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Il periodico dell'VIII municipio di Roma
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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno V num 9 - 19 maggio 2012 - € 1,00
IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO
I FANTASTICI 4PER LA TUA
PUBBLICITÀ
0622460838
3357243472PROSSIMA USCITA 9 GIUGNO
PAG. 3
MUNICIPIO
CENTRO FAMIGLIA DI PONTE DI NONA.L'OPPOSIZIONE PORTA IN AULA LA QUE-STIONE, MA DI FATTO RESTA SOLO UN AT-TO POLITICO, IL BANDO È GIÀ PARTITO. LORENZOTTI PROMETTE UN NUOVO BANDO
PER REALIZZARE UNA LUDOTECA.
PAG. 22
VILLA VERDE
SONO PARTITI I SONDAGGI ARCHEOLOGI-CI IN VIA DEL TORRACCIO DI TORRENOVA.AL VIA LE DENSIFICAZIONI PREVISTE DAI
PIANI DI ZONA GROTTE CELONI E CASALE
CESARONI. I COMITATI CONVOCANO UNA ASSEMBLEA
CON LE ISTITUZIONI.
PAG. 28
PRATOLUNGO
I CITTADINI DENUNCIANO LO STATO DI AB-BANDONO DEL QUARTIERE. LORENZOTTI
AVEVA PROMESSO ALMENO PANCHINE E AL-BERI AI RESIDENTI, MA NEMMENO QUESTO
HANNO RICEVUTO. IL CONSORZIO ATTACCA: "AMMINISTRA-ZIONE LATITANTE".
PAG. 8-9
CORCOLLE
LO STUDIO COMMISSIONATO DAL PREFET-TO DIMOSTREREBBE L'IDONEITÀ DEL SITO
PER LA DISCARICA A CORCOLLE. LA POLVERINI SI SCHIERA AL FIANCO DI
PECORARO E ALEMANNO REALIZZA UN VI-DEO ELETTORALE PER ESPRIMERE LA SUA
CONTRARIETA’.
IL PREFETTO PECORARO, LA GOVERNATRICE DEL LAZIO POLVERINI, IL SINDACO DI ROMA ALEMANNO E IL
PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ZINGARETTI. QUATTRO PERSONAGGI CHE, CON UN GIOCO AL RIMPALLO, STANNO
PORTANDO ROMA VERSO UNA VERA EMERGENZA RIFIUTI. MA, VISTA L’INSISTENZA, QUALI INTERESSI SI CELANO DIETRO LA DISCARICA DI CORCOLLE?
DISCARICA CORCOLLE-SAN VITTORINO
La Commissione Sicurezza porta in aula
la risoluzione che chiede l'acquisizione
dei locali di via Aspertini da parte del-
l'Ares 118, così come deliberato dal Consiglio
Municipale mesi fa.
Vendetti, su richiesta del Mastrangeli, si era
messo in prima linea per una battaglia che og-
gi sembra non interessare più al consigliere Api.
Il sindaco infatti nel corso della riunione tenu-
ta a Grotte Celoni informa i cittadini che Me-
dicina Solidale non avrà sede nei locali di via
Aspertini, ma in quelli di Tor Vergata. Proble-
ma chiuso quindi per Mastrangeli, la cui unica
preoccupazione era quella di trovarsi il presi-
dio sanitario sotto casa. Non la pensano però
così i suoi compagni, forse sarebbe il caso di di-
re ex compagni, di opposizione. Il primo attac-
co serrato contro Mastrangeli lo fa Grasso, con-
sigliere Pd: "Una battaglia del tutto strumen-
tale, a Tor Vergata daremo filo da torcere. Il sin-
daco non può passare sulle teste dei cittadini".
La linea dell'opposizione, ma anche di Vendet-
ti era stata condivisa mesi fa: Medicina Solida-
le all'interno dell'ospedale. Peccato però che il
consigliere Mastrangeli abbia sfruttato il sup-
porto politico dei membri dell'opposizione e li
abbia ingannati.
Per lui lo scopo era ben diverso: Medicina So-
lidale fuori da Grotte Celoni. E così infatti il con-
siglio prosegue con il consigliere Api che non si
siede neanche tra i banchi dell'opposizione e sa-
rà quindi Vendetti a dover incassare gli attac-
chi di tutti in quanto firmatario della risoluzio-
ne. "Ci vuole coerenza, noi ribadiamo la nostra
posizione - spiega Scorzoni, capogruppo Pd - Me-
dicina Solidale deve spostarsi all'interno del
PTV. Lo hanno detto anche altri qui dentro, vo-
glio vedere se proseguiranno nella lotta. Le fur-
bate prima o poi si pagano".
E’ tutto un attacco a Mastrangeli. Si aggiun-
ge anche Vendetti, Presidente della Commis-
sione Sicurezza: "Questa risoluzione mi era sta-
ta chiesta dal consigliere dell'Api che oggi vedo
in disparte, mandandomi solo tra i leoni. Due
mesi fa erano tempi maturi, ma gli avvenimen-
ti hanno cambiato del tutto le cose. Per questo
chiedo di ritirare la risoluzione". All'attacco di
Vendetti finalmente interviene Mastrangeli che
offre una vile perfomance: "Non c'è nulla di scrit-
to quindi oggi si deve votare. Se Vendetti ritira
l'atto si prenderà la responsabilità davanti ai
cittadini, perché da parte sua sarebbe incoeren-
te". Scarica al Presidente della Commissione
Sicurezza un pasticcio che invece è tutto suo.
Alla fine la risoluzione viene ritirata grazie al
voto favorevole del Pd al completo, di Vendetti,
Paparelli, Battistini e Mancuso.
Contrari Mastrangeli, Rossi e Mattei. A sor-
presa anche i due componenti della maggioran-
za in quota Piccolo: Vanda Raco e Alberto Gra-
zioso. Ma il loro voto non ha nulla a che fare con
Medicina Solidale. E' una dichiarazione di guer-
ra alla corrente Rampelli, di cui fa parte Ven-
detti. E a pagare, per le loro lotte intestine so-
no, come al solito, i cittadini e un servizio ormai
bloccato da mesi. FEDERICA GRAZIANI
Centomila euro per la manutenzione stra-ordinaria dell' impianto sportivo della
Roma VIII. Alla voce Municipio VIII del Pia-no Investimenti di Roma Capitale, vicino ai200mila euro per via Mezzoiuso, ai 900mi-la per la Romero, ai 527mila per la EnricoMedi, e al milione per le strade, c'è anchela manutenzione dell'impianto sportivo diTor Bella Monaca. Via Mezzoiuso è a Bor-ghesiana, zona Lorenzotti, e il Presidentesembra anche andare d'accordo con la pro-prietà della Roma VIII. Questi paiono i dueinterventi cuciti su misura addosso al Pre-sidente.
Bisogna dire però che sono necessari, econosciamo bene l'annosa questione di via
Mezzoiuso. Ma necessaria è anche la ma-nutenzione per l'impianto sportivo di TorBella Monaca, visto che le tribune del cam-po da calcio sono ricoperte di eternit. "Nonso se 100mila euro siano priorità assoluta,ma di certo lo sono le lastre di eternit. Lì sesi vuole spendere ce ne sono di cose da fa-re", dice Fabrizio Scorzoni.
A colpire però è la schizofrenia del Co-mune di Roma: il finanziamento analogo,fatto anni fa dalla Giunta Celli, è stato can-cellato appena cinque mesi orsono. Ce lospiega lo stesso capogruppo Pd: "Il finan-ziamento risale alla Giunta Celli. E' stato unsuo impegno che il centrosinistra ha volutomantenere, e quei soldi, fino al 25 novem-
bre 2011, quando il Comune di Roma defi-nanziò l'opera, non erano ancora stati néimpegnati né progettati, né soprattutto spe-si. Io denunciai la vicenda alla nuova pro-prietà, ai nuovi gestori, che invece sentiva-no molto la vicinanza del presidente Loren-zotti. Loro caddero dalle nuvole, poi col nuo-vo piano investimenti abbiamo ritrovato i100mila euro".
In sostanza, secondo Scorzoni, Loren-zotti si è accorto di aver fatto un "grave er-rore dal punto di vista del consenso perso-nale" ed è tornato sui suoi passi. E adesso,fra gara e procedure d'appalto, "non si fa-rà niente neanche quest'anno".
DAVIDE LOMBARDI
BLITZ ANTIPROSTITUZIONE
La battaglia su Medicina Solidale è par-
tita in un modo, e se è finita oggi è
finita in tutt'altro modo. In principio
era una battaglia unita di tutta l'opposizio-
ne per spostare il presidio sanitario nei lo-
cali del PTV. Una battaglia anche alta se vo-
gliamo: no a malati di serie A e di serie B.
Si è conclusa, se si è conclusa, con un'azio-
ne politica solitaria del consigliere Mastran-
geli, che ha lasciato la piazza (semivuota)
ad Alemanno per fargli dire che Medicina
Solidale va a Tor Vergata, in via della Te-
nuta di Torrenova. Nei locali sopra al cen-
tro anziani e accanto alla scuola. Insomma,
non si va al PTV, come recitava quell'ormai
famoso volantino, ma va bene lo stesso. La
sindrome Nimby, not in my backyard. Ovun-
que, fuorchè a Grotte Celoni.
Ma a Tor Vergata come l'avranno presa?
La Presidente del Comitato Isveur delle ca-
se in via della Tenuta di Torrenova Luana
Di Benedetto si rifà proprio a quel volanti-
no, e sentenzia. "Chi si deve curare le ma-
lattie infettive deve farlo in ospedale, quin-
di Medicina Solidale vada all'interno del PTV.
E parlo di bianchi e neri, italiani e non, non
mi interessa la razza. Anche io voglio fare
i cartelli e le manifestazioni, perché non vie-
ne anche Mastrangeli? Ha trovato il luogo
in cui scaricare i problemi?".
Il consigliere Api raccoglierà la provoca-
zione? Dimostrerà che gli sta a cuore l'in-
tero territorio e non solo la sua Grotte Ce-
loni? DAVIDE LOMBARDI
I 100MILA EURO PER LA ROMA VIII? TOLTI E POI RIMESSI
2 MUNICIPIO
TOR VERGATA CHIAMAMASTRANGELI
LUANA DI BENEDETTO DEL COMITATO ISVEUR
DI TOR VERGATA INVITA MASTRANGELI A
LOTTARE CON I CITTADINI DEL QUARTIERE
PER IMPEDIRE CHE MEDICINA SOLIDALE SIA
SPOSTATA IN VIA DELLA TENUTA DI TORRE-NOVA.
NUMERO 9 ANNO V
NEL PIANO INVESTIMENTI DI ROMA CAPITALE C'È IL FINANZIAMENTO ALL'IMPIANTO SPORTIVO DI TOR BELLA MONACA. UN ANALOGO FI-NANZIAMENTO FATTO ANNI FA DALLA GIUNTA CELLI È STATO CANCELLATO POCHI MESI FA.
ALLA FINE LE CONTINUE RICHIESTE DEL CONSIGLIE-RE MANCUSO, CHE CHIEDEVA CHE L'ORDINANZA DEL
SINDACO ANTILUCCIOLE FOSSE RISPETTATA, SONO
STATE ASCOLTATE.
Icarabinieri dei reparti operativi di Frascati eTivoli e delle stazioni di Tor Bella Monaca e
Tor Vergata hanno arrestato una banda com-posta da 11 romeni che avevano ridotto allaschiavitù una ventina di ragazze, costrette aprostituirsi per le strade del nostro Municipio.
"La Commissione Sicurezza - commentaVendetti - proporrà al Sindaco di insignire conun encomio questi quattro reparti per l'impor-tante indagine. Credo sia giusto riconoscere imeriti, affinché non ci si ricordi delle forse del-l'ordine dolo nei casi di carenze di organico".
UP&DOWNLORENZOTTI, BALDASSARRIDimezzano il centro famigliaPonte di Nona
BATTISTINIPresenta come maggioranzauna mozione improponibile
MASTRANGELIMedicina solidale? Non è piùun suo problema
ITALIA DEI VALORIAssenti durante il votoper il centro famiglia
Medicina Solidale torna in ConsiglioANCORA POLEMICHE IN AULA IN SEGUITO ALLA VISITA DI ALEMANNO A GROTTE CELONI IN CUI IL SINDACO HA COMUNICATO LO
SPOSTAMENTO DEL PRESIDIO SANITARIO A TOR VERGATA.
E’stato denunciato per ricettazione il 33enne,già noto alle forze dell'ordine, che teneva
nella sua abitazione di largo Mengaroni il mate-riale trafugato dal Municipio. Sono stati ritrovati13 Pc di varie marche, una stampante laser, duetelefoni cellulare e materiale informatico hardwa-re di vario tipo.
Soddisfatto il Presidente della CommissioneSicurezza Vendetti che commenta: "La stazionedei Carabinieri di Tor Bella Monaca, sapientemen-te guidata dal Comandante Maresciallo Di Stola,con un'indagine lampo, ha recuperato parte del-la refurtiva. L'azione lampo che ha portato l'indi-viduazione dei responsabili, dimostra la grandecapacità operativa dei militari della Stazione di Tor
Bella Monaca, cui va tutto il mio plauso e gratitu-dine per aver, con questa operazione, contribui-to al ripristino dell'efficienza degli Uffici Anagrafi-ci e Commercio del Municipio VIII. Comunquequesto non ci farà abbassare la guardia e non èmotivo ostativo di continuare a chiedere al Sin-daco Alemanno l'aumento degli organici delle For-za dell'Ordine e al Presidente del Municipio VIIIle urgenti misure di messa in sicurezza con siste-mi di difesa passiva per gli uffici interessati.
Un grazie - conclude - va anche ai dipendentidell'Ufficio Anagrafico e Commercio che in que-sti giorni, nonostante le difficoltà oggettive, han-no assicurato nell'emergenza il servizio all'uten-za con grande capacità".
I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI TOR BELLA MONACA SCOPRONO IL COVO IN CUI VENI-VANO TENUTI I COMPUTER RUBATI NELLA NOTTE TRA IL 29 APRILE E IL 2 MAGGIO DAGLI UF-FICI DEL MUNICIPIO.
RECUPERATA PARTE DELLA REFURTIVA DEL MUNICIPIO
MUNICIPIO NUMERO 9 ANNO V 3
Visibilmente a disagio la maggioranzaper una decisione della Giunta Muni-cipale che passa sopra la testa del Con-
siglio, che con l'approvazione del Piano Re-golatore Sociale aveva destinato per il cen-tro famiglia di Ponte di Nona 238mila Euro.La Giunta, nella persona del Presidente Lo-renzotti e dell'Assessore al Bilancio Baldas-sarri, decide invece di spacchettare quella ci-fra e di destinare metà dei fondi a Ponte diNona e l'altra metà a Tor Bella Monaca, sen-za avere nemmeno effettuato un'analisi deidati dell'utenza, né aver aperto un tavolo conle parti in causa.
Sarà per questo imbarazzo che la maggio-ranza decide di portare in aula una contromozione alla mozione dell'opposizione. In au-la ci sono alcune mamme, poche, troppo po-che.
Presenta la mozione il capogruppo Pd Scor-zoni: "Le risorse nel sociale vanno aumenta-te e non dimezzate". Poi mette in guardia lamaggioranza per la mozione presentata: "Lavostra potrebbe comportare una turbativad'asta, sarebbe meglio che la ritiraste". Sul-la mozione infatti la maggioranza chiede che,nel caso non vengano offerti gli stessi servi-zi, si provveda all'annullamento della proce-dura di gara, così come previsto dalla clau-sola di salvaguardia. Ma con quali criteri? Arappresentare il comitato di quartiere Danie-
la Blondelli che viene invitata dal Consiglio aparlare per la cittadinanza: "Dimezzare i fon-di al centro famiglia per il nostro quartiere si-gnifica continuare ad andare a fondo. L'uni-co servizio che abbiamo è quello, vi chiedia-mo di non farlo". Dopo l'intervento di Danie-la si richiede una capigruppo. La maggioran-za resterà chiusa per un paio di ore nelle se-grete stanze, segno che esiste davvero qual-cosa che non va.
Si torna in aula e l'aria è tesa. Prende laparola l'Assessore al Bilancio Baldassarri: "Ladecisione della Giunta viene da una valuta-zione sugli altri municipi di Roma che per lostesso servizio spendono la metà. E poi an-che a Tor Bella Monaca serve questo servi-zio. A Ponte di Nona mica ci si separa di piùche in altri quartieri (riferendosi al servizio disostegno alle famiglie). E' anomalo a bandoavviato parlare in questa sede della questio-ne, che in questo momento è di esclusivacompetenza degli uffici. La mozione dell'op-posizione potrebbe creare una turbativad'asta!". Grasso, consigliere Pd, denuncia che,non a caso, la discussione della mozione èstata rimandata più volte. Mentre Fonti, con-sigliere Pdl, invita a ragionare su un altro pro-
getto nel versante casilino e di attenersi alPiano Regolatore Sociale. Sulla stessa lineaanche il consigliere Vendetti, che sottolineal'importanza del centro nel quartiere. Alla fi-ne la parola passerà al Presidente del Muni-cipio Lorenzotti: "La Giunta è un organo ese-cutivo e quindi non ha infranto alcuna rego-la. I residenti del versante Casilino hanno ma-nifestato la difficoltà di spostarsi fino a Pon-te di Nona, quindi abbiamo deciso di prova-re. Non capisco perché la ludoteca è diven-tato il punto focale di un bando che non lapresentava. Abbiamo dato indicazione agliuffici di ripetere il bando se l'offerta fosse mi-sera (?). E di fare un altro bando per la ludo-teca".
Sconcertante anche l'analisi del capogrup-po Pdl Battistini che spiega che altre realtàoffrono gli stessi servizi ad un costo inferio-re. Che significa che a Ponte di Nona non sibada a spese? Alla fine la mozione della mag-gioranza viene ritirata e quella dell'opposizio-ne, nonostante il voto del consigliere Pdl Man-cuso, non passa, anche grazie all'assenza,come al solito, dei consiglieri dell'Italia deiValori e del consigliere Udc Villino.
FEDERICA GRAZIANI
C'È VOGLIA DI SINISTRA
Erano in migliaia amanifestare il 5
maggio contro la de-cisione di Alemanno divendere l'Acea. Parti-ti, associazioni, movi-menti e comitati. A rap-presentare il nostroMunicipio il ComitatoNo Masterplan e il Mo-vimento Articolo 0 Ladifesa della democrazia può difendersi so-lo con la partecipazione.
Si è tenuta lo scorso 13 maggio la 'Marciaper la Vita'. Come se gli altri, quelli che
hanno pensato la 194 e quelli che hanno vo-tato al referendum di 30 anni fa, fossero perla morte. Secondo gli organizzatori erano cir-ca in 15mila i manifestanti in marcia dai ForiImperiali a Castel S. Angelo contro la 194 ein difesa della vita. Tra di loro, in primissimalinea, anche il sindaco Alemanno, che ha con-cesso il Patrocinio del Campidoglio e messo adisposizione 200 autobus cittadini per spon-sorizzare l'iniziativa.
"Il sindaco ha usato l'istituzione a fini di par-te e per i suoi interessi elettorali - attacca ilconsigliere Nanni - facendo sfilare l'istituzio-ne di Roma Capitale a fianco di gruppi neofa-scisti, omofobi e antisemiti come Forza Nuo-va e Militia Christi. Il sindaco si è assunto laresponsabilità di esprimere per la città unaposizione minoritaria ed estremista che addi-ta le donne che hanno dovuto ricorrere allainterruzione di gravidanza come assassine".Dal canto suo Alemanno ci si ritrova alla gran-de nei valori sponsorizzati dalla manifestazio-ne. "Io sono qui a dire che noi siamo per i va-lori della vita. Questa manifestazione è natadal basso, senza nessuna sponsorizzazionepolitica, è veramente l'espressione di una do-manda di vita". Peccato che dietro la cortinadel valore intangibile della vita si nasconda, eneanche tanto velatamente, la posizione rea-zionaria dei gruppi estremisti e integralisti chefanno parte del 'Movimento per la Vita'. L'at-tacco alla 194, a quelli che vengono definiti"assassinii di Stato", e alla libertà di scelta del-la donna. DAVIDE LOMBARDI
L'OPPOSIZIONE PORTA IN AULA LA QUESTIONE DEL DIMEZZAMENTO DEI FONDI PER IL CENTRO
FAMIGLIA DI PONTE DI NONA. UN ATTO POLITICO CHE PERÒ NON PORTA A NULLA, IL BANDO È
GIÀ PARTITO. RESTA SOLO IL RICORSO AL TAR. LORENZOTTI PROMETTE: "FAREMO UN BANDO
PER APRIRE UNA LUDOTECA NEL QUARTIERE".
Niente da fare per il centro famiglia di Ponte di Nona ALEMANNO 'PRO LIFE'IL SINDACO SFILA IN PRIMA LINEA ALLA MA-NIFESTAZIONE CONTRO L'ABORTO DEGLI IN-TEGRALISTI 'PRO LIFE'. CONCEDE ANCHE IL
PATROCINIO DEL COMUNE E METTE A DISPO-SIZIONE 200 BUS CITTADINI PER SPONSO-RIZZARE L'INIZIATIVA.
E’una giornata particolare per Roma il
12 maggio, soprattutto per chi si iden-
tifica negli ideali comunisti. Non è solo il
giorno della manifestazione della Federa-
zione della Sinistra contro il governo Mon-
ti e in difesa dell'Articolo 18, oggi si ricor-
da anche Giorgiana Masi, uccisa nel 1977
durante una manifestazione studentesca
per festeggiare l'anniversario della vittoria
del no al referendum sul divorzio. E per le
strade si respira un'aria diversa.
E' palese la voglia di ricominciare di una
sinistra che con il tempo si è sgretolata e
che oggi la piazza chiede si unisca di nuo-
vo. Roma è tutta rossa. Le bandiere sven-
tolano fiere e il corteo è un serpentone gi-
gantesco di giovani che cantano, suonano
e alzano al cielo il pugno chiuso. In strada
ci sono anche i giornalisti de Il Manifesto
che, con un'edizione straordi-
naria, annunciano la notizia che
i liquidatori hanno deciso di ces-
sare l'attività editoriale. Un gran-
de pullman rosso segue il cor-
teo e da lì partono le canzoni
storiche come Bella Ciao, figlie
di un'identità politica che oggi
si sta risvegliando. Il popolo ros-
so sfila da piazza della Repubblica fino al
Colosseo.
Il corteo si ferma all'Arco di Costantino
dove inizia un dibattito con i vari esponen-
ti politici. "Il governo Monti - ha commen-
tato Paolo Ferrero, segretario Rifondazio-
ne Comunista - è un governo di destra sen-
za opposizione, bisogna unire la sinistra per
fare opposizione. Dall'opposizione può usci-
re l'alternativa". Ha lanciato poi la propo-
sta di alleanza politica tra la Federazione
della Sinistra, Sel e Idv. Sulla stessa linea
anche Oliviero Diliberto, segretario del PdCI
che ha ribadito la scom-
messa vinta di una mani-
festazione, che oggi i nu-
meri rendono storica. Al-
la manifestazione erano
presenti anche alcuni espo-
nenti dell'Italia dei Valori
e di Sinistra Ecologia Li-
bertà. Senza dimentica-
re i No Tav e i rappresentanti dei sindaca-
ti di base e dei movimenti per la difesa dei
beni comuni. La piazza chiede di creare un
profilo unitario, perché oggi i comunisti pos-
sono ricominciare a dire la loro in questo
Paese. Una battuta la lascia anche Fabio
Nobile, consigliere regionale FdS: "Noi sia-
mo quelli di una stella sola". Una piccola
provocazione al Movimento a 5 stelle, che
oggi ci sta tutta… FEDERICA GRAZIANI
LA MANIFESTAZIONE DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA DEL 12 MAGGIO, CONTRO IL GO-VERNO MONTI E IN DIFESA DELL'ART. 18, HA VISTO SFILARE PER LE STRADE DI ROMA 40MI-LA PERSONE, SEGNO CHE IL VENTO STA CAMBIANDO E SOFFIA TUTTO A SINISTRA.
CONTRO LA VENDITA DELL'ACEA
SCENDE IN PIAZZA L' VIII
MUNICIPIONUMERO 9 ANNO V4
Il debito pubblico che attanaglia le casse dello Stato pesa sui cit-
tadini come un macigno. Aumento di tasse, tagli ai servizi, au-
sterity, manovre di privatizzazione dei beni pubblici: queste le ricet-
te del governo per rientrare nei termini imposti dall'Europa e cerca-
re di salvare il salvabile.
Col vincolo del pareggio di bilancio, diventato ormai un principio
costituzionale sancito dall'art. 85, vengono di fatto subordinati i di-
ritti fino ad oggi garantiti alla necessità di ripagare un debito della
cui formazione i cittadini non sono pienamente responsabili, seppu-
re chiamati in prima linea a rinsaldare le casse dello Stato. Il Comi-
tato No Debito nasce per questo, per il rifiuto da parte dei cittadini
di sobbarcarsi di responsabilità che esulano dal loro ruolo. "Nasce in
risposta alle politiche vessatorie del governo e contro la volontà di
scaricare il debito sui cittadini", così Maria Vittoria Molinari, attiva in
prima persona all'interno del comitato. "Il debito è delle banche, e
le banche dovrebbero ripagarlo, considerando che il contributo dei
cittadini è già in atto, e passa per tagli alla spesa pubblica e aumen-
ti delle tariffe per i servizi. Quando ci sarebbero altre strade percor-
ribili per giungere alla stessa meta, come quella dei tagli alle spese
militari, o quella della nazionalizzazione delle banche", continua.
Sono pochi e chiari i punti chiave del Comitato No Debito, che ve-
de nell'appoggio del PD al governo una sorta di tradimento del par-
tito "di sinistra" nei confronti della sua vocazione naturale, quella di
stare dalla parte del popolo. Il Comitato, appoggiato politicamente
da una serie di movimenti e dalla Rete dei Comunisti, da Sinistra
Critica, da Rifondazione, dal Sindacato USB e dalla Rete 28 aprile,
invita tutti i cittadini ad informarsi sulle possibili soluzioni alternati-
ve a quelle proposte dalla maggioranza di governo. Per questo è at-
tivo il sito www.comitatonodebito.it. Cittadini, informatevi e ribella-
tevi! LUCIA BRAICO
La fine del Pdl, il boom a 5 stelle e la ripresa delle sinistre
"NASCE IN RISPOSTA ALLE POLITICHE VESSATORIE DEL GOVERNO E CONTRO LA VOLONTÀ DI SCARICARE IL DEBITO SUI CITTADINI"
DEBACLE DEL PARTITO DI BERLUSCONI E RISULTATI STRAORDINARI PER IL MOVIMENTO DI BEPPE GRILLO. PERDE IL PARTITO DEL GOVERNO, IL SOSTEGNO A MONTI NON PAGA.
IDV: “SCUOLA STOP
ALLE GRADUATORIE
DELLA VERGOGNA!”
COMITATO NO DEBITO: NOI CITTADINI IL DEBITO NON LO PAGHIAMO!
L’Idv dell' VIII inizia a farsi sentire. Lo fa
sui problemi della scuola, con un duro
comunicato che vuole denunciare "l'indecen-
za raggiunta dal sistema scolastico municipa-
le". Il partito coordinato a livello municipale
da Marco Argenti denuncia "la totale insuffi-
cienza dei posti disponibili nelle strutture sco-
lastiche comunali, dagli asili nido alle scuole
superiori. Le percentuali indecenti di doman-
de accolte spingeranno sempre più famiglie
ad iscrivere i loro figli alle scuole private, le
cui rette mensili incidono spaventosamente
sul bilancio familiare".
Il problema, più generale, "diventa ancor
più opprimente in quartieri come Castelverde
e Ponte di Nona, popolati soprattutto da gio-
vani coppie con bambini". A Ponte di Nona i
dati sulle ammissioni alla scuola dell'infanzia
sono da stato d'emergenza, denuncia il cdq
sul sito. Alla scuola 'Scarpe Sciolte' su 324 ne
sono state accolte 69, a 'Simpatiche Canaglie'
60 domande accolte su 221 presentate. In-
somma: è giunta l'ora di "costruire qualche
istituto scolastico, invece di continuare a co-
struire appartamenti". "L'Italia dei Valori so-
stiene e incoraggia la lotta dei cittadini che ve-
dono leso un diritto costituzionale, perché la
scuola è un diritto; - spiega Mario Argenti - le
vergognose graduatorie incoraggiano la logi-
ca della guerra tra poveri (italiani contro stra-
nieri); il problema va risolto radicalmente".
Antonio Lucignano, membro del direttivo, de-
nuncia "l'inadeguatezza delle giunte Aleman-
no e Lorenzotti nell'affrontare questo ed altri
problemi". DAVIDE LOMBARDI
Una serie di banchetti in questi e nei prossimi weekend
in varie zone dell'VIII. I ragazzi di Forza Nuova si mo-
bilitano contro l'Imu: da Tor Bella Monaca a Grotte Celo-
ni, da Torre Angela a Borghesiana, da Finocchio a Castel-
verde. "Una tassa vergognosa e anticostituzionale", dice
il coordinatore di Forza Nuova in VIII Daniele Lopolito.
"Abbiamo deciso insieme al movimento nazionale di fare
questa raccolta firme contro l'Imu perché è una tassa scan-
dalosa, anticostituzionale, perché la casa è il bene prima-
rio e un tassello importante nella formazione della fami-
glia".
L'obiettivo è abolire l'Imu sulla prima casa. "Tassare la
prima casa, soprattutto in questo momento storico in cui
le famiglie sono rovinate, ci sono licenziati, disoccupati, si
moltiplicano i suicidi, è una cosa vergognosa. per questo
stiamo facendo una raccolta firme in tante piazze, stiamo
mobilitando la
gente". E la gen-
te, spiega Danie-
le, "risponde alla
grande".
I prossimi ban-
chetti di raccolta firme si terranno il 26 maggio e il 9 giu-
gno, a Borghesiana, Castelverde, Finocchio, Torre Ange-
la e La Rustica. Nella scorsa settimana si sono tenuti in
via Acquaroni e in via Quaglia. DAVIDE LOMBARDI
Si sono tenute il 6 e 7 maggio le amministrative che hanno ri-
guardato molti comuni italiani. Elezioni dall'importante valo-
re politico, perché sono le prime da quando è in carica il go-
verno Monti e perché è in base a queste che i partiti delineano ora
le strategie in vista delle politiche.
Cominciamo col dire che gli unici veri vincitori sono quelli del Mo-
vimento a 5 Stelle, che riescono anche ad eleggere un sindaco e a
portarne uno al ballottaggio in una città importante come Parma.
