Upload
lydat
View
215
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
RETE M@TEX “DIDATTICA PER COMPETENZE”
ISTIUTTO COMPRENSIVO ISOLA DEL GRAN SASSO
SCUOLA PRIMARIA GRUPPO DI LAVORO: TARANTELLI L. – SAGGIOMO A. - TRASATTI G.
1° UNITA' DI APPRENDIMENTO: “RIFIUTI: UN PROBLEMA CHE PUO’ DIVENTARE RISORSA”
DESTINATARI:
pluriclasse 3° 4°, costituita da 14 alunni: 7 di quarta e 7 di terza. Le bambine di classe quarta formano un gruppo abbastanza omogeneo e sono
discretamente motivate verso le attività scolastiche; i bambini della terza, al contrario, costituiscono un gruppo fortemente eterogeneo. Un alunno, è
affetto da cerebropatia infantile con afasia motoria, è seguito da un insegnante di sostegno per 15 ore e da una assistente educativo per altre 15 ore. Un
altro alunno, non ancora autonomo nelle attività scolastiche, presenta un ritardo mentale lieve-moderato, per questo motivo viene affiancato da una
insegnante di sostegno per 12 ore settimanali. Altri due bambini presentano difficoltà negli apprendimenti scolastici e usufruiscono di un piano
didattico personalizzato, mentre i restanti tre si distinguono per i buoni risultati raggiunti in termini di apprendimento. Il clima relazione, soprattutto tra
gli alunni di terza è abbastanza positivo, si mostrano solidali e collaborativi con i compagni ed anche con le insegnanti, più difficili sono le relazioni tra
le alunne di quarta.
MATERIA: scienze
PERIODO: aprile-maggio
DURATA: 4/5 lezioni di 2 ore circa
COMPETENZE DI BASE: osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle loro
varie forme i concetti di sistema e di complessità
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE:
a) Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: osserva e descrive lo svolgersi dei fatti
b) Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, registra dati significativi
Attività Tempi Modalità di somministrazione
Brainstorming
Una
lezione
di 1 ora
Al fine di rilevare i pregiudizi dei bambini sul concetto di rifiuti l'insegnante scrive su un cartellone, al centro e in grande (da
conservare per riscontro finale) la parola RIFIUTI e invita ciascuno di essi ad esprimere con un'altra parola quel che a loro fa venire
in mente.
Tutti gli interventi, così come vengono formulati e senza esprimere giudizi e/o correzioni da parte del conduttore, vengono registrati
sullo stesso cartellone e disposti, intorno alla parola rifiuti a forma di raggiera.( ALLEGATO 1)
A questo punto, in via preliminare, si propone di interrare nel giardino della scuola, alcuni dei nostri rifiuti per vedere cosa accade
loro quando li disperdiamo nell'ambiente (foglie secche, rimasuglio di pane, pezzetto di alluminio, di carta, di plastica di vetro),
lasciamo lì il tutto per almeno due settimane.
“Men” e il senso
del “limite”
Due
lezioni
di
2 ore
Successivamente, per sensibilizzare e focalizzare l'attenzione del gruppo sul percorso che si andrà a sviluppare, l'insegnante propone
la visione del video “Man”(durata 4'). Man è una suggestiva animazione che ci mostra in pochi minuti ben 500.000 anni di rapporto
tra uomo e natura. Molto efficace la modalità di rappresentazione dello sfruttamento totale del pianeta Terra, con una sorta di legge
del contrappasso che garantirà all'uomo, qualora non modifichi i propri comportamenti inconsapevoli, un destino non molto diverso
rispetto a quello che lui ha riservato ad ogni altro elemento naturale. (“Man” autore dei disegni e delle animazioni è Steve Cutts). La visione di questa animazione dovrebbe stimolare una riflessione, guidata dall'insegnante, al fine di pervenire,
successivamente, ai concetti di ecosistemi e catene alimentari.
Per giungere ai concetti di cui sopra e facilitare la riflessione, l'insegnante pone domande sulla comprensione del video: qual è dal
vostro punto di vista il messaggio che l'autore ha voluto trasmetterci? Quali sono le scene che confermano le vostre ipotesi? Quindi
si divide la classe in gruppi; ogni gruppo avrà il compito, al proprio interno, di confrontarsi per rispondere alle domande poste.
