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1 nno XIII - n. 92 (832) Giugno 2010 - Redazione e Amministrazione: Via Virgilio, 12 - 70052 Bisceglie Tel./fax 080 3921786 e - mail : diretta.nuova @ libero.it Abbonamento 12 numero : Euro 15 (città) Euro 30 (Italia), Euro 50 (sostenitore) GIUGNO 2010 N. 92 fax 080 3962023 NUOVA D ire a Rivista di informazione, cultura e satira NUOVA LA Euro 1,50 www.ristorantenettuno.it E-mail:[email protected] S.S. 16 Km 771.500 70056 Molfetta (Ba) Tel. 080 3381416 fax 080 3384183 Continua la saga di Pantano-Ripalta Liberalizzate le sale gioco a Bisceglie Università a Bisceglie: ecco le prime lauree I nuovi assetti politici della città 25 ANNI Castello normanno-svevo: tutta la verità G iugno, tempo di ciliegie, di mezze maniche, di primi bagni alla Torretta. Tempo di programmare le vacanze, che si parta o si resti, in attesa dell’Estate Biscegliese, delle Melodie al Palazzuolo, del Cinema sotto le stelle, di un gelato al lungomare. Tempo per schiudere le porte ai luoghi silenziosi di una Bisceglie che pure c’è. Come il Castello, che tanti nominano senza saperne i segreti e i veri perchè. Per chi è nelle stanze del potere, è anche tempo di nuova campagna elettorale, di muovere l’opinione pubblica come meglio si può. In attesa delle vacanze, per tutti (ve ne accorgerete sfogliando queste pagine), è tempo dello sprint finale...

La Diretta nuova - Giugno 2010

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Continua la saga di Pantano-Ripalta

Liberalizzate le sale gioco a Bisceglie

Università a Bisceglie: ecco le prime lauree

I nuovi assetti politici della città

25 A

NNI

Castello normanno-svevo: tutta la verità

Giugno, tempo di ciliegie, di mezze maniche, di primi bagni alla Torretta. Tempo di programmare le vacanze,

che si parta o si resti, in attesa dell’Estate Biscegliese, delle Melodie al Palazzuolo, del Cinema sotto le stelle, di un gelato al lungomare. Tempo per schiudere le porte ai luoghi silenziosi di una Bisceglie che pure c’è. Come il Castello, che tanti nominano senza saperne i segreti e i veri perchè.Per chi è nelle stanze del potere, è anche tempo di nuova campagna elettorale, di muovere l’opinione pubblica come meglio si può. In attesa delle vacanze, per tutti (ve ne accorgerete sfogliando queste pagine), è tempo dello sprint finale...

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SOMMARIOATTUALITA’

RIFLESSIONI

SCUOLA & CULTURA

L'addio formale al consigliere Logoluso

Bene la stagione della ciliegia

Crisi del settore edile

Pantano-Ripalta, il Wwf e lo scempio ambientale

A proposito di spiagge

Castello spesso chiuso? Poca igiene? Cattiva gestione?

Sale giochi

Anche Bisceglie avrà il suo documen-tario

La frana di Montaguto

Pacs, Dico, didore... Quando l'alba?

Maxischermo si o no?

L'acquario degli architetti

Anche Bisceglie avrà il suo documentario

Bisceglie incoronata di alloro

Aspettami sto arrivando: la storia di Myriam diventa un libro toccante

Alimetnazione: l'imprenditore Divella ad un convegno rotariano

Il recupero delle dimore storiche, tra tradizione e resturo

San Pancrazio chiama Bisceglie

Sabino nell'orto magico

AIDO: grandi adesioni al Premio Mauro Racanati

Anche Bisceglie ha il suo circolo ARCI

La pittura vibrante di Leo Ragno

L'UNITRE e il territorio

Intervista a Valeria Valente

Orchestra Monterisi: ancora successi

La Cittadella della Cultura

Danzaria

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RUBRICHENOTIzIA FLASH: I fatti di Maggio

SPORT: -Prot...Agonisti a NOVA SIRI

- L'ITC a tutto sport

- Bisceglie Calcio a 5: Fine di un sogno

- Ambrosia Basket: Il sogno continuA

- Olimpiadi: Fuori dalla coppa e dal giro promozione - ASD Nettuno: lavori in corso

- Diversamente sportivi

Lettere al Direttore

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La disoccupazione: una vera e propria sindrome

La sofferenza

POLITICA

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Rendiconto per l'esercizio finanziario 2009

Manovra finanziaria:

Come cambiano gli assetti politici in città Natale Parisi: Buonanotte UDC

Auguri DC, tante novità, tutte insieme

In risposta a Mauro Papagni

29 Maggio 5 GiugnoMostra di Decoupàge, pittura, ceramica e decorazione. A cura dell’Unitre Monastero di S. Croce, tutti i giorni dalle 18.30 alle 21.30

4 GiugnoRicca rassegna di eventi aperti al pubblico, per la Giornata dell’Arte presso l’ITC “Dell’Olio” ed il “Liceo Da Vinci” di Bisceglie

5 GiugnoLa Quinta Compagnia Teatrale presenta “Italiopoli”Teatro Garibaldi, sipario ore 21.00

6 Giugno Festa dello SportPiazza Vittorio Emanuele, ore 9-13.00

6 Giugno Petizione per la salvaguardia delle ville storicheChiesa di S. Pietro, ore 9-10.30 , 19.00-20.00

6 Giugno“Premio Luigi D’Angiò”X Edizione Museo Diocesano, ore 18.30

9 GiugnoConvegno: "Il futuro dell'acqua in Puglia"Circolo Unione, ore 19,30

Giovedì 10 GiugnoConferenza di presentazione del progetto “100 tetti sotto il sole”, per la realizzazione gratuita di 100 impianti fotovoltaici per uso civile.Auditorium S. Croce, ore 18.30 12 Giugno “Ci pensiamo noi show”- la radio va’ in piazza con Antonio Di Tullio, Valerio Di Bitetto Largo via Taranto, ore 21

19 Giugno"Chiacchiere urologiche! - conversazione con Giuseppe RuotoloSede di Roma Intangibile, p.zza Vittorio Emanuele, ore 19,00

Dal 16 Giugno al 15 Agosto Lungomare del Wellness – vacanze in movimento"Risveglio muscolare" dal Lunedì al Venerdì (ore 8,00 ritrovo in zona campeggio); "Walking d'Amare", Lunedì, Mercoledì e Venerdì (ore 18.30 ritrovo in zona "Conca dei Monaci ").

19 GiugnoFesteggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità di ItaliaSporting Club, ore 20,00

AGENDAAPPUNTAMENTI DI GIUGNO

Auguri a l la neo dottoressa in Letteratura Italiana – curriculum: editoria e giornalismo

Carolina Di Bitetto.

Carolina ha ottenuto 110 e lode pre-sentando la sua tesi dal titolo:

“Ideologia e linguaggio nella ricerca letteraria di Sanguineti”

presso l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari.A Carolina vanno gli auguri affettuosi della sua famiglia tutta, del suo fidanzato Lorenzo, del consiglio direttivo e degli amici dell’Associazione Pro Loco di Bisceglie.

Page 3: La Diretta nuova - Giugno 2010

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Editoriale

Le elezioni politiche nel 2008, le provinciali nel 2009, le regionali nel 2010. Poche settimane di "mercato" e, ad un anno

dalle amministrative del 2011, la maggioranza richiama l’attenzione dell’elettorato lanciando in aria i primi fuochi d’artificio. «La campagna elettorale è cominciata» - ha detto il vicesindaco on. Amoruso, presentando al pubblico, lo scorso 22 Maggio, la ricandidatura del Sindaco Spina . Ma la campagna, in realtà, non è mai finita. Si è persa, complice la mediatizzazione dei processi di comunicazione, ogni soluzione di continuità. Il Sindaco, giustificando la conferenza stampa di fine Maggio con la dichiarazione: «Una campagna elettorale lunga giova alla democrazia», ha voluto chiarire sin da subito che la maggioranza è tutta compatta intorno al suo nome. E che l’annuncio dello Spina-bis ha subito partorito la giusta rete di relazioni, di influenze, di aspettative, di speranze. All’Hotel Salsello, quel 22 Maggio, Spina ha non a caso messo in fila tutta la sua task force: dal sen. Azzollini, che nel 2006 fu determinante per la sua

vittoria, al Presidente BAT Francesco Ventola, dal neo consigliere regionale pdllino Camporeale al parlamentare europeo Sergio Silvestris. Presenti in sala e salutati con calore, di fronte alle telecamere delle tv locali, il rincasato umberto Pedone (Nuovo PSI), il neo assessore ai Trasporti Domenico Baldini (e con lui tutto il direttivo della locale DC), il nuovo alleato centrista UDC (che nella seconda nomina di Stragapede ad assessore, trova un nuovo posto al sole nella giunta), tutti gli "amici" della componente Pdl.Insomma, in un sol colpo, Spina ha fatto sapere a tutti di aver ricucito, in suo nome, il centrodestra locale, di aver allargato le braccia al Centro, di avere acquisito, già da oggi, la garanzia di puntelli politici ad ogni livello istituzionale: comunale, provinciale, regionale, statale e persino comunitario. «La Nuova Bisceglie (la lista con cui Spina vinse le amministrative nel 2006, ndr) ha trionfato nel segno della discontinuità. – parole di Spina. - Ora che il sogno si è trasformato in responsabilità e la conoscenza

in fiducia, il buon esito delle elezioni non ci basta più. Vogliamo il 10 e lode». Poco più tardi, avrebbe aggiunto di volere « al più presto un candidato del centrosinistra, con cui iniziare a confrontarmi seriamente».Cinque, quattro, tre, due, uno… il count-down dei giorni scorre in fretta e la risposta dell’opposizione arriva puntuale. Partito Democratico, Federazione della Sinistra, Solidali con la Città, Sinistra Ecologia Libertà, Partito Socialista, Italia dei Valori, Federazione dei Verdi e Alleanza per l’Italia firmano in fretta e trafelati ( il 27 Maggio, per adeguarsi ai tempi della Stampa), un documento di coalizione, che indica, quale risposta al «malgoverno dell' Amministrazione di centrodestra in carica», la candidatura ufficiale a sindaco di Napoletano.Ma diciamolo subito: in termini di strategie elettorali, la risposta tardiva (seppur di poco) dell’opposizione, non è proprio una trovata. Quella di Napoletano, tecnicamente parlando, è una "campagna di conquista" (quella di Spina punta invece al "posizionamento") e avrebbe dovuto partire all’attacco in via preliminare. Laddove per "attacco" non intendo lo «smontare, punto per punto, tutti i sogni del Sindaco Spina» né promettere, in seduta di Consiglio Comunale «di bloccare, quando torneremo al potere, tutte le dighe, i caselli autostradali, gli appalti venticinquennali e le altre fesserie di questa Giunta», così come ha fatto l’ex on. Napoletano. Significa invece saper mostrare i denti, gli alleati potenti, i segni tangibili di un consenso popolare che evidentemente pure c’è. Occorre mobilitare, sin da subito, gli opinion-leader in grado di spostare l’attenzione da quella che si percepisce oggi come una "candidatura di emergenza", ma che (forse) non lo è. Non me ne vogliano lettori e cittadini, se ribadisco il fatto che è già l’ora di affilare le armi, da entrambe le parti. Siamo, a buon diritto, tutti stufi di una propaganda elettorale permanente che gioca sulle preferenze e non sui contenuti, sulle tattiche e non sui valori, sul calcolo costi/benefici nell’interesse (in realtà personale) solo millantato della comunità. La verità, però, è una sola. Più che a una strategia comunicativa, lo strizzarsi d’occhio compiacente, il cerimonioso scambio di complimenti intra ed interpartitici, risponde oggi ad uno "stato di necessità". A un dato di fatto. I tempi sono cambiati e la politica, oramai, si fa "in vetrina", in tv e sui social network. Sempre meno tra la gente, seguendo i tempi della realtà, le pratiche sociali, i ritmi biologici, la vita contestuale della società. Basti, per intenderci, un esempio banale: il "passaparola", lento, endemico ma radicale, è nel linguaggio degli economisti della politica uno strumento di marketing "alternativo". Il canale comunicativo più tradizionale, insomma, si fa inusuale per chi costruisce personaggi ed ideali a tavolino, per chi muove l’opinione pubblica, per tutti gli onnivori del consenso e del potere.Così stanno le cose. Questa è la "pappa" e vediamo di farcela piacere. C’è solo un pericolo, che i due aspiranti condottieri della città non dovrebbero sottovalutare: il troppo, come sempre, storpia. E quando una presenza finisce per diventare invasiva, quale che sia il suo valore, non ci piace più.La cosa, visti i 12 mesi che ci separano dal ritorno alle urne, non è proprio un dettaglio da sottovalutare.

L'estate non è ancora cominciata ma già la campagna elettorale per le elezioni comunali del 2011 è già partita.

I telefoni iniziano a squillare, ma non tutti al-zano la cornetta. Gruppi politici sparsi un po’ dovunque. A parlar di che? Se star di qui o di lì, con quello o con quell’altro. Si ragione in base alla direzione del vento, pur di stare al potere. I soliti noti, nessun volto nuovo. Quanti di loro in realtà parlano di programmi e problemi della collettività, abbandonata puntualmente alla propria disperazione il giorno dopo le elezioni di qualsivoglia natura?Penso che tra il rischio dell’immobilismo (assen-teismo) e la “deriva” verso altre sponde, si prefe-risca mantenere la freschezza della progettualità attraverso un’apertura costante all’evoluzione pur nella fedeltà allo spirito e alle finalità di una società civile e democratica.Non tutti hanno le idee chiare sul ruolo che i partiti giocano nella Società civile. Molto spesso i cittadini rimangono dei semplici “clienti”. Se ne parla da sempre… Questo, per dire che non basta iscriversi al Partito perché ci sia la certezza di appartenere a un gruppo. A volte l’adesione è formale, sulla “carta” e non “sostanziale”.Si registra nel Partito una certa fatica nei rapporti con le istituzioni, cosa che ci priva dell’oppor-tunità di rilanciare, in termini nuovi e dinamici, quella cittadinanza attiva di cui si ha tanto bisogno in Italia. L’autoisolamento, oltre a privare la comunità civile del nostro originale contributo, priva noi di stimoli, di idee e strumenti operativi.La domanda è: siamo in grado di operare una scelta che meglio armonizzi il “fare” con “l’es-serci”? Forse questa è la sfida più attuale per un Partito: sorprendere se stesso e la Politica

Ufficiale in più occasioni storiche, anticipando modelli e itinerari, che poi gli elettori rico-nosceranno come più rispondenti ai bisogni politici ed educativi della società.E’ questo il senso dell’invito che faccio, a guar-dare il futuro con entusiasmo e fiducia.Non abbiamo, infatti, soltanto un glorioso passato da ricordare e da raccontare, ma una grande storia da costruire.La politica, oggi, deve recuperare la sua au-tentica dimensione di umanità per concorrere al miglioramento della qualità della vita. A partire dalle categorie più svantaggiate.Ci vuole più “Umanitarismo”, che è dato dall’orientamento del pensiero al migliora-mento dei rapporti umani. Serve più com-prensione, solidarietà e “Spirito Critico” , unico strumento di verità di cui dispone l’uomo. Discutere e non più subire: è questa la scelta di fondo, irrinunciabile, dei nostri “orientamenti” per la riscrittura di un Progetto-Culturale.Fino ad oggi tutto questo è stato detto ma non realizzato. Occorre passare dal “parlato” all’ operato, dalle “intenzioni” ai fatti. Evidente-mente ciò comporta il recupero di una coerente MISSIONARIETA’ della politica.Penso che sia arrivato il momento in cui, al di là degli schieramenti, occorra individuare la “persona” che faccia proprio questa idea di missione, orientata agli interessi concreti della collettività.La domanda è: saremo capaci di trasmettere con efficacia questo nuovo fermento nelle pieghe e nelle piaghe della Società?Dobbiamo farci portatori di un nuovo modello di relazioni dissociandoci dai dottor “Strana-more”. I politici che non fanno gli interessi della collettività devono andare a casa.

Alessio Di Liddo

COMUNALI 2011: Politici ai posti di partenza

LA POLITICA E' UNA MALATTIA CRONICA.SI CURA COL TRAPIANTO

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La crisi economica continua a dare preoccupazioni al Governo, appena reduce dal parto di una difficile manovra

finanziaria. Con l'ok del presidente Napolitano, che ha firmato l'atto l'ultimo giorno di Maggio, si eliminano tanti enti inutili, si riducono le spese sanitarie, si individuano i falsi invalidi, si approva un nuovo condono edilizio.Fra le iniziative significativa è quella che prevede, per prossimi tre anni, un taglio agli stipendi dei dirigenti pubblici:- riduzione del 5% degli stipendi compresi tra i 90.000 e i 150.000 euro;- riduzione del 10% per la parte eccedente i 150.000.Tuttavia lo stipendio non potrà scendere sotto i 90.000 euro.Il taglio è contemplato anche per politici, parlamentari, ministri e magistrati (ma l'Associazione Nazionale Magistrati è già pronta allo sciopero, perchè in questa manovra legge la volontà di punire le toghe).

Arriveranno, nei prossimi due anni, 2 miliardi di tagli per le Regioni e altrettanti per i Comuni, per un totale di 4 miliardi di euro. Insomma tutti devono stringere la cinghia. Ma mentre il Governo pensa a ridurre lo stipendio agli statali, la Regione Puglia va in controtendenza: piovono gettoni d'oro ai supermanager.Infatti gli stipendi degli 8 macrodirettori delle aree tematiche regionali non saranno toccati, anzi: al lauto stipendio base di 120 mila euro si sommerà un premio piuttosto considerevole. Non soldi a

pioggia, ma calcolati in base ai risultati raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati. Il premio massimo è di solo 30.000 euro. La valutazione vede promossi al 100% 5 macrodirettori. Si aggiudica solo, si fa per dire, 25.800 euro il dott. Palumbo, dirigente del settore Territorio, Saperi e Talenti che ha ottenuto una valutazione dell’86%, mentre si accontentano di solo 24.300 euro il direttore area Istutuzionale, dott. Valpolicella, e il dirigente dell’area Sanità, dott. Messina, perché hanno centrato meno di altri gli obiettivi (solo 81%). A parte l’opportunità di un simile regalo in questo momento di crisi, ma è legittimo premiare chi fa il proprio dovere? Non dovrebbe essere normale prefiggersi obiettivi e raggiungerli? È chi non riesce a portare a termine il compito assegnatogli, che deve essere penalizzato. Chi fa il proprio dovere è già ricompensato. E mentre si premiano i virtuosi, si azzera il "fondo per la non suffucienza" (fondo che finanzia i servizi socio-sanitari rivolti a persone in condizioni di non sufficienza), si tagliano i reparti ospedalieri, si riducono di 1000 unità i posti letto in maniera indiscriminata (senza basare l'offerta saniatria sui fabbisogni reali).A Bisceglie, invece, anche quest’anno non si è provveduto ad abbattere le spese del personale, così come suggerito dai Revisori dei Conti a margine del consuntivo della gestione di Bilancio 2008. La questione è emersa nella seduta consigliare dello scorso 24 Maggio, in cui tuttavia si è fatto presente che, per la prima volta a Bisceglie, la spesa del personale è stata messa a regime: da quest’anno, ha chiarito l’assessore al Bilancio Tonia Spina, il totale delle corrisponsioni

MANOVRA FINANzIARIA:LA PUGLIA IN CONTROTENDENzA

È stato approvato dal consiglio comunale, nella seduta del 24 Maggio scorso, il “Rendiconto per l’esercizio finanziario

del 2009”, radiografia dei risultati conseguiti dal Comune nella gestione delle entrate e spese annuali e nella realizzazione degli interventi programmati.L'esercizio finanziario 2009, per il Comune

di Bisceglie, si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 1.900.970 Euro (di cui circa 1 milione e mezzo vincolati) ed un disavanzo di 645.000 Euro, coperti con gli attivi del 2008 e gli avanzi di esercizi precedenti.Le entrate compless ive , e di conseguenza anche le spese, diminuiscono di oltre 5 milioni rispetto al 2008 ( 47.586.134,21, contro i 52.907.804,94 dell’ultimo anno). Aumentano però

RENDICONTO PER L’ESERCIzIO FINANzIARIO 2009In consiglio comunale si rompe il salvadanaio per la resa dei conti

di 200.000 euro le entrate tributarie, pari oggi a 14.251.796 Euro. I maggiori ricavi derivano in gran parte dal recupero dell’ICI evaso in anni pregressi (463.676 euro) e dall’aumento dei ricavi TARSU ( 250.000 euro). Quasi raddoppiate, inoltre, le sanzioni amministrative pecuniarie per violazione al Codice della Strada (da 532.997 a 986.580 Euro). Aumenta anche la raccolta differenziata, scrivono i revisori dei conti nel parere all’esercizio di gestione, ma i costi di trasporto e smaltimento rifiuti non subiscono alcuna riduzione. Fruttano di più anche i beni comunali: nel 2009 le entrate crescono di 1.873.168 Euro in conseguenza della vendita dei loculi cimiteriali. Soddisfazione è stata espressa per i risultati conseguiti, dall’assessore al Bilancio Tonia Spina, che ci ha tenuto a sottolineare come «la gestione del bilancio sia stata molto trasparente. Bisceglie ha rispettato il Patto di Stabilità e ha raggiunto gli obiettivi indicati nel Bilancio di Previsione». Due restano, ad ogni modo, le criticità evidenziate dalla Spina e dai Revisori dei Conti: il controllo

Serena Ferrara

Felicia Antonino

dei debiti fuori bilancio e la gestione delle spese per risarcimento e transazioni derivanti da sinistri e giudizi.Le proposte dei revisori, per conseguire efficienza, produttività ed economicità della gestione, a tal proposito, sono chiare. Per quanto riguarda le spese di giudizio (438.00 euro nel 2009), i revisori propongo: di “prevenire” le sentenze in caso di sinistri di lieve entità, attraverso procedimenti conciliativi o transattivi; di avvalersi di funzionari interni abilitati qualora si giunga innanzi al Giudice di Pace; di provvedere alla liquidazione tempestiva delle somme dovute, in caso di condanna del Comune. Il Collegio raccomanda inoltre di evitare la formazione di debiti fuori bilancio, che vanificano l’attività di programmazione finanziaria. Infine consiglia caldamente l’adozione del “Piano triennale di contenimento delle spese”, (in riferimento a telefonia mobile, autovetture di servizio,ecc.), previsto per legge e non ancora applicato a livello comunale.

Dopo titubanze, ripensamenti e modifiche, Napolitano firma

sarà certa sin dall’inizio dell’anno. E’ stato inoltre applicato per la prima volta ai dirigenti il sistema di contrattazione decentrata.

