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ITALIANI NELLA MORAVIA MERIDIONALE

italiani nella MoraVia Meridionalení materiály/Italové na Jižní Moravě/Italove... · Pietro alzò la Torre Municipale di quasi quattro metri e ci costruì il ballatoio con un

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Nella Moravia si fa sentire l’influenza italiana già dal IX secolo. Al principio fu legata alla diffusione del Cristianesimo sul territorio moravo, più tardi invece si svilupparono rapporti di carattere commerciale, culturale e politico. Molti artisti ed esperti si recavano nella penisola italiana per ottenere o approfondire le loro esperienze professionali e viceversa, molti specialisti italiani venivano in Moravia per svolgerci il loro lavoro. Un avvenimento importantissimo fu la Riforma monetaria del “Grosso” nell’anno 1300, quando il Re boemo Venceslao II decise di affidare la realizzazione della riforma monetaria a tre zecchieri fiorentini. Dalla seconda metà del XIV secolo lo spirito dell’Umanesimo dominò anche la Moravia. Uno dei grandi sostenitori ed esponenti delle idee umanistiche nella Moravia fu il Margravio di Moravia Jobst di Moravia (Jošt „Moravský“ Lucemburský).Un’altra prova di diffusione della cultura italiana sono anche vari documenti musicali, custoditi negli archivi di Kroměříž, Olomouc o Brno. Il XVI secolo portò una fioritura architettonica e artistica senza precedenti. Nella Moravia lasciarono l’impronta del genio italiano tantissimi architetti, scultori e scalpellini. Ancora oggi possiamo ammirare i gioielli architettonici di stile rinascimentale e barocco, grazie all’impegno di questi artisti.

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Il Palazzo si trova nella parte superiore del Mercato del Cavolo (Zelný trh). Porta il nome del Cardinale Francesco – Principe di Dietrichstein che se lo fece costruire negli anni 1614 –1620 secondo il progetto dell’architetto dell‘Italia settentrionale, Giovanni Giacomo Tencalla. Il palazzo prese il posto di cinque case patrizie medioevali. Dall’edificio originario, costruito in stile del primo barocco e ricostruito nella prima metà del XVII sec. dall’architetto lucchese Domenico Martinelli, rimasero solo i muri portanti ed alcune volte. L’attenzione di turisti richiama il portale e vestibolo di Martinelli. Il Palazzo di Dietrichstein subì nel corso dei secoli altre modifiche e nella prima metà del XX sec. fu aggiunta addirittura una sovrastruttura tetto. Durante l’ultima ristrutturazione, realizzata in stretta collaborazione con la commissione dei monumenti storici, questa sovrastruttura fu tolta e l’esterno dell’edificio fu ristrutturato secondo l’originario stile barocco. L’edificio è attualmente sede del Museo Regionale Moravo.

Apertura: tutto l’anno, chiuso lunedì e domenicaZelný trh 8, 659 37 Brno

www.mzm.cz

Palazzo di dietrichstein Brno

Domenico Martinelli(Lucca, 1650 - 1718 )parroco ed architetto lucchese dell’era barocca, lavorò non solo nella sua patria, ma anche in Moravia, Boemia, Olanda ecc. Un grande numero delle sue opere architettoniche si trovano nelle città morave di Rousínov, Letonice, Uherský Brod o Bzenec. Celebre è il Castello di Austerlitz, sempre in Moravia, progettato da Martinelli per il conte Dominik Andreas Kaunitz, vicecancelliere imperiale, nonché i Castelli di Valtice e Milotice. Un gioiello barocco, realizzato sempre dallo stesso Martinelli, è senza dubbio la villa suburbana, residenza viennese della famiglia principesca del Liechtenstein.

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Giovanni da Capistrano (* 1385 Capistrano nella Provincia dell’Aquila – †1456 Ilok, l´odierna Croacia) celebre teologo a predicatore francescano. Le sue prediche le ricorda il pulpito esterno sul lato settentrionale della Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo. Studente a Perugia, si laureò e divenne ottimo giurista, tanto che Ladislao di Durazzo lo fece governatore di quella città. Ma caduto prigioniero dei Malaspina, decise di farsi francescano. Il Papa lo inviò suo legato in Austria, Baviera, Polonia, Ungheria, Bohemia e Moravia, dove si allargava sempre di più la piaga degli Ussiti. Si dice che riportò alla fede cattolica oltre 16 mila fratelli. In Moravia fu uno dei fondatori dell‘Ordine degli Agostiniani Scalzi.

Tra le bancarelle di frutta e verdura del Mercato del Cavolo (Zelný trh) si innalza la Fontana Parnas in stile barocco. In cima alla fontana c’è la statua che rappresenta l’Europa che alza la spada sul drago vinto, attorno a lei ci sono altri tre personaggi allegorici che rappresentano la Grecia, Persia e Babilonia, un leone alato, orso ed altri animaletti e piccoli draghi. Il senso drammatico della raffigurazione è tipico per il naturalismo barocco che non mira tanto alla rappresentazione naturale delle cose, ma a produrre nell’osservatore un’illusione di naturalità. La fontana fu costruita secondoil progetto di Johan Bernhard Fischer von Erlach, la grotta invece è operadi Adam Tobias Kracker di Vienna che insieme ad Anton Riga ed alcuni ignoti scultori italiani realizzò altre rappresentazioni scultoree della fontana.

Apertura: monumento accessibile liberamenteZelný trh, Brno

Fontana Parnas Brno

Giovanni Giacomo Tencallaarchitetto italiano, visse e lavorò in Moravia fino al 1638, illustre costruttore del Palazzo di Dietrichstein di Brno, autore di altre costruzioni di rilievo – Cappella di Lorette di Mikulov, Castello di Lednice, Chiesa e Castello di Valtice, Convento Paolino di Vranov u Brna. Con suo fratello, lo stuccatore Giovanni Tencalla, contribuì alla realizzazione degli interni della Chiesa dell’Assunzione della Vergine Maria di Valtice.

Nei pressi del Palazzo di Dietrichstein, vicino alla Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo, si trova la Tenuta del Vescovo. Già dimora del Prevosto del Capitolo di Brno fu acquisita nel 1588 dal Vescovo di Olomouc che fece attuare una notevole ristrutturazione in stile rinascimentale, con un contributo non indifferente dell’illustre Antonio Gabri. Antonio Gabri, come suo fratello Pietro, fu costruttore e Maestro muratore. Si stabilì a Brno e lavorò come garzone, dopo qualche anno acquistò la sua prima casa e con la moglie Maria ci fece crescere quattro figli. Dieci anni dopo fu ammesso nella Corporazione dei Muratori e Scalpellini e divenne Maestro muratore. Prese parte della ristrutturazione della torre del Vecchio Municipio (Stará radnice) e dopo la morte di suo fratello terminò la costruzione del Tribunale Regionale di Giustizia, lavori eseguiti nel Collegio dei Gesuiti e nel Convento degli Agostiani. Ristrutturò alcune case di Brno rivendendole successivamente ed alzò la torre della Chiesa di San Giacomo “di alcune Tese” (1 Tesa era esattamente pari a 6 piedi, pari a circa 1,949 metri). La sua opera di Brno più significativa è il Palazzo Schwanz (l’odierno Palazzo dei Signori di Lipá).

