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1 LA GRAMMATICA VISIVA (2) 1 – ELEMENTI DELLA GRAMMATICA VISIVA 1.1 – Punto 1.2 – Linea 1.3 – Superficie: materia e texture 1.4 – Colore 1.5 – Luce-ombra 1.6 - Spazio 2 – I CODICI DELLA GRAMMATICA VISIVA (LA COMPOSIZIONE) 2.1 – Strutture del campo e forze percettive 2.1.1 – Il campo (il formato) 2.1.2 – Peso visivo 2.2 – Linee di forza e criteri compositivi 2.2.1 – Equilibrio visivo 2.2.2 – Simmetria e asimmetria 2.2.3 – Ritmo e modularità 2.2.4 – Direzionalità e dinamismo 2.3 – Schemi compositivi 2.4 – Le tecniche compositive 2.1 – STRUTTURE DEL CAMPO E FORZE PERCETTIVE Dati gli elementi fondamentali del linguaggio visivo vediamo ora il modo di comporli insieme per formare immagini dotate di senso. Partiamo dall’analisi del supporto dell’immagine. 2.1.1 – IL CAMPO (IL FORMATO) Un’immagine sta su un supporto (tela, carta, pavimento…) che ha una forma, dimensioni, un bordo (cornice). All’inizio del XX secolo lo studio del costituirsi dell’oggetto fenomenico si appoggiò sulle analogie con la contemporanea fisica del campo magnetico per cui si introdusse il termine CAMPO = una porzione delimitata di spazio con caratteristiche costanti in ogni suo punto, dove ogni singolo elemento genera una forza, una tensione che attira l’osservazione LA STRUTTURA PORTANTE (scheletro strutturale) IL PERIMETRO LE DIAGONALI LE MEDIANE IL CENTRO I NODI (punti di intersezione di più linee) LA STRUTTURA MODULARE Un reticolo che si sovrappone alla struttura portante e suddivide il campo in tanti moduli aventi la sua stessa forma DEL CAMPO SI PERCEPISCE NEL CAMPO SI DISPONGONO: PUNTI - LINEE - COLORI - FIGURE - FORME Seguendo lo scheletro strutturale o negandolo per ottenere effetti diversi (di armonia e equilibrio; di dinamismo; di rigidità ecc.) attirando l’attenzione dell’osservatore su un elemento o distogliendola. Il centro di un campo possiede un notevole potere di attrazione; la disposizione sull’asse verticale accentua la staticità; quella sulle diagonali la dinamicità L’equilibrio e l’armonia dell’arte classica si basa sul rispetto della struttura portante del campo nel disporre gli elementi che compongono l’immagine Raffaello, La Scuola di Atene, Vaticano Leon Battista Alberti, facciata della Chiesa di S. Maria Novella, Firenze 2.1.1.1 - CAMPO QUADRATO Ancorato sui quattro lati, è associato all’idea di di stasi e orientamento nello spazio. Recinto, casa, villaggio (castrum romano). Simbolo terreno contrapposto al cerchio La composizione assume un effetto di tensione dinamica (compressione e dilatazione). Il rigido controllo matematico garantisce stabilità e bilanciamento Josef Albers, Omaggio al quadrato, 1957 Schema di Omaggio al quadrato

LA GRAMMATICA VISIVA (2) 2.1 – STRUTTURE DEL CAMPO E …

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LA GRAMMATICA VISIVA (2)1 – ELEMENTI DELLA GRAMMATICA VISIVA

1.1 – Punto1.2 – Linea1.3 – Superficie: materia e texture1.4 – Colore1.5 – Luce-ombra1.6 - Spazio

2 – I CODICI DELLA GRAMMATICA VISIVA (LA COMPOSIZION E)

2.1 – Strutture del campo e forze percettive2.1.1 – Il campo (il formato)2.1.2 – Peso visivo

2.2 – Linee di forza e criteri compositivi2.2.1 – Equilibrio visivo2.2.2 – Simmetria e asimmetria2.2.3 – Ritmo e modularità2.2.4 – Direzionalità e dinamismo

2.3 – Schemi compositivi2.4 – Le tecniche compositive

2.1 – STRUTTURE DEL CAMPO E FORZE PERCETTIVEDati gli elementi fondamentali del linguaggio visivo vediamo ora il modo di comporli insieme per formare immagini dotate di senso. Partiamo dall’analisi del supporto dell’immagine.

