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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ATESTINO” Via Garibaldi, 23 – 35042 Este (PD) Tel. 04292031 – Fax 04294345 – C.F. 91023940280 Sito Internet www.atestino.it e.mail [email protected] PEC [email protected] ESAMI DI STATO A. S. 2016/2017 CLASSE V ASC SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE GRIGLIE DI CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Este, 11 maggio 2017 1

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ATESTINO” Via … · 2.2. L’autore utilizza strategie retoriche come ripetizioni, enumerazioni, metafore e altre; introduce inoltre usi morfologici,

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ATESTINO” Via Garibaldi, 23 – 35042 Este (PD)

Tel. 04292031 – Fax 04294345 – C.F. 91023940280 Sito Internet www.atestino.it

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ESAMI DI STATO A. S. 2016/2017

CLASSE V ASC

SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE GRIGLIE DI CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Este, 11 maggio 2017

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Simulazioni proposte agli studenti.

SIMULAZIONE PRIMA PROVA

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, in Romanzi e racconti, Vol. I, edizione diretta da C. Milanini, a cura di M. Barenghi e B. Falcetto, Mondadori, Milano 1991.

A volte il fare uno scherzo cattivo lascia un gusto amaro, e Pin si trova solo a girare nei vicoli, con tutti che gli gridano improperi e lo cacciano via. Si avrebbe voglia d’andare con una banda di compagni, allora, compagni cui spiegare il posto dove fanno il nido i ragni, o con cui fare battaglie con le canne, nel fossato. Ma i ragazzi non vogliono bene a Pin: è l’amico dei grandi, Pin, sa dire ai grandi cose che li fanno ridere e arrabbiare, non come loro che non capiscono nulla quando i grandi parlano. Pin alle volte vorrebbe mettersi coi ragazzi della sua età, chiedere che lo lascino giocare a testa e pila, e che gli spieghino la via per un sotterraneo che arriva fino in piazza Mercato. Ma i ragazzi lo lasciano a parte, e a un certo punto si mettono a picchiarlo; perché Pin ha due braccine smilze smilze ed è il più debole di tutti. Da Pin vanno alle volte a chiedere spiegazioni su cose che succedono tra le donne e gli uomini; ma Pin comincia a canzonarli gridando per il carrugio e le madri richiamano i ragazzi: - Costanzo! Giacomino! Quante volte te l’ho detto che non devi andare con quel ragazzo così maleducato! Le madri hanno ragione: Pin non sa che raccontare storie d’uomini e donne nei letti e di uomini ammazzati o messi in prigione, storie insegnategli dai grandi, specie di fiabe che i grandi si raccontano tra loro e che pure sarebbe bello stare a sentire se Pin non le intercalasse di canzonature e di cose che non si capiscono da indovinare. E a Pin non resta che rifugiarsi nel mondo dei grandi, dei grandi che pure gli voltano la schiena, dei grandi che pure sono incomprensibili e distanti per lui come per gli altri ragazzi, ma che sono più facili da prendere in giro, con quella voglia delle donne e quella paura dei carabinieri, finché non si stancano e cominciano a scapaccionarlo. Ora Pin entrerà nell’osteria fumosa e viola, e dirà cose oscene, improperi mai uditi a quegli uomini fino a farli imbestialire e a farsi battere, e canterà canzoni commoventi, struggendosi fino a piangere e a farli piangere, e inventerà scherzi e smorfie così nuove da ubriacarsi di risate, tutto per smaltire la nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto le sere come quella.

Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino (1923 -1985), pubblicato nel 1947, è ambientato in Liguria, dopo l’8 settembre 1943, all’epoca della Resistenza. Pin, orfano di madre e affidato alla sorella che per vivere si prostituisce, cresce per strada abbandonato a se stesso, troppo maturo per giocare con i bambini e estraneo, per la sua età, al mondo degli adulti. Il suo unico rifugio è un luogo segreto in campagna, in cui i ragni fanno il nido. In carcere, dove finisce per un furto, entra in contatto con i partigiani ai quali si aggrega non appena riesce a fuggire di prigione; con loro condivide le esperienze drammatiche della fine della guerra. 1. Comprensione del testo Riassumi sinteticamente il contenuto del brano. 2. Analisi del testo 2.1. Il sentimento di inadeguatezza di Pin e la sua difficoltà di ragazzino a collocarsi nel mondo sono temi esistenziali, comuni a tutte le generazioni. Rifletti su come questi motivi si sviluppano nel brano. 2.2. L’autore utilizza strategie retoriche come ripetizioni, enumerazioni, metafore e altre; introduce inoltre usi morfologici, sintattici e scelte lessicali particolari per rendere più incisivo il suo racconto; ne sai individuare qualcuno nel testo?

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2.3. Cosa vuole significare l’espressione “nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto”? Ti sembra che sia efficace nell’orientare la valutazione su tutto ciò che precede? 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Il sentiero dei nidi di ragno parla della tragedia della seconda guerra mondiale e della lotta partigiana, ma racconta anche la vicenda universale di un ragazzino che passa drammaticamente dal mondo dell’infanzia a quello della maturità. Il brano si sofferma proprio su questo. Svolgi qualche riflessione relativa a questo aspetto anche utilizzando altri testi (poesie e romanzi, italiani e stranieri) che raccontano esperienze simili di formazione o ingresso nella vita adulta.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: L’amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell’arte

DOCUMENTI

“Renzo!” disse quello, esclamando insieme e interrogando. “Proprio,” disse Renzo; e si corsero incontro. “Sei proprio tu!” disse l’amico, quando furon vicini: “oh che gusto ho di vederti! Chi l’avrebbe pensato?” […] E, dopo un’assenza di forse due anni, si trovarono a un tratto molto più amici di quello che avesser mai saputo d’essere nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all’uno e all’altro […] eran toccate di quelle cose che fanno conoscere che balsamo sia all’animo la benevolenza; tanto quella che si sente, quanto quella che si trova negli altri. […] Raccontò anche lui all’amico le sue vicende, e n’ebbe in contraccambio cento storie, del passaggio dell’esercito, della peste, d’untori, di prodigi. “Son cose brutte,” disse l’amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva resa disabitata; “cose che non si sarebbe mai creduto di vedere; cose da levarvi l’allegria per tutta la vita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo”.

A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827

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“Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s’era lussato il femore, e non poteva far più il manovale. […] Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver la febbre tutti i giorni. Allora Malpelo prese dei soldi della paga della settimana, per comperargli del vino e della minestra calda, e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma Ranocchio tossiva sempre, e alcune volte sembrava soffocasse; la sera poi non c’era modo di vincere il ribrezzo della febbre, né con sacchi, né coprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata. Malpelo se ne stava zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto.”

G. VERGA, Rosso Malpelo in “Vita dei campi”, 1880

“Cerco degli amici. Che cosa vuol dire ‘addomesticare’?” È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire ‘creare dei legami’” “Creare dei legami?” “Certo”, disse la volpe. “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi … Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano”.

A. de SAINT EXUPERY, Il piccolo principe, 1943

Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivereda uomini liberi. […] Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Architta di Taranto […] ìSe un uomo salisse in cielo e contemplassela natura dell’universo e la bellezza degliastri, la meraviglia di tale visione nongli darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché non avrebbe nessuno a cui comunicarla. Così la naturanon ama affatto l’isolamento e cerca sempredi appoggiarsi, per così dire, a un sostegno,che è tanto più dolce quanto più è caro l’amico.

(CICERONE, De amicitia)

Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento e messi in un vasel, ch’ad ogni vento per mare andasse al voler nostro e mio;

sì che fortuna od altro tempo rio non ci potesse dare impedimento, anzi, vivendo sempre in un talento, di stare insieme crescesse il disio.