Apertura: tutto l’anno, chiuso lunedì e domenicaMuzejní 1, 602 00 Brno

www.mzm.cz

tenuta del VescoVo Brno

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Antonio a Pietro Gabri(* ? Lombardia – † 1593 Brno; * ? Lombardia – † 1585, Brno)due fratelli provenienti probabilmente della Lombardia, furono di gran rilievo tra i colleghi italiani, tedeschi e svizzeri, che nel corso del ‘500 arrivarono in Moravia. Non si sa dove impararono il loro mestiere. Il loro stile rispecchia però elementi tipici dell’architettura dell’Italia settentrionale. A Brno gotica portarono all’epoca uno spirito fresco del Rinascimento italiano. Entrambi si stabilirono a Brno e ci vissero fino alla loro morte.

il più vecchio edificio laico della città di Brno, al quale sono legati molti nomi illustri dei maestri italiani. Una parte dell’edificio risale al XIII secolo, invece due secoli più tardi fu realizzato dall’architetto Anton Pilgram il portale con il pinnacolo centrale “storto”, avvolto dalle leggende. Nel corso del XVI secolo il Vecchio Municipio fu sottoposto ad estese modifiche, alcune di loro opera di due fratelli italiani Antonio e Pietro Gabri.Pietro alzò la Torre Municipale di quasi quattro metri e ci costruì il ballatoio con un camminatoio coperto che la circonda, nonché la cupola e pinnacoli. Insieme al fratello realizzò una stupenda galleria ad arcate, il portale della tesoreria cittadina e la scalinata rinascimentale conducente alla Torre ed all’edificio adiacente del Tribunale. Lo scalpellino italiano Antonio Silva è invece autore delle mensole, balaustre e colonne della torre. Fu proprio Silva a ricostruire il portale originario di Pilgram. La vetrata policroma del 1893 fu realizzata secondo esempi delle illustrazioni dei libri italiani. Le pitture murali (1790) nella Sala d’Udienze rinascimentale con argomenti italiani e suggestioni allegoriche antiche sono ispirate invece al diritto romano. Il Vecchio Municipio fu danneggiato all’epoca delle guerre svedesi e lavori di restauro furono affidati all’architetto Giovanni Battista Erna.Nell’ingresso del Vecchio Municipio, appeso al soffitto, c’è da vedere il “drago”– uno dei simboli della città di Brno. Una delle leggende dice che furono alcuni mercanti veneziani a portare in dono la pelle di coccodrillo, all’epoca un animale da queste parti sconosciuto e quindi preso per un drago.

Apertura: esterni accessibili liberamente, interni e la Torre mesi IV–XRadnická 8, 602 00 Brno

http://www.kultura-brno.cz/radnice.phphttp://www.hrady.cz/index.php?OID=1967

Vecchio MuniciPio Brno Nel pittoresco vicolo che conduce al “malý Špalíček“ (palazzo che prese il posto di quattro case patrizie medioevali di stile rinascimentale e gotico) - in parte opera di Andrea Erna, padre dell‘architetto Giovanni Battista Erna, si trova il portale ben conservato del 1596. Fu realizzato dal padrone di casa d’allora, Maestro Scalpellino Francesco Canevale. Il suo stemma è ancora riconoscibile sulla facciata della casa. Canevale entrò in possesso di questa casa grazie al matrimonio con la ricca vedova di un altro noto scalpellino italiano Antonio Silva, nativo nel borgo di Morbio Inferiore del cantone Ticino. Oggi, questo edificio storico è stato ristrutturato e trasformato nell’albergo Royal Ricc.

Starobrněnská 10602 00 Brno

http://www.hotelsprague.cz/hotels-brno/hotel-royal-ricc-brno-c.php

casa di canella Brno

Francesco Canevale(* ? – † 1606 Brno)proveniente dall’Italia settentrionale, arrivò a Brno nel 1580. Negli anni 1597 - 1600 fu proprietario di una sua fucina, ed a Brno, la sua città d’adozione, morì. Il nome di questo abile scalpellino deriva dalla parola italiana „cannella“, la pianta che ebbe nel suo stemma. Canevale era uno dei realizzatori della ristrutturazione del Vecchio e Nuovo Municipio e del Palazzo Schwanz.

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Il Palazzo Schwanz, l’odierno Palazzo dei Signori di Lipá, fu ristrutturato in stile rinascimentale negli anni 1589 - 1596 per volontà del suo proprietario, commerciante di vino Cristoforo Schwanz. Il compito importante fu affidato all’illustre architetto italiano Antonio Gabri ed allo scultore Giorgio Gialdi, anche lui italiano, che realizzò la sua opera in stile manierista. Ancora oggi possiamo ammirare sulla facciata del palazzo rappresentazioni di temi mitologici e biblici e raffigurazioni legate agli antichi mestieri. Uno dei proprietari famosi era anche il Comandante supremo a cui fu affidata la difesa della città contro gli Svedesi Luis Raduit de Souches.L’edificio fu danneggiato pesantemente alla fine della seconda guerra mondiale e fu lasciato al deterioramento per circa 50 anni. Solo nel 2005 è avvenuta una ristrutturazione completa. Attualmente il Palazzo dei Signori di Lipá ospita un piccolo centro commerciale con negozietti, botteghe e caffé piacevoli che invitano ad essere visitati.

Apertura: accessibile liberamenteDům pánů z Lipé

náměstí Svobody 15602 00 Brnowww.dpl.cz

Palazzo schwanz Brno

Riforma monetaria del “Grosso” (moneta dal contenuto di 2,1 grammi di argento)Nell’anno 1300 decise il Re boemo Venceslao II di affidare la realizzazione della riforma monetaria a tre zecchieri fiorentini. „Il Re mandò a Firenze ambasciatori ed invitò tre esperti zecchieri di nome Rinieri, Appardo de Nigro Monte e Cino di Firenze che ebbero una grande esperienza e pratica e furono in grado di dirigere e portare a termine il compito tanto importante. Fu nell‘anno domini 1300 nel mese di luglio che venne immessa la moneta del Grosso di Praga che vale dodici danari ed ogni moneta reca il nome di Venceslao …” si può leggere nella Cronaca di Zbraslav dell’inizio del Trecento. I zecchieri Rinieri, Appardo e Cino ottennero per il lavoro compiuto beni non indifferenti a Brno, Appardo divenne perfino il Signore del Castello di Černá Hora.

all’epoca il centro dell’Amministrazione Regionale e sede della Corte Regionale, prese nel 1935 la staffetta dal suo “collega più vecchio” – il Vecchio Municipio e quindi viene denominato il Nuovo Municipio. Il complesso del Nuovo Municipio è composto da alcuni edifici del Convento medioevale dei Domenicani con l’Andito con volta a crociera in stile gotico. Il nucleo rinascimentale con la scala imponente e sale delle adunanze è opera dei fratelli Gabri che lo realizzarono negli anni 1582 - 1583 sulla richiesta della nobiltà morava. Le decorazioni scultoree, risalenti allo stesso periodo, sono opera di Giorgio Gialli. Nel ‘900 contribuì al fascino e splendore delle stanze di rappresentanza il pittore austriaco di origini italiane Ercole Gaetano Fanti che è, tra l’altro, l’autore di una copia del famoso quadro di Rubens – Assunzione della Vergine Maria, che si trova sopra l’altare della Chiesa di Valtice.L’autore di una successiva ristrutturazione è l’architetto bavarese Moric Grimm. Il Nuovo Municipio è attualmente sede dell’amministrazione pubblica, del Sindaco di Brno e luogo di adunanze del Consiglio Comunale.Il Nuovo Municipio è adiacente alla Chiesa di San Michele, la cui ristruttura-zione in stile barocco nel XVII secolo è opera di Giovanni Battista Erna.

Apertura: esterni accessibili liberamente, interni in occasioni speciali Dominikánské náměstí 1

602 00 Brnowww.brno.cz /index.php?nav01=2222&nav02=6&obrazek=57

nuoVo MuniciPio Brno

Giorgio Gialdi(* ? – † prima del 1622)scultore italiano che visse e lavorò in Moravia dal 1582. Realizzò decorazioni sul portale della Capella di Santo Stanislao del Duomo di Olomouc. A Brno gli viene attribuita la realizzazione della Fontana con statue che simboleggiavano i quattro elementi, purtroppo andata in rovina, nonché decorazioni del Palazzo di Schwanz e della sala matrimoni (prima chiamata la Sala Cavalieri) del Nuovo Municipio. Modificò anche il bastione settentrionale del Castello di Austerlitz in sala di rappresentanza.

