimere la propria opinione su

un argomento con un breve intervento preparato

in precedenza.

-Comprendere le informazioni essenziali di

un'esposizione, di istruzioni per l'esecuzione di

compiti, di messaggi trasmessi dai media.

-Organizzare un breve discorso orale o una breve

esposizione utilizzando una scaletta.

LETTURA

-Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici

sia fantastici, distinguendo 1'invenzione letteraria

dalla realtà.

-Sfruttare le informazioni della titolazione, delle

immagini e delle didascalie per farsi un'idea del

testo che si intende leggere.

-Leggere e confrontare informazioni provenienti

principali e punto di vista dell’emittente.

– Intervenire in una conversazione o in una

discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza

e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e

fornendo un positivo contributo personale.

– Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo

per adottare strategie funzionali a comprendere

durante l’ascolto.

– Ascoltare testi applicando tecniche di supporto

alla comprensione: durante l’ascolto (presa di

appunti, parole-chiave, brevi frasi riassuntive,

segni convenzionali) e dopo l’ascolto

(rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle

parole chiave, ecc.).

– Riconoscere, all’ascolto, alcuni elementi ritmici

e sonori del testo poetico.

– Narrare esperienze, eventi, trame selezionando

informazioni significative in base allo scopo,

ordinandole in base a un criterio logico-

cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed

esauriente e usando un registro adeguato

all’argomento e alla situazione.

– Descrivere oggetti, luoghi, persone e

personaggi, esporre procedure selezionando le

informazioni significative in base allo scopo e

usando un lessico adeguato all’argomento e alla

situazione.

– Riferire oralmente su un argomento di studio

esplicitando lo scopo e presentandolo in modo

chiaro: esporre le informazioni secondo un

ordine prestabilito e coerente, usare un registro

adeguato all’argomento e alla situazione,

controllare il lessico specifico, precisare le fonti e

servirsi eventualmente di materiali di supporto

(cartine, tabelle, grafici).

– Argomentare la propria tesi su un tema

affrontato nello studio e nel dialogo in classe con

dati pertinenti e motivazioni valide.

LETTURA

– Leggere ad alta voce in modo espressivo testi

noti raggruppando le parole legate dal significato

e usando pause e intonazioni per seguire lo

sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di

capire.

– Leggere in modalità silenziosa testi di varia

natura e provenienza applicando tecniche di

supporto alla comprensione (sottolineature, note

a margine, appunti) e mettendo in atto strategie

differenziate (lettura selettiva, orientativa,

analitica).

– Utilizzare testi funzionali di vario tipo per

affrontare situazioni della vita quotidiana.

– Ricavare informazioni esplicite e implicite da

testi espositivi, per documentarsi su un

argomento specifico o per realizzare scopi

pratici.

– Ricavare informazioni sfruttando le varie parti

di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli,

sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie,

apparati grafici.

– Confrontare, su uno stesso argomento,

informazioni ricavabili da più fonti, selezionando

quelle ritenute più significative ed affidabili.

Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate e riorganizzarle in modo personale

(liste di argomenti, riassunti schematici, mappe,

tabelle).

– Comprendere testi descrittivi, individuando gli

elementi della descrizione, la loro collocazione

nello spazio e il punto di vista dell’osservatore.

– Leggere semplici testi argomentativi e

individuare tesi centrale e argomenti a sostegno,

valutandone la pertinenza e la validità.

– Leggere testi letterari di vario tipo e forma

(racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie)

individuando tema principale e intenzioni

comunicative dell’autore; personaggi, loro

caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione

delle loro azioni; ambientazione spaziale e

temporale; genere di appartenenza.

Formulare in collaborazione con i compagni

18

da testi diversi per farsi un'idea di un argomento,

per trovare spunti a partire dai quali parlare o

scrivere.

-Ricercare informazioni in testi di diversa natura

e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi

applicando semplici tecniche di supporto alla

comprensione (sottolineare, annotare

informazioni, costruire mappe o schemi, ecc.).

-Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti,

per regolare comportamenti, per svolgere

un'attività, per realizzare un procedimento.

-Leggere semplici e brevi testi letterari

mostrando di riconoscere le caratteristiche

essenziali che li contraddistinguono ed

esprimendo semplici pareri personali su di essi.

-Leggere ad alta voce un testo noto e, nel caso di

testi dialogati letti a più voci, inserirsi

opportunamente con la propria battuta,

rispettando le pause e variando il tono della voce.

SCRITTURA

-Raccogliere le idee, organizzarle per punti,

pianificare la traccia di un racconto o di

un'esperienza.

-Produrre racconti scritti di esperienze personali

o vissute da altri e che contengano le

informazioni essenziali relative a persone,

luoghi, tempi, situazioni, azioni.

-Produrre testi creativi sulla base di modelli dati.

-Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti,

adeguando le forme espressive al destinatario e

alla situazione di comunicazione.

Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati

d'animo.

Realizzare testi collettivi.

-Compiere operazioni di rielaborazione sui testi.

-Produrre testi corretti dal punto di vista

ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui

siano rispettate le funzioni sintattiche e

semantiche dei principali segni interpuntivi.

ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL

LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO

-Comprendere ed utilizzare in modo appropriato

il lessico di base.

-Arricchire il patrimonio letterale attraverso

attività comunicative orali, di lettura e di scrittura

e attivando la conoscenza delle principali

relazioni di significato tra le parole.

-Comprendere che le parole hanno diverse

accezioni e individuare l’accezione specifica di

una parola in un testo.

-Comprendere, nei casi più semplici e frequenti,

l’uso e il significato figurato delle parole.

-Comprendere e utilizzare parole, termini

specifici legati alle discipline di studio.

-Utilizzare il dizionario come strumento di

consultazione.

ELEMENTI DI GRAMMATICA

ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI

DELLA LINGUA

-Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di

uso quotidiano se pronunciate chiaramente e

lentamente e identificare il tema generale di un

discorso in cui si parla di argomenti conosciuti

(la scuola, le vacanze, passatempi, i propri gusti,

...).

-Conoscere i principali meccanismi di

formazione delle parole (parole semplici,

derivate, composte).

-Comprendere le principali relazioni di

significato tra le parole (somiglianze, differenze,

appartenenza a un campo semantico).

– Riconoscere la struttura del nucleo della frase

semplice (la cosiddetta frase minima): predicato,

soggetto, altri elementi richiesti dal verbo.

–Riconoscere in una frase o in un testo le parti

ipotesi interpretative fondate sul testo.

SCRITTURA

– Conoscere e applicare le procedure di

ideazione, pianificazione, stesura e revisione del

testo a partire dall’analisi del compito di

scrittura: servirsi di strumenti per

l’organizzazione delle idee (ad es. mappe,

scalette); utilizzare strumenti per la revisione del

testo in vista della stesura definitiva; rispettare le

convenzioni grafiche.

– Scrivere testi di tipo diverso (narrativo,

descrittivo, espositivo, regolativo,

argomentativo) corretti dal punto di vista

morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e

coesi, adeguati allo scopo e al destinatario.

– Scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni

per l’uso, lettere private e pubbliche, diari

personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca,

recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base

di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione,

argomento, scopo, destinatario, e selezionando il

registro più adeguato.

– Utilizzare nei propri testi, sotto forma di

citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi

prodotti da altri e tratti da fonti diverse.

– Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi,

di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici.

– Utilizzare la videoscrittura per i propri testi,

curandone l’impaginazione; scrivere testi digitali

(ad es. e-mail, post di blog, presentazioni), anche

come supporto all’esposizione orale.

– Realizzare forme diverse di scrittura creativa,

in prosa e in versi (ad es. giochi linguistici,

riscritture di testi narrativi con cambiamento del

punto di vista); scrivere o inventare testi teatrali,

per un’eventuale messa in scena.

ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL

LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO

–Ampliare, sulla base delle esperienze

scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di

attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale,

così da comprendere e usare le parole dell’intero

vocabolario di base, anche in accezioni diverse.

–Comprendere e usare parole in senso figurato.

–Comprendere e usare in modo appropriato i

termini specialistici di base afferenti alle diverse

discipline e anche ad ambiti di interesse

personale.

–Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla

situazione comunicativa, agli interlocutori e al

tipo di testo.

–Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni

di significato fra le parole e dei meccanismi di

formazione delle parole per comprendere parole

non note all’interno di un testo.

–Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare

all’interno di una voce di dizionario le

informazioni utili per risolvere problemi o dubbi

linguistici.

ELEMENTI DI GRAMMATICA

ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI

DELLA LINGUA

–Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità

della lingua. –Stabilire relazioni tra situazioni di

comunicazione, interlocutori e registri linguistici;

tra campi di discorso, forme di testo, lessico

specialistico.

–Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei

principali tipi testuali (narrativi, descrittivi,

regolativi, espositivi, argomentativi).

–Riconoscere le principali relazioni fra significati

delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione);

conoscere l’organizzazione del lessico in campi

semantici e famiglie lessicali.

–Conoscere i principali meccanismi di

formazione delle parole: derivazione,

composizione.

–Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica

della frase semplice.

–Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-

19

del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i

principali tratti grammaticali; riconoscere le

congiunzioni di uso più frequente (come e, ma,

infatti, perché, quando).

-Conoscere le fondamentali convenzioni

ortografiche e servirsi di questa conoscenza per

rivedere la propria produzione scritta e

correggere eventuali errori.

sintattica della frase complessa almeno a un

primo grado

di subordinazione.

–Riconoscere in un testo le parti del discorso, o

categorie lessicali, e i loro tratti grammaticali.

–Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i

segni interpuntivi e la loro funzione specifica.

–Riflettere sui propri errori tipici, segnalati

dall’insegnante, allo scopo di imparare ad

autocorreggerli nella produzione scritta.

20

21

I DISCORSI E LE PAROLE LINGUA STRANIERA: INGLESE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°

GRADO

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

Il bambino:

5- Ragiona sulla lingua, scopre la

presenza di lingue diverse, riconosce

e sperimenta la pluralità dei

linguaggi, si misura con la creatività

e la fantasia.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

L’alunno:

1. Comprende brevi messaggi orali

relativi ad ambiti familiari.

2. Descrive oralmente e per iscritto,

in modo semplice, aspetti del

proprio vissuto.

3. Interagisce nel gioco.

4. Svolge compiti secondo le

indicazioni date in lingua straniera

dall’insegnante.

5. Comprende brevi messaggi orali e

scritti relativi ad ambiti familiari.

6. Descrive oralmente e per iscritto,

in modo semplice, aspetti del

proprio vissuto e del proprio

ambiente ed elementi che si

riferiscono a bisogni immediati.

7. Interagisce nel gioco; comunica in

modo comprensibile, anche con

espressioni e frasi memorizzate, in

scambi di informazioni semplici di

routine.

8. Svolge compiti secondo le

indicazioni date in lingua straniera

dall’insegnante, chiedendo

eventualmente spiegazioni.

9. Individua alcuni elementi culturali

e coglie rapporti tra forme

linguistiche e usi della lingua

straniera.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

L’alunno:

1. Comprende oralmente e per iscritto

i punti essenziali di testi in lingua

standard su argomenti familiari o

di studio che affronta normalmente

a scuola e nel tempo libero.

2. Descrive oralmente situazioni,

racconta avvenimenti ed

esperienze personali, espone

argomenti di studio.

3. Interagisce con uno o più

interlocutori in contesti familiari e

su argomenti noti.

4. Legge semplici testi attinenti a

contenuti di studio.

5. Scrive semplici resoconti e

compone brevi lettere o messaggi

rivolti a coetanei e familiari.

6. Individua elementi culturali

veicolati dalla lingua materna o di

scolarizzazione e li confronta con

quelli veicolati dalla lingua

straniera, senza atteggiamenti di

rifiuto.

7. Affronta situazioni nuove

attingendo al suo repertorio

linguistico; usa la lingua per

apprendere argomenti anche di

ambiti disciplinari diversi e

collabora fattivamente con i

compagni nella realizzazione di

attività e progetti.

8. Autovaluta le competenze

acquisite ed è consapevole del

proprio modo di apprendere.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

5-Confrontarsi con compagni che

parlano un’altra lingua

-Sperimentare l’uso di termini

linguistici diversi da quelli della

propria lingua materna

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

FINE CLASSE TERZA

ASCOLTO

-Comprendere un saluto e semplici

istruzioni;

-Comprendere istruzioni, espressioni e

frasi di uso quotidiano pronunciate

chiaramente e lentamente.

PARLATO

-Rispondere ad un saluto, intonare

semplici canzoni in lingua, anche

associando parole e movimenti;

-Interagire con un compagno per

presentarsi, giocare e soddisfare

bisogni di tipo concreto utilizzando

espressioni e frasi memorizzate adatte

alla situazione, anche se formalmente

difettose.

LETTURA -Riconoscere parole scritte di uso

comune, o con cui si è familiarizzato

oralmente, preferibilmente

accompagnate da supporti visivi;

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ASCOLTO (COMPRENSIONE

ORALE)

-Comprendere i punti essenziali di un

discorso, a condizione che venga usata

una lingua chiara e che si parli di

argomenti familiari, inerenti alla

scuola, al tempo libero, ecc..

-Individuare l’informazione principale

di programmi radiofonici o televisivi su

avvenimenti di attualità o su argomenti

che riguardano i propri interessi, a

condizione che il discorso sia articolato

in modo chiaro.

-Individuare, ascoltando, termini e

informazioni attinenti a contenuti di

studio di altre discipline.

PARLATO (PRODUZIONE E

INTERAZIONE ORALE)

-Descrivere o presentare persone,

condizioni di vita o di studio, compiti

quotidiani; indicare che cosa piace o

non piace; esprimere un’opinione e

22

-Comprendere biglietti di auguri,

cartoline:

-Comprendere brevi testi e messaggi,

accompagnati da supporti visivi,

cogliendo parole e frasi con cui si è

familiarizzato oralmente.

SCRITTURA -Copiare e scrivere parole e semplici

frasi attinenti alle attività svolte in

classe.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

FINE CLASSE QUINTA ASCOLTO

-Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate

chiaramente e lentamente e identificare

il tema generale di un discorso in cui si

parla di argomenti conosciuti (la

scuola, le vacanze, passatempi, i propri

gusti, ...).

PARLATO

-Interagire con un compagno o con un

adulto con cui si ha familiarità per

presentarsi, giocare e scambiare

semplici informazioni afferenti alla

storia personale, utilizzando espressioni

e frasi adatte alla situazione e

all’interlocutore, anche se a volte non

connesse e formalmente difettose;

-Sostenere ciò che si dice o si chiede

con mimica e gesti chiedendo

eventualmente all’interlocutore di

ripetere.

LETTURA

Comprendere brevi e semplici testi

(cartoline, messaggi di posta

elettronica, lettere personali, storie per

bambini…) accompagnati

preferibilmente da supporti visivi,

cogliendo nomi familiari, parole e frasi

basilari.

SCRITTURA

Scrivere messaggi semplici e brevi,

come biglietti e brevi lettere personali

(per fare auguri, per ringraziare o

invitare qualcuno, per chiedere notizie,

per raccontare proprie esperienze…)

anche se formalmente difettosi, purché

siano comprensibili.

motivarla con espressioni e frasi

connesse in modo semplice.