E monna Vanna e monna Lagia poi con quella ch’è sul numer de le trenta con noi ponesse il buono incantatore:

e quivi ragionar sempre d’amore, e ciascuna di lor fosse contenta, sì come i’ credo che saremmo noi. (DANTE ALIGHIERI, Le Rime)

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“A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi della Mora, del lavoro in cascina, lui che ha tre anni pi ̆ di me sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato e ascoltato, ragionava coi grandi, con noi ragazzi, strizzava l’occhio alle donne. Gi‡ allora gli andavo dietro e alle volte scappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia di nidi. Lui mi diceva come fare per essere rispettato alla Mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina”.

C. PAVESE, La luna e i falò, 1950

“Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era nessuno che potesse rispondere all’idea romantica che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. […] Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia.”

F.UHLMAN, L’amico ritrovato, 1971

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Crescita, sviluppo e progresso sociale. È il PIL misura di tutto? DOCUMENTI

Prodotto Interno Lordo - La produzione come ricchezza Il prodotto interno lordo è il valore di tutto quello che produce un paese e rappresenta una grandezza molto importante per valutare lo stato di salute di un’economia, sebbene non comprenda alcuni elementi fondamentali per valutare il livello di benessere. […] Il PIL è una misura senz’altro grossolana del benessere economico di un paese. Tuttavia, anche molti dei fattori di benessere che non rientrano nel calcolo del PIL, quali la qualità dell’ambiente, la tutela della salute, la garanzia di accesso all’istruzione, dipendono in ultima analisi anche dalla ricchezza di un paese e quindi dal suo PIL.

Enciclopedia dei ragazzi -2006- Treccani on-line di Giulia Nunziante (http://www.treccani.it/enciclopedia/prodotto-

interno-lordo_(Enciclopedia-dei-ragazzi))

«Con troppa insistenza e troppo a lungo, sembra che abbiamo rinunciato alla eccellenza personale e ai valori della comunità, in favore del mero accumulo di beni terreni. Il nostro Pil ha superato 800 miliardi di dollari l’anno, ma quel PIL - se giudichiamo gli USA in base ad esso - comprende anche l’inquinamento dell’aria, la pubblicità per le sigarette e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine settimana. Il Pil mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa e le prigioni per

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coloro che cercano di forzarle. Comprende il fucile di Whitman e il coltello di Speck, ed i programmi televisivi che esaltano la violenza al fine di vendere giocattoli ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Comprende le auto blindate della polizia per fronteggiare le rivolte urbane. Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori famigliari o l'intelligenza del nostro dibattere. Il Pil non misura né la nostra arguzia, né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né la nostra conoscenza, né la nostra compassione, né la devozione al nostro Paese. Misura tutto, in poche parole, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull'America ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani». Dal discorso di Robert KENNEDY, ex-senatore statunitense, tenuto il 18 marzo del 1968; riportato su “Il Sole

24 Ore” di Vito LOPS del 13 marzo 2013; (http://24o.it/Eqdv8)

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader. DOCUMENTI

«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)»

Benito MUSSOLINI, Discorso del 3gennaio 1925 (da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura

XXVII – 1a

sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio 1925 Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)

«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio, dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. [...] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte

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politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.»

Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947 (da P.

TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971)

«Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.»

Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969 (da A. MORO, Scritti e discorsi,

Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)

«L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e

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personali, discernendo ciò che nella tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai tempi.»

GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio

1991 (da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.

DOCUMENTI

«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.»

Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed.

originale 1979)

«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»

Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997

«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»

Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975

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«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma [...] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. [...] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids [...]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.»

Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001

«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.»

Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007

TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE STORICO

I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili,

economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall’altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Giovanni Verga, in una famosa novella dal titolo Rosso Malpelo, compresa nella raccolta "Vita dei Campi" pubblicata nel 1880, racconta di due ragazzini che lavorano in condizioni disumane in una miniera. Le cronache odierne mostrano continuamente minori in luoghi di guerra, di fame, di disperazione o utilizzati in lavori faticosi e sottoposti a inaudite crudeltà, nonostante gli appelli e gli interventi delle organizzazioni umanitarie che tentano di arginare questa tragedia. Inquadra il problema ed esponi le tue considerazioni in proposito.

