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www.consumerclassroom.eu Kit di economia della condivisione e collaborativa IMPARATE COME FUNZIONA ORGANIZZANDO UN VIAGGIO PER IL WEEKEND

Kit di economia della condivisione e collaborativa · quali prodotti, alloggi, trasporti e perfino denaro. La proliferazione di piattaforme digitali (app e siti web) rende possibile

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Kit di economia della condivisione e collaborativaIMPARATE COME FUNZIONA ORGANIZZANDO UN VIAGGIO PER IL WEEKEND

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1. Panoramica della lezioneDescrizione dell’attivitàQuesta lezione farà riflettere gli studenti sulle opportunità e sui problemi collegati all’economia della condivisione. Gli studenti dovranno organizzare un viaggio e un’escursione, confrontando due modi diversi di farlo: l’economia tradizionale e l’economia della condivisione.

Materiali necessariComputer o tablet con connessione a Internet

Obiettivi di apprendimento

COMPETENZE E CONOSCENZE

• Imparare come funzionano i mercati di redistribuzione e le piattaforme peer to peer (P2P)

• Comprendere i rischi e le opportunità connesse all’utilizzo delle piattaforme di economia collaborativa

• Imparare di più su vari stili di vita collaborativi e sostenibili

• Abilità IT per le piattaforme collaborative

• Gestione di budget limitati

COMPORTAMENTI• Resilienza della comunità

• Consumo collaborativo e sostenibile

• Risparmiare denaro

• Valutare criticamente le opportunità e la convenienza economica del modello peer to peer e anche i suoi rischi

• Controllare in modo proattivo i diritti e le responsabilità quando si utilizzano piattaforme P2P o dell’economia

collaborativa o della condivisione.

Nell’ultimo decennio, si è diffusa una vasta gamma di attività, servizi e prodotti generalmente denominata “economia della condivisione o collaborativa” che sta determinando un cambiamento nelle abitudini di consumo delle persone. L’economia della condivisione offre effettivamente nuove opportunità e vantaggi ai consumatori, ma presenta anche delle sfide.Il kit della lezione vi fornisce importanti informazioni di base ed esercizi pratici affinché i vostri studenti capiscano come funziona l’economia della condivisione rispetto al modello tradizionale.

Gruppo di età: Dai 12 ai 18 anni.

Durata: Un esercizio pratico di circa 45 minuti

Argomenti e collegamenti al curriculum scolastico: Economia aziendale, studi sui consumatori, economia, studi sociali

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Informazioni di baseL’ORIGINE DELL’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE

Il concetto di base e originario dell’economia della condivisione è la condivisione di beni sottoutilizzati invece di acquistarne di nuovi, allo scopo di risparmiare denaro e di adottare uno stile di vita più sostenibile ed ecologico. L’economia della condivisione o collaborativa oggi è diventata un concetto piuttosto ampio, usato per descrivere molti tipi diversi di iniziative, di piattaforme online e di modelli imprenditoriali.

Generalmente vi sono tre attori: una piattaforma digitale che consente e facilita gli scambi tra un fornitore di accesso a beni e servizi e un utente di accesso a beni e servizi. Questo nuovo modello di mercato basato su piattaforme economiche utilizza la tecnologia digitale per consentire il baratto, la condivisione, l’affitto o la vendita di beni o di risorse quali prodotti, alloggi, trasporti e perfino denaro.

La proliferazione di piattaforme digitali (app e siti web) rende possibile entrare in contatto con persone nelle vicinanze o all’altro capo del mondo per condividere, vendere, comprare o affittare prodotti e servizi.

Le piattaforme peer to peer (P2P) in questo mercato digitale sono gli intermediari per scambiare, affittare o vendere prodotti. Queste piattaforme possono assumere ruoli economici diversi:

• organizzatori di incontri che facilitano il contatto tra il fornitore e il consumatore;

• trust builder che forniscono agli utenti sistemi di valutazione e recensione e, in caso di problemi, servizi di reclami;

• creatori di regole che fissano prezzi, penali per gli annullamenti, regole di comportamento sulla piattaforma;

• generatori di profitto per investitori/azionisti nel caso di piattaforme a scopo di lucro.

Informazioni più dettagliate si possono trovare nei seguenti documenti:

• documento riassuntivo del testo Exploratory study of consumer issues in online peer-to-peer platform markets della Commissione Europea (disponibile in varie lingue).

