La Medicina Bioenergetica

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Bioenergetica

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    FRANCESCO OLIVIERO

    LA MEDICINA BIOENERGETICA Libro on-line

    INTRODUZIONE

    Questa la mia storia professionale. Tutto iniziato nel 1988, quando, dopo il conseguimento della prima specializzazione in tisiologia e malattie dellapparato respiratorio, nellaffrontare la pratica clinica relativa al settore della pneumologia (principalmente asma bronchiale e broncopneumopatie croniche ostruttive) mi sono reso conto che la strategia operativa conseguita dopo dieci lunghi anni universitari era assolutamente inadeguata per la guarigione dei pazienti che trattavo in studio.

    Mi appariva oltremodo frustrante non poter guarire dei bambini asmatici, trattandoli esclusivamente con sintomatici (broncodilatatori, antistaminici, antibiotici, mucolitici) alla cui sospensione la patologia si ripresentava peggio di prima, o prescrivendo una terapia desensibilizzante (dopo aver praticato le prove allergometriche con il prick test) con un massimo di 2-3 allergeni principali, che spesso non erano sufficienti a coprire tutto lo spettro delle positivit riscontrate.

    Tutto ci avveniva ben sapendo che lefficacia di tale terapia non superava il 40% nei casi trattati in modo ottimale dopo quattro lunghi anni diniezioni sottocutanee.

    Cos ho deciso di sospendere la mia attivit come medico specialista, dopo aver concluso che era necessario riprogrammare tutto ci che avevo studiato fino a quel momento (cio la scienza impartita dai libri e dai docenti universitari), ripartendo da zero; non da uno zero assoluto, ma sicuramente da una base che poteva permettermi di osservare le realt fenomeniche patologiche da altri punti di vista e da altre angolazioni.

    Il mio ruolo dUfficiale Medico dellEsercito mi ha permesso di sopravvivere, e soprattutto mi ha spinto a trovare nuove strade per soddisfare il mio bisogno di essere medico/artista.

    Ritengo, infatti, che il medico non debba essere uno scienziato, ma soltanto colui che esercita lars medica tra altri esseri umani, disposto a comprendere, grazie alla propria arte (frutto di uno studio analogico e sintetico), il punto di partenza della malattia e la sua dinamica psico-somatica.

    Ci possibile solo nel caso in cui loperatore riesca a stabilire un contatto empatico con il paziente, cosa molto difficile se si adotta una strategia operativa di tipo analitico, come quella che cinsegnano allUniversit.

    Lanalisi particolareggiata dei singoli organi, tessuti, cellule che compongono il corpo umano non fa che disperdere e frammentare il contatto tra il terapeuta e la persona che chiede aiuto perch si ritiene malata. Per questo, quando il paziente si presenta da noi perch soffre di mal di gola, in quel momento non rappresenta un essere umano da guarire, ma solo una mucosa faringea con processo flogistico in atto (di natura virale o batterica).

    Nella prescrizione, che spesso avviene dopo lesecuzione di una brevissima anamnesi, sar sicuramente adottato un antiflogistico, possibilmente non steroideo, con aggiunta eventuale di un antibiotico se si ritiene che il processo flogistico sia di natura batterica.

    Se dopo 5-7 giorni di terapia il paziente continua a soffrire di mal di gola, allora si rende necessario passare ad una terapia identica alla precedente, ma pi efficace (per via

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    iniettiva), oppure si pu arrivare a prescrivere dei farmaci cortisonici per aerosol, per bocca o sempre per via iniettiva.

    Tutto questo ragionamento (di tipo analitico) spesso eseguito nello stesso modo per un uomo ed una donna, per un bambino o per un anziano, modificando esclusivamente le dosi e la durata della terapia.

    E questa vera Medicina? Riusciamo realmente ad esercitare lars medica e a guarire il paziente? Molti obietteranno che spesso dopo una tale terapia il soggetto non si lamenta pi del mal di gola, e che pertanto lo scopo per cui era pervenuto a noi stato pienamente soddisfatto.

    Allora bisogna chiedersi se vera Medicina sopprimere un sintomo, e cercare di osservare il problema da un altro punto di vista, perch potrebbe verificarsi che il paziente non accusi pi la faringite, ma dopo alcune settimane si ripresenti con un altro sintomo (ad es. una dispepsia), che verosimilmente associabile ad una vicariazione (spostamento su un altro organo collegato attraverso le vie dellenergia, come spiegato dalla medicina omotossicologica).

    Ritorniamo al paziente che giunge nel nostro studio con il mal di gola. Probabilmente la nostra diagnosi (faringite batterica o virale) non sbagliata, perch vero che il soggetto ha una flogosi della mucosa faringea, ma probabile che la stessa sia solo una manifestazione fenomenologica di un processo iniziato in un altro distretto del suo corpo, o addirittura dalla mente conscia o inconscia.

    Certo, affermare che il mal di gola parta dalla psiche non pu che suscitare riso e scherno, anzi qualcuno potrebbe affermare che assurdo voler psichiatrizzare tutti i sintomi, perch in fondo il paziente vuole solo che gli passi il bruciore alla gola. Infatti, il medico deve fare in modo che il sintomo passi nel pi breve tempo possibile, con una strategia terapeutica che permetta al paziente di non soffrire pi di mal di gola negli anni seguenti!

    Evitare una recidiva sintomatologica, o addirittura non permettere una soppressione farmacologica (che non fa altro che approfondire il processo patologico nel corpo), dovrebbe essere il primo obiettivo del medico-artista (primum non nocere dIppocrate).

    Lo scopo del medico che intende occuparsi di medicina bioenergetica dovrebbe essere quello di arrivare ad una diagnostica olistica e ad una terapia integrata, che tengano conto dellunit dellessere umano (in termini spirituali, mentali, emotivi e somatici) ed integrino nella diagnostica tutti i contributi delle Medicine tradizionali, quella cinese, indiana, egizia, adottando in terapia il contributo dellomeopatia unicista, dellomotossicologia e della medicina omeosinergetica.

    Soprattutto necessario che termini la diatriba tra la medicina convenzionale e le altre, perch anche la legge dei contrari, cio la necessit di dover antagonizzare un sintomo, pu e deve essere applicata dal medico in casi particolari, quando giusto per salvare una vita umana o per far cessare nel pi breve tempo possibile una sintomatologia dolorosa che provochi sofferenza al malato.

    Non dimentichiamo che il cortisone, cos vituperato dagli omeopati, ha salvato vite umane, e lo stesso hanno fatto gli antibiotici, allungando la vita media delluomo in concomitanza con le migliori condizioni igieniche raggiunte negli ultimi cento anni.

    Ci non significa che il medico possa utilizzare un farmaco salvavita come il cortisone per prevenire le crisi asmatiche, o un antibiotico (sempre pi potente, altrimenti

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    non agisce in seguito alle resistenze batteriche) per prevenire la bronchite in un bambino che lamenta soltanto tosse!

    Cerchiamo invece di comprendere perch il bambino sia diventato asmatico (se lo realmente!), senza fermarsi al ragionamento analitico e superficiale che tanto anche la madre allergica, e da piccola soffriva di crisi asmatiche, poi scomparse!

    Non adagiamoci sul discorso costituzionale ed ereditario, ma andiamo alla radice del problema, anche perch occorre evitare che nel bambino succeda quello che successo alla madre, che da piccola era asmatica, poi le crisi respiratorie sono scomparse a dieci anni (dopo leffettuazione di tutte le terapie del caso), ma nel frattempo diventata obesa!

    Per quale motivo diventata obesa? Perch ha una tossicosi metabolica. Come si instaurata questultima? Per una scarsa capacit di drenare tossine

    attraverso gli organi emuntoriali (apparato urinario, intestino, cute, polmone). Che cosa ha determinato questimpossibilit di espellere tossine dallorganismo? Le

    terapie soppressive che ha compiuto durante linfanzia per lasma e successivamente per i ripetuti processi infiammatori dellapparato respiratorio da cui spesso viene affetta.

    In che rapporto questa patologia iatrogena si pone con lobesit? Se conoscessimo lagopuntura cinese sapremmo che il processo asmatico, che si

    stava svolgendo sul meridiano del polmone, era iniziato in tenera et dal grosso intestino (il colon), probabilmente per un malassorbimento della mucosa nei primi anni di vita o per un processo di disbiosi (alterazione della flora batterica intestinale).

    Chiediamo alla paziente come si svolge il proprio alvo, o meglio facciamole una domanda diretta: Ma lei stitica?. Spesso ci si sente rispondere: Certo, dottore, da sempre! Pensi che ero la disperazione di mia madre! Purtroppo anche mio figlio ha preso da me, ha ereditato la mia costituzione!.

    Ecco un esempio banale di come, per curare un asma bronchiale in un bambino, occorre interrogare la madre, e, se necessario, curare in alcuni casi anche lassetto psicologico di coppia dei genitori, che fanno assorbire le loro preoccupazioni vitali al bambino (che si comporta come tutti i suoi simili come una spugna delle emozioni negative e dei conflitti ansiogeni delle figure di riferimento).

    Trattare il colon per curare lasma, risolvendo una disbiosi o un malassorbimento della mucosa intestinale, pu sembrare assurdo alla scienza ufficiale, ma questo concetto si ritrova in tutte le medicine tradizionali, che hanno pi di 5000 anni, e proprio per questo sono molto pi profonde e globali della nostra, che ha solo circa 100 anni.

    La cosa meravigliosa per alcuni e al tempo stesso sconcertante per la maggior parte dei medici che lesempio che ho prima riportato solo un caso clinico, che non sar mai uguale ad un altro, perch in natura non esistono due uomini uguali, cos come non esistono due foglie uguali o due pietre uguali, ma solo simili.

    Pertanto per ogni paziente dovremo adottare una strategia diversa, che, partendo dalla sua individualit, ci conduca, attraverso un ragionamento sintetico, alla causa o agli eventi plurifattoriali che hanno determinato il fenomeno sintomatologico che stiamo osservando, che non altro che la punta di un iceberg.

    Noi, cultori dellars medica, dovremmo immergerci sotto il pelo dellacqua, per scoprire le dimensioni e le caratteristiche delliceberg, capire perch si formato e in quale direzione di deriva sta andando.

    In tal modo, usando una strategia operativa diversa da caso a caso, che tenga conto possibilmente di tutte o della maggior parte delle medicine tradizionali, potremmo realmente guarire il paziente e restituirlo ad uno stato di salute.

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    LA GUARIGIONE Cosa significa guarigione? Cos lo stato di salute? Cos la malattia? Guarigione soltanto un concetto soggettivo, relativo al paziente e non al terapeuta;

    non possiamo affermare come medici: Il soggetto guarito!. E la persona che alla visita successiva dovrebbe farci capire che si sta avviando verso la guarigione, dicendoci: Mi sento meglio, diverso, pi dinamico, meno stanco.

    Noi, come operatori della salute, non possiamo avere la presunzione di dichiarare la guarigione del malato, cos come non possiamo ritenere che sia sufficiente sostenere che la salute equivale ad assenza di malattia.

