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La gestione dei documenti informatici negli Enti Locali
MARIA PIA PAPA
La gestione dei documenti informatici
negli Enti Locali
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Dott.ssa Maria Pia Papa
La gestione dei documenti informatici negli Enti Locali
MARIA PIA PAPA 2
In attuazione del DPCM 3/12/2013, entro ottobre
2015 tutte le pubbliche amministrazioni devono
adeguarsi alle regole tecniche in materia di
gestione informatica dei documenti, provvedendo
a predisporre il Manuale per la gestione
documentale ai sensi dell’art. 5 e ad aggiornare i
propri sistemi di protocollo informatico.
DPCM 3/12/2013: MANUALE DI GESTIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
La gestione dei documenti informatici negli Enti Locali
MARIA PIA PAPA
Il DPCM 3/11/2014 ha ribadito la centralità e
l’importanza del manuale anche riguardo alla
successiva fase della conservazione del documento
stesso.
Il manuale descrive le attività di formazione,
registrazione, classificazione, fascicolazione,
archiviazione e conservazione dei documenti e fornisce
le istruzioni per la gestione corretta e sicura dei flussi
documentali ed archivistici, in relazione ai
procedimenti amministrativi gestiti dall’Ente.
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DPCM 3/12/2013: MANUALE DI GESTIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
La gestione dei documenti informatici negli Enti Locali
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Il Manuale rappresenta uno strumento
imprescindibile per gestire la delicatissima fase che
si prospetta; è un documento complesso che si
occupa di regolamentare la politica documentale
dell’Ente a più livelli:
� organizzativo
� tecnologico
� giuridico
� archivistico
DPCM 3/12/2013: MANUALE DI GESTIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
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INTERVENTO ORGANIZZATIVO DI GRANDE PROFONDITA’
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INTERVENTO ORGANIZZATIVO DI GRANDE PROFONDITA’
Sia nel caso della informatizzazione dei processi che nel
caso della gestione documentale il livello di automazione
da attuare nelle singole amministrazioni non può che
essere determinato dalle stesse amministrazioni attraverso
una analisi delle proprie esigenze rapportate alle
opportunità di sviluppo offerte dalle tecnologie disponibili.
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INTERVENTO ORGANIZZATIVO DI GRANDE PROFONDITA’
I quattro livelli di realizzazione:
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Rappresenta la gestione informatica dei documenti in
modalità base:
� registrazione in un archivio informatico delle
informazioni riguardanti un documento (numero, data,
mittente/destinatario, oggetto, ecc.);
� segnatura sul documento delle informazioni riguardanti
il documento stesso (numero, data, AOO);
� classificazione d’archivio per una corretta organizzazione
dei documenti ed indicazione dell’assegnatario sul
registro di protocollo.
NUCLEO MINIMO DI PROTOCOLLO
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NUCLEO MINIMO DI PROTOCOLLO: LIMITI
Limitarsi a questo livello di realizzazione significa, in
estrema sintesi:
� circoscrivere l’obiettivo dell’intervento alla registrazione
dei documenti e alla loro organizzazione nel sistema
documentario;
� prendere in considerazione solamente i documenti
protocollati;
� coinvolgere nel processo di informatizzazione
esclusivamente l’Ufficio Protocollo;
� consentire l’accesso in via informatica alle informazioni
relative ai documenti, ma non ai documenti stessi.
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GESTIONE DOCUMENTALE
Dematerializzazione dei documenti cartacei e disponibilità
degli stessi a livello informatico. Si articola in:
�registrazione con trattamento delle immagini
(scannerizzazione dei documenti cartacei);
�assegnazione per via telematica al destinatario;
�gestione avanzata della classificazione dei documenti;
�collegamento dei documenti alla gestione dei
procedimenti;
�realizzazione di un repository documentale;
�pubblicazione sul web del patrimonio informativo
globale.
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GESTIONE DOCUMENTALE
Ciò significa:
� privilegiare l’obiettivo della creazione di patrimonio
informativo;
� prendere in considerazione tutti i documenti, non
solamente quelli protocollati;
� coinvolgere nel processo di informatizzazione tutti gli
uffici;
� consentire l’accesso in via informatica direttamente ai
documenti.
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GESTIONE DOCUMENTALE
Vuol dire procedere ad un intervento organizzativo che
incida, più o meno pesantemente, sulla struttura, con le
ovvie conseguenze di dover gestire il cambiamento in
modo adeguato in termini di:
� implicazioni tecnologiche, logistiche, archivistiche, ecc.,
� ma anche di sensibilizzazione, comunicazione,
formazione delle risorse umane.