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Jobst di Moravia (Jošt „Moravský“ Lucemburský)(* 1351 Brno – † 1411 Brno)nipote del Re di Boemia Carlo IV., Margravio di Moravia, Elettore di Brandeburgo e Vicario Generale del Sacro Romano Impero. Nell’anno 1410 fu eletto Re dei Romani (in latino: Rex Romanorum), però poco prima della cerimonia di incoronazione da parte del Papa morì. Durante il suo governo, Brno visse uno dei periodi di maggior sviluppo architettonico e culturale. Jobst di Moravia fu un personaggio molto colto ed ebbe vivi contatti con diversi intellettuali italiani del primo Umanesimo. Si conservò una corrispondenza alquanto vasta con Coluccio Salutati, Cancelliere di Firenze.

Arte italiana nelle collezioni della Galleria MoravaNella mostra permanente “Lo sguardo della Medusa”, che presenta l’arte dalle opere d’impronta gotica fino all’Ottocento, c’è una sala dedicata agli artisti italiani con il sottotitolo “L’Italia Magnifica – l’Arte italiana dal XIX al XVIII secolo.” Tra le opere esposte possiamo ammirare p.e. un grande dipinto su tavola con il ritratto di San Francesco e San Sebastiano del ‘400 di Bernardo Zangelli, il ritratto di Cristo pianto dagli angeli – probabilmente opera del pittore veneziano Paris Bordone (‘500) e quadri di Antonello da Saliba, Paolo Pagani, Bernardo Strozzi o attrice romana di scuola caravaggesca Artemisia Lomi Gentileschi.

chiesa di san toMMaso BrnoPalazzo del luogotenente

Negli anni settanta del ‘600 ricevette il famoso architetto di Brno Giovanni Battista Erna l’ordine per la costruzione dell’Istituto d’istruzione ed educazione per le ragazze nobili, istituto fondazione della contessa Giovanna Francesca Priski Magnis. Nel corso degli anni 1674 -1679 realizzò nel centro della città il palazzo di un piano in stile barocco con una torretta aggettante. Cent’anni più tardi il Palazzo fu ampliato da V. J. Eitelberg, fu aggiunto un altro piano e venne collegato con il Palazzo d’Althan adiacente. Quest’ultimo fu danneggiato gravemente durante la seconda guerra mondiale e dovette essere abbattuto. Il Palazzo delle Nobili invece scampò alla demolizione e grazie al progetto dell’architetto Bohuslav Fuchs riacquistò il suo aspetto originario. All’interno del Palazzo il visitatore può ammirare la Cappella con affreschi in tardo barocco o andare a vedere una delle esposizioni allestite dall’Istituto Etnografico del Museo Regionale Moravo. L’edificio è stato dichiarato il patrimonio culturale.

Apertura: tutto l’anno, chiuso lunedì e domenicaKobližná 1

659 37 Brnowww.mzm.cz

Palazzo delle noBili Brno

già convento agostiano, fondato nel 1350 dal Margravio Moravo Giovanni Enrico di Lussemburgo. Durante la guerra dei trant’anni l’edificio fu danneggiato irreversibilmente, e quindi abbattuto e tra gli anni 1665 e 1675 fu costruita una nuova chiesa in stile barocco con tre navate secondo il progetto dell’architetto di origine italiana Giovanni Battista Erna. Fino ai giorni d’oggi si mantenne la Pietà di pietra che risale al 1385, l’opera attribuita con molta probabilità a Enrico Parléř. Nella Chiesa fu seppellito il suo fondatore ed anche suo figlio il Margravio Jobst. Due decorazioni plastiche che rappresentano questi due personaggi illustri, si possono vedere al Palazzo dell’ex Prelatura adiacente, in seguito chiamato il Palazzo del Luogotenente. L’autore delle decorazioni scultoree del Palazzo è Josef Leonard Weber. La ricostruzione del Convento e della Prelatura fu realizzata nel XVIII sec. da Moric Grimm. Ora ci sono collocate le collezioni della Galleria Morava.

Chiesa di San Tommaso Apertura: tutto l’anno

Moravské náměstí 1, 602 00 Brnohttp://www.volny.cz/sv.tomas-brno

Palazzo del Luogotenente Apertura: tutto l’anno, chiuso lunedì e martedì

Moravské náměstí 1, 602 00 Brnohttp://www.moravska-galerie.cz/cs/moravska-galerie-v-brne/budovy/

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Giovanni Battista Erna(* cca 1625 Brno – † 1698 Brno)Il padre di Giovanni Battista Erna, Andrea Erna, giunse a Brno da Milano all’inizio del XVII secolo. Dopo qualche tempo gli venne assegnato il titolo di patrizio e Maestro muratore della Corporazione dei Muratori e Scalpellini della città. Dopo la sua morte, ordini di lavoro passarono al figlio – architetto, costruttore, impresario e maestro muratore. Giovanni Battista Erna venne ispirato dal primo barocco viennese e dall’architettura ecclesiastica italiana. Realizzò molte opere importanti, tra le quali spiccano Portali della Chiesa di San Tommaso, del Collegio dei Gesuiti e del Palazzo delle Nobili. Partecipò anche alla ristrutturazione del Vecchio Municipio. Dalle sue opere che si trovano fuori le mura della città di Brno vanno menzionati edifici ecclesiastici e castelli di Tuřany, Valtice, Lednice e Jaroměřice.

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Giovanni Pietro Tencalla (* 1629 Bissone, cantone di Ticino, l’odierna Svizzera – † 1702 Bissone)architetto italo- svizzero, autore di molti edifici ecclesiastici e laici. In Moravia, tra i più importanti sono senza dubbio il Convento di Hradisko, Chiesa di San Michele, Palazzo dell’Arcivescovo di Olomouc, Basilica Minore della Visitazione della Vergine Maria sulla collina Svatý Kopeček o lavori architettonici sui castelli di Kroměříž, Vyškov e Valtice.

nell’anno 1209 fu fondato dal Signor Leone di Klobouky, vicino al fiume Svitava, il Monastero dei Premonstrati. Nel corso dei secoli fu danneggiato da diversi incendi e l’opera di distruzione fu compiuta dagli Svedesi nel XVII secolo durante il loro insediamento di Brno. I residui del vecchio monastero vennero demoliti e nel 1661 si iniziò con la costruzione di una nuova chiesa barocca. Il progetto della chiesa fu una delle prime opere in Moravia dell’illustre architetto Giovanni Pietro Tencalla. Il progetto realizzò il costruttore Pavel Weinberger e la chiesa con il convento fu terminata solo dieci anni dopo. Durante il regno di Giuseppe II d‘Asburgo, con la sua riforma ecclesiastica, il convento fu soppresso e venne modificato in un ospedale militare. Negli edifici si trova anche oggi un ospedale, chiamato da sempre l’Ospedale Militare di Brno. La Chiesa dell’Assunzione della Vergine Maria è una chiesa cattolica con la parrocchia nell’edificio storico del ex-castello. Sopra l’entrata principale si nota ancora l’emblema del fondatore del Monastero del Signor Leone di Klobouky – l’unicorno e il cappello.