• La European Agenda for collaborative economy della Commissione Europea.

• Il Position paper about sharing economy di Consumer International e ANEC (La voce dei consumatori europei nell’ambito della standardizzazione).

• Norme sociali• Termini di utilizzo• Algoritmi• Meccanismi di fiducia

della piattaforma• Leggi sui consumatori• Leggi sui contratti• Altre leggi (per es.

sicurezza, alimenti, concorrenza, lavoro)

Plat

form

a Pee

r to Peer Consumatore peer to peer

Fornitore peer to peer

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L’ECONOMIA DELLA CONDIVISIONE OGGI

Attualmente esiste un’ampia varietà di piattaforme P2P. Alcune sono piattaforme di “condivisione autentica”, in cui le persone possono condividere cibo con il vicinato oppure offrire un alloggio a viaggiatori senza nessuno scopo di lucro. Altre piattaforme hanno trasformato la “condivisione in un business” e agiscono come intermediari per affittare (es. alloggi) e possono anche agevolare scambi tra singole persone, ma anche con fornitori professionisti e aziendali.

Le “piattaforme a scopo di lucro” fanno soldi:

• vendendo spazi pubblicitari o promozionali ai fornitori per aumentarne la visibilità;

• addebitando agli utenti e ai fornitori tasse di iscrizione, commissioni sulle transazioni commissioni sul cambio di valuta;

• vendendo servizi aggiuntivi (assicurazioni, fotografie, ecc.);

• riutilizzando e rivendendo dati a scopi commerciali.

I mercati delle piattaforme P2P più importanti e popolari potrebbero essere divisi come segue:

• (Ri)vendita o acquisto di prodotti – come eBay o Wallapop;

• Condivisione o affitto di prodotti – come Peerby;

• Condivisione o affitto di alloggi – come Airbnb, Wimdu o Couchsurfing;

• Condivisione o prenotazione di passaggi e percorsi in auto – come BlaBlacar o Uber;

• Impiego di persone per lavori saltuari – come Yoopies o Nimber.

Questa realtà complessa e in rapido cambiamento ha generato un dibattito tuttora in corso sulla natura e sul valore

dell’“economia della condivisione”. L’economia della condivisione è realmente la collaborazione tra persone oppure è

soltanto un nuovo modo di fare affari? È ancora l’“economia della condivisione” o è l’“economia delle piattaforme”? Un

classico esempio potrebbe essere eBay, una piattaforma popolare che ha iniziato come luogo per privati in cui vendere

e/o acquistare prodotti usati, che adesso si è trasformata in un negozio online per fornitori in gran parte professionisti che

non vendono solo prodotti usati, ne vendono anche di nuovi.

Nel settore a scopo di lucro, si possono trovare vari tipi di piattaforme:

• Piattaforme dove le persone possono guadagnare denaro extra o risparmiare denaro vendendo e acquistando

prodotti usati come Wallapop, o dove possono anche acquistare prodotti nuovi, come eBay.

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• Piattaforme esclusivamente per privati – peer to peer (P2P) or da consumatore a consumatore (C2C) – cheescludono attività professionali o aziende. Ad esempio, la piattaforma di car pooling BlaBlaCar stabilisce prezzimassimi per garantire che le persone che fanno un viaggio, paghino una quota che corrisponde al costo effettivo delviaggio. Questo meccanismo garantisce che i prezzi restino bassi ed equi.

• Piattaforme orientate al profitto e molto affermate che abbinano sia fornitori privati (da consumatore a consumatore –C2C) sia professionali o aziendali (da azienda a consumatore – (B2C), come Uber e AirBnB.

Le piattaforme su cui operano fornitori sia privati sia professionisti sono state accusate di creare nuovi problemi sociali ed economici. Ad esempio, l’evoluzione di AirBnB da piattaforma per la condivisione di case a una piattaforma di affitti prevalentemente a scopo di lucro ha causato problemi quali un aumento degli affitti per gli abitanti delle città, evasione fiscale o deterioramento di quartieri causato da “invasione di turisti” come a Barcellona o ad Amsterdam. Altri problemi legati a questo tipo di piattaforme sono: concorrenza sleale per il modello economico tradizionale, sfruttamento di manodopera a basso costo e utilizzo per scopi commerciali dei dati raccolti dagli utenti.

