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L’ esperienza della Ricerca clinica in Medicina
Generale
Dott. Lino Gambarelli CSeRMEG
(Centro Studi e Ricerche in Medicina Generale)Reggio Emilia 10 marzo 2007
Dott. Lino Gambarelli CSeRMEG
La medicina generale è interessata alla ricerca
1. come strumento di conoscenza originale
2. come strumento di formazione (tra l’altro riconosciuto nel Piano Sanitario Nazionale)
3. come occasione di visibilità, autonomia e indipendenza culturale
Dott.Lino Gambarelli CSeRMEG
Alla medicina generale interessa una ricerca di qualità definita:
1. dalla rilevanza del problema
trattato in termini di salute e la sua pertinenza alla medicina generale
2. dal rigore metodologico della ricerca
3. dal controllo dei dati e l’affidabilità della loro elaborazione
4. dalla formazione alla ricerca del medico partecipante
5. dal rispetto dei principi etici riguardo a tutti i soggetti e fasi della ricerca
Dott.Lino Gambarelli CSeRMEG
Alla medicina generale NON interessa una ricerca:
1. che non sia stata preliminarmente
discussa/concordata con i medici partecipanti, fornendo loro preventivamente il protocollo e una adeguata informazione
2. in cui i medici generali svolgono un ruolo subalterno e puramente esecutivo
3. in cui i medici generali sono reclutati per contatto individuale
4. che non preveda la somministrazione gratuita dei farmaci (anche se già in commercio) ai pazienti
Dott.Lino Gambarelli CSeRMEG
e che si realizzi in particolare secondo questi principi:
1. correttezza dei rapporti economici fra medico-ricercatore e finanziatore del progetto, assicurata attraverso l’instaurazione di un rapporto non diretto, ma mediato da un organismo in funzione di garante e responsabile (ad esempio società scientifica, istituto di ricerca, ASL di riferimento)
2. per evitare conflitti di interesse con il paziente, che il compenso per i medici partecipanti non si configuri in nessun caso come un incentivo al reclutamento di quanti più pazienti possibili; il paziente deve essere informato del fatto che il medico percepisce un compenso.
R&P ricerca nella pratica
R&P
R
P trattamento intensivo dei soggetti ad alto rischio cardiovascolare
la MG in prima persona decide di adottare e verificare la praticabilità e gli esiti di una “cultura” della prevenzione
sotto-utilizzo terapie di provata efficacia scarso controllo dei fattori di rischio
R&PR&P
Giugno 2000 Inizio fase epidemiologica sulla percezione e gestione del rischio cardiovascolare da parte di 166 MMG
Dicembre 2000 Fine fase epidemiologica: dati raccolti su 3120 soggetti
Gennaio-Giugno 2001 Elaborazione dati
Giugno 2001 Presentazione/discussione dati e pubblicazione risultati
Febbraio 2002 Costituzione Gruppo Collaborativo intorno all’ipotesi del trial
Giugno 2002 Stesura protocollo definitivo
Novembre 2002 Autorizzazione Ministeriale
Gennaio-Luglio 2003 Costituzione rete di MMG/riunioni di presentazione del protocollo
Luglio 2003 Avvio fase di contatto con le ASL/Commissioni Sperimentazione/Comitati Etici
10 Gennaio 2004 Primo corso di avvio dello studio ai MMG di Verona
11 Febbraio 2004 Inizio randomizzazioni
Percorso culturale/operativo che ha Percorso culturale/operativo che ha preceduto l’inizio dello studiopreceduto l’inizio dello studio
R&P: articolazione dei due scenari dello studiosoggetti ad alto rischio cardiovascolarepopolazione
ottimizzazione delle strategie preventive di provata efficacia
praticabilità/resa degli interventi preventivi adottatirisultati attesi
obiettivi 1.
1.
efficacia/sicurezza del trattamento con n-3 PUFA
follow-up a lungo termine
n-3 PUFA 1g/die placebo
randomizzazione
valutazione dell’efficacia aggiuntiva di un trattamento con n-3 PUFA
2.
2.