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La crisi religiosa e la riforma protestante Lutero e la sua dottrina Realizzato da Giorgia Perra mercoledì 2 giugno 2010

La crisi religiosa e la riforma protestante

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Page 1: La crisi religiosa e la riforma protestante

La crisi religiosa e la riforma protestante

Lutero e la sua dottrina

Realizzato da Giorgia Perra

mercoledì 2 giugno 2010

Page 2: La crisi religiosa e la riforma protestante

1 Lutero e l’indulgenza tedesca del 1517

1.1 La dottrina delle indulgenze1.2 Le 95 tesi di Martin Lutero1.3 La condanna papale delle tesi luterane1.4 Le ripercussioni politiche della protesta di Lutero1.5 La corruzione della Chiesa e i papi del rinascimento

2 La teologia luterana

2.1 La formazione religiosa di Lutero2.2 La fede e la promessa di Dio2.3 Lutero ed Erasmo da Rotterdam2.4 La dottrina luterana dei sacramenti2.5 Il sacerdozio universale e il libero esame delle Scritture2.6 La fede, le opere e i veri sacramenti2.7 L’appello ai principi tedeschi

Filmografia

Bibliografia

Sitografia

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1. Lutero e le indulgenze del 1517

1.1 La dottrine delle indulgenze

Fino ad ora il mondo medievale era stato caratterizzato dall'unione della cristianità occidentale ma ben presto, quest'ultima, sarebbe andata perduta a causa della riforma luterana che segnò in maniera irreversibile la nascita dell'Europa moderna. All'interno della riforma vi sono diversi elementi sia di ordine religioso ma anche politico e culturale; la causa scatenante però fu la grande indulgenza tedesca del 1517. La dottrina delle indulgenze, compiuta nel XIV secolo, prevedeva che il papa e il suo clero potessero usufruire di un tesoro di indulgenze, così da poter rimettere le proprie pene e scontarle in seguito nel purgatorio. La chiesa decise di introdurre nella dottrina false credenze, così si pensò che le indulgenze non riguardassero solo le pene canoniche, ovvero quelle commesse dal clero, ma bensì anche quelle inflitte da Dio. Inoltre, queste, potevano eliminare non solo la pena ma anche la colpa (compresa quella dei parenti e defunti). La pratica delle indulgenze era molto diffusa e creò una polemica dalla quale nacque una delle più grandi crisi della Chiesa cristiana. Nel 1515 Alberto di Hohezollern, esponente di una delle famiglia più prestigiose della Germania e possessore di due vescovadi, domandò di poter avere il vescovado di Magonza, il più importante di tutta la Germania. L'accumulo di cariche era proibito, ma il papa Leone X decise di affidare questo vescovado dietro il pagamento di 10000 monete d'oro. Alberto decise allora di farsi prestare tale somma dal banchiere Augusta Jacob Fugger e per restituirli concordò con il Papa il bando dell'indulgenza della durata di due anni. Le entrate delle offerte dei fedeli sarebbero stati utilizzati per due motivi:

Una parte ad Alberto per pagare il suo debito e rimborsare così Jacob Fugger Un’altra parte per pagare le spese di costruzione, commissionate da Leone X, della basilica di San Pietro in Roma.

1.2 Le 95 Tesi di Martin Lutero

I frati domenicani, ovvero coloro che diffondevano le lettere di indulgenza, giunsero in Sassonia. Il papa avrebbe dovuto concedere le indulgenze gratuitamente ai fedeli che avrebbero dovuto fare solamente un offerta del tutto spontanea, poiché altrimenti si sarebbe parlato di simonia, ma i frati raggirarono i fedeli con due semplici parole: “Non appena la moneta cade nella cassetta, vola in paradiso l'anima benedetta”. Martin Lutero, monaco agostiniano, venne a conoscenza dell'arrivo dei frati domenicani e subito mise in guardia i suoi parrocchiani di Wittenberg; egli pensava che il papa non avrebbe mai potuto sostituirsi al potere di Dio. Così Lutero, nell'Ottobre del 1517 scrisse in latino 95 tesi allo scopo di condannare le indulgenze ma nonostante questo il popolo rimase a favore delle indulgenze. Tuttavia le tesi di Lutero ebbero un vantaggio dalla loro parte, ovvero la stampa,; capace di diffondere rapidamente opinioni e messaggi alla folla. Le Tesi vennero poi tradotte in tedesco e sintetizzate in brevi opuscoli, che fecero il giro della Germania.

