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Giornalino dell’Istituto Comprensivo “G. Dezza” Anno Dodicesimo, numero 1 Dicembre 2014 L’Arco e... ...la Freccia PAROLE PER TUTTI I GUSTI UN MONDO DI ABBRACCI UNA SCELTA IMPORTANTE INCONTRO CON I DINOSAURI L’autunno prosegue e anche il nostro giornalino continua con i suoi preziosi articoli a colmare i vostri spazi di lettura. Sempre coinvolgente e avvincente, per fornire al vostro pa- lato l’intellettualismo dei “WRITERS per CASO” Anche quest’anno il vostro Grillo vi condurrà verso il clamore suscitato dai nostri “pezzi”, grazie all’esperienza che ci viene incontro per agganciare i pensieri del vero, scritti nel tessuto corollario per saziare la vostra sete di lettura. Catturare i pensieri non è semplice e a noi piacciono solo le imprese difficili ma possibili. Il Natale è prossimo e volevo guidarvi alla ricerca di una luce che splende ma non abbaglia, illumina ma non ac- ceca, brilla ma non confonde. Una luce che libra verso l’alto per far crescere le ali ai nostri sogni. Il clima freddo e costante invade il diurno animo che ascolta ogni sole che si presenta nell’attuale vigente. A me piace la notte più del giorno. Le stelle sono le mie preferite perché il loro sfavillante luccichio crea un mo- mento da sogno. Un capitano che naviga alla ricerca di un nuovo mondo, osservare i suoi movimenti e scoprire che la felicità non è una meta di arrivo, ma un modo di viaggiare. Non cerco mai un lieto fine ma sempre nuovi inizi, mi piace meditare osservando il brindisi tra la sabbia e il mare. È fondamentale svegliarsi ogni mattina e respirare la luce dell’alba, camminare nella vita e scrutare i sentieri nascosti per decifrare le mie esperienze. Mi sono sempre chiesto perché fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. E la storia di Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno la conoscete? Adesso ve la racconto: “Bisognava fare un lavoro importante e si chiese a Ognu- no di occuparsene. Ognuno si assicurò che Qualcuno lo facesse. Chiunque avrebbe potuto occuparsene, ma Nessuno non fece mai niente. Qualcuno s’arrabbiò per- ché considerava che per questo lavoro Ognuno fosse re- sponsabile. Ognuno credeva che Chiunque potesse farlo, ma Nessuno mai si rese conto che Ognuno non avrebbe fatto niente. Alla fine Ognuno rimproverò Qualcuno per il fatto che Nessuno non fece mai quello che Chiunque avrebbe dovuto fare”. Tutti abbiamo delle responsabilità e non dico che pos- siamo fare tutto… dico solo che bisogna fare nonostan- te tutto… Nella vita tutto si può fare: piangere o ridere, vincere o per- dere, ricordare o dimenticare… Ma soprattutto si può rico- minciare. Auguro a voi tutti un Buon Natale e un Buon inizio dell’anno, e che ognuno possa ritrovare quel dettaglio che in questi ultimi anni ci hanno rubato. SOL OMNIBUS LUCET (Il sole splende per tutti)

L’ Arco e la Freccia · Samuele, Giulia, Camilla, 3^C TOMBOLO Incontro di un giovane amico a teatro IL CASTELLO Il castello di Melegnano appartene-va alla famiglia Medici. Essi

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Page 1: L’ Arco e la Freccia · Samuele, Giulia, Camilla, 3^C TOMBOLO Incontro di un giovane amico a teatro IL CASTELLO Il castello di Melegnano appartene-va alla famiglia Medici. Essi

Giornalino dell’IstitutoComprensivo “G. Dezza”

Anno Dodicesimo, numero 1Dicembre 2014

L’Arco e... ...la Freccia

PAROLE PER TUTTI I GUSTI

UN MONDO DI ABBRACCI

UNA SCELTA IMPORTANTE

INCONTRO CON I DINOSAURI

L’autunno prosegue e anche il nostro giornalino continua con i suoi preziosi articoli a colmare i vostri spazi di lettura. Sempre coinvolgente e avvincente, per fornire al vostro pa-lato l’intellettualismo dei “WRITERS per CASO”

Anche quest’anno il vostro Grillo vi condurrà verso il clamore suscitato dai nostri “pezzi”, grazie all’esperienza che ci viene incontro per agganciare i pensieri del vero, scritti nel tessuto corollario per saziare la vostra sete di lettura. Catturare i pensieri non è semplice e a noi piacciono solo le imprese difficili ma possibili.