Ulteriori dati sul dibattito in corso sull’economia della condivisione si possono reperire sull’indagine Collaboration or business effettuata da OCU, Altroconsumo, Deco Proteste e Test-Achats/Test-Aankoop.

Per comprendere meglio come funzionano effettivamente le singole piattaforme P2P, potete dare un’occhiata ai 10 case study specifici pubblicati dalla Commissione Europea in Exploratory study of consumer issues in online peer-to-peer platform markets.

COSA SUCCEDE CHE QUALCOSA VA STORTO PER I CONSUMATORI?

L’economia della condivisione offre ai consumatori nuove opportunità e vantaggi, ma genera anche sfide e problemi. I vantaggi per i consumatori comprendono l’uso efficiente di risorse sottoutilizzate, accesso migliore a determinati prodotti e prezzi più bassi. Tuttavia, le piattaforme P2P online presentano delle sfide per i consumatori: non è sempre chiaro chi (la piattaforma o l’altro peer o entrambe le parti) sia responsabile quando qualcosa va storto e come ottenere un risarcimento.

Quando affitta o compra un prodotto/servizio su una piattaforma P2P, il consumatore deve porsi una serie di domande:

• Le informazioni sul prodotto sono affidabili? Il prodotto corrisponde alla sua descrizione? Come consumatore, aveteil diritto di cambiare idea e di riavere indietro il vostro denaro, quando comprate un prodotto online da una normaleazienda (da azienda a consumatore, B2C), ma questi diritti di consumatore non valgono quando comprate da unprivato (da consumatore a consumatore, C2C).

• Le informazioni sul servizio sono affidabili? Potete essere sicuri che la persona che vi affitta la stanza ol’appartamento ci sarà al vostro arrivo? Cosa succede se avete necessità di annullare? I sistemi di valutazione e direcensione possono non essere completamente affidabili perché le recensioni possono essere false, soggettive e

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non pare che molte persone pubblichino recensioni, se hanno avuto un’esperienza negativa.

• Chi è responsabile se qualcosa va storto? Chi vi aiuterà a trovare una soluzione? Generalmente le piattaforme declinano qualsiasi responsabilità legale e offrono aiuto solo su base volontaria o come atto commerciale, a loro discrezione.

• Quanto sono salvaguardati i vostri dati personali sulla piattaforma e presso i fornitori, e per cosa vengono usati i dati sul vostro comportamento sul sito web? Fornite i vostri dati personali a fornitori di cui a volte conoscete solo il nome di battesimo. Le piattaforme possono usare i dati sul vostro comportamento per influenzare le offerte che vi

presentano, per stabilire i prezzi e per condividerli con altri a scopi commerciali.

La Commissione Europea ha identificato cinque problemi fondamentali che emergono da questo nuovo modello economico:

• Trasparenza e chiarezza riguardanti la natura delle transazioni concluse tramite piattaforme P2P, i diritti e gli

obblighi pertinenti dei consumatori, il quadro giuridico adeguato e la sua applicazione;

• Affidabilità dei sistemi di recensione e valutazione di pari e accuratezza delle informazioni sull’identità fornite

sulla piattaforma;

• Discrepanza tra esclusione della responsabilità e responsabilità della piattaforma per la prestazione di

transazioni P2P online e procedure della piattaforma;

• Accesso al risarcimento per consumatori peer e fornitori peer;

• Problemi relativi all’utilizzo e alla protezione dei dati.

Per concludere, l’economia della condivisione è spesso presentata e anche “idealizzata” come altruistica, un’esperienza sociale importante e sostenibile per l’ambiente, e ai consumatori può piacere per questi motivi. D’altro canto, le indagini stanno iniziando a mostrare che le piattaforme più grandi sono spinte alla massimizzazione dei profitti dai loro investitori in capitale di rischio e che i loro fornitori sono sia aziende sia privati.

I consumatori possono concludere affari migliori, ma corrono alcuni rischi: hanno poche possibilità di ricorso contro la piattaforma o il fornitore quando qualcosa va storto, quindi dipendono principalmente dalla loro buona volontà.

Gli organi decisionali locali, regionali, nazionali e l’UE stanno lavorando tutti per comprendere questo nuovo settore

dell’economia e per trovare la risposta normativa adeguata.

