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Scuola di Formazione Teologica La Carità Anno di approfondimento Secondo Incontro La dottrina Sociale della Chiesa Dr. Carlo Cuomo

La dottrina Sociale della Chiesa - diocesipozzuoli.org · La dottrina sociale della Chiesa. MEMO La DSC e il Compendio Sono lieto di presentare il documento Compendio della dottrina

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Scuola di Formazione Teologica

La Carità

Anno di approfondimento

Secondo Incontro

La dottrina Sociale

della Chiesa

Dr. Carlo Cuomo

La dottrina sociale della Chiesa

8 marzoIntroduzione. Principi ispiratori e scopo

15 marzoLa Famiglia. Il lavoro. L’economia

22 marzoLa politica. Le relazioni internazionali.

La salvaguardia dell’ambiente e la promozione della pace

La dottrina sociale della Chiesa. MEMO

La dottrina sociale indica il complesso di principi,

insegnamenti e direttive della Chiesa cattolica intesi a risolvere, secondo lo spirito del Vangelo, la

questione sociale.

La dottrina sociale della Chiesa. MEMO

La DSC e il Compendio

Sono lieto di presentare il documento Compendio della dottrina sociale della Chiesa, elaborato, secondo

l'incarico ricevuto dal Santo Padre Giovanni Paolo II, per esporre in maniera sintetica, ma

esauriente, l'insegnamento sociale della Chiesa.

2 aprile 2004Renato Raffaele Card. Martino

Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace

La dottrina sociale della Chiesa. MEMO

I principi permanenti della dottrina sociale della Chiesa:

dignità della persona umanabene comunesussidiarietàsolidarietà

Cfr Compendio n° 160

La dottrina sociale della Chiesa. MEMO

Una società giusta può essere realizzata soltanto nel rispetto della dignità trascendente della persona umana. Essa rappresenta il fine ultimo della società, la quale è ad essa ordinata:

« Pertanto l'ordine sociale e il suo progresso devono sempre far prevalere il bene delle persone, perché l'ordine delle cose dev'essere adeguato all'ordine delle persone e non viceversa ».

Il rispetto della dignità umana non può assolutamente prescindere dal rispetto di questo principio: bisogna « considerare il prossimo, nessuno eccettuato, come un altro se stesso, tenendo conto prima di tutto della sua vita e dei mezzi necessari per viverla degnamente ». Occorre che tutti i programmi sociali, scientifici e culturali, siano presieduti dalla consapevolezza del primato di ogni essere umano.

La persona non può essere finalizzata a progetti di carattere economico, sociale e politicoimposti da qualsivoglia autorità, sia pure in nome di presunti progressi della comunità civile nel suo insieme o di altre persone

Cfr Compendio n° 132-133

La dottrina sociale della Chiesa. Principi ispiratori. MEMO

per bene comune s'intende « l'insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia alle collettività sia ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e piùcelermente » . GS, 26

Cfr Compendio n° 164

La dottrina sociale della Chiesa. MEMO

È impossibile promuovere la dignità della persona se non prendendosi cura della famiglia, dei gruppi, delle associazioni, delle realtà territoriali locali, in breve, di quelle espressioni aggregative di tipo economico, sociale, culturale, sportivo, ricreativo, professionale, politico, alle quali le persone danno spontaneamente vita e che rendono loro possibile una effettiva crescita sociale.

La rete di questi rapporti innerva il tessuto sociale e costituisce la base di una vera comunità di persone, rendendo possibile il riconoscimento di forme piùelevate di socialità

In base a tale principio, tutte le società di ordine superiore devono porsi in atteggiamento di aiuto (« subsidium ») — quindi di sostegno, promozione, sviluppo — rispetto alle minori. In tal modo, i corpi sociali intermedi possono adeguatamente svolgere le funzioni che loro competono, senza doverle cedere ingiustamente ad altre aggregazioni sociali di livello superiore, dalle quali finirebbero per essere assorbiti e sostituiti e per vedersi negata, alla fine, dignità propria e spazio vitale.