E' invece catastrofe per la Lega e il Pdl. Quest'ultimo è un partito
quasi finito, destinato a sfaldarsi, anche se c'è da attendersi il col-
po di coda di Berlusconi. Male anche il Terzo Polo, tanto che Casi-
ni ne ha sancito la fine subito dopo le elezioni. Il Pd è l'unico che
tiene botta, quello che meglio di tutti resiste all'ondata 'grillina' che
sta investendo i grandi partiti. Ma non ha molto da ridere: c'è la fi-
guraccia di Palermo, c'è il fatto che anche in altre grandi città il can-
didato vincente di centrosinistra non è del Pd. E c'è che bisogna
decidere le alleanze, l'illusione maggioritaria di Veltroni è durata
poco, e dopo una nascita (con sconfitta) al 33%, ora bisogna ac-
contentarsi di un misero 27-28. Va male Sel: i partiti personali non
pagano alle amministrative, se non si costruisce una buona classe
dirigente del partito. Idv e Fds vedono invece premiata la loro scel-
ta di Leoluca Orlando a Palermo.
Partiti a parte, esce sconfitto dal voto anche il governo Monti.
Sia a livello popolare, come dimostrano l'ondata dei grillini e le tan-
te astensioni, sia a livello strategico. Appare sempre più probabile
infatti che il Pdl faccia cadere il governo e che si vada al voto a ot-
tobre. Cosa che potrebbe anche sconvolgere i piani di Alemanno e
anticipare le comunali a Roma. Se infatti è vero che Alemanno vuo-
le sfilarsi dalla corsa a sindaco, dovrà pur fare qualcos'altro. Ecco,
quindi, che potrebbe lasciare la capitale e riproiettarsi in Parlamen-
to, anche prima che finisca il mandato, se è il caso.
Un'altra conseguenza importante per Roma può venire dall'ar-
chiviazione del Terzo Polo. Casini ha detto che bisogna riaprire la
casa dei moderati, quindi la corsa solitaria al Campidoglio appare
meno scontata. E si fa più probabile la candidatura di Abete per il
centrodestra. DAVIDE LOMBARDI
RACCOLTA FIRME IN VARIE PIAZZE MUNICIPALI CONTRO LA
TASSA SULLA CASA REINTRODOTTA NEL DECRETO 'SALVA ITA-LIA' DEL GOVERNO MONTI
FORZA NUOVA CONTRO L'IMU
L'IDV SI SCAGLIA CONTRO ALEMANNO E LO-RENZOTTI, INADEGUATI IN TEMA SCUOLA..
MUNICIPIONUMERO 9 ANNO V6
Sembra quasi un paradosso che in un
territorio in cui il tasso di abbandono
della scuola dell'obbligo sia tra i più
alti dell'intera capitale, di maggiore disagio
sociale e con una presenza di etnie diver-
se, sia proprio la Commissione Cultura a
raccogliere più consensi e vittorie tra citta-
dini ed esponenti politici per le iniziative
realizzate e da realizzare. Soprattutto se si
tiene conto dello scarto di bilancio annua-
le che la separa dalla Commissione Sport.
Per quest'ultima si "ritirano le braccia",
per usare un'espressione evocativa, e par-
simoniosamente si stanziano appena 32
mila euro in un anno; per l'altra, invece,
si allungano fino al doppio e poco più. Il
merito di un simile stacco sarebbe da at-
tribuire alla validità della programmazione.
Pare, infatti, accogliere consensi da ogni
colore politico il lavoro svolto in questi an-
ni dall'intera Commissione, che anche per
quello corrente ha saputo concertare una
proposta culturale cui non si è potuto dire
di no. "L'ambizione era stata più alta -am-
mette il Presidente Antonio Villino- ma co-
sì abbiamo potuto garantire nell'offerta tut-
te le manifestazioni degli scorsi anni oltre
un nuovo evento". Annoverata fra la pro-
grammazione infatti c'è La Festa del Cine-
ma, un contest di cortometraggi pensato
per gli studenti degli istituti delle Scuole
Superiori presenti sul territorio. Restano la
manifestazione musicale Musica Viva, che
per la nuova occasione dedicherà una par-
te speciale alla fisarmonica; e la manifesta-
zione Effervescenze Culturali; con il suo in-
gresso gratuito a proiezioni, spettacoli di
danza e di teatro, concerti e mostre pitto-
riche realizzati dalle Associazioni Culturali,
registrate all'albo del Municipio e vincitrici
del bando.
Ad ospitare la manifestazione il quartie-
re Giardinetti, Parco Calimera e Villaggio
Falcone. "Sono 2000 in totale i ragazzi al-
l'interno delle Associazioni presenti nell'Ot-
tavo Municipio. 2000 giovani che contribui-
scono a rendere la nostra periferia, che pre-
ferisco definire Roma Capitale, un luogo do-
ve è possibile realizzare ed educare alla cul-
tura" ha spiegato Villino. Quella che può
apparire come una disponibilità comunque
esigua di investimento, ai vicini cittadini del
Settimo Municipio appare come una chime-
ra. Allo stanziamento di 66mila euro del-
l'Ottavo rispondono con la modica cifra di
20mila euro. Per La Festa del Libro, Il Caf-
fè Letterario e la via Franchigena sono sta-
ti recuperati altri 15mila euro e il merito del
reperimento andrebbe all'Onorevole Pa-
squale De Luca,referente di Villino all'Udc.
Gli spazi aggregativi restano gli stessi ma
da quest'anno ci sarà un altro luogo depu-
tato alle manifestazioni culturali e di pros-
sima apertura: il teatro Ex Enaoli. "Sarà
uno spazio per le Associazioni del territo-
rio", ha commentato il Presidente alla Cul-
tura.
Unica nota dolente in Ottavo resta la sor-
te ignota del Teatro di Tor Bella Monaca, di
cui il Municipio non è responsabile ma per
il quale Villino si è mosso attraverso la re-
dazione di un verbale indirizzato al Sinda-
co Alemanno in cui sottolinea l'importanza
della realtà per l'intero territorio.
STEFANIA PANETTA
Balza subito agli occhi l'eterogeneità. Maanche lo stupore dei più "anziani", che quel
circolo l'hanno visto crescere: Alberto, Fabio,Francesco, Veronica, Gianni, Patrizia.
Il boom delle amministrative dello scorso 7maggio, evidentemente, ha avuto una sua ri-sonanza nazionale, andando ben oltre i terri-tori interessati dalle elezioni. Non sono più, in-fatti, "i soliti 8 - 10". Conto ben 26 persone - tut-te residenti nell' VIII municipio - che, nell'arcodella riunione, si presenteranno nei locali chela Banca del Tempo in largo Mengaroni, a TorBella Monaca, ha messo a disposizione per ilmovimento. Eterogenei, dicevamo.
C'è veramente di tutto: un paio di imprendi-tori, un'insegnante della scuola d'infanzia, dueinformatici, impiegati della pubblica ammini-strazione, una giovane laureata in psicologia,un avvocato, un ex dipendente di un call cen-ter. Ma anche categorie meno sospette: un ma-resciallo dei carabinieri, un pompiere, un ricer-catore in ambito aereospaziale. Un padre si èpersino trascinato appresso la figlia, giovane
studentessa liceale, perché "fra poco noi nonci saremo più e dobbiamo stimolare i nostri fi-gli alla partecipazione". Altri sono in coppia, for-se per condividere una passione, forse per far-si forza. Uno spaccato di società civile che, inalcuni casi, non si è mai interessato di politicaprima d'ora ma ha maturato un'esigenza diespressione parallelamente alla creazione diun organismo rappresentativo non tradiziona-le. Interrogati sul perché della partecipazione,da più voci si invoca il "bisogno di ricomincia-re dalla base".
Sono molto interessati all'ambiente. Si sen-te parlare, a diverse riprese, di chilometri zero,gruppi di acquisto solidali, compostiere, guer-rilla gardening, pulizia di parchi, rifiuti. Quandoperò, in merito ad un tavolo di lavoro sull'edu-cazione e su un nuovo welfare per l'infanzia,qualcuno propone asili esclusivamente priva-ti, altri sembrano storcere il naso. Devono an-cora conoscersi ed elaborare un piano d'attac-co comune e, in parte, si vede. L'eterogeneità,un po', si paga. Sento spesso ripetere "noi non
dobbiamo inventarci niente, dobbiamo soloprendere in prestito le idee positive già realiz-zate altrove", a testimonianza di una timidez-za e forse poca consapevolezza politica. Man-ca ancora forse una capacità di incanalare con-cretamente, dare una direzione. Arriverà coltempo? Rivendicano di non avere un capo, didiscutere democraticamente ma sono tutti con-cordi sul recente diktat di Grillo, l'ispiratore:"niente tv". Gran parte del lavoro avviene onli-ne. Hanno fatto rete così.
Qualcuno si conosce solo per nicknameed è la prima volta che si vede in faccia. Stan-no elaborando un programma con cui pre-sentarsi alle amministrative romane e ognidecisione passa attraverso un gruppo virtua-le che fa analisi di bilancio di fattibilità sulleproposte. Lo slogan scelto, anch'esso attra-verso un sondaggio online, sarà "cittadini inmovimento". Quando qualcuno dei parteci-panti saluta - si sta facendo ora di cena - ilsaluto è sempre lo stesso: "Ci sentiamo sulforum". SILVIO GALEANO
VIII Municipio, 66mila euro da investire nella Cultura
DEI FINANZIAMENTI ALLA COMMISSIONE CUL-
TURA E DELLA COLLABORAZIONE TRA LE AS-
SOCIAZIONI PARLANO FILIPPO D'ALESSIO E
MADDALENA RIZZI, DIRETTORI ARTISTICI.
DOPO I BUONI RISULTATI DELLE AMMINISTRATIVE, GRANDE PARTECIPAZIONE AD UN'ASSEMBLEA NEI LOCALI DI LARGO MENGARONI.
RACCOGLIE CONSENSI A DESTRA E A SINISTRA IL LAVORO SVOLTO DALLA COMMISSIO-NE CULTURA. "I FONDI ARRIVANO SE LE IDEE SONO GIUSTE". CULTURA?
IL SUCCESSO SI DEVE
ALL'ASSOCIAZIONISMO
LAVORI IN CORSO PER IL MOVIMENTO A CINQUE STELLE VIII
Sono 58 le Associazioni Culturali operan-
ti nell'ottava circoscrizione. Diverse ,
già da qualche anno, sono le dirette autri-
ci delle proposta artistica, altre, di recente
formazione, sono le nuove iscritte all'albo.
Delle prime fanno parte tra le più attive
e professionali l'Associazione Culturale Se-
ven Cults, sotto la Direzione Artistica di Fi-
lippo D'Alessio e la Tramartis di Maddalena
Rizzi. "Rispetto alla disponibilità delle risor-
se questa Commissione Cultura ha fatto un
ottimo lavoro. Quest'anno per Effervescen-
ze, noi della Seven Cults, contiamo di por-
tare dei nomi importanti come Tiziana Fo-
schi e Alessandro Benvenuti. Rispetto alla
collaborazione tra le Associazioni del Muni-
cipio delle Torri posso fornire l'esempio del-
l'anno scorso nell'ambito di Effervescenze;
occasione nel corso della quale tutte insie-
me abbiamo cercato di creare un filo con-
duttore comune pur considerati i singoli pro-
getti presentati dalle 20 associazioni par-
tecipanti.
Ciò ha permesso ad ognuna di presenta-
re un lavoro di qualità ma condiviso". Men-
tre Maddalena Rizzi ha così commentato:"Do-
po la precedente consiliatura i tagli sono sta-
ti drastici nelle commissioni, ma mentre in
altri municipi alcuni rappresentanti politici
si sono seduti, senza più rialzarsi, in Otta-
vo questo non è accaduto. Rispetto al pa-
norama romano la Commissione Cultura di
questo Municipio ha raccolto l'eredità delle
consiliature precedenti, lavorando con qua-
lità e mostrandosi molto attenta al territo-
rio. Con Veltroni il Settimo Municipio ave-
va a disposizione per la Commissione Cul-
tura 200mila euro oggi lo stesso Municipio
gode solo della decima parte di quella cifra.
L'associazionismo funziona perché qui le re-
altà esperte aiutano quelle più inesperte".
STEFANIA PANETTA
Il dossier sulla discarica di Corcolle da
mandare al premier Mario Monti è
praticamente pronto. L'ultima rela-
zione tecnica, frutto degli studi com-
missionati all'Istituto di Ingegneria Am-
bientale dell'Università di Tor Vergata, ha
dato esito positivo, spiega il Prefetto. "Il
sito di Corcolle è definito idoneo per uso
commerciale e industriale e pertanto per
accogliere rifiuti non pericolosi".
Certo, c'è il problema delle acque, che
vanno monitorate, spiega Pecoraro. E si
rende necessaria un'opera di impermea-
bilizzazione che sarà "prescrizione impre-
scindibile" nel momento in cui verrà av-
viato il bando. "Con queste carte convin-
ceremo anche il Ministro Clini e l'Autorità
di bacino", rilancia il Prefetto.
Già, perché nei giorni scorsi c'è stato un
feroce scontro istituzionale tra Pecoraro e
il Ministro dell'Ambiente. Quando il Prefet-
to ha annunciato che sarebbe andato avan-
ti con Corcolle e ha parlato degli studi com-
missionati a Tor Vergata, il Ministro ha
sbottato. Ribadendo: "Corcolle e Quadro
Alto non sono idonei". E affondando la la-
ma: "Quello che io pretendo è che il Pre-
fetto di Roma, che è un funzionario dello
Stato, si allinei al rispetto delle leggi e del-
le direttive europee. Il sito va trovato ri-
Sta tutta nelle date la schizofrenia del sindaco della capitale. Se il 13 maggio si è re-
cato in una visita blitz a Corcolle, al riparo dai cittadini, e finalmente ha detto no al-
la discarica, appena 4 giorni prima ha fatto tutt'altro. Impedendo di fatto che il Campi-
doglio si esprimesse su una mozione di contrarietà alla discarica presentata dal consi-
gliere Pdl Di Cosimo. Sappiamo che c'è ormai da mesi una mozione analoga del consi-
gliere Pd Nanni, firmata da 13 consiglieri e che quindi va calendarizzata per legge, ma
la maggioranza ancora non lo ha fatto. Lo scorso 9 maggio a presentare la mozione è
stato invece Di Cosimo, unico firmatario.
E al Campidoglio è stata bagarre, tutta interna al Pdl, per discuterla. Il consigliere Pdl
Guidi si è avvicinato al Presidente del Consiglio Marco Pomarici e si è messo a battere i
pugni sul tavolo per far discutere la mozione di Di Cosimo.
Rissa sfiorata e un giorno di censura per Guidi. Come mai il sindaco, così contrario al-
la discarica, ha paura di un voto del consiglio capitolino? Perché non mettere nero su
bianco l'opinione dell'organo deliberante della città che dovrebbe ospitare la discarica?
Vedremo se in questi giorni, partorita la contrarietà del sindaco, anche l'aula riuscirà a
partorire il suo no. DAVIDE LOMBARDI
L’affaire Corcolle è arrivato sino a Bru-
xelles. Una petizione presentata da
Francesco Saltini del Comitato Rifiuti Ze-
ro Corcolle e da Martino Miele del comi-
tato Uniti contro le discariche è stata di-
scussa lo scorso 8 maggio nella Commis-
sione Petizioni del Parlamento Europeo.
Ascoltati, oltre a Saltini e Miele, anche il
Prefetto Pecoraro.
A sostenere la petizione in Parlamento
sono stati gli eurodeputati Guido Milana
(Pd) e Niccolò Rinaldi (Idv). Per Rinaldi
quella dell'8 maggio è stata una giorna-
ta importante. "La petizione è stata giu-
dicata ammissibile, ci sarà un'istruttoria
del Parlamento Europeo su Corcolle e una
visita a ottobre della Commissione Peti-
zioni.
Il fatto che il Parlamento Europeo se-
gua da vicino e con una procedura istitu-
zionale la questione è un grande incorag-
giamento agli sforzi dei cittadini che cer-
cano di scongiurare una discarica che in
nessun altro Paese europeo verrebbe aper-
ta".
Guido Milana paventa il rischio che per
l'Italia si apra una procedura d'infrazio-
ne, se Pecoraro dovesse andare avanti
prima che esprima la Ue. "Si è deciso di
mantenere la procedura aperta aspettan-
do uno studio specifico della Commissio-
ne Europea che si è impegnata a relazio-
nare celermente sul dossier. Quindi se la
scelta venisse compiuta prima della de-
finizione dell'orientamento della Direzio-
ne generale Ambiente alla Commissione
Europea, l'Italia rischierebbe una proce-
dura d'infrazione".
Per il resto anche davanti alla Commis-
sione si è ripetuta la solita scena. Comi-
tati fermamente contrari, con le varie mo-
tivazioni che ormai ben conosciamo, e il
solito Pecoraro a difendere la sua scelta.
DAVIDE LOMBARDI
PECORARO: Parola di Pecoraro: un altro studio commissionato dal Prefetto all'Istituto d'Ingegneria ambientale dell'Università di Tor Vergata dimostrerebbe l'idoneità del sito. E si fa sempre più aspro lo scontro con il Ministro Clini.
CORCOLLE AL PARLAMENTO EUROPEO
STA AVENDO SEGUITO LA PETIZIONE FIRMATA DA FRANCESCO SALTINI DEL 'COMITATO RIFIUTI
ZERO CORCOLLE' E MARTINO MIELE DI 'UNITI CONTRO LE DISCARICHE'. A OTTOBRE ARRIVA LA
COMMISSIONE IN VISITA A CORCOLLE.
PRENESTINO - COLLATINO8 NUMERO 9 ANNO V
MOZIONE SU CORCOLLE, È BAGARRE IN CAMPIDOGLIO
VENGONO QUASI ALLE MANI IL CONSIGLIERE PDL GUIDI E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO POMA-RICI. MOTIVO DEL CONTENDERE LA MOZIONE DI DI COSIMO CONTRO LA DISCARICA A CORCOLLE,CHE ALLA FINE NON VERRÀ DISCUSSA.
Settimana cruciale per l'affaire Corcolle. Così il mo-
vimento 'No discariche' si riveste da Pd Versante
Prenestino e convoca, per lo scorso 14 maggio, un in-
contro pubblico alla presenza del consigliere comu-
nale Dario Nanni e del segretario municipale del Pd
Andrea Sgrulletti. Presenti anche da Tivoli, Villa Adria-
na, c'è anche il Comitato Rifiuti Zero Corcolle .
Introduce Pulcinelli, segretario di circolo, che difen-
de il partito. "Siamo stati sempre presenti, a volte con
le bandiere altre no, per non mettere il cappello sulle battaglie dei cittadini". Poi si lan-
cia in una grottesca (e abbastanza fuori luogo) difesa dei rimborsi elettorali. Daniela Fer-
dinandi ricostruisce la storia e le lotte dei cittadini, dei comitati, di alcuni politici. Inter-
vengono anche Francesco Saltini e Gianni Innocenti. Il Presidente del Comitato Rifiuti
Zero Corcolle rivendica i risultati che questa battaglia sta ottenendo. "Stiamo riuscendo
a contrastare il Prefetto, a non far partire questo scempio". Poi interviene Franco, dei
comitati ambientalisti del tiburtino, che ammonisce il nostro Municipio, e non ha tutti i
torti.
"Fate sì che quelli dell'VIII alle manifestazioni non siano i soliti quattro gatti. E poi sia-
mo troppo disuniti, perché fare decine di ricorsi al Tar, senza riuscire ad ottenere nessu-
na sospensiva? Perché non farne uno, tutti insieme, con uno studio legale serio?". Sgrul-
letti è scettico sulle ultime dichiarazioni di Alemanno: "Lasciano il tempo che trovano, se
n'è accorto dopo sei mesi". E Nanni parla di una "settimana cruciale: dobbiamo alzare il
livello della battaglia". Anche lui non si fida delle parole del sindaco.
"Non è mai venuto a manifestare, ha detto quello perché è pressato, perché noi 'me-
niamo', perché da ieri c'è anche il rischio che si apra una procedura d'infrazione Ue". Du-
ro l'attacco al Prefetto Pecoraro. "Invece di far rispettare le leggi le infrange, va contro i
vincoli. Si dimetta". DAVIDE LOMBARDI
Prima ha detto che non ci sarebbe
stata nessuna discarica a Corcol-
le, ma è stato smentito subito dal Pre-
fetto Pecoraro. Nell'immediato ha an-
nunciato la sua contrarietà, ma poi la
sua posizione si è andata affievolen-
do, e il sindaco ha cominciato a bal-
bettare, tentennare, a volte stare in
silenzio, mentre Pecoraro e la Polve-
rini prendevano in mano la situazio-
ne e dichiaravano a tutto spiano.
Lo scorso 13 maggio, a sorpresa, Alemanno è andato in visita al sito della discarica,
"su invito dei consiglieri Pdl Di Cosimo e Masino, del Presidente del Municipio Lorenzot-
ti e del Presidente del Comitato Francesco Saltini". E subito ha manifestato la contrarie-
tà sul suo blog. "Qui la discarica non si può e non si deve fare. Rivolgo un appello al com-
missario e a tutte le autorità competenti, non si può compromettere un territorio mol-
to, troppo, importante per Roma". E giù con le motivazioni: "In questa zona l'Acea rac-
coglie acque importanti, da qui passa l'acquedotto dell'Acqua Marcia, ci sono fonti di cap-
tazione non solo per l'acqua ad uso agricolo ma anche per quella potabile. Qui c'è un si-
to tutelato dall'Unesco, Villa Adriana, che deve essere rispettato". D'accordo con lui ov-
viamente Masino e Di Cosimo, e il sindaco si richiama anche al no dei ministri Clini e Or-
naghi. Insomma, dopo mesi, finalmente una parola chiara, e speriamo definitiva. Pec-
cato che poche ore dopo sia Pecoraro che la Polverini lo smentiranno. DAVIDE LOMBARDI
PD VERSANTE PRENESTINO CONTRO LA DISCARICA
IN UN MOMENTO DECISIVO DEL POST MALAGROTTA IL PD VERSANTE PRENESTINO DECIDE
DI CONVOCARE UNA PUBBLICA ASSEMBLEA ALLA PRESENZA DEL CONSIGLIERE COMUNALE
NANNI.
ALEMANNO DICE NO ALLA DISCARICA
FINALMENTE UN NO DECISO E CATEGORICO DEL SINDACO ALEMANNO, ANNUNCIATO LO SCOR-SO 13 MAGGIO IN OCCASIONE DI UNA VISITA AL SITO DI CORCOLLE.
PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 9 ANNO V 9
UUn convegno affollato quello tenutosi la mattina del 13 mag-gio alle Scuderie Estensi di Tivoli. Poco prima del sopralluo-
go di Alemanno a Corcolle, a Tivoli si teneva un dibattito dal no-me: 'La discarica di Corcolle ed il rischio di procedura d'infrazio-ne dell'Ue'.
Presenti Francesco Saltini e Martino Miele, che hanno presen-tato la petizione, l'eurodeputato Pd Guido Milana (uno di quelliche l'ha appoggiata in Europa), Urbano Barberini del Comitato'Salviamo Villa Adriana', i sindaci di Zagarolo, Poli, Palestrina,Gallicano, Tivoli, Castel Madama, San Gregorio e Casape, il con-sigliere comunale Pd Dario Nanni e l'Assessore provinciale Mar-co Vincenzi. Guido Milana ha quindi ribadito il rischio che con lascelta di Corcolle si subisca una procedura d'infrazione dall'Ue, eha annunciato la sua intenzione di scrivere una lettera a Monti,firmata da almeno 100 deputati europei di Paesi diversi. UrbanoBarberini fissa invece la prossima tappa della protesta. Il 19 mag-gio, in occasione della notte dei musei, doppia protesta all'internodi Villa Adriana. Contro il definanziamento del festival da partedella Regione e, ovviamente, contro la discarica a pochi passi dal-la Villa. DAVIDE LOMBARDI
IIl Presidente ha detto no a Corcolle sindall'inizio, se non altro per mere ragio-
ni elettorali. Non si è mai visto un mini-sindaco che accetta una discarica nel ter-ritorio in cui prende i voti. Si è incatena-to, ha fatto un simbolico sciopero della fa-me, ha mandato elicotteri con striscioni,ma non ha mai manifestato accanto aicittadini.
Il tutto mentre i cittadini manifesta-vano senza di lui nelle più svariate piaz-ze, producevano petizioni, ricorsi al Tar,riuscivano ad arrivare persino al Parla-mento Europeo, mentre Clini e Ornaghicontrastavano il Prefetto, mentre il con-sigliere Pdl Vendetti faceva partire l'in-dagine sulla lista dei sette siti della Re-gione.
Lui non ha prodotto nulla di concreto,se non dichiarazioni e iniziative lampo,e dai cittadini si è tenuto a debita distan-
za. Ma quando Pecoraro lo scorso 16 mag-gio ha annunciato l'idoneità di Corcolleil Presidente ci ha tenuto a ribadire il suono.
E non solo, perchè Lorenzotti ci è an-dato giù duro, sferrando un vero e pro-prio attacco al Prefetto nel corso di unatrasmissione radiofonica.
"Mi sembra che Pecoraro sia diventatocome un bambino che vada a tigna. Nonaccetta il confronto. Alemanno dice di no,il Ministero dice di no mentre lui insiste.Non riesco a capire. Mi auguro che nonci sia nient'altro sotto. Non si fa così, chiha un ruolo come il suo deve comportar-si in modo diverso. Io aspetto tre o quat-tro giorni e poi valuterò la strategia mi-gliore da adottare. Credo che Pecoraronon conosca bene la situazione di Corcol-le. Noi comunque risponderemo pan perfocaccia". DAVIDE LOMBARDI
spettando la legge: quella italiana e le di-
rettive Ue sono molto chiare".
Così mentre il Ministro dell'Interno Can-
cellieri si schierava dalla parte del suo Pre-
fetto, Clini e Ornaghi scrivevano una let-
tera a Monti. "L'ultimo congiunto campa-
nello d'allarme", lo hanno definito i due
ministri. E interveniva a gamba tesa, ci
piacerebbe capirne il perché, Andrea Ron-
chi, quello della legge sonoramente boc-
ciata dagli italiani con il referendum sul-
l'acqua: "Il comportamento del Ministro
dell'Ambiente è incomprensibile. Ostaco-
la le soluzioni". Clini nel frattempo deve
relazionare e documentare entro 30 gior-
ni al Tar del Lazio i motivi del suo no a Cor-
colle.
La sensazione è quella di essere in un
momento decisivo. E Alemanno e la Pol-
verini? La governatrice è, ovviamente, con
Pecoraro, senza se e senza ma. Il sinda-
co, finalmente, dice una parola chiara.
Prende coraggio dal no dei ministri, cede
alle pressioni dei consiglieri del Pdl, e di-
ce che a Corcolle una discarica non si può
fare. Peccato che appena due giorni dopo
(ancora una volta) sarà smentito dal Pre-
fetto.
Insomma, ormai pare che esista solo
Corcolle: è da mesi che Pecoraro va avan-
ti su questo sito. Non sono bastati i no tec-
nici, i no del mondo della cultura e dell'uni-
versità, i no europei, quelli ministeriali.
Non ci resta che sperare nel Premier Mon-
ti. Ma un giorno qualcuno ci dovrà spiega-
re cos'ha Corcolle che gli altri non hanno.
Ci dovrà spiegare perché, fra ex poligoni
militari e altre aree certamente più idonee
(sia chiaro, non vogliamo sponsorizzare
nessun altro sito) ci si ostina a mettere
una discarica a due passi da Villa Adriana
e sopra alle falde che portano l'acqua po-
tabile ai cittadini romani. Perché qui qual-
cosa già puzza, anche se i rifiuti ancora
devono arrivare. DAVIDE LOMBARDI
“Il sito è idoneo”
SSi è tenuta lo scorso 9 maggio, qua-si alla chetichella, la fatidica Com-
missione Ambiente in cui discutere conl'Ama l'avvio della differenziata a Cor-colle e Castelverde. C'erano i comitatidi quartiere, non l'Ama, che ha man-dato una nota in cui dichiara la pro-pria disponibilità ad avviare la speri-mentazione della differenziata nei sud-detti quartieri. Ovvio che la disponibi-lità della municipalizzata è condizio-nata dalle casse di Roma Capitale: quin-di, seppure questo è un passo avanticompiuto dalla Commissione, è troppopresto per cantare vittoria.
"Sarà comunque una sperimentazio-ne, quindi anche se dovesse partiredobbiamo sperare che non fallisca", di-ce Daniela Ferdinandi del Movimento'No Discariche'. "Ci hanno chiesto discegliere fra la raccolta duale e il por-ta a porta spinto. Noi (come Corcolle,ndr) abbiamo optato per il secondo, per-ché vogliamo un processo diverso, unciclo diverso. E il duale cambia poco.In sostanza abbiamo concluso che il 29c'è un incontro con Visconti per discu-tere la cosa. E andrebbe preparata an-che una massiccia campagna di infor-mazione e sensibilizzazione in collabo-razione coi comitati e i centri di aggre-gazione".
Dopo mesi insomma la mozione delconsigliere Grasso e la richiesta dei cit-tadini di Castelverde ha trovato una'mezza' risposta. Si aspetta quella de-cisiva dall'assessore all'Ambiente diRoma Capitale, quello che tiene i rap-porti con Ama, Marco Visconti. L'altroconsigliere municipale presente oltrealla Raco era Vittorio Alveti del Pd."Noi come Commissione abbiamo de-ciso di fare proprio una risoluzione. Insostanza, tutto dipende dal Comune.Se dice sì e dà le risorse la sperimen-tazione parte".
DAVIDE LOMBARDI
Una visita lampo quella del Sindaco Alemanno, del Presiden-
te della Commissione Urbanistica di Roma Capitale Di Cosi-
mo e del Presidente del Consiglio mu-
nicipale Marco Dari quella di domenica
13 maggio al sito della possibile disca-
rica di Corcolle.
Ad accoglierli il Presidente del Comi-
tato di quartiere di Corcolle, Francesco
Saltini, che, ancora una volta, dimen-
tica di informare i cittadini di un fatto
importante: l'arrivo di Alemanno. Così
come, settimane fa, il comitato di di-
mentica di informare i cittadini della
Commissione Ambiente in Municipio per
avviare la raccolta differenziata a Cor-
colle, così come si dimentica di rispettare le decisione prese nel
tavolo regionale del 14 maggio in cui veniva deciso di organiz-
zare iniziative sul territorio il 19 maggio in forma unitaria. Salti-
ni è partito di nuovo da solo. Ma la venuta del Sindaco merita il
primo posto nella lista delle continue dimenticanze.