Il Natale è prossimo e volevo guidarvi alla ricerca di una luce che splende ma non abbaglia, illumina ma non ac-ceca, brilla ma non confonde. Una luce che libra verso l’alto per far crescere le ali ai nostri sogni.

Il clima freddo e costante invade il diurno animo che ascolta ogni sole che si presenta nell’attuale vigente. A me piace la notte più del giorno. Le stelle sono le mie preferite perché il loro sfavillante luccichio crea un mo-

mento da sogno. Un capitano che naviga alla ricerca di un nuovo mondo, osservare i suoi movimenti e scoprire che la felicità non è una meta di arrivo, ma un modo di viaggiare. Non cerco mai un lieto fine ma sempre nuovi inizi, mi piace meditare osservando il brindisi tra la sabbia e il mare. È fondamentale svegliarsi ogni mattina e respirare la luce dell’alba, camminare nella vita e scrutare i sentieri nascosti per decifrare le mie esperienze. Mi sono sempre chiesto perché fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce.

E la storia di Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno la conoscete?Adesso ve la racconto: “Bisognava fare un lavoro importante e si chiese a Ognu-no di occuparsene. Ognuno si assicurò che Qualcuno lo facesse. Chiunque avrebbe potuto occuparsene, ma Nessuno non fece mai niente. Qualcuno s’arrabbiò per-ché considerava che per questo lavoro Ognuno fosse re-sponsabile. Ognuno credeva che Chiunque potesse farlo, ma Nessuno mai si rese conto che Ognuno non avrebbe fatto niente. Alla fine Ognuno rimproverò Qualcuno per il fatto che Nessuno non fece mai quello che Chiunque avrebbe dovuto fare”.

Tutti abbiamo delle responsabilità e non dico che pos-siamo fare tutto… dico solo che bisogna fare nonostan-te tutto…

Nella vita tutto si può fare: piangere o ridere, vincere o per-dere, ricordare o dimenticare… Ma soprattutto si può rico-minciare.

Auguro a voi tutti un Buon Natale e un Buon inizio dell’anno, e che ognuno possa ritrovare quel dettaglio che in questi ultimi anni ci hanno rubato.

SOL OMNIBUS LUCET(Il sole splende per tutti)

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L’Arco e... Scuola dell’...la Freccia INFANZIA

CESARIS

...Un mondo di abbracciStiamo affrontando tutto ciò che riguarda il mondo delle emozioni, a partire dagli affetti primari (rapporto con genitori, fratelli, nonni…), gli amici, il rapporto con se stessi (la salute, l’igiene, l’alimentazione…) e con

Quest’anno il tema della programmazione alla scuola dell’ infanzia “Cesaris” è...

l’ambiente che ci circonda (natura e contesto sociale).Il tutto in un’ottica di benessere, inteso non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico e relazionale.

Siamo partiti in quest’avventura facendoci aiutare da un coniglietto bisognoso delle nostre cure.

E grazie al suo incoraggiamento stiamo im-parando tante strategie per sentirci più sere-ni in questo cammino di crescita.

ALLORA CONTINUIAMO A STRINGERCI IN UN CALDO ABBRACCIO, SICURI CHE CIÒ

CI DARÀ LA SICUREZZA NECESSARIA PER RIPARTIRE OGNI GIORNO VERSO NUOVE CONQUISTE E SCOPERTE...

PROGETTO “GIOCANDO S’IMPARA: MANI IN PASTA… DI FIABA IN FIABA”

Anche quest’anno alcuni docenti della scuola dell’infanzia e pri-maria proporranno a gruppi di alunni attività laboratoriali, attra-verso la realizzazione del progetto “Giocando s’impara: mani in pasta…di fiaba in fiaba” . Le attività di laboratorio permettono al bambino di “imparare facendo“, operando in modo divertente, manipolando con crea-tività gli oggetti.

Un RINGRAZIAMENTO particolare è rivolto all’Associazione Corti e Rossi, che ha sostenuto e condiviso la nostra iniziativa e che concretamente, attraverso una serie di iniziative benefi-che, donerà alle scuole materiali dedicati. Un grazie anche alla prof.ssa Flavia Bossi che ha devoluto il ricavato della vendita delle proprie opere artistiche a sostegno del progetto.