I punti salienti della manovra finanziaria

- Pensioni: variazioni delle finestre pensionistiche;- Età pensionabile delle donne nel pubblico impiego: aumentata a 65 anni a partire da gennaio 2016;- Rateizzazione TFR dipendenti pubblici;- S top turn over del le pubbl iche amministrazioni sino al 2013;- Congelamento fino al 2013 di tutti i contratti del pubblico impiego;- Riduzione pensioni d'invalidità (invalidità all'80%) e maggiori controlli sui falsi invalidi;- Pedaggi su raccordi autostradali;- Tassa di soggiorno per Roma;- Condono edilizio e sanatoria case fantasma;- Tracciabilità dei pagamenti sopra i 5 mila euro;- Lotta all'evasione fiscale;- Taglio agli stipendi di manager pubblici e magistrati (dal 5% al 10%);- Tagli del 10% ai costi della politica ( p a r l a m e n t o , m i n i s t r i , a u t o b l u , amministrazioni locali).

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Silvestris:«Se ne va un galantuomo»

L'ADDIO FORMALE AL CONSIGLIERE PIETRO LOGOLUSO

Qualcuno ha mosso l’appunto che sarebbe stato bene indire un consiglio comunale monotematico. Ma forse è stato meglio

così, ricordarlo con discrezione, senza manifesti, senza tv, senza pompa magna fuori luogo.Solo un mazzo di fiori sul suo scranno vuoto. E un giro di interventi, di saluti estremi, posti come primo punto all’ordine del giorno dell’ultima seduta di consiglio comunale. Presente la moglie Luigina, il fratello Leo, il nipote Bartolo, il Sindaco Spina ha anche consegnato una targa commemorativa ai parenti, simbolo di solidale vicinanza dell’Amministrazione tutta, al cordoglio della Famiglia Logoluso.

«Se ne è andato un galantuomo» ha commentato l’on. Sergio Silvestris, nel suo lungo discorso su Piero Logoluso, consigliere comunale ex AN, docente di Biologia e politico dal cuore puro, che ci ha lasciati da poche settimane. «Onoriamolo, agendo, almeno in aula consigliare, come avrebbe fatto lui, con la sua forza, la sua dignità, la signorilità che ha mostrato anche nei confronti della malattia».«Semplice, genuino, onesto, reale»: queste le qualità attribuite dal consigliere Cozzoli al Logoluso «un uomo che, pur politicamente distante, ho scoperto intimamente affine. Il cliché vuole che ad andarsene via sia sempre il migliore. Pietro non era il migliore in ogni campo: dotato di un surplus di idealità, quelle che

noi politici – lo dico con rammarico – non abbiamo più, spesso non riusciva a capire fino in fondo tante mosse di maggioranza e opposizione fatte di numeri, calcoli e non di valori. Non sono stato troppo favorevole al fatto che, stanco, spossato dalla malattia, Piero frequentasse quest’aula fino all’ultimo. Lo vedevo: viveva male il suo senso di appartenenza questa brutto mondo. Questo mondo in cui non sempre puoi dire ciò che pensi, in nome dell’adesione ad un’ala politica».Quasi tutti, dai banchi della maggioranza e da quelli dell’opposizione, hanno poi preso a turno la parola. Pietro

Casella ha affiancato la sua figura di uomo impegnato all’immagine garibaldina dell’ “eroe dei mondi”, Giovanni Valente ne ha sottolineato la determinazione, Mimmo Spina il candore e la spontaneità. «Non dimenticheremo il contributo dato a questo consesso – ha poi concluso il Sindaco Spina.-Non dimenticheremo la personalità del prof. Pietro Logoluso, né la sua sana vena polemica. Oggi, però, possiamo manifestargli rispetto in un unico modo: fare si che la sua assenza, in quest’aula, possa essere degnamente sostituita da una figura di pari spessore morale».

Sono del 24 Maggio le dimissioni di due assessori, Claris Russo, prosima alle nozze, quindi in tutt’altre faccende affaccendata, e

Nancy Pasquale.Alla ribalta della Giunta si ripresenta Giuseppe Stragapede dell’Udc a cui va l’assessorato dei Contratti-Appalti e Trasporti, mentre si affaccia Domenico Baldini della DC a cui va l’assessorato alla Manutenzione. E dal 28 Maggio queste nomine hanno assunto piena efficacia.Certamente questo nuovo assetto darà maggiore stabilità politica alla’attuale Amministrazione perché vede entrare in gioco nuove forze politiche che fin’ora erano all’opposizione o in aspettativa degli eventi. Ma le novità non finiscono qui: l’avv. Pablo Rigante lascia il Movimento per l’Autonomie ed entra nel Pdl.Queste le motivazioni di Pablo, giunteci in redazione con un Comunicato:«In piena e perfetta condivisione con il percorso politico fin qui adottato dal Pdl all’interno della maggioranza di Palazzo di Città e coerentemente alle mie idee, che perfettamente si sposano con quelle del partito più importante e rappresentativo del centrodestra, ho deciso di aderire al Popolo della Libertà.Tale decisione è stata assunta in sintonia con i vertici politico - istituzionali biscegliesi del Pdl, ed in particolar modo con il Vicesindaco e Coordinatore regionale del partito, Sen. Francesco

Amoruso, che ringrazio per aver condiviso la mia scelta di far parte della grande famiglia del Popolo della Libertà. Da questo momento in poi porterò con fermezza e lealtà il mio contributo a favore di una sempre più ampia aggregazione che, ne sono convinto, sarà capace di realizzare, anche nel futuro, progetti politici seri e concreti, lavorando soprattutto per il bene della città e dell’intera comunità biscegliese».Ancora un cambiamento nel Consiglio Comunale, questa volta a causa della dipartita del consigliere Pietro Logoluso, deceduto il mese scorso. La surroga ha visto protagonista Pasquale Todisco (in forza AN).La comunicazione inviatagli il 3 Maggio ha ottenuto come risposta un fax di rinuncia per incompatibilità. La rinuncia sarà ufficializzata a breve, essendo il Todisco fuori sede per lavoro. Dovrebbe subentrare l'ass. Enzo Di Pierro, che data la carica che occupa darla sua non disponibilità. Al suo posto entrerà Vincenzo De Pinto, Ispettore Capo della Polizia di Stato, di istanza a Bari presso il IX Reparto Mobile, in seno al quale è caposquadra contingente per il servzio antisommossa.Nell’ultimo Consiglio Comunale si è sentita anche la voce di Caprioli che ha parlato per la Federazione Io Sud - Movimento per l’Autonomia: «Vogliamo capire se facciamo parte della maggioranza o meno».Aspettiamo ulteriori sviluppi.

COME CAMBIANO GLI ASSETTI POLITICI IN CITTà Felicia Antonino

POMPEO CAMERO VINCE IN CASSAzIONECONTRO L’EX SINDACO NAPOLETANOIl 19 maggio scorso, la Corte di CASSAzIONE di Roma ha annullato la sentenza di assoluzione già ottenuta a Bari in Corte d’Appello, dall’ex Sindaco di Bisceglie – Avv. Francesco Napoletano, sottoposto a giudizio per “Abuso d’ufficio” ed a suo tempo mandato assolto perché “il fatto non costituisce reato”.Lo stesso, ricordiamolo, era stato invece condannato in primo grado dal Tribunale di Trani alla pena della reclusione di mesi sei, per via degli illegittimi spostamenti nella titolarità di ripartizione del dirigente Dott. Pompeo CAMERO – Vice Segretario Generale del Comune di Bisceglie e per la sua sostituzione, nella ripartizione medesima, con funzionari comunali privi persino dell’imprescindibile requisito della laurea.D'altronde, che il fatto illegittimo sussistesse comunque ne era già persuasa persino la sezione della Corte d’appello che lo mandò assolto, pur non ravvisando l’elemento soggettivo del reato, ovverosia la volontà di danneggiare Camero o di determinare in altri ingiusto vantaggio.Quindi, cancellata definitivamente la sentenza d’appello che ribaltò il primo grado di giudizio, si resta ora in attesa di conoscerne le motivazioni cassatorie, in relazione alle quali dovrà essere celebrato nuovamente il giudizio di secondo grado, questa volta però dinanzi ad una diversa sezione della stessa Corte d’Appello.Lì, 25 maggio 2010

Serena Ferrara

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Incontriamo Natale Parisi, componente “forte” dell’UDC locale (i suoi 700 voti, alle scorse provinciali, parlano chiaro), in un momento

particolare per i movimenti centristi italiani.L’asse Casini-Rutelli-Fini da pochi giorni ha dato vita al Partito della Nazione, che decreta, a livello nazionale, la fine dell’ Unione di Centro e il probabile addio al caro vecchio scudocrociato. Dopo 14 anni, insomma, gli ex democristiani mettono un punto azzerando l’esecutivo nazionale e vanno a capo, per scrivere in fretta un nuovo capitolo della storia politica italiana. Obiettivo, le elezioni del 2013, che il nuovo Centro è più che mai determinato a vincere. «Dobbiamo chiudere con il passato» ha detto l’on. Cesa alla stampa nazionale negli scorsi giorni. E così dicendo, ha invitato gli organi locali a svecchiare, in fretta, tutti i direttivi.

Come, a Bisceglie, si è accolta la notizia? Da dove la sezione del commissario cittadino Vito Dettole sta pensando di ripartire? «L’UDC, da noi, fa di testa propria – ci risponde Parisi, estromesso dal direttivo locale che si è costituito a Marzo. - Chi è entrato in giunta oggi (si riferisce al rientro di Pinuccio Stragapede, che prende il posto della dimissionaria Nancy Pasquale, ndr), non sarà riconosciuto dal Partito della Nazione. A dirlo non sono io, ma il futuro coordinatore provinciale del nuovo partito, il vice presidente del gruppo regionale dell’Unione di Centro nonché capogruppo UdC alla Provincia Carlo Laurora. Laurora, ad oggi, non ha individuato a Bisceglie alcun rappresentante del Partito della Nazione».

E Parisi, in questo quadro di anarchia, dove si colloca?«Io sto con Laurora e sposo l’idea di un centro alternativo. Ciò non significa, ad oggi, che alle elezioni amministrative del 2011 scenderemo in campo con un candidato autonomo. Si ragionerà con l’una e con l’altra parte, attorno ad un tavolo politico che abbia ad oggetto non le poltrone ma i programmi. Non ci venderemo, insomma, al migliore offerente, ma cercheremo qualcuno che sappia farsi tramite anche delle nostre idee. E se questo qualcuno non ci sarà, procederemo autonomamente».

Hai parlato di “idee”. Ciò significa che probabilmente ne avrai delle tue. E che per queste sei pronto a lottare.

«Ovvio. Per riassumere, l’attenzione va puntata su quattro grossi temi: igiene, lavoro, sicurezza, primo settore (pesca e agricoltura)».

Vista la tua determinazione, scendiamo nel dettaglio. E partiamo dall’igiene. Che ne pensi, ad esempio, della prossima realizzazione di nuove isole ecologiche in periferia?«Penso che, così come le cose sono state impostate, le nuove isole ecologiche possano servire a ben poco, visto che non azzerano il loro impatto ambientale sul territorio. Sono del parere che la differenziata, per costituire un valore aggiunto, debba creare presupposti lavorativi. Se vogliamo applicare a livello locale i dettami del Decreto Ronchi, dobbiamo pensare a chiudere il ciclo di trasformazione di plastica e alluminio sul territorio. La mia idea è questa: incentivare i cittadini con decurtazioni dalla TARSU, confluire i rifiuti in città e chiedere alla Regione Puglia di investire in un progetto pilota per la creazione di un’impresa di trasformazione della differenziata a Bisceglie.Questa è l’idea. Veniamo alle constatazioni. Bisceglie è sporca, non solo perché invasa dai rifiuti e da discariche abusive, ma anche perché immersa in una vera "selva" di parietaria. Basterebbe dividere la città in zone, affidando ciascuna area ad un diverso giardiniere. La gente, ne sono certo, sarebbe disposta a pagare. A patto che il servizio sia davvero di qualità.Poi ci sono le spiagge, la cui pulizia è affidata a sporadiche crociate di volontari. Ma questa non è una soluzione. Bene sarebbe, piuttosto, pensare di privatizzare piccole porzioni di costa, da affidare ad una nascente cooperativa di giovani gestori di lidi. Nel contratto, piuttosto che chiedere una remunerazione economica, il Comune potrebbe imporre la pulizia dei tratti limitrofi di spiaggia libera».

Se ne fa un grande, demagogico parlare: il lavoro che non c’è. Cosa, a tuo parere, ci potremmo inventare per superare la crisi?A Bisceglie è ancora tutto da fare. Ma come possono i grossi imprenditori del Nord pensare di investire qui, se non sanno dove mettere le mani? Dovremmo, per cominciare, lanciare un concorso di idee, che coinvolga giovani ingegneri ed economisti di fama internazionale, impegnati nell’analisi del contesto socio-economico e nell’elaborazione di progetti di grande portata. Alle nuove imprese, l’ho già detto altrove, dovremmo offrire incentivi pratici, come la detassazione totale per i primi 3 anni di attività.Oltre ai giovani, in questi progetti vanno coinvolti artigiani e contadini, che da anni ed anni attendono di essere ascoltati. Un’idea fattibilissima, ad esempio, è quella di investire sul riciclo di acque reflue nell’agricoltura. La crisi è ancora grave e, per superarla, bisogna partire dalle periferie. Altrimenti i futuri cittadini saranno destinati alla pensione prima del raggiungimento dei 20 anni. Prima di pensare a come ripartire, bisogna tuttavia stringere la cinghia e ridurre le spese amministrative: via gli incarichi esterni, visto che gli uffici comunali sono dotati quasi sempre di staff eccezionali; niente spese inutili, come quella del casello autostradale. Con quei 5 milioni di euro, piuttosto, penserei a continuare

il lungomare in direzione nord, creando un magnifico passeggio parallelo al Ponte Lama, che congiunga le città di Bisceglie e Trani. Risparmiare, e non poco, è possibile anche in tema di energia, con la realizzazione, in project financing, di impianti fotovoltaici e pannelli solari termici negli edifici pubblici e nelle struttura sportive. E poi smettiamola di alzare palazzi che nessuno va ad abitare. Smettiamola di aprire cantieri che non impiegano mai artigiani biscegliesi. Dal momento che il nuovo Piano Regolatore è in fase di elaborazione, facciamo partire un nuovo volano, che riequilibri le sperequazioni in corso: portiamo luce ed acqua anche nelle complanari, così da incentivare i privati nella costruzione di nuove case di campagna, facendo leva sulla manodopera locale». Hai parlato, a proposito di temi politici caldi, anche di sicurezza. A questo punto devo chiederti cosa pensi della rete di video-sorveglianza a Bisceglie.«Con tutto il rispetto per una innovazione che tante città stanno già eliminando, l’occhio del Grande Fratello su tutta la città non mi piace. Un deterrente più efficace e più visibile, sarebbe quello di creare una task force coordinata tra Metronotte, Guardie Campestri e Polizia Municipale. I cittadini investirebbero, nell’operazione, non più di 20 euro all’anno per famiglia, magari scaricabili dall’Irfep e i 5.000 commercianti locali non più di 100 euro a testa. Un budget sufficiente all’acquisto di 10 chips, che girino 24 h su 24 per tutta la città, aree campestri incluse».

Ti domando infine: non sarebbe opportuno che questa valanga di idee, oggi espresse a puro titolo personale, fosse messa a disposizione del nuovo partito e magari inserita nel programma di un possibile, alternativo, candidato sindaco? «Tu dici?»

NATALE PARISI : BUONANOTTE UDC

L’avevamo detto che sottoscrivere un contratto venticinquennale per la fornitura di energia elettrica non

era una furbata. Ci avevano risposto che, da pennaioli, non potevamo capire. Ma ora come la mettiamo con l’opportunità di finanziamenti offerti dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma Operativo Interregionale “Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013”?Il Comune avrebbe potuto presentare un progetto per realizzare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio di edifici pubblici e risparmiare una barca di soldi. Il capogruppo del PD, Bartolo Cozzoli, scrive al Sindaco circa l’opportunità per l’Amministrazione di aderire all’Avviso Pubblico e mette in risalto «gli indubbi vantaggi ambientali ed economico-finanziari che potrebbe avere la nostra Città da simili iniziative».Le speranze di essere presi in considerazione non sono poi molte, ma tanto vale tentare.

FINANzIAMENTI PER IL FOTOVOLTAICOPotrà Bisceglie partecipare?

Serena Ferrara

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AUGURI DC, TANTE NOVITà, TUTTE INSIEME

È pervenuta in redazione una lunga lettera di osservazioni al mio editoriale “Urne vuote, democrazia apparente”, pubblicato

sullo scorso numero de “La Diretta nuova”.Chi scrive è il prof. Mauro Papagni, esponente di quel mondo cattolico democratico, che, tra ingenuità e contraddizioni, meglio interpretò l’insegnamento sociale della Chiesa e lo spirito concistoriale di Papa Giovanni XXIII.Abbiamo vissuto insieme, io e lui, momenti di scontri e divisioni a Palazzo San Domenico, non sempre giustificabili, in quanto nascevano da preconcetti e barriere ideologiche e personali.Abbiamo avuto una feconda collaborazione amministrativa agli inizi degli anni ottanta (1980-1983) nella Giunta municipale formata dai cattolici indipendenti del prof.Domenico Ricchiuti, da comunisti (tra questi, Mauro Papagni), socialisti e noi repubblicani.Papagni ha fatto successivamente parte della Giunta da me presieduta (1993-1995). Dall’intenso lavoro svolto insieme, dal dialogo quotidiano e dal confronto leale e profondo sono nate, in uno dei più difficili periodi amministrativi, stima reciproca e migliore conoscenza umana ed intellettuale.Mauro nel suo commento definisce il mio editoriale «puntualmente provvidenziale ad elevare il livello della dialettica politica» oggi, egli annota, quasi scomparsa tra le immondizie; pone attenzione ai «problemi di casa nostra» ed ironicamente e

mestamente dice di non voler essere distolto la «sera davanti al televisore, ove trascorro ore ed ore…affinché nessuna battuta (sketch) mi sfugga, nessuna analisi (trauma) mi smarrisca, nessun personaggio (attore) mi resti mascherato».Egli esprime, quindi, amara critica verso i partiti nazionali, che hanno tradito «il compito di concorrere a determinare la politica nazionale»ad essi affidato dalla Costituzione, e verso «le sezioni», che hanno abbandonato la strada della politica e dell’essere «scuole permanenti di formazione ed azione democratica».Rimarca che il «momento più doloroso per la democrazia a Bisceglie si è avuto in occasione delle elezioni per la sesta provincia, quando almeno il 90% dei cittadini che si recava alle urne ignorava di appartenere già alla nuova provincia» e denuncia il tradimento di tutti i partiti perché hanno imposto un’adesione senza alcun coinvolgimento dei biscegliesi.Per Mauro (e solo gli ipocriti ed i mendaci possono dissentire da lui) «Bisceglie non la si può guardare: l’elogio del brutto impera…Bisceglie è stata cancellata; i beni culturali ed ambientali ignorati, quando non eliminati». Vi è «il silenzio, la morte delle coscienze!». Infine, l’amarissima conclusione: «Non è scritto che i figli delle tenebre sono più scaltri»? Conclude il Nostro.Ed allora, carissimo amico mio, squarciamo le tenebre e smascheriamo gli scaltri.

Quella con l’avv. Pietro Casella (DC) più che un’intervista è una chiacchierata tra amici.

Pietro è il caso di dirlo chi va piano va sano e va lontano. Mi riferisco all’incarico politico che hai ottenuto a livello nazionale: componente della direzione e coordinatore nazionale dei 30 dipartimenti della direzione del partito. «In politica non bisogna essere precipitosi, bisogna sapersi muovere con discrezione, conoscere l’ambiente in cui ti muovi, farti apprezzare per le tue capacità. La politica può anche adottare il canone dell’umiltà. Dipende dalle circostanze. Dalle persone. Dal contesto. Comunque il nostro è un piccolo partito. Certamente, per chi mastica gli ambienti politici, l’incarico che ho ricevuto ha un suo preciso significato».

Non mi sembra che qui in città le cose politiche si muovano allo stesso modo: se non gridi non ti prendono neanche in considerazione. «Parliamo di realtà lontane e diverse. Le

dinamiche della politica biscegliese rispondono ad una “biscegliesità “ che non può storicamente tradirsi. Poi in generale, la politica in questo periodo storico, a prescindere dal contesto geografico, non gode di buona credibilità».

La silenziosa DC ha fatto strada. In soli 4 anni il gruppo di Bisceglie è riuscito a guadagnarsi un ruolo significativo anche a livello nazionale. Dopo il Congresso Nazionale della DC cosa è accaduto?«Oltre alla mia nomina, ci sono due novità: Mauro Simone è diventato Consigliere Nazionale, Mimmo Baldini è stato investito della carica di responsabile nazionale dei rapporti con i sindacati».

Fino a 20 giorni fa si parlava addirittura di 5 candidati per le amministrative dell’anno prossimo; oggi l’UDC, la DC, il PSI e il PDL appoggiano compatti un’unica espressione cittadina: Francesco Spina. Quanto la DC ha contato nella ricandidatura a sindaco di Spina?

«Il consenso che la DC è in grado di mobilitare a Bisceglie ha spostato l’ago della bilancia, inducendo anche gli incerti a prendere posizione. Prevedevo questa soluzione. Verosimilmente ci saranno solo due candidati, cioè Francesco (il sindaco) e Napoletano. Credo anche di poter azzardare la riconferma di Francesco».

Quindi adesso Spina può contare su un alleato forte. È in una botte di ferro: non solo una parte dell’opposizione entra in maggioranza, ma questa “opposizione” per pura coincidenza rafforza la sua posizione anche a livello nazionale. «Francesco Spina ha dato prova a livello locale e provinciale di esprimere capacità amministrativa e politica. E’ cresciuto per personale esperienza. Proviene da un terreno culturale democristiano. Fiuto, lungimiranza, prudenza, diplomazia e cinismo. Non si nasce sindaci. Lo si diventa. Comunque, nella scelta del tempo e delle alleanze è strategicamente impeccabile. Molti si aspettavano, alcuni proponevano, altri sognavano di strumentalizzare la DC per una candidatura di rottura. Invece, coerentemente, come per le provinciali, le regionali, le amministrative e le politiche la Democrazia Cristiana sosterrà il centro destra. Sul piano politico, certo, con la Lega, la DC resta la forza politica che si propone (nell’alleanza con la Pdl) di sostituire l’ormai scomparso UDC( oggi Partito della Nazione). In tal senso la DC può rappresentare un rinforzo politicamente interessante anche per un soggetto politico civico, come la Puglia Prima Di Tutto. Fammi fare i complimenti, comunque, a Francesco (sindaco) che in occasione della conferenza stampa per la presentazione della sua ricandidatura, ha inaugurato per Bisceglie- così l’ha definita- una stagione della responsabilità in un momento difficile per l’intero paese e per tutti i cittadini. E fammi anche ringraziare, per l’ottimo lavoro svolto a Bisceglie, il nostro coordinatore cittadino, Rocco Prete, che spero di vedere in aula l’anno prossimo. Auguro buon lavoro al nostro Mimmo Baldini, neo Assessore alle Manutenzioni. Vi annuncio, con invito, che presto celebreremo il congresso provinciale e cittadino. E spero, anzi ne sono certo, che Bisceglie possa esprimere il futuro segretario provinciale della DC nella Bat».