Un sindaco che per nove mesi non è mai sceso in campo con
i cittadini di Corcolle in difesa di questo territorio. Un sindaco che
per nove mesi ha fatto orecchie da mercante e che non ha mai
assunto posizioni politiche forti contro la decisione del Prefetto
Pecoraro. Un sindaco che in visita a Castelverde rassicurava i cit-
tadini che mai una discarica sarebbe stata realizzata in VIII Mu-
nicipio. Smentito poi dalle dichiarazioni della Governatrice del La-
zio Renata Polverini. Il 13 maggio il Presidente del Comitato di
Quartiere di Corcolle, Francesco Salti-
ni, ha accolto Alemanno solo, negando
di fatto ai cittadini di poter sfruttare la
possibilità della visita.
Non solo: una passeggiata nei per-
corsi immersi nella splendida natura del
sito fino all'agriturismo gestito da Pic-
cioni. Per concludere con un video elet-
torale del sindaco, girato nel corso del-
la visita, in cui dichiara di essere venu-
to perché invitato dal Comita-
to e in cui annuncia il suo de-
ciso no alla discarica di Corcol-
le. Guarda caso il sindaco sa-
rà smentito dal Prefetto Peco-
raro e dalla Polverini poche ore
dopo. Non sarà che Aleman-
no, cosciente delle decisioni fu-
ture, abbia messo le mani avan-
ti per non cadere indietro? Sta-
volta però ad offendere e mentire ai cittadini non è stato solo
Alemanno. C'è qualcuno che gliene ha dato la possibilità. Stavol-
ta però non riveste una carica istituzionale, se non quella di por-
tavoce dei cittadini. FEDERICA GRAZIANI
C'È L'OK ANCHE DELL' AMA, MA MANCA IL SÌ
PIÙ IMPORTANTE, QUELLO DEL COMUNE DI RO-MA. LA COMMISSIONE PRESIEDUTA DA VANDA
RACO AVRÀ UN INCONTRO IL PROSSIMO 29MAGGIO CON VISCONTI
CORCOLLE E CASTELVERDE: OK DELLACOMMISSIONE ALLA DIFFERENZIATA
A NEMICO CHE ARRIVA PONTI D'ORO
A TIVOLI PER PARLARE DI CORCOLLE E DI UE LORENZOTTI RISPONDE A PECORAROL'EURODEPUTATO GUIDO MILANA IN UN INCONTRO ALLE SCUDERIE ESTENSI
DI TIVOLI RIBADISCE IL RISCHIO DELLA PROCEDURA DI INFRAZIONE EUROPEA
A CAUSA DI CORCOLLE.
IL PRESIDENTE DEL MUNICIPIO CONTRO IL PREFETTO: "SU CORCOLLE RISPONDEREMO PAN PER FOCACCIA"
ALEMANNO ARRIVA A CORCOLLE. AD ACCOGLIERLO IL SOLO PRESIDENTE DEL COMITATO DI QUARTIERE FRANCESCO SALTINI.
PRENESTINO - COLLATINONUMERO 9 ANNO V10
L’occupazione di due palazzine del
Parco La Borghesiana su via Polen-
se prosegue da ormai due mesi. Do-
po aver raccolto le parole dei politici pre-
senti nel giorno dell'atto di forza degli oc-
cupanti, con le loro motivazioni che hanno
condotto a proseguire sulla via dell' illega-
lità, ora è la volta dei residenti del comples-
so. Che hanno qualche puntualizzazione da
fare. Mantenendo l'anonimato, ovviamen-
te. La guerra tra poveri suscita paura.
"Paghiamo il mutuo, paghiamo le tasse,
paghiamo tutto quanto. Quando ho contat-
tato la politica per avere la luce e qualche
servizio a niente è valsa la mia richiesta. La
scusa è che non c'è la possibilità. Questi
hanno la copertura politica. E c'è addirittu-
ra l' "immobiliarista" che presenta le case
occupate ai nuovi inquilini". Il sospetto dei
residenti è che sia già cominciato il com-
mercio delle case invase. Richieste che si
aggirano intorno ai 10 mila euro. Ma certi
occupanti, secondo svariate indiscrezioni,
si sarebbero ribellati a questo gioco specu-
lativo. Perché alcuni di loro sono davvero
bisognosi di un'abitazione. "Siamo pronti a
sporgere denuncia per il mancato sgombe-
ro: se sono case in mano al curatore falli-
mentare, devono essere liberate", sostie-
ne il portavoce dei residenti.
"Abbiamo avuto problemi per avere gli
allacci - sostiene un altro abitante del com-
plesso - la ditta non aveva pagato le socie-
tà incaricate". E hanno impiegato due an-
ni per avere dei servizi. Avevano acquista-
to delle abitazioni con l'idea di vivere in un
centro residenziale di alto livello. Con uno
splendido parco. E si ritrovano con un ap-
partamento nel nulla. Privi dei benefici con-
sueti. E con vicino un terreno incolto con
un insalubre acquitrino. La cui manuten-
zione, secondo gli accordi, sarebbe spet-
tata al Comune. Ma ora in mano al cura-
tore, come tutti i beni sequestrati.
"Abbiamo richiesto quantomeno l'illumi-
nazione stradale. Mi sono rivolto al Consi-
gliere Fonti. Mi aveva detto che se ne sta-
va occupando. Ma il Comune di Roma non
ha i fondi. E che la strada era stata inseri-
ta nelle priorità di Acea. Un anno fa ormai.
Ma ancora siamo al buio". Hanno anche ru-
bato tutti i cavi di rame dell'illuminazione.
Quindi l'esile speranza è andata in fumo.
"Siamo un paese a parte. Qui davanti c'è
il comune di Monteporzio - provocano i re-
sidenti - vendeteci a Monteporzio!".
"Abito nell'appartamento davanti a loro.
Quando passano non mostrano né educa-
zione né rispetto nei nostri confronti. - la-
menta uno dei residenti - Schiamazzi, tur-
piloquio, indecenza nel vestire e atteggia-
menti maleducati". Qualcun altro lamenta
occhiatacce provocatorie, transiti contro-
mano nelle rotatorie. Piccoli gesti che scuo-
tono i nervi.
In aggiunta, a sentore di abbandono isti-
tuzionale, all'aumento delle spese di ge-
stione famigliare e alla vista della condi-
zione di illegalità che quotidianamente è
davanti ai loro occhi, il sentimento di rab-
bia cresce. Guerra tra poveri, certo. Della
quale le uniche colpevoli sono le istituzio-
ni, col loro vuoto e i loro giochini politici.
JESSICA SANTINI
Tutto tace dagli uffici del comune sulla
vicenda del Parco La Borghesiana, a Ca-
stelverde. A restare inevase sono non solo
le sollecitazioni dei cittadini, e dei loro av-
vocati, ma anche quelle inviate da consi-
glieri comunali.
L'ultima richiesta di informazioni, rima-
sta lettera morta, risale allo scorso 30 no-
vembre a firma del consigliere Pd Dario Nan-
ni. In una lettera, inviata al Dipartimento
Attività Politiche per la Riqualificazione del-
le Periferie, il consigliere chiedeva di sape-
re se "l'amministrazione intende procede-
re al collaudo delle strutture presenti nel
parco, ivi incluso un centro per la terza età,
e quale sia la tempistica per l'effettuazione
dello stesso". Una domanda che si trascina
da mesi, e diventata pressante dopo il fal-
limento della Di.Ma. Costruzioni.
Ad oltre un anno dall'arresto di Raffaele
Di Mario, patron della Di.Ma., non si cono-
scono le sorti tanto delle palazzine acqui-
state da privati quanto degli spazi di pub-
blica utilità. Tra questi, un parco di centina-
ia di ettari mai reso vivibile, preda di erbac-
ce e di insetti che infestano il lago-acquitri-
no. E soprattutto un centro anziani, com-
pletato, che sorge nell'area posta sotto se-
questro un anno fa. Una struttura che, do-
po l'iniziale nomina del Commissario Stra-
ordinario, si sperava potesse aprire batten-
ti attraverso una delibera del comune che
ne autorizzasse il collaudo. Una soluzione
che, con la conferma lo scorso gennaio del
fallimento della società, torna ad essere ap-
pesa al filo processuale.
Un ennesimo cambio di rotta nella vicen-
da che non scarica il comune dal dovere di
trovare una soluzione per un'area destina-
ta a servizi pubblici. Servizi assenti nella zo-
na, e che ancora rischiano di essere con-
dannati all'inutilizzo. ANNA GIUFFRIDA
Parco La Borghesiana: “Vendeteci a Monteporzio”PARCO LA BORGHESIANA, VITTIMA
(ANCHE) DELL'INDIFFERENZA COMUNALE
DISCARICA CASTELVERDE, SI RICOMINCIA
IN UN INCONTRO ORGANIZZATO DAL MOVIMENTO 'NO DISCARICHE' SI SPIEGANO GLI ULTIMI SVILUPPI DEL CASO. E L'AVVOCA-TO ROSI ACCUSA, OLTRE AL PRIVATO CITTADINO CHE NEGLI ANNI HA CONSENTITO LO SMALTIMENTO ILLEGALE, LA STESSA TAV,PER LA PRIMA FASE DELLA BONIFICA. "HA TRATTATO IL MATERIALE TOSSICO - NOCIVO SUL POSTO. E' ILLECITO".
VUOTO ISTITUZIONALE, PROBLEMI PER OTTENERE I SERVIZI DOPO IL FALLIMENTO DELLA DIMA. ORA ANCHE LE CASE OCCUPATE
CON PROBLEMI DI CONVIVENZA .I RESIDENTI PREFERIREBBERO CAMBIARE COMUNE DI APPARTENENZA.
Ancora un incontro sull' ormai anno-
sa, e dannosa, questione della di-
scarica di Castelverde: Rosi, avvo-
cato che segue la vicenda per il movimen-
to 'No Discariche', e Daniela Ferdinandi,
Presidente del movimento, ricostruiscono
i vari passaggi e informano sugli ultimi svi-
luppi del caso.
La discarica abusiva, nata una trentina
di anni fa su terreno privato, viene alla lu-
ce negli anni '90, e la prima determina-
zione dirigenziale che ne decide la bonifi-
ca è datata 1999. "Sono 13 anni che è ini-
ziata questa questione e ancora non ne
siamo venuti a capo", dice Daniela. L'area
è stata in parte bonificata: la prima fase,
portata a termine nel 2007 riguardava lo
smaltimento dei rifiuti tossico - nocivi. Lì
sono stati scaricati pneumatici, oli esau-
sti. Ci sono stati anche va-
ri 'incenerimenti' fai da te.
La seconda fase riguarda
invece i restanti rifiuti, che
saranno abbancati lì per una
ventina d'anni finchè gli
agenti chimici naturali non
faranno il loro dovere, e sa-
ranno ricoperti da una sorta di cappello
impermeabilizzato che non permetterà
perforazioni.
Questa seconda fase si pensava doves-
se partire la scorsa estate, in seguito alla
Det. Dir. 748 di Roma Capitale per l'immi-
nente chiusura dei lavori da parte di Pe-
gaso Rfi, proprietaria dell'area, espropria-
ta ad un privato per realizzare la Tav. "Quan-
do a settembre abbiamo visto che non par-
tivano i lavori ci siamo preoccupati", spie-
ga Daniela Ferdinandi. E' successo che Rfi,
terminata la Tav, si è in sostanza tirata
fuori: darà i soldi (2,5 milioni di euro, per
cominciare, perché poi c'è la fase del mo-
nitoraggio) a Roma Capitale ma sarà que-
st'ultima a terminare la bonifica. Conte-
stualmente il Comune deve prendersi il
terreno, così come da accordi con Rfi.
L'avvocato Rosi elenca i punti fermi, i
dati di fatto di questa lunga storia. Intan-
to, c'era una discarica abusiva, dove i ri-
fiuti tossici venivano sversati illegalmen-
te e anche bruciati rilasciando chissà co-
sa nell'aria. Poi c'è il comportamento di
Tav nella prima parte della bonifica. "Ab-
biamo acclarato che quello che ha fatto lì
la Tav (oggi Rfi, ndr) alla chetichella, os-
sia lavorare il rifiuto tossico nocivo sul po-
sto, è stato un comportamento illecito. Il-
lecito era già l'abbancamento sul terreno
del materiale tossico nocivo, ma lo è sta-
to anche il trattamento, il tossico nocivo
non si può trattare sul posto. Queste so-
no informazioni accertate". Per la crona-
ca sono serviti 2000 camion per traspor-
tare da Castelverde a chissà dove (miste-
ro) i residui del trattamen-
to del tossico nocivo. E poi
c'è quello che per l'avvo-
cato è un errore del Co-
mune. "Doveva requisire
l'area, non doveva permet-
tere che Tav facesse gli
espropri, ma solo una oc-
cupazione d'urgenza, perché già era emer-
sa la questione della discarica abusiva".
Si spera quindi riparta a breve la secon-
da fase della bonifica, e per poter control-
lare l' operato dell' Amministrazione il mo-
vimento chiede un cronoprogramma, un
R.U.P., un direttore dei lavori. "Auspichia-
mo che i soldi siano versati a stato di avan-
zamento lavori, così siamo sicuri che sa-
ranno destinati a quello", spiega Rosi. Su-
perato il problema della bonifica, che va
fatta e bene, c'è il problema destinazione
del terreno. Si temono cementificazioni
sconsiderate, si auspica un bel parco, co-
me compensazione di tutti i disagi subiti
fino ad oggi dalla collettività. Intanto, spie-
ga l'avvocato, inizia a muoversi il proce-
dimento attivato presso la Corte Europea
per i Diritti dell'Uomo. DAVIDE LOMBARDI
AD UN ANNO DAL FALLIMENTO DELLA DI.MA.COSTRUZIONI E DELL'ARRESTO DI RAFFAELE DI
MARIO, NESSUNA NOVITÀ SULLE SORTI DEL PAR-CO SIA PER GLI ABITANTI E ACQUIRENTI DELLE
CASE SIA PER I CITTADINI DEI QUARTIERI LI-MITROFI, CHE POTREBBERO USUFRUIRE DEGLI
SPAZI E SERVIZI DELL'AREA.
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PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 9 ANNO V 11
“Mia figlia è costretta in casa", si
sfoga Daniela Provenzano, re-
sidente in via Sepino e madre
di una figlia, che soffre di allergia al polline,
che, ogni "maledetta primavera" è costret-
ta a rimanere in casa.
Se sei allergico non puoi vivere in via Se-
pino, perchè questa strada, lunga poco più
di 600 metri, è costeggiata da una serie di
pioppi pericolanti che ogni primavera rico-
prono quasi completamente sia la strada
che i giardini delle abitazioni private di pol-
line, creando disagi ai residenti di via Sepi-
no. Come Daniela Provenzano e Mauro Ol-
mi per i quali anche compiere il gesto più
semplice, come stendere i panni, diventa un
problema.
"Sono vent'anni che va avanti questa sto-
ria - racconta irato Mauro Olmi - abbiamo
fatto innumerevoli esposti per segnalare la
pericolosità di queste piante. E' stato anche
nominato un perito dal Tribunale, il quale ha
segnalato i danni dovuti da queste piante,
concludendo che l'unica soluzione possibile
è l'abbattimento ed in seguito il reimpian-
to". Questi alberi sono all'interno di un ter-
reno privato, quindi dovrebbe essere il pro-
prietario ad occuparsene, " ma sono più di
20 anni che se ne frega ribadendo il fatto
che siamo tutti abusivi", rincara la dose Ol-
mi. Dopo i solleciti ricevuti, il proprietario
del terreno ha provveduto in piccola parte
a cercare di sistemare la situazione aspor-
tando tre alberi, ma erano gli unici tre che
si trovavano lontani dalle abitazioni. Inoltre,
come testimoniano i documenti, sono do-
vuti intervenire i vigili del fuoco a causa del-
la caduta di alcuni rami e che hanno bloc-
cato la strada per diversi giorni.
Stanca ed esasperata dalla situazione,
Daniela Provenzano ha sporto regolare de-
nuncia anche ai carabinieri di San Vittorino,
ma senza ottenere
risultati. Alcune po-
tature ai rami più pe-
ricolanti sono state
eseguite, ma i pro-
blemi rimangono perchè le piante sono dan-
neggiate alla base a causa di alcuni incendi
che si sono verificati all'interno del terreno.
Il problema è anche arrivato all'attenzione
della guardia forestale, ma la situazione è
rimasta invariata nonostante il signor Olmi
Mauro abbia vinto una causa contro il pro-
prietario del terreno. Il giorno della nostra
visita, i residenti erano in attesa dei vigili,
che però non si sono presentati. "A questo
punto occuperò la strada, non possiamo vi-
vere in queste condizioni e subire quest'in-
differenza". ANDREA CAVADA
Via Sepino, ostaggi degli alberi
Nella "valle dei diseredati" i malcapitati abi-tanti senza auto o senza patente devono
farsi quasi tre chilometri a piedi per arrivare dal-le loro case alla prima fermata dell'autobus, eben 6 per arrivare al primo luogo d'aggregazio-ne del quartiere, Largo Corelli. Eppure la valledei diseredati non è una zona di nuova urbaniz-zazione, è abitata dal 1950.
E' una piccola porzione del quartiere 'La Ru-stica', l'unica che si trova in VIII municipio e l'uni-ca ad essere così a secco di servizi. "Oggi cisono circa 280 famiglie dimenticate. Quello chenoi chiediamo non è neanche un autobus di li-nea, ma un bus navetta", spiega il portavoce delcomitato "La valle dei diseredati" Marco Rinau-do. La sua lotta contro i mulini a vento va avan-ti dal 2004. Nel 2007 con l'allora Presidente Scor-zoni, l'assessore alla Mobilità del Comune diRoma Calamante e il Presidente del VII Ma-strantonio, fu concordato un tracciato di massi-ma per il minibus. "Doveva partire a orari fissi 8volte al giorno da via Galatea, dalla piazzola sot-to il ponte, e passare per alcuni luoghi chiavecome Largo Corelli, la Asl di via Raimondi, l'ospe-
dale di Tor Vergata, il Municipio, perpoi ritornare a via Galatea". Ma nonse n'è fatto niente, anche in seguitoalle elezioni che hanno decretato lanuova maggioranza. L'ultima comu-nicazione risale al 7 dicembre 2011,ed è un no deciso dell'Assessorato alle Politi-che della Mobilità. "Pur comprendendo le legit-time richieste, nel corso di più sopralluoghi svol-ti congiuntamente anche con Atac e MunicipioVIII, si è però rilevato che via Galatea non è ido-nea ad essere servita dal trasporto pubblico". Imotivi? "La strada priva di marciapiedi e nonsufficientemente ampia per consentire il rego-lare transito nei due sensi di marcia". Insomma,la strada non permette, quindi è normale cheanziani, bambini, disabili, debbano fare quasi 3chilometri a piedi su una strada stretta e senzamarciapiedi, a loro rischio e pericolo. Al caldo,al freddo, sotto la pioggia.
Forse tutto questo per l'Amministrazione è
normale, ma Marco Rinaudo non ci sta,per lui è un'ingiustizia. "Non vogliamo unbus di linea, ma un minibus, una navet-ta. E poi da lì passano i camion della net-tezza urbana e non passa un minibus?Ci sono i minibus che portano a casa il
personale della società Autostrade. Perché sifanno figli e figliastri? Noi non paghiamo le tas-se". Poi lancia la provocazione. "Il VII municipioè gestito abbastanza bene, perché noi siamol'unica zona del quartiere che si trova in VIII?"Insomma, "la valle dei diseredati" esiste dal1950, si è rassegnata a stare senza marciapie-di, senza un normale servizio bus di linea chetrasporti i suoi abitanti. E se chiede almeno unpiccolo minibus che faccia otto viaggi al giorno,non le danno neanche quello. "Non è possibileche l'VIII si disinteressi completamente di que-sta zona, abbandonando completamente la gen-te a sé stessa. E' una cosa vergognosa", chiu-de Marco Rinaudo. DAVIDE LOMBARDI
Tra varianti e nuovi lavori in partenza,
proseguono alcune opere a Villaggio
Prenestino. Avviata da
alcuni giorni la riasfalta-
tura di via Fosso dell'Osa
da via Filetto. Il pacchet-
to stradale, inserito tra
le opere finanziate dal
consorzio locale, preve-
de il rifacimento del man-
to stradale con la posa di asfalto drenan-
te e la livellatura della grate di raccolta
delle acque. "Abbiamo chiesto che comin-
cino da vai Filetto, in modo che quando
arrivano a via Fosso Scilicino le scuole sia-
no chiuse, per evitare ingorghi all'incro-
cio", precisa Fabio Capitanelli, Presiden-
te del Consorzio di Villaggio Prenestino.
Dopo il recente sopralluogo della commis-
sione di collaudo, a breve è attesa la di-
sattivazione del vecchio impianto di illu-
minazione pubblica di via Fosso dell'Osa
con lo spostamento dell'allaccio ai nuovi
pali. Un collaudo dell'illuminazione che ha
riguardato anche il parco di via Fosso Sci-
licino, per il quale si attende che "l'ufficio
giardini dia l'ok per fare il collaudo del-
l'area, e quindi aprire il parco".
Per l'asilo nido, che ospiterà l'antica
strada romana ritrovata sull'area, una set-
timana il consorzio ha presentato una va-
riante al progetto. "Non abbiamo modifi-
cato la struttura - precisa Capitanelli - Ab-
biamo tolto un tolto un metro di pensili-
na, per farla rimanere fuori dalla strada
romana. Abbiamo anche presentato una
variante per i lavori davanti alle scuole,
perché il collettore deve essere spostato
sotto il marciapiede". E conclude: "Pas-
seranno una decina di giorni per l'appro-
vazione e poi si sblocca tutto".
ANNA GIUFFRIDA
VILLAGGIO PRENESTINO, ASFALTATURA E VARIANTI IN CORSO
"PORTATE UN BUS NELLA VALLE DEI DISEREDATI"
PARTITI LUNEDÌ SCORSO I LAVORI DI ASFAL-TATURA DI UN TRATTO DI VIA FOSSO DEL-L'OSA, DI COMPETENZA DEL CONSORZIO LO-CALE, IL COLLAUDO DELL'ILLUMINAZIONE SUL-LA STESSA VIA E PER IL PARCO DI VIA FOS-SO SCILICINO. QUALCHE MODIFICA APPOR-TATA AL PROGETTO DELL'ASILO NIDO E AI LA-VORI DI FRONTE AI PLESSI SCOLASTICI.
E' L'ENNESIMO APPELLO DEL PORTAVOCE DEL COMITATO MARCO RINAUDO, CHE SI È VISTO
BOCCIARE IL PROGETTO DEL BUS NAVETTA DALL'ASSESSORATO. "LA STRADA È SENZA MAR-CIAPIEDI E TROPPO STRETTA".
UNA SERIE DI ALBERI CHE SVETTANO SU UN TERRENO PRIVATO SONO STATI DICHIARA-TI PERICOLANTI DA UNA PERIZIA ESEGUITA DA UN TECNICO NOMINATO DAL TRIBUNA-LE CHE NE HA CHIESTO L'ABBATTIMENTO ED IL REIMPIANTO. GLI STESSI ALBERI OGNI
PRIMAVERA PRODUCONO POLLINE CHE RENDE DIFFICILE LA VITA DEI CITTADINI. I RE-SIDENTI DICONO BASTA. Accanto il polline
nell’orto
PRENESTINO - COLLATINONUMERO 9 ANNO V12
“Sono preside in questa scuola da po-
chi anni, ma insegno qui da molto
più tempo - racconta Emilia Orefi-
ce, dell' Istituto Comprensivo Cutuli a Colle
Prenestino - quindi conosco perfettamente
la sua storia. Abbiamo grandi difficoltà da
affrontare e sono tanti i solleciti e le richie-
ste presentate in Municipio".
Si va dal cancello d'ingresso rotti, che con-
sentono così l'intrusione notturna di malin-
tenzionati. Citofoni distrutti. Lampioni che in
quelle condizioni certo non funzionano. Per-
correndo il cortile impossibile non notare l'er-
ba alta: "Quando sono arrivata anche gli al-
beri erano di dimensioni incredibili. Tutti da
potare. Un' estate ne è caduto uno. Per for-
tuna non è successo nulla ma non potete ca-
pire lo spavento" prosegue la Preside. Ora
sono stati potati ma l'erba è alta più di mez-
zo metro. E quando si secca il rischio incen-
di è altissimo: "L'intervento del Cdq spesso
è stato provvidenziale, come in occasione
della neve. Di opere ne sono state portate
avanti diverse, come la completa impermea-
bilizzazione dell'edificio, ma soprattutto al-
l'esterno c'è ancora molto da fare".
All'interno, invece, grazie all'aiuto dei col-
laboratori e ad alcune autotassazioni, gli spa-
zi comuni sono sfruttati davvero al meglio:
i cortiletti negli atri sono dei piccoli gioielli,
con fontane, statue e fiori. Tutto adornato
con cartelloni. Un teatro ben tenuto è a di-
sposizione dei ragazzi. Così come l'area mul-
timediale "ottenuta grazie ai fondi di Fonda-
zione Roma circa tre anni fa - ricorda la Pre-
side Orefice. Piccole perle in una scuola tut-
to sommato piacevole -se fosse valorizzato
l'esterno sarebbe un posto magnifico. Ado-
ro questa scuola e il verde intorno sarebbe
un ottimo parco. Tante sono le iniziative che
portiamo avanti come il 26 maggio, sabato,
quando la scuola resterà aperta per una gior-
nata dedicata ai ragazzi e ad attività cultu-
rali rivolte a loro". Non saranno certo qual-
che tapparella rotta o qualche rubinetto che
perde a scoraggiare la preside e il persona-
le dell'istituto. "Dopo le parole scambiate con
la Preside ho sollecitato il Dipartimento per
i lavori di manutenzione ordinaria - ci tiene
a sottolineare Massimo Fonti , Presidente
della Commissione Lavori Pubblici del Muni-
cipio VIII - fra poco tempo verranno porta-
ti a compimento gli interventi più urgenti".
JESSICA SANTINI
Il sopralluogo al comples-so scolastico Maria Gra-
zia Cutuli a Colle Prenesti-no di giovedì 10 maggio delPresidente della Commis-sione Massimo Fonti ha avu-to uno scopo ben preciso:valutare la possibilità di co-struire un campetto da basket.
Accompagnato da un tecnico del Dipar-timento, il geometra Ursilo, ha incontratola preside dell'Istituto e il Presidente delCdq Oriano Rebiscini. Un appuntamento
per misurare da vicino sesussistono le condizioni perpoter portare avanti il pro-getto. Calcoli approssimati-vi del geometra hanno va-lutato un costo al netto diiva ed eventuali ribassi chesi aggirerebbe intorno ai
75mila euro "con un lavoro fatto a regolad'arte e un campo regolamentare", sotto-linea il geometra Ursilo
Perplesso Fonti, che evidentemente,quando aveva sognato il progetto, non ave-va di certo previsto una spesa tanto con-sistente. "Ho portato appunto il tecnico perle valutazioni del caso - sottolinea dopoaver udito l'entità del preventivo - aspet-teremo i dati definitivi. Se però si tratta di100mila euro, sarà difficile reperire il de-naro". Solo due possono essere i possibilifinanziatori: il Dipartimento che in brevetempo, con l'impulso giusto può trovare illavoro di proprio gradimento e finanziarlo.O il Municipio. Ciò vuol dire che il prossi-mo anno sarebbe messa, eventualmente,la voce a bilancio per poi essere finanzia-ta. Qualche anno di paziente attesa.
"Ben venga tutto ciò che il Municipio cidona - sostiene la preside Emilia Orefice -un campetto ci fa ovviamente piacere. Ab-biamo però incombenze maggiori e più im-portanti da affrontare: ad esempio oltre aivari lampioni rotti, rubinetti che perdono etapparelle fuori uso, la pavimentazione del-la palestra si sta sollevando. E può risulta-re pericolosa per i ragazzi". Sembra sianoprevisti a momenti dei lavori di manuten-zione ordinaria. Se non dovesse accadere,forse è il caso di valutare le priorità.
JESSICA SANTINI
Istituto Comprensivo Cutuli, tra problemi e piccole soluzioniTRA TAPPARELLE ROTTE ED ERBA ALTA, IL PERSONALE E LA PRESIDE DELLA SCUOLA DI
COLLE PRENESTINO CREANO UN PICCOLO ANGOLO DI PARADISO PER GLI ALUNNI. IN
ATTESA DEGLI INTERVENTI SOLLECITATI AL MUNICIPIO.
MATERNA VIA MONTEMICHELANGELO, PIÙ DUBBI CHE LAVORI FATTI
FONTI PROPONE LA COSTRUZIONE DI UN CAMPETTO ALL'INTERNO DELL'AREA ADIBITA A COM-PLESSO SCOLASTICO. PREVENTIVO APPROSSIMATIVO: 75MILA EURO. TANTI SOLDI PER UN SERVIZIO, PER QUALCUNO, DI SECONDARIA IMPORTANZA.
UN CAMPO DA BASKET PER LA CUTULI … FORSE
Una domenica mattina di potatura, pulizia, e"divertimento", quella dei volontari dell'Asso-
ciazione volontariato Roma Est, che fa anche par-te della Protezione Civile del posto, assieme alconsigliere Pdl Di Cosimo. I volontari hanno prov-veduto alla messa in sicurezza della rotonda chesi trova vicino alla stazione di Lunghezza. Le er-bacce alte nell'aiuola andavano ad inficiare la vi-sibilità degli automobilisti. "Eravamo una decinadi volontari", spiega il Presidente dell'associazio-
ne Ivo Mirabella. "C'era erba troppo alta, gli auti-sti avevano una scarsa visibilità e c'era il rischiodi incidenti. Per questo avevamo già in program-ma questa cosa. Poi abbiamo chiamato Di Cosi-mo e l'abbiamo fatta, e ci siamo anche divertiti.Noi facciamo questo, ci occupiamo del quartiere.Vediamo che le auto vanno con maggiore sicu-rezza e che le aiuole sono pulite". Sì, perché i vo-lontari hanno anche tolto un bel po' di sporciziache si era depositata nel tempo. DAVIDE LOMBARDI
Tra le scuole materne ancora chiuse, e pro-babilmente fuori graduatoria per il pros-
simo anno, c'è anche la scuola di via Monte-michelangelo a Lunghezza. I lavori della strut-tura sono partiti un anno fa, ma mancanoancora parecchi interventi prima della con-clusione dei lavori.
Di questa e altre scuole del quadrante pre-nestino si è discusso un paio di settimane fain una riunione, in cui era presente Di Cosi-mo. "Su Montemichelangelo pensiamo chepotrebbe essere pronta per inizio anno sco-lastico, ma non siamo sicuri che riusciamoad aprirla in tempo perché siamo giusti giu-sti con i tempi - fa sapere Di Cosimo - Il pro-blema è che quella è una della materne par-tita più tardi, e quindi ci vuole un po' di tem-po per terminarla". Oltre i lavori strutturali,l'opera per essere completata dovrà fare iconti con i tempi di un esproprio, necessarioper far passare la fognatura, e i successiviallacci e collaudi finali. "La nostra idea è chesi arrivi vicino a luglio con il fine lavori - ag-giunge Di Cosimo - E se riusciamo ad allac-ciarla in tempo, far partire la scuola".