Apertura: tutto l’annoLazaretní ulice

615 00 Brno-Zábrdovicewww.zabrdovice.cz

chiesa dell’assunzione della Vergine Maria Brno-zábrdovice

Nicolaus Peroni (Pieroni)(* ? – † 1745 Brno)proveniente da una famiglia italiana di costruttori di fortezze. Fu ingegnere militare con il grado di colonnello, sovrintese alla costruzione complessiva della fortificazione barocca di Brno Spielberg nella prima metà del Settecento. Un secolo prima, il suo antenato Giovanni Battista Pieroni partecipò alla ricostruzione di queste fortificazioni. Silvio Pellico(* 1789 Saluzzo, Italia – † 1854 Torino, Italia)poeta, drammatico, prosaico e giornalista italiano, descrisse il suo soggiorno involontario nella prigione dello Spielberg nel libro “Le mie Prigioni”. Accusato di alto tradimento, fu condannato a morte, poi la sentenza venne fortunatamente commutata in 15 anni di carcere duro da scontare nella fortezza dello Spielberg, alla fine fu rilasciato dopo 8 anni. Una via di Brno porta il nome di Silvio Pellico, si trova sotto il colle su cui spicca la sua ex-prigione. Pietro Maroncelli,(* 1796 Forlì, Italia – † 1846 New York, USA)maestro di musica e di belle arti, uno dei membri del movimento carbonaro. Fu portato allo Spielberg a 26 anni, condannato a morte per alto tradimento, poi la sentenza venne commutata in 20 anni di carcere, rilasciato dopo 10 anni di carcere. Allo Spielberg gli fu amputata una gamba. Maroncelli è autore del testo sul monumento ai martiri italiani alle falde del colle dello Spielberg: “ Ai fratelli d’Italia, condannati dalle commissioni segrete austriache fuori legge sul territorio italiano, a morte come carbonari.”

Una delle dominanti più suggestive di Brno è senza dubbio la Fortezza dello Spielberg, fondata nella seconda metà del XIII secolo sulla sommità di una piccola ma ripida collina che si innalza sopra il centro storico della città. Un luogo affascinante, meta di passeggiate romantiche o visite istruttive di tutta la famiglia per vedere esposizioni, mostre, concerti e spettacoli all’aperto, ha un passato molto cupo e tragico, legato profondamente anche alla storia italiana. Visse il suo periodo d‘oro durante il regno dei margravi del Lussemburgo, che governarono da qui l‘intera Moravia. Dal Quattrocento mantenne la sola funzione difensiva e in seguito fu trasformato nella fortezza barocca più imponente sul territorio moravo. Alla sua ristrutturazione partecipò anche l’ingegnere militare e costruttore di fortezze di origine italiana Nicolaus Peroni. Nel 1783 l’imperatore Giuseppe II decise di trasformare una parte della fortezza dello Spielberg nella prigione più dura della monarchia asburgica. Per questo scopo furono ristrutturate le casematte, fino ad allora usate come deposito di materiale militare.La fortezza fu completamente trasformata nella prima metà dell’Ottocento in una grande prigione civile per i detenuti che avevano commesso i reati più gravi, ma vi furono imprigionati anche “prigionieri politici”, ribelli contro l‘Impero Austriaco. Nell’ala settentrionale della fortezza furono costruite nuove celle che vennero ben presto riempite dai patrioti italiani – i “Carbonari” che vi furono tenuti prigionieri perchè lottavano per ottenere libertà, unificazione ed indipendenza della loro nazione - fra cui il poeta Silvio Pellico (che qui scrisse “Le mie prigioni”), il compositore Pietro Maroncelli e il gionalista Federico Confalonieri. Il loro soggiorno involontario ricorda la lapide commemorativa, accanto all’entrata nelle casematte, che riporta tutti i nomi dei carbonari e patrioti del movimento della Giovine Italia, imprigionati allo Spielberg, ed anche il monumento ai martiri italiani alle falde del colle.

Apertura: casematte I–VI, IX–XII chiuso lunedì, VII–VIII tutti giorni Špilberk 1

662 24 Brnowww.spilberk.cz

Fortezza dello sPielBerg Brno

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Giovanni Pietro Cerroni(* 1753 Uherské Hradiště – † 1826 Brno)Suo padre fu un benestante commerciante lombardo che si stabilì a Uherské Hradiště. Jan Petr (Giovanni Pietro) si laureò in Filosofia e Giurisprudenza e divenne il Segretario del Governatore della Moravia-Slesia. Il suo vivo e profondo interesse per la storia e le sue esperienze con l’amministrazione dei beni espropriati fecero nascere una collezione dei manoscritti di un notevole valore storico. Ancora oggi rimane questa collezione un oggetto di studio di diversi scienziati che ne traggono informazioni preziose. Una sua parte è custodita nell’Archivio Regionale Moravo e nell’Archiviodi Stato di Brno.

Negli anni 1843 - 1849 fu costruito alla periferia nord-est di Brno un complesso delle gallerie ferroviarie per migliorare il collegamento tra Brno e le zone del Carso Moravo. Sulla linea ferroviaria tra Brno e Česká Třebová furono progettate 11 gallerie e 60 ponti di una lunghezza totale di 1995 metri. Si svolse una gara d’appaltoper la realizzazione del tratto da Brno a Blansko, che vinse l’imprenditore italiano Felice Tallachini. Durante la costruzione ci furono impegnati attorno a 3000 uomini, lavori in galleria nella fase di scavo e avanzamento con perforazione e sparo furono eseguiti da oltre 200 specialisti italiani che lavoravano a turni ininterrotti, la velocità massima di avanzamento fu di 20 centimetri al giorno. Il rivestimento delle gallerie fu di pietra bianca in stile impero, nella sua parte superiore la galleria fu supportata dalle mensole e sopra di esse si rialzava una volta liscia, inclinata verso il centro in modo tale da sembrare un tetto. Negli anni ’50 del XX secolo si decise ad ampliare le gallerie, rovinando però il loro aspetto originario. Alcune gallerie furono addirittura demolite. Per l’ultima fu smontata la Galeria di Obřany e dell’idea iniziale di ricostruire almeno il suo bel portale in un altro luogo, non se ne fece niente. L’unica galleria a sopravvivere il “rimodernamento” fu la Galleria di Nový Hrad (Novohradský tunel), dove ancora oggi possiamo ammirare il lavoro preciso e elegante dei nostri antenati.

Apertura: accessibile liberamentehttp://spz.logout.cz/infra/obrany.html

gallerie FerroViarie nella Valle del FiuMe sVitaVa

Egbert Belcredi (* 1816 Jimramov – † 1894 Brno)padrone della tenuta di Líšeň, discendente della famiglia nobile lombarda dei Belcredi, fu patriota e nobile illuminista. Viene considerato uno dei politici moravi più rilevanti della sua epoca, sostenitore delle aspirazioni costituzionali del popolo ceco, difensore fervido degli interessi della Moravia. Fu presidente del circolo “Matice moravská” (sostenitori e diffusori della nuova cultura umanistica e scientifica), della “Unione cattolico-politica” di Brno, dell’organizzazione “Moravská orlice” (Aquila Morava) e uno dei fondatori del “Besední dům” (centro culturale e sociale dei sostenitori della lingua e cultura ceca nelle zone mistilingue che furono da sempre le terre morave). Il suo nome porta una via di Líšeň e anche il Castello, che dopo cambiamenti politici della Repubblica Ceca negli anni ’90 del XX secolo, fu restituito alla Famiglia dei Belcredi.

Tuřany (originariamente una cittadina, in seguito annessa a Brno) è uno dei luoghi più importanti e rappresentativi di pellegrinaggio mariano della Moravia. Una leggenda narra che da queste parti fu nascosta dai fedeli la statuetta della Vergine Maria che portarono gli apostoli slavi San Cirillo e Metodio a Velehrad. Nel remoto 1050 un contadino di Chrlice, tornando dai campi, vide all’improvviso una luce accecante, proveniente da un cespuglio di rose. Si avvicinò e vi trovò una statuetta di Beata Vergine Maria con Gesù Bambino. Il luogo di ritrovamento divenne ben presto un luogo di pellegrinaggio e diede motivo per far ricostruire una vecchia chiesa romanica. Verso il nord della chiesa originaria fu costruita dall’architetto Giovanni Battista Erna negli anni 1693 - 1698 la Chiesetta di Sant’Anna in stile del primo barocco, appartenente ai gesuiti. La chiesa ottenne il suo aspetto odierno nel XIX secolo, quando fu ampliata la sua cappella, realizzata una nuova facciata monumentale e aggiunti due alti campanili.