Cfr Compendio n° 185-186

La dottrina sociale della Chiesa. MEMO

La solidarietà deve essere colta, innanzi tutto, nel suo valore di principio sociale ordinatore delle istituzioni, in base al quale le « strutture di peccato », che dominano i rapporti tra le persone e i popoli, devono essere superate e trasformate in strutture di solidarietà, mediante la creazione o l'opportuna modifica di leggi, regole del mercato, ordinamenti.

La solidarietà è anche una vera e propria virtù morale, non un « sentimento di vaga compassione o di superficiale intenerimento per i mali di tante persone, vicine o lontane. Al contrario, è la determinazione ferma e perseverante di impegnarsi per ilbene comune: ossia per il bene di tutti e di ciascuno, perché tutti siamo veramente responsabili di tutti ».

La solidarietà assurge al rango di virtù sociale fondamentale poiché si colloca nella dimensione della giustizia, virtù orientata per eccellenza al bene comune, e nell‘ «impegno per il bene del prossimo con la disponibilità, in senso evangelico, a “perdersi” a favore dell'altro invece di sfruttarlo, e a “servirlo” invece di opprimerlo per il proprio tornaconto

Cfr Compendio n° 193

La dottrina sociale della Chiesa

8 marzoIntroduzione. Principi ispiratori e scopo

15 marzoLa Famiglia. Il lavoro. L’economia

22 marzoLa politica. Le relazioni internazionali.

La salvaguardia dell’ambiente e la promozione della pace

La dottrina sociale della Chiesa. DSC II Parte

« ... la dottrina sociale ha di per sé il valoredi uno strumento di evangelizzazione: in quanto tale, annuncia Dio ed il mistero di salvezza in Cristo ad ogni uomo e, per la medesima ragione, rivela l'uomo a se stesso.In questa luce, e solo in questa luce, si occupa del resto:dei diritti umani di ciascuno e, in particolare, del “proletariato”, della famiglia e dell'educazione, dei doveri dello Stato, dell'ordinamento della societànazionale e internazionale, della vita economica, della cultura, della guerra e della pace, del rispetto alla vita dal momento del concepimento fino alla morte ».

Centesimus Annus, 54

La dottrina sociale della Chiesa. La Famiglia

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo afferma all’ art 16:

1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.

2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.

3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

La Costituzione italiana nell’art. 29 riconosce

la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, "ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con ilimiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare"

La dottrina sociale della Chiesa. La Famiglia

La Sacra Scrittura afferma in Genesi 2,18:

1. Non è giusto che l’uomo sia solo

Nella DSC la famiglia èPRIMA SOCIETA’ NATURALE

Al n. 211nasce dall'intima comunione di vita e d'amore coniugale fondata sul

matrimonio tra un uomo e una donna,possiede una sua specifica e originaria dimensione sociale, in quanto

luogo primario di relazioni interpersonali, prima e vitale cellula della società: essa è un'istituzione divina che sta a

fondamento della vita delle persone, come prototipo di ogni ordinamento sociale

La dottrina sociale della Chiesa. La Famiglia

CAPITOLO QUINTOLA FAMIGLIA CELLULA VITALE DELLA SOCIETÀ

I. LA FAMIGLIA PRIMA SOCIETÀ NATURALE (209-214)a) L'importanza della famiglia per la personab) L'importanza della famiglia per la società

II. IL MATRIMONIO FONDAMENTO DELLA FAMIGLIA (215-220)a) Il valore del matrimoniob) Il sacramento del matrimonio

III. LA SOGGETTIVITÀ SOCIALE DELLA FAMIGLIA (221-245)a) L'amore e la formazione di una comunità di personeb) La famiglia è il santuario della vitac) Il compito educativod) Dignità e diritti dei bambini