Unica conferma che dà il presidente Di Co-simo è per la struttura di Largo Rotello a Ca-stelverde che "aprirà sicuramente". Tra tan-ti dubbi e poche strutture disponibili, i tem-pi di attesa e la lista degli esclusi rischiano diallungarsi inesorabilmente. ANNA GIUFFRIDA
MANCA LA CONCLUSIONE DI UN ESPROPRIO, EGLI ALLACCI E COLLAUDI FINALI, PER POTER IPO-TIZZARE CON CERTEZZA QUANDO APRIRÀ LA SCUO-LA MATERNA DI VIA MONTEMICHELANGELO A
LUNGHEZZA. IL PRESIDENTE MARCO DI COSI-MO IPOTIZZA LA FINE LAVORI PER L'ESTATE, MA
AMMETTE: "HO QUALCHE DUBBIO".
ASILO VIA ROMERO, PRONTO IL BANDO PER LA MENSA
Lo aveva annunciato l'Assessore alla Scuo-la Baldassarri in Municipio, nel corso del-
la discussione sul bilancio: ci sono 315milaeuro della Regione per finanziare la mensain quel nido pronto e inutilizzabile da due an-ni. Quella struttura chiusa è uno schiaffo al-l'emergenza scolastica che vivono tutti i quar-tieri di quel versante, emergenza che li haportati anche a chiedere un incontro al Cam-pidoglio. "Volevamo fare un'iniziativa in Cam-pidoglio su tutti gli asili", ci spiega CaterinaFida dell'Usb (Unione Sindacale di Base). "Lacosa è slittata per ora".
Sull'asilo in via Romero spiega: "Dagli uf-fici mi hanno detto che il bando è pronto. Spe-riamo che ora riescano a fare questa cucina.I soldi devono impegnarli entro maggio: al-trimenti la Regione li ritira". Bisogna muover-si quindi. L'altra questione è: se i lavori par-tiranno in estate, come dicono, la cucina sa-rà pronta per settembre? L'asilo potrà già dal-l'anno prossimo contribuire ad alleviare le sof-ferenze dei genitori del quartiere? E, se saràpronto, come la mettiamo con le iscrizioni?Quest'anno non è neanche più nella lista del-le strutture pubbliche. "Credo che nel caso lacucina sia pronta entro settembre si potran-no riaprire le iscrizioni in extremis", spiegaCaterina Fida. DAVIDE LOMBARDI
L'ASILO IN VIA ROMERO, A PONTE DI NONA,PRONTO DA DUE ANNI MA CHIUSO PERCHÉ SEN-ZA CUCINA, È UNO SCHIAFFO ALL'EMERGENZA SCO-LASTICA NEL QUARTIERE. ORA C'È IL BANDO, DA
SETTEMBRE L'ASILO POTREBBE ESSERE PRONTO.MA COME LA METTIAMO CON LE ISCRIZIONI?
L'ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO ROMA EST LUNGHEZZA DOMENICA 13 MAGGIO HA MESSO IN SICU-REZZA LA ROTONDA VICINA ALLA STAZIONE FERROVIARIA.
VOLONTARIATO PER LA ROTONDA DI LUNGHEZZA
Il luogo del futuro campetto
PRENESTINO - COLLATINONUMERO 9 ANNO V14
Nel nostro Municipio, molto interes-
sato dall'aumento di cubature e dal-
le conseguenti proteste dei cittadi-
ni, c'è anche qualcuno che un po' di cuba-
ture in più le vorrebbe.
Un aumento sostenibile, per far arrivare
in un borgo di 700 anime qualche servizio
in più, qualche attività commerciale in più,
oltre all'unico bar e al piccolo supermerca-
to che si trovano nella piazza principale. E
soprattutto un aumento idoneo alle carat-
teristiche del luogo, S. Vittorino, che è zo-
na ad alto valore archeologico e paesaggi-
stico. Nonostante il primo Print sia datato,
e più volte modificato, questo progetto con-
tro la desertificazione del quartiere non ve-
de la luce. E gli abitanti di S. Vittorino han-
no anche rischiato di subire una cementi-
ficazione sconsiderata, con le varianti ap-
provate da Alemanno.
"Nel 2004 fu presentata una prima pro-
posta di Print, che sviluppava una cubatu-
ra totale, fra residenziale e non, di 66mila
metri cubi. Sarebbe stato circa una rad-
doppio della popolazione", ci spiega Fausto
Colagrande (nella foto), geometra che ha
lavorato ai vari progetti. Non è stato pos-
sibile approvarlo perché poi è arrivato il PRG
della Giunta Veltroni, che prevedeva per
San Vittorino circa 96mila metri cubi tota-
li, più una parte destinata al convitto per la
Chiesa regolata da altri accordi col Vicaria-
to. "Venivamo incontro alle esigenze del
quartiere; - spiega il capogruppo Pd Scor-
zoni - ce lo chiedevano i cittadini, che te-
mono la desertificazione del borgo".
Dopo l'approvazione del PRG c'è il voto,
sindaco della capitale diventa Alemanno e
comincia subito a rivedere i toponimi. I me-
tri cubi a S. Vittorino diventano 350mila.
"Ci ha fatto fare un calcolo della cubatura
diverso e siamo arrivati a delle cubature
spropositate, insostenibili", spiega Cola-
grande. "La zona va edificata con ville e vil-
lini, preservando il verde".
Tuttavia il progetto sui 350mila metri cu-
bi viene presentato, e si va alla Conferen-
za dei Servizi, in cui viene fuori un docu-
mento della Regione Lazio che restringe no-
tevolmente le aree di edificazione. Ma le re-
stringe troppo, spiega Colagrande, e di qui
viene l'attuale situazione di stallo. "Non vo-
gliamo andare a edificare 20 - 30mila me-
tri cubi; - dice il geometra - per il quartie-
re la cosa ottimale sono i 60 - 70mila me-
tri cubi del primo Print. Circa un raddoppio
della popolazione, ottimo per mantenere in
vita le poche attività commerciali che stan-
no con l'acqua alla gola, e magari per far-
ne arrivare qualcun'altra.".
Nella proposta iniziale c'era anche un
miglioramento della viabilità, la piazza prin-
cipale che diventa isola pedonale, la valo-
rizzazione dei reperti archeologici. "Per i
vari vincoli non si può fare tutto questo,
ma si può fare una discarica", fa notare il
geometra.
I privati proprietari di gran parte delle
aree della zona sono Ada Conti, erede Par-
meggiani, 40mila metri quadri di terreni, e
i fratelli Ventura, che ne possiedono 7mila
circa. Certamente loro avrebbero interes-
se a edificare, e sono stati proprio loro a
presentare le proposte. Ma quello che vor-
rebbero, anche loro pare, è un aumento so-
stenibile, né esagerato né esiguo.
"Stiamo vedendo di trovare una soluzio-
ne per fare un piano particolareggiato pae-
sistico, per cercare di arrivare a una cuba-
tura intorno ai 60mila, con raddoppio del-
la popolazione", chiude Colagrande. Certo
che con una discarica nelle vicinanze, con
tutte quelle cubature di immondizia, un pia-
no paesistico ne risentirebbe eccome.
DAVIDE LOMBARDI
E’scaduto nel mese di
maggio il termine ulti-
mo per presentare ricorso
per l'istallazione di un nuo-
vo ripetitore a Corcolle.
A soli 50 metri di distan-
za in linea d'area da altri due
già esistenti, una palazzina
sita in via Montottone ospi-
terà una nuova antenna per
la recezione dei cellulari. Sollevate le pre-
occupazioni dal Comitato di quartiere per i
possibili danni che tutti questi impianti po-
trebbero causare alla salute dei residenti.
Di parere contrario risulta il proprietario del-
lo stabile: "Ho avuto l'autorizzazione dall'Ar-
pa (Agenzia Regionale per la Protezione Am-
bientale del Lazio n.d.r.) ed è stata l'azien-
da a contattarmi per l'istallazione - sottoli-
nea il proprietario dello stabile, un noto co-
struttore della zona - Ho già sul tetto un ri-
petitore Vodafone come dimostrazione. Pos-
siedo tutte le carte in regola per poter affit-
tare lo spazio per il ripetitore".
E i danni per la salute? "Basta cercare su
internet per vedere che ci sono studi com-
provati riguardo gli effetti dei
ripetitori. E poi, è come se af-
fittassi un appartamento o un
magazzino. Se poi la gente
non gradisce la presenza del-
le antenne smettesse di uti-
lizzare i cellulari. Li buttasse
via così non ne avrà più biso-
gno - perché se del cellulare
non possiamo farne a meno,
nemmeno ai ripetitori possiamo rinunciare,
sostiene il probabile affittuario - per il comi-
tato è diventato un passatempo attaccar-
mi".
Nonostante le rassicurazioni di chi l'an-
tenna se la vedrà montata sopra la testa, i
cittadini hanno presentato il ricorso. Perché
tutte queste antenne suscitano perplessità.
E i politici interverranno in merito? "La que-
stione è stata messa all'ordine del giorno -
afferma Marco Dari, Presidente del Consi-
glio del Municipio VIII - e se verrà presen-
tata una mozione, sarà discussa in Consi-
glio già lunedì". E se nessuno si pronunce-
rà, Corcolle sarà nuovamente abbandona-
ta al proprio destino. JESSICA SANTINI
San Vittorino: che fine ha fatto l'aumento di cubature?
CAVI RECISI A CORCOLLE, SI ASPETTA IL PERITO
LA SOLITA STORIA DI PROGETTI CHE SI SUSSEGUONO UNO DIETRO L'ALTRO, DELLA GIUNTA ALEMANNO CHE STRAVOLGE IL PRG PER PORTA-RE 350MILA METRI CUBI IN PIÙ NEL BORGO. POI UNA NOTA DELLA REGIONE INTERVIENE A RESTRINGERE LE ZONE DI EDIFICAZIONE. E AD
OGGI È TUTTO FERMO PERCHÉ, CI SPIEGA IL GEOMETRA FAUSTO COLAGRANDE, I METRI CUBI DA EDIFICARE SAREBBERO TROPPO POCHI.
DOPO L'INCIDENTE DI FINE MARZO, DURANTE IL QUALE SONO STATI RECISI I FILI DELL'ALTA TENSIONE, I CITTADINI SONO IN ATTESA DEL-LA VALUTAZIONE DEL DANNO. NELLA SPERANZA DELL'AGOGNATO RIMBORSO.
E’passato un mese e più da quando è
avvenuto lo spiacevole incidente a
Corcolle, quando un camion con un brac-
cio meccanico ha tranciato i fili dell'alta
tensione davanti il cantiere dove operava.
Mandando in tilt l'intera linea e procuran-
do grandi danni a molti cittadini.
La settimana seguente l'accaduto l'av-
vocato, Roberta Girone, ha provveduto ad
inviare raccomandate all'Ufficio Tecnico
Acea, alla ditta responsabile del cantiere e
all'assicurazione del veicolo, nonché alla
ditta individuale del padroncino del camion.
"Nonostante la richiesta di contatto per
dare via alle perizie per la valutazione dei
danni subiti, nessuno degli interpellati si è
degnato di rispondere - racconta Giorgio
Grassi, uno dei cittadini danneggiati dal-
l'incidente - ed è stato difficile anche or-
ganizzare la raccolta della do-
cumentazione delle persone
coinvolte che hanno aderito al
gruppo rappresentato dall'av-
vocato Girone". Infatti non tut-
ti, disponendo della cifra ne-
cessaria per le riparazioni dei
danni, hanno potuto fornire
tempestivamente un resoconto dettaglia-
to della spesa sostenuta.
"Assurdo il tempo perso nell'inutile ten-
tativo di ricevere il verbale dei Carabinie-
ri, i quali di fronte alle nostre richieste -
prosegue Grassi nel racconto - ci rispon-
devano variabilmente, a seconda dell'in-
terlocutore di turno, che ci volevano ora
30 giorni, ora 60, ora addirittura 90 gior-
ni". Dopo 40 giorni, a fronte dell'insisten-
za di Giorgi, è stato ottenuto il famoso ver-
bale, contenente la dinamica dell'inciden-
te.
L'Avvocato, entrato in possesso final-
mente della documentazione, ha contat-
tato telefonicamente l'agenzia per richie-
dere la perizia del danno. E l'appuntamen-
to col perito è stato fissato per venerdì 11
maggio: dalle ore 9,00 alle 13,00. "Ci sia-
mo tutti organizzati a riordinare preventi-
vi fatture, ma sopratutto tutti a casa per
un giorno di ferie per tentare di far valere
i nostri diritti.. tutto buttato al vento!", af-
ferma rammaricato Grassi. Infatti la mat-
tina della data prefissata per l'appunta-
mento l'avvocato riceve una chiamata da
parte della segretaria del perito. Che le co-
municava l'impossibilità di giungere sul po-
sto da parte dell'incaricato perché malato.
"Peccato che tutti noi abbiamo preso una
giornata di ferie inutilmente - conclude il
signor Grassi - A questo punto attendia-
mo che ci venga fissato un nuovo appun-
tamento, stavolta per far per periziare tut-
te le abitazioni, in tredici abbiamo aderito
al gruppo". JESSICA SANTINI
CORCOLLE LOTTA CONTRO UN NUOVO RIPETITORE
IL TERZO IN POCHE CENTINAIA DI METRI. GRANDE PREOCCUPAZIONE PER I CITTADINI. SERENO
IL PROPRIETARIO DELLO STABILE CHE OSPITERÀ L'ANTENNA. E FORSE CON UNA MOZIONE IL CON-SIGLIO DISCUTERÀ LA QUESTIONE.
PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 9 ANNO V 15
Problemi di posti anche per il prossi-
mo anno scolastico. Nella scuola del-
l'infanzia dell' Istituto Comprensivo
Villaggio Prenestino sono rimasti fuori cir-
ca 100 bambini. "La maggior parte dei ge-
nitori iscrivono i propri bambini al tempo
pieno perché lavorano. Per questo ogni an-
no abbiamo tante richieste che non riuscia-
mo a soddisfare. Invece per il tempo ridot-
to generalmente c'è più disponibilità" spie-
ga il dirigente scolastico Raffaele Raso.
Il plesso Ovile dell'istituto comprensivo
di Villaggio Prenestino dispone di 4 classi a
tempo pieno ed una piccola classe a tem-
po ridotto, mentre il plesso Vittorino Ghiz-
zolini, che ospita anche i bambini della scuo-
la primaria, ha solo 3 aule del ridotto. Ogni
classe ha in media tra i 26 e i 28 bimbi.
"Normalmente sono 28, ma se nella clas-
se c'è anche un bambino portatore di han-
dicap il numero si riduce: non si possono
superare i 25 frequentanti" spiega Stefa-
nia La Terra, una maestra della materna
del plesso Ovile. La scuola dell'infanzia di
Villaggio Prenestino ha solo 75 posti dispo-
nibili, 25 per il tempo pieno e 50 per il ri-
dotto, e può ospitare non più di 220 bam-
bini totali.
Lo scorso anno, in seguito all'elevato nu-
mero di bambini rimasti fuori dalle liste, la
scuola chiese al provveditorato della Pro-
vincia un potenziamento dell'organico per
poter aggiungere una sezione in più sia per
la materna che per l'elementare. Ma la pro-
posta è stata bocciata.
Dalla Provincia hanno risposto che non
avrebbero ampliato il personale a disposi-
zione dell'istituto. Anche quest'anno il pre-
side ha inoltrato la richiesta e il responso
arriverà a giugno dopo che l'USP di Roma
avrà una panoramica più completa a livel-
lo regionale. Ma Raso non ci spera più di
tanto. "La vedo brutta: negli ultimi anni la
situazione è andata peggiorando. L'anno
scorso ci hanno riferito che non è previsto
un incremento di posti e probabilmente an-
che questa volta andrà così anche perché
alle materne, non essendo scuola dell'ob-
bligo, non danno la priorità".
L'istituto ha gli spazi fisici per ospitare
più bambini. Ma il problema sta nella man-
canza di personale aggiuntivo necessario
per aprire nuove sezioni. "Per la primaria
abbiamo spazio, per l'infanzia lo possiamo
ricavare" spiega la vicaria della scuola. Ma
se a giugno il verdetto del Provveditorato
sarà negativo il plesso Ovile avrà le mani
legate. CRISTINA CORI
SE IL PROVVEDITORATO NON AMPLIERÀ NEANCHE QUEST'ANNO L'ORGANICO DELLA
SCUOLA DELL'INFANZIA DI VILLAGGIO PRENESTINO, MOLTI BAMBINI RIMARRANNO FUO-RI DALLE LISTE. E DOVRANNO FREQUENTARE ASILI PRIVATI.
La Polisportiva Ponte di Nona diventa ogget-to di un'interrogazione comunale, ad ope-
ra del consigliere Pd Dario Nanni. Dopo le pro-teste iniziali sollevate da alcuni cittadini di Vil-laggio Falcone che, con l'avvio dei nuovi lavo-ri sull'impianto della Polisportiva si sono vistichiudere un'area dove i bambini potevano gio-care, la questione è arrivata in Campidoglio.
Con un'interrogazione, datata 2 maggio, ilconsigliere comunale del Pd Dario Nanni hasottolineato l'importanza "di far luce sul proce-dimento amministrativo che si è concluso conl'assegnazione alla Polisportiva Ponte di Nonadell'area verde comunale situata tra via Capi-tini angolo via Luthuli". E ha quindi chiesto di"conoscere le ragioni di siffatta assegnazionee altresì di sapere in forza di quale provvedi-mento l'amministrazione capitolina ha decisol'assegnazione in parola".
Un atto che ad un anno dall'avvio dell'im-pianto, che l'attuale società ha tirato fuori dalbaratro dei debiti in cui i precedenti gestori loavevano affondato, non ha fermato l'impegnoe i lavori dell'attuale società. La struttura, checomprende anche l'area verde su cui è partitadi recente l'ultima trance di lavori, sarebbe in-teramente di pertinenza dell'impianto sportivocomunale dato in gestione alla Polisportiva, co-me in altre occasioni la società ha precisato.
La questione forse si chiuderà con la rispo-sta al consigliere dell'Assessore al Patrimonio,interpellato sulla vicenda. O forse già con laconclusione dei lavori sull'area e la predisposi-zione, in parte già in atto, di spazi dell'impian-to aperti a tutti i cittadini. ANNA GIUFFRIDA
All'indomani delle graduatorie - tagliola su asili nido e scuole materne, dai quartieri più giovani
e più colpiti dal problema è sorto nei giorni scorsi il movimento 'Genitori per la scuola'. Tra lo-
ro c'è chi si è impegnato per il tempo pieno a scuola, chi ha i figli ancora fuori dalle liste per il prossimo anno e chi, con sacrifici, ha do-
vuto ripiegare pagando la retta di un asilo privato.
"Il movimento l'abbiamo inventato dopo che è sorta questa situazione - dice Gemma, una delle mamme che hanno dato vita al grup-
po - Ci avevano detto che potevamo andare alle scuole di via Don Primo Mazzolari, ma non hanno chiesto neanche al preside se c'era
posto. E lui non ne ha posti. Abbiamo chiesto per i prefabbricati, che sono anche ecocompatibili, e l'Assessore Baldassarri, all'ultimo in-
contro, ci ha fatto spallucce e ha detto che non si può fare niente. Eppure hanno a disposizione un milione e mezzo di euro, e con i con-
tainer ne fai tre". Nonostante i continui 'no' a tutte le proposte presentate in Municipio, questi genitori non demordono e puntano a rac-
cogliere sempre più adesioni nel loro movimento.
"Devono essere i cittadini in prima persona a dire 'no, non va bene così e farsi sentire. Il problema riguarda tanti, di altri quartieri li-
mitrofi: anche a Castelverde non hanno la scuola e vengono qua" spiega Gemma. E Chiara, una mamma di Nuova Ponte di Nona, ag-
giunge: "A Castelverde non aprono la scuola perché ci sarebbero piante nocive. E tutte quelle con gli oleandri che sono tossici? O peg-
gio, le scuole con le pecore che pascolano attorno?". Un' assenza di servizi con cui queste famiglie si confrontano dall'asilo alla materna,
per cinque anni, avendo non solo disagi economici ma in-
certezze anche sulla scolarizzazione dei figli. "Un bambino
che dopo due anni di nido resta a casa, non solo non avrà
il punteggio per la scuola ma sarà un bambino che piange
in classe. Moltiplicalo per 20 bambini delle elementari…"
commenta un'altra mamma.
Riflessioni che non condizionano i programmi di chi do-
vrebbe trovare una soluzione, garantendo un servizio ai cit-
tadini. "Quello che si sta facendo probabilmente non servi-
rà per settembre, ma si spera che l'anno prossimo ci riu-
sciamo. Nonostante ci sia troppa burocrazia attorno alla
scuola" dice, infine, con fermezza Gemma. ANNA GIUFFRIDA
POLISPORTIVA PONTE DI NONA,
DOPO LE PROTESTE ARRIVA
L'INTERROGAZIONE COMUNALE
GRADUATORIE ASILI, NASCE IL MOVIMENTO 'GENITORI PER LA SCUOLA'
Villaggio Prenestino, bambini in lista di attesa per la materna
DA COLLE DEGLI ABETI A NUOVA PONTE DI NONA, PASSANDO PER TUTTI I QUARTIERI DELLA ZONA COIN-VOLTI NELLE ESCLUSIONI DELLE GRADUATORIE SU ASILI E MATERNE. IL NEONATO MOVIMENTO 'GENITORI
PER LA SCUOLA' PUNTA A DARE VOCE A QUESTA EMERGENZA, ATTRAVERSO LE IDEE E I PROBLEMI DI GENI-TORI DEL TERRITORIO.
“Società emergente e impianto sportivo virtuoso". Con
questa motivazione lo scorso 12 maggio è stato as-
segnato e consegnato alla Polisportiva Ponte di Nona di Vil-
laggio Falcone un defibrillatore. Il prezioso strumento, as-
segnato anche al Cus di Roma, è frutto della campagna di
sensibilizzazione 'Non mi gioco il cuore' sostenuta dalla Fon-
dazione Castelli presente alla manifestazione con il respon-
sabile Andrea Roberti. A presenziare l'evento anche una
rappresentanza del Coni, i fondatori dell'associazione Ales-
sandro Bini, il delegato
allo Sport Alessandro Co-
chi, dalla Regione Giu-
seppe Celli e, per il Mu-
nicipio, il Presidente Mas-
similiano Lorenzotti. Al
termine dei festeggia-
menti, non sono mancate tante merendine per i bambini
presenti nell'impianto per la consegna. ANNA GIUFFRIDA
Foto di Danix
POLISPORTIVA PONTE DI NONA, CONSEGNATO UN DEFIBRILLATORE
DOPO LE POLEMICHE SOLLEVATE DA ALCUNI CIT-TADINI ALL'AVVIO DEI LAVORI DI RISTRUTTU-RAZIONE DELL'ULTIMA PARTE DI IMPIANTO, LA
POLISPORTIVA PONTE DI NONA, CHE HA SEDE
A VILLAGGIO FALCONE, È STATA FATTA OGGET-TO DI UN' INTERROGAZIONE COMUNALE.
Gemma, Stefania, Cristina e Chiara
PRENESTINO - COLLATINONUMERO 9 ANNO V16
Siamo a Lunghezzina, in Largo Pettora-no sul Gizio, dove ci sono 5 palazzinedi case popolari gestite dall'Ater. Una di
queste in particolare versa in gravi condizio-ni di degrado, come è facile notare sin dal-l'ingresso. Cancello e portone sono rotti, nel-le scale così come nei garage ci si può infila-re chiunque. Citofoni rotti, cassette postalirotte, auto e moto abbandonate da tempo esenza ruote nei garage, spaccio negli stessilocali comuni del palazzo, ci spiega CristianGiannantonio . "Bisogna porre fine a questasituazione invivibile, di spaccio, delinquenza,prepotenza.
Qualche sera fa alcuni che abitano qui in-torno hanno preso un signore che vive al pia-no terra e gli hanno fatto l'occhio nero. E' ve-nuta la polizia, ha sottratto loro spranghe eun coltellaccio e li ha lasciati liberi. Non sia-mo neanche liberi di tornare a casa tranquil-lamente". Anche la madre Serafina e Vitto-ria, altra inquilina del palazzo, denunciano lostato di insicurezza. E accusano l'Ater per leinfiltrazioni, per l'umidità che c'è praticamen-te in tutte le case. Ovviamente sono innume-revoli le segnalazioni a chi di dovere, tuttesenza risposta.
In questa situazione comune a varie casepopolari con qualche aggravante in più si con-suma un vero e proprio dramma. Quello diAndrea e Alessandro, due fratelli rispettiva-mente di 36 e 34 anni. I due, cacciati dallamadre che abita in quel palazzo, vivono da 4anni nelle cantine, spazi comuni che si trova-no all'ultimo piano. E lo fanno in una condi-zione disumana, in mezzo alla polvere, con ilsoffitto bassissimo, facendo i loro bisogni a
terra e buttando-ci su la candeggi-na. La loro portaconsiste in due tra-vi in legno unite eun piumone a coprire. Cucinano con un for-nello da campeggio e si lavano con l'acquafredda. Tutte le stagioni, da 4 anni.
Andrea lavorava, ci sapeva fare col carton-gesso, ora ha perso il lavoro; ha un figlio didue anni, ma la sua ragazza lo ha lasciato. Cidice anche "Scusa il caos" quando entriamonella sua 'casa'. "Qui l'inverno si muore difreddo, stiamo con tre coperte, e l'estate simuore di caldo. Mangiamo la polvere tutti igiorni, respiriamo le esalazioni, infatti ho spes-so la tosse. Non ce la faccio più, fortuna cheora sto vedendo mio figlio che mi tiene un po'su". Andrea si è anche arrampicato sul tettoe ha minacciato di suicidarsi, un paio di vol-te. L'ultima un annetto fa: sono arrivati i ca-rabinieri, l'ambulanza, e lo hanno fatto scen-dere. Hanno cercato di rassicurarlo, ma senon si attiva il sociale in questi casi c'è poco
da fare. "Ho parlato anche con Di Maggio,ma niente. Non so più che fare: - conti-nua - se voglio portare mio figlio a casacome lo porto? Gli faccio mangiare la pol-vere? Non l'ho mai portato qui. E poi que-
sto posto va risanato, capisco i condomini, èuno spazio comune". In realtà i condomini,almeno Cristian, la madre Serafina e la signo-ra Vittoria, sono con Andrea e Alessandro."Non è umano", dice Serafina. "Come si fa avivere qua?", le fa eco Vittoria. E Cristian: "E'una porcheria, non possono vivere in questoschifo. Bisogna trovare una sistemazione perquesti due ragazzi".
Quello che chiedono è una sistemazionedei due ragazzi e il risanamento di tutti glispazi comuni della palazzina. Andrea ammet-te anche di aver "sbroccato" qualche volta."Perché psicologicamente non ce la fai più.Perdi il lavoro, la tua ragazza ti lascia, nonriesci a vedere il tuo bambino. Cosa fai? Mal'hai visto qua dentro? Questo è un patiboloprima della morte. Io qua dentro ci muoio".
DAVIDE LOMBARDI
Anche Lunghezzina avrà la sua scuola ma-terna. È stato presentato lo scorso 21
aprile, in occasione dell'inaugurazione del par-co di via Tortoreto, il progetto per la realizza-zione dell'asilo a Lunghezzina. Sull'inizio uffi-ciale dei lavori non si hanno ancora grandicertezze: bisognerà attendere innanzituttoche il progetto venga approvato. "Proveremoa far partire il cantiere prima dell'estate - co-munica Marco Di Cosimo, consigliere comu-nale e presidente della Commissione Urbani-stica - se non ci riusciremo, il tutto slitteràprobabilmente a settembre. Ma siamo fidu-ciosi perché non sembra ci siano complicazio-ni di alcun tipo". Infatti i fondi, circa 2 milio-ni di euro, con i quali verrà realizzata l'opera,sono già in bilancio e ci sono: l'asilo comuna-le verrà costruito con il denaro delle opere ascomputo dell'area di Lunghezzina 2.
La scuola materna, che verrà edificata invia Capestrano angolo via Guardiagrele, po-trà ospitare fino a 90 bambini e sarà divisa intre grandi aule principali di 68 mq ognuna che
fungeranno da zone sia per attività a tavoli-no sia per quelle speciali. Disporrà inoltre diun cortile di 84 mq dedica-to alle attività ricreative al-l'aperto e sarà dotata dimensa con cucina e infer-meria. Mentre per la ge-stione energetica il proget-to prevede l'installazione di pannelli fotovol-taici su tetti delle tre aule. Nell'area adiacen-te alla scuola verrà invece lasciata una zonavuota in visione di un futuro allargamento chesulla pianta del progetto viene indicato comela costruzione di una scuola elementare.
Si tratta della primascuola per Lunghezzina.Gli abitanti di questa nuo-
va zona infatti per ora sono costretti a porta-re i propri figli nelle scuole della vicina Castel-verde o Lunghezza, dove ormai i posti scar-seggiano. La nuova materna è sicuramenteuna della opere di cui più ha bisogno il quar-tiere. CRISTINA CORI
Ben 900 persone hanno firmato la petizio-ne proposta dall'associazione Nuova Ur-
be per la riqualificazione della Cava dei Sel-ci, il campo antistante largo Montenerodomoin zona Lunghezzina 1. "Con la petizione chie-diamo al Comune la bonifica dell'area, la va-lorizzazione delle memoriearcheologiche rinvenute e ladestinazione a parco pubbli-co" spiega Antonio Catal-di, fondatore dell'associazio-ne, che negli ultimi due me-si si è data da fare per farfirmare la petizione ai citta-dini. "Abbiamo girato per le strade, nei bared anche in chiesa, dove il parroco ci ha da-to la parola per spiegare il nostro progetto.Siamo riusciti a raccogliere anche 300 firmein un solo giorno".
Cava dei Selci è oggi solo un prato abban-donato ed incolto, un terreno risparmiato dal-la cementificazione circondato dai palazzi diLunghezzina. Un luogo, che lasciato a sé, fun-ge da piccola discarica sia per i passanti cheper le ditte che operano nell'edilizia. Sul pra-to sono stati trovati residui di materiali ediliabbandonati da alcuni costruttori. "Ci sonocalcinacci, mattonelle, cavi... Questo è mo-do sconsiderato di lavorare da parte di alcu-ne ditte che non si occupano di smaltire i pro-pri rifiuti che ha delle ricadute forti sulla zo-na". Ma durante la giornata ecologica di pu-lizia del 28 aprile, sul prato l'associazione hatrovato anche di peggio: residui di amianto."Tra l'altro proprio vicino alla fermata dell'au-tobus, in un posto in cui ogni giorno stazio-nano molte persone. Abbiamo subito segna-lato all'ufficio dell'Ama affinché vengano peril prelievo".