Ulteriori informazioni si possono trovare sulla scheda informativa della Commissione Europea Key findings of problems

consumers face in the collaborative economy.

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Introduzione alla lezioneDomandate agli studenti se hanno mai sentito parlare di economia della condivisione o collaborativa e se hanno mai

usato una piattaforma P2P per comprare o affittare prodotti o servizi. Poi, presentate brevemente il concetto di economia

della condivisione e i vari tipi e caratteristiche dei mercati delle piattaforme P2P.

La lezione• Dividete gli studenti in gruppi di 4 o 5. Ciascun gruppo avrà un computer o un tablet con accesso a Internet.

• Fornite a ciascun gruppo l’allegato “Annex_1_Plan_a_weekend_trip”. Gli studenti possono usare l’allegato sul computer, oppure potete distribuire una copia stampata per ciascun gruppo.

• Chiedete a ciascun gruppo di pensare a una meta per un viaggio di un weekend con amici o familiari che potrebbe essere raggiunta con l’auto, oppure con il treno o il pullman. Dovranno organizzare il trasporto e l’alloggio.

• Inoltre, dovranno trovare l’attrezzatura necessaria per un’escursione o un’attività all’aria aperta, come uno zaino, una tenda, dei sacchi a pelo, utensili per cucinare, luci, ecc. Questi articoli non si usano regolarmente e possono essere condivisi, noleggiati o acquistati di seconda mano.

• Compilando l’allegato, gli studenti dovranno confrontare le differenze e i costi tra l’organizzazione di un viaggio mediante piattaforme di economia tradizionale e piattaforme di economia della condivisione.

• In particolare, gli studenti dovranno confrontare i procedimenti quando:

• Organizzano il trasporto (per es. comprare biglietti del treno rispetto a usare un servizio di car pooling come BlaBlaCar)

• Prenotano l’alloggio (per es. prenotare una stanza in hotel rispetto a usare una piattaforma di condivisione/affitto di alloggi come Couchsurfing)

• Cercano l’attrezzatura (per es. comprare l’attrezzatura in un negozio rispetto a usare una piattaforma di

condivisione/noleggio di articoli come Peerby).

Conclusione della lezioneAprite il dibattito: fate presentare a ciascun gruppo le informazioni trovate e discutete con la classe i vantaggi e gli

svantaggi che si hanno comprando prodotti o servizi all’interno di una sistema di economia di mercato tradizionale o una

piattaforma di economia della condivisione.

2. La lezione in dettaglio

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3. Valutazione

Valutate le conoscenze acquisite dai vostri studenti con le seguenti domande. Potete usarle per una prova in classe o

per un compito a casa.

Domande per la vostra classe1. Cos’è una piattaforma peer-to-peer?

2. Che tipo di prodotti o servizi si possono trovare nell’ambito dell’economia della condivisione?

3. Economia della condivisione contro economia tradizionale. Secondo voi, quali sono i vantaggi e gli

svantaggi dei due sistemi?

4. Quando comprate qualcosa su una piattaforma peer-to-peer, cosa potete fare se qualcosa va storto?

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4. Modifica e localizzazione

Potete indicare agli studenti le seguenti piattaforme a scopo di lucro P2P online per il vostro paese:

Italiane

SETTORE PIATTAFORMA

(Ri)vendita di prodotti subito

(Ri)vendita di prodotti secondamano

(Ri)vendita di prodotti bakeca

(Ri)vendita di prodotti kijiji

(Ri)vendita di prodotti vivastreet

Condivisione/affitto di prodotti fubles

Condivisione/affitto di prodotti shbang

Condivisione/affitto di prodotti gosharewoods

Condivisione/affitto di prodotti reoose

Condivisione/affitto di prodotti Locloc

Condivisione/affitto di prodotti useit

Condivisione/prenotazione di viaggi e passaggi in auto autostrade carpooling

Condivisione/prenotazione di viaggi e passaggi in auto Floota

Condivisione/prenotazione di viaggi e passaggi in auto jojob

Condivisione/prenotazione di viaggi e passaggi in auto takemythings

Condivisione/prenotazione di viaggi e passaggi in auto zego

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5. Risorse affini sul sito web di Consumer Classroom

Potete trovare altre risorse utili sull’economia della condivisione sul sito web di Consumer Classroom. Ecco quelle che preferiamo.

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