La DirigenteDott.ssa L. Cusinato

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“EMOZIONI IN GIOCO”: è questo il nome del progetto che si sta realizzando nelle nostre sezioni grazie all’in-tervento delle psicologhe e pedagogiste Emma Ventura e Luisella Cabriolu, che hanno già collaborato con noi negli scorsi anni.

filastrocca della curaSE MI NUTRI IO CRESCOSE MI CURI IO GUARISCO

EMOZIONI IN GIOCO

Parlare delle emozioni ai bambini ci permette di farli riflettere su ciò che loro provano, di aiutarli a dare un nome a ciò che sentono e di affiancarli nella gestione della loro impulsività.

Tutto ciò in un’ottica di educazione e preven-zione: i bambini devono sentire di potersi fidare degli adulti che sono loro accanto, rac-contando loro le emozioni che vivono, per farsi aiutare a gestirle nel modo più appro-priato.

TROVA LE PAROLE

Attraverso la narrazione di una storia e lo svolgimento di alcuni giochi, i bambini sono sollecitati a riflettere su alcuni tipi di emozioni che li posso-no riguardare: la rabbia, la paura, la gioia, la tristezza…

Grazie a chi ci sta affiancando in questo lavoro, grazie ai genitori che condividono l’importanza di questa scelta, grazie ai bambini che ci offro-no mille occasioni per poter crescere insieme a loro…

SE MI ABBRACCI MI EMOZIONO SE MI BACI PER ME E’ UN DONO

SE MI INSEGNI IO IMPAROSE TU GIOCHI IO NON BARO

HO IL DIRITTO DI RICEVERE QUALCOSA IN CUI CREDERE

PER LA VITA DI DOMANI DA RAC-COGLIERE A PIENE MANI.

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L’Arco e... Scuola dell’...la Freccia INFANZIA

CAMPANIA

Parole per tutti i gustiLa programmazione annuale per la nostra scuola è “Parole per tutti i gusti”, ha come spunto l’EXPO 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.

Per il progetto accoglienza “PAROLE INCANTATE” abbiamo letto la storia ”Topolina e l’albero magico” una storia molto semplice di ami-cizia e condivisione in cui si scopre che la vera magia è stare insieme come succede a scuola.

Il racconto “Il piccolo bruco maisazio” ci ha inse-gnato a mangiare tutti gli alimenti.Il nostro corpo ha bisogno di tante cose:

I bambini si sono divertiti tanto a conoscere Fo-ody la mascotte di EXPO e tutta la frutta di cui è composto. La scelta di questo soggetto ci permetterà di spazia-re in vari ambiti (scientifico, pittorico, cognitivo, let-terale, logico, motorio…) e non da ultimo di trattare

L’ACCOGLIENZA...

I bambini hanno realizzato una simpatica topolina con il cartoncino, ma si sono cimentati anche in cucina a realizzare un simpatico e buonissimo topo di cioccolato.

in modo approfondito e a largo spettro i diver-si aspetti della natura.

Il nostro progetto si propone di avvicinare i bambini al tema della nutrizione e l’impor-tanza di nutrirsi non solo di cibo, ma anche di parole. Utilizzando a questo scopo tante storie, a partire dalla storia che ha accolto tutti i bambini…

pasta, carne, pesce, formaggi, verdure, legumi, frutta, latte, ac-qua. Adesso i nostri bambini lo sanno grazie al loro amico bruco.

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...Una giornata speciale all’auditorium di Melegnano tanto divertimento ed emozioni: L’ISOLA DELLE LUCCIOLE a cura della Ditta Gioco Fiaba.

A scuola tante iniziative per il NATALE

Una giornata speciale...

Su una lontana isola il buon Mago Icaro e il suo giovane e inesperto ap-prendista Serafino si confrontano con un terribile temporale/mostro!Un’avventura ironica ed emozionante raccontata alla maniera degli an-tichi cantastorie servendosi della pantomima e di elementi dell’arte dei clown. E’ questo lo spettacolo, incentrato sulla partecipazione attiva del pub-blico, a cui i nostri bambini hanno assistito.

UNA LUCE DI SPERANZA

SIETE TUTTI INVITATI,MARTEDI’16 DICEMBRE 2014

ALLE ORE 16,00 presso la scuola dell’infanzia di Via Campania

Per un momento di condivisione CON I BAMBINIVi aspettiamo!

Ci siamo divertiti tanto!!!

Un ringraziamento speciale alla biblioteca di Melegnano che ci ha offerto questa bellissima esperienza di teatro e di gioco, pensata per i più piccoli.

Il Comitato FESTE di via Campania si presenta!!!