L'associazione, sempre impegnata nel ri-spetto ambientale, non vuole che la propriapetizione rimanga dimenticata in qualche ar-chivio del Comune. Per questo Antonio Ca-taldi vuole consegnarla personalmente in ma-no al sindaco di Roma Gianni Alemanno. Manon sembra un'impresa semplice.
"Da un mese stiamo provando a contatta-re la segreteria del sindaco. Però non sem-brano darci importanza. Capisco che è mol-to impegnato, ma i suoi collaboratori che fan-no da filtro, ignorandoci non gli rendono unbuon servizio e non fanno altro che tenerelontano il sindaco dai cittadini. Noi vogliamosolo che ci concedano tre minuti per spiega-re come secondo noi andrebbe gestita l'area.Invece non ci hanno mai degnato di una ri-sposta. Vogliamo che le istituzioni prestinopiù attenzione al nostro quartiere, ma sem-bra che le priorità siano ben altre".
CRISTINA CORI“Si tratta di balle colossali". Le definisce così Antonio Cataldi le affermazioni che alcuni
residenti del vicino quartiere Lunghezzina 2 hanno riferito riguardo ai ritardi dei lavo-ri per la piazza di Largo Montenerodomo. "Sono veramente indignato per le accuse che at-tribuiscono questi ritardi al nostro ricorso legale contro il Comune. La colpa non è certo daattribuire a noi. I cittadini i Lunghezzina 2 che hanno fatto quelle affermazioni non hanno ildiritto di dire cose simili - continua Cataldi, cittadino di Lunghezzina 1 e fondatore dell'asso-ciazione Nuova Urbe - Hanno stravolto la storia. Infatti il rifinanziamento di Largo Montene-rodomo è stato approvato nel marzo 2011 in seguito alle nostre continue pressioni, mentrela procedura legale è iniziata solo lo scorso luglio e peraltro non si è ancora conclusa". E sela prende anche con Di Cosimo, presidente della Commissione Urbanistica che ha presenta-to i progetti per il quartiere in occasione dell'inaugurazione del parco di via Tortoreto, colpe-vole secondo Cataldi di trascurare Lunghezzina 1. "Di Cosimo di date ne ha fornite tante equesto che partirà in estate non è il primo progetto della piazza che viene presentato, ben-sì il terzo. Inoltre il fatto che i progetti previsti per Lunghezzina 1 vengono presentati a Lun-ghezzina 2 fa pensare. Perché il rifacimento della piazza viene esposto a via Tortoreto e nona Largo Montenerodomo, come sarebbe ovvio? Se ciò è avvenuto è perché Di Cosimo in quel-l'area ha più sostenitori. Quella è la sua zona elettorale. Inoltre l'evento non è stato mini-mamente pubblicizzato. Gran parte della popolazione non ne era al corrente", conclude Ca-taldi che ha appreso del nuovo progetto solo dal nostro giornale.
Il ricorso in questione fu scatenato da alcuni cittadini di Lunghezzina 1, che stufi di vede-re ignorate le richieste per migliorare il proprio quartiere, decisero di agire legalmente. Lacausa verte su quattro punti. Quattro carenze attribuite al Comune: l'assenza di una secon-da strada di ingresso e uscita per il quartiere alternativa a via Ortona de' Marsi, la riqualifi-cazione della Cava dei Selci, il rifacimento della piazza di Largo Montenerodomo e la man-canza di una regolare pulizia dell'Ama. Di questi sembra che solo la questione relativa i la-vori della piazza avrà un esito positivo a breve. CRISTINA CORI
Lunghezzina, le case popolari e quel “patibolo prima della morte”
PRESENTATO IL PROGETTO PER LA COSTRUZIONE DI UNA SCUOLA MATERNA NELLA ZONA DI LUNGHEZ-ZINA. ANCORA IN CORSO DI APPROVAZIONE, I LAVORI INIZIERANNO FORSE A SETTEMBRE.
IN UNA PALAZZINA POPOLARE PARTICOLARMENTE DEGRADATA LA STORIA DI DUE RA-GAZZI CHE, CACCIATI DI CASA DELLA MADRE, HANNO OCCUPATO LE CANTINE. DOVE VIVONO IN CONDIZIONI DISUMANE DA 4 ANNI.
LUNGHEZZINA, IN PROGETTO UNA SCUOLA MATERNA
LARGO MONTENERODOMO E I RITARDI DELLE ISTITUZIONI
NOVECENTO FIRME PERLA RIQUALIFICAZIONEDELLA CAVA DEI SELCI
L'ASSOCIAZIONE NUOVA URBE DI LUNGHEZZINA
HA RACCOLTO 900 FIRME PER UNA PETIZIONE
SULLA RIQUALIFICAZIONE DELLA CAVA DEI SEL-CI E DESTINAZIONE A PARCO. MA, NONOSTANTE
I NUMEROSI TENTATIVI DI PRESENTARLA AL SIN-DACO, FINORA SONO SEMPRE STATI IGNORATI.
DALL'ARTICOLO RELATIVO ALLA PRESENTAZIONE DEL RIFACIMENTO DI LARGO MONTENERODOMO EMER-GE CHE I RITARDI PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA PIAZZA SIANO DA ATTRIBUIRE AL RICORSO LEGA-LE CONTRO IL COMUNE. I CITTADINI DI LUNGHEZZINA 1 CHE HANNO PRESENTATO IL RICORSO SI SEN-TONO CHIAMATI IN CAUSA. E NON CI STANNO. "LE COSE NON STANNO COSÌ" SPIEGANO.
Da sinistra laporta delloscantinato deidue ragazzi,Andrea, le cas-sette rotte dellaposta, la serra-tura divelta delcancello eCristianGiannantonio
TORRINUMERO 9 ANNO V18
Avolte è bene ricordare il passato pernotare le differenze con il presente.Quando il sindaco Petroselli, succe-
dendo a Giulio Claudio Argan nell'estate del79, fa nascere Tor Bella Monaca, comple-tandola in meno di tre anni,è convinto che il quartiere pos-sa divenire un fiore all'occhiel-lo in materia di nuovi insedia-menti abitativi.
Se a causa di responsabi-lità di assegnazione degli al-loggi e di amministrazione ciònon è accaduto crediamo sia importanteraccontare di come, dietro quell'operazioneurbanistica, per certi versi non riuscita an-che per alcune soluzioni formali, ci fosserodelle idee di peso. Idee lungimiranti per lacostituzione di un nuovo profilo di città e dicui il Sindaco Alemanno non sappiamo quan-to abbia tenuto conto per il suo Masterplan.Innanzitutto, Petroselli era interessato acontrastare la speculazione edilizia e fon-diaria.
Già Argan aveva firmato un Protocollo d'Intesa fra l'amministrazione comunale e leorganizzazione degli imprenditori e dei sin-dacati di edilizia che, pur indirizzando le im-prese private a costruire su aree espropria-ta, svincolava l'attività di costruzione dallaproprietà privata dei suoli edificabili. Petro-selli continuò l'opera del suo predecessore
adoperandosi, attraversol'intesa con il regista diTBM Carlo Odorisio, pervalorizzare il ruolo del-l'azione pubblica nell'at-tuazione della politica abi-tativa. In due parole, vo-leva impedire ai costrut-
tori romani di approfittarsene. In secondoluogo, il piano di edilizia pubblica più bistrat-tato dell' VIII era solo uno dei progetti al-l'interno di una proposizione innovativa deirapporti fra periferia e centro.
L'operazione TBM fu pensata, infatti, com-plementare ad un altro programma parti-colarmente a cuore al sindaco: il progettoFori. Smantellare la centralissima via dei Fo-ri Imperiali - sventramento operato dal fa-scismo - per ripristinare l'antica area ar-cheologica, chiudendola al traffico e instal-lare, così, un grande parco che dai Castellipassando per l'Appia Antica sarebbe arriva-to fino al Campidoglio. Parallelamente, sisarebbe attuato il Sistema Direzionale Orien-tale (SDO) previsto dal piano regolatore del'62: un nuovo centro cittadino spostato pro-prio nella periferia est di Roma in cui dislo-
care i ministeri e le attività istituzionali, rea-lizzando anche un opportuno potenziamen-to del trasporto ferroviario.
Insomma, la seconda grande idea, di cuiTBM era parte, fu, dunque, quella di riavvi-cinare strategicamente la periferia - e inparticolar modo quella est - al centro. Nonpiù residenze fuori la città e uffici dentro maunificare: ricchi e poveri, urbano ed extraur-bano. Per quanto non tutte completamen-te perse, quelle buone idee, sono state an-nacquate nel corso dei decenni, quando nonstravolte. Rimangono mappe di quartieri manon l'originario sviluppo progettuale. Frut-to della volontà di mettere mano alla cittàma pensandola organica.
Possibile che all'interno di maggioranzae opposizione non si riesca a tradurre at-tualmente con la stessa radicalità quelle ini-ziative? Perché TBM e le periferie romanevengono ormai pensate come aree indipen-denti da consegnare ai privati e non partedi un territorio unificato e comune? Si riu-scirà mai a finirla coi metri cubi e a sosti-tuire la somma dei progetti a macchia d'oliocon una visione d'insieme? Qualcuno si fac-cia avanti. SILVIO GALEANO
Quell’idea di città non speculabile e unificataGRAZIE AL LIBRO LA ROMA DI PETROSELLI DI ELLA BAFFONI E VEZIO DE LUCIA,IN RISPOSTA AL MASTERPLAN, RIPERCORRIAMO LE INTENZIONI CHE GUIDARONO IL
PRIMO SINDACO COMUNISTA DI ROMA ALLA PROGETTAZIONE DEL QUARTIERE DI TOR
BELLA MONACA.
“Ci sono molte aree […] Tiburtino 3 ealtre cose, quelle sono aree che do-
vrebbero essere demolite. Sicuramente quel-la che va demolita è Tor Bella Monaca".
È il 22 agosto del 2010 e l'annuncio pro-viene dal Sindaco di Roma Gianni Aleman-no nell'evento "Cortina InConTra" nella no-ta località montana. Dopo un dibattito infi-nito tra pro e contro il progetto viene pre-sentato dall'architetto lussemburghese LionKrier e dal Sindaco, nell'auditorium dell'Uni-versità di Tor Vergata nel novembre del 2010,in un'assemblea molto partecipata e infuo-cata, in cui inoltre viene proposta la possi-bilità di votare il gradimento al progetto tra-mite apposito referendum.
Il progetto dovrebbe andare avanti ma siincaglia tra dimenticanze e promesse delSindaco: a settembre del 2011 questi inter-rompe il silenzio e annuncia "Stiamo per por-tare in Assemblea Capitolina il progetto diTor Bella Monaca, il più grande progetto didemolizione e ricostruzione di un intero quar-tiere"; nel gennaio scorso invece "Si metta-no l'anima in pace tutti quanti: oggi possia-mo dire che la demolizione e la ricostruzio-ne si farà a partire da Tor Bella Monaca" perarrivare al mese cruciale di marzo.
Il 21 del mese infatti Alemanno assisteall'abbattimento dell'ex ente comunale divia dell'Archeologia dichiarando che è il pri-mo passo per la riqualificazione; ciò in re-altà si dimostra non veritiero poiché l'ab-battimento era stato già previsto da un pro-getto della Giunta Veltroni nel 1997. Nellostesso giorno annuncia: "Il progetto di de-molizione e ricostruzione delle torri di TorBella Monaca è stato approvato in giunta elicenziato dalla commissione urbanistica. Ilvia libera definitivo ci sarà a cavallo di Pa-squa insieme alle altre delibere urbanisti-che".
Prima di tale annuncio vi sono le dimis-sioni di Romolo Biferi dalla presidenza del-la Commissione Masterplan e il passaggioall'opposizione nell'UDC e successivamen-te invece vi è la terza interrogazione del ca-pogruppo del PD Fabrizio Scorzoni che chie-
de al Presidente Lorenzotti il motivo per ilquale nel punto informativo per il Master-plan sito in via Amico Aspertini sia presen-te la sig.ra Rita De Angelis "vista la sua com-pleta ignoranza in materia urbanistica".
Nient'altro. Che Gianni Alemanno si sia
scordato? Ovviamente no, il Masterplan èindicato come uno dei suoi successi nel li-bro "4 anni X Roma" che riassume i primi 4anni di mandato del sindaco. Un successoincompiuto e neanche iniziato.
ANDREA COLAFRANCESCHI
Correva il 12 marzo quando nel corso di untumultuoso consiglio municipale arrivaro-
no gli inquilini dell'R7 a protestare per denun-ciare le condizioni vergognose dello stabile eper chiedere il rispetto di una mozione appro-vata dall'aula consiliare nel 2009. Per chiede-re che i lavori, per cui sono stati stanziati 1milione 200mila euro, partano al più presto.Quel giorno gli inquilini dell'R7 riuscirono astrappare al Presidente Lorenzotti e all'asses-sore Brunetti la promessa che i lavori sareb-bero partiti entro 15 giorni. Noi ci siamo an-che recati all'R7 e abbiamo documentato la si-tuazione di degrado che riguarda tutti gli spa-zi comuni. Fra siringhe, sporcizia, topi morti,fili per aria pericolosissimi. Ebbene, anzichédue settimane sono passati due mesi, anzi-ché 15 giorni ne sono passati 60, ma i lavoriall'R7 non sono ancora partiti, come ci dicel'inquilino Carlo Caddeo. "E' venuta solo la Ro-meo a fare un po' di pulizia sotto il garage, ebasta. Per il resto, niente. Le tubature, tuttoil resto. Anche sulla via e sul civico, ancoranulla". L'R7, complesso di palazzine popolaria Tor Bella Monaca, non ha un indirizzo né uncivico. Anche su quello Presidente e Assesso-re hanno promesso, ma i cittadini non vedo-no risultati.
L'Assessore Brunetti ci comunica che i la-vori partiranno al più presto. "L'appalto è giàstato fatto, devono solo iniziare i lavori. Cosache succederà al più presto. Sulla questionedell'indirizzo, della strada, ho scritto al Dipar-timento per sollecitare. Non abbiamo abban-donato nessuno", rivendica. Speriamo bene,ma non sarebbe stato meglio evitare di dire"entro 15 giorni"? DAVIDE LOMBARDI
R7, I LAVORI ANCORA
NON SONO INIZIATI
"L'APPALTO È GIÀ STATO FATTO, INIZIANO AL
PIÙ PRESTO", SPIEGA L'ASSESSORE BRUNET-TI. CHE IL 12 MARZO ASSIEME AL PRESIDEN-TE LORENZOTTI PROMISE CHE SAREBBERO INI-ZIATI ENTRO 15 GIORNI.
C’è un divieto che molti cittadini non rispettanoin via Giacinto Martorelli, un po' costretti dal-
l'impossibilità di parcheggiare e un po' per manca-to senso civico. È un divieto di sosta e di parcheg-gio su un lato della strada. Questo abuso ha gene-rato non pochi problemi, in alcuni casi anche ri-schiando di complicare irrimediabilmente l'interven-to delle autoambulanze e dei Vigili del Fuoco. Conla neve alcuni rami hanno ceduto e per giorni so-no rimasti in bilico, sospesi nell'aria fino a quandouna sera di qualche settimana fa, di fronte al peri-colo imminente per la caduta, sono stati chiamati iVigili del Fuoco per rimuoverli. Tutto avveniva alle22 della sera. Panico nella via perché le auto par-cheggiate in sosta vietata hanno ostacolato il pas-saggio del camion dei pompieri. Pur di passare nonsolo si è piegato un paletto della segnaletica, maaddirittura c'è stato bisogno di rimuoverle due au-to parcheggiate in sosta vietata appunto.
L'operazione si è protratta fino alla mezzanotte,generando lo scontento e la polemica fra i cittadi-ni del quartiere che si dicono esasperati da questasituazione nonché preoccupati; dato che preceden-temente il passaggio è stato ostacolato anche al-le autoambulanza che hanno dovuto ritardare ilpronto intervento. Massimo Fonti, Presidente del-la Commissione Lavori Pubblici e Mobilità ha cosìcommentato la situazione " Tra Torre Maura e Giar-dinetti abbiamo grossi problemi di viabilità per viadelle strade troppo strette. Nel caso specifico di viaGiacinto Martorelli l'unica soluzione oltre quella na-turalmente di un intervento da parte dei Vigili conle contravvenzioni, sarebbe quello delle istallazio-ni parapedonali. Queste però richiedono una spe-sa che non siamo nelle condizioni di affrontare. Gliassessori anziché starsene seduti al bar a prende-re caffè o nelle stanze dei loro uffici dovrebbe an-dare in giro a cercare le risorse, altrimenti i proble-mi del territorio non si possono risolvere. Credo siaarrivato il momento di fare opposizione e non mag-gioranza stando così le cose". Insomma viste le di-chiarazione agli abitanti di via Giacinto Martorellinon resta che rivolgersi alla centrale operativa deiVigili Urbani, ai consiglieri, invece, di darsela gam-ba visto che le calamità naturali stanno per abbat-tersi sulle loro teste. STEFANIA PANETTA
UN DIVIETO DI SOSTA NON RISPETTATO GENERA IL PANICOIN VIA GIACINTO MARTORELLI ANCORA UNA
VOLTA I VIGILI DEL FUOCO STENTANO AD IN-TERVENIRE.
MASTERPLAN, CHE FINE HAI FATTO?INTERVENTO DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DI TOR BELLA MONACA, MEGLIO NOTO COME MASTERPLAN. ANNUNCIATO DAL SINDACO GIAN-NI ALEMANNO NELL'ORAMAI LONTANA ESTATE DEL 2010 A CORTINA, IL PROGETTO PARE ESSERE FINITO NEL DIMENTICATOIO.
TORRI NUMERO 9 ANNO V 19
Grandi progetti per Roma, che da cir-ca una decina di anni si mostra acittadini e turisti in una fase di pe-
renne restyling. Un numero indefinito dicantieri, aperti o in letargo, puntellano tut-to il territorio, e tra le opere ormai quasicertamente arenate, come la Città delloSport di Tor Vergata, e quelle che seppurea rilento procedono ancora, come i lavoriper la Metro C, tela di Penelope per eccel-lenza, i lavori pubblici e le grandi opere sipropongono di trainare lo sviluppo della cit-tà.
Tra queste c'è la tratta di collegamentodi trasporto metropolitano tra Anagnina eTorre Angela, che interessa in egual modoottavo e decimo municipio, e che sembranon essere accettato di buon grado da tut-ti i cittadini. Il progetto prevede la realiz-zazione di una metro leggera, funzionale,economica e di più facile gestione rispettoal progetto classico previsto dal PRG. Die-ci fermate distribuite su sei chilometri emezzo di linea, che collegherebbero i poliattrattivi dell'area sud-orientale della capi-tale: la stazione A di Anagnina, la nuovacentralità Romanina, l'omonima area com-merciale, il nuovo Campus universitario diTor Vergata, il Policlinico.
Nelle linee fondamentali il progetto sem-bra essere virtuoso, teso al raggiungimen-to di obiettivi specifici: la realizzazione diun collegamento funzionale con l'area ur-bana esterna al GRA, il filtraggio dell'inten-so traffico proveniente dai Castelli, il mi-glioramento della viabilità generale.
All'apparenza un gran bel progetto, al-meno sulla carta, e quanto meno fino altratto finale di Torre Angela. È qui che sor-gerebbero i problemi per gli abitanti del no-stro municipio. Alla stazione di Torre An-gela infatti il progetto affianca anche quel-lo che dovrebbe essere il deposito e l'offi-cina delle vetture del servizio. Uno sguar-do al progetto e la testimonianza di MariaVittoria Molinari, presidente del Cdq di TorBella Monaca e cresciuta a Torre Angela,sono sufficienti a chiarire il disappunto:l'area individuata per il deposito/officina ri-cadrebbe all'inizio di via di Torrenova, areadensamente popolata e già sufficientemen-te dequalificata, anche senza la presenzadi un deposito. L'officina poi che sarebbe aregime continuo creerebbe una fonte di di-sturbo alla "quiete" del quartiere.
I cittadini hanno avuto modo di espri-mere i loro pareri il giorno 7 maggio, datadell'incontro previsto dal Regolamento di
partecipazione dei cittadini alla trasforma-zione urbana, come da delibera comunaledel 2006.
In via Capitan Bavastro, sulla CristoforoColombo, i cittadini dei due municipi han-no dunque partecipato all'assemblea, nontraendo dall'incontro alcuna rassicurazio-ne, almeno per quanto riguarda gli abitan-ti delle Torri. Che hanno visto nella convo-cazione il classico zuccherino che serve adedulcorare un'amara decisione che pare es-sere già stata presa, "altrimenti non si spie-gherebbe un progetto pronto già prima del-la consultazione con i cittadini", secondo laMolinari.
Sul sito del Comune di Roma, Diparti-mento Mobilità e Trasporti, in relazione al-la partecipazione dei cittadini alle fasi de-cisionali della razionalizzazione della cittàsi legge che "la città vera è quella degli abi-tanti": se non si tratta solo di uno slogan,i cittadini di Torre Angela sarebbero benlieti di vedere applicato questo principio. Eporteranno avanti la loro contrarietà ad unasoluzione che sembra approssimativa e co-me sempre tesa alla soddisfazione di inte-ressi sempre particolari. Noi continueremoa vigilare sui metodi di progettazione e direalizzazione di quest'opera. E saremo ingrado di dirvi se quella della partecipazio-ne dei cittadini alla progettazione del benecomune non sia solo una formula adotta-ta per annullare le contestazioni ancora pri-ma che queste abbiano modo di prendereforma. LUCIA BRAICO
Anagnina - Torre Angela, metro leggera per una nuova viabilitàIL PROGETTO COMUNALE PREVEDE UNA TRATTA METROPOLITANA DI RACCORDO DI
CIRCA 6 KM. AI CITTADINI DI TORRE ANGELA PERÒ IL PROGETTO NON CONVINCE.Erano 100 le piazze, nell'area capitolina,
decretate ad essere realizzate ai tempi diRutelli. Alcune sono state già create altre so-no in corso di realizzazione mentre per altrei tempi stanno diventando decisamente piùlunghi. È il caso di quell'area che si trova allato sinistro della Scuola Primaria Basile di viaMerope, nel quartiere di Torre Angela. Un'areaverde e incolta che quando verrà modificatain piazza oltre a conferire maggiore dignitàalla zona, sarà centro di aggregazione per gliabitanti del quartiere e per i genitori che ognigiorno aspettano i loro figli all'uscita della scuo-la. Proprio per questo il consigliere AntonioVillino si è deciso a raccogliere le istanze deigenitori attraverso una raccolta firme. Sonostati, infatti, in 300 i cittadini che chiedononon solo la realizzazione della piazza ma an-che un'area pedonale davanti la scuola pergarantire la sicurezza dei bambini.
"E' un peccato vedere questo spazio inuti-lizzato, quando potrebbe essere una risorsa.Inoltre l'area pedonale è necessaria perchéper i bambini è diventato pericoloso entraree uscire dalla scuola. Ed è per questo che misono fatto promotore di questa iniziativa" haspiegato Villino. Probabilmente non sarà quel-la la piazza che gli abitanti di Torre Angelaaspettano da anni per il quartiere. La stessache gli è stata promessa dal Sindaco Aleman-no ma come dire meglio che niente, soprat-tutto se molti di quei cittadini potranno go-derne quando sarà realizzata. Ora bisognaaspettare che le istanze siano presentate at-traverso un atto in Consiglio e solo dopo al-lora si saprà se e quando le opere potrannoessere realizzate. STEFANIA PANETTA
TORRE ANGELA: 300 FIRME
PER LA PIAZZA E L'AREA PEDONALE
A VIA MEROPE CITTADINI E GENITORI INSIE-ME PER LA SICUREZZA E LA RIQUALIFICAZIONE.
Avevamo lasciato i commercianti di via Sisenna ancora inattesa dell'apertura del nuovo mercato coperto, dopo la
consegna bluff delle chiavi. Distribuite infatti quelle dei sin-goli box, nessuno si era fatto carico di assegnare la chiavedel portone principale: il mercato è di fatto ancora chiuso.
Si è svolto, così, su queste premesse, a fine aprile un in-contro fra l'Assessore alle attività produttive Mario Brunetti ei commercianti. Molto lasciava presagire che si aspettasse lascadenza elettorale per consegnare il plateatico e prendersii meriti. I nostri sospetti, anche questa volta, non sembra sia-no stati sconfessati. La tavola rotonda, boicottata da una par-te degli assegnatari dei box della nuova struttura per "scar-sezza di serietà", avrebbe dato, secondo gli invitati, pochifrutti. Gli esercenti, guidati da Angelo Bianchi, avevano infat-ti ispezionato buona parte dei nuovi mercati circostanti per
fare un paragone e avanzare richieste non solo sull'aperturama in materia di serrande automatiche, pannelli e impiantielettrici di qualità e di cui il mercato non sarebbe dotato.
L'Assessore ha chiesto di sottoscrivere un memorandumin cui riportare tutte le esigenze, sottolineando però, parreb-be, che in VIII le risorse finanziarie per coprire gli interven-ti, al momento, non ci sono. "Se andrà bene, installeremo anostre spese e avremo un rimborso a data da destinarsi", ciracconta Angelo. Secondo Brunetti "si sta aspettando di ul-timare in accordo con l'Assessore del Comune Bordoni e il Di-partimento alle attività produttive ed economiche. Quanto alsoddisfare le richieste presentate, ci faremo carico di un even-tuale sgravio sull'affitto dei box o di un successivo rimborso".
Il sospetto, a questo punto, è che la mela avvelenata del-le spese venga scaricata direttamente sulla Giunta che vin-
cerà le prossime elezioni: in sostanza, dovrà sborsare - echissà quando - chi otterrà la nuova maggioranza. Come ègià accaduto, quando nel 2002, il vecchio mercato venne ri-dimensionato dai commercianti che riposizionarono alcunibox. A proprie spese. La Giunta di allora - questa volta di cen-trosinistra - pare si impegnò anch'essa per un rimborso che,ad oggi, con l'alternarsi dei vari presidenti, non sarebbe an-cora arrivato. Brunetti assicura che "l'apertura è fissata perla fine dell'estate" e che si farà "carico fino alla fine della le-gislatura degli impegni presi".
Secondo Fabrizio Scorzoni, capogruppo PD "Se non si riu-sciranno a mettere a punto le richieste dei commercianti,evento probabile, si finirà per ritardare ancora l'apertura diuna struttura che nel 2008 era pressocché ultimata". Stare-mo a vedere. SILVIO GALEANO
DOPO L'INCONTRO DEL MESE SCORSO FRA L'ASSESSORE BRUNETTI E I COMMERCIANTI SI IPOTIZZA L'APERTURA DOPO L'ESTATE, MA MANCA COMUNQUE LA COPERTURA PER IMPORTANTI RIFINITURE.
MERCATO DI TORRE SPACCATA, CONTINUA IL GIOCO ELETTORALE
TORRINUMERO 9 ANNO V20
Il passaparola è stato veloce, e ha subi-to riunito i cittadini che da un po' di tem-po a questa parte attendono, sembre-
rebbe invano, l'assegnazione di alloggi po-polari che spetterebbero loro di diritto. Pe-rò neanche il rigore del diritto basta ad ac-celerare la burocrazia, che mai come in que-sto caso è in una fase di totale stallo.
Le liste di assegnazione degli alloggi po-polari, che dovrebbero procedere per an-zianità e per punteggio, sono bloccate, epare che Ater e Comune di Roma non rie-scano ad uscire da questo impasse. Così,mentre un elevato numero di alloggi vieneliberato e resta nell'attesa di essere riasse-gnato, i cittadini continuano a reclamare untetto.
Ciò che fa più rabbia è proprio lo stato incui poi versano gli appartamenti che torna-no nelle mani dell'Ater: l'ente trova più con-veniente murarne gli ingressi impedendol'accesso ad "estranei" piuttosto che met-ter mani a procedure che, se sbloccate, ri-solverebbero il problema abitativo di moltagente.
E proprio nell'attesa di questo "sblocco"i cittadini hanno deciso di non restare iner-
mi davanti ad una simile situazione, trovan-do più conveniente l'occupazione abusivadegli stessi alloggi liberati.
In via Annibale Calzoni, affacciato su piaz-za Erasmo Piaggio, a Villaggio Breda, erapresente proprio uno di questi appartamen-ti, non abitato e dall'ingresso murato. Cosìun manipolo di cittadini, guidati da LucianoIallongo e da Pasquale Nappo (nella foto),si sono dati appuntamento per il giorno 8maggio in piazza Erasmo Piaggio, per pro-cedere all'occupazione di protesta e simbo-lica di quella casa.
La sorpresa però è stata vedere che qual-cun altro, sicuramente in stato di bisogno,ha preceduto questa manifestazione di pro-testa. Alle undici del mattino dell'8 maggio,la parete in muratura che bloccava l'acces-so all'appartamento, era già stata abbattu-
ta, e lucchetti bene in vi-sta hanno dato la confer-ma ai sospetti: qualcunoaveva già occupato. Pocomale per i movimenti deldiritto all'abitare, per cui
tutti i cittadini che versano nellostato di bisogno hanno il diritto di
cercare di uscirne, ma il rammarico è con-tro "un'amministrazione che ci spinge nel-l'illegalità. Noi non vorremmo occupare, esiamo in attesa dell'assegnazione ufficialedegli alloggi. Ma se le liste restano blocca-te l'incentivo a procedere in modo autono-mo è evidente. E diventiamo occupanti abu-sivi, quando la casa spetterebbe di diritto"dice Iallongo. Che nel frattempo annunciauna vertenza nei confronti del Comune edell'Ater.
Per Pasquale Nappo, ASIA "l'Ater si giu-stifica avanzando argomenti di natura for-male, tipo che i termini del bando per l'as-segnazione delle case sarebbe chiuso daldicembre 2009. Se così fosse, chiediamosolo una delibera che prolunghi i termini.Oggi ci sono circa 2000 persone in attesadi assegnazione". LUCIA BRAICO
Passano le stagioni e via Ingegnoli, TorVergata, resta sempre uguale. Sempre
una strada privata di cui però non si sa a chispetta la titolarità, e con questa la cura e lamanutenzione della stessa.
Si tratta sempre della stessa strada checollega, tramite un percorso dissestato e po-co illuminato, via Casilina a via della Tenu-ta di Torrenova e che, se non fosse per lapresenza di autoparcheggi, sarebbe com-pletamente deserta per quasi tutta la sualunghezza.
È su questa strada chequalcuno ha visto bene dicrearci una piccola discari-ca abusiva, nella quale ven-gono abbandonati rifiuti diogni genere, dagli inertiscarti dei lavori edili, aglielettrodomestici ormai in disuso. E con l'ar-rivo della bella stagione, se l'aspetto este-riore della strada sembra essere migliore,la sostanza non cambia.
