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1 ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE “GARFAGNANA” Via XX Aprile 12, 55032 Castelnuovo di Garfagnana (LU) tel: 0583 62454-62166 fax : 0583 62632 e-mail:[email protected] C.F. 81000560466 c

ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE 1 “GARFAGNANA” · L’Istituto tecnico Commerciale e per Geometri “Luigi CAmpedelli ... corsi per Tecnici delle Industrie Elettriche ed Elettroniche

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ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE “GARFAGNANA”

Via XX Aprile 12, 55032 Castelnuovo di Garfagnana (LU)

tel: 0583 62454-62166 fax : 0583 62632

e-mail:[email protected]. 81000560466

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SOMMARIO

Sommario ............................................................................................................................................. 2

Considerazioni generali ........................................................................................................................ 3

IL PTOF .................................................................................................................................................. 4

IL SITO INTERNET DELL’ISTITUTO ......................................................................................................... 4

L’I.S.I. “GARFAGNANA” ed i suoi Istituti .............................................................................................. 7

L’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Simone Simoni” .................................................... 7

Il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” ............................................................................................................ 11

L’Istituto Tecnico Tecnologico “Francesco Vecchiacchi” ........................................................................... 14

L’Istituto tecnico Commerciale e per Geometri “Luigi CAmpedelli” .......................................................... 18

Polo Tecnico-Professionale : “START - SisTema cARTa” .............................................................................. 8

Le Agenzie Formative .................................................................................................................................. 22

LINEE D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ............................................................................... 25

LA VISION ........................................................................................................................................... 27

Principi fondamentali che orientano le attività dell’istituto ........................................................... 28

LA MISSION ............................................................................................................................................

3 29

LE AREE STRATEGICHE DI INTERVENTO30Come offrire conoscenze e competenze e utili per le sfide della società .............................................................................................................................. 30

AZIONI NEI SINGOLI ISTITUTI ............................................................................................................. 30

Come promuovere il completamento del percorso scolastico come requisito per la cittadinanza

consapevole................................................................................................................................................. 30

Come assicurare le pariopportunità diistruzione e diformazione ............................................................. 31

Come sviluppare le competenze di cittadinanza ....................................................................................... 34

Come promuovere unamentalità aperta al confronto e al dialogo attraverso esperienze dialtre culture

..................................................................................................................................................................... 37

Come facilitare l'apprendimento e fornirecompetenzeper illavoro e lasocietà ....................................... 38

Come potenziare gliapprendimenti"in situazione" ................................................................................... 40

Come fornireinformazioni eformazione peroperare le scelte"giuste" ...................................................... 41

Gli altri documenti d’istituto: contenuti e finalità ............................................................................. 42

CONTESTO .......................................................................................................................................... 46

IL CONTESTO INTERNO ....................................................................................................................... 50

Le risorse strumentatali: spazi, strutture e dotazione ....................................................................... 54

Le risorse esterne ............................................................................................................................... 66

Le risorse finanziarie e i criteri per il loro utilizzo .............................................................................. 66

DIDATTICA E METODOLOGIA ............................................................................................................. 67

LE MODALITA’ DI LAVORO DEGLI INSEGNANTI .......................................................................................... 68

le fasi della progettazione formativa ......................................................................................................... 68

PARTECIPAZIONE ALLA COMUNITA’ SCOLASTICA ............................................................................. 82

ORGANICO DELL’AUTONOMIA .......................................................................................................... 54

PERSONALE DOCENTE ................................................................................................................................. 61

PERSONALE ATA ..................................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.

PERSONALE PER IL POTENZIAMENTO ........................................................................................................ 61

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL’ISTITUTO .................................................................................. 84

CONSIDERAZIONI GENERALI

Una scuola non può fermarsi, non può smettere di ricercare, non può rinunciare a cambiarsi per meglio rispondere alle domande di un'utenza mutevole e giustamente sempre più esigente.

Non esiste perciò la scuola perfetta, ed anche se esistesse, per essere e rimanere tale, dovrebbe continuamente riformarsi, in modo da rispondere tempestivamente alle sfide poste dal territorio in cui si trova e dalla società in continua evoluzione alla quale la sua offerta formativa si rivolge.

Una scuola immutabile è una scuola che non si interroga sui risultati della sua attività e sulla sua relazione con la realtà che la circonda. La scuola invece deve sempre porsi il problema della qualità

4 dei servizi formativi che eroga, deve continuamente migliorare se stessa, il suo modo di essere e di operare.

Questo è l'obiettivo della nostra scuola, questo è l'obiettivo che ci poniamo quando diciamo che ci siamo organizzati per seguire una politica della Qualità.

IL PTOF

Natura e scopo del documento

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) è il documento fondamentale mediante il quale ogni istituto scolastico rende palese il proprio progetto formativo evidenziando le scelte culturali, educative, didattiche, l’organizzazione e la gestione di strutture, persone e risorse, che lo sorreggono per attuarlo. Esso accoglie le nuove istanze della formazione, rispondendo alle esigenze del territorio e alle sollecitazioni provenienti da nuovi indirizzi. Il Piano dell’Offerta Formativa, in conclusione è la carta d’identità della scuola.

Il PianoTriennale dell’Offerta Formativa costituisce quindi il documento programmatico in base al quale è organizzata l’intera vita dell’istituto scolastico, e allo stesso tempo è con esso che la scuola si presenta ai suoi utenti presenti e futuri e all’intera comunità in cui si trova inserita.

Il P.T.O.F è approntato, discusso e approvato dal Collegio dei Docenti ed è utile a studenti e famiglie, per orientarsi opportunamente nella vita scolastica, ed è per tale motivo un documento soggetto a evoluzione, in quanto i progetti, le attività curricolari ed extracurricolari possono modificarsi in base alle esigenze riscontrate e/o richieste dall’utenza.

In queste pagine si trovano, accanto alle informazioni generali, anche le indicazioni sulle diverse attività organizzate nel corrente anno scolastico e di cui si prevede la continuazione anche nel prossimo.

Il PTOF, una volta adottato con apposita delibera del Consiglio d’Istituto viene pubblicizzato con le modalità e i mezzi più opportuni e consegnato alle famiglie al momento dell’iscrizione.

IL PTOF SECONDO LA NORMATIVA

«Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, rivedibile annualmente, è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare ,educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia» (Legge 107/2015, Art. 1, Comma 14, punto 1)La Legge 107 del 2015 ha tracciato le nuove linee per l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa che avrà ormai una durata triennale, ma sarà rivedibile annualmente entro il mese di ottobre di ciascun anno scolastico. L’art.3 del DPR n.275 del 1999 è stato difatti novellato dal comma 14 della legge succitata che ne ha cambiato anche le modalità di elaborazione, affidando un ruolo preminente al dirigente scolastico, chiamato nella nuova previsione normativa, a definire al collegio dei docenti, gli indirizzi per le attività della scuola e per le scelte di gestione e di amministrazione. L’intera progettazione del piano è quindi consegnato nelle mani del collegio, al contrario la sua approvazione avverrà in seno al consiglio di istituto.

Gli atti di indirizzo forniti dal dirigente scolastico costituiscono quindi la base da cui partire per l’elaborazione del Piano triennale dell’offerta formativa. Una volta preso atto degli orientamenti ed esternata la meta, agli attori ed esecutori del piano hanno redatto il la nostra offerta formativa

IL SITO INTERNET DELL’ISTITUTO

5 L'ISI ha un suo sito internet (www.isigarfagnana.gov.it) che raccoglie l'eredità dei siti dei vari Istituti che, via via, sono stati riuniti nell'ISI stesso.

Informazioni

Amministrazioni responsabili Il sito è stato realizzato dalla società Argo Software S.r.l., che ne cura anche la conduzione tecnica. Finalità del sito Il sito istituzionale rappresenta un importante strumento di comunicazione ed erogazione di servizi nell'ambito delle finalità istituzionali dell'Amministrazione. Frequenza di aggiornamento dei contenuti I contenuti del sito web sono aggiornati quotidianamente, mediante l'utilizzo di personale interno, in relazione agli argomenti trattati e alle necessità dei diversi uffici. Il sito è stato progettato e realizzato nel rispetto della Legge 4/2004, in particolare nel rispetto dei requisiti indicati nel Decreto Ministeriale 8 luglio 2005 "Requisiti tecnici e i diversi livelli per l'accessibilità agli strumenti informatici". Le pagine che lo costituiscono sono quindi state realizzate perché tutti gli utenti possano accedervi facilmente e senza barriere. Il sito è costruito mediante l'utilizzo di tecnologie Open Source che, oltre ad assicurare standard elevati sul piano della sicurezza e dell'affidabilità consentono risparmi economici notevoli alla scuola sul costo di acquisto e di aggiornamento dei software. L'utilizzo di Software Libero nella Pubblica Amministrazione permette, inoltre, di avere la proprietà legittima dei dati, che non sempre viene garantita dal Software Proprietario.

Il sito rappresenta il portale di accesso ai servizi ed il contenitore della documentazione connessa al servizio scolastico.

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Nella pagina iniziale (home) sono presenti i collegamenti (link) ai servizi generali ed a quelli specifici delle quattro scuole facenti parte dell'ISI.

Ad esempio è possibile reperire gli orari scolastici, gli orari dei ricevimenti e di apertura degli uffici, i numeri di telefono, gli indirizzi (postali ed e-mail), progetti e servizi di volta in volta predisposti, moduli e documenti vari, compresa una copia aggiornata del presente documento.

Di particolare importanza il collegamento ai registri scolastici on-line, a cui è possibile accedere da parte dei familiari, limitatamente ai dati riguardanti la studentessa/lo studente interessato, utilizzando la password individuale inviata dalla Scuola, individualmente, attraverso la studentessa/lo studente. Cliccando sul bottone a lato si apre il collegamento alla pagina del registro on-line.

Nella pagina di SCUOLANET che si apre, in basso a sinistra, è presente l'accesso genitore, cliccando il quale si è rinviati ad una maschera di accesso in cui inserire il nome Utente e la password, forniti, come detto, dalla Scuola e cliccare su

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accedendo poi ai servizi richiesti seguendo le indicazioni. L'accesso all'area pubblica consente di entrare in un blog aperto a tutti gli utenti, in corso di attivazione.

L’I.S.I. “GARFAGNANA” ED I SUOI ISTITUTI

L’ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “SIMONE SIMONI”

IPSIA

“S.Simoni”

ITCG

“L. Campedelli”

ITI

“F. Vecchiacchi”

LICEO SCIENTIFICO

“G.Galilei”

Agenzie Formative

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L’istituto professionale Simone Simoni è da decenni il punto di riferimento, per il nostro territorio, relativamente all’istruzione professionale in ambito industriale. La sua offerta formativa si articolava in passato in due percorsi: corsi per Tecnici delle Industrie Elettriche ed Elettroniche e per Tecnici delle industrie

meccaniche. In seguito all’ultima riforma degli ordinamenti scolastici ad opera della legge Gelmini attualmente in vigore, l’Istituto offre due percorsi di studio nell’ambito dell’indirizzo Manutenzione e

Assistenza Tecnica.

Questo indirizzo è stato progettato per creare una figura lavorativa in grado di gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione, oltre che di diagnostica e collaudo di macchine, impianti e apparati tecnici. Nell’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica è possibile scegliere tra due percorsi di studio: Un primo percorso è quello maggiormente dedicato alle discipline Elettrico-Elettronico. Un secondo percorso è quello maggiormente dedicato alle discipline Meccaniche. L’integrazione delle competenze Elettrico-Elettroniche con quelle Meccaniche è tuttavia indispensabile per entrambi i percorsi. Gli studenti possono iscriversi al primo percorso scegliendo L’opzione APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI CURVATURA ELETTRICO ELETTRONICO dell’indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (IPAE). Gli studenti possono, invece, iscriversi al secondo percorso scegliendo la CURVATURA MECCANICA dell’indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA(IPM9). L’ Istituto, che ha ricevuto importanti riconoscimenti anche a livello nazionale, ha realizzato nel tempo un miglioramento della programmazione didattica, anche grazie al rapporto con importanti aziende del territorio che contribuiscono a definire meglio le competenze necessarie a più facile inserimento dei qualificati e dei diplomati nel mondo del lavoro. In tutti i percorsi viene, inoltre, data particolare importanza alla creazione di una vera e propria cultura della sicurezza sul lavoro oltre che all’acquisizione di specifiche norme tecniche, procedure e uso di DPI inerenti alla sicurezza sul lavoro. Percorso Elettrico-Elettronico Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” Opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili curvatura Elettrica-Elettronica possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali ( principalmente Elettrotecnica ed elettronica, ma con elementi di meccanica) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: - Comprendere, interpretare e analizzare schemi di apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili. - Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa sulla sicurezza.

9 - Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici oggetto di interventi di manutenzione, nel contesto industriale e civile. - Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. - Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi ed eseguire regolazioni di apparati e impianti industriali e civili. - Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte di apparati e impianti industriali e civili, collaborando alle fasi di installazione, collaudo e di organizzazione-erogazione dei relativi servizi tecnici. - Agire nel sistema della qualità, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficienti ed efficaci. Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, nell’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili ”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. Questo sopra riportato è il profilo così come descritto nelle linee guida nazionali. La programmazione si sviluppa in coerenza con le esigenze del territorio (come da analisi dei fabbisogni effettuate insieme al Polo tecnico Professionale di cui l’Istituto fa parte) e nel nostro istituto viene data particolare importanza all’approfondimento e allo sviluppo di competenze specifiche secondo l’ordine riportato: 1.competenze Elettrico-Elettroniche(maggiormente approndite): -installazione e manutenzione di impianti elettrici e elettronici civili -installazione e manutenzione di impianti elettrici industriali -cablaggio, programmazione e connessione in rete di PLC 2. competenze Meccaniche (meno approfondite): -uso di macchine utensili manuali -uso di macchine utensili automatizzate(controllo numerico) Percorso Meccanico Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” curvatura meccanica possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali ( principalmente meccanica, ma con elementi di elettronica ed elettrotecnica) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: - controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente. - osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi. -organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi. -utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che li coinvolgono. - gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento. - reperire e interpretare documentazione tecnica. - assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi. - agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità. - segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche. – operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi. La programmazione si sviluppa in coerenza con le esigenze del territorio (come da analisi dei fabbisogni effettuate insieme al Polo tecnico Professionale di cui l’Istituto fa parte) e nel nostro istituto viene data particolare importanza all’approfondimento e allo sviluppo di competenze specifiche secondo l’ordine riportato:

10 1. competenze Meccaniche (maggiormente approfondite): -uso di macchine utensili manuali -uso di macchine utensili automatizzate(controllo numerico) 2.competenze Elettrico-Elettroniche(meno approndite): -installazione e manutenzione di impianti elettrici e elettronici civili -installazione e manutenzione di impianti elettrici industriali -cablaggio, programmazione e connessione in rete di PLC Qualifiche triennali (IeFP) Al terzo anno è possibile conseguire una qualifica, riconosciuta in ambito europeo, di Operatore Elettrico

(ADDETTO ALLA PREPARAZIONE, INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI

ELETTRICI) o di Operatore Meccanico (ADDETTO ALLA LAVORAZIONE, COSTRUZIONE E RIPARAZIONE DI PARTI

MECCANICHE) grazie alle numerose ore di laboratorio che si effettuano sin dal primo anno e allo stage di 360 ore in azienda che si svolge in terza. Attività trasversali Il nostro istituto è particolarmente attento a promuovere attività che favoriscono lo sviluppo non solo di competenze specifiche tecniche ma anche di competenze trasversali (soft skills). Grande attenzione è rivolta all’ambito umanistico e relazionale al fine di creare un ambiente di studio sereno e idoneo allo sviluppo della personalità professionale e sociale della persona. E’ quindi molto importante lo sviluppo di didattica innovativa (Didattica laboratoriale e Dicattica innovativa digitale) e soprattutto didattica inclusiva allo scopo di un pieno raggiungimento degli obiettivi individualizzati. Una didattica che rivolge particolare attenzione al recupero ed al potenziamento, per non lasciare indietro i più deboli ma al tempo stesso riuscire a valorizzare le potenzialità di tutti. Per poter comprendere meglio le attività che si svolgono all’IPSIA Simoni è possibile consultare la pagina facebook IPSIA Simoni di Castelnuovo di Garfagnana o il sito www.isigarfagnana.gov.it

Polo Tecnico-Professionale : “STAR SisTema cARTa”

Il Polo tecnico professionale per il settore cartario/cartotecnico in provincia di Lucca è costituito da

importanti aziende del settore, da tutti gli Istituti tecnici e professionali della provincia e dall'Istituto

tecnico Marchi-Forti di Pescia e da numerosi altri enti. Fanno parte del polo importanti realtà industriali

come Sofidel (oltre 5100 dipendenti in 9 sedi italiane e 22 sedi all'estero), gruppo Wepa (Produzione carta

tissue), Guppo A Celli Paper (produzione macchine per la lavorazione della carta e del tessuto non tessuto),

Fosber Spa (produzione macchine e impianti per l'industria del cartone ondulato), SCA. Gli istituti dell'ISI

Garfagnana che fanno parte del Polo e partecipano attivamente a tutte le attività proposte sono l'IPSIA

"Simoni" con la sezione Manutenzione e l'ITI "Vecchiacchi" con le due sezioni di Elettrotecnica e

Meccanica. Fanno parte del polo anche altri partner come Assindustria Lucca, Camera di Commercio di

Lucca, Provincia di Lucca, Assocarta, Lucense, S. Zeno Verona (istituto specializzato nella formazione per il

settore cartario), Celsius e le agenzie formative Formetica e Percorso. La costituzione del polo è finalizzata:

a creare sinergia tra i percorsi ed i diversi soggetti dell'offerta formativa e le imprese, condividendo risorse

umane, laboratori, analisi di fabbisogni e progettualità; ad avviare processi di trasformazione del modello

didattico basati sulla didattica laboratoriale, sia per le competenze di base che per quelle

professionalizzanti; a favorire la continuità dei percorsi formativi ed il successo formativo, contrastando il

rischio di abbandono e dispersione scolastica anche attraverso la trasformazione degli ambienti di

apprendimento basati su un diffuso utilizzo delle ICT nella pratica educativa; a promuovere il contratto di

apprendistato e qualificarne il contenuto formativo; a favorire l'esperienza di formazione in alternanza

scuola/lavoro; a realizzare interventi di formazione congiunta di carattere scientifico, tecnico e

11 tecnologico per i docenti e i formatori impegnati nelle diverse istituzioni educative e formative; a

favorire l’acquisizione, da parte degli studenti, di competenze più facilmente e velocemente spendibili

all’interno del mondo lavorativo; a sviluppare sinergie tra gli istituti scolastici coinvolti, le Università ed il

Master Carta al fine di incentivare, da parte degli studenti, l’effettuazione di un percorso formativo

coerente con le necessità della filiera cartaria; a potenziare i tirocini aziendali; a rafforzare il legame tra la

didattica e le best practices esistenti sul territorio nella filiera cartaria, anche attraverso specifici moduli

seminariali e testimonianze a cura dei referenti aziendali. Il Polo vuole essere quindi un elemento di

collaborazione fattiva tra l'istruzione e il mondo del lavoro.

Le azioni già intraprese

Laboratori: già realizzata un indagine sullo stato dell’arte dei laboratori delle scuole come premessa ad una

politica congiunta di acquisti-manutenzioni, con richieste di finanziamento coordinate.

Conoscenza dei Piani formativi delle scuole da Parte delle Aziende del polo.

Curvatura dei programmi: Attraverso una serie di incontri con i tecnici aziendali si realizza una curvatura

dei programmi delle discipline tecniche. Curvatura che non modifica gli aspetti essenziali e fondamentali

dei programmi e dei profili delle figure dei nostri istituti definite nelle linee guida ministeriali e dalle

competenze richieste per le qualifiche(IPSIA), ma che apporta delle modifiche, concordate, utili nel settore

cartario/cartotecnico ma non solo. Formazione: Progettazione con le agenzie Formetica e Percorso di un

percorso di formazione dei docenti per l’alternanza scuola-lavoro, nella modalità della ricerca azione,

svolta da gruppi di lavoro misti scuola-azienda finanziato dall’USR finalizzato alla realizzazione delle

curvature dei programmi.

Portale sugli stage: progetto di Assindustria-Formetica finanziato da Fondazione BML per strutturare un

portale dedicato all’organizzazione degli stage in azienda. Strutturato in accordo con le scuole del polo che

lo sperimenteranno. Si tratta di un mezzo che consentirà agli studenti di poter entrare in contatto con le

aziende che cercano stagisti. Sul portale resterà memoria delle esperienze di stage dove risulteranno le

competenze acquisite dallo studente. Una volta finito il percorso di studi lo studente potrà continuare ad

utilizzare il portale per proporsi alle aziende. Ma anche le aziende potranno individuare il candidato in

funzione delle competenze registrate sul sistema.

Attività e progetti riguardanti la diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro e la formazione di docenti

formatori e degli studenti

IL LICEO SCIENTIFICO “GALILEO GALILEI”

12

TRADIZIONE ED INNOVAZIONE

Il Liceo, istituito nell'anno scolastico 1946/47, è la prima scuola superiore insediata in Garfagnana

e per molti anni è stata anche l'unica. Dalla sua nascita ad oggi la scuola ha rappresentato per la

Garfagnana e la Media Valle un punto di riferimento sicuro per tutti gli studenti volenterosi e

diligenti che hanno scelto di investire nello studio le proprie aspettative per la futura professione.

Sono oltre 2000 gli studenti che hanno conseguito il diploma di maturità scientifica

dall'istituzione del Liceo fino ad oggi; ora molti di questi studenti fanno parte della classe

dirigente, imprenditoriale e culturale che opera sul territorio.

Dal 1992 il Liceo occupa lo stabile, di recente costruzione, sito in località Saiona e vanta locali e

laboratori idonei allo svolgimento di un'attività didattica al passo con i tempi: biblioteca,

laboratorio d'informatica, laboratorio di chimica, laboratorio di biologia, laboratorio di fisica,

aula di disegno, aula per attività espressive ed artistiche, laboratorio linguistico. Nel 2010/11 è

stata introdotta la Riforma Gelmini.

Il Liceo collabora con IRSAE, MPI ed enti locali per l'introduzione delle nuove tecnologie nella

didattica.

Sono presenti 2 corsi di studio:

1. LICEO SCIENTIFICO

2. LICEO SCIENTIFICO opzione SCIENZE APPLICATE (due curvature)

Il percorso del LICEO SCIENTIFICO è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e

tradizione umanistica. Favorisce, in particolare, l'acquisizione delle conoscenze e dei metodi

propri della Matematica, della Fisica, delle Scienze Naturali. Guida lo studente ad approfondire e

a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per seguire lo

sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica. Permette di individuare le interazioni tra le diverse

forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie

relative, anche attraverso la pratica laboratoriale.

Il diploma di maturità scientifica consente il proseguimento degli studi in qualunque facoltà

universitaria o l’inserimento nel mondo del lavoro.

Profilo culturale del diplomato del LICEO SCIENTIFICO

13

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

- aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-

filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in

una dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle

scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;

- saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;

- comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della

matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare

nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;

- saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la

risoluzione di problemi;

- aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e

naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’utilizzo

sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri

delle scienze sperimentali;

- essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico

nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con

attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in

particolare quelle più recenti;

- saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita

quotidiana.

OPZIONE SCIENZE APPLICATE

(in cui viene rafforzato lo studio delle scienze, dell’informatica e tolto l’insegnamento della lingua

latina)

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

- aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni

operative di laboratorio;

- elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle

procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;

- analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;

- individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico, filosofico, naturale,

simbolico, matematico, logico, formale, artificiale);

- comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;

- saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla

modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello

sviluppo scientifico.

14 Nell’ambito di questo corso è stata attivata (2018/19) la seguente curvatura:

OPZIONE SCIENZE APPLICATE CON POTENZIAMENTO BIOLOGICO-SANITARIO (AUTONOMIA SCOLASTICA)

Il percorso BIOLOGICO-SANITARIO si propone di:

- favorire la costruzione di una solida base culturale di tipo scientifico, utile per la prosecuzione

degli studi in ambito chimico-biologico e sanitario;

- far acquisire competenze per la scelta post diploma e facilitare il superamento dei test di

ammissione al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia;

- appassionare gli studenti allo studio della Biologia e della Medicina.