IV. LA FAMIGLIA PROTAGONISTA DELLA VITA SOCIALE (246-251)a) Solidarietà familiareb) Famiglia, vita economica e lavoro

V. LA SOCIETÀ A SERVIZIO DELLA FAMIGLIA (252-254)

La dottrina sociale della Chiesa. La Famiglia

CAPITOLO QUINTOLA FAMIGLIA CELLULA VITALE DELLA SOCIETÀ

I. LA FAMIGLIA PRIMA SOCIETÀ NATURALE (209-214)a) L'importanza della famiglia per la personab) L'importanza della famiglia per la società

II. IL MATRIMONIO FONDAMENTO DELLA FAMIGLIA (215-220)a) Il valore del matrimoniob) Il sacramento del matrimonio

III. LA SOGGETTIVITÀ SOCIALE DELLA FAMIGLIA (221-245)a) L'amore e la formazione di una comunità di personeb) La famiglia è il santuario della vitac) Il compito educativod) Dignità e diritti dei bambini

IV. LA FAMIGLIA PROTAGONISTA DELLA VITA SOCIALE (246-251)a) Solidarietà familiareb) Famiglia, vita economica e lavoro

V. LA SOCIETÀ A SERVIZIO DELLA FAMIGLIA (252-254)

La dottrina sociale della Chiesa. Il Lavoro

Labor = faticaLa teoria liberista e monetarista

considera il lavoro umano come un bene economico, o meglio, come un fattore produttivo simile a tutti gli altri fattori, vale a dire come una merce, nella forma specifica del lavoro salariato. Il lavoro, come ogni altro fattore o bene materiale, viene trattato in termini di mercato; accanto al "mercato del capitale" e al "mercato di beni e servizi", c’è il "mercato del lavoro“

Le teorie socialistesi proponevano di giungere ad un ribaltamento di questa concezione, in realtà hanno sempre tenuto ben fermo questo stesso concetto del lavoro come merce, mirando sostanzialmente aingabbiarlo entro percorsi di mercato rigidamente prestabiliti. Li ha accomunati il fallimento complessivo delle economie del "socialismo reale"

La novità della DSCsi afferma esplicitamente e si argomenta dettagliatamente che "come persona l’uomo è ... il soggetto del lavoro" e che la dimensione soggettiva deve prevalere rispetto a quella meramente oggettiva del lavoratore come "fattore di produzione".

il lavoro è «per l'uomo», e

non l'uomo «per il lavoro»

dirittiLaborem Exercens, 6

La dottrina sociale della Chiesa. Il Lavoro

I DIRITTI- il diritto al lavoro e il corrispettivo dovere della comunità politica

di aiutare i cittadini a trovare un’occupazione;- il diritto d’iniziativa economica;- il diritto ad una remunerazione che garantisca i mezzi sufficienti

per permettere al singolo e alla sua famiglia una vita dignitosa sul piano materiale, sociale, culturale e spirituale, corrispondentemente al tipo di attività e al grado di rendimento economico di ciascuno;

- il diritto a condizioni di lavoro non lesive della sanità fisica e dell’integrità morale, non mortificanti lo sviluppo integrale degli esseri umani in formazione (si pensi alla questione del lavoro minorile);

- il diritto che il processo lavorativo rispetti le esigenze della persona e le sue forme di vita, soprattutto della sua vita domestica, tenendo conto dell’età e del sesso di ciascuno;

La dottrina sociale della Chiesa. Il Lavoro

I DIRITTI- il diritto a convenienti sovvenzioni indispensabili per la sussistenza

dei lavoratori disoccupati e delle loro famiglie, in particolare il diritto a sistemi assicurativi per la vecchiaia, la malattia ed in caso di incidenti collegati alla prestazione lavorativa, e il diritto alla pensione;

- il diritto al riposo e al tempo libero;- il diritto all’attiva partecipazione alla vita dell’impresa e alle

istituzioni ove si decide dell’indirizzo economico generale;- il diritto di riunione e di associazione;- il diritto di sciopero, alle debite condizioni e nei giusti limiti;- il diritto dell’emigrato a non essere discriminato nella

remunerazione e nel lavoro in quanto concorre allo sviluppo economico del Paese ospitante;

- il diritto ad un’azione appropriata dei poteri pubblici per eliminare il più possibile gli squilibri economici, sociali e culturali fra gli esseri umani, affinché i fondamentali diritti della persona non rimangano privi di contenuto.