Le stagioni continuerannoa passare, e forse via Inge-gnoli resterà a lungo la stra-da di servizio che, oltre cheunire due punti nello spazio,funge tranquillamente da di-scarica locale. LUCIA BRAICO
Liste Ater bloccate, i cittadini occupano a Villaggio Breda
VIA INGEGNOLI, TOR VERGATA: LA PRIMAVERA CAMUFFA LA PICCOLA DISCARICA
MARCIAPIEDI VILLAGGIO BREDA:A CHI TANTO, A CHI NIENTE
ANCORA BLOCCATE LE LISTE DI ASSEGNAZIONE I CITTADINI DECIDONO DI OCCUPARE SIM-
BOLICAMENTE UN APPARTAMENTO, MA TROVANO UNA SORPRESA …
STANNO PER ESSERE RIDOTTI I MARCIAPIEDI
DI VILLAGGIO BREDA. E IN VIII MOLTI QUAR-
TIERE NON NE HANNO PROPRIO …
Mentre quasi tutte le strade dei quartie-ri del municipio, dalle più piccole fino
anche alle arterie principali, lamentano l'as-senza di marciapiedi, spesso sostituiti da pa-rapedonali o dal massimo livello di attenzio-ne da parte dei pedoni, in piazza ErasmoPiaggio si procede al contrario.
Entro breve, gli spaziosi marciapiedi checosteggiano la piazza vedranno ridotta la lo-ro superficie, a favore della creazione di po-sti auto. In effetti questa sembra essere lacosa migliore per i cittadini della Breda, cheseppur dotati di marciapiedi, ne hanno sem-pre visto ostacolato l'uso. E proprio a causadell'usurpazione da parte delle automobili,che, in assenza di aree di parcheggio ade-guate, usavano appunto i marciapiedi comearea di sosta. Impedendo di fatto ai cittadi-ni di percorrerli liberamente.
I lavori di ridimensionamento dei marcia-piedi erano in calendario ormai da lungo tem-po, da quando cioè alla Presidenza del Mu-nicipio c'era ancora Giuseppe Celli della Li-sta Civica. E proprio la Lista Civica ha porta-to avanti il progetto, richiedendone i fondi efacendolo rientrare all'interno di un appaltodi ristrutturazione più complessivo, che ol-tre piazza Piaggio, interessa l'asfaltatura dialtre strade e per altri quartieri, fino ad arri-vare a Giardinetti. E proprio questa delibe-ra, maturata nelle stanze consiliari del Cam-pidoglio per lungo tempo, permette oggi ilridimensionamento dei marciapiedi a Villag-gio Breda, lavori per i quali la base d'asta eradi circa 50mila euro lordi e che, tra ribassi eoneri sulla sicurezza costeranno all'incirca30mila euro.
I cittadini del quartiere sembrano esseresoddisfatti di questa decisione, proprio per-ché fino ad oggi l'uso di quei marciapiedi eradi fatto impedito. Ma mentre a Villaggio Bre-da di marciapiedi ne hanno tanto da chieder-ne un ridimensionamento, per le strade del-l'intero Municipio assumono la caratteristicadi beni rari e introvabili. LUCIA BRAICO
Ancora un accumulo di rifiuti, in VIII. Invia Laerte, nell'area di sosta che si tro-
va subito dopo l'entrata del centro commer-ciale Dima Shopping, ci era stata segnala-ta una piccola discarica abusiva. Particolar-mente visibile, perché proprio a ridosso del-la strada.
A quanto pare - una buona notizia - granparte dei calcinacci presenti sono stati por-tati via. C'è da dire che restano ancora ag-glomerati vari di spazzatura, dei residui diun fuoco notturno e la pavimentazione inparte divelta. Ci auguriamo che l'opera dimanutenzione prosegua, quindi, fino a com-pleto restauro dell'area. SILVIO GALEANO
OPERA DI PULIZIA VICINO AL CENTRO COMMER-CIALE DI TORRE ANGELA
MANUTENZIONE IN VIA LAERTE
Tonnellate di rifiuti rimosse grazie ad un in-tervento dei mezzi AMA volto a bonificare
due aree verdi che si erano trasformate in di-scariche abusive. 100 tonnellate, i numeri par-lano da soli, tra via di Tor Bella Monaca e viaAgostino Mitelli.
L'intervento volto alla riqualificazione delledue aree, avvenuto lo scorso 14 maggio è sta-to disposto dall'ufficio coordinamento politicheper la sicurezza di Roma Capitale. Oltre agli ad-detti dell'azienda AMA, sul posto, a coadiuva-re gli addetti della municipalizzata, erano pre-senti anche gli uomini dell' VIII gruppo dellaPolizia di Roma Capitale. Nell'operazione di bo-nifica sono stati impegnati otto operatori, sup-portati da diversi mezzi: 2 autocarri con cas-sone scarrabile da 30 mc, 1 bob-cat, 1 palagommata e un mezzo a vasca. Molto soddisfat-to della riuscita della bonifica si è detto anchePiergiorgo Benvenuti, Presidente di AMA s.p.ail quale, in una nota pubblicata sul sito del-l'azienda ha reso noto che: "Si è trattato di unintervento straordinario necessario a ripristi-nare il decoro in due aree verdi degradate nell'VIII municipio. Grazie alle nostre unità addet-te a queste operazioni - conclude Benvenuti -sono state rimosse e avviate a corretto smal-timento circa 100 tonnellate di rifiuti vari".
Quest'intervento segue quello avvenuto die-ci giorni fa, il 5 maggio scorso, nei quartieri diVillaggio Falcone e Colle degli abeti dove gli ad-detti ama supportati da diversi mezzi, sono riu-sciti a rimuovere e avviare allo smaltimentocirca 30 tonnellate di rifiuti. Anche in quel ca-so Piergiorgio Benvenuti ha sottolineato l'im-pegno quotidiano di AMA s.p.a sul territorio.Diversi, infatti, sono stati gli interventi di bo-nifica che negli ultimi giorni sono stati effet-tuati in molte zone della capitale, chiaro se-gno della presenza di AMA sul territorio.
ANDREA CAVADA
TOR BELLA MONACA: BONIFICATE
DUE DISCARICHE ABUSIVEGRAZIE ALL'INTERVENTO DI OTTO OPERATORI
AMA, SUPPORTATI DA DIVERSI MEZZI, SONO STA-
TE RISANATE DUE AREE VERDI, TRA VIA DI TOR
BELLA MONACA E VIA AGOSTINO MILITELLI.
TORRINUMERO 9 ANNO V22
Sono partiti da un paio di settimane isondaggi archeologici in via del Tor-raccio. Le ruspe hanno subito allerta-
to i cittadini di Villaggio Bre-da, Fontana Candida, VillaVerde, e Gaia Domus, chehanno convocato una pubbli-ca assemblea per incontrarele istituzioni (che non si so-no presentate). Insomma, aquanto pare si sta dando ilvia ai discussi piani di zonaB64, Casale Cesaroni, e D11, Grotte Celo-ni. Parliamo di piani di edilizia 167, quindicalmierata, diventati in seguito allo stravol-gimento di Alemanno quasi per metà di nor-male edilizia privata.
Son partiti dunque gli scavi, nonostantel'opposizione dei cittadini, un ricorso al Tarancora da discutere, una richiesta di vinco-lo al Ministero dei Beni Culturali. "Il perico-lo - recita il volantino - è che eventuali re-
perti vengano portati via periniziare subito le costruzio-ni". "Da 163mila metri cu-bi del primo piano di zonasiamo a 279mila, più 60%.120mila di questi sono pri-vati, il resto convenzionati.Inoltre sono piani di zona
che non hanno gli elementi di base per an-dare avanti: non ci sono infrastrutture, iservizi sono stati ridotti, devono essere del20% ma sono stati ridotti al 5%", denun-ciano i comitati. Tra l'altro, "bisogna sorve-gliare gli scavi". Le istituzioni municipali in-vitate, a partire dal Presidente, mancano.C'è invece l'opposizione. Ci sono i consiglie-ri comunali Nanni del Pd e Quadrana (LC),il consigliere regionale Celli, i consiglieri mu-
nicipali Grasso, Contartese. C'è Scipioni, c'èCatracchia di Fds, e farà una capatina an-che il capogruppo Pd Scorzoni.
"Non siamo contrari alle 167; - spiegaNanni - ma non ci piace la speculazione,queste cose in cui ci trovi dentro di tutto eil contrario di tutto. Il commerciale che ma-gari non è appetibile e diventa anch'essoresidenziale. Sono l'unico che ha votatocontro i PdZ in consiglio". Poi annuncia su-bito un'interrogazione al sindaco e all'as-sessore Corsini su quegli scavi. Grasso ri-corda Colle degli Abeti e si scaglia controle 167 gestite da Alemanno. "Non ci piac-ciono le 167 gestite da questi personaggiqui, persone che fanno le case e lascianola gente senza servizi". Catracchia e Qua-drana parlano di VIII municipio come Mes-
sico degli Usa, ricordando anche la disca-rica. Contartese invece polemizza coi cdq:"Avete invitato le istituzioni e non si sonomai presentate, neanche stasera. Per la se-conda volta abbiamo visto Quadrana e Nan-ni. Nanni abita in queste zone, lo dobbia-mo utilizzare questo consigliere del nostroquartiere. Ma fino all'altro giorno l'abbiamolasciato da parte".
I PdZ in questione nascono, dicevamo,come piani di edilizia 167, ossia di ediliziacalmierata o popolare, con Veltroni nel 2007.Già allora furono avversati dai cittadini edalla stessa maggioranza di centrosinistradel Municipio, che in consiglio votò contro.Oggi, con le varianti approvate da Aleman-no, le cubature aumentano sensibilmente,e anche la filosofia della 167 è stravolta. Iltutto senza servizi e infrastrutture adegua-te. Per questo i cittadini appena hanno vi-sto gli scavi si sono allertati.
DAVIDE LOMBARDI
Nello scorso numero abbiamo accenna-to alla questione del marciapiede di via
della Tenuta di Torrenova, nella parte in cuici sono le case popolari. Un marciapiede inu-tilizzabile per disabili e anziani, dissestatodalle radici dei pioppi. E un marciapiede chefa dibattere: anche su una tv locale si è par-lato della questione. La tirò in ballo il consi-gliere Grasso, poi ci furono anche le telefo-nate della Presidente del Comitato Isveur diTor Vergata Luana di Benedetto e del Presi-dente della Commissione Lavori Pubblici Mas-simo Fonti.
"La Commissione Lavori Pubblici si è re-
cata sul posto - spiega Fonti - E' emerso che,a causa dei pioppi, per ripristinare il mar-ciapiede occorre tagliare le radici, quindi uc-cidere gli alberi. I tecnici, a livello di battu-ta, mi hanno detto che sarebbe meglio eli-minare gli alberi e rifare il marciapiede". Unaspesa ingente. "Sono circa 20 alberi, poi varifatto il marciapiede, ripiantati altri alberi.La spesa è notevole, e forse oggi, viste leesigue risorse, sarebbe meglio fare un mar-ciapiede dove non c'è per dare maggiore si-curezza". Per Grasso invece la grande man-canza di Fonti è una. "Perché non è mai an-dato lì con l'Ufficio Giardini per farsi dire
quanti e quali alberi vanno effettivamentetagliati?". "Quando fu portata la cosa in Com-missione Fonti disse a Grasso che non face-va favoritismi; - spiega Luana Di Benedet-to - poi si alzò dall'aula e se ne andò. Ma luinon deve pensare a un favoritismo versome, io ce la faccio a camminare su quel mar-ciapiede. Deve pensare a tutti i bambini, glianziani, i disabili. La Breccia disse addirittu-ra di fare un'aiuola al posto del marciapie-de, e di allargare quello dall'altro lato dellastrada. E poi dove passano le macchine?".
Polemiche a parte, Fonti fa una promes-sa. "Prendo l'impegno di andare a verifica-re con l'ingegner Contino uno studio di fat-tibilità. Ossia un progetto preliminare concomputometrico, i costi". Quel giorno ci sa-remo anche noi, e ci sarà anche Luana DiBenedetto. DAVIDE LOMBARDI
FONTI, IL COMITATO ISVEUR TOR VERGATA E I MARCIAPIEDI DI VIA DELLA TENUTA DI TORRENOVA
PARE CHE SI STIA DANDO IL VIA ALLE DENSIFICAZIONI PREVISTE DAI PIANI DI ZONA
GROTTE CELONI E CASALE CESARONI. I COMITATI HANNO SUBITO CONVOCATO UNA PUB-BLICA ASSEMBLEA CON LE ISTITUZIONI. CHE SI SONO ASSENTATE LASCIANDO CAMPO LI-BERO ALL'OPPOSIZIONE.
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI CI SPIEGA CHE PER RIFARE I
MARCIAPIEDI VANNO ABBATTUTI GLI ALBERI. MA PROMETTE: "ANDREMO A VERIFICA-RE CON GLI UFFICI, E FAREMO UNO STUDIO DI FATTIBILITÀ AL PIÙ PRESTO".
Sondaggi archeologici in via del Torraccio di Torrenova, cittadini in allerta
DONNE E POTERE, SE NE PARLA ALL'AMALDI
C'È DA FARE IN VIA ARTUSI
Nel ciclo degli incontri organizzato da Benedetto Ce-sarini, di "Ottavo Atto", "Educazione e mafia: Con-
versazioni per una cultura della legalità" il tema princi-pale è stato il legame tra la donna e il potere. Relatori:Oretta di Carlo, psicologa e Presidente di Forma & Azio-ne, Elisa Rocca, Massimo Roberto Beato e Jacopo Bez-zi, registi dello spettacolo teatrale "Donne di Mafia", chesi terrà il 9 e 10 giugno al Teatro di Tor Bella Monaca.
La prima ha raccolto argomentazioni per far ottene-re alle donne un ruolo più importante: sono più le donne a prendere la laurea degli uomini intutto il territorio Italico e soprattutto nel Lazio e inoltre uno studio della UE dimostra come seci fosse una parità di assunzione al lavoro vi sarebbe un aumento del PIL (Prodotto Interno Lor-do) del 30% e infine nelle coppie più acculturate c'è una migliore divisione dei lavori domesti-ci e quindi la donna non è relegata ad "ancella del focolare". I tre registi hanno presentato in-vece lo spettacolo teatrale da loro diretto che si concentra sul famoso caso delle "donne in di-giuno": dopo le stragi che uccisero Giovanni Falcone prima e poi Paolo Borsellino delle donnesi ribellarono al sistema mafioso decidendo di non mangiare e cercando di riappropriarsi delproprio corpo e di una collettività omertosa; desiderando come unica pietanza la giustizia peri martiri dello stato. Ciò che è necessaria è una cultura nuova che sradichi le differenze di ge-nere partendo ad esempio dalle discriminazioni di linguaggio. ANDREA COLAFRANCESCHI
Se per l'area verde intitolata all'ispetto-re Tufilli qualcosa si è smosso, c'è da di-
re che, in quanto a necessità di manuten-zione, il parco è in buona compagnia. Pro-prio in una strada attigua all'entrata - viaGiovanni Artusi - do-po un giro di perlu-strazione con il Pre-sidente del Comita-to di Quartiere, Ful-vio Di Paola, e il con-sigliere di opposizio-ne in quota UDC An-tonio Villino, segna-liamo in diversi pun-ti accumuli di rifiuti.Soprattutto all'incrocio con via Jacopo Tor-riti, nella stradina sterrata che diversi citta-dini utilizzano come passaggio pedonale perarrivare più velocemente in via GiovanniRosini. Qui e lì, inoltre, il marciapiede è dan-neggiato e un tombino, rimasto completa-mente scoperchiato, è un rischio per i pe-doni; un altro di questi, infine, è rimasto ot-turato ed è causa, a volte, di fuoriuscita diacqua da quelli circostanti. Non ultimo, cisarebbe da ripensare la sistemazione deicassonetti perché per i veicoli in uscita dal-la via riducono notevolmente la visibilità suvia Cristofano Robetta; su questi ultimi, Vil-lino afferma di averlo fatto più volte pre-sente in Consiglio. Non sembra sia statoascoltato… SILVIO GALEANO
QUANTE DONNE OGGI DETENGONO VERAMENTE IL POTERE? QUESTO IL TEMA DELL'EVEN-TO TENUTOSI IL 5 MAGGIO AL BIBLIOPOINT DEL LICEO SCIENTIFICO EDOARDO AMALDI
LA STRADA CHE DA VIA DI TORRENOVA
SFOCIA NELLA PIAZZA DEL PARCO HA BI-SOGNO DI INTERVENTI.
TORRI NUMERO 9 ANNO V 23
Si è svolta nel pomeriggio di venerdì 11maggio la prima festa della Primave-ra Tricolore. Ideata e organizzata su
iniziativa personale del consigliere e Presi-dente della Commissione Sicurezza Vendet-ti assieme alla Casa del Cittadino e all'asso-ciazione Fare Verde, con l'intenzione di farvivere consapevolmente alla cittadinanza ilparco di via San Biagio Platani, la festa havisto la partecipazione di circa 800 persone.
"Quale modo migliore di far avere espe-rienza del parco alle persone se non richia-mandole con una festa? Tentando di sensi-bilizzarle, inoltre, all' amor di patria - ci rac-conta il consigliere Vendetti - In questi tem-pi, anche a causa del governo Monti, si stan-no tartassando l'identità e la sovranità na-zionale mentre è bene ridare italianità, so-prattutto facendo scoprire il tema della pa-tria ai bambini". Durante la festa, in cui so-no intervenuti anche la banda dei vigili ur-bani e Antonio Giuliani, sono state conse-gnate a tutti bandiere tricolori e pergame-ne con il testo integrale dell'inno di Mame-li. Dei volontari delle associazioni hanno inol-tre intrattenuto i più piccoli con spettacoli inmaschera e distribuito ai cittadini da man-
giare e da bere. È stata inoltre premiata,con targhe e medaglie, la squadra di palla-canestro del vicino liceo Amaldi, vincitricedei campionati nazionali. "Premiarli è statoun altro modo per ridare lustro al nostro Mu-nicipio.
Visto il successo della manifestazione -annuncia Vendetti - ho deciso di presenta-re in consiglio una mozione per intitolare ilparco all'Italia". Sono, infatti, presenti tri-colori e nessuna bandiera di partito. Comun-que, salendo sul palco, ci ha tenuto a por-tare i suoi saluti il presidente Lorenzotti. Pre-senti anche l'Onorevole Marsilio, il consiglie-re regionale Chiara Colosimo, il capogrup-po Pdl VIII Municipio Battistini, il consiglie-
re Pdl Fonti e Raffaella Saraceni, consiglie-re del Comune di Gallicano. Per l'associazio-ne Fare Verde era presente Cinzia Negri e ilvolontario Aldo Cardoni, che ha collaboratoattivamente alla manifestazione. La festa hapotuto vantare anche del contributo di al-cuni esercizi commerciali che hanno offertai loro prodotti come: il Bar Piermarini, la piz-zeria Pizzhoria, i panettieri di via San BiagioPlatani, il Bar Giusto.
Alla festa sono anche intervenuti la ban-da musicale della polizia municipale e i clowndella società Bomba. Un contributo partico-lare è stato anche svolto dalla società MGSecurity che si è occupata di vigilare la zo-na. SILVIO GALEANO
Prima edizione della Primavera TricoloreDAL CONSIGLIERE NANDO VENDETTI (PDL) E DALLA CASA DEL CITTADINO, UN'IDEA
PER VIVERE IL PARCO DI VIA SAN BIAGIO PLATANI.
L’ASD Basket Torre Maura è una di quel-le tante realtà attive sul territorio e
impegnate nella creazione di servizi che, alivello di offerta pubblica, sono carenti senon addirittura inesistenti. L'associazione,servendosi della palestra della scuola ele-mentare "Corrado Corradi" di via dell'Aqui-la Reale secondo i termini di una conven-zione con il Municipio, offre ai ragazzi del
quartiere la possibilità di praticare il basketa costi contenuti e di sottrarre quindi le lo-ro energie e le loro potenzialità ad una re-altà che avrebbe ben poco da offrire.
E proprio il deficit strutturale del quar-tiere, insieme al servizio di qualità offerto,hanno permesso all'associazione di diven-tare, in pochi anni, un punto di riferimen-to stabile e attrattivo nei confronti dei ra-gazzi e delle famiglie.
Il presidente dell'associazione, DaniloPonzo, è orgoglioso del lavoro di formazio-ne sportiva che l'ASD riesce a mandareavanti sul territorio, come è orgoglioso del-la convergenza di altre realtà simili nel de-siderio di realizzare per i propri ragazzi unfuturo migliore in un territorio migliore.
Una prova concreta di questa tendenzaè stato proprio il torneo di basket tenuto-si lo scorso mese a Ponte di Nona, che havisto la partecipazione di tutte le associa-zioni sportive del Municipio. L'ASD TorreMaura nasce a giugno del 2009 e dal gior-no della sua nascita ad oggi ha attuato lasua offerta in modo continuativo e apertoa tutti. "Continuiamo nella nostra attività,e riusciamo ad essere un punto di riferi-mento nel quartiere, sebbene le necessitàlogistiche sono sempre più pressanti. Avrem-mo bisogno di altri spazi, perché le iscri-zioni aumentano e i bambini crescono";questa l'unica richiesta avanzata da Rober-to Massari, socio dell'ASD, per quanto dalprimo anno "sono aumentate le possibili-tà di spazio e soprattutto di tempo da de-dicare ai ragazzi". L'orgoglio dell'associa-zione, per Flavio Valerio, è quello di esse-re riusciti a portare avanti le attività in ma-niera del tutto autonoma, nonostante il pe-so materiale sia stato accusato.
Al momento l'ASD Torre Maura conta cir-ca una settantina di piccoli iscritti, e ha inprogramma una serie di eventi sportivi incollaborazione delle altre associazioni ter-ritoriali. LUCIA BRAICO
BASKET A TORRE MAURA, L'ASD PUNTO
DI RIFERIMENTO PER I PICCOLI CESTISTI
CORRI NEL CAMPUS A TORRE ANGELA
UNA REALTÀ SPORTIVA CHE FUNGE DA PUNTO
DI RIFERIMENTO PER I GIOVANI A CUI LE ISTI-TUZIONI PERÒ NON TROVANO UNO SPAZIO.
Si è svolta domenica 13 maggio la XIIedizione di "Corri nel campus", una ga-
ra podistica di solidarietà con partenza e ar-rivo nella piazza del Torraccio di Torrenovaa Torre Angela.
Circa 1.500 partecipanti per 9.700 metridi percorso che include, oltre una delle prin-cipali strade del quartiere, via Cambellotti,via Oxford fino a via di Tor Vergata. Un iti-nerario tra le borgate della periferia est diRoma. "Un'occasione per pubblicizzare e va-lorizzare Torre Angela - racconta VincenzoCiurleo, uno degli organizzatori - perché nelfare una manifestazione del genere nel cen-tro storico ovviamente si ha la certezza del-la partecipazione. Quantomeno per il fasci-no e la suggestione che suscita la città. Me-ravigliosa l'adesione che c'è stata". Il mag-gior numero di partecipanti finora registra-to. Dai diciotto ai settantacinque anni, divi-si per sesso e categorie. Sotto un sole co-cente, tipico delle più calde giornate estive.Della premiazione dei vincitori si è occupa-to il sindaco di Roma Gianni Alemanno, chesul palco della piazza si è mostrato ben lie-to di stringere mani, consegnare premi efarsi fotografare. Con lui del Municipio il con-sigliere Alberto Grazioso e il Presidente del-la Commissione Cultura Antonio Villino.
Prima di andare via al Sindaco abbiamochiesto di commentare la situazione del Mu-nicipio VIII, che vanta la più alta concentra-zione giovanile di tutta Roma. "In questo bi-
lancio - spiega il Sindaco - quando la sini-stra ci permetterà di approvarlo, superan-do un ostruzionismo incredibile, ci sono 5milioni di euro tutti dedicati all'occupazionegiovanile. Sarà fatto un grande bando insie-me all'imprenditoria giovanile che metteràaltri 3 milioni e probabilmente arriveremo adieci milioni complessivamente. Per altra im-prenditoria giovanile per altro impiego e perservizio civile. In maniera tale da dare un'op-
portunità ai giovani. Massimo un mese. Ocomunque prima dell'estate". Dopo quattroanni, un Piano Investimenti che compren-de la parola "giovani". Puzza di campagnaelettorale… JESSICA SANTINI
INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ IN UNO DEI QUARTIERI PIÙ POPOLOSI DEL MUNICIPIO. TRA GLI
OSPITI IL SINDACO GIANNI ALEMANNO CHE HA PREMIATO I VINCITORI. E CI HA RACCONTA-TO DI NUOVI FONDI DESTINATI AI GIOVANI IN ARRIVO.
"Se Maometto non va alla montagna la montagna an-drà da Maometto" ed è quanto accaduto al degra-
do dell' VIII Municipio che anziché restarsene fuori da quel-la grigia oasi che ospita gli uffici dell'amministrazione mu-nicipale si è fatta avanti alle porte dell'entrata. In corrispon-denza del cancello che porta al parcheggio, lo spazio peril sottopassaggio pedonale, chiuso ormai al pubblico, è di-ventato location per i rifiuti ma anche rifugio per qualchesenza tetto; dal momento che tra i vari rifiuti c'è anche un materasso. Che nessuno se ne siaaccorto è da escludere vista la vicinanza ai locali del consiglio dove gran parte dei consiglie-ri è costretto a recarsi per l'attività consigliare, per l'appunto; eppure nessuno sembra cheguardi a quell'anfratto. Vien da pensare se non si adotta alcun provvedimento nemmeno incerti evidenti casi come possono sperare i cittadini che qualcosa di concreto per risolvere ildegrado sia fatto nei quartieri? Come sempre ai posteri l'ardua sentenza! STEFANIA PANETTA
SE NON HAI TETTO DOVE DORMIRE AL MUNICIPIO TROVERAI DI SICURO IL MATERASSO!
TORRINUMERO 9 ANNO V24
Al secondo turno, l'8 maggio 2012, sisono concluse le elezioni degli orga-ni rappresentativi studen-
teschi dell'Università Tor Verga-ta. Al primo turno non era sta-to raggiunto il quorum a causadelle pressioni e degli inviti alnon voto da parte dei sosteni-tori della destra universitaria,interessati ad andare in secon-do turno in previsione di probabili alleanzevincenti. E nonostante i pronostici fosseroazzeccati, il risultato ottenuto dalla sinistraè indice del vento di cambiamento che stasoffiando nel secondo ateneo romano.
Le forze di sinistra coalizzate nel colletti-vo Unileft e della rete Link Roma hanno pre-so piede tra gli elettori, ottenendo per la pri-ma volta un buon risultato. Rappresentan-ti della coalizione di sinistra sono stati elet-ti all'interno delle Facoltà di S.O.G.E.N.E.,dove il candidato al Consiglio degli Studen-ti ha ottenuto più di 540 voti, battendo di
gran lunga tutte le altre li-ste presenti e a Lettere, Eco-nomia e Ingegneria. Al Se-nato Accademico invece èstato eletto il candidato Mar-cello Corvo.
Fabio Attura ed AlbertoSalmè, iscritti al circolo PRC "Walter Benja-min" di Tor Vergata, sono i due nuovi con-siglieri degli studenti eletti nell'organismocentrale d'ateneo. La soddisfazione dellacoalizione è maggiore soprattutto perché lavittoria è arrivata nonostante un sistemaelettorale per preferenze personali e nonper liste, per la cui modifica è stato più vol-te sollecitato il Rettore.
L'avanzare della coalizione di sinistra pe-rò non ha potuto frenare la marcia delle for-ze di destra, che a Tor Vergata detengonoil monopolio della rappresentanza politica
ormai da tempo. Il Blocco Studentesco haottenuto risultati gratificanti al Senato Ac-cademico, dove il candidato di punta è sta-to eletto con più di mille voti.
E il dato preoccupa molto il collettivo disinistra, che esprime la contrarietà alla po-litica di destra fondata sul "clientelismo esul personalismo che va a discapito deglistudenti", come sostiene Francesco Guido,segretario del circolo PRC di Tor Vergata.
Così come a discapito del meccanismodemocratico pare sia proceduta la campa-gna elettorale delle forze di destra, condot-ta in un clima di intimidazioni e di appros-simazione programmatica.
L'obiettivo prossimo "è quello di strappa-re alla destra l'egemonia sull'Ateneo più fa-scista d'Italia", secondo le stesse dichiara-zioni del collettivo. Il vento sembra esserecambiato! LUCIA BRAICO
Con una delibera di febbraio, il Comune diRoma ha deciso di eliminare buona par-
te dei vantaggi concessi alle categorie piùdeboli per il trasporto pubblico.
Per far fronte ai problemi di bilancio del-l'ATAC - ci siamo forse dimenticati i vari be-nefit concessi alla cricca di parentopoli? - dal25 maggio entreranno in vigore le nuove ta-riffe Metrebus. Non solo il classico BIT pas-serà da 1 a 1,50 euro e quasi tutti gli abbo-namenti subiranno un carissimo rialzo ma leagevolazioni mensili fino a oggi concesse aglistudenti under26 e agli anziani over70 sa-ranno completamente eliminate. Se è veroinfatti che si potrà sottoscrivere un abbona-mento annuale in base al reddito Isee, c'èda dire che le soglie rimarranno davvero trop-po basse e a risentirne saranno, fra gli altri,
soprattutto gli studenti che nei tre mesi esti-vi spesso non usufruiscono del trasporto pub-blico.
Roma ospita circa 250.000 studenti e buo-na parte di questi sono fuori sede, da sem-pre tenuti al di fuori dalla possibilità di usu-fruire dell'abbonamento ridotto, pur viven-do la città a tutti gli effetti e contribuendo al-la sua economia.
Invece di intervenire equiparando le duetipologie di studenti - come da sempre que-sti chiedono - si è deciso per un taglio com-pleto. Link, sindacato universitario di sini-stra, ha lanciato, così, anche a Tor Vergatala campagna "Roma si muove senza gli stu-denti": si raccolgono firme per ripristinarel'abbonamento mensile ridotto ed estender-lo a tutti gli studenti, in sede e non.
La petizione può essere sottoscrittaanche online all'indirizzo http://romasenza-studenti.tumblr.com e invita tutti gli stu-denti a farsi sentire anche sul Twitter delSindaco Alemanno e dell'Atac, usando l'ha-shtag #romasenzastudenti.
Il sindaco ha promesso la possibilità dirateizzare l'abbonamento annuale ma nonè certo la soluzione giusta. Secondo Link,infatti "E' inaccettabile che una città comeRoma possa pensare di eliminare qualsiasitipo di agevolazione per i soggetti in forma-zione e di rinunciare a qualsiasi politicasulla mobilità studentesca". SILVIO GALEANO
Elezioni Università Tor Vergata, successo per Unileft
IL SINDACATO UNIVERSITARIO HA INIZIATO UNA RACCOLTA FIRME ANCHE A TOR VERGATA
CONTRO L'ABOLIZIONE DELLE TARIFFE AGEVOLATE PER IL TRASPORTO PUBBLICO.
