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15/03/22 1 La fibrillazione atriale Dott. Francesco.Terrasi

La Fibrillazione Atriale

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  • La fibrillazione atrialeDott. Francesco.Terrasi

  • DefinizioneSi definisce precisamente aritmia totale da fibrillazione atriale (il termine totale ha la funzione di differenziarla dalla parziale sincronizzazione del flutter) ed caratterizzata dalla perdita del pace-maker naturale e della contrazione atriale che viene sostituita, appunto, da una fibrillazione incoordinata delle fibre atriali, con conduzione aritmica dello stimolo ai ventricoli e conseguente aritmia della contrazione ventricolare

  • Dati generaliE di gran lunga laritmia pi comunePu essere presente nel giovane ma tipica oltre i 60-65 anni e con laumentare dellet aumenta la cronicizzazioneIl fattori di rischio principali sono la predisposizione genetica ed il rimodellamento cardiacoCi che spesso viene inteso come causa della fibrillazione invece da intendere come fattore scatenante (ansia, cibo ecc.)

  • ClassificazioneEpisodica o occasionaleParossisticaCronica (meglio definita da Furlanello e c. come persistente permanente)

  • Storia naturaleChiunque pu avere un episodio isolato nella vitaNella forma parossistica in genere gli episodi inizialmente sono rari e non molto prolungati. Con landare del tempo in genere si fanno sempre pi frequentiLa tendenza comune quella della cronicizzazione che per pu anche non esserci

  • Clinica - 1Nella forma parossistica in genere fortemente sintomatica (cardiopalmo aritmico) ma pu anche essere asintomaticaLa presenza di sintomi e la loro importanza dipendono molto dalla risposta ventricolare (elevata, normale, bassa)

  • Clinica - 2Una crisi ad elevata risposta ventricolare pu scatenare una crisi anginosaLa presenza di bassa risposta ventricolare con pause prolungate pu essere causa di sincopeIl rischio prognosticamente peggiore quello della tromboembolia

  • Clinica - 3Nella popolazione delle RSA la presentazione pi comune quella in forma cronica che in genere trattata con modulatori della risposta ventricolare (digitale, calcioantagonisti, betabloccanti), ma possono occasionalmente presentarsi episodi parossistici

  • Clinica - 4Negli ospiti con forma cronica occorre monitorare la risposta ventricolare ed assicurarsi che eseguano almeno la terapia antiaggreganteIn caso di crisi parossistica, soprattutto se ad elevata risposta ventricolare, in assenza del medico consigliabile linvio al PS (cos come per ogni aritmia acuta)

  • TerapiaLa terapia della crisi parossitica di competenza specialistica, cos come la profilassi farmacologica delle recidiveNella forma cronica, oltre al controllo della risposta ventricolare, non mai sottolineata a sufficienza la necessit della terapia anticoagulante (o almeno antiaggregante). Occorre ricordare che tale terapia e OBBLIGATORIA anche nelle forme recidivanti con recidive prolungate e sufficientemente frequenti

  • Terapia - 2Sostanzialmente si considerano 6 tipi di terapia:Anticoagulante (comune a quasi tutte le forme)Terapia della crisi (farmacologica e/o elettrica)Profilassi delle crisi (farmacologica)Risolutiva (ablazione transcatetere)Di controllo della frequenza (cronicizzazione)

  • Profilassi non farmacologicaSi tratta di una profilassi sui generis basandosi su alcune regole di comportamento che servono a rendere minimo il rischio di insorgenza di una crisi e consistono in:Non bere caff o t o bevande contenenti caffeinaNon bere bevande gassate Non bere bevande ghiacciateNon fare pasti troppo abbondantiNon assumere farmaci aritmogeniRidurre al minimo possibile lo stress

  • Ablazione transcatetereConsiste nella ablazione mediante radiofrequenza, dei punti a maggior potenziale aritmogeno del tessuto atriale rilevati mediante mappaggio. La zona interessata prevalentemente quella intorno al punto di afflusso delle vene polmonari

  • Ablazione transcatetere

  • Ablazione transcatetere

  • L ECG

  • L ECG - 2

  • L ECG - 3

  • Fibrillo-flutter

  • Flutter