1.3 La condanna papale delle tesi luterane

Mentre in Germania continuarono le polemiche fra Lutero e i partigiani delle indulgenze, nel frattempo, a Roma, arrivarono le Tesi. I tipografi, infatti, continuavano incessantemente a stampare materiale sull'argomento e Lutero scoprì di possedere qualità di polemista. Una prima condanna verso Lutero venne emessa nell'estate del 1518 e per discolparsi di tale accusa egli venne invitato a Roma. Intanto Lutero aveva trovato un protettore nella figura di Federico il Savio, principe protettore di Sassonia. Solo poco più tardi queste polemiche passarono in secondo piano e nel Gennaio del 1519 morì l'imperatore Massimiliano d'Asburgo e a lungo le corti dei principi furono occupate dalla scelta del nuovo sovrano. Il 28 Giugno, per finire, venne eletto imperatore Carlo d'Asburgo, nipote di Massimiliano. La seconda condanna verso Lutero venne emanate all'inizio del 1520 e fu resa pubblica il 15 Giugno nella bolla papale che cominciava con le parole: “Exsurge Domine”. A questo punto Federico chiese che Lutero fosse ascoltato alla prima dieta convocata dal nuovo imperatore nel 1521.

1.4 Le ripercussioni politiche della protesta di Lutero

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Tre anni dopo l'inizio della contesa, Lutero partecipò alla dieta e le sue idee crearono una vera e propria trasformazione in Germania, sia in ambito politico che culturale. A quell'epoca sovranità regionali e grandi ducati coincidevano, pur essendo ostacolati dalla presenza di autonomie cittadine, alcune sovranità della chiesa e poteri feudali. Vi erano, inoltre, dei problemi funzionari causati dal troppo denaro importato in Italia dalla Germania. Su quest'ultimo problema avanzò una grande polemica Lutero con l'aiuto di molti principi tedeschi. Il vescovo era supportato dalla piccola nobiltà dei cavalieri (i Ritter), che miravano al possedimento dei beni ecclesiastici.

1.5 La corruzione della chiesa e i papi del Rinascimento

Vi era però un problema assai più grande e generale ovvero quello della corruzione della chiesa; quest'ultima era un concentrato di potere e il papa rappresentava sopratutto la figura di principe italiano. Dopo il concilio di Basilea i pontefici si incontrarono per discutere di una possibile riforma. L'intenzione era quella di creare una riforma insieme ai papi e non contro, destinato però a fallire, come ad esempio succedette all'umanista di fama europea Erasmo da Rotterdam; egli pensò di poter utilizzare le critiche mosse da Lutero per creare una riforma che non creasse una rottura con l'unità papale.

2. La teologia luterana

2.1 La formazione religiosa di Lutero

Le tesi di Lutero erano soprattutto delle riflessioni incentrate sul peccato e la natura umana. Martin Lutero nacque il 10 Novembre del 1483 in Sassonia, nella città di Eisleben. Egli frequentò l'università di Erfurt nel 1501, dove studiò diritto e verso il 1505 prese la decisione di farsi monaco entrando così a far parte dell'ordine degli agostiniani. Divenne sacerdote nel 1507 e, dopo numeri studi di teologia, arrivò a Wittenberg. Lutero si confessava assiduamente, poiché il terrore di cadere nel peccato rappresentava la sua paura più grande.