2.1.1 – IL CAMPO (IL FORMATO)

Un’immagine sta su un supporto (tela, carta, pavimento…) che ha una forma, dimensioni, un bordo (cornice). All’inizio del XX secolo lo studio del costituirsi dell’oggetto fenomenico si appoggiò sulle analogie con la contemporanea fisica del campo magnetico per cui si introdusse il termineCAMPO = una porzione delimitata di spazio con caratteristiche costanti in ogni suo punto, dove

ogni singolo elemento genera una forza, una tensione che attira l’osservazione

LA STRUTTURA PORTANTE (scheletro strutturale) IL PERIMETROLE DIAGONALI LE MEDIANE IL CENTRO I NODI (punti di intersezione di più linee)

LA STRUTTURA MODULAREUn reticolo che si sovrappone alla struttura portante e suddivide il campo in tanti moduli aventi la sua stessa forma

DEL CAMPO SI PERCEPISCE

NEL CAMPO SI DISPONGONO: PUNTI - LINEE - COLORI - FIGURE - FORME

Seguendo lo scheletro strutturale o negandolo per ottenere effetti diversi (di armonia e equilibrio; di dinamismo; di rigidità ecc.) attirando l’attenzione dell’osservatore su un elemento o distogliendola.

Il centro di un campo possiede un notevole potere di attrazione; la disposizione sull’asse verticale accentua la staticità; quella sulle diagonali la dinamicità

L’equilibrio e l’armonia dell’arte classica si basa sul rispetto della struttura portante del campo nel disporre gli elementi che compongono l’immagine

Raffaello, La Scuola di Atene, Vaticano

Leon Battista Alberti, facciata della Chiesa di S. Maria Novella, Firenze

2.1.1.1 - CAMPO QUADRATO

Ancorato sui quattro lati, è associato all’idea di di stasi e orientamento nello spazio. Recinto, casa, villaggio (castrum romano). Simbolo terreno contrapposto al cerchio

La composizione assume un effetto di tensione dinamica (compressione e dilatazione). Il rigido controllo matematico garantisce stabilità e bilanciamento

Josef Albers, Omaggio al quadrato, 1957 Schema di Omaggio al quadrato

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Kasimir Malevic, Quadrato nero su fondo bianco, 1913-15

Contesto: rivoluzione russa Collocazione originaria: nell’angolo tra il soffitto e le due pareti (dove stavano le icone) nella scenografia de Vittoria sul Sole Riferimento alle icone russe: rapporto di forte contrasto tra figura e sfondo e processo di stilizzazione spinto al massimoQuadrato: solo l’uomo, che domina le misure, sa costruirloNero: eclissa la luce naturale (e per estensione quella divina) FA RIFERIMENTO ALLA TRADIZIONE CRISTIANA MA LA NEGA ORA SARA’ L’UOMO A COSTRUIRE UN NUOVO SOLETUTTAVIA L’IMMAGINE RESTA ELEMENTO DI CONGIUNZIONE TRA LA TERRA E LO SPIRITOFORMALMENTE LA PITTURA IN SE E’ FINITA, ASSORBITA NELL’IMMATERIALE, PER LASCIARE SPAZIO ALLA MEDITAZIONE