-Interagire con uno o più interlocutori,

comprendere i punti chiave di una

conversazione ed esporre le proprie

idee in modo chiaro e comprensibile.

-Gestire conversazioni di routine,

facendo domande e scambiando idee e

informazioni in situazioni quotidiane

prevedibili.

LETTURA (COMPRENSIONE

SCRITTA)

-Leggere e individuare informazioni

esplicite in brevi testi di uso quotidiano

e in lettere personali.

-Leggere globalmente testi

relativamente lunghi per trovare

informazioni specifiche relative ai

propri interessi e a contenuti di studio

di altre discipline.

-Leggere testi riguardanti istruzioni per

l’uso di un oggetto, per lo svolgimento

di giochi, per attività collaborative.

-Leggere brevi storie, semplici

biografie e testi narrativi più ampi in

edizioni graduate.

SCRITTURA (PRODUZIONE

SCRITTA)

-Produrre risposte a questionari e

formulare domande su testi.

-Raccontare per iscritto esperienze,

esprimendo sensazioni e opinioni con

frasi semplici.

-Scrivere brevi lettere personali

adeguate al destinatario e brevi

resoconti che si avvalgano di lessico

sostanzialmente appropriato e di

sintassi elementare.

RIFLESSIONE SULLA LINGUA E

SULL’APPRENDIMENTO

-Rilevare semplici regolarità e

differenze nella forma di testi scritti di

uso comune.

-Confrontare parole e strutture relative

a codici verbali diversi.

-Rilevare semplici analogie o

differenze tra comportamenti e usi

legati a lingue diverse.

-Riconoscere come si apprende e che

cosa ostacola il proprio apprendimento.

23

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LINGUA STRANIERA: FRANCESE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°

GRADO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

L’alunno:

1. Comprende brevi messaggi orali e

scritti relativi ad ambiti familiari.

2. Comunica oralmente in attività che

richiedono solo uno scambio di

informazioni semplice e diretto su

argomenti familiari e abituali.

3. Descrive oralmente e per iscritto,

in modo semplice, aspetti del

proprio vissuto e del proprio

ambiente.

4. Legge brevi e semplici testi con

tecniche adeguate allo scopo.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

ASCOLTO (COMPRENSIONE

ORALE)

-Comprendere istruzioni, espressioni e

frasi di uso quotidiano se pronunciate

chiaramente e identificare il tema

generale di brevi messaggi orali in cui

si parla di argomenti conosciuti.

-Comprendere brevi testi multimediali

identificandone parole chiave e il senso

generale.

PARLATO (PRODUZIONE E

INTERAZIONE ORALE)

-Descrivere persone, luoghi e oggetti

familiari utilizzando parole e frasi già

incontrate ascoltando o leggendo.

Riferire semplici informazioni afferenti

alla sfera personale, integrando il

significato di ciò che si dice con

mimica e gesti.

-Interagire in modo comprensibile con

un compagno o un adulto con cui si ha

familiarità, utilizzando espressioni e

frasi adatte alla situazione.

LETTURA (COMPRENSIONE

SCRITTA)

-Comprendere testi semplici di

contenuto familiare e di tipo concreto e

trovare informazioni specifiche in

materiali di uso corrente.

SCRITTURA (PRODUZIONE

SCRITTA)

-Scrivere testi brevi e semplici per

raccontare le proprie esperienze, per

fare gli auguri, per ringraziare o per

invitare qualcuno, anche con errori

formali che non compromettano però

la comprensibilità del messaggio.

RIFLESSIONE SULLA LINGUA E

25

SULL’APPRENDIMENTO

-Osservare le parole nei contesti d’uso

e rilevare le eventuali variazioni di

significato.

-Osservare la struttura delle frasi e

mettere in relazione costrutti e

intenzioni comunicative.

-Confrontare parole e strutture relative

a codici verbali diversi.

-Riconoscere i propri errori e i propri

modi di apprendere le lingue.

26

27

LA CONOSCENZA DEL MONDO- MATEMATICA

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°

GRADO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

Il bambino:

1. Raggruppa e ordina oggetti e

materiali secondo criteri diversi, ne

identifica alcune proprietà, confronta e

valuta quantità; utilizza simboli per

registrare;

2. Esegue misurazioni usando

strumenti alla sua portata;

3. Ha familiarità sia con le strategie del

contare e dell’operare con i numeri sia

con quelle necessarie per eseguire le

prime misurazioni di lunghezze, pesi, e

altre quantità;

4.Individua le posizioni di oggetti e

persone nello spazio, usando termini

come avanti/dietro, sopra/sotto,

destra/sinistra ecc…;

5. Segue correttamente un percorso

sulla base di indicazioni verbali.

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

L’alunno:

1. Sviluppa un atteggiamento positivo

rispetto alla matematica, attraverso

esperienze significative, che gli

hanno fatto intuire come gli

strumenti matematici che ha

imparato a utilizzare siano utili per

operare nella realtà;

2. Riconosce e quantifica, in casi

semplici, situazioni di incertezza;

3. Legge e comprende testi che

coinvolgono aspetti logici e

matematici;

4. Riconosce e rappresenta forme del

piano e dello spazio, relazioni e

strutture che si trovano in natura o

che sono state create dall’uomo.

5. Si muove con sicurezza nel calcolo

scritto e mentale con i numeri

naturali e sa valutare l’opportunità

di ricorrere a una calcolatrice.

6. Riconosce e risolve problemi in

contesti diversi e valutando le

informazioni e la loro coerenza.

7. Spiega il procedimento seguito,

anche in forma scritta, mantenendo

il controllo sia sul processo

risolutivo, sia sui risultati.

8. Riesce a risolvere facili problemi in

tutti gli ambiti di contenuto,

mantenendo il controllo sia sul

processo risolutivo, sia sui risultati.

Descrive il procedimento seguito e

riconosce strategie di soluzione

diverse dalla propria.

9. Costruisce ragionamenti formulando

ipotesi, sostenendo le proprie idee e

confrontandosi con il punto di vista

di altri.

10. Riconosce e utilizza

rappresentazioni diverse di oggetti

matematici (numeri decimali,

frazioni, percentuali, scale di

riduzione, ...).

11. Descrive, denomina e classifica

figure in base a caratteristiche

geometriche, ne determina misure,

progetta e costruisce modelli

concreti di vario tipo.

12. Percepisce, descrive e rappresenta

relazioni spaziali, forme e strutture

che si trovano in natura o che sono

state create dall’uomo, utilizzando

in particolare strumenti per il

disegno geometrico (riga, compasso,

squadra).

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

L’alunno:

1. si muove con sicurezza nel calcolo

anche con i numeri razionali, ne

padroneggia le diverse

rappresentazioni e stima la grandezza

di un numero e il risultato di

operazioni.

2. Riconosce e denomina le forme del

piano e dello spazio, le loro

rappresentazioni e ne coglie le

relazioni tra gli elementi.

3. Analizza e interpreta

rappresentazioni di dati per ricavarne

misure di variabilità e prendere

decisioni.

4. Riconosce e risolve problemi in

contesti diversi valutando le

informazioni e la loro coerenza.

5. Spiega il procedimento seguito,

anche in forma scritta, mantenendo il

controllo sia sul processo risolutivo,

sia sui risultati.

6. Confronta procedimenti diversi e

produce formalizzazioni che gli

consentono di passare da un

problema specifico a una classe di

problemi.

7. Produce argomentazioni in base alle

conoscenze teoriche acquisite (ad

esempio sa utilizzare i concetti di

proprietà caratterizzante e di

definizione).

8. Sostiene le proprie convinzioni,

portando esempi e controesempi

adeguati e utilizzando concatenazioni

di affermazioni; accetta di cambiare

opinione riconoscendo le

conseguenze logiche di una

argomentazione corretta.

9. Utilizza e interpreta il linguaggio

matematico (piano cartesiano,

formule, equazioni, ...) e ne coglie il

rapporto col linguaggio naturale.

10. Nelle situazioni di incertezza (vita

quotidiana, giochi,…) si orienta con

valutazioni di probabilità.

11. Ha rafforzato un atteggiamento

positivo rispetto alla matematica

attraverso esperienze significative e

ha capito come gli strumenti

matematici appresi siano utili in

molte situazioni per operare nella

realtà.

28

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

1-Raggruppare, confrontare e ordinare

secondo criteri diversi

-Usare quantificatori

-Utilizzare simboli per registrare

quantità

-Riconoscere e descrivere le proprietà

di un oggetto

2-Eseguire misurazioni utilizzando

oggetti o il corpo

-Sapersi orientare nello spazio

seguendo indicazioni

3- Avere familiarità con le strategie del

contare

-Riconoscere piccole quantità

numeriche

-Conoscere i numeri entro la decina

-Associare la quantità al numero

-Eseguire semplici operazioni

numeriche

-Individuare attributi comuni per

costruire insiemi

-Individuare e utilizzare strumenti per

la registrazione delle conoscenze

-Eseguire semplici misurazioni

utilizzando i simboli numerici

-Riconoscere e rappresentare

graficamente le forme geometriche.

4-5 Utilizzare i descrittori spaziali

-Saper localizzare gli oggetti nello

spazio secondo indicazioni

-Riconoscere le relazioni spaziali

-Eseguire correttamente un percorso in

base ad indicazioni verbali

-Rappresentare spazi conosciuti

-Riconoscere e diversificare gli spazi

dell’ambiente scuola

-

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO FINE

CLASSE TERZA

NUMERI

-Contare oggetti o eventi , con la voce

o mentalmente in senso progressivo e

regressivo e per salti di due, tre...

-Leggere e scrivere i numeri naturali

in base dieci, confrontarli e ordinarli,

anche rappresentandoli sulla retta.

-Eseguire mentalmente semplici

operazioni con i numeri naturali e

verbalizzare le procedure di calcolo.

-Conoscere con sicurezza le tabelline

della moltiplicazione dei numeri fino a

10.

-Eseguire le quattro operazioni con i

numeri naturali

-Leggere, scrivere, confrontare

numeri decimali, rappresentarli sulla

retta ed eseguire semplici addizioni e

sottrazioni, anche con riferimento alle

monete o ai risultati di semplici

misure.

SPAZIO E FIGURE -Comunicare la posizione di oggetti

nello spazio fisico, sia rispetto al

soggetto, sia rispetto ad altre persone

o oggetti, usando termini adeguati.

-Eseguire un semplice percorso

partendo dalla descrizione verbale o

al disegno, descrivere un percorso che

si sta facendo e dare le istruzioni a

qualcuno perché compia un percorso

desiderato.

-Riconoscere e denominare figure

geometriche, disegnare figure

geometriche e costruire modelli

materiali.

RELAZIONI, DATI E

PREVISIONI -Classificare numeri, figure, oggetti in

base ad una o più proprietà,

utilizzando rappresentazioni

opportune, a seconda dei contesti e dei

fini.

-Argomentare sui criteri che sono stati

usati per realizzare classificazioni e

ordinamenti assegnati. -

Rappresentare relazioni e dati con

diagrammi, schede e tabelle.

-Misurare lunghezze utilizzando unità

di misura arbitrarie e convenzionali.

-Collegare le pratiche di misura alla

conoscenza dei numeri e delle

operazioni.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO AL

TERMINE DELLA CLASSE

QUINTA

NUMERI

-Leggere, scrivere, confrontare

numeri decimali.

-Eseguire le quattro operazioni con

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

NUMERI

-Eseguire addizioni, sottrazioni,

moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti

e confronti tra i numeri conosciuti

(numeri naturali, numeri interi, frazioni

e numeri decimali), quando possibile a

mente oppure utilizzando gli usuali

algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli

di calcolo e valutando quale strumento

può essere più opportuno.

-Dare stime approssimate per il

risultato di una operazione e controllare

la plausibilità di un calcolo.

-Rappresentare i numeri conosciuti

sulla retta.

-Utilizzare scale graduate in contesti

significativi per le scienze e per la

tecnica.

-Utilizzare il concetto di rapporto fra

numeri o misure ed esprimerlo sia nella

forma decimale, sia mediante

frazione.

-Utilizzare frazioni equivalenti e

numeri decimali per denotare uno

stesso numero razionale in diversi

modi, essendo consapevoli di vantaggi

e svantaggi delle diverse

rappresentazioni.

-Comprendere il significato di

percentuale e saperla calcolare

utilizzando strategie diverse.

-Interpretare una variazione

percentuale di una quantità data come

una moltiplicazione per un numero

decimale.

-Individuare multipli e divisori di un

numero naturale e multipli e divisori

comuni a più numeri.

-Comprendere il significato e l’utilità

del multiplo comune più piccolo e del

divisore comune più grande, in

matematica e in situazioni concrete.

-In casi semplici scomporre numeri

naturali in fattori primi e conoscere

l’utilità di tale scomposizione per

diversi fini.

-Utilizzare la notazione usuale per le

potenze con esponente intero positivo,

consapevoli del significato, e le

proprietà delle potenze per semplificare

calcoli e notazioni.

-Conoscere la radice quadrata come

operatore inverso dell’elevamento al

quadrato.

-Dare stime della radice quadrata

utilizzando solo la moltiplicazione.

-Sapere che non si può trovare una

frazione o un numero decimale che

elevato al quadrato dà 2, o altri numeri

interi.

-Utilizzare la proprietà associativa e

distributiva per raggruppare e

semplificare, anche mentalmente, le

29

sicurezza, valutando l’opportunità di

ricorrere al calcolo mentale, scritto o

con la calcolatrice a seconda delle

situazioni.

-Eseguire la divisione con resto fra

numeri naturali; individuare multipli e

divisori di un numero.

-Stimare il risultato di una operazione.

-Operare con le frazioni e riconoscere

frazioni equivalenti.

-Utilizzare numeri decimali, frazioni e

percentuali per descrivere situazioni

quotidiane.

-Interpretare i numeri interi negativi

in contesti concreti.

-Rappresentare i numeri conosciuti

sulla retta e utilizzare scale graduate

in contesti significativi per le scienze

e per la tecnica.

-Conoscere sistemi di notazione dei

numeri che sono o sono stati in uso in

luoghi, tempi e culture diverse dalla

nostra.

SPAZIO E FIGURE

-Descrivere, denominare e classificare

figure geometriche, identificando

elementi significativi e simmetrie,

anche al fine di farle riprodurre da

altri.

-Riprodurre una figura in base a una

descrizione, utilizzando gli strumenti

opportuni (carta a quadretti, riga e

compasso, squadre, software di

geometria).

-Utilizzare il piano cartesiano per

localizzare punti.

-Costruire e utilizzare modelli

materiali nello spazio e nel piano

come supporto a una prima capacità

di visualizzazione.

-Riconoscere figure ruotate, traslate e

riflesse.

-Confrontare e misurare angoli

utilizzando proprietà e strumenti.

-Utilizzare e distinguere fra loro i

concetti di

perpendicolarità, parallelismo,

orizzontalità, verticalità,

parallelismo.

-Riprodurre in scala una figura

assegnata (utilizzando, ad esempio, la

carta a quadretti).

-Determinare il perimetro di una

figura utilizzando le più comuni

formule o altri procedimenti.

-Determinare l’area di rettangoli e

triangoli e di altre figure per

scomposizione o utilizzando le più

comuni formule.

-Riconoscere rappresentazioni piane

di oggetti tridimensionali,

identificare punti di vista diversi di

uno stesso oggetto (dall’alto, di

fronte, ecc.).

operazioni.