SIMULAZIONE SECONDA PROVA

PRIMA PARTE:

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Lo sviluppo economico di un Paese e delle imprese in esso operanti è fondato sull’espansione della capacità produttiva dovuta ai nuovi investimenti, non solo in beni materiali ma anche in ricerca e innovazione. Le imprese che non investono sono destinate alla contrazione della produzione e alla cessazione dell’attività, tenendo conto del mercato globale altamente competitivo con il quale devono confrontarsi. Gli investimenti favoriscono l’occupazione e la ricchezza delle popolazioni. Il candidato commenti tali affermazioni e si soffermi sui fattori che favoriscono i nuovi investimenti, con particolare riferimento all’importanza dell’innovazione quale motore dello sviluppo economico (Industria 4.0) e dell’orizzonte temporale degli investimenti aziendali. Poi rediga lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico in forma sintetica al 31/12/2016 di Alfa spa, impresa industriale, considerando i seguenti indicatori ricavabili dai documenti del bilancio e dalla loro riclassificazione:

• capitale proprio 12.500.000 euro (l’utile viene destinato per il 18% alle riserve, il resto agli azionisti);

• leverage 1,70; • ROE 4%; • ROI 6%; • Indice di copertura globale delle immobilizzazioni 1,4; • Incidenza dei debiti a medio-lungo termine pari al 12%.

Si tenga presente che tra le passività consolidate è compreso un mutuo decennale contratto il 1/6 del 2015 di 500.000 € rimborsabile a quote costanti di capitale al 1/6 di ogni anno, tasso 3,5%.

SECONDA PARTE: Di seguito, il candidato sviluppi due dei seguenti punti: A: Presentare la relazione sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di Alfa spa al 31/12/2016 supportata dall’analisi per margini e indici di bilancio ritenuti significativi. B: L’analisi di break even è uno degli strumenti più efficaci di cui un’azienda dispone nel controllo di gestione. Il candidato, dopo aver approfondito questo argomento, calcoli il punto di equilibrio della Delta spa, un’azienda industriale monoprodotto, utilizzando i dati seguenti: prezzo unitario di vendita 26.500 euro costi variabili unitari 9.200 euro costi fissi annuali 12.200.000 euro quantità annuale prodotta e venduta 750 unità. Si determini il punto di equilibrio e lo si rappresenti graficamente e si calcoli il risultato economico conseguito dall’azienda. C: L’impresa industriale Lumen Spa produce due tipi di lampade: da tavolo e da sospensione che ottiene rispettivamente in 40.000 e in 55.000 unità. Ogni lampada prodotta richiede 2,50 kg di materie prime al costo di € 1,80 al kg e 3 ore di manodopera diretta al costo di € 18,00. La lavorazione delle lampade avviene in un unico reparto al quale vengono attribuiti costi per complessivi 22.858 euro. Calcola il costo industriale delle due produzioni sapendo che i costi di produzione sono ripartiti con il metodo ABC in base a quattro cost drivers individuati nella seguente tabella:

Cost drivers Costo per transazione

Numero di transazioni per linea di prodotto

Lampade da tavolo

Lampade da sospensione

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D: L’impresa industriale Alfa Spa, per realizzare il prodotto K2, collocato sul mercato al prezzo unitario di € 165, sostiene costi variabili unitari pari a € 105 e costi fissi per 900.000 €. Da un’attenta analisi delle vendite emerge che il mercato è in grado di assorbire 3.000 unità aggiuntive, senza riduzione di prezzo. L’impresa ha una capacità produttiva di 20.000 unità, attualmente sfruttata al 90%. Scegli tra il make e il buy nelle seguenti ipotesi:

• Produrre tutte le unità aggiuntive in proprio, ma questo comporterebbe un aumento dei costi fissi di € 120.000 portando la capacità produttiva a 25.000 unità;

• Acquistare esternamente da un fornitore che ha offerto un prezzo di € 152. Calcola il nuovo grado di sfruttamento della capacità produttiva nel caso in cui si opti per il make.