La dottrina sociale della Chiesa. Il Lavoro

La dottrina sociale della Chiesa. Il Lavoro

CAPITOLO SESTOIL LAVORO UMANO (255-322)

I. ASPETTI BIBLICIa) Il compito di coltivare e custodire la terrab) Gesù uomo del lavoroc) Il dovere di lavorare

II. IL VALORE PROFETICO DELLA « RERUM NOVARUM »III. LA DIGNITÀ DEL LAVORO

a) La dimensione soggettiva e oggettiva del lavorob) I rapporti tra lavoro e capitalec) Il lavoro, titolo di partecipazioned) Rapporto tra lavoro e proprietà privatae) Il riposo festivo

IV. IL DIRITTO AL LAVOROa) Il lavoro è necessariob) Il ruolo dello Stato e della società civile nella promozione del diritto al lavoroc) La famiglia e il diritto al lavorod) Le donne e il diritto al lavoroe) Lavoro minorilef) L'emigrazione e il lavorog) Il mondo agricolo e il diritto al lavoro

V. DIRITTI DEI LAVORATORIa) Dignità dei lavoratori e rispetto dei loro dirittib) Il diritto all'equa remunerazione e distribuzione del redditoc) Il diritto di sciopero

VI. SOLIDARIETÀ TRA I LAVORATORIa) L'importanza dei sindacatib) Nuove forme di solidarietà

VII. LE « RES NOVAE » DEL MONDO DEL LAVOROa) Una fase di transizione epocaleb) Dottrina sociale e « res novae »

Noi abbiamo il diritto e il dovere di trattare il lavoro nel suo rapporto con l’uomo – e non il contrario –come criterio fondamentale di valutazione del progresso stesso. Poiché il progresso esige sempre una considerazione e un giudizio di valore, bisogna domandarsi se tale progresso è sufficientemente "umano" e, nello stesso tempo sufficientemente "universale"; se esso serve a livellare ineguaglianze ingiuste e a favorire un avvenire pacifico del mondo; se, nel lavoro, i diritti fondamentali sono assicurati per ogni persona, per ogni famiglia, per ogni nazione. In una parola, ci si deve chiedere costantemente se il lavoro serve a realizzare il senso della vita umana“

VISITA PASTORALE A GINEVRA

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II AI PARTECIPANTI ALLA 68ª SESSIONE

DELLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DEL LAVOROMartedì, 15 giugno 1982

La dottrina sociale della Chiesa. Il Lavoro

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

CAPITOLO SETTIMOLA VITA ECONOMICA (323-376)

I. ASPETTI BIBLICIa) L'uomo, povertà e ricchezzab) La ricchezza esiste per essere condivisaII. MORALE ED ECONOMIAIII. INIZIATIVA PRIVATA E IMPRESAa) L'impresa e i suoi finib) Il ruolo dell'imprenditore e del dirigente d'aziendaIV. ISTITUZIONI ECONOMICHE AL SERVIZIO DELL'UOMOa) Ruolo del libero mercatob) L'azione dello Statoc) Il ruolo dei corpi intermedid) Risparmio e consumoV. LE « RES NOVAE » IN ECONOMIAa) La globalizzazione: le opportunità e i rischib) Il sistema finanziario internazionalec) Il ruolo della comunità internazionale nell'epoca dell'economia globaled) Uno sviluppo integrale e solidalee) La necessità di una grande opera educativa e culturale