Due esempi

Piet Mondrian, Composizione con rosso giallo e blu, 1929

Contesto: circoli teosofici olandesi: liberare lo spirito dell’uomo moderno dal materialismo angosciante Stile: linee nere ortogonali; quadrati campiti in maniera piatta con i tre colori primari e il bianco; nessuna linea curva o obliqua; abbandono del centro geometrico del quadro; ritmo libero, ma rigoroso, sembra espandersi verso l’infinito; sblilanciamenti corretti da delicati rapporti tra pieni e vuoti NEOPLASTICISMO: “NUOVO MODO DI TRATTARE LA FORMA” SIMBOLO DI UNA NUOVA SOCIETA’ CHE SAPPIA UNIRE IL MATERIALE E LO SPIRITUALE, UNA SOCIETA’ DI ARMONIOSE PROPORZIONI CHE RIFLETTESSE L’ORDINE DELL’UNIVERSO

SUPERARE L’INDIVIDUALISMO ROMANTICO (descrizione dell’io soggettivo); SUPERARE L’ESPRESSIONISMO TRAGICO

2.1.1.2 - CAMPO RETTANGOLARE

FORMATO Più USATO RISPETTO AL QUADRATO PERCHE’ MENO SIMMETRICO E QUINDI MENO VINCOLANTE

Come nel campo quadrato lo scheletro strutturale è basato sulle mediane e sulle diagonali. Il prevalere di una dimensione sull’altra permette l’orientamento verticale o orizzontale del campo: nel primo caso le figure sono slanciate, nel secondo l’effetto sarà di schiacciamento.

Tuttavia si apre il discorso su:

QUALI SONO LE DIMENSIONI DEL RETTANGOLO PERFETTO? Q UAL E’ IL RAPPORTO IDEALE TRA ALTEZZA E BASE? 1:2 – 2:3 – 3:4 ? O altri rapporti ?

Gli artisti greci e poi rinascimentali utilizzarono ampiamente il RETTANGOLO AUREO

In esso è possibile inscrivere una spirale, rendendolo di fatto (con alcune esagerazioni) un rettangolo “magico”

Lo slancio verso l’alto della Resurrezione è accentuato nel quadro di El Greco dal formato verticale. L’ancoraggio a terra dell’incarnazione narrata da Masaccio, al contrario, dal formato orizzontale.

Il rettangolo aureo ha determinato, e determina ancora, la composizione dell’immagine degli artisti.

2.1.1.3 - CAMPO TRIANGOLARE

Esprime significati simbolici legati al numero 3. Equilibrio di forze positive e negative, rappresenta l’armonia, la proporzione, il principio divino, la vita Poco frequente in natura se non celato all’interno di strutture più complesse (mondo minerale e naturale - trifoglio -)

3

2.1.1.4 CAMPO CIRCOLARE

Associato all’idea di movimento, dando l’idea di ruota, ma anche di spazio chiuso che delimita. Simbolo celeste, di ciò che è intangibile e assoluto (la divinità). concetto di perfezione, di unità, spiritualità e di eternità (serpente che si morde la coda). Rappresenta la volta celeste, il sole e la luna

Filippo

Brunellesch i

Sacrestia

Vecchia di San

Lorenzo,

Firenze, inizio

XV sec.

Il quadrato indica lo spazio reale e quindi sta in basso (la terra, la natura) il cerchio indica il tempo a cui è legato il concetto di eternità e

quindi sta in alto (il cielo, il paradiso, l’iperuranio)

La forte centralizzazione del formato circolare permette di comprendere meglio le scelte compositive degli artisti:

tra coloro che assecondano lo scheletro e coloro che cercano di negarlo .

Filippo Lippi, Madonna col Bambino e storie di Sant’Anna, 1452 Michelangelo, Tondo Pitti, 1504

2.1.1.5 - CAMPO ELLITTICO Poco usato, ma molto caratterizzato perché ha due centri (oltre l’asse di simmetria principale e margini curvilinei). Utilizzato nel passato dai fotografi per i mezzi busti in quanto permetteva di focalizzare l’attenzione sul volto e sul nodo delle mani. Permettono anche composizioni più dinamiche impostate su linee diagonali

2.1.6. - CAMPO MISTO

Formati dall’unione di due o più formati, aumenta chiaramente lacomplessità della struttura portante offrendo la possibilità di composizioni molto più articolate e libere.