Ciascun gruppo dovrà organizzarsi individuando chi tra loro andrà a svolgere le seguenti funzioni: leader che modula e organizza gli
interventi, verbalizzatore che si occupa di trascrivere le risposte condivise, reporter che sarà il portavoce nella fase di condivisione
tra i gruppi, l'uomo timer dovrà fare in modo che si rispettino i tempi di consegna, 30 minuti, l'osservatore che riferisce in merito
alle modalità di lavoro, cogliendone aspetti positivi e negativi. Ai gruppi verranno consegnate due schede per la registrazione delle
riflessioni (ALLEGATO N° 2).
Segue la fase di condivisione tra gruppi per giungere alla “verità comune”, che verrà annotata su un altro cartellone. (ALLEGATO
N° 3).
Il conduttore chiede di esprimere, il proprio parere in merito a quel che l'autore ha voluto trasmettere.... pensate che possa esserci
realmente un rischio per la vita degli esseri viventi? Come? Perchè?
Le prime ipotesi vengono formulate e “verbalizzate” all'interno dei gruppi, in seguito i reporter operano un confronto inter-gruppi .
(gli appunti dei verbalizzatori vengono raccolti perchè utili per un riscontro successivo).
Si forniscono, fotocopie di due testi di tipo scientifico “gli ecosistemi” e l'equilibrio naturale”ALLEGATI N°4 ed ogni gruppo, al
termine della lettura, provvede alla stesura di una una mappa concettuale.
A questo punto il conduttore torna alle sollecitazioni che hanno preceduto la fase di approfondimento, sulla base delle mappe
concettuali realizzate dagli alunni, si invitano ad argomentare nuovamente ed in seguito ad operare un confronto tra quanto espresso
ora e quanto espresso prima dell'approfondimento.
L'insegnante effettua una breve sintesi teorica con il supporto di una mappa concettuale proiettata alla LIM. ALLEGATO N 5.
Esperimento sul
concetto di
biodegradabilità e
compostaggio
Due
lezione
di 2 ora
Per una verifica ulteriore dell'ipotesi che i rifiuti possono essere un pericolo per noi e per l'ambiente, si dissotterrano i
materiali (esperimento avviato nella fese del brainstorming), si chiede di osservare se questi sono rimasti intatti o hanno
subito modifiche..... quali materiali hanno subito modifiche?..... Formazione gruppi di lavoro, ciascun gruppo stila una
lista dei materiali dissotterati, ordinandoli da quello che ha subito più modifiche a quello che ne ha subito meno. Sulla
base di queste alterazioni devono classificarli formando due insiemi e definirli con un nome... cosa hanno in comune i
materiali rimasti intatti e cosa quelli che hanno subito modiche? Successivamente i reporter condividono con il resto
della classe i risultati e riflessioni avvenute. La discussione continua fin quando si riesce a pervenire ai concetti di
materia organica, inorganica e di materiali sintetici ecosostenibili. (Conoscenza pregressa sulla quale non è necessario
soffermarsi a lungo)
Conclusioni: è vero che gli organismi decompositori quali: lombrichi, funghi, batteri e muffe, aiutano a smontare gli
organismi morti in modo che la materia possa essere riutilizzata e che la terra non sia sommersa dai rifiuti ma è
altrettanto vero che non sono in grado di decomporre molti dei materiali sintetici non ecosostenibili. Si propone
un'attività individuale ALLEGATO N° 6
Segue la visione del documentario” Recycles: i rifiuti si trasformano” (durata 12 min), una divertente e utile animazione
per spiegare i benefici della raccolta differenziata e del riciclaggio dei rifiuti, che prendono vita sotto forma di energia o
di nuovi prodotti. Nel video inoltre vengono fornite informazioni tecniche sui vari tipi di materiali in base allo loro
provenienza:
Se dispersi nell'ambiente, tempi di decomposizione e effetti negativi
Se provengono dal riciclo, potenzialità di riciclo e relativa riduzione delle emissioni di CO2
Utilizzo dei rifiuti non differenziabili negli impianti di recupero energetico e relative informazioni tecniche
rispetto alla riduzione di emissioni.