SIMULAZIONE TERZA PROVA del 10 APRILE 2017

MATERIA: INGLESE

Terza Prova – Tipologia B – Comprehension and Knowledge

Read the text and answer the following questions. Do not exceed the lines given.

FIRM MOVES CALL CENTRE FROM MUMBAI TO BURNLEY A telecom company is going to move one of its call centres to Burnley (East Lancashire, UK) from its current base in Mumbai, India. Despite most firms choosing to outsource their operations abroad, New Call Telecom, which operates from Mumbai, said it is just as cost-effective and will be better for customer service to have its base at the Time Technology Park, in Blackburn Road. Although there will initially be 25 vacancies, the number of new jobs could reach 100 over the year. The company moved its business to Mumbai three years ago but India has seen an increase in salary and real estate prices. The company's chief executive Mr David Eastman said: “We found there was now almost parity between what we could pay in East Lancashire and what we pay in India.”

1. Why is New Call Telecom going to move a call centre to the UK?

2. How has the economic situation changed in India in the past three years?

3. How many jobs will the operation create in Burnley?

4. Knowledge – What is deindustrialisation?

Ore di lavoro degli impianti Attrezzaggi

Trasferimenti

Controllo qualità

45,50

82,00

110,00

95,00

200

4

10

5

210

5

12

6

! 11

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MATERIA: DIRITTO – ECONOMIA

1. Il contratto di mandato ex art. 1703 c.c.

2. La mobilità.

3. La nullità del contratto ex art. 1418 c.c.

MATERIA: LINGUA FRANCESE

1. Présentez les principales institutions de l’Union Européenne: leurs caractéristiques et leur rôle pour le fonctionnement de l’U.E.

2. Quel type de système politique a été fondé par la Constitution de 1958 en France? Décrivez ses aspects principaux et ses différences avec l’organisation politique italienne.

3. Donnez une définition de mondialisation. Soulignez les facteurs qui ont favorisé sa naissance. Présentez ses aspects positifs et négatifs.

MATERIA: TECNICHE DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE

1. Che cosa si intende per Marketing? In che cosa si differenzia dall’attività di vendita?

2. Pensando all’attività di Marketing, quale importanza ha la conoscenza dell’Ambiente Esterno per un’azienda che voglia iniziare la propria attività in un determinato territorio.

3. Le attività di comunicazione all’interno e all’esterno di un’organizzazione aziendale, sono suddivise in quattro principali categorie (communication-mix). Parla dell’imbuto promozionale tra informazione e persuasione.

SIMULAZIONE TERZA PROVA del 2 MAGGIO 2017

MATERIA: STORIA

1. Il Novecento ha visto lo scoppio di due guerre lunghe e sanguinose che sono state definite mondiali. Il candidato illustri il senso dell’aggettivo mondiali, facendo le opportune considerazioni geopolitiche.

2. Tra Ottocento e Novecento si è susseguita una serie di alleanze politiche e militari che hanno coinvolto gli stati di tutto il mondo: il candidato ne esponga le più importanti per ciascun periodo.

3. Il candidato discuta sull’interventismo degli Stati Uniti d’America tra Prima Guerra Mondiale e Guerra Fredda.

MATERIA: DIRITTO – ECONOMIA

1. Il contratto di comodato ex art. 1803 c.c. 2. Il documento di valutazione dei rischi (Dvr). 3. Nozione di inflazione e tasso di inflazione.

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MATERIA: SCIENZE MOTORIE

1. Elenca e spiega i principi generali dell’allenamento. 2. Quali sono gli adattamenti acuti fisiologici quando l’organismo umano si sottopone

ad un’attività fisica oltre alla normale “routine” quotidiana? 3. Elenca e spiega le cinque regole per una corretta alimentazione prepartita.