Eventi in programma per l’anno scolastico 2014/2015

LOTTERIA DI NATALEFESTA DI HALLOWEEN

LOTTERIA DI NATALE + estrazione lotteria

FESTA DI CARNEVALECleaning Day

Asilolimpiadi Teatro sotto le stelle

Con il ricavato dello scorso anno abbiamo realizzato uno splendido parco giochi per i nostri bambini!!!Anche quest’anno abbiamo grandi progetti...perciò non dimenticate tutti gli appuntamenti!

Vi aspettiamo numerosi!!!

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L’Arco e... Scuola...la Freccia PRIMARIA

Giovedì 23 ottobre siamo andati a Rocca Brivio a piedi. Quando siamo arrivati, sembrava di essere in un “mu-seo” di dinosauri. Anna, la paleontologa, ci ha fatto vedere un filmato molto interessante sulla fossilizzazione di due pterodon-ti. Ci ha spiegato che adesso, ai giorni nostri, esistono ancora degli ptero-sauri, cioè gli uccelli. Prima erano gi-ganteschi e poi si sono “trasformati” e sono diventati più piccoli.Abbiamo visto Ciro, il piccolo dino-

INCONTRO CON I DINOSAURI

Venerdì sono andato con la mia classe a vedere uno spettacolo teatrale. Tombolo, il gufetto pro-tagonista, aveva paura del buio. Il buio si vedeva perché c’era un velo nero e le stelle luccicanti. La notte ha detto al gufo Tombolo che ave-

va paura perché non lo conosceva bene e gli ha spiegato tante cose belle.

Mi è piaciuto lo spettacolo teatrale soprattutto quando il buio ha preso il gufo in braccio. Il gufo si chiamava Tony, il buio era meraviglioso ma lui non lo sapeva.

Il buio ha convinto Tombolo a guardare i fuochi d’artificio così il gufo ha scoperto che il buio è af-fascinante.Altre cose fantastiche acca-dono di notte, Tombolo però era piccolo e pauroso.All’inizio Tombolo scivolava e tutti noi ridevamo.

Tombolo, l’uccello della not-te ha paure del buio e si fa chiamare Tony perché non gli piace il suo nome. Mi è piaciuto il buio perché era fanta-stico come era vestito, come si muoveva, come convin-ceva Tombolo . Il buio ha detto che il 25 Dicembre arriva Babbo Natale.

Dai pensieri di: Riccardo, Luca H., Matteo, Um-berto, Lorenzo, Matilde, Nicole, 2^D

sauro ritrovato a Napoli e il Tilacino, una specie di sco-iattolo che è vissuto nell’era glaciale. Siamo entrati nel bosco e lì c’erano dinosauri enormi come il Tiranno-sauro rex, ma abbiamo visto anche la tigre dai denti a sciabola. Non pensavo che questa tigre avesse denti fragili, infatti li usava per mor-

sicare e i canini più piccoli, per masticare.Al termine della visita abbiamo mangiato e poi ci siamo divertiti a giocare nel grande prato.

Samuele, Giulia, Camilla, 3^C

TOMBOLOIncontro di un giovane amico a teatro

IL CASTELLO

Il castello di Melegnano appartene-va alla famiglia Medici. Essi avevano una statua di leone con uno scudo

con sei palle, simbolo proprio della famiglia… Si dice che Bernabò avesse cinquemila cani. Si dice anche che Gian Giacomo abbia conquistato un sacco di castelli... La città gli ha intitolato una via. Bernabò e Gian Giacomo sono due persone che appar-tenevano alla famiglia Medici che hanno abitato il ca-stello.Nel castello di Melegnano, tanto tempo fa, c’era il ponte levatoio per non far passare i nemici. Poi c’era la ghiacciaia per conservare i viveri al fresco e le prigioni per mettere i nemici che entravano nel castello…Il castello è stato modificato nel tempo, ma hanno mante-nuto i sassi originali del cortile d’onore. Il castello ha man-tenuto anche la forma di “U”. Nel castello di Melegnano, all’ingresso, c’è la scala caval-lara e, visto che non ci vanno più i cavalli, gli studenti di Brera hanno realizzato un cavallo di rete metallica.La prima sala è quella dell’Imperatore, dove ci sono degli affreschi con tutte le città tedesche che lui governava. La seconda sala è quella delle Battaglie, dove ci sono rap-presentate tutte le conquiste. La terza sala è quella delle Stagioni: nell’affresco che rappresenta l’inverno c’è Giano con due facce per guardare il passato e il futuro…C’è la sala di Ercole e degli affreschi che raccontano la sua storia di essere umano con una forza straordina-ria… uno di questi raffigura Ercole neonato che stritola un serpente.