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GESTIONE ARCHIVIO COMUNALE INFORMATICO
• Gestione profili utente
• Autenticazione
• Autorizzazioni
Atti
amministrativi
Protocollo
informatico
HALLEY DOCUMENT SERVER
Messi
notificatori
• Archiviazione
• Ricerche avanzate
• Consultazione
• Conservazione
Contratti
Demografici
Albo
Pretorio
Corrispondenza
Messagistica interna
Carteggio
Finanziaria
Personale
Tributi e
Bollettazione
e-Government
Urbanistica e
Gestione territorio
Polizia Municipale
Dotazione
Organica
Sistema esterno
di
conservazione
Composizione
pacchetti di
versamento
Repository documentale
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Documenti
con validità legale
Archivio corrente
di deposito
storico
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GESTIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI
Essa prevede una o più delle seguenti attività:
� informatizzazione dei processi relativi ai flussi documentali in
entrata, in uscita e interni;
� integrazione con gli eventuali flussi di lavoro relativi ai
processi primari.
Procedere a questo livello di realizzazione significa:
� razionalizzare ed informatizzare i flussi documentali;
� prendere in considerazione tutti i documenti, anche quelli
relativi agli iter di processo;
� coinvolgere nel processo di informatizzazione tutti gli uffici;
� consentire l’accesso in via informatica agli iter di processo.
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BUSINESS PROCESS REENGINEERING (B.P.R.)
Prevede la reingegnerizzazione dei processi dell’ente al fine
di una loro successiva informatizzazione.
E’ importante evidenziare che se l’obiettivo che ci si è
prefissati è quello del Business Process Reengineering,
questo diventa la fase propedeutica per l’attuazione anche
del Progetto Protocollo e Gestione documentale.
Non si può cominciare dalla punta della piramide, ma
occorre partire dalla base.
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Sistemi
InformativiFormazione
Organizzazione
HALLEY SEMPRE AL FIANCO DEI COMUNI
MANUALE DI
GESTIONE
DEI DOCUMENTI
INFORMATICI (art. 5 DPCM 3/12/2013)
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PREDISPOSIZIONE MANUALE:
IL SERVIZIO OFFERTO E’ UN PROGETTO ORGANIZZATIVO
Il servizio consiste nella realizzazione di un progetto
organizzativo per la predisposizione del Manuale per la
Gestione Documentale, strumento indispensabile per un
Ente che abbia intenzione di gestire i flussi documentali e
gli archivi con modalità elettroniche.
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PREDISPOSIZIONE MANUALE: ARTICOLAZIONE DELL’INTERVENTO
La fornitura del servizio prevede l’attuazione delle
seguenti fasi operative:
� ricognizione organizzazione attuale dell’Ente;
� rivisitazione organizzazione e flussi di lavoro;
� condivisione con dirigenti e amministratori dell’Ente;
� redazione Manuale per la Gestione Documentale;
� formazione del personale;
� proposte adeguamenti tecnici per migliorare il
processo di gestione documentale.
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� Disponibilità di un supporto tecnico-normativo da
parte di professionisti specializzati nella gestione
documentale e nella consulenza organizzativa.
� Coinvolgimento di tutti gli uffici e servizi dell’Ente in
un modello organizzativo basato su processi,
unificato e standard, per la gestione dei flussi
documentali.
� Disponibilità di linee guida precise per la
registrazione, classificazione e fascicolazione dei
documenti informatici.
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PREDISPOSIZIONE MANUALE: VANTAGGI
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� Definizione completa dei flussi di lavoro che
riguardano i documenti in entrata, in uscita ed
interni.
� Regolamentazione dell’uso delle caselle di posta
elettronica, di PEC e delle firme digitali.
� Accompagnamento nella definizione e adozione di
modalità e tecniche di archiviazione e conservazione
dei documenti informatici, anche con validità
probatoria.