Il quadro orario prevede, rispetto al corso delle scienze applicate, un incremento delle ore dedicate allo

studio delle Scienze biologiche e chimiche potenziando le competenze scientifiche in materia di Istologia,

Citologia, Genetica, Patologia, Igiene, Microbiologia, Virologia e Biotecnologie.

Sono inoltre previste specifiche unità didattiche in tutte le discipline come pure nei percorsi di alternanza

scuola/lavoro, privilegiando convenzioni ed accordi con Aziende Sanitarie Locali, Università e strutture

private operanti nel settore.

La facoltà di medicina, delle scienze chimico/biologiche e di tutte le professioni sanitarie costituiscono lo

sbocco più naturale di questo percorso.

L’ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “FRANCESCO VECCHIACCHI”

15

L’Istituto Tecnico Industriale “Francesco Vecchiacchi” nasce nell’anno scolastico 2006/2007

per rispondere alle esigenze formative del territorio. In tale occasione il corso è stato istituito

a partire dalla classe terza e prevedeva il conseguimento del diploma di Perito Industriale

per l’Elettrotecnica e l’Automazione e del diploma di Perito Industriale per la Meccanica. Nel

corso dell’anno scolastico 2007/08, a seguito di indagine nel territorio, si è avviata la pratica

per l’intitolazione dell’Istituto Tecnico Industriale al prof. Francesco Vecchiacchi, illustre

scienziato garfagnino, nato a Filicaia (Camporgiano) il 9.10.1902 e morto a Milano,

precocemente, il 20.11.1955. La cerimonia ufficiale dell’intitolazione ha avuto luogo nel

gennaio 2011.

Nell’a.s. 2010/11 , a seguito della Riforma Gelmini, è stata avviata la classe prima IT settore

tecnologico, con gli indirizzi:

• “Elettronica, elettrotecnica ed automazione”, articolazione Elettrotecnica

• “Meccanica, meccatronica ed energia”, articolazione Meccanica e Meccatronica

Attualmente l’Istituto Tecnico Industriale, con l’attuazione della Riforma Scolastica, assume

il nome di Istituto Tecnico Tecnologico, è strutturato in un biennio iniziale comune a tutte le

articolazioni e nei tre indirizzi che lo caratterizzano:

• Elettronica ed elettrotecnica

articolazione “Elettrotecnica”

articolazione “Automazione”

• Meccanica, meccatronica ed energia

articolazione “Meccanica e Meccatronica”

• Sistema moda

articolazione “Tessile, abbigliamento e moda”(2018/2019)

Il biennio iniziale per il settore tecnologico è da considerarsi comune a tutte le

specializzazioni; è finalizzato a far sviluppare una solida formazione di base. L’obiettivo degli

insegnamenti consiste nel coniugare il “sapere” teorico con il “saper fare”. I laboratori di

Fisica, Chimica, Informatica, Lingua straniera, Disegno e Scienze sono fondamentali per la

didattica.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA E SVILUPPO SCIENTIFICO

16 Il secondo biennio e l’ultimo anno formano un percorso formativo unitario (triennio di

indirizzo) in cui, accanto allo studio delle materie tradizionali che concorrono alla formazione

della persona e del cittadino, gli studenti

� sviluppano conoscenze e competenze specifiche attraverso l’uso di laboratori e

strumenti tecnologici di settore

� sono impegnati nello sviluppo di progetti al fine di divenire consapevoli della realtà

lavorativa nella quale andranno ad inserirsi (alternanza scuola – lavoro, stage

aziendali)

Al termine di tutti i percorsi i diplomati avranno la possibilità, oltre all’inserimento nel mondo

del lavoro, di proseguire gli studi in:

� Corsi post-diploma

� Facoltà universitarie

� Corsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore)

� ITS (Istituti tecnici Superiori)

ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

L’Elettronica si occupa dell’elaborazione dei segnali elettrici, che nel settore elettronico

rappresentano informazioni. Progetta dispositivi per automatizzare applicazioni in settori

come le telecomunicazioni, l’informatica, la diagnostica, la robotica.

L’elettrotecnica si occupa della produzione, del trasporto e dell’utilizzo dell’energia elettrica

con applicazioni sia nel campo industriale che in quello civile. Tratta inoltre la

programmazione delle macchine automatiche in ambito industriale.

Nell’indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica gli studenti acquisiscono competenze nel campo

dell’Automazione, dell’Information Technology, dell’Impiantistica, del Monitoraggio delle

energie alternative e delle Telecomunicazioni. In particolare nell’articolazione

“Elettrotecnica” viene approfondita la progettazione, realizzazione e gestione di impianti

elettrici e civili e industriali; nell’articolazione “Automazione” viene approfondita la

progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo.

Sbocchi professionali

Iscrizione all’Albo Professionale dei Periti per l’esercizio della libera professione nel

settore degli impianti tecnici, consulenze tecniche

Tecnico e progettista in aziende elettroniche

Tecnico delle reti computer

Progettista e installatore di impianti di telecomunicazioni (reti di computer)

Tecnico di automazione industriale in aziende di vari settori

Operatore nei laboratori scientifici e di ricerca

Collaudatore di dispositivi e sistemi elettronici

Insegnamento tecnico-pratico presso scuole tecnico-professionali

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MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

La Meccanica è lo studio, la progettazione, la produzione e la manutenzione dei sistemi

meccanici.

La Meccatronica coniuga sinergicamente la Meccanica e l’Elettronica e mira alla realizzazione

di sistemi tecnici complessi. I campi di applicazione sono: robotica, automazione industriale,

automotive e azionamenti elettrici.

Nell'articolazione “Meccanica e Meccatronica” l'allievo approfondisce le tematiche generali

relative al campo degli impianti industriali e delle macchine, connesse alla progettazione,

realizzazione e gestione di apparati e sistemi. Le competenze spendibili riguardano i processi

produttivi industriali, a partire dal modello tridimensionale fino alla realizzazione del prodotto

finito anche con tecnologie e materiali innovativi.

Sbocchi Professionali

Iscrizione all’Albo Professionale dei Periti per l’esercizio della libera professione nel

settore degli impianti tecnici, consulenze tecniche, perizie assicurativa, revisione

autoveicoli

Installazione e manutenzione di impianti di riscaldamento ad energia tradizionale,

solare e geotermica

Impianti pneumatici, idraulici, di condizionamento, di automazione e robotica,

ascensoristica, domotica (automazione della casa)

Meccanica dell’auto

Tecnico come disegnatore industriale mediante l’utilizzo del CAD (Disegno

computerizzato)

Operatore delle macchine utensili

Programmatore macchine CNC (macchine a controllo numerico)

Responsabile della programmazione della produzione e qualità

Responsabile della sicurezza nei luoghi di lavoro e tutela dell’ambiente

Insegnamento tecnico-pratico presso scuole tecnico-professionali

SISTEMA MODA

Il Diplomato ITT nell`indirizzo SISTEMA MODA articolazione “Tessile, Abbigliamento e

Moda” sviluppa competenze specifiche per operare nei diversi contesti delle numerosissime

realtà produttive del Sistema Moda italiano, nell’ambito dell’ideazione, progettazione,

produzione, marketing. E’ in grado di assumere ruoli e funzioni di ideazione, progettazione e

produzione di capi d’abbigliamento, di organizzazione, gestione e controllo della qualità delle

materie prime e dei prodotti finiti, intervenire nella gestione e nel controllo dei processi per

individuare strategie innovative di processo, di prodotto e di marketing, contribuire

all’innovazione creativa, produttiva e organizzativa delle aziende del settore moda,

collaborare nella pianificazione delle attività aziendali.

Sbocchi Professionali

ideazione/progettazione/industrializzazione del prodotto e delle collezioni

organizzazione e gestione del processo produttivo e della logistica

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controllo della qualità delle materie prime e dei prodotti finiti

marketing, comunicazione e commercializzazione

inserimento in aziende del settore e studi professionali (ufficio stile, ufficio tempi e

metodi, ufficio controllo e qualità del prodotto, ufficio marketing) come

progettista/disegnatore, come responsabile della qualità e della promozione, come

analista di mercato o come organizzatore di eventi moda in redazioni ed agenzie

L’ISTITUTO TECNICO ECONOMICO E TECNOLOGICO “LUIGI CAMPEDELLI

L’I.T.E.T. “L. Campedelli” attualmente presenta 2 corsi di studio, tutti della durata di 5 anni.

SETTORE ECONOMICO:

La figura del “Ragioniere”, in questi anni, è molto cambiata e per questo motivo il nostro

istituto offre una formazione al passo con il tempo preparando una tra le figure

professionali più richieste sul mercato del lavoro. Il diplomato ha infatti competenze

amministrative, giuridiche, di finanza, di marketing, ma anche informatiche, linguistiche e

culturali. l’Istituto Tecnico Economico prepara al diploma in

• Amministrazione, Finanza e Marketing

• Relazioni Internazionali per il Marketing

• Sistemi Informativi Aziendali

PROGETTIAMO IL NOSTRO FUTURO: FORMAZIONE TECNICA,

ECONOMICA E TECNOLOGICA

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• Marketing del territorio (autonomia scolastica dal 2018/19)

Amministrazione, Finanza e Marketing

Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.

Attraverso il percorso generale, egli è in grado di:

• rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili;

• svolgere elaborazioni contabili in linea con i principi contabili nazionali ed internazionali;

• gestire adempimenti di natura fiscale;

• collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;

• leggere, redigere e interpretare i documenti contabili e finanziari aziendali;

• svolgere analisi di mercato e attività di marketing;

• collaborare alla organizzazione e al controllo dei processi gestionali;

• effettuare reporting su argomenti tecnici;

• utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing.

Relazioni Internazionali per il Marketing (dal secondo biennio)

Il Diplomato in "Relazioni internazionali per il Marketing" ha competenze nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell'economia sociale. Integra le competenze dell'ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell'azienda e contribuire sia all'innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell'impresa inserita nel contesto internazionale. Il profilo si caratterizza, inoltre, per il riferimento sia all'ambito della comunicazione aziendale con l'utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi.

E' in grado di:

• Rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali

• Redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali

• Gestire adempimenti di natura fiscale

• Collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell'azienda

• Svolgere attività di marketing

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• Collaborare all'organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali

• Utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing

• Utilizzare le tre lingue straniere per la collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali.

Sistemi Informativi Aziendali (dal secondo biennio)

Il diplomato in questa articolazione, integra le competenze dell’ambito scolastico specifico con quelle informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e compiere scelte e adattamenti di software applicativi specifici; egli acquisisce competenze aggiuntive in tema di:

• leggere ed interpretare il sistema aziendale nei suoi modelli processi e flussi informativi da applicare alle specifiche tipologie aziendali

• utilizzare tecnologie e programmi informatici dedicati alla gestione amministrativo-finanziaria

• utilizzare programmi per la gestione della contabilità

• analizzare, sviluppare e controllare i sistemi informatici secondo le necessità aziendali

• progettare e gestire siti web

Il conseguimento del diploma in ITE consente il proseguimento degli studi presso ogni facoltà universitaria

Marketing del territorio (dal primo anno del primo biennio)

L’opzione “Marketing del territorio” aiuta a valorizzare e promuovere il territorio attraverso la conoscenza dei caratteri e delle qualità del nostro ambiente, in modo da far emergere la

personalità e l'unicità del luogo. Il diplomato in questa articolazione, ha competenze nel comparto delle imprese del settore turistico, di diritto, economia aziendale, e legislazione turistica, di marketing, di progettazione e di consulenza, informatiche, linguistiche e interculturali, nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio artistico, artigianali e paesaggistico. Durante il percorso di studi impara a contribuire a valorizzare la ricchezza del patrimonio ambientale ed artistico anche per uno sviluppo turistico ecosostenibile, contribuire all’innovazione e allo sviluppo tecnologico dell’impresa turistica, comunicare in lingue straniere, facilitare le relazioni interpersonali in situazioni interculturali.

Con il diploma si può accedere a tutte le università anche se le facoltà maggiormente in sintonia con il titolo di studio sono Economia e Commercio, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Lingue Moderne e Scienze del Turismo. Inoltre puoi proseguire gli studi con i corsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) e in ITS (Istituti Tecnici Superiori).

Per quanto riguarda le opportunità di lavoro, tra le figure professionali più richieste per l’intero settore, cui accedere anche con livelli di istruzione post-diploma, ricordiamo la guida turistica, l’operatore congressuale e turistico, il programmatore turistico, il direttore tecnico di agenzia di viaggio.

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SETTORE TECNOLOGICO:

La figura del “Geometra” ha una storia millenaria, dove ha operato ed opera

quotidianamente: una professione antica e comunque sempre in costante evoluzione con i

tempi. Presso il nostro Istituto è possibile scegliere tra l’indirizzo principale “Costruzioni,

ambiente e territorio” e l’opzione “Tecnologie del legno nelle costruzioni” che

approfondisce lo studio dell’impiego del legno nelle costruzioni con tecniche antisismiche

e di bioarchitettura

• Costruzioni, Ambiente e territorio

• Opzioni: Costruzioni in legno

• BIOARCHITETTURA E DOMOTICA Costruzioni, Ambiente e Territorio (autonomia

scolastica dal 2018/19)

Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni Ambiente e Territorio” (nuovo corso Geometri) ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nel rilievo topografico, nelle operazioni catastali, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni e nell’utilizzo delle risorse ambientali; possiede inoltre competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere e nella gestione degli impianti.

La figura del diplomato CAT opera nel settore edile che interessa il risanamento strutturale ed architettonico di edifici esistenti, la salvaguardia paesaggistica dell’ambiente, il contenimento dei consumi energetici, l’impiego delle fonti energetiche alternative, la sicurezza e la gestione dei cantieri edili.

Opzione “Tecnologie del legno nelle costruzioni” (dal secondo biennio)

Il Diplomato in “Tecnologie del legno nelle costruzioni” ha competenze nel campo dei materiali utilizzati nelle costruzioni in pietra e legno, con tecniche antisismiche e di bioarchitettura, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie del legno e dei centri di taglio a controllo numerico impiegati nelle realizzazioni di carpenteria in legno, nell’impiego degli strumenti di rilievo, nell’impiego dei principali software per la progettazione esecutiva e il trasferimento dati ai centri a controllo numerico impiegati nelle realizzazioni delle carpenterie in legno, nella stima di terreni, fabbricati, aree boschive e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, e allo svolgimento di operazioni catastali. In particolare è in grado di:

• esprimere capacità grafiche e progettuali con particolare riguardo alle ristrutturazioni delle antiche costruzioni in legno e alle nuove tecniche costruttive dei fabbricati improntati all’uso della pietra, legno, e con tecniche di bioarchitettura;

� collaborare nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, con riguardo anche alla produzione di materie prime derivanti dall’utilizzo delle cave di pietra e del legno comprese le principali tecniche di esbosco,

� intervenire, relativamente ai fabbricati, nei processi di conversione dell’energia e del loro controllo, anche nel settore della produzione di energia elettrica e termica dalle centrali a biomassa alimentate da scarti delle lavorazioni industriali del legno o dalle utilizzazioni boschive;

� applicare conoscenze della storia dell’architettura in pietra e legno antesignana della bioarchitettura con residui di lavorazione nulli o completamente biodegradabili.

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• BIOARCHITETTURA E DOMOTICA (dal primo anno del primo biennio)

L’indirizzo C.A.T. Bioarchitettura e Domotica apporta significative innovazioni sul piano didattico con approfondimento di nuovi ambiti scientifici correlati alle esigenze del territorio ed al nuovo profilo professionale del geometra.

La concretizzazione di questo processo avviene con modifiche interne alle materie tecniche ed in particolare con l’inserimento nel Piano di studi di quattro nuovi percorsi disciplinari:

- Bioarchitettura e nuovi materiali;

- Domotica, Interior design;

- Architettura del Paesaggio;

- Inglese tecnico;

La nuova curvatura ha come obiettivo la formazione di una figura professionale moderna, dotata di competenze specifiche in ambito di bioarchitettura e gestione dei sistemi informatici collegati all’edificio, oltre a precise competenze nello sviluppo della progettazione in lingua inglese.

Il diplomato sarà in grado di:

- Controllare le varie fasi progettuali e valutare l’impatto ambientale del costruito attraverso l’impiego di materiali ecologici;

- Valutare e controllare il processo di raccolta e smaltimento dei rifiuti cantieristici;

- Gestire le nuove tecnologie informatiche di controllo integrato dell’edificio;

- Valutare i vincoli e le limitazioni urbanistiche del territorio gestendo il processo di inserimento ambientale e paesaggistico delle costruzioni;

- Seguire l’intero iter progettuale in lingua inglese utilizzando il glossario tecnico specifico della disciplina;

Le nuove competenze saranno immediatamente spendibili sul territorio in ambito lavorativo ed arricchiranno inoltre il complessivo bagaglio culturale in vista di possibili percorsi universitari.

LE AGENZIE FORMATIVE

La legge n. 53 del 28 marzo 2003 ha revocato l’innalzamento dell’obbligo scolastico (previsto dalla legge n.9 del 20 gennaio 1999), ma ha assicurato a "tutti il diritto all'istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno

23 di età; l'attuazione di tale diritto si realizza sia nel sistema di istruzione che in quello della formazione professionale..."

L'ISI “S. Simoni” (oggi ISI “Garfagnana”) già nel 1996 si è accreditata presso la Regione Toscana, come Agenzia Formativa, al fine di offrire, in particolare ai propri studenti che intendevano lasciare il percorso di istruzione, attività di formazione finalizzata a conferire agli allievi competenze professionali adeguate e compatibili con le attività del territorio favorendone il successivo inserimento nel mondo del lavoro.

Con il DGR 968 del 17/12/2007, la Regione Toscana ha previsto una drastica revisione del Sistema Regionale di accreditamento, di conseguenza l’Agenzia Formativa dell'Istituto si è adeguata inoltrando nuova richiesta e superando la prima Visita Ispettiva da parte dell’Agenzia SAFORET in data 24/11/2009 conseguendo il nuovo codice Regionale di accreditamento LU0669.

Nell’anno 2004, alcuni docenti dell’ISI “Simoni” e ITCG “Campedelli” hanno partecipato ad un percorso di formazione al fine di realizzare, nei due Istituti, un sistema di gestione dei corsi di F.P. conforme alle procedure previste nel sistema di qualità UNI EN ISO 9001:2000.

Quanto sopra si è reso concreto nel Giugno 2005 con l’ottenimento della certificazione UNI EN ISO 9001:2000 da parte dell’ente certificatore SGS System certification , per la “Progettazione ed erogazione dei corsi di formazione”. Ogni anno l'Agenzia Formativa dell’Istituto effettua un “Audit ispettivo”

per il mantenimento della certificazione e ogni tre anni la certificazione viene rinnovata, con l’emissione di un nuovo certificato. Attualmente l’A.F. ISI “Garfagnana” è titolare del certificato ISO 9001/UNI EN ISO 9001:2008 per progettazione ed erogazione di interventi formativi-Settore EA:37 con scadenza 13/06/2017.

Gli accreditamenti suddetti ci permettono di erogare attività di formazione, di tipo assentito, finanziate con risorse pubbliche, in particolare finanziate dal Fondo Sociale Europeo (FSE), e/o riconosciute ai sensi dell'art.17 della L.R.T. 32/2002, nei seguenti ambiti:

• Formazione per l’obbligo formativo, rivolta ai giovani tra i 16 e i 18 anni di età che abbiano manifestato l’intenzione di abbandonare la scuola o che lo abbiano già fatto (lotta alla dispersione scolastica).

• Formazione post età dell’obbligo e formazione superiore, rivolta ai giovani con più di 18 anni che abbiano l’intenzione di acquisire ulteriori professionalità o di migliorare la propria (es. corsi post-diploma).

• Formazione continua. E’ rivolta a tutti quelli che intendano adeguare o aggiornare le proprie competenze. Le attività dell’Agenzia si possono così riassumere:

• Mantenimento di rapporti di cooperazione con Enti ed altre Agenzie Formative operanti sul territorio;

• Analisi dei fabbisogni formativi presenti o che insorgono sul territorio;

• Partecipazione ai bandi pubblici relativi a corsi di formazione riconosciuti e finanziati, da sola o in partnership con altre agenzie;

• Erogazione e rendicontazione di corsi di formazione;

• Mantenimento della certificazione del proprio Sistema di Gestione della Qualità.

Per la gestione di queste attività l’Agenzia si è avvalsa, fino ad oggi, di un piccolo gruppo di persone, interne all’Istituto, che fin dalla prima ora si sono fatti carico dell’onere di realizzare il percorso di qualità ed i progetti.

24 L’erogazione di corsi professionalizzanti potrà facilitare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e permettere agli adulti il reinserimento in nuove realtà lavorative mediante l’ampliamento delle proprie conoscenze.

Elenco Corsi Anno 2014 ISI Garfagnana (ex Simoni):

CORSO F.P. Inizio Termine Modalità

ADDETTO ALLA LAVORAZIONE,

COSTRUZIONE E RIPARAZIONE DI

PARTI MECCANICHE (PAMEC)

17/12/12 19/11/2013 attività finanziata a

gestione convenzionata

TECNICO SUPERIORE SISTEMA DI

QUALITA' DEL PRODOTTO E DEL

PROCESSO

06/03/2013 02/2014

(Previsto)

attività finanziata a

gestione convenzionata

ADDETTO ALLA PREPARAZIONE,

INSTALLAZIONE,

MANUTENZIONE E CONTROLLO

DEGLI IMPIANTI TERMO-

IDRAULICI (PLUMBER)

06/06/2013 05/2015

(Previsto)

attività finanziata a

gestione convenzionata

Elenco Corsi in fase di Attivazione ISI Garfagnana:

CORSO F.P. Inizio Termine Modalità

TECNICO DI DISEGNO DI

PRODOTTI INDUSTRIALI

ATTRAVERSO L'UTILIZZO DI

TECNOLOGIE INFORMATICHE

01/2014

(Previsto)

12/2014

(Previsto)

attività finanziata a

gestione convenzionata

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TECNICO DELLA

PROGRAMMAZIONE,

ASSEMBLAGGIO E MESSA A

PUNTO DI IMPIANTI

TERMOIDRAULICI (CON

SPECIALIZZAZIONE IMPIANTI

RISPARMIO ENERGETICO)

05/03/13 02/2014

(Previsto)

attività finanziata a

gestione convenzionata

LINEE D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico.

ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE

DEL PIANO TRIENNALEDELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019.

Il Dirigente Scolastico

Visti Il D.P.R., 16 aprile 1994, n.297, la Legge , 15 marzo 1997, n.59. il D.P.R., 8 marzo 1999, n. 275, il D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165, art. 25, commi 1, 2, 3, i DD.P.R. 15 marzo 2010 n. 87, 88, 89, il CCNL, comparto scuola, 2006/2009 artt.26, 27, 28, 29, la Legge, 13 luglio 2015, n. 107; Tenuto conto - Degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Collegio dei

Docenti e dal Consiglio d’Istituto nei precedenti anni scolastici,

- Delle risultanze del processo di autovalutazione dell’Istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione e delle conseguenti priorità e traguardi in esso individuati,

- Del riferimento a pareri e proposte degli stakeholder che si evince dalle linee Premesso Che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al dirigente scolastico dalla legge n. 107/2015; che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, i contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa;

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emana

il seguente atto d’indirizzo:

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’istituzione scolastica dichiara all’esterno la propria identità, ma programma completo e coerente di strutturazione del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica,di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano e la distinguono. Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione del personale scolastico di cui dispone l’istituto, l’identificazione e l’attaccamento all’istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo vocato al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola, non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari, ancorchè fondamentali, e sa fare la differenza. Questi elementi sono indispensabili all’implementazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare senso e direzione all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso. Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica il Collegio dei Docenti è chiamato ad elaborare il Piano dell’Offerta Formativa per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016/2017. Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano. Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si tiene conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative all’anno scolastico 2014-2015, ed in particolare delle rilevazioni degli esiti scolastici nella disciplina di matematica. Si tiene conto, inoltre, delle proposte e dei i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti. L’elaborazione del PTOF si articola tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e a mission condivise e dichiarate di seguito, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità capitalizzato negli anni scolastici precedenti.