VIA ALLE RIDUZIONI PER GLI STUDENTI, LINK LANCIA LA PETIZIONE
AL SECONDO TURNO I CANDIDATI DELLA COALIZIONE DI SINISTRA SI AGGIUDICANO UN SEG-GIO AL SENATO ACCADEMICO E RAPPRESENTANZE A LETTERE, ECONOMIA E INGEGNERIA.
Èpartita lo scorso nove maggio l'iniziativa,promossa dal Comitato di Quartiere di
Torre Spaccata e dal Centro Anziani Luigi Pe-troselli, Orti e giardini per Torre Spaccata.
Nell'area verde all'altezza del civico 157,in via di Torre Spaccata, alle 18 del pome-riggio gli organizzatori avevano dato appun-tamento alla cittadinanza e alle istituzioni,di cui il progetto ne ha il patrocinio. Così fraquella affluenza "diqualità" più che diquantità cui avevaaspirato Urio Cinipresidente dle CdQ,c'erano il Presiden-te del MunicipioMassimiliano Loren-zotti, Benedetto Ce-sarini Presidentedella Consulta alla Cultura, il consigliere Sbar-della e Fulvio Consolino, oltre circa trentaabitanti della zona.
"L'idea era di rivalutare le aree verdi chie-dendone l'adozione. Ufficiosamente con l'in-contro di oggi l'ambizione si sta realizzando,ufficialmente si aspetta che venga concessoil comodato d'uso", ha spiegato Cini mentreLorenzotti, nell'atto simbolico di piantare unulivo ha così commentato l'evento: "Ancheil più lungo viaggio inizia da un piccolo pas-so, parafrasando Omero. Ora attendiamo leufficializzazioni della volontà dei proprietaridel terreno di concederlo al quartiere e diconseguenza dell'emanazione di un bandopubblico per l'assegnazione secondo il cor-retto procedimento".
Purtroppo però il terreno non si è dettoaltrettanto favorevole e così per scavare unafossa di 10 cm c'è stato bisogno della forzadi quattro grandi uomini. Nonostante perònon ci sia niente di ufficiale a garantire chel'iniziativa sarà portata avanti da chi l'ha pen-sata la presenza istituzionale del Presidentefa ben sperare che la riqualificazione del quar-tiere, per mano del popolo, abbia inizio.
STEFANIA PANETTA
ISTITUZIONI E CITTADINI INSIEMEA PIANTARE ALBERI.
ORTI E GIARDINI PER TORRE SPACCATA
Si è svolta dal 7 al 14 maggio la quartaedizione della Settimana Sportiva all'Uni-
versità di Tor Vergata, presso la facoltà diMedicina e Chirurgia.
Tra eventi, convegni, dibattiti e proiezionisullo sport la giornata di spicco è stata sen-z'altro quella del 9, dedicata interamente al-la pratica sportiva. E dove il pubblico è sta-to invitato a confrontarsi con moltissime di-scipline. Con l'allestimento degli stand lun-go i viali della facoltà e sui prati ad essa adia-centi, gli istruttori e i giovani studenti dellaFacoltà di Scienze Motorie si sono divertiti afar conoscere vecchie e nuove discipline: dalbaseball al badminton, dagli scacchi al cal-cio a 5, dalla scherma al parkour, al para-pendio, al tiro con l'arco, al pugilato, e soloper citarne alcuni.
Un'occasione per adulti, giovani e giova-nissimi per condividere i valori legati allosport. Antonio Lombardo (nella foto), Presi-dente del corso di laurea di Scienze Motorie,ha spiegato: "Lo sport è cultura del corpo. Ècultura dell'associazionismo, dello stare in-sieme. Pochi sanno che lo sport moderno,ovvero quello regolamentato, è nato nellescuole dell'Inghilterra di fine '800 con fini pe-dagogici.
Lo sport è uno strumento di comunicazio-ne fra i giovani e gli adulti. È un modo percomunicare la propria personalità. Questamanifestazione si propone di sensibilizzare i
ragazzi per una crescita di valore sia fisicache morale". Mentre il Maestro di scherma,Gianluca Zanzat ha sottolineato come lo sportsia formativo " …sia per i campioni che per inon campioni; Lo sport non è solo attività fi-sica. Attraverso lo sport si apprende il rispet-to nella sfida; che spesso altro non è che sfi-da con se stessi". Così fra palline da tennis,da volley, tamburelli e tiri con l'arco la gior-nata è giunta al termine rinnovando l'appun-tamento al prossimo anno. STEFANIA PANETTA
ALL'UNIVERSITÀ DOCENTI, ISTRUTTORI E STU-DENTI INSIEME PER LA SETTIMANA SPORTIVA.
A TOR VERGATA SI FESTEGGIAA COLPI DI SPORT
In Ottavo Municipio, si sa, le strade sono quelleche sono, tra buche, asfalto da rifare e degra-
do di ogni genere, quotidianamente i cittadini so-no in lotta perché l'amministrazione intervengasui disagi. Questa volta sotto l'attenzione degliabitanti c'è via di Torrenova, la lunga via che at-traversa il quartiere di Torre Angela.
La ragione risiederebbe nel fatto che, all'altezza della Scuola Oscar Ro-mero, la sola segnaletica orizzontale che segnala il passaggio pedonale ri-sulta insufficiente a garantire la sicurezza per l'attraversamento. Trovandosisubito dopo la curva, in un tratto di percorrenza dove la strada prima in sali-ta e poi in discesa, porterebbe gli automobilisti a premere il piede sull'acce-leratore, il passaggio si fa pericoloso e a rischiarla maggiormente sarebbe tutti i bambini chefrequentano la scuola primaria. "Quando si esce dal parco per andare dall'altro lato bisognaavere non due occhi ma quattro", ha commentato Laura De Carolis cittadina del quartiere. Perrisolvere il problema il Dirigente Scolastico ha fatto richiesta di una lanterna semaforica lampeg-giante che indichi in anticipo e con maggiore efficacia il viavai pedonale generato anche dallavicinanza al Parco Calimera dove spesso i bambini tendono a precipitarsi alla fine delle lezio-ni. Nessuna risposta ufficiale è ancora arrivata. Speriamo che l'amministrazione comprenda lanecessità e accolga l'istanza con un intervento più che immediato. STEFANIA PANETTA
A VIA DI TORRENOVA URGE UN LAMPEGGIANTE
GRAZIANI EDITOREDIRETTORE RESPONSABILE - FEDERICA GRAZIANI
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ALL'USCITA DELLA SCUOLA ROMERO L'ATTRAVER-SAMENTO PREOCCUPA GENITORI E BAMBINI.
TORRINUMERO 9 ANNO V26
“Nasce la rete dei teatri, Insegno
in pole per la direzione" titola-
va, qualche settimana fa, un quo-
tidiano nazionale a proposito delle nuove
sorti del Teatro di Tor Bella Monaca, del Tea-
tro Quarticciolo e del Teatro del Lido di Ostia.
Quella dei Teatri di Cintura è stata l'idea
di mettere insieme in campo più forze coo-
peranti, Provincia, Regione e Comune al fi-
ne di promuovere attività culturali in armo-
nia con le realtà del territorio in cui ognuno
di questi teatri è nato. Un'ambizione che
giungerà al termine il 30 giugno con il pas-
saggio del progetto ad una nuova realtà
"Casa dei Teatri e della Drammaturgia con-
temporanea". Il nuovo intento si proporreb-
be di far rientrare in rete i piccoli teatri che
fanno capo al Campidoglio, togliendoli dal
circuito dei Teatri di Roma.
Il progetto non sembra far gola però ai
circuiti teatrali interessati, che godendo di
un ottimo curriculum per programmazione
e promozione delle attività culturali svolte
in questi anni, si sentono allertati dai pros-
simi sconvolgimenti. E come dargliene tor-
to. Dai cambi di direzione artistica al futu-
ro degli impiegati troppo poco è stato ga-
rantito. Gasperini, Assessore alla Cultura
del Comune di Roma, oltre a mostrare il
nuovo progetto nulla ha detto riguardo il fu-
turo degli impiegati dei Teatri di Cintura e
troppo poco rispetto alla scelta di Pino In-
segno.
La cui fama, seppur indiscutibile, non è
a detta dei cittadini "paragonabile all'espe-
rienza trentennale del Maestro Gabriele La-
via"; sotto la cui direzione artistica fino ad
oggi è il Teatro di Tor Bella Monaca. Due le
principali preoccupazioni: la qualità dell'of-
ferta (che si teme di perdere) e la sorte dei
lavoratori. Benedetto Cesarini, Presidente
della Consulta Cultura in Ottavo ha così com-
mentato: "Se con questo cambio di guar-
dia si perdesse in qualità della programma-
zione si butterebbe via il lavoro fatto nel ter-
ritorio in questi anni". Per questa ragione
il VII Municipio ha iniziato a mobilitarsi e
per le 17 del 17 maggio ha indetto un'as-
semblea presso la Sala Congressi del CMB
di via F. Angeli cui parteciperà Gasperini.
Forse in quella data per i Teatri di Cintura
il futuro sarà meno incerto e preoccupan-
te.
STEFANIA PANETTA
L’idea era nata da una
sorta di desiderio di met-
tere su un progetto cultura-
le dedicato alla memoria di
Fabrizio De Andrè. Un'idea
che poi ha preso corpo in un
progetto più ampio e che è
potuto partire grazie alla vo-
lontà dei ragazzi dell'asso-
ciazione e alla disponibilità de La Rosmari-
na nel concedere i locali almeno fino a quan-
do i ragazzi di DOC non avranno modo di
trovare una sistemazione valida e adegua-
ta all'offerta culturale proposta. Il Munici-
pio, naturalmente, ha rifiutato la sua dispo-
nibilità, carente com'è di spazi utili.
L'appoggio a La Rosmarina è stato letto
come un aiuto provvidenziale, date "le dif-
ficoltà nel reperire una sede idonea alle at-
tività di associazionismo, dato che nessu-
no fa niente se non a scopo di lucro", dice
Lorenzo Campanelli, uno dei soci fondato-
ri. Da un mese quindi la DOC ha una sua
sede, a Villaggio Breda. L'idea di mettere
su l'associazione è maturata nella volontà
dei 7 ragazzi fondatori che hanno stretto
amicizia durante un corso di fotografia e
hanno convogliato i loro progetti e i loro in-
teressi nella crea-
zione di DOC. L'as-
sociazione si defi-
nisce autonoma,
apolitica e aparti-
tica, e non conta
su alcun tipo di fi-
nanziamento da
parte di nessun en-
te o istituzione.
E nonostante le forze e le risorse a di-
sposizione siano poche, l'energia e l'impe-
gno non mancano, e si concretizzano nei
corsi che i ragazzi di DOC propongono ai
cittadini del territorio: corsi di modellazio-
ne 3D e di produzione di videoclip, aperti
a tutti, accessibili e condotti da professio-
nisti.
Al momento l'associazione conta 54 iscrit-
ti, alcuni dei quali partecipano ai corsi pro-
posti.
"Sembra che questo sia il modo miglio-
re per offrire delle opportunità in un posto
che non offre niente" spiega Valeria Seba-
stiani, una delle fondatrici, seguita da Pao-
lo Bietolini: "L'idea di base è quella di riva-
lutare il territorio per mezzo di azioni con-
crete che stimolino la partecipazione dei
cittadini attraverso la cultura". L'obiettivo
finale è quello di diventare un centro di ag-
gregazione che sia un punto di riferimen-
to per i giovani del territorio.
Per questo Valeria Sebastiani, Luca Na-
tale, Paolo Bietolini, Lorenzo Campanelli,
Andrea Cuoghi, Giorgio Stirparo e Matteo
Mingoli, i ragazzi che animano DOC, ali-
menteranno il loro entusiasmo contando di
essere una cassa di risonanza per tutti i ra-
gazzi che abbiano voglia di rivalutare il luo-
go in cui vivono. LUCIA BRAICO
Conclamata soddisfazio-ne per il Centro Anzia-
ni Luigi Petroselli che, loscorso 4 maggio all'internodella kermesse La Corrida,organizzata al Teatro Ver-de dal Consiglio Provinciale di Roma, si è ag-giudicato il 1° posto tra i partecipanti.
L'evento che si proponeva di rivivere il fol-klore e le tradizioni del territorio attraverso lapresentazione di spettacoli, poesie e brani mu-sicali della storia laziale, ha chiamato a par-tecipare i centri anziani di Roma e Provincia aduna competizione da "dilettanti allo sbaraglio"con lavori che fossero testimonianza di unacultura nostrana. A giudicare le performancesc'erano una giuria di esperti del settore e ilpubblico in sala, chiamato ad esprimere il pa-rere attraverso l'applauso. Quello più sonoroè così andato al Centro Anziani di Torre Spac-cata che con il giudizio della giuria ha conqui-
stato il podio con lo spettacolo "Anna Magna-ni fioraia del Pincio"; travolgendo tutti gli spet-tatori e seminando così gli altri nella scalataalla vittoria. Ma dopo aver conquistato il pre-mio massimo nell'esibizione teatrale, non an-cora soddisfatti, hanno portato via un altro suc-cesso grazie a Marisa Albanese, socia del Cen-tro, che ha conquistato il 3° posto nella com-petizione musicale con una esibizione alla fi-sarmonica.
Di ritorno dal Teatro Verde gli anziani delLuigi Petroselli hanno potuto così festeggiareil riconoscimento di due premi confermando leloro floride e partecipate attività. Dalla nostraredazione i complimenti più vivi!
STEFANIA PANETTA
GRAZIE A LA ROSMARINA I RAGAZZI DEL-
L'ASSOCIAZIONE DOC POTRANNO INIZIARE
A LAVORARE.
DOC, IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA
Che ne sarà del Teatro di Tor Bella Monaca?IL VII MUNICIPIO INDICE UN'ASSEMBLEA PUBBLICA PER DISCUTERE DEL FUTURO
DEI TEATRI DI CINTURA.
Al Teatro di Tor Bella Monaca è andato in
scena venerdì 11 e sabato 12 lo spetta-
colo "Vermicino, un salto nel buio", per la re-
gia di Filippo D'Alessio.
La storia è quella della tragica scomparsa
del piccolo Alfredo Rampi che il 13 giugno del
1981 precipitò disgraziatamente in un pozzo
artesiano largo 30 centimetri e profondo 80
metri, nella zona di Vermicino. I brani sono
stati tratti dal libro scritto dall'ex sindaco Wal-
ter Veltroni. D'anticipo di un mese rispetto
alle rituali commemorazioni per il tragico even-
to, lo spettacolo di D'Alessio, non ha voluto
essere solo un tributo, tant'è, che era già an-
dato in sce-
na a genna-
io, ma piut-
tosto, come
il regista ha
dichiarato: "
…la possibi-
lità di offrire
alla memoria collettiva la catarsi. La trage-
dia di Alfredo, seppur consumatasi trent'an-
ni fa, non è stata superata; è ancora viva tra
la gente". Quella storia di solitudine nel buio
di un pozzo che tenne incollati alla diretta te-
levisiva, per diciotto ore consecutive circa 30
milioni di italiani, nella vana speranza di ve-
der risalire il piccolo sano e salvo, è stata ri-
portata in scena infondendo negli animi de-
gli spettatori la speranza che quel triste epi-
logo si potesse ancora cambiare. Ed ecco la
catarsi fare ancora il tifo per Alfredo.
La scenografia essenziale con i leggii e so-
lo sul fondo proiettato lo schermo del televi-
sore, nella versione delle bande colorate ad
indicare l'assenza di segnale, ha conferito al-
l'assetto scenico un taglio documentaristico.
D'Alessio ha dato vita alla cronaca dettaglia-
ta di quei giorni: gli umori, le speranze, le
paure e gli errori compiuti in quella operazio-
ne, che fatte le opportune previsioni, avreb-
bero potuto di contro salvargli la vita, forse.
La voce toccante di Maddalena Rizzi nei pan-
ni della madre non è stata mai portata alle
note patetiche del melodramma ma è rima-
sta sempre sincera, vera. Cinque gli interpre-
ti con Bruno Governale, Andrea Murchio, Mar-
co Zordan e Emiliano Noce.
Cinque le testimonianze e rispettivamen-
te dello speleologo, del cronista, del volon-
tario Angelo Licheri e del capo dei Vigili del
Fuoco. Uno il musicista, Fabio Raspa, che ha
accompagnato dal vivo la rappresentazione.
La professionalità e l'onestà intellettuale con
cui la tragica vicenda è stata messa in sce-
na, ha trovato il riconoscimento di alcuni mem-
bri della Fondazione Alfredo Rampi, che mai
prima di "Vermicino, un salto nel buio" ave-
vano accordato la loro partecipazione ad even-
ti pubblici del genere. STEFANIA PANETTA
IN SCENA: "VERMICINO, UN SALTO NEL BUIO".
TOR BELLA MONACA IN MEMORIA DI ALFREDO RAMPI
LA PROVINCIA DI ROMA ORGANIZZA UNA COMPETIZIONE
E TORRE SPACCATA SBARAGLIA TRA I PARTECIPANTI.
IL CENTRO ANZIANI LUIGI PETROSELLI CONQUISTA IL 1° POSTO AL TEATRO VERDE
CASILINO NUMERO 9 ANNO V 27
Un tour all'interno del Polo Impianti-
stico di Rocca Cencia. Per compren-
dere come avviene nel Municipio il
trattamento dei rifiuti solidi urbani. Per ca-
pire le carenze del sistema e sfatare falsi
miti. Per questo Daniele Grasso, consiglie-
re municipale Pd ,ha deciso di intraprende-
re questo viaggio.
"Durante la polemica e la battaglia con-
tro la discarica di Cor-
colle ho ritenuto oppor-
tuno far visita allo sta-
bilimento di Rocca Cen-
cia a Finocchio. Che rac-
coglie gran parte dei ri-
fiuti del Municipio". Un
impianto entrato in fun-
zione nel 2006. E che
da allora, spesso zop-
picando, ha esaurito lo
scopo prefissato.
"Oggi l'impianto è completamente in fun-
zione per quanto riguarda il trattamento
dell'indifferenziato - racconta Grasso - La
carta viene inviata alle cartiere private per-
ché l'Ama non possiede impianti del gene-
re. Il multimateriale, così vengono defini-
ti i rifiuti dei cassonetti blu, con plastica ve-
tro e metalli, non possono essere per il mo-
mento trattati in sede". Da oltre un anno
e mezzo, infatti, è crollato il soffitto in una
porzione della struttura dove avveniva il
suo trattamento. E quindi viene scaricato
nel piazzale dai mezzi per essere poi tra-
sferito in altri impianti in grado di lavorar-
lo. Da poco sono iniziati i sopralluoghi per
ripristinare la situazione, racconta Grasso,
e riattivare la funzionalità dell'intero im-
pianto. In grado del resto, a pieno regime
secondo i dati, di trattare fino a 100 ton-
nellate di materiale al giorno.
I rifiuti indifferenziati, cassonetto verde,
vengono scaricati dai mezzi in un piazzale
completamente isolato dall'esterno trami-
te un sistema di vetrate. All'interno un ra-
gno meccanico, guidato da un operatore
dalla sala controlli, prende i sacchetti per
inserirli in un trinciabuste. Per distruggere
i contenitori e sminuzzare anche l'interno.
"Compito dell'operatore è anche quello di
evitare, hanno raccontato i responsabili,
che sentitamente ringrazio per la disponi-
bilità, che rifiuti troppo ingombranti - sot-
tolinea Grasso- tipo scaldabagni, finiscano
nel trinciabuste". Da lì tramite un sistema
di tappeti mobili passano prima in una por-
zione forata, che permette la caduta di quel
materiale definito umido. Poi un getto d'aria
fa volar via le porzioni più leggere, tipo pel-
licole di plastica. Di seguito la porzione re-
stante che corre lungo il tappeto mobile vie-
ne sottoposta a calamite campi elettroma-
gnetici. Le prime per separare il ferro. Le
seconde per allontanare l'alluminio. La pro-
cedura si ripete
nuovamente fin
quando non vie-
ne ricavata una
porzione secca
trasformata in
CDR, combusti-
bile da rifiuti. De-
stinata ai termo-
valorizzatori. Una
piccola percen-
tuale, circa 3% tra ferro e metallo viene ul-
teriormente recuperata.
Per l'organico inizia un percorso diffe-
rente. Per essere trasformata in FOS (fra-
zione organica stabilizzata) deve sostare
per circa 28 giorni in un container con al-
l'interno un macchinario, tipo una vite sen-
za fine, che ne muove il contenuto. L'odo-
re all'interno è insopportabile perché si trat-
ta di porzione in decomposizione. Per que-
sto l'aria trattata, convogliata forzatamen-
te verso dei filtri, viene poi lavata. Il vapo-
re acqueo risultante viene diretto in delle
cisterne di circa due metri piene di scarti di
taglio di legname: "I tecnici hanno spiega-
to che in questo modo l'odore risultante non
è fastidioso. Sembra sottobosco umido. Il
vapore che si vede non sono fumi di qual-
che combustione, come spesso si crede,
ma vapore acqueo di queste cisterne. E la
puzza che spesso si sente, è solo dovuta
alle grandi quantità di spazzatura, fino a
700 tonnellate al giorno, che qui arrivano".
"Oltre al ritardo nella sistemazione dell'im-
pianto per il trattamento del multimateria-
le è incredibile che per un problema pura-
mente di definizione e per un cavillo buro-
cratico, l'Ama sia costretta ad acquistare da
ditte esterne gli scarti di legname - lamen-
ta Grasso -quando ne ha molti a disposi-
zione, frutto di potatura. Un gran dispen-
dio economico. Come è assurdo che il FOS
che viene qui prodotto è impuro, perché
frutto dell'indifferenziata. Quindi viene uti-
lizzato solo per ricoprire le discariche. Quel-
lo invece frutto dell'umido nella raccolta dif-
ferenziata, viene acquistato dalle aziende
agricole per le coltivazione biologiche".
Cambiare la normativa e procedere con
una vera raccolta differenziata porta a por-
ta "sarà anche più dispendiosa economica-
mente parlando, ma se ben fatta e riciclan-
do, non può che essere vantaggiosa per
tutti". JESSICA SANTINI
In visita allo stabilimento dell'Ama di Rocca Cencia
IL CONSIGLIERE PD GRASSO SI RECA NELLO STABILIMENTO DI FINOCCHIO PER CAPIRE COME FUNZIONA DA NOI IL CICLO DEI RIFIUTI.
“La PUZZA che SPESSO si sente, è solo dovuta alle GRANDI QUANTITÀ DI SPAZZATURA, fino a 700 TONNELLATE AL GIORNO”
CASILINONUMERO 9 ANNO V28
Cosa manca a Pratolungo? Tutto. Co-
sì rispondono i cittadini che il pome-
riggio affollano il centro anziani. Uni-
co posto di ritrovo oltre la chiesetta del
quartiere. Una borgata a ridosso di via Pre-
nestina, di fronte all'impianto dell'Ama. Un
quartiere che si sente abbandonato dalle
istituzioni. Che da loro non sono mai sta-
ti. E se vi sono stati hanno portato solo fal-
se speranze e promesse mai mantenute:
"E' venuto a trovarci addirittura il Presiden-
te del Municipio Lorenzotti- racconta la si-
gnora Margherita Caleddi - e in quell'occa-
sione ci aveva promesso panchine e albe-
ri per questo posto, unico luogo dove pos-
siamo incontrarci". Ma né panchine né al-
beri ci sono nel cortile. "Come sempre non
sono state mantenute le promesse".
"Per questo ci stiamo costruendo da
soli il campetto - sottolinea Franco, da-
vanti ai mezzi all'opera - per i ragazzi che
vivono qui. Ai quali non è offerto nulla:
non ci sono scuole. La più vicina è rag-
giungibile solo con la macchina. C'è un
autobus, per il quale abbiamo lottato, ma
passa di rado".
I residenti sottolineano che tutti i servi-
zi presenti sono stati disposti dal consor-
zio: rete fognaria, l'illuminazione sia all' in-
terno sia, la più recente, su via Rocca Cen-
cia. Che da quando è stata installata, rac-
contano gli abitanti, accade una cosa stra-
na: i pali della luce delle vie interne del
quartiere troppo spesso si spengono. "Noi
paghiamo le tasse come gli altri cittadini.
Anzi di più perché siamo costretti ad auto-
tassarci per mantenere alcuni servizi atti-
vi - commenta Franco - come il centro an-
ziani. E adesso che verrà introdotta l'Imu
pagheremo come e più dei proprietari del
centro storico. Che godono di molti più van-
taggi rispetto a noi". "E' una zona ad alta
incidenza di furti. I ragazzini non possono
girare soli perché viene loro tolta la bici o il
cellulare - racconta rammaricata la signora
Maria Pia Sinceri - Rubano nelle case anche
di giorno. Non ci sentiamo sicuri. E poi non
abbiamo nulla. Abbiamo faticato per co-
struirci una casa. Continuiamo a pagare per
dei servizi che non abbiamo. Ma perché non
siamo considerati?".
Parole che echeggiano un po' ovunque
nell' VIII Municipio. Dove lo stato di abban-
dono di alcuni luoghi appare ridicolo, oltre
che inspiegabile. Possibile sia solo un pro-
blema di bacino elettorale? JESSICA SANTINI
Quali problemi vi trovate a dover af-frontare a Pratolungo?
E' un quartiere un po' particola-
re. Nato insieme a Corcolle, Colle
del Sole, Castelverde trent'anni fa
è stata tirata fuori dai piani di zo-
na O , un tipo di piano particola-
reggiato. Per il recupero del terri-
torio. Peccato che non vengano ese-
guiti alcun tipo di interventi. Abbia-
mo un'amministrazione latitante.
Sono stati fatti dei lavori su via di Rocca Cen-
cia: siamo dovuti intervenire per far appor-
re delle modifiche. Di certo si potevano fare
meglio. Hanno detto di aver sistemato il fa-
moso fosso: hanno rialzato l'argine di un me-
tro e mezzo così ora Pratolungo si trova ad
un livello più basso. E in caso di allagamen-
to, beh di sicuro sarà colpita.
Ma avete comunicato la situazione inMunicipio?
Abbiamo contattato il Presidente della Com-
missione Lavori Pubblici Fonti. Abbiamo fat-
to 2/3 riunioni sul posto: tutti d'ac-
cordo. Abbiamo contattato il sin-
daco Alemanno un paio di volte che
ci ha inviato un tecnico che ci ha
dato ragione. Poi nulla. Così la puz-
za che emana è impressionante
perché le acque chiare si mesco-
lano con le acque scure. Abbiamo
presentato denuncia alla Procura.
Quando Fonti l'ha saputo ha proseguito con
"non ti preoccupare.. adesso vedo" ma alla
fine non si è potuto fare nulla. Come per la
rotatoria: la mattina ci vuole un quarto d'ora
per uscire di qui. Ma ci hanno detto che il Co-
mune di Roma non fa più rotatorie. E non è
possibile installare un semaforo perché ral-
lenta il traffico.
A chi altri avete esposto i vostri pro-blemi?
Abbiamo cercato di dialogare direttamen-
te col Presidente Lorenzotti. E' anche venu-
to qui. Tante belle parole. Qualche promes-
sa. Niente di fatto. Alemanno non è mai ve-
nuto da noi nonostante i numerosi inviti. Co-
sì niente dal Municipio né dal Comune. An-
diamo avanti auto amministrandoci. Il cam-
petto da calcetto è frutto di autotassazione
e no delle opere a scomputo. Perché il pros-
simo passo con quelle saranno i marciapie-
di. Come il centro anziani.
Ma il centro anziani è stato finanzia-to..
Si risale all'epoca dell'amministrazione Cel-
li. Due tranche da quarantamila euro. L'ulti-
mo contatto col Municipio elargitoci come fa-
vore personale. Poi pochissimo con Scorzo-
ni. E nulla con Lorenzotti, che non ha man-
tenuto nemmeno le promesse. Anche per le
strade dobbiamo metterci le mani in tasca.
Così abbiamo fatto per coprire le buche al-
meno dove passa l'autobus.
JESSICA SANTINI
Un tragico incidente, un paio di settimane fa, è costato
la vita ad un motociclista di 52 anni a Borghesiana. Uno
dei tanti, certo. Ma che mettono in rilievo co-
me sia fondato il problema della sicurezza
stradale e come dovrebbe essere rivista la si-
tuazione nel suo complesso.
L'uomo intento ad attraversare l'incrocio di
via Casilina e la complanare parallela di fron-
te al discount, ha urtato contro un autovei-
colo in transito. Scaraventato lontano dalla
moto ha perso il casco di protezione. Vano il
tempestivo intervento dell'ambulanza. Dopo
un paio di giorni in coma farmacologico, l'uo-
mo non ce l'ha fatta.
Qualche giorno dopo una bambina
è stata investita in via di Borghesiana
mentre tentava di attraversare l'incro-
cio con la madre. Disattenzione e scar-
sa visibilità hanno rischiato di costare
caro alla piccola. Fortunatamente usci-
ta quasi illesa dall'incidente.
E l'elenco sarebbe infinito di piccoli
e grandi scontri che ogni giorno avven-
gono nelle strade del quartiere. Ma come affrontare il pro-
blema? Qualche misura preventiva per smaltire il traffico su
via Casilina e rendere le manovre più sicure era stato ten-
tato: quando via Casilina e la sua complanare furono decre-
tate a senso unico, realizzando una mega rotatoria intorno
al terreno che oggi ospita varie attività commerciali e pre-
fabbricati da poco istallati. Poi una protesta dei cittadini ha
fatto compiere un passo indietro rispetto ad un progetto che
in realtà era solo in via di esame. Da lì più nulla.
Forse sarebbe il caso di rivalutare l'efficacia di quell'impe-
gno o proporre altre soluzioni. Oltre a istallare, ove possibi-
le, regolatori del traffico e segnaletica ben evidente. Per evi-
tare che queste cose avvengano. Perché queste tragedie non
devono accadere. JESSICA SANTINI
PARLA ANACLETO PAOLINI, PRESIDENTE DEL CONSORZIO DI PRATOLUNGO DELLE DIFFI-COLTÀ DI GESTIRE UNA ZONA DIMENTICATA DALLE ISTITUZIONI.
UN UOMO HA PERSO LA VITA IN SEGUITO AD UNO SCONTRO INMOTO. UNA BAMBINA INVESTITA, FORTUNATAMENTE SENZAGRAVI CONSEGUENZE. E' NECESSARIO INTERVENIRE CON MI-SURE SERIE.