Biagio Lorusso

Ne parliamo con Pietro CasellaSerena Ferrara

In RISPoSTA A MAuRo PAPAGnISu "Urne vuote, democrazia apparente"

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Alessio Di Liddo

ALCUNI DATI: la disoccupazione in Italia è del 8,3% in Europa del 10%.L’auspicio del nostro Assessore

provinciale alle politiche attive del lavoro, politiche scolastiche e della pubblica istruzione, formazione professionale, rapporti con le associazioni provinciali, pompeo Camero, è quello di metterci tutti al lavoro, soggetti pubblici e privati in modo da poter, tutti insieme, orgogliosamente affermare di aver dato una speranza ai giovani (anziani). La disoccupazione è la ragione fondamentale per la quale molti convivono con i propri genitori sino a 35-40 anni ed oltre. Le politiche del lavoro sono ottime, ma è chiaro che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. L’attuazione di queste politiche non è esaustiva. L’impegno per le iniziative e i progetti è lodevole, ma il problema non è solo di natura economica, è anche e soprattutto di natura sociale e psicologica. E’ una vera e propria malattia, la “disoccupazione”, che abbisogna di sociologi e psicologi. I sintomi, con tutte le loro complicanze, condizionano la vita negativamente. Quale prospettiva per gli over 40 a carico di genitori?Oggi anche per chi ha un diploma e/o un laurea non vi è certezza.Come si può costruire un futuro in questa maniera? Come si può pensare di metter su

famiglia?Secondo il dott. Giuseppe Torchetti (psicologo) «La psicologia, a tal proposito punta la sua attenzione sulle modificazioni indotte da questo fenomeno. Parla delle relazioni familiari, degli stati emotivi, del benessere psicologico, dello sviluppo sociale, della stima di sé.Gli effetti della disoccupazione incidono molto sull’autostima, a livello di immagine e d’identità».Crepet ha dimostrato che: la perdita del lavoro favorisce l’insorgenza di disturbi come depressione, ansia, instabilità psichica, stress e sintomi correlati; che le conseguenze più dirette consistono in variazioni delle abitudini di vita, che causano rischi per la salute: aumento del consumo di tabacco, alcool e/o sostanze stupefacenti, isolamento sociale, riduzione dell’esercizio fisico. Pertanto egli guarda la disoccupazione come un evento “invalidante”, che come tale va affrontato, mediante una pluralità di interventi.Come dice Andrea DESANGUINE, «C’è bisogno, è necessario avvalersi di più contributi, anche delle scienze umane, perché in gioco c’è sempre la vita, una persona con sogni e progetti di realizzazione umana e non un ingranaggio misero e insignificante, che si perde nell’intero meccanismo sociale».L’art. 2 della costituzione parla chiaro, così come le efficaci parole di Giovanni XXIII: «In

LA DISOCCUPAzIONE:UNA VERA E PROPRIA SINDROME

una convivenza ordinata e feconda va posto come fondamento il principio che ogni essere umano è persona, cioè una natura dotata di intelligenza e di volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e di doveri che scaturiscono immediatamente e simultaneamente dalla sua stessa natura; diritti e doveri che sono perciò universali, inviolabili, inalienabili».La persona umana, che è composta di spirito e corpo, ragione e istinto, vale per quella che è e non per quello che ha o fa; essa è «l’autore, il centro e il fine di tutta la vita economico-sociale» (Gaudium et Spes, n. 63).Secondo le parole di Gesù: «nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici»La CEI afferma: dalla mancanza del lavoro possono derivare conseguenze disumanizzanti.Allora? Ci vogliamo dare una mossa o…?

Il dirigente Pd, funzionario Agecontrol per conto del Ministero dell’Agricoltura, interviene a proposito della Ciliegia Tipica

di Bisceglie, il cui mercato ha preso avvio lo scorso 6 Maggio

«La cerasicoltura, che, come ben si sa, è un argomento sensibile per l’assessore all’agricoltura Di Pierro, consigliere provinciale, vicepresidente del “Consorzio della ciliegia tipica di Bisceglie”

ed operatore ortofrutticolo sia sul mercato interno che estero. E’ un argomento sensibile anche e soprattutto per tutti coloro che del “Consorzio” sono mente e azione. Benchè a Bisceglie il prezzo dei frutti, anche grazie all'innovativo sistema d'asta olandese, mantenga un valore decisamente medio alto, non può essere taciuto il danno che la gran parte dei territori ricadenti nella zona di produzione della ciliegia tipica di Bisceglie -Andria, Barletta, Bitetto, Bitonto, Bitritto, Canosa di Puglia, Corato, Giovinazzo, Minervino Murge, Molfetta, Ruvo di Puglia e Trani- hanno subito a causa degli eventi calamitosi degli ultimi mesi: gelate, nebbie e piogge insistenti, che hanno in particolar modo compromesso la raccolta della ciliegia “ Ferrovia”, vero fiore all'occhiello del paniere consortile. A tal riguardo sarebbe opportuno allinearsi con i Comuni di Turi, Casamassima, Castellana, Conversano, Putignano e Sammichele Di Bari, che hanno richiesto alla Regione Puglia lo stato di calamità per la concessione dei benefici previsti dalla legge 14 febbraio 1992, n. 185, attingendo dal fondo di solidarietà nazionale, le cui casse sono state rimpinguate proprio di recente. Urge promuovere inoltre, nel più breve tempo possibile, un provvedimento utile con sistema agevolativo per le polizze assicurative di piccole e medie aziende, in previsione di futuri eventi calamitosi».

BENE LA STAGIONE DELLA CILIEGIAMa il Pd Gianni Naglieri chiede interventi per i danni da calamità

QUESTO GOVERNO TAGLIA FONDI A SCUOLE E UNIVERSITà

PER FINANzIARE MISSIONI IN AFGANISTAN!

I nostri ragazzi è vero che sono sempre in prima linea, ma non per contribuire alla pace e alla sicurezza della comunità

internazionale, ma per una ricerca “costante e sincera” di una occupazione stabile e duratura.Per cui non chiamiamoli Eroi della Patria ma “EROI DELLA SICUREzzA SUL POSTO DI LAVORO”.Se fosse loro offerto un posto lavoro in Patria certo non sarebbero partiti per Missioni di lavoro così pericolosi.Capisco che bastano circa tre o quattro mesi di missione per comprarsi, qui nel Sud, un appartamento. Questo è il vero problema del Sud: il LAVORO e la CASA!Questo Governo sta tagliando i fondi alle scuole e alle università pubbliche per finanziare le missioni in Afganistan, e meno male che dalle televisioni commerciali apprendiamo che i nostr i so ldat i rispondono al fuoco con “COSTANzA E SINCERITA’”. Quanto costa un solo soldato al la collettività? Sicuramente meno di un docente universitario!Le aziende che producono armi non mandano mai i loro dipendenti in cassa integrazione…Che stranezza, converrebbe quasi farne domanda! Diciamola giusta, non chiamiamole Missioni di Pace, vilipenderemmo i veri pacifisti, ma “missioni-strategiche-per-giustificare-l’utilizzo-di-danaro-pubblico” a discapito dell’istruzione e della formazione. E’ sicuro che Mahatma Gandhi così si rivolta nella tomba.

Giuseppe Papagni [email protected]

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CRISI DEL SETTORE EDILE Pasquale Stipo

Alzi la mano chi, girando per Bisceglie e per le nuove zone residenziali in particolare – non abbia mai visto appesi a destra e a

manca cartelli di case nuove (ma l’usato non fa eccezione) in vendita. (cartelli che, a memoria, sono lì da un bel pezzo); o chi, cercando sui portali immobiliari o sui free press, non si sia accorto che i prezzi degli immobili invenduti calino mese dopo mese.L’immobilismo del mercato immobiliare si protrae ormai da tempo, come confermano i dati presentati dalle Associazioni di Categoria e dai giornali economici.A Bisceglie si compra e si vende poco. Le difficoltà incontrate dal settore edile ricadono a catena sull’occupazione: non meraviglia, ma preoccupa, il pesante calo degli occupati nel 2009.Ma questa è solo la punta di un iceberg, che rivoluziona in modo epocale il settore delle costruzioni. Ciò che si è perso lo si recupererà forse negli anni, ma solo in piccola parte.I posti di lavoro in meno sono solo un aspetto del problema. Ai disoccupati del settore, infatti, occorre aggiungere gli artigiani che hanno rinunciato alla partita IVA, i disoccupati dei settori a latere, (vendita di materiali edili, idraulici, elettrici, vendita e noleggio attrezzature, cementifici, produttori di pavimenti e rivestimenti, porte e finestre, ferraioli, ecc..). Si tratta di una crisi senza precedenti. Sento spesso qualcuno nelle piazze evocare i prezzi alti degli appartamenti. Vero. Ma c’è forse qualcuno che

sappia dei forti aumenti degli oneri di costruzione, del raddoppio del cemento in sacchi, (dalle vecchie 12.000 lire a 12,50 euro) o di un semplice mattone ( i prezzi variano da 0,45 euro a 1,00 euro)? Sono inoltre cambiate le tecniche (ad esempio quelle relative al contenimento dei consumi energetici) e ciò richiede ulteriore denaro. Insomma, non se ne esce, né si vedono sbocchi. O meglio, ci sarebbero, ma nessuno li vuole attuare. L’unica legge veramente utile che stava preparando il governo Prodi, è stata insabbiata. Certificazione statica degli stabili. Il che significava dover tenere “a modo” lo stabile di proprietà. Si sarebbe evitato di transitare per le vie di Bisceglie e vedere case fatiscenti, senza alcuna messa in sicurezza. Le condizioni d’intervento per la messa a norma, sarebbero state decine di migliaia, risolvendo, sia chiaro in parte, il problema lavoro. La situazione investe tutto il sistema di sviluppo, legato com’è ad un economia basata sul PIL (ossia quella che io chiamo la teoria del: “fare e disfare è un gran bel lavorare”). Non essendo un economista, non ho la soluzione al problema, ma credo che la questione vada affrontata incominciando a discutere seriamente di un’economia della decrescita, di un economia slow, che abbia al suo centro uno sviluppo sostenibile, il benessere personale distribuito e non il consumismo, l’equilibrio tra risorse locali e globali e la produzione di beni fondamentali, l’equità globale nel consumo delle energie e la loro redistribuzione. Sento, invece, su questa tematica

la totale mancanza di un dibattito prima di tutto ideologico.Un esempio: che senso ha continuare a costruire a Bisceglie case nuove, invadere terreni liberi, devastare territorio immacolato per lasciare poi decadere, ad esempio, il patrimonio storico? Un’altra questione: se siamo in un libero mercato, in cui la domanda e l’offerta determinano i prezzi di vendita, con quali capitali viene drogato il mercato immobiliare che, nonostante l’invenduto, continua a mantenere prezzi da boom edilizio?Andando avanti di questo passo la superficie abitativa disponibile sarà, in un paio di decenni, 6 volte quella necessaria ad una città come la nostra, con contemporanea perdita di presidio del territorio e del centro storico. Cosa facciamo? Continuiamo a costruire solo per creare posti di lavoro? Chi paga? Visto che a Molfetta è stata elevata una selva di gru, quando i 6.000 molfettesi residenti nella nostra città torneranno nella loro, cosa succederà alle nostre tante case vuote?Il “mercato” si regge sulla sua legge della domanda e dell’offerta: se non c’è domanda, o se la domanda è condizionata dalle disponibilità finanziarie, l’offerta si adegua quantitativamente o riduce le pretese di guadagni.Il sistema Bisceglie dovrebbe darsi una regolata, in tutti i sensi. A partire dalle distorsioni del mercato, frutto del lavoro nero e dell’evasione fiscale tout court, che non permettono allo Stato di intervenire in maniera corretta per dare un impulso al settore edile.

Bisceglie invasa dalle gru. ma le case, a chi le vendiamo?

Stimato Direttore, vorrei, scommettendo sulla sua benevolenza, tornare sul tema “Incontri Culturali”.

Ve ne sono di diversi tipi, se ne legge un po’ su tutti i giornali locali: “Ville storiche a Bisceglie”, “Storie d’infanzia abbandonata nel XIX secolo”, “Le gestadi Giovanna D’Angiò”, “La settimana della cultura”, Poesie cantate e recitate… ed altri ancora.Tutte ottime iniziative, non vi è dubbio. Gli eventi culturali hanno in sé la proprietà di rendere l’essere umano più sensibile. Quanto più contagiano la moltitudine tanto più hanno valore. Quanto più ti lasciano esattamente come eri prima di parteciparvi, tanto meno hanno valore.Cambio angolazione: una decina di uomini vanno ad un circolo ascoltano il poeta, tornano a casa. È cambiato qualcosa? Il convegno sulle “Ville storiche a Bisceglie” tenuto dal prof. (?) Palmiotti ne è un esempio. Una sala stracolma di cultura (quindi uomini sensibili e coraggiosi); tanti argomenti “caldi” disponibili sul tavolo della cultura; i rappresentanti della politica in prima linea, ed ecco che il mondo della cultura… non ha nulla da dire.Applausi a fine relazione.Se il mondo della cultura non si compatta quando serve e non dice con coraggio quanto va detto, a cosa serve? Ad autocelebrarsi?Io, uomo di cultura, se non mi oppongo al potere

quando sbaglia per non inimicarmelo, non rischio di dimostrarmi servile?E se non mi oppongo per ignavia non rischio di dimostrarmi inutile?La cultura non può temere la politica… temendo di perdere ossigeno.La Cultura raduni i propri uomini!Recuperi lo scoppiettante potere che le è proprio.Riguadagni la propria autorevolezza, sicché sia la politica a domandarne benevolenza per non vacillare, e sia sempre la politica a cercare nella Cultura (espressione di sensibilità e coraggio) i suoi uomini migliori.Se quel convegno fosse finito con una contestazione generale della sala contro lo stato dei fatti sulle Ville Storiche, non sarebbe stato culturalmente più elevato?Un grido di sdegno ad ogni villa storica abbattuta passata in rassegna dal Palmiotti non sarebbe stato più civile?Mi dispiace prof. Palmiotti, ma io non applaudo alle ville abbattute, né a quelle prossime ad esserlo, né a quelle lasciate in vita per vederle morire lentamente.Un esempio? Villa Fiori:- circa due secoli e mezzo che cerca qualcuno che se ne occupi; - un’architettura tardo-barocca a facciata scenografica;

L'ACQUARIO DEGLI ARCHITETTI

- abitata nel ‘700 dai nobili Fiori, imparentati con i Tupputi, protagonisti del Risorgimento biscegliese (Cosmai);- protetta da un Vincolo architettonico, e defrinita dal Ministero “Immobile di particolare interesse (…) perché costituisce un buon esemplare del XVIII degno di essere tutelato in ogni sua parte”;- oggetto in questi ultimi tempi di un restauro di facciata che ha seminato numerose perplessità;- definita dallo stesso Cosmai nel ’50 “in deplorevole stato di abbandono” (è cambiato qualcosa da allora?).Eppure l’uomo di cultura che su villa Fiori ha un’idea precisa (mi risulta con una certa sicurezza) diventa afono.E dunque, una domanda, sig. Direttore:Dove sono finiti gli architetti a Bisceglie?Dove sono gli imprenditori d’arte a Bisceglie? Dovremmo riesumare il prof. Cosmai per avere una posizione su questo bene culturale?Perché (i viventi) non prendono la parola sul tema? Tutti impegnati in altro?Come! La gente comune e si “spende per un bene culturale, e chi a queste cose dedica la vita per professione o passione non ha nulla da dire?Muti! Tutti muti! Così muti che pare d’averli in una vasca d’acquario…

Gennaro Papagni

Tutti muti come pesci...

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PANTANO-RIPALTA, IL WWF E LO SCEMPIO AMBIENTALE Cosa c'è di vero su una vicenda dai contorni inverosimili

WWF contro Comune di Bisceglie, Provincia di Bari e Regioni Puglia per l’abbattimento dei muretti a secco in

zona Pantano Ripalta. Mauro Sasso ci spiega i termini della querelle.«Del progetto “Interventi per la Difesa, Recupero, Fruibilità del Litorale di Bisceglie zona Pantano-Grotte di Ripalta” della Provincia di Bari, il WWF ebbe notizia nel 2006 solo attraverso la stampa. Legittimamente incuriositi ne chiedemmo copia all'allora ass. all’Ambiente della Giunta Divella, prof.ssa Marchetti. Inoltrammo ben tre istanze e, non avendo ricevuto alcun riscontro, trasmettemmo alla Provincia di Bari le nostre osservazioni sulla Zona

Pantano-Ripalta. Ancora oggi questo progetto non lo conosciamo e non vogliamo entrare nel merito, ma continuiamo a chiedere accesso agli atti pubblici per valutare quello che prevede». Mauro Sasso ci ha anche puntualizzato che «la Zona Pantano Ripalta è assoggettata al Decreto

Ministeriale del 1/8/1985 (Decreto Galassino), e in quanto ricadente nella più vasta area dell’Oasi di Protezione “Torre Calderina", è vincolata dal PUTT Puglia nell’ambito dell’attuale Piano Faunistico Venatorio regionale. Le N.T.A. del PUTT affermano che nelle Oasi di Protezione non sono autorizzabili piani e/o progetti e interventi comportanti grave turbamento alla fauna selvatica e modificazioni significative dell’ambiente, le arature profonde e i movimenti di terra che alterino in modo sostanziale e/o stabilmente la morfologia del sito. Il Piano riconosce come emergenze morfologiche i siti con presenza di grotte, doline

o puli, gravine e lame, coste marine: le Grotte di Ripalta (Grotta di compare Girolamo, Grotta della Spina, Grotta del Polpo, Grotta della Volpe) costituiscono 4 ambiti territoriali distinti, ad alta forma di tutela». Il WWF assieme alla Guardia di Finanza, Lunedì 10 Maggio, è intervenuto per interrompere i lavori di costruzione di una pista ciclabile prevista dal Comune nel piano triennale delle opere pubbliche che abrebbe collegato via Prussiano alle Grotte di Pantano Ripalta. Nel frattempo erano già stati modificati i luoghi, abbattuti muri a secco secolari, dissotterrate

chianche, spazzati a colpi di ruspa tutta la flora alofila del sito. Ma ricapitoliamo la faccenda: la Provincia di Bari nel 2003 previde un recupero della zona di Pantano-Ripalta, il Comune di Bisceglie nel 2006 previde la pista ciclabile, mentre la Regione Puglia aveva già istituito un'area di tutela per la stessa. Ci si chiede come sia possibile una cosa simile? Mauro Sasso precisa: «Ci domandiamo se si ha coscienza e conoscenza del valore paesaggistico e naturalistico dell'area: abbiamo individuato dieci specie diverse di orchidee, flora alofila, esemplari rari di avifauna, rettili (colubro leopardino) e anfibi (rospo smeraldino), le praterie di Posidonia oceanica e via dicendo. Per questo inseguiamo un piano di tutela che parta dalla conservazione dell'esistente e elimini ogni logica cementificatrice». Da un lato c'è quindi un valore faunistico e ambientale da preservare, d'altro canto c'è la necessità di creare un turismo sostenibile anche nella zona di Pantano-Ripalta. Per gli appelli il WWF di Bisceglie si esprime chiaramente: «Le proposte sono state fatte, sono state messe nero su bianco. Abbiamo di fronte una classe dirigente insensibile alle questioni ambientaliste: dieci anni di convegni, manifestazioni, raccolte firme, istanze, denunce e ricorsi non hanno favorito il dialogo e la frattura con il mondo ambientalista è evidente. Quello di Ripalta è solo l'ultimo dei "martiri" che l'Oasi di Protezione Torre Calderina ha subito».

Fabrizio Ardito

Con l’approssimarsi dell’estate, si ricomincia a parlare di mare e di spiagge.

Quali strutture balneari ci sono a Bisceglie? Ci sono spiagge private e spiagge pubbliche. Se la struttura è privata, è il proprietario che provvede alla risistemazione e al decoro dell’infrastruttura, se invece la spiaggia è libera, dovrebbe provvedere l’Amministrazione a renderla sicura. Torna a farsi sentire il problema della sicurezza e della pulizia delle spiagge. Così associazioni ambientaliste, parrocchie, associazioni culturali, scuole e comuni cittadini, con l’approssimarsi della bella stagione e su invito dell’Amministrazione Comunale, svolgono azioni di salvaguardia e pulizia delle spiagge sudice per via dell’inciviltà dei cittadini nonché e le mareggiate che riversano rifiuti sul litorale. Nella nostra città giovani volontari annualmente sono pronti a scendere in campo per la pulizia del litoranea biscegliese. Anche quest'anno, muniti di guanti e sacchetti, i volontari hanno per diverse domeniche battuto i nostri litoranei raccogliendo di tutto: vetri, bottiglie di plastiche, lattine di alluminio, buste di plastica, nonché detriti trasportati dalle

A PROPOSITO DI SPIAGGE nicola Silvestris

mareggiate e accumulati durante i mesi invernali, soprattutto alghe, rami e tronchi d’albero. Anche l’associazione subacquei Immersion Diving School di Bisceglie, ogni anno risponde all’invito. In occasione della Manifestazione “Fondal i puliti”, subacquei del gruppo, muniti di sacchi di tela e guanti, raccolgono qualsiasi rifiuto che si trovi nel fondale antistante la costa. La manifestazione vuole lanciare soprattutto un messaggio di sensibilizzazione e un invito a non riversare in mare qualsiasi genere di rifiuti. La costa biscegliese, infatti, è apprezzata per la limpidezza delle acque, per questo la pulizia deve essere fatta metodicamente. E non solo per mano di volontari, in via del tutto eccezionale. Il Comune deve farsi carico di rendere igienici i luoghi d’incontro, come fa, o dovrebbe fare, per la pulizia di strade e giardini pubblici.