Questo dunque l’impianto generale, le finalità e gli obiettivi del PTOF 2014/2015 e che costituiscono la base del nuovo PTOF: 1. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche con particolare

riferimento alla lingua inglese; 2. Sviluppo delle competenze digitali degli studenti; 3. Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; 4. Potenziamento delle metodologie laboratori ali e delle attività di laboratorio; 5. Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica

attraverso il potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;

6. Incremento dell’alternanza scuola-lavoro;

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7. Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;

8. Alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

9. Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano;

10. Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con il potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario;

11. Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti;

12. Definizione di un sistema di orientamento.

LA VISION

La Vision è l’idea che il nostro Istituto ha e deve avere dell’identità e del ruolo della Scuola, nel proprio specifico contesto territoriale e socio-culturale, secondo le normative vigenti.

Nell’orientamento culturale dell’Istituto sono fatti propri e garantiti i principi fondamentali:

• libertà d'insegnamento (art. 33 della Costituzione), nell'ottica di una valorizzazione della professionalità e della capacità di elaborazione e trasmissione da parte di ogni docente dei contenuti culturali delle discipline.

• centralità dello studente intesa come elemento indispensabile per la formazione della personalità individuale ed attenzione per le necessità particolari al fine di garantire a ciascuno il diritto allo studio ed all’apprendimento.

• continuità educativa e didattica garantita da collegamenti fra bienni per agevolare il raccordo dei processi educativi.

• verifica valutativa secondo indicatori elaborati dal C.d.D. per i processi avviati ed i risultati conseguiti.

L’Istituto Superiore “Garfagnana” si caratterizza come :

• Centro aggregante rispetto ad una Valle frammentata in numerosi comuni e centinaia di frazioni ;

• Centro propositivo di cultura per tutta la Valle ;

• Agenzia educativa e formativa dei giovani affinché escano dalla scuola non solo diplomati, ma consapevoli del loro ruolo di cittadini, di professionisti e futuri protagonisti nella società

• Momento di integrazione con il territorio e il mondo del lavoro;

• Punto di riferimento per coloro che vogliono una scuola ricca di ideali, di democrazia innovativa nei contenuti e nei metodi, trasparente nella gestione ;

L’Istituto Superiore “Garfagnana” è impegnato nelle attività di

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• Ricerca della qualità dell'attività formativa: pari opportunità, monitoraggio, verifica continua; attenzione alle innovazioni

• Didattica impostata sulle competenze: certificazione delle competenze acquisite nel processo formativo;

• Attenzione alle problematiche delle alunne e degli alunni: inclusione e integrazione delle studentesse e degli studenti diversamente abili, con Disturbi Specifici di Apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali; recupero degli svantaggi; valorizzazione delle eccellenze; prevenzione della dispersione; tutoraggio; sostegno psicologico

PRINCIPI FONDAMENTALI CHE ORIENTANO LE ATTIVITÀ DELL’ISTITUTO

Uguaglianza

L’offerta formativa é progettata e prestata senza alcuna discriminazione di sorta, in particolare per motivi quali il genere, l’età, le origini e l’identità culturale, la lingua, la religione, le opinioni politiche, le condizioni psicofisiche, sociali ed economiche; sono dunque garantite a tutti pari opportunità. Le norme che regolano il rapporto tra la scuola e coloro che ne usufruiscono sono dunque uguali per tutti.

Imparzialità e regolarità

I soggetti che contribuiscono a garantire l’offerta formativa agiscono seguendo criteri di obiettività ed equità, nel pieno rispetto dei diritti e degli interessi degli studenti. La scuola, attraverso il concorso e la collaborazione delle componenti che vi operano, assicura la regolarità e la continuità delle attività educative, nell’ambito delle proprie competenze e dei propri mezzi .

Accoglienza e integrazione

La scuola si impegna, con le azioni e gli atteggiamenti più opportuni di tutti i suoi operatori, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli studenti e l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi. Particolare riguardo é riservato alla fase di accesso alle prime classi e ai casi che presentano condizioni di peculiare difficoltà, transitoria o permanente, quali quelli di studenti originari di paesi stranieri, di studenti lavoratori o caratterizzati da situazioni di disagio.

Diritto di scelta, obbligo scolastico, diritto-dovere e frequenza

Lo studente ha facoltà di scegliere liberamente fra le istituzioni che garantiscono offerta formativa.

La scuola, collaborando con tutte le istituzioni che hanno competenze e doveri in materia, opera con tutti i mezzi in suo potere per il regolare assolvimento dell’obbligo scolastico; non omette inoltre alcun intervento di prevenzione, controllo e contrasto della dispersione scolastica anche nelle classi

29 successive alla prima, poiché il suo obiettivo é quello di garantire a ciascun giovane il proseguimento, la regolare frequenza e la conclusione del ciclo di studi superiore.

Partecipazione, efficienza e trasparenza

Istituzioni, personale, genitori e studenti sono tutti protagonisti e responsabili dell’attuazione del PTOF, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli obiettivi generali fissati nel Piano. A questo fine la scuola assicura nel massimo grado possibile informazione puntuale e completa e semplicità di procedure.

La scuola, in collaborazione con gli enti locali, si impegna a favorire le attività extrascolastiche che tendano a farne centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario scolastico, con i soli limiti imposti dalle norme vigenti e dalla disponibilità di personale ausiliario.

L’attività complessiva dell’Istituto si basa su criteri di efficienza, efficacia, flessibilità e trasparenza.

Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale

L’Istituto garantisce il pieno esercizio della libertà di insegnamento dei docenti, che deve realizzarsi nel quadro del più ampio pluralismo culturale ma anche del pieno e integrale rispetto di quanto stabilito nel PTOF e in tutti gli altri documenti progettuali comuni deliberati nell’Istituto; garantisce inoltre la formazione dello studente, assecondandone le potenzialità evolutive e contribuendo all’armonico sviluppo della sua personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo.

Formazione e aggiornamento costituiscono un impegno strategico per il personale della scuola e un preciso dovere per l’Istituto, che deve garantirli, nelle forme e nei modi a sua disposizione, mediante iniziative organiche, capillari, regolari e rispondenti alle effettive esigenze del personale stesso e più in generale dell’intera comunità scolastica.

LA MISSION

La Mission raccoglie le idee metodologiche e progettuali generali per la realizzazione a breve, medio e lungo termine della Vision su esposta. Nel quadro delle normative nazionali vigenti, essa si traduce dunque nella esplicitazione delle concrete intenzioni formative, organizzative e gestionali ispirantesi all’identità e al ruolo che la scuola riconosce a se stessa e nell’ambito del territorio in cui è inserita e del contesto italo-europeo a cui appartiene. Questa la sintesi delle nostre aree strategiche comprensive delle seguenti azioni contemplate nella Legge 107:

• Alternanza scuola-lavoro (commi 33-43)

• Insegnamenti opzionali (per le scuole secondarie di 2° grado) (c. 28)

• Azioni coerenti con il Piano nazionale per la scuola Digitale (commi 56-59)

• Percorsi sulle tecniche di primo soccorso (c. 10)

• Percorsi/iniziative di orientamento (commi 29 e 40)

• Percorsi/iniziative per valorizzare il merito scolastico e i talenti (c.29)

30 • Iniziative di educazione alla parità tra i sessi (c. 16)

La nostra Mission prevede 8 Aree Strategiche

LE AREE STRATEGICHE DI INTERVENTO

Area strategica 1 OFFERTA FORMATIVA

COME OFFRIRE CONOSCENZE E COMPETENZE E UTILI PER LE SFIDE DELLA SOCIETÀ

Aree di intervento dell’Offerta formativa

OFFERTA FORMATIVA ISI GARFAGNANA

Area strategica 2 Lotta alla dispersione

COME PROMUOVERE IL COMPLETAMENTO DEL PERCORSO SCOLASTICO COME REQUISITO PER LA CITTADINANZA CONSAPEVOLE

AREA 3

RAPPORTI SCUOLA-TERRITORIO

AREA 5

AGGIORNAMENTO E

FORMAZIONE CONTINUA

AREA 2

POTENZIAMENTO COMPETENZE DI INDIRIZZO

AREA 4

FORMAZIONE AD UNA CITTADINANZA

EUROPEA

AREA 1

SUCCESSO FORMATIVO E

SCOLASTICO

31

Obbligo scolastico e obbligo formativo "La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare (..) iniziative concrete (..) per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica (..)." (art. 2, comma 5 del Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria) Il Dlgs. N° 76 del 15 aprile 2005, ha modificato in modo sostanziale le caratteristiche dell’obbligo formativo introdotte dall’articolo 68 della legge 144/99. In particolare l’obbligo scolastico e quello formativo, sono stati riunificati nel diritto-dovere all’istruzione e alla formazione fino a 18 anni. Dal 1° settembre 2007, inoltre, l'obbligo di istruzione è stato elevato a 10 anni in base alla legge 26 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622. Mentre il mancato assolvimento del vecchio obbligo scolastico era sanzionato per il tutore del minore inadempiente e quello formativo non lo era, il diritto-dovere ha riunificato i due obblighi in uno solo, con le stesse sanzioni previste dal vecchio obbligo scolastico. Questa trasformazione modifica la forma e la sostanza dell’obbligo formativo trasformandolo in un unico diritto-dovere dai 6 ai 18 anni. La nuova normativa richiama gli adempimenti del vecchio obbligo scolastico per i soggetti che operano nei vari percorsi (tutore, scuola, centro per l’impiego). In sintesi, quindi, un giovane deve seguire il percorso scolastico fino al termine della scuola media, poi deve proseguire o nell’istruzione, o nella formazione professionale o nell’apprendistato, fino al conseguimento di una qualifica professionale o di un diploma o al compimento di 18 anni. Per quanto riguarda l'obbligo di istruzione esso coincide, nella nostra regione, con l'obbligo scolastico; la Regione Toscana non si avvale, infatti, della possibilità di fare convenzioni con il Ministero della Pubblica Istruzione per percorsi alternativi alla scuola fino ai 16 anni. L'attuazione dell'obbligo di istruzione prevede la realizzazione di progetti per la prevenzione dell'abbandono scolastico da svolgersi durante il biennio. Area strategica 3 INTEGRAZIONE

COME ASSICURARE LE PARIOPPORTUNITÀ DIISTRUZIONE E DIFORMAZIONE

Protocollo di accoglienza degli alunni diversamente abili La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all’articolo 2 afferma che: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente dichiarazione, senza distinzione alcuna per ragioni di razza, colore, di sesso, di lingua, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”.

32 La scuola ha il compito di prevenire il disagio e promuovere l’inclusione degli alunni diversamente abili, valorizzandone le potenzialità, promuovendone l’autonomia e facilitandone la socializzazione. NORMATIVA DI RIFERIMENTO DPR 616/77 Legge 104/92 Atto di indirizzo e coordinamento del DPR 24 febbraio 1994 e Circolare Ministeriale

364/1986 DM 331/98 DM 141/99. Art. 22 Legge 675/1996 e art. 2 comma 2, art. 3 comma 5 DLgs 135/99 (Tutela della

privacy). DL 13 aprile 2017, n.66: nel PTOF è inserito il Piano per l’inclusione, strumento di riflessione

e di progettazione, elaborato con la finalità di integrare le scelte della scuola in modo sistematico e connesso con le risorse, le competenze professionali del personale, le possibili interazioni con il territorio, gli Enti Locali e le ASL.

Documento di riferimento: Piano per l’inclusione Isi Garfagnana 2017 (inserire link) INDICAZIONI OPERATIVE

� PRE-ACCOGLIENZA Prima dell’iscrizione l’istituto dà la possibilità di visitare l’edificio scolastico nei suoi spazi e partecipare attivamente a laboratori o attività curriculari di classe.

� ISCRIZIONE All’atto dell’iscrizione l’Istituto entra in possesso della seguente documentazione:

• Diagnosi clinica, redatta dall’ASL o da un medico privato convenzionato; • Diagnosi funzionale, documento fondamentale per attivare il processo di

integrazione che pone in evidenza le potenzialità dell’alunno. I genitori devono altresì segnalare alla scuola particolari necessità (trasporto, esigenze alimentari, terapie da seguire, assistenza per l’autonomia, orario ridotto, ecc.).

� ACCOGLIENZA Durante la prima settimana di scuola vengono predisposte attività rivolte alle classi prime e finalizzate all’inserimento positivo nella scuola. In particolare, la scuola provvede a far conoscere l’ambiente scolastico, fornendo eventualmente le informazioni e gli strumenti minimi per la mobilità di alunni con deficit motori.

� INTEGRAZIONE Il Consiglio di Classe verifica le potenzialità dell’alunno in riferimento ai vari assi di sviluppo (asse dell’autonomia e assi cognitivo, comunicativo, affettivo-relazionale, motorio-prassico), documentandole nel Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F). La Scuola cura gli incontri con l’équipe clinica e la famiglia per l’analisi e l’eventuale modifica del Profilo Dinamico Funzionale. Il Consiglio di Classe redige il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) sulla base delle potenzialità dell’alunno, individuate nel P.D.F.. L’Istituto reperisce gli aiuti necessari per gli interventi assistenziali sulla base legislativa e formula progetti pluridisciplinari di lavoro educativo e didattico per una crescita globale dell’alunno.

� VALUTAZIONE Durante tutto l’anno scolastico gli insegnanti utilizzeranno il massimo grado di flessibilità rispetto alle caratteristiche dell’allievo disabile e alle dinamiche che si svilupperanno, modificando quando necessario, il percorso formativo in itinere. GLI OPERATORI DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA SONO: Il Dirigente Scolastico: presiede il Gruppo H dell’Istituto.

33 Il Gruppo H: il gruppo di lavoro presieduto dal Dirigente scolastico e composto da insegnanti, operatori dei servizi, familiari e studenti con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo dell’Istituto. La Funzione Strumentale per il Sostegno: è eletta dal Collegio dei Docenti con il compito di coordinare i docenti di Sostegno dell’Istituto e tutte le attività riguardanti l’inserimento e l’integrazione degli alunni con difficoltà. Il Consiglio di Classe: tutti i docenti sono coinvolti nell’integrazione dell’alunno diversamente abile, prendendo visione della relativa documentazione e partecipando attivamente alla stesura e all’attuazione del P.E.I.. Docente di Sostegno: è assegnato alla classe, in cui è presente l’alunno disabile, per attivare “interventi individualizzati di natura integrativa in favore della generalità degli alunni, ed in particolare di quelli che presentino specifiche difficoltà di apprendimento” (art. 9 del D.P.R. n. 970 del 1975). Assistenza specialistica:figura professionale nominata dall’Ente locale (ASL) o Comune per gestire problemi di autonomia e comunicazione. Protocollo di accoglienza alunni con disturbi specifici di apprendimento La scuola deve focalizzare la propria attenzione sulle conseguenze che i Disturbi Specifici di Apprendimento apportano nella vita degli studenti che ne sono affetti. È importante identificare quegli adattamenti che siano applicabili dagli insegnanti per garantire il successo formativo dei suddetti alunni. Il nostro Istituto, per questo, si è ispirato sia alla normativa vigente, sia ai documenti elaborati dall'A.I.D. (Associazione Italiana Dislessia), della quale ha anche adottato la documentazione per la redazione del Piano Didattico Individualizzato. NORMATIVA DI RIFERIMENTO • Legge n. 170 del 18/10/2010 recante Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. • Decreto Ministeriale n. 5669 e Linee Guida per il diritto allo studio degli studenti con Disturbi specifici di apprendimento del 12/7/2011. • Accordo in Conferenza Stato-Regioni sulle indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento (DSA), del 25/7/2012. • Decreto Interministeriale MIUR-MS con il quale si adottano le “Linee guida per la predisposizione dei protocolli regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA” del 17/4/2013. INDICAZIONI OPERATIVE L'Istituto individua un docente come "referente per la dislessia" che, a seguito di una adeguata formazione, sia in grado di monitorare l'accoglienza degli alunni con tali disturbi, di favorire la comunicazione tra scuola, famiglia e servizi sanitari, di essere una guida nel processo formativo degli alunni con D.S.A., in particolare nel verificare l'adattamento della didattica e le modalità di valutazione di tutti i docenti.

34 L'Istituto attiverà il Protocollo previsto per alunni con D.S.A. non appena la famiglia avrà esibito la diagnosi, effettuata dalla Asl o da specialisti accreditati al servizio sanitario nazionale. In modo commisurato alle necessità individuali e al livello di complessità del disturbo, per gli studenti con D.S.A. la Scuola garantirà l'uso di strumenti compensativi e l'applicazione di misure dispensative, che saranno ufficializzati nel Piano Didattico Individualizzato (P.D.P.), redatto dal Consiglio di classe all'inizio di ogni anno scolastico e sottoscritto dal Dirigente Scolastico, dalla famiglia e dallo studente. LINK DI RIFERIMENTO E CONTATTI http://www.dislessia.it [email protected] Protocollo di accoglienza alunni stranieri

Uno degli obiettivi primari dell'Istituto è garantire agli alunni stranieri il diritto all'istruzione, che è strettamente connesso al diritto di cittadinanza, promuovendo l'educazione interculturale e facilitando l'accoglienza, l'inserimento e un proficuo percorso formativo dei suddetti studenti. NORMATIVA DI RIFERIMENTO • D. Lgsl n. 286 del 25/7/1998 (Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione) • D.P.R. n. 394 del 31/8/1999 (Regolamento di attuazione) • Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri del febbraio 2014. • Circolare MIUR 2/2010 “Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana” INTERVENTI DI CARATTERE ORGANIZZATIVO E DIDATTICO Vd. Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri dell'1/3/2006 al seguente link: http://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2006/allegati/cm24_06all.pdf Area strategica 4 FORMAZIONE DI CITTADINANZA

COME SVILUPPARE LE COMPETENZE DI CITTADINANZA

Educazione giuridica e alla legalità

La scuola è particolarmente sensibile alle tematiche legate all’educazione giuridica e alla legalità e ritiene importante che gli alunni acquisiscano la consapevolezza di essere parte di quella grande e mirabile realtà rappresentata dall'Europa unita. A tale scopo attua alcuni progetti, anche in collaborazione con le scuole del territorio, elencati nell’Area strategica 1 Offerta formativa

Educazione alla salute "La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare (..) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica."(art. 2, comma 5 del Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria) L'Educazione alla Salute, prevista nella scuola italiana dal T.U. 309/90 e descritta nelle Linee guida del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero della Sanità (1992), si basa sul principio che

35 si deve mettere ciascun individuo in grado di sviluppare la capacità di prendere decisioni coscienti nei riguardi del proprio benessere, in difesa del suo equilibrio fisico, psichico, spirituale e sociale. Tutto questo, definito come processo di trasformazione del soggetto, ci induce a considerare che ogni studente, in quanto individuo, costruisce la propria salute. è quindi compito della scuola favorire, attraverso un compito educativo ampio, affidato a ciascun insegnante, questo processo. L'Educazione alla Salute diventa, quindi, parte integrante, se non primaria, delle finalità legate a ciascuna disciplina, nonché obiettivo trasversale di tutte. Anche il nostro istituto si è posto come meta prioritaria il raggiungimento e/o il mantenimento dello stato di benessere, insomma lo "star bene con se stessi, a scuola, con gli altri". Abbiamo, da vari anni, attivato servizi come il C.I.C., stabilito contatti con enti o agenzie territoriali, organizzato piani di educazione sanitaria e interventi periodici di psicologi, tutte iniziative che hanno contribuito, se non sempre ad eliminare il disagio o la situazione di crisi, perlomeno ad estendere la sensibilizzazione a tutte le componenti scolastiche sui maggiori fattori di rischio degli adolescenti. Gli indirizzi del Piano Sanitario Regionale, del Ministero della Salute e del Ministero della Pubblica Istruzione stanno invitando, negli ultimi anni, a trattare i seguenti argomenti:

• Educazione alimentare; • Prevenzione HIV/AIDS; • Educazione stradale • Educazione sessuale, relazionale e affettiva; • Sensibilizzazione alla donazione di sangue e di organi; • Prevenzione alle dipendenze • Prevenzione del disagio giovanile

Educazione alla pace e alla solidarietà Nell'art. 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo del 1948 (trasferita in una "Carta Internazionale dei diritti dell'uomo" approvata dall'Assemblea Generale dell'O.N.U nel 1966 e successivamente ratificata dai singoli Stati) si legge: "L'Istruzione deve mirare al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve favorire la comprensione, la tolleranza e l'amicizia tra tutte le nazioni, i gruppi razziali e religiosi e deve favorire l'attività delle NN.UU. per il mantenimento della pace." Già nel preambolo della Dichiarazione si individuava, nella violazione dei diritti umani, una delle cause scatenanti della seconda guerra mondiale. La cultura dei diritti umani fu individuata dall'O.N.U. come visione del mondo unificante e funzionale alla creazione di un ordine di pace (art. 28). Con la Dichiarazione del '48 gli insegnanti sono stati, dunque, chiamati ad assumere un ruolo nuovo e significativo: quello di operatori di pace, nell'ambito di un nuovo modello educativo, cosmopolitico e democratico. Educare ai diritti umani significa creare percorsi didattici, a prescindere dalla scansione delle materie, finalizzati alla formazione di una coscienza individuale e collettiva alla pace. La nostra scuola partecipa da anni a numerose attività relative allo sviluppo della conoscenza e dell’educa zione ai diritti umani, fra cui la partecipazione ai progetti ed agli incontri organizzati dalla regione Toscana al Mandela Forum. Il Meeting dei Diritti Umani si svolge a Firenze ogni anno in occasione dell’anniversario della proclamazione della Carta dei Diritti dell’Uomo. Il progetto ha come obiettivo quello di promuovere tra i giovani cittadini europei una cultura dei diritti universali dell’uomo per un futuro più equo e libero dalla povertà e ingiustizia e si propone di conseguirlo sensibilizzando i giovani e migliorando la loro consapevolezza sulla loro capacità di promuovere i diritti umani al livello locale e globale. Educazione alla parità di genere Riferimenti legislativi Il comma 16 della legge 107/2015 di Riforma su “La Buona Scuola” che recita testualmente: “Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni. La previsione di tale disposizione risponde all’esigenza di dare puntuale attuazione ai princìpi costituzionali di pari dignità e non discriminazione di cui agli articoli 3

36 (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese), 4 (la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto), 29 (La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare), 37 (La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.) e 51 (tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. La legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica. Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro) nonchè a quanto previsto dal diritto europeo che proibisce la discriminazione per ragioni connesse al genere, alla religione, alle convinzione personali, handicap, età, orientamento sessuale o politico Azioni promosse dall’Istituto Peer educator Celebrazione giornata di sensibilizzazione contro la violenza di genere Progetto imPARIamo a scuola Argomento del progetto: Il progetto intende favorire l’attenzione e la formazione degli studenti relativamente a tre elementi centrali nell’ambito della lotta agli stereotipi di genere e dell’assunzione di consapevolezza giuridica ed emotiva in relazione al proprio essere uomo o donna:

Attività svolte:

CONOSCENZA DELLE NORME SULLA PARITÀ DI GENERE E LE REGOLE DI CITTADINANZA ATTIVA

Attraverso l’intervento di esperti offrire una panoramica sulla legislazione e sulle politiche in materia di parità di genere esistenti in Italia, concentrandosi sui loro recenti sviluppi e sui risultati raggiunti negli ultimi decenni.

CONOSCENZA DELLO SVILUPPO DELL’IDENTITA’ DI GENERE

Attraverso l’intervento di ginecologi e sessuologi dell’Azienda sanitaria, fornire agli studenti conoscenze adeguate e commisurate all’età relative all’anatomia maschile e femminile ed allo sciluppo dell’identità sessuale.

CONOSCENZA DEL PROGETTO “CODICE ROSA

Attraverso l’intervento di esperti conoscere il progetto “Codice rosa” che identifica un percorso di accesso al pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenze che, a causa di particolari condizione di fragilità, più facilmente possono diventare vittime di violenza e discriminazioni sessuali: donne, uomini, adulti e minori che hanno subito maltrattamenti e abusi.