2.2 La fede e la promessa di Dio

Lutero, schiacciato dal peso del peccato, fece un viaggio a Roma che però non gli procurò nessun conforto e decise così di tornare a Wittenberg dove nel 1513 insegnò ad insegnare, dopo essere divenuto teologo. Proprio in questo periodo Lutero cambio il suo pensiero nei confronti del cristianesimo. (schema)

2.3 Lutero ed Erasmo da Rotterdam

Nel 1520 vennero pubblicati quattro opuscoli da Lutero, nella quale, al vertice, sta il “Del papato romano”. (schema) Una delle personalità più importanti, in accordo con le tematiche luterane, era Erasmo da Rotterdam. Quest'ultimo, nel 1516, pubblicò una nuova edizione del Nuovo testamento, con testo originale in greco e traduzione in latino. Secondo Erasmo da Rotterdam non può esistere il cristianesimo senza il contatto diretto con la parola di Dio ed affermava che ognuno sarebbe dovuto essere in grado di conoscere e apprendere le sacre scritture attraverso un proprio stile personale. La personalità di Erasmo e quella di Lutero presentavano però delle sostanziali differenze: (schema)

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2.4 La dottrina luterana dei sacramenti

Lutero nel 1520 scrisse un secondo testo, intitolato: “La cattività babilonese della chiesa”. In quest'ultimo Lutero afferma che i veri sacramenti non sono sette, come tutti credono, ma bensì solamente uno; il matrimonio, ad esempio, non è una cerimonia basata sulla fede, ma sulla vita civile e per questo non può essere identificato come sacramento. Anche la cresima e l'estrema unzione vengono rifiutati da Lutero, poiché ritenuti insignificanti. Secondo Lutero, infatti, i veri sacramenti sono: eucarestia, in quanto corpo e sangue di Cristo e battesimo che simboleggia la morte e risurrezione.

2.5 Il sacerdozio universale e il libero esame delle scritture

Il principio del sacerdozio universale indica principalmente la poca importanza della distinzione tra clero e laici e implica una sorta di svalutazione per quanto riguarda le gerarchie ecclesiastiche. I sacerdoti possono essere esclusivamente ministri ma nessuno può intromettersi nel rapporto tra il singolo e Dio. Per questo motivo il sacerdozio universale e il libero esame delle scritture, che rappresentano i due principi di Lutero, sono connessi fra di loro. Dovevano essere aboliti sia gli ordini monastici che i pellegrinaggi. Lutero diffidava di tutto ciò che potesse rendere il cristianesimo eccezionale.

2.6 La fede, le opere e i veri sacramenti

Lutero apre un dibattito per quanto riguarda i sacramenti, egli infatti, come già detto, divide i sacramenti in veri e falsi. L'eucarestia ha un valore fondamentale; Lutero non mise mai in dubbio la presenza del corpo e del sangue di Cristo nel pane e nel vino. Tuttavia la messa non prende il valore di sacrificio, poiché non è un offerta a Dio. Il battesimo invece non rappresenta la purificazione dal peccato, ma il simbolo della resurrezione. Diverso è per la confessione; per Lutero questo sacramento non è di alcun aiuto per arrivare al pentimento, poiché il confessore non ha il potere di assolvere i peccatori dai loro peccati, ma di conferire loro aiuto e conforto. Venne così deciso di togliere la confessione dai sacramenti e di basarsi su i sacramenti nella quale la promessa divina poteva essere manifestata attraverso un segno esterno, come l'acqua benedetta per il battesimo e il pale con il vino per l'eucarestia

2.7 L’appello ai principi tedeschi

All'interno dell'opuscolo Alla nobiltà cristiana di nazione tedesca troviamo delle accuse mosse contro il papa, da Lutero. Queste accuse furono ascoltate anche dai principi tedeschi, ai quali si chiedeva loro di intervenire nella costruzione di una nuova chiesa. Le autorità civili abolirono monasteri, conventi ed i lunghi elenchi di divieto, inoltre vennero requisite le loro immense ricchezze.

Filmografia: Luther/ la riforma protestante

Bibliografia: Sulla libertà del cristianesimo/ i concili e la chiesa

Sitografia: http://istitutocomprensivoasola.wordpress.com/2010/01/31/la-riforma-protestante-e-

martin-lutero/ http://www.viaggio-in-germania.de/lutero-linguatedesca.html

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