-Descrivere con un’espressione

numerica la sequenza di operazioni che

fornisce la soluzione di un problema.

-Eseguire semplici espressioni di

calcolo con i numeri conosciuti,

essendo consapevoli del significato

delle parentesi e delle convenzioni

sulla precedenza delle operazioni.

-Esprimere misure utilizzando anche le

potenze del 10 e le cifre significative.

SPAZIO E FIGURE

-Riprodurre figure e disegni

geometrici, utilizzando in modo

appropriato e con accuratezza

opportuni strumenti (riga, squadra,

compasso, goniometro, software di

geometria).

-Rappresentare punti, segmenti e figure

sul piano cartesiano.

-Conoscere definizioni e proprietà

(angoli, assi di simmetria, diagonali,

…) delle principali figure piane

(triangoli, quadrilateri, poligoni

regolari, cerchio).

-Descrivere figure complesse e

costruzioni geometriche al fine di

comunicarle ad altri.

-Riprodurre figure e disegni geometrici

in base a una descrizione e

codificazione fatta da altri.

-Riconoscere figure piane simili in vari

contesti e riprodurre in scala una figura

assegnata.

-Conoscere il Teorema di Pitagora e le

sue applicazioni in matematica e in

situazioni concrete.

-Determinare l’area di semplici figure

scomponendole in figure elementari, ad

esempio triangoli, o utilizzando le più

comuni formule.

-Stimare per difetto e per eccesso l’area

di una figura delimitata anche da linee

curve.

-Conoscere il numero π, e alcuni modi

per approssimarlo.

-Calcolare l’area del cerchio e la

lunghezza della circonferenza,

conoscendo il raggio, e viceversa.

-Conoscere e utilizzare le principali

trasformazioni geometriche e i loro

invarianti.

-Rappresentare oggetti e figure

tridimensionali in vario modo tramite

disegni sul piano.

-Visualizzare oggetti tridimensionali a

partire da rappresentazioni

bidimensionali.

-Calcolare l’area e il volume delle

figure solide più comuni e darne stime

di oggetti della vita quotidiana.

-Risolvere problemi utilizzando le

proprietà geometriche delle figure.

RELAZIONI E FUNZIONI

30

RELAZIONI, DATI E

PREVISIONI

-Rappresentare relazioni e dati e, in

situazioni significative, utilizzare le

rappresentazioni per ricavare

informazioni, formulare giudizi e

prendere decisioni.

-Usare le nozioni di frequenza, di

moda e di media aritmetica, se

adeguata alla tipologia dei dati a

disposizione.

-Rappresentare problemi con tabelle e

grafici che ne esprimono la struttura.

-Utilizzare le principali unità di

misura per lunghezze, angoli, aree,

volumi/capacità, intervalli temporali,

masse, pesi per effettuare misure e

stime.

-Passare da un’unità di misura a

un’altra, limitatamente alle unità di

uso più comune, anche nel contesto

del sistema monetario.

-In situazioni concrete, di una coppia

di eventi intuire e cominciare ad

argomentare qual è il più probabile,

dando una prima quantificazione nei

casi più semplici, oppure riconoscere

se si tratta di eventi ugualmente

probabili.

-Riconoscere e descrivere regolarità

in una sequenza di numeri o di figure.

-Interpretare, costruire e trasformare

formule che contengono lettere per

esprimere in forma generale

relazioni e proprietà.

-Esprimere la relazione di

proporzionalità con un’uguaglianza di

frazioni e viceversa.

-Usare il piano cartesiano per

rappresentare relazioni e funzioni

empiriche o ricavate da tabelle, e per

conoscere in particolare le funzioni del

tipo y=ax, y=a/x, y=ax2, y=2n e i loro

grafici e collegare le prime due al

concetto di proporzionalità.

-Esplorare e risolvere problemi

utilizzando equazioni di primo grado.

DATI E PREVISIONI

Rappresentare insiemi di dati, anche

facendo uso di un foglio elettronico. In

situazioni significative, confrontare

dati al fine di prendere decisioni,

utilizzando le distribuzioni delle

frequenze e delle frequenze relative.

Scegliere ed utilizzare valori medi

(moda, mediana, media aritmetica)

adeguati alla tipologia ed alle

caratteristiche dei dati a disposizione.

Saper valutare la variabilità di un

insieme di dati determinandone, ad

esempio, il campo di variazione.

-In semplici situazioni aleatorie,

individuare gli eventi elementari,

assegnare a essi una probabilità,

calcolare la probabilità di qualche

evento, scomponendolo in eventi

elementari disgiunti.

-Riconoscere coppie di eventi

complementari, incompatibili,

indipendenti.

31

32

LA CONOSCENZA DEL

MONDO-IL CORPO E IL

MOVIMENTO

SCIENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°

GRADO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Il bambino:

5-Osserva con attenzione il suo corpo,

gli organismi viventi e i loro ambienti,

i fenomeni naturali,accorgendosi dei

loro cambiamenti;

6-Si interessa a macchine ed a

strumenti tecnologici, prova a

scoprirne le funzioni e i possibili usi

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Il bambino:

2-Riconosce i segnali e i ritmi del

proprio corpo, le differenze sessuali e

di sviluppo e adotta pratiche corrette

di cura di sé, di igiene e di sana

alimentazione.

5-Conosce il proprio corpo, le sue

diverse parti e rappresenta il corpo in

stasi e in movimento.

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

L’alunno:

1. Sviluppa atteggiamenti di curiosità

e modi di guardare il mondo che lo

stimolano a cercare spiegazioni di

quello che vede succedere.

2. Esplora i fenomeni con un

approccio scientifico: con l’aiuto

dell’insegnante, dei compagni, in

modo autonomo, osserva e descrive

lo svolgersi dei fatti, formula

domande, anche sulla base di ipotesi

personali, propone e realizza

semplici esperimenti.

3. Individua nei fenomeni somiglianze

e differenze, fa misurazioni, registra

dati significativi, identifica relazioni

spazio/temporali.

4. Individua aspetti quantitativi e

qualitativi nei fenomeni, produce

rappresentazioni grafiche di livello

adeguato, elabora semplici modelli.

5. Riconosce le principali

caratteristiche e i modi di vivere di

organismi animali e vegetali.

6. Ha consapevolezza della struttura e

dello sviluppo del proprio corpo, nei

suoi diversi organi e apparati, ne

riconosce e descrive il

funzionamento, utilizzando modelli

intuitivi ed ha cura della sua salute.

7. Ha atteggiamenti di cura verso

l‟ambiente scolastico che condivide

con gli altri; rispetta e apprezza il

valore dell’ambiente sociale e

naturale.

8. Espone con forma chiara ciò che ha

sperimentato, utilizzando un

linguaggio appropriato.

9. Trova da varie fonti (libri, internet,

discorsi degli adulti,…)

informazioni e spiegazione sui

problemi.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

L’alunno:

1. Esplora e sperimenta, in laboratorio e

all’aperto, lo svolgersi dei più

comuni fenomeni, ne immagina e ne

verifica le cause; ricerca soluzioni ai

problemi, utilizzando le conoscenze

acquisite.

2. Sviluppa semplici schematizzazioni e

modellizzazioni di fatti e fenomeni

ricorrendo, quando è il caso, a misure

appropriate e a semplici

formalizzazioni.

3. Riconosce nel proprio organismo

strutture e funzionamenti a livelli

macroscopici e microscopici, è

consapevole delle sue potenzialità e

dei suoi limiti.

4. Ha una visione della complessità del

sistema dei viventi e della loro

evoluzione nel tempo; riconosce

nella loro diversità i bisogni

fondamentali di animali e piante, e i

modi di soddisfarli negli specifici

contesti ambientali.

5. È consapevole del ruolo della

comunità umana sulla Terra, del

carattere finito delle risorse, nonché

dell’ineguaglianza dell’accesso a

esse, e adotta modi di vita

ecologicamente responsabili.

6. Collega lo sviluppo delle scienze allo

sviluppo della storia dell’uomo.

7. Ha curiosità e interesse verso i

principali problemi legati all’uso

della scienza nel campo dello

sviluppo scientifico e tecnologico.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO:-La

conoscenza del mondo

5-Comprendere la struttura del corpo

umano e le sue funzioni

-Conoscere gli organismi viventi e i

loro ambienti

-Cogliere le trasformazioni stagionali

6-Scoprire le funzioni e gli usi di

macchine e strumenti tecnologici

OBIETTIVI DI

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO FINE

CLASSE TERZA

ESPLORARE E DESCRIVERE

OGGETTI E MATERIALI

-Individuare, attraverso l’interazione

diretta, la struttura di oggetti semplici,

analizzarne qualità e proprietà,

descriverli nella loro unitarietà e nelle

loro parti, scomporli e ricomporli,

riconoscerne funzioni e modi d’uso.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

FISICA E CHIMICA

-Utilizzare i concetti fisici fondamentali

quali: pressione, volume, velocità,

peso, peso specifico, forza,

temperatura, calore, carica elettrica,

ecc., in varie situazioni di esperienza;

in alcuni casi raccogliere dati su

variabili rilevanti di differenti

fenomeni, trovarne relazioni

quantitative ed esprimerle con

33

APPRENDIMENTO:-il corpo e il

movimento

2-Prendere coscienza della propria

identità sessuale

-Capire l’importanza di una sana

abitudine igienico-alimentare

-Assumere corrette pratiche di igiene

-Conoscere gli alimenti della propria

dieta

5-Conoscere globalmente il proprio

corpo.

-Percepire, riconoscere e denominare

le parti del corpo su di sé e sugli altri.

-Rappresentare il corpo in stasi e in

movimento

-Seriare e classificare oggetti in base

alle loro proprietà.

-Individuare strumenti e unità di

misura appropriati alle situazioni

problematiche in esame, fare misure e

usare la matematica conosciuta per

trattare i dati.

-Descrivere semplici fenomeni della

vita quotidiana legati ai liquidi, al

cibo, alle forze e al movimento, al

calore, ecc.

OSSERVARE E SPERIMENTARE

SUL CAMPO

-Osservare i momenti significativi

nella vita di piante e animali,

realizzando allevamenti in classe di

piccoli animali, semine in terrari e

orti, ecc. Individuare somiglianze e

differenze nei percorsi di sviluppo di

organismi animali e vegetali.

-Osservare, con uscite all’esterno, le

caratteristiche dei terreni e delle

acque.

-Avere familiarità con la variabilità

dei fenomeni atmosferici (venti,

nuvole, pioggia, ecc.) e con la

periodicità dei fenomeni celesti

(dì/notte, percorsi del sole, stagioni).

-Osservare e interpretare le

trasformazioni ambientali naturali (ad

opera del sole, di agenti atmosferici,

dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera

dell’uomo (urbanizzazione,

coltivazione, industrializzazione,

ecc.).

L’UOMO, I VIVENTI E

L’AMBIENTE

-Riconoscere e descrivere le

caratteristiche del proprio ambiente.

-Osservare e prestare attenzione al

funzionamento del proprio corpo

(fame, sete, dolore, movimento,

freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo

come organismo complesso,

proponendo modelli elementari del

suo funzionamento.

-Riconoscere in altri organismi

viventi, in relazione con i loro

ambienti, bisogni analoghi ai propri.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO FINE

CLASSE QUINTA

OGGETTI, MATERIALI E

TRASFORMAZIONI

-Individuare, nell’osservazione di

esperienze concrete, alcuni concetti

scientifici quali: dimensioni spaziali,

peso, peso specifico, forza,

movimento, pressione, temperatura,

calore, ecc.

-Cominciare a riconoscere regolarità

nei fenomeni e a costruire in modo

elementare il concetto di energia.

-Osservare, utilizzare e, quando è

rappresentazioni formali di tipo

diverso. Realizzare esperienze quali ad

esempio: piano inclinato.

galleggiamento, vasi comunicanti,

riscaldamento dell’acqua, fusione del

ghiaccio, costruzione di un circuito

pila-interruttore-lampadina.

-Costruire e utilizzare correttamente il

concetto di energia come quantità che

si conserva; individuare la sua

dipendenza da altre variabili;

riconoscere l’inevitabile produzione di

calore nelle catene energetiche reali.

Realizzare esperienze quali ad esempio:

mulino ad acqua, dinamo, elica rotante

sul termosifone, riscaldamento

dell’acqua con il frullatore.

-Padroneggiare concetti di

trasformazione chimica; sperimentare

reazioni (non pericolose) anche con

prodotti chimici di uso domestico e

interpretarle sulla base di modelli

semplici di struttura della materia;

osservare e descrivere lo svolgersi delle

reazioni e i prodotti ottenuti. Realizzare

esperienze quali ad esempio: soluzioni

in acqua, combustione di una candela,

bicarbonato di sodio + aceto.

ASTRONOMIA E SCIENZE

DELLA TERRA

-Osservare, modellizzare e interpretare

i più evidenti fenomeni celesti

attraverso l’osservazione del cielo

notturno e diurno, utilizzando anche

planetari o simulazioni al computer.

Ricostruire i movimenti della Terra da

cui dipendono il dì e la notte e

l’alternarsi delle stagioni. Costruire

modelli tridimensionali anche in

connessione con l’evoluzione storica

dell’astronomia.

-Spiegare, anche per mezzo di

simulazioni, i meccanismi delle eclissi

di sole e di luna. Realizzare esperienze

quali ad esempio: costruzione di una

meridiana, registrazione della traiettoria

del sole e della sua altezza a

mezzogiorno durante l’arco dell’anno.

-Riconoscere, con ricerche sul campo

ed esperienze concrete, i principali tipi

di rocce ed i processi geologici da cui

hanno avuto origine.

-Conoscere la struttura della Terra e i

suoi movimenti interni (tettonica a

placche); individuare i rischi sismici,

vulcanici e idrogeologici della propria

regione per pianificare eventuali attività

di prevenzione. Realizzare esperienze

quali ad esempio la raccolta e i saggi di

rocce diverse.

BIOLOGIA

-Riconoscere le somiglianze e le

differenze del funzionamento delle

diverse specie di viventi.

34

possibile, costruire semplici strumenti

di misura: recipienti per misure di

volumi/capacità, bilance a molla,

ecc.) imparando a servirsi di unità

convenzionali.

-Individuare le proprietà di alcuni

materiali come, ad esempio: la

durezza, il peso, l’elasticità, la

trasparenza, la densità, ecc.; realizzare

sperimentalmente semplici soluzioni

in acqua (acqua e zucchero, acqua e

inchiostro, ecc).

-Osservare e schematizzare alcuni

passaggi di stato, costruendo semplici

modelli interpretativi e provando ad

esprimere in forma grafica le relazioni

tra variabili individuate (temperatura

in funzione del tempo, ecc.).

OSSERVARE E SPERIMENTARE

SUL CAMPO

-Proseguire nelle osservazioni

frequenti e regolari, a occhio nudo o

con appropriati strumenti, con i

compagni e autonomamente, di una

porzione di ambiente vicino;

individuare gli elementi che lo

caratterizzano e i loro cambiamenti

nel tempo.

-Conoscere la struttura del suolo

sperimentando con rocce, sassi e

terricci; osservare le caratteristiche

dell’acqua e il suo ruolo

nell’ambiente.