SENSIBILIZZAZIONE nei confronti degli studenti per indirizzare le ragazze e i ragazzi a reali condizioni di pari opportunità: sarà effettuata attraverso letture in classe, discussioni e realizzazione di componimenti scritti. Prevede l’intervento dell’Associazione “SOS ANGELI-LA VOCE DEL SILENZIO ONLUS” di Lucca. L’azione si pone l’obiettivo di diffondere fra le/gli adolescenti, la cultura delle pari opportunità e di far emergere e rimuovere gli stereotipi sessuali che ostacolano la presenza

37 femminile in quei settori ancora oggi “a dominanza maschile”, nei diversi livelli e ambiti. Essa mira inoltre a diffondere la cultura di genere e la condivisione del lavoro di cura fra ragazze/i al fine di stimolare una riflessione sull’importanza di vivere la differenza come una risorsa da rispettare e coltivare. In questa fase si tratterà inoltre delle tematiche relative alla violenza di genere nel contesto scolastico attraverso attività di peer educator organizzata dall’Asl2 nell’ambito dell’educazione alla salute

PRODUZIONE E DIFFUSIONE DI MATERIALE REALIZZATO DAGLI STUDENTI

L’ultima fase prevede la realizzazione in classe ad opera degli studenti e dei docenti coinvolti nel progetto, di testi di varia tipologia secondo la classe di esecuzione, di un filmato e della sua pubblicazione online e di un cartellone realizzato dagli alunni di sesso maschile come impegno alla lotta contro la violenza di genere.

Altri soggetti coinvolti:

Referente progetto Codice rosa per la ASL2, personale medico operante presso la realtà ospedaliera territoriale, Commissione pari opportunità di Barga, Commissione Pari opportunità Gallicano, Comune di Castelnuovo Garfagnana, responsabile Peer educator, gruppo di studenti dell’Istituto operanti nella progetto peer educator, associazione SOS ANGELI.

Educazione alla sicurezza

Queste attività hanno lo scopo di promuovere iniziative per diffondere e incrementare la cultura della prevenzione e il rispetto delle norme sulla sicurezza, favorendo, all'interno dell'Istituto, una forma di collaborazione tra tutte le componenti scolastiche, affinché, in caso di emergenza, tutti possano assumere comportamenti corretti e responsabili.

A tale scopo sono attivati corsi di formazione al fine di fornire ai soggetti designati ad avere un ruolo rilevante nelle fasi di valutazione e gestione delle situazioni di crisi, approfondimenti sulle tematiche relative alla sicurezza, con particolare riguardo alle possibilità di azione e alle responsabilità conseguenti.

Area strategica 5 Internazionalizzazione

COME PROMUOVERE UNAMENTALITÀ APERTA AL CONFRONTO E AL DIALOGO ATTRAVERSO ESPERIENZE DIALTRE CULTURE

L’ISI Garfagnana, nell’ottica di una formazione del cittadino aperto e disponibile al confronto con altre culture ed altre realtà geografiche, s’impegna per perseguire le seguenti finalità:

• Promuovere la conoscenza delle istituzioni europee • Curare lo studio delle lingue straniere (inglese, francese, tedesco, spagnolo) • Attuare stage e scambi culturali con istituti scolastici stranieri. • Offrire la possibilità di studi universitari negli atenei dell’unione europea

Attraverso le seguenti azioni: POTENZIAMENTO LINGUE STRANIERE I progetti hanno lo scopo di sviluppare e consolidare le competenze comunicative e di consentire il confronto tra diverse culture. In particolare la scuola garantisce la formazione per l’ottenimento delle certificazioni DELF E CAMBRIDGE L’I.T.C.G. “Luigi Campedelli”, in collaborazione con l’Institut Français de Florence, propone agli alunni e ai docenti dell’ISI “Garfagnana” un corso di preparazione alla certificazione DELF (Diplôme d’études en langue française), ossia la certificazione ufficiale del Ministero della Pubblica

38 Istruzione francese delle competenze in lingua francese secondo il Quadro Comune europeo di riferimento per le lingue. Tutte le scuole dell’ ISI Garfagnana inoltre propongono un corso con insegnanti specializzati per l’ottenimento della certificazione Cambridge English: First, noto anche come First Certificate in English (FCE); si tratta di una certificazione di livello intermedio-alto che dimostra l'abilità di utilizzare l'inglese scritto e parlato quotidianamente per motivi di lavoro o di studio. I corsi hanno i seguenti obiettivi:

• Potenziare le abilità linguistico-comunicative di ricezione, interazione e produzione in ambiti legati alla vita quotidiana, ai rapporti interpersonali, al mondo del lavoro, etc.

• Saper riconoscere e produrre messaggi scritti e orali non soltanto grammaticalmente corretti ma anche personalmente motivati ed appropriati al contesto di situazione.

• Arricchire le conoscenze grammaticali, fonetiche e lessicali ed assimilare nuove strutture linguistiche e forme idiomatiche.

• Utilizzare in modo sempre più autonomo e consapevole gli strumenti didattici, e in modo particolare quelli informatici.

· Conseguire, attraverso l’esame finale, gli obiettivi dei livelli A2 e B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento delle Lingue. VIAGGI D’ISTRUZIONE, VISITE GUIDATE, SCAMBI CULTURALI Ogni anno, su proposta dei Consigli di Classe, l'Istituto organizza viaggi di istruzione e visite guidate in Italia e all'estero. Queste attività, che rientrano nella programmazione didattica delle classi e rispondono alle esigenze di svolgimento ed approfondimento dei programmi di alcune discipline, oltre a consentire un notevole arricchimento culturale, costituiscono anche valide esperienze di socializzazione. PROGETTO ERASMUS: Techno Rete 4.0 Dall’anno in corso l’Istituto partecipa al progetto Erasmus; L'Erasmus è il programma di mobilità internazionale promosso dall'Unione europea, dedicato all'istruzione, alla formazione, alla gioventù e allo sport, aperto a tutti i cittadini europei. Raccoglie tutti i programmi di mobilità sul territorio europeo, riuniti sotto una singola etichetta. Tra questi, quelli dedicati agli studenti delle scuole superiori sono: Gioventù in Azione, ovvero Scambi Interculturali, Training Course, Servizio Volontario Europeo ecc.. Nel regolamento nazionale leggiamo che gli obbiettivi del nuovo programma sono: a) migliorare il livello delle competenze e abilità chiave, con particolare riguardo alla loro rilevanza per il mercato del lavoro e al loro contributo a una società coesa, in particolare mediante maggiori opportunità di mobilità a fini dell'apprendimento e grazie a una cooperazione rafforzata tra mondo dell'istruzione e della formazione e mondo del lavoro; b) favorire i miglioramenti della qualità, l'innovazione, l'eccellenza e l'internazionalizzazione per quanto riguarda gli istituti di istruzione e di formazione, in particolare mediante una maggiore cooperazione transnazionale tra gli istituti di istruzione e formazione e altri soggetti interessati; c) promuovere la realizzazione di uno spazio europeo permanente e lo sviluppo di una maggiore consapevolezza in merito, al fine di supportare le riforme politiche a livello nazionale e la modernizzazione dei sistemi di istruzione e formazione, in particolare attraverso una cooperazione politica rafforzata, un migliore utilizzo degli strumenti dell'Unione d) ) favorire la dimensione internazionale dell'istruzione e della formazione, in particolare attraverso la cooperazione tra gli istituti dell'Unione e dei paesi partner nel settore dell'IFP e dell'istruzione superiore, aumentando l'attrattiva degli istituti di istruzione superiore europei e sostenendo le azioni esterne dell'Unione, inclusi i suoi obiettivi di sviluppo, mediante la promozione della mobilità e della cooperazione tra istituti di istruzione superiore dell'Unione e di paesi partner, anche grazie al potenziamento mirato della capacità nei paesi partner Area strategica 6 INNOVAZIONE

COME FACILITARE L'APPRENDIMENTO E FORNIRECOMPETENZEPER ILLAVORO E LA SOCIETÀ

La nostra scuola, sulla base della normativa vigente e in coerenza con il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, realizza attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, anche

39 attraverso la collaborazione con università, associazioni, organismi del terzo settore e imprese, nel rispetto dell’obiettivo di cui al comma 7, lettera h della Legge 107/2015.

L’Istituto è dotato di supporti informatici di alto livello, postazioni computerizzate con PC di ultima generazione, corredati da software e stampanti 3D (Cura) comunemente utilizzati nelle più importanti aziende. Tali attività sono realizzate in laboratori specifici. vedi risorse interne. L’istituto collabora inoltre con altre scuole e con enti pubblici e privati e aziende operanti sul territorio. Si tratta in alcuni casi di rapporti formalizzati secondo le modalità della rete di scuole, del consorzio fra scuole e/o con enti e della convenzione; nei restanti casi di rapporti di collaborazione continuativa; vedi risorse esterne

SCUOLA 2.0

La nostra idea 2.0 si basa sulla nuova filosofia di insegnamento/apprendimento che caratterizza la generazione dei "NATIVI DIGITALI" ed intende perseguire la “mission” metodologica sostituendo al primato dell'approccio sequenziale e analitico(che tuttavia resta presente come "costitutivo" del soggetto apprendente) un approccio circolare mutuato dall'apprendimento digitale/informale proprio della realtà multimediale a cui i nostri ragazzi sono abituati; propone dunque l'utilizzo di metodologie didattiche innovative e di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana. Metodologie proposta: usufruire delle tecniche digitalizzate per apprendere e produrre conoscenza in un sistema circolare basato sul principio del copyleft. Tecniche di valutazione: al sistema tradizionale di valutazione delle conoscenze e competenze verrà affiancato il sistema della foxonomia (attribuzione di stelline o di "mi piace" sul web) e ranking (feedback) dei materiali prodotti e condivisi in rete; valutazione della programmazione e stesura di piani migliorativi a scadenza quadrimestrale. Strumenti tecnologici : utilizzo di un portale specifico(Portal Social Learning del progetto UIBI della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca a cui la scuola aderisce), utilizzo dei Google Tools (mail, calendar, documenti, youtube, maps, immagini,libri digitali, rss, g+, sistemi di videoconferenza),utilizzo di blog didattici, utilizzo di piattaforme didattiche, utilizzo e produzione di learning objects, utilizzo dei Social Network, utilizzo di Wiki, utilizzo di programmi di storage on line: Box.com, Windows Live SkyDrive e DropBox.com, utilizzo di tutorial(soprattutto video tutorial realizzati con applicazioni gratuite), utilizzo di podcast. Verifiche: alle verifiche tradizionali verranno affiancate prove di simulazione, verifiche formative e sommative online come quelle del programma gratuito QuizFaber di L. Galli che permette di realizzare facilmente e velocemente quiz (questionari, sondaggi, test) multimediali in formato ipertestuali, in particolare consente di creare le seguenti tipologie di domande: domande a risposte multiple, domande con risposte del tipo vero-falso, domande con risposta aperta, testo con parole omesse. Finalità del progetto: superare il concetto tradizionale di classe, per creare uno spazio di apprendimento aperto sul mondo in cui i ragazzi siano protagonisti attivi del processo di apprendimento secondo lo stile cognitivo loro più congeniale.

Quale sede accreditata, l’I.S.I. "Garfagnana" di Castelnuovo di Garfagnana attiva un Test

Center ECDL ( European Computer Driving Licence) che permette di sostenere gli esami per

la Patente europea del computer e di partecipare a corsi propedeutici.

L’I.S.I. "Garfagnana prevede nel suo organico un team digitale per l’innovazione ed alcune

figure di “animatore digitale” selezionati e formati attraverso corsi PON specifici.

Il team in questione gestisce e condivide materiale didattico e buone pratiche interagendo

con gli altri team scolastici digitali della provincia attraverso il sito:

https://sites.google.com/site/catalogoanimatorid/

40 Area strategica 7 SCUOLA-LAVORO

COME POTENZIARE GLI APPRENDIMENTI"IN SITUAZIONE"

La nuova ASL è disciplinata dal comma 33 al 43 del DL 107/2015. Dopo un’analisi relativa alle attuali caratteristiche economiche e di sistema del territorio della Garfagnana, Media Valle del Serchio e della Piana lucchese, il nostro Istituto, in modo pertinente e organico rispetto ai suoi diversi settori d’indirizzo, si è impegnato nella creazione e nel mantenimento di rapporti significativi con gli Enti e le Organizzazioni pubbliche e private, i sistemi delle imprese e le categorie economiche. Ciò si concretizza in percorsi di A S L in cui i classici obiettivi formativi di istituto del secondo biennio e dell’ anno finale di ogni corso si arricchiscono di attività il cui fine è di facilitare l’ ingresso nel mondo del lavoro, incrementare le opportunità di impiego e le capacità di orientamento degli studenti . In questi percorsi coesistono attività preparatorie allo stage in azienda e attività volte al potenziamento delle competenze trasversali che valorizzano l’apprendimento e lo rendono cooperativo e comunicativo, svolte sia dai docenti curricolari che dai docenti dell’organico potenziato oppure da esperti esterni convenzionati con la scuola. Il progetto triennale di Alternanza Scuola-Lavoro ha dunque durata complessiva di 400 ore negli istituti tecnici e professionali , e di 200 ore nel liceo scientifico. Esso si realizza attraverso a.

b. Tirocini presso strutture ed enti che operano in ambito tecnico e tecnologico o culturale o scientifico preceduto e seguito da attività propedeutiche svolte in aula in orario curricolare così suddivise

CLASSI TERZE CLASSI QUARTE CLASSI QUINTE SCUOLA

80 ORE 90 ORE 30 ORE * LICEO SCIENTIFICO

180 ORE 180 ORE 40 ORE * ISTITUTO TECNICO

300 ORE ** 50 ORE 50 ORE * ISTITUTO PROFESSIONALE

* (a completamento eventuale del monte ore minimo previsto) **( corsi IeFP di qualifica professionale) c. Impresa Formativa Simulata Nelle classi quinte i percorsi si incentrano su attività di documentazione dell’esperienze effettuate e sull’orientamento in uscita così da facilitare una scelta consapevole del percorso di studio successivo al diploma o favorire la conoscenza delle opportunità e degli sbocchi occupazionali. PROGETTO MAU-TECH

Corso di formazione sulla sicurezza a scuola e nei luoghi di lavoro

Corso di formazione sulla tutela dei dati personali ( DL 196/2003 e successivi)

Attività laboratoriali

Visite aziendali

Incontri con esperti di settore

Partecipazione a gare e concorsi professionali

Visite a fiere di settore

Corsi di potenziamento in IT, lingue straniere, svolti in orario extra-scolastico sia in istituto che presso enti esterni

41 Da quest’anno scolastico, L’ISI Garfagnana, in collaborazione con l’agenzia Per-Corso, l’agenzia Formetica e Confindustria Toscana Nord, con il patrocinio del Comune di Castelnuovo Garfagnana, ha presentato, il Progetto MAU-TECH (Meccanica-Automazione e lavorazioni tecnologiche).

Il progetto è rivolto in particolare ai ragazzi delle classi terze e quarte dell’Istituto Tecnico Tecnologico “F. Vecchiacchi”, ai quali propone un percorso di Alternanza Scuola Lavoro con l’obiettivo di promuovere un’esperienza formativa innovativa per unire sapere e saper fare, orientare le aspirazioni degli studenti e aprire didattica e apprendimento al mondo esterno. Le attività di alternanza sono state progettate in stretta collaborazione con imprese del territorio che metteranno a disposizione laboratori, spazi ed esperti con l’obiettivo di trasferire competenze e abilità richieste dal mercato del lavoro. Si tratta delle aziende Artes-Antica Valserchio specializzata in lavorazioni tessili, Idrotherm 2000 che si occupa di produzione di materie plastiche e Garfagnana Innovazione esperta in produzioni lapidee alle quali si aggiungeranno aziende leader nei settori Meccanica e Automazione. Area strategica 8 ORIENTAMENTO

COME FORNIRE INFORMAZIONI EFORMAZIONE PEROPERARE LE SCELTE"GIUSTE"

Attività di orientamento verso la Scuola Media, verso l’università e verso il mondo del lavoro.

Verso la scuola media

Con l'elevamento dell'obbligo scolastico, le attività di orientamento degli alunni delle scuole medie hanno acquistato una estrema importanza. Il nostro istituto prevede una fattiva collaborazione con gli insegnanti di queste scuole presenti nel territorio attraverso la realizzazione di un progetto inserito nel piano annuale delle attività.

Tale progetto prevede:

• l'intervento di docenti del nostro istituto nelle varie scuole per illustrare curricula e offerta formativa ad alunni e genitori;

• la distribuzione di materiale informativo di vario tipo (depliant, CD, articoli);

• l'apertura alle famiglie dell'Istituto nei giorni previsti dall'iniziativa "Scuola Aperta" ed in orari che consentano la visita anche a chi ha problemi lavorativi;

• la consultazione del sito internet dell’Istituto e di una pagina Facebook

• la possibilità che gli alunni delle scuole medie, su richiesta, possano visitare la nostra scuola, utilizzarne le strutture, avere contatti diretti con il personale docente e con i nostri studenti, effettuare stage presso il nostro istituto;

Verso l’Università e il mondo del lavoro

Gli studenti dell'ultimo anno di corso vengono orientati alla scelta post-diploma attraverso varie iniziative: incontri con esponenti del mondo universitario, partecipazione ad attività di orientamento, contatti con il Centro per l'Impiego della Provincia,

Durante l'anno gli allievi sono accompagnati a Pisa e a Firenze da docenti dell'Istituto per partecipare alla Giornata di Orientamento Universitario; in questo modo possono venire a conoscenza delle finalità e dei piani di studio dei vari corsi di laurea.

42 Grazie alla disponibilità di alcuni insegnanti e dei tecnici di laboratorio gli alunni usufruiscono, inoltre, del nostro laboratorio di informatica e del collegamento ad Internet per avere informazioni sull'offerta formativa dei vari Atenei della nostra Regione .

AZIONI DELL’ISI NELLE SINGOLE AREE

AREA 1 – SUCCESSO FORMATIVO E SCOLASTICO

Integrazione alunni diversamente abili o con situazioni di disagio

Progetto “Pre Bullab” (Itet e Iti))

Progetto Pez: attività di recupero e supporto ai ragazzi in difficoltà

Educazione alla salute (sensibilizzazione donazione sangue e organi)

Benessere a scuola (accoglienza, obbligo scolastico, certificazione delle competenze e messa a

livello)

Attività sportiva

Sviluppo della metodologia Peer Education

Progetto “Lettura, conferenze, incontri con l’autore, giornale in classe, concorsi letterari, filosofici,

storici”

Progetto “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”

C.I.C: centro di ascolto

Sportello per attività di recupero in itinere

Progetto imPARIamo a scuola: parità di genere e prevenzione violenza di genere

INNOVAZIONE DIDATTICA

Progetto “UiBi: la scuola come comunità virtuale”

AREA 2 – POTENZIAMENTO COMPETENZE DI INDIRIZZO

Progetto ECDL

Seconda lingua comunitaria

Progetto Pianeta Galileo e laboratori scientifici

Alternanza scuola-lavoro/stage in azienda

Cooperativa Scolastica/Simulazione d’impresa

Gare alunni: partecipazione a gare nazionali disciplinari (Olimpiadi della Matematica, della Fisica e

dell’Informatica)

Progetto Ludoteca Scientifica Pisa (Liceo)

Incontri con Enel Energia (Liceo)

43 Progetto MOF: miglioramento offerta formativa (Iti e Ipsia)

Progetto: “Costruzioni in zona sismica: settore tecnologico”

Progetto “RoboGino”, Robot didattico Nabla Tecnologie (iti)

Progetto: “Laboratorio del costruire sostenibile 2017” – LUCENSE (solo ITET Settore Tecnologico )

Progetto: “Sicur Teen” – Scuola Edile Lucchese (solo ITET Settore Tecnologico e Ipsia)

Cooperativa Scolastica/Simulazione d’impresa (solo ITET settore economico)

AREA 3 – RAPPORTI SCUOLA-TERRITORIO

Scuola e Volontariato – Caritas

Progetti promossi dalla Scuola per la Pace-Provincia di Lucca

Orientamento scolastico e post-diploma

Partecipazione ad eventi promossi dagli Enti Locali

Educazione stradale

Rapporti con il Centro per l’Impiego, il mondo del lavoro e le professioni

PTP Polo Tecnico Professionale START (Itet, Iti, Ipsia)

Progetto “Le tante vie dell’alluminio”: ecosostenibilità e ri-utilizzo del materiale (Iti)

Progetto “Girasole”: stazione di produzione fotovoltaica ad inseguimento solare (Iti)

Progetto “Protagonisti e miti del Risorgimento” (ISREC di Lucca)

Progetto “La guerra fredda e i conflitti caldi nel secondo ‘900” (ISREC di Lucca)

Progetto “Insieme per la Bolivia”: adozioni collettive a distanza (Liceo)

Progetto “Policoro”: percorso per giovani verso l’imprenditoria e il lavoro (Arcidiocesi di Lucca),

Liceo

Centro sportivo scolastico

Educazione ambientale e alla cittadinanza attiva (FAI)

Progetto “Welcome to Automation”, concorso per progetti di creatività e discipline tecniche (iti)

Progetto: “Competizioni sportive motoristiche”, l’esempio del Rally” + guida sicura (iti)

Torneo d’istituto di calcio (tutte le scuole)

AREA 4 – FORMAZIONE AD UNA CITTADINANZA ATTIVA

A scuola di diritti (ITET settore economico)

44 Educazione alla legalità

Viaggi di istruzione in Italia e nell’UE

Orientamento su opportunità formative e lavorative all'estero

Meeting diritti umani

Progetto “Museale Liceo”

Progetto “Teatro”(Liceo)

Progetto “Opera” (solo ITET settore economico)

Potenziamento lingue straniere: corsi pomeridiani per preparazione esami o potenziamento abilità

linguistiche, certificazioni Trinity-Delf; stages linguistici nel Regno Unito nel periodo estivo.

Progetto EXMO 2016 del programma ERASMUS PLUS per tirocini all’estero.

Progetto CLIL

Progetto “Noi e le istituzioni italiane ed europee”

ERASMUS PLUS: Techno Rete 4.0

AREA 5 – AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE CONTINUA

Collaborazioni sistema per l’accreditamento delle sedi formative e di orientamento della regione

Toscana, SGS Italia SPA Livorno

Sicurezza nei luoghi di lavoro e nella scuola

Dipartimenti disciplinari

Formazione Personale Docente ed A.T.A.

INVALSI

Mantenimento dell’accreditamento agenzia formativa- progetto qualità- certificazione ISO3001-

attività agenzia formativa

GLI ALTRI DOCUMENTI D’ISTITUTO: CONTENUTI E FINALITÀ

Il Piano dell’offerta formativa è affiancato da altri documenti formali già previsti dalla normativa scolastica e cioè la Carta dei servizi scolastici, il Regolamento d’Istituto ed il Patto educativo

di corresponsabilità, stabilendo con essi un rapporto di collegamento organico.

I paragrafi seguenti chiariscono, in forma sintetica, scopi e contenuti di tali documenti, consentendo a chi legge di riferirsi ad essi per acquisire i dati e le informazioni che il PTOF, data la sua specifica funzione, non fornisce. Per un’informazione più dettagliata:

Regolamento d’Istituto

Patto educativo di corresponsabilità

45 P.A.I.

La carta dei servizi scolatici

La Carta dei servizi, prevista dal DPCM del 7.6.1995 per tutti gli enti della pubblica amministrazione, ha, nel caso delle istituzioni scolastiche, lo scopo fondamentale di informare in modo trasparente

ed efficace circa il servizio pubblico offerto dalla scuola a tutti coloro che ne usufruiscono,

nonché di impegnare la scuola stessa, in ogni sua componente, al rispetto di norme, principi

e obiettivi che le competono.

L’adozione del PTOF interferisce sicuramente con la Carta, dal momento che il primo assorbe e/o sostituisce documenti in essa a suo tempo inseriti, quali il Progetto educativo d’istituto, la Programmazione educativa e didattica e il Contratto formativo.

La Carta, tuttavia, continua ad essere un documento obbligatorio, sia perché trova fondamento in un quadro normativo diverso e più ampio di quello del PTOF, sia perché parte dei suoi contenuti non è coperta da alcun altro documento; ci si riferisce soprattutto alle sezioni dedicate ai servizi

amministrativi, alle condizioni ambientali della scuola, alle procedure dei reclami, ai regolamenti degli organi collegiali.

Il regolamento d’istituto

Il Regolamento d’istituto, che a partire dall’adozione della Carta dei servizi scolastici è inserito in tale documento, contiene tutte le norme di comportamento che regolano la vita della comunità

scolastica e in particolare i rapporti fra le persone che ne fanno parte, il funzionamento e l’utilizzo quotidiano delle strutture, le modalità di fruizione dei diritti previsti, l’attività degli organi collegiali, le sanzioni.