Dai pensieri di: Sara, Luca B., Diego, Pietro M., Pietro T., Francesca, Pietro G., Camilla, Aurora e

Iulian, 2^D

Alla scoperta del castello Mediceo di Mele-gnano, grazie al FAI e alle guide storiche

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Lunedì scorso, noi bambini di terza D, insieme ad un’altra classe del nostro Istituto, sia-mo andati a Milano per assi-

Un pomeriggio emozionante: CENERENTOLA

Noi bambini della 5ª B abbiamo ereditato dal nonno di una nostra compagna un pezzetto di terre-no in viale della Repubblica.

IL PANE È VITA: ... lavoriamo la terra per seminare il grano

Già dallo scorso anno abbiamo deciso di prepararlo per seminare il grano.Le tappe per arrivare alla semina sono state tante:- Togliere le erbacce- Rimuovere la terra- Togliere radici, sassi, legni, pezzi di plastica…- Concimare con il nostro “compost” preparato nell’orto della scuola durante lo scorso anno scolastico- Rastrellare e pianeggiare il terreno- Tracciare i solchi- Seminarvi i chicchi di grano e ricoprirli.

E’ stata una gran fatica lavorare la terra, che emozione però vedere spuntare le piantine di grano!Vogliamo ringraziare la Signora L. Poggiato, esperta ambientale, che ci ha guidato in questa avventura alla scoperta di un cereale che, per eccellenza, cresce nella Valle Pa-

dana e dal quale si ricavano molti degli alimenti di cui ci nutriamo.Anche il Sindaco della nostra città ha condiviso con noi l’attività della semina e ci ha accompagnato nel nostro “Orto didattico”.Durante questo percorso abbiamo trattato anche il problema della fame per miliardi di citta-dini del mondo (tema di “Expo Milano 2015”) nella speranza che, in quella occasione, i “gran-di” della Terra comincino a risolverlo.

La classe 5^B

stere allo spettacolo teatrale “Cenerentola”.Siamo partiti dopo pranzo con il pul-lman ed in circa 45 minuti siamo arrivati al teatro più importante di Milano: il te-atro La Scala.Il tempo non era bellissimo, anzi piove-va e ci siamo bagnati un po’, prima di entrare.Appena dentro, quasi tutti, ci siamo meravigliati e siamo rimasti incantati dai balconcini e dalle pareti del teatro che erano ricoperte, in gran parte, d’oro e di rosso.Alcuni di noi hanno alzato gli occhi al soffitto e hanno ammirato l’imponente lampadario, fatto di vetro, che si trova sospeso al centro della platea.

Yannick, uno dei cinque bambini, seduti nel palco, era col-pito di essere vicino al Palco Reale, dove un tempo sedeva il Re e dove ancora oggi, siedono persone molto importanti.“Io - dice Andrea - ero molto emozionato prima che incominciasse l’opera e mi guardavo continuamente intorno per ammirare quel luogo così... diverso dal solito, quasi magico”. Simone ha provato una forte emozione quando i musi-cisti hanno suonato per la prima volta e sembrava che la

musica riempisse tutto il teatro. Matilde e Brando crede-vano di essere in un castello fatato... Lucia era ammutolita per l’emozione di trovarsi in quel luogo... Eva era felice di stare seduta su delle poltroncine così morbide e tutte rosse... Beatrice è stata attratta dalla scenografia...

Elena, Greta, Camilla, Riccardo e Anita ammiravano i costumi di scena... Tom-maso era già tutto “pieno di tensione” ancor prima di entrare!L’emozione era già alta ma è salita an-cora di più appena si sono abbassate le luci ed è rimasto illuminato solo il palcoscenico. È iniziato lo spettacolo e per circa un’ora abbiamo dimenti-cato la scuola, i compiti, le lezioni, e

gli impegni quotidiani per immergerci nel mondo ma-gico dell’opera lirica che ci ha trasportati in un mondo di musica, balletto, canto e recitazione.Infine, dopo gli applausi, stavamo per uscire ma le sor-prese non erano ancora finite... nel foyer del teatro ci aspettavano dei saluti speciali...Gli attori in persona: Cenerentola, il Principe, Alidoro, Don Magnifico e le Sorellastre ci aspettavano per fare una fotografia insieme a noi e per ringraziarci del pome-riggio passato insieme.Tutti eravamo felici del bel pomeriggio teatrale appena trascorso e ancora emozionati e contenti siamo tornati a scuola.