MATERIA: MATEMATICA

1. Calcolare gli eventuali punti di massimo e minimo dopo aver individuato il dominio delle seguenti funzioni.

y=2x23-x

y=13x3-4x

2. Stabilire se le seguenti funzioni sono simmetriche e giustificarlo.

y=x-1x2-5x+4

y=x3+2x

y=x2-9x2

3. Interpretare i seguenti grafici.

! !

15. Proposta di griglie di valutazione delle prove scritte e del colloquio.

A.S. 2016/2016 CLASSE 5^ASC

GRIGLIA PER LA CORREZIONE E VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

! 13

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Per quanto riguarda la prima prova, il docente ha ritenuto utile diversificare le griglie di valutazione in quanto le competenze e le abilità richieste nelle varie tipologie non sempre si sovrappongono.

! 14

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TIPOLOGIA A Punti

Contenuti

1. Svolgimento degli esercizi

Completo 1

Parzialmente completo 0,5

Largamente incompleto 0

2. Correttezza delle risposte

Piena 2,5

Buona 2

Sufficiente 1,5

Insufficiente 1

3. Comprensione complessiva dei contenuti e loro rielaborazione

Larga 2

Parziale 1

Scarsa 0,5

4. Applicazione degli strumenti di analisi

Piena 2,5

Buona 2

Sufficiente 1,5

Insufficiente 1

Esposizione

5. Lessico

Elegante e tecnico 2,5

Adeguato e tecnico 2

Tradizionale 1,5

Elementare 1

6. Ortografia

0 errori 2,5

1-2 errori 2

3-4 errori 1,5

5-6 errori 1

7 o più errori 0,5

7. Sintassi e punteggiatura

Eleganti, elaborate, corrette ed efficaci 2

Corrette e lineari 1,5

Elementari o corrette a tratti 1

Con diffuse improprietà 0,5! 15

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Totale /15

TIPOLOGIA B

INDICATORI Valori Punti

1. Rispetto della consegna

completo 2

parziale 1

scarso 0

2. Quantità e qualità delle informazioni

ampia e soddisfacente 4

esauriente 3

discreta 2

limitata e superficiale 1

insufficiente 0

3. Argomentazion

e

ottima 3

buona 2

non ben sviluppata 1

superficiale 0,5

assente 0

4. corretta ed efficace 1

! 16

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4. Punteggiatura qualche errore e incertezza 0,5