    I modi di curare possono essere tanti, ma lars medica una soltanto, e ad essa occorre riferirsi se vogliamo, come medici, continuare la strada delle decine di migliaia di operatori della salute che nel corso della storia, come sciamani o stregoni o archiatri, hanno dedicato le loro vite a lenire sofferenze e dolori dei propri simili.

    Non basta unintera vita di studio a ripagare il sorriso di un bambino, restituito alla salute, o laffermazione di una paziente, che alla visita successiva ti dice: Dottore, mi accorgo che la mia vita sta cambiando e che sto meglio con me stessa e gli altri.

    Ed bellissimo quando il paziente arriva per la prima volta allo studio perch consigliato dallamico o dal parente, perch questa la dimostrazione diretta della qualit del lavoro svolto, e della profondit di esso. Il medico o il terapeuta che esercitano la propria arte non possono dividere, separare, analizzare, ma cercare di comprendere la persona malata nel suo insieme, e nel modo di esprimersi attraverso il corpo, fino al punto di andare a ricercare, nel pi profondo del suo essere, gli elementi nascosti della sua esistenzialit e del suo divenire, che sono la causa profonda della sua patologia. In tal modo la patologia non pi considerata come una fatalit, ma come il linguaggio del corpo fisico. Il dolore, espressione dellenergia di sofferenza, permetter alluomo di prendere coscienza dei propri errori funzionali in rapporto alle leggi esistenziali dellUniverso. Bisogna quindi ridare alluomo il proprio posto nel macrocosmo, perch prenda atto della sua identit profonda, per ritrovare quella parte della coscienza che si esprime attraverso il suo organismo intero, gli organi, i tessuti, le cellule, gli atomi, gli elettroni (e quindi la sua energia vitale). Nessun elemento pu esistere senza gli altri, perch ciascuno completamente legato alla realt esistenziale dellaltro, ed avviene tra loro uno scambio dinformazione ; linvio ed il ritorno di questinformazione il principio generale che anima lUniverso. Ogni sintomo pu essere in rapporto con un disordine lesionale o biologico, che iniziato molto prima con uno squilibrio dellenergia, che ha presieduto allelaborazione di questa lesione. La stessa lesione, una volta costituita, pu indurre disordini energetici permanenti. Occorre quindi porsi il problema profondo dellinduzione energetica che ha provocato la lesione; in altre parole necessario ricercare quali sono gli squilibri energetici che hanno determinato nel vissuto dellindividuo, con un processo pi o meno lento nel tempo, la modificazione biologica alla base della patologia. Solo cos il medico o il terapeuta possono esercitare una medicina universale che obbedisce alle leggi esistenziali della creazione.

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    LA MALATTIA IN BIOENERGETICA La bioenergetica affine ad una medicina universale sintetica ed olistica, che ridona allatto medico tutta la sua dimensione, nel rispetto totale dellindividuo, della propria identit e responsabilit di fronte alla malattia, rimettendolo in armonia con se stesso e con lambiente circostante. La malattia sempre il risultato di unalterazione del sistema di flusso dellenergia tra individuo ed ambiente circostante, che si manifesta, in un dato settore, in funzione di perturbazioni energetiche latenti. Il paziente pertanto non vive pi in armonia con lambiente che lo circonda, e ci si traduce in un deficit del sistema immunitario a livello locale o sistemico, ossia in una perturbazione energetica pi o meno grave (disregolazione dellidentit dellindividuo nel suo rapporto comportamentale con se stesso, con gli altri e con lambiente), che sar la porta dentrata a tutte le altre induzioni: infezioni, batteriche, virali, micotiche, ecc. Gli stressors possono essere: 1) Situazioni conflittuali non superate o elaborate; 2) accumulo di stress; 3) non verbalizzazione dei propri problemi per mesi o anni; 4) conflitti di coppia; 5) mancanza di comunicazione con gli altri; 6) sensi di colpa e paure del giudizio degli altri; 7) paure, inibizioni e blocchi che durano sin dallinfanzia. Tutti gli stressors richiedono allindividuo un adattamento in funzione del carattere forgiato nel corso del tempo, del patrimonio genetico e dell'equilibrio ormonale. Il mancato adattamento deriva da un difetto di coscienza (del nostro vissuto inconscio) in rapporto alla realt, che pu verificarsi anche gradualmente nel corso della vita, dando un effetto di sommazione. Ritornando alle finalit che ogni medico dovrebbe proporsi, dunque essenziale per il terapeuta comprendere qual il livello perturbato da cui sono partiti gli elementi emozionali conflittuali che, attraverso una catena evolutiva, hanno innescato la patologia, e che verosimilmente hanno influenzato di s anche gli altri livelli. Il terapeuta deve far prendere coscienza allindividuo delle energie che animano la materia, il cui squilibrio determina i sintomi, permettendogli cos di innalzare il suo livello di coscienza, al fine di deprogrammare le ragioni di uninterazione energetica patologica, e di essere padrone del suo destino. Il medico deve allargare il proprio campo dosservazione, utilizzando tutte le tecniche e le medicine che possano integrarsi in unars medica unitaria; solo attraverso questapproccio alle leggi universali si pu accedere a questa medicina universale.

    E chiaramente molto importante lavorare prima su s stessi in modo dimparare a conoscersi ed a collegarsi con le leggi universali, e allo scopo di esistere per se stessi e per gli altri.

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    NUOVA VISIONE DELLUOMO IN BIOENERGETICA La Terra si muove intorno al Sole alla velocit di 260 Km/sec.; noi non abbiamo coscienza di questo movimento, come non ne abbiamo dellenergia che circola nel nostro organismo, e che rende possibile la vibrazione delluniverso umano formato da 1 milione di miliardi di cellule, come una sinfonia che siscrive in un grande concetto cosmico, ed attua quel principio di esistenza che permette la manifestazione della materia. Luomo un microcosmo, e i suoi organi e le cellule vibrano in armonia con il gran ritmo del macrocosmo; dallinfinitamente piccolo allinfinitamente grande, si ritrova la stessa unit della creazione. Luomo, come sistema dinamico, pu essere visto come espressione denergia organizzata, o informata. Linformazione proprio quel particolare tipo di energia richiesta per il lavoro di stabilire ordine, cio un tipo di lavoro utile al sistema. Lunit di misura dellinformazione il bit, definibile come la quantit dinformazione necessaria per effettuare una scelta tra due possibilit alternative (es. bianco/nero, acceso/spento, aperto/chiuso, ecc.); anche in tal caso si pu notare la stretta somiglianza tra questa concezione moderna dellinformazione e quella relativa al sistema Yin/Yang dei cinesi. Occorre considerare lessere umano come un individuo complesso, cio un sistema le cui componenti sono molteplici, diverse tra loro ed in dinamica interazione, e che soprattutto contiene un numero di informazioni di grado superiore alla somma delle sue parti. In tal modo tale sistema si oppone alla seconda legge della termodinamica, che afferma che ogni sistema isolato, entro cui avvenga qualsiasi trasformazione, soggetto ad una serie di processi che lo spostano verso uno stato daumento dellentropia (vale a dire del disordine delle particelle di un sistema). La vita implica necessariamente convertire energia in organizzazione, lavorare continuamente contro il disordine, che lequilibrio termodinamico della morte, dove il movimento cessa, strutture e molecole complesse si disgregano, lordine decade. Mentre nei sistemi chiusi lentropia aumenta inevitabilmente, in altre parole si degrada la qualit della sua energia (in pratica il modo in cui essa immagazzinata o utilizzata), un sistema aperto come luomo subisce anchesso un aumento dentropia se non riesce ad aumentare il proprio grado dorganizzazione. Poich lentropia viene a dipendere anche dallinterscambio denergia, informazione e materia con lesterno, proprio grazie a tale scambio che lentropia pu avere segno negativo. Ci probabilmente si sta verificando anche nellintero Universo, che in espansione, quindi si pu ritenere che in esso lentropia totale sia in diminuzione. Nelluomo vi un flusso in entrata (ad esempio cibo, luce solare, ossigeno) ed un flusso in uscita (scorie, metaboliti, irradiazione termica, anidride carbonica); lesistenza di questo flusso garantisce che il sistema, almeno per un certo periodo, possa organizzarsi, restare organizzato e sopravvivere. La vita si mantiene e si riproduce come un evento termodinamicamente lontano dallequilibrio, grazie allinterscambio denergia e di materia che il sistema vivente instaura con lambiente. Un uomo potrebbe quindi essere considerato unisola complessa dordine parziale, che si mantiene per un certo tempo a spese dellaumento d'entropia dellambiente.

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    Tale interazione produce strutture spazio-temporali, forme e comportamenti caratteristici e nuovi, rispetto a quelli prodotti dalle singole parti. Queste strutture sono anche dette dissipative perch la loro stabilit interna dipende dal flusso di energia che le attraversa e che viene in parte dissipato. Qualcuno ha definito efficacemente la vita come disequilibrio controllato. Luomo perennemente sospeso tra ordine e caos, la sua vita diventa partecipe di queste due fondamentali caratteristiche della materia, che sfrutta in modo finalisticamente orientato alla sopravvivenza. Le leggi della fisica e della chimica costituiscono dei vincoli inevitabili cui i sistemi viventi devono obbedire, ma esse non necessariamente determinano quale scelta deve essere fatta per mantenere e restaurare lorganizzazione (sopravvivenza e guarigione). Quindi la biologia non pu essere ridotta alla chimica o alla fisica e per comprendere la vita si devono considerare altre propriet caratteristiche. Una di queste la teleonomia, che designa il carattere finalistico degli esseri viventi, vale a dire che i processi vitali di trasformazione appaiono sempre avere uno scopo. Ciascun essere vivente dotato, sin dallinizio, di un progetto, nel quale le strutture e le funzioni degli organismi viventi sono flessibili e possono adattarsi allambiente. Inoltre in un sistema complesso quale luomo, lordine ed il disordine convivono e collaborano al buon funzionamento del sistema stesso, garantendo il primo una costanza dei parametri ed uno scambio efficace dinformazioni, ed il secondo laccesso alla novit ed alla diversificazione. Questo secondo ordine di parametri potrebbe essere costituito dai virus. E proprio la caoticit del sistema uomo che conferisce ad esso una flessibilit tale da poter variare con facilit il proprio comportamento per adattarsi ai cambiamenti degli altri. Il caos quindi un comportamento della materia, che indica una serie di fenomeni variabili ma soggetti a leggi di tipo deterministico; infatti, nella variabilit dei fenomeni dellessere umano si deve cercare di distinguere il vero disturbo, legato a fluttuazioni del tutto casuali e disordinate, dalloscillazione che si presenta con caratteri di aperiodicit per ragioni comprensibili e spiegabili. Infatti nei sistemi biologici esiste unampia serie di fenomeni oscillatori, con periodi varianti da pochi millisecondi (oscillazioni dei recettori acustici, moti collettivi di proteine, attivit di scarica neuronale) a secondi (battito cardiaco, respirazione), ad ore (ritmo sonno-veglia), a giorni (ciclo ovarico), mesi ed anni (variazioni metaboliche stagionali, o la stessa vita). In altre parole, tutti i fenomeni interessanti per la vita sono ritmici.