Però , se è giusto che un amministratore pubblico s’impegni a mantenere il decoro della città, è altrettanto indispensabile che il cittadino si adoperi per evitare di trasformare le spiagge in discariche a cielo aperto.

Il PD denuncia lo stato della spiaggia del Pretore, nell'ambito dell'iniziativa "dai voce al tuo quartiere".

Si chiedono più pulizia e servizi igienici efficienti

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Serena Ferrara

Quali i compiti di ZonaEffe rispetto al Castello? «Non si tratta di “compiti”, ma piuttosto di oneri che abbiamo inteso assumerci con spirito volontaristico. E’ partita da noi, nel 2008, la proposta di fare del castello la sede del CEA, pur nella consapevolezza che il Comune non aveva fondi da investire in lavori di bonifica, pulizia e messa in sicurezza. Ci siamo dunque rimboccati le maniche, per dare innanzitutto visibilità al sito, anche senza mezzi e rimettendoci di tasca nostra. Si pensi solo al fatto che, per la realizzazione del laboratorio di arredo urbano creativo di Luglio 2009, abbiamo dovuto versare 4.000 euro solo per le polizze assicurative. La nostra “missione” è quella di ultimare il recupero del sito (un cantiere aperto da circa trent’anni), presentando progetti e cercando di attivare finanziamenti esterni. A questo proposito, presto partiranno una campagna di sensibilizzazione sul rispetto del castello e una campagna informativa circa una importante novità: da quest’anno zonaEffe è entrata a far parte della stretta cerchia di associazioni cui è possibile destinare il 5‰dell’imposta sul reddito. Tutti i cittadini potranno, pertanto, aiutarci a realizzare il sogno del recupero della torre di nord-est (quella che ingloba la chiesa di San Michele), priva di luce ed acqua (come il resto del complesso), e persino di pavimentazioni. Durante l’estate organizzeremo inoltre alcune giornate di “Salita alla torre”: su prenotazione condurremo in cima gruppi di massimo 15 elementi, con soste tematiche al 1° e 2° piano. I progetti, per cui stiamo cercando di intercettare finanziamenti di privati, sono già stati protocollati al Comune, assieme ad un dettagliato reportage fotografico. Anche noi, come il resto della

cittadinanza, abbiamo da sempre denunciato la situazione di degrado del castello, ma senza dare ai nostri atti il tenore della sterile protesta mediatica. Ci siamo resi disponibili con i fatti. Consapevoli che la strada da seguire è ancora lunga e difficile, cerchiamo oggi per lo meno di condividere un sogno con tutti cittadini, senza che questo possa essere connotato di valenze politico-partitiche.»

Scendiamo nel dettaglio. Il Comune, secondo quanto cita la convenzione, è tenuto ad elargire qualcosa all’Associazione, per la realizzazione delle sue normali attività?«Facciamo un passo indietro. I CEA, come da normativa europea recepita da leggi nazionali e regionali, sono parte stessa dell'Ente Pubblico, che utilizza, per la realizzazione delle attività di conoscenza, rispetto e tutela del patrimonio ambientale, personale

interno o consulenti esterni. In alternativa l’ente pubblico può scegliere di esternalizzare la gestione del centro, affidandola (nel caso nostro con bando di gara) ad associazioni senza fine di lucro o giovani volontari accreditati. Da questa premessa si deduce che l’ente pubblico è tenuto a destinare al CEA una fetta (ma si tratta di cifre simboliche) dei fondi di bilancio. Cosa, ad ogni modo, fino ad oggi non ancora accaduta. Ciò non significa tuttavia che il Centro non abbia in questi anni lavorato. Anzi, lo abbiamo fatto intensamente ma in silenzio, perché siamo estranei alle logiche della visibilità. Da Spaventatraffico (start up della nuova gestione CEA e prima iniziativa complessa sulla mobilità sostenibile a Bisceglie) in poi, abbiamo portato a termine tante iniziative. Progetti nelle scuole, un festival itinerante del riciclaggio, esperimenti di giardinaggio collettivo, iniziative culturali varie. Questanno ripteremo la positiva esperienza di Città Aperte, in collaborazione con la Pro Loco: le visite al centro storico delle guide turistiche Pro Loco termineranno al Castello, dove daremo modo ai turisti e a i cittadini di scoprire ancora questo scrigno storico. Tra le azioni direttamente rivolte al castello, abbiamo messo in cartellone diversi momenti collettivi per la pulitura della pietra, con il coinvolgimento degli studenti del Liceo Scientifico “da Vinci”, dei restauratori dell’associazione “Gli Archi”, della dott.ssa Claire Piffaut (già cordinatrice dei lavori presso il fonte battesimale di S. Adoeno).Di prossimo avvio, inoltre, è il progetto “Racconti dal paesaggio”, che coinvolgerà scuole elementari e medie di primo grado, anche nei mesi estivi, con eventi sul tema

della biodiversità».Cosa rispondete a chi denuncia erbacce e scarso decoro degli ambienti del castello?«Ma perché in questa città si vede sempre il bicchiere mezzo vuoto? Perché non torniamo con la mente a tre anni fa, quando ad oscurare il castello era una palizzata di legno? Quando nessun cittadino avrebbe immaginato di vedere ospitate al suo interno manifestazioni di riconosciuto spessore? Ma veniamo al punto: le immondizie, che provvediamo ad eliminare sistematicamente, sono li per scarso senso civico dei cittadini. Al resto provvede il vento, che sospinge, più volte al giorno, ogni genere di residuo oltre il fossato. Quelle che chiamiamo “erbacce”, invece, il più delle volte non sono tali. Si tratta di vegetazione ruderale, anche piuttosto rara».

Bene. Ma toglietemi una curiosità… è possibile, se non sostituire, almeno prevedere una ridipintura del cancello di ingresso? Se è vero che l’abito non fa il monaco, è altrettanto vero che l’occhio vuole la sua parte. E che l’ingresso è pur sempre il primo elemento di giudizio di un’immobile.«Partiamo dal fatto che il Castello è un sito vincolato e che ogni modifica, al suo interno, necessita di un parere favorevole della sovrintendenza. Ma questo è solo l’aspetto meno complesso della vicenda. La palazzina compresa tra castello e Torre Maestra non è mai stata espropriata dal Comune. Ciò significa che alcuni spazi esterni al castello sono di proprietà privata, mentre su altri vige la servitù di passaggio. Sulla eventuale sostituzione del cancello ci sarebbe da chiedersi: tocca al Comune o anche al privato effettuare i lavori? E come ripartire le quote?E comunque mettere un cancello nuovo non significa recuperare un sito. Prima, ed è questo il senso del nostro percorso, il castello va riempito di opinioni, sogni e contenuti».

Incontro Ferdinando Di Cesare e Angela Di Ceglie, responsabili dell’Associazione di promozione Sociale per lo Sviluppo Locale e Territoriale ZonaEffe, dopo aver raccolto rammarichi e proteste

di tanti cittadini, circa la situazione del Castello di Bisceglie. ZonaEffe gestisce dal 2007, a seguito di regolari selezioni con procedure ad evidenza pubblica, il Centro Educazione Ambientale “Vito Meterangelo” del Comune di Bisceglie (accreditato, però, al sistema In.FEA sin dal 2003) e da Luglio 2009 risiede presso il Castello. In questi mesi, il CEA – ZonaEffe ha mantenuto l’impegno preso con i cittadini, conservando il decoro minimo dei luoghi, realizzando pregevoli progetti all’insegna della cultura ambientale, organizzando eventi che garantissero l’apertura, se pur discontinua, del castello e della semi-sconosciuta chiesetta medioevale di San Giovanni in castrum.A tanti cittadini, però, questo impegno non è parso sufficiente a fare del castello un punto di forza della “Bisceglie turistica” che tutti vorremmo.Le responsabilità vengono a vario titolo attribuite al Centro di Educazione Ambientale (che “trascurerebbe” la sua casa), al Comune (che non farebbe nulla per migliorare aspetto e fruibilità del sito), ai cittadini stessi, che in barba a tutto continuerebbero a “servirsi” del posto per i più diversi scopi. Fisiologici, artistici (si vedano i graffiti che imbrattano i muri di cinta) e chi più ne ha, più ne metta. Tra gli altri, includiamo i ripetuti furti di terra fertile e piante giovani dalle panchine-aiuole che arredano Piazza Castello

CASTELLO SPESSO CHIUSO? POCA IGIENE? CATTIVA GESTIONE?A volte, le cose è meglio non saperle, che saperle male Risponde il responsabile Zona Effe Ferdinando Di Cesare

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AnChE BISCEGLIE AVRà IL Suo DoCuMEnTARIoLa MagicApulia investe sulla nostra città

Un percorso tra terra e mare, tra storia e tipicità, tra bellezze note e meno note, alla scoperta di ville, rioni, cortili,

piazze, anfratti, tradizioni e sapori della Bisceglie che era e che è.Grazie all’idea di MagicApulia, ente barese di Promozione Turistica Multimediale (di Enrico Bellelli e Massimo Antonio Conticchio), e alla collaborazione con Silvia La Franceschina e Serena Ferrara, Bisceglie avrà tra poche settimane il suo primo documentario.Mezz’ora a spasso per tutta la città, con testimonianze ad hoc (tra gli interventi, quello del parroco di S. Adoeno don Paolo Basso, del direttore del Museo Diocesano Giacinto La Notte, della Compagnia Teatrale “don Pancrazio Cucuziello”, di alcuni imprenditori del settore agrolimentare…), quadretti di vita locale,

sottotitoli in lingua straniera, magici scorci e il grande desiderio di divulgare l’immagine della città. La MagicApulia, vincitrice del bando “Principi Attivi” della Regione Puglia, è impegnata nella realizzazione di servizi (DVD video, DVD-room, spot

pubblicitari, videocartoline e cortometraggi a tema) a sostegno di un turismo destagionalizzato, in grado di fare della Puglia un polo internazionale di attrazione culturale. Ha portato a termine già progetti sulle città di Bari e Trani.A costo zero per il Comune di Bisceglie, si appresta oggi a farci dono di un film che, se ben sfruttato, potrebbe tornare molto utile alla promozione turistica della città.La sceneggiatura del filmato è stata scritta a quattro mani da Silvia e Serena, le riprese e il montaggio sono stati realizzati da Enrico Bellelli, la regia è stata il frutto del lavoro sul

campo della triade. Il soggetto è, chiaramente, la città nella sua veste più bella, colta nei suoi aspetti tipici, strutturali, morfologici, culturali, che la rendono una delle più amene e accoglienti località del nord barese.Il prodotto, in realtà realizzato per imprese di mediazione turistica americana (e presto disponibile online in download a pagamento), presto sarà proposto alle televisioni locali, in particolare quelle già sbarcate sui canali satellitari.

Serena Ferrara

Via libera al divertimento, grazie al nuovo provvedimento comunale sulle sale giochi. Da oggi niente più limiti

alla distribuzione di licenze, ma normative più severe sulla qualità degli spazi.Il “Regolamento comunale per la disciplina dell’apertura e della gestione delle sale gioco” è stato approvato nella seduta di Consiglio Comunale dello scorso 24 Maggio. Fortemente voluto dall’Assessore alle Attività Produttive Gianni Abascià, il nuovo provvedimento punta a “bilanciare la salvaguardia della libertà di iniziativa economica con la tutela della sicurezza, le esigenze di ordine urbanistico e la quiete della collettività”.

Via, dunque, depositi e bugigattoli adibiti a sale giochi. Via anche i bar che si dotano, sfruttando gli anfratti asfissianti non ancora ammobiliati, di qualche slot machine. La somministrazione di alimenti e bevande (esclusi i superalcolici) sarà difatti consentita solo nei confronti di chi usufruisce a pagamento dell’attività di svago. Il banco bar ed il relativo arredamento, inoltre, non dovranno occupare più di un quarto della superficie della sala. I futuri esercizi dovranno essere anche più spaziosi: la superficie utile netta minima è, al netto dei servizi, di 50 mq, cui vanno aggiunti gli spazi da riservare ad almeno due servizi igienici con antibagno, accessibili ai disabili. L’autorizzazione, che ha carattere permanente, sarà concessa solo ad attività distanti almeno 100 m da scuole, chiese, case di cura, cimiteri, ospedali ed altri luoghi protetti. Nel caso di locali con superficie superiore a 100 mq è inoltre obbligatorio prevedere la disponibilità di un’area parcheggio privata dotata di almeno 7 posti auto (che aumentano in proporzione alle dimensioni della struttura).«Erano 11 anni – spiega l’ass. Abascià – che la normativa non veniva aggiornata.

SALE GIoChI:Arriva il regolamento che disciplinal’apertura delle nuove attività

Oggi Bisceglie conta 14 sale giochi, ma si tratta in gran parte d bar che hanno fatto domanda per l’attività di intrattenimento. Con questo provvedimento, che intende liberalizzare la distribuzione di licenze, intendiamo dare un ulteriore impulso al turismo di prossimità. Per capire di cosa stiamo parlando, dovremmo spostarci di almeno 200 km e prendere esempio da chi ha puntato sull’intrattenimento per far girare l’economia del territorio».

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LA FRANA DI MONTAGUTOPreside Giuseppe Di Pierro

Da oltre tre mesi sono interrotte le comunicazioni ferroviarie e stradali tra Foggia e Benevento a causa della

frana del Montaguto, la più grande d’Europa, con un fronte largo oltre tre km. che ha invaso sia la ferrovia che la strada statale. L’unica via di collegamento tra i due capoluoghi rimane l’Autostrada A 16.Considerare questo gravissimo disastro naturale, quale semplice interruzione delle comunicazione tra i due capoluoghi significa minimizzare le gravi conseguenze economico-sociali provocate dall’interruzione dell’unica ferrovia che collega il profondo Sud Adriatico con l’altra metà dell’Italia che si affaccia sul Tirreno.La frana di un’intera montagna, ancora in movimento, ha riversato sulla ferrovia e sulla strada sottostante milioni di metri cubi di detriti. Fortunatamente non ci è scappato il morto, come è disgraziatamente accaduto vicino a Merano. Rimuovere questa immensa quantità di materiale e ripristinare le vie di comunicazioni, nonostante la domanda dello stato di emergenza, ha richiesto e richiederà ancora tempo. Questo macroscopico disastro ha già causato incalcolabili danni economici a tutta la Regione Puglia, rimasta materialmente isolata. Il notevole traffico commerciale verso tutto il resto dell’Italia del nord-ovest è paralizzato.Il tutto si aggraverà man mano che passano i giorni o i mesi. Questo nefasto evento è passato quasi sotto silenzio. Sia la stampa che le reti televisive nazionali si sono limitate a dare qualche cenno al momento dell’accaduto. Poi, silenzio tombale! Mi domando perché questa generale, condiviso omertà ? Perché le bocche di eloquenti parlatori sono tuttora cucite? Solo perchè è un problema che riguarda il Sud?In controtendenza, la televisione locale “Telenorba” ha avuto il merito di infrangere q u e s t o a s s o r d a n t e s i l e n z i o d a n d o c i continuamente notizie e promuovendo un dibattito pubblico sulle problematiche connesse a questo grave sinistro. Ciò ha contribuito a stimolare i Politici ed Amministratori Pugliesi a prendere opportune iniziative, sia pure con

ritardo. A n a l i z z i a m o p i ù i n profondità le conseguenze negative che gravano sul nostro territorio.L’interruzione ferroviaria ha causato danni al traffico passeggeri e soprattutto ha interrotto il traffico merci tra la Puglia e Basilicata da una parte e tutte le Regioni del nord-est Italia, tra i porti Pugliesi e quelli del Tirreno, a partire dalla Campania e risalendo verso il Lazio, la Toscana, e via via risalendo la penisola. Questo nefasto evento è un campanello d’allarme da non sottovalutare e che ci induce a riflettere.Si consideri che la nostra Regione negli ultimi anni ha subito una radicale trasformazione socio economica i cui prevedibili grandi sviluppi futuri hanno bisogno di risposte immediate, inderogabili. La Puglia, data la sua posizione geografica, è ormai un punto di riferimento del traffico merci intercontinentale, in continuo sviluppo. Già i porti di Taranto e Bari sono mete di navi porta container provenienti anche dalla lontana Cina. Anche l’India è interessata al traffico dei suoi prodotti attraverso i nostri porti. All’uopo sono state già costruite specifiche strutture portuali per far fronte a questa rivoluzione dei traffici marittimi.Se a questo sconvolgente cambiamento rispetto alla situazione statica del secolo scorso si aggiunge il naturale sviluppo dei traffici derivanti dall’intercommercio con i Paesi del Mediterraneo e l'apertura del "corridoio otto" che collegherà direttamente la Puglia con i Paesi dell’Europa Meridionale fino al Mar Nero, la situazione, non molto futura, sarà veramente preoccupante. Non dimentichiamo che già da alcuni anni è in funzione a Brindisi un “Centro Mondiale” dell’ ONU per la raccolta e lo smistamento di aiuti umanitari ai Paesi bisognosi. Il tutto significa traffico di enormi quantità di merci e persone che in buona parte sarà smistato su strada e ferrovia.In questo contesto mi chiedo: questo massiccio traffico, che interessa principalmente la nostra Regione, potrà essere smistato attraverso le attuali vie di comunicazioni ? Il traffico ferroviario dovrà essere ancora incanalato attraverso quel collo di bottiglia della linea Foggia-Napoli , per poi proseguire sulla Napoli-Roma, tratto ferroviario già intasato dal traffico Sicilia-Lombardia?Lo stesso discorso va fatto per l’autostrada che per raggiungere Roma e oltre dovrà necessariamente immettersi sulla super intasata A1, Napoli-Roma.E’ giunto il momento di dare una reale e

leale

risposta a questo problema!Bisogna avere il coraggio di operare un radicale cambiamento, bisogna programmare il futuro che è già alle nostre porte, dimenticando il passato che ha relegato per secoli il Sud ad “appendice” d’Italia. Ormai la Puglia, con i suoi porti, da anni è un centro di convergenza e smistamento del traffico commerciale intercontinentale in continuo sviluppo, che abbisogna di infrastrutture adeguate. E’ giunta l’ora di cambiare rotta, di costruire nuove strade per dare sbocco ai crescenti traffici che si irradiano dalla nostra Regione. A mio avviso è inderogabile progettare un collegamento diretto tra la Puglia e il Lazio attraversando il Molise e l’Abruzzo, per costruire in tempi brevi un nuovo tronco ferroviario e un nuovo tratto autostradale che lambiscano ambedue le città di Campobasso ed Isernia, favorendo anche lo sviluppo di questi importanti centri, attualmente tagliati fuori dalle grandi vie di comunicazioni. Queste nuove vie, oltre ad accorciare le distanze dalla capitale, permetterebbero di ridurre drasticamente i tempi di percorrenza e favorirebbero lo smaltimento del traffico che sta concentrandosi sulla Puglia. Il ripristino della vecchia ferrovia sarà ovviamente necessario per il collegamento locale Foggia-Napoli e per l’utilizzo temporaneo del traffico Pugliese.La mia è solo un idea, che spero venga materializzata da chi ne ha le competenze tecniche e fatta propria dalle forze politiche. Nel frattempo proseguono senza sosta i lavori delle Ferrovie dello Stato e dell’XI reggimento Genio guastatori dell’Esercito italiano, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile. Sono già stati effettuati due test di collaudo con il passaggio di due convogli ferroviari e a breve è previsto il ripristino completo della linea ferroviaria.

Sui detriti cala l'omertà

Si è spenta serenamente

AnTonIA ConFALonE10 /10/1910 - 16/05/2010

moglie del fu Pietro Todisco e madre di Rosa e Giuseppina. I parenti tutti attendevano di festeggiare il suo speciale centenario. Ma Antonia ha scelto di raggiungere il suo amato Pietro anzitempo.La redazione de "La Diretta nuova" tutta porge le più sentite condoglianze alle famiglie Confalone e Todisco.

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notizie

flash

Descrivere la vita di una cittadina di media gran-dezza come Bisceglie, significa mettere in evidenza alcuni parametri salienti che emergono, per la loro peculiarità, dal solito tran tran quotidiano. Ecco in estrema sintesi, quel che è accaduto nel mese di Mag-gio a Bisceglie

I FATTI DIDomenico Aurora

MAGGIO

CRonACA- Tragico incidente avvenuto sulla statale 16, nel tratto che collega Trani a Bisceglie, all'altezza del lido Matinelle. Una moto, con due persone a bordo, si è scontrata con un’autovettura. Ad avere la peggio il conducente della moto, in coma. Nessun pericolo di vita per la ragazza a bordo della moto.- Arrestato il capo della banda delle rapine che ha terrorizzato diciotto supermercati e farmacie di Bari, Molfetta, Trani, Barletta, Bisceglie e Giovinazzo. Al 17enne barese N.S. sono state attribuite 14 rapine compiute dal Dicembre 2008 a Marzo del 2009, alle quali ha partecipato personalmente con altri complici. Per lui l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla rapina aggravata.- “Bisceglie terra dell’infamia”: è la scritta che campeggiava, giorni addietro, sui muri della città. L’episodio è probabilmente da collegare al blitz “Ultima soluzione”, (compiuto dalle forze dell’ordine qualche settimana prima), che ha visto l’arresto di 66 vecchi e nuovi presunti malviventi. Pare che qualcuno di questi stia "parlando", tanto da "meritarsi" l’appellativo di infame. Nei giorni successivi sono stati arrestatati Giovanni Cuocci e Francesco Lotti, due di coloro che erano riusciti a sfuggire all'arresto nell'ambito della maxi operazione. - Incidente stradale a Bologna. Deceduto un poliziotto biscegliese. Si tratta di Pasquale Diego Mastrototaro, 29 anni di Bisceglie ed in servizio al Reparto mobile di Bologna. Le cause del tragico evento sono da attribuire alla forte pioggia che ha fatto perdere il controllo del mezzo, terminando la sua folle corsa contro un cartellone pubblicitario.- Spacciava droga in via Andria. Durante l’attività di controllo del territorio svolta Carabinieri della locale Tenenza, è stato arrestato Ilarione De Vincenzo, pregiudicato biscegliese, colto in flagrante mentre smerciava droga a diversi “clienti”.

ATTuALITA’

PoLITICA

CuLTuRA

- ll Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito al Prof. Pompeo Camero, Assessore della Provincia Bat alle Politiche Attive del Lavoro, alle Politiche Scolastiche e della Pubblica Istruzione, alla Formazione Professionale ed ai Rapporti con le Associazioni Provinciali, l'onoreficenza di Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana. Questo titolo si aggiunge a quelli precedenti di Cavaliere, Cavaliere Ufficiale e Commendatore.- Franco Caprioli nominato segretario cittadino di Io Sud. L’investitura del nuovo incarico per il consigliere eletto nella lista “Bisceglie prima di tutto” è giunta dal coordinatore regionale on. Rosario Polizzi.