imprecisa 0

5. Lessico

appropriato 1

con qualche imprecisione 0,5

con diffuse improprietà 0

6. Sintassi

corretta ed elegante 2

corretta ma elementare 1,5

parzialmente scorretta 1

gravemente scorretta 0,5

7. Ortografia

0 errori 2

1-2 errori 1,5

3-4 errori 1

5-6 errori 0,5

più di 7 errori 0

Tot punti _____/ 15

TIPOLOGIA C

Indicatori Valori Punti

Rispetto della consegna

Completo 1

Parziale o scarso 0

Contenuto complessivo

Ampio e personale 3

Discretamente argomentato / schematico 2

Poco soddisfacente 1

Significativi, corretti e inseriti con originalità 3

! 17

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Inserimenti storici

Corretti ma inseriti con poca originalità 2

Presenti ma parzialmente corretti / poco presenti 1

Parzialmente corretti e inseriti con confusione / scarsamente presenti 0

SintassiCorretta 2

Con qualche imprecisione 1

Elementare / per lo più scorretta 0

LessicoAppropriato 2

Con qualche imprecisione/ripetizione 1

Diffusamente inadeguato/inesatto 0

PunteggiaturaCorretta ed efficace 2

Con qualche errore e incertezza 1

Imprecisa 0

Ortografia0-2 errori 2

3-6 errori 1

7 o più errori 0

TOT _________ / 15

! 18

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TIPOLOGIA D

INDICATORI Valori Punti

1. Quantità / qualità delle informazioni

Ampia, soddisfacente e originale 4

Esauriente e approfondita 3

Superficiale e poco originale 2

Limitata 1

2. Argomentazion

e

Articolata e approfondita 3

Soddisfacente 2

Limitata e superficiale 1

3. Ortografia

0-2 errori 2

3-4 errori 1

5 errori o più 0

4. Lessico

Ricco e appropriato 2

Lievemente impreciso e/o poco curato 1

Con diffuse improprietà/ripetizioni 0

5. Sintassi

Corretta 2

Parzialmente corretta e/o elementare 1

Con diffure improprietà 0

6. Punteggiatura

Corretta ed accurata 2

Lievemente / parzialmente corretta 1

Per lo più scorretta 0

TOT _______ / 15

! 19

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GRIGLIA PER LA CORREZIONE E VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA DI TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI

A.S. 2016/2017 CLASSE 5 a ASC

ALUNNO/A: ___________________________________________________

Indicatori Descrittori Punti

Conoscenza dei contenuti

Conosce gli argomenti richiesti in modo frammentario Conosce e definisce gli argomenti in modo corretto, ma in maniera mnemonica e senza apporti personali Conosce e definisce gli argomenti in modo adeguato e pertinente

1

2

3

Aderenza alla traccia Non interpreta correttamente la traccia sviluppandola in modo arbitrario Interpreta la traccia in modo incompleto Interpreta la traccia correttamente

1

2

3

Uso del linguaggio specifico

Ha notevoli incertezze nella terminologia e nel suo significato La terminologia non è sempre adeguata Usa la terminologia correttamente

12

3

Competenze (analisi e sintesi)

Individua i concetti fondamentali in modo insicuro e frammentario Individua sufficientemente i concetti fondamentali e tenta di ampliarli Sa analizzare i vari aspetti in modo ampio e articolato

1

2

3

Capacità (applicazione)

Rielabora conoscenze e competenze in modo stentato Rielabora in modo semplice ma corretto conoscenze e competenze Rielabora conoscenze e competenze e le applica con sicurezza

12

3

! 20

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA Tipologia B

Candidato: ___________________________ Data: ____/____/________ Classe V^ASC

TOTALE PUNTI (max 15)

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO (su 15)

Pertinenza alla domanda e c o n o s c e n z a d e i contenuti

Non risponde ad alcuna richiesta e non conosce alcun contenuto.

1

Risponde con contenuti non pertinenti e conosce pochissimi elementi significativi.

2

C o m p r e n d e i n p a r t e l e r i c h i e s t e dell’argomento e la conoscenza degli elementi significativi è limitata.

3

Comprende le richieste e conosce gli elementi essenziali degli argomenti.

4

Risponde con aderenza alle richieste e conosce la maggior parte degli elementi significativi.

5

Risponde con piena pertinenza alle richieste e conosce tutti gli elementi significativi.

6

Abilità espressiva, di c a r a t t e r e a n c h e settoriale

Non risponde. 1

Si esprime in modo disordinato con gravi e numerose scorrettezze linguistiche ed or tograf i che che compromettono la comprensione della risposta. Molto lacunoso il lessico tecnico.

2

Si esprime in modo poco ordinato con diversi errori linguistici ed ortografici che rendono difficoltosa la comprensione della risposta. L’utilizzo del lessico tecnico è carente.

3

! 21

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I.I.S. “ATESTINO” CRITERI PER LA CORREZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

(Quesiti a risposta singola - Tipologia B) Lingua straniera: inglese – Prova di comprensione e conoscenza

NOME ALUNNO: ____________________________________ CLASSE: 5^ - A.S. 2016/17

Si esprime in modo semplice e lineare. La risposta risulta comprensibile, nonostante alcuni errori linguistici e/o ortografici. Il lessico tecnico è appropriato e sufficientemente presente.

4

Si esprime in modo organico e corretto. U t i l i z z a u n a t e r m i n o l o g i a t e c n i c a generalmente appropriata.

5

Si esprime in modo organico, appropriato e corretto. L’utilizzo del lessico tecnico è appropriato.