-Ricostruire e interpretare il

movimento dei diversi oggetti celesti,

rielaborandoli anche attraverso giochi

col corpo.

L’UOMO, I VIVENTI E

L’AMBIENTE

-Descrivere e interpretare il

funzionamento del corpo come

sistema complesso situato in un

ambiente; costruire modelli plausibili

sul funzionamento dei diversi

apparati, elaborare primi modelli

intuitivi di struttura cellulare.

-Avere cura della propria salute anche

dal punto di vista alimentare e

motorio. Acquisire le prime

informazioni sulla riproduzione e la

sessualità.

-Riconoscere, attraverso l’esperienza

di coltivazioni, allevamenti, ecc. che

la vita di ogni organismo è in

relazione con altre e differenti forme

di vita.

-Elaborare i primi elementi di

classificazione animale e vegetale

sulla base di osservazioni personali.

-Proseguire l’osservazione e

l’interpretazione delle trasformazioni

ambientali, ivi comprese quelle

globali, in particolare quelle

conseguenti all’azione modificatrice

-Comprendere il senso delle grandi

classificazioni, riconoscere nei fossili

indizi per ricostruire nel tempo le

trasformazioni dell’ambiente fisico, la

successione e l’evoluzione delle specie.

Realizzare esperienze quali ad esempio:

in coltivazioni e allevamenti, osservare

della variabilità in individui della stessa

specie.

-Sviluppare progressivamente la

capacità di spiegare il funzionamento

macroscopico dei viventi con un

modello cellulare (collegando per

esempio: la respirazione con la

respirazione cellulare, l’alimentazione

con il metabolismo cellulare, la crescita

e lo sviluppo con la duplicazione delle

cellule, la crescita delle piante con la

fotosintesi). Realizzare esperienze quali

ad esempio: dissezione di una pianta,

modellizzazione di una cellula,

osservazione di cellule vegetali al

microscopio, coltivazione di muffe e

microorganismi.

-Conoscere le basi biologiche della

trasmissione dei caratteri ereditari

acquisendo le prime elementari nozioni

di genetica.

-Acquisire corrette informazioni sullo

sviluppo puberale e la sessualità;

sviluppare la cura e il controllo della

propria salute attraverso una corretta

alimentazione; evitare

consapevolmente i danni prodotti dal

fumo e dalle droghe.

-Assumere comportamenti e scelte

personali ecologicamente sostenibili.

Rispettare e preservare la biodiversità

nei sistemi ambientali. Realizzare

esperienze quali ad esempio:

costruzione di nidi per uccelli selvatici,

adozione di uno stagno o di un bosco.

35

dell’uomo.

LA CONOSCENZA DEL

MONDO-IL SE E L’ALTRO

STORIA

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°

GRADO

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

LA CONOSCENZA DEL

MONDO

Il bambino

7-Sa collocare le azioni quotidiane

nel tempo della giornata e della

settimana;

8-Riferisce correttamente eventi del

passato recente; sa dire cosa potrà

succedere in un futuro immediato e

prossimo;

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

ILSE E L’ALTRO

Il bambino

3- Sa di avere una storia personale

e familiare, conosce le tradizioni

della famiglia, della comunità e le

mette a confronto con altre.

5-Pone domande sui temi religiosi,

sulle diversità culturali, su ciò che è

bene o male, sulla giustizia, e ha

raggiunto una prima

consapevolezza dei propri diritti e

doveri, delle regole del vivere

insieme.

6-Si orienta nelle prime

generalizzazioni di passato,

presente, futuro

7-Riconosce i più importanti segni

della sua cultura e del territorio, le

istituzioni, i servizi pubblici, il

funzionamento delle città e delle

piccole comunità.

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

L’alunno:

1. Conosce elementi significativi del

passato del suo ambiente di vita.

2. Usa la linea del tempo, per

collocare un fatto o un periodo

storico.

3. Comprende avvenimenti, fatti e

fenomeni delle società e civiltà

che hanno caratterizzato la storia

dell’umanità dal Paleolitico alla

fine del mondo antico, con

possibilità di apertura e di

confronto con la

contemporaneità, con particolare

riferimento alla storia del passato

dell’Italia.

4. Individua le relazioni tra gruppi

umani e contesti spaziali.

5. Organizza la conoscenza,

tematizzando ed usando semplici

categorie(alimentazione, difesa,

cultura).

6. Comprende semplici testi storici e

sa individuarne e caratteristiche.

7. Usa carte geo-storiche, anche con

l’ausilio di strumenti informatici.

8. Sa raccontare i fatti studiati.

9. Riconosce le tracce storiche

presenti sul territorio e

comprende l’importanza del

patrimonio artistico e culturale.

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

L’alunno:

1. Si informa in modo autonomo su

fatti e problemi storici anche

mediante l’uso di risorse digitali.

2. Produce informazioni storiche

con fonti di vario genere – anche

digitali – e le sa organizzare in

testi.

3. Comprende testi storici e li sa

rielaborare con un personale

metodo di studio.

4. Espone oralmente e con scritture

– anche digitali – le conoscenze

storiche acquisite operando

collegamenti e argomentando le

proprie riflessioni.

5. Usa le conoscenze e le abilità per

orientarsi nella complessità del

presente, comprende opinioni e

culture diverse, capisce i

problemi fondamentali del

mondo contemporaneo.

6. Comprende aspetti, processi e

avvenimenti fondamentali della

storia italiana dalle forme di

insediamento e di potere

medievali alla formazione dello

stato unitario fino alla nascita

della Repubblica, anche con

possibilità di aperture e confronti

con il mondo antico.

7. Conosce aspetti e processi

fondamentali della storia

europea medievale, moderna e

contemporanea, anche con

possibilità di aperture e confronti

con il mondo antico.

8. Conosce aspetti e processi

fondamentali della storia

mondiale, dalla civilizzazione

neolitica alla rivoluzione

industriale, alla globalizzazione.

9. Conosce aspetti e processi

essenziali della storia del suo

ambiente.

10. Conosce aspetti del patrimonio

culturale, italiano e dell’umanità

e li sa mettere in relazione con i

fenomeni storici studiati.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO:-La

conoscenza del mondo

7-Cogliere le principali azioni della

giornata

-Saper collocare le principali azioni

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO AL

TERMINE DELLA CLASSE

TERZA

USO DELLE FONTI

-Individuare le tracce e usarle come

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

USO DELLE FONTI

–Conoscere alcune procedure e

tecniche di lavoro nei siti

archeologici, nelle biblioteche e

36

nell’arco della settimana

8-Percepire la sequenza temporale

Prima-Dopo

-Riferire eventi del passato recente

-Formulare ipotesi in un futuro

immediato e prossimo

-saper mettere in sequenza le

immagini di una storia ascoltata

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO:-il se e

l’altro

3- Saper parlare della propria

famiglia

-Riconoscersi appartenenti al

gruppo famiglia

-Comprendere le relazioni parentali

-Ricostruire la propria storia e

confrontarle con quelle dei

compagni

5-6-Riconoscere il valore di alcuni

temi religiosi

-Conoscere elementi culturali

diversi da quelli appartenenti al

proprio territorio e confrontarli

-Condividere regole di

comportamento e assumerle come

strumenti indispensabili alla

convivenza

-Riflettere sui comportamenti

pericolosi

-Partecipare alla vita quotidiana

assumendo ruoli

-Rispettare le altre forme di vita

-Sapersi orientare all’interno degli

spazi scolastici

-Sapersi orientare rispetto ad azioni

svolte nell’imminente

passato,presente o futuro

7-Avere familiarità con il proprio

territorio

-Conoscere gli uffici pubblici, le

figure istituzionali più importanti e

le loro funzioni

fonti per produrre conoscenze sul

proprio passato, della generazione

degli adulti e della comunità di

appartenenza.

-Ricavare da fonti di tipo diverso

informazioni e conoscenze su

aspetti del passato.

ORGANIZZAZIONE DELLE

INFORMAZIONI

-Rappresentare graficamente e

verbalmente le attività, i fatti vissuti

e narrati.

-Riconoscere relazioni di

successione e di contemporaneità,

durata, periodi, cicli temporali,

mutamenti in fenomeni ed

esperienze vissute e narrate.

-Comprendere la funzione degli

strumenti convenzionali per la

misurazione e la rappresentazione

del tempo (orologio, calendario,

linea temporale…).

STRUMENTI CONCETTUALI

-Seguire e comprendere vicende

storiche attraverso l’ascolto o

lettura di testi dell’antichità, di

storie, racconti, biografie di grandi

del passato.

-Organizzare le conoscenze

acquisite in semplici schemi

temporali.

-Individuare analogie e differenze

attraverso il confronto tra quadri

storico-sociali diversi, lontani nello

spazio e nel tempo.

PRODUZIONE SCRITTA E

ORALE

-Rappresentare conoscenze e

concetti apprese mediante grafismi,

di segni, testi scritti e con risorse

digitali.

-Riferire in modo semplice e

coerente le conoscenze acquisite

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO AL

TERMINE DELLA CLASSE

QUINTA

USO DELLE FONTI

-Produrre informazioni con fonti di

diversa natura utili alla

ricostruzione di un fenomeno

storico.

-Rappresentare, in un quadro

storico-sociale, le informazioni che

scaturiscono dalle tracce del passato

presenti sul territorio vissuto.

ORGANIZZAZIONE DELLE

INFORMAZIONI

-Leggere una carta storico-

geografica relativa alle civiltà

negli archivi.

–Usare fonti di diverso tipo

(documentarie, iconografiche,

narrative, materiali, orali, digitali,

ecc.) per produrre conoscenze su

temi definiti.

ORGANIZZAZIONE DELLE

INFORMAZIONI

–Selezionare e organizzare le

informazioni con mappe, schemi,

tabelle, grafici e risorse digitali.

–Costruire grafici e mappe spazio-

temporali, per organizzare le

conoscenze studiate.

–Collocare la storia locale in

relazione con la storia italiana,

europea, mondiale.

–Formulare e verificare ipotesi

sulla base delle informazioni

prodotte e delle conoscenze

elaborate.

STRUMENTI CONCETTUALI

–Comprendere aspetti e strutture

dei processi storici italiani, europei

e mondiali.

–Conoscere il patrimonio culturale

collegato con i temi affrontati.

–Usare le conoscenze apprese per

comprendere problemi ecologici,

interculturali e di convivenza

civile.

PRODUZIONE SCRITTA E

ORALE

–Produrre testi, utilizzando

conoscenze selezionate da fonti di

informazione diverse,

manualistiche e non, cartacee e

digitali.

– Argomentare su conoscenze e

concetti appresi usando il

linguaggio specifico della

disciplina.

37

studiate.

-Usare cronologie e carte storico-

geografiche per rappresentare le

conoscenze.

-Confrontare i quadri storici delle

civiltà affrontate.

STRUMENTI CONCETTUALI

-Usare il sistema di misura

occidentale del tempo storico

(avanti Cristo/ dopo Cristo) e

comprendere i sistemi di misura del

tempo storico di altre civiltà.

-Elaborare rappresentazioni

sintetiche delle società studiate,

mettendo in rilievo le relazioni fra

gli elementi caratterizzanti.

PRODUZIONE SCRITTA E

ORALE

-Confrontare aspetti caratterizzanti

le diverse società studiate anche in

rapporto al presente.

-Ricavare e produrre informazioni

da grafici, tabelle, carte storiche,

reperti iconografici e consultare

testi di genere diverso, manualistici

e non, cartacei e digitali.

-Esporre con coerenza conoscenze e

concetti appresi, usando il

linguaggio specifico della

disciplina.

-Elaborare in testi orali e scritti gli

argomenti studiati, anche usando

risorse digitali.

38

39

LA CONOSCENZA DEL

MONDO-IL SE E L’ALTRO-

GEOGRAFIA

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°

GRADO

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

LA CONOSCENZA DEL

MONDO

L’alunno:

4.Individua le posizioni di oggetti e

persone nello spazio, usando termini

come avanti/dietro, sopra/sotto,

destra/sinistra ecc…;

5. Segue correttamente un percorso

sulla base di indicazioni verbali.

7-Sa collocare le azioni quotidiane

nel tempo della giornata e della

settimana;

8-Riferisce correttamente eventi del

passato recente; sa dire cosa potrà

succedere in un futuro immediato e

prossimo;

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

IL SE E L’ALTRO

L’alunno:

3- Sa di avere una storia personale e

familiare, conosce le tradizioni della

famiglia, della comunità e le mette a

confronto con altre.

5-Pone domande sui temi religiosi,

sulle diversità culturali, su ciò che è

bene o male, sulla giustizia, e ha

raggiunto una prima consapevolezza

dei propri diritti e doveri, delle

regole del vivere insieme.

7-Riconosce i più importanti segni

della sua cultura e del territorio, le

istituzioni, i servizi pubblici, il

funzionamento delle città e delle

piccole comunità.

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

L’alunno:

1. Si orienta nello spazio

circostante e sulle carte

geografiche, utilizzando

riferimenti topologici e punti

cardinali.

2. Utilizza il linguaggio della geo-

graficità per interpretare carte

geografiche e globo terrestre,

realizzare semplici schizzi

cartografici e carte tematiche,

progettare percorsi e itinerari di

viaggio.

3. Ricava informazioni geografiche

da una pluralità di fonti

(cartografiche, satellitari,

tecnologie digitali, artistico-

letterarie).

4. Riconosce e denomina i

principali “oggetti” geografici

fisici (fiumi, monti, pianure,

coste, colline, laghi, mari, oceani

etc).

5. Individua i caratteri che

connotano i paesaggi (di

montagna, collina, pianura,

vulcanici etc) con particolare

attenzione a quelli italiani e

individua analogie e differenze

con i principali paesaggi europei

e di altri continenti.

6. Coglie nei paesaggi mondiali

della storia le progressive

trasformazioni operate

dall’uomo sul paesaggio

naturale.

7. Si rende conto che lo spazio

geografico è un sistema

territoriale, costituito da elementi

fisici e antropici legati da

rapporti di connessione e/o di

interdipendenza

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

L’alunno:

1. Si orienta nello spazio e sulle

carte di diversa scala in base ai

punti cardinali e alle coordinate

geografiche; sa orientare una

carta geografica a grande scala

facendo ricorso a punti di

riferimento fissi.

2. Utilizza opportunamente carte

geografiche, fotografie attuali e

d’epoca, immagini da

telerilevamento, elaborazioni

digitali, grafici, dati statistici,

sistemi informativi geografici

per comunicare efficacemente

informazioni spaziali.

3. Riconosce nei paesaggi europei e

mondiali, raffrontandoli in

particolare a quelli italiani, gli

elementi fisici significativi e le

emergenze storiche, artistiche e

architettoniche, come patrimonio

naturale e culturale da tutelare e

valorizzare.

4. Osserva, legge e analizza sistemi

territoriali vicini e lontani, nello

spazio e nel tempo e valuta gli

effetti di azioni dell’uomo sui

sistemi territoriali alle diverse

scale geografiche.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO:-la

conoscenza del mondo

4-5 Utilizzare i descrittori spaziali

-Saper localizzare gli oggetti nello

spazio secondo indicazioni

-Riconoscere le relazioni spaziali

-Eseguire correttamente un percorso

in base ad indicazioni verbali

-Rappresentare spazi conosciuti

-Riconoscere e diversificare gli

spazi dell’ambiente scuola

7-Cogliere le principali azioni della

giornata

-Saper collocare le principali azioni

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO AL

TERMINE DELLA CLASSE

TERZA

ORIENTAMENTO

-Muoversi consapevolmente nello

spazio circostante, orientandosi

attraverso punti di riferimento,

utilizzando gli indicatori topologici

(avanti, indietro, sinistra, destra

etc) e le mappe di spazi noti che si

formano nella mente (carte

mentali).