- Finalmente orari stabili per il parco S. Andrea che torna ad essere fruibile al pubblico nelle ore pomeridiane fino alle 22. Il merito va alla vigilanza delle guardie ambientali. - Ancora un riconoscimento per l’imprenditore biscegliese Dino Abbascià. La Provincia di Milano ha conferito al rappresentante biscegliese dell’ortofrutta nazionale diploma e medaglia d’oro, in occasione dell’edizione 2010 della “Giornata della Riconoscenza”.- Qualcosa si muove per quanto riguarda il progetto del parco archeologico del Dolmen. Stanziati dalla Giunta Regionale 250.000 euro, ai quali si aggiungono 20.000 euro di fondi comunali. Il Parco Archeologico unirà in un percorso unico i dolmen La Chianca, Frisari, Albarosa e le Grotte di Santa Croce.- Aprrovato il Gal “Ponte Lama”. La Giunta regionale pugliese ha ufficializzato in via definitiva il Gruppo di Azione Locale “Ponte Lama” Bisceglie-Trani. I dieci milioni di euro di finanziamenti, destinati ai due Comuni, serviranno a finanziare progetti volti allo sviluppo del territorio e dell’intera comunità. - Finalmente arriva l’energia solare a Bisceglie. I Gruppi ETIS Tecnologie S.r.l. ed E.S.A. Impianti S.n.c. promuovono il project-financing per la realizzazione di cento impianti fotovoltaici destinati all'uso civile. I cittadini proprietari degli immobili che intendono realizzare questi impianti possono scaricare il bando dal sito web del Comune di Bisceglie: www.comune.bisceglie.bt.it.

- La Consultrade srl, società biscegliese di marketing, porterà in Cina i vini di qualità della Puglia. Nove cantine pugliesi, di cui quattro della Bat, saranno presenti all'Expo 2010 in programma a Shanghai, rassegna che ospiterà circa 70 milioni di turisti da tutto il globo. - Successo per la Prima Giornata nazionale della Bicicletta. La manifestazione, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e delle acque, è stata organizzata dal Laboratorio “FARE AMBIENTE” e dalla Polisportiva “G. CAVALLARO” con la collaborazione del Centro di Educazione Ambientale di Bisceglie “zONA EFFE” e con il patrocinio del Comune di Bisceglie. L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare i cittadini all’uso della bicicletta come mezzo di locomozione eco compatibile.- Torna "Bisceglie in un clik". Al concorso fotgafico, indetto da Pro Loco e associazione Fotografi Biscegliesi, è possibile partecipare fino all'11 Giugno.

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Grazia Pia Attolini

BISCEGLIE INCORONATA D’ALLORO

Ambientazione insolita quella delle sedute di laurea tenutesi il 23 Aprile scorso presso il salone dei congressi della Casa

della Divina Provvidenza. Tale circostanza è stata un vero avvenimento per la nostra città, che dal 2006 è sede del Corso di Laurea triennale in Fisioterapia, diretto dal Prof. Di Vella (titolare del corso di Fisioterapia dell’Università di Bari) e coordinato dal primario del reparto di Medicina Fisica Riabilitativa della C.D.P. dott. Di Bisceglie. Nell’ottica di un decentramento delle sedi di alcuni corsi triennali, la facoltà di Medicina dell’Università di Bari ha individuato alcune strutture sul territorio, tra cui quelle di Bisceglie, Barletta e Cassano, ciascuna con una sua peculiarità di indirizzo. A Bisceglie l'indirizzo è quello per la cura del morbo di Alzheimer, riabilitazione presente unicamente nella C.D.P. su tutto il territorio regionale.Questa scelta è risultata vincente per la formazione dei 15 neo laureati che sono stati seguiti da professori e medici di alto livello, con il vantaggio di un rapporto diretto e colloquiale con i docenti. Ma i vantaggi non terminano qui. Diversamente dagli studenti che frequentano

I primi 15 studenti laureati in fisioterapia presso la C.D.P.

i corsi a Bari (continuamente sacrificati dalla mancanza di aule a loro riservate), i “nostri” universitari hanno avuto la fortuna di avere a disposizione spazi confortevoli e soprattutto unicamente destinati a loro. Non sono mancate poi le lezioni in videoconferenza e quelle presso il Policlinico di Bari. Gli studenti inoltre hanno potuto svolgere il tirocinio all’interno della stessa C.D.P. e anche presso il centro riabilitativo di Villa S. Giuseppe. Non bisogna poi dimenticare il privilegio di aver avuto l’Università in loco dal momento che molti degli ex studenti sono infatti di Bisceglie. Ed ecco i nomi dei laureati: Antonino Silvio, Brunetti Raffaella, Cangelli Angela, Capurso Andrea, Dell’Olio Davide, Di Gennaro Giovanni, Frisari Marilisa, Landini Stefano, Loiodice Roberta, Magarelli Fulvio, Marella Michele, Mezzina Nicoletta, Monopoli Claudio, Ruggeri Claudio, Ventura Flavia. I giovani dottori in fisioterapia hanno tutti conseguito un’ottima valutazione ottenendo i complimenti

È stato presentato i l 28 Maggio, nell’auditorium del Liceo da Vinci nell’ambito delle manifestazioni del

Presidio del Libro di Bisceglie, il testo "Aspettatemi... sto arrivando", (Edizioni Paoline) di Myriam Spinazzola, barlettana, alunna del I anno dell’istituto stesso. Cosa ha di speciale questo libro tanto da meritarsi un evento in grande stile e da coinvolgere media e istituzioni? È speciale l’autrice, Myriam, una quindicenne disabile, affetta dalla nascita dalla SMA (atrofia muscolare spinale, malattia delle cellule nervose di origine genetica) che la costringe a vivere su una sedia a rotelle. Myriam non solo non può camminare ma non

Felicia Antonino

può scrivere; tuttavia è in grado di produrre testi, di dipingere, di volare con la fantasia e, come lei stessa afferma nel suo libro, «di vivere la vita, un sogno meraviglioso. E io amo sognare perché amo la vita!»Il libro, scritto a quattro mani con la maestra Pasqua Onorino negli anni della scuola elementare, si articola in una serie di quadretti di vita vissuta: dalle “semplici” giornate in aula, alla gita scolastica, alla festa di fine anno. Ma parla anche dell’amicizia tra l’insegnante e l’allieva. Dal testo traspare tutta la forza di volontà di questa ragazzina che giorno per giorno è riuscita a conquistarsi la vita. Myriam non sempre è presente in aula, ma la

La storia di Myriam diventa un libro toccante

sua educazione non ne risente grazie alle nuove tecnologie di comunicazione in rete. Le lezioni le segue da casa in videoconferenza e questo anche per l’interessamento dell’assessore avv. Tonia Spina. La sua tutor, prof.ssa Lucrezia Palumbo, ha moderato il dibattito che ha visto intervenire il sindaco Francesco Spina, la maestra Pasqua Onorino, l’assessore al Bilancio Tonia Spina, il dirigente scolastico prof. Saverio Mongelli, la responsabile del Presidio del Libro prof.ssa Rosa Leuci. Il Sindaco ha avuto parole di ammirazione per chi, pur essendo sfortunato, riesce ad affrontare risolutamente le avversità, in contrapposizione a chi si lascia abbattere dalle piccole difficoltà quotidiane. «Le risorse umane di questa città sono notevoli - ha affermato Francesco Spina- i cittadini biscegliesi sono solidali e umani. è su questi valori che scommettiamo; ne parlo in modo disinteressato e a-politico. Quello di oggi non è un premio ad una brava studentessa, ma ad un cittadino. Sentiamo Myriam un cittadino acquisito, a cui va l’abbraccio di tutti i biscegliesi che rappresento. Sto cercando di creare osmosi nella città, di rendere le scuole nuovi luoghi di ritrovo aperti a tutti». Le parole del Sindaco si sono perfettamente sovrapposte a quelle del dirigente scolastico.«Questa scuola sta facendo molto per la cultura locale. – ha affermato il preside Mongelli – Molti i progetti in atto, che coinvolgono studenti e personale tutto. Il futuro della nostra comunità scolastica si fonda sulle differenze apparenti e le convergenze sostanziali»

ASPETTAMI, STO ARRIVANDO

dei professori per la loro preparazione.Chissà se tra qualche anno saremo ancora qui a raccontarvi di altri laureati presso la nostra città. Certamente l’anno prossimo il corso di laurea non avrà più sede a Bisceglie. Ci auguriamo che ovunque saranno i nostri futuri laureati potranno dare dimostrazione di grande sapere.

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Felicia Antonino

Molte le associazioni cittadine che hanno promosso insieme al Rotary la serata del 27 Maggio presso la

struttura turistica Mastrogiacomo, serata che ha visto protagonista il dott. Vincenzo Divella, presidente dell’omonima azienda.A fare gli onori di casa e ad introdurre l’argomento, la presidentessa del Rotary, avv. Luciana Ferrante: «I piaceri della tavola per alcuni, anzi per molti, rappresentano i primi piaceri della vita: i peccati di gola devono essere però coniugati con la sicurezza alimentare. Noi siamo coscienti della bontà della dieta mediterranea, tuttavia dobbiamo prestare attenzione a ciò che portiamo in tavola».Molto interesse ha suscitato negli ultimi anni l’argomento delle sofisticazioni e la mancanza di controlli a tappeto. Pur tuttavia, l’Italia è un paese in cui la sicurezza alimentare è percepita come un valore, ma i controlli sono ancora a campione e non sistematici. È questo il succo della dissertazione della serata.A presentare l’ospite è stato il dott Pasquale D’Addato, amico da anni del dott. Divella.«Non è facile- ha esordito il past president Rotary D’Addato- presentare Enzo Divella, un uomo prestato per 5 anni alla politica, poiché voleva risolvere alcuni problemi interni al territorio (Divella è stato presidente della provincia di Bari nella scorsa amministrazione, n.d.r.). Divella rappresenta l’Italia che lavora, l’Italia che produce, che spinge il Sud verso il Nord, verso l’Europa ed oltre. La produzione dell’azienda Divella è esportata in Australia, Giappone, Brasile, Venezuela, Messico, Cile. L’azienda fondata nel 1890 da Francesco Divella, un semplice venditore ambulante, è ormai un’azienda leader nel campo alimentare. Negli anni ’80 si è affacciata alla nazione e nel 2000 ha fatto il passo più significativo: è diventata un’azienda internazionale. Attualmente è il II gruppo italiano del settore».«Il nostro cammino verso il successo è stato costante - ha asserito il dott. Divella - ma il salto di qualità l’abbiamo fatto grazie a Berlusconi. Negli anni ’80 eravamo pronti a partire con la produzione e soddisfare tutta la nazione, ma l’Italia non ci conosceva: non avevamo. La pubblicità televisiva nazionale non era alla nostra portata: non avevamo soldi per entrare in gioco. Ci fu proposto di pagare in pasta e per due anni abbiamo fatto cambio merce, poi la comunicazione ha seguito i canoni tradizionali.

Oggi fatturiamo 12 milioni di pubblicità. La produzione non è più solo quella legata al grano, ma si è allargata anche alla linea rossa e alla linea forno. Il 20% della nostra produzione va all'esportazione, verso tutti e cinque i continenti. Il Giappone è il maggior estimatore della nostra pasta. Il valore aggiunto di un prodotto si ha nella trasformazione. Prendiamo ad esempio i pomodori. La Puglia è il maggior produttore nazionale, ma la trasformazione avviene nel salernitano. è lì che vi sono le industrie di trasformazione. Purtroppo a noi pugliesi manca lo spirito di cooperazione e non ci può essere redditività se si va avanti da soli. Serve aggregarsi e puntare ad un obiettivo comune. In tal senso abbiamo dato una mano ai nostri produttori. Abbiamo siglato un accordo con la Confagricoltura: noi avanziamo richieste specifiche, gli agricoltori producono su commissione e spuntano prezzi più alti per una produzione già collocata prima di essere avviata. Noi non vogliamo comprare grano dall’estero e questo è possibile solo se ci sono questi contratti di filiera. Il grano importato non è sempre sicuro perché nei porti il Sabato non c’è controllo e negli altri giorni le navi ispezionate sono una su tre. Noi invece puntiamo alla rintracciabilità del prodotto, all’agricoltura sostenibile, alla gestione ambientale».L’intervento del dott. Danilo De Cicco, presidente

ALIMENTAzIONE… LA SALUTE COMINCIA A TAVOLA

Piero Fumarola

del Rotary di Trani, ha sollevato il problema del cambio di consumi alimentari nei periodi di crisi: «Di solito, nei periodi difficili, si osserva un aumento dell’uso della pasta alimentare, perché è l’alimento più economico in commercio; quindi l’incremento del suo consumo può essere considerato indice della crisi. Chiedo al dott. Divella se in questo periodo ha notato qualche variazione nei consumi». La risposta è pronta e precisa: «Quello che affermi è vero. Infatti due anni fa abbiamo avuto un boom nei consumi della pasta , + 5%, segno che la crisi c’era. Ma oggi i consumi si sono stabilizzati».Non poteva mancare, in tema di alimentazione, un capitolo sul frutto che identifica la nostra città: la ciliegia. A parlarcene è stato il dott. Maurizio Simone, tecnico agronomo e responsabilità qualità del “Consorzio della Ciliegia di Bisceglie”. «Quando parliamo di salubrità della frutta, pensiamo subito al pre-trattamento con fitofarmaci. Ma i prodotti chimici da noi usati non raggiungono mai le quantità consentite dalla legge. Nello specifico la ciliegia qualche giorno prima della raccolta non viene più trattata e le tracce di fitofarmaci già in una settimana spariscono. Truffe escluse, i nostri prodotti sono più che sicuri».Considerati gli ospiti, la serata non poteva che concludersi con una degustazione a base di biscotti e “oro rosso”.

Cercheremo, in questo spazio intitolato LA SOFFERENZA, di dare voce a quegli aspetti che normalmente l’uomo fa tacere, quasi a vergognarsene, analizzando, contemporaneamente, anche il volto positivo della sofferenza, sublimato, ad esempio, nei traguardi sportivi.Sofferenza intesa quindi come malattia ma anche come gioia. Nel corso dei mesi, ci renderemo conto che spesso siamo preda del nostro tempo, pensiamo a terre lontane e sconosciute, è di moda, e non notiamo il nostro vicino di casa che soffre.In questo numero diamo parola a chi è stato privato della libertà personale, ai suoi pensieri, alla sua esperienza, ai suoi amici e familiari. Io, CARCERATO

Mi chiamo G.S. vengo da un paese a 10 km da qui, ho 50 anni, sposato due figli 18 e 16 anni, di professione imbianchino.Mi sono prestato a raccontare la mia storia perché volevo trasmettere la mia sofferenza a tutti voi che leggerete questo articolo per far capire a chi, nel percorso

LA SOFFERENzA

della sue vita, sta sbandando, per metterlo in guardia, in quanto l’errore, anche se dura poco, provoca innumerevoli problemi. E il marchio che ti porti dietro non è compensato da quei ricordi di “gloria”, di quando tu, nel pieno della giovinezza, pensavi di essere “IL BOSS”.Tutta stupidità, tutto vuoto, tutto inutile.Avevo venti anni e pensavo di essere forte, bello invincibile. Forse ero bello e forte, ma questo non giustifica il fatto che l’orrore che ho commesso, l’orrore non errore, abbia provocato tanta sofferenza in chi, comunque, per amore mi è rimasto accanto – nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, nella libertà e nella privazione di essa. - Loro si che meritano apprezzamento, non io.Cari ragazzi, tornate sulla retta via, quella della legalità, del lavoro, della solidarietà, dell’educazione e del rispetto. Delle persone e delle cose.Come è nata la mia storia, ve lo racconto nel prossimo numero. Ciao ragazzi, fate attenzione a quello che fate, una “distrazione” vi sarà fatale.

Il vostro SG.

L'imprenditore Divella protagonista di un convegno rotariano

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IL RECUPERO DELLE DIMORE STORICHE, TRA TRADIzIONE E RESTAURO

"Villa Fornari" durante i lavori di restauro

"Villa Consiglio", particolare della finestra

"Villa Fornari" prima dell’intervento di restauro

"Villa Consiglio" a seguito del restauro

Sono trascorsi sei mesi dal 6 Dicembre, giorno in cui ha preso vita un percorso mirato, il cui unico obiettivo è la raccolta di 500 firme da

sottoporre all’attenzione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e del Comune di Bisceglie. Firmare una petizione per la tutela e la salvaguardia di due ville storiche, Villa di Pierro e Villa Bruni, (la prima coinvolta in un piano di lottizzazione che rischia di occultare per sempre l’esemplare imponenza di un’architettura in stile liberty, la seconda - a rischio di demolizione) rievoca l’eccellenza delle costruzioni rurali dell’agro biscegliese, per secoli resistite al tempo e all’uomo; ci conduce su quel cammino secolare che vede il territorio lentamente trasformato, disegnato e sfruttato in ogni suo angolo.L'iniziativa che ha visto coinvolte diverse associazioni culturali locali e un gruppo di giovani perseveranti,

in paziente attesa di raccogliere i frutti di questa impresa. Incontri mensili, riunioni, discussioni, confronti tra differenti figure: architetti, giornalisti, cultori di storia locale, semplici cittadini che hanno preso a cuore la questione. Il dibattito è stato alimentato dalla consapevolezza di poter concretamente contribuire alla salvaguardia nel nostro territorio.L’iniziativa ha suscitato l’attenzione di alcuni "rappresentanti" in materia di cultura; parlo dei numerosi club e dell’ambiente politico che si è fatto voce narrante in discorsi che hanno sottolineato come la "questione ville storiche" stia a cuore all’Amministrazione Comunale.Tra le più suggestive abitazioni, la maggior parte è di proprietà privata.Ed è proprio nel privato che si vedono i primi risultati: finalmente sono partiti i lavori di restauro presso Villa Fornari - ricordiamo che si tratta di una villa storica sottoposta a vincolo - affidati ad una ditta di restauro di Ruvo di Puglia. Nonostante i lavori non proseguano secondo la regola (di fatto dovrebbe esserci affisso un cartello con la dicitura: “Soprintendenza per i Beni…ecc. Lavori di restauro di edificio storico sottoposto a vincolo...ecc.”) noi “sensibili cittadini” ci accontentiamo comunque di vedere i nostri beni in qualche modo recuperati; una sensibilità non da tutti.Un altro intervento di restauro in corso è quello della nobile dimora storica "Villa Consiglio": i lavori sono stati affidati dalla proprietaria dell’immobile, N.D. Maria Consiglio - che da anni si fa promotrice e mecenate di numerose iniziative per il recupero di beni storici di sua proprietà - ad un suo fedele "maestro d’opera", sig. Michele Muzio da Bitonto.Tra i numerosi lavori eseguiti dal maestro d’opera - sotto le preziose indicazioni della proprietaria - si annoverano inoltre: Casale Limongella del 1899 (nei pressi dell’omonimo cortile), edicola San Francesco d’Assisi del 1813 (via Pantano), l’antica Farmacia di Bissanti del 1780 (in via Cardinale dell’Olio), il palmento del XVII secolo in Carrara San Francesco e Palazzo Ruggieri (in via Cardinale dell’Olio), attualmente in corso di restauro. Nel campo del recupero architettonico odierno, la presenza di questi rari maestri d’arte è sporadica: prevalgono interessi legati all’aspetto economico, al risparmio di tempo e di manodopera specializzata a discapito della tradizione, che vorrebbe l’utilizzo del grassello di calce impastato a mano, di terre ed inerti naturali e di tecniche costruttive connesse all’antica epoca romana.Tutti gli interventi sono eseguiti nel rispetto dei materiali antichi, osservando le regole della tipologia costruttiva e senza porre modifiche strutturali tali da compromettere l’integrità delle opere. Perché restaurare significa anche conservare e trasmettere una tradizione fatta di memoria e di materia: essere in grado di porgere, consegnare e donare in modo ininterrotto nel tempo un insegnamento legato alla sostanza di cui l’opera è costituita. Nei lunghi secoli di storia, l’arte popolare ha prodotto modelli e tipologie che ancora oggi ci vengono testimoniati dalle dimore storiche. È nostro compito tutelarle per la loro trasmissione alle generazioni future. Partire da una campagna di sensibilizzazione, di diffusione della conoscenza di tali beni, è il primo passo che ogni cittadino orgoglioso della propria terra e del proprio passato dovrebbe compiere.

Restauratrice - Maria Luisa De Toma

non solo restauro per il "maestro d’opera" Michele Muzio e il "maestro del ferro" sig. Giuseppe Papagni, ma una realizzazione ex

novo di un manufatto in materiale lapideo messo in opera nel 2006 con il reimpiego di materiale antico proveniente dal tempio (del XVIII secolo) di Villa Consiglio, realizzato su commissione dei discendenti diretti del Monsignor Pietro Consiglio Arcivescovo di Brindisi (1765-1839), N.D. Signora Maria Consiglio e dott. Carlo Squeo. L’opera – che rappresenta una sorta di "museo all’aperto" – raffigura una croce in pietra, ricavata da un’antica colonna del tempio e circondata da una balaustra finemente decorata in ghisa. È stata collocata nella tenuta Santa Croce (Strada Abazia Tafuri) di proprietà della famiglia. La croce è visibile a distanza dalla strada e si raggiunge attraversando un ponte di legno, oltre il quale si accede ad un insediamento di grande interesse archeologico per la città di Bisceglie, quale la Grotta del Finestrino e la Grotta delle due Crocette. Sul basamento del manufatto sono state scolpite manualmente quattro epigrafi commemorative che rievocano la dedicazione, a memoria di coloro che si sono prodigati alla valorizzazione e fruizione di questo particolare luogo di grande interesse storico-artistico.

un monumento per rievocare le grotte "del Finestrino" e "delle due Crocette"Iniziativa della N.D. Maria Consiglio

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I Biscegliesi hanno le idee chiare. O forse non gliene importa proprio niente. E la conferenza sui diritti civili organizzata dai ragazzi del Leo Club Trani-Bisceglie "Ponte Lama", il 14 Maggio presso il nostro Teatro Garibaldi è stata praticamente inutile.Questo è quello che avrebbe concluso un qualsiasi osservatore esterno nel giudicare la partecipazione pressoché inesistente della cittadinanza locale. Una cinquantina scarsa di persone, tutti più o meno al seguito dei relatori intervenuti: oltre al nostro europarlamentare PDL Sergio Silvestris, moderati dal giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe Dimiccoli c'erano l'on. PD Paola Concia, il presidente dell'Arcigay di Bari Francesco Camasta, il rettore del Pontificio Seminario di Molfetta Monsignor Luigi Renna, e l'avv. Francesco Mascoli, Consigliere Ordine Avvocati di Trani.Purtroppo però, noi osservatori esterni non siamo e ci troviamo a dover trarre bilanci da una reazione del genere, immersi sani sani nella realtà di una città che al grido di "Pacs, Dico, Didore... quando l'alba?" (tema della conferenza) ha preferito guardare altrove.