Apertura: tutto l’annoHanácká ulice

620 00 Brnowww.turany.cz

http://www.sweb.cz/farnost.turany

chiesa dell’annunciazione alla Beata Vergine Maria Brno-tuřany

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Leonard Garo di Bissone(* 1528 Bissone, l’odierna Svizzera – † 1574 Moravský Krumlov)proveniente da una famiglia di costruttori di Bissone, una cittadina sul Lago di Lugano, all’epoca il territorio italiano. Negli anni 50 del XX secolo è stata trovata nella Chiesa parrocchiale di Ognissanti di Moravský Krumlov una lapide con il suo ritratto scolpito. In Moravia lavoravano anche altri membri della famiglia Garo, per esempio nella città di Dačice visse e lavorò Francesco Garo.

Il castello, in origine gotico, fu ampliato e ristrutturato in stile rinascimentale nel XVI secolo. Da vedere è senza dubbio il cortile rinascimentale con le arcate che ricordano l’architettura dei grandi palazzi genovesi. I signori di Lipá, già proprietari del castello, scelsero per la ristrutturazione l’architetto italiano Leonard Garo di Bissone. Due secoli dopo, la famiglia Lichtenstein fece ristrutturare il castello in stile barocco, nonché fece realizzare anche il grande giardino secondo le regole del parco inglese, la cappella classicista e la tomba di famiglia.Oggi il castello è di proprietà privata. Al pubblico è accessibile solo la Sala dei Cavalieri dove posiamo ammirare il capolavoro del pittore e scultore ceco Alfons Mucha, uno dei più importanti artisti dell‘Art Nouveau. Si tratta dell’Epopea Slava, una serie di grandi dipinti che descrivono la storia del popolo slavo, realizzati tra gli anni 1910 e 1928.

Apertura: IV–X, chiuso lunedìKlášterní nám. 125

672 11 Moravský Krumlovwww.mkrumlov.cz

castello Moravský Krumlov

Francesco di Paola(* 1416 Paola (Cosenza), Italia – † 1507 Plessis-lès-Tours, Francia)San Francesco di Paola fu un religioso italiano, proclamato santo da papa Leone X nel 1519. Eremita, è il fondatore dell‘Ordine dei Minimi. L’Ordine è ritornato nel Convento di Vranov u Brna nel 1992, dopo più due cento anni. La costruzione della Chiesa Parrocchiale della Natività di Maria Vergine del primo barocco risale all’inizio del XVII secolo ed è uno dei monumenti molto rari nel suo genere. Fu costruito da Andrea Erna secondo il progetto di Giovanni Maria Filippi.

Il castello di Rosice, costruito in stile tardo Rinascimentale, è una delle costruzioni dominanti dell’omonima cittadina che si trova a 20 km all’ovest di Brno. Il castello è situato in un colle prominente poco sopra al confluente del fiume Bobrava e del ruscello Říčanský potok. Attorno al cortile interno che richiama lo stile italiano, si sviluppa un complesso edificio a quattro ali con le volte ben conservate, decorazioni pittoriche ed arcate dell’andito che incorniciano rilievi realizzati secondo disegni italiani di stile rinascimentale. Le sale in stile barocco sono decorate con stucchi. Alla costruzione del castello partecipò probabilmente anche l’architetto italiano Leonard Garo di Bissone, nonché lo scalpellino Francesco Canevale, visto che negli archivi di Rosice furono trovati alcuni documenti che parlano dei debiti non saldati per lavori eseguiti appunto da questo scalpellino italiano. Le decorazioni scultoree, conservate solo parzialmente, vengono attribuite invece ad un altro maestro italiano Giorgio Gialdi.

Apertura: IV e X nel fine settimana, V–IX chiuso lunedìŽerotínovo náměstí

665 01 Rosicewww.zamek.rosice.cz

castello rosice

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é uno dei luoghi più remoti di pellegrinaggio mariano della Moravia. Originariamente al posto della chiesa odierna si trovavano due chiese medievali. All’inizio del XVIII secolo non furono però più in grado di raccogliere tutti i pellegrini che ci venivano e quindi nel 1718 l’Abate di Zábrdovice scelse per la ricostruzione e amplificazione di tutta l’area l’architetto di origine italiana Giovanni Blaseo Santini Aichel, che riuscì con successo a realizzare il concetto dei Premonstrati che s’immaginavano un’ampia chiesa in stile barocco, collocata bene nel contesto della natura. La pianta della chiesa è a croce greca, decorata in stile barocco con il passaggio di luce molto particolare. Il progetto della chiesa non fu pienamente realizzato per motivi economici e rimase parzialmente incompiuto, nonostante ciò la chiesa è una delle opere più brillanti e più intense di Santini.

Apertura: tutto l’anno679 05 Křtiny

http://krtiny.katolik.czwww.santini.cz

Chiesa dei SS. Pietro e Paolo di ŘeznoviceNella frazione di Ivančice, chiamata Řeznovice, si trova un monumento d’importanza europea – una chiesetta romanica, che fece costruire attorno al 1160 Conrado Ottone dei Premyslidi. L’edificio si ispira all’architettura lombarda dello stesso periodo ed assomiglia la Vecchia Cappella di Ratisbona.

Non solo la città di Brno ha il suo Palazzo dei Signori di Lipá, ma anche ad Ivančice si trova un palazzo con l’omonimo nome – si tratta del Palazzo Municipale che porta sulla sua facciata gli stemmi di questa Famiglia Nobile. D’origine fortezza gotica, fu in seguito ricostruita nel palazzo rinascimentale dal costruttore ed architetto italiano Antonio di Valdi (per il suo amico, cordaio e commerciante Simon Pírko) con aiuto dei suoi connazionali maestri scalpellini. La costruzione a base quadrata, con un magnifico portale di Gialli, richiama alla mente le sfarzose case patrizie italiane. Oggi il palazzo ospita il Municipio.

Apertura: orari di apertura del Municipio al pubblicoPalackého náměstí 6

664 91 Ivančicewww.muzeumbrnenska.cz

www.ivancice.cz

castello ivančice chiesa della Vergine MariaKřtiny

Giovanni Blaseo Santini Aichel (* 1677 Praga – † 1723 Praga) rappresentante della terza generazione degli scalpellini italiani, naturalizzati a Praga. Nacque con un handicap fisico e non potendo continuare la professione di famiglia, fu incamminato per la professione di pittore. Nonostante il suo fisico sofferente, diventò il rappresentante espressivo dell’arte e architettura gotica barocca. Le sue opere sono considerate le perle architettoniche: Chiesa pellegrina sulla Montagna Verde di Žďár nad Sázavou, iscritta nell’elenco del Patrimonio mondiale UNESCO; Convento della Chiesa di Plasy, Chiese claustrali di Kladruby, Želiva, Sedlc u Kutné Hory; Castello di Karlova Koruna e tanti altri ancora.

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Miramare MoravoQuando l’industriale moravo Richard Ježek vide il suggestivo Castello di Miramare di Trieste, rimase stupefatto a tal punto che fece costruire a Blansko nello stesso stile un edificio amministrativo e serbatoio d’acqua per la sua fabbrica. Il progetto dell’edificio in stile Windsor realizzò il costruttore Jaromír Roučka. Il palazzo si trova in via Svitavská a Blansko e non è aperto al pubblico.

Quando alla fine del XVII secolo entrò in possesso delle proprietà e latifondi di Lomnice il nuovo proprietario – il conte Francesco Serenyi, fu deciso di far costruire al posto della chiesa medievale una nuova chiesa in stile barocco. Il progetto fu assegnato all’architetto italiano Giovanni Pietro Tencalla e nel 1669 si cominciò con i lavori. La scelta del costruttore Pavel Wimberg avvenne in base alle referenze presentate che dimostravano che egli aveva le conoscenze ed esperienza sufficienti per poter affrontare un compito così importante (costruttore della Chiesa di Zábrdovice). Sotto la sua guida la costruzione proseguiva però molto lentamente e alla fine fu dimesso. A questo punto subentrò il rinomato architetto di Brno di origine italiana Giovanni Battista Erna, riuscendo in breve tempo a terminare la chiesa, modificando parzialmente il progetto originario. La Chiesa fu terminata nel 1682 e consacrata un anno dopo.