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    MALATTIA COME DISORDINE OSCILLATORIO La patologia incomincia come perdita di collegamenti tra gli elementi del sistema globale, e ci aumenta il disordine del sistema, perch alcuni elementi (cellule, tessuti, organi) sfuggono al gioco del controllo generale ed iniziano a presentare dinamiche proprie, autonome, soggette molto pi facilmente ad ampie oscillazioni. Loscillazione diventa quindi disordine, assume laspetto della malattia in quanto provoca lemergere di sintomi e danni consistenti. In tal modo accade essenzialmente un deficit della caoticit, come avviene nellinvecchiamento (modificazione del connettivo verso la sclerosi, con riduzione della flessibilit, della deformabilit e della vitalit), o durante una crisi epilettica (perdita di caoticit nelle onde cerebrali e comparsa di treni dimpulsi periodici a partenza da determinati focolai) o nel pensiero di un ossessivo (che notoriamente assume comportamenti stereotipati, ripetitivi o fissi). Il comportamento di un sistema fisiologico dipende sempre dalla rete di relazioni entro cui il sistema si trova ad operare. Questo il vecchio concetto del terreno di Hahnemann, che indica la parte della malattia legata al particolare tipo di reattivit endogena (determinata dalle condizioni genetiche e dalla storia dellindividuo), che sinserisce su quella legata a fattori perturbanti contingenti esterni, di natura chimica, fisica o biologica. In omeopatia il farmaco altamente diluito e dinamizzato, contenente poca materia del soluto originale (o nessuna, secondo la diluizione), possiede un alto contenuto informazionale, capace di costituire, in condizioni critiche di sensibilit del sistema, un orientamento verso una riorganizzazione terapeutica (una specie di catalizzatore dordine). Gli esseri viventi sono capaci di sentire minime perturbazioni, soprattutto quando a tale sensibilit sono predisposti dal processo patologico. Essi rispondono ad alcune frequenze specifiche di campi magnetici molto deboli, dei quali deposito lacqua, come veicolo doscillazioni elettromagnetiche. Linformazione, ricevuta, amplificata ed elaborata da uno o pi sistemi di regolazione, riesce a contrastare leffetto del disordine indotto dal fattore patologico che ha perturbato la normale omeodinamica dellorganismo. Se ci si riferisce al campo delle alte diluizioni, chiaro che una simile informazione deve basarsi sulla permanenza dellimmagine del composto originale nel solvente sottoposto a successive diluizioni e dinamizzazioni. Per immagine non si intende solo una geometria spaziale, ma potenzialmente anche un ordine spazio-temporale, sotto forma (forma = informazione e memoria) di una certa frequenza di oscillazione dei dipoli molecolari o degli scambi protonici a livello di legami idrogeno. La malattia non soltanto unanomalia funzionale o strutturale molecolare (come nella visione accademica), ma anche un disturbo di tutta una rete di comunicazioni elettromagnetiche basate su interazioni a lungo raggio tra elementi (molecole, centri nervosi, organi) che oscillano a frequenze coerenti e specifiche, cio capaci di risonanza. Si tratta, quindi, di un disturbo degli oscillatori interni e delle loro comunicazioni. Un disturbo delloscillazione e della comunicazione ad essa collegata pu essere riportato allequilibrio mediante sintonizzazione, cio mediante il cambiamento della frequenza imposto dallinterazione con un altro oscillatore. Il fenomeno della risonanza ben noto in fisica; secondo esso un sistema che caratterizzato da una propria frequenza doscillazione pu entrare in vibrazione se

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    sollecitato da frequenze vicine a quelle proprie del sistema stesso (onde sonore, elettromagnetiche o vibrazioni meccaniche). Se questo gi in oscillazione, la risonanza pu amplificarne notevolmente lampiezza, qualora le onde si sovrappongano; mentre si pu dare anche il caso opposto, darresto delloscillazione, se linterazione tra due onde di frequenza uguale ma di fase opposta. La risonanza quindi un modo con cui uninformazione si trasmette tra due sistemi simili senza modificazioni strutturali, senza passaggio di materia. Un farmaco altamente diluito, ma veicolante un gran numero dinformazioni altamente specifiche, pu quindi essere visto come una piccola quantit di materia contenente elementi oscillanti coerentemente in fase, capaci di trasmettere con un processo di risonanza tali frequenze oscillatorie ai liquidi biologici, o a macromolecole di membrana, o a recettori, o ad agenti patogeni (tipo i virus) inseriti in un sistema disregolato o in equilibrio precario tra ordine e caos. A questo livello di frontiera, minime variazioni delle condizioni del sistema (quali quelle indotte da una minima risonanza oscillatoria) possono avere un ruolo decisivo sulla successiva evoluzione del sistema stesso. Quindi il primo problema che deve porsi il terapeuta sar quindi di ricollegare lindividuo in rapporto ai piani da cui proviene. Luomo un trasmutatore denergia, che si alimenta assumendo quotidianamente i prodotti della terra e le trasforma; quindi capta le energie provenienti dal nucleo della terra e le trasmuta attraverso il suo corpo. Poich le cellule percepiscono i diversi stati di coscienza, attraverso i differenti canali che inviano linformazione, se percepiscono uninformazione energetica alterata non potranno pi compiere la loro funzione; cos, se un individuo si arrabbia, le cellule della colecisti (o vescica biliare) risentiranno di questa perturbazione energetica legata allo stato di coscienza dellindividuo. Bisogna imprimere alle nostre cellule il nostro stato di coscienza, il supporto vibratorio adeguato, per farla partecipare alla risalita delle energie e per partecipare, al livello del proprio corpo, alla realt esistenziale della manifestazione, dove ogni uomo, attraverso il suo corpo, trasmuta coscientemente o inconsciamente le energie. Oggi viviamo in unepoca in cui i valori pi sicuri delluomo stanno per crollare, perch abbiamo perduto la fede in noi stessi e viviamo spesso esclusivamente con i piani pi bassi (quelli legati alla materia), che ci escludono dalla realt profonda della nostra esistenza. Molte persone, che si definiscono religiose, credono in una realt energetica delluomo, oltre la morte, ma non hanno approfondito la nozione vibratoria ed il vissuto delle dualit di queste energie che si battono, le une per far trionfare lo spirito, le altre per far trionfare la materia. La realt energetica di queste leggi si dimostra in ogni individuo, perch ciascun essere ha in s queste leggi universali, che si esprimono attraverso il suo corpo e attraverso la malattia. Se curato con la medicina bioenergetica, egli potr prendere coscienza delluomo nella dualit della sua esistenza e scoprire la possibilit di ritrovare la sua verticalit, mettendo la materia a servizio dello spirito. E per questo che, quando esiste una mancanza darmonia nellambiente circostante, in seguito ad un certo evento (es. transfert inconscio denergie negative, stress importante,

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    vissuto di una particolare situazione che torna alla memoria) pu esserci una reazione corrispondente ad una disgiunzione tra la memoria ed il vissuto presente dellindividuo. Vi la messa in risonanza di un vissuto, che pu far scollegare lindividuo e farlo ritornare, senza che egli ne abbia realmente coscienza, in una dimensione temporale che non ha niente a che vedere con il tempo presente. Da questo momento la persona non pi sulla sua identit, non pi sul DNA vibratorio a livello del suo s, avviene una depressione e quindi uninvoluzione, una regressione completa su s stesso. Il terapeuta deve tentare di comprendere qual il centro energetico che si bloccato, lavorando sulla successione temporale fino a che il problema in questione non produca pi alcun disturbo energetico e successivamente biologico.

    Cos come uno psicanalista fa prendere coscienza al paziente della realt del suo passato che interferisce nella dimensione del tempo presente, fino a produrre uno sblocco suscettibile di generare ladeguato trasferimento dei conflitti relazionali nascosti, cos in una moderna medicina bioenergetica occorre ricercare i disordini energetici, trovare i nodi, che si sono formati nei piani situati oltre quello fisico, e scioglierli; questo si pu fare mettendo in evidenza le energie negative perturbanti che si trovano a livello di un dato piano, che fanno perdere lidentit e lappartenenza ad un certo sistema.

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    IL SISTEMA DEI CHAKRA Il sistema dei Chakra un modello filosofico ed una profonda rappresentazione

    delluniverso umano su sette livelli, la cui comprensione, assimilabile alla struttura organizzativa che luomo si crea per affrontare la realt, potrebbe diventare uno strumento di diagnosi e di guarigione, ristabilendo lequilibrio tra corpo, mente e spirito.

    Tale tentativo pu essere fatto integrando concetti delle culture orientali (agopuntura cinese, medicina ayurvedica) con la medicina bioenergetica (tecniche quali lElettroagopuntura di Voll ed il Vega Test di Schimmel) e le filosofie integrative (come quella Junghiana).

    Questultima definita integrativa perch tende ad assimilare gli opposti: mente e corpo, cielo e terra, spirito e materia, luce e ombra, maschile e femminile, e tratta degli archetipi, campi psichici in relazione causale e sincronica con gli eventi del soggetto che si vuole curare.

    I Chakra, concepiti in India 4000 anni fa, sono giunti in Occidente attraverso la tradizione e la pratica dello yoga, disciplina volta a collegare lindividuo con il divino attraverso luso di pratiche mentali e fisiche e passando attraverso stati di coscienza sempre pi evoluti. Un Chakra un centro dattivit che riceve, assimila ed esprime lenergia universale, mettendo in contatto il campo energetico umano (aura) con lenergia cosmica (Chi secondo la filosofia cinese, Prana secondo la tradizione indiana).

    E una sfera ruotante (dal sanscrito: ruota, disco) che termina con un vortice a forma di cono, collegato con i pi importanti gangli nervosi della colonna vertebrale.

    Le sette ruote, che girano in senso antiorario, sono poste luna sullaltra in una struttura verticale denergia che unisce la base della colonna vertebrale alla sommit del capo, ed i loro modelli sono programmati nel nucleo pi profondo della connessione tra mente e corpo.

    In altre parole, sono simili a grandi metropoli localizzate su autostrade in cui lenergia psichica (puro pensiero e coscienza) trasportata allindividuo fisico sul piano terrestre.

    Accanto a queste metropoli esistono una miriade di strade secondarie, che sono i Mo della medicina egizia, i Meridiani della medicina tradizionale cinese o le Nadi vediche della medicina indiana; in tal modo ogni Chakra in rapporto con una ghiandola endocrina, con uno dei plessi nervosi principali, e con tutti gli organi che si trovano lungo il decorso del meridiano.

    Cos come le nostre emozioni influenzano il respiro, il battito cardiaco ed il metabolismo, cos le attivit dei vari Chakra influiscono sulla funzione ghiandolare, sulla forma del corpo, sulle malattie croniche, sul pensiero e sul comportamento.