Solidi presupposti quelli messi insieme dai ragazzi del Leo club, per offrire un'opportunità di crescita a tutti. Ma la nostra comunità soffre di una certa pigrizia mentale, la stessa malattia che su queste tematiche, come denuncia un'annoiata (forse per lo sparuto auditorium?) on. Concia, avvilisce il Parlamento. Il nostro Sergio sottolinea l'importanza del valore del matrimonio ma dimostra volentieri una certa apertura: «Il mondo cambia velocemente e le nuove dinamiche sociali richiedono nuovi interventi normativi, mentre si percepisce un certo immobilismo in genere. Ma non si può confondere la famiglia con il resto delle unioni e concedere il riconoscimento dei diritti propri della famiglia alle varie forme di convivenza; sicuramente però, bisogna riconoscere altri tipi di unioni e individuare i diritti che valgono per entrambi, anche perché credo che un progetto di vita è valido a prescindere se la coppia sia omo- o eterosessuale». Alla fine però chiude sulle adozioni gay: «Non sono d'accordo quando il matrimonio per le coppie omosessuali può trasformarsi in presupposto per avere figli in adozione».La posizione del rappresentante della Chiesa Cattolica al convegno è piuttosto canonica. Il Monsignor Renna comincia il suo intervento con un giro di premesse che riguardano i distinguo da operare nella Chiesa in quanto realtà molto complessa, e spiega sul tavolo la visione antropologica della stessa che guarda al matrimonio con reciprocità dei sessi e crescita dei figli. Ribadisce un no secco all'omofobia anche in presenza di visioni opposte, ma ammette che la presenza di questo sentimento in certi ambienti cattolici, è dettata solo da ignoranza. Ci tiene ad aggiungere che la Chiesa ritiene si debba parlare sempre di "persone omosessuali"

e non omosessuali e basta. «La società mette al centro il matrimonio per tutelare il bene comune, e perciò siamo contrari al matrimonio per le coppie omosessuali - sentenzia il prelato - ma è indispensabile il riconoscimento di altri

tipi di convivenza, omo ed etero, purché di “grado inferiore” al matrimonio per non disorientare una realtà così importante».Si desta dalla noia e dai messaggini col cellulare l'on. Concia che, instaurando un breve botta e risposta col Mons. Renna, si chiede «come possa l'estensione del matrimonio per tutti, mettere in crisi il matrimonio». La risposta del prelato non si fa attendere: «nel matrimonio è compreso il concetto di procreazione ed educazione, anche se il celibato non esclude la possibilità di fare dell'educazione, addirittura, un principio di vita, come nel mio caso. Il problema è che il matrimonio apporta un beneficio alla società in quanto valore, se è conforme alla natura dell'uomo. Non dimentichiamo a tal proposito il diritto del bambino ad avere due genitori».Ma la Concia ricorda a Renna come la natura si storicizzi, e come l'uomo si sia «un po' evoluto rispetto al concetto primitivo». E lancia una proposta interessante: «Credo che si dovrebbe istituire un istituto giuridico solo per le coppie omosessuali, ho già presentato un documento in Parlamento nell'ambito delle mia battaglia per la natura e la naturalità degli omosessuali». L'on. Concia spende qualche parola amara sulle adozioni gay, ricordando come le ricerche che da anni si svolgono in Usa e in Europa hanno dissipato i timori circa l'orientamento sessuale dei figli adottivi delle coppie omosessuali, non necessariamente omosessuali anche loro, e termina con una presa di coscienza: «La nostra costruzione dei diritti comporta dei doveri, lo sappiamo, e rende adulte le nostre unioni».B r e v e i n c u r s i o n e s u l l e a d o z i o n i dell'europarlamentare Silvestris, che non ha dubbi: «nessuno sostiene che i figli degli omosessuali siano tutti omosessuali; quello da tutelare è piuttosto il diritto di ogni bambino ad avere due figure diverse e distinte».L'avv. Mascoli solleva dubbi di natura legale e svela gli spunti giuridici che negli ultimi anni hanno spinto nella necessità di legiferare nel senso del riconoscimento delle unioni diverse dal matrimonio. In particolare evidenzia come questa esigenza maturi da alcune sentenze della Corte Costituzionale (come quella del n. 138 del 14/04/2010 e cita altre di cui non sono riuscito a prendere nota) e anche dal fatto che in altri Paesi europei ci sono già varie forme di riconoscimento.Solleva anche qualche dubbio sulle norme da adottare circa l'assistenza economica o acquisto di un bene materiale in comune: «Non vorrei che questi strumenti abbiano le complicazioni dei matrimoni perché c'è gente che convive proprio per non avere quegli effetti. Il rapporto dovrebbe poter cessare anche unilateralmente, altrimenti si avrebbero le stesse conseguenze del matrimonio» conclude l'avvocato.Il presidente dell'Arcigay di Bari Francesco Camasta tende a chiarire alcuni aspetti della discussione cominciando col ricordare che non c'è affinità tra orientamento sessuale e

capacità di fare figli e di come l'Europa abbia scisso il concetto di matrimonio dal diritto di sposarsi e di fare famiglia nell'art. 9 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea: «Non riconoscere l'uguaglianza delle unioni gay e parlare di 'gradini' significa non riconoscere un diritto, - afferma Camasta - se prima si parlava di uguaglianza di diritti per tutti. E a riguardo delle adozioni gay sono convinto - conclude - che i fattori per la crescita serena e per uno stabile e corretto sviluppo del bambino siano piuttosto la visione unita della coppia e la sua stabilità».

Pressoché assenti anche gli interventi previsti in serata dallo scarso pubblico. Delle mie due teorie iniziali, non so quale sia migliore. Perché se, nel primo caso, i miei concittadini hanno le idee perfettamente chiare in materia (in un senso o nell'altro), allora hanno dimostrato di non voler mettersi in discussione, né di contribuire ad animare un confronto che altrove avrebbe l'odore della benzina.Nella seconda ipotesi, la conferenza è servita forse a qualcosa. E cioè a dimostrare ancora una volta di come i biscegliesi guardino solo al proprio orticello, comodi come sono di non intromettersi in dibattiti ancora capaci di far arrossire qualche volto. E che, pur non curandosi molto del patrimonio architettonico che rappresenta materialmente il medioevo locale (vedi la situazione del centro storico e i suoi scempi quotidiani), è qualche volta ancora attratta da pratiche e ideologie di quel tempo storico.

Giuseppe F. RuggieriPromotore della Cellula Coscioni di Bisceglie

PARTECIPA ALLA CoSTITuZIonE DELLA

CELLuLA CoSCIonI A BISCEGLIE!

Un luogo di incontro, discussione, crescita, un baluardo della Laicità cittadina ma anche un mezzo di protesta non-violenta attiva e di informazione.

www.lucacoscioni.it/[email protected] facebook: nucleo Promotore Cellula Coscioni Bisceglie

PACS, DICO, DIDORE... QUANDO L'ALBA?Pubblico, grande assente, alla conferenza Leo sui diritti civili

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SAN PANCRAzIO CHIAMA BISCEGLIE

Due Comuni amici per la maschera

SMS Monterisi: un laboratorio PON divertente e intelligente

Serena Ferrara

Suggellato, lo scorso 27 Aprile, il patto di amicizia tra i Sindaci di Bisceglie e San Pancrazio Salentino con una solenne

cerimonia nella piazza principale del comune brindisino, le due città pugliesi danno il via alle iniziative di scambio culturale.Presso il II Circolo “Caputi” di Bisceglie, lo scorso 21 Maggio si è svolta una simpatica quanto impegnativa iniziativa. Dopo mesi di studio sulla maschera popolare di Don Pancrazio, 34 alunni delle quinte e terze classi della scuola primaria della città salentina hanno raggiunto Bisceglie. Una grande festa, durata l’intera giornata, ha celebrato il ritrovato fil rouge identitario, che promette di legare ancora a lungo i due Comuni cugini.In mattinata una visita (condotta da guide turistiche Pro Loco) alle principali località turistiche della città di Bisceglie, poi il pranzo a scuola (il catering è stato offerto dal Comune di Bisceglie). Nel pomeriggio, invece, i ragazzi delle classi quinte dei corsi A B e C dell’Istituto “Caputi”, hanno messo in scena la loro grande “fatica”. Guidati dalla maestra Lina De Feudis, i giovani studenti

hanno rappresentato, nella palestra della scuola, la commedia “Don Pancrazio Sindaco de Vescegghie”, spettacolo interamente in dialetto, scritto dal regista Tonio Logoluso per la Compagnia “Don Pancrazio Cucuziello”.«L’idea – ha spiegato la maestra responsabile Lina De Feudis – è nata da una riunione amministrativa il 29 Dicembre scorso. Ci siamo così rivolti al regista Logoluso, che ha accolto con entusiasmo la nostra proposta, donandoci con generosità copione e dvd dello spettacolo. Sono state necessarie alcune rivisitazioni e tagli, così da rendere il copione più accessibile ai ragazzi e semanticamente più adeguato. Nell’iniziativa si è voluto coinvolgere anche gli studenti cinquenni della maestra Viola appartenenti alla scuola materna "Don Tonino Bello"». L’impresa, sicuramente ardua, di portare a scuola una lingua, tuttosommato “straniera”, non è nata per caso. «Sono già diversi anni – ci spiega ancora la De Feudis – che lavoriamo con il dialetto. A Natale, ad esempio, abbiamo coinvolto i ragazzi nella preparazione di dolci tipici, nella recita di poesie in vernacolo e nella

riscoperta degli antichi giochi biscegliesi».Presente alla prima del “Sindaco de Vescegghie” (poi replicata presso il Teatro Garibaldi il 28 Maggio), anche il Don Pancrazio “in persona” (si tratta dell’attore biscegliese Sergio Ragno) e buona parte della Compagnia che dalla maschera trae ispirazione e rende omaggio.Altre iniziative sono già in cartellone, grazie anche all’impegno della sempre presente Compagnia “Don Pancrazio Cucuziello”, presieduta da Mauro Todisco. Frattanto, per ricambiare la calorosa accoglienza che la delegazione guidata dal Sindaco Spina ha ricevuto da parte del Sindaco Domenico Francone, a Bisceglie, in occasione della Festa Patronale, è prevista una iniziativa di gemellaggio tra istituzioni. Il programma è ancora tutto da costruire, ma di certo l’entusiasmo non manca.

Sabino è un adolescente come tanti, soprattutto del nostro Sud. E’ un bambino obeso, perché viziato dalla vita, distratto dai

fast-food, dai video games, dai cartoons ed altri facili inglesismi della staticità contemporanea. Ama gli snack, i Mac-burger, i french-fries, i cibi preconfezionati, fast-to-use, il loro untuoso sapore di modernità. Come quasi il 50% degli italiani (in Campania, ma la Puglia si avvicina molto a questo dato, il 49% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni è addirittura obeso), Sabino non conosce la parola “dieta”, un regime non per forza dimagrante ma sicuramente sano, fatto di frutta e verdura, latte e cerali, di cibi “vivi”, senza trucchi nè inganni. Sabino, che della sana alimentazione non ne vuole sapere, ha bisogno di una lezione. E’ per questo che i suoi genitori lo affidano per un breve periodo ai nonni Nicola e Caterina, che vivono in un trullo in campagna circondato da un orto. Qui Sabino incontrerà il gufo Bastiano, che per magia indurrà il ragazzo ad entrare in simbiosi con la natura. L’orto vive la minaccia dei quattro cavalieri dell’obesità (hamburgone, merendone, bibitone e cangurone) che vorrebbero il “trionfo della ciccia”. Impegnato in una battaglia tra il bene ed il male, Sabino scoprirà il segreto della Madre Terra.Questa la trama della fiaba messa in scena da 23 ragazzi della Scuola Media Monterisi nell’aula magna dell’istituto lo scorso 18 Maggio. Gli attori (per la realizzazione del laboratorio teatrale “Libroinscena -Una storia tante storie”) erano stati reclutati tra le prime

classi. Il progetto, 50 ore a cura dell’esperto Vittorio Stagnani (regista e autore della favola) e della tutor prof.ssa Di Gioia, ha coinvolto gli alunni in una grande e curiosa avventura nel mondo della lettura, della scrittura creativa, della riappropriazione del territorio e dei suoi valori fondamentali.Prima una serie di escursioni urbane a caccia di una storia da drammatizzare, poi la scelta del tema nutrizionale, perché, ci spiega la prof.ssa Di Gioia «i ragazzi hanno capito che alla base dell’identità locale c’è anche la cultura alimentare. Abbiamo tutti creduto che la ricchezza fosse nell’abbondanza e nei cibi elaborati, ma poi ci siamo resi conto, come Sabino e come i nostri ragazzi, che per star bene, con sé stessi e con il mondo, è necessario riscoprire la semplicità. Ora sono loro a darci una lezione di vita, a sensibilizzare noi adulti al tema della giusta nutrizione. Il laboratorio interdisciplinare, divertente e stimolante per tutti, è anche servito a mettere in luce le abilità di ragazzi difficili, che stentavano ad esprimersi. E che oggi sono consapevoli delle proprie capacità».«Grazie – ha commentato l’assessore all’istruzione Vittorio Fata, che sempre raccoglie gli inviti delle scuole a manifestare, con la propria presenza, l’ attenzione alle attività didattiche e la vicinanza agli studenti. – Grazie alla SMS Monterisi per

aver affrontato l’ennesimo tema toccante in maniera sensibile. L’iniziativa si coniuga perfettamente con un progetto di prossima attuazione, che prevede il graduale allestimento in tutte le scuole biscegliesi di distributori di spremute di frutta».Presente alla rappresentazione dello spettacolo, anche il maestro focacciario Giovanni De Serio (presidente del neonato “Consorzio della Focaccia Barese”), che ha offerto a tutti una degustazione di focaccia, annunciando la prossima attuazione, in tutto il territorio della provincia di Bari (più tardi nella BAT), di distributori automatici di focaccia.

SABINO NELL'ORTO MAGICO Serena Ferrara

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Silvia Lafrancschina

Serena Ferrara

AIDO: GRANDI ADESIONI AL PREMIO "MAURO RACANATI"

Chi sostiene che i giovani d'oggi siano una massa informe, indolente, stanca di tutto, commette l’errore di "fare di tutt’erba

un fascio".Il circolo (ARCI) open Source (in via Ruvo), prossimo all’inaugurazione, è l’esempio tangibile di come anche a Bisceglie, soprattutto a Bisceglie, i giovani sono in continuo fermento, abbiano voglia e bisogno di costruire e costruirsi.Quello che sarà un laboratorio culturale apartitico, nasce con la volontà di creare una vera e propria rete in cui si possa: promuovere il volontariato, l’approfondimento sulle principali tematiche sociali, la creazione e la fruizione culturale, la convivenza civile nel rispetto delle differenze etniche e culturali, l’uso consapevole delle energie alternative. La partecipazione è aperta a chiunque volesse, usufruendovi, metterci le proprie idee.Ma come è nata questa officina dinamica di idee e buone prassi, concepita per lavorare su sé stessi e per incontrare gli altri? È il risultato dell’incontro di soggetti eterogenei, una sintesi di passioni che ognuno dei soci ha coltivato per anni autonomamente e qui mette in condivisione in un unico contenitore. Il nucleo fondatore, costituito da Giampiero Tortora – presidente -, Francesco Monopoli

(meglio noto come Vinod) - segretario - ed Enrico Misino - consigliere -, ha immaginato di metter su un nuovo esempio del vivere, basato su tecniche sperimentali, che offrano un’alternativa e siano una sorta di “scuola”per educare alla globalizzazione, alla conoscenza e al rispetto delle diversità e del sè. Quindi non solo svago, non solo circolo ricreativo dove trascorrere una serata diversa. Ma corsi di orto biologico e cene bio, educazione alimentare, erboristeria, laboratori artigianali, rassegne di cinema, presentazioni editoriali, mostre, consulenza per l'accesso a fondi pubblici finalizzati al risparmio energetico, incontri di orientamento alla finanza agevolata, informatica e inglese, banca del tempo e ancora, tecniche di meditazione attiva, yoga, ginnastica dolce, teatroterapia, costellazioni familiari e organizzativo/lavorative, scambi di massaggio, corsi di danze e culture del mondo, clowneria, canto e voce. Sarà possibile anche sfruttare postazioni per il collegamento ad internet e una sala lettura. Basandosi sulla concezione olistica secondo la quale "la totalità non è esprimibile con l'insieme delle sue parti" (e per cui, quindi, una rete di associazioni più fitta permette di raggiungere livelli di partecipazione più alti), l’Open source collabora sinergicamente con altre associazioni

come Badside Bisceglie, Biciliae, Cineclub Canudo, Etnie Associazione di Promozione Sociale onlus, Futuro Anteriore, I'M Teatro IndipendenteMente, collettivo Post.Presto, quindi, questo spazio sarà aperto al pubblico. L’Open Source è però già sceso in campo, organizzando, in Aprile e Maggio, due iniziative in collaborazione con altre associazioni come la Canudo, per la campagna di solidarietà nei confronti del regista iraniano Panahi. Nella prima occasione si è proiettato il film “Il Cerchio”, lungometraggio di denuncia sull’Iran; mentre l’8 Maggio si è tenuto un concerto di musica iraniana presso la chiesa di Santa Margherita.

NASCE OPEN SOURCE

Un premio alla memoria, una borsa di studio al merito, un omaggio in nome della solidarietà, una festa in cui,

donando ricordi e pensieri di vita, si è celebrato il significato della parola "donare".L’Associazione Italiana Donatori di Organi - sezione di Bisceglie, alla cui guida è il presidente regionale Sergio Rigante, ha quest’anno indetto la prima edizione del concorso di idee alla memoria di Mauro Racanati, 12enne biscegliese scomparso nel Luglio 2007 assieme al suo papà, in un incidente stradale lungo via S. Andrea. Mauro, a cui è stata dedicata la cerimonia di premiazione dello scorso 28 Maggio, è stato il primo donatore di organi a Bisceglie. Il primo "fattore di moltiplicazione" della vita, tutto locale. Grazie all’impegno dell’AIDO, e prima ancora al coraggio della sua mamma, che ha acconsentito all’espianto, la storia di Mauro non resterà solo un grumo di dolore nella memoria collettiva. Gli organi del piccolo Racanati hanno infatti salvato 7 vite e, con questa manifestazione, mobilitato centinaia di coscienze. «In Puglia – ha spiegato l’ospite della serata prof. Francesco Paolo Schena, dell’Università degli Studi di Bari – il 30% della popolazione è ancora avversa alla donazione. Eppure ci sono 700

pazienti in attesa di trapianto del rene, 150 in attesa in un fegato nuovo e 50 che aspettano un cuore. Ecco l’importanza di questo evento, che commemora chi ha salvato la vita di tanti condannati a morte».«Grazie a chi in un momento di strazio ha saputo compiere un elevatissimo gesto di amore» è stato invece il succo degli assolo del Sindaco Spina, dell’assessore alla Pubblica Istruzione Vittorio Fata, del preside dell’ITC (location della manifestazione) nonché socio AIDO prof. Francesco Sciacqua, moderati, nei loro interventi, dal socio fondatore AIDO dott. Tommaso Fontana. «Grazie perché oggi questo gesto ci permette l’emulazione» e, aggiungeva il Sindaco Spina, «da uno schiaffo morale a chi come noi viene troppo spesso preso da altre logiche e dimentica il senso della vita».Il concorso, è bene dirlo, ha coinvolto gli studenti di tutte le scuole locali, primarie incluse. Strano a dirsi, ma forse proprio loro, i ragazzi più giovani, hanno saputo mostrarsi sensibili ad un tema così difficile, sicuramente "da adulti". 130, gli elaborati raccolti in questi mesi, tra temi, poesie, cortometraggi, disegni, puzzle e altre opere, frutto della creatività degli studenti della Scuole Medie "G. Ferraris", "R. Monterisi" e "C. Battisti", della Scuola Primaria "E. De Amicis" e del Liceo Scientifico "L. da Vinci". Tutti i primi premi sono stati finanziati dal circolo ricreativo "C.I.R.C.U.S." (presieduto da Carlo Di Liddo), associazione sui generis, nata 20 anni fa allo scopo di raccogliere fondi da devolvere in iniziative benefiche. I secondi e terzi premi sono stati invece offerti dall’ass. culturale

Spazio Libero (con i ricavati dell’iniziativa "Prèmiati con l’art"”), dalla "Pasticceria Paradise" e dall’azienda agroalimentare "Pugliese". Primi premi:per la scuola primaria "De Amicis": Teresa Lafranceschina (classe V D)per la scuola media "G. Ferraris": la classe III Cper la scuola media "C. Battisti": Francesco Petruzzella e Piergiorgio Valente (classe II F)per la scuola media "R. Monterisi": Silvia Ardito (classe II D con la poesia "A Mauro Racanati")per il liceo scientifico "l. Da Vinci": Valeria Mancini (classe III B/L)

Anche Bisceglie ha il suo circolo ARCI

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LA PITTURA VIBRANTE DI LEO RAGNO

Silvia Lafrancschina

Intervista al giovane esponente dell'arte figurativa locale

Guardando alcune delle tele di Leo Ragno, giovane artista biscegliese agli esordi, resto affascinata. Sembra che in

ognuna sia stato reciso il cordone ombelicale che normalmente lega la tela all’artista, come se fossero state consegnate alla realtà rendendole forti e indipendenti. Nato nel 1984 a Milano, vive a Bisceglie dall'età di 4 anni. È laureato in Pitturaall'Accademia di Belle Arti di Foggia con valutazione 110/110 e lode. Ha partecipato a numerose iniziative ed esposizioni d'arte sul territorio a: Molfetta, Trani, Corato, Foggia, Bari, più qualche escursione in occasione di concorsi vari.

Leo, che tipo di artista sei?«Mi piace dipingere le cose animate. Fondamentalmente mi definisco un figurativo, ho una predilezione per ritrarre le persone che conosco, perché questo mi permette di concentrarmi maggiormente sull’aspetto interiore del soggetto che tento di tirare fuori dalla rappresentazione estetica».