Testo collettivo, 3^D

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L’Arco e... Scuola...la Freccia SECONDARIA

IL NATALE CHE VORREI...

Il mio Natale lo vorrei trascorrere in montagna con i miei nonni e i miei genitori perchè lì nevica molto e a me piace la neve solo che purtroppo devo an-dare dai miei nonni a Milano.Passerei tutto il giorno a fare passeggiate nei boschi in-nevati, giocherei a palle di neve con i figli dei nostri vi-cini e vorrei fare un grande pupazzo di neve perché non ho mai potuto farlo, lo vorrei chiamare Stich perché è il nome del mio cri-ceto ed era il protagonista del cartone “Lilo e Stich” che quando ero piccolo non perde-vo neanche una puntata. Successivamente vorrei animarlo anche se è una cosa impos-sibile per poi portarlo a casa con me, ma lo ucciderei perchè a Melegnano non fa freddo come in montagna. Il giorno di Natale scarterei i pacchi insieme alla mia famiglia e il giorno dopo purtroppo do-vrei tornare a casa, ma felice di aver trascorso un così bel Natale. Oltre al Natale in montagna vorrei trascorrerlo con tutti i miei compagni di classe, incontrandoci nel parchetto vicino alla scuola giocando tutto il giorno con loro a pal-le di neve e alla sera tornerei a casa felice e contento e finirei questo fantastiche vacanze con i miei genitori.Non so se per tutti è così ma per me è il Natale ideale.Fai ciò che ti rende felice, stai con chi ti fa sorridere.

Fabio, 3^A

Il Natale è la festa delle spese pazze, dei regali im-possibili, banchetti con coppe di champagne, dol-ci a prova di cuoco, viaggi dalle mille e una notte. Questa è la lista dei sognatori come noi adolescenti, dopo aver visto uno dei tanti cinepanettoni. Ma non fini-sce qui, perché abbiamo presentato una lettera a Babbo Natale da urlo: • play 4 con fifa 15• iPhone 6• il completino dell’ Inter• un mega schermo in sala che occupi tutta una parete• un libro di Shakespeare da bruciare• 5 000 000 000 di euro• villa con piscina e 3 Rottweiler ai Caraibi.Con noi verranno anche altri 5 miei amici e ci divertire-mo tutti insieme facendo il bagno e giocando.Andremo alle Hawaii a visitare la nuova futura casa, ”un maneggio” e assaggiare il loco moco. Alla Befana saremo già in Brasile a Rio de Janeiro. Tutte le sere banchetto, discoteca e a casa tardi. Alla fine

di tutte queste feste siamo ingrassati 15 kili.Tutto questo potrebbe renderci felici, perché saranno stati esauditi i nostri desideri. Ma la felicità è interiore, non esteriore; infatti non dipen-de da ciò che abbiamo, ma da ciò che siamo.La migliore ricetta per questo Natale sarà sempre la stes-sa perché chi non è grato per le cose semplici e buone che ha, non sarebbe felice nemmeno con le cose che de-sidera e non ha ancora ottenuto. Questo Natale vogliamo:

La nonna in cucina, il cotechino nel forno, lenticchie che sorridono, mol-ta pazienza, una pentola di bontà, un panettone di umiltà e un abbraccio di auguri. Perché aprendo gli occhi ci siamo resi conto che non è giusto avere tutte quelle cose, è bello, divertente , però ci si deve accontentare di quello che si ha

e vivere un momento così importante che è il Natale re-galando un po’ del nostro tempo. Perché quando regali a qualcuno il tuo tempo, regali un pezzo della tua vita che non tornerà mai più indietro.

Marco G. e Gaia G., 3^C

Egregio Signor BARACK OBAMA,Le scriviamo questa dedica, speriamo che le piaccia e

che Lei stia bene.È il miglior presidente che ci sia mai stato perchè è il primo presidente di colore, sa prendere decisioni che vanno bene per tutti ed è molto simpatico ma allo stesso

tempo molto professionale.È amato da grandi e piccini e tutti La credo-

no un idolo.Ha anche ricevuto un grande premio nel 2009 per il suo importante discorso sulla pace.A proposito di pace, sta risolvendo tre grandi problemi:il problema dell’ ISIS, dell’ Iraq e la povertà. Come si dice in inglese, good luck. La casa bianca Le ha aperto le porte e voi avete fatto dell’America un paese migliore.Ultima e unica domanda: Lei ha l’iPhone 5s o il 6 Plus come il suo sorriso plus?Carissimo Obama sempre ridente uomo politico del pre-sente che hai condotto la mia mente, ti salutiamo Presi-dente. “Il meglio deve ancora venire”!!!