CONSORZIO PRATOLUNGO: "AMMINISTRAZIONE LATITANTE"
INCIDENTE IN VIA BORGHESIANA, UN MORTO ED UN FERITO
Le false promesse a PratolungoLORENZOTTI SI ERA IMPEGNATO PER FAR AVER LORO PANCHINE E ALBERI. NEMME-NO QUESTO HANNO RICEVUTO I RESIDENTI. CHE CONTINUANO A GODERE SOLO DEI
POCHI SERVIZI OTTENUTI GRAZIE AL CONSORZIO.
CASILINO NUMERO 9 ANNO V 29
Futili motivi economici. Sembrerebbequesta la motivazione alla base deltragico gesto che il 3 maggio ha rag-
gelato la calda aria primaverile di via Roc-ca Cencia.
All'interno di un piaz-zale per il rimessaggio diveicoli, il signor G.C. di70 anni ha sparato con-tro due fratelli, proprie-tari della rimessa, E. M.e D. M. Il primo, grave-mente ferito è in osser-vazione al Policlinico di TorVergata. Per l'altro uomo,invece, a nulla sono valsi i soccorsi: rag-giunto da un colpo all'addome è decedutoal Policlinico Casilino.
Secondo indiscre-zioni, sembrerebbeun debito di circa die-cimila euro il motivodel folle gesto: G.C.avrebbe venduto unterreno ai fratelli e,sempre secondo in-discrezioni, non sa-rebbe stato comple-
tato il pagamento del terreno agricolo inquestione. Il saldo dell'ultima tranche eragià stata concordata con l'avvocato di G.C..
Ma, nonostante gli accordi, in preda alla fu-ria e dopo un'accesa litigata è avvenuto iltragico episodio.
Alcuni residenti sostengono che alla ba-se del gesto vi sia un motivo che va ben ol-tre i 10 mila euro: la vendita sarebbe av-venuta tramite una scrittura privata. Pre-sunti abusi, commessi dai fratelli, avrebbe-ro causato diversi guai a G. C., sul quale,sempre secondo indiscrezioni, graverebbe-ro ammende. Da tempo ci sarebbero sta-te discussioni tra il venditore e i comprato-ri, per le ripercussioni che avrebbe subito
il primo a causa di alcuni atteggiamenti deifratelli. E durante l'ultima di queste, il fata-le gesto.
Il responsabile è stato prontamente bloc-cato dalla squadra Mobile della Questura.E sono ancora in corso le indagini per farluce fino in fondo sulla triste questione. Ilrimessaggio è ancora sotto sequestro do-po quanto accaduto.
Continua il bagno di sangue dell' VIII Mu-nicipio: regolamento di conti, faide, giusti-zia privata. Questo è solo l'ultimo tristeevento di un 2012 iniziato in maniera pes-sima.
JESSICA SANTINI
Sparatoria, ucciso un uomo a Rocca CenciaUN UOMO SPARA A DUE FRATELLI PER UN DEBITO DI CIRCA DIECIMILA EURO. D.M.. MUORE ALL'OSPEDALE. IL FRATELLO È IN OSPEDALE. HA RIPORTATO FERITE GRAVI.
La notizia di qualche tempo fa sulla co-
struzione di un nuovo distributore di
benzina a via di Rocca Cencia è ufficialmen-
te confermata.
Si era discusso della faccenda in occa-
sione dei sondaggi archeologici per il ter-
reno nei pressi del C25. Dove un tempo era
prevista la costruzione di un grande parco.
E dove, sembra, verrà costruito un distri-
butore di carburante. Indiscrezioni soste-
nevano che la stessa sorte sarebbe tocca-
ta anche ad un terreno pochi chilometri più
là. E così accadrà. A confermarcelo un car-
tello posto davanti il terreno in questione.
Che indica sia le finalità dell'area, distribu-
tore di carburante, sia la fine dei lavori,
prevista per luglio di quest'anno. Tra poco
insomma.
Il cartello è scritto in maniera poco leg-
gibile, ma sufficiente a destare preoccupa-
zione per gli abitanti della zona: il compar-
to C25 si vedrà così circondato da due di-
stributori di carburante. Con le loro cister-
ne nel sottosuolo. I vapori insalubri prove-
nienti dalle stesse. L'inevitabile traffico.
Troppo anche per un quartiere già poco abi-
tato e privo di servizi.
I giochi sono ormai giunti al termine. Im-
possibile che qualcosa possa cambiare, or-
mai. I permessi sono stati accordati. I so-
pralluoghi compiuti. Il cantiere aperto. L'uni-
ca speranza dei residenti è per il terreno
dove è stata rinvenuta l'antica cisterna ro-
mana. Magari il proprietario, approfittan-
do dell'inestimabile bene reperito, potreb-
be ripensare al progetto. E destinare l'area
ad un altro scopo. Per la gioia di quanti vi-
vono li intorno. JESSICA SANTINI
Sembra proprio che le buone intenzioni
del Municipio questa volta si concretiz-
zeranno. O almeno lo sperano i venditori
ambulanti di via Lentini. Il ritorno del mer-
cato a Largo Monreale sta diventando una
chimera. Ma le parole dell'Assessore al Com-
mercio Brunetti sono più che rassicuranti:
"E' nostra intenzione che il mercato torni a
Largo Monreale. E abbiamo avuto un incon-
tro con gli ambulanti. Come ho già detto
valuteremo la questione e se è il caso ap-
porteremo delle modifiche" ha ribadito l'As-
sessore.
"Noi abbiamo preparato una piantina -
conferma Giancarlo Oddi, uno dei merca-
tari mostrando la cartina della piazza - con
le nuove postazioni. E gli spazi ridimensio-
nati. La presenteremo al Presidente Loren-
zotti. Dopodiché appena ci darà il consen-
so proveremo se le postazioni che ci siamo
autoassegnati possono andare ". Oddi in-
tende provare realmente gli spazi, posizio-
nando i furgoni nella piazza. "Così saremo
certi di poter ritornare. Abbiamo solo dei
dubbi per i posti verso l'uscita della piazza,
vicino l'orefice. Ma dobbiamo provare, al-
trimenti non ci è dato di saperlo. Dovremo
entrarci tutti e
34. Non siamo
d'accordo con
altri lavori nel-
la piazza. Sono
cose che an-
drebbero top-
po alle lunghe.
Speriamo di far-
cela così".
Non è completamente d'accordo con le
parole dell'Assessore Brunetti, nemmeno
Bucheri, Presidente dei Consorzi di Roma:
"Fare nuovamente i lavori? Non saremo noi
ad impedirlo ma di certo ci mostreremo po-
co concordi. E di certo non saranno appor-
tate modifiche con i soldi del Consorzio. La
piazza con la conformazione attuale può
ospitare i banchi del mercato autorizzati. E
comunque questo progetto di riqualificazio-
ne è solo il primo step per un traguardo fu-
turo - sottolinea Bucheri - questa piazza do-
vrà diventare una sorta di salottino del quar-
tiere. Né un parcheggio né un posto dove
fare il mercato. Sia ben chiaro. Poi che ab-
biamo fatto i parcheggi perché qualcuno già
si lamentava è un altro discorso".
Bucheri ci tiene infine a sottoli-
neare una questione politica im-
portante: "I meriti di questa piaz-
za non sono stati apertamente presi da una
certa parte politica. Ovviamente, quali rap-
presentanti delle istituzioni, sono stati invi-
tati all'inaugurazione. E visto il sostegno al-
l'opera, vengono ricordati come promoto-
ri, anche se non come fautori, visto che è
stata compiuta dal Consorzio. L'altra parte
politica, l'opposizione, non ha voluto discu-
tere della faccenda: aprire un tavolo delle
trattative e non dissociarsi a priori fa in mo-
do che i meriti non vengano dati automa-
ticamente a qualcun altro". In sintesi: non
è stato Lorenzotti ad appendere il cappello
sull'opera di Largo Monreale; è stato il Pd
ad avercelo portato con il solito ostruzioni-
smo a priori.
Ma forse, stavolta, c'ha guadagnato..
JESSICA SANTINI
Sembra che i lavori per la nuova scuola
media del C25 di via Rocca Cencia stia-
no proseguendo per il meglio. La stessa co-
sa non sta accadendo all'istituto compren-
sivo di via Motta Camastra.
Il progetto per la costruzione di nuove
aule aggiuntive nel complesso di via Motta
Camastra, a Finocchio, è cosa vecchia. Ma
da circa tre anni si è messo mano ad un'
opera atta a coprire il fabbisogno di una po-
polazione in età di scuola dell'obbligo in cre-
scente espansione. Peccato che ad oggi di
opere visibili ce ne siano poche: a parte un
muro di contenimento da poco realizzato e
ancora in fase di ultimazione, null'altro. Ci
vorrà parecchio prima che i bambini potran-
no accedere alle nuove classi.
Diversa la situazione di Rocca Cencia: de-
ve essere gettato un altro piano secondo le
informazioni di un operaio del cantiere. E
ultimata la struttura della palestra. Non ci
è dato sapere i tempi di chiusura lavori: so-
no strettamente collegati ai pagamenti. Il
nuovo metodo a lotti, infatti, prevede il sal-
do completo dei lavori svolti suddivisi in quo-
te ben distinte. Così fin quando non viene
pagato il lavoro corrisposto non si va avan-
ti. In modo che la ditta esecutrice non sia
costretta ad anticipare quantità di denaro,
difficilmente reperibili, soprattutto per le
piccole aziende.
Così ogni volta che un pagamento tarda
ad arrivare i lavori si fermano. Impossibile
in questo modo datare il completamento di
un'opera. Starà accadendo la stessa cosa
alla ristrutturazione del casale alla Collina
della Pace? I lavori sembrano fermi da mol-
to tempo. E non ci è dato sapere perché.
Forse, hanno dimenticato di pagare l'ultimo
lotto… JESSICA SANTINI
IL PAGAMENTO A LOTTI PREVEDE L'INTER-RUZIONE DEL LAVORO IN CASO DI MANCA-TO SALDO. COSÌ LE SCUOLE DI VIA MOTTA
CAMASTRA E VIA ROCCA CENCIA NON SI
SA QUANDO SARANNO TERMINATE.
SCUOLE FINOCCHIO:
FINE LAVORI MAI!LA PORTERANNO A LORENZOTTI E POI PROVERANNO LE POSTAZIONI. INTANTO BUCHE-RI SI MOSTRA CONTRARIO A NUOVI LAVORI E ILLUSTRA LA FUNZIONE DELLA PIAZZA.
I LAVORI SONO INIZIATI. IL C25 SI TROVERÀ TRA DUE DISTRIBUTORI. A MENO CHE IL
PROPRIETARIO DEL TERRENO VICINO AL COMPLESSO NON RIESAMINI IL PROGETTO.
LARGO MONREALE: I MERCATARI PREPARANO LA PIANTINA
A LUGLIO UN NUOVO DISTRIBUTORE A ROCCA CENCIA
CASILINONUMERO 9 ANNO V30
Sapere di mese in mese a suon di pro-
roghe cosa doversi aspettare dal pro-
prio futuro: la sorte gli operatori e
degli assistiti dell' Aldea di via Giarre a Bor-
ghesiana.
Il centro di accoglienza
notturno e diurno per tossi-
codipendenti da molto tem-
po ormai è tenuto con il fia-
to sospeso. In attesa della
definitiva chiusura: "Ci han-
no dato una nuova proroga
con scadenza il 30 maggio -racconta il re-
sponsabile Rosario Boschi - e si prosegui-
rà per questa strada fin quando non ci sa-
rà l'assegnazione di un bando con una dit-
ta che prenderà carico del servizio".
La stessa storia era accaduta nei mesi
precedenti, quando in attesa dell'agogna-
to fax gli assistiti hanno comunicato alla
stampa il loro timore. Perché il centro, ol-
tre a fornire un letto e un pasto caldo, è
stato creato per la riduzione del
danno: ovvero fornire agli ospi-
ti servizi di prima necessità per
evitare che vengano commessi
azioni. La storia del bando è co-
sa nota alle cronache da tempo:
emesso con dei requisiti difficil-
mente raggiungibili. Vinto da alcune so-
cietà, piuttosto che da altre che da oltre
vent'anni operano nel settore, quindi con
comprovata esperienza. Le quali società
hanno presentato ricorso al Tar .
La sentenza doveva essere emessa il 9
maggio ma due giorni prima della fatidica
data il bando è stato ritirato in sospensio-
ne cautelativa. Così il verdetto del Tar non
è stato pronunciato e bisogna attendere
l'istituzione di una Commissione che giu-
dicherà le proposte per gli enti rimasti fuo-
ri. L'Aldea non ha partecipato a questo ban-
do ma era in attesa del secondo lotto, che
doveva essere emesso da tempo. Visto che
il precedente era andato deserto a causa
della necessità di requisiti troppo difficili
da raggiungere. "Sono mesi che nessuno
viene pagato - spiega il signor Boschi - e
restiamo in attesa che cambi qualcosa. Nel
frattempo siamo sotto organico.
Gli operatori che ci sono, oltre ad esse-
re sotto pagati, non vedono stipendio da
6/7 mesi. E altri non ne possiamo assu-
mere. Proseguiremo fin quando non ci ver-
rà inviato il fax della definitiva chiusura".
JESSICA SANTINI
L’8 e il 9 maggio la Collina della Pace a
Finocchio ha ospitato uno straordina-
ri evento in memoria di Peppino Impasta-
to, al quale è dedicato il parco. Due giorni
all'insegna del gioco e dell'informazione,
che già in tenera età costituisce un valido
pilastro per la formazione futura.
A completamento del P.O.F. (Piano del-
l'offerta formativa) delle scuole Motta Ca-
mastra, Padre Massimiliano Kolbe e Dome-
nico Savio, i ragazzi la mattina dell' 8 han-
no partecipato ad una corsa campestre al-
l'interno del parco. Divisi per classi e per
sesso hanno corso lungo un itinerario ben
definito sui gradoni della Collina della Pa-
ce. Già lo scorso anno una cosa analoga
era stata portata avanti insieme alla fore-
stale. Il pomeriggio del giorno successivo
è stata la volta dei grandi: spettacoli mu-
sicali e teatrali hanno rallegrato ed emo-
zionato i partecipanti. Tra gli ospiti presen-
ti Flavia Famà, figlia dell'avvocato Serafi-
no Famàucciso nel 1995 a Catania. La qua-
le ha ricordato il suo impegno con l'asso-
ciazione Libera Memoria.
I vari spunti di riflessioni suscitati duran-
te il pomeriggio hanno dato vita ad un in-
teressante dibattito con alcuni membri del-
la Comunità di Sant'Egidio del campo no-
madi di Salone.
In conclusione con un intervento Dario
Vassallo ha ricordato il fratello Angelo, Sin-
daco di Pollica. E promotore della raccolta
differenziata oltre che di altre varie inizia-
tive a sostegno della legalità. E tragica-
mente scomparso due anni fa.
"Due splendide giornate - dichiara entu-
siasta Luigi Di Bernardo, presidente del-
l'Adq Collina della Pace, organizzatrice del-
l'evento - Ringraziamo quanti hanno par-
tecipato, gli studenti, gli universitari e Li-
bera. A regà damose da fà. Tra un anno
saremo ancora qua". JESSICA SANTINI
LA COLLINA DELLA PACE RICORDA PEPPINO IMPASTATO
Altra proroga per l’AldeaDI MESE IN MESE VENGONO INVIATI I FAX DELLA SPERANZA ALLA STRUTTURA DI BOR-GHESIANA. IN ATTESA DI UN BANDO CHE ASSEGNERÀ IL SERVIZIO. NEL FRATTEMPO IL RI-CORSO AL TAR PER IL BANDO DEL PRIMO LOTTO È STATO BLOCCATO.
CORSA CAMPESTRE PER I PIÙ PICCINI E SPUNTI DI RIFLESSIONE PER I PIÙ GRANDI.TRA GLI OSPITI FAMÀ E VASSALLO.
La questione delle baracche di via Tor-
regrotta non avrà mai fine. Almeno fi-
no a quando i cittadini non avranno otte-
nuto quanto chiedono.
A suon di richieste protocollate e di rac-
colta firma gli
abitanti con
l'aiuto del Cdq
Borghesiana 2
sono riusciti
proprio in que-
sti giorni ad
avere accesso
ai documenti amministrativi relativi ai ter-
reni ospitanti l'ex elettrodotto. Da tempo
di proprietà privata di alcuni residenti del-
la zona. E alcuni dei proprietari vi hanno
edificato delle costruzioni. Una sorta di ga-
rage. Contro questo lottano i cittadini: una
lettera protocollata ad ottobre dello scor-
so anno, firmata da diversi commercianti
della zona, elenca i disagi che queste co-
struzioni portano loro. "Tutti noi residenti
precisiamo che non vogliamo far togliere
loro i terreni o area in possesso di priva-
ti, ma liberarla da questi piccoli ecomo-
stri" soprattutto, perché, sempre secondo
la richiesta, creano disagio alle attività
commerciali. Coprendone la visuale. E per-
ché due anni fa, come ricorda il documen-
to, una delle baracche, durante il periodo
di San Valentino, era stata affittata ad un
fioraio. E prontamente verbalizzata dai vi-
gili.
"Sono anche un problema per la circo-
lazione -sottolinea Pietro Giansanti, por-
tavoce del Cdq Borghesiana 2 - perché li-
mitano la visuale dell'incrocio con le com-
planari di via di Borghesiana, già perico-
lose di loro. Ci hanno confermato dal Di-
partimento che i proprietari sarebbero in
possesso della Dia per la recinzione. Ma
non per la copertura. Per questo devono
prontamente toglierla. E devono abbassa-
re il muro di cinta, ora alto due metri, e
renderlo conforme al codice della strada e
al buon senso".
Parole dure quella di Giansanti. Che non
lascia spazio a fraintendimenti. Intanto
qualcuno dei proprietari fa marcia indie-
tro. E dichiara, in totale anonimato forse
per evitare eventuali ritorsioni, di essere
intenzionato a creare un giardinetto pri-
vato nel proprio lembo di terra. Restituen-
do un po' di decoro.
JESSICA SANTINI
L'APPELLO AVANZATO DAI RESIDENTI PIÙ
DI SEI MESI FA. FINALMENTE L'ACCESSO
AGLI ATTI HA PERMESSO DI CAPITE QUALI
PERMESSI POOSSIEDONO I PROPRIETARI.ANCHE SE NON MANCA L'INVITO AL BUON-SENSO
VIA TORREGROTTA, LIBERIAMOCI DAGLI ECOMOSTRI
'Ritratte'. Questo il nome della mostra fotogra-fica dedicata alle donne inaugurata alla Bi-
blioteca Borghesiana il 4 maggio, fino al 16. Nel-le foto volti di donne di tutte le età e tutti i conti-nenti. Donne in strada, sui treni, donne che scen-dono in piazza per manifestare, che lavorano oche danzano, mamme che accudiscono i proprifigli. In questi scatti di reportage sociale il comu-ne denominatore sono sempre loro: le donne. Lefotografie di Rocco Luigi Mangiavillano, sicilianodi nascita ma romano di adozione, educatore conalle spalle esperienze nel campo del sociale, rap-presentano un interessante percorso visivo cheattraverso la figura della donna vuole ritrarre spac-cati di vita quotidiana e situazioni di disagio, po-vertà o emarginazione. La mostra e il tema rien-trano nell'ambito della seconda edizione del Caf-fè Letterario iniziato il 19 aprile e in programma-zione fino al 31 maggio. L'evento, organizzato dal-l'associazione culturale Tramartis con il patrociniodella Commissione Cultura dell' VIII Municipio, hacome filo conduttore degli incontri la donna e ilsuo bisogno di parlare dei suoi problemi e dei suoitempi. Tra le protagoniste di questa edizione spic-ca la figura di Alda Merini, la poetessa romanascomparsa nel 2009, le cui poesie in occasionedel Caffè Letterario di quest'anno ricoprono le pa-reti della sala convegni della biblioteca.
CRISTINA CORI
"RITRATTE", UNA MOSTRA
FOTOGRAFICA DEDICATA ALLE DONNE
CASILINO NUMERO 9 ANNO V 31
Isoci dell'ex WWF Borghesiana sono sta-
ti denunciati. A rendere pubblica la no-
tizia c'ha pensato Simone Paoletti, Pre-
sidente dell'associazione ormai sciolta e ora
Presidente del nuovo gruppo per l'ambien-
te denominato Comitato Borghesiana.
La querela è stata sporta, secondo un
post pubblicato sul portale Facebook dallo
stesso Paoletti, dal Presidente del WWF La-
zio Vanessa Ranieri per presunta diffama-
zione. I dissensi con la Ranieri di certo era-
no precedenti all'episodio oggetto di de-
nuncia: difatti Paoletti e gli altri aderenti
all'associazione già ad inizio anno aveva-
no preso la decisione di non rinnovare l'ac-
cordo con la WWF Italia Onlus: "In segui-
to al pessimo rapporto con l'attuale Presi-
dente - aveva dichiarato lo stesso Paoletti
in un'intervista a febbraio - abbiamo co-
minciato a sospettare che la Presidente fos-
se più interessata al rapporto istituzionale
con l'attuale Giunta Comunale che all'am-
biente della nostra periferia".
E' proprio il post pubblicato il 16 febbra-
io che comunicava la decisione ad aver pro-
vocato il provvedimento della Presidente
Ranieri.Post nel quale venivano sottolinea-
te le divergenze che hanno contribuito a
maturare la scelta del mancato rinnovo.
La richiesta della signora Vanessa Ra-
nieri, secondo il Comitato Borghesiana,
equivale ad un risarcimento danni di 50mi-
la euro."Ci sembra superfluo manifestare
la nostra incredulità e il nostro orrore per
l'epilogo che si profila per i nostri due an-
ni di impegno con il WWF, di cui siamo an-
cora soci." Così ha commentato la richie-
sta Paoletti a nome dei membri fondatori
dell'ex WWF Borghesiana. Rinnovando l'in-
tenzione, a rendere nota la faccenda a quan-
te più persone possibili e "cogliendo l'oc-
casione per invitare i soci e le cariche rap-
presentative del WWF Italia a riflettere su
ciò di cui si sta dimostrando capace una
persona che svolge un ruolo non certo se-
condario all'interno di questa importante
associazione", conclude nel comunicato.
Vani i nostri tentativi di contattare la con-
troparte, che magari con la propria versio-
ne avrebbe potuto completare il quadro
della situazione, rendendo note le motiva-
zioni che hanno condotto alla querela. E
che magari avrebbero consentito al Comi-
tato Borghesiana di fare ammenda, se mai
ve ne fosse il motivo. E ai lettori di svisce-
rare procedimenti che altrimenti potrebbe-
ro risultare poco comprensibili. JESSICA SAN-
Denunciato l'ex WWF Borghesiana
In molti non vedono l'ora che il grande
progetto di via Modolo sia realizzato: una
strada a quattro corsie che collegherà via
Prenestina a via di Borghesiana. Un allac-
ciamento tra quartieri ad oggi quasi isolati
dal resto del Municipio.
Non tutti però sono così entusiasti del
progetto: "Io abito a via Calasetta, la stra-
da che dovrà congiungersi a via Modolo -
racconta Stefano Moauro - e ancora non
abbiamo ben chiaro nulla di questo proget-
to". Per prima cosa c'è il sospetto, secon-
do Stefano, che non verranno prese le do-
vute precauzioni anti inquinamento acusti-
co. Indispensabili visto che una strada ad
alta percorrenza sta per passargli sotto la
finestra di casa.
"Inoltre immettersi sulla via diventerà
difficile, così come trovare parcheggio: han-
no trovato una soluzione per que-
sto problema? Sono molte le au-
to che vengono lasciate lungo la
carreggiata dai residenti. E poi non
capiamo a che serve una strada di
questa natura ora: c'è via Rocca
Cencia, via di Borghesiana. Colle-
gamenti ce ne sono. Questa, quando ab-
biamo costruito casa, era una zona tran-
quilla".
Una zona dove i bambini potevano gio-
care in strada e dove si poteva passeggia-
re "quantomeno spero abbiano previsto una
pista ciclabile - conclude sconfortato Stefa-
no -si parla tanto di risparmio energetico,
di misure antinquinamento e poi se in una
strada del genere non realizzano una pista
ciclabile la situazione diventa paradossale.
Sarebbe bello che un amico da via di Bor-
ghesiana potesse raggiungermi in bi-
cicletta. O che i bambini possano con-
servare uno spazio per poterci anda-
re in tutta sicurezza".
Richieste concrete quelle del signor Ste-
fano. Non un proprio capriccio personale,
ma reale necessità di capire il perché e il
come di certi progetti. "Perché invece di
spendere denaro per questa stata non si è
pensato ad una riqualificazione di via Pre-
nestina? Rendendola adatta al traffico che
sopporta. Alcune persone sono preoccupa-
te perché i lavori non proseguono. E meno
male. Magari si fermano del tutto!".
JESSICA SANTINI
VIA CALASETTA, C'È CHI DICE NO!FUTURO COLLEGAMENTO CON VIA MODOLO, L'ULTIMAZIONE DEI LAVORI DESTANO PREOC-CUPAZIONE NEI RESIDENTI. CON RICHIESTE CONCRETE E PROPOSTE ALTRETTANTO VALIDE.
SECONDO QUANTO RIPORTATO DAI SOCI, IL PRESIDENTE DEL WWF LAZIO, VANESSA
RANIERI, AVREBBE RICHIESTO 50MILA EURO COME RISARCIMENTO PER UNA PRESUNTA
DIFFAMAZIONE.
Lunedì 23 aprile si sono accesi finalmente i
lampioni in via Rocca Cencia. Un lavoro in
progetto da anni realizzato dai Consorzi. L'illu-
minazione nell'ultimo tratto di via di Rocca Cen-
cia, a Finocchio, era un'esigenza per chi risie-
de nella zona. Ma anche per chi vi transita.
"Grande è stata l'insistenza del Comitato
spontaneo di Finocchio affinché fossero porta-
ti a termine i lavori. Così mi sono impegnato a
sollecitare perché fossero realizzati", ci tiene a
precisare il Presidente della Commissione La-
vori Pubblici Massimo Fonti. Ma i fondi dove so-
no stati trovati? "L'illuminazione è frutto delle
opere a scomputo", ricorda sempre Fonti. Al-
lora il merito va ai consorzi, come sempre. Gli
unici in grado di offrire servizi. Anche di prima
necessità come può essere l'illuminazione stra-
dale.
Peccato che l'accensione dei pali ha portato
non pochi disagi nel quartiere Pratolungo: dal
23 aprile in continuazione i lampioni stradali
nelle vie interne alla borgata si spengono, la-
sciando l'intera area al buio. Le chiamate al-
l'Acea si concludono sempre allo stesso modo:
segnalazione; intervento di ripristino; nuovo
blackout. "Devono contattare l'Acea per questi
problemi - conclude Fonti - solo loro possono
risolverli". Peccato che più di una segnalazione
è stata fatta. Magari la cabina è sovraccarica-
ta. Dovrebbe essere cambiata. Magari l'entu-
siasmo per l'installazione dei nuovi lampioni ha
fatto affrettare i tempi e non sono stati porta-
ti a compimento i dovuti controlli. Fatto sta che
è necessario sistemare la questione. Un quar-
tiere al buio per qualche palo acceso sembra
un compromesso poco accettabile.
JESSICA SANTINI
Per avere un posto dove trascorrere del tem-
po all'aria aperta alcuni residenti di Bor-
ghesiana hanno deciso di crearsi il loro giardi-
no pubblico. E di curarselo.
Un piccolo appezzamento di terra, a dire la
verità, tra via Mezzoiuso, via Petraria Sottana
e via Grotteri. Un quadrato incolto che i citta-
dini hanno allestito a loro gusto: alberi, pan-
chine e anche un tavolo con delle sedie. "Così
ogni tanto ci incontriamo la sera e mangiamo
insieme", ci spiega uno dei volenterosi residen-
ti, Emilio Mortale. Il quale, insieme ad altri due
pensionati molto attivi e dediti ai bisogni dei lo-
ro vicini si sono attrezzati di arnesi. E armati di
rastrelli, pale e decespugliatori hanno dato una
bella ripulita al terreno: "In realtà lo facciamo
almeno tre volte l'anno", ci spiega un altro de-
gli intrepidi giardinieri, Giuseppe Michetti "per-
ché l'erba cresce. Ed era già alta mezzo metro.
Come fanno a giocare qui i nostri nipoti?".
C'è bisogno poi di raccogliere la spazzatura.
A questo c'ha pensato Michele Giansanti, altro
volontario del parchetto : "Dalle 7 che siamo
qui. E ho raccolto tantissima spazzatura. Sia
nei cestini che abbiamo messo nel parco. Sia
in terra". Un equipe davvero piena di energie,
che sotto il cocente sole di venerdì 11 maggio,
ha terminato egregiamente un compito che
spetterebbe alle Istituzioni :"Lo facciamo ben
volentieri per i nostri nipotini - conclude Emi-
lio Mortale - e ci prendiamo cura noi del parco.
Ci farebbe piacere però se quantomeno fosso
allestito con dei giochini per bambini. Come il
parco di via Comitini".
A questo ci ha pensato il Cdq Borghesiana 2
che ha già presentato richiesta. Nel frattempo
ci si potrà almeno godere lo spazio verde ri-
conquistato. JESSICA SANTINI
FRUTTO DELLE OPERE A SCOMPUTO, I LAM-PIONI APPENA INSTALLATI VICINO ALLO
STABILIMENTO DELL'AMA CREANO QUAL-CHE PROBLEMA ALLA VICINA BORGATA PRA-TOLUNGO.
ROCCA CENCIA VEDE LA LUCE
UN PARCHETTO ALL'INTERSEZIONE CON VIA
MEZZOIUSO È STATO RIPULITO DA ALCUNI
CITTADINI. E IL CDQ AVANZA QUALCHE RI-CHIESTA ALLE ISTITUZIONI.
TAGLIO DELL'ERBA A BORGHESIANAUn mercatino di prodotti artigianali. Esatta-
mente come è accaduto a Natale, quan-do i cittadini di Villa Fiorita, sono stati deliziatidai banchi degli artigiani della zona e non. Oraperò sarà un mercatino di primavera. Nei gior-ni 19 e 20 maggio in via Rocca Fiorita 100 l'as-sociazione Villa Fiorita - Due Leoni , che svol-ge la propria attività negli omini quartieri, distri-buiti a ridosso di via Siculiana, organizza lamanifestazione. E permetterà ai piccoli arti-giani di vendere i propri manufatti e ai cittadi-ni di passeggiare tra i banchetti di esposizio-ne in cerca di un pezzo unico. Una iniziativapromossa dal Presidente dell'AssociazionePatrizia Campagna come momento di incon-tro tra i cittadini. JESSICA SANTINI
MERCATINO DI PRIMAVERA A VALLE FIORITA
L'ASSOCIAZIONE STA PREPARANDO L'EVEN-TO CHE SI SVOLGERÀ IL 19 E IL 20 MAG-GIO NELLA SEDE A VIA ROCCA FIORITA.