LINGUAGGIO DELLA GEO-

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

ORIENTAMENTO

-Orientarsi sulle carte e orientare le

carte a grande scala in base ai punti

cardinali (anche con l’utilizzo della

bussola) e a punti di riferimento

fissi.

-Orientarsi nelle realtà territoriali

lontane, anche attraverso l’utilizzo

dei programmi multimediali di

visualizzazione dall’alto.

LINGUAGGIO DELLA GEO-

GRAFICITÀ

40

nell’arco della settimana

8-Percepire la sequenza temporale

Prima-Dopo

-Riferire eventi del passato recente

-Formulare ipotesi in un futuro

immediato e prossimo

-saper mettere in sequenza le

immagini di una storia ascoltata

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO:- il se e

l’altro

3- Saper parlare della propria

famiglia

-Riconoscersi appartenenti al

gruppo famiglia

-Comprendere le relazioni parentali

-Ricostruire la propria storia e

confrontarle con quelle dei

compagni

5-Riconoscere il valore di alcuni

temi religiosi

-Conoscere elementi culturali

diversi da quelli appartenenti al

proprio territorio e confrontarli

-Condividere regole di

comportamento e assumerle come

strumenti indispensabili alla

convivenza

-Sapersi orientare all’interno degli

spazi scolastici

7-Avere familiarità con il proprio

territorio

-Conoscere gli uffici pubblici, le

figure istituzionali più importanti e

le loro funzioni

GEOGRAFICITA’

-Rappresentare in prospettiva

verticale oggetti e ambienti noti

(pianta dell’aula etc) e tracciare

percorsi effettuati nello spazio

circostante.

-Leggere e interpretare la pianta

dello spazio vicino.

PAESAGGIO

-Conoscere il territorio circostante

attraverso l’approccio percettivo e

l’osservazione diretta.

-Individuare e descrivere gli

elementi fisici e antropici che

caratterizzano i paesaggi

dell’ambiente di vita della propria

regione.

REGIONE E SISTEMA

TERRITORIALE

-Comprendere che il territorio è

uno spazio organizzato e

modificato dall’attività umana.

-Riconoscere, nel proprio ambiente

di vita, le funzioni dei vari spazi e

le loro connessioni, gli interventi

positivi e negativi dell’uomo e

progettare soluzioni, esercitando la

cittadinanza attiva.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO AL

TERMINE DELLA CLASSE

QUINTA

ORIENTAMENTO

-Orientarsi utilizzando la bussola e

i punti cardinali anche in relazione

al sole.

-Estendere le proprie carte mentali

al territorio italiano, all’Europa e ai

diversi continenti, attraverso gli

strumenti dell’osservazione

indiretta (filmati e foto, documenti

cartografici, immagini da

telerilevamento, elaborazione

digitale etc)

LINGUAGGIO DELLA GEO-

GEOGRAFICITA’

-Analizzare i principali caratteri

fisici del territorio, fatti e fenomeni

locali e globali, interpretando carte

geografiche di diversa scala, carte

tematiche, grafici, elaborazioni

digitali, repertori statistici relativi a

indicatori socio-demografici ed

economici.

-Localizzare sulla carta geografica

dell’Italia le regioni fisiche,

storiche e amministrative;

localizzare sul planisfero e sul

globo la posizione dell’Italia in

Europa e nel mondo.

-Localizzare le regioni fisiche

principali e i grandi caratteri dei

diversi continenti e degli oceani.

PAESAGGIO

-Leggere e interpretare vari tipi di

carte geografiche (da quella

topografica al planisfero),

utilizzando scale di riduzione,

coordinate geografiche e

simbologia.

-Utilizzare strumenti tradizionali

(carte, grafici, dati statistici,

immagini, ecc.) e innovativi

(telerilevamento e cartografia

computerizzata) per comprendere e

comunicare fatti e fenomeni

territoriali.

PAESAGGIO

-Interpretare e confrontare alcuni

caratteri dei paesaggi italiani,

europei e mondiali, anche in

relazione alla loro evoluzione nel

tempo.

-Conoscere temi e problemi di

tutela del paesaggio come

patrimonio naturale e culturale e

progettare azioni di valorizzazione.

REGIONE E SISTEMA

TERRITORIALE

-Consolidare il concetto di regione

geografica (fisica, climatica,

storica, economica) applicandolo

all’Italia, all’Europa e agli altri

continenti.

-Analizzare in termini di spazio le

interrelazioni tra fatti e fenomeni

demografici, sociali ed economici

di portata nazionale, europea e

mondiale.

-Utilizzare modelli interpretativi di

assetti territoriali dei principali

Paesi europei.

41

-Conoscere gli elementi che

caratterizzano i principali paesaggi

italiani, europei e mondiali,

individuando le analogie e le

differenze (anche in relazione ai

quadri socio-storici del passato) e

gli elementi di particolare valore

ambientale e culturale da tutelare e

valorizzare.

REGIONE E SISTEMA

TERRITORIALE

-Acquisire il concetto di regione

geografica (fisica, climatica,

storico-culturale, amministrativa) e

utilizzarlo a partire dal contesto

italiano.

-Individuare problemi relativi alla

tutela e valorizzazione del

patrimonio naturale e culturale,

proponendo soluzioni idonee nel

proprio contesto di vita.

42

43

IL CORPO E IL MOVIMENTO- EDUCAZIONE FISICA

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°

GRADO

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

Il bambino:

1. Vive pienamente la propria

corporeità, ne percepisce il

potenziale comunicativo ed

espressivo, matura condotte che

gli consentono una buona

autonomia nella gestione della

giornata a scuola.

2. Riconosce i segnali e i ritmi del

proprio corpo, le differenze

sessuali e di sviluppo e adotta

pratiche corrette di cura di sé, di

igiene e di sana alimentazione.

3. Prova piacere nel movimento e

sperimenta schemi posturali e

motori, li applica nei giochi

individuali e di gruppo, anche

con l’uso di piccoli attrezzi ed è

in grado di adattarli alle

situazioni ambientali all’interno

della scuola e all’aperto.

4. Controlla l’esecuzione del gesto,

valuta il rischio, si coordina con

gli altri nei giochi di movimento,

nella danza, nella comunicazione

espressiva.

5. Conosce il proprio corpo, le sue

diverse parti e rappresenta il

corpo in stasi e in movimento.

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

L’alunno:

1. Acquisisce consapevolezza di sé

attraverso la percezione del

proprio corpo e la padronanza

degli schemi motori e posturali

nel continuo adattamento alle

variabili spaziali e temporali

contingenti.

2. Utilizza il linguaggio corporeo e

motorio per comunicare ed

esprimere i propri stati d’animo,

anche attraverso la

drammatizzazione e le esperienze

ritmico-musicale e coreutiche.

3. Sperimenta una pluralità di

esperienze che permettono di

maturare competenze di gioco

sport anche come orientamento

alla futura pratica sportiva.

4. Sperimenta, in forma

semplificata e progressivamente

sempre più complessa, diverse

gestualità tecniche.

5. Agisce rispettando i criteri base

di sicurezza per sé e per gli altri,

sia nel movimento che nell’uso

degli attrezzi e trasferisce tale

competenza nell’ambiente

scolastico ed extrascolastico.

6. Riconosce alcuni essenziali

principi relativi al proprio

benessere psico-fisico legati alla

cura del proprio corpo, a un

corretto regime alimentare e alla

prevenzione dell’uso di sostanze

che inducono dipendenza.

7. Comprende, all’interno delle

varie occasioni di gioco e di

sport, il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle.

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

L’alunno:

1. È consapevole delle proprie

competenze motorie sia nei punti

di forza che nei limiti.

2. Utilizza le abilità motorie e

sportive acquisite adattando il

movimento in situazione.

3. Utilizza gli aspetti comunicativo-

relazionali del linguaggio

motorio per entrare in relazione

con gli altri, praticando, inoltre,

attivamente i valori sportivi (fair

– play) come modalità di

relazione quotidiana e di rispetto

delle regole.

4. Riconosce, ricerca e applica a se

stesso comportamenti di

promozione dello “star bene” in

ordine a un sano stile di vita e

alla prevenzione.

5. Rispetta criteri base di sicurezza

per sé e per gli altri.

6. È capace di integrarsi nel gruppo,

di assumersi responsabilità e di

impegnarsi per il bene comune.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

1- Stabilire relazioni corporee

attraverso il contatto con gli altri e

gli oggetti

-Utilizzare il linguaggio non

verbale e la drammatizzazione per

esprimersi

-Sviluppare la conoscenza del

proprio corpo attraverso

l’esperienza sensoriale e perceTtiva

2-Prendere coscienza della propria

identità sessuale

-Capire l’importanza di una sana

abitudine igienico-alimentare

-Assumere corrette pratiche di

igiene

-Conoscere gli alimenti della

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

IL CORPO E LA SUA

RELAZIONE CON LO SPAZIO

E IL TEMPO

-Coordinare e utilizzare diversi

schemi motori combinati tra loro.

-Saper controllare e gestire le

condizioni di equilibrio statico-

dinamico del proprio corpo.

-Organizzare e gestire

l’orientamento del proprio corpo in

riferimento alle principali

coordinate spaziali e temporali

(contemporaneità, successione e

reversibilità) e a strutture ritmiche.

-Riconoscere e riprodurre semplici

sequenze ritmiche con il proprio

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

IL CORPO E LA SUA

RELAZIONE CON LO SPAZIO

E IL TEMPO

-Saper utilizzare e trasferire le

abilità per la realizzazione dei gesti

tecnici dei vari sport.

-Saper utilizzare l’esperienza

motoria acquisita per risolvere

situazioni nuove o inusuali.

-Utilizzare e correlare le variabili

spazio-temporali funzionali alla

realizzazione del gesto tecnico in

ogni situazione sportiva.

-Sapersi orientare nell’ambiente

naturale e artificiale anche

attraverso ausili specifici (mappe,

44

propria dieta

3-Armonizzare i propri movimenti

liberi, spontanei o guidati con quelli

dei compagni

-Controllare gli schemi dinamici

grosso e fino motori per adattarli

alla situazione

-Muoversi riconoscendo le

relazioni spaziali

-Precisare la coordinazione oculo-

manuale attraverso giochi motori

-Utilizzare piccoli attrezzi

-Rafforzare la coordinazione oculo-

manuale con esercizi di

pregrafismo e riproduzione di

numeri e lettere

4-Conoscere il significato di rischio

e pericolo

-Comprendere le istruzioni di un

gioco e coordinarsi con gli altri per

eseguirlo

-Lavorare con giochi motori nei

circuiti: singolarmente, a coppie e

in gruppo

-Esercitare le potenzialità ritmiche

ed espressive del corpo

-Narrare di se con il corpo e la

parola

5-Conoscere globalmente il proprio

corpo.

-Percepire, riconoscere e

denominare le parti del corpo su di

sé e sugli altri.

-Rappresentare il corpo in stasi e in

movimento

corpo e con attrezzi.

--Acquisire consapevolezze delle

funzioni fisiologiche (cardio –

respiratorie e muscolari) e dei loro

cambiamenti in relazione e

conseguenti all’esercizio fisico,

sapendo anche modulare e

controllare l’impiego delle capacità

condizionali (forza, resistenza,

velocità) adeguandole all’intensità

e alla durata del compito motorio.

IL LINGUAGGIO DEL

CORPO COME MODALITA’

COMUNICATIVO-

ESPRESSIVA -Utilizzare in modo personale il

corpo e il movimento per

esprimersi, comunicare stati

d’animo, emozioni e sentimenti,

anche nelle forme della

drammatizzazione e della danza.

-Assumere e controllare in forma

consapevole diversificate posture

del corpo con finalità espressive.

-Comprendere il linguaggio dei

gesti.

-Organizzare condotte motorie

sempre più complesse, coordinando

vari schemi di movimento in

simultaneità e in successione.

-Riconoscere e valutare traiettorie,

distanze, ritmi esecutivi e

successioni temporali delle azioni

motorie, sapendo organizzare il

proprio movimento nello spazio in

relazione a sé, agli altri e agli

oggetti.

-Organizzare condotte motorie

sempre più complesse, coordinando

vari schemi di movimento in

simultaneità e in successione.

-Riconoscere e valutare traiettorie,

distanze, ritmi esecutivi e

successioni temporali delle azioni

motorie, sapendo organizzare il

proprio movimento nello spazio in

relazione a sé, agli altri e agli

oggetti.

IL GIOCO, LO SPORT, LE

REGOLE E IL FAIR PLAY

-Applicare correttamente modalità

esecutiva di numerosi giochi di

movimento e presportivi,

individuali e di squadra, e nel

contempo assumere un

atteggiamento positivo di fiducia

verso il proprio corpo accettando i

propri limiti, cooperando e

interagendo positivamente con gli

altri, consapevoli del “valore” delle

regole e dell’importanza di

rispettarle.

-Utilizzare in forma originale e

creativa modalità espressive e

bussole).

IL LINGUAGGIO DEL CORPO

COME MODALITÀ

COMUNICATIVO-

ESPRESSIVA

-Conoscere e applicare semplici

tecniche di espressione corporea

per rappresentare idee, stati

d’animo e storie mediante

gestualità e posture svolte in forma

individuale, a coppie, in gruppo.

-Saper decodificare i gesti di

compagni e avversari in situazione

di gioco e di sport.

-Saper decodificare i gesti arbitrali

in relazione all’applicazione del

regolamento di gioco.

IL GIOCO, LO SPORT, LE

REGOLE E IL FAIR PLAY

-Padroneggiare le capacità

coordinative adattandole alle

situazioni richieste dal gioco in

forma originale e creativa,

proponendo anche varianti.

-Sa realizzare strategie di gioco,

mette in atto comportamenti

collaborativi e partecipa in forma

propositiva alle scelte della

squadra.

-Conoscere e applicare

correttamente il regolamento

tecnico degli sport praticati

assumendo anche il ruolo di arbitro

o di giudice.

-Saper gestire in modo consapevole

le situazioni competitive, in gara e

non, con autocontrollo e rispetto

per l’altro, sia in caso di vittoria sia

in caso di sconfitta.

SALUTE E BENESSERE,

PREVENZIONE E SICUREZZA

-Essere in grado di conoscere i

cambiamenti morfologici

caratteristici dell’età ed applicarsi a

seguire un piano di lavoro

consigliato in vista del

miglioramento delle prestazioni.

-Essere in grado di distribuire lo

sforzo in relazione al tipo di attività

richiesta e di applicare tecniche di

controllo respiratorio e di

rilassamento muscolare a

conclusione del lavoro.

-Saper disporre, utilizzare e riporre

correttamente gli attrezzi

salvaguardando la propria e l’altrui

sicurezza.

-Saper adottare comportamenti

appropriati per la sicurezza propria

e dei compagni anche rispetto a

possibili situazioni di pericolo.