Matteo M., Malindhu H., 3^D

Lettera a Barack Obama

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per gli amici, su questo pezzo di carta ho deciso di raccontarvi la mia storia.

Sono nata in Italia il 15-06-2001, ho vissuto a Melegnano per 15 anni, poi per motivi di lavoro mio papà si è dovuto trasferire in California portandosi con se tutta la famiglia. Io e mia sorella, più piccola di due anni, eravamo entu-siaste di questa notizia, così nel Luglio del 2016 abbiamo lasciato Melegnano con un po’ di tristezza perchè sape-vamo che rivedere i nostri amici sarebbe stato davvero difficile...

Siamo andati a vivere nel Northridge un quartiere della famosissima Los Angeles. All’inizio pensavo che le persone americane se la “tira-vano” troppo, invece ho scoperto che sono accoglienti, ospitali e molto simpatiche.Qui mi sono fatta una nuova vita: una casa, amici nuo-vi, una scuola nuova...certo, rimpiangevo le persone di Melegnano perchè avevo lasciato tutti i miei parenti, ma devo dire che la nuova vita non mi dispiaceva affatto.Con il tempo ho conosciuto nuove persone e mi sono fatta dei nuovi amici.

Ho dovuto sciegliere anche una nuova scuola: negli USA non esistono i licei, ma le scuole superiori, dove si fre-quentano dei corsi obbligatori e facoltativi. Questa cosa mi piace molto perchè quando ero in Italia ho frequen-tato il liceo classico “Verri” a Lodi per un anno, la scelta è stata molto difficile: ero indecisa se andare a fare il lin-guistico o il classico così ho seguito l’istinto che mi ha portato a Lodi. In America invece non c’è bisogno di sce-gliere perchè un istituto vale l’altro.Il primo giorno di scuola è stato fantastico:

flashbackIl Prof. Dixon mi stava presentando alla classe quando ad un certo punto entra un ragazzo alto, biondo e oc-chi color miele, che si va a sedere al suo posto. Finita la presentazione il Prof. mi dice di sedermi vicino al ra-gazzo di prima il cui nome è Ross.fine flashback

A 20 anni mi sono iscritta in medicina e mi sono laureata sei anni dopo.Ora ho 28 anni e sono sposata da un anno con Ross.Lavoro in un ospedale come Primario del reparto ostetri-cia-ginecologia...

Dopo tanti sacrifici IL MIO SOGNO SI E’ REALIZZATO!Nicole S, 3^A

copyright by Andrea M.

Dopo ricerche e sondaggi fra noi adolescenti abbiamo strutturato una TOP TEN delle scoperte e invenzioni più im-portanti e utili e quelle noiose e deleterie. Invenzioni inutili10. AUTOLAVAGGIO PER UMANI Quante volte questa domanda :“ora mi lavo insieme alla macchina”. Ti spogli dopo di che metti un’imbragatura e questa macchina ti lava.9. FELPA MULTIPLAUna tripla felpa tutta attaccata per tre amici inseparabili.8. MASCHERA PER IL ROSSETTO Una specie di maschera per usare il rossetto senza sporcarti la faccia: un oggetto proprio inu-

tile!7. IL METTIGOCCEUn piccolo imbuto di plastica che si fissa vi-cino agli occhi per non sprecare nemmeno una goccia.6. PANTALONI DA PIC-NIC

Perché portare un sacco da pic-nic che si potrebbe pure sporcare se dovesse cadere? Ora non più con i pantaloni pic-nic, dei fantastici jeans con una specie di tovaglia in mezzo

alle gambe.5. OMBRELLI PER SCARPE Perché andare al lavoro o a scuola con le scarpe bagnate? Ora non più! Con gli om-brelli per le scarpe, piccoli ombrelli che si

attaccano alle scarpe.4. OMBRELLO TOTALE Perché quando usiamo l’ ombrello ci bagniamo comun-que a causa della pioggia? Beh ora non più, con l’ombrello totale, un ombrello che ti copre tutto il corpo.3. IL TERGICRISTALLO... SENZA CRISTALLONoi due non capiamo proprio come si fa a costruire il tergicristallo cioè quello per pulire il vetro (in questo caso il vetro dietro) se non c’è il vetro!2. L’APPALLOTTOLATORE DI PALLE DI NEVEAvete problemi con l’appallottolare le palle di neve?