    I Chakra funzionano pertanto come spugne che sono immerse in un oceano denergia, per usare una celebre frase di Barbara A. Brennan. I Chakra sono assimilati a fiori di loto, e come petali di esso possono essere aperti o chiusi, morenti o in piena fioritura, in relazione allo stato di coscienza interna. La filosofia yoga cinsegna che la dea serpente Kundalini rappresenta la forza vitale evolutiva allinterno di noi; essa si desta dal suo sonno nella terra per procedere danzando attraverso ciascun Chakra, ripristinando larcobaleno come un ponte metafisico tra la materia e la coscienza.

    Attraverso questa danza di trasformazione larcobaleno diventa lasse centrale del mondo, che scorre verticale attraverso il nostro centro. I sette colori dellarcobaleno

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    (espressi nei Chakra) rappresentano unalternativa alla nostra consapevolezza binaria in bianco e nero e ci offrono un mondo di molteplici possibilit, correlate a sette modalit vibratorie dellesistenza umana. Nel viaggio lungo la vita, i Chakra sono le ruote disposte lungo questasse, che ci conducono in una ricerca evolutiva, fino alla nostra natura divina.

    Lattraversamento del Ponte dellArcobaleno una metafora mitica dellevoluzione della coscienza, che si ricollega alla nostra parte divina dopo lancoraggio nella materia.

    Dal punto di vista mitologico, larcobaleno sempre stato un segno di speranza, un collegamento tra Cielo e Terra, un segno darmonia e di pace; esso, come simbolo archetipico, compare in molte mitologie dogni parte del mondo.

    Nel mito celtico lorcio doro alla fine dellarcobaleno rappresenta una sorta di Santo Graal, la coppa perduta del rinnovamento e della pienezza spirituale.

    Anche Jung si riferiva alloro come al prodotto simbolico finale della trasformazione alchemica interiore.

    Per questo lattraversamento dei Chakra un processo alchemico di crescente evoluzione, che unifica gli opposti; cos lorcio doro diventa la pietra filosofale che ci attira verso leroico viaggio della trasformazione interiore verso il divino che in noi.

    Il percorso lungo i Chakra ci permette di estrarre larchetipo, ci gli antichi doni divini, relativi alla nostra anima e alla forza vitale, che abbiamo sepolto nel profondo della nostra coscienza ancestrale.

    Questo il piano psichico, che secondo Jung il regno degli archetipi, di quelli che gli antichi Egizi chiamavano Neter (il mondo che nasce dal legame tra il piano di manifestazione psichico e quello fisico, di l dai sensi). Poich il termine Chakra significa disco, possiamo pensare ad esso come ad un floppy disk di un computer, cio come ad ununit di memoria delle informazioni programmate vitali.

    Noi, infatti, possediamo un programma di sopravvivenza che ci avverte quando dobbiamo mangiare, quante ore dobbiamo dormire, quando indossare un cappotto, di quanto denaro abbiamo bisogno, di cosa siamo disposti a fare con quel denaro, di che cosa costituisce una minaccia per la nostra sopravvivenza e che cosa ci fa sentire al sicuro. Allo stesso modo abbiamo dei programmi per la sessualit, il potere, lamore e la comunicazione. Secondo questanalogia, possiamo considerare il settimo Chakra il sistema operativo, cio il modo in cui organizziamo e interpretiamo tutti i nostri programmi. Il nostro corpo lhardware, la programmazione il software; poich non siamo stati noi a scrivere questi programmi, il loro linguaggio talmente arcaico da essere diventato incomprensibile.

    Lobiettivo del terapeuta deve essere quello di identificare i nostri programmi e di correggerli, se errati, fino alla guarigione del paziente, usando il sistema dei Chakra per eliminare i difetti e riprogrammare la nostra vita.

    In tal modo si riesce ad attivare lantica forza vitale di Hahnemann, o la "vis medicalis naturae" di Ippocrate.

    Un altro aspetto importante di questanalogia lenergia di base che fa funzionare il sistema; il computer pi complicato, con megabytes di software, inutile senza lelettricit.

    Ci che attiva tutti i nostri programmi lenergia che immettiamo nel sistema; per questo per essere in grado di comprendere il programma di un essere umano, dobbiamo

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    prendere in esame il flusso dellenergia vitale presente nel sistema, sintonizzandoci sulle varie frequenze energetiche come per una radio, che ha tante stazioni quante sono i Chakra, che ricevono e trasmettono su diverse frequenze. Il flusso dellenergia vitale si muove dal basso verso lalto, verso la libert, lespansione, lastrazione, la sintesi e luniversalit, ma anche dallalto verso il basso, verso la forma, la densit, i confini, la contrazione, lindividualismo.

    Quando questo sistema informazionale di riconoscimento tra i Chakra ed un organo rimane bloccato, le cellule dellorgano perdono la loro identit; vi allora la possibilit di sviluppare malattie degenerative autoimmuni, fino ai tumori.

    I sette vortici dei Chakra sono creati dalla combinazione di due principi attivi: la coscienza, che nel settimo Chakra, e la materia, che nel primo.

    Infatti secondo la scienza ayurvedica indiana (ayur=vita; veda=conoscenza) luniverso pervaso da due cause (lessenza immateriale e la forma materiale):

    1) Purusha: la scintilla divina della vita, lanima universale, la pura consapevolezza, lantimateria oltre lo spazio e il tempo.

    2) Prakriti: la materia, la forza creativa, la sorgente prima di ogni manifestazione, forma e natura.

    Quando trasformiamo i nostri pensieri coscienti in visualizzazioni, poi in parole ed infine in forma, siamo impegnati in un processo altobasso, in cui la corrente energetica scorre verso il corpo/hardware per attivare i programmi necessari.

    E anche vero che in ognuno di noi deve esistere una corrente ascendente bassoalto, che si muova dalla terra verso la coscienza eterea.

    Una persona per essere sana ha bisogno di entrambe queste correnti di base, che siano in equilibrio tra loro.

    Se non tendiamo verso lalto, non riusciremo a cambiare, a crescere e ad espanderci, diventando degli automi, fissati a continue reiterazioni; allopposto, senza la corrente discendente, si sentiamo dei sognatori che volano in ampi spazi, ma incapaci di atterrare, pieni didee, ma incapaci di assumersi delle responsabilit o di portarle a termine.

    Quando uniamo le due correnti otteniamo lunione e lintegrazione delle due polarit cosmiche.

    Questo concetto si ritrova anche in Medicina Tradizionale Cinese, quando si parla di Vaso Governatore e di Vaso Concezione, che possono essere interessati quando si verifica una deconnessione dellindividuo.

    Il Vaso Governatore comprende 27 punti sulla linea mediana del corpo; comincia a livello del coccige, percorre la piega fra i glutei, sale lasse sagittale mediano posteriore interspinoso, quindi lasse sagittale mediano del cranio, scende sullasse sagittale mediano della fronte, poi del naso per terminare sulla gengiva tra i due incisivi superiori.

    Questo il legame tra la psiche, il piano architetturale dellorganismo ed il piano cosmico; un problema psichico si accompagna alla perturbazione di uno o pi punti del Vaso Governatore, con una ripercussione fisica, spesso di tipo ormonale. La discesa delle energie avviene attraverso il vaso Governatore.

    Il Vaso Concezione comprende 24 punti collocati sulla linea mediana del corpo; incomincia sotto il pube, alla radice dello scroto nelluomo, dietro la vagina nella donna, e risale lasse sagittale mediano anteriore del corpo, passando dalla sinfisi pubica, lombelico, la parte centrale del corpo dello sterno e termina sulla sinfisi del mento. Questo vaso presiede alla regolazione del metabolismo cellulare, e regola la risalita delle energie.

  • 14

    Un blocco di un Chakra si sviluppa quando due forze uguali e contrarie sincontrano su uno stesso piano; per sbloccarlo non possiamo semplicemente eliminare luna o laltra, ma devono essere integrate. Che cosa blocca un Chakra, impedendo il libero fluire dellenergia? Traumi infantili, condizionamenti culturali e sociali, abitudini restrittive, ferite fisiche ed emotive, ambienti oppressivi ci separano dalle nostre fondamenta, e dunque dalla corrente liberatoria che ha origine nella base; negata la nostra sessualit, violentato l'ambiente, manipolato il nostro potere.

    Allestremo opposto del polo, una cattiva informazione pu invalidare la nostra coscienza; il bambino cui detto che non ha visto quanto ha appena visto, o che potrebbe non aver provato quello che ha appena provato, impara a dubitare della sua stessa percezione, fino a generare fobie ed attivit compulsive. Per sbloccare un Chakra bisogna comprendere la sua natura e la sua dinamica funzionale allinterno del sistema; inoltre occorre esaminare la storia personale in relazione agli aspetti di quel Chakra, ed il suo stadio di sviluppo.

    Un Chakra pu essere bloccato in eccesso (e per tale motivo dovrebbe essere dispersa la sua energia) o in carenza (e perci dovrebbe essere tonificato), e ci il risultato di strategie dadattamento volte ad affrontare stress, traumi o circostanze spiacevoli, che riducono lo scorrimento dellenergia vitale attraverso il sistema e conducono a problemi di salute. Tuttavia difficile aprire un Chakra di un ossessivo che rimasto chiuso per quaranta anni, o cambiare il modello di comportamento di una persona (in carenza) che si sottrae spesso alle situazioni, tendendo ad essere vaga, inaffidabile o eccessivamente mutevole. La grandiosit del sistema dei Chakra consiste per proprio nella propria multidimensionalit; infatti, gli squilibri possono essere affrontati verbalmente attraverso la discussione, fisicamente attraverso il lavoro con il corpo ed il movimento, spiritualmente attraverso la meditazione, emozionalmente esplorando i sentimenti, visualmente attraverso le immagini, con ludito attraverso i suoni. Nelluomo fondamentale che i centri energetici siano aperti e non bloccati, e che non via sia alcuninterferenza tra essi.

    Esistono 4 schemi fondamentali di distribuzione squilibrata dellenergia lungo i Chakra; stato dato loro il nome della direzione verso cui lenergia ha bisogno di muoversi per raggiungere lequilibrio (eccessocarenza). 1) Sistema altobasso; c un eccesso nei Chakra superiori e una carenza in quelli

    inferiori. Il soggetto un pensatore-intuitivo, prima pensa poi agisce e spesso trova difficolt ad essere spontaneo: dopo aver riflettuto molto, decide quello che deve provare rispetto a qualcosa; spesso una persona molto complessa e intelligente, che tende a scegliere lavori di tipo intellettuale o analitico (insegnamento, programmazione di computer, scrittura, pittura) ed orientato verso lautoriflessione e lautogratificazione.

    2) Sistema bassoalto: sono i tipi senso/istinto, pi inclini ad essere dominati dalle

    emozioni e dagli istinti che dai processi cognitivi. Tendono a non discutere con altri le loro decisioni e a non mettere troppo in discussione la loro vita.

  • 15

    Stereotipi di questo schema sono i fissati della ginnastica o del sesso, coloro che hanno poco interesse per gli argomenti intellettuali, le donne che badano solo al loro aspetto fisico o la classica casalinga che si accontenta di stare in casa a fare i lavori domestici, con pochi interessi oltre a quelli del quotidiano.