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

Il fenomeno economico

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

Il problema economico

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

Il fenomeno economico

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

Il fenomeno economico in ….circolarità

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

Evoluzione dell’economia

• Economia antica

• Economia mercantile

• Economia industriale

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

Confronto traEconomia antica Economia industriale

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

L’Economia industriale

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

L’Economia post-industriale

• Informatizzazione

• Globalizzazione

• Finanziarizzazione

Il volume dei titoli riferiti a valori materiali,

nella borsa di New York,

ammonta al

2%

di tutti i titoli

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

Etica ed Economia

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

La dimensione antropologica

«Oggetto dell’economia è la formazione della ricchezza e il suo incremento progressivo, in termini non soltanto quantitativi, ma qualitativi: tutto ciò è moralmente corretto se finalizzato allo sviluppo globale e solidale dell’uomo e della società in cui egli vive ed opera»

Cfr Compendio n° 334

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

La dimensione etica

«Il rapporto tra morale ed economia è necessario e intrinseco: attivitàeconomica e comportamento morale si compenetrano intimamente. Lanecessaria distinzione tra morale ed economia non comporta una separazione tra i due ambiti, ma, al contrario, una reciprocitàimportante»

Cfr Compendio n° 331

«Sebbene l’economia e la disciplina morale, ciascuna nel suo ambito, si appoggino sui principi propri, sarebbe errore affermare che l’ordine economico e l’ordine morale siano così disparati ed estranei l’uno all’altro, che il primo in nessun modo dipenda dal secondo»

Cfr Quadragesimo anno, 1931

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

Etica ed Economia

«Il rapporto tra morale ed economia è necessario e intrinseco: attività economica e comportamento morale si compenetrano intimamente. La necessaria distinzione tra morale ed economia non comporta una separazione tra i due ambiti, ma, al contrario, una reciprocità importante»«La dimensione morale dell’economia fa cogliere come finalità inscindibili, anziché separate e alternative, l’efficienza economica e la promozione di uno sviluppo solidale dell’umanità»

Cfr Compendio n° 331-332

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

Etica ed Economia

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

Economia ed Intervento Pubblico

•Legislativo•Correttivo•Regolatore•Ridistributivo

Ispirato «al principio di sussidiarietà e creare situazioni favorevoli al libero esercizio dell’attivitàeconomica; essa deve anche ispirarsi al principio di solidarietà e stabilire dei limiti all’autonomia delle parti per difendere la più debole»

Cfr Compendio n° 351

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

In sintesi

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

In sintesi

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

Una scelta morale e culturale

«Non posso ricordare solo il dovere della carità, cioè il dovere di sovvenire col proprio “superfluo” e, talvolta, anche col proprio “necessario” per dare ciò che è indispensabile alla vita del povero. Alludo al fatto che anche la scelta di investire in un luogo piuttosto che in un altro, in un settore produttivo piuttosto che in un altro, è sempre una scelta morale e culturale. Poste certe condizioni economiche e di stabilità politica assolutamente imprescindibili, la decisione di investire, cioè di offrire ad un popolo l'occasione di valorizzare il proprio lavoro, è anche determinata da un atteggiamento di simpatia e dalla fiducia nella Provvidenza, che rivelano la qualità umana di colui che decide»

Cfr Centesimus annus n° 36

La dottrina sociale della Chiesa. L’economia

La scelta«Se vissuta moralmente, l’economia è dunque prestazione di

un servizio reciproco, mediante la produzione di beni e servizi utili alla crescita di ognuno, e diventa opportunità per ogni uomo di vivere la solidarietà e la vocazione alla comunione con gli altri uomini per cui Dio lo ha creato»

Cfr Compendio n° 333

«È necessario, perciò, adoperarsi per costruire stili di vita, nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti»

Cfr Centesimus annus n° 36