Ora non più con l’appallottolatore di palle di neve, una specie di pinza con il fondo a forma di palle di neve, cosi sarà più facile e più veloce sconfiggere i vostri amici o i vostri avversari.1. CARTA A PORTATA DI... NASO! Ci sono momenti che vi manca la carta per soffiarvi il naso?

Ora non più con questo fantastico apparecchio: si piazza sopra la testa una specie di rullo di carta igienica almeno non vi mancherà la carta!

Sul prossimo numero le nostre invenzioni più utili...

Youssef B., Federico V., 3^D

La top ten delle invenzioni Ciao, mi chiamo Nicole, Nick

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La Dirigente e la Redazione

augurano a tutti voi

un sereno Natale e un felice

Anno Nuovo!

La RedazioneResponsabile progetto:Corona Lina

Comitato di Redazione:DOCENTIDe Pietro MariangelaLembo Nunzio Marzani CarmenRaimondi Paola

ALUNNIBaqqali Youssef, Di Gennaro Joyce, Fer-ri Fabio, Gandini Camilla, Guaetta Marco, Guerra Gaia, Henagge Malindhu, Mantova-ni Andrea, Martinelli Matteo, Mincuzzi Ali-ce, Sangalli Nicole, Vezzani Federico.

La redazione ha pri-vilegiato la pubbli-cazione del materiale prodotto dagli alunni, rispettandolo quanto più possibile nella for-ma consegnata.

Cari ragazzi di terza media,state per scegliere la scuola e il percorso che andrete a in-traprendere una volta terminato di attraversare quell’in-cessante e traballante ponte delle scuole medie.

Come fare a non ritrovarsi nel gruppo dei diplomati pen-titi? Semplice: scegliendo con molta cura.Le scelte sono molte e difficili, ma solo una sarà giusta per voi ecco perché abbiamo creato questa guida, pen-sata appositamente per chi deve orientarsi.La cosa più importante da sapere è capire quali sono i vostri punti di forza e i vostri gusti, solo a quel punto po-trete decidere che scuola frequentare.A vostra disposizione avete molti aiuti e persone con cui confrontarvi; tra questi, troverete i professori, con la loro esperienza e i loro consigli e i vostri genitori che saranno pronti ad ascoltare e ad accettare le vostre decisioni.

Lo stratagemma, per scegliere la scuola perfetta è guar-dare e conoscere tutte le opzioni che vi vengono propo-ste. Le scuole a vostra disposizione sono molte tra queste troverete i licei, gli istituti tecnici e le scuole professio-nali. I licei si suddividono in classico, linguistico, scientifico, delle scienze umane, musicale e artistico. Se volete intraprendere un liceo classico dovete essere preparati ad una mole di studio molto ponderoso e ap-prezzare le materie umanistiche. Se siete interessati ad un liceo scientifico vi deve piacere la matematica. Questo tipo di scuola vi fornirà le basi che sfrutterete all’ università, affrontandola con maggio-re preparazione e una volta terminata sarà più semplice affrontare il mondo del lavoro. Gli istituti tecnici invece vi forniscono una preparazione più pratica e meno teorica rispetto ad un liceo e vi consentono, come anche le scuole professionali, di inserirvi subito nel campo lavorativo senza dover intraprendere studi univer-sitari.L’offerta formativa è molto vasta, ed è quindi difficile es-sere certi di aver valutato ogni strada percorribile prima di prendere una decisione definitiva, ma è sempre più avvertito il problema di cosa accadrà dopo le superiori quando si dovrà scegliere se lavorare o andare all’Univer-sità. Non fatevi condizionare dagli altri e non rinunciate a fare quello che vi piace.

Assecondate i vostri interessi e abilità, Non dovete mol-lare ma dovete invece tener presente che nella vita non si ottiene nulla senza fare sacrifici e tanta fatica.

Questi sono i nostri consigli speriamo di avervi aiutato in questa difficile scelta in bocca al lupo!!!

Alice, Camilla e Joyce, 3^A

Trova le parole sottoelencate. Tutte le parole possono es-

CHRISTMASCELLSWHALEROSEHOUSEFISHMEATFLYWITCHSAUCEPAPERSTRIPESMISCHIEF

sere precedute da WHITE e le lettere rimanenti ne indicheranno un’altra.

UNA SCELTA IMPORTANTE