Il patto educativo di corresponsabilità

Disposto dal D.P.R. n. 235 del 21.11.2007, previsto nel Regolamento, è finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie;

Il codice deontologico della professione docente

• L'insegnante agisce come professionista della formazione, si impegna a valorizzare la professione docente e a tutelarne la dignità.

• Cura la propria preparazione attraverso l'aggiornamento e l'approfondimento delle conoscenze e competenze professionali della docenza, che sono teoriche (tra cui cultura generale di base, specifico disciplinare, didattica generale e disciplinare, teorie della conoscenza e dei processi comunicativo-relazionali, teorie dell'età evolutiva, tecnologie della comunicazione), operative (progettazione e pratica didattica, uso degli strumenti di verifica, attività di valutazione, organizzazione dei gruppi), sociali (relazione e comunicazione).

• Sostiene il principio dell'autonomia professionale, privilegiando la progettualità rispetto all'adeguamento a programmi standardizzati, la cultura della responsabilità rispetto al formalismo degli adempimenti, l'adesione al codice deontologico rispetto all'allineamento passivo alle regole.

46

• S'impegna a salvaguarda il proprio lavoro da ogni rischio di burocratizzazione, favorendo l'azione educativa, le relazioni umane e la collaborazione professionale alle sterili produzioni cartacee, ai proceduralismi farraginosi e ai ritualismi di una collegialità formale.

• Sostiene i valori del merito e della competenza. • Sa mettersi in discussione e pratica l'autovalutazione. • Rifiuta la legge del silenzio e interviene nei confronti di colleghi che non rispettino le

regole dell'etica professionale e possano nuocere agli allievi. • Sostiene rigorosi criteri di accesso alla professione, e contrasta, per quanto di sua

competenza l’ingresso nella docenza di persone non qualificate. • Evita atteggiamenti autoreferenziali, è aperto alle problematiche sociali e del mondo

del lavoro. • Ricerca pareri o aiuti esterni se si trova in difficoltà. • Si oppone a qualsiasi imposizione di natura politica, ideologica o religiosa. • Non abusa del potere che la sua professione gli conferisce. • Si impegna a valorizzare la professione docente attraverso lo strumento

dell'associazionismo.

Lo statuto delle studentesse e degli studenti

Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria è stato elaborato sulla base delle disposizioni del D.P.R. 249/ del 24/06/1998) ed è strutturato secondo i seguenti articoli

Art. 1 – Vita della Comunità Scolastica

Art. 2 - Diritti

Art. 3 - Doveri

Art. 4 - Disciplina

Art. 5 - Impugnazioni

Art. 6 – Disposizioni finali

IL CONTESTO ESTERNO

La storia

Il 1 settembre 2013, ufficialmente è nato l’Istituto Superiore d’Istruzione “Garfagnana” che, sotto la guida del dirigente scolastico dott. Carlo Popaiz, raggruppa tutti e quattro gli Istituti superiori di Castelnuovo e della Garfagnana e cioè l’Ipsia “Simoni”, l’Itcg “Campedelli”, l’Iti “Vecchiacchi”, il Liceo Scientifico “Galilei” per un totale di 1200 studenti. Le scuole sono associate sotto un’unica Dirigenza e sviluppano, a livello formativo, un cammino comune che le vede impegnate nella realizzazione di progetti d’approfondimento, nonostante le realtà scolastiche vantino ognuna la propria storia nella realtà culturale della Garfagnana.

Ubicazione dell’istituto

La scuola si trova nella Valle della Garfagnana, territorio caratterizzato da notevole ricchezza ambientale e paesaggistica, suddiviso su due collocazioni.

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La dislocazione delle sedi.

La sede principale dell’istituto ha sede in via XX Aprile,12 nella zona industriale, vicino alla stazione ferroviaria. Vi hanno sede le aule ed i laboratori del Liceo Scientifico”Galilei” e dell’ITCG “Campedelli”, ed il biennio iniziale dell’ITI “Vecchiacchi”. In questa sede sono localizzate anche la Dirigenza e la Segreteria generale.

La sede principale

L’altra sede è in via Nicola Fabrizi 74, e contiene l’intero IPSIA “Simoni” ed il triennio superiore dell’ITI “Vecchiacchi” , con i laboratori e le aule attrezzate (“officine”) . In questa sede sono localizzati anche un ufficio distaccato della Segreteria e l’Ufficio Tecnico.

48 Ambedue i plessi sono serviti da apposite linee di autobus che lo collegano a tutte le località della Garfagnana e Valle del Serchio, oltre ad alcuni comuni appenninici della vicina provincia di Modena (Pievepelago e Frassinoro) e Massa Carrara (Lunigiana).

La sede di via Fabrizi

Il contesto socio-economico

La Garfagnana, situata nella Valle del Serchio, è caratterizzata da notevole ricchezza ambientale e paesaggistica, non possiede grandi industrie, ma il suo territorio è caratterizzato da molte piccole aziende operanti in vari settori produttivi e commerciali che richiedono professionalità specifiche. Sono i settori secondario ( aziende artigianali ) e terziario ad avere il sopravvento , anche se non riescono a soddisfare la crescente domanda di lavoro. Per questo si registra un notevole pendolarismo di lavoratori che si sposta verso la zona di Lucca. Essendo la Garfagnana zona che presenta un alto rischio sismico, ha indirizzato la scuola ad organizzare un corso Geometri

49 fortemente legato al territorio e rispondente ai bisogni di conoscenza e di previsione . Pertanto l’ Istituto risponde, attraverso i suoi due corsi, alle esigenze e alle necessità del territorio.

Il Comune di Castelnuovo di Garfagnana per la sua disposizione geografica, è il centro economico di tutta la Garfagnana. Per questo motivo ancora oggi una delle attività più importanti rimane il commercio, infatti esistono sul territorio comunale più di 250 esercizi commerciali alcuni dei quali proseguono una tradizione quasi centenaria. Tradizionale è anche l'antichissimo mercato ambulante, di origine medievale, che si svolge tutti i giovedì mattina nelle vie e piazze del centro storico.

Notevole importanza e sviluppo ha avuto anche il settore artigianale che ha visto il proliferare nella zona periferica del Comune numerose attività che vanno dall'officina meccanica alla carrozzeria, dalla falegnameria alla produzione di infissi metallici, ecc. Esistono anche alcune importanti industrie, una nel settore cartario, che ha avuto un notevole sviluppo negli ultimi anni, ed altre nel settore tessile come la tintoria, e nel settore delle materie plastiche. A tutto questo si aggiungono numerose imprese del settore edile che vanno dalla piccola impresa individuale alla grande impresa costruzioni. Molto sviluppato è anche il settore dei servizi con la presenza di numerosi istituti di credito, di uffici pubblici tipo l'Ufficio per le Entrate, la Comunità Montana, l'INPS, l'INAIL gli uffici del Giudice di Pace e l'ufficio Postale, nonché l' Ospedale civile Santa Croce.

Il bacino di utenza dell’Istituto è costituito da due aree fondamentali e fra loro significativamente disomogenee: l’Alta Garfagnana e la Media Valle.

La prima, caratterizzata da piccoli centri come Piazza al Serchio, Castiglione, Camporgiano, Minucciano, si presenta come il nucleo ”forte” del bacino d’utenza che si divide nelle quattro scuole superiori del territorio: l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri, il Liceo Scientifico, l’Istituto Tecnico Industriale e l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato.

La Media Valle, invece, trova anche altre scuole di riferimento come l’Istituto Alberghiero, il Liceo psico-pedagogico, l’istituto tecnico commerciale ed il liceo classico a Barga e l’ITI di Borgo a Mozzano.

I destinatari dell’offerta formativa

L’arco di età degli studenti dei corsi diurni va dai 14 ai 19 anni.

Gli studenti residenti in Castelnuovo raggiungono l’istituto utilizzando mezzi propri, mentre coloro che risiedono nei vari paesi del bacino d’utenza si spostano utilizzando mezzi pubblici. Di questi 80% utilizza il pullman, il rimanente 20% il treno. Il tragitto necessita mediamente di tempi inferiori ad un’ora, con partenza da casa al mattino tra le 7 e le 7.30 e rientro tra le 14.30 e le 15.

Studenti dei corsi serali

Diversificata è la tipologia degli studenti :

• adulti che per diversi motivi avevano abbandonato la scuola da molti anni , inseriti stabilmente nel mondo del lavoro, spontaneamente hanno deciso di completare i loro studi a suo tempo interrotti

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• studenti di più giovane età che per motivi di insuccesso scolastico non erano riusciti a completare il corso di studi

• studenti stranieri stabilmente inseriti nel nostro tessuto sociale

IL CONTESTO INTERNO

Le risorse dell’istituto

Le risorse umane e professionali: ruoli e criteri di utilizzo

IL Dirigente scolastico

Il Dirigente Scolastico è parte integrante dell'amministrazione scolastica ed ha la rappresentanza legale dell'istituto.

Assolve a tutte le funzioni previste dalla legge e dai contratti collettivi in ordine alla direzione e al coordinamento, alla promozione e alla valorizzazione delle risorse umane e professionali, nonché alla gestione delle risorse finanziarie e strumentali, con connesse responsabilità in relazione ai risultati.

A tal fine egli assume le decisioni e attua le scelte di sua competenza volte a promuovere e realizzare il progetto di istituto, sia sotto il profilo didattico - pedagogico, sia sotto quello organizzativo e finanziario.

Egli partecipa e concorre al processo di realizzazione dell'autonomia scolastica assicurando la gestione unitaria dell'istituzione nel perseguimento dell'obiettivo della qualità e dell'efficienza del servizio, predisponendone gli strumenti attuativi.

Il Dirigente si avvale, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e gestionali, della collaborazione di docenti da lui individuati sulla base della normativa vigente.

In relazione agli specifici aspetti di carattere generale e organizzativo inerenti il piano attuativo dell'offerta formativa, il capo d'istituto, prima dell'inizio dell'anno scolastico, consulta il responsabile dei servizi amministrativi e, previa convocazione di una apposita riunione, informa il personale A.T.A.

In particolare, nella fase d'avvio del processo d'autonomia, il capo d'istituto coordina e promuove il cambiamento, favorendo l'innovazione, interpretando il proprio ruolo non tanto in termini di potere e gerarchia, quanto nella logica della costruzione collettiva di corresponsabilità nella appartenenza all'istituzione scolastica e al territorio di cui la scuola è espressione.

Insegnanti

L’organico docenti costituisce senza dubbio la risorsa fondamentale per la realizzazione dell’offerta formativa.

Per quanto riguarda l’attività didattica curricolare svolta nelle classi, nonché le attività di progettazione, programmazione, documentazione, verifica e valutazione ad essa funzionali, gli insegnanti operano liberamente le proprie scelte culturali e metodologico-didattiche, nel rispetto integrale, tuttavia, oltre che della normativa vigente, degli orientamenti e delle decisioni comuni assunte dagli organi collegiali dell’Istituto, così come risultano dai documenti formalmente deliberati.

L’assegnazione degli insegnanti alle classi é operata ogni anno dal dirigente scolastico, previa acquisizione di pareri orientativi del Collegio dei docenti e del Consiglio d’Istituto, con l’obiettivo generale di garantire la massima valorizzazione possibile del patrimonio di competenze

professionali a disposizione dell’Istituto e prestando particolare attenzione alla necessità di

51 garantire a ogni livello dinamiche relazionali positive, agli esiti delle esperienze recenti, alle specifiche esigenze formative degli studenti, alle peculiarità dei diversi indirizzi di studio.

In generale egli segue nell’ordine i seguenti criteri suggeriti dal collegio dei docenti:

• Continuità educativa compatibilmente con le esigenze di orario di cattedra e di distribuzione dei docenti tra le varie classi

• Al Dirigente Scolastico è data facoltà di decidere per poter creare un team di insegnanti con buona integrazione relazionale

• Posizione in graduatoria d’Istituto in caso di concorrenza sulla stessa cattedra oppure in caso di assegnazione ad altre classi in riferimento alla disponibilità dei posti esistenti

• Facoltà del Dirigente Scolastico di valutazione e decisione in merito a situazioni particolari e problematiche

Ogni insegnante, oltre a prender parte a tutte le sedute degli organi collegiali di cui è membro, può contribuire, sulla base delle proprie competenze e disponibilità, alle numerose attività progettuali

e organizzative che si sviluppano in orario extracurricolare a supporto e a garanzia della realizzazione effettiva e integrale dell’offerta formativa. Il Piano annuale delle attività, definito a settembre dal Collegio dei docenti sulla base delle reali esigenze della comunità scolastica e deliberato dal Consiglio d’Istituto, stabilisce forme, modalità e tempi di tali impegni.

Direttore dei servizi generali ed amministrativi

Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti, dal personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze; nel corso di tali azioni interagisce costantemente con il dirigente scolastico e i suoi collaboratori, ma è anche riferimento per gli assistenti amministrativi e il rimanente personale non docente.

Un compito di particolare rilevanza amministrativo-contabile è determinato dalla formulazione e dalla gestione del Programma annuale: infatti, sempre in sintonia con il dirigente scolastico, il direttore dei servizi amministrativi provvede alla tabulazione e alla ripartizione dei finanziamenti in relazione ai bisogni, in modo da fornire gli elementi contabili indispensabili agli studi di fattibilità dei progetti e dei percorsi previsti dal PTOF. Il direttore dei servizi amministrativi viene coinvolto nella definizione e nella gestione del PTOF, contribuendo al processo di ottimizzazione delle risorse umane (segnatamente per il personale ATA) ed economiche (gestione di bilancio).

Assistenti amministrativi

Eseguono attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure, anche con l’utilizzo di strumenti di tipo informatico. Hanno autonomia operativa con margini valutativi nella predisposizione, istruzione e redazione degli atti amministrativo-contabili dell’ istituzione scolastica ed educativa, nell’ambito delle direttive e delle istruzioni ricevute.

Comitato tecnico

Eseguono attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale, conoscenza di strumenti e tecnologie anche complessi, con capacità di utilizzazione degli stessi, nonché di esecuzione di procedure tecniche e informatiche. Svolgono attività di supporto tecnico alla funzione docente relativamente alle attività didattiche.

Collaboratori scolastici

52 Eseguono, nell’ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione professionale non specialistica.

Sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico, di pulizia e di carattere materiale inerenti l’uso dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti.

Altre figure professionali

Oltre alle figure stabilmente in organico e agli operatori, dipendenti da altri enti, che collaborano dall’esterno in relazione a iniziative specifiche, forniscono di norma un contributo significativo e continuativo all’attività dell’Istituto almeno altre due categorie di soggetti:

• assistenti madrelingua, messi a disposizione dal Dipartimento scambi del Ministero e utilizzati sulle classi che non dispongono già, nel curricolo, di tali figure;

• assistenti ad personam, assegnati dagli enti locali per garantire agli studenti in situazione di disagio opportuno supporto.

ORGANIZZAZIONE E RESPONSABILITÀ

FUNZIONI STRUMENTALI

Le Funzioni Strumentali sono figure previste all’interno del Contratto Collettivo nazionale, che all’art. 30 recita: “Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del PTOF dell’istituto e per la realizzazione dei progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Tali funzioni strumentali sono identificate con delibera del Collegio Docenti, in coerenza con il P.O.F., che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari...”

COORDINATORI DI CLASSE

In ogni classe assume rilievo la figura del coordinatore, punto di riferimento dell’azione didattico-disciplinare e di intermediario nei rapporti tra insegnanti, alunni, famiglie e la Dirigenza dell'I.S.I. .

LA PROGETTAZIONE FORMATIVA – I DIPARTIMENTI

Si riporta il testo integrale da Linee guida:

“La progettazione formativa delle istituzioni scolastiche è lo strumento per rispondere alle esigenze degli studenti, del contesto socio-culturale e ai fabbisogni del territorio e del mondo del lavoro e delle professioni; essa valorizza la funzione dei docenti che programmano le proprie attività sulla base degli obiettivi indicati nel piano dell’offerta formativa di ciascun istituto. La progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/ apprendimento in contesti reali, quali l’alternanza scuola-lavoro, il raccordo con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per realizzare progetti condivisi.

53 A questo fine, come già avviene in molti casi, è utile che gli istituti tecnici si dotino, nella loro autonomia, di dipartimenti quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, di supporto alla didattica e alla progettazione (art. 5, comma 3, punto c) del Regolamento).

Essi possono costituire un efficace modello organizzativo per favorire un maggior raccordo tra i vari ambiti disciplinari e alla valutazione degli apprendimenti.

L’istituzione dei dipartimenti assume, pertanto, valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e co-operativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamento/apprendimento. I dipartimenti, quale possibile articolazione interna del collegio dei docenti, possono presidiare la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, vigilare sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze previste nei profili dei vari indirizzi, la cui attuazione è facilitata da una progettualità condivisa e un’articolazione flessibile. Le tipologie di attività che i dipartimenti possono svolgere sono strettamente correlate alle esperienze realizzate dalla scuola e agli obiettivi di sviluppo e di miglioramento che si intendono perseguire. In particolare, nel primo biennio, i dipartimenti possono svolgere una funzione strategica per il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, per il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo. In generale, i dipartimenti possono individuare i bisogni formativi e definire i piani di aggiornamento del personale, promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli studenti.

Gli istituti tecnici definiscono, nella loro autonomia e nel rispetto delle tutele contrattuali in materia di organizzazione del lavoro, le modalità di costituzione dei dipartimenti e le regole per il loro funzionamento. Possono essere previste anche forme molto flessibili e poco strutturate, con forme di comunicazione in presenza e in rete tra i docenti e gli altri soggetti interessati. Si ritiene comunque opportuno che ad essi vada riservato anche uno spazio fisico dedicato. Esemplificazioni di buone pratiche realizzate dagli istituti tecnici sono disponibili al riguardo sul sito ANSAS nella sezione dedicata ai nuovi istituti tecnici, sotto la voce “Esperienze”

FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO

Il dipartimento disciplinare è composto da tutti i docenti delle discipline che costituiscono il Dipartimento.

I compiti dei Dipartimenti Disciplinari, nel rispetto delle competenze deliberative del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, sono i seguenti:

1. Individuazione e ri-strutturazione dei contenuti disciplinari essenziali scanditi all'interno del curricolo primo biennio, secondo biennio e monoennio tenuto conto delle specificità delle scuole.

2. Definizione del valore formativo della disciplina o dell'area disciplinare.

3. Individuazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze in uscita nel biennio e nel triennio - scandite per anno scolastico, differenziate tenuto conto delle specificità degli indirizzi - e relativa progettazione del curriculum.

4. Attività di progettazione e coordinamento ai fini dello svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni.

5. Sperimentazione e ricerca in ambito didattico-educativo con relativo adeguamento della programmazione alle nuove esigenze.

6. Progettazione dei nuclei fondanti della disciplina.

7. Elaborazione di una valutazione di settore condivisa.

8. Proposte di acquisto di materiale didattico e diffusione di nuovi linguaggi.

9. Proposte di attività di aggiornamento di settore.

54 10. Progettazione di interventi di prevenzione dell'insuccesso scolastico e personale, di recupero e di approfondimento per lo sviluppo delle eccellenze.

11. Attività di studio e ricerca disciplinare.

12. Attività di coordinamento nell'adozione dei libri di testo ferme restando le competenze deliberative del Consiglio di Classe e del Collegio dei Docenti.

Il lavoro dei Dipartimenti Disciplinari è coordinato da un docente designato dagli insegnanti dell'area disciplinare e nominato dal DS.

IL COORDINATORE DEL DIPARTIMENTO DISCIPLINARE

Il Coordinatore del Dipartimento Disciplinare svolge i compiti seguenti:

• cura, avvalendosi anche della collaborazione di un docente con funzioni di Segretario, la stesura della documentazione prodotta dal Dipartimento predisponendola in formato elettronico, consegnandone copia al Dirigente Scolastico e a tutti i docenti del Dipartimento.

• d'intesa con il Dirigente scolastico, convoca e presiede le riunioni del Dipartimento programmate dal Piano annuale delle attività

• partecipa alle riunioni dei Coordinatori dei Dipartimenti convocate dal Dirigente Scolastico.

• rappresenta il proprio dipartimento;

• tutte le volte che lo ritenga necessario ed entro il monte ore annuo fissato dall’art. 27 del C.C.N.L vigente, convoca, con un preavviso minimo di 5 giorni, le riunioni del dipartimento, tramite avviso scritto fatto pervenire a ciascun docente e, ne fissa l’ordine del giorno;

• su delega del dirigente scolastico, presiede il dipartimento le cui sedute vengono verbalizzate

COMMISSIONI

ORGANIGRAMMA

(Aggiornato all’a.s.2017/18)

DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. Massimo Fontanelli

DIRETTORE SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI: Stefano Mrakic

Segreteria didattica alunni Maria Grazia Dini , Carla Fabbri;

Segreteria personale Alessandra Leonardi ,Gemma Raggiri;

Segreteria Amministrativa Moreno Ciani e Emanuela Fontanini;

Segreteria Protocollo e Progetti Maria Theresa Ciambelli e Carla Dini Carla.

55

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Picchi Nicoletta (primo collaboratore)

D’Urzo Maria Rosaria (secondo collaboratore)

REFERENTI NELLA VARIE SCUOLE

PER L’I.T.C.G. CAMPEDELLI COSSU ROBERTA TOGNOCCHI LINO

PER L’I.T.I.- IPSIA VERGAMINI SIMONETTA ANGELINI LUCIANO

PER IL LICEO SCIENTIFICO RIVA FABRIZIO

POLO TP IPSIA LAURENZANO MOSE’

RESPONSABILE AGENZIA

FORMATIVA PUPPA DAVIDE

FUNZIONI STRUMENTALI

Funzione strumentale 1 : Coordinamento della attività formative ed integrative funzionali

all’inserimento degli alunni svantaggiati e stranieri.

Prof.ssa Salotti Simona

Funzione strumentale 2 : attività di orientamento verso la Scuola Media e verso l’Università e

il mondo del lavoro presso l’ISI GARFAGNANA

Prof.ssa Vergamini Simonetta

Funzione strumentale 3 : coordinamento Alternanza Scuola- Lavoro

Prof. ssa Boriolo Ada

Funzione strumentale 4 : coordinamento progetti e sostegno alunni e docenti

Prof.ssa Grandini Anna Rita

COORDINATORI DIPARTIMENTO

ITCG : Dipartimento Tecnologico : Zanni Silvio Dipartimento giuridico – economico : Guidi Oscar. Dipartimento storico-linguistico-letterario : Bertoni Brunella., Bravi Sabine. Dipartimento scientifico : Recupero e sostegno :

56

LICEO: Area Umanistica : Cotticelli Paola Area Scientifica: Tortelli Mariella.

IPSIA _ ITI Dipartimento umanistico- giuridico : Vergamini Simonetta Lingua e letteratura straniera : D’Urzo Maria Rosaria Matematica : Salotti Simona Fisica , scienze, scienze motorie : Nottoli Stefano Settore elettrico- elettronico ITI : Bonuccelli Diego Settore meccanico ITI : Rocchiccioli Alfredo. Settore manutentori IPSIA : Angelini Luciano

RESPONSABILI LABORATORI :

Aule speciali IPSIA-ITI

1. Laboratorio CAD, = Prof. L. Angelini 2. Laboratorio informatico /multimediale =Prof. D. Puppa 3. Laboratorio di pneumatica , automazione e robotica = Prof. A. Rocchiccioli 4. Laboratorio di impianti elettrici, industriali e automazione = Prof. V.Vanni 5. Palestra = prof G. Evangelisti 6. Laboratorio di impianti elettrici civili = prof. A. Marigliani 7. Laboratorio tecnologico OMU-Saldatura = prof. V. Pieri 8. Laboratorio di robotica = Prof. C. Brisighelli 9. Ufficio tecnico = prof. D.Puppa 10. Biblioteca = prof.ssa A. Teseo

Aule speciali LICEO

1. Aula informatica multimediale = prof.ssa M.T. Biagioni 2. Aula di fisica=Prof.ssa M. Tortelli 3. Aula di scienze = prof.ssa L. Lucchesi 4. Aula di chimica = prof. ssa L. Muccini 5. Palestra = Riva F.