    Il soggetto si preoccupa soprattutto dell'autoconservazione e dellautogratificazione; spesso agisce in modo impulsivo, non pensando nemmeno lontanamente di analizzare i propri impulsi, o di ponderare il senso della vita.

    Questa struttura in genere il risultato di un genitore severo che castra la naturale espansivit del bambino, insegnando che le uniche soddisfazioni si trovano nel duro lavoro, in un comportamento obbediente e nel non crearsi troppe aspettative.

    3) Sistema dentrofuori: il soggetto da un punto di vista energetico concentrato nei centri mediani dellego e per crescere deve espandere questenergia verso il basso, nella profondit del s, e verso lalto, in direzione dello spirito e dellintelletto. E abbastanza in equilibrio tra i Chakra superiori e quelli inferiori, ma il contatto con i due estremi scarso; tende a dare per scontato il corpo ed evita lintrospezione.

    Se i Chakra centrali sono bloccati, lenergia trattenuta nel centro del corpo ed legata alla volont; spesso il soggetto tollerante, forte, leale e pu sopportare ben le difficolt.

    Se i Chakra centrali sono aperti, il tipo estroverso, orientato verso lazione, ama impegnarsi nella vita ma inconsapevole della propria vita interiore; molto funzionale, ma spesso teme le relazioni, il coinvolgimento e la sensazione dintimit.

    4) Sistema fuoridentro: il soggetto fortemente cosciente tanto della testa che del corpo,

    senza che luna sia collegata allaltro. C un collasso della zona del cuore, per cui, scollegato dalla parte mediana

    integrativa, tende ad essere introverso. Vi possono essere allergie, dolori cronici, ossessioni del peso, ipocondria. I Chakra superiori sono molto sviluppati, per questo il soggetto intelligente, creativo ed intuitivo.

    Portata allestremo, questa configurazione pu condurre ad una dissociazione grave (es. disturbi da personalit multipla, disturbi ossessivo-compulsivi e personalit borderline).

    5) Sistema equilibrato: possibile avere un sistema dei Chakra piuttosto armonico, tipico

    delle persone che sono state fortunate nel modo in cui sono state allevate; sono persone ben radicate nella terra ed in contatto con il proprio corpo, che godono di buona salute e vitalit, consapevoli dei propri sentimenti, senza esserne dominati, appagati sessualmente senza essere ossessionati dal sesso.

    Con un terzo Chakra in equilibrio hanno fiducia in se stessi, e coltivano obiettivi senza dominare gli altri. Il cuore capace di compassione ed amore, centrato e sereno. Comunicano i propri sentimenti e le idee con uguale verit e chiarezza, con la capacit di ascoltare gli altri. I Chakra superiori aprono lo spirito allimmaginazione, alla saggezza ed al contatto personale: questa una situazione ideale cui possiamo sperare di tendere.

  • 16

    Ciascun Chakra riflette un diritto fondamentale, inalienabile, la cui perdita lo blocca. Se i nostri diritti rimangono intatti, abbiamo una buona possibilit di abbracciare le identit basilari dei Chakra, intese come significato da ricercare per operare nella vita nel migliore dei modi; queste identit, specifiche per ogni Chakra, emergono durante la maturazione della vita, e possiamo vederle come degli strati metaforici di vestiario, per coprire lessenza sottostante dellanima. Ogni Chakra possiede inoltre un demone specifico, che interferisce con la sua salute e ne mina lidentit; una controforza che si oppone alla naturale attivit del Chakra. La sua presenza impedisce al Chakra di fare il suo lavoro, ma quella sfida ci costringe anche a renderci pi consapevoli di quel lavoro, cos che alla fine possiamo farlo meglio. Quando ne siamo inconsapevoli, i demoni cimpediscono di progredire, mandando in cortocircuito la nostra attivit ed espressione. Se prendiamo consapevolezza del demone ed esploriamo il motivo per cui si trova l, otteniamo una pi profonda conoscenza di noi stessi.

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    Quella che segue una tabella che indica le connessioni tra i vari Chakra: 1 Chakra 2 Chakra 3 Chakra 4 Chakra 5 Chakra 6 Chakra 7 Chakra

    Posizione Plesso sacro-coccigeo (Regione sottoombelicale)

    Plesso solare Regione del cuore Gola Reg. intersopraciliare Vertice del capo

    Ghiandola Surreni Gonadi Pancreas Timo Tiroide, paratiroidi Epifisi Ipofisi Colore Rosso Arancione Giallo Verde Azzurro, blu Indaco Violetto Identit Fisica Emozionale Dellego Sociale Creativa Archetipica Universale

    Suono tradizionale Lam Vam Ram Yam Ham Om - Pianeti Venere Luna Mercurio Sole Marte Saturno Giove Metalli Piombo Stagno Ferro Rame Mercurio Argento Oro

    Pietre preziose Rubino, magnetite Corallo Ambra, topazio Smeraldo Turchese Quarzo Diamante, ametista Energia Yang Yin Yang Yin Yang Yin Yang

    Elemento Terra Acqua Fuoco Aria Suono, etere Luce Pensiero Piano Fisico Eterico Causale Astrale Mentale Divino Spirituale

    Stadio di sviluppo Vita fetale, fino a 12 mesi

    Da 6 mesi a 2 anni Da 2 anni a 4 anni Da 4 anni a 7 anni Da 7 anni a 12 anni Adolescenza Corso della vita

    Stato di coscienza Sopravvivenza Sessualit, emozioni, piacere

    Forza, volont, potere personale,

    azione

    Amore, relazioni Comunicazione, creativit

    Intuizione, immaginazione

    Consapevolezza, conoscenza,

    comprensione Diritti Esistere, avere Sentire, volere,

    percepire, provare piacere ed emozioni

    Agire, essere un individuo, essere libero

    Amare ed essere amato

    Parlare ed essere ascoltato

    Vedere Conoscere, imparare

    Orientamento verso il s

    Autoconservazione Autogratificazione Autodefinizione Autoaccettazione Autoespressione Autoriflessione Autocoscienza

    Scopi e caratteristiche equilibrate

    Stabilit, fermezza, salute fisica, fiducia,

    prosperit, collegamento con la

    terra, capacit motoria, determinazione,

    armonia con il corpo, con la natura e la vita,

    serenit, voglia di vivere

    Movimento, piacere, sessualit, sentimento, sensazioni, emozioni, desideri, necessit,

    capacit di cambiare

    Trasformazione, vitalit, azione,

    spontaneit, volont, potere personale,

    autostima, autonomia, responsabilit,

    affidabilit, fiducia, autodisciplina

    Amore, equilibrio, compassione,

    autoaccettazione, buone relazioni,

    empatia, altruismo, sistema immunitario efficiente, sviluppo della personalit

    Comunicazione, creativit,

    connessione, risonanza, pensiero simbolico, ascolto,

    ritmo, indipendenza, autodeterminazione

    Percezione psichica, interpretazione,

    immaginazione, sogni, percezione dei modelli,

    intuizione, visualizzazione,

    introspezione, pensiero simbolico

    Saggezza, conoscenza,

    consapevolezza, connessione spirituale,

    comprensione, trascendenza, immanenza,

    riflessione, apertura mentale, connessione

    spirituale Demone Paura Colpa Vergogna Sofferenza, dolore Bugie Illusione Attaccamento

    Caratteristiche per eccesso

    Pesantezza, pigrizia, monotonia,

    accaparramento, materialismo, avidit, paura di perdere ci che d benessere e

    sicurezza

    Iperemotivit, confini labili, esibizionismo

    sessuale, ossessione del sesso, egoismo, invasione degli altri,

    manipolazione

    Dominanza, critica, aggressivit, dispersione,

    iperattivit, volont di controllo, bisogno di

    avere sempre ragione, manipolazione, sete di

    potere, traditore, ostinazione, ambizione

    del comando

    Codipendenza, confini labili, possessivit, gelosia, sacrificio

    eccessivo

    Parlare eccessivo, incapacit dascolto, prolissit, balbuzie

    Incubi, allucinazioni, illusioni, difficolt di

    concentrazione, ossessioni

    Iperintellettualizzazione, ossessioni spirituali,

    confusione, dissociazione

    Caratteristiche per difetto

    Paure, ansia, mancanza di disciplina,

    irrequietezza, disorganizzazione

    cronica, disadattamento,

    insicurezza

    Frigidit, impotenza, rigidit del corpo,

    timore del piacere e del sesso, pratiche

    sociali limitate, eccessive difese,

    paura dei cambiamenti

    Volont debole, mancanza dautostima,

    passivit, trascuratezza, manipolabilit,

    freddezza emotiva, mentalit vittimista,

    Timidezza, solitudine, mancanza dempatia, critica, antisocialit,

    freddezza, intolleranza, depressione, odio,

    rancore

    Timore di parlare, scoordinamento, afasia, difficolt a

    trasporre in parole i sentimenti,

    introversione, timidezza

    Scarsa memoria, incapacit di visione globale, mancanza di

    sensibilit ed immaginazione,

    carenza di sogni, monopolarizzazione

    Difficolt dapprendimento,

    scetticismo spirituale, visione limitata,

    materialismo, rigido sistema di pensiero,

    eccesso nei Ch.

  • 18

    inaffidabilit inferiori Traumi e violenze Trauma alla nascita,

    abbandono, mancanza di legame fisico con la madre, malnutrizione,

    malattie gravi, violenza

    Abuso sessuale, abbandono, carenze affettive, negazione degli stati emotivi,

    rigore morale, violenza

    Vergogna, autoritarismo, paura

    della punizione, responsabilit inadatte

    allet, abusi fisici

    Rifiuto, abbandono, perdita, vergogna, criticismo costante,

    divorzio, morte dellamato, tradimento

    Bugie, messaggi contraddittori, violenza

    verbale, criticismo eccessivo, genitori

    autoritari

    Invalidamento dellintuizione (ci che vedi non si collega con

    quanto ti detto), ambiente violento

    Informazione negata, educazione rigida, religiosit imposta,

    obbedienza, incapacit di pensiero autonomo

    Meridiani Rene-Colon-Tenue- Vescica

    Milza/Pancreas-Vescica-Colon

    Tenue

    Fegato-Vescica biliare-Milza/Pancreas

    Stomaco-Rene

    Cuore-Polmone-Vescica biliare

    Stomaco-Fegato-Rene

    Cuore-Endocrino-Circolazione

    Polmone

    Tenue-Fegato-Endocrino

    Circolazione-Vescica biliare

    Cuore-Vescica biliare-Circolazione

    Tutti

    Patologie Anoressia mentale, sottopeso, ipotensione,

    obesit, stipsi, sciatalgie, artriti, artrosi, emorroidi

    Malattie urogenitali, della colecisti,

    dellintestino, malattie ginecologiche

    (dismenorrea, fibromi, cisti ovariche,

    disfunzioni sessuali (impotenza,

    eiaculazione precoce, frigidit), lombalgie, gonalgie, mancanza

    dinteresse per il cibo, il sesso, la vita, isteria,

    stati bipolari, crisi distruttive

    Disturbi alimentari e digestivi (gastriti,

    ulcere), ipoglicemia, diabete, spasmi

    muscolari, dislipidemia, astenia cronica,

    ipertensione, disturbi del pancreas, fegato,

    rene, attacchi di rabbia, esplosioni di

    violenza

    Disturbi cardio-vascolari (ipertensione, angina, infarto), globus

    hystericus, malattie polmonari (asma, bronchite cronica),

    mastopatie, carenze e disfunzioni del sistema

    immunitario, depressione, suicidio

    Disturbi ORL, del polmone, della tiroide, tossicosi, problemi agli

    arti superiori

    Cefalee, problemi visivi, sinusiti, vertigini,

    cataratte, insonnia

    Emicranie, tumori cerebrali, amnesie,

    vertigini, fobie profonde (della morte),

    psicosi

    Conflitti Di paura Di separazione Di acquisizione

    territoriale

    Di difesa Di delimitazione

    territoriale

    Di rabbia

    Di nido Sentimentali

    Di devalorizzazione Di incapacit

    Di inedia Di afferrare

    Di identificazione Di devalorizzazione

    Di morte

    Di eliminazione Di perdita Intellettuali

    Cibi per riequilibrare Proteine animali Liquidi, tisane Carboidrati Vegetali Frutta - Sostanze psicotrope

    Digiuno

    Ere geologiche Et della pietra (22.500 A.C.- 14.000 A.C.)