-Praticare attività di movimento per

migliorare la propria efficienza

fisica riconoscendone i benefici.

45

corporale anche attraverso forme di

drammatizzazione, sapendo

trasmettere nel contempo contenuti

emozionali.

-Elaborare semplici coreografie o

sequenze di movimento.

-Conoscere e applicare i principali

elementi tecnici semplificati di

molteplici discipline sportive.

-Partecipare attivamente ai giochi

sportivi e non, organizzati anche in

forma di gara, collaborando con gli

altri, accettando la sconfitta,

rispettando le regole, accettando la

diversità, manifestando senso di

responsabilità.

SALUTE E BENESSERE,

PREVENZIONE E SICUREZZA

-Utilizzare in modo corretto e

appropriato gli attrezzi e gli spazi

di attività.

-Assumere comportamenti adeguati

per la prevenzione degli infortuni e

per la sicurezza nei vari ambienti di

vita.

-Riconoscere il rapporto tra

alimentazione ed esercizio fisico in

relazione a sani stili di vita.

Acquisire consapevolezza delle

funzioni fisiologiche (cardio-

respiratorie e muscolari) e dei loro

cambiamenti in relazione

all’esercizio fisico.

-Conoscere ed essere consapevoli

degli effetti nocivi legati

all’assunzione di integratori, di

sostanze illecite o che inducono

dipendenza (doping, droghe,

alcool).

46

47

IMMAGINI, SUONI, COLORI- MUSICA

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°

GRADO

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

Il bambino:

1-Comunica, esprime emozioni,

racconta, utilizzando le varie

possibilità che il linguaggio del

corpo consente.

2-Segue con curiosità e piacere

spettacoli di vario tipo (teatrali,

musicali, visivi, di animazione…);

sviluppa interesse per l’ascolto

della musica..

3-Scopre il paesaggio sonoro

attraverso attività di percezione e

produzione musicale utilizzando

voce, corpo e oggetti.

4-Sperimenta e combina elementi

musicali di base, producendo

semplici sequenze sonoro-musicali.

5-Esplora i primi alfabeti musicali

di base, utilizzando eventualmente i

simboli di una notazione informale

per codificare i suoni percepiti e

riprodurli.

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

L’alunno:

1. Esplora, discrimina ed elabora

eventi sonori dal punto di vista

qualitativo, spaziale e in

riferimento alla loro fonte.

2. Esplora diverse possibilità

espressive della voce, di oggetti

sonori e strumenti musicali,

imparando ad ascoltare se stesso

e gli altri; fa uso di forme di

notazione analogiche o

codificate.

3. Articola combinazioni timbriche,

ritmiche e melodiche, applicando

schemi elementari; le esegue con

la voce, il corpo e gli strumenti,

ivi compresi quelli della

tecnologia informatica.

4. Improvvisa liberamente e in

modo creativo, imparando

gradualmente a dominare le

tecniche e materiali.

5. Esegue, da solo e in gruppo,

semplici brani vocali o

strumentali, appartenenti a generi

e culture differenti, utilizzando

anche strumenti didattici e auto-

costruiti.

6. Riconosce gli elementi costitutivi

di un semplice brano musicale.

7. Ascolta, interpreta e descrive

brani musicali di diverso genere.

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

L’alunno:

1. Partecipa in modo attivo alla

realizzazione di esperienze

musicali attraverso l’esecuzione e

l’interpretazione di brani

strumentali e vocali appartenenti

a generi e culture differenti.

2. Usa diversi sistemi di notazione

funzionali alla lettura, all’analisi

e alla produzione di brani

musicali.

3. È in grado di ideare e realizzare,

anche attraverso

l’improvvisazione o partecipando

a processi di elaborazione

collettiva, messaggi musicali e

multimediali, nel confronto

critico con modelli appartenenti

al patrimonio musicale,

utilizzando anche sistemi

informatici.

4. Comprende e valuta eventi,

materiali, opere musicali

riconoscendone i significati,

anche in relazione alla propria

esperienza musicale e ai diversi

contesti storico-culturali.

5. Integra con altri saperi e altre

pratiche artistiche le proprie

esperienze musicali, servendosi

anche di appropriati codici e

sistemi di codifica.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

1- Esprimersi e comunicare in

modo narrativo-teatrale

-Esprimere emozioni e sentimenti

attraverso la mimica

-Partecipare a giochi con ruoli

2-Mostrare interesse verso brevi

spettacoli di vario tipo

-Partecipare all’esecuzione

collettiva di canti, filastrocche e

balli

-Conoscere alcune opere d’arte

famose

-Esplorare opere d’arte per trovare

modi nuovi di rappresentare

3-Produrre suoni utilizzando il

proprio corpo e gli oggetti come

uno strumento musicale

-Coordinare i movimenti

associandoli alla musica

-Collaborare alla realizzazione di

interpretazioni collettive vocali e

strumentali

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

-Usare la voce, lo strumentario

ritmico e gli oggetti sonori per

riprodurre fatti sonori e semplici

brani musicali.

-Discriminare i suoni in base alle

loro caratteristiche.

-Cogliere all’ascolto gli aspetti

espressivi e strutturali di un brano

musicale, traducendoli con parole e

azioni motorie.

-Riconoscere e riprodurre suoni di

diversa intensità, durata, timbro,

altezza.

-Eseguire in gruppo semplici brani

vocali e strumentali, curando

l’espressività e l’accuratezza

esecutiva in relazione ai diversi

parametri sonori.

-Leggere partiture ritmiche e

melodiche convenzionali e non.

-Codificare il suono: scrivere

partiture ritmiche e melodiche con

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

-Eseguire in modo espressivo,

collettivamente e individualmente,

brani vocali e strumentali di diversi

generi e stili, anche avvalendosi di

strumentazioni elettroniche.

-Improvvisare, rielaborare,

comporre brani musicali vocali e

strumentali, utilizzando sia strutture

aperte, sia semplici schemi ritmico-

melodici.

-Riconoscere e classificare anche

stilisticamente i più importanti

elementi costitutivi del linguaggio

musicale.

-Conoscere, descrivere e

interpretare in modo critico opere

d’arte musicali e

progettare/realizzare eventi sonori

che integrino altre forme artistiche,

quali danza, teatro, arti visive e

multimediali.

-Decodificare e utilizzare la

48

-Tradurre in immagini suoni

percepiti

4-Affinare la percezione uditiva

rispetto al suono e al silenzio

-Distinguere suoni di timbro

differente

-Adeguare il movimento alle parole

e alla velocità di un ritmo

-Riprodurre una breve sequenza

ritmica

5- Affinare il senso estetico

attraverso l’ascolto attivo

-Percepire e apprendere semplici

ritmi basilari della musica

-Comporre, con suoni lunghi, brevi

e pause, una sequenza ritmica e

riprodurla

-Individuare gli strumenti musicali

dal loro suono

-Conoscere le caratteristiche del

suono (timbro-durata-intensità).

segni convenzionali e non.

-Utilizzare voce e strumenti in

modo consapevole e creativo,

ampliando le propria capacità di

interpretazione sonoro-musicale.

-Leggere canti e partiture sempre

più complessi, anche a due voci

pari.

-Interpretare e tradurre in altri

codici (verbale, grafico, del corpo e

del movimento) un brano musicale.

-Rappresentare gli elementi

sintattici basilari di eventi sonori

musicali attraverso sistemi

simbolici.

notazione tradizionale e altri

sistemi di scrittura.

-Orientare la costruzione della

propria identità musicale,

ampliarne l’orizzonte valorizzando

le proprie esperienze, il percorso

svolto e le opportunità offerte dal

contesto.

-Accedere alle risorse musicali

presenti in rete e utilizzare software

specifici per elaborazioni sonore e

musicali.

49

50

LA CONOSCENZA DEL

MONDO-

IMMAGINI SUONI COLORI

TECNOLOGIA

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°

GRADO

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

LA CONOSCENZA DEL

MONDO

Il bambino:

6-Si interessa a macchine ed a

strumenti tecnologici, prova a

scoprirne le funzioni e i possibili

usi

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

IMMAGINI, SUONI, COLORI

Il bambino:

8-Esplora le potenzialità offerte

dalle tecnologie

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

L’alunno:

1. Riconosce e identifica nell’ambiente

che lo circonda elementi e fenomeni di

tipo artificiale.

2. E’a conoscenza di alcuni processi di

trasformazione di risorse e di consumo

di energia, e del relativo impatto

ambientale.

3. Conosce e utilizza semplici oggetti e

strumenti di uso quotidiano ed è in

grado di descriverne la funzione

principale e la struttura e di spiegarne il

funzionamento.

4. Sa ricavare informazioni utili di sua

proprietà e caratteristiche di beni o

servizi leggendo etichette, volantini o

altra documentazione tecnica e

commerciale.

5. Si orienta fra i diversi mezzi di

comunicazione ed è in grado di farne

un uso adeguato a seconda delle diverse

situazioni.

6. Produce semplici modelli o

rappresentazioni grafiche del proprio

operato utilizzando elementi del

disegno tecnico o strumenti

multimediali.

7. Inizia a riconoscere in modo critico le

caratteristiche, le funzioni e i limiti

della tecnologia attuale.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO:

6-8-Scoprire le funzioni e gli usi

di macchine e strumenti

tecnologici

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

VEDERE E OSSERVARE

-Eseguire semplici misurazioni e rilievi

fotografici sull’ambiente scolastico o

sulla propria abitazione.

-Leggere e ricavare informazioni utili da

guide d’uso o istruzioni di montaggio.

-Impiegare alcune regole del disegno

tecnico per rappresentare semplici

oggetti.

-Effettuare prove ed esperienze sulle

proprietà dei materiali più comuni.

-Riconoscere e documentare le funzioni

principali di una nuova applicazione

informatica.

-Rappresentare i dati dell’osservazione

attraverso tabelle, mappe, diagrammi,

disegni, testi.

PREVEDERE E IMMAGINARE

-Effettuare stime approssimative su pesi

o misure di oggetti dell’ambiente

scolastico.

-Prevedere le conseguenze di decisioni o

comportamenti personali o relative alla

propria classe.

-Riconoscere i difetti di un oggetto e

immaginarne possibili miglioramenti.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

VEDERE, OSSERVARE E

SPERIMENTARE

-Eseguire misurazioni e rilievi grafici o

fotografici sull’ambiente scolastico o

sulla propria abitazione.

-Leggere e interpretare semplici

disegni tecnici ricavandone

informazioni qualitative e quantitative.

-Impiegare gli strumenti e le regole del

disegno tecnico nella rappresentazione

di oggetti o processi.

-Effettuare prove e semplici indagini

sulle proprietà fisiche, chimiche,

meccaniche e tecnologiche di vari

materiali.

-Accostarsi a nuove applicazioni

informatiche esplorandone le funzioni

e le potenzialità.

PREVEDERE, IMMAGINARE E

PROGETTARE -Effettuare

stime di grandezze fisiche riferite a

materiali e oggetti dell’ambiente

scolastico.

-Valutare le conseguenze di scelte e

decisioni relative a situazioni

problematiche.

51

-Pianificare la fabbricazione di un

semplice oggetto elencando gli strumenti

e i materiali necessari.

-Simulare l’organizzazione di una gita o

di una visita ad un museo usando internet

per reperire notizie e informazioni.

INTERVENIRE E TRASFORMARE -Smontare semplici oggetti e

meccanismi, apparecchiature obsolete o

altri dispositivi comuni.

-Eseguire interventi di decorazione,

riparazione e manutenzione sul proprio

corredo scolastico.

-Realizzare un oggetto in cartoncino

descrivendo e documentando la sequenza

delle operazioni.

-Utilizzare semplici procedure per la

selezione, la preparazione e la

presentazione degli alimenti.

-Cercare, selezionare, scaricare e

installare sul computer un comune

programma di utilità.

-Immaginare modifiche di oggetti e

prodotti di uso quotidiano in relazione

a nuovi bisogni o necessità.

-Pianificare le diverse fasi per la

realizzazione di un oggetto impiegando

materiali di uso quotidiano.

-Progettare una gita d’istruzione o la

visita a una mostra usando internet per

reperire e selezionare le informazioni

utili.

INTERVENIRE, TRASFORMARE

E PRODURRE

-Smontare e rimontare semplici oggetti,

apparecchiature elettroniche o altri

dispositivi comuni.

-Utilizzare semplici procedure per

eseguire prove sperimentali nei vari

settori della tecnologia (ad esempio:

preparazione e cottura degli alimenti).

-Rilevare e disegnare la propria

abitazione o altri luoghi anche

avvalendosi di software specifici.

-Eseguire interventi di riparazione e

manutenzione sugli oggetti dell’arredo

scolastico o casalingo.

-Costruire oggetti con materiali

facilmente reperibili a partire da

esigenze e bisogni concreti.

-Programmare ambienti informatici e

elaborare semplici istruzioni per

controllare il comportamento

di un robot.

RELIGIONE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°

GRADO

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

IL SE’ E L’ALTRO

Il bambino:

Scopre nel Vangelo la persona e

l’insegnamento di Gesù, da cui

apprende che Dio è Padre di tutti

e che la Chiesa è la comunità di

uomini e donne riunite nel suo

nome, per sviluppare un positivo

senso di sé e sperimentare

relazioni serene con gli altri,

anche appartenenti a differenti

tradizioni culturali e religiose.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

1.Maturare un positivo senso di

se in relazione e nel rispetto

dell’altro

2. Scoprire in Gesù un amico e

interiorizzare i valori sociali ed

umani dei suoi insegnamenti.

I DISCORSI E LE PAROLE.

Il bambino:

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

L’alunno:

DA INSERIRE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

L’alunno:

1. È aperto alla sincera ricerca della

verità e sa interrogarsi sul

trascendente e porsi domande di

senso, cogliendo l’intreccio tra

dimensione religiosa e culturale. A

partire dal contesto in cui vive, sa

interagire con persone di religione

differente, sviluppando un’identità

capace di accoglienza, confronto e

dialogo.

2. Individua, a partire dalla Bibbia, le

tappe essenziali e i dati oggettivi

della storia della salvezza, della vita

e dell’insegnamento di Gesù, del

cristianesimo delle origini.

3. Ricostruisce gli elementi

fondamentali della storia della

Chiesa e li confronta con le vicende

della storia civile passata e recente

elaborando criteri per avviarne una

interpretazione consapevole.

4. Riconosce i linguaggi espressivi

della fede (simboli, preghiere, riti,

ecc.), ne individua le tracce presenti

in ambito locale, italiano, europeo e

52

Impara alcuni termini del

linguaggio cristiano, ascoltando

semplici racconti biblici, ne sa

narrare i contenuti riutilizzando i

linguaggi appresi, per sviluppare

una comunicazione significativa

anche in ambito religioso.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

1.Conoscere e saper narrare il

racconto della creazione

2.Conoscere e saper narrare gli

avvenimenti principali della

vita di Gesù.

IL CORPO E IL

MOVIMENTO.

Il bambino:

Riconosce nei segni del corpo

l’esperienza religiosa propria e

altrui per cominciare a

manifestare anche in questo

modo la propria interiorità,

l’immaginazione e le emozioni.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

1. Interiorizzare i sentimenti di

bontà, amore e solidarietà che

hanno caratterizzato la vita dei

santi.