Aule speciali ITCG

1. Laboratorio topografia = prof. C. Poggi 2. Laboratorio linguistico-multimediale =Prof.ssa B. Bertoni

57

3. Laboratorio di informatica= Prof.ssa D. Casciani 4. Laboratorio di scienze biologiche, chimica e fisica prof. Tortelli

TECNICI DI LABORATORIO:

ITCG : Guidi Alberto Franchini ( Informatica) Paolo Maggi ( Topografia)

LICEO : Arturo Franceschini ( Fisica e chimica)

IPSIA/ITI : Giorgio Biagioni ( Lab. Elettrici), Silvio Cipollini ( Lab. Informatica), Priamo Pucci ( Lab. Meccanici)

COORDINATORI

ITI VECCHIACCHI

CLASSE COORDINATORE

1 A

RESTUCCIA SILVANA

1B

PARRONI MARTA

2A

ADDIS ELENA

3E/M

TESEO ANNA

4AE

SALOTTI SIMONA

4BM

TALINI FRANCESCO

5AE

BONUCCELLI DIEGO

5BM

ROCCHICCIOLI ALFREDO

IPSIA

58

LICEO SCIENTIFICO “ G. GALILEI”

CLASSE COORDINATORE 1°

TORTELLI MARIELLA

1B

BIAGIONI MARIA TINA

2A

TURICCHI DANIELA

2B

VANNI ENRICA

2C

POLI GIAMPIERO

3A

BENEDETTI SARA

3B

BERTAGNI CLAUDIA

4A

COTTICELLI PAOLA

4B

RIVA FABRIZIO

4C

LUCCHESI LIA

5A

PICCHI NICOLETTA

CLASSE COORDINATORE

1 A P Prof. Nieri Andrea

1 B P Prof.ssa Gemignani Elia

2 A Prof.ssa Del Carlo Annalisa

2 B Prof.ssa Vanni Enrica

3A Prof. Marigliani Alessandro

3 B Prof.ssa Mocerino Rosa

4 A Prof. Vanni Vinicio

4 B Prof.ssa D’Urzo Mariarosaria

5 A Prof.Angelini Luciano

5 B Prof. Cimini Fabrizio

59

5B

GRANDINI ANNA RITA

5C

COTTICELLI SERENA

I.T.E.T. L. CAMPEDELLI

SETTORE ECONOMICO

CLASSE COORDINATORE

1A afm TOGNOCCHI LINO

1B afm/cat BUSCIO SARA

2A afm BRAVI SABINE

2B afm BALDINI ROSA

3AR sia MOSCA MARCO

3B afm/sia MAGNANI MONICA

4A rim BERTONI BRUNELLA

4B afm/sia GUIDI OSCAR

5A rim BALDUCCI FLORIANA

5B rim SUFFREDINI ANNALITA

5C afm/sia FALCIONI ROBERTA

SETTORE TECNOLOGICO

CLASSE COORDINATORE DI CLASSE

2Ag cat MONTI LUCA

4Ag cat/tl ZANNI SILVIO

COMMISSIONI DI LAVORO

Commissione Autovalutazione e Piano di miglioramento: Prof.ssa Picchi Nicoletta - coordinatore Prof. ssa Bertoni Brunella Prof.ssa D'Urzo Mara Rosaria Prof. Guidi Oscar Prof.ssa Micchi Morena

Commissione PTOF:

Prof.ssa Bertoni Brunella - Coordinatore Prof.ssa Falcioni Roberta

60

Prof. ssa Grandini AnnaRita Prof. Laurenzano Mosè Prof.ssa Vergamini Simonetta

Commissione Alternanza Scuola Lavoro:

Prof.ssa Biagioni M.Tina Prof. Bonuccelli Diego Prof. Cossu Roberta Prof.ssa Falcioni Roberta Prof.ssa Lucchesi Lia Prof.ssa Micchi Morena Prof. Nieri Andrea Prof. Puppa Davide Prof. Talini Francesco

Commissione Sito:

Prof. Puppa Davide

Revisione Modulistica:

Prof. Guidi Oscar

Prof.ssa Magnani Elena

Prof.ssa Micchi Morena

Commissione Orientamento:

Prof.ssa Biagioni M.Tina

Prof.ssa Bravi Sabine

Prof.ssa Cossu Roberta

Prof. Puppa Davide

Prof. Marigliani Alessandro

ORGANICO DELL’AUTONOMIA

Il fabbisogno di posti dell’organico dell’autonomia è stato individuato in funzione della nostra offerta formativa, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra quelli stabiliti dal MIUR nel comma 7 della legge 107, dalla lettera a) alla lettera s). in esso si esplica il fabbisogno delle risorse professionali con cui si intende realizzare la Mission dell’Istituto

PERSONALE ATA ORGANICO A.T.A.

N. POSTI

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRAT.

1

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

7

ASSISTENTI TECNICI

6

COLLABORATORI SCOLASTICI

18

61 PERSONALE DOCENTE SU POSTI COMUNI 2017/18

ORGANICO DEL SOSTEGNO A.S. 2017/18

Classe Conc.

Materia Scuola Ore Tot.

A-11 DISCIPLINE LETTERARIE E LATINO LICEO 18

A-11 DISCIPLINE LETTERARIE E LATINO LICEO 18

A-11 DISCIPLINE LETTERARIE E LATINO LICEO 18

A-11 DISCIPLINE LETTERARIE E LATINO LICEO 14

A-11 DISCIPLINE LETTERARIE E LATINO LICEO 7

A-12 DISC. LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI 2°

ITI 18

A-12 DISC. LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI 2°

ITI 18

A-12 DISC. LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI 2°

ITI 12

A-12 DISC. LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI 2°

ITCG 18

A-12 DISC. LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI 2°

ITCG 18

A-12 DISC. LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI 2°

ITCG 18

A-12 DISC. LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI 2°

ITCG 10

A-12 DISC. LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI 2°

ITCG 6

A-12 DISC. LETTERARIE NGLI ISTITUTI DI 2 ITCG 8

A-12 DISC. LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI 2°

IPIA 18

A-12 DISC. LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI 2°

IPIA 18

A-12 DISC. LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI 2°

IPIA 18

A-12 DISC. LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI 2°

IPIA 4

A-17 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE LICEO 18

A-17 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE LICEO 8

A-19 STORIA E FILOSOFIA LICEO 18

A-19 STORIA E FILOSOFIA LICEO 18

A-20 FISICA ITI 9

A-42 SCIENZE E TECNOLOGIE MECCANICHE IPIA 18

A-42 SCIENZE E TECNOLOGIE MECCANICHE IPIA 8

A-45 SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI ITCG 19

A-45 SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI ITCG 18

A-45 SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI ITCG 17

A-45 SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI ITCG 15

A-46 SCIENZE GIURIDICO-ECONOMICHE ITI 6

A-46 SCIENZE GIURIDICO-ECONOMICHE ITCG 18

A-46 SCIENZE GIURIDICO-ECONOMICHE ITCG 18

A-46 SCIENZE GIURIDICO-ECONOMICHE ITCG 18

A-46 SCIENZE GIURIDICO-ECONOMICHE ITCG 9

A-46 SCIENZE GIURIDICO-ECONOMICHE IPIA 8

A-47 MATEMATICA APPLICATA ITCG 14

A-48 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NEGLI I. 2°

ITI 14

A-48 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NEGLI I. 2°

ITCG 18

A-48 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NEGLI I. 2°

ITCG 8

A-48 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NEGLI I. 2°

IPIA 18

Classe

Conc.

Materia Scuola Ore

Tot.

HH SOSTEGNO ITI 18

HH SOSTEGNO ITI 18

HH SOSTEGNO ITI 18

HH SOSTEGNO ITI 9+9

HH SOSTEGNO ITCG 18

HH SOSTEGNO ITICG 18

HH SOSTEGNO ITCG 18

HH SOSTEGNO ITCG 9

HH SOSTEGNO IPIA 18

HH SOSTEGNO IPIA 9+9

HH SOSTEGNO IPIA 9+9

62

ORGANICO DEL POTENZIATO A.S. 2017/18

A-20 FISICA ITCG 7

A-20 FISICA IPIA 8

A-20 FISICA LICEO 18

A-21 GEOGRAFIA ITI 2

A-21 GEOGRAFIA ITCG 13

A-21 GEOGRAFIA IPIA 2

A-24 INGLESE ITI 18

A-24 INGLESE ITI 6

A-24 INGLESE IPIA 12

A-24 INGLESE LICEO 18

A-24 INGLESE LICEO 18

A-24 INGLESE LICEO 3

A-24 FRANCESE ITCG 18

A-24 FRANCESE ITCG 18

A-24 SPAGNOLO ITCG 12

A-26 MATEMATICA ITI 18

A-26 MATEMATICA ITI 8

A-27 MATEMATICA ITCG 18

A-26 MATEMATICA ITCG 13

A-26 MATEMATICA IPIA 18

A-26 MATEMATICA IPIA 16

A-26 MATEMATICA LICEO 18

A-27 MATEMATICA E FISICA LICEO 18

A-27 MATEMATICA E FISICA LICEO 18

A-27 MATEMATICA E FISICA LICEO 18

A-34 CHIMICA IPIA/ITCG 18

A-34 CHIMICA ITI 3

A-37 TTRG ITI 9

A-37 TTRG ITCG 18

A-48 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NEGLI I. 2°

IPIA 2

A-48 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NEGLI I. 2°

LICEO 18

A-48 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NEGLI I. 2°

LICEO 8

A-50 SCIENZE NATURALI CHIMICHE E BIOLOGICHE

ITI 6

A-50 SCIENZE NATURALI CHIMICHE E BIOLOGICHE

ITCG 10

A-50 SCIENZE NATURALI CHIMICHE E BIOLOGICHE

IPIA 4

A-50 SCIENZE NATURALI CHIMICHE E BIOLOGICHE

LICEO 18

A-50 SCIENZE NATURALI CHIMICHE E BIOLOGICHE

LICEO 18

A-50 SCIENZE NATURALI CHIMICHE E BIOLOGICHE

LICEO 11

A-51 SCIENZE, TECNOLOGICHE E TECNICHE AGRARIE

ITCG 7

A-66 TRAT. TESTI DATI ED AP. INFORMATICA

ITCG

A-66 TRAT. TESTI DATI ED AP. INFORMATICA

IPIA

B-03 LAB. DI FISICA ITI

B-03 LAB. DI FISICA ITCG

B-12 LAB. DI CHIMICA ITI 8

B-12 LAB. DI CHIMICA IPIA 8

B-14 LAB. RI DI SCIENZE E TEC. DELLE COSTRUZIONI

ITCG 18

B-15 LAB.RI SCIENZE E TECN. ELET. ED ELET.

ITI 18

B-15 LAB.RI SCIENZE E TECN. ELET. ED ELET.

ITI 9

B-15 LAB.RI SCIENZE E TECN. ELET. ED ELET.

IPIA 18

B-15 LAB.RI SCIENZE E TECN. ELET. ED ELET.

IPIA 12

B-15 LAB.RI SCIENZE E TECN. ELET. ED ELET.

IPIA 18 U.T.

B-16 LAB.RI SCIENZE E TEC. INFORMATICHE ITI 4

B-16 LAB.RI SCIENZE E TEC. INFORMATICHE ITCG 11

B-17 LAB.RI SCIENZE E TECN. MECCANICHE ITI 18

HH SOSTEGNO IPIA 9+9

HH SOSTEGNO IPIA 9+9

HH SOSTEGNO IPIA 9+9

HH SOSTEGNO IPIA 9+9

HH SOSTEGNO IPIA 9

HH SOSTEGNO LICEO 18

HH SOSTEGNO LICEO 18

HH SOSTEGNO LICEO 18

HH SOSTEGNO LICEO 18

HH SOSTEGNO LICEO 18

Classe

Conc.

Materia Scuola Ore

Tot.

A-11 DISCIPLINE LETTERARIE E LATINO 18

A-17 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 18

A-19 STORIA E FILOSOFIA 18

A-24 INGLESE 18

A-24 SOSTEGNO 18

A-27 MATEMATICA E FISICA 18

A-46 SCIENZE GIURIDICO-ECONOMICHE

18

63

LE RISORSE

STRUMENTATALI: SPAZI, STRUTTURE E DOTAZIONE

L’Istituto si dispone, nella sede principale, su una struttura costituita da due ali contigue, adibite a sede principale comunicanti fra loro e che si articolano su un piano terra e un primo piano e , nella sede distaccata ubicata in altra zona di Castelnuovo, su una struttura articolata in tre parti, adibite ad aule , laboratori-officine tecniche ed aule aggiuntive. Tutti e due le sedi dispongono di una struttura adibita a palestra.

"La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare (..) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica (..)" (art. 2, comma 5 del Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria)

A-37 TTRG ITCG 14

A-37 TTRG IPIA 8

A-40 SCIENZE E TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE

ITI 16

A-40 SCIENZE E TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE

ITI 18

A-40 SCIENZE E TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE

ITI 18

A-40 SCIENZE E TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE

IPIA 18

A-40 SCIENZE E TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE

IPIA 18

A-40 SCIENZE E TECNOLOGIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE

IPIA 10

A-41 INFORMATICA ITI 6

A-41 INFORMATICA ITCG 18

A-41 INFORMATICA ITCG 7

A-41 INFORMATICA LICEO 12

A-42 SCIENZE E TECNOLOGIE MECCANICHE ITI 18

A-42 SCIENZE E TECNOLOGIE MECCANICHE ITI 18

A-42 SCIENZE E TECNOLOGIE MECCANICHE ITI 13

A-42 SCIENZE E TECNOLOGIE MECCANICHE IPIA 18

B-17 LAB.RI SCIENZE E TECN. MECCANICHE ITI 12

B-17 LAB.RI SCIENZE E TECN. MECCANICHE ITCG 2

B-17 LAB.RI SCIENZE E TECN. MECCANICHE IPIA 18

B-17 LAB.RI SCIENZE E TECN. MECCANICHE IPIA 13

B-26 LAB.RIO TECN. DEL LEGNO ITCG 3

64 La diffusione della cultura dell'informatica rappresenta uno dei principali obiettivi della scuola attuale. Il nostro istituto risponde a questa esigenza prevedendo l'utilizzo del personal computer e di altri strumenti informatici nella programmazione di molte attività curricolari ed extracurricolari. Tali attività sono realizzate in laboratori specifici. In particolare: Un laboratorio topografia è dotato di venticinque postazioni complete (PC dell'ultima generazione + monitor a colori) collegate in rete LAN, stampanti laser b/n, un plotter, un videoproiettore, vari software didattici ed in particolare programmi CAD e GIS; Un laboratorio linguistico – multimediale è dotato di ventiquattro postazioni complete (PC dell'ultima generazione + monitor a colori) collegate in rete LAN, stampanti laser b/n, un videoproiettore, vari software didattici ed in particolare programmi per la contabilità aziendale. Il laboratorio è dotato di un particolare software che permette di utilizzare il laboratorio di informatica come laboratorio linguistico Due laboratori di Informatica dotati di ventotto postazioni complete (PC + monitor a colori) collegate in rete LAN, stampanti laser b/n, un videoproiettore, vari software didattici. I laboratori sono destinati agli alunni principalmente per il Trattamento testi e per l’ECDL.

Un laboratorio di Informatica dotato di tredici postazioni complete (PC + monitor 24” a colori) collegate in rete , con monitor aggiuntivi per l’espansione del monitor secondario del docente, stampante laser b/n, videoproiettore, vari software didattici orientati al CAD meccanico ed alla progettazione elettrica. Un laboratorio di Informatica dotato di quindici postazioni complete (PC + monitor a colori) collegate in rete , stampante laser b/n, videoproiettore, vari software didattici (disegno tecnico, CAD, CAE,programmazione PLC). Varie aule dotate di LIM, dotate di PC in rete collegato ad una lavagna interattiva multimediale

Tre biblioteche fornite di materiale cartaceo e digitale

L’istituto può poi contare sulle seguenti aule speciali:

• Un’aula di disegno tecnico con tecnigrafi; un laboratorio di scienze biologiche, chimica e di fisica;

• Un’aula audiovisivi; • Un’aula adibita a funzioni di sportello per attività CIC ed Educazione alla Salute; • Due stanze per le riunioni della componente studentesca; • Una stanza archivio; • Una grande aula insegnanti e due di dimensioni inferiori con postazioni pc e accesso ad

Internet • Un laboratorio di costruzioni elettriche • Un laboratorio linguistico ed informatico • Un laboratorio di impianti elettrici • Un laboratorio tecnologico

65

• Un laboratorio di pneumatica ed automazione industriale • Un laboratorio di macchine utensili • Un laboratorio di fisica • Un laboratorio di Saldatura

• Un laboratorio di misure elettriche ed elettroniche • Un’aula di fisica • Un’aula di scienze • Un’aula di chimica Le segreterie, didattica ed amministrativa, sono ubicate vicino ad una dell’entrate principale dell’edificio con

accesso per portatori di handicap. La Presidenza si trova nell’altra ala della struttura, vicino all’altra entrata principale. All’esterno ci sono spazi verdi e parcheggi auto.

IL FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E DI ATTREZZATURE MATERIALI

FABBISOGNO AULE Un’aula adibita a laboratorio linguistico (liceo) FABBISOGNO DI ATTREZZATURE 20 Pc Laboratorio di informatica 15 Stampanti per l'intero ISI 6 Pc laboratorio di automazione/robotica 1 Robot per laboratorio di automazione/robotica 2 Droni di automazione/robotica 3 LIM 2 PLC Siemens 1500 e azionamenti 1 video proiettore ed un PC per classe (liceo) 1 TV 49 pollici (liceo) LIM da collocare in aula, laddove mancanti (Itet) LIM da collocare in aula, laddove non presente video proiettore e PC (liceo) 1 stampante in rete per laboratorio di topografia 1 aspirapolvere per computer Attrezzatura per laboratorio di saldatura Nr. 03 Generatore GYS PROGYS 250 A TRI Nr. 01 Generatore GYS TRIMIG 250-4S.DV Nr. 01 Generatore GYS inverter Tig 207 AC/DC Nr. 01 Generatore inverter PLASMA ERGUS 909DP Nr. 01 TURBO SET MAXI 5 LITRI: carrello portabombole stabile e robusto con supporto portaoggetti, bombola ossigeno 5 lt collaudata e ricaricabile, bombola acetilene 5 lt collaudata e ricaricabile, riduttore MAGNUM rear side ossigeno, riduttore MAGNUM rear side acetilene, valvole a doppia protezione per riduttori, tubo binato raccordato da 4 m, valvole a doppia protezione per impugnatura, impugnatura MAXI attacco M22x1,25, lancia da taglio, lancia per saldare, occhiali di protezione

66 FABBISOGNO DI MATERIALE Nr. 03 Maschera LCD SPEEDGLAS 100V Nr. 10 Maschera a mano completa di vetri Nr. 06 Vetro inattinico per Banco di saldatura 310x480mm Nr. 02 distanziometri laser Nr.2 rotelle metriche da 50metri Nr. 3 metri a stecca

LE RISORSE ESTERNE

Le risorse progettuali, di tipo materiale, organizzativo e professionale, sono tutte disponibili sulla base dei rapporti stabili che l’Istituto ha nel tempo istituito con altre scuole e con enti pubblici e privati e aziende operanti sul territorio. Si tratta in alcuni casi di rapporti formalizzati secondo le modalità della rete di scuole, del consorzio fra scuole e/o con enti e della convenzione; nei restanti casi di rapporti di collaborazione continuativa. Le iniziative realizzate attraverso i singoli rapporti di seguito elencati sono descritte nelle parti del documento pertinenti.

• Commissione interdistrettuale per la continuità medie-superiori ITCG “Campedelli” (scuola-polo), IC di Piazza al Serchio, Camporgiano, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Gallicano, Ghivizzano

• Usl n.2 per i servizi sociali di prevenzione ed educazione alla salute • Rapporti scuola-mondo del lavoro: numerosi comuni del territorio, aziende private e studi

professionali operanti sul territorio. Alcuni dei soggetti elencati collaborano variamente con l’Istituto, prevalentemente nella realizzazione dell’attività di orientamento post-secondaria; altri accolgono gli studenti delle classi terminali dell’Istituto per l’effettuazione di stage.

• Attività di orientamento: Università che esistono sul territorio, Istituti superiori del territorio. • Comitato Tecnico Scientifico: è un organo che ha lo scopo di rispondere alle esigenze

formative del territorio; è composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica,con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità.

• Agenzie formative certificate esterne (Per-Corso, Scuola Edile Lucchese, Centro per l’impiego di Castelnuovo di Garfagnana).

Particolarmente frequenti e varie sono le collaborazioni di diversa natura con il Comune di Castelnuovo di Garfagnana, con la locale Unione dei Comuni, l’Amministrazione Provinciale e le Fondazioni di alcune banche locali.

LE RISORSE FINANZIARIE E I CRITERI PER IL LORO UTILIZZO

Si elencano di seguito i principali fondi ordinari che alimentano la progettazione e la realizzazione delle attività didattiche e culturali incluse nel Piano dell’offerta formativa o a esse funzionali.

1. Fondi per il funzionamento ordinario, erogati dall’Amministrazione. 2. Fondo dell’istituzione scolastica. 3. Fondi ordinari per formazione e aggiornamento (Direttiva Ministeriale annuale). 4. Fondi Progetti Educativi Zonali - Unione dei Comuni

A tali fondi si affiancano ogni anno altri finanziamenti, ottenuti sulla base dell’adesione a progetti speciali predisposti dall’Amministrazione o da altri enti, pubblici e/o privati, o della definizione di progetti specifici da parte dell’Istituto, in relazione a normativa che lo preveda.

67 I criteri per la ripartizione, fra le varie attività previste dal PTOF, dei fondi a disposizione dell’Istituto e il conseguente piano attuativo, sono definiti dal Consiglio d’Istituto, sulla base delle proposte formulate dai soggetti idonei, ciascuno per le proprie competenze (dirigente scolastico, direttore dei servizi amministrativi, staff per l’attuazione del PTOF, RSU), i quali a loro volta tengono conto delle proposte pervenute dai diversi soggetti interessati. Punto di riferimento per tali operazioni è sempre e comunque il PTOF, che fornisce i parametri per valutare rilievo, portata e grado di priorità di tutte le attività in cui si articola il servizio fornito dalla scuola.