Cos’è l’arte?«Senza addentrarmi in discorsi troppo tecnici, credo che l’arte sia il frutto di un percorso, di un processo di maturazione; l’arte è strettamente legata alla storia, intesa proprio come presente che ha un passato. Non considero arte quelle espressioni estemporanee risultanti da uno sfogo dilettantesco. Dietro qualsiasi buon prodotto artistico c’è sempre tanto studio; e c’è comunicatività: un'opera deve saper raccontare, saper dare un senso a se stessa. Magari non deve necessariamente essere innovativa o originale -ha pure stancato questa ossessione del nuovo- può anche sentirsi libera di non dire nulla. Ma

è un discorso troppo complesso per essere riassunto in poche parole». Come hai scoperto la tua vocazione di pittore? Come hai iniziato a dipingere?«Ho sempre disegnato, sin da bambino. Quando ho dovuto scegliere la scuola superiore da frequentare, ho deciso per il liceo scientifico, perché essendo sempre stato molto razionale, ho ritenuto che sarebbe stato più utile per il mio futuro. Ma ho scoperto subito che la mia strada non poteva essere la matematica e contemporaneamente è riemersa prepotentemente la "vocazione". Così, finito il liceo, mi sono iscritto all’accademia».

La tua è un'arte vissuta a tuttotondo, è un processo di creazione continua, instancabile, quotidiana?«Alterno periodi in cui lavoro tantissimo, produco veramente moltissimo materiale, ad altri in cui mi fermo per riflettere su quanto ho fatto, per verificare la bontà del risultato, ovvero cosa è in linea con i presupposti di partenza e cosa è invece da scartare».

Guardando alla tua produzione artistica, vediamo quali sono i generi e i modi espressivi che preferisci.«Sicuramente la pittura; è senza dubbio il canale che preferisco. Guardo agli altri pittori ma anche alla fotografia e al cinema forme d'arte che hanno per oggetto l’immagine».

E per quello che riguarda i colori?«Prediligo la monocromia. Ho vissuto anch’io la fase blu! Come diceva uno psicologo, di cui ora mi sfugge il nome, il blu è il colore

che rappresenta il legame materno; nella simbologia cristiana infatti è il colore della Madonna. Forse la mia tendenza al blu era inconsciamente u n m o d o p e r sentirmi più sicuro. C o n c l u s a q u e s t a fase ho cominciato ad essere più realista nell’uso del colore, ma tendenzialmente p r e f e r i s c o l a s e m p l i c i t à d e l l a pittura monocroma».

Come definiresti la tua arte?«Io sono in crescita, non sento di parlare di Arte. Comunque sono un figurativo, quindi mi interessa dipingere la realtà, specialmente la figura umana. Normalmente seguo due strade: o la riporto fedelmente sulla tela oppure le faccio subire un processo di trasfigurazione, per cui non è più riconoscibile. Ma in entrambi i casi, sia nel processo di avvicinamento che in quello di allontanamento dalla mera estetica, cerco di cogliere quel che chi ritraggo porta con sé in modo latente».

Dagli esordi ad oggi quanto sei cresciuto? e cos’è cambiato?«Non ho fatto poi così tanta strada, sono ancora agli esordi ma sicuramente sono cresciuto nel modo di scegliere, nel capire cosa voglio dire e fare, intensificando la qualità del mio lavoro. benché sia qualcosa a cui non avevo pensato finora. Di recente ho incontrato un pittore ormai affermato e gli ho detto che sto attraverso la mia fase di ricerca, e lui mi ha risposto: «Anch’io». La pittura, come la vita, è un percorso di inevitabile crescita continua, che forse è più difficile cogliere dall’interno».

Tornando alla pittura: c’è qualcosa che la caratterizza, che la distingue dalle altre?«Forse l’utilizzo che faccio della prospettiva. La esaspero. Scelgo anomali punti di osservazione del soggetto, oppure porto un dettaglio in primo piano lasciando il resto sul fondo, come se fosse sfocato. Mi piace sperimentare le possibilità della prospettiva e usarla come canale guida per portare l’osservatore nella tela».

Quali sono i tuoi programmi?«Adesso sto lavorando. Ho concluso da poco un’esposizione a Terlizzi e per la prossima (se troverò un posto dove esporre) voglio portare materiale nuovo. E comunque ho in programma di partire; vorrei trasferirmi in una città che possa darmi qualcosa di più. Non perché voglia fare la solita considerazione critica. Sul paese, ma fisiologicamente è così, non ci sono grandi possibilità di confronto. Bisceglie mi ha già dato quel che poteva darmi».

Leo Ragno - Autoritratto nudo, 2008 acrilico su tavola, 10x30 cm

L’Associazione Culturale Onlus “T.E.C.L.A.S.” (Presidente Marco Di Leo) in collaborazione con l’associazione Culturale BAD SIDE (referente Domenico Pizzi), organizza anche quest’anno il Festival musicale dedicato alle band emergenti: “CONTAMINAzIONI”. L’evento intende promuovere la creatività musicale ed interpretativa di giovani artisti emergenti dando loro l’opportunità di esibirsi in pubblico presso l’Anfiteatro di Bisceglie durante la serata conclusiva del 5 Agosto. La partecipazione alla rassegna è completamente gratuita e non vi è alcun vincolo di provenienza, genere musicale, tipologia di artista. Ai fini dell’ammissione, tuttavia, è indispensabile scaricare il bando, online sul sito: www.teclas.it, ed inviare entro il 6 Giugno 2010:1. Richiesta di Partecipazione2. Demo con 3 brani, di cui almeno 2 composti dalla band3. Testi dei brani inviati4. Biografia della Band5. Contatti di almeno 2 referenti per la band 6. Sito / Pagina MySpace della Band7. Una foto (o logo) della band.8. Indicazione del genere di appartenenza tra:a. pop/cantautore;b. rock;c. hip hop/reggae.

Il materiale dovrà essere inviato all’attenzione del comitato artistico (Direttore Gianluca Quartulli) all’indirizzo: [email protected]. Sarà inoltrata e-mail di avviso ricezione. In caso non si riceva tale e-mail entro 24h contattare uno dei referenti indicati a fine bando. Ulteriori informazioni ed aggiornamenti su: www.teclas.it

TORNA "CONTAMINAzIONI"Scadenza del bando fissata al 6 Giugno

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Margherita Pasquale

L’UNITRE E IL TERRITORIO

Anche quest’anno, l’Università delle Tre Età – Sezione di Bisceglie ha coniugato il piacere dello stare insieme alla

conoscenza del territorio regionale.Il 2 Maggio, una bella domenica soleggiata, un folto gruppo di iscritti e di amici della lodevole Associazione si è portata nella cittadina di Mesagne e nel suburbio brindisino.Ancora una volta ha scoperto, con compiaciuta ammirazione, l’interesse straordinario che proviene dalla sempre sorprendente, nonostante le ormai ripetute esperienze, molteplice sovrapposizione di insediamenti e testimonianze dell’Arte, compresenti in uno stesso sito, tali da permettere un proficuo, illuminante viaggio nel tempo, dall’età contemporanea ai secoli più remoti.Con la guida dei giovani, colti e preparati, del ‘Promocultura Group’ di Mesagne, la città è stata

visitata ed ha fornito un’ammaliante immagine di sé, sia nello spiegarsi delle piazze e nell’intreccio delle vie, con le architetture mutevoli dei prospetti dei palazzi, delle case comuni e delle chiese, sia nel più approfondito

esame di alcuni aspetti particolarmente istruttivi e ricchi di atmosfera e suggestioni: scavi che raccontano la storia messapica, ellenistica e romana del sito; il magnifico castello quattro-settecentesco che domina la città, eccellente sia per la casistica dei sistemi difensivi che per le sovrastrutture palaziali che lo conformano, nonché per il Museo archeologico che ospita nelle sale, notevole per la qualità dei reperti esposti e la validità didattica degli allestimenti; la chiesa matrice, dedicata a Tutti i Santi, si è rivelata, infine, un esempio egregio di barocco maturo, di rara eleganza.Una pausa conviviale presso la Tenuta Moreno, un’oasi di verde e di acque, ha consentito, grazie alla bellezza del luogo ed alla bontà del cibo, di ritemprarsi prima di fare la conoscenza, nel pomeriggio, di un monumento eccezionale, per l’occasione illustrato da chi scrive, la chiesa

Grazia Pia Attolini

Una nostra concittadina che partecipa al famoso talent show "Amici". non ce lo saremmo mai aspettato. Per alcuni forse è passata inosservata, per altri è stata l’orgoglio di Bisceglie. Valeria Valente si racconta in un’intervista del tutto inedita.

L’esperienza presso la scuola di “Amici” ha lasciato un segno indelebile nella tua vita. Come ricordi quei mesi?«È un ricordo felice. Non solo mi ha insegnato molto dal punto di vista vocale, ma mi ha dato modo di conoscere persone che mi hanno fatto crescere a livello umano. Mi riferisco soprattutto ai compagni con cui ho legato maggiormente:

Arianna, Loredana e Davide. Confrontarsi con gente diversa aiuta molto».

Eri già abituata alle esibizioni in pubblico, ma com’è stato il tuo impatto con le telecamere sempre puntate?«All’inizio mi sono sentita spiazzata. Andavamo a scuola dalle 8.00 alle 20.00, quindi eravamo continuamente ripresi e non nascondo che i primi giorni facevo sempre attenzione a come comportarmi. Poi, con il passare del tempo, mi sono abituata».

Il maestro Rapino ti ha sempre giudicata "una cantante da matrimoni". «Doveva difendere i suoi allievi, poi in realtà ha ammesso che erano le canzoni che mi assegnavano a fare di me una cantante da matrimoni. Devo ammettere che, proprio a causa dei brani che non mi calzavano a pennello, non sono emersa totalmente. La mia vena musicale è rock e di rock non ho mai cantato nulla».

Parlaci dei tuoi rapporti con Emma e di cosa pensi della sua vittoria. Facevi il tifo per lei?«Anche con Emma ho instaurato un buon rapporto; il mio tifo però non era per lei bensì per Loredana. Tuttavia la vittoria è stata meritata».

Purtroppo non sei riuscita ad arrivare al serale. Come ti sentivi quando lo vedevi da casa?«Soprattutto quando ho visto la prima puntata, ho avuto una strana sensazione nel vedere i miei compagni lì e me dalla’altra parte dello schermo. Certo, sarei voluta essere lì con loro, ma sono comunque soddisfatta del mio percorso: non è da tutti a soli 18 anni partecipare ad un talent

INTERVISTA A VALERIA VALENTE

show come "Amici". Quei tre mesi sono stati un ottimo traguardo».

Cosa pensi del dibattito Amici - Sanremo? Sei d’accordo con chi critica la vincita di Valerio Scanu?«Io penso che chi partecipi ad un talent show abbia una marcia in più; "Amici" come "X Factor" serve molto alla formazione di un cantante che così ha una possibilità maggiore di arrivare sul palco di Sanremo. Non sono contraria alla vincita di Scanu, che al di là del dibattito sul televoto, secondo me ha vinto perché aveva i giovani dalla sua parte. Personalmente ritengo che anche altre canzoni avrebbero meritato la vittoria, come quella di Malika Ayane».

Ma adesso pensiamo al presente, anzi al futuro. Cosa c’è in cantiere?«Già l’estate scorsa avevo conosciuto un manager che ha voluto seguirmi non appena sono uscita dalla scuola di "Amici". Ho incominciato subito con serate in pub e discoteche. Da poco è uscito il singolo "Ovunque", che si può già comprare via Internet e nei negozi di dischi. Il mese di Maggio è stato dedicato alla promozione del singolo: sono ad esempio stata a Napoli (dove ho cantato in apertura del concerto di Valerio Scanu) e ad un concerto di beneficienza. Sempre a Napoli si trova il centro di registrazione in cui registrerò il mio album che dovrebbe uscire tra Ottobre e Novembre. L’estate sarà dedicata a concerti e serate nelle piazze e locali di tutta Italia. Nei miei progetti c’è ovviamente l’intenzione di completare gli studi, ma penso non sarà possibile tornare a scuola. Prenderò la maturità privatamente».

tardoduecentesca di Santa Maria del Casale.Sorge fuori dall’abitato di Brindisi. Ha stupito per l’originalissima stesura delle superfici esterne, un gioco geometrico di tarsie bicrome; per l’aereo protiro inconsueto; per l’interno, un’aula unica dalle pareti affrescate lungo tutto l’arco del XIV secolo.I numerosi visitatori hanno contemplato affascinati il meraviglioso mondo a colori di una chiesa imprevedibile, intrigante nelle immagini che propone sulle alte pareti d’ambito, nella zona del presbiterio e, soprattutto, sulla vasta controfacciata, dove è campito, in quattro registri, il formidabile ‘Giudizio Universale’ di Rinaldo da Taranto. Un altro prezioso tassello si è aggiunto nell’indagine di un territorio, qual è quello della Puglia, ricco, vario e qualitativamente elevato, capace di suscitare emozioni inattese, incredibili a così breve distanza dal punto di partenza; alla promozione della conoscenza di tale patrimonio culturale l’Unitre è fiera di contribuire, nella consapevolezza di adoperarsi, nello stesso tempo, a migliorare la qualità della vita di chi ne fruisce.

La giovane cantante ci racconta l'esperienza al talent show "Amici" di Maria De Filippi

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Bartolomeo Pasquale

Prot...AGONISTI a NOVA Incetta di premi per la coppia Troilo – Dell’olio

Bisceglie, dopo anni di buio, torna a splendere di luce propria nella disciplina della "cultura fisica": dopo i tronfi di Luciano Di Pinto (tutt’ora il più vincente fra i body builder locali) altri due ragazzi stanno facendo appassionare, con i loro muscoli, le folle nostrane. Si tratta di Fabio Troilo e Pasquale Dell’olio, vecchie conoscenze nel nostro giornale(vedi numero 82 Luglio – Agosto 2009), che hanno fatto incetta di premi nel campionato interregionale di Pesistica e Cultura fisica, promosso dalla Fipcf in collaborazione con la palestra World Gym delle città di Policoro e Nova Siri.Dell’Olio si è aggiudicato il primo posto nella categoria "pesi massimi seniores", mentre Troilo ha conquistato la medaglia d’argento per i "medio-massimi seniores". In più, grande soddisfazione per i premi speciali. Dell’Olio ha vinto il 1° premio assoluto per le migliori pose obbligatorie, Troilo invece ha conseguito lo stesso podio per la nuova categoria "Miglior routine", per l'improvvisazione, molto plaudita, sulle note di “I’ll be missing you”.

Diventare campioni di culturismo è anche una questione genetica. Quando avete capito di avere le potenzialità giuste per svolgere una gara così complessa?F: «Sono passati 10 anni, da quando presi in mano per la prima volta dei pesi. La passione è maturata in corso d'opera e la consapevolezza

pure. Con queste gare, ho voluto dare un senso al mio lavoro decennale».

P: «La questione dei geni è risaputa, ma non deve essere un pretesto per non inseguire il proprio massimo potenziale. Ci vogliono anni di dedizione, sacrificio, passione e forza di volontà. Io ho capito di potercela fare quando ho iniziato ad allenarmi non solo con il corpo, ma anche con la mente».

Con che spirito è stata affrontata questa gara?P: «Questa ,per me, era solo una tappa intermedia in vista del Gp Sud Italia IFBB, necessario per l'accesso ai campionati Italiani assoluti del 13 Giugno a Sanremo. Quindi non mi interessava il piazzamento ma solo riprendere confidenza col palco e con le pose».

Quali sono le maggiori rinunce cui un culturi-sta è costretto nella vita quotidiana? F: «Ci sono tre sacrifici fondamentali, per la buona riuscita di una gara: quello economico per sostenere l'integrazione; l'alimentazione strettamente controllata; l'allenamento quotidiano, che porta necessariamente via ore ed ore».

Avete qualche rimpianto?F: «Il mio unico rimpianto è quello di non essere riuscito a vincere nella mia categoria. Ma con la prima piazza nel premio per la miglior routine mi sono sentito al settimo cielo».P: «Le sensazioni che mi ha lasciato questa gara sono abbastanza positive. Considerando i 3kg in più rispetto al mio peso ideale, sono fiducioso per gli esiti della prossima gara».

In attesa di poter dare notizia di ulteriori successi, ci congratuliamo con i due talentuosi atleti che hanno portato il nome di Bisceglie nei quartieri nobili dello sport.

Autostima, socializzazione, benessere psico-fisico, rivalutazione in positivo dell’esperienza scolastica, sfruttando

una chiave alternativa a quella dello studio fatto sui libri: lo sport, se praticato a scuola, vale di più. L’ITC “Dell’Olio” lo ha capito da sempre, che l’attività sportiva promossa dalla scuola motiva i ragazzi a dare il meglio di sè. In classe come nella vita. Perché lo sport, che sia di

L’ITC A TUTTO SPORT

gruppo o individuale, crea e ribadisce l’esistenza di comunità, diffonde valori e sviluppa il senso tattico di ogni atleta. 21 anni di calcetto (il torneo era intitolato ad “Enzo Di Leo” e si svolgeva, dal ’93, presso i campi della scuola) hanno dato un pratico esempio di quanto lo sport sia stato importante tra le attività extrascolastiche dell’ITC, che quest’anno è invece scesa in campo con una novità.

Si è difatti concluso Giovedì 27 Maggio, il 1° torneo d’istituto di Pallavolo: 5 gironi di 4 squadre, che hanno coinvolto i ragazzi di ben 20 classi (su 31) dell’istituto. Squadra vincitrice di questa prima, partecipata, edizione, la VA mista.Il 2010, ci spiega il coordinatore di tutte le attività sportive prof. Giuseppe Monopoli, è stato anche l’anno di costituzione del Centro Sportivo Scolastico e della 1° edizione del Torneo scolastico di tennis tavolo (40 i partecipanti), che si concluderà il prossimo 4 Giugno. I finalisti

Serena Ferrara

per la categoria Juniores sono gli alunni Mazzilli e Russo, mentre per la categoria Allievi, Salerno e Uva. «Il ventaglio delle attività sportive – dice il prof. Monopoli – è sempre più ampio, onde coinvolgere il maggior numero di studenti possibile e dar loro modo di scoprire le proprie qualità».Che l’ITC, ad ogni modo, sia una scuola di atleti, lo confermano anche i risultati ottenuti ai giochi studenteschi: lo scorso 20 Marzo la squadra di atletica leggera dell’ istituto (8 ragazzi di 1° e 2° anno senza pregresse esperienze agonistiche) si è classificata prima nella fase provinciale dei Giochi Sportivi Studenteschi, mentre la squadra di Calcio A 5 ha superato i primi giorni di qualificazione. La stessa squadra si è poi classificata seconda al Torneo Interscolastico di calcio A 5 intitolato alla memoria di Silvio Natale Di Liddo, giovane promessa del nuoto nazionale, scomparso prematuramente solo pochi mesi fa.

Sport

Torneo di pallavolo, tenni tavolo, calcio a 5, giochi stuenteschi

Dal 7 Giugno al 30 Luglio

presso il

Centro Turistico Mastrogiacomo

il "CEnTRo SPoRTIVo AVIS"

organizza

CoRSI DI nuoTo

PER RAGAZZI DAI 5 AI 14 AnnI.

Per info, contattare il

3382133464, prof. G. Monopoli

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Spor

tBartolomeo Pasquale

AMBRoSIA BASkET: Il sogno continuA.

Domenico Aurora

Nerazzurri in finale playoff contro Patti

B.P.

oLIMPIADI: FUORI DALLA COPPAE DAL GIRO PROMOzIONE

Il campionato di serie B di calcio a 5 chiude il sipario, incorniciando una stagione piena di emozioni per tante squadre. Tra queste, anche

l’Olimpiadi Bisceglie, partita con l'obiettivo del consolidamento e giunta a conseguire il quarto posto in classifica, fondamentale per la disputa dei playoff promozione. L’ultima giornata ha visto i biancoazzurri del tecnico Ventura interrompere una striscia di cinque risultati utili consecutivi, soccombendo con un risultato tennistico (6-2) all’Ortona: le reti sono state messe a segno da Amelii, Cirillo, Paponetti, Di Muzio e De Oliveira (due volte a referto) per i padroni di casa; tra i nostri, hanno colorato il tabellino i marcatori Ricco e Amelii; stavolta con una sfortunata deviazione. Dopo il triplice fischio definitivo sulla regular season, è cominciata l’avventura in Coppa Italia serie B, grazie all’ottima posizione in classifica conseguita dall’Olimpiadi al termine del girone d’andata. Tuttavia ciò non è bastato: al primo turno (a

Genzano) i cinque biscegliesi hanno incassato uno scomodo 7-1 contro i romani del Salaria Sport Village, formazione che annovera fra le sue fila giocatori esperti di campionati superiori, fra cui De Lima e Del Ferraro. Proprio questi ultimi hanno dato filo da torcere (Del Ferraro è stato autore di una tripletta, seguita dalla doppietta di Giovenali e dai gol di De Lima e Penna).Passata una settimana intensa di preparazione, il roster venturiano si è rituffato nel campionato, con l'ambizione della serie A2. La sorte gli ha permesso di incrociare nella doppia sfida il Real Molfetta, in un derby di fuoco. I parquet dei due palazzetti però hanno arriso ai nostri colori: dopo il 5-5 della gara di andata, che ben faceva sperare, i biancorossi hanno avuto la meglio sui cugini eterni rivali, battuti per 5-1. L’unico gol biscegliese è quello che apre le danze, con il giovane Acquaviva al primo minuto di gioco.«Abbiamo perso contro una ottima squadra e, dopo quattro precedenti a noi favorevoli, ci stava anche

A notte fonda, il 21 Giugno in un albergo di Montebelluna suona una sveglia stonata. Una sveglia che trilla la fine del

sogno tricolore per il Bisceglie calcio a 5. Resta il grande merito di averci provato fino alla fine. Non aggiungiamo pacche sulla spalla e commenti retorici su quello che doveva essere e che non è stato, così da evitare rimorsi e sorrisi forzati. Per il Bisceglie calcio a 5, il cammino nei playoff non è stato facile, sin dall’inizio. Contro i siciliani dell’Augusta, nella prima gara in trinacria, i biscegliesi escono sconfitti per 6-4 (nonostante un autogol a nostro favore). In gara due, invece, la musica cambia: Capurso spinge i ragazzi all’attacco già dai primi minuti, il pubblico è carico, sprona gli alteti affinchè il sogno scudetto non svanisca. Il 5-2 finale è frutto di una gara precisa, che ha visto scendere in campo l’intera formazione, eccetto Favero. Le reti sono state realizzate da Nicolodi, Pereira, Pedotti (tripletta per lui, di cui un diagonale all’angolino ed una delle sue punizioni). Con una rete a meno di un minuto dal termine, il Bisceglie scrive una nuova importante pagina della sua storia e approda alle semifinali, battendo in gara 3 l’Augusta col risultato di 3-2. La gara gioca sui binari dell’equilibrio per tutto il primo tempo, poi, a 58” dalla sirena, Nicolodi stocca un tiro di rara precisione. PalaDolmen che esplode letteralmente di gioia e panchina biscegliese che si riversa in campo, per abbracciare i suoi eroi.Restiamo in casa ed attendiamo ansiosi, Venerdì 14 Maggio, la gara 1 delle semifinali, contro i bianconeri della Marca Futsal allenata da Ramiro Diaz. Il Bisceglie C5 parte subito col piede sbagliato: 1-4 al finire del primo tempo. Nella ripresa qualcosa cambia e, malgrado tutto,

in dodici minuti le distanze non sembrano così marcate. Sul 3-5 Feller fa qualcosa di inusitato e raccoglie fuori area il pallone con le mani. Tiro libero dell’esperto Dao ed è il 4-5. Ad otto secondi dalla fine, ancora su tiro libero, il Bisceglie raggiunge, tuttavia, il pareggio. Esplodono i 2000 sostenitori del Palazzetto di via Ruvo. A Montebelluna, in gara 2, si registra un altro pareggio. Il Bisceglie opprime i trevigiani, ma questi passano in vantaggio con un fendente di Grana, lasciato dalla difesa sugli sviluppi di una punizione. Il time-out chiesto dai nostri è benefico, tanto che, dopo neanche un minuto, Laion rimette i conti a posto. Dopo il palo colpito di tacco da Alcides Pereira, sul finire della prima frazione, la Marca si rialza rabbiosa e con un preciso diagonale trova il vantaggio con Marcio. Pedotti pareggia un minuto dopo, realizzando il 58° gol della carriera. Tutto finito? Nemmeno per idea. È Kike Mocellin a far gridare i pochi tifosi accorsi in Veneto per un gol, quello del 2-3, sinonimo di qualificazione. Ma l’urlo viene prontamente strozzato con il 3-3 di De Nichile. Tutto rinviato a gara 3, come nessuno si aspettava. Nell’ultima partita il Bisceglie resiste fino ai supplementari con la premiata ditta Dao-Nicolodi-Planas, ma la stanchezza e le maggiori potenzialità fisiche del roster di Diaz fanno la differenza. Al secondo minuto del primo tempo supplementare, con un Bisceglie lento, Marcio e Bertoni firmano il definitivo 5-3. Il Bisceglie quindi si risveglia dal sogno col sorriso, anche se forzato, sulle labbra: nessuno avrebbe scommesso un euro sul suo terzo posto in classifica generale, a parimerito con la Luparense. Ora si torna a casa, già pronti a programmare una nuova stagione di auspicabili vittorie.