Nell’esempio un campo quadrato ruotato di 45° si in nesta su quattro campi circolari.

DIMENSIONI COLORE PREGNANZA(forme semplici)

POSIZIONENEL CAMPO

PESO VISIVOdipende da:

E la capacità di un elemento di attirare su di sé lo sguardo dell’osservatore all’interno di una composizione.

Il peso di un elemento non è assoluto ma dipende dal contesto incui è inserito

Dimensioni Colore Pregnanza

2.1.2 – PESO VISIVO Alcuni teorici lo inseriscono nel campo dei Codici (le leggi di aggregazione dei singoli elementi della grammatica visiva). Il testo di riferimento li pone all’interno della composizione

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Posizione nel campo : in ogni campo ci sono aree che possiedono una maggiore densità(cioè sopportano meglio il peso) e l’oggetto ivi presente “pesa” di meno.

Per effetto della legge di gravità e della consetudine occidentale di scrivere da sinistra a destra la parte superiore

maggiore peso visivo

minore peso visivo

equilibrio

ascendente

discendente

DENSITA’ MINORE (l’oggetto pesa di più)

DENSITA’ MAGGIORE (l’oggetto pesa di meno)

La diagonale basso-destra/ alto sinistra

Si muove contro il nostro verso di lettura abituale (naturale) quindi si presenta con una forte “opposività” espressiva

J. L. David, Napoleone al S. Bernardo

Donatello, il Gattamelata

I libri di storia dell’arte propongono sempre la visione di questa statua con il cavallo verso sinistra anche perché la diagonale spada-bastone (che mancherebbe dall’altro lato) accentua il contrasto

Altri vettori ottici (indici direzionali) guidano il nostro occhio: il ginocchio piegato, il mantello svolazzante, il braccio alzato e la visione è DRAMMATICA

La diagonale basso-sinistra/ alto- destra , conforme al nostro senso di lettura, quindi più naturale e meno “aggressiva” .

Tiziano, Ritratto di Carlo V a cavallo

E forse non è un caso: rispetto a Napoleone e al Gattamelata (due giovani irruenti che “si sono fatti da soli” andando contro la storia secolare) Carlo V è un imperatore inserito in una dinastia plurisecolare e quindi l’immagine diventa metafora di questo ordine naturale, anche se gli altri elementi (la corazza e la lancia) indicano un’operazione aggressiva.

Anche la pubblicità usa le possibilità espressive delle diagonali……. Una macchina sportiva (che deve esprimere aggressività) sarà orientata verso sinistra e/o inclinata bd/as; una macchina familiare (che deve comunicare tranquillità, sicurezza) sarà orientata verso destra e/o inclinata bs/ad

2.2 – LINEE DI FORZA E CRITERI COMPOSITIVIComporre vuol dire collocare nello spazio i diversi elementi del linguaggio visivo. Vediamo ora i criteri seguiti dagli artisti per ottenere un risultato estetico, espressivo e comunicativo efficace

Masaccio ha fatto alcune scelte compositive:

- Un asse di simmetria attorno al quale sono disposti i personaggi

- Un alternarsi di abiti blu e rossi

- Una struttura piramidale entro cui disporre i personaggi

Il tutto è coerente con il messaggio: il riferimento alla Trinità, il riferimento al neoplatonismo (elevarsi dalla materia allo spirito), la razionalità e l’ordine geometrico rinascimentale ecc.

Possiamo dire che Masaccio ha usato:

CORRISPONDENZE e RICHIAMI di forme, colori, figure tra la parte destra e la sinistra, tra il sotto e il sopra.