DIDATTICA E METODOLOGIA

Data l'elevata eterogeneità dell'utenza, l'Istituto è impegnato in una ricerca continua di metodologie e strategie didattiche che possano soddisfare le diverse esigenze e che favoriscano la crescita educativa e formativa di tutti gli allievi. Per il raggiungimento di tale obiettivo i docenti utilizzano tipologie didattiche diversificate. L'insegnamento dei docenti prevede sia l'utilizzo della tradizionale lezione frontale, in cui si tengono, comunque, nella dovuta considerazione, i tempi di apprendimento e di concentrazione ed attenzione degli allievi, sia lo svolgimento di lezioni dialogate, nelle quali si stimola l'interazione docente/alunno, conducendolo all'acquisizione delle abilità attraverso l'alternanza di domande, risposte brevi e brevi spiegazioni. Durante le lezioni gli insegnanti propongono attività che prevedono sia il lavoro individuale, per favorire l'acquisizione di un'adeguata autonomia operativa, sia il lavoro a coppie o a piccoli gruppi, per stimolare la socializzazione e favorire l'apprendimento degli allievi tramite lo scambio delle rispettive conoscenze e competenze. Il laboratorio come metodologia di apprendimento Il laboratorio è concepito, nei nuovi ordinamenti dell’istruzione tecnica, non solo come il luogo nel quale gli studenti mettono in pratica quanto hanno appreso a livello teorico, ma soprattutto come una metodologia didattica innovativa, che coinvolge tutte le discipline, in quanto facilita la personalizzazione del processo di insegnamento/apprendimento e consente agli studenti di acquisire il “sapere” attraverso il “fare”, dando forza all’idea che la scuola è il posto in cui si “impara ad imparare” per tutta la vita. Tutte le discipline possono, quindi, giovarsi di momenti laboratoriali, in quanto tutte le aule possono diventare laboratori. Il laboratorio come metodologia didattica permette di attivare processi d’apprendimento in cui gli allievi diventano protagonisti e superano l’atteggiamento di passività e di estraneità che caratterizza spesso il loro atteggiamento di fronte alle lezioni frontali. L’attività laboratoriale viene integrata nelle discipline mediante azioni didattiche multidisciplinari mirate a valorizzare i diversi stili cognitivi in una rinnovata relazione tra discipline teoriche ed attività di laboratorio e a connettere il sapere acquisito in contesti applicativi al sapere astratto, basato su concetti generali e riproducibile nella più ampia generalità dei contesti. I docenti, tramite la didattica laboratoriale hanno la possibilità di guidare l’azione didattica per “situazioni-problema” , di orientare e negoziare il progetto formativo individuale con gli studenti consentendo loro di acquisire consapevolezza dei propri punti di forza e debolezza. Il laboratorio, quindi, rappresenta la modalità trasversale che può caratterizzare tutta la didattica disciplinare ed interdisciplinare per promuovere nello studente una preparazione completa e capace di continuo rinnovamento. Tirocini, stage ed esperienze condotte con la metodologia dell’ “impresa formativa simulata” sono strumenti molto importanti per far acquisire allo studente competenze molto utili per l’orientamento e per l’occupabilità. Metodologie didattiche basate sul costante utilizzo delle tecnologie aiutano i docenti a realizzare interventi formativi centrati sull’esperienza, che consentono allo studente di apprendere soprattutto tramite la verifica della validità delle conoscenze acquisite in un ambiente interattivo di "apprendimento per scoperta" o di "apprendimento programmato", che simuli contesti reali Il processo sistematico di acquisizione e di trasferimento di conoscenze/abilità/competenze che caratterizza l’apprendimento dello studente può esprimersi, in modo individuale o collegiale, in un’attività osservabile che si configuri come un risultato valutabile

68

LE MODALITA’ DI LAVORO DEGLI INSEGNANTI

Per facilitare il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi previsti i docenti si impegnano a a) esplicitare alla classe

� il percorso didattico programmato � le attività curricolari ed extracurricolari che interessano la classe � gli obiettivi didattici trasversali e specifici della disciplina � gli strumenti di verifica, la griglia di misurazione ed i criteri di valutazione

b) stimolare la partecipazione, nelle modalità in cui è possibile, all'attività didattica

� approfondendo i contenuti anche attraverso problemi e rinunciando a soluzioni preconfezionate

� interpellando gli studenti sugli argomenti proposti � sollecitando l'espressione di opinioni diverse � fornendo chiare indicazioni sul metodo con cui affrontare i compiti assegnati � rendendo noti agli studenti gli aspetti delle prove che saranno oggetto di valutazione � utilizzando, quando possibile ed opportuno, audiovisivi, laboratori, tecniche

informatiche � promuovendo nella classe un clima sereno e fiducioso, anche in presenza di esiti

scolastici non sempre soddisfacenti � valorizzando le potenzialità di ognuno, anche in vista delle scelte successive

c) esercitare un controllo attento affinché lo studente

� esegua i compiti assegnati � abbia con sé gli strumenti di lavoro

d) tenere conto dei tempi di apprendimento degli studenti e cercare di migliorarli gradualmente

� differenziando, per quanto possibile, le attività � concedendo occasioni per un tempestivo recupero, secondo le modalità dichiarate nella

propria programmazione rendendo esplicita la valutazione della prova orale allo studente entro la lezione successiva, motivandola

LE FASI DELLA PROGETTAZIONE FORMATIVA

La progettazione formativa viene impostata dagli insegnanti in forma modulare, sulla base dell'osservazione dei livelli di partenza e coerentemente con quanto stabilito nel Collegio dei Docenti e nel Consiglio d’Istituto: I Consigli di Classe:

• approvano la progettazione didattica delle singole discipline; • individuano gli obiettivi per il conseguimento degli competenze; • definiscono gli obiettivi trasversali e interdisciplinari; • programmano le attività integrative;

Ciascun insegnante:

• si accerta del possesso dei prerequisiti per mezzo di verifiche diagnostiche; • predispone le modalità degli interventi di messa a livello necessari in caso di carenze nel

possesso dei prerequisiti; • predispone la Progettazione Didattico-Educativa, in relazione a quanto stabilito nei

Consigli di Classe • individua le metodologie;

69

• indica i tempi dell'attività formativa, di verifica e di recupero; • prevede gli strumenti da utilizzare; • formula le prove di verifica formativa in relazione a ciascuna unità didattica; • prevede le modalità degli interventi di recupero, di approfondimento e/o potenziamento e

di valorizzazione delle eccellenze; • formula le prove di verifica sommativa.

Misurazione e valutazione "Lo studente ha (..) diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento." (art. 2, comma 4 del Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria)La valutazione del processo di apprendimento dei singoli studenti è un momento fondamentale per far capire al docente se, e in quale misura, sono stati raggiunti gli obiettivi che si era prefissato. Attraverso la valutazione, gli studenti e le loro famiglie ricevono altresì indicazioni relative al percorso formativo intrapreso, si accorgono delle eventuali difficoltà e possono mettere in atto, in accordo con gli insegnanti, le strategie più idonee al loro superamento; in altre parole, comprendono le potenzialità e le attitudini su cui orientare e costruire la ricerca della propria professionalità. Per tale motivo l’istituto ritiene importante informare le famiglie circa i risultati degli studenti, non solo attraverso i momenti istituzionali (ricevimento settimanale dei docenti e pagelle), ma anche attraverso ulteriori opportunità quali SMS, registro on line, comunicazioni scritte e verbali. La valutazione, operazione delicata quanto complessa, si articola in due momenti:

• la misurazione, compito del singolo docente in base a parametri oggettivi condivisi dal collegio docenti,

• la valutazione vera a propria, giudizio collegiale, espresso compito del Consiglio di Classe, su proposta del singolo docente.

Per arrivare ad un giudizio collegiale il Collegio Docenti individua le seguenti tappe: 1 - Valutazione diagnostica è funzionale alla programmazione, con lo scopo di:

• analizzare la situazione iniziale in ordine agli alunni, all'ambiente, alle risorse (test socio-affettivi somministrati nell'ambito dell'attività di accoglienza) e finalizzata alla definizione degli obiettivi comportamentali;

• accertare i livelli di partenza nelle varie aree, somministrata agli allievi di tutte le classi nei primi giorni dell'anno scolastico e con carattere non predittivo.

2 - Valutazione formativa Ha lo scopo di :

• accertare, durante il lavoro stesso, il modo con cui procede l'apprendimento • sviluppare nello studente la capacità di auto-valutazione • accertare la necessità di interventi di recupero e/o di sostegno

3 - Valutazione sommativa è intesa come

• misurazione delle conoscenze degli studenti e delle loro capacità di utilizzarle in modo appropriato, al termine di una parte del lavoro o del modulo.

Le verifiche sono condotte in modo da assumere informazioni precise riguardanti

• gli obiettivi disciplinari, • gli obiettivi educativi e didattici trasversali fissati dal Consiglio di Classe.

Pertanto, sono stabilite apposite griglie di valutazione per la correzione delle prove scritte non strutturate. Esse si ricollegano alla tassonomia cognitiva sotto indicata, ovviamente a livelli diversi in relazione al percorso didattico (Biennio, Triennio). La comunicazione della valutazione alle famiglie

70 Il voto, nel rispetto del principio della chiarezza e della trasparenza, viene comunicato agli studenti al termine di ogni verifica orale effettuata (o alla prima occasione successiva) ovvero dopo la correzione di quella scritta o grafica, che deve avvenire in tempi ragionevolmente brevi, per non perdere la sua valenza formativa e garantire la necessaria consapevolezza sull’andamento del processo di apprendimento. Ne viene data comunicazione alle famiglie attraverso il registro on-line. Durante i momenti di colloquio personale, verranno esplicitati alle famiglie i risultati ottenuti nelle diverse prove, sia in ordine agli obiettivi cognitivi che educativi. Alla fine dell’anno scolastico all’albo dell’Istituto vengono esposti i quadri riportanti i risultati espressi da un voto unico, suddivisi per classe di appartenenza di ogni allievo. Per la comunicazione con le famiglie sono previsti i seguenti canali:

• Lettere di convocazione (di fronte a situazioni problematiche e di disagio) • Lettera di comunicazione per attività di recupero • Incontri durante le ore di ricevimento settimanale • Consigli di Classe allargati alle diverse componenti • Colloquio con il dirigente scolastico, previo appuntamento • Lettera di comunicazione riguardante gli esiti finali dell'alunno nel caso di mancata

ammissione. • Registro on-line con collegamenti al sito dell’Istituto • Due incontri pomeridiani con le famiglie. • Incontro mattutino come da orario tramite appuntamento con l’insegnante

Scala di corrispondenza tra valutazione di fine periodo e voto numerico

GIUDIZIO VOTI (IN DECIMI)

DESCRIZIONE DEI LIVELLI DI PRESTAZIONI / ABILITÀ / CONOSCENZE

Gravemente insufficiente

1 -4

Non dà alcuna informazione sull’argomento proposto Non coglie il senso del testo La comunicazione é incomprensibile Gli obiettivi non sono stati raggiunti

Insufficiente 5

Riferisce in modo frammentario e generico Produce comunicazioni poco chiare Si avvale di un lessico povero e/o improprio Gli obiettivi sono stati raggiunti solo parzialmente

Sufficiente 6

Individua gli elementi essenziali del programma (argomento, tema, problema) Espone con semplicità sufficiente proprietà e correttezza Si avvale, soprattutto, di capacità mnemoniche Gli obiettivi sono stati generalmente raggiunti

Discreto / Buono

7/8

Coglie la complessità del programma Sviluppa analisi corrette Espone con lessico appropriato e corretto. Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti

Ottimo / Eccellente

9/10

Definisce e discute con competenza i termini della problematica Sviluppa sintesi concettuali organiche ed anche personalizzate Mostra proprietà, ricchezza e controllo dei mezzi espressivi Gli obiettivi sono stati raggiunti a livello massimo

71

MODALITA' DELLE VERIFICHE

GRUPPO TIPO ESEMPI

STIMOLO APERTO RISPOSTA APERTA Lo stimolo consiste nel fornire l'indicazione di una certa area di problemi entro cui orientarsi. La risposta richiede che si utilizzi la capacità di argomentare, di raccogliere le conoscenze possedute anche in aree limitrofe.

PROVE "TRADIZIONALI" INTERROGAZIONI SU ARGOMENTI DI UNA CERTA AMPIEZZA TEMI

Altre prove RELAZIONI SU ESPERIENZE TENUTA DI VERBALI REDAZIONE DI ARTICOLI E LETTERE

STIMOLO CHIUSO RISPOSTA APERTA Lo stimolo si presenta accuratamente predisposto in funzione del tipo di prestazione che si intende sollecitare. La risposta può, tuttavia, essere fornita in modo adeguato solo se l'allievo, facendo ricorso alle sue abilità e conoscenze, riesce a organizzare una propria linea di comportamento che lo conduca a fornire la prestazione richiesta.

PROVE SEMISTRUTTURATE

COMPOSIZIONI E SAGGI BREVI ATTIVITA' DI RICERCA ESPERIENZE DI LABORATORIO RIASSUNTI INTERROGAZIONI SEMISTRUTTURATE QUESTIONARI RISOLUZIONE DI PROBLEMI A PERCORSO NON OBBLIGATO PROBLEM SOLVING ESERCIZI E TEST MOTORI ELABORATI GRAFICI SIMULAZIONI

STIMOLO CHIUSO RISPOSTA CHIUSA Lo stimolo contiene completamente definito il modello della risposta. La risposta corrisponde ad una prestazione già organizzata.

PROVE STRUTTURATE (PROVE OGGETTIVE) Prove costituite da un congruo numero di quesiti (item) ai quali è possibile rispondere in modo univoco o comunque non equivocamente interpretabile. Generalmente le risposte sono già formulate e gli allievi si limitano ad indicare quelle che considerano corrette.

TEST A SCELTA MULTIPLA

SEMPLICE (una sola risposta corretta)

DOPPIA,TRIPLA, … (più risposte corrette)

BRANI DA COMPLETARE ("CLOZE")

CON ELENCO DELLE POSSIBILI INTEGRAZIONI

SENZA ELENCO DELLE POSSIBILI INTEGRAZIONI

CORRISPONDENZE

QUESITI DEL TIPO VERO/FALSO

Altre prove

ESERCIZI DI GRAMMATICA, SINTASSI, ECC. ESECUZIONE DI CALCOLI RISOLUZIONE DI PROBLEMI A PERCORSO OBBLIGATO

Criteri di conduzione degli scrutini La tabella precedente, articolata in cinque livelli, rappresenta il punto di riferimento fondamentale sia per la valutazione periodica;

72 In sede di scrutinio, per la formulazione dei giudizi e per l'assegnazione definitiva dei voti di profitto, i Consigli di Classe tengono conto dei livelli tassonomici raggiunti dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate e dei seguenti elementi:

• motivazione, partecipazione e impegno rispetto all'attività didattica; • metodo di studio; • frequenza alle lezioni; • conoscenze, competenze e capacità acquisite, in riferimento agli obiettivi disciplinari, rispetto

alla personale situazione di partenza e al ritmo di apprendimento individuale; • obiettivi minimi disciplinari raggiunti; • obiettivi socio-affettivi e cognitivi trasversali raggiunti; • esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero; • eventuale "abbandono" di una o più materie; • eventuale mancato superamento delle carenze rilevate nello scrutinio intermedio.

. Per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il Consiglio di Classe, sulla base di criteri preventivamente stabiliti, procede ad un valutazione della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi corsi di recupero. In tale caso il Consiglio di Classe rinvia la formulazione del giudizio finale. Si procede invece al giudizio finale nei confronti degli studenti per i quali il Consiglio di Classe abbia espresso una valutazione positiva nonché nei confronti degli studenti che presentino insufficienze tali da comportare un immediato giudizio di non promozione; Si comunica inoltre che, per quanto riguarda l’attribuzione del voto di profitto finale, i docenti fanno riferimento al sistema ARGO SCUOLANEXT, un software adottato dall’istituto; per delibera del Collegio Docenti del 13/11/14, tale sistema è stato impostato in modo tale da produrre il voto finale da importare come la media dei voti scritti, quella dei voti orali e poi la media delle due medie nella stessa disciplina con diversa tipologia di verifiche (scritte, orali, pratiche). Per delibera del medesimo Collegio si stabilisce inoltre che il valore da attribuire ai segni +, - , 1/2 sono i seguenti : 0,25 al più e al meno, 0,50 al mezzo voto. Il Consiglio di Classe elabora una valutazione che, se di esito positivo, comporta l’ammissione dello stesso alla frequenza della classe successiva. In tale caso vengono pubblicati all’albo dell’istituto i voti riportati in tutte le discipline con l'indicazione "ammesso". Nei confronti degli studenti per i quali sia stata espressa una valutazione positiva in sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe procede altresì all’attribuzione del punteggio di credito scolastico ove previsto. La non promozione avverrà:

a) In presenza di un voto in condotta pari a 5; b) in un quadro chiaro di gravi e diffuse lacune in più discipline; c) in presenza di gravi lacune già presenti negli anni scolastici precedenti, frutto di un

disimpegno accertato; d) in presenza di insufficienze gravi, presenti nel primo quadrimestre e non recuperate; e) in presenza di un quadro di profitto globalmente negativo che, a parere del consiglio

di classe, è tale da non consentire il raggiungimento, entro il termine del presente anno scolastico, degli obiettivi minimi formativi, fondamentali per affrontare l’anno scolastico successivo

La valutazione finale è dunque un processo ampio, globale, individualizzato che deve riconoscere non solo il profitto e il giudizio finale (cioè il voto); è pertanto sintesi e non semplice media matematica dei voti. Essa resta in ogni caso una decisione del singolo docente e del Consiglio di Classe. In tale circostanza la scuola informa subito le famiglie con comunicazione telefonica, delle decisioni assunte. Il relativo risultato viene pubblicato all’albo dell’Istituto con la sola indicazione "non ammesso”. In caso di insufficienze, che a giudizio del consiglio di classe potranno essere recuperate entro il termine del presente anno scolastico, il giudizio sarà sospeso; In caso di sospensione del giudizio finale, all’albo dell’Istituto viene riportata solo l'indicazione della "sospensione del giudizio", mentre

73 le specifiche carenze (debiti formativi) rilevate per ciascuno alunno dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza vengono comunicate per scritto, indicando il tipo di attività da svolgere nel periodo estivo, gli argomenti nei quali sono state riscontrate le maggiori difficoltà. Agli alunni interessati vengono, inoltre, comunicate le date degli interventi didattici attivati finalizzati al recupero dei debiti formativi e le modalità di svolgimento. Se i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengono di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche. Salvo casi eccezionali, dipendenti da specifiche esigenze organizzative, le iniziative di recupero, le relative verifiche e le valutazioni integrative finali hanno luogo entro la fine dell’anno scolastico di riferimento, comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. Le operazioni di verifica sono organizzate dal Consiglio di Classe secondo il calendario stabilito dal Collegio dei Docenti e condotte dai docenti delle discipline interessate, con l'assistenza di altri docenti del medesimo Consiglio di Classe. Le verifiche finali tengono conto dei risultati conseguiti dallo studente in sede di accertamento finale. In caso di sospensione del giudizio finale, all’albo dell’Istituto viene riportata solo l'indicazione della "sospensione del giudizio", mentre le specifiche carenze (debiti formativi) rilevate per ciascuno alunno dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza vengono comunicate per scritto, indicando il tipo di attività da svolgere nel periodo estivo, gli argomenti nei quali sono state riscontrate le maggiori difficoltà. Agli alunni interessati vengono, inoltre, comunicate le date degli interventi didattici attivati finalizzati al recupero dei debiti formativi e le modalità di svolgimento. Se i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengono di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche. Salvo casi eccezionali, dipendenti da specifiche esigenze organizzative, le iniziative di recupero, le relative verifiche e le valutazioni integrative finali hanno luogo entro la fine dell’anno scolastico di riferimento, comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. Le operazioni di verifica sono organizzate dal Consiglio di Classe secondo il calendario stabilito dal Collegio dei Docenti e condotte dai docenti delle discipline interessate, con l'assistenza di altri docenti del medesimo Consiglio di Classe. Le verifiche finali tengono conto dei risultati conseguiti dallo studente in sede di accertamento finale. Il Consiglio di Classe, alla luce delle verifiche effettuate, delibera l'integrazione dello scrutinio finale, espresso sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dello stesso alla frequenza della classe successiva. In tale caso, risolvendo la sospensione di giudizio, vengono pubblicati all’albo dell’istituto i voti riportati in tutte le discipline con l'indicazione "ammesso". In caso di esito negativo del giudizio finale, sulla base di una valutazione complessiva dello studente, il relativo risultato viene pubblicato all’albo dell’Istituto con la sola indicazione "non ammesso". Nei confronti degli studenti per i quali sia stata espressa una valutazione positiva in sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe procede altresì all’attribuzione del punteggio di credito scolastico ove previsto. IL VOTO DI CONDOTTA In ottemperanza al D.P.R. 122/2009 art. 7 1. La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la liberta' personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. 2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale e' decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare al quale si possa attribuire la responsabilità nei contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti:

74 a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni; b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. 3. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con riferimento ai casi individuati nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. 4. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, anche in sede di elaborazione del piano dell'offerta formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi, alla prevenzione di atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni, tenendo conto di quanto previsto dal regolamento di istituto, dal patto educativo di corresponsabilita' del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e dalle specifiche esigenze della comunita' scolastica e del territorio. In nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che manifestino la propria opinione come previsto dall'articolo 21 della Costituzione della Repubblica italiana. Il voto di condotta è attribuito collegialmente dal Consiglio di Classe, fatta salva la propria autonomia operativa, in sede di scrutinio su proposta del docente col maggior numero di ore d’insegnamento, tenendo conto dei seguenti indicatori: Sono considerate valutazioni positive i voti dal sei al dieci. Tuttavia il sei denota una presenza in classe non del tutto adeguata. La valutazione del comportamento, espressa (se necessario anche a maggioranza) in sede di scrutinio finale dal Consiglio di Classe, corrispondente ad una votazione inferiore ai sei decimi, comporta la non ammissione dell’allievo all’anno successivo o all’esame conclusivo del ciclo. La valutazione del comportamento (voto di condotta) concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente e viene, quindi, presa in considerazione per la determinazione della media dei voti. CREDITO SCOLASTICO Il Consiglio di Classe attribuisce ad ogni alunno, nello scrutinio finale o in sede di integrazione dello scrutinio finale, in ciascuno degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l'andamento degli studi, denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni (credito scolastico complessivo) si aggiunge ai punteggi riportati dai candidati nelle prove d'esame scritte e orali dell’esame di Stato. Il punteggio esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun alunno nell'anno scolastico in corso: sulla base della media dei voti riportati dall'allievo (M), in sede di scrutinio finale il Consiglio, individuata la banda di oscillazione relativa a tale media dalla tabella di seguito riportata, stabilisce il punteggio da attribuire, tenendo anche in considerazione:

• l'assiduità della frequenza scolastica; • l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo; • l'interesse e l'impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative; • eventuali crediti formativi.

Decreto Ministeriale n. 99 del 16.12.2009 (in vigore al momento della elaborazione di questo documento) Criteri per l’attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e tabelle di attribuzione del credito scolastico TABELLE PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n.99 del 16.12.2009) CREDITO SCOLASTICO Candidati interni

75

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M = 7 4-5 4-5 5-6

7 < M = 8 5-6 5-6 6-7

8 < M = 9 6-7 6-7 7-8

9 < M = 10 7-8 7-8 8-9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. TABELLA B (sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n.99 del 16.12.2009) CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni - Esami di idoneità

Media dei voti conseguiti in esami di idoneità

Credito scolastico (Punti)

M = 6 3

6 < M = 7 4-5

7 < M = 8 5-6

8 < M = 9 6-7

9 < M = 10 7-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un’unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l’ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno. TABELLA C (sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n.99 del 16.12.2009)

76 CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni - Prove preliminari

Media dei voti delle prove preliminari

Credito scolastico (Punti)

M = 6 3

6 < M = 7 4-5

7 < M = 8 5-6

8 < M = 9 6-7

9 < M = 10 7-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero. ELEMENTI COSTITUTIVI DEL CREDITO SCOLASTICO PER LE CLASSI TERZA, QUARTA E QUINTA Il punteggio superiore della banda di oscillazione sarà attribuito:

REQUISITI

1 Media dei voti (uguale/superiore allo 0,5 dopo l’unità intera)

2 Partecipazione con interesse e impegno al dialogo educativo

3 Frequenza assidua

4 Partecipazione con profitto all’ I.R.C. / Attività alternative

5 Crediti formativi documentati

NOTA - Si assegna il massimo punteggio della banda di oscillazione, se ricorrano almeno due requisiti su cinque. La mancata attribuzione del requisito n.2 fa perdere comunque la possibilità di integrazione del punteggio. Dall' O.M. 42 del 6 MAGGIO 2011 SCRUTINI ED ESAMI 2010-11 …omissis... 13. I docenti di Religione Cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avval-gono di tale insegnamento, esprimendosi in relazione all’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento e al profitto che ne ha tratto. 14. Analogamente, partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico i docenti incaricati delle attività didattiche e formative alternative all’insegnamento della religione cattolica. Detti docenti si esprimono sull’interesse manifestato e sul profitto raggiunto limitatamente agli alunni che abbiano seguito tali attività. 15. Il consiglio di classe tiene conto, altresì, degli elementi conoscitivi preventivamente forniti da eventuale personale esterno (docenti e/o esperti) di cui si avvale la scuola per le attività o gli insegnamenti che contribuiscono all’ampliamento e al potenzia-mento dell’offerta formativa. 16. Sempre ai fini dell’attribuzione del credito scolastico nell’ambito della banda di oscillazione il consiglio di classe tiene conto anche dell’interesse manifestato e del profitto raggiunto dagli alunni che hanno seguito, in luogo dell’insegnamento della religione cattolica, attività di studio individuale, traendone un arricchimento culturale o disciplinare specifico, certificato e valutato dalla scuola secondo modalità deliberate dalla istituzione scolastica medesima. Nel caso in cui l’alunno abbia scelto di assentarsi dalla scuola per partecipare ad iniziative formative in ambito extrascolastico, potrà far valere tali attività come crediti formativi qualora presentino i requisiti previsti dal D.M. n. 49 del 24-2-2000. Il credito formativo

77 (DPR n.323 del 23.07.1998- DPR 8/3/1999 nr. 275 art. 4 comma 6 - D.M. 24/2/2000 n. 49 art. 2 comma 2) Le situazioni che configurano i crediti formativi, sempre e comunque all’interno della fascia in cui l’alunno si colloca in base al credito scolastico stesso, si riferiscono a tipologie espressamente individuate e definite. Deve trattarsi infatti: a) di esperienze acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale, quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport; b) di esperienze qualificate, vale a dire di significativo rilievo; c) di esperienze dalle quali derivino competenze coerenti col tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato. Le coerenze vanno individuate, in particolare, nell’omogeneità con i contenuti tematici nel corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione. La coerenza va accertata da Consiglio di classe. La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative all’interno della scuola di appartenenza non dà luogo all’acquisizione di crediti formativi, ma concorre alla definizione dei crediti scolastici; ciò in quanto rientra nella programmazione dell’attività scolastica ed è parte integrante dell’offerta formativa. La documentazione relativa alle esperienze valutabili quali i crediti formativi deve consistere in ogni caso in un’attestazione proveniente da enti, associazioni, istituzioni verso i quali il candidato ha realizzato le esperienze, contenente una sintetica descrizione delle esperienze stesse. Le certificazioni comprovanti attività lavorative debbono recare indicazioni relative a specifici adempimenti da parte del datore di lavoro. Le certificazioni relative a crediti formativi acquisiti all’estero vanno convalidate dall’autorità diplomatica o consolare, fatti salvi i casi di esonero da tale atto previsti da convenzioni o accordi internazionali. Ai sensi del D.P.R. 20 ottobre 1998, n. 403, è ammessa l’autocertificazione nei casi in cui le attività siano state svolte presso pubbliche amministrazioni. Il Collegio Docenti ha stabilito di assegnare credito formativo per attività svolte nella scuola e fuori dalla scuola di appartenenza, che rispondano ai seguenti criteri:

• Contenere una descrizione, seppure sintetica, dell’esperienza documentata da Enti, Associazioni, Istituzioni presso i quali lo studente ha realizzato l’esperienza.