Dopo la visione dell'animazione l'insegnante, organizza i gruppi di lavoro, che devono provvedere alla registrazione delle
caratteristiche tecniche e delle potenzialità di riciclo dei seguenti materiali: plastica, alluminio, carta, vetro (desumibili
anche dal video); ogni gruppo sceglierà la materia da approfondire.
L'unità di apprendimento termina con la realizzazione di un cartellone intitolato “le potenzialità dei rifiuti” qui vengono
incollate le schede compilate evidenziando, su un lato, i tempi di decomposizione se dispersi nell'ambiente e i suoi effetti
negativi e sull'altro le potenzialità di riciclo (es. 100Kg di vetro riciclato produce 100Kg di vetro nuovo, ecc. ), gli oggetti
che possono riprendere nuova vita e in percentuale le riduzioni di emissioni per ogni tonnellata riciclata dei vari
materiali.
Per la verifica si utilizza la mappa concettuale (precedentemente presentata dall'insegnate) chiedendo agli alunni di
argomentare in merito e si propongono gli ALLEGATI N 8.
“Il paese delle cose
che succedono”
L'insegnante di italiano, intanto, nell'ambito della propria unità di apprendimento ha già avviato attività relative alla
lettura del testo “Il paese delle cose che succedono” e alla visione del documentario Majestic Plastic Bag, (4 min)
prodotto dalla Heal the Bay. In entrambi si lancia un chiaro messaggio ecologista, rivolto a tutto il mondo e in particolare
ai bambini: per arginare il disastro ambientale, provocato dal consumo illimitato delle risorse e dai rifiuti che ne
conseguono, occorre l'aiuto di tutti! In qualche modo, si sottolinea, che soprattutto i bambini potranno essere i
protagonisti di questa “nuova” visione.
Indagine sulla
pattumiera di casa,
misurazione e
classificazione dei
rifiuti
Il conduttore invita a riflettere su quali possano essere le azioni da intraprendere....... da dove iniziare...., si propone, a
questo punto, un'indagine sulle pattumiere delle proprie case..... per osservare con occhio “scientifico” i nostri rifiuti e
fare un po' di calcoli.........INIZIA LA 2° UNITA' DI APPRENDIMENTO............
ALLEGATO N 1
IO DICO LA PAROLA
RIFIUTI
E TI VIENE IN MENTE
PORCA
SPAZZATURA
PUZZA
SPORCO
BUTTARE
MUFFA
SECCHIO
BOTTIGLIA
MUFFA
OSSA
INQUINAMENTO
ALLEGATO N° 2
500 000 ANNI DI RAPPORTO TRA UOMO E NATURA IN UN'ANIMAZIONE: MAN
All'inizio dell'animazione dove si
trova Man, da cosa è circondato?
Descrivi il paesaggio che è
intorno a lui
Come si comporta nei confronti degli
altri esseri viventi?
Descrivi alcuni dei suoi
comportamenti
Al termine dell'animazione dove si
trova Man
descrivi il paesaggio che lo circonda
Come termina l'animazione
descrivi ciò che accade
ALLEGATO N° 2 BIS
Messaggio dell'autore Le scene che confermano la vostra ipotesi
ALLEGATO N 3
CARTELLONE
IL MESSAGGIO COSA MANCA A MAN
Se l'uomo continuerà a distruggere l'ambiente circostante finirà per
distruggere se stesso
Il senso del limite e di responsabilità verso il futuro
ALLEGATO N° 4 GLI ECOSISTEMI
Ciascun organismo del nostro pianeta, per vivere, deve interagire con altri organismi e con tutti i costituenti non viventi
dell'ambiente: aria, acqua, suolo, luce, temperatura.
Un ecosistema è l'insieme di organismi animali e vegetali che interagiscono tra loro e con l'ambiente che li circonda.
Gli ecosistemi sono popolati da tutti gli esseri viventi, vegetali e animali, di tante specie diverse! Tutte queste specie, però,
dipendono per il cibo l'una dall'altra e sono legate tra loro da una catena speciale:
la catena alimentare.