Fondamentale è poi individuare in ogni immagine le

LINEE DI FORZA (linee guida dello sguardo) e i CENTRI FOCALI (le aree che attirano la nostra attenzione)

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Linee di forza e centri focali che possono coincidere, oppure no, con la struttura portante(le linee strutturali) del campo.Come per esempio ha fatto Giotto

Vediamo ora alcuni criteri compositivi

2.2.1 - EQUILIBRIO VISIVO indica la condizione in cui gli elementi di un’immagine sono distribuiti all’interno del campo in modo da bilanciarsi tra loro.

il cerchio blu della vetrata, da solo, bilancia il maggior peso visivo dei cerchi a destra

Dipende dalle distanze degli oggetti, dal peso, dalle dimensioni, dal colore, dalla direzione, dal collocamento.

Se c’è equilibrio l’immagine comunica il senso della staticità,viceversa il senso sarà di dinamismo.

L’equilibrio può essere:

STATICO – se c’è corrispondenza speculare tra le parti del campo

DINAMICO – se gli elementi si muovono in differenti direzioni o sono disposti in modo non simmetrico ma tali da creare corrispondenze incrociate

2.2.2 - SIMMETRIA quando esiste una corrispondenza speculare tra le parti di una figura

la natura, che nel complesso appare irregolare, presenta invece alcuni elementi perfettamente simme-trici, ma e’ soprattutto l’uomo l’essere sim-metrico per eccelle-nza

la perfetta simmetria appare rigida e bloccata, e da il senso della immobilita’, della eternita’. per questo fu sempre amata e ricercata da quasi tutti i sistemi di “potere”

tuttavia quando la simmetria e’ riprodotta dall’uomo appare rigida, bloccata, quasi innaturale ecco perchè la statuaria classica cercò di romperne l’eccessiva rigidità con la cosiddetta ponderazio

Statueta cicladica del 2500 a.C. circa Apollo di Kassel, copia, Fidia, V sec. a.C.

A

B A

B

centrale (o radiale) traslatoriabilaterale assiale

PROPOSTA DI CLASSIFICAZIONE DELLA SIMMETRIA ALL’INT ERNO DEL CAMPO

Tra questi diversi tipi di simmetria quelli fondamentali sono la bilaterale (o assiale), la centrale (o radiale) e quella traslatoria

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1 - SIMMETRIA TRASLATORIA

1.1 - ritmica

1.2 - ritmica e riflessaAsse di riflessione 1.3 - a doppio rapporto incrociato

2.1 - SIMMETRIA ROTATORIA NEL PIANO

2.1.1 - semplice

Asse di riflessione

2.1.3 - con dilatazione

spirale: un punto che

ruota intorno al centro

dilatandosi2.1.2 - con riflessione

2.2 - SIMMETRIA ROTATORIA NELLO SPAZIO

2.2.1 - con traslazione

2.2.2 - con traslazione e dilatazione

F. Borromini, Sant’ Ivo della Sapienza, Roma, 1642-65

A-SIMMETRIA

Frank O. Gehry, GuggenheimMuseum, Bilbao, 1991-97

Daniel Libeskind, Museo ebraico di Berlino

Se la simmetria, rigida e bloccata, da il senso di immobilità, di ordine e regolarità ed è preferita da sistemi culturali fortemente strutturati, la asimmetria esprime esattamente il contrario: movimento, libertà dalle regole e chiaramente può essere accettata da sistemi culturali meno rigidi

2.2.3 RITMO E MODULARITA ’ successione a intervalli regolari di uno o più elementi

UNIFORME ALTERNATO CRESCENTE/DECRESCENTE

CONCENTRICO

RITMO

- lento e cadenzato - veloce - acuto e spezzato - ondulato - curvo e spezzato

- grande/piccolo - alto/basso bianco/nero - sopra/sotto - ecc.