Apertura: in occasioni speciali nám. Palackého 73

679 23 Lomnicewww.farnostlomnice.cz

chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria lomnice u tišnova

La storia della costruzione di questa Chiesa è legata alle ambizioni di elevare la Prepositura di Rajhrad alla sede abbaziale. Giovanni Blaseo Santini Aichel fu incaricato di fare il progetto proprio nel momento in cui sembrava che queste grandi ambizioni stessero per realizzarsi. Lavori proseguivano abbastanza velocemente, anche se le fondamenta dovevano essere messe sui pali di legno con una griglia a causa di una base instabile. Tuttavia Santini non vide terminata l‘opera, morì infatti solo un anno dopo l’inizio dei lavori. Oggi la Chiesa è sede del Museo della Letteratura della Moravia.

Apertura: tutto l’anno, Museo chiuso lunedì Památník písemnictví na Moravě

Klášter 1664 61 Rajhrad

www.rajhrad.cz/benediktini

chiesa PrePositurale dei ss. Pietro e Paolo rajhrad

Antonio AichelIl nonno dell’illustre Giovanni Blaseo proveniva dalla cittadina Roveredo che si trova sulle rive del Lago di Lugano. La cittadina si chiamava all’epoca Aichel e così Antonio, quando venne in Boemia, aggiunse questo nome al suo. Quando nel lontano 1635 si sposò a Praga, da testimoni di nozze gli fecero Carlo Lurago e Santini de Bossi che diventarono più tardi anche i compari di suo figlio Santini Aichel, il padre di Giovanni Blaseo.

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Chiese di RousínovL’architetto Domenico Martinelli lasciò la sua impronta anche a Rousínov. E’ autore del progetto della Chiesa di S. Maria Maddalena, la cui costruzione venne affidata a Giulio Tini. Lo stile di Martinelli si vede anche nella Chiesa di San Venceslao di Rousínovec, realizzata dal suo collaboratore milanese Pietro Giulietti. Vicino a Rousínov, sopra una collina fra i vigneti di Austerlitz, sorge la Cappella di St. Urbano, patrono dei vignaioli. Nel 1861 la Cappella fu demolita e venne ricostruita fedelmente secondo il progetto originario di Martinelli.

Il castello, originariamente costruito in stile gotico, acquistò il suo aspetto odierno nel XVII secolo sotto il Vescovo Carlo II di Lichtenstein-Kastelkorn. Il progetto fu affidato all’architetto Giovanni Pietro Tencalla. Per prima cosa fu ristrutturato l’edificio di due piani tuttora esistente (1665 - 1675), dopodichè fu aggiunta un’altra ala (1680 - 1862). Questo castello rinascimentale è ora sede del Museo della Provincia di Vyškov che offre ai visitatori otto esposizioni permanenti di archeologia, storia, etnografia ed arte.

Apertura: V–X chiuso lunedì, XI–IV chiuso lunedì, sabato e domenicanám. Čs. armády 2

682 01 Vyškovhttp://muzeum.vyskov.cz

Sylvestr Fiotacostruttore italiano di Chiavenna in Lombardia, venne a Boskovice nel 1598. Ci si sposò, comprò due case e divenne un onorevole patrizio. A parte la Sinagoga Maggiore partecipò alla ristrutturazione del Castello di Boskovice e alla costruzione della Torre della Chiesa.

La Sinagoga maggiore è opera del costruttore lombardo Sylvester Fiota che la progettò nel 1638 sulla richiesta della comunità ebraica locale. Alla fine del ‘600 fu considerata troppo stretta e quindi ampliata e ristrutturata. Diventò uno dei modelli delle sinagoghe in stile barocco in Boemia e Moravia. L’edificio, per molti anni lasciato senza la necessaria manutenzione, andò in rovina e diventò pericolante. Pochi anni fa fu ristrutturata completamente e dal 2002 è di nuovo aperto al pubblico. Dentro la Sinagoga è allestita la mostra “La città ebraica di Boscovice”. Negli scantinati della casa “U Templu 3/5” di fronte alla Sinagoga, venne ufficialmente identificato un mikvé (o mikveh), un bagno di purificazione rituale.

Apertura: IV–XTraplova ulice

680 01 Boskovicewww.boskovice.cz/muzeum

castello Vyškovsinagoga Maggiore Boskovice

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La Chiesa in stile tardo gotico del XV secolo è senza dubbio una delle opere più significative della città. La Cappella di Santa Otilia, riccamente decorata con stucchi realizzati dall’artista italiano Baldassare Fontana, ci fu invece aggiunta nel 1690. Qualche anno dopo, un incendio devastante danneggiò la Chiesa che rimase in uno stato pietoso fino al XVIII secolo. Sotto la guida dell’architetto Giovanni Pietro Tencalla la Chiesa fu ristrutturata, venne aggiunta la Torre occidentale e la navata centrale fu barochizzata.

Apertura: tutto l’anno (orario messe)Kostelní ulice

682 01 Vyškovwww.vyskov-mesto.cz

chiesa dell’assunzione della Beata Vergine MariaVyškov

Il paese si trova a dieci chilometri da Vyškov e si può vantare di una storia millenaria. Gli edifici storici più rilevanti sono senza dubbio la Chiesa barocca di Sant’Andrea e il Castello che si trovano nel centro storico della città. L’aspetto tardo - rinascimentale del Castello è il risultato delle ampie modifiche architettoniche che risalgono ai tempi, in cui la proprietà del Castello passò alla famiglia nobile Bukůvka di Bukůvka. Nel 1608 i signori di Bukůvka assegnarono i lavori di ristrutturazione all’architetto italiano Antonio Lorenzo Paris. All’edificio vennero aggiunte tre ali di due piani con pittoreschi ballatoi ad arcate e colonne toscane. Giovanni Foncun è invece autore di stemmi, scritte e lavori da scalpellino. Il Castello non è attualmente aperto al pubblico perché sta aspettando una completa ricostruzione.

Wiedermannova ul.683 23 Ivanovice na Hané

castello ivanovice na hané

Antonio Lorenzo Parisarchitetto e costruttore italiano che operò atra gli anni 1590 e 1608 a Brno. Collaborò alle modifiche del Castello di Spielberg dopo l’incendio devastante del 1578. E’ anche autore della ricostruzione del Castello di Kuřim.

Baldassare Fontana(* Chiasso, odierna Svizzera – † 1733 Chiasso)scultore e stuccatore italiano, operò non solo nella sua patria, ma anche in Moravia e Polonia. Le sue opere sono da ammirare nel Castello Arcivescovile di Kroměříž, nei Castelli di Uherčice, Vřesovice o Šebetov, nel Monastero dei Cistercensi di Velehrad, nella Chiesa di San Michele, nel Monastero di Hradisko, nel Palazzo dell’Arcivescovo di Olomouc, nella Basilica sulla Collinetta Santa ecc.

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Nové zámky Nesovice Uscendo da Brno verso Bučovice si vede sulla sinistra un incantevole edificio chiaro. Si tratta di un castello, realizzato tra gli anni 1561 e 1569 da un ignoto architetto dell’Italia settentrionale. Nella costruzione si intrecciano elementi architettonici del castello italiano con la villa “Barco” (termine “barco” viene dal latino parricum ed indica un terreno recintato). Particolare è anche il tetto, realizzato con listelli a coda di rondine. L’edificio, che ha quasi mezzo secolo, è oggi di proprietà privata e non è accessibile al pubblico.