    Et del cancro (14.000 A.C.- 8.500 A.C.)

    8500 A.C.- 2.000 d.C.

    Et dellacquario (2.000 D.C - 4.000

    d.C.)

    4.000 d.C. 6.000 d.C. Dal 6.000 d.C. ?

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    Chakra

    interessati Conflitti Immagine ideale Ossessioni o

    tentazioni Evitamenti Meccanismi di

    difesa Compulsione Riprogrammazione

    psico-spirituale Meridiani interessati

    1 Conflitti di separazione

    Conflitti dacquisizione

    territoriale

    Sono pieno di successo,

    competente e concreto. Io ho

    successo

    Efficienza Fallimento Identificazione Menzogna Veritsperanza Cute (Cu), Sistema nervoso

    sensitivo (A), Cuore (coronarie)

    1 Conflitti di paura Sono fedele, obbediente e

    leale. Io faccio il mio dovere

    Sicurezza Devianza Proiezione Timore Coraggiofede Polmone (bronchi) (P) Rene

    Laringe (P) Mediastino (P)

    2 Conflitti di difesa e delimitazione

    territoriale Conflitto motorio

    Sono giusto, forte e superiore. Io

    sono forte.

    Giustizia Debolezza Negazione Lussuria-Dominazione

    InnocenzaMisericordia

    Bronchi (P) Vescica (V)

    Pancreas endocrino (E)

    Retto-ano (Co) Term. Nervose.

    Motorie (DN) 3 Conflitti di rabbia Sono sincero,

    diligente e ordinato. Io ho

    ragione

    Perfezione Collera Autocontrollo Ira PazienzaCrescita Vescica biliare (VB) Fegato (F) Tenue (T)

    Milza/Pancreas (M/P)

    4 Conflitti di nido. Conflitti

    sentimentali

    Sono affettuoso, altruista,

    servizievole. Io aiuto

    Correre in aiuto degli altri

    Bisogno Repressione Orgoglio UmiltLibert Genitali (E) Mammella

    Sist. Nerv. Sensitivo (A)

    Cute 4 Conflitto di

    devalorizzazione. Conflitto di incapacit

    Sono tranquillo, armonico ed equilibrato. Io

    sono soddisfatto

    Sminuirsi Conflitti Stordimento Pigrizia AzioneAmore Sistema osteo-artic.(DA) Linfonodi

    Milza (MP) Surreni (E)

    Connettivo (DM) Muscolatura striata

    DG) Tessuto adiposo (DG) Fibre musc. liscie (DO)

    5 Conflitti dinedia Conflitti di afferrare

    Sono ottimista, allegro e

    simpatico. Io sono felice

    Idealismo Dolore Razionalizzazione

    Intemperanza- Gola

    Gioiacooperazione con Dio

    Tiroide (E) Ipofisi (E)

    Tessuto adiposo (DG)

    6 Conflitti didentificazione

    Conflitti di devalorizzazione. Conflitti di morte

    Sono originale, sensibile e colto. Io sono diverso.

    Autenticit Ordinariet Sublimazione artistica

    Invidia ArmoniaUnione con Dio

    Milza (M/P) Sistema osteo-

    artic.(DA) Retto (Co)

    Polmone (P) Linfonodi

    Surreni (E) Connettivo (DM)

    Muscolatura striata (DG)

    Tessuto adiposo (DG)

  • 20

    7 Conflitti deliminazione.

    Conflitti di perdita. Confl.

    Intellettuali

    Sono saggio, avveduto e recettivo. Io riconosco

    Sapere Vuoto Isolamento Avidit ObiettivitSaggezza Colon-sigma-retto (Co)Sist. Nervoso sens.

    (A)

  • 21

    LA TERAPIA BIOENERGETICA Lobiettivo di ogni terapia bioenergetica il raggiungimento della condizione di salute dellindividuo, inteso come inscindibilit di corpo, mente e spirito, nei vari piani da cui lo stesso formato.

    Concetto di salute secondo i criteri della bioenergetica:

    Piano fisico Piano eterico (emozionale)

    Piano causale Piano astrale Piano mentale Piano divino Piano spirituale

    Stato di armonia con il proprio

    corpo e la natura; voglia di vivere; sensazione di

    stabilit; assenza di paura.

    Capacit di provare piacere

    ed emozioni; libert di

    movimento; assenza di sensi

    di colpa.

    Consapevolezza delle proprie azioni, della volont e del

    potere personale. Assenza di vergogna.

    Capacit di amare, empatia,

    equilibrio interiore;

    assenza di dolore.

    Comunicazione, creativit, chiarezza, coerenza;

    assenza di bugie.

    Intuizione, immaginazione,

    percezione, interpretazione;

    assenza di illusioni.

    Consapevolezza, conoscenza, saggezza,

    trascendenza.

    Con la bioenergetica si tenta di avere una visione tridimensionale del fenomeno patologico nel momento in cui arriva alla visione del medico, tentando di comprendere il punto di partenza del conflitto psichico del paziente, iniziato sicuramente da un blocco a livello di un Chakra. In tal modo il terapeuta pu recuperare il suo ruolo olistico nei confronti del paziente, che visto analizzando i suoi piani energetici eterico-astrali, al fine di permettere il corretto fluire delle proprie energie sottili nei diversi strati del campo energetico umano. Ogni strato pu essere considerato un livello di vibrazione progressivamente superiore che occupa lo stesso spazio dei livelli di vibrazione sottostanti ed in pi si estende al di l di essi. Piani energetici che compongono laura: 1) Piano fisico (terra) (1 Chakra) 2) Piano eterico (acqua) (2 Chakra) 3) Piano emotivo (astrale) (aria) (3 Chakra) 4) Piano causale (fuoco) (4 Chakra) 5) Piano mentale (5 Chakra) 6) Piano divino (6 Chakra) 7) Piano spirituale (7 Chakra) Nella terapia bioenergetica luomo non visto alla stregua di una macchina divisa in vari settori, ma come un essere vivente unico animato da uno spirito che lo permea e lo anima, e che pu essere equilibrato energeticamente adottando le forme terapeutiche pi antiche, che sono bagaglio ancestrale dellUmanit nel corso della storia. Solo in tal modo lessere umano pu arrivare allaccettazione di comportamenti armonici alla consapevolezza ed al ritrovamento di se stesso, attraverso la presa di coscienza dello spirito che dimora in ognuno come energia di vita. La visione tridimensionale permette di osservare il paziente da tre angolazioni e secondo tre piani diversi di esame: 1) piano causale 2) piano sistemico 3) piano sintomatico. Piano causale: la causa della malattia un conflitto emotivo (ad es. la non accettazione di unesperienza vissuta, o il rifiuto di se stesso, o il rifiuto degli altri). Tale conflitto instaura nel paziente uninversione del senso di rotazione (antiorario) della corrente bioenergetica lungo i Chakra, attraverso lintermediazione dellasse ipofisi-epifisi-ipotalamo, che a sua volta determina linsorgenza di malattie psicosomatiche o somatopsichiche.

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    Piano sistemico: attraverso il sistema autonomo neurovegetativo (simpatico e parasimpatico) si crea uno squilibrio a livello del sistema mesenchimale o di regolazione degli organi. Piano sintomatico: il tessuto mesenchimale ubiquitario sviluppa nellorgano pi debole (locus minoris resistentiae) una risposta specifica dello stesso, detta sintomo, che appare funzionale alla comprensione della malattia.

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    LA NUOVA MEDICINA DEL DOTT. HAMER Le scoperte di Hamer invece aprono un universo totalmente opposto rispetto alla

    visione tradizionale della malattia; essa la risposta appropriata del cervello ad un trauma esterno, e fa parte di un programma di sopravvivenza della specie.

    Le cinque leggi fondamentali

    . Le cinque leggi sono nate con la nascita della vita, e sono inscritte nel codice genetico di ogni organismo vivente: la pianta, lanimale, luomo si comportano secondo le stesse leggi biologiche.

    Prima legge: la legge ferrea del cancro.Il trauma il detonatore. Ogni malattia causata da un trauma emotivo che ci coglie impreparati, ci prende in contropiede, un trauma che viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere. Lintensit del trauma, la colorazione dellemozione provata quando avvenuto, determinano larea del cervello colpita, lorgano fisico corrispondente e la gravit della malattia.

    Allo scopo di continuare la specie, luomo ha sviluppato col passare dei tempo dei programmi biologici di sopravvivenza che sono diventati automatici e si sono inscritti nel suo cervello, nelle sue cellule.

    Questo esempio introduce un concetto molto importante: lesistenza di una triade indissociabile di: mente-cervello-corpo, tre unit che funzionano sempre insieme! Fintantoch la medicina si ostiner ad occuparsi solo della cellula dimenticando che luomo un tuttuno composto di emozioni (ciascuno vive gli avvenimenti della vita in modo del tutto personale), cervello (la nostra centrale di comando per la sopravvivenza e la continuazione della specie) e corpo (lunico campo di azione a disposizione del cervello), non potr mai arrivare a capire il significato della malattia n le sue leggi di funzionamento.

    Il cervello non in grado di distinguere tra reale e simbolico, tra realt ed immaginazione.

    Tutte le volte che un individuo, nel corso della sua esistenza, viene colpito da un trauma emotivo che abbia le seguenti caratteristiche:

    - sia vissuto in maniera drammatica (con tutte le sfumature del caso, per cui una grossa emozione avr conseguenze pi visibili di una piccola contrariet: dalla bronchite al cancro ai polmoni, a seconda dellintensit del dramma vissuto);

    - ci colga impreparati, in contropiede, come un fulmine a cielo sereno; - lemozione abbia il sopravvento sulla ragione; - sia vissuto in solitudine, rimuginando continuamente il problema (anche se tutti

    sanno quello che ci capitato, nessuno sa quello che abbiamo provato); - non si trovi una soluzione soddisfacente; solo allora il cervello entra in azione mettendo in moto uno speciale programma biologico per la sopravvivenza dellindividuo. Lintensit del trauma emotivo subito determiner la gravit della malattia, mentre il tipo di emozione provata al verificarsi del trauma determiner la localizzazione della patologia nel corpo.