IMMAGINI, SUONI E

COLORI

Il bambino:

Riconosce alcuni linguaggi

simbolici e figurativi

caratteristici delle tradizioni e

della vita dei cristiani (segni,

feste, preghiere, canti, gestualità,

spazi, arte), per poter esprimere

con creatività il proprio vissuto

religioso.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

1.Valorizzare la festa

scoprendone il significato di

dono e condivisione.

2 Valorizzare la preghiera quale

dialogo di amicizia con Dio.

LA CONOSCENZA DEL

MONDO.

Il bambino:

Osserva con meraviglia ed

esplora con curiosità il mondo,

riconosciuto dai cristiani e da

tanti uomini religiosi come dono

di Dio Creatore, per sviluppare

sentimenti di responsabilità nei

nel mondo imparando ad apprezzarli

dal punto di vista artistico, culturale

e spirituale.

5. Coglie le implicazioni etiche della

fede cristiana e le rende oggetto di

riflessione in vista di scelte di vita

progettuali e responsabili. Inizia a

confrontarsi con la complessità

dell’esistenza e impara a dare valore

ai propri comportamenti, per

relazionarsi in maniera armoniosa

con se stesso, con gli altri, con il

mondo che lo circonda.

53

confronti della realtà, abitandola

con fiducia e speranza.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

1. Scoprire nella creazione un

dono d’amore che va custodito

e rispettato

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

CLASSE: I

DIO E L’UOMO

-Cogliere nelle domande dell’uomo e

in tante sue esperienze tracce di una

ricerca religiosa.

-Comprendere alcune categorie

fondamentali della fede ebraico-

cristiana (rivelazione, promessa,

alleanza, messia, risurrezione, grazia,

Regno di Dio, salvezza…) e

confrontarle con quelle di altre

maggiori religioni.

-Approfondire l’identità storica, la

predicazione e l’opera di Gesù e

correlarle alla fede cristiana che, nella

prospettiva dell’evento pasquale

(passione, morte e risurrezione),

riconosce in Lui il Figlio di Dio fatto

uomo, Salvatore del mondo che invia

la Chiesa nel mondo.

CLASSE: II

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

-Individuare i testi biblici che hanno

ispirato le principali produzioni

artistiche (letterarie, musicali,

pittoriche…) italiane ed europee.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

-Comprendere il significato principale

dei simboli religiosi, delle celebrazioni

liturgiche e dei sacramenti della

Chiesa.

-Riconoscere il messaggio cristiano

nell’arte e nella cultura in Italia e in

Europa, nell’epoca tardo-antica,

medievale, moderna e contemporanea.

-Individuare gli elementi specifici

della preghiera cristiana e farne anche

un confronto con quelli di altre

religioni.

-Focalizzare le strutture e i significati

dei luoghi sacri dall’antichità ai nostri

giorni.

CLASSE: III

DIO E L’UOMO

-Conoscere l’evoluzione storica e il

cammino ecumenico della Chiesa,

realtà voluta da Dio, universale e

locale, articolata secondo carismi e

ministeri e rapportarla alla fede

cattolica che riconosce in essa l’azione

dello Spirito

Santo.

-Confrontare la prospettiva della fede

54

cristiana e i risultati della scienza

come letture distinte ma non

conflittuali dell’uomo e del mondo.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

-Saper adoperare la Bibbia come

documento storico-culturale e

apprendere che nella fede della Chiesa

è accolta

come Parola di Dio.

-Individuare il contenuto centrale di

alcuni testi biblici, utilizzando tutte le

informazioni necessarie ed

avvalendosi

correttamente di adeguati metodi

interpretativi.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI

-Cogliere nelle domande dell’uomo e

in tante sue esperienze tracce di una

ricerca religiosa.

-Riconoscere l’originalità della

speranza cristiana, in risposta al

bisogno di salvezza della condizione

umana nella sua fragilità, finitezza ed

esposizione al male.

-Saper esporre le principali

motivazioni che sostengono le scelte

etiche dei cattolici rispetto alle

relazioni affettive e al valore della vita

dal suo inizio al suo termine, in un

contesto di pluralismo culturale e

religioso.

-Confrontarsi con la proposta cristiana

di vita come contributo originale per la

realizzazione di un progetto libero

e responsabile.

55

56

OBIETTIVI EDUCATIVI

Nel quadro delle Finalità generali, contenute nelle indicazioni nazionali per il curricolo, degli

assi culturali, degli obiettivi individuati per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo

d’istruzione, della realtà ambientale e socio-culturale locale, il Collegio dei Docenti Unitario

fissa i seguenti obiettivi che, nel rispetto della libertà d'insegnamento dei singoli Docenti,

devono costituire elementi di convergenza e di unità per tutti gli insegnanti:

1. Sviluppo della persona

2. Sviluppo delle dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e

religiose

3. Conquista di corrispondenti capacità di base

4. Conquista di corrispondenti capacità di interazione sociale

5. Consolidamento di capacità decisionali

6. Promozione dell’alfabetizzazione culturale di base attraverso l’acquisizione dei

linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un

orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo

OBIETTIVI SPECIFICI

- Costruire una cultura di sana convivenza civile

- Costruire una comunità umana capace di includere le prospettive locali,

nazionale, europea e mondiale

RISULTATI ATTESI

- Acquisizione di un corretto stile di vita

- Prevenire la dispersione scolastica

- Formare alunni in grado di affrontare con responsabilità le varie situazioni della

vita

OBIETTIVI DIDATTICI

Valorizzare l’alunno nel processo di apprendimento, la sua esperienza e le sue conoscenze.

Valorizzare il modo di pensare, di conoscere e di comunicare proprio dell’alunno

nella sua particolare età, la sua identità psicologica e mentale.

Promuovere la consapevolezza delle proprie emozioni e la capacità di gestirle al fine di “imparare a riflettere”.

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità.

Favorire l’esplorazione e la ricerca.

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo, con l’adozione di percorsi didattici che prevedano la collaborazione attiva dell’alunno con i propri compagni, in una

comune ricerca e reciproco aiuto.

Attribuire pari dignità a tutti i saperi, consapevoli dell’importanza di un approccio multidisciplinare integrato per la risoluzione dei problemi.

IMPOSTAZIONI METODOLOGICHE

Le scelte didattiche operate dalla nostra scuola sono la risultante dell’antica tradizione

pedagogica posta in relazione con il contesto sociale e culturale in cui essa opera. Il Collegio

dei docenti, nel delineare i contenuti, gli obiettivi di apprendimento, i traguardi per lo

sviluppo delle competenze, gli obiettivi formativi delle competenze “chiave” di cittadinanza,

ha fatto riferimento al quadro normativo italiano, al documento tecnico Europeo, dei titoli e

57

58

delle qualifiche, ma anche alla situazione specifica degli alunni dell’Istituto. La realizzazione

più efficace e completa dell’offerta formativa e dei processi di insegnamento/apprendimento

viene garantita da una didattica che punta l’attenzione sui destinatari di tali processi, sui

contenuti dell’istruzione e sui metodi utilizzati nella scuola. Da ciò deriva l’importanza della

programmazione degli interventi scolastici che consente di rispettare gli stili cognitivi dei

singoli alunni e di mediare tra contesto scolastico e territoriale e “cultura” in generale.

I docenti, pertanto, se da un lato pongono l’attenzione al raggiungimento di risultati che

corrispondono all’essenziale socialmente richiesto, dall’altro intendono garantire a ciascuno

livelli di risultati corrispondenti al massimo individuale raggiungibile.

I docenti s’impegnano, altresì, a realizzare, con una precisa assunzione di responsabilità,

azioni e atti congruenti a quanto esplicitato nel suddetto curricolo essenziale e alle priorità

prescelte.

INDIRIZZI GENERALI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO

Le attività curriculari finalizzate all’apprendimento delle competenze di base, proprie di ogni

ambito disciplinare, sono da considerare prioritarie su ogni altra attività aggiuntiva. Ogni atto

o progetto extra curricolare del POF deve essere la conseguenza di un bisogno della comunità

scolastica, condiviso ed espresso in sede di analisi.

• Dovranno essere impegnate risorse umane e materiali per il recupero degli alunni che

evidenziano difficoltà nell’acquisizione delle competenze essenziali.

• Dovranno essere impegnate risorse umane e materiali per l’acquisizione, da parte di tutti gli alunni, dei segmenti infanzia, primaria - secondaria 1° grado, degli elementi di

base di lingua inglese, d’informatica e di musica.

• Bisogna tener in conto le capacità recettive degli alunni ed evitare che essi siano

sovraccaricati e frastornati da un numero indiscriminato di attività aggiuntive.

• Bisogna assicurare l’igiene di tutti i locali, nonché la sorveglianza in tutti gli ambienti

della scuola, organizzando apposite turnazioni per il personale ausiliario.

• Bisogna prestare cura all’orientamento in tutti i suoi vari aspetti.

• Bisogna favorire il raccordo educativo tra scuola, famiglia ed altre agenzie educative.

RISORSE

Nell’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa la scuola si avvale di risorse umane e

professionali, strutturali, strumentali e finanziarie .

Risorse umane e professionali

Nell’istituto operano complessivamente 84 docenti.

Negli uffici di segreteria svolgono la loro opera 5 unità: un direttore dei servizi generali amministrativi e 4 assistenti amministrativi.

Il personale ausiliario, composto da 9 unità, è distribuito nei quattro edifici che ospitano

alunni di scuola dell’infanzia (188), primaria (344) e secondaria di I° grado(255) .

Risorse strutturali

L’istituto comprende quattro edifici destinati uno alla scuola dell’infanzia, due alla scuola primaria ed uno, con annessa palestra agibile, alla scuola secondaria di I° grado.

Adiacente ad ognuno dei quattro edifici si trova un cortile interno per lo svolgimento delle attività all’aria aperta.

Le aule scolastiche sono complessivamente 40 ( 9 nella scuola dell’infanzia, 20 nella

59

scuola primaria e 12 nella scuola secondaria di I° grado).

L’istituto dispone di aule attrezzate così distribuite: - Scuola dell’infanzia: aula mensa, ampio atrio di ingresso adibito per varie manifestazioni.

- Scuola Primaria (plesso Macaluso): sala per le riunioni, biblioteca, aula multimediale,

(PON- FESR “Ambiente per l’apprendimento” Competenze per lo sviluppo 2007/2013);

laboratorio linguistico Mass-mediale, aula attrezzata con tecnologia LIM.

- Scuola Primaria (plesso Alaimo): biblioteca, laboratorio Mass-mediale, aula di

psicomotricità, laboratorio informatico, laboratorio scientifico (PON- FESR “Ambiente

per l’apprendimento” Competenze per lo sviluppo 2007/2013), aula sostegno, laboratorio

di matematica((PON- FESR “Ambiente per l’apprendimento” Competenze per lo sviluppo

2007/2013); aula tirocinanti corso di laurea in scienze della formazione primaria.

- Scuola secondaria di I° grado: adeguati uffici per la dirigenza scolastica ed

amministrativa, biblioteca, sala riunioni, una vicepresidenza, palestra. Aule sperimentali

attrezzate con tecnologia LIM, aula multimediale, aula video, aula per ragazzi disabili,

aula di musica e laboratorio artistico-musicale.

9.c Risorse strumentali

La scuola dispone di strumenti ed attrezzature per uso didattico:

un adeguato numero di sussidi didattici

sussidi audiovisivi

strumenti tecnologici (LIM, lavagna luminosa, proiettore, registratori, videoregistratori,

fotocopiatrici, fotocamera …)

aule multimediali

software didattici

attrezzi ginnici

strumenti musicali.

9.d Risorse finanziarie

Accanto alle risorse umane e professionali, strutturali e strumentali, la scuola dispone di

risorse finanziarie provenienti da:

Fondi europei PON (FSE- FSER)

Fondi regionali

Fondo L. 440

Contributi comunali

contributi da privati.

60

10. STRUTTURA ORGANIZZATIVA

La scuola, conseguentemente alle scelte formative prefissate e condivise, attua scelte

organizzative e di gestione secondo livelli di responsabilità e di leadership condivisa.

Definiti i piani d’azione delle micro organizzazioni, i ruoli delle figure di sistema e gli ambiti

di intervento delle funzioni obiettivo, si delinea una rete di microstrutture che interagiscono e

che si avvalgono di nuclei di progettazione o équipe di lavoro.

Staff di dirigenza

Dirigente scolastico

Prof.ssa Rosa Pia Raimondi

Docente collaboratore

Prof. Luigi Romano

Docente collaboratore

Prof.ssa Rosetta Morreale

Docente responsabile plesso”Lauricella”

Ins. Luigia Tirone

docente responsabile plesso “G. Macaluso”

Ins. Patrizia Zagarella

Docenti funzione strumentale

Prof.ssa Maria Busuito, prof. Luigi Schillaci, prof.ssa Eduarda Leone, prof.ssa Maria

Tirone, prof.ssa Anna Vitello, ins. Paola Sardo, prof. Matteo Vento, prof. Sergio Scimè,

ins. G. Costanza, ins. M. Zagarella

Direttore Servizi Generali Amministrativi

Dott.ssa Ignazia Ciraolo

Responsabile dell’indirizzo musicale

Prof. Luigi Amico

Commissioni di lavoro

- GLIS (Gruppo di Lavoro di Istituto)

- DSA (Disturbo Specifico dell'Apprendimento)

- Accoglienza alunni

- Continuità

- Per le attività in rete con gli Enti e le Associazioni del territorio

- Per il Curricolo

- Predisposizione prove di verifica “debiti scolastici”

Consiglio di istituto Presidente Morreale Salvatore

Docenti

Romano Luigi, Scimè Sergio, Sardo Concetta Paola, Di Sano Maria Rosaria, Busuito

Maria, Cino Carmela, Salvaggio Anna Sabrina Morreale Rosetta

Personale ATA

Destro Vincenzo, Giudice Angelo

Genitori

Taverna Giuseppe, Puma Calogero, Matteliano Maria Giovanna, Falletti Luigi, Merulla

Santa, Scibetta Bartolomeo, Giglia Calogero

Morreale Salvatore

Collegio dei docenti Presidente

Dirigente scolastico

Componenti

Docenti delle classi

Consiglio di intersezione -

interclasse -classe Presidente:

Dirigente scolastico

Componenti:

Docenti delle classi

61

FUNZIONI STRUMENTALI AL POF

Area 1 : Gestione del piano dell’offerta formativa

Prof.ssa Maria Busuito

Prof. Sergio Scimè

Ins. Giuseppina Alexandra Costanza

Area 2: Sostegno al lavoro dei docenti Prof. Luigi Schillaci

Area 3: Interventi e servizi per studenti

Prof.ssa Eduarda Leone

Prof. ssa Maria Tirone

Prof.ssa Maria Rosaria Di Sano

Area 4 : Coordinamento gruppo h

Prof.ssa Anna Vitello

Ins. M. Zagarella

Area 5: Viaggi d’istruzione rapporti con l’esterno

Prof. Matteo Vento

Ins. Paola Sardo

11. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Con modalità, tempi e spazi definiti nei singoli progetti, l’offerta formativa viene ampliata e

arricchita dalle seguenti attività:

1. Approfondimento della lingua Italiana

2. Alfabetizzazione o approfondimento di conoscenze informatiche per tutti gli alunni

3. Corsi ad indirizzo musicale: pianoforte, chitarra, violino, clarinetto

4. Visite d’istruzione guidate di un giorno e/o di più di un giorno.

12. PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’

Il nostro Istituto si organizza ed opera in modo da garantire il successo formativo di tutti gli

alunni, pertanto i docenti di ogni segmento scolastico, avvalendosi del contributo di un

curricolo strutturato per campi di esperienza e per singola disciplina, individuano e

pianificano i percorsi didattici ed educativi più idonei all’acquisizione delle competenze.