BISCEGLIE CALCIO A 5: FINE DI UN SOGNOSconfitta alle semifinali contro la Marca Futsal

che il Real avesse la meglio – spiega il mister Nico Ventura-. Resta senz’altro il rammarico di aver potuto giocare tutte le carte a nostra disposizione, proprio nella gara più importante» (il riferimento è alla decisiva assenza di Mariano Comas).Si chiude, per l'Olimpiadi, ad ogni modo una grandissima stagione: la società, grazie all'ottima gestione, ha fatto capolino al futsal nazionale, con una squadra pressoché identica a quella dell’anno precedente.

Dopo una regular season e una fase ad orologio da incorniciare, per il roster allenato dal coach Ciracì scocca il

momento dei playoff, gare dove non si può sbagliare, per non compromettere quanto di buono fatto finora.È il Catanzaro l’avversario del primo turno dei playoff. In gara-1 I nerazzurri comandano la sfida dal primo all’ultimo minuto, raggiungendo anche un vantaggio superiore ai 20 punti nel secondo e nel terzo quarto. Buona prova del collettivo, con 6 uomini in doppia cifra, che determina il punteggio finale di 84-74. Gara-2, disputata sul parquet calabrese, non sorride ai biscegliesi, sempre costretti a rincorrere per tutto l’arco del match. 94-77 il punteggio finale, da citare solo i 21 punti di Filloy. Poiché si gioca al meglio delle 3 gare, il Bisceglie è costretto a vincere lo spareggio di gara-3, disputato al Paladolmen, vista la miglior posizione conseguita in classifica nella regular season. I nerazzurri restituiscono i 94 punti incassati in Calabria (94-57 il risultato finale) imponendosi grazie ad un secondo tempo straripante. Nell’autorevole prova collettiva brilla il play Novati, ottimo anche il rientro di Torboli.L’avversario del secondo turno è il Catania, che in precedenza ha eliminato il quotato Reggio Calabria. La gara-1, disputata al Paladolmen, vede una vittoria di misura dei nerazzurri per 84-78. Ottima la prova del 19enne Maino, autore di 20 punti. Ancora un successo in gara-2, in terra siciliana, vale la semifinale playoff, traguardo mai raggiunto finora dal sodalizio biscegliese. 73-85 il punteggio finale. All’interno dell’ottima prestazione corale si sottolineano i 19 punti di Gallerini, migliore in campo.Le semifinali playoff prevedono scontri incrociati contro squadre del girone C. Al Bisceglie tocca affrontare lo Scauri, formazione laziale che ha terminato la stagione al terzo posto nel suo raggruppamento. In gara-1 del primo turno di finale playoff i nerazzurri piegano di netto il team laziale grazie ad un’eccellente prova difensiva. 73-48 il punteggio finale, da citare il break di 20-0 nel secondo quarto. Nella gara successiva, disputata a Scauri, arriva un successo di misura per 65-67, che significa per l’Ambrosia finale playoff. L’ultimo ostacolo verso la serie A è rappresentato dal Patti, vincitore ai danni del Rieti nella semifinale. Gara-1 si disputerà domenica 6 Giugno alle ore 20 al Paladolmen. Intanto il sogno continuA..

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Sport

Domenico Aurora

Bartolomeo Pasquale

ASD NETTUNO: LAVORI IN CORSO!La dirigenza si prepara alla prossima stagione

Memorial Luigi Baso allo stadio Ventura

DIVERSAMENTE SPORTIVI

Metti due pomeriggi festivi ed assolati come quelli dell' 1 e 2 Maggio, aggiungici un prato come quello

dello stadio Gustavo Ventura, un’associazione di atletica leggera organizzatrice ed ecco che il 2° "Memorial Luigi Baso" prende forma. Tanti i ragazzi presenti, con un unico comune denominatore: la passione per lo sport. L’evento, alla sua seconda edizione, è stato realizzato dall’associazione sportiva Atletica Riccardi, in collaborazione con l’Ortopedia De Cicco e con il patrocinio del Comune di

Bisceglie. Tanti i giovani e meno giovani coinvolti (l’età media era di 45 anni) in discipline come pentathlon, eptathlon, marcia, lancio del disco, del giavellotto o del vortex, salto in lungo e altro ancora.Grandissima è stata l’affluenza dei tifosi, in modo particolare nell’ultima giornata, forse perchè il Ventura non vedeva l’atletica leggera da nove anni. Incetta di trofei tra le maggiori società pugliesi, come "Sport insieme Sud Barletta" e "Delfini Taranto "(società di provenienza di Luigi Baso, a cui è dedicato il torneo), che ha vinto la Classifica assoluta fra le società.

«Non voglio che questo sia un evento finalizzato al risultato sportivo - afferma tuttavia Gianni Graziani, presidente d e l l ’ A t l e t i c a R i c c a r d i Bisceglie - ma un momeno di solidarietà, visto il gran numero di partecipanti dotati di deficienze psicomotorie. Chiamiamoli pure "diversamente sportivi" e mettiamo fine alle etichette imposte da chi, più fortunato, pratica sport più noti”.Visto il grande successo della manifestazione, si spera di rendere il Gustavo Ventura idoneo ad ospitare i pross imi campionat i nazionali paraolimpici. La speranza c’è, anche quella di vedere un sorriso sui volti di quei ragazzi che, nonostante l’handicap o forse grazie a questo, hanno sempre qualcosa da dire.

È stata sicuramente una stagione positiva, quella appena terminata per il Nettuno calcio a 5. Il settimo posto conseguito,

rappresenta un ottimo risultato per la squadra allenata da mister Gentile, anche perché questa

si riaffacciava alla C1 dopo tanti anni di purgatorio in C2. Solo il Futsal Barletta ha fatto meglio, terminando al sesto posto. Mentre i giocatori sono in vacanza, la dirigenza è al lavoro per allestire la squadra che tenterà di ottenere la salvezza e, perché no, anche di più, nella prossima stagione. Come affermato dal presidente Papagni: «I sicuri svincolati saranno Sasso, che andrà probabilmente all’Olimpiadi Bisceglie, Lamanuzzi, Valente e Lavolpicella, quest’ultimo in trattative con il Fuente Foggia. Sui nuovi acquisti posso affermare di aver raggiunto un accordo con Mimmo Papagni e Augusto Cangelli – che ritornano

entrambi al Nettuno dopo un anno – e Mino De Marco, ex under 21 dell’Olimpiadi Bisceglie, da me fortemente voluto». Sulle trattative in corso, il presidente parla del

rinnovo di Emanuele Arcieri e dell’arrivo di La Notte dalla Vigor Bisceglie, D’Addato e Di Benedetto dal Novi Vigiliensis. «Inoltre siamo in dirittura d’arrivo per Camporeale, del Giovinazzo C5».Riconfermati Rana, Squeo, Ricchitelli, Di Chiano, Capurso, Landriscina e Miocchi.Il dirigente rivolge anche un pensiero ai giocatori andati via: «qualcuno, non trovando alternative, potrebbe tornare all’ovile. Per me sono liberi di andare dove vogliono. Tutti sono utili e nessuno è indispensabile».Infine un auspicio per la prossima stagione: «Sicuramente il Nettuno C5 disputerà il decimo campionato della sua storia. Ringrazio mister Gentile, alla guida anche nella prossima stagione, per questi due anni favolosi. Con Ignazio Lezoche, main sponsor, allestirò una squadra competitiva che possa raggiungere l’obiettivo minimo, la salvezza»

Siamo alle porte dell’estate dei Mondiali di calcio sudafricani, unica occasione in cui tutti i tifosi si ritrovano abbracciati dopo

dieci mesi di sfottò in virtù dei risultati delle rispettive squadre del cuore. Un'occasione che rende i cittadini fratelli, fratelli di Bisceglie, fratelli d’Italia. Un'occasione in cui anche i non tifosi ci tengono a manifestare il proprio senso di appartenenza. Tutti davanti alla tv nelle sere dei Mondiali. Oppure in piazza, come accade in tanti Comuni del Sud e del Nord. A tal proposito, il Pd locale propone di adottare un maxischermo da installare in Piazza Vittorio Emanuele per tutti i novanta giorni della stagione estiva. A partire da una data ben precisa: il 9 Giugno 2010, giorno in cui verrà dato il fischio d’inizio dei Campionati del Mondo di Calcio. Le trattative sono ferme ma è probabile che possano arrivare sviluppi positivi in merito alla questione. L’occasione è una di quelle da prendere al volo, visti i precedenti postivi tramutatisi in festa (non ultima la finale di Coppa dei Campioni tra l’Inter ed il Bayern Monaco, che ha gioiosamente sorriso ai colori italiani).Al momento di andare in stampa ignoriamo i termini sostanziali che potrebbero rendere fattibile il progetto. Se è questione di soldi, sono convinto non sia difficile "tagliare" altrove, all'interno del cartellone eventi Estate Biscegliese. Sarebbe una bellissima vittoria, non solo per il PD di Bisceglie, ma pe tutta la città. Chissà: magari ci toccherà festeggiare ancora tutti insieme sollevando quella coppa alzata al cielo di Berlino quattro anni fa.

MAXISCHERMO SI O NO?

Proposta del PD per la prossima estate

Bartolomeo Pasquale

Concluso il torneo Europeo, che si è rivelato un’ottima vetrina

per visionare i giocatori (nella foto, la squadra vincitrice), sono aperte le

iscrizioni per il Mundialito che inizierà il 15 Giugno. Per informazioni

contattare il numero .3485126633.

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LA DIRETTA nuovaOrgano editoriale della

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USPI

Il Direttore risponde

Chiuso l' 31/05/ 2010

Ho subito un tentativo di scippo il 18 Maggio: un’esperienza terrificante. Tutto avviene in un lampo. Una spinta, una caduta, uno strattone. E se la borsa non riescono strappartela ti aggrediscono con violenza: calci, pugni, botte. Tutto in meno di un minuto. Un minuto che sembra un’eternità. Se poi la cosa avviene in un luogo che ritieni sicuro come quello del tuo condominio resti ancora più atterrita. In quel solo minuto ho pensato solo una cosa: meglio a me che ad una ragazzina. Poi il farabutto si accorge che è stato un tentativo fallito, scappa a gambe levate per timore che qualcuno possa sopraggiungere. Ti rialzi, le gambe non ti reggono, lo shock subito ti paralizza, ma la salvezza è lì a 10 metri da te, la tua casa, le tue cose, i tuoi affetti. E mai come in quei momenti ti sembrano così importanti, così rassicuranti. E quel nodo alla gola non ti molla, la faccenda non vuole essere digerita. Soprattutto ti senti una profonda mortificazione: tu non esisti e non conti, esiste solo il tuo portafoglio. Ti senti fortemente schiacciato dalla tua nullità. Ti assale un senso di rabbia e di impotenza. Vuoi vendetta e giustizia che sai non potrai mai avere.Sono stata capace di tenergli testa, mi sono rannicchiata in posizione fetale e le percosse hanno riguardato solo i muscoli e non gli organi interni come è successo a quella povera insegnante accorsa per sedare un litigio. Una giovane donna come avrebbe reagito ad un attacco così fulmineo? E se fosse stata mia madre? Dio mio che truci pensieri.Mi interrogo sulle conseguenze di questa amara esperienza. Cominciamo dalle contusioni e dagli ematomi che mi rimarranno: non è certo un bel vedere, ma questo passa con il tempo. Cosa accadrà ora ogni volta che devo attraversare un luogo poco frequentato? E come vivrò i momenti di attesa del ritorno di mia figlia dopo l’uscita serale?Non voglio cancellare l’esperienza dimenticandola, ma non voglio che la paura che l’evento possa nuovamente verificarsi condizioni la mia esistenza futura. Ma l’offesa non la digerisco. Tutti mi consigliano di rivolgermi alle autorità per la denuncia. Denunciare cosa e soprattutto chi. Solo perdita di tempo.Ammesso che abbia riconosciuto l’aggressore, ammesso che questo venga fermato e interrogato, ammesso che venga riconosciuto colpevole dell’aggressione, per quanto tempo potrebbe essere non libero? E poi di nuovo a delinquere, perché vista la rapidità e il modus operandi, il malvivente non è certo alle prime armi, ma avvezzo al crimine. Contro questi delinquenti di periferia c’è poco da fare. Allora è inutile creare surplus di lavoro alle forze dell’ordine, è inutile riempire scartoffie che rimangono accatastate su una scrivania, contro la microcriminalità siamo impotenti. una sfortunata residente di via S. Andrea

Gentile lettrice, ammiro il suo coraggio. Non solo quello di aver tenuto testa al delinquente, ma anche quello di aver saputo dare sfogo al suo trauma pubblicamente. Più volte abbiamo trattato, su queste pagine, il tema "sicurezza", su cui evidentemente c'è ancora molto da dire.Evidentemente la rete di telecamere posta da poche settimane a presidio della città, non è un deterrente sufficiente. Evidentemente la microcriminalità locale è più furba di un occhio elettronico, che semmai basta giusto a rassicurare un tantino la gente. Con buona pace di chi, in questi artifici, trova terreno fertile.Cara signora, augurandole ogni bene, promettiamo di tenere gli occhi (non quelli elettronici) ben aperti. Non servirà a prevenire furti e rapine, ma almeno a sollecitare nuove stategie di intervento.

Gentile direttore, l'avete vista la novità in città? Uno dei problemi di questo paese è la mancanza cornica di posteggi, motivo per cui fioccano le multe per divieto di sosta. Poiché non voglio essere multato, sono sempre attento al parcheggio della mia autovettura. Una zona franca, si fa per dire visto che la cronica tripla fila di macchine a tutte le ore, l'ho individuata in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ma un bel giorno, anche quello spiazzo ci è stato vietato, per fare posto, udite udite, ad una giostrina. Più o meno nello stesso periodo in via Virgilio e via Camere del Capitolo erano in atto lavori che rendevano impossibile il parcheggio. Ma insomma, mi dica chi di dovere, noi residenti, che ne facciamo delle nostre autovetture?Possibile che questa amministrazione non si renda conto del disagio quotidiano di chi per andare al lavoro non può fare a meno dell’auto?Noi, comuni mortali, non abbiamo a disposizione un autista, che ci attende mentre svolgiamo la nostra attività...

sig. Paolo Di P.

Sig. Paolo, crede che non ce ne siamo resi conto di questa aberrazione? Abbiamo persino scattato una foto, già prima della sua segnalazione (per cui, ci tengo a dirlo, la rignraziamo). Unica fortuna, è che "la storia" sia durata appena pochi giorni.Promettiamo di fare chiarezza sulla questione. Non ne abbiamo avuto modo, visto che, come avrà letto in queste pagine, l’assessore alla Viabilità Urbana è cambiato. Ci auguriamo si tratti di una svista dovuta al momento di transizione. Ad ogni modo, ci informeremo.

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ORCHESTRA MONTERISI: ANCORA SUCCESSINuovamente vincitrice, l’orchestra della scuola media "R. Monterisi"

LA CITTADELLA DELLA CULTURA

Cristina Giovenale

Come consuetudine, gli alunni delle classi 2^ e 3^ G e 2^ e 3^ H anche quest’anno hanno preso parte ad una rassegna e ad un concorso nazionale per scuole ad indirizzo musicale. Destinazione, Roma. Il

6 Maggio, nella sala Sinopoli del suggestivo Parco della Musica, i ragazzi si sono distinti non solo numericamente ma soprattutto grazie al loro talento e al vincente coordinamento dei professori, che mettono a disposizione la loro passione per la musica con tanta pazienza e maestria. Venerdì 7 Maggio, invece, l’orchestra ha ottenuto il 1° premio alla II edizione del Concorso “Umberto Giordano” a Foggia. I ragazzi si sono esibiti magistralmente con i brani “Raposodia in blu” di G.Gershwin , fantasia di brani di John Williams e “Milon tango” del Maestro V. Mastropirro riscuotendo entusiastici consensi da parte della giuria (formata da docenti del Conservatorio di Foggia). Il premio, consistente in una somma di denaro, è stato ritirato con soddisfazione della Dirigente Prof.ssa Minervini, dei professori di strumento Bruno (pianoforte), Barile ( tromba), Ciliberti (clarinetto), Cucumazzo (chitarra), Mastropirro (flauto), Sasso (violino), Simone (violoncello), Sguera (violino) e con orgoglio degli alunni protagonisti. Bisceglie ha dimostrato ancora una volta che i suoi giovani amano distinguersi nell’arte: continuiamo così!

Grazia Pia Attolini

La biblioteca parrocchiale Don Michele Cafagna ha fatto tris: domenica 23 Maggio i giovani volontari, coordinati da Francesco Galantino

e da Don Michele Barbaro, hanno festeggiato i i tre anni consecutivi di attività, presso quella che è stata rinominata come Cittadella della Cultura. In questa sede è stato presentato un report delle attività triennali e proiettato il filmato già presentato al pubblico del Premio Cosmai. Non sono mancate però le novità: la riedizione del giornalino parrocchiale, aggiornato nelle sue rubriche, e il rivisitato sito internet, che ha subito un restyling grafico e implementato numerose novità, fra cui la BibliOnline. Quest’ultimo servizio consente da oggi all’utenza di poter consultare on-line (dunque da casa) l’intero patrimonio bibliografico catalogato della biblioteca e di poter verificare nell’immediato l’effettiva disponibilità del testo. Gianpiero Mastrototaro e Rossella dell’Olio hanno coordinato questo laborioso lavoro, in qualità, rispettivamente, di webmaster e webdesigner.Ciliegina sulla torta della serata, è stata la consegna da parte del Prof. Palmiotti, del Premio Luigi d’Angiò 2010 a Don Michele Barbaro, come riconoscimento al suo impegno per aver realizzato la Biblioteca Don Michele Cafagna.

Anche quest’anno la Scuola Media Monterisi è stata capofila per la provincia di Bari- Bat

del progetto “DANzARÌA: il folk nella scuola, la scuola nelle piazze” conclusosi Venerdi 14 Maggio con un evento in Piazza V. Emanuele. I piccoli danzatori si sono esibiti in danze popolari svedesi, francesi, rumene, serbe, greche, israeliane, armene, irlandesi, cilene, inglesi, tedesche e tarantelle napoletane. La direzione artistica del programma è stata affidata all’Associazione Carovana FolkArt.Il progetto, patrocinato dalla Regione Puglia, cerca di diffondere la danza e la musica popolare come strumento di socializzazione e aggregazione ed è quindi anche strumento di prevenzione del disagio giovanile. Il fermento intorno

All’evento hanno partecipato 11 scuole delle Province di Bari, Bat e Foggia:

Bisceglie (Bat) - scuola secondaria “Riccardo Monterisi”, Valenzano (BA) - scuola secondaria “Capozzi Galilei”, Corato (BA) - scuola secondaria “Giovanni XXIII”, Minervino (Bat) - scuola secondaria “G.Mazzini”Lucera (FG) - scuola primaria 1° Circolo “E.Tommasone”, scuola primaria "Lombardo Radice", Biccari (FG) – scuola primaria “P. Roseti” , Panni (FG) - istituto comprensivo e gruppo folk "Li Scazzematjedde", Casalnuovo Monterotaro (FG) – scuola secondaria “G. Ferrucci”, Castelluccio dei Sauri (FG) - scuola secondaria “Orazio Flacco” e scuola primaria

DANzARIA

La Biblioteca Cafagna festeggia i 3 anni e inaugura il servizio Biblionline

Le scuole della Puglia ballano al Palazzuolo

Felicia Antonino

alle danze multietniche è molto positivo per la “globalizzazione” poiché contribuisce alla comprensione e al rispetto dei diversi popoli costruisce la cultura della pace. Essendo la scuola l’istituzione deputata alla crescita civile e culturale delle nuove generazioni, è giusto sia attenta ad ogni mutamento della società e alla trasformazione della popolazione scolastica (nei nostri istituti ci sono sempre più ragazzi provenienti da altri paesi). “Danzaria” si è articolato in tre fasi:

-momento formativo per gli insegnanti, -laboratorio di danze popolari multietniche per gli alunni in ciascuna scuola -raduni regionali tenutisi a Bisceglie 14 Maggio e a Lucera il 15 Maggio, capofila per la prov. di Foggia è stata la scuola “E. Tommasone” di Lucera.

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Giugno 2010 N. 92

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