6

Abilità di sintesi e di rielaborazione

Non risponde 0

Risponde in modo dispersivo e/o prolisso e non rielabora.

1

Si esprime in modo abbastanza sintetico e rielabora in modo sufficientemente adeguato.

2

Risponde in modo sintetico e l’abilità di rielaborazione è soddisfacente.

3

PUNTEGGIO TOTALE _____/15

Elementi valutati

Punteggio

CONOSCENZE Dei contenuti richiesti

L’allievo/a non conosce l’ argomento richiesto

0

L’allievo/a conosce in modo limitato e/o superficiale l’argomento richiesto

1

L’allievo/a conosce gli aspetti più significativi dell’ argomento richiesto

2

L’allievo/a conosce in modo completo l’argomento richiesto

3

! 22

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ABILITA’ di carattere grammaticale, lessicale e ortografico

Effettua frequenti e gravi errori grammaticali; utilizza un lessico scorretto e/o molto impreciso; l'ortografia è molto incerta/ Non risponde alla domanda di conoscenza

1

Applica correttamente la maggior parte delle strutture grammaticali; utilizza un lessico complessivamente adeguato; l’ortografia è sostanzialmente corretta

2

Applica in modo corretto tutte le strutture grammaticali; rivela una buona padronanza del lessico; l’ortografia è corretta

3

Comprensione di testi scritti

L’allievo/a comprende in

minima parte e/o in modo

approssimativo le informazioni del

testo

1.5

L’allievo/a comprende alcune delle informazioni fondamentali del testo

3

L’allievo/a comprende la maggior parte delle informazioni del testo

4.5

L’allievo/a comprende tutte le informazioni del testo

6

COMPETENZE Di produrre testi coesi ed efficaci sul piano comunicativo

Rielabora il testo di comprensione in maniera scorretta e/o ne riporta parti senza rielaborarle

0.5

Rielabora il testo di comprensione in modo sostanzialmente corretto

1

Rielabora il testo di comprensione in maniera corretta.

1.5

Non costruisce il testo di conoscenza

0

Costruisce il testo di conoscenza in modo poco coerente e/o poco coeso

0.5

Costruisce il testo di conoscenza in modo complessivamente coerente e coeso

1

Costruisce il testo di conoscenza in modo coerente, coeso ed efficace sul piano comunicativo

1.5

TOTALE PUNTEGGIO RAGGIUNTO /15

! 23

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Candidato: ________________________________ Data: ____/____/_________ Classe V^ASC

FASE INDICATORI DESCRITTORI Punteggio (su 30)

I Argomento

proposto dal candidato

1.Abilità di applicazione delle conoscenze e di collegamento multidisciplinare

L i m i t a t a , supe r f i c i a l e e /o approssimativa

1

A c c e t t a b i l e e sostanzialmente corretta

4

Consapevo l e ed efficace

5

2.abilità espressiva, di carattere anche settoriale

Incerta e approssimativa

1

Sufficientemente chiara e scorrevole

3

Corretta, appropriata e fluente

5

II Argomenti

proposti dai commissari

1.conoscenze disciplinari F rammenta r i e e fortemente lacunose

1

I m p r e c i s e e frammentarie

3

E s s e n z i a l i e sostanzialmente corrette

5

Corrette e in parte approfondite

7

Complete, ampie e approfondite

9

2.abilità di collegamento interdisciplinare

Stentata e imprecisa

1

Guidata, ma corretta

2

Autonoma e corretta

3

3. abilità espressiva, di carattere anche settoriale

Incerta e approssimativa

2

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Sufficientemente chiara e scorrevole

4

Corretta, appropriata e fluente

6

IIIDiscussione prove scritte

1.abilità di autocorrezione I PROVA

inesistente 0

adeguata 0,5

II PROVA

inesistente 0

adeguata 0,5

III PROVA

inesistente 0

adeguata 1

PUNTEGGIO TOTALE

____ /30

! 25