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    La malattia dunque un simultaneo squilibrio a livello psichico, cerebrale e organico dovuto ad un trauma emotivo. Senza conflitto non vi malattia: rendersene conto il primo passo verso la guarigione.

    Allorigine di tutte le malattie (angina, bronchite, cancro, depressione, epilessia, infarto, leucemia, sclerosi a placche, eccetera) c, nella vita del paziente, un evento particolare vissuto come trauma: separazione affettiva, offesa, licenziamento, schiaffo, la morte di un familiare, una diagnosi medica raggelante Un evento vissuto in modo drammatico, inaspettato e conflittuale, in solitudine e senza possibilit di una soluzione soddisfacente.

    Drammatico: ci distoglie dalle preoccupazioni quotidiane per la sua intensit e gravit.

    Inaspettato: ci cade addosso allimprovviso, brutalmente. Vissuto nellisolamento: anche se tutti sanno che mi successo qualcosa,

    nessuno sa ci che ho provato. Senza soluzione soddisfacente: non sempre basta parlarne. Solo quando levento non sar pi vissuto come trauma emotivo, il problema

    potr dirsi biologicamente risolto.

    Seconda legge: le due fasi della malattia. Niente esiste senza il suo contrario Non esiste il giorno se non c la notte: tutto funziona in modo binario in questo mondo.

    Le attivit umane sono governate dal sistema neurovegetativo, il sistema nervoso, che composto essenzialmente dal sistema ortosimpatico o simpatico e dal sistema parasimpatico o vago, dal nome del decimo nervo cranico, il pi potente del sistema.

    Tutte le malattie hanno due fasi solitamente di analoga durata. La prima fase quella di stress ed detta simpaticotonia perch entra in azione il

    sistema simpatico. Va dal trauma alla risoluzione del problema. La seconda fase va dalla soluzione dei problemi al ritorno alla normalit ed detta

    vagotonia perch entra in azione il sistema parasimpatico (vago).

    Fase di simpaticotonia ovvero il conflitto attivo Al verificarsi di un trauma che ci coglie impreparati, che viviamo in solitudine, che continuiamo a rimuginare e che non sappiamo come risolvere, i tre livelli dellessere umano (mente, cervello e corpo) entrano contemporaneamente in una fase d reazione per poter sopravvivere:

    - a livello psichico: il paziente continua a ruminare il suo problema, stressato in permanenza, non ha pi fame, dimagrisce, ha problemi ad addormentarsi e si sveglia di frequente durante la notte: la fase di adattamento di fronte allevento inatteso. In questo continuo stato di allarme tutte le sue energie sono mobilitate al solo fine di superare il trauma. Come a dire che non il cancro che fa dimagrire, ma il continuo stato di stress.

    - a livello cerebrale: si verifica una specie di cortocircuito che Hamer chiama focolaio; esso assume la forma di piccoli anelli concentrici in una certa area del cervello che presiede al funzionamento di un organo ben determinato. I neuroni e le cellule gliali dellarea in questione muoiono. Mentre i neuroni non potranno pi riformarsi (ma ne abbiamo talmente tanti che il problema irrilevante), le cellule gliali, sorta di serbatoio nutritivo dei neuroni, potranno riformarsi. Sottoponendo un paziente a TAC cerebrale senza liquido di contrasto, i focolai di Hamer chiaramente visibili ad un occhio esperto, permettono di determinare se ci si trovi di fronte ad una fase di conflitto attivo oppure ad una fase di

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    riparazione, e di leggere la storia del paziente attraverso i suoi cortocircuiti. Sulla base di pi di ventimila casi esaminati il dottor Hamer arrivato a determinare una sorta di mappa del cervello, individuando la corrispondenza fra il tipo di trauma originario, larea colpita a livello cerebrale e lorgano fisico comandato da quellarea.

    - a livello fisico: il cervello pu dare solo quattro ordini: creare una massa, scavare dei buchi (detti lisi), bloccare, sbloccare. Vedremo nella terza legge il suo modo di funzionamento.

    Fase di vagotonia ovvero il recupero e la riparazione

    Lintensit di questa fase generalmente proporzionale alla prima ed ha inizio sempre e solo al momento della soluzione del conflitto. Questa seconda fase a sua volta divisa in due parti dalla cosiddetta crisi epilettoide di cui vedremo in seguito la funzione. Prima della crisi avviene la riparazione del cervello che si conclude col verificarsi della crisi epilettoide; in seguito tocca al corpo proseguire nella sua riparazione (iniziata alla risoluzione del conflitto) fino al completo ritorno dellomeostasi (lo stato di equilibrio). Nella fase di vagotonia accade quanto segue: - a livello psichico: il momento in cui possiamo cominciare a tirare il fiato. Lo

    stress si dilegua e il paziente pervaso da un gran senso di quiete e serenit. Il conflitto stato risolto. Torna lappetito, il corpo e le estremit riprendono ad essere calde a seguito di una vasodilatazione periferica ed il sonno, malgrado qualche difficolt ad addormentarsi, ritorna dopo le tre di notte, collavvicinarsi dellalba.

    - a livello cerebrale: nellarea in cui s verificato il cortocircuito comincia a formarsi un edema di riparazione composto di sostanze nutritive che hanno il compito di rivitalizzare le cellule gliali, e i cerchi concentrici precedentemente visibili cominciano a scomparire: linizio della fase di riparazione. Se a questo punto si esegue una TAC cerebrale con liquido di contrasto si corre il rischio di diagnosticare erroneamente un umore cerebrale, in quanto il prodotto di contrasto opacizza ledema di riparazione; molti interventi chirurgici, che alterano tra laltro il fondamentale ritmo vibratorio del cervello, potrebbero essere evitati se solo si fosse a conoscenza di questo piccolo dettaglio! Una volta terminata la riparazione, ledema cerebrale non ha pi ragione di persistere e continuare a crescere; ci danneggerebbe il cervello che per sua natura non pu dilatarsi oltre i limiti della scatola cranica. Ma madre natura perfetta ed ha inventato la crisi epilettoide (possono verificarsi tremori, sudori freddi, stress, evacuazioni urinarie), sorta di momentaneo ritorno alla fase di simpaticotonia, che ha la funzione di verificare se levento conflittuale stato realmente superato; in caso affermativo ledema sar evacuato tramite una fase di diuresi, in caso negativo il conflitto altalenante, mai superato, si manifester con fasi alterne di ricadute e risoluzioni che avranno come conseguenza il formarsi di una cisti cerebrale al posto delledema.

    - a livello fisico: gi prima della crisi epilettoide la malattia smette di progredire ed il cervello si ripara, ma il corpo termina di recuperare la sua piena funzionalit solo dopo questa crisi. Nella fase di vagotonia il paziente entra in uno stato di infiammazione; tutte le sue energie sono ora tese alla riparazione cerebrale e fisica: pu avere degli stati febbrili, dolori diffusi o localizzati e molta stanchezza, come se fosse stato investito da uno schiacciasassi. Qui ancora la natura si dimostra estremamente efficiente: se infatti non esistessero questi sintomi, il paziente si dedicherebbe alle sue attivit quotidiane distogliendo in

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    parte o totalmente le sue energie dallobiettivo primario del momento, ovvero riparare i danni. Tutti gli stati infiammatori sono delle riparazioni, ivi comprese le malattie infettive contro le quali combattiamo con ogni mezzo nella speranza di uccidere i microbi. La realt tuttavia esattamente lopposto: siamo in presenza di una fase di riparazione!

    E comunque da tener presente che in alcuni casi la fase di riparazione pu essere anche pi pericolosa della fase di malattia e che la crisi epilettoide presenta dei rischi che bene non ignorare per poter aiutare il paziente con ogni mezzo, anche allopatico, a portare a compimento questa seconda fase (ne vedremo un esempio in seguito accennando allinfarto del miocardio). Terza legge: il sistema ontogenetico dei tumori e delle malattie equivalenti. Al di la della complessit, tutto semplice In sintesi, al verificarsi di un evento conflittuale inatteso, senza soluzione apparente, vissuto in solitudine, la patologia si esprime contemporaneamente a livello mentale, cerebrale e organico: la prima fase, detta d simpaticotonia, che si manifesta cos: - a livello mentale c uno stato di stress permanente; - a livello cerebrale si verifica il cortocircuito dellarea determinata dal tipo di

    emozione subita; - a livello organico avviene la proliferazione cellulare (tumore) per gli organi

    comandati dal tronco cerebrale e dal cervelletto, oppure la lisi (perdita di sostanza) o ancora il blocco funzionale (paralisi) per gli organi comandati dal midollo cerebrale e dalla corteccia cerebrale.

    Leliminazione del conflitto la chiave di volta che permette di passare alla seconda fase detta vagotonia, la riparazione vera e propria, che si manifesta cos: - a livello mentale si ritrova la quiete; - a livello cerebrale, i circuiti elettrici si rigenerano; - a livello fisico avviene la caseificazione* o lincistarsi del tumore per gli organi

    comandati dal tronco cerebrale e dai cervelletto, la ricostruzione delle lisi o lo sblocco funzionale per gli organi comandati dal midollo cerebrale e dalia corteccia cerebrale.

    Come vedremo nella quarta legge, i microbi sono gli artefici necessari del recupero della salute. Essi sono i nostri alleati pi preziosi e sono attivi, virulenti, sempre e solo in fase di riparazione!!

