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La civiltà comunale
L’età comunale può essere suddivisa in due periodi: 1. periodo d’affermazione (da metà XII secolo agli inizi del Trecento); 2. periodo di crisi (dai primi decenni del Trecento al 1378 circa).
La civiltà comunale
Dopo il Mille si assiste ad una ripresa della vita nelle ciFà e l’Italia è lo scenario dove fioriscono i centri urbani più grandi e popolaK (Milano, Genova e Venezia). In Europa le ciFà restano soFo il controllo delle autorità monarchiche. In Italia, i COMUNI riescono a diventare autonomi poliKcamente, perché manca un governo nazionale. I Comuni diventano delle vere ci)à – stato, estendendo il loro dominio poliKco ed economico sul territorio
circostante.
La civiltà comunale La borghesia
Fra le classi dei nobili e quella dei servi compare una nuova classe sociale: la BORGHESIA. La terra non è più l’unica forma e fonte di ricchezza, poiché nasce il capitale mobile e il denaro, come mezzo di scambio, diventa produTvo.
Nella borghesia spicca: -‐ la figura del mercante, che compra e vende merci, ma anche diventa uomo d’affari: presta soldi, crea banche e società finanziarie;
-‐ la figura dell’arKgiano che lavora il ferro, il legno, la lana.
La civiltà comunale Il ruolo culturale dei mercanti
Il PROFITTO e l’INTERESSE sono la moKvazione profonda dell’aTvità del mercante.
QUINDI
Accanto alla visione TEOCENTRICA (Dio, la fede, fornisce gli unici strumenK per interpretare il mondo), si sviluppa una nuova mentalità, i cui conceT chiave sono: -‐ la fortuna; -‐ l’ingegno; -‐ la prudenza.
La civiltà comunale La secolarizzazione della cultura
Il ceto mercanKle rappresenta un pubblico nuovo e non conoscendo il laKno, contribuisce
all’affermazione dei volgari e alla nascita della le#eratura in volgare.
Segno della SECOLARIZZAZIONE (processo in cui comincia a farsi strada e a prevalere una visione mondana e laica dell’esistenza) della cultura sono la nascita di:
-‐ scuole pubbliche; -‐ le università, organismo autonomo dalla Chiesa.
La civiltà comunale L’organizzazione comunale in Italia
Il modello di organizzazione comunale non si estende a tuFa la Penisola; restano escluse:
ampie zone del Veneto e del Piemonte
INOLTRE tuFo il Meridione rimane estraneo al movimento
comunale
POICHÉ è subordinato al volere dell’imperatore
FEDERICO II di Svevia
che stabilisce la sua corte a PALERMO.
La civiltà comunale L’ arte
PRIMA
I monasteri, isolaK e rurali, avevano la supremazia: -‐ nel campo dell’arte; -‐ nel campo della cultura.
ORA (XIII secolo)
Tale supremazia passa alle ciGà divenendo espressione delle isKtuzioni ciFadine.
La civiltà comunale L’ arte
INOLTRE
si assiste al passaggio dallo sKle architeFonico: ROMANICO a quello GOTICO.
Le nuove caFedrali goKche non avrebbero potuto essere edificate senza il contributo finanziario del ceto
mercanKle emergente.
Lo stile gotico
E’ chiamato goKco lo sKle, specialmente architeFonico, caraFerizzato dalle proporzioni perfeFe e dal prevalere delle struFure verKcali su quelle orizzontali, della luminosità sulle ombre.
Con i numerosi portali, la caFedrale goKca si apre ad accogliere l’intera popolazione della ciFà.
Sulla facciata si molKplicano sculture che hanno la funzione di insegnare, tramite la rappresentazione
visiva, il Vecchio ed il Nuovo testamento.
La prosa del Duecento
La poesia in volgare nasce prima della prosa in volgare.
In ITALIA le ragioni sono dovute a: -‐ egemonia del laKno; -‐ Influenza del francese.
Quando la civiltà comunale raggiunge il suo massimo splendore, nella seconda metà del Duecento, la prosa comincia ad affermarsi come risposta alle esigenze praKche, poliKche, amministraKve e culturali dei nuovi ce9 borghesi.
La prosa volgare
Da ricordare è l’opera Il Milione scriFa dal veneziano Marco Polo. È il resoconto di un viaggio in Cina che Polo svolse fra il 1271 e il 1295.
INOLTRE In questo periodo abbiamo la nascita della novellisKca come risultato di un’evoluzione che lungo tuFo il Medioevo ha coinvolto generi diversi, come l’exemplum (= narrazione esemplare, morale e didascalica) e l’agiografia (= che narra la vita dei sanK), …
La novellistica
La novellisKca è il genere leFerario della novella, componimento narraKvo per lo più in prosa, di tono realisKco, ma a cara)ere avventuroso o fantas9co, spesso con inten9 morali o didascalici.
Il risultato di maggiore importanza in questo periodo è rappresentato dal Novellino, la prima raccolta di novelle della leFeratura italiana.