I vegetali rappresentano il primo anello della catena alimentare e svolgono il ruolo di produttori primari (o autotrofe), infatti
attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana essi producono nutrimento organico per sé e anche per tanti altri animali che
si chiamano erbivori.
Pensate ad esempio ad una capretta che bruca l'erba, un coniglio che sgranocchia una carota, un bruco che mangia una
foglia.....
Non tutti gli animali, però, si nutrono di vegetali. Gli erbivori sono a loro volta cibo per altri animali, i carnivori come il falco, il
lupo, la volpe, la biscia....
Ma i carnivori possono anche essere preda di altri carnivori più grandi e più forti. Inoltre ci sono anche animali che mangiano
sia vegetali e sia animali. Questi animali prendono il nome di onnivori. L'uomo è onnivoro così come l'orso, il topo, il maiale, il
cinghiale.....
Non finisce qui! Tutti gli esseri viventi prima o poi sono destinati a morire. I loro resti però non vanno persi..... Esistono degli
esseri spesso piccolissimi, tra cui i batteri, i funghi, le alghe e i lombrichi.... chiamati decompositori.
Essi si nutrono dei resti dei viventi morti, trasformandoli in sostanze fondamentali per la vita e il nutrimento dei vegetali.
ALLEGATO N° 4 BIS
I decompositori dunque forniscono cibo per i vegetali,
che a loro saranno mangiati dagli erbivori.
Gli erbivori saranno mangiati dai carnivori
e questi da altri carnivori.
Quando un organismo muore è mangiato a sua volta dai decompositori......
e la catena della vita non ha mai fine!
Costruisci una mappa concettuale:
ALLEGATO N° 4 BIS
L'EQUILIBRIO NATURALE
Osserva questi esempi di catene alimentari.... ogni essere vivente si nutre di quello precedente e a sua volta è nutrito di
quello successivo. Questo equilibrio naturale, in cui vegetali e animali hanno bisogno gli uni degli altri per vivere, è molto
delicato e si mantiene soltanto se non intervengono fattori esterni che possono turbarlo. Provate a pensare.... cosa
accadrebbe se scomparissero dalla faccia della terra tutti i vegetali?
La catena si spezzerebbe mettendo in pericolo la sopravvivenza di tutti gli altri esseri viventi
Più un ecosistema è ricco di specie più è sano e vitale.
Questa biodiversità, però, oggi è spesso minacciata per mano dell'uomo che distrugge molto più velocemente di quanto sia
mai successo nella storia del nostro pianeta.
Ecco perchè è importante che ognuno di noi si impegni a proteggere la natura e il suo delicato equilibrio.
ALLEGATO N° 5
ALLEGATO N° 6
SEGNA CON UNA X LE RISPOSTE PER OGNI QUESITO
ALLEGATO N° 7
SI PROPONGONO LE STESSE SCHEDE PER ALLUMINIO, VETRO, CARTA, PLASTICA ( si fornisce un esempio di compilazione)
DISPERSI NELL'AMBIENTE:
PROVENIENZA: dispersi nell'ambiente
MATERIA: alluminio
DECOMPOSIZIONE: Dai 20 ai 100 anni
AZIONE: Inquinante se disperso nell'ambiente
UN MONOPATTINO CON ALLUMINIO RICICLATO
PROVENIENZA: Riciclo di 130 lattine
MATERIALE: Alluminio riciclato
LIVELLO
INQUINAMENTO
(per la produzione
del monopattino):
Si risparmia il 95% di energia che si utilizza per
produrlo dal minerale
RICICLO: infinito
CONFERIMENTO DEI RIFIUTI NON DIFFERENZIABILI AGLI IMPIANTI DI RECUPERO ENERGETICO
Emissioni evitate in 1 anno grazie al termovalorizzatore di Bergamo
di polveri 93% in meno
di ossido di zolfo 93% in meno
di ossidi di azoto 47% in meno
diminuzione dei rifiuti in discarica 80% in meno
ALLEGATI N° 8
ALLEGATO N° 8 BIS