• Essere state svolte in un periodo compreso tra il termine delle lezioni dell’anno scolastico precedente ed il 15 maggio dell’anno in corso.

Le attività individuate come valide sono le seguenti:

• Esperienze lavorative volte all’acquisizione di specifiche competenze attinenti con il corso di studi.

• Partecipazione a progetti approvati dal Collegio dei Docenti nell’ambito del P.O.F. (piano dell’Offerta Formativa)

• Partecipazione ad attività sportive e ricreative nel contesto di società ed associazioni regolarmente riconosciute o presso il C.S.S. (centro sportivo scolastico)

• Frequenza di corsi di lingua presso scuole ufficialmente riconosciute , che attestino il livello raggiunto.

• Stage linguistici all’estero. • E.C.D.L. (patente europea dell’informatica) • Forme motivate di volontariato presso associazioni riconosciute. • Studio della musica in istituti statali o equiparati. Banda musicale. • Partecipazione, in qualità di attore o di altri ruoli significativi, a rappresentazioni teatrali.

A titolo di esempio non esaustivo: Attività culturali:

• Frequenza di corsi estivi di lingue all'estero con esame finale e conseguimento certificato di diploma (le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero devono essere convalidate dall'autorità diplomatica o consolare);

78

• Concorsi di poesia o narrativa a livello internazionale, nazionale o locale in cui si sia raggiunta una buona classificazione;

• Pubblicazioni di testi, disegni, tavole o fotografie su periodici giornalistici regolarmente registrati presso il Tribunale di competenza, purché vi sia attinenza con i contenuti del curricolo della scuola;

• Frequenza di corsi relativi all’area generale e di indirizzo dell’Istituto • Patente europea del computer ECDL.

Occorre aver sostenuto positivamente gli esami finali di almeno: n. 2 moduli nel corso del terzo anno n. 2 moduli nel corso del quarto anno n. 3 moduli nel corso del quinto anno

• Corsi di informatica avanzata con esame finale (linguaggi di programmazione, grafica computerizzata, realtà virtuale, creazione siti web).

• Partecipazione a progetti del FSE:PON e POR, con esame finale e/o test valutativo. • Certificazioni linguistiche europee • Conseguimento di qualifica professionale regionale • Partecipazione ad attività musicali presso enti riconosciuti

Attività sportive

• Essere impegnati in un’attività sportiva di tipo agonistico riconosciuta dal CONI (vedi logo associazione) per almeno 3 allenamenti settimanali e con durata minima annuale ;

• Partecipare a gare o campionati di livello regionale o superiore riconosciuta dal CONI ; • Aver ottenuto risultati di interesse nazionale ed essere impegnati e con un monte-ore medio

settimanale nel corso dell’anno di circa 8 ore; • Corsi per arbitri sportivi e allenatori federazioni CONI, con esame finale • I requisiti suddetti devono essere certificati dal Presidente della società sportiva di

appartenenza. Attività lavorative:

• Esperienze lavorative che abbiano attinenza con il corso di studi per almeno 3 settimane (nel caso di esperienze presso la Pubblica Amministrazione è ammissibile l'autocertificazione);

• Stage in aziende o presso privati di almeno 2 settimane al di fuori delle esperienze scuola-lavoro organizzate dall’Istituto scolastico nel periodo scolastico

Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione, ambiente :

• Attività continuativa di volontariato, di solidarietà e di cooperazione presso enti, associazioni, documentate indicando il tipo di servizio ed i tempi (almeno un mese) entro cui tale servizio si è svolto;

• Corsi di protezione civile, certificato con esame finale ed esplicitazione delle abilità acquisite; • Attività per la salvaguardia e tutela dell'ambiente, (almeno un mese, indicando il tipo di

servizio); • Corsi di formazione di volontariato, con esame finale ed esplicitazione delle abilità acquisite;

DETERMINAZIONE del CREDITO

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ESAME DI STATO L'Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore costituisce un passaggio importante nella vita dello studente, poiché segna, per alcuni, l'addio ai banchi di scuola e l'ingresso nel mondo del lavoro e, per altri, l'inizio di nuovi percorsi, post-secondari o universitari. Possono sostenere l'esame gli studenti dell'ultimo anno che nello scrutinio finale abbiano riportato una valutazione positiva in tutte le discipline. Per gli studenti dell’ultimo anno di corso che nello scrutinio del primo quadrimestre presentino insufficienze in una o più discipline, il consiglio di classe predispone iniziative di sostegno e forme di verifica, da svolgersi entro il termine delle lezioni, al fine di porre gli studenti predetti nella condizione di conseguire una valutazione complessivamente positiva in sede di scrutinio di ammissione all’Esame di Stato. Possono sostenere l'Esame di Stato anche gli studenti iscritti alle penultime classi che nello scrutinio finale per la promozione all’ultima classe abbiano riportato non meno di otto decimi in ciascuna materia, che abbiano seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria superiore e che abbiano riportato una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti. La valutazione sul comportamento concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente; pertanto, ai fini dell’esame, il voto sul comportamento incide sulla determinazione del credito scolastico riferito all’ultimo anno di corso e, in caso di ammissione per abbreviazione, su quello riferito al penultimo anno. Una votazione sul comportamento inferiore a sei decimi comporta la non ammissione all’Esame di Stato. L'esame è pluridisciplinare e intende accertare la capacità del candidato di stabilire collegamenti tra competenze e conoscenze diverse e naturalmente la sua preparazione nelle singole discipline. Le prove scritte sono tre:

1. la prima prova scritta, accerta le capacità di uso della lingua italiana; prevede, oltre al tema tradizionale, anche altri tipi di scrittura;

2. la seconda prova scritta verte su una delle discipline di indirizzo ed è di tipo tradizionale; 3. la terza prova è autonomamente predisposta dalla commissione sulla base del documento

del Consiglio di Classe ("Documento del 15 maggio") ed è volta ad accertare la preparazione degli studenti sulle materie dell'ultimo anno di corso.

Il colloquio verte sulle discipline studiate nell'ultimo anno di corso ed ha carattere pluridisciplinare. Ha inizio con un argomento o con la presentazione di un lavoro di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, proposto dal candidato. Rientra tra le esperienze di ricerca e di progetto la presentazione di lavori preparati, durante l'anno scolastico, anche con l'ausilio degli insegnanti della classe. La seconda parte del colloquio riveste fondamentale importanza e verte su argomenti proposti dalla commissione attinenti tutte le discipline, eventualmente raggruppate per aree disciplinari, e riferiti ai programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso. Questi argomenti possono essere introdotti

80 anche mediante la proposta di un testo, di un documento o di un progetto. Di norma al termine del colloquio vengono discussi gli elaborati relativi alle prove scritte. Il punteggio viene attribuito in centesimi:

• 25 punti massimo per il curricolo (credito scolastico), • 45 punti massimo per le tre prove scritte (15 punti per ciascuna, minimo sufficienza 10 punti), • 30 punti massimo per il colloquio (minimo sufficienza 20 punti).

Fermo restando il punteggio massimo di cento, la commissione d'esame può motivatamente integrare il punteggio fino a un massimo di 5 punti se il credito scolastico risulta di almeno 15 punti e il risultato complessivo della prova d'esame è pari ad almeno 70 punti. A coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della predetta integrazione può essere attribuita la lode dalla Commissione. Per superare l'esame il punteggio minimo è 60/100. La commissione esaminatrice di ogni classe è composta da tre docenti della classe e da tre docenti e un presidente esterni. Durante il secondo quadrimestre sono previste simulazioni delle prove d'esame. "IL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO" I Consigli di Classe dell'ultimo anno di corso elaborano, entro il 15 maggio un apposito documento relativo all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso. Tale documento indica i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i Consigli di Classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami. Al documento stesso possono essere allegati eventuali atti relativi alle prove effettuate e alle iniziative realizzate durante l'anno in preparazione dell'esame di Stato, nonché alla partecipazione attiva e responsabile degli alunni. Prima della elaborazione del testo definitivo del documento, i Consigli di Classe possono consultare, per eventuali proposte e osservazioni, la componente studentesca e quella dei genitori. Il documento è affisso all'albo dell'Istituto e consegnato in copia a ciascun candidato. Attività di recupero Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano dell’Offerta Formativa predisposto annualmente. Esse sono programmate ed attuate dai Consigli di Classe sulla base di criteri didattico-metodologici definiti dal Collegio Docenti e delle indicazioni organizzative approvate dal Consiglio di Istituto. Nel nostro Istituto sono previste, compatibilmente con le risorse finanziarie a disposizione, le seguenti attività di recupero:

• corsi di recupero (in orario aggiuntivo pomeridiano); • sportelli didattici a tema (in orario aggiuntivo pomeridiano); • studio individuale non assistito; • studio individuale assistito ("sportello individualizzato"); • attività di recupero in itinere.

L’organizzazione delle iniziative di recupero programmate dai Consigli di Classe è portata a conoscenza delle famiglie degli studenti interessati. Ove le medesime non intendano avvalersi di tali iniziative devono darne alla scuola comunicazione formale. S ia che ci si avvalga o che non ci si avvalga delle iniziative di recupero, gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dai Consigli di Classe che ne comunicano l’esito alle famiglie. I docenti o gli studenti, per particolari bisogni, possono fare richiesta al Dirigente Scolastico per l’attivazione di corsi di recupero o sportelli didattici in orario pomeridiano. Nelle attività di recupero rientrano gli interventi di sostegno che hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali. Sono attivati, su richiesta al Dirigente Scolastico, da parte dei docenti. Le strategie didattiche adottate dagli insegnanti nelle varie attività mirano a perseguire obiettivi non solo di tipo disciplinare ma anche di tipo trasversale: pur senza perdere di vista i contenuti e le carenze specifiche degli alunni, i docenti cercano, infatti, di individuare le cause che hanno determinato le lacune, intervenendo a livello metodologico e motivazionale.

81 Le azioni in cui è articolata l'attività di recupero al termine del I° periodo o quelle programmate alla fine dell’a.s. hanno, di norma, una durata non inferiore al numero di ore di lezione previste curricularmente per due settimane per ciascun ambito disciplinare. Corsi di recupero Corsi di recupero in orario aggiuntivo pomeridiano di tipo tradizionale attivabili per un gruppo di studenti della stessa classe o di classi parallele. Nella determinazione del numero di corsi attivabili e della consistenza oraria da assegnare a ciascuno di essi si tiene conto, in particolare, del numero degli studenti destinatari, della diversa natura dei relativi fabbisogni e della disponibilità delle risorse. Sportelli didattici a tema Ulteriori modalità di supporto possono essere realizzate sotto forma di "sportello didattico a tema" in orario aggiuntivo pomeridiano, attivando interventi di recupero per piccoli gruppi su specifici argomenti nei quali gli allievi hanno evidenziato delle lacune. I docenti effettuano gli interventi, dopo averne fatto richiesta al Dirigente Scolastico, comunicando agli studenti giorni e spazi orari disponibili ed argomenti trattati. Studio individuale Per gli alunni ritenuti in grado di colmare autonomamente le proprie lacune, possono essere assegnate,in alternativa, attività di "studio individuale", comunicando dettagliatamente le carenze rilevate e il tipo di attività da svolgere per recuperarle. Recupero in “Itinere” Utilizzando parte della quota del 20% del curricolo rimesso all'autonomia delle scuole, è data facoltà ai docenti, per tutte le classi, di organizzare le proprie attività di recupero anche durante le proprie ore di lezione (recupero "in itinere"). In questo caso il docente è tenuto a tener conto anche dei fabbisogni formativi degli studenti che non hanno necessità di interventi finalizzati al recupero o che possono ambire a raggiungere traguardi di eccellenza. "Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1 del Regolamento." (art. 3, commi 1,2,3 del Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria) Pur consapevoli che la diversità degli stili cognitivi e la difficoltà di farne una diagnosi per ogni studente rendono impossibile ogni schema rigido, i docenti ritengono di poter dare le seguenti indicazioni circa le strategie di apprendimento: a) è indispensabile una partecipazione attiva alle lezioni così articolabile: lo studente

� ascolta attentamente e lavora con ordine e precisione � elabora appunti, ove ritenuto necessario � porta sempre con sé gli strumenti necessari per lo svolgimento dell'attività didattica � segue le indicazioni fornite da ogni docente nella programmazione disciplinare � richiede chiarimenti � propone osservazioni personali � si impegna ad una frequenza assidua, riducendo le assenze, le entrate posticipate e

le uscite anticipate ai casi di effettiva necessità � mantiene un comportamento rispettoso delle persone e dell'ambiente

b) è indispensabile un lavoro assiduo e quotidiano a casa così articolabile: lo studente

� riorganizza i dati raccolti in classe � li integra con lo studio del manuale � rielabora infine i diversi aspetti dei contenuti proposti e svolge regolarmente, ove

necessario, le relative esercitazioni � rispetta le scadenze previste per lo studio e per le verifiche

82 Inoltre gli studenti, eletti in rappresentanza dei compagni nel Consiglio di classe e nel Consiglio d'Istituto, sono tenuti ad impegnarsi in modo particolare nel ricoprire tale incarico, nella consapevolezza di costituire un punto di riferimento per tutti (genitori, docenti e alunni) al fine di migliorare la qualità della vita scolastica, all'interno delle regole e delle finalità condivise. Modalità di partecipazione degli studenti La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. (..)" (art. 2, commi 6,7 del Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria)

PARTECIPAZIONE ALLA COMUNITA’ SCOLASTICA

LE MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI La partecipazione studentesca si concretizza a tre livelli: Assemblea di classe Può essere considerato come l'organismo di base della partecipazione studentesca. L'autorizzazione è concessa da un collaboratore delegato. Di norma alle assemblee di classe non presenzia né il Capo d'Istituto né il docente in servizio, tuttavia gli studenti hanno l'obbligo di garantire alla riunione uno svolgimento produttivo e sereno onde evitare la sospensione della stessa. Assemblea d'Istituto È uno spazio autonomo, codificato dalla legislazione scolastica che, a certe condizioni, può prevedere anche la presenza di esperti esterni. Comitato studentesco È un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti degli studenti nei consigli di classe. Esso ha potere di proposta ed esprime pareri nei confronti di iniziative complementari ed integrative che il Collegio Docenti intende inserire nel Piano dell'Offerta Formativa. LE MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE DEI GENITORI L'Istituzione scolastica si impegna a favorire la partecipazione delle famiglie degli alunni alla vita della scuola attraverso:

• proposte e pareri presentati attraverso i rappresentanti dei genitori negli organi collegiali che il Collegio dei Docenti deve tenere in considerazione

• predisposizione e presentazione di idonei progetti formativi rivolti sia agli studenti che ai genitori stessi

• collaborazione nella realizzazione di attività facoltative complementari ed extra curricolari, realizzabile anche a mezzo di apposite e specifiche convenzioni.

Il genitore ha il diritto, da esercitare nei modi previsti dalle disposizioni vigenti, di

• conoscere il percorso didattico programmato per ogni disciplina,

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• avere indicazioni periodiche sulla situazione scolastica e sul livello di apprendimento dell'alunno,

• esprimere pareri e proposte nell'ambito delle rappresentanze previste dagli organi collegiali di istituto,

ed ha il dovere di

• collaborare nell'azione educativa, anche disincentivando comportamenti degli alunni tesi a sottrarsi ai propri doveri scolastici,

• informarsi periodicamente dell'andamento scolastico del proprio figlio. LE MODALITA’ DI COMUNICAZIONE

COMUNICAZIONI SCUOLA - FAMIGLIA

L'Istituto considera importante il rapporto con le famiglie degli studenti per favorire un'attiva collaborazione e contribuire ad un processo condiviso di formazione culturale e umana.

A questo scopo, oltre a fornire periodiche comunicazioni sulla situazione didattica-educativa , la scuola informa le famiglie relativamente alle assenze e su eventuali irregolarità nella frequenza, riscontrate dal coordinatore di classe. Le famiglie hanno inoltre accesso, previa attribuzione di una password, alla piattaforma ARGO SCUOLANEXT, attraverso cui possono verificare costantemente assenze, valutazioni, argomenti svolti, verifiche previste, note e considerazioni relativi al proprio figlio ed accedere a tutti i dati che la scuola vuole con loro condividere.

Colloqui individuali e colloqui generali

Ogni docente mette a disposizione un'ora settimanale mattutina per il colloquio con i genitori, previa prenotazione, anche attraverso lo studente, nei giorni precedenti.

Il calendario dei colloqui individuali è stabilito all'inizio dell'anno scolastico ed entra in vigore non appena il quadro organico del personale docente è completo.

In casi particolari, il docente coordinatore è, comunque, a disposizione delle famiglie anche in altri momenti, previo appuntamento; inoltre, su richiesta, possono essere trasmesse note informative sul comportamento e sul profitto.

Per i genitori impossibilitati ad usufruire del servizio mattutino, l'Istituto organizza un colloquio quadrimestrale o trimestrale pomeridiano, le cui date sono comunicate alle famiglie. Nell'ottica del principio della trasparenza, dopo lo scrutinio finale, le famiglie possono conferire con i coordinatori di classe e con altri docenti per avere chiarimenti sui risultati conseguiti e suggerimenti per un eventuale lavoro di recupero.

Comunicazioni varie

L'Istituto invia regolarmente a tutte le famiglie informative sui vari progetti che si intendono realizzare, generalmente per il tramite degli studenti stessi, con comunicazioni scritte o verbali.

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IL PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL’ISTITUTO

RELAZIONE TRA RAV E PDM

Il Piano di miglioramento ed i progetti che lo caratterizzano sono la naturale estensione del rapporto di autovalutazione redatto lo scorso anno e pubblicato su “Scuola in chiaro” ad inizio anno scolastico.

Un’attenta analisi dei dati presenti a scuola, dei dati ministeriali, del contesto organizzativo del nostro istituto unita ad una lettura dei questionari somministrati ai docenti e agli alunni, aveva evidenziato , in un quadro mediamente positivo, alcuni punti di debolezza del nostro istituto.

Il RAV presentava già al momento della pubblicazione alcuni spunti di miglioramento negli ambiti che vengono affrontati nel presente piano.

Si è cercato di individuare delle priorità, tenendo conto dei limiti relativi alle risorse finanziarie e delle incertezze relative all’organico di potenziamento.

Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento e devono necessariamente riguardare gli esiti degli studenti. I traguardi di lungo periodo riguardano i risultati attesi in relazione alle priorità strategiche. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (fino a tre anni). Essi articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Per ogni priorità individuata è stato articolato il relativo traguardo.

INTEGRAZIONE FRA PDM E PTOF

Il presente Piano di miglioramento è parte integrante del PTOF triennale. Gli obiettivi di miglioramento sono pienamente in coerenza con gli obbiettivi individuati dal PTOF e con le linee di indirizzo definite dal Dirigente Scolastico. L’organigramma del nostro Istituto, complesso nella sua articolazione e i progetti presenti all’interno del Piano dell’Offerta formativa risultano funzionali al raggiungimento degli obiettivi individuati nel RAV ed esplicitati nel presente Piano di miglioramento.

PDM (inserire il documento in pdf)

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IL PIANO DIGITALE DELL’ISTITUTO

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero

dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della

scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale (l. 107/201)

Il nostro Piano Digitale, attualmente in elaborazione, prevede i seguenti interventi:

a) Interventi strutturali, sia a livello hardware che software

b) interventi a favore degli studenti

c) interventi a favore degli docenti

a) — Miglioramento e ampliamento della rete digitale della scuola, con potenziamento delle rete WIFI nelle varie sedi, per raggiungere anche i vari piani, potenziando l’attuale rete sia docenti che studenti.

— Riorganizzazione o modifica del sito della scuola affinché docenti e studenti possano condividere e pubblicare materiali e attiività.

— inserimento in ogni classe di un computer con proiettore, collegato o in WIFI o via cavo, per poter accedere al portale argo e per la didattica

—Costituzione di un accesspoint di rete per condividere i materiali con i docenti e i compagni e favorire l’uso dei propri strumenti a disposizione (BYOD).

— disporre di stampanti 3D per poter realizzare materiali fruibili nelle classi

b) — Organizzazione delle classi, al fine di creare ambienti di apprendimento più favorevoli, alla fruizione della tecnologia.

—creazione di un accesso a Google Classroom della scuola per poter condividere materiali nelle classi e con i docenti del consiglio di classe e con le altre classi.

— partecipazione ad eventi digitali come workshop, conferenze, tutoring, ecc per avere una maggiore conoscenza/fruizione da parte di tutti gli studenti a vari livelli

—- organizzazione a livello di Istituto di corsi di robotica, coding, corruzione di website, filmmaker, uso di tablet e smartphone, LIM, oltre ai corsi per il conseguimento dell’Ecdl già attivi (docenti e studenti)

—Realizzazione di attività inerenti il digitale anche nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola lavoro

— Aggiornamento e formazione relativi all’ “uso e/o l’abuso della rete”, Cyberbullismo, violazione privacy.

c) — Implementazione del piano di aggiornamento dei docenti relativamente alla tecnologia ed alla didattica digitale (già in corso formazione UIBI)

— scambio di materiali e di abilità tra i vari docenti di tutto ISI

— Aggiornamento e formazione relativi all’ “uso e/o l’abuso della rete”, Cyberbullismo, violazione privacy.

86 -- organizzazione a livello di Istituto di corsi di robotica, coding, corruzione di website, filmmaker, uso di tablet e smartphone, LIM, oltre ai corsi per il conseguimento dell’Ecdl già attivi (docenti e studenti).

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE DOCENTE

Il Piano formazione insegnanti previsto dalla L.107/2015 c. 124 rende obbligatoria, permanente e coerente con il piano dell'offerta formativa, la formazione dei docenti a tempo indeterminato e al tempo stesso prevede un Piano nazionale di formazione tramite decreto del MIUR.

L'ISI di Garfagnana in coerenza con il RAV, con le linee di indirizzo del dirigente scolastico, con gli obiettivi formativi ritenuti prioritari dal Collegio docenti, programma il seguente piano di formazione, operativo a partire dall’a.s. 2016/2017:

• Corsi di formazione organizzati dal MIUR, USR,USP

• Corsi promossi da Università, Enti ed associazioni professionali, accreditati presso il Ministero

• Corsi promossi dall’ASL inerenti la prevenzione, le disabilità ed i disturbi specifici di apprendimento.

• I corsi organizzati dalla Fondazione CRL-UiBi per l’innovazione della didattica multimediale.

• I corsi promossi dall’Istituto per il miglioramento delle lingue straniere

• I corsi promossi dall’Istituto per il benessere psico-fisico

• Gli interventi formativi realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di istituto.

• Gli interventi formativi predisposti in materia di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro.

• Ogni docente è poi libero di aderire ad iniziative esterne interessanti per la propria professionalità

Ricordiamo infine che L’ISI GARFAGNANA ha attivato, come da normativa [D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, art. 37, comma 1, lettera a) Accordo Stato – Regioni del 11 gennaio 2012, punto 4], percorsi di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.