- diminuzione distanze (effetto accellerazione) - crescente altezza e grandezza e spessore e luminosita’ (effetto di crescita progressiva) - prima crescente poi decrescente (effetto dinamico)

effetto dilatazione infinita

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ripetizione continua di un elemento

CONTRASLAZIONE(orizzontale, verticale, diagonale)

CON RIBALTAMENTO

CON ROTAZIONI

CON COMBINAZIONEDI VARI MOVIMENTI

CON INCASTRO DIFIGURE VARE

MODULARITA'

5.4.- CON COMBINAZIONI DI VARI MOVIMENTI

5.2 – CON RIBALTAMENTO

5.5. – CON INCASTRO DI FIGURE

5.3 – CON ROTAZIONI

5.1 – CON TRASLAZIONE

Lo sguardo dell’osservatore si muove sul campo “guidato” dalla direzionalità ossia dalle tensioni interne che permettono di percepire il dinamismo. Ciò si può ottenere attraverso:

1 – DIREZIONE DELLE LINEE O DELLE FORME 2 – L’AZIONE BLOCCATA IN POSIZIONI INSTABILI 3 – LA DEFORMAZIONE 4 – IMMAGINI IN SEQUENZA 5 – OGGETTI CON SCIA

2.2.4 - DIREZIONALITA’ E DINAMISMO

DIREZIONE DELLE LINEE O DELLE FORME

AZIONE BLOCCATA

DEFORMAZIONE

IMMAGINI IN SEQUENZAOGGETTI CON LA SCIA

La composizione dell’immagine è importante anche nella rappresentazione dello spazio attraverso la varie prospettive.

Accentuando più o meno la profondità del punto di fuga si ottengono effetti di equilibrio compositivo o si accentua il peso visivo con effetti e significati opposti

2.3 - SCHEMI COMPOSITIVI E SPAZIO

Esistono poi immagini tipiche e ricorrenti (vere iconografie fisse ) nelle quali figure e oggetti vengono disposti secondo schemi prestabiliti, anche per rendere immediatamente riconoscibile il tema iconografico. Come per esempio, in ambito cristiano, la crocifissione e l’annunciazione. Ma varianti sono sempre possibili .

Alla continua ricerca dell’equilibrio compositivo gli artisti, nel corso dei secoli, hanno messo a punto vere e proprie griglie compositive (gabbie o maglie geometriche) fondate su rigorosi calcoli matematici che si possono assimilare alla metrica dei poeti o dei musicisti. Tra queste abbiamo:

- L’ARMATURA O STRUTTURA DEL RETTANGOLO- IL RIBALTAMENTO DEI LATI MINORI DEL RETTANGOLO- LE PROPORZIONI MUSICALI- LE PROPORZIONI AUREE

2.4 - LE TECNICHE COMPOSITIVE

2.4.1 L’armatura del rettangolo

Si tracciano le diagonali e le mediane, si collegano i vertici con i punti medi e si tracciano altre linee secondo le necessità

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2.4.2 Il ribaltamento dei lati minori del rettangolo

Si vengono così a sovrapporre due quadrati nell’area centrale del rettangolo. Le diagonali dei quadrati determinano un quadrato centrale ruotato di 45 gradi e così via

2.4.3 Le proporzioni musicali

Gli antichi, pizzicando una corda nelle diverse parti, scoprirono le proporzioni musicali e individuarono il DIAPASON, il DIAPENTE e il DIATESSERON che corrispondono alla suddivisione della corda in 2, 3, 4 parti e applicarono queste proporzioni al campo rettangolare (1/2, 2/3 e 3/4) e loro multipli

DIAPASON

DIAPENTE

DIATESSERON

2.4.4 Le proporzioni auree

Desunte dall’osservazione della natura (conchiglie, forme vegetali e animali) e ritenute divine per la loro capacità di esprimere una profonda armonia. Il numero aureo è un numero irrazionale e corrisponde a 1,6180339887...

IL SEGMENTO AUREO STELLA A CINQUE PUNTE NEL PENTAGONO

IL RETTANGOLA AUREO

Ogni segmento della stella è diviso da altri due segmenti che passano per i punti aurei

AX è medio proporzionale tra AB e XB