12.a progettazione annuale

Il Collegio dei docenti elabora il Piano dell’Offerta Formativa, nel rispetto degli indirizzi

generali del C.d.I.

I docenti delle classi parallele della scuola primaria, e delle sezioni parallele della

scuola dell’infanzia, elaborano il piano dell’azione didattico-educativa delle loro classi e

sezioni.

I docenti della scuola secondaria di I° grado elaborano il piano dell’azione didattico–

educativa che si articola in due momenti:

1. Stesura di una programmazione disciplinare

2. Stesura della programmazione coordinata del Consiglio di classe.

12.b programmazione a medio termine

Con cadenza bimestrale, i docenti di scuola primaria e con cadenza mensile i docenti della

scuola dell’infanzia, per interclasse/intersezione, definiscono gli obiettivi specifici da

sviluppare, prove e criteri di verifica per l’accertamento delle competenze acquisite; attività

pluridisciplinari e obiettivi trasversali.

Con cadenza mensile, i docenti di ogni singola classe di scuola secondaria di I° grado

effettuano la verifica del lavoro svolto e programmano l’azione mensile. I consigli di classe

62

con la presenza dei rappresentanti dei genitori si svolgeranno ogni due mesi, fatte salve

esigenze particolari.

12.c programmazione a breve termine

Con cadenza settimanale, i diversi team di lavoro della scuola primaria, elaborano le unità

didattiche, operano in itinere eventuali aggiustamenti alla programmazione e concordano

l’adozione di strategie comuni.

63

64

Durante gli incontri i docenti, oltre a fissare gli obiettivi, i contenuti e le attività da svolgere

concordano:

stili educativi

stili comunicativi

sistema di regole di comunicazione tra

sistema di regole nel team

sistema di gratificazione e eventuali punizioni

modalità di programmazione e valutazione

raccordi, pause ed accelerazioni

spazi e mezzi

lavori di gruppo per

scelte delle metodologie

autoanalisi

Il piano annuale delle attività per l’anno scolastico 2013/2014 prevede:

12.d scuola dell’infanzia

attività di inizio anno a livello di intersezione e/o commissioni

quattro incontri di due ore di cui un'ora con la presenza dei genitori e un’ora con i solo i

docenti

incontri per assemblee dei genitori

12.e Scuola primaria

attività di programmazione di inizio anno a livello di interclasse o di commissioni di

lavoro in orario di servizio

quattro incontri di due ore per la programmazione bimestrale d’interclasse

quattro incontri di due ore con la presenza dei genitori per la verifica bimestrale

d’interclasse

cinque assemblee di due ore con i genitori :

1.Elezioni

2.Andamento didattico

3.Comunicazioni quadrimestrali

5.Assemblea finale

12.f Scuola secondaria di I° grado

attività di inizio anno a livello di consiglio di classe, gruppi disciplinari e/o commissioni

in orario di servizio

sei incontri per consigli di classe, di cui due per scrutini senza la presenza dei

rappresentanti dei genitori

tre incontri di tre ore per assemblee con i genitori

disponibilità dei docenti in orario scolastico un’ora di ricevimento settimanale in orario

antimeridiano.

13. VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione globale, sia quadrimestrale che di fine anno, così come gli esami di licenza

media sottostanno strettamente ai criteri individualizzati previsti dalla normativa (L.104 e

circolari applicative).

La relazione tra insegnanti ed alunni è profondamente cambiata; gli alunni che realizzano

l’apprendimento saranno posti in condizione di costruire e sperimentare in modo continuo e

sistematico le competenze apprese.

Insegnanti

Alunni

Alunni ed insegnanti

Scuola e famiglia

Approfondimenti

Laboratori

Recupero

Uscite

65

Il clima sociale positivo e le relazioni che si sviluppano progressivamente nella classe sono

fattori fondamentali per il successo del processo insegnamento/apprendimento; i vari approcci

confluiranno in una generale concezione umanistica dell’insegnamento, centrata

sull’accettazione e condivisione delle esperienze e dei sentimenti degli allievi, con una loro

rielaborazione ai fini dell’insegnamento specifico. La comunicazione tra l’insegnante e la

classe sarà di tipo interattivo e l’organizzazione della classe sarà basata sulla cooperazione e

sui lavori di gruppo con assegnazione di compiti specifici ed interdipendenti.

Sarà cura degli insegnanti sperimentare ed organizzare in modo flessibile procedure e metodi

didattici diversi.

14. VERIFICA

Le varie attività sviluppate in classe saranno strumenti di verifica costante, che si

articoleranno in: verifiche di ingresso, verifiche in itinere, verifiche finali o sommative.

A qualsiasi livello la verifica manterrà sempre unitarietà con il resto dell’intervento educativo

e sarà di tipo formativa.

VERIFICA DELLE CONOSCENZE/ABILITÀ E CERTIFICAZIONE DELLE

COMPETENZE

L’accertamento delle conoscenze e delle abilità con i tradizionali metodi di tipo quantitativo

(test, questionari, prove aperte…) precederà la vera fase di verifica, del livello di

apprendimento degli obiettivi formativi che saranno del tipo:

analitico – quantitativo attraverso test, questionari, schede di verifica, eserciziario del libro di testo e/o di schede riprodotte;

qualitativo che terrà conto, durante lo svolgimento del compito unitario, dei seguenti

elementi strutturali: A) se la situazione posta è vera o simulata; B) se il compito è stato

portato a termine con soddisfazione; C) se ci sono evidenti elementi di creatività

personale; D) se e fino a che punto l’allievo ha utilizzato le conoscenze e le abilità

apprese.

15. VALUTAZIONE (vedi allegato SCHEDE)

L'istituto, per monitorare e valutare il processo di apprendimento e per ottimizzare l’azione

didattica, utilizza strategie e strumenti opportunamente costruiti.

I docenti si propongono di procedere periodicamente a costanti ed attente verifiche mediante

colloqui, libere espressioni, composizioni, esercitazioni, questionari, forme creative ed

artistiche.

Valutazione degli apprendimenti

Con riferimento ad un obiettivo essenziale, in generale, sarà considerato raggiunto il livello di

accettabilità, se l’alunno sarà in possesso di un bagaglio minimo di conoscenze, abilità e

competenze tali da garantirgli gli strumenti indispensabili per comprendere le consegne e

mettere in atto procedure.

Valutazione del comportamento

La valutazione terrà conto dell’osservazione coerente e sistematica di come il ragazzo pratica

i doveri a cui è tenuto e dell’unità inscindibile di logica ed etica, nel senso che non esiste

conoscenza ed abilità umana che non implichi una responsabilità morale, un giudizio, un

impegno, un coinvolgimento personale.

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- La valutazione finale terrà conto oltre che del livello di preparazione, dei progressi

compiuti dall’alunno rispetto alla situazione di partenza, della partecipazione in classe,

dell’interesse dimostrato, della costanza nell’impegno, del ritmo di apprendimento ed in

generale del livello di maturazione individuale.

La certificazione delle competenze personali, osservabili , descrivibili e giudicabili, scaturirà

dall’integrazione delle verifiche quantitative e qualitative, tenendo conto di quelle che sono le

valutazioni degli apprendimenti e del comportamento.

16. VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE

Le scelte operate, che comportano forme organizzative differenziate in ordine a gruppi di

lavoro e orari diversi dal consueto, richiedono l’apporto del personale ATA. Questo dovrà

assicurare la presenza e l’opera in tutti i momenti in cui si svolgeranno attività didattiche,

anche ricorrendo a prestazioni aggiuntive da remunerare con il fondo dell’istituzione.

L’offerta formativa, d’altra parte, consente una gestione flessibile delle risorse professionali

docenti e non che può concretizzarsi con forme di scambio o prestiti professionali fra diversi

ordini di scuola.

17. INTEGRAZIONE E RAPPORTI CON LE AGENZIE EDUCATIVE

Famiglia:

L'integrazione con le famiglie si esplicita tramite:

- collaborazione e condivisione nella scelta e nella pratica dello stile educativo;

- positive scansioni relazionali scuola/famiglia.

- valorizzazione delle competenze dei genitori.

I colloqui con le famiglie avvengono:

- per la scuola d’infanzia, in quattro incontri distribuiti nell’anno scolastico.

- per la scuola primaria in cinque incontri di due ore con cadenza bimestrale e,

all’occorrenza, nelle ore di programmazione.

- per la scuola secondaria di I° grado in tre incontri dedicati alle assemblee e in un incontri

individuali di un’ora a scelta dei docenti sulla base delle loro disponibilità.

Territorio:

La scuola, come centro propulsore di crescita culturale collabora con altre agenzie

territoriali:

Dipartimento Regionale Protezione Civile

ASP- Agenzia sanitaria provinciale

SERT Canicattì

Soat Grotte

Ente Comune Racalmuto

Lions Club

Ufficio Massima Occupazione Canicattì

Associazione ARCI Arcobaleno – Fidapa

Carabinieri

Polizia Municipale

Associazione Casa di Nazareth

Biblioteca Comunale

67

18. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN SERVIZIO

L'istituzione scolastica promuove la formazione in servizio e il miglioramento della qualifica

professionale degli operatori scolastici tramite iniziative di aggiornamento e sperimentazione

che si articoleranno sui temi deliberati dal Collegio dei Docenti.

I corsi d’aggiornamento e di formazione interesseranno i seguenti ambiti :

Tecnologico – informatico - linguistico

Sociale

Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro

Prevenzione dei disturbi dell’apprendimento e del comportamento

VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

Per ottenere significative informazioni sulle condizioni e sulla funzionalità del sevizio

scolastico viene effettuata una ricognizione tramite questionari e griglie di rilevazione.

L’autoanalisi viene intesa come attività sistematica che coinvolge collegialmente i

partecipanti e, così facendo, consente di operare una revisione e di intervenire sugli aspetti

dell’organizzazione e del curricolo a garanzia del raggiungimento e ottimizzazione della

qualità del servizio.

68

69

19. STRUTTURAZIONE ORARIA E ORGANIZZATIVA

MONTE ORE SETTIMANALE

Finalità e scelte formative si realizzano, di norma, secondo gli orari settimanali che si

riportano di seguito:

SCUOLA DELL’INFANZIA

CAMPI DI ESPERIENZA

Il sé e l’altro

Il corpo e il movimento

Linguaggi, creatività,

espressione

I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

- 40 ORE SETTIMANALI

(tempo normale)

- 25 ORE SETTIMANALI

(orario antimeridiano)

SCUOLA PRIMARIA

Monte ore settimanale

DISCIPLINE Classe I Classe II Classi III Classi IV

Classi V

Italiano 8 7 7 7 7

Inglese 1 2 3 3 3

Storia, Citt. e Cost. 3 3 3 3 3

Geografia 2 2 1 1 1

Matematica 6 6 6 6 6

Scienze 1 1 1 1 1

Tecnologia 1 1 1 1 1

Musica 1 1 1 1 1

Arte e immagine 1 1 1 1 1

Corpo movimento sport 1 1 1 1 1

Religione cattolica 2 2 2 2 2

Laboratorio lettura

logica e scientifico

3

Laboratorio lettura

logica e scientifico

3

Laboratorio lettura

logico creativo

3

Laboratorio lettura

logico e

creativo/scientifico

3

Totale 27

30

30

30

30

70

Scuola Secondaria Di I° Grado

Materie Monte ore settimanale Annuale

Italiano, storia geografia 9 297

Approfondimento in materie letterarie 1 33

Matematica e Scienze ch. , fis, nat. 6 198

Tecnologia 2 66

Lingua inglese 3 99

Seconda lingua comunitaria: Lingua

francese

2 66

Arte e Immagine 2 66

Scienze motorie sportive 2 66

Musica 2 66

Religione 1 33

TOTALE 30 990

TEMPO SCUOLA

Scuola dell’infanzia: 5 giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 08:00 alle ore 13:00 (orario

antimeridiano), dalle ore 08:00 alle ore 16:00 (orario pomeridiano)

Scuola primaria: Classi prime: martedì, giovedì e sabato 8.20/13.20

Classi prime: lunedì, mercoledì e venerdì 8.20/12.20 Un insegnante della classi prime, a

turno, accoglie gli alunni che per motivi di famiglia non possono far rientro a casa per le ore

12.20. Per questi alunni l’uscita è per le ore 13.20

Scuola secondaria di I° grado:

6 giorni dal lunedì al sabato, dalle ore 08:10 alle ore 13:10; più 5 rientri pomeridiani per il

corso ad indirizzo musicale

CRITERI PER LA FORMAZIONE CLASSI PRIME

I gruppi classe saranno formati rispettando i seguenti criteri:

- garantire e promuovere l’identità, la dignità, la libertà e l’uguaglianza di trattamento a

tutti gli alunni

- classi equieterogenei per sesso, profitto, situazione socio-affettiva e indirizzo musicale

- distribuzione degli alunni di ogni classe in più sezioni, garantendo la presenza di almeno

un compagno\a della classe di provenienza

- garanzia per gli alunni diversamente abili di ritrovarsi insieme ad almeno altri due

compagni di classe, l’assegnazione nelle classi avverrà in maniera intenzionale con il

contributo dell’equipe sociosanitaria e i genitori

- i figli dei docenti verranno inseriti nelle classi in cui non insegna il genitore

- i gruppi così formati verranno assegnati per sorteggio, alla presenza dei genitori, nei vari

corsi

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I CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE

Nella curricolo della scuola secondaria di I° grado “Pietro D’Asaro” è presente

l’insegnamento in orario pomeridiano di quattro strumenti: pianoforte, chitarra, violino e

clarinetto.

I corsi sono aperti agli alunni che, entro i termini previsti per l'iscrizione, abbiano manifestato

la volontà di frequentarli e che abbiano superato l'apposita prova orientativo attitudinale

dinanzi ad una commissione nominata e dal Dirigente scolastico. La frequenza è di due ore

settimanali e le lezioni, individuali e di musica d’insieme, si svolgono in orario pomeridiano.

L’attività, soggetta a valutazione come tutte le altre discipline di studio, si completa con

gratificanti manifestazioni pubbliche nelle quali il valore formativo dell’esibizione si fonde,

spesso, con la dimensione ludica della musica d’insieme.

Il seguente documento è stato redatto seguendo i seguenti riferimenti legislativi:

- D.P.R Autonomia

- D.P.R. N 89 del 20 marzo 2009

- Atto di indirizzo 8 settembre 2009

- Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di

istruzione:

- D.M. del 31 luglio 2007

- Legge 28 marzo 2003 N.53

- D.L.gs 19 febbraio 2004 N. 59

- Capo IV del D.L.gs 17 ottobre 2005 N. 226 ( Raccordo e continuità tra il primo e il

secondo ciclo )

- Art. 1, commi 1e7, del Decreto - legge 7 settembre 2007 N. 147, convertito, con

modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007 N. 176