di Vincenzo Ruggiero Perrino

ITALIA

I FASTIVERULANI

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Nell’antica Roma il termine “fasti” indicava ilcalendario annuale, che veniva approntato damagistrati all’uopo deputati, i pontifices maximi,e che regolava la vita dei Romani, stabilendo igiorni in cui era lecito praticare determinate attivitàe i giorni in cui ciò non era possibile.I fasti erano incisi su pietra ed erano resi pubblicinel foro della città. Il copioso lascito archeologicodell’epoca romana ci ha restituito soltanto unatrentina di questi calendari. Tra questi ci sono i“Fasti Verulani”, della città di Veroli, le cui originisono addirittura antecedenti a quelle di Roma.Il calendario fu ritrovato, in stato frammentario,da Camillo Scaccia Scarafoni nel 1922, mentreerano in corso degli scavi per un’area cimiterialenella centralissima via Vittorio Emanuele II. Conogni probabilità è in quest’area che sorgevaanticamente il foro della città in cui doveva esserestato reso pubblico il calendario. Spulciando leinformazioni che contengono, è possibile datarela compilazione dei Fasti Verulani tra il 9 a.C. eil 14 d.C.

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Nel secondo anno del consolato di Stilicone (405d.C.) la parte posteriore dell’epigrafe contenentei fasti fu riutilizzata per incidervi uno dei primidocumenti dell’era cristiana di Veroli. Lo stessoScaccia Scarafoni ricompose il “puzzle” deiframmenti del calendario, che è oggi visibile nellastessa strada dove fu rinvenuto novant’anni orsono.La parte superstite dei Fasti Verulani corrispondecirca ad un quarto dell’originale e copre i primitre mesi dell’anno disposti su colonne (indicatecon le abbreviazioni IAN, FEB e M), in fondo allequali sono indicati il numero dei giorni che licompongono (XXXI, XXIIX, XXXI). Accanto adogni giorno si trovano le lettere dell’alfabeto, dallaA alla H, che servivano a fissare ogni nove giornila date delle fiere e dei mercati. Inoltre, sono sempreindicate le tre date fisse di ogni mese: le Calende(che cadevano il primo del mese), le None (il 5 diogni mese tranne che a marzo, maggio, luglio eottobre che cadevano il 7) e le Idi (ogni 13 delmese, ad eccezione di marzo, maggio, luglio eottobre per i quali cadevano il 15).

Luogo dei Fasti Verulani

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Luogo dei Fasti Verulani

Veroli

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Accanto alla tipica numerazione del calendario,vi si trovano alcune lettere che costituiscono lanota dierum, cioè la natura di ogni giorno: F (igiorni fasti in cui il pretore poteva amministrarela giustizia), N (i giorni nefasti, dedicati agli deied inadatti a qualsiasi attività), C (i giornicomitiales, ossia quei giorni in cui si potevanoconvocare le assemblee), NP (giorni nefasti dicarattere speciale) e EN (giorni endotercisi, durantei quali si compivano i sacrifici al mattino e allasera, ed erano considerati nefasti nella prima eterza parte della giornata e fasti nell’intervallo).Infine, per alcuni giorni sono ricordati momenticivili o religiosi di particolare importanza per lamemoria collettiva, come la nascita di Antonio,rivale di Ottaviano (ricorrenza considerata nefasta)o il matrimonio di Augusto e Livia.L’esistenza dei Fasti Verulani confermal’importanza che la città ciociara aveva agli occhidi Roma. Scrive Mario Mezzacapo: «Non v'è

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dubbio che l’antichissima “Verulae”, in etàaugustea, abbia meritato presso l’Urbe tantaconsiderazione da essere annoverata tra i piùimportanti municipi romani. Molti documenti, inmaggior parte epigrafici, ci autorizzano a nondubitare della particolare attenzione di Roma neiconfronti di Veroli. Tra i ritrovamenti verolani, unposto di primo piano spetta ad una lastramarmorea opistografica, la quale reca, inciso suuna faccia, il primo trimestre di un calendarioromano. Il ritrovamento può dirsi eccezionale perla sua rarità. Infatti gli esemplari pervenutici, perla maggior parte frammentari, sono appena trenta».In anni più vicini a noi, la locuzione “fasti verulani”,oltre ad indicare il calendario romano ritrovato, èstata utilizzata anche come titolo di un festivalestivo di teatro di strada, che ha assunto, nel corsodi un decennio, una grande popolarità grazie ancheal livello internazionale degli artisti coinvolti.

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Com’è noto, il teatro di strada è una forma dirappresentazione teatrale o di giocoleria,presentata in un luogo pubblico all’aperto. Gliattori, mimi, acrobati e giocolieri, che si esibisconosono noti come “artisti di strada”, e in genereincludono l’ambiente circostante nellarappresentazione, interagendo con il pubblico econ la situazione in cui sono inseriti .La prima edizione del festival teatrale, ideata erealizzata da Guglielmo Bartoli e LucianoD’Arpino e sostenuta con entusiasmodall’Amministrazione comunale verolana, si svolsenel 2000, arrivando a contare circa diecimilaspettatori per quattro sere. Quest’anno si terrà laXII edizione dal 28 al 31 luglio, organizzata dainuovi direttori artistici Alessandro Gigli e AlbertoMasoni, fondatori del famoso festival di artisti distrada Mercantia che si tiene a Certaldo (Firenze).Le piazze e i vicoli della città accoglierannomigliaia di visitatori, che assisteranno a spettacolidi arte di strada. Il Festival consoliderà anche la

sua vocazione internazionale con la presenza diinterpreti straordinari: le tre canadesi WalkyriesFire Tamers, che si esibiranno in giochi con il fuoco;l'argentina Gaby Corbo, provocatoria acrobata delcorpo e della parola; il tedesco Peter Weyel capacedi acrobazie da restare allibiti.Il paese diventerà nuovamente punto diaggregazione per tutti gli spettatori, grandi epiccoli, sicuramente entusiasmati e rapiti dallediscipline aeree, dalla giocoleria, dall’arte di strada,dalla recitazione.

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spettacolo del 2010

Per le strade di Veroli