Il castello di Bučovice è uno splendido esempio del Rinascimento italiano dei paesi d’oltre Alpi. Il suo stile rinascimentale è puro, non gli fu dato l’aspetto rinascimentale con una ricostruzione in un secondo tempo, come accadde a molte altre fortezze e castelli. Fu realizzato secondo il progetto del mantovano Jacopo Strada che lavorò a lungo per la corte imperiale di Vienna, come architetto, mercante di antichità e manager di artisti, tra i quali Tiziano. Il castello ha un bel cortile colonnato (90 colonne) ad arcate e 540 rilievi con motivi bellici, stemmi, animali fantastici, mascaroni e strumenti musicali. Le sfarzose decorazioni all’interno del castello sono in stile manierista. Stupenda la Sala delle Lepri, che prende nome dal ciclo di dipinti allegorici, dove viene rappresentato il mondo alla rovescia con le lepri che cacciano i cani. Il cortile ospita una stupenda fontana manierista, realizzata da Pietro Maderna secondo il disegno di Giovanni Giacomo Tencalla. Da ammirare ci sono anche opere degli scalpellini italiani Elia Canavale e Antonio Silva.

Apertura: IV a X nel fine settimana, V–IX chiuso lunedì Castello 1

658 01 Bučovicewww.bucovice-zamek.cz

castello Bučovice

Santino Bussi(* 1666 Bissone, odierna Svizzera – † 1736 Vienna)stuccatore italiano, visse e lavorò soprattutto a Vienna. E’ uno dei massimi esponenti del tardo barocco viennese. Nella Repubblica Ceca possiamo ammirare le sue decorazioni nel Castello di Austerlitz, Koloděje o nel Palazzo Clam-Gallas nella Città Vecchia di Praga

Il castello Slavkov segna il profilo della cittadina morava di Slavkov u Brna, meglio conosciuta come Austerlitz. A circa 20 km da Brno, nei luoghi della famosa battaglia napoleonica, sorge l’elegante silhouette del castello di Slavkov, la cui ricostruzione da una fortezza medievale in un castello di stile barocco durò oltre mezzo secolo. La ricostruzione iniziò alla fine del XVII secolo secondo il progetto di Domenico Martinelli. Nei lavori proseguì l’architetto viennese di origine italiana Ignazio Valmaggini e l’opera fu terminata nel 1752 da Venceslao Petruzzi. Interni del castello vennero decorati per altri quindici anni da diversi artisti italiani. Affreschi sono opera di Andrea Lanzani, realizzati in collaborazione con lo stuccatore Santino Bussi. Insieme alla ricostruzione del castello venne realizzato anche il giardino Rinascimentale con un gioco di parterre con fiori e delimitazioni basse ed un’aranciera decorata da affreschi di Lanzani e statue di Giovanni Giuliani. L’aspetto del giardino venne modificato nel corso dei secoli e solo negli anni ’70 del XX secolo venne riportato all’originario splendore barocco.

Apertura: VI–VIII tutti i giorni, IV–V a IX–XI chiuso lunedì, XII–III su prenotazione

Palackého nám. 1684 01 Slavkov u Brna

www.zamek-slavkov.cz

castello slavkov u Brna

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Uherské HradištěL’impronta degli artisti ed architetti italiani si trova anche ad Uherské Hradiště. La Chiesa dell‘Annunciazione di Maria Vergine è decorata dagli stucchi di Baldassare Fontana, che nel 1757 ricostruì anche l’adiacente Monastero Francescano, in cui possiamo ammirare la pittura illusionistica italiana. La Chiesa di S. Francesco Saverio venne realizzata tra gli anni 1670 e 1685 da Giovanni Ieronimo Canevalle secondo il progetto di Giovanni Domenico Orsi.

Uherský BrodAutore di molti edifici della città, legati al nome di Comenius (nome latinizzato di Johan Amos Komenský o, in italiano, Comenio, teologo e pedagogista ceco) è un illustre architetto italiano Domenico Martinelli. Ricostruì in stile barocco la dimora signorile “Panský dům” (1690) e secondo il suo progetto venne realizzata la Sala barocca delle Colonne “Baraník”(1690 - 1693) ed anche la Chiesa dell’ Immacolata Concezione Maria Vergine (1717 - 1733).

In origine un Monastero Cistercense, che fu costruito nel XIII sec. in un luogo di pellegrinaggio. Un giorno d’oggi è uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti della Moravia. Il complesso con la Chiesa è di stile tardo-romanico con cenni del primo gotico. A cavallo tra XVII e XVIII secolo la chiesa venne ricostruita in stile barocco. Alle decorazioni della Basilica, una delle più grandi delle nostre parti, parteciparono molti artisti importanti – scultore e stuccatore Baldassare Fontana, scalpellino e marmista Andrea Allio, pittori Paolo Pagani e Ignazio Raab e tanti ancora. Accessibile al pubblico è anche il Lapidario e 500 metri di anditi.

Apertura: tutto l’annoStojanovo nádvoří 206

687 06 Velehradwww.velehrad.cz

http://velehrad.maticevelehradska.cz

luogo di Pellegrinaggio, con la Basilicadell‘assunzione della Vergine Mariae di san cirillo e san Metodio Velehrad

Cappella di Santa Barbara sulla collina ModlaNella Cappella ci sono le tombe dei Signori di Petrvald e Bertold. La Cappella (da Buchlov raggiungibile a piedi in 15 minuti), realizzata in stile di tardo manierismo moravo, progettata probabilmente da Giovanni Pietro Tencalla o Giovanni Battista Erna, fu terminata nel 1672.

è un castello barocco del XVII secolo. Una leggenda narra che lo fece costruire Giovanni Detrich Petrvald per la sua adorata moglie italiana. Si racconta infatti che la donna desiderava abitare in una dimora accogliente e calda che le farebbe ricordare la sua amata Italia. In realtà, la signora Agnese Eleonora di Colonna-Fels aveva sì degli antenati italiani, lei stessa proveniva però dal Tirolo. Da modello per la costruzione del castello servì in ogni caso la „villa rustica“ italiana. L’identità del suo architetto è invece incerta. Si pensa perfino agli architetti rinomati come Domenico Martinelli o Carlo Fontana, ma non ne siamo certi. La ricca decorazione a stucco è invece opera certa di Baldassare Fontana.Il complesso è composto da due edifici, divisi da un cortile: dal castello inferiore (dimora della famiglia) e castello superiore (edifici amministrativi) e da un esteso parco adiacente in stile barocco. All’origine venne realizzato un giardino all‘italiana, profondamente decorativo e architettonico, in un secondo tempo fu parzialmente modificato in un giardino francese ed alla fine assunse uno stile sentimentale.

Apertura: Castello IV a X nel fine settimana e nei festivi, V–VI a IX chiuso lunedì,

VII–VIII tutti i giorni; il parco tutto l’anno687 08 Buchlovice

www.zamek-buchlovice.cz

castello Buchlovice

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Granaio padronale Il granaio del Vescovo in stile barocco in periferia di Kroměříž, chiamata Novosady, fu realizzato secondo il progetto di G. P. Tencalla solo dopo la sua morte nel 1714. L’aspetto odierno gli diede alla fine del XVIII secolo il costruttore J. A. Grimm.

Cimitero barocco di StřílkyA 30 chilometri al sud da Kroměříž, dietro uno spesso muro di pietra arenaria si trova un cimitero di quasi 2 000 mq, costruito negli anni 1730 – 1743. L’autore di questo opera di importanza europea è probabilmente l’architetto di Kroměříž di origine italiana Ignazio Giuseppe Cirani di Bolleshaus.

Gli architetti Filiberto Lucchese e Giovanni Pietro Tencalla vi realizzarono anche il giardino manieristico in stile tardo rinascimentale, all’epoca fuori le mura della città di Kroměříž. Alla realizzazione del giardino collaborarono molti artisti italiani, tra i tanti citiamo i due stuccatori Quirino Castelli e Carlo Borsa e il pittore Carpoforo Tencalla.Il terreno infertile e paludoso fu trasformato in un bellissimo frutteto. Dall’entrata principale si estende un ampio colonnato di 244 di lunghezza con un centinaio di statue e busti, ispirati all’antichità. Tutta l’aria è intessuta da un geniale sistema degli acquedotti da cui veniva condotta l’acqua con le pompe in numerosi vivai, laghetti e giochi d‘acqua. Nella parte settentrionale fu costruita una chiesa rotonda con il pendolo di Foucault, nella parte meridionale si innalzano invece due collinette artificiali, chiamate le Collinette delle Fragole.

