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Ornella Castellano

La nave della legalità

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Una straordinaria esperienza Era il 23 maggio 2009...

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Il nostro POF “Strade Maestre”

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Come ogni anno, il MIUR e la Fondazione Giovanni e Francesca Falconehanno promosso in tutte le scuole d’Italia un “Percorso di Educazione allaLegalità” per sensibilizzare i giovani al rispetto dei valori in cui i magistratiFalcone e Borsellino hanno creduto: il valore delle regole, il rispetto delleleggi, l’importanza della giustizia, il senso della cittadinanza e l’amore versola Costituzione.

E’ stato, inoltre, bandito il concorso: “Il giorno dopo la sconfitta della mafia”: rivolto a tutte le Scuole Primarie e Secondarie di I grado con l’obiettivo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione di un’edizione speciale di un quotidiano che annunci la definitiva sconfitta della mafia.

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“Il giorno dopo la sconfitta della mafia”

Il nostro Istituto ha

partecipato al concorso con il giornalino

“Casa … Nostra”

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Comincia a Napoli la meravigliosa avventura che ci ha portato sulla

NAVE DELLA LEGALITA’

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Consapevoli della grande opportunità che ci viene offerta, ci imbarchiamo …

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Una nave “particolare”

La voglia di legalità e la volontà di commemorare le vittime dellaviolenza mafiosa viaggia sulla tratta Napoli - Palermo nel 2009. Da quel23 maggio del 1992 in cui il tritolo fece deflagrare l’autostrada A29all’altezza di Capaci, portandosi via la vita del giudice Giovanni Falcone,della moglie Francesca Morvillo e di tre agenti della loro scorta, sonopassati 17 anni, e i giovani studenti del sud Italia non voglionodimenticare.

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……. Per questa ragione il 22 maggio, dal porto di Napoli salpa una naveche, per una volta, non ha come destinazione qualche piacevole metaturistica, ma un altro porto: quello di Palermo.

Una nave “particolare”

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Siamo a Palermo

Nella mattinata del 23 maggio arrivano migliaia di studenti, in viaggioancora una volta sulla rotta della legalità. Tantissime le iniziative inprogramma nella città siciliana per ricordare il sacrificio di un uomo cheè rimasto nel cuore e nelle gambe di chi, ogni giorno, si oppone al poteree alla violenza mafiosa con un atto coraggioso di resistenza civile.

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Arrivo a Palermo

Anche quest'anno il porto di Palermo rivive lo sbarco dei mille.Sono i garibaldini della legalità, studenti provenienti da ogni parte d'Italia, salpatida Napoli. Colorano di slogan il capoluogo siciliano dove, alle 9.30, nell'aula bunkeril presidente della Repubblica Giorgio Napolitano comincerà le celebrazioni peronorare la memoria di Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta.

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aula bunker Nell'aula bunker il presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano comincia le celebrazioni peronorare la memoria di Giovanni Falcone, suamoglie e gli uomini della scorta. Alle cerimoniesono presenti, Maria Falcone, il ministro dellaGiustizia: Angelino Alfano, quello dell'Istruzione:Mariastella Gelmini, il procuratore nazionaleantimafia Piero Grasso e la presidente diConfindustria Emma Marcegaglia.

Il lungo giorno della memoria nasce dunque sotto il segno degli studenti. Sonopremiate le scuole che si sono distinte nei percorsi di legalità.

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Nel quartiere Borgo NuovoTutti insieme sui pullman delle forzedell’ordine abbiamo raggiunto i Villaggidella Legalità organizzati dalle scuole neiquartieri di Palermo considerati piùdegradati: Piazza Magione, Borgo Nuovo,Brancaccio, Zen. Noi siamo nel quartiereBorgo Nuovo

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Borgo Nuovo - Palauditore

Il messaggio del PresidenteNapolitano in collegamentocon l’aula Bunker L’intervento del dott. Sergio

Lari, procuratore Capo diCaltanisetta

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Borgo Nuovo - Palauditore

Per la crescita della Legalità e della Cultura

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PERCHÈ L’IMPEGNO....

Mi impegno: io e non gli altri, né chi sta in alto né chi sta in basso, né chi crede né chi non crede. Mi impegno: senza pretendere che altri s’impegnino con noi o per loro conto, come me o in altro modo.

Mi impegno: senza giudicare chi non s’impegna, senza accusare chi non s’impegna, senza condannare chi non s’impegna, senza cercare perché non s’impegna, senza disimpegnarci perché altri non s’impegnano.

don P. Mazzolari

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Cortei animati

…partendo da un luogo simbolodella violenza mafiosa. Viad’Amelio, dove il 19 luglio del1992 – a meno di sessanta giornidalla strage di Capaci – una caricaesplosiva toglie la vita a PaoloBorsellino.

Nel pomeriggio, il momento piùtradizionale e toccante: la sfilatadegli studenti per le vie della cittàcon lo slogan “Insieme per nondimenticare”…

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Via d’Amelio

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Verso l’albero di Falcone

In marcia, quindi, per raggiungerel’Albero Falcone, la grande magnolia che èstata piantata proprio accanto alla casa incui il giudice viveva, in via Notarbartolo,a Palermo.

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Borsellino - Falcone

Un modo per congiungere in un abbraccio collettivo anche dopo la morte, e adistanza di 17 anni, due uomini che dedicarono la propria vita a combattere lamafia, e per questo furono costretti a sacrificarla.

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Un minuto di silenzio alle 17.58: l’ora esatta in cui quell’esplosione uccise Falcone, Francesca Morvillo, Antonino Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. “Non li avete uccisi, le loro idee camminano sulle nostre gambe”, era lo slogan che si leggeva sulle lenzuola appese alle finestre di Palermo, all’indomani di quegli attentati. I 15 mila giovani che sfilano per le strade, non fanno che onorare quella promessa.

l’albero di Falcone

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Sulle spalle dei giganti … per andare lontano …

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