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PREDISPOSIZIONE MANUALE: VANTAGGI
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� utilizzo più completo di funzionalità sw disponibili;
� Perfezionamento del piano di sicurezza per il
trattamento dei documenti informatici
� Formazione del personale interno
� Snellimento delle procedure
� Trasparenza dell’azione amministrativa
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PREDISPOSIZIONE MANUALE: VANTAGGI
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� Aspetti organizzativi preliminari
� Formazione dei documenti
� Sottoscrizione dei documenti
� Gestione corrispondenza in entrata
� Registrazione dei documenti
� Gestione corrispondenza in uscita
� Modalità di utilizzo del Sistema di protocollo
informatico
ARGOMENTI TRATTATI NEL MANUALE
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� Ufficio responsabile delle attività di registrazione di
protocollo, di organizzazione e di tenuta dei documenti
� Sistema di classificazione e fascicolazione dei documenti
� Archiviazione e conservazione dei documenti
� Formati elettronici dei documenti
� Uso della Posta Elettronica Certificata e tradizionale
� Piano di sicurezza dei documenti informatici
� Politiche di sicurezza
ARGOMENTI TRATTATI NEL MANUALE
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� Responsabile della Gestione documentale e suo vicario
� Responsabile del Sistema Informativo Comunale
� Responsabile della Sicurezza informatica
� Responsabile del Disaster & Recovery e della Continuità
Operativa
� Responsabile del trattamento di dati personali
� Responsabile della Conservazione
RUOLI E RESPONSABILITA’
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GESTIONE CORRISPONDENZA IN ENTRATA
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REGISTRAZIONE DEI DOCUMENTI
Su ogni documento ricevuto o spedito dall’AOO è effettuata una
registrazione di protocollo. Ciascuna registrazione di protocollo
contiene, almeno, i seguenti dati obbligatori:
• il numero di protocollo, generato automaticamente dal sistema e
registrato in forma non modificabile;
• la data di registrazione di protocollo, assegnata automaticamente dal
sistema e registrata in forma non modificabile;
• il mittente che ha prodotto il documento, registrato in forma non
modificabile;
• il destinatario del documento, registrato in forma non modificabile;
• l’oggetto del documento, registrato in forma non modificabile;
• la classificazione.
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REGISTRO GIORNALIERO DI PROTOCOLLO
Il Responsabile del Servizio per la gestione documentale provvede
alla produzione del registro giornaliero di protocollo, costituito
dall’elenco delle informazioni inserite con l’operazione di
registrazione di protocollo nell’arco di uno stesso giorno.
Al fine di garantire la non modificabilità delle operazioni di
registrazione, ai sensi dell’art. 7, comma 5, del DPCM 3/12/2013, il
registro giornaliero informatico di protocollo, a partire dal 12 ottobre
2015, è trasmesso al sistema di conservazione entro la giornata
lavorativa successiva.
Tale operazione di riversamento viene espletata adottando le regole
tecniche in materia di conservazione dei documenti informatici delle
pubbliche amministrazioni ai sensi del DPCM del 13/11/2014.
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Per “conservazione digitale” si intende un processo,
indipendente dalla tecnologia utilizzata, che permette di
conservare documenti di qualsiasi natura in formato
digitale in modo che risultino disponibili nel tempo nella
loro integrità e autenticità. Tale processo consente di
mantenere la validità legale e fiscale dei documenti
conservati e rappresenta una modalità di conservazione
“Digitale” rispetto alla carta.
CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
Necessario per legge istituire la figura del responsabile
della conservazione
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CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
Il sistema di conservazione assicura, dalla presa in carico
dal produttore fino all’eventuale scarto, la conservazione
dei seguenti oggetti, tramite l’adozione di regole,
procedure e tecnologie, garantendone le caratteristiche di
autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità, reperibilità:
• i documenti informatici e i documenti amministrativi
informatici con i metadati ad essi associati
• i fascicoli informatici ovvero le aggregazioni documentali
informatiche con i metadati ad essi associati.
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Credemtel è la società del Gruppo Credem attiva dal 1989
nell’offerta di servizi telematici a Banche, Aziende e Pubblica
Amministrazione. Nata per essere l’antenna tecnologica del Gruppo
è cresciuta nel corso degli anni sfruttando le competenze e
l’esperienza maturata, sino ad arrivare ad aprire ed ampliare la
propria proposta all’intero mercato ove oggi risulta essere uno dei
principali player sia dei servizi di Corporate Banking Interbancario
che di Gestione Elettronica Documentale.
Da luglio 2015 Credemtel è nella lista dei conservatori accreditati
dall’AgID.
La Società Halley Informatica ha individuato Credemtel come
partner per la fornitura dei Servizi di conservazione a norma in
favore dei propri Clienti.
CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI
La gestione dei documenti informatici negli Enti Locali
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I FORMATI DEI DOCUMENTI INFORMATICI
L’evolversi delle tecnologie e la crescente disponibilità e
complessità dell’informazione digitale ha indotto la
necessità di gestire sempre maggiori forme di
informazione digitale (testo, immagini, filmati, ecc.) e di
disporre di funzionalità più specializzate per renderne più
facile la creazione, la modifica e la manipolazione.