Apertura: tutto l’annoGenerála Svobody

767 01 Kroměřížwww.azz.cz

gardino di Fiori Kroměříž

Carlo II di Lichtenstein–Kastelkorn(* 1623 Kladsko – † 1695 Olomouc)Il vescovo di Olomouc, di origine del Sud Tirolo, l’odierna regione italiana autonoma Trentino-Alto Adige. Non fu solo il Principe Vescovo (ecclesiastico), ma anche il Principe (laico), che ai suoi Capitoli (il Capitolo o collegio di Canonici è un gruppo di sacerdoti istituito dalla Santa Sede) promise di “costruire e ristrutturare”, e infatti mantenne pienamente la sua promessa. Viene chiamato il secondo fondatore della città di Kroměříž, perché per merito suo vi nacque il castello di alta rappresentanza con un giardino stupendo, nonché furono costruiti granai, condotte fognarie ed anche un ospedale. Ad Olomouc fece realizzare invece il Palazzo dell’Arcivescovo e per merito suo vennero ricostruiti anche i Castelli di Mírov, Chropyně e Vyškov.

La città di Kroměříž, chiamata “Atene della Haná” (Haná - zona etnografica della Moravia centrale), si può vantare di uno stupendo complesso del Castello con giardini, che è stato iscritto nel 1998 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell‘UNESCO. Il Palazzo dell’Arcivescovo in stile primo barocco fu costruito per volontà del Vescovo Carlo II di Lichtenstein–Kastelkorn negli anni 1664 e 1695. Il progetto venne affidato agli architetti Filiberto Lucchese e Giovanni Pietro Tencalla. Nella Sala Rosa possiamo vedere quadri del pittore italiano Jacopo da Ponte detto Jacopo Bassano. Anche le decorazioni e rivestimenti delle pareti della Sala della Podestà in finto marmo con stucchi dorati e il caminetto furono realizzati dagli artisti italiani.

Apertura: IV a X nel fine settimana, o su prenotazione, V–IX chiuso lunedìSněmovní nám. 1

767 01 Kroměřížwww.azz.cz

Palazzo dell’arciVescoVoKroměříž

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MikulovIl Castello di Mikulov, la sede principale della famiglia Liechtenstein, fu ricostruito diverse volte fino all’aspetto odierno di stile barocco. Nel XVI secolo modificò il costruttore italiano Gialdi uno dei quattro bastioni rinascimentali in una sala di rappresentanza. Questa sala fu un secolo dopo ristrutturata in stile manierista da Andrea Erna, che è probabilmente anche autore della vicina Chiesa di San Giovanni Battista.

Il Castello di Valtice, anche esso iscritto nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, mantenne il suo aspetto della metà del XVII secolo. Un progetto grandioso, in cui si espresse uno stile manierista, fece Giovanni Giacomo Tencalla. In seguito proseguivano, sui suoi disegni i lavori, condotti dal padre e figlio Erna. Il Castello venne poi barocchizzato secondo il progetto di Johan Bernard Fischer di Erlach, con il direttore dei lavori l’architetto Domenico Martinelli.G. G. Tencalla diresse lavori durante la costruzione della chiesa del luogo – Chiesa dell‘Assunzione della Vergine Maria. Ci fu però un crollo della volta, e Tencalla – considerato responsabile della disgrazia, dovette abbandonare lavori che furono affidati ad Andrea Erna. Le decorazioni interne della chiesa sono opera dello scalpellino Dominik Morelli e stuccatori Bernardo Bianchi e Giovanni Tencalla - parente diretto dell’architetto Giacomo Tencalla. L’autore del quadro d‘altare, posto al centro dell‘altare, è invece Gaetano Fanti.

CastelloApertura: V–IX chiuso lunedì, X nel fine settimana

Zámek 1694 01 Valtice

www.zamek-valtice.cz

ChiesaApertura: tutto l’anno, (orario messe) (lu, me, ve, do)

nám. Svobody694 01 Valtice

www.radnice-valtice.cz/cz/cms.php/pamatky-kostel.php

castello e chiesa Valtice

Castello di MiloticeIl Castello barocco di Milotice, a pochi chilometri da Kyjov, viene chiamato la Perla della Moravia sud-orientale. Anche qui troviamo l’impronta degli artisti italiani. I soffitti stuccati delle anticamere furono realizzati da Giovanni Michele Fontana, il progetto invece è probabilmente opera di Antonio Salla e Domenico Martinelli.

L’area di Lednice – Valtice si estende su quasi duecento chilometri e fa parte dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO dal 1996. Su quest’area vi si trovano palazzi della nobiltà, piccoli castelli da caccia, una cappella, parchi, giardini, fiumi, stagni e vivai e numerosi boschi. Uno dei monumenti più importanti di quest’area è senza dubbio il Castello rinascimentale di Lednice. Alla sua costruzione presero parte numerosi artisti – Giovanni Giacomo Tencalla, Francesco Carrati, Andrea Erna e suo figlio Giovanni Battista Erna. Il castello notò la prima significante modifica nel XVII secolo, quando l’architetto italiano Domenico Martinelli, insieme a Johan Bernard Fischer di Erlach, lo ricostruì in stile barocco. Il romantico aspetto odierno nello stile gotico-inglese Tudor risale invece al XIX secolo. Il Castello è circondato dai giardini e un vasto parco barocco, che fu rifatto in un secondo tempo da due architetti italiani Fanti e Michelli.

Apertura: IV a X nel fine settimana, o su prenotazione, V–IX chiuso lunedìCastello 1

691 44 Lednicewww.zamek-lednice.info

castello lednice

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Published by : South-Moravian Tourist Authority Texts: S. SanžaTranslation: BM BUSINESS CONSULTANTSPhotographs: Měst IC Boskovice archives, Czechtourism archives, MMB archives, MZLU ŠLP Křtiny archives, Sdružení České dědictví UNESCO archives, P. Nohel’s archives, TIC Beseda Znojmo archives, M. Bouška, I. Durkajová, J. Frišová, V. Kotulán, J. Kruml, E. Obůrková, P. Přádka, V.Urban.Graphics: L. NěmečekProduced by: Propag servis Brno, Advertum Printed by: POINT CZ Published: 2008

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Nel cuore del centro storico, con i suoi palazzi in stile rinascimentale e barocco, si trova anche un bellissimo Palazzo del Nuovo Municipio. Nel palazzo, che nacque dalla fusione di tre edifici preesistenti, si entra attraverso un “mazhaus” (un grande ingresso alle case Medievali e Rinascimentali) del 1570. L’autore delle plastiche di Adamo ed Eva sul portale principale è lo scultore italiano Giorgio Gialdi (1606). Il bel cortile rinascimentale è cinto da portici con arcate toscane su due lati ed ha due piani di logge. Il Palazzo porta il nome del generale Golč (un generale di Valdstein), all’epoca proprietario del palazzo. Oggi il palazzo è sede del Municipio.

Apertura: tutto l’anno, orari di apertura del Municipio al pubblico Obroková 10

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Palazzo di golč znojmo

Castello di Uherčiceun esteso castello rinascimentale, composto dall’abitazione della famiglia nobile, edifici amministrativi e uno splendido parco inglese. Alla costruzione, realizzata a cavallo tra XV e XVI secolo, venne aggiunto il cortile d’entrata con arcate e colonne toscane. Un secolo più tardi, l’architetto Francesco Martinelli modificò gli esterni del castello. Nella cappella, andito e sale possiamo ammirare le magnifiche decorazioni di stucco di Baldassare Fontana.

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