    Quarta legge: il sistema ontogenetico dei microbi, Operai specializzati agli ordini del cervello Contrariamente a quanto creduto finora, i microbi sono nostri alleati; sono loro che si occupano di riparare i danni durante la fase di vagotonia. il cervello che invia lordine ai nostri amici virus, funghi o batteri, sollecitando gli uni o gli altri a seconda del lavoro che devono svolgere. Come mai, durante le annuali epidemie di influenza, non tutti si ammalano? Qual la differenza tra un individuo che si ammala e un altro che resta in salute? Non certo il sistema immunitario degli uni pi debole di quello degli altri in quanto vediamo individui robusti e pieni di forza falciati dal virus influenzale mentre persone fragili e cagionevoli di salute passano indenni attraverso lepidemia. Ma se anche esistessero sistemi immunitari pi deboli di altri, quale ne sarebbe la ragione? La risposta ci viene dalla quarta legge, il sistema ontogenetico dei microbi secondo cui:

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    - essi lavorano solo nella seconda fase della malattia, quella di riparazione, attivandosi ne! momento della risoluzione del conflitto e fino a riparazione avvenuta, dopodich ritornano inattivi. I microbi non sono dunque dei nemici ma degli alleati che vivono in simbiosi con noi e lavorano per noi agli ordini del nostro cervello. Distruggendoli, non si fa che ritardare e rallentare la fase di riparazione che avviene comunque alla risoluzione del conflitto, pur non essendo ottimale da un punto di vista biologico;

    - essi si suddividono secondo lorigine embrionale dei tessuti. Tutti i microbi arrivano, proliferano e scompaiono per favorire la riparazione secondo una logica ben precisa in sincronia ton il nostro cervello e il nostro corpo, proliferando o morendo a seconda del tipo di patologia, degli organi interessati e del lavoro che devono svolgere: eliminare o ricostruire. Essi fanno parte del programma biologico della natura. I funghi e i microbatteri sono degli spazzini che ripuliscono i tumori situati negli organi derivanti dallendoderma e governati dal tronco cerebrale e quelli degli organi derivanti dal mesoderma cerebellare, retti dal cervelletto; pi precisamente svolgono unazione di caseificazione: rosicchiano, per cos dire, il tumore. I batteri hanno sia la funzione di spazzini (per i tumori situati negli organi derivanti dal mesoderma cerebellare, retti dal cervelletto), che quella di restauratori delle lisi (che, ricordiamo, sono delle riduzioni cellulari o necrosi) situate negli organi derivanti dal mesoderma del midollo cerebrale, retti dal midollo cerebrale. I virus collaborano alla ricostruzione degli organi di origine ectodermica retti dalla corteccia cerebrale.

    Quinta legge: la legge della quintessenza Tutti i comportamenti delluomo (e quindi anche le malattie) sono determinati da programmi speciali di sopravvivenza inscritti nel cervello fin dalla notte dei tempi. La malattia la soluzione biologica perfetta del nostro cervello, lultima possibilit di sopravvivenza. La malattia ha sempre un senso. Essa utile, necessaria, vitale per lindividuo e per levoluzione della specie. Possiamo dire che Hamer abbia scoperto una lettura supplementare delle funzioni del cervello. Essa non rimette in discussione le scoperte precedenti in questo campo, non pi di quanto varrebbe il descrivere una prateria in termini di fiori e farfalle piuttosto che di funzione clorofilliana. Il dottor Hamer ha scoperto che al verificarsi di un trauma emotivo, gli uomini fino allet dellandropausa sono colpiti nella parte destra del cervello e le donne fino allet della menopausa nella parte sinistra (per i mancini il discorso sinverte). Andropausa e menopausa rappresentano un cambiamento di stato nel senso che nellorganismo degli uomini diminuiscono gli ormoni maschili e nelle donne diminuisce la quantit di ormoni femminili, mentre per entrambi aumenta relativamente le quantit di ormoni del sesso opposto. Dopo landropausa luomo , per cos dire, pi femminile, dopo la menopausa, la donna pi maschile. In uomo destrimano in et riproduttiva, al verificarsi di un primo trauma emotivo sar quindi colpito nella parte destra della corteccia cerebrale (quarta tappa dellevoluzione) e svilupper le patologie relative agli organi comandati dallemisfero destro: tronchi, arterie coronarie, stomaco, duodeno, vie biliari, vescica; una donna

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    destrimana, mestruata, che non prende la pillola (altrimenti cambia il suo stato ormonale), al verificarsi di un primo trauma emotivo sar colpita nella parte sinistra della corteccia cerebrale e svilupper le patologie relative agli organi comandati dallemisfero sinistro: tiroide, laringe, vene coronarie, collo dellutero, vescica, retto (in effetti le patologie di questi organi colpiscono pi le donne che gli uomini). Dopo landropausa il trauma sar vissuto dalluomo con una colorazione pi femminile (parte sinistra del cervello), mentre per la donna, dopo la menopausa, il trauma sar vissuto secondo una colorazione pi maschile (parte destra del cervello), e anche le patologie si invertiranno; meraviglioso stratagemma messo in atto dalla natura per poter vivere nellarco di una vita anche le esperienze del sesso opposto. Se le donne capissero appieno questo meccanismo, al momento della menopausa non vivrebbero pi un conflitto di svalutazione di s per non poter pi assolvere alla loro funzione procreativa, di conseguenza non esisterebbero pi problemi di osteoporosi (se non ho pi valore in quanto donna perch non posso pi mettere al mondo figli, il cervello ordina una decalcificazione dello scheletro, la parte pi densa del corpo, una sorta di lento suicidio). La menopausa e landropausa sono, al contrario, linizio di una nuova avventura che proietta uomini e donne in mondi emotivi fino allora sconosciuti. Come abbiamo visto nelle pagine precedenti, le cinque leggi della Nuova Medicina danno finalmente un senso alla vita e alle sue manifestazioni; non si tratta pi di riconoscere dei sintomi e cercare di eliminarli con delle medicine, ma piuttosto di comprendere le cause emotive profonde proprie a ciascun individuo, risvegliando in lui la consapevolezza della possibilit di invertire la rotta. E un viaggio allinterno di noi stessi, a volte doloroso, ma sempre premiante: come fare il punto sulla propria vita e ripartire su nuove basi. Prima di illustrare i vari tipi di conflitti e relative conseguenze, forse bene riprendere il filo del discorso riassumendo brevemente le relazioni tra aree del cervello, origine embriologica degli organi e relative patologie. Il tronco cerebrale gestisce i conflitti pi arcaici, vitali, che ci colpiscono nel pi profondo del nostro essere: acchiappare, inghiottire, far passare, digerire, eliminare il boccone nelle sue diverse accezioni di cibo, aria, soldi, una vincita al totocalcio che pensavamo di avere gi in tasca ma che ci sfugge perch abbiamo perso la schedina. La patologia si esprimer, in fase attiva del conflitto, con una proliferazione cellulare negli organi che derivano dallendoderma e che sono gestiti dal tronco cerebrale. In fase di riparazione ed in presenza di funghi e microbatteri avverr una caseificazione o una necrosi. Il cervelletto gestisce i conflitti relativi al nido e allintegrit dellindividuo. Anche qui, proliferazione cellulare in fase di conflitto attivo negli organi comandati dal cervelletto e derivanti dal mesoderma cerebrellare con necrosi caseosa in fase di riparazione. Il midollo cerebrale gestisce in conflitti di svalutazione di s e quelli relativi a certi aspetti della sessualit. In fase conflittuale si avr una perdita di sostanza negli organi che derivano dal mesoderma del midollo cerebrale e che sono comandati dal midollo cerebrale. In fase di riparazione, riempimento delle lisi e dunque sarcomi, linfomi, lipomi, fibromi, cisti. La corteccia cerebrale gestisce i conflitti relativi al territorio e ai limiti dellindividuo nei confronti degli altri. Perdita di sostanza in fase attiva del conflitto negli organi di derivazione ectodermica, comandati dalla corteccia cerebrale, con restituzione cicatriziale in fase di riparazione, oppure patologie oncoequivalenti (paralisi, blocco funzionale) in fase conflittuale e ritorno alla norma in fase di riparazione.

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    Per comprendere poi la localizzazione della manifestazione patologica sufficiente ricollegarsi al momento preciso del trauma emotivo: in quel preciso istante che avviene unassociazione emotiva spontanea ed immediata tra la localizzazione nel corpo e il significato soggettivo dellemozione provata

    In sintesi, la medicina del Dott. Hamer ci suggerisce che le cose non stanno proprio come vogliono farci credere: non solo il termine malattia va rivisto in senso positivo, come un programma biologico di sopravvivenza per lindividuo e per la specie, ma anche il malato non va pi considerato solo un insieme di cellule avulse dalla realt, bens un individuo completo di anima, emozioni, mente e corpo, che ha un vissuto, uneducazione, una storia; ogni attimo della sua vita determinato dallinterazione delle esperienze passate, e ciascuno parte del Tutto su cui agisce e da cui influenzato. Se non si tiene conto di tutto ci, impossibile comprendere i meccanismi e il significato di qualsiasi patologia. Il grande merito del dottor Hamer quello di avere gettato le basi di una medicina pi umana in cui lapproccio terapeutico pu essere riassunto in poche parole, quelle che i saggi di tutti i tempi continuano a ripetere:

    Ama il tuo prossimo (te incluso). Rispettalo nella sua globalit,

    nel suo vissuto, nel suo unico modo di essere.

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    LE METODICHE BIOENERGETICHE LElettroagopuntura secondo Voll (EAV) costituisce un sistema diagnostico-terapeutico capace di fornire molte informazioni sullo stato di salute o di malattia del paziente, che opportunamente decodificate possono offrire un validissimo aiuto nella clinica. Conosciamo cos le sue applicazioni ottimali nel campo della diagnostica e della terapia delle intossicazioni chimiche, delle interferenze geopatiche ed elettromagnetiche, delle intolleranze alimentari, delle infezioni batteriche, virali, micotiche e parassitarie, dei danni da materiali odontoiatrici. LEAV costituisce una speciale sintesi tra pensiero medico orientale e tecnologia occidentale; dellagopuntura cinese sono usate le vie di conduzione dellenergia, in pratica i meridiani, mentre delle metodiche elettroniche sono usate quelle che consentono di misurare la resistenza cutanea. Tale metodo stato introdotto dal medico tedesco R. Voll nel 1955, e successivamente stato perfezionato ed elaborato sia nella teoria sia nelle applicazioni. Il compito dellEAV di costituire un ausilio alla diagnostica basato sulla valutazione delle perturbazioni elettrofisiologiche connesse alle malattie. Sono riportati circa 300 punti di misura sulle mani e sui piedi per tutti i grandi organi, per i vari sistemi tessutali, per il sistema osteo-articolare, vasale, nervoso e linfatico, come anche punti specifici per manifestazioni degenerative. Il fatto pi interessante che molte malattie inizierebbero a determinare disturbi misurabili con lEAV prima di dare altre manifestazioni cliniche. Il sistema di misura dellEAV costituito essenzialmente da uno strumento che applica una corrente continua di circa 8 microampere e una differenza di potenziale di circa 0,5-1 Volt sui punti di agopuntura. La corrente inviata lungo un circuito fatto da un cavo che termina in un elettrodo a puntale, che usato dalloperatore per testare i vari punti, poi dal paziente che tiene nell'altra mano un elettrodo cilindrico da cui si diparte un cavo che ritorna ad un misuratore di corrente e quindi al generatore. Collegato allelettrodo che tiene in mano il paziente, si diparte un altro cavo che va verso un portafiale di metallo, usato per le misure dinterferenza dei farmaci o daltre soluzioni col sistema bioelettrico del paziente. Se la reazione dellorgano corrispondente al punto testato normale, la forza elettromotrice misurata dovrebbe essere circa 0,8 Volts. In pratica, la tensione impostata in modo che lohmetro registri 50 su una scala arbitraria di 100 unit. La densit di corrente in queste condizioni va dai 5 agli 11 microampere. In caso di patologie degenerative a carico degli organi in relazione col punto testato, si pu misurare un aumento della resistenza elettrica cutanea, quindi un calo della conducibilit che si riflette con una caduta dellindice di lettura. Nel caso di patologie con prevalenti fenomeni i