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Questo fenomeno ha portato all’aumento del numero dei
formati disponibili e dei corrispondenti programmi
necessari a gestirli nonché delle piattaforme su cui questi
operano.
La gestione dei documenti informatici negli Enti Locali
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I FORMATI DEI DOCUMENTI INFORMATICI
L’Ente adotta formati di documenti elettronici tali da
garantire la leggibilità e la reperibilità del documento
informatico durante il suo ciclo di vita attivo e
successivamente nel tempo.
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Le principali caratteristiche che devono orientare la scelta
da parte dell’Ente sono:
apertura non proprietà
sicurezza portabilità
supporto allo sviluppo diffusione
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PUO’ ESISTERE QUALITA’ SENZA SICUREZZA?
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Sistemi
InformativiFormazione
Organizzazione
Sicurezza
Gestione
informatica dei
documenti
Qualità
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SICUREZZA DELL’ARCHIVIO DEI DOCUMENTI INFORMATICI
Art. 31 … I dati personali sono custoditi e controllati … in
modo da ridurre al minimo … i rischi di distruzione o
perdita … di accesso non autorizzato o di trattamento non
consentito o non conforme alle finalità della raccolta
D.Lgs. 196/2003 - Codice in materia di trattamento dei dati
personali
Garantire la sicurezza dei dati
adottando le misure minime di sicurezza previste dall’Allegato B
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MARIA PIA PAPA
SICUREZZA DELL’ARCHIVIO DEI DOCUMENTI INFORMATICI
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Misure di sicurezza
Sono tutti gli accorgimenti e i dispositivi utilizzati per
garantire che i dati non vadano distrutti o persi anche
in modo accidentale, che solo le persone autorizzate
possano avere accesso ai dati e che non siano
effettuati trattamenti contrari alle norme di legge o
diversi da quelli per cui i dati erano stati raccolti.
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MARIA PIA PAPA23/11/2015 36
R
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S
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R
V
A
T
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Z
Z
A
PER UN ARCHIVIO INFORMATICO DEI DOCUMENTI
INTEGRATO E SICURO
I PILASTRI DELLA SICUREZZA
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MISURE MINIME DI SICUREZZA (art. 33 – 36 del Codice Privacy)
� autenticazione informatica;
� gestione delle credenziali di autenticazione;
� aggiornamento ambito del trattamento consentito agli
incaricati;
� protezione strumenti elettronici rispetto a trattamenti
illeciti di dati, ad accessi non consentiti e a programmi
informatici malefici;
� adozione di procedure per la custodia di copie di sicurezza,
il ripristino della disponibilità dei dati e dei sistemi (disaster
& Recovery e Continuità Operativa);
� adozione di tecniche di cifratura o di codici identificativi per
determinati trattamenti di dati sensibili o giudiziari.
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ILLECITI CIVILI SANZIONI AMMINISTRATIVE
Art. 161 Omessa o inidonea informativa Sanzione da 6.000 € a 36.000 €
Art. 162 cessione dei dati in caso di cessazione del trattamento, in violazione di quanto previsto dall’art. 16
Sanzione da 10.000 € a 60.000 €
Art. 162 comunicazione agli interessati di dati idonei a rivelare lo stato di salute
Sanzione da 1.000 € a 6.000 €
Art. 162 Omessa adozione delle misure minime di sicurezza Sanzione da 20.000 € a 120.000 €
Art. 167 Trattamento illecito di dati Sanzione da 20.000 € a 120.000 €
Art. 163 Omessa o incompleta notificazione al Garante Sanzione da 20.000 € a 120.000 €
Art. 164 Omessa informazione o esibizione dei documenti al Garante
Sanzione da 10.000 € a 60.000 €
D. Lgs. 196/2003, modificato dal D.L.30 dicembre 2008, n. 207 – art.44
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LE SANZIONI
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ILLECITI PENALI SANZIONI PENALI
Art. 167 Trattamento illecito di dati personali Reclusione da 6 mesi a 3 anni.
Art. 168 Falsità nelle dichiarazioni e notificazioni al Garante
Reclusione da 6 mesi a 3 anni
Art. 169 Omessa adozione delle misure minime di sicurezza
Arresto fino a 2 anni. E’ possibile estinguere il reato ex art. 169, pagando una somma di denaro se ci si regolarizza entro 6 mesi
Art. 170 Inosservanza dei provvedimenti del Garante
Reclusione da tre mesi a due anni
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D. Lgs. 196/2003, modificato dal D.L.30 dicembre 2008, n. 207